COMUNE DI RUSSI Domenica, 09 novembre 2014 COMUNE DI RUSSI Domenica, 09 novembre 2014 Prime Pagine 09/11/2014 Prima Pagina 1 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 09/11/2014 Prima Pagina 2 La Voce di Romagna cultura e turismo 08/11/2014 RavennaNotizie.it 3 Emersioni, mostra dell' artista ravennate Federica Giulianini alla... politica locale 09/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 3 5 Ce l' hai il biglietto? E lui li gonfia di pugni 09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 7 Festa d' autunno con la comunità Sasso di Marradi 09/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 11 8 Matteo Salvini in tour a Russi e Brisighella 09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8 9 Lega Pro, oggi in campo il San Marino Promozione, il Cervia è a... 09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 11 Salvini fa tappa a Brisighella, Russi e Fusignano 09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18 12 Scontro fra auto, due 76enni all' ospedale pubblica amministrazione 09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 MASSIMO FRONTERA «Troppa dispersione, fondi alle città» 09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 GIANNI TROVATI Al via il confronto sulla tassa unica locale 09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19 SILVIA BERNARDI La manifattura che verrà 09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 MASSIMO FRONTERA Piano casa in scadenza per dieci Regioni 09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 MAURO SALERNO SbloccaItalia, ora 35 decreti per il cantiere attuazione 09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10 Statali in piazza: contratto o a dicembre sarà sciopero 15 16 Il Fisco «paga» la notifica irregolare 09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 39 13 CLAUDIO TUCCI 18 20 22 24 9 novembre 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 9 novembre 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 8 novembre 2014 RavennaNotizie.it cultura e turismo Emersioni, mostra dell' artista ravennate Federica Giulianini alla Galleria Il Coccio C ommunity. Oggi, sabato 8 novembre 2014 ore 18.00 inaugura presso la Galleria d' Arte Il coccio in via A. Agnello, 6 a Ravenna la mostra personale Emersioni della giovane artista ravennate Federica Giulianini visitabile fino al 15 novembre 2014 (orari 912 / 1619 chiuso lunedì e domenica). Scrive di lei il critico d' arte Tobia Donà " Un ciclo di opere dedicate alle tematiche della natura, componente principale della poetica dell' artista un lavoro che sta portando avanti da alcuni anni non è solo una ricerca estetica, ma un progetto etico, un impegno costante nel dare forma ai minimi, minuziosi e impercettibili frammenti di tempo e di esistenza che ella stessa definisce micro mondi. Sono come i piccoli punti di una riga, le infinite coincidenze che compongono insieme le nostre vite, ma più precisamente quello che siamo. Una grafia di femminilità la sua, poiché intesa nel contesto della natura. Sono concrezioni di pigmenti capaci di riattivare metafore e istinti prenatali, in una cromogenia delle origini, composta da energie primordiali che trattiene, come strette in un pugno chiuso, tutto ciò che all' uomo rimarrà per sempre sconosciuto. Ravenna è la città dei mosaici bizantini, del colore e dei simboli antichi, dove Federica ha vissuto e dove ha maturato le proprie idee che ora ritroviamo nei neri intensi, nei colori a volte accesi, altre delicati, affidati non tanto alla velocità fulminante dell' improvvisazione, quanto alla vibrazione del segno sottile che percorre venature brulicanti di vita microscopica" Federica Giulianini nasce a Ravenna nel 1990, dopo avere frequentato il Liceo Artistico P.L. Nervi si diploma all' Accademia di Belle Arti di Bologna in pittura col professor Rinaldo Novali durante gli anni di accademia è tutor dei labotori di Paola Babini artista e docente ravennate. Nonostante la giovane età il suo percorso artistico è gia ricco di molte esperienze, premi, pubblicazioni, residenze d' artista e menzioni da critici d' arte tra cui ne citiamo alcune: "Secondo Livello", mostra collettiva a cura di Giuseppe Lufrano e Fabio Romano, Otto Gallery, Bologna giugno 2014 Selezionata da ESPOARTE per il numero 86 speciale giovani artisti esordienti di ottobre 2014 Humus Park International Land Art Meeting and Exposition Biennale, a cura di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, Pordenone maggio 2014 "Caro castro caro" mostra collettiva a cura di Laura Villani Padiglione delle Feste Castrocaro Terme dicembre 2013 Premio Limen Arte 5 Edizione, a cura di Giorgio Bonomi e Lara Caccia, Vibo Valentia (presente in catalogo) gennaio 2013 Premio Opera /Lavoro in corso: tra utopia e realtà, a cura di Daniele Casadio, Ravenna (presente in catalogo) maggio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 8 novembre 2014 < Segue RavennaNotizie.it cultura e turismo 2013 Nouvelle Vague 5, a cura di Beatrice Buscaroli e Bruno Bandini, Ex Chiesa in Albis, Russi (Ra) giugno 2012. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 9 novembre 2014 Pagina 3 La Voce di Romagna politica locale Ce l' hai il biglietto? E lui li gonfia di pugni DRAMMA SUL BUS A Faenza studente africano sordomuto picchia due controllori e li manda all' ospedale fratturati. Ha picchiato selvaggiamente due bigliettai sul bus fino a fratturargli le ossa. Lui e uno studente senegalese di 20 anni, sordomuto dalla nascita, che frequenta l' Istituto agrario di Persolino, a Faenza, con l' ausilio di un insegnante di sostegno. Proprio la grave menomazione del ragazzo avrebbe provocato l' equivoco, sostengono i vertici della scuola, nel senso che il ventenne forse non ha capito subito ciò che gli veniva richiesto, e alla fine e scattato, sia pure questo lo aggiungiamo noi in maniera del tutto disumana. Una reazione che ha ferito, e poi indignato non certo a torto gli addetti al controllo sul bus linea 155 che quotidianamente trasporta i ragazzi da scuola a casa facendo soste in tutte le stazioni f e r r o v i a r i e : F a e n z a , L u g o , Russi, Bagnacavallo, e fino ad Alfonsine. Vicenda durissima ma al tempo stesso estremamente delicata quella accaduta nella tarda mattinata di venerdì scorso e che, coinvolgendo un ragazzo disabile, si presterà a letture più o meno severe a seconda dei punti di vista. I fatti al momento dicono che il bus su cui si e svolta la colluttazione, cui hanno assistito decine di studenti sbalorditi, tra l' africano e i due controllori, ha raggiunto la stazione di Faenza 'a porte chiuse' l' autista di fronte al caos ha prontamente azionato il comando blocca portiere e che l' intervento degli agenti della Polfer e stato provvidenziale. In stazione sono arrivati di gran corsa anche alcuni responsabiili della scuola e la stessa insegnante di sostegno per salvare il salvabile e far sì che l' africano, sul quale per il momento sono piovute le denunce dei bigliettai feriti, non peggiorasse ulteriormente la sua situazione. Breve flash back. Ore 12.30 di venerdì. Suonata la campanella della scuola, il senegalese che risiede da tempo a Faenza si e avviato come tutti i giorni, assieme a molti compagni della classe quinta dell' Istituto agrario (che si trova tre km fuori città in direzione Brisighella) alla più vicina fermata dell' autobus, per poi salire sul mezzo; in centro storico il conducente ferma il mezzo per far salire tre addetti al controllo del biglietto, il cui costo e 1 euro e 30 centesimi. Gli studenti porgono il tagliando, qualcuno ha l' abbonamento, il senegalese di fronte alla richiesta esita, non si capisce se e sprovvisto o meno di biglietto, in ogni caso non e in grado di mostrarlo. Gli addetti insistono: allora ce l' hai o no? Onestamente non si capisce perche i compagni non facciano presente che il ragazzo e sordomuto. Ma ormai e troppo tardi: l' africano si scaglia contro il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 9 novembre 2014 Pagina 3 < Segue La Voce di Romagna politica locale primo funzionario. "Con un braccio mi ha circondato la testa, mi ha stretto il collo in una morsa racconta la vittima ancora sotto shock e intanto mi tirava ripetutamente pugni alla boc ca dello stomaco. Un dolore fortissimo. Ho cercato di fargli allentare la presa, ci sono riuscito ma nel movimento lui mi ha spezzato un dito. Ho fatto per allontanarmi ma quella furia mi e piombata ancora addosso, intanto un mio collega e intervenuto per bloccarlo". Niente da fare però: anche quello e stato centrato da una sventola che gli ha spezzato una costola. A quel punto un 'muro' di ragazzi si e messo in mezzo ai contendenti bloccando la rissa fino all' intervento della polizia ferroviaria. Trasportati all' ospedale, gli addetti al bus sono stati dimessi con 20 giorni di prognosi. Molto alto l' allarme. "I nostri colleghi sui treni sono alle prese ogni giorno con persone pericolose, soprattutto stranieri, ma da qualche tempo la stessa cosa avviene sui bus dove la violenza e in agguato". Tommaso Zucchini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 9 novembre 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) politica locale RUSSI. Festa d' autunno con la comunità Sasso di Marradi LA FESTA d' autunno con la comunità Sasso di Marradi è giunta quest' anno alla 28esima edizione. La Consulta del volontariato di Russi e l a p a r r o c c h i a Sant' A p o l l i n a r e , i n c o l l a b o r a z i o n e c o n i l C o m u n e d i Russi, organizzano oggi il gran finale. L' appuntamento è alle 10, in piazza Gramsci, con i banchi espositivi delle associazioni, la vendita di castagne e prodotti tipici e la pesca delle piante. Alle 10.30 animazione per tutti i bambini, organizzata dalla Consulta del volontariato, mentre alle 13 è previsto il pranzo della solidarietà all' Oratorio Don Bosco, a cura della parrocchia, dalla comunità Sasso e delle associazioni (il costo è di 10 euro, a sostegno della comunità). Poi, alle 14.30, vendita dei 'bruciati' e intrattenimento musicale in piazza Farini; alle 15.30, passeggiata non competitiva per adulti e bambini a cura del GS Lamone e della Podistica San Pancrazio; alle 18 la messa celebrata da don Nilo Nannini, responsabile della comunità Sasso di Marradi, nella chiesa arcipretale (piazza Farini). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 9 novembre 2014 Pagina 11 La Voce di Romagna politica locale Matteo Salvini in tour a Russi e Brisighella our in provincia per il Segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini che oggi farà tappa a Brisighella e Russi per sostenere i candidati locali in vista delle elezioni Regionali del 23 novembre. Salvini, al centro ieri di violente tensioni con i centri sociali bolognesi, sarà oggi (ore 10.30) a Brisighella (al banchetto allestito alla Sagra del Porco) e alle 11.30 parteciperà a Russi, in Piazza Farini, ad un incontro pubblico. Il segretario toccherà temi importanti del nostro territorio come il blocco delle esportazioni in Russia c h e h a creato gravi danni sopratutto all'agricoltura romagnola. La segretaria Lega Nord Russi, Maria Marabini, candidata alle Regionali alle 10.30, nell'attesa dell'arrivo di Salvini, allestirà un banchetto informativo in vista delle elezioni. Oltre al segretario saranno presenti Alan Fabbri, candidato presidente alla Regione Emilia Romagna. Al termine dell'incontro pubblico sarà offerto un buffet al Bar Centrale. In caso di pioggia l'incontro si terrà al Centro Polivalente di via Cavour 21. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 9 novembre 2014 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) politica locale Calcio La domenica nel pallone. Lega Pro, oggi in campo il San Marino Promozione, il Cervia è a Castrocaro LEGA PRO (12ª giornata): venerdì Pisa Lucchese 00; ieri Pro PiacenzaSpal 01, GrossetoSavona 30, L' AquilaCarrarese 10, ForlìGubbio 21, AnconaSantarcangelo 00; oggi San MarinoTeramo (ore 11), Pistoiese Prato (14,30), ReggianaAscoli (16), TuttocuoioPontedera (18). Classifica: Ascoli, Pisa e Spal 20; Reggiana 19; L' Aquila 18; Pontedera, Ancona e Grosseto 17; Tuttocuoio, Prato 16; Pistoiese, Savona, Teramo e Forlì 15; Gubbio 13; Carrarese e Lucchese 12; Santarcangelo 9 ; San Marino 8; Pro Piacenza 3. SERIE D (11ª giornata, ore 14,30): Bellaria Fiorenzuola, RibelleJolly Montemurlo, Romagna CentroThermal Abano, Piacenza Rimini, FidenzaDelta Porto Tolle, Fortis JuventusFormigine, San Paolo P a d o v a Correggese, Virtus CastelfrancoImolese; giocate ieri MezzolaraScandicci 21 e Abano Este 01. Classifica: Este 23; Piacenza 21; Rimini 19; Delta Porto Tolle Rovigo 18; Virtus Castelfranco e Fiorenzuola 16; Fortis Juventus, Abano, Correggese e Mezzolara 14; Scandicci 13; Imolese 12; Ribelle, Bellaria, Fidenza e Termal Abano Teolo 10; San Paolo Padova 8; Formigine 9; Jolly Montemurlo e Romagna Centro 5. ECCELLENZA (12ª giornata, 14.30): AlfonsineSammaurese, ArgentanaCentese, Cattolica Sampierana, Cm ConseliceMeldola, CoppareseProgresso, PortuenseFaenza, RavennaVallesavio, San LazzaroTorconca, SavignaneseMassa Lombarda. Classifica: Cattolica 30; Sammaurese 24; Alfonsine e Real San Lazzaro 23; Ravenna 22; Progresso 21; Savignanese 16; Copparese, Torconca, Massa Lombarda 14. Portuense, Sampierana 13; Old Meldola, Argentana 11; Conselice, Sporting Club Vallesavio 9; Faenza 7; Centese 4. PROMOZIONE (12ª giornata, 14.30): GIRONE C : Surgital LavezzolaBagnacavallo, San Patrizio Savarna, Santa Maria CodifiumeCotignola, Sasso MarconiRussi, CastenasoBorgo Panigale, Budrio Granamica, CasalecchioMedicina, DozzeseVadese, PorrettaComacchio. Classifica: Sasso Marconi 23; Russi 21; Medicina Fossatone 20; Casalecchio, Savarna, Granamica 19; Porretta 18; Borgo Panigale 17; Castenaso, Budrio 16; Lavezzola, Comacchio Lidi 15; Cotignola 14; S. Maria Codifiume, San Patrizio 12; Bagnacavallo 5; Vadese Sole Luna 4; Dozzese 3. GIRONE D : Bakia CesenaticoAsca Borghi, CastrocaroCervia, ClasseFosso Ghiaia, Fya Riccione Forlimpopoli, MarignaneseReal Miramare, S.ErmeteReal Dovadola, San Pietro in VincoliPietracuta, Tropical CorianoMisano, VerucchioRonta Arpax. Classifica: Bakia, Castrocaro 21; Cervia 20; Fya Riccione 19; Classe 18;Forlimpopoli, Sant' Ermete, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 9 novembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) politica locale Real Miramare 17; San Pietro in Vincoli, Fosso Ghiaia 16; Marignanese 15; Ronta 14; Real Dovadola 13; Pietracuta 12; Verucchio 10; Misano 9; Tropical Coriano 8; Asca Borghi 7. PRIMA CATEGORIA (10ª giornata, 14.30). GIRONE E : Placci BubanoRiolo Terme, AironeTozzona Pedagna, CastelguelfoCagliari, Corticella Anzolavino, FaroOsteria Grande, LagaroSan Benedetto, OzzaneseZola Predosa, Sesto Imolese Castel del Rio. Classifica: Faro Gaggio 25; Corticella 24; Lagaro 20; Anzolavino 19; Sesto Imolese 18; Ozzanese 14; Osteria Grande 13; Zola Predosa, Placci Bubano, Castel Del Rio 12; San Benedetto 11; Tozzona Pedagna 7; Cagliari, Airone 6; Riolo Terme 4; Castel Guelfo 0. GIRONE G : Del DucaSan Leonardo, Cava SaivSparta, CivitellaReda, CastelbologneseSavio, MarinaReno, PredappioFratta Terme, Ronco EdelweissSan Zaccaria, San PancrazioSolarolo. Classifica: Sparta 21; San Leonardo, Reda 19; Ronco Edelweiss Forlì 17; Del Duca 16; Civitella 15; Reno 14; Savio 12; Solarolo 11; Castelbolognese, San Zaccaria, Cava Saiv 10; Predappio 9; Marina, Fratta Terme 7; San Pancrazio 6. GIRONE H : Bagno di RomagnaPinarella, CorpolòGiovane Cattolica, DiegaroJunior San Clemente, GambettolaTre Esse Saludecio, Igea MarinaVilla Verucchio, MorcianoViserbella, San LorenzoGatteo, StellaRumagna. Classifica: Morciano 20; Gatteo 19; Diegaro 18; Giovane Cattolica, Junior San Clemente, Viserbella 14; Igea Marina, Rumagna 13; Pinarella, Bagno di Romagna 12; Gambettola, Corpolò 11; San Lorenzo 10; Stella 8; Tre Esse Saludecio 7; Villa Verucchio 3. SERIE A FEMMINILE (5ª giornata): BresciaBari 80, CuneoVerona 111, FirenzeTavagnacco 11, PordenoneMozzanica 02, RomaComo 31, Riviera di RomagnaSan Zaccaria 21. Martedì (ore 14,30): OrobicaTorres. Classifica: Roma, Brescia 13; Mozzanica 12; Firenze, Verona 11; Riviera di Romagna 9; Torres, Tavagnacco 7; Pordenone 4; S. Zaccaria, Bari, Cuneo 3; Orobica 1; Como 0. Prossimo turno, 6. Giornata (15 novembre): VeronaRiviera di Romagna, ComoFirenze, Tavagnacco Orobica, MozzanicaRes Roma, BariCuneo, San ZaccariaPordenone, TorresBrescia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 9 novembre 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) politica locale TOUR ROMAGNOLO DELLA LEGA DOPO GLI INCIDENTI DI IERI A BOLOGNA. Salvini fa tappa a Brisighella, Russi e Fusignano TOUR romagnolo del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, dopo l' aggressione di ieri a Bologna dove la sua auto è stata danneggiata da gruppi dei centri sociali che hanno sfondato il lunotto posteriore. Incolume l' europarlamentare del Carroccio. Salvini, accompagnato dal segretario romagnolo Gianluca Pini e dal candidato per la coalizione Alan Fabbri, oggi inizierà la sua giornata alle 9.30 a Modigliana per un incontro pubblico nella piazza centrale. Alle 10.30 tappa a Brisighella, dove è in corso di svolgimento la 'Sagra del porco': il segretario della Lega sosterà nel gazebo allestito dal Carroccio e farà poi una passeggiata in centro. La meta successiva (tra le 11.30 e le 12) sarà Russi, per un incontro pubblico in piazza Farini e sosta al Bar Centrale. La delegazione si sposterà per il pranzo a Fusignano per un pranzo a buffet all' Osteria del Fico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 9 novembre 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) politica locale ALLA COSINA È SUCCESSO PRIMA DELLE 8, IN QUEL MOMENTO L' ASFALTO ERA BAGNATO. Scontro fra auto, due 76enni all' ospedale SCONTRO fra auto alla Cosina, due persone all' ospedale. Forse la pioggia e la scarsa visibilità sono all' origine dell' incidente avvenuto ieri mattina verso le 7.45 all' incrocio tra la via Emilia, la provinciale Corleto e via Carbonara. I coinvolti sono entrambi 76enni che viaggiavano su due auto. Secondo una prima ricostruzione della dinamica una donna, M.B., queste le sue iniziali, di San Pancrazio d i R a v e n n a , s i trovava al volante di una Citroen C1, una piccola citycar. La donna usciva dalla via Corleto e si stava immettendo sulla Statale; sulla via Emilia, da Forlì verso Faenza proveniva una Renault Laguna, condotta da un coetaneo della donna, S.C. di Meldola, carabiniere in congedo. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri del Borgo, intervenuti sul posto per i rilievi, i due mezzi sono entrati in collisione finendo sullo spigolo tra la via Emilia e la via Carbonara. Alcuni automobilisti di passaggio hanno lanciato l' allarme chiamando la centrale operativa del 118 che ha inviato sul posto due ambulanze e l' elicottero arrivato dall' ospedale di Ravenna. DOPO una prima valutazione per fortuna l' elicottero è stato fatto rientrare senza alcun passeggero. I due feriti sono invece stati trasportati in ambulanza all' ospedale di Faenza con codice rosso, quello che indica la massima gravità. Non sarebbero però in pericolo di vita. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco e la pattuglia dell' unione della polizia municipale che hanno regolamentato l' intenso traffico che, malgrado fosse sabato, c' era sulla via Emilia. Da rilevare c' è anche il pessimo stato delle condizioni del manto stradale della via Emilia tra Faenza e Forlì, con profonde buche. a. v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 9 novembre 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Riuso urbano. Ance e Consiglio nazionale degli architetti spingono per un riequilibrio. «Troppa dispersione, fondi alle città» Massimo Frontera MILANO Un' inversione a 180 gradi delle attuali politiche di sviluppo delle città, concentrando le risorse comunitarie verso le aree urbane e il loro ammodernamento, invece di continuare a puntare soltanto sulle infrastrutture È, in sintesi, quello che chiedono gli architetti in un manifestoappello lanciato a Milano ieri, a conclusione di "Eu Cities Reloading, Strategies and policies for urban regeneration", convegno dedicato alle politiche per le città promosso dal Consiglio nazionale degli architetti, insieme ai costruttori dell' Ance, al Forum europeo per le politiche architettoniche e al consiglio europeo degli architetti. Da parte sua l' Ance invoca la creazione di un' agenzia nazionale per guidare e promuovere gli interventi nelle città, come strumento della nuova politica per le aree urbane. Il centro studi dell' associazione dei costruttori giustifica la proposta con la forza dei numeri: negli investimenti comunitari 20142020, sintetizza l' Ance, il programma per le città metropolitane ha solo 900 milioni; per quanto riguarda invece i 30 miliardi dei fondi per lo sviluppo regionale, solo 2,3 miliardi, l' 8%, sono destinati alle città. E comunque solo 9 regioni hanno deciso di impegnarsi in progetti di sviluppo urbano sostenibile. «Abbiamo 62 miliardi di fondi strutturali e 44 miliardi ex Fas che stiamo utilizzando male: potremmo utilizzarli fino al 40% per le città, invece li utilizziamo per altro», ha detto preoccupato il presidente dell' Ance, Paolo Buzzetti. «Chiediamo al Parlamento europeo, alla nuova commissione e alla presidenza italiana dell' Unione ha detto il presidente degli architetti, Leopoldo Freyrie di avviare una politica integrata per la rigenerazione delle città europee, piccole e grandi, serve un allentamento del patto d i stabilità per consentire gli investimenti pubblici che garantiscano standard minimi di sicurezza e salute dei cittadini. E bisogna anche poter attingere ai fondi strutturali europei non solo per le opere ma anche per i progetti, altrimenti non si avviano politiche di promozione dell' innovazione e dei talenti, e i paesi europei bloccati dal patto di stabilità non avranno progetti da proporre per accedere ai fondi». Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, si dichiara «non contrario» all' agenzia nazionale proposta dai costruttori edili, e concorda con l' idea di orientare maggiori risorse sulle città. Sul palco della Triennale, sede del convegno, sono sfilati molti esempi di impegnative trasformazioni urbane. Brilla la Francia, con i casi di Marsiglia e Nantes, esempi di punta di oltre 400 programmi di trasformazione promossi e finanziati dal governo nazionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 9 novembre 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione < Segue © RIPRODUZIONE RISERVATA. MASSIMO FRONTERA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 9 novembre 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Assemblea Anci. SindaciGoverno. Al via il confronto sulla tassa unica locale Gianni Trovati MILANO Partirà domani il confronto tecnico fra sindaci e Governo per far quadrare i conti della nuova «tassa unica locale», fondata su uno scambio fra l' addizionale Irpef che passa allo Stato e l' Imu dei capannoni che finisce interamente ai Comuni: uno scambio che, oltre ai problemi di redistribuzione fra i territori, potrebbe nascondere qualche rischio per le casse locali, perché l' addizionale Irpef e quota erariale hanno valori quasi analoghi sulla carta, ma l' imposta sui capannoni ha problemi di riscossione che ne limitano il gettito reale. La nuova tassa unica è al centro dell' agenda dei sindaci, che ieri hanno chiuso a Milano l' assemblea nazionale Anci, insieme alle ricadute della riforma delle Province, che deve partire dal 1° gennaio ma si porta dietro ricadute organizzative (in primis gli oltre 20mila dipendenti da ricollocare; si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) che spingono le amministrazioni locali a ipotizzare un periodo transitorio di 36 mesi per accompagnare il passaggio al nuovo sistema. «La riforma delle Province ha spiegato il sottosegretario all' Economia Pier Paolo Baretta parlando ai sindaci è un problema molto serio perché ora si tratta di gestire un gruppo di enti che in buona parte è in condizione di predissesto». Baretta, del resto, si è mostrato in sintonia con le preoccupazioni dei sindaci anche sul versante fiscale, sottolineando che «la tassa unica è un passaggio importante ma delicato, e occorre evitare errori anche perché va chiusa la lunga stagione dei rinvii dei bilanci». Gli allarmi non mancano, ma il consuntivo stilato ieri dal presidente dell' Anci Piero Fassino è positivo: «Il Governo ha ricordato ha riconosciuto le nostre stime sul fondo crediti di dubbia esigibilità, che aprono spazi a nuovi abbattimenti del Patto, ha accolto l' idea di cancellare i vincoli di destinazione delle entrate da alienazioni di immobili e ha prospettato una copertura per gli interessi sui nuovi mutui». Una regola, questa, che può far ripartire gli investimenti, e che secondo i sindaci va estesa alle rinegoziazioni dei finanziamenti già accesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 9 novembre 2014 Pagina 19 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Cassazione. Onere della prova a carico dell' amministrazione. Il Fisco «paga» la notifica irregolare Salvina Morina Tonino Morina Il Fisco perde soldi se le notifiche degli atti sono sbagliate. È compito dell' ente impositore "provare" la regolarità della notifica. Pertanto, la mancata produzione dell' avviso di ricevimento della raccomandata da parte dell' ente locale rende inammissibile il ricorso dell' ufficio. Per la Cassazione, ordinanza n. 23852, depositata il 7 novembre scorso, è perciò inammissibile il ricorso del Comune di Catania contro la sentenza della Commissione tributaria regionale di Palermo, sezione staccata di Catania (sentenza 218/12/34, depositata il 13 giugno 2012). Per la Cassazione, «la produzione dell' avviso di ricevimento del piego raccomandato contenente la copia del ricorso per Cassazione spedita per la notificazione a mezzo del servizio postale ai sensi dell' articolo 149 codice procedura civile, o della raccomandata con la quale l' ufficiale giudiziario dà notizia al destinatario dell' avvenuto compimento delle formalità di cui all' articolo 140 codice procedura civile, è richiesta dalla legge esclusivamente in funzione della prova dell' avvenuto perfezionamento del procedimento notificatorio e, dunque, dell' avvenuta instaurazione del contraddittorio. Ne consegue che, in caso di mancata produzione dell' avviso di ricevimento (...) il ricorso per cassazione è inammissibile (sentenza n. 627 del 14 gennaio 2008)». Al riguardo, si deve notare che sono frequenti le bocciature della Cassazione nei confronti degli enti impositori, uffici dell' agenzia delle Entrate o enti locali, che, in presenza di atti notificati irregolarmente o non notificati, anziché annullare gli atti in autotutela, proseguono il contenzioso. La conseguenza è che l' Erario non incassa nulla e gli uffici sono condannati alle spese. Per essere regolari le notifiche, nei casi di irreperibilità, l' attività si completa in tre fasi: il deposito di una copia dell' atto presso la sede del Comune mediante consegna al segretario comunale o ad un impiegato; l' affissione dell' avviso di deposito alla porta dell' abitazione o dell' ufficio o dell' azienda del destinatario; la spedizione di una lettera raccomandata con cui si comunica al destinatario il deposito suddetto, cioè la comunicazione di avvenuto deposito (cosiddetto CAD). La notifica si perfeziona quando sono state espletate tutte e tre le suddette formalità. La notifica deve anche rispettare le indicazioni della Corte costituzionale n. 3 del 2010, interpretativa dell' articolo 140 del codice di procedura civile; gli atti, per essere validi, devono entrare nella sfera di conoscibilità del contribuente (in questo senso, si veda anche la sentenza n. 7809 del 31 marzo 2010, della Cassazione). Le Sezioni Unite, con sentenza n. 19667/14, sottolineano poi l' obbligatorietà della preventiva Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 9 novembre 2014 Pagina 19 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione comunicazione che deve essere portata a conoscenza del contribuente, per garantirgli il reale ed effettivo esercizio del diritto di difesa, diritto costituzionalmente protetto e che non può essere negato in alcun modo dagli uffici. La nuova bocciatura della Cassazione fa sperare in un cambiamento di comportamento degli uffici, anche nel rispetto di quanto suggerito dal direttore dell' agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, nella circolare 25/E del 6 agosto 2014. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 9 novembre 2014 Pagina 39 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione future forum. La manifattura che verrà Il Friuli cerca nuove soluzioni al settore. Modello le realtà che hanno già passato e superato la crisi, come Manchester. Silvia Bernardi Il clima a Manchester è cambiato. A Castlefield, il quartiere simbolo della città industriale britannica, non si respira più aria di depressione e il disagio sociale ha allentato la morsa. Il collasso del sistema industriale ha creato un deserto che si sta progressivamente ritirando, lasciando spazio a nuovi cantieri da dove sta prendendo vita una rigenerazione tanto grandiosa quanto il declino. La crisi del manifatturiero della City region che comprende oltre a Manchester, Sheffield, Birmingham e Liverpool, che ha avuto dimensioni molto maggiori di quella che sta attualmente vivendo l' Italia, sembra essere alle spalle. Superata a suon di investimenti (pubblici e privati) e da strategie economiche e sociali che gli analisti considerano esportabili. Ed è questo il capitolo della storia che ci interessa da vicino. Capire come realtà produttive simili alle nostre siano riuscite a superare l' ostacolo e a far ripartire la macchina produttiva e con essa l' economia. Parte dal Friuli, da quella che fu «la locomotiva economica del nordest» e dal Future Forum di Udine, l' idea di studiare un nuovo modello o possibili scenari di riconfigurazione per il manifatturiero dei territori di Udine e Pordenone. Le Camere di Commercio delle due città, con la Regione Friuli Venezia Giulia, hanno chiesto all' Ocse di verificare nuovi modelli produttivi, prendendo a riferimento i casi più interessanti di analoghe aree manifatturiere su scala mondiale. Fino ad ora si è agito in modo contrario, chiedendo all' Ocse di fornire letture dei modelli e di analizzarne i fattori di crisi e le potenzialità. Ora si fa un passo avanti, chiedendo un modello comparativo. Quali sono i territori europei che hanno caratteristiche industriali simili a quelle del nordest e che hanno già superato la crisi? Una volta individuati (si parla appunto di Manchester, di alcune aree dell' Olanda e della Germania) si procederà allo studio delle modalità messe in atto e alla loro possibile applicazione negli altri territori gemelli. Non una risposta alla crisi e nemmeno una visione a lungo termine, ma un modello per una nuova manifattura con strumenti operativi da applicare nell' arco di trecinque anni. «Si tratta di un metodo originale che viene messo a punto per la prima volta in Italia dice Chiara Mio, supervisor scientifico del progetto, docente dell' Università Ca' Foscari . Chiediamo a Ocse a chi di successo siamo simili per scambiare le buone pratiche. Per esempio, ci aspettiamo di trovare in altre Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 9 novembre 2014 Pagina 39 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione realtà europee , un buon esempio di pubblica amministrazione a sostegno delle imprese, alla cui scuola mandare le nostre. Se scoprissimo che in Olanda o a Manchester c' è una pubblica amministrazione regionale che sostiene le imprese, la Regione potrebbe mandare in stage i propri funzionari per apprendere metodi e modalità di azione». Si apre così l' era della nuova manifattura che per Chiara Mio «deve avere l' orgoglio di riappropriarsi delle origini e della capacità del saper fare e non ragionare più per omogeneità e distretti ma per filiere e parlare di un nuovo manifatturiero che metta a sistema le differenze. L' innovazione non arriva da dentro il sistema, ma da contaminazioni che devono essere le più varie possibili». C' è stato un momento in cui tutto il mondo sembrava andare verso la new economy e il virtuale che ha provato a cancellare la storia passata che parla, in Friuli, di un Jacopo Linussio che già nel Settecento aveva concepito il lavoro femminile a domicilio con le prime macchine tessili con quasi 30mila dipendenti, un' enormità per l' epoca. O di Arturo Malignani, l' inventore del sistema per creare il vuoto nella lampada che con la sua produzione in serie, fece di Udine la terza città in Europa con illuminazione elettrica, dopo Milano e Londra. «Ora abbiamo capito dice Mio che avere una tradizione manifatturiera è molto importante ma che deve essere declinata secondo istanze che arrivano dal mondo economico e che spingono verso una rivisitazione del prodotto». Lo studio appena avviato e che si concluderà nella primavera del 2015, sarà formato (per il 10%) dallo status attuale del territorio (tantissimi gli studi e le banche dati già esistenti) e per il 50% dal raffronto con territori che Ocse sceglierà tra quelli industrializzati in quanto paragonabili a Udine e Pordenone per identità economica e sociale, ma allo stesso tempo più avanti nella ripresa economica. La terza parte, non meno importante (40%), dovrà essere un' analisi delle eccellenze e peculiarità locali dalle quali ripartire. «Questo perché l' obiettivo non è copiare politiche industriali o azioni amministrative che territori simili al Friuli hanno adottato con successo spiega Mio bensì trovare una via personale per rigenerare la manifattura friulana». Il tutto con il contributo diretto delle aziende che saranno interpellate direttamente, senza l' intermediazione delle associazioni di categoria. Il risultato atteso di questa fase di analisi dovrebbe essere un documento condiviso con i principali stakeholder economici che presenti una sorta di analisi tra punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità del comparto considerato. Da questa base, grazie al lavoro di coordinamento accademico a livello locale e al supporto degli esperti dell' Ocse, si formerà un piano di lavoro, un'"agenda" condivisa delle politiche e degli interventi necessari al rilancio e all' innovazione del sistema produttivo friulano. «Agli imprenditori conclude Chiara Mio non è d' aiuto avere come esempio Steve Jobs perché c' è una distanza siderale dal loro tessuto imprenditoriale. Servono esempi reali e proposte pratiche e non storie che finiscono per diventare un non esempio e l' ascolto di casi non declinabili». © RIPRODUZIONE RISERVATA. SILVIA BERNARDI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 9 novembre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Edilizia. Entro il 31 dicembre 2014 le amministrazioni dovranno decidere tra proroga o decadenza. Piano casa in scadenza per dieci Regioni Massimo Frontera ROMA Proroga o decadenza? Sono dieci le Regioni che entro fine anno dovranno decidere se prorogare le norme sul piano casa, come hanno già fatto Sicilia e più recentemente il Lazio, oppure lasciarle decadere, come hanno fatto invece Emilia Romagna e Lombardia. Entro il 31 dicembre le norme sugli ampliamenti arriveranno infatti a scadenza in Sardegna, Umbria, Puglia, Toscana, Piemonte, Marche, Calabria, Basilicata e Abruzzo, oltre che nella provincia di Trento. La questione è particolarmente urgente in Sardegna, dove la scadenza è stata fissata al 29 novembre prossimo (mentre per le altre nove Regioni la scadenza è stata fissata al 31 dicembre prossimo). Scadenza che ha già fatto andare in fibrillazione gli operatori. Per dare corpo all' allarme, sul sito della Confartigianato è stato allestito addirittura un conto alla rovescia che scandisce il tempo residuo al secondo. La giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru ha già fatto sapere di essere contraria alla proroga perché vorrebbe riuscire ad approvare in tempo una più complessiva norma di riforma sull' edilizia abitativa. Ma i lavori in consiglio sulla discussione del disegno di legge non fanno pensare che l' appuntamento possa essere rispettato. Da qui il forte pressing per una proroga. «Confido nella celerità del lavoro dell' assemblea dei consiglieri regionali ha detto l' assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Cristiano Erriu che ha già manifestato la disponibilità a discutere nei tempi il disegno di legge senza attendere la più complessa e risolutiva legge urbanistica, di cui costituisce un primo modulo e la cui bozza verrà presto aperta al contributo di tutti». Resta la suspense. In Puglia la scadenza di fine anno del piano casa trova per ora orecchie sensibili solo da parte delle forze politiche di opposizione. Il presidente del Gruppo Udc in Consiglio regionale, Salvatore Negro, ha presentato un progetto di legge di un solo articolo che mira a prorogare di un altro anno le norme attuali, cioè fino al 31 dicembre 2015. «L' obiettivo ha spiegato il capogruppo Udc è dare sostegno al comparto edilizio colpito da una crisi persistente che ha gettato nel dramma migliaia di lavoratori e le loro famiglie. Siamo consapevoli che questo provvedimento non farà uscire il settore dalla crisi. Tuttavia ha aggiunto è un ulteriore passo per venire incontro alle imprese che operano nell' edilizia, prorogando le agevolazioni previste dalla legge che offre premialità a chi amplia o ristruttura il proprio edificio residenziale, con un bonus di volumetria pari al 20% nel caso di ampliamenti e al 35% per demolizione e ricostruzione». Bisognerà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 9 novembre 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione capire se intorno alla proposta possa formarsi una maggioranza più trasversale. Più tranquilla appare invece la situazione in Piemonte dove, salvo improvvisi cambi di rotta, sarà deliberata una proroga fino al 31 dicembre 2016. L' annuncio è stato dato per tempo dalla giunta. «Prorogare questi incentivi ha detto nel settembre scorso l' assessore all' Urbanistica, Alberto Valmaggia è il primo passo verso una rivisitazione complessiva di un nuovo modo di concepire l' edilizia, sia come fruizione degli spazi disponibili, ma soprattutto dal punto di vista dell' impatto ambientale». La proposta della Giunta ha spiegato ancora l' assessore è di prorogare la scadenza per le agevolazioni agli ampliamenti degli immobili, prevista al 31 dicembre 2014 dalla legge regionale n. 17/2013, portandola al 31 dicembre 2016. Sono interessati gli ampliamenti per gli immobili residenziali nella misura del 20%, «con lo scopo di favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio in termini di qualità architettonica ed efficienza energetica». Solo pochi giorni fa, il Lazio ha prorogato di due anni la scadenza naturale del 31 gennaio 2015. Quest' estate anche la Sicilia aveva provveduto a prorogare le norme fino al 31 dicembre del 2015. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MASSIMO FRONTERA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 9 novembre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione La lunga crisi. SbloccaItalia, ora 35 decreti per il cantiere attuazione Il premier promette rapidità, Lupi ha già distribuito 1,7 miliardi. Mauro Salerno ROMA Chiuso un travagliatissimo iter parlamentare per il decreto SbloccaItalia si apre ora l' altrettanto complicato cantiere dell' attuazione. Il premier Matteo Renzi promette la massima celerità e il ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, dal canto suo, ha già varato il primo decreto di ripartizione di 1,7 miliardi per le infrastrutture prioritarie (si veda Il Sole 24 Ore del 19 ottobre). La strada per trasferire l' impatto del provvedimento dalle colonne della Gazzetta Ufficiale (dove dovrebbe essere pubblicato martedì) alla realtà economica del Paese è ancora lunga. E si annuncia in salita. Nascosti nelle pieghe dei 346 commi, raggruppati in 44 articoli, è possibile contare 35 tra decreti e atti di altra natura necessari ad attuare le misure con riverbero più diretto per il settore delle costruzioni. Molti, peraltro, si sono aggiunti proprio durante il passaggio parlamentare che ha comportato oltre 200 correzioni al testo del decreto andato in Gazzetta lo scorso 12 settembre. Non bastasse la faticosa attuazione il decreto legge convertito con due fiducie ha già bisogno di correttivi che potrebbero finire in un decreto legge ad hoc questa settimana oppure in un emendamento alla legge di stabilità. La norma di legge è necessaria per trovare le coperture per la misura (prevista dall' articolo 34, comma 7) che esclude dal patto di stabilità interno i costi delle opere di bonifica degli enti territoriali. Poi bisognerà mettere mano ai provvedimenti attuativi. Tra i 35 titoli compaiono misure di grande impatto per il settore. E per molte non è facile scommettere che si arriverà davvero fino in fondo. A partire dal regolamento edilizio unico, reintrodotto in fase di conversione, che dovrà essere messo a punto tramite accordi in Conferenza unificata non semplicissimi da trovare. Per non parlare del regolamento dei Beni culturali sui piccoli interventi da escludere dall' obbligo di autorizzazione paesaggistica di cui si discute da anni. O dell' individuazione degli immobili demaniali inutilizzati (e da valorizzare), fino all' ennesimo riordino della disciplina delle terre e rocce da scavo. Il ministero delle Infrastrutture si è già portato avanti sulla lista delle grandi opere da sbloccare, con un primo elenco di infrastrutture "cantierabili" per un valore di circa 1,7 miliardi, contenuto in un decreto pronto per l' emanazione. Manca ancora la firma del ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, e il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 9 novembre 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione visto della Corte dei conti, ma non ci sono problemi di merito. C' è poi il corposo capitolo delle revoche cui è affidato il compito di alimentare buona parte dei fondi destinati agli investimenti nel settore idrico e per la lotta al dissesto idrogeologico. Anche in questo caso non sarà così semplice individuare le opere da definanziare per liberare risorse utili a nuovi investimenti. Servono nuovi interventi normativi anche per accelerare il completamento delle opere incompiute, individuando i cantieri che potranno beneficiare di pagamenti esclusi dal patto. E ancora altri decreti per dare nuova linfa al pagamento dei debiti della Pa. In diversi casi, peraltro, le scadenze fissate dal Dl 133 per la loro emanazione sono già state superate. Sul fronte delle infrastrutture torna d' attualità il piano strategico dei porti e della logistica da varare con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri entro 90 giorni dalla conversione. Mentre la selezione degli interventi più urgenti è affidata a un ulteriore provvedimento da mettere a punto nei successivi 60 giorni, sulla base delle proposte delle Autorità portuali. Insomma anche qui una bella gimkana. Anche il decreto SbloccaItalia non si è fatto mancare una robusta dose di correzioni al codice degli appalti. Alle circa 200 modifiche varate nel corso degli ultimi anni, si aggiungono le 17 previste da quest' ultimo decreto, concentrate sulla semplificazione delle procedure per le opere da affidare in concessione, la modifica alla disciplina dei project bond e le norme per snellire gli iter per le bonifiche. Tutto al netto del ricco capitolo delle deroghe, messe nero su bianco con l' obiettivo di accelerare l' avvio dei cantieri. A partire dalle opere sottosoglia per difesa del suolo, messa in sicurezza delle scuole, antisismica e beni culturali, per finire all' ampio ventaglio di scorciatoie concesse sul fronte della difesa del suolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MAURO SALERNO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 9 novembre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Dipendenti pubblici. La leader Cgil: «Pronti a sostenere il referendum antiFornero» Statali in piazza: contratto o a dicembre sarà sciopero Claudio Tucci ROMA Nuove risorse nella legge di stabilità per rinnovare i contratti collettivi di lavoro, bloccati dal 2010 (ciò ha comportato, secondo stime sindacali, una diminuzione dei salari dei lavoratori, in 5 anni, di circa 5mila euro). Sblocco del turnover, e soluzioni per i precari visto che al 31 dicembre 2016 scadranno intorno agli 80mila contratti a termine (settore Scuola, escluso). Le categorie del pubblico impiego (in piazza intorno alle 100mila persone, secondo Cgil, Cisl e Uil) hanno manifestato, ieri, a Roma per chiedere al governo, e al ministro della Funzione pubblica, M a r i a n n a M a d i a , u n immediato confronto: «Se non arriveranno risposte siamo pronti allo sciopero generale a dicembre», hanno sottolineato i sindacati di categoria. La legge Fornero va abrogata (la Cgil è pronta a votare il referendum della Lega); è ancora in attesa di soluzione la questione "Quota96" dei circa 4mila insegnanti bloccati a lavoro per un errore tecnico; e va trovata una soluzione alle probabili eccedenze della riforma delle province (possono arrivare a oltre 20mila esuberi si veda il «Sole24Ore» di ieri) anche in considerazione del riordino, e quindi del taglio, delle amministrazioni periferiche. «Smettete di fare i dilettanti allo sbaraglio ha dichiarato la leader della Cgil, Susanna Camusso . Non si può trattare la Pa come se non fosse il centro, il perno dei servizi». «Non accetteremo un nuovo blocco dei contratti ha aggiunto la numero uno della Cisl, Annamaria Furlan . Nei 36 miliardi della manovra si devono trovare le risorse per i rinnovi, per la scuola, la sicurezza, la sanità e il sociale. Ma in Italia gli scioperi generali si decidono insieme». La richiesta più forte dei lavoratori pubblici è l' immediato sblocco della contrattazione, non solo per la parte normativa, ma soprattutto per quella economica. E le risorse per fare i contratti, ha spiegato il segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo, «possono arrivare dai 180 miliardi di evasione fiscale, dai 60 miliardi della corruzione, dai 27 miliardi dei costi della politica e dai 500 milioni di euro che vengono dati ai consulenti». Il governo ha difeso i provvedimenti fin qui messi in campo (il dl Madia e il ddl delega di riforma della Pa) e sul tema delle possibili eccedenze di personale la risposta è «la mobilità», ha ripetuto la titolare di palazzo Vidoni, assicurando che negli spostamenti ci sarà rispetto dei diritti dei lavoratori e che il posto verrà garantito a tutti. Ma per Michele Gentile (Settori pubblici Cgil nazionale) «le attuali regole sulla mobilità sono da cambiare perché inattuate e inefficaci. Le riforme vanno concordate con il sindacato». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 9 novembre 2014 Pagina 10 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione E dalla piazza si entra nei dettagli: i medici hanno chiesto «lo stop ai tagli, il ricambio generazionale, una normativa sulla responsabilità professionale». Tutto da attuare è anche il piano di stabilizzazione di oltre 148mila insegnanti precari; e da risolvere c' è pure il nodo lavoratori a tempo nei ministeri. Ma, dall' altra faccia della medaglia, c' è anche un problema di efficienza e produttività. Per questo il Governo «deve procedere alla riforma della Pa responsabilizzando la dirigenza e i dipendenti sulla base di strumenti come la contabilità economica per centri di costo», ha sottolineato Maurizio Sacconi (Ncd). © RIPRODUZIONE RISERVATA. CLAUDIO TUCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25
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