Rassegna stampa 09-11-2014

COMUNE DI RUSSI
Domenica, 09 novembre 2014
COMUNE DI RUSSI
Domenica, 09 novembre 2014
Prime Pagine
09/11/2014 Prima Pagina
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Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
09/11/2014 Prima Pagina
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La Voce di Romagna
cultura e turismo
08/11/2014 RavennaNotizie.it
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Emersioni, mostra dell' artista ravennate Federica Giulianini alla...
politica locale
09/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 3
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Ce l' hai il biglietto? E lui li gonfia di pugni
09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
7
Festa d' autunno con la comunità Sasso di Marradi
09/11/2014 La Voce di Romagna Pagina 11
8
Matteo Salvini in tour a Russi e Brisighella
09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8
9
Lega Pro, oggi in campo il San Marino Promozione, il Cervia è a...
09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7
11
Salvini fa tappa a Brisighella, Russi e Fusignano
09/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
12
Scontro fra auto, due 76enni all' ospedale
pubblica amministrazione
09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
MASSIMO FRONTERA
«Troppa dispersione, fondi alle città»
09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
GIANNI TROVATI
Al via il confronto sulla tassa unica locale
09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
SILVIA BERNARDI
La manifattura che verrà
09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
MASSIMO FRONTERA
Piano casa in scadenza per dieci Regioni
09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
MAURO SALERNO
Sblocca­Italia, ora 35 decreti per il cantiere attuazione
09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10
Statali in piazza: contratto o a dicembre sarà sciopero
15
16
Il Fisco «paga» la notifica irregolare
09/11/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 39
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CLAUDIO TUCCI
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
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La Voce di Romagna
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8 novembre 2014
RavennaNotizie.it
cultura e turismo
Emersioni, mostra dell' artista ravennate Federica
Giulianini alla Galleria Il Coccio
C ommunity.
Oggi, sabato 8 novembre 2014 ore 18.00
inaugura presso la Galleria d' Arte Il coccio in
via A. Agnello, 6 a Ravenna la mostra
personale Emersioni della giovane artista
ravennate Federica Giulianini visitabile fino al
15 novembre 2014 (orari 9­12 / 16­19 chiuso
lunedì e domenica). Scrive di lei il critico d'
arte Tobia Donà " Un ciclo di opere dedicate
alle tematiche della natura, componente
principale della poetica dell' artista un lavoro
che sta portando avanti da alcuni anni non è
solo una ricerca estetica, ma un progetto etico,
un impegno costante nel dare forma ai minimi,
minuziosi e impercettibili frammenti di tempo e
di esistenza che ella stessa definisce micro
mondi. Sono come i piccoli punti di una riga, le
infinite coincidenze che compongono insieme
le nostre vite, ma più precisamente quello che
siamo. Una grafia di femminilità la sua, poiché
intesa nel contesto della natura. Sono
concrezioni di pigmenti capaci di riattivare
metafore e istinti prenatali, in una cromo­genia
delle origini, composta da energie primordiali
che trattiene, come strette in un pugno chiuso,
tutto ciò che all' uomo rimarrà per sempre
sconosciuto. Ravenna è la città dei mosaici
bizantini, del colore e dei simboli antichi, dove
Federica ha vissuto e dove ha maturato le
proprie idee che ora ritroviamo nei neri intensi, nei colori a volte accesi, altre delicati, affidati non tanto
alla velocità fulminante dell' improvvisazione, quanto alla vibrazione del segno sottile che percorre
venature brulicanti di vita microscopica" Federica Giulianini nasce a Ravenna nel 1990, dopo avere
frequentato il Liceo Artistico P.L. Nervi si diploma all' Accademia di Belle Arti di Bologna in pittura col
professor Rinaldo Novali durante gli anni di accademia è tutor dei labotori di Paola Babini artista e
docente ravennate. Nonostante la giovane età il suo percorso artistico è gia ricco di molte esperienze,
premi, pubblicazioni, residenze d' artista e menzioni da critici d' arte tra cui ne citiamo alcune: "Secondo
Livello", mostra collettiva a cura di Giuseppe Lufrano e Fabio Romano, Otto Gallery, Bologna giugno
2014 Selezionata da ESPOARTE per il numero 86 speciale giovani artisti esordienti di ottobre 2014
Humus Park ­ International Land Art Meeting and Exposition Biennale, a cura di Gabriele Meneguzzi e
Vincenzo Sponga, Pordenone maggio 2014 "Caro castro caro" mostra collettiva a cura di Laura Villani
Padiglione delle Feste Castrocaro Terme dicembre 2013 Premio Limen Arte 5 Edizione, a cura di
Giorgio Bonomi e Lara Caccia, Vibo Valentia (presente in catalogo) gennaio 2013 Premio Opera
/Lavoro in corso: tra utopia e realtà, a cura di Daniele Casadio, Ravenna (presente in catalogo) maggio
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RavennaNotizie.it
cultura e turismo
2013 Nouvelle Vague 5, a cura di Beatrice Buscaroli e Bruno Bandini, Ex Chiesa in Albis, Russi (Ra)
giugno 2012.
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La Voce di Romagna
politica locale
Ce l' hai il biglietto? E lui li gonfia di pugni
DRAMMA SUL BUS A Faenza studente africano sordomuto picchia due controllori e li
manda all' ospedale fratturati.
Ha picchiato selvaggiamente due bigliettai sul
bus fino a fratturargli le ossa. Lui e uno
studente senegalese di 20 anni, sordomuto
dalla nascita, che frequenta l' Istituto agrario di
Persolino, a Faenza, con l' ausilio di un
insegnante di sostegno. Proprio la grave
menomazione del ragazzo avrebbe provocato
l' equivoco, sostengono i vertici della scuola,
nel senso che il ventenne forse non ha capito
subito ciò che gli veniva richiesto, e alla fine e
scattato, sia pure questo lo aggiungiamo noi ­
in maniera del tutto disumana. Una reazione
che ha ferito, e poi indignato non certo a torto
gli addetti al controllo sul bus linea 155 che
quotidianamente trasporta i ragazzi da scuola
a casa facendo soste in tutte le stazioni
f e r r o v i a r i e : F a e n z a , L u g o , Russi,
Bagnacavallo, e fino ad Alfonsine.
Vicenda durissima ma al tempo stesso
estremamente delicata quella accaduta nella
tarda mattinata di venerdì scorso e che,
coinvolgendo un ragazzo disabile, si presterà
a letture più o meno severe a seconda dei
punti di vista. I fatti al momento dicono che il
bus su cui si e svolta la colluttazione, cui
hanno assistito decine di studenti sbalorditi, tra
l' africano e i due controllori, ha raggiunto la
stazione di Faenza 'a porte chiuse' ­ l' autista
di fronte al caos ha prontamente azionato il comando blocca portiere ­ e che l' intervento degli agenti
della Polfer e stato provvidenziale. In stazione sono arrivati di gran corsa anche alcuni responsabiili
della scuola e la stessa insegnante di sostegno per salvare il salvabile e far sì che l' africano, sul quale
per il momento sono piovute le denunce dei bigliettai feriti, non peggiorasse ulteriormente la sua
situazione.
Breve flash back. Ore 12.30 di venerdì.
Suonata la campanella della scuola, il senegalese ­ che risiede da tempo a Faenza ­ si e avviato come
tutti i giorni, assieme a molti compagni della classe quinta dell' Istituto agrario (che si trova tre km fuori
città in direzione Brisighella) alla più vicina fermata dell' autobus, per poi salire sul mezzo; in centro
storico il conducente ferma il mezzo per far salire tre addetti al controllo del biglietto, il cui costo e 1
euro e 30 centesimi. Gli studenti porgono il tagliando, qualcuno ha l' abbonamento, il senegalese di
fronte alla richiesta esita, non si capisce se e sprovvisto o meno di biglietto, in ogni caso non e in grado
di mostrarlo. Gli addetti insistono: allora ce l' hai o no? Onestamente non si capisce perche i compagni
non facciano presente che il ragazzo e sordomuto. Ma ormai e troppo tardi: l' africano si scaglia contro il
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La Voce di Romagna
politica locale
primo funzionario. "Con un braccio mi ha circondato la testa, mi ha stretto il collo in una morsa ­
racconta la vittima ancora sotto shock ­ e intanto mi tirava ripetutamente pugni alla boc ca dello
stomaco. Un dolore fortissimo.
Ho cercato di fargli allentare la presa, ci sono riuscito ma nel movimento lui mi ha spezzato un dito. Ho
fatto per allontanarmi ma quella furia mi e piombata ancora addosso, intanto un mio collega e
intervenuto per bloccarlo". Niente da fare però: anche quello e stato centrato da una sventola che gli ha
spezzato una costola. A quel punto un 'muro' di ragazzi si e messo in mezzo ai contendenti bloccando
la rissa fino all' intervento della polizia ferroviaria. Trasportati all' ospedale, gli addetti al bus sono stati
dimessi con 20 giorni di prognosi. Molto alto l' allarme. "I nostri colleghi sui treni sono alle prese ogni
giorno con persone pericolose, soprattutto stranieri, ma da qualche tempo la stessa cosa avviene sui
bus dove la violenza e in agguato".
Tommaso Zucchini.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
RUSSI.
Festa d' autunno con la comunità Sasso di Marradi
LA FESTA d' autunno con la comunità Sasso
di Marradi è giunta quest' anno alla 28esima
edizione. La Consulta del volontariato di Russi
e l a p a r r o c c h i a Sant' A p o l l i n a r e , i n
c o l l a b o r a z i o n e c o n i l C o m u n e d i Russi,
organizzano oggi il gran finale. L'
appuntamento è alle 10, in piazza Gramsci,
con i banchi espositivi delle associazioni, la
vendita di castagne e prodotti tipici e la pesca
delle piante. Alle 10.30 animazione per tutti i
bambini, organizzata dalla Consulta del
volontariato, mentre alle 13 è previsto il pranzo
della solidarietà all' Oratorio Don Bosco, a
cura della parrocchia, dalla comunità Sasso e
delle associazioni (il costo è di 10 euro, a
sostegno della comunità). Poi, alle 14.30,
vendita dei 'bruciati' e intrattenimento musicale
in piazza Farini; alle 15.30, passeggiata non
competitiva per adulti e bambini a cura del GS
Lamone e della Podistica San Pancrazio; alle
18 la messa celebrata da don Nilo Nannini,
responsabile della comunità Sasso di Marradi,
nella chiesa arcipretale (piazza Farini).
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La Voce di Romagna
politica locale
Matteo Salvini in tour a Russi e Brisighella
our in provincia per il Segretario nazionale
della Lega Nord Matteo Salvini che oggi farà
tappa a Brisighella e Russi per sostenere i
candidati locali in vista delle elezioni Regionali
del 23 novembre. Salvini, al centro ieri di
violente tensioni con i centri sociali bolognesi,
sarà oggi (ore 10.30) a Brisighella (al
banchetto allestito alla Sagra del Porco) e alle
11.30 parteciperà a Russi, in Piazza Farini, ad
un incontro pubblico. Il segretario toccherà
temi importanti del nostro territorio come il
blocco delle esportazioni in Russia c h e h a
creato gravi danni sopratutto all'agricoltura
romagnola. La segretaria Lega Nord Russi,
Maria Marabini, candidata alle Regionali alle
10.30, nell'attesa dell'arrivo di Salvini, allestirà
un banchetto informativo in vista delle elezioni.
Oltre al segretario saranno presenti Alan
Fabbri, candidato presidente alla Regione
Emilia Romagna. Al termine dell'incontro
pubblico sarà offerto un buffet al Bar Centrale.
In caso di pioggia l'incontro si terrà al Centro
Polivalente di via Cavour 21.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
Calcio La domenica nel pallone.
Lega Pro, oggi in campo il San Marino Promozione,
il Cervia è a Castrocaro
LEGA PRO (12ª giornata): venerdì Pisa­
Lucchese 0­0; ieri Pro Piacenza­Spal 0­1,
Grosseto­Savona 3­0, L' Aquila­Carrarese 1­0,
Forlì­Gubbio 2­1, Ancona­Santarcangelo 0­0;
oggi San Marino­Teramo (ore 11), Pistoiese­
Prato (14,30), Reggiana­Ascoli (16),
Tuttocuoio­Pontedera (18).
Classifica: Ascoli, Pisa e Spal 20; Reggiana
19; L' Aquila 18; Pontedera, Ancona e
Grosseto 17; Tuttocuoio, Prato 16; Pistoiese,
Savona, Teramo e Forlì 15; Gubbio 13;
Carrarese e Lucchese 12; Santarcangelo 9 ;
San Marino 8; Pro Piacenza 3.
SERIE D (11ª giornata, ore 14,30): Bellaria­
Fiorenzuola, Ribelle­Jolly Montemurlo,
Romagna Centro­Thermal Abano, Piacenza­
Rimini, Fidenza­Delta Porto Tolle, Fortis
Juventus­Formigine, San Paolo P a d o v a ­
Correggese, Virtus Castelfranco­Imolese;
giocate ieri Mezzolara­Scandicci 2­1 e Abano­
Este 0­1.
Classifica: Este 23; Piacenza 21; Rimini 19;
Delta Porto Tolle Rovigo 18; Virtus
Castelfranco e Fiorenzuola 16; Fortis
Juventus, Abano, Correggese e Mezzolara 14; Scandicci 13; Imolese 12; Ribelle, Bellaria, Fidenza e
Termal Abano Teolo 10; San Paolo Padova 8; Formigine 9; Jolly Montemurlo e Romagna Centro 5.
ECCELLENZA (12ª giornata, 14.30): Alfonsine­Sammaurese, Argentana­Centese, Cattolica­
Sampierana, Cm Conselice­Meldola, Copparese­Progresso, Portuense­Faenza, Ravenna­Vallesavio,
San Lazzaro­Torconca, Savignanese­Massa Lombarda.
Classifica: Cattolica 30; Sammaurese 24; Alfonsine e Real San Lazzaro 23; Ravenna 22; Progresso 21;
Savignanese 16; Copparese, Torconca, Massa Lombarda 14. Portuense, Sampierana 13; Old Meldola,
Argentana 11; Conselice, Sporting Club Vallesavio 9; Faenza 7; Centese 4.
PROMOZIONE (12ª giornata, 14.30): GIRONE C : Surgital Lavezzola­Bagnacavallo, San Patrizio­
Savarna, Santa Maria Codifiume­Cotignola, Sasso Marconi­Russi, Castenaso­Borgo Panigale, Budrio­
Granamica, Casalecchio­Medicina, Dozzese­Vadese, Porretta­Comacchio.
Classifica: Sasso Marconi 23; Russi 21; Medicina Fossatone 20; Casalecchio, Savarna, Granamica 19;
Porretta 18; Borgo Panigale 17; Castenaso, Budrio 16; Lavezzola, Comacchio Lidi 15; Cotignola 14; S.
Maria Codifiume, San Patrizio 12; Bagnacavallo 5; Vadese Sole Luna 4; Dozzese 3.
GIRONE D : Bakia Cesenatico­Asca Borghi, Castrocaro­Cervia, Classe­Fosso Ghiaia, Fya Riccione­
Forlimpopoli, Marignanese­Real Miramare, S.Ermete­Real Dovadola, San Pietro in Vincoli­Pietracuta,
Tropical Coriano­Misano, Verucchio­Ronta Arpax.
Classifica: Bakia, Castrocaro 21; Cervia 20; Fya Riccione 19; Classe 18;Forlimpopoli, Sant' Ermete,
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
Real Miramare 17; San Pietro in Vincoli, Fosso Ghiaia 16; Marignanese 15; Ronta 14; Real Dovadola
13; Pietracuta 12; Verucchio 10; Misano 9; Tropical Coriano 8; Asca Borghi 7.
PRIMA CATEGORIA (10ª giornata, 14.30).
GIRONE E : Placci Bubano­Riolo Terme, Airone­Tozzona Pedagna, Castelguelfo­Cagliari, Corticella­
Anzolavino, Faro­Osteria Grande, Lagaro­San Benedetto, Ozzanese­Zola Predosa, Sesto Imolese­
Castel del Rio.
Classifica: Faro Gaggio 25; Corticella 24; Lagaro 20; Anzolavino 19; Sesto Imolese 18; Ozzanese 14;
Osteria Grande 13; Zola Predosa, Placci Bubano, Castel Del Rio 12; San Benedetto 11; Tozzona
Pedagna 7; Cagliari, Airone 6; Riolo Terme 4; Castel Guelfo 0.
GIRONE G : Del Duca­San Leonardo, Cava Saiv­Sparta, Civitella­Reda, Castelbolognese­Savio,
Marina­Reno, Predappio­Fratta Terme, Ronco Edelweiss­San Zaccaria, San Pancrazio­Solarolo.
Classifica: Sparta 21; San Leonardo, Reda 19; Ronco Edelweiss Forlì 17; Del Duca 16; Civitella 15;
Reno 14; Savio 12; Solarolo 11; Castelbolognese, San Zaccaria, Cava Saiv 10; Predappio 9; Marina,
Fratta Terme 7; San Pancrazio 6.
GIRONE H : Bagno di Romagna­Pinarella, Corpolò­Giovane Cattolica, Diegaro­Junior San Clemente,
Gambettola­Tre Esse Saludecio, Igea Marina­Villa Verucchio, Morciano­Viserbella, San Lorenzo­Gatteo,
Stella­Rumagna.
Classifica: Morciano 20; Gatteo 19; Diegaro 18; Giovane Cattolica, Junior San Clemente, Viserbella 14;
Igea Marina, Rumagna 13; Pinarella, Bagno di Romagna 12; Gambettola, Corpolò 11; San Lorenzo 10;
Stella 8; Tre Esse Saludecio 7; Villa Verucchio 3.
SERIE A FEMMINILE (5ª giornata): Brescia­Bari 8­0, Cuneo­Verona 1­11, Firenze­Tavagnacco 1­1,
Pordenone­Mozzanica 0­2, Roma­Como 3­1, Riviera di Romagna­San Zaccaria 2­1. Martedì (ore
14,30): Orobica­Torres. Classifica: Roma, Brescia 13; Mozzanica 12; Firenze, Verona 11; Riviera di
Romagna 9; Torres, Tavagnacco 7; Pordenone 4; S. Zaccaria, Bari, Cuneo 3; Orobica 1; Como 0.
Prossimo turno, 6. Giornata (15 novembre): Verona­Riviera di Romagna, Como­Firenze, Tavagnacco­
Orobica, Mozzanica­Res Roma, Bari­Cuneo, San Zaccaria­Pordenone, Torres­Brescia.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
TOUR ROMAGNOLO DELLA LEGA DOPO GLI INCIDENTI DI IERI A BOLOGNA.
Salvini fa tappa a Brisighella, Russi e Fusignano
TOUR romagnolo del segretario federale della
Lega Nord, Matteo Salvini, dopo l' aggressione
di ieri a Bologna dove la sua auto è stata
danneggiata da gruppi dei centri sociali che
hanno sfondato il lunotto posteriore. Incolume l'
europarlamentare del Carroccio. Salvini,
accompagnato dal segretario romagnolo
Gianluca Pini e dal candidato per la coalizione
Alan Fabbri, oggi inizierà la sua giornata alle
9.30 a Modigliana per un incontro pubblico
nella piazza centrale. Alle 10.30 tappa a
Brisighella, dove è in corso di svolgimento la
'Sagra del porco': il segretario della Lega
sosterà nel gazebo allestito dal Carroccio e
farà poi una passeggiata in centro. La meta
successiva (tra le 11.30 e le 12) sarà Russi,
per un incontro pubblico in piazza Farini e
sosta al Bar Centrale.
La delegazione si sposterà per il pranzo a
Fusignano per un pranzo a buffet all' Osteria
del Fico.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
ALLA COSINA È SUCCESSO PRIMA DELLE 8, IN QUEL MOMENTO L' ASFALTO ERA
BAGNATO.
Scontro fra auto, due 76enni all' ospedale
SCONTRO fra auto alla Cosina, due persone
all' ospedale. Forse la pioggia e la scarsa
visibilità sono all' origine dell' incidente
avvenuto ieri mattina verso le 7.45 all' incrocio
tra la via Emilia, la provinciale Corleto e via
Carbonara.
I coinvolti sono entrambi 76enni che
viaggiavano su due auto.
Secondo una prima ricostruzione della
dinamica una donna, M.B., queste le sue
iniziali, di San Pancrazio d i R a v e n n a , s i
trovava al volante di una Citroen C1, una
piccola citycar. La donna usciva dalla via
Corleto e si stava immettendo sulla Statale;
sulla via Emilia, da Forlì verso Faenza
proveniva una Renault Laguna, condotta da un
coetaneo della donna, S.C. di Meldola,
carabiniere in congedo. Per cause in corso di
accertamento da parte dei carabinieri del
Borgo, intervenuti sul posto per i rilievi, i due
mezzi sono entrati in collisione finendo sullo
spigolo tra la via Emilia e la via Carbonara.
Alcuni automobilisti di passaggio hanno
lanciato l' allarme chiamando la centrale
operativa del 118 che ha inviato sul posto due ambulanze e l' elicottero arrivato dall' ospedale di
Ravenna.
DOPO una prima valutazione per fortuna l' elicottero è stato fatto rientrare senza alcun passeggero. I
due feriti sono invece stati trasportati in ambulanza all' ospedale di Faenza con codice rosso, quello che
indica la massima gravità. Non sarebbero però in pericolo di vita. Sul posto sono giunti anche i vigili del
fuoco e la pattuglia dell' unione della polizia municipale che hanno regolamentato l' intenso traffico che,
malgrado fosse sabato, c' era sulla via Emilia. Da rilevare c' è anche il pessimo stato delle condizioni
del manto stradale della via Emilia tra Faenza e Forlì, con profonde buche.
a. v.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Riuso urbano. Ance e Consiglio nazionale degli architetti spingono per un riequilibrio.
«Troppa dispersione, fondi alle città»
Massimo Frontera MILANO Un' inversione a
180 gradi delle attuali politiche di sviluppo
delle città, concentrando le risorse comunitarie
verso le aree urbane e il loro
ammodernamento, invece di continuare a
puntare soltanto sulle infrastrutture È, in
sintesi, quello che chiedono gli architetti in un
manifesto­appello lanciato a Milano ieri, a
conclusione di "Eu Cities Reloading,
Strategies and policies for urban
regeneration", convegno dedicato alle politiche
per le città promosso dal Consiglio nazionale
degli architetti, insieme ai costruttori dell'
Ance, al Forum europeo per le politiche
architettoniche e al consiglio europeo degli
architetti.
Da parte sua l' Ance invoca la creazione di un'
agenzia nazionale per guidare e promuovere
gli interventi nelle città, come strumento della
nuova politica per le aree urbane. Il centro
studi dell' associazione dei costruttori giustifica
la proposta con la forza dei numeri: negli
investimenti comunitari 2014­2020, sintetizza l'
Ance, il programma per le città metropolitane
ha solo 900 milioni; per quanto riguarda invece
i 30 miliardi dei fondi per lo sviluppo regionale,
solo 2,3 miliardi, l' 8%, sono destinati alle città. E comunque solo 9 regioni hanno deciso di impegnarsi
in progetti di sviluppo urbano sostenibile.
«Abbiamo 62 miliardi di fondi strutturali e 44 miliardi ex Fas che stiamo utilizzando male: potremmo
utilizzarli fino al 40% per le città, invece li utilizziamo per altro», ha detto preoccupato il presidente dell'
Ance, Paolo Buzzetti.
«Chiediamo al Parlamento europeo, alla nuova commissione e alla presidenza italiana dell' Unione ­ ha
detto il presidente degli architetti, Leopoldo Freyrie ­ di avviare una politica integrata per la
rigenerazione delle città europee, piccole e grandi, serve un allentamento del patto d i stabilità per
consentire gli investimenti pubblici che garantiscano standard minimi di sicurezza e salute dei cittadini.
E bisogna anche poter attingere ai fondi strutturali europei non solo per le opere ma anche per i
progetti, altrimenti non si avviano politiche di promozione dell' innovazione e dei talenti, e i paesi
europei bloccati dal patto di stabilità non avranno progetti da proporre per accedere ai fondi».
Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, si dichiara «non contrario» all'
agenzia nazionale proposta dai costruttori edili, e concorda con l' idea di orientare maggiori risorse sulle
città.
Sul palco della Triennale, sede del convegno, sono sfilati molti esempi di impegnative trasformazioni
urbane. Brilla la Francia, con i casi di Marsiglia e Nantes, esempi di punta di oltre 400 programmi di
trasformazione promossi e finanziati dal governo nazionale.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
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MASSIMO FRONTERA
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9 novembre 2014
Pagina 5
Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Assemblea Anci. Sindaci­Governo.
Al via il confronto sulla tassa unica locale
Gianni Trovati MILANO Partirà domani il
confronto tecnico fra sindaci e Governo per far
quadrare i conti della nuova «tassa unica
locale», fondata su uno scambio fra l'
addizionale Irpef che passa allo Stato e l' Imu
dei capannoni che finisce interamente ai
Comuni: uno scambio che, oltre ai problemi di
redistribuzione fra i territori, potrebbe
nascondere qualche rischio per le casse locali,
perché l' addizionale Irpef e quota erariale
hanno valori quasi analoghi sulla carta, ma l'
imposta sui capannoni ha problemi di
riscossione che ne limitano il gettito reale.
La nuova tassa unica è al centro dell' agenda
dei sindaci, che ieri hanno chiuso a Milano l'
assemblea nazionale Anci, insieme alle
ricadute della riforma delle Province, che deve
partire dal 1° gennaio ma si porta dietro
ricadute organizzative (in primis gli oltre
20mila dipendenti da ricollocare; si veda «Il
Sole 24 Ore» di ieri) che spingono le
amministrazioni locali a ipotizzare un periodo
transitorio di 3­6 mesi per accompagnare il
passaggio al nuovo sistema.
«La riforma delle Province ­ ha spiegato il
sottosegretario all' Economia Pier Paolo
Baretta parlando ai sindaci ­ è un problema molto serio perché ora si tratta di gestire un gruppo di enti
che in buona parte è in condizione di pre­dissesto». Baretta, del resto, si è mostrato in sintonia con le
preoccupazioni dei sindaci anche sul versante fiscale, sottolineando che «la tassa unica è un passaggio
importante ma delicato, e occorre evitare errori anche perché va chiusa la lunga stagione dei rinvii dei
bilanci».
Gli allarmi non mancano, ma il consuntivo stilato ieri dal presidente dell' Anci Piero Fassino è positivo:
«Il Governo ­ ha ricordato ­ ha riconosciuto le nostre stime sul fondo crediti di dubbia esigibilità, che
aprono spazi a nuovi abbattimenti del Patto, ha accolto l' idea di cancellare i vincoli di destinazione delle
entrate da alienazioni di immobili e ha prospettato una copertura per gli interessi sui nuovi mutui». Una
regola, questa, che può far ripartire gli investimenti, e che secondo i sindaci va estesa alle
rinegoziazioni dei finanziamenti già accesi.
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GIANNI TROVATI
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Cassazione. Onere della prova a carico dell' amministrazione.
Il Fisco «paga» la notifica irregolare
Salvina Morina Tonino Morina Il Fisco perde
soldi se le notifiche degli atti sono sbagliate. È
compito dell' ente impositore "provare" la
regolarità della notifica. Pertanto, la mancata
produzione dell' avviso di ricevimento della
raccomandata da parte dell' ente locale rende
inammissibile il ricorso dell' ufficio.
Per la Cassazione, ordinanza n. 23852,
depositata il 7 novembre scorso, è perciò
inammissibile il ricorso del Comune di Catania
contro la sentenza della Commissione
tributaria regionale di Palermo, sezione
staccata di Catania (sentenza 218/12/34,
depositata il 13 giugno 2012). Per la
Cassazione, «la produzione dell' avviso di
ricevimento del piego raccomandato
contenente la copia del ricorso per Cassazione
spedita per la notificazione a mezzo del
servizio postale ai sensi dell' articolo 149
codice procedura civile, o della raccomandata
con la quale l' ufficiale giudiziario dà notizia al
destinatario dell' avvenuto compimento delle
formalità di cui all' articolo 140 codice
procedura civile, è richiesta dalla legge
esclusivamente in funzione della prova dell'
avvenuto perfezionamento del procedimento
notificatorio e, dunque, dell' avvenuta instaurazione del contraddittorio. Ne consegue che, in caso di
mancata produzione dell' avviso di ricevimento (...) il ricorso per cassazione è inammissibile (sentenza
n. 627 del 14 gennaio 2008)». Al riguardo, si deve notare che sono frequenti le bocciature della
Cassazione nei confronti degli enti impositori, uffici dell' agenzia delle Entrate o enti locali, che, in
presenza di atti notificati irregolarmente o non notificati, anziché annullare gli atti in autotutela,
proseguono il contenzioso. La conseguenza è che l' Erario non incassa nulla e gli uffici sono condannati
alle spese.
Per essere regolari le notifiche, nei casi di irreperibilità, l' attività si completa in tre fasi: il deposito di una
copia dell' atto presso la sede del Comune mediante consegna al segretario comunale o ad un
impiegato; l' affissione dell' avviso di deposito alla porta dell' abitazione o dell' ufficio o dell' azienda del
destinatario; la spedizione di una lettera raccomandata con cui si comunica al destinatario il deposito
suddetto, cioè la comunicazione di avvenuto deposito (cosiddetto CAD). La notifica si perfeziona
quando sono state espletate tutte e tre le suddette formalità. La notifica deve anche rispettare le
indicazioni della Corte costituzionale n. 3 del 2010, interpretativa dell' articolo 140 del codice di
procedura civile; gli atti, per essere validi, devono entrare nella sfera di conoscibilità del contribuente (in
questo senso, si veda anche la sentenza n.
7809 del 31 marzo 2010, della Cassazione).
Le Sezioni Unite, con sentenza n. 19667/14, sottolineano poi l' obbligatorietà della preventiva
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
comunicazione che deve essere portata a conoscenza del contribuente, per garantirgli il reale ed
effettivo esercizio del diritto di difesa, diritto costituzionalmente protetto e che non può essere negato in
alcun modo dagli uffici. La nuova bocciatura della Cassazione fa sperare in un cambiamento di
comportamento degli uffici, anche nel rispetto di quanto suggerito dal direttore dell' agenzia delle
Entrate, Rossella Orlandi, nella circolare 25/E del 6 agosto 2014.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
future forum.
La manifattura che verrà
Il Friuli cerca nuove soluzioni al settore. Modello le realtà che hanno già passato e
superato la crisi, come Manchester.
Silvia Bernardi Il clima a Manchester è
cambiato. A Castlefield, il quartiere simbolo
della città industriale britannica, non si respira
più aria di depressione e il disagio sociale ha
allentato la morsa. Il collasso del sistema
industriale ha creato un deserto che si sta
progressivamente ritirando, lasciando spazio a
nuovi cantieri da dove sta prendendo vita una
rigenerazione tanto grandiosa quanto il
declino. La crisi del manifatturiero della City
region che comprende oltre a Manchester,
Sheffield, Birmingham e Liverpool, che ha
avuto dimensioni molto maggiori di quella che
sta attualmente vivendo l' Italia, sembra essere
alle spalle. Superata a suon di investimenti
(pubblici e privati) e da strategie economiche
e sociali che gli analisti considerano
esportabili. Ed è questo il capitolo della storia
che ci interessa da vicino. Capire come realtà
produttive simili alle nostre siano riuscite a
superare l' ostacolo e a far ripartire la
macchina produttiva e con essa l' economia.
Parte dal Friuli, da quella che fu «la locomotiva
economica del nord­est» e dal Future Forum
di Udine, l' idea di studiare un nuovo modello o
possibili scenari di riconfigurazione per il
manifatturiero dei territori di Udine e Pordenone.
Le Camere di Commercio delle due città, con la Regione Friuli Venezia Giulia, hanno chiesto all' Ocse
di verificare nuovi modelli produttivi, prendendo a riferimento i casi più interessanti di analoghe aree
manifatturiere su scala mondiale. Fino ad ora si è agito in modo contrario, chiedendo all' Ocse di fornire
letture dei modelli e di analizzarne i fattori di crisi e le potenzialità. Ora si fa un passo avanti, chiedendo
un modello comparativo. Quali sono i territori europei che hanno caratteristiche industriali simili a quelle
del nordest e che hanno già superato la crisi?
Una volta individuati (si parla appunto di Manchester, di alcune aree dell' Olanda e della Germania) si
procederà allo studio delle modalità messe in atto e alla loro possibile applicazione negli altri territori
gemelli.
Non una risposta alla crisi e nemmeno una visione a lungo termine, ma un modello per una nuova
manifattura con strumenti operativi da applicare nell' arco di tre­cinque anni.
«Si tratta di un metodo originale che viene messo a punto per la prima volta in Italia ­ dice Chiara Mio,
supervisor scientifico del progetto, docente dell' Università Ca' Foscari ­. Chiediamo a Ocse a chi di
successo siamo simili per scambiare le buone pratiche. Per esempio, ci aspettiamo di trovare in altre
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
realtà europee , un buon esempio di pubblica amministrazione a sostegno delle imprese, alla cui scuola
mandare le nostre. Se scoprissimo che in Olanda o a Manchester c' è una pubblica amministrazione
regionale che sostiene le imprese, la Regione potrebbe mandare in stage i propri funzionari per
apprendere metodi e modalità di azione».
Si apre così l' era della nuova manifattura che per Chiara Mio «deve avere l' orgoglio di riappropriarsi
delle origini e della capacità del saper fare e non ragionare più per omogeneità e distretti ma per filiere
e parlare di un nuovo manifatturiero che metta a sistema le differenze. L' innovazione non arriva da
dentro il sistema, ma da contaminazioni che devono essere le più varie possibili». C' è stato un
momento in cui tutto il mondo sembrava andare verso la new economy e il virtuale che ha provato a
cancellare la storia passata che parla, in Friuli, di un Jacopo Linussio che già nel Settecento aveva
concepito il lavoro femminile a domicilio con le prime macchine tessili con quasi 30mila dipendenti, un'
enormità per l' epoca. O di Arturo Malignani, l' inventore del sistema per creare il vuoto nella lampada
che con la sua produzione in serie, fece di Udine la terza città in Europa con illuminazione elettrica,
dopo Milano e Londra. «Ora abbiamo capito ­ dice Mio ­ che avere una tradizione manifatturiera è molto
importante ma che deve essere declinata secondo istanze che arrivano dal mondo economico e che
spingono verso una rivisitazione del prodotto».
Lo studio appena avviato e che si concluderà nella primavera del 2015, sarà formato (per il 10%) dallo
status attuale del territorio (tantissimi gli studi e le banche dati già esistenti) e per il 50% dal raffronto
con territori che Ocse sceglierà tra quelli industrializzati in quanto paragonabili a Udine e Pordenone
per identità economica e sociale, ma allo stesso tempo più avanti nella ripresa economica.
La terza parte, non meno importante (40%), dovrà essere un' analisi delle eccellenze e peculiarità locali
dalle quali ripartire.
«Questo perché l' obiettivo non è copiare politiche industriali o azioni amministrative che territori simili al
Friuli hanno adottato con successo ­ spiega Mio ­ bensì trovare una via personale per rigenerare la
manifattura friulana». Il tutto con il contributo diretto delle aziende che saranno interpellate direttamente,
senza l' intermediazione delle associazioni di categoria. Il risultato atteso di questa fase di analisi
dovrebbe essere un documento condiviso con i principali stakeholder economici che presenti una sorta
di analisi tra punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità del comparto considerato. Da
questa base, grazie al lavoro di coordinamento accademico a livello locale e al supporto degli esperti
dell' Ocse, si formerà un piano di lavoro, un'"agenda" condivisa delle politiche e degli interventi
necessari al rilancio e all' innovazione del sistema produttivo friulano. «Agli imprenditori ­ conclude
Chiara Mio ­ non è d' aiuto avere come esempio Steve Jobs perché c' è una distanza siderale dal loro
tessuto imprenditoriale. Servono esempi reali e proposte pratiche e non storie che finiscono per
diventare un non esempio e l' ascolto di casi non declinabili».
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SILVIA BERNARDI
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Edilizia. Entro il 31 dicembre 2014 le amministrazioni dovranno decidere tra proroga o
decadenza.
Piano casa in scadenza per dieci Regioni
Massimo Frontera ROMA Proroga o
decadenza? Sono dieci le Regioni che entro
fine anno dovranno decidere se prorogare le
norme sul piano casa, come hanno già fatto
Sicilia e più recentemente il Lazio, oppure
lasciarle decadere, come hanno fatto invece
Emilia Romagna e Lombardia. Entro il 31
dicembre le norme sugli ampliamenti
arriveranno infatti a scadenza in Sardegna,
Umbria, Puglia, Toscana, Piemonte, Marche,
Calabria, Basilicata e Abruzzo, oltre che nella
provincia di Trento.
La questione è particolarmente urgente in
Sardegna, dove la scadenza è stata fissata al
29 novembre prossimo (mentre per le altre
nove Regioni la scadenza è stata fissata al 31
dicembre prossimo).
Scadenza che ha già fatto andare in
fibrillazione gli operatori. Per dare corpo all'
allarme, sul sito della Confartigianato è stato
allestito addirittura un conto alla rovescia che
scandisce il tempo residuo al secondo.
La giunta regionale guidata da Francesco
Pigliaru ha già fatto sapere di essere contraria
alla proroga perché vorrebbe riuscire ad
approvare in tempo una più complessiva
norma di riforma sull' edilizia abitativa. Ma i lavori in consiglio sulla discussione del disegno di legge
non fanno pensare che l' appuntamento possa essere rispettato.
Da qui il forte pressing per una proroga. «Confido nella celerità del lavoro dell' assemblea dei
consiglieri regionali ­ ha detto l' assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Cristiano Erriu ­ che
ha già manifestato la disponibilità a discutere nei tempi il disegno di legge senza attendere la più
complessa e risolutiva legge urbanistica, di cui costituisce un primo modulo e la cui bozza verrà presto
aperta al contributo di tutti». Resta la suspense.
In Puglia la scadenza di fine anno del piano casa trova per ora orecchie sensibili solo da parte delle
forze politiche di opposizione. Il presidente del Gruppo Udc in Consiglio regionale, Salvatore Negro, ha
presentato un progetto di legge di un solo articolo che mira a prorogare di un altro anno le norme attuali,
cioè fino al 31 dicembre 2015.
«L' obiettivo ­ ha spiegato il capogruppo Udc ­ è dare sostegno al comparto edilizio colpito da una crisi
persistente che ha gettato nel dramma migliaia di lavoratori e le loro famiglie. Siamo consapevoli che
questo provvedimento non farà uscire il settore dalla crisi. Tuttavia ­ ha aggiunto ­ è un ulteriore passo
per venire incontro alle imprese che operano nell' edilizia, prorogando le agevolazioni previste dalla
legge che offre premialità a chi amplia o ristruttura il proprio edificio residenziale, con un bonus di
volumetria pari al 20% nel caso di ampliamenti e al 35% per demolizione e ricostruzione». Bisognerà
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
capire se intorno alla proposta possa formarsi una maggioranza più trasversale.
Più tranquilla appare invece la situazione in Piemonte dove, salvo improvvisi cambi di rotta, sarà
deliberata una proroga fino al 31 dicembre 2016. L' annuncio è stato dato per tempo dalla giunta.
«Prorogare questi incentivi ­ ha detto nel settembre scorso l' assessore all' Urbanistica, Alberto
Valmaggia ­ è il primo passo verso una rivisitazione complessiva di un nuovo modo di concepire l'
edilizia, sia come fruizione degli spazi disponibili, ma soprattutto dal punto di vista dell' impatto
ambientale». La proposta della Giunta ­ ha spiegato ancora l' assessore ­ è di prorogare la scadenza
per le agevolazioni agli ampliamenti degli immobili, prevista al 31 dicembre 2014 dalla legge regionale
n.
17/2013, portandola al 31 dicembre 2016. Sono interessati gli ampliamenti per gli immobili residenziali
nella misura del 20%, «con lo scopo di favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio in termini di
qualità architettonica ed efficienza energetica».
Solo pochi giorni fa, il Lazio ha prorogato di due anni la scadenza naturale del 31 gennaio 2015. Quest'
estate anche la Sicilia aveva provveduto a prorogare le norme fino al 31 dicembre del 2015.
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MASSIMO FRONTERA
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9 novembre 2014
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
La lunga crisi.
Sblocca­Italia, ora 35 decreti per il cantiere
attuazione
Il premier promette rapidità, Lupi ha già distribuito 1,7 miliardi.
Mauro Salerno ROMA Chiuso un
travagliatissimo iter parlamentare per il
decreto Sblocca­Italia si apre ora l' altrettanto
complicato cantiere dell' attuazione. Il premier
Matteo Renzi promette la massima celerità e il
ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, dal
canto suo, ha già varato il primo decreto di
ripartizione di 1,7 miliardi per le infrastrutture
prioritarie (si veda Il Sole 24 Ore del 19
ottobre).
La strada per trasferire l' impatto del
provvedimento dalle colonne della Gazzetta
Ufficiale (dove dovrebbe essere pubblicato
martedì) alla realtà economica del Paese è
ancora lunga. E si annuncia in salita. Nascosti
nelle pieghe dei 346 commi, raggruppati in 44
articoli, è possibile contare 35 tra decreti e atti
di altra natura necessari ad attuare le misure
con riverbero più diretto per il settore delle
costruzioni. Molti, peraltro, si sono aggiunti
proprio durante il passaggio parlamentare che
ha comportato oltre 200 correzioni al testo del
decreto andato in Gazzetta lo scorso 12
settembre. Non bastasse la faticosa attuazione
il decreto legge convertito con due fiducie ha
già bisogno di correttivi che potrebbero finire
in un decreto legge ad hoc questa settimana oppure in un emendamento alla legge di stabilità. La
norma di legge è necessaria per trovare le coperture per la misura (prevista dall' articolo 34, comma 7)
che esclude dal patto di stabilità interno i costi delle opere di bonifica degli enti territoriali.
Poi bisognerà mettere mano ai provvedimenti attuativi.
Tra i 35 titoli compaiono misure di grande impatto per il settore. E per molte non è facile scommettere
che si arriverà davvero fino in fondo. A partire dal regolamento edilizio unico, reintrodotto in fase di
conversione, che dovrà essere messo a punto tramite accordi in Conferenza unificata non semplicissimi
da trovare. Per non parlare del regolamento dei Beni culturali sui piccoli interventi da escludere dall'
obbligo di autorizzazione paesaggistica di cui si discute da anni.
O dell' individuazione degli immobili demaniali inutilizzati (e da valorizzare), fino all' ennesimo riordino
della disciplina delle terre e rocce da scavo.
Il ministero delle Infrastrutture si è già portato avanti sulla lista delle grandi opere da sbloccare, con un
primo elenco di infrastrutture "cantierabili" per un valore di circa 1,7 miliardi, contenuto in un decreto
pronto per l' emanazione. Manca ancora la firma del ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, e il
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
visto della Corte dei conti, ma non ci sono problemi di merito.
C' è poi il corposo capitolo delle revoche cui è affidato il compito di alimentare buona parte dei fondi
destinati agli investimenti nel settore idrico e per la lotta al dissesto idrogeologico. Anche in questo caso
non sarà così semplice individuare le opere da definanziare per liberare risorse utili a nuovi
investimenti.
Servono nuovi interventi normativi anche per accelerare il completamento delle opere incompiute,
individuando i cantieri che potranno beneficiare di pagamenti esclusi dal patto.
E ancora altri decreti per dare nuova linfa al pagamento dei debiti della Pa. In diversi casi, peraltro, le
scadenze fissate dal Dl 133 per la loro emanazione sono già state superate.
Sul fronte delle infrastrutture torna d' attualità il piano strategico dei porti e della logistica da varare con
un decreto del presidente del Consiglio dei ministri entro 90 giorni dalla conversione. Mentre la
selezione degli interventi più urgenti è affidata a un ulteriore provvedimento da mettere a punto nei
successivi 60 giorni, sulla base delle proposte delle Autorità portuali. Insomma anche qui una bella
gimkana.
Anche il decreto Sblocca­Italia non si è fatto mancare una robusta dose di correzioni al codice degli
appalti. Alle circa 200 modifiche varate nel corso degli ultimi anni, si aggiungono le 17 previste da quest'
ultimo decreto, concentrate sulla semplificazione delle procedure per le opere da affidare in
concessione, la modifica alla disciplina dei project bond e le norme per snellire gli iter per le bonifiche.
Tutto al netto del ricco capitolo delle deroghe, messe nero su bianco con l' obiettivo di accelerare l'
avvio dei cantieri.
A partire dalle opere sottosoglia per difesa del suolo, messa in sicurezza delle scuole, antisismica e
beni culturali, per finire all' ampio ventaglio di scorciatoie concesse sul fronte della difesa del suolo.
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MAURO SALERNO
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9 novembre 2014
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Dipendenti pubblici. La leader Cgil: «Pronti a sostenere il referendum anti­Fornero»
Statali in piazza: contratto o a dicembre sarà
sciopero
Claudio Tucci ROMA Nuove risorse nella
legge di stabilità per rinnovare i contratti
collettivi di lavoro, bloccati dal 2010 (ciò ha
comportato, secondo stime sindacali, una
diminuzione dei salari dei lavoratori, in 5 anni,
di circa 5mila euro). Sblocco del turn­over, e
soluzioni per i precari visto che al 31 dicembre
2016 scadranno intorno agli 80mila contratti a
termine (settore Scuola, escluso).
Le categorie del pubblico impiego (in piazza
intorno alle 100mila persone, secondo Cgil,
Cisl e Uil) hanno manifestato, ieri, a Roma per
chiedere al governo, e al ministro della
Funzione pubblica, M a r i a n n a M a d i a , u n
immediato confronto: «Se non arriveranno
risposte siamo pronti allo sciopero generale a
dicembre», hanno sottolineato i sindacati di
categoria. La legge Fornero va abrogata (la
Cgil è pronta a votare il referendum della
Lega); è ancora in attesa di soluzione la
questione "Quota96" dei circa 4mila insegnanti
bloccati a lavoro per un errore tecnico; e va
trovata una soluzione alle probabili eccedenze
della riforma delle province (possono arrivare
a oltre 20mila esuberi ­ si veda il «Sole24Ore»
di ieri) anche in considerazione del riordino, e
quindi del taglio, delle amministrazioni periferiche.
«Smettete di fare i dilettanti allo sbaraglio ­ ha dichiarato la leader della Cgil, Susanna Camusso ­. Non
si può trattare la Pa come se non fosse il centro, il perno dei servizi». «Non accetteremo un nuovo
blocco dei contratti ­ ha aggiunto la numero uno della Cisl, Annamaria Furlan ­. Nei 36 miliardi della
manovra si devono trovare le risorse per i rinnovi, per la scuola, la sicurezza, la sanità e il sociale. Ma in
Italia gli scioperi generali si decidono insieme».
La richiesta più forte dei lavoratori pubblici è l' immediato sblocco della contrattazione, non solo per la
parte normativa, ma soprattutto per quella economica. E le risorse per fare i contratti, ha spiegato il
segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo, «possono arrivare dai 180 miliardi di
evasione fiscale, dai 60 miliardi della corruzione, dai 27 miliardi dei costi della politica e dai 500 milioni
di euro che vengono dati ai consulenti».
Il governo ha difeso i provvedimenti fin qui messi in campo (il dl Madia e il ddl delega di riforma della
Pa) e sul tema delle possibili eccedenze di personale la risposta è «la mobilità», ha ripetuto la titolare di
palazzo Vidoni, assicurando che negli spostamenti ci sarà rispetto dei diritti dei lavoratori e che il posto
verrà garantito a tutti. Ma per Michele Gentile (Settori pubblici Cgil nazionale) «le attuali regole sulla
mobilità sono da cambiare perché inattuate e inefficaci. Le riforme vanno concordate con il sindacato».
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9 novembre 2014
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
E dalla piazza si entra nei dettagli: i medici hanno chiesto «lo stop ai tagli, il ricambio generazionale,
una normativa sulla responsabilità professionale».
Tutto da attuare è anche il piano di stabilizzazione di oltre 148mila insegnanti precari; e da risolvere c' è
pure il nodo lavoratori a tempo nei ministeri.
Ma, dall' altra faccia della medaglia, c' è anche un problema di efficienza e produttività. Per questo il
Governo «deve procedere alla riforma della Pa responsabilizzando la dirigenza e i dipendenti sulla
base di strumenti come la contabilità economica per centri di costo», ha sottolineato Maurizio Sacconi
(Ncd).
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