7 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Martedì, 07 ottobre 2014
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Martedì, 07 ottobre 2014
Prime Pagine
07/10/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
07/10/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
07/10/2014 Prima Pagina
3
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
07/10/2014 Prima Pagina
4
La Voce di Romagna
Enti locali
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
5
Aumenta il gettito di Iva e rendite
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
CARMINE FOTINA
«Pronti a nuovi investimenti ma servono regole certe»
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
9
Renzi: «I sindacati ci diano una mano Comuni, tassa unica»
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
11
Le misure allo studio
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
MARCO ROGARI
Municipalizzate, incentivi alle fusioni
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6
NICOLETTA PICCHIO
Il traino dei Fondi Ue su crescita e occupazione
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
BEDA ROMANO
Ue pronta a bocciare il budget francese
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10
LINA PALMERINI
Pd di Renzi: tra le Pmi il picco dei voti
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11
MATTEO MENEGHELLO
Servola, firmata la vendita ad Arvedi
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13
SARA MONACI
Sogemi, privatizzazione lontana
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 16
SILVIA ZANARDI
L' industria del turismo fa rete con Club di prodotto e «Dmo»
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20
LAURA LA POSTA
La rotta del «Bacalà», un ponte con la Norvegia
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 44
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 44
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 44
41
Storici e inagibili, taglio del 50%
ROSSELLA CADEO
La competitività passa dall' efficienza
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45
MICHELA FINIZIO
Edilizia in cerca di un futuro green
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 49
Pronte le modifiche al Codice antimafia
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 51
In breve
47
49
I NUMERI
IL FONDO NAZIONALE
43
45
Un settore che può creare 500mila posti di lavoro
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 47
33
40
Previsti due scaglioni per le detrazioni e un altro sconto per ciascun...
Oltre il risparmio, leva di sviluppo
29
39
Inquilini obbligati in via autonoma
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46
26
37
L' illegittimità travolge le liti in corso
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46
22
35
Utility, piano da un miliardo per favorire...
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45
20
31
L' export trova nuove strategie
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20
18
28
In breve
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
16
24
La Rho­Monza arriva oggi davanti al Tar
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13
12
14
Entrate, in aumento Iva e rendite
07/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6
6
GIAMBATTISTA MARCHETTO
50
52
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54
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 2
EDOARDO NARDUZZI
Confindustria è un residuo del passato Renzi e Marchionne l' hanno...
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 8
GIORGIO PONZIANO
Pizzarotti (Pr) messo in castigo
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 9
MARCO BERTONCINI
L' Ndc stretto fra Renzi e il Cav
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 12
GIOVANNI BUCCHI
Regioni, Marche e Umbria da unire
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 23
GIUSEPPE RIPA E DUILIO LIBURDI
Professionisti, prelievi liberi
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 25
CRISTINA BARTELLI
Inquilini, Tasi al buio
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 25
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 26
PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
Inquilini, la Tasi resta un rebus
RISPOSTE A CURA DI SERGIO TROVATO
tasi/italiaoggi risponde
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 29
IGNAZIO MARINO
Social housing, 1,8 mld a riposo
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 33
ALESSANDRA RICCIARDI
Nuovi prof con tutele crescenti?
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 35
CARLO FORTE
Ecco i soldi per lo straordinario
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 35
FEDERICO UNNIA
Il comune aumenta le tariffe? Può farlo, nessun diritto alla...
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 37
EMENAULE MICUCCI
La formazione si valuta a parte con Valef, il sistema autofinanziato
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 45
ANDREA SECCHI
Un buon design per il datacenter
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 46
Agenda digitale, per evitare la rottamazione Renzi coinvolga Boschi
60
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64
66
68
Le Entrate sostengono l' erario
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 28
57
67
Norme antimafia al secondo correttivo
07/10/2014 Italia Oggi Pagina 28
55
EDOARDO NARDUZZI
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79
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Web
06/10/2014 larepubblica.it (Bologna)
Distretti industriali Emilia, bene l' export
07/10/2014 lugonotizie
Successo per la trasferta austriaca del cantautore Michele Fenati
07/10/2014 lugonotizie
A Fusignano due serate con Grandezze & Meraviglie, il festival...
07/10/2014 lugonotizie
'Incontri della Pieve', domenica a Bagnacavallo si parla dell'Evangelii...
07/10/2014 lugonotizie
Il 13 ottobre sesta edizione della disfida del cappelletto a cura di Slow...
07/10/2014 lugonotizie
Matrix a Conselice, soddisfazione del Partito socialista per la decisione...
07/10/2014 lugonotizie
Cotignola, c'è tempo fino al 17 ottobre per iscriversi...
07/10/2014 lugonotizie
LA POSTA DEI LETTORI / Il problema delle auto di fronte alla scuola...
07/10/2014 lugonotzie
Il Mercatino Regionale Francese arriva in Largo Repubblica a Lugo
07/10/2014 lugonotzie
In aumento i controlli contro lo spaccio davanti alle scuole
07/10/2014 lugonotzie
Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO)
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
Il 23 novembre le elezioni in una regione importante
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
Ancora soddisfazione per il successo delle Primarie
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
Cooperare per competere
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO)
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
Premio europeo 2014 per la promozione d'impresa
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
La variazione del bilancio 2014 del "Comune della Bassa Romagna"
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
Brutta avventura di viaggio per Stefano Laghi, globetrotter low cost
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
Sportinsieme
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07/10/2014 PavaglioneLugo.net
112
Corsi dell'Università per Adulti a Cotignola
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
113
Festival della storia
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
114
Lugo Vintage
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
115
Grandezze & meraviglie
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
116
Il Mercatino Regionale Francese
07/10/2014 PavaglioneLugo.net
117
Tra fucili e social network
07/10/2014 Più Notizie
118
Unigrà, Surgital e Golfera in difesa del distretto agroalimentare...
07/10/2014 Più Notizie
120
In arrivo a Lugo il mercatino regionale francese
06/10/2014 Ravenna Today
Redazione
Turismo, 11 tour operator stranieri alla scoperta dei prodotti del...
06/10/2014 Ravenna Today
Redazione
Sesta edizione per la disfida del cappelletto
06/10/2014 Ravenna Today
Redazione
Sfilata di beneficenza: al Teatro Almagià la seconda edizione di...
06/10/2014 Ravenna24Ore.it
121
123
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126
Un educational tour in Romagna fra operatori stranieri e media nazionali
07/10/2014 Settesere.it
127
Lugo, la piscina comunale ha riaperto i battenti
07/10/2014 Settesere.it
128
Cotignola, grave danno alla conduttura idrica, tecnici a caccia della...
Il Resto del Carlino Ravenna
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 12
129
L'INTERVENTO Fiumi: facilitare gli interventi
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
MONTANARI LORENZA
«Ridiamo lustro al Pavaglione partendo da alcuni piccoli...
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
132
PARTONO I CORSI DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
133
In tutta la Bassa si susseguono i compleanni ultracentenari
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
SCARDOVI LUIGI
Tornano in azione i truffatori dello specchietto, però restano a...
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
FILIPPI DANIELE
Un altro aereo recuperato dalla Raf
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
SAVIOLI MONIA
Cento bambini assistiti grazie agli aiuti bagnacavallesi
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
Da Guido Guidi ai nuovi volti della ceramica
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26
Fotografia al Convento di San Francesco
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Nuovo concorso per le classi del 'Berti' dedicato alle erbe officinali
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26
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Fuzzi: «Ambulatorio gratuito non solo a Lugo»
07/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
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RICCI ROSANNA
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Corriere di Romagna Ravenna
07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 9
Emergenza droghe nelle scuole Il prefetto ordina più controlli
07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Falso e arresto illegale, indagati due agenti
07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
In 1.100 per 54 posti da "adb
07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Musica barocca francese all' auditorium Corelli di Fusignano
07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
:Università per gli adulti quattro corsi a Cotignola
07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Sapori e artigianato delle regioni francesi
07/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 24
"Violin acrobatique" per Hell e Scholz
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La Voce di Romagna Ravenna
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 4
Distretti, vola l' abbigliamento a Rimini: +6,9%
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 16
Ottime prestazioni degli studenti faentini anche nelle sole prove di...
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07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
Rubano le fedi e gioielli ad anziani Giovani alla sbarra
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
Lugo, una sera tra fucili e social network
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
Droga a scuola, controlli a raffica
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
Al Pavaglione sapori di Francia
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
Tour operator scoprono la Bassa
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 18
Dalla cultura romagnola al tango argentino Nuovi corsi a Cotignola
07/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 42
Nel 1915, la, la notte tra il 23 e il 24 maggio
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Il Sole 24 Ore
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Italia Oggi
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
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La Voce di Romagna
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Tengono le entrate fiscali complessive nei primi otto mesi dell' anno (­0,4%)
Aumenta il gettito di Iva e rendite
Fusione partecipate: sconti nella manovra ­ Renzi: tassa unica nei Comuni.
Tengono le entrate tributarie: tra gennaio e
agosto il gettito è ammontato a 266 miliardi (­
0,4% sullo stesso periodo 2013): 2 miliardi in
più dall' Iva e raddoppio per l' incasso sulle
rendite, cala l' Ires. Nella manovra si delineano
intanto interventi per 24 miliardi: in arrivo
incentivi alle fusioni tra le municipalizzate. Il
premier Renzi annuncia: «Dal 2015 ci sarà un'
unica tassa nei Comuni, che poi decideranno l'
aliquota».
Pesole, Rogari e Patta u pagine 3, 5 e 6.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
INTERVISTAJoe JimenezCeo Novartis.
«Pronti a nuovi investimenti ma servono regole
certe»
LAVORO.
Carmine Fotina ROMA Pronti a rilanciare sull'
Italia, ma a patto di regole certe e politiche pro
innovazione. Joe Jimenez, Ceo della
multinazionale Novartis, è tra i manager del
settore farmaceutico che hanno incontrato ieri
il premier Matteo Renzi per valutare
investimenti e impegni per l' occupazione nel
nostro Paese. Le parole di Jimenez, in questa
intervista concessa al Sole 24 Ore, sono l'
immagine fedele di quello che in modo
sempre più evidente è una sfida per il governo
Renzi: creare lavoro attraendo capitali stranieri
richiede un lavoro paziente fatto di ascolto,
dialogo, risposte da fornire a chi deve essere
convinto a scegliere l' Italia. «Con il premier ­
spiega Jimenez ­ abbiamo avuto un incontro
molto promettente. È stato positivo vedere il
suo entusiasmo nel promuovere l' economia in
Italia. C' è stato uno scambio di idee su come
incrementare la produzione, le esportazioni
dall' Italia e l' occupazione dell' intero settore
facendone un hub europeo».
Mr Jimenez, siete presenti in Italia da molti
anni e da qui esportate in giro per il mondo.
Questo significa che siamo un Paese
ideale per investire?
Devo dire che finora l' Italia è stato un luogo interessante per investire perché dispone di una forza
lavoro altamente qualificata per l' innovazione nel campo farmaceutico. Ma ci sono una serie di
elementi, di cui abbiamo parlato con il vostro primo ministro, che potrebbero rendere per noi l' Italia più
attraente. Abbiamo esposto a Renzi l' intenzione di scegliere il nostro stabilimento in provincia di Napoli
(Torre Annunziata) per la produzione del nuovo farmaco per l' insufficienza cardiaca attualmente in fase
di valutazione a livello internazionale. Si tratterebbe di incrementare produzione e occupazione.
Ma per andare avanti abbiamo bisogno di un contesto migliore, sia per la certezza delle regole sia per l'
aspetto fiscale.
Condizioni per investire ancora? Di che tipo?
In Italia abbiamo investito negli ultimi anni circa 1 miliardo di euro e vogliamo aumentare l' entità di
questo impegno. In particolare, investiremo circa 200 milioni nei prossimi due anni in sperimentazioni
cliniche. Ma l' Italia deve sapere che rischia di accumulare un gap con altri Paesi, come la Francia ad
esempio, che incentivano l' innovazione con un tax credit molto interessante. E questo è stato un tema
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
affrontato nell' incontro con Renzi, così come quello delle regole.
Che cosa contestate al governo?
Chiediamo semplicemente certezza. Ci sono due elementi da considerare. Il primo è la prevedibilità
della spesa sanitaria: tutte le regioni hanno tempistiche molto diverse nel rimborso dei farmaci e questo
in taluni casi determina tempi troppo lunghi per la commercializzazione.
Occorrerebbe dunque aumentare la velocità dei rimborsi. In secondo luogo è necessario applicare in
modo più stringente il contesto regolamentare Ue. Mi riferisco a quanto deciso dal vostro governo con il
decreto legge del marzo 2014 in materia di farmaci da utilizzare "off label": comprendiamo la necessità
di risparmiare, ma questo deve avvenire senza vanificare gli sforzi di chi ha investito nella ricerca di
farmaci con licenza.
Il deal che avete avviato con Glaxo prevede la cessione della divisione vaccini, quindi anche
dell' attività dello stabilimento di Siena. Tutto questo in che modo è compatibile con l' impegno
sull' Italia?
La nostra volontà di investimento è confermata, anche se con un riorientamento verso altre aree come i
farmaci innovativi. Quanto al sito di Siena, che verrà trasferito nella prima metà del 2015, Glaxo ha già
assicurato che se permangono le condizioni positive in Italia lo stabilimento rivestirà un ruolo importante
per tutto il settore dei vaccini del gruppo.
L' Italia è tristemente nota per il ritardo dei pagamenti della Pa, ancor più grave nel settore
sanitario. Anche questo vi preoccupa?
È ovvio che questo rappresenti un problema per un' azienda come Novartis, ma devo dire che nell'
ultimo anno in questo campo abbiamo notato dei progressi.
Nel frattempo siete stati multati dall' Antitrust, insieme a Roche, per il caso Aventis­Lucentis. Un brutto
colpo d' immagine Posso ribadire la nostra linea, oggetto di un ricorso del Tar del Lazio. La presunta
intesa restrittiva della concorrenza non può configurarsi perché si tratta di due molecole dalle
caratteristiche ben differenti. Siamo certi che il Tar farà chiarezza.
Tra meno di un anno salirà alla guida della federazione continentale di settore. Di che cosa ha
bisogno l' industria europea per ripartire?
Semplificare e sostenere l' innovazione. Le faccio un esempio. La politica di riduzione dei prezzi nel
settore sanitario adottata da molti Paesi europei crea alla lunga un problema di sostenibilità dell'
innovazione. Prendiamo il caso di Novartis: possiamo dialogare con i governi sia come produttore di
generici di qualità, ma a basso costo, sia di farmaci innovativi. I primi consentono al servizio sanitario di
ridurre i costi, ma questo margine dovrebbe essere utilizzato per premiare chi investe in innovazione.
Se così non sarà, l' Europa dovrà fare i conti con la possibilità che grossi flussi di investimento si
spostino verso altre mete, come gli Usa o la Cina.
Che cosa si aspetta dalle istituzioni europee: ancora rigore o più flessibilità per la crescita?
È un bel dilemma. In linea teorica occorrerebbe un nuovo equilibrio tra la spesa per stimolare la crescita
economica e un approccio responsabile alle finanze pubbliche. Ma facciamo un passo indietro: il modo
migliore per assicurare crescita e posti di lavoro tenendo al tempo stesso le finanze sotto controllo è
stimolare gli investimenti privati. Il Regno Unito di Cameron è stato un ottimo esempio: due­tre anni fa
ha varato incentivi per attrarre gli investimenti dell' industria privata e oggi ha tassi di crescita tra i più
elevati in Europa. Ecco, devo dire che oggi incontrando Renzi ho avuto la sensazione che ho avuto due­
tre anni fa in Regno Unito, che si punta a stimolare gli investimenti privati per generare occupazione. La
mia idea è che se il vostro premier rende l' Italia più attraente per gli investimenti privati, non sarà
necessario spendere: sarà l' industria privata a generare nuovo lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA a pagina 15 L' incontro a Palazzo Chigi tra il premier e i colossi del
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
farmaco.
CARMINE FOTINA
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il premier. Alla Merkel: stiamo facendo le riforme.
Renzi: «I sindacati ci diano una mano Comuni, tassa
unica»
ROMA Il dado è tratto: come era già nell' aria
da qualche giorno sarà fiducia sul Jobs act, in
tempo per portare a casa l' approvazione del
Senato alla legge delega durante il summit Ue
di domani a Milano. E sull' articolo 18, oggetto
dello scontro interno al Pd, non ci saranno
modifiche alla legge delega.
Solo l' impegno da parte del governo a tenere
conto nei decreti attuativi delle indicazioni
contenute nel documento approvato dall'
ultima direzione del Pd (la reintegra
resterebbe, oltre che per i licenziamenti
discriminatori, anche per alcune fattispecie
«particolarmente gravi» di licenziamento
disciplinare). D' altra parte su una vera
"rivoluzione" nel mercato del lavoro Matteo
Renzi ha messo la faccia davanti all' Europa, e
presentarsi davanti alle cancellerie europee
con una riforma annacquata per via delle
mediazioni con la sinistra interna (come
accusa l' alleato Angelino Alfano) è l' ultima
cosa che vuole. Il premier va dritto, e va all'
incontro con i sindacati di questa mattina con
le idee chiare e non certo per trattare su ciò
che è già stato deciso.
«La reintegra per licenziamenti discriminatori
ovviamente non si tocca ­ dice un Matteo Renzi dal linguaggio più semplice e più "toscano" del solito
mentre parla al pubblico di Rete 4 durante la trasmissione Quinta colonna diretta da Paolo Del Debbio ­.
Ma se un lavoratore perde il suo posto di lavoro perché l' imprenditore non ce la fa più non si può dire
"no, tu lo devi tenere". Non si può caricare sull' imprenditore il costo sociale». Lo Stato deve riscoprire
«la bellezza del prendersi cura», dice Renzi riferendosi all' introduzione di un sussidio di
disoccupazione universale e al rafforzamento delle politiche attive del lavoro per accompagnare il
disoccupato nella ricerca di un nuovo impiego. È soprattutto una questione di giustizia, spiega il
premier: «Se uno lavora in un' azienda con 16 dipendenti è tutelato, se lavora in un' azienda con 13
dipendenti non lo è. Se una ragazza incinta è dipendente di un certo tipo è tutelata, sennò no». Una
questione di giustizia, ma anche una riforma in grado di attrarre investimenti e capitali, avverte il
premier: «La vera scommessa è far ripartire gli investimenti». E ai sindacati, per i quali Renzi riaprirà
stamane la storica Sala Verde di Palazzo Chigi («mi dà un po' noia l' idea di questi tavoloni...», dice
comunque in tv rimarcando l' allergia del "rottamatore" per le vecchie liturgie), che cosa chiederà il
premier? «Chiedo di darci una mano. Non voglio scardinare le regole del mercato del lavoro.
La colpa è sempre degli altri o c' è anche una responsabilità da parte dei sindacati?».
Poi un messaggio alla minoranza del Pd («non dobbiamo far fuori nessuno») e uno a Bruxelles, in
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
particolare alla Cancelliera Angela Merkel: «Attenti ai conti ma intanto stiamo facendo le riforme. E
allora "mammamia", se ci mettiamo un anno in più ad arrivare a questo benedetto pareggio di bilancio,
va bene comunque.
La battaglia sulla maggiore flessibilità in Europa la dobbiamo vincere noi». Infine, una promessa: «Non
da quest' anno perché c' è la Tasi che è una scelta del passato, ma dal 2015 ci sarà un' unica tassa,
secca, chiara nei Comuni per case, strade, asili, giardini e servizi.
Il Comune deciderà quale aliquota mettere e sarà responsabile davanti ai cittadini».
Em. Pa.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Le misure allo studio
Le misure allo studio COSTO DEL LAVORO
La dote destinata al taglio del costo del lavoro,
non solo attraverso la via contributiva ma
anche con un intervento diretto sull' Irap,
potrebbe essere di oltre 3 miliardi LA
RIDUZIONE 3 miliardi PATTO D I STABILITÀ
L' allentamento del patto di stabilità interno
dovrebbe liberare, per gli enti locali, u n
miliardo di euro per sbloccare alcune opere
pubbliche attualmente ferme RISORSE
DISPONIBILI 1 miliardo SANITÀ Si punta a
ottenere dai 700 ai 900 milioni dalla sanità
anzitutto attraverso la proroga per tutto il 2015
del taglio del 5% dei prezzi di riferimento dei
dispositivi medici I RISPARMI 700­900 milioni
BENI E SERVIZI Da 2 a 4 miliardi dei tagli
complessivi (8­10 mld) dovrebbero arrivare
dalla stretta sugli acquisti di beni e servizi di
ministeri, sanità, regioni e comuni I TAGLI 2­4
miliardi TAX EXPENDITURES Ancora da
definire la portata dell' intervento sugli "sconti"
fiscali. La potatura delle tax expenditures
garantirebbe da un minimo di 700 milioni a un
massimo di quasi 2 miliardi INTERVENTO
MINIMO 700 milioni MINISTERI Un terzo dei
tagli di spesa allo studio del governo dovrebbe
arrivare dai risparmi di competenza dei ministeri. La somma potrebbe aggirarsi attorno a 2­3 miliardi di
euro LE RIDUZIONI DI SPESA 2­3 miliardi.
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7 ottobre 2014
Pagina 5
Il Sole 24 Ore
Enti locali
La lunga crisi.
Municipalizzate, incentivi alle fusioni
Manovra: interventi per 24 miliardi, coperture per 13 ­ Più risorse al taglio del cuneo.
Dino Pesole Marco Rogari ROMA Nel rush
finale verso l' approvazione il 15 ottobre della
legge di stabilità pesa l' incognita dei tagli
effettivi che si riusciranno a realizzare e del
p r o s p e t t a t o i n t e r v e n t o s u l l e «tax
expenditures».
Se ne è discusso ieri a palazzo Chigi in vari
incontri tra il premier Matteo Renzi e il ministro
dell' Economia, Pier Carlo Padoan, il
commissario alla spending review Carlo
Cottarelli e il direttore generale del Tesoro,
Vincenzo Lavia. Al momento l' importo
complessivo della manovra, tenendo conto
degli 11,5 miliardi che saranno recuperati dallo
scarto che separa il deficit tendenziale del
2015 (2,2% del Pil) da quello programmatico
(2,9%) si aggira attorno ai 20 miliardi nell'
ipotesi di un apporto congiunto dei tagli e della
razionalizzazione delle agevolazioni fiscali nei
dintorni degli 8 miliardi. Ma l' asticella ­ si
conferma in ambienti governativi ­ potrebbe
salire a quota 24 miliardi qualora l' apporto di
questi due interventi fosse più consistente.
Potrebbe così crescere la dote per il taglio del
costo del lavoro, non solo attraverso la via
contributiva ma anche con un intervento sull'
Irap, per un totale di non meno di 3 miliardi. Le coperture complessive della "stabilità", che prevederà
una serie di incentivi per favorire la fusione delle municipalizzate, oscillerebbero tra i 12 e i 13 miliardi,
maggiori entrate comprese.
La lista degli interventi è al momento ancora in progress e il governo assicura che non sono previsti
aumenti dell' Iva. La conferma riguarda la stabilizzazione del bonus Irpef da 80 euro, che richiede un
finanziamento di circa 7 miliardi, la proroga dell' ecobonus al 65%, il finanziamento dei nuovi
ammortizzatori sociali (1,5 miliardi). Vi si aggiungerebbe l' allentamento del patto di stabilità interno per
gli enti locali (1 miliardo), la stabilizzazione di parte dei precari della scuola (1,5).
Resta da definire l' impatto di un eventuale primo intervento sul Tfr, oggetto oggi del confronto tra
governo e sindacati accanto alla riforma del mercato del lavoro. È una corsa contro il tempo, anche per i
contemporanei impegni internazionali che vedranno impegnato in particolare Padoan. Domani sera il
ministro volerà alla volta di Washington per l' assemblea del Fmi, per poi trasferirsi a Lussemburgo
lunedì e martedì (sono in agenda le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin).
Anche alla luce degli impegni internazionali del ministro dell' Economia, la legge di stabilità dovrebbe
essere varata il 15 ottobre, l' ultimo giorno utile del "calendario europeo". I tecnici del governo hanno
insomma a disposizione più di una settimana per comporre il mosaico degli interventi. Molti i nodi da
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7 ottobre 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
sciogliere. Sul versante dei tagli mancherebbero ancora all' appello almeno 2­4 miliardi per centrare l'
obiettivo degli 8­10 miliardi. Almeno un terzo dovrebbe arrivare dalla nuova stretta sugli acquisti di beni
e servizi. E la stessa leva sarà utilizzata per ottenere come minimo dai 700 ai 900 milioni dalla sanità
anzitutto attraverso la proroga per tutto il 2015 del taglio del 5% dei prezzi di riferimento dei dispositivi
medici. Altri 400­500 milioni dovrebbero arrivare da un giro di vite sugli enti previdenziali (Inps e Inail) e
potrebbero essere utilizzati per concorrere alla copertura del taglio del costo del lavoro. A circa 2,5­3
miliardi dovrebbe poi ammontare il "conto" per Regioni e Comuni che beneficeranno di un allentamento
del Patto di stabilità interno per 1 miliardo.
Su questo versante scatterà anche il piano di riassetto delle partecipate, che nasce dal dossier
Cottarelli, e dal quale nel 2015 arriverebbero risparmi tra i 500 milioni e il miliardo. Gli incentivi per
favorire l' accorpamento delle municipalizzate sarebbero di vario tipo e prevederebbero anche in questo
caso un mini­allentamento del Patto di stabilità interno. Quanto agli scatti da sbloccare per il personale
del comparto sicurezza, gli 800 milioni necessari sarebbero in parte coperti con i risparmi derivanti
dalla fusione del Corpo forestale con la Polizia.
Diverse le questioni aperte anche sul fronte fiscale. Oltre al credito d' imposta per la ricerca e alla
proroga dell' ecobonus, considerati quasi sicuri, i tecnici stanno valutando altre misure. Come ad
esempio il piano per ottimizzare e recuperare l' evasione Iva attraverso il meccanismo del "reverse
charge". Il ricorso a questa misura non è però scontato. C' è poi tutta la partita sul rientro dei capitali
dall' estero. Solo nel caso in cui la portata della stabilità dovesse sensibilmente lievitare verrebbe invece
presa davvero in cosiderazione l' ipotesi di reintrodurre le detrazioni fiscali sulla prima casa. E anche
per quel che riguarda la potatura delle tax expenditures c' è ancora da decidere la portata dell'
intervento che potrebbe garantire da un minimo di 700 milioni a un massimo di quasi 2 miliardi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA a pagina 31 Il piano per le utility.
MARCO ROGARI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La lunga crisi.
Entrate, in aumento Iva e rendite
Stabile il gettito fiscale complessivo: ­0,4% nei primi otto mesi 2014.
Dino Pesole ROMA Nell' anno in cui il Pil
registrerà una contrazione dello 0,3%, le
entrate tributarie p e r o r a m o s t r a n o u n a
sostanziale tenuta.
Stando ai dati diffusi ieri dal ministero dell'
Economia, nel periodo gennaio­agosto le
entrate tributarie erariali, accertate in base al
criterio della competenza giuridica, si sono
attestate a quota 266 miliardi, in lieve flessione
dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del
2013.
Un segnale positivo si evidenzia sul fronte dell'
Iva che segna un incremento del 3,2% (due
miliardi in più di gettito). Nel complesso, le
imposte dirette registrano un gettito di 142,6
miliardi, in calo del 3,5% (­5,1 miliardi) nel
confronto con i primi otto mesi dello scorso
anno. L' Irpef ­ rileva il Mef ­ presenta una
leggera variazione negativa dello 0,8% (­928
milioni di euro), che riflette gli andamenti delle
ritenute sui redditi dei dipendenti del settore
privato (­0,8%), delle ritenute sui redditi dei
dipendenti del settore pubblico (­1%) e dei
lavoratori autonomi (­2,5%), parzialmente
compensati dall' aumento dei versamenti in
autoliquidazione (+0,8%).
Quanto all' Ires, i dati diffusi ieri evidenziano un calo del 18,7% (­3,5 miliardi), «essenzialmente
riconducibile ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati da banche e assicurazioni a
seguito dell' incremento della misura dell' acconto 2013 fissato», per questi contribuenti, al 130% nel
novembre del 2013. In calo anche l' imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale si riduce (­
10,3%), e sul risparmio gestito e amministrato (­26,2%). Un effetto in qualche modo "compensativo"
dell' aumento della percentuale dell' acconto dovuto nei mesi scorsi.
Il bollettino segnala, invece, un aumento del 110,7% (465 milioni) del gettito dalle ritenute sugli utili
distribuiti da persone giuridiche: la spiegazione è riconducibile sia all' aumento dei dividendi dovuti nel
2014 sia a un primo effetto dell' aumento della tassazione sulle rendite (passata dal 20% al 26% dal 1°
luglio scorso).
Per quel che riguarda le imposte indirette, il gettito è pari a 123,4 miliardi, con un incremento del 3,4%
(+4.1 miliardi), rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno. Il Mef conferma che per l' Iva l' andamento
positivo riguarda in particolare gli scambi interni (+4,1%), mentre il gettito dell' accisa sui prodotti
energetici (oli minerali) registra un incremento del 6,8%, principalmente per effetto dell' abolizione della
riserva destinata alle regioni a statuto ordinario, che dal mese di dicembre 2013 viene contabilizzata tra
le imposte erariali. Le entrate relative ai giochi presentano infine una lieve crescita dello 0,5% (+36
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
milioni di euro), mentre gli incassi da attività di accertamento e controllo risultano in crescita del 14,2%
(+681 milioni di euro).
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7 ottobre 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il rapporto. Tra il 2014 e il 2020 aumento di Pil (2%) e occupati (1%)
Il traino dei Fondi Ue su crescita e occupazione
Nicoletta Picchio ROMA. Un aumento del pil e
dell' occupazione rispettivamente del 2 e dell'
1%: è questo l' impatto della politica di
coesione europea nei principali paesi che ne
beneficiano, durante il periodo di attuazione
del prossimo programma 2014­2020. Gli effetti
positivi si rafforzeranno anche dopo che i
programmi saranno arrivati a termine: si stima
che entro il 2030 in questi paesi il pil sarà
superiore del 3% rispetto al livello atteso
senza gli interventi di coesione. Ciò significa
che nel periodo 2014­2030 per ogni euro
speso nei principali paesi beneficiari si
prevede che il pil sia superiore di oltre tre
euro.
Un effetto moltiplicatore importante, quindi,
come emerge dal sesto Rapporto sulla
coesione economica, sociale e territorialedella
Ue elaborato dalla Commissione europea,
presentato ieri in Confindustria.
«Se consideriamo i ritardi della spesa del
precedente ciclo di programmazione, l' avvio
dei nuovi programmi e le risorse nazionali per
la coesione ci sono a disposizione circa 20
miliardi per i prossimi 8 anni», ha detto il
direttore generale di Confindustria, Marcella
Panucci. «È una leva ­ ha continuato ­ che si può considerare decisiva per uscire definitivamente dalla
crisi, a patto che l' obiettivo dello sviluppo e della competitività del sistema produttivo sia davvero la
stella polare di questa azione di rilancio che riguarda noi e la Ue».
Tanto più che, ha spiegato ancora la Panucci, gli interventi del governo, come lo Sblocca Italia, non
stanziano risorse aggiuntive e quindi non si inverte la tendenza depressiva degli investimenti pubblici.
Un aspetto che ha sottolineato anche Alessandro Laterza, vice presidente Mezzogiorno e Politiche
regionali di Confindustria: «la spesa pubblica in conto capitale ha conosciuto una decelerazione
drammatica, non solo in Italia.
I fondi europei 2007­2013 hanno temperato la brusca caduta degli investimenti pubblici, che c' è stata in
tutta l' Europa, non solo da noi, in flessione mediamente del 20 per cento». Ecco perchè, ha aggiunto, il
tema della spesa di fondi strutturali «è di assoluta centralità e riguarda tutto il territorio nazionale, anche
se in maniera diversa. È miope vedere la questione per ripartizione territoriale, è fondamentale metterlo
al centro dell' agenda politica».
Al dibattito hanno partecipato Nicola De Michelis, vice capo di Gabinetto del Commissario europeo alle
Politiche regionali, che ha presentato il rapporto Ue (si veda il Sole 24Ore di ieri), Marco Magnani, vice
capo Dipartimento economia e statistica Bankitalia, Stefano Micossi, direttore generale Assonime,
Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata all' Università di Bari, e Massimo Sabatini, direttore
politiche regionali e coesione di Confindustria. La sfida non è solo rilanciare lo sviluppo, ma anche
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7 ottobre 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
cambiare il modo di funzionare dell' amministrazione pubblica. Troppa frammentazione, mancanza di
piani nazionali, fondi europei usati in sostituzione di interventi ordinari. L' ultimo ciclo di
programmazione è andato peggio di quello precedente, per una mancanza di attenzione politica. Ora si
sta recuperando, ma rischiamo di perdere 6­7 miliardi e di non usare bene quelli del programma 2014­
2020. È urgente che si attivi l' Agenzia per la coesione e che ci sia un meccanismo di premialità, senza
però abbandonare chi resta indietro. Fermo restanto che è necessario un allentamento del patto d i
stabilità e una maggiore flessibilità a livello Ue.
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NICOLETTA PICCHIO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La lunga crisi.
Ue pronta a bocciare il budget francese
Potrebbe essere respinta la finanziaria 2015 che sposta i target di bilancio ­ Rischi
anche per l' Italia.
Beda Romano BRUXELLES. Dal nostro
corrispondente È un braccio di ferro a colpi di
dichiarazioni pubbliche e articoli giornalistici
quello che Parigi e Bruxelles stanno
affrontando in questi giorni. Bruxelles sta
facendo trapelare l' ipotesi di respingere in toto
la prossima finanziaria francese (e forse anche
quella italiana), nel caso non rispetti il Patto di
Stabilità. Ieri il vice presidente designato dell'
esecutivo comunitario, Valdis Dombrovskis, ha
confermato la flessibilità delle regole, che va
applicata in modo trasparente e uguale per
tutti.
Da giorni ormai si moltiplicano le voci secondo
le quali la Commissione Ue potrebbe
respingere le finanziarie 2015 della Francia e
forse anche dell' Italia, se queste
riprendessero le linee­guida dei piani triennali
presentati la settimana scorsa da Parigi e da
Roma. La Francia ha annunciato di voler
rinviare dal 2015 al 2017 la riduzione del
deficit sotto al 3,0% del prodotto interno lordo,
mentre l' Italia ha spostato sempre al 2017 il
pareggio strutturale di bilancio.
Nessuno dei due Paesi ha ancora inviato la
finanziaria 2015, attesa a Bruxelles entro il 15
ottobre e su cui si baserà poi l' analisi della Commissione europea. Dinanzi alla pubblicazione dei piani
triennali, l' esecutivo rumoreggia nervosamente.
Ieri il Wall Street Journal dava voce a funzionari comunitari pronti a respingere d' emblée la bozza di
bilancio francese. Anche la bozza italiana è a rischio, secondo quanto è emerso da una riunione dei
commissari la settimana scorsa.
«Non c' è alcuna decisione presa. È prematura qualsiasi previsione, tanto più che non abbiamo ancora
ricevuto la bozza di bilancio», ha detto ieri Simon O' Connor, portavoce della Commissione. L' articolo 7
di una recente riforma del Patto di Stabilità dà a Bruxelles due settimane per respingere la finanziaria in
toto. Italia e Francia hanno deciso di giocare all' attacco, aprendo nei fatti con i piani triennali una
trattativa ex ante con Bruxelles, prima quindi della presentazione ufficiale delle finanziarie.
Per tutta risposta, la Commissione ha fatto trapelare sulla stampa posizioni combattive.
«La partita è aperta», dice un diplomatico. Si tratta di trovare un equilibrio tra risanamento dei conti
pubblici e adozione di riforme economiche. L' Italia sostiene che la crisi economica è una circostanza
eccezionale, ai sensi del Trattato, e che come tale dovrebbe essere accordata flessibilità. A Bruxelles
non tutti sono d' accordo che la situazione congiunturale rispetti le condizioni previste dal Patto.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il Governo italiano «non si sente affatto in grave inadempienza», ha detto il sottosegretario agli Affari
europei Sandro Gozi. La partita è complicata anche dalla fase di transizione. La Commissione Barroso
dovrebbe lasciare il 31 ottobre, mentre la Commissione Juncker dovrebbe debuttare il 1° novembre. In
un' audizione ieri qui a Bruxelles, Dombrovskis, responsabile dell' euro e del dialogo sociale, ha
spiegato che «bisogna lavorare per rendere compatibile la stabilità di bilancio con la giustizia sociale».
L' ex premier lettone, che della lotta al debito ha fatto nel suo Paese una bandiera politica, ha spiegato
che la credibilità delle regole di bilancio deve essere salvaguardata, tenendo conto però della loro
«implicazione sociale». La struttura della nuova Commissione Juncker prevede che Dombrovskis
sovrintenda al lavoro di Pierre Moscovici, commissario agli affari economici. Dinanzi alle domande di
molti deputati, incerti sul rapporto tra i due, l' ex premier lettone ha assicurato «piena collaborazione».
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BEDA ROMANO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Analisi Itanes sul voto 2014, da artigiani e commercianti l' incremento più alto, su i consensi
anche di giovani e professionisti.
Pd di Renzi: tra le Pmi il picco dei voti
Apertura di credito dagli elettori moderati ora messi alla prova da Jobs act e legge di
stabilità.
Lina Palmerini «Se un partito conquista oltre il
40% di voti non può che essere un partito che
attrae trasversalmente tutti i gruppi sociali.
Voglio dire che è molto diverso da un partito
del 25% ed è questa la novità, che il Pd di
Renzi è diventato un partito cosiddetto
"pigliatutto"». Marco Maraffi, professore di
sociologia all' Università di Milano, tra i
fondatori di Itanes, ha sotto gli occhi i numeri
dell' exploit del Pd renziano del maggio 2014 e
li confronta con i voti del 2013, con le dovute
cautele che racconteremo. Ma per andare
subito alla novità di questo 40,8% quello che
appare evidente è l' avvicinamento di tutta una
fascia ­ artigiani, commercianti, imprenditori e
professionisti ­ che prima si tenevano ben
lontani dal recinto del centro­sinistra.
Insomma, in questo nuovo assetto da partito
"pigliatutto", il picco di consensi arriva dalla
piccola e media borgesia. «Diciamo che c' è
un più 50% circa di voti tra gli artigiani e
commercianti, un 20% circa in più da
imprenditori e liberi professionisti: è questo il
salto in avanti molto forte e più nuovo. Ma
come le dicevo all' inizio un partito del 40%
copre varie fasce, per esempio gli operai
passano dal 20 al 40% di consensi e i disoccupati dal 15% vanno sopra al 40%». In pratica il Pd
renziano pesca in tutti i settori, è come se una larga fascia di cittadini si fosse affacciata alla finestra per
guardare questo "nuovo" partito ­ e sopratutto questo nuovo leader ­ e ora aspettasse la verifica dei fatti.
Parliamo di ordini di grandezza perché ­ come spiega Maraffi ­ i dati presentati provengono da un'
indagine "panel", realizzata con metodo CAWI, cioè con interviste via web. Si tratta di un' indagine post­
elettorale delle politiche 2013 basata su 3.008 casi (risposte valide 77,6%) e di un' indagine post­
elettorale delle europee 2014 basata su 3.026 casi (risposte valide 72,8%), stime rielaborate sulla base
dei risultati elettorali reali (% su voti validi). Fatte le opportune precisazioni sull' indagine, vale la pena
approfondire come sono cambiati i riferimenti culturali e socio­economici di un partito che dal 25% è
passato a oltre il 40 per cento.
«Renzi è riuscito a impadronirsi di temi che sono tipici di un elettorato moderato. Ma, per il momento, si
tratta solo di un' apertura di credito, innanzitutto perché si è votato a maggio e il premier era da poco a
Palazzo Chigi; e poi perché si tratta di un' elezione europea e quindi con una valenza diversa da un voto
politico». Non solo, l' altro elemento è quell' assenza di avversari ­ che resta ­ e che ha avuto un ruolo.
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7 ottobre 2014
Pagina 10
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
«Sono infatti convinto che i consensi in più sono arrivati dalla presa d' atto, da parte di molti elettori,
della sterilità della proposta dei 5Stelle e di Scelta civica. Il recupero di gran parte del voto giovanile,
per esempio, viene dal voto "grillino" così come il consenso di liberi professionisti e dirigenti che
avevano votato per Scelta civica».
Sta di fatto che i temi che hanno avvicinato molti nuovi elettori hanno molto a che fare con ciò di cui si
discute oggi: la riforma del mercato del lavoro, il rapporto con il sindacato, il taglio ai privilegi, il tetto
agli stipendi pubblici, la riforma del Senato e della pubblica amministrazione. Riforme messe in cantiere
ma non ancora attuate. Riforme in ballo in queste ore come quella del Jobs act (e articolo 18) di cui oggi
il premier discuterà con le parti sociali. Ecco, tra lavoro e legge di stabilità si gioca un test cruciale,
quello in cui il consenso si radica o si dissolve. Ed è un passaggio scivoloso perché fatto in tempi di
crisi economica: c' è poco da distribuire, al di là degli 80 euro, mentre le scelte sul Tfr diventano assai
delicate proprio per quella fascia ­ piccole imprese ­ che più di tutte ha scommesso sul Pd renziano. Il
Tfr ha infatti due lati: oltre ai lavoratori coinvolge proprio le piccole imprese che sono contrarie a dare i
soldi accantonati per il Tfr in un momento di stretta sul credito. Così come il jobs act nel suo complesso,
dalla modifica dell' articolo 18 ai nuovi ammortizzatori, coinvolge quei disoccupati che pure hanno
scommesso sul Pd renziano.
A sinistra, invece, sembra che Renzi abbia già perso. Perché questo partito "catch­all" non ha
affascinato gli insegnanti né "le altre partite Iva". «Diciamo che gli insegnanti, prevalantemente donne e
molto istruite, in media sono sbilanciate a sinistra e nel 2014 il consenso per il Pd non è aumentato.
Così come è sceso quello delle partite Iva e co.co.pro».
Eppure il premier continua a guardare a sinistra, magari a quell' area di dipendenti pubblici e privati che
pure hanno aumentato i consensi verso il Pd 2014: va in questa direzione la conferma degli 80 euro ma
anche la rinuncia a fare quei tagli ­ inizialmente cifrati sui 16­20 miliardi ­ ma che adesso, dalle attuali
bozze, sembrano ridotti a 5­8 miliardi.
Resta invece ancora senza riscontri attendibili quella mobilità da destra a sinistra, dai berlusconiani ai
renziani. «Ritengo più probabile che i voti del centro­destra nel 2014 siano finiti in larga misura nell'
astensionismo. Ma è adesso il momento della verifica e Renzi, con il suo 40%, ha in mano una carta che
scotta perché è molto complicato anche solo avvicinarsi al livello di aspettative che ha creato».
Insomma, la scommessa di essere diventati un partito "pigliatutto" si vince o si perde con le prossime
scelte. Ma Maraffi è netto: «Se non c' è ripresa economica questo consenso non tiene. È dunque più
conveniente e opportuno per Renzi avere davanti due o tre anni di tempo».
Parlando di calcoli politici, quindi, avrebbe più senso andare al voto nel 2018 ma il vero punto
interrogativo è: funzionerà la "cinghia di trasmissione" tra Governo e Parlamento? «Per quanto Renzi
goda ancora di una grande popolarità ­ il Governo meno ­ il livello di aspettative che ha suscitato è
elevatissimo e dunque ha bisogno di fatti, di risultati. Da giocatore di poker quale lui è, sta giocando una
mano rischiosissima: da un lato ha bisogno di risultati in economia, dall' altro rischia di rimanere
bloccato dai suoi gruppi parlamentari. Qui è il dilemma». Un dilemma che potrebbe sciogliersi proprio
con il Jobs act: con il voto di fiducia e l' opposizione di una parte del Pd, la strada delle urne anticipate
diventerebbe obbligata. O quasi. Conteranno i dati economici, Bruxelles e il sentimento dei mercati ma
Renzi rischierebbe di trasformare quel partito "pigliatutto" in un premier che "perde tutto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
LINA PALMERINI
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7 ottobre 2014
Pagina 11
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il caso. È stato sottoscritto ieri il contratto di cessione dell' ex stabilimento Lucchini di Trieste.
Servola, firmata la vendita ad Arvedi
Matteo Meneghello Servola è ufficialmente di
Arvedi. È stato firmato ieri il contratto di
cessione dell' ex stabilimento Lucchini di
Trieste. La società in amministrazione
straordinaria precisa che «l' integrazione del
complesso aziendale in uno dei principali
gruppi operanti in Italia consentirà di
sviluppare una serie di sinergie e nuove
opportunità di lavoro». Sono 410 i dipendenti
trasferiti dalla ex Lucchini a Siderurgia
Triestina, la newco creata da Arvedi per
questo progetto.
L' accordo non prevede clausole sospensive.
Per il perfezionamento definitivo resta però
una clausola risolutiva, legata alla messa in
sicurezza operativa del sito con la firma dell'
accordo di programma (e di conseguenza alla
disponibilità dei 22 milioni di crediti vantati da
Servola). Il progetto di Arvedi è già stato
predisposto: la conferenza dei servizi è attesa
per metà mese, l' intesa entro fine ottobre.
«Oltre alla definizione della concessione
demaniale, il prossimo passo ­ ha confermato
il governatore Debora Serracchiani ­
consisterà nella stesura dell' accordo di
programma, che prevede la
reindustrializzazione e la messa in sicurezza dell' area».
Per il commissario Piero Nardi, invece «questa cessione e il supporto del Governo sono per la
procedura motivo di stimolo e conforto per portare a termine entro i prossimi mesi le altre vendite
previste dal programma».
Ore decisive, intanto, per il futuro di Acciai speciali di Terni. Gli ultimi 30 giorni di trattativa tra sindacato,
Mise e azienda non ha prodotto mediazioni apprezzabili: l' ultimatum per evitare le mobilità previste dal
piano di ThyssenKrupp (un mese fa l' azienda aveva già provveduto anche a disdettare gli accordi
integrativi) è scaduto domenica. In un vertice teso, la scorsa notte, il ministro Guidi è riuscita ad ottenere
in extremis una proroga del congelamento della procedura. Oggi è previsto un nuovo vertice, nell' ultimo
tentativo di ricomposizione. «Le condizioni per un' intesa ­ ha detto nei giorni scorsi il sottosegretario al
Lavoro Teresa Bellanova ­ ci sono, con uno sforzo di tutte le parti».
Ast ribadisce che l' obiettivo del piano è «una riduzione dei costi per 100 milioni, compreso il costo del
lavoro». Tutto a questo «a fronte di un piano di investimenti», con l' obiettivo di «rafforzare la posizione
dell' azienda quale player di riferimento sul mercato europeo dell' inox». L' azienda ha spiegato inoltre
che «rispetto a quanto proposto nella formulazione iniziale del piano, Ast ha proposto una forte
riduzione del numero di esuberi previsti, a fronte di un contenimento delle retribuzioni medie». L' intento
della proprietà è intavolare una nuova fase di discussione, ma nell' ambito di una procedura di mobilità.
Dura la posizione del sindacato.
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7 ottobre 2014
Pagina 11
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Nei giorni scorsi dalla riunione delle rsu del gruppo è emerso un giudizio negativo dell' atteggiamento
dell' azienda al tavolo della trattativa: «I diversi approfondimenti fatti sulle voci del piano e le proposte
sindacali su politiche commerciali, volumi, assetto impiantistico e investimenti­ si legge in una nota ­
non hanno trovato accoglienza da parte dell' azienda, che ha continuato a fornire dati e strategie
confusionarie».
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MATTEO MENEGHELLO
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7 ottobre 2014
Pagina 13
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il caso. Primo guaio per il nuovo ad della Serravalle Massimo Sarmi ­ E dal comitato cittadino
un dossier all' Autorità anticorruzione.
La Rho­Monza arriva oggi davanti al Tar
MILANO Il Tar della Lombardia esaminerà da
oggi il ricorso contro la Rho Monza sollevato
dal Ccirm (comitato cittadini interramento Rho
Monza), che si oppone all' opera lungo il tratto
di Paderno Dugnano, il comune più colpito dal
progetto. La principale obiezione riguarda
sostanzialmente la mancata valutazione di
impatto ambientale di tutti i possibili tracciati
(incluso quello promosso dagli enti locali di un
tunnel sotterraneo nell' area di Paderno).
Dopo anni di contrasti tra Regione Lombardia
e amministrazioni e comitati locali, u n a
Valutazione di impatto ambientale "ambigua" a
livello ministeriale (con un ok complessivo ma
con il rimando ad un ulteriore tavolo con i
rappresentanti del territorio per il tratto di
Paderno) e un piano finanziario privo di risorse
reali da parte della società appaltante, la
Serrravalle (responsabile dei primi 2 lotti), ora
è certo che l' opera non verrà realizzata per l'
Expo 2015.
I l piano A prevedeva l' ampliamento della
strada su 14 corsie, per una decina di
chilometri. Impossibile realizzarlo, almeno per
ora: mancano i soldi e manca il consenso di
tutti i Comuni. Poi si è passati al piano B, cioè
la riduzione dell' ampliamento a quello che viene definito uno "stralcio funzionale" di pochi chilometri,
avversato comunque dalla cittadinanza di Paderno Dugnano. Infine è cominciato a circolare un piano C,
cioè una sopraelevata di un chilometro e mezzo nel centro urbano, per collegare la tangenziale Nord e l'
attuale Rho­Monza. Anche questo senza progetti concreti, e comunque contrastato nuovamente dal
comitato, che insiste sull' ipotesi di un interramento del tratto a Paderno.
Tutto fermo quindi, almeno fino al 2015. Poi si vedrà. Gli espropri in parte sono stati già fatti, ma ancora
sulla realizzazione completa dell' opera regna l' incertezza, visto che nemmeno le risorse sono
disponibili.
La patata bollente ora passa nelle mani del nuovo ad di Serravalle, Massimo Sarmi, arrivato proprio ieri
ai vertici della società come amministratore delegato. A lui spetterà il compito di reperire i soldi per l'
investimento, per ora collegato all' emissione di un prestito obbligazionario da 400 milioni approvato
dall' assemblea dei soci ma ancora tutto da pensare. L' opposizione locale intanto si fa sempre più
agguerrita: il Ccirm e il consigliere regionale Silvana Carcano (M5s) hanno inviato all' Autorità
anticorruzione un dossier su questioni scivolose. Ci sarebbe in primis un lungo elenco di indagati ad
occuparsi della vicenda (tra cui: il presidente dell' Ati vincitrice, l' ex provveditore alle opere pubbliche,
uno dei membri della Via, coinvolti in varie vicende giudiziarie). Ma non solo: una variante per un
sottoattraversamento ferroviario, costata 55 milioni in più, al comitato sembra sospetta, perché potrebbe
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far sorgere il dubbio che si tratti di un affidamento diretto (cioè senza gara) sotto mentite spoglie.
S.Mo.
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Il caso Milano. Ancora in stallo il piano di ristrutturazione della controllata di Palazzo Marino che
gestisce i mercati ortofrutticoli.
Sogemi, privatizzazione lontana
Nessun bando per il project financing definito da mesi, ma solo un concorso di idee.
Sara Monaci MILANO Ancora in stallo il piano
di ristrutturazione di Sogemi, la società
controllata dal Comune di Milano che si
occupa della gestione dei mercati ortofrutticoli.
L a giunta comunale, c o n u n a delibera d i
qualche giorno fa, di fatto ha frenato il
percorso per l' ingresso dei privati, limitandosi
a parlare di un bando per il solo concorso di
idee, senza fare riferimento ad un project
financing per un potenziale investimento da
130 milioni.
Rimane così senza sbocchi, almeno per il
momento, il progetto di cui si parla da maggio
scorso, che prevedeva passaggi accordati con
l' amministrazione comunale: una gara per le
idee collegata alla possibilità di realizzare uno
studio di fattibilità, da mettere poi rapidamente
in gara con la formula del project financing. Un
project che avrebbe poi previsto una gestione
a due: da una parte il pubblico, che si sarebbe
occupato del tradizionale mercato
ortofrutticolo, e dall' altra i privati, a cui
sarebbe stata affidata la piattaforma logistica
per export, grande distribuzione, città
metropolitana. Un piano, questo, che secondo
Sogemi sarebbe servito anche a valorizzare la
città in vista dell' Expo 2015, dedicato al tema dell' alimentazione.
Pochi giorni fa invece le aspettative sono state deluse. Non si parla né di project financing né di studio
di fattibilità, ma solo di una «prima fase», cioè il concorso di idee, per un «importo di 80mila euro»; si fa
invece riferimento in modo generico ad un «coinvolgimento di operatori selezionati attraverso procedura
ad evidenza pubblica da articolarsi in fasi successive». Poi si rimanda il tutto all' approvazione del
Consiglio comunale, «presupposto per la fase attuativa del piano».
Insomma, i tempi si allungano e quello che l' amministratore unico di Sogemi, Nicolò Dubini, aveva
definito ad agosto come «l' unico piano possibile» è per ora in un cassetto. Il Comune ha inoltre deciso il
passaggio sotto la gestione di Sogemi di 23 mercati rionali, finora sotto la supervisione diretta di
Palazzo Marino, che hanno bisogno a loro volta di piani di ristrutturazioni. Un aggravio per la
partecipata milanese, il cui fatturato non supera i 13 milioni e che ancora non ha reperito le risorse per il
principale progetto del mercato generale.
L' assessore alle Attività produttive Franco D' Alfonso, ieri dalle pagine del Corriere della Sera ha
tranquillizzato sui piani: «C' è la volontà di proseguire nei tempi più brevi possibili, nessun
ripensamento. In questi tre anni il Comune ha messo a disposizione 30 milioni. Ma bisogna dire che non
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c' è ancora nessun interesse esplicito di gruppi economici».
Il piano industriale ha come obiettivo la rivalutazione dell' area del mercato ortofrutticolo, già di proprietà
del Comune. È prevista la divisione delle aree, tra mercato e logistica, lo sviluppo dell' energia
sostenibile e la riapertura dei pozzi in disuso. Sogemi ­ 50 dipendenti diretti, un indotto all' interno del
mercato di 9mila addetti più altri 9mila esterni ­ sta perdendo progressivamente quota, a favore non
solo dei grandi poli internazionali, come quello spagnolo, ma anche dei diretti concorrenti, come la
vicina Bergamo, che sta crescendo nel segmento degli ambulanti (il principale per Milano, in
diminuzione).
Il fatturato degli operatori nei primi sei mesi del 2014 ha avuto un calo del 23% e ogni mese il mercato
milanese perde una media di mille Tir. Per volumi gestiti quella di Milano è ancora la prima realtà
italiana del settore, ma ormai è scesa al 15esimo posto in Europa.
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In breve
VERTICE UE Dipendenti Pa in piazza a
Milano I dipendenti pubblici saranno in piazza
domani in occasione del Consiglio Europeo
straordinario sul lavoro. È quanto annunciano
Fp Cgil, Fp­Cisl Uil­Fpl e Uil­Pa in una nota
congiunta in cui viene precisato che l' iniziativa
si terrà per il rinnovo dei contratti di lavoro,
scaduti da 5 anni per i dipendenti pubblici e da
7 per la sanità privata.
GRANDI OPERE Italcementi, 80 in cassa in
Calabria Sono in sciopero da ieri gli ottanta
dipendenti dello stabilimento Italcementi di
Castrovillari, in Calabria. I lavoratori,
protestano contro la decisione dell' azienda di
mettere gli addetti dello stabilimento calabrese
in cassa integrazione fino al 31 gennaio. Per
giovedì, in Prefettura a Cosenza, è fissato un
incontro a cui parteciperanno l' Ente parco, le
amministrazioni comunali di Castrovillari,
Civita e Frascineto, i sindacati e i vertici di
Italcementi. «Siamo interessati al rilancio del
sito ­ afferma il presidente del Parco nazionale
del Pollino, Domenico Pappaterra ­ che per noi
è strategico e vogliamo conoscere il Piano
industriale dell' Italcementi». «Non riusciamo ­
ha dichiarato Antonio di Franco della Cgil ­ a
spiegarci il perché della cassa in questo momento in quanto lo stabilimento di Castrovillari è compreso
tra due grandi investimenti che l' Anas sta realizzando in questo territorio».
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Sinergie.
L' industria del turismo fa rete con Club di prodotto e
«Dmo»
Silvia Zanardi Il Veneto è la prima regione
turistica dell' Italia. Conta su circa 16 milioni di
arrivi annui e su 62 milioni di presenze; genera
un fatturato di 11 miliardi di euro, tre volte e
mezzo quello dell' agricoltura, tre volte e
mezzo quello dell' alimentare, tre volte il
fatturato del tessile e abbigliamento, il 54%
dell' intero fatturato regionale del commercio
(dati 2013).
L' attenzione verso questa industria è altissima
e la regione punta sempre più a proporsi come
un marchio, in Italia e all' estero. Le sue
province, l e c i t t à d ' a r t e e l e b e l l e z z e
naturalistiche non sono più nicchie turistiche
separate e indipendenti ma, nella visione
comune, iniziano a far parte di una regione
che, dal litorale adriatico alle Dolomiti, offre ai
visitatori una scelta di attrazioni da scoprire
nell' arco di un unico soggiorno.
La legge regionale 11/2013 ­ che ha definito il
concetto di "governance" del settore turistico,
di promozione per ambiti tematici e di un'
innovazione dell' offerta ricettiva che punti ad
affiancare il marchio "Veneto" al marchio
"Italia" ­ sta producendo i primi effetti.
In tutto il territorio regionale, stanno nascendo
le Dmo (Destination management organization), per creare sinergie fra pubblico e privato, e i 15
consorzi di promozione turistica ­ già istituiti con la legge 33/2002 ­ si sono consolidati. Di questi ultimi,
che uniscono le forze di più imprese e rimangono di natura privata, sono espressione recente i "Club di
prodotto": in una località balneare come Jesolo, con Jesolo Club, sono stati classificati e messi in rete
alcuni hotel in base al valore aggiunto che offrono ai turisti (attrezzature sportive, servizi per la famiglia
o per chi viaggia con gli animali). A livello regionale è nato Agricycle Veneto, il club promosso da
Agriturist che mette in sinergia gli agriturismi per gli appassionati della bicicletta. I club di prodotto si
promuovono attraverso portali internet che facilitano la ricerca degli utenti in base al tipo di soggiorno
che cercano e alle attività a cui si dedicano in vacanza. Riguardo alle Dmo, quella di più recente
istituzione è la Dmo Dolomiti, presentata a fine settembre come un organo (il cui braccio operativo è il
consorzio Dolomiti) che garantisce una gestione unitaria e coordinata ­ fra imprese, commercianti, enti
pubblici e associazioni di categoria ­ delle funzioni di informazione, accoglienza, assistenza e
promozione turistica.
«Già con la legge 33 il Veneto ha compiuto un passo significativo per spingere e innovare l' offerta
turistica. Tuttavia, persiste ancora troppo la tendenza, da parte di alcune imprese, a guardare al proprio
orto e a non collaborare con altre realtà» commenta Antonello De' Medici, presidente di Federturismo
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Veneto, che afferma inoltre: «Strumenti per crescere come le Dmo vanno usati e messi in pratica subito,
prima di perdere competitività a livello internazionale».
Al passo con la tecnologia, la Regione ha puntato sul marketing digitale e ne è dimostrazione il portale
www.veneto.to, che rappresenta l' evoluzione del sistema turistico tematico e promuove le eccellenze in
base a macro­aree regionali: città d' arte, mare, montagna, laghi, terme e parchi. Il sito regionale si
orienta sempre più a un' offerta settoriale, quindi studiata per soddisfare ambiti di interesse specifici che
coinvolgono l' intera regione, dall' enogastronomia, ai luoghi sacri, al turismo fluviale. «A Venezia, che
da sempre è considerata il faro di attrazione del turismo veneto, le sinergie fra pubblico e privato stanno
portando buoni risultati ­ continua De' Medici ­. Nella maggior parte delle strutture ricettive, ormai è d'
obbligo trovare informazioni sui principali eventi culturali della Biennale, dei musei civici, delle
Fondazioni private dedicate ad arte e cultura o su altri grandi eventi che si tengono in regione». Il
presidente di Federturismo Veneto conclude con una riflessione sulla tassa di soggiorno: «Per dare più
autonomia alle regioni ­ dice ­, una percentuale significativa della tassa di soggiorno che i comuni
riscuotono annualmente dovrebbe rimanere nel territorio regionale ed essere investita in promozione».
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SILVIA ZANARDI
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Mercati globali.
L' export trova nuove strategie
Lo dicono i dati. Nel primo semestre di quest'
anno il Veneto ha registrato una crescita dell'
export del 3,2% rispetto allo stesso periodo
2013, a fronte di un trend nazionale fermo a
+1,6 per cento. Resta una delle regioni a
maggior vocazione estera, assieme a Emilia­
Romagna e Lombardia. Tra le provincie,
Vicenza è la terza a livello nazionale per valore
delle esportazioni, dopo Milano e Torino, con
una crescita del 4,9%, ma nella classifica
generale segna percentuali alte anche Treviso,
con un aumento del 4,4 per cento (dati Istat).
Katy Mandurino Continua da pagina 19 E lo
scenario potrebbe migliorare: le previsioni per
il 2015 parlano di una propensione all' estero
del 40,7% (la quota dei ricavi che provengono
dalle esportazioni) contro una media italiana
del 28 per cento. Nella sola Vicenza, per citare
nuovamente la città berica, la propensione
arriva al 70%, più della Germania ferma al
50% (dati Intesa San Paolo).
Una minaccia potrebbe venire dalle crisi
geopolitiche. «L' attuale embargo russo ­ dice
Massimo Finco, presidente di Confindustria
Veneto Metalmeccanici ­ rischia di fare in
modo che i russi guardino con maggiore
interesse verso altri Paesi altamente concorrenziali, come Turchia e Cina, pronti a prendere il nostro
posto nell' industria delle costruzioni e dei macchinari». Proprio in Russia, tra il 2011 e il 2013 le
esportazioni venete sono cresciute di oltre il 20 per cento.
In ogni caso le esportazioni restano un' arma vincente per le imprese venete. C' è un "plus" che la
regione ha saputo mettere in campo per fare del "buon" export. Non solo l' aver aggredito tra i primi i
nuovi mercati ­ dal nord Africa, ad Hong Kong, dal Medio Oriente (dove apprezzano il marmo, l' oro, le
scarpe, gli arredi veneti) al Sudamerica ­ ma anche l' aver messo in campo strategie diverse dal
passato pure in mercati tradizionali come l' Europa, gli Stati Uniti, il Canada o il Brasile.
Il nuovo modo di esportare passa attraverso la creazione di presidi nei Paesi più lontani: stabilimenti e
centri logistici dove far arrivare i semilavorati che poi vengono finiti e venduti in loco, prima di essere
destinati anche ad altri mercati. Sono piattaforme per ottimizzare i costi, ma anche, ad esempio, per il
superamento del problema dei dazi, applicati in molti Paesi, dall' India al Brasile. Lo hanno fatto
campioni sconosciuti dell' export che fanno numeri importanti: come la padovana Stevanato Group,
ricavi a 240 milioni, per il 90% dall' estero, leader mondiale nella produzione di flaconi per uso
farmaceutico, presente in Messico e in Cina. Questa dinamica è accompagnata da un radicale cambio
di mentalità nell' approccio con i mercati oltrefrontiera: non si aspetta la commessa dall' estero, ma si
fanno proposte dirette con prodotti tailor made, "su misura", in base alle esigenze del cliente. Questo ha
sviluppato una sensibilità enorme e una capacità di mutare il proprio prodotto molto velocemente. Alla
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Maschio Gaspardo, azienda padovana di attrezzature agricole ­ ricavi 2013 a 282 milioni in crescita del
20% e un export dell' 85% ­ sono gli unici al mondo a fare macchine per la coltivazione dei campi di
grandissime dimensioni per il mercato russo o africano.
Il "nuovo" export veneto passa anche attraverso la valorizzazione della filiera. Succede sulla Riviera del
Brenta, territorio che realizza l' 80% delle scarpe di lusso mondiali. L' area è diventata un brand, una
garanzia, che spinge anche i marchi propri (come Ballin, che esporta per il 90% e nel 2013 ha fatturato
65 milioni, in crescita del 9%). Oppure attraverso le iniziative congiunte di associazioni ed enti locali.
Come quella organizzata dalle tre confindustrie di Treviso, Padova e Vicenza sul mercato nigeriano. La
Nigeria è già meta dei prodotti veneti, in particolare elettrodomestici e macchinari, per un valore di 91,2
milioni di euro. Destinato a salire.
Katy Mandurino © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Sei secoli di legami commerciali e culturali.
La rotta del «Bacalà», un ponte con la Norvegia
Laura La Posta Un ponte con la Norvegia
vecchio 582 anni. Nelle relazioni commerciali
del Veneto resiste ancora, dal 1432, la rotta
dello stoccafisso (o "Bacalà", con una sola c e
la prima lettera maiuscola, come dicono a
Vicenza). La regione importa il pesce dal
Paese nordico, ma allo stesso tempo una rete
di piccole imprese e di ristoratori,
rappresentati dalla Confraternita del Bacalà
alla vicentina, insegna ancora oggi alla
Norvegia come cucinare e proporre sul
mercato in modo innovativo il merluzzo
essiccato al sole o conservato sotto sale.
La rotta fu aperta nel 1432 dal nobile
commerciante della Serenissima Pietro
Querini, che naufragò alle isole Lofoten e fu lì
rifornito, per il ritorno a Venezia, di 60
stoccafissi. Alimento nuovo, lo stocco, che
riscosse nel tempo un grande successo.
«Ancora oggi il Veneto è fra le principali aree
di destinazione dei prodotti ittici norvegesi ­
dice la direttrice Italia ed Europa centro­
orientale dell' ente di promozione Norwegian
seafood council, Merete Kristiansen ­. La
novità è che alcune imprese stanno
realizzando un' innovazione di prodotto unica
al mondo. Piatti semipronti o pronti, distribuiti nella grande distribuzione organizzata (Gdo), che evitano
il lungo ammollo e l' imbarazzo di districarsi tra ricette elaborate».
Il riferimento è soprattutto a due piccole imprese venete: Tagliapietra e Figli di Mestre e Il Ceppo di
Vicenza. «Con un investimento in ricerca per noi rilevante, abbiamo lanciato Prontocuoci, una linea di
prodotti in cui lo stocco e il baccalà sono preparati per giorni, poi cotti a vapore e messi sottovuoto in
una confezione "salva odore", pronti da cucinare e gustare», spiega il responsabile commerciale
Daniele Tagliapietra, della terza generazione di imprenditori.
Punta sui piatti pronti, venduti al banco gastronomia dei grandi supermercati, Il Ceppo. «Portiamo il
nostro Bacalà alla vicentina, ammollato per tre giorni e poi cucinato per quattro ore e mezza, negli
ipermercati, per avvicinare il grande pubblico a questo piatto straordinario ma di difficile realizzazione»,
dice l' imprenditore Osvaldo Boscolo.
Boscolo era con la delegazione della Confraternita (assieme al tesoriere Carlo Pepe e allo chef Antonio
Chemello) nell' agosto scorso all' evento «Querini 2014» a Røst, nelle isole Lofoten. Dove è andata in
scena un' opera lirica sulla storia di Pietro Querini. La visita è stata poi ricambiata da una delegazione di
Røst al Festival del Bacalà di Sandrigo (Vicenza), a settembre. Un' amicizia sugellata anche sulle carte
geografiche ­ un' isoletta norvegese è stata chiamata Sandrigøya, cioè isola di Sandrigo, mentre nella
cittadina veneta una piazza è dedicata a Røst ­ e a livello turistico, con la creazione della Via
Querinissima (ideata dalla Confraternita), lungo l' itinerario di ritorno di Querini.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il progetto di inserire la Via Querinissima nel programma European cultural routes è già stato esposto al
Consiglio d' Europa e verrà presentato domani alla Ue (nell' ambito degli Open days 2014, da parte dell'
assessore al Bilancio e agli enti locali della Regione Veneto, Roberto Ciambetti) e poi all' Expo 2015.
Così, il ponte culturale, gastronomico e commerciale tra Veneto e Norvegia verrà ufficializzato, dopo
quasi sei secoli.
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LAURA LA POSTA
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
M&A. Il pacchetto del Governo: mezzo miliardo per i soci pubblici, prestiti ed equity per le
società.
Utility, piano da un miliardo per favorire le
aggregazioni
Martedì l' incontro tra Delrio e Federutility.
Marco Ferrando Mezzo miliardo per
c o n v i n c e r e i s o c i pubblici a v e n d e r e ,
altrettanto ­ sotto forma di prestiti a tassi
agevolati ed equity ­ destinato alle società, per
convincerle a comprare. Mentre la legge di
stabilità si prepara a essere varata, sta per
vedere la luce il pacchetto di interventi sulle
utility, che ne farà parte: posto che l' obiettivo
dell' Esecutivo è quello di migliorare l'
efficienza del sistema favorendo le
aggregazioni, secondo quanto risulta a Il Sole
24 Ore gli strumenti individuati sarebbero
almeno tre, destinati in parte ai soci e in parte
alle società chiamate a fare la parte degli
aggregatori.
Il tema è stato oggetto, nelle settimane scorse,
di diversi contatti tra Palazzo Chigi e le big
four, cioè A2a, Acea, Hera e Iren,
inevitabilmente destinate a essere
protagoniste dell' imminente stagione di
acquisizioni, e la settimana prossima finirà al
centro del convegno organizzato per martedì ­
proprio alla vigilia del varo della Legge di
stabilità ­ da Acea e Federutility, quando le
società di servizi incontreranno, in un colpo
solo, i vice ministri del Mise, Claudio De
Vincenti e del Mef, Enrico Morando e Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza.
Obiettivo del Governo, come già anticipato dal commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, è
quello di sfoltire una foresta che al momento conta 7.726 società, dall' energia ai rifiuti, dall' acqua al
gas. Di queste, ha sottolineato anche Mediobanca Securities in un report uscito a fine settembre, il 62%
ha un fatturato inferiore ai 10 milioni e rappresenta appena il 7% del volume d' affari del settore.
Di qui l' inevitabile processo di integrazioni, che vedrà coinvolte in modo particolare le quattro grandi
quotate (tra le quali Mediobanca sembra veder favorita Hera) e che alla fine potrebbe veder
sopravvivere tra le 60 e le 170 società di energia, acqua e ambiente. Come mettere in moto la
macchina? Secondo quanto si apprende, il Governo metterà anzitutto sul tavolo mezzo miliardo (250
milioni nel 2015 e altri 250 l' anno successivo) per gli enti locali attuali soci: i Comuni che si decideranno
a vendere, dovrebbero ricevere dal Governo una somma pari al valore dell' operazione, e il totale delle
risorse incassate potrà essere investito al di fuori del patto di stabilità. Un incentivo non indifferente,
viste le croniche difficoltà di bilancio degli enti, cui se ne unirà un altro offerto alle società destinate a
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
fare da polo d' integrazione: per loro si dovrebbe mobilitare la Cassa depositi e prestiti, attraverso
prestiti agevolati o interventi in equity (con il Fondo strategico italiano). D' altronde, come aveva ribadito
poche settimane fa l' ad, Giovanni Gorno Tempini, la Cassa depositi e prestiti, attraverso Fsi, ha un
budget da mezzo miliardo da investire nel risiko delle municipalizzate. Altro capitolo che sarà trattato
dal Governo, anche quello occupazionale: la razionalizzazione del settore, infatti, non potrà lasciare
intatti gli attuali (ampi) bacini occupazionali delle società esistenti.
Certo, come aveva specificato lo stesso Gorno, quello che finora è mancato sono i progetti industriali,
vero banco di prova anche del progetto di riassetto del governo Renzi. Chi, per il momento, ha tracciato
la rotta è Hera, che con il nuovo piano industriale approvato la settimana scorsa ha messo in cantiere
due nuove acquisizioni dopo quella dell' udinese Amga, operativa da luglio. Anche Iren e A2a, entrambe
impegnate nell' aggiornamento dei piani industriali, si preparano ad allargare i propri campi d' azione:
probabilmente non ancora con un matrimonio, considerato prematuro, ma con una politica graduale d'
aggregazioni che partirà dalle aree limitrofe ai bacini già presidiati.
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Il Sole 24 Ore
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Gli effetti. Occorre che il contribuente e la difesa «ricordino» al giudice la pronuncia.
L' illegittimità travolge le liti in corso
L' incostituzionalità della presunzione di
maggiori compensi sui prelievi bancari non
giustificati dai professionisti ha risvolti
importanti sugli accertamenti in corso e su
quelli passati non divenuti definitivi.
Negli anni, infatti, non solo la maggior parte
dei controlli fiscali ai lavoratori autonomi si è
risolta nelle indagini finanziarie e nella
richiesta di giustificazioni delle operazioni, ma,
per i prelevamenti, sia le unità operative della
Guardia di Finanza, s i a d e l l e Entrate, non
ritenevano quasi mai sufficiente, per superare
la presunzione, l' indicazione dei beneficiari
degli importi riscossi o prelevati dal
professionista, pretendendo una
giustificazione documentale. Ciò anche per
una rigorosa posizione della Cassazione
favorevole all' amministrazione e nonostante la
previsione della norma (che fa riferimento all'
indicazione del beneficiario e non alla
giustificazione) e della circolare 32/E/2006.
Così, in molti casi, è stato impossibile per il
professionista documentare l' impiego di tali
somme.
Con la sentenza della Consulta il Fisco non
può più automaticamente contestare maggiori
compensi in riferimento alle somme prelevate ritenute non giustificate.
Contenziosi in corso Per tutti gli accertamenti già notificati e oggetto di contenzioso, lo stesso giudice
dovrebbe sollevare la questione e quindi assumere le conseguenti decisioni ritenendo non provata la
pretesa dell' ufficio di maggiori compensi stante la non applicazione della presunzione.
È opportuno, tuttavia, che sia lo stesso contribuente e chi lo rappresenta in giudizio, a sottolineare al
giudice la decisione della Consulta e quindi l' infondatezza della pretesa erariale di maggior compensi.
Se non è possibile evidenziarlo nel ricorso o nell' appello (in quanto già presentato), è opportuno
predisporre una memoria illustrativa prima dell' udienza.
Qualora, invece, vi sia già stata una pronuncia sfavorevole al contribuente, occorrerà impugnarla
eccependo la decisione della Consulta e la sua rilevanza per la contestazione.
Avvisi non ancora impugnati Quando, invece, i termini per proporre ricorso non sono ancora scaduti, è
opportuno in sede di adesione, o presentando un' istanza di autotutela, evidenziare l' incostituzionalità
della presunzione e quindi chiedere la revisione dell' accertamento già emanato.
Accertamenti da emettere Infine, se l' atto dell' ufficio non è stato ancora emesso (anche se pendente il
Pvc) e quindi anche per tutti i controlli futuri, dovrà essere la stessa amministrazione a non contestare
più i maggiori compensi a seguito di prelevamenti di somme ritenuti non giustificati Anche in queste
ipotesi è prudenziale che il contribuente, e chi lo rappresenta, si facciano parte diligente perché,
analogamente a quanto avvenuto in passato, in casi di incostituzionalità di norme su cui si fondavano
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numerosi accertamenti, non è detto che le unità operative della Guardia di Finanza e dell' agenzia delle
Entrate si adeguino prontamente.
Di conseguenza diventerà necessario dare evidenza della pronuncia della Corte e delle sue
conseguenze sin dalla fase della redazione del Pvc.
A. I.
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Il forum online.
Inquilini obbligati in via autonoma
Pubblichiamo una selezione delle risposte ai
quesiti inviati dai lettori al forum «SosTasi».
Se il proprietario paga l' intera quota Ai fini
d e l l ' a p p l i c a z i o n e d e l l a Tasi, t r a
possessore e occupante, se il proprietario
paga la quota al 100%, per questioni di
comodità e importo esiguo, senza fare
carico dello stesso all' inquilino, la cosa è
lecita a livello fiscale, oppure si ha
comunque e sempre l' obbligo di ripartire
la quota, in base a quanto stabilito dal
proprio Comune, per esempio 90% al
proprietario e 10% all' inquilino?
R Anche se il proprietario dovesse pagare (in
eccesso) il 100% delll' imposta, l' inquilino
resterebbe comunque debitore nei confronti
del fisco, in quanto titolare di un' autonoma
obbligazione tributaria.
Immobili vincolati, stesse regole Imu Sono
proprietario di uffici locati a studi
professionali in un immobile vincolato.
Usufruisco della riduzione al 50% dell'
Imu. L a Tasi può usufruire della stessa
riduzione?
R Il comma 675 dell' articolo 1 della Legge di
stabilità 2014, prevede che la base imponibile della Tasi sia quella stabilita per l' applicazione dell' Imu.
Si ritiene pertanto, così come indicato nella risposta n. 8 resa dal Mef nelle Faq pubblicate ufficialmente
il 3 giugno scorso, che ai fini Tasi si debbano applicare tutte le disposizioni concernenti la
determinazione della base imponibile Imu, comprese quelle attinenti agli immobili di interesse storico
artistico.
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FOCUS CITTÀ.
Previsti due scaglioni per le detrazioni e un altro
sconto per ciascun figlio che non abbia più di 26
anni
L' abitazione principale Abitazioni principali e
relative pertinenze , non soggette a Imu e non
appartenenti alle categorie A1, A8 e A9 (3,3
per mille) Le detrazioni Dal tributo dovuto per l'
abitazione principale e immobili a essa
assimilati si detraggono, fino a concorrenza
del suo ammontare: 110 euro se la somma
delle rendite catastali dell' immobile e relative
pertinenze è uguale o inferiore a 300 euro; 70
euro, se è superiore a 300 e fino a 450 euro. È
prevista una maggiorazione di 25 euro per
ciascun figlio di età non superiore a 26 anni,
purché residente anagraficamente e dimorante
abitualmente nell' unità immobiliare adibita ad
abitazione principale Le assimilazioni Lo
stesso trattamento previsto per l' abitazione
principale è applicato, tra gli altri casi, alle
unità immobiliari possedute a titolo di proprietà
o di usufrutto da anziani o disabili che
acquisiscono la residenza in istituti di ricovero
o sanitari a seguito di ricovero permanente, a
condizione che la stessa non risulti locata;
unità immobiliari concesse in comodato dal
soggetto passivo ai parenti in linea retta entro
il primo grado che la utilizzano come
abitazione principale. E anche per la casa
coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento,
scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio Gli altri fabbricati Per i fabbricati rurali a uso
strumentale l' aliquota è all' 1 per mille; per quelli esclusi o esenti dall' Imu l' aliquota è per tutti al 3,3 per
mille, mentre è fissata a zero per tutti quelli che hanno sono soggetti ad aliquota massima Imu del 10,6
per mille.
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Immobili. La riduzione Tasi di cui tenere conto deve essere riferita alla base imponibile e non al
valore del tributo da versare.
Storici e inagibili, taglio del 50%
Alcuni Comuni hanno espressamente deciso di escludere l' abbattimento.
Giuseppe Debenedetto Tra le tante incertezze
sorte in fase di prima applicazione della Tasi c'
è anche il trattamento dei fabbricati storici e
inagibili, in bilico tra il pagamento integrale e
quello dimezzato.
Per trovare il bandolo della matassa occorre in
primo luogo capire se l' immobile rientra nelle
categorie suscettibili di ottenere la riduzione
della base imponibile del 50 per cento.
Per gli immobili storici si deve fare riferimento
all' articolo 10 del Dlgs 42/2004 (codice dei
beni culturali e del paesaggio) contenente l'
elenco dei beni di interesse artistico, storico,
archeologico o etnoantropologico
particolarmente importante. Non vanno,
invece, considerati gli immobili destinatari di
prescrizioni di tutela indiretta previste dall'
articolo 45 del Dlgs 42/04 (rispetto di distanze
e altre misure) e gli immobili vincolati ai soli
sensi della legge 171/73 (per la salvaguardia
di Venezia), trattandosi di vincoli che hanno
valenza e fini diversi da quelli specifici previsti
dall' articolo 10 del Dlgs 42/04.
Per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili
occorre che tali condizioni siano accertate dall'
ufficio tecnico comunale con perizia a carico
del proprietario oppure tramite dichiarazione sostitutiva ai sensi del Dpr 445/2000. La legge 44/2012 ha
inoltre reintrodotto la facoltà per i comuni di disciplinare le caratteristiche di fatiscenza del fabbricato.
Pertanto, per poter usufruire della riduzione della base imponibile pari al 50% è necessario che il
fabbricato presenti le seguenti condizioni: 1) inagibilità o inabitabilità (ad esempio la presenza di lesioni
alle strutture portanti o di evidenti condizioni di insalubrità dell' alloggio); 2) effettivo non utilizzo dell'
immobile.
La sussistenza delle suddette condizioni di base consente di accedere al regime del tributo dimezzato.
Infatti la disciplina dell' Imu stabilisce che in tali casi «la base imponibile è ridotta del 50%» (articolo 13
comma 3 Dl 201/2011). Ma se la situazione è chiara per l' Imu, non altrettanto lo è per la Tasi sulla quale
è sorto un contrasto interpretativo. Secondo un primo orientamento, in mancanza di una norma di legge
ad hoc che riconosca un trattamento agevolato, è demandato ai comuni il potere di concedere, con
regolamento, una riduzione della base imponibile o del tributo dovuto. Tesi non ritenuta condivisibile
poiché si basa sul fatto che la riduzione per gli immobili inagibili e storici è un' agevolazione e quindi
non è estensibile alla Tasi. In realtà si tratta di determinazione della base imponibile, come si evince dal
comma 675 della legge 147/2013 il quale stabilisce che la base imponibile della Tasi «è quella prevista
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per l' applicazione dell' Imu di cui all' articolo 13 del Dl 201/2011». Ne consegue che gli immobili
inagibili e i fabbricati storici pagano la Tasi in misura ridotta del 50%, perché a loro si deve riservare lo
stesso trattamento previsto per l' Imu. Diverso sarebbe stato se la norma avesse previsto «l' imposta
ridotta del 50%», ma nel nostro caso si tratta di determinazione della base imponibile e non di riduzione
sull' importo finale da pagare.
La differenza è sottile ma determinante, supportata dal tenore letterale del comma 675 della legge
147/2013, che non lascerebbe alcun dubbio sulla soluzione proposta, come peraltro affermato dal
Dipartimento delle finanze con le Faq del 3 giugno 2014 (risposta n. 8).
Molti comuni hanno comunque risolto alla radice il problema attraverso una disposizione regolamentare
che recepisce per la Tasi la stessa riduzione della base imponibile al 50 per cento. Regola che
dovrebbe valere anche nel caso in cui il Comune non abbia deciso alcunché, non potendo peraltro
sanzionare il contribuente che ha seguito l' orientamento ministeriale. I regolamenti comunali che hanno,
invece, espressamente escluso la riduzione della base imponibile sono a rischio impugnazione da parte
del Ministero delle finanze.
Nel frattempo è comunque consigliabile, in via cautelativa, seguire l' interpretazione del comune, cioè
dello stesso soggetto che dovrà successivamente controllare la regolarità dei versamenti.
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Energia. Da domani a venerdì, alla manifestazione di Verona, incontro tra domanda e offerta di
tutta la filiera e approfondimenti su situazione e prospettive.
La competitività passa dall' efficienza
L' Europa si prepara ad alzare ulteriormente dopo il 2020 gli obiettivi di riduzione delle
emissioni.
Rossella Cadeo Gestione intelligente dell'
energia non significa solo riduzione dei
consumi: da questa "formula" passano il
recupero della competitività del Paese e l'
allineamento ai principi di ecosostenibilità
fissati dalla Ue. Dietro, oltre alla filiera di
prodotti, processi, servizi, tecnologie, ci sono
politiche economiche, strategie, normative.
Tutto un "mondo" che da domani a venerdì si
incontrerà a Verona, a Smart Energy Expo ­ la
manifestazione internazionale organizzata da
Veronafiere con la partnership tecnica di
EfficiencyKNow ­ giunta quest' anno alla
seconda edizione dopo una prima dal bilancio
più che soddisfacente (9mila gli operatori
presenti, 120 gli espositori e 150 i marchi
rappresentati).
«Quello dell' efficienza energetica è un tema di
assoluto interesse ­ osserva Marco Pezzaglia
del Comitato scientifico di Smart Energy Expo
­. Numerosi studi confermano che l' efficienza
energetica è lo strada più virtuosa per rendere
positivo il rapporto tra investimenti e ritorni, a
livello sia ambientale che economico. La
manifestazione di Verona si inserisce inoltre in
un momento cruciale della politica europea per
la salvaguardia del clima: dagli obiettivi del pacchetto "20­20­20", la Ue si prepara infatti ad innalzare
ulteriormente l' asticella per il 2030». La gestione intelligente dell' energia è la componente più
importante per centrare i target e proprio su questa tematica si concentrerà la tre giorni B2B che si apre
domani nella città scaligera.
Uno spazio dove si potranno incontrare domanda e offerta (in tutti gli ambiti, dall' industria ai trasporti,
dalla Pa all' agricoltura, dal terziario ai servizi fino agli stili di vita quotidiani), ma anche rendere
disponibili contenuti, approfondimenti, momenti formativi.
«Uno spazio aperto e articolato in convegni e lezioni, ma sempre guardando alle soluzioni concrete ­
prosegue Pezzaglia ­. Ad esempio quest' anno si è ampliata l' attenzione su Esco e società di servizi,
tanto che nel corso della manifestazione Federutility presenterà il suo "Orange book", un dossier sulle
opportunità per le utility. È interessante che anche le aziende elettrice ed energetiche in genere, per le
quali i consumi restano uno dei driver essenziali per i ricavi, oggi riconoscano l' efficienza energetica
come uno strumento in cui possono giocare un ruolo importante».
La manifestazione tra l' altro cade nella fase in cui la strategia energetica del Paese lascia il percorso
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prima indirizzato soprattutto sugli investimenti nelle rinnovabili per imboccare quello più complesso e
completo dell' efficienza energetica. Un percorso che interessa in particolare le grandi industrie italiane,
dove alcuni settori si distinguono per essere più avanti di altri sulla strada della "virtuosità" energetica.
Il quadro dei risultati raggiunti dall' Italia lo ha tracciato l' Enea ­ tra i principali protagonisti della
manifestazione di Verona soprattutto per quanto riguarda l' attività convegnistica e divulgativa ­ nel suo
Piano d' azione per l' efficienza energetica 2014 (Paee 2014). «In linea generale siamo arrivati a coprire
il 15­20% rispetto all' obiettivo fissato per il 2020, quindi resta ancora parecchia strada da percorrere
per arrivare a un significativo cambio di marcia. Tra i settori che più dovranno impegnarsi per contenere
i consumi ci sono i trasporti, il terziario, la pubblica amministrazione, diversi settori industriali per i quali
l' efficienza energetica è una scelta obbligata se vogliono evitare l' uscita dal mercato. Senza
dimenticare che in primo piano c' è il patrimonio edilizio da riqualificare».
La situazione italiana non può prescindere dal quadro europeo.
«Tra i principali Paesi membri della Ue, l' Italia si colloca al quarto posto dopo Germania, Francia e
Regno Unito nella marcia di avvicinamento ai traguardi del 2020 ­ spiega ancora Pezzaglia ­. E se si
considera che questi Paesi insieme totalizzano il 55% dei consumi energetici della Ue, si comprende
quanto fondamentale sia il loro contributo nella partita per la creazione di un mercato interno dell'
efficienza energetica. La commissione nella sua comunicazione del 23 luglio scorso (520/2014) ha fatto
un' analisi della situazione attuale ipotizzando i nuovi step per dopo il 2020: ebbene le emissioni rispetto
al 1990 dovranno ridursi del 40% sopratutto grazie allo sviluppo dell' efficienza energetica che invece
dovrà crescere del 30%».
Traguardi ambiziosi e sui quali vale la pena concentrarsi, visto che sul piatto la Ue ha messo
finanziamenti per 40 miliardi da qui al 2020 e altri intende metterne successivamente.
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ROSSELLA CADEO
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Veronafiere/2. Il mercato della white­green economy.
Un settore che può creare 500mila posti di lavoro
Anche quest' anno Smart Energy Expo ha una
forte connotazione B2B e rappresenta da un
lato un' occasione di confronto per
professionisti e operatori del settore, dall' altro
il luogo dove i consumatori finali, industriali,
privati cittadini e pubbliche amministrazioni
possono conoscere, valutare, scegliere
strumenti e intraprendere azioni concrete e
convenienti. «In un momento in cui l' efficienza
energetica deve essere implementata sia a
livello pubblico che residenziale, servono
soluzioni ­ spiega Giovanni Mantovani,
direttore generale di Veronafiere ­. La
manifestazione offre uno sguardo completo».
Protagonista è tutta la filiera in modo
trasversale: sistemi di monitoraggio e gestione
intelligente di elettricità, calore e acqua,
isolamento degli edifici, cogenerazione ad alto
rendimento, biomasse e auto elettriche.
«Smart Energy Expo ha confermato la
capacità di attrarre l' interesse del mercato
verso queste tematiche, che registrano una
crescita costante dell' attenzione sia da parte
delle istituzioni che da parte di aziende e
opinione pubblica. Quest' anno diventa ancora
più internazionale, sia in un' ottica di contenuti
e relatori che di visitatori. Abbiamo coinvolto più operatori esteri provenienti dai Paesi balcanici,
Turchia, Romania e Russia e predisposto un' articolata attività grazie al buyer' s club».
L' efficienza energetica rappresenta uno dei pilastri su cui costruire una moderna politica industriale
sostenibile. Il mercato della white­green economy secondo gli studi è destinato a crescere fino al 2020
nel breve termine (per effetto delle direttive europee e della Strategia energetica nazionale) e fino al
2050 nel lungo termine (per effetto della roadmap dell' Unione europea). Confindustria ha sottolineato
come, all' interno degli obiettivi europei di sostenibilità, l' efficienza possa rappresentare per l' industria
italiana un' opportunità di crescita e un' occasione per rafforzare il proprio posizionamento competitivo
sui mercati internazionali, in un settore che è cresciuto molto e che conta in Italia 250mila aziende e tre
milioni di lavoratori. «Con la stabilizzazione degli incentivi sul credito d' imposta che il Governo stanzia
di anno in anno, da qui al 2020 si stima si possa generare un +0.4% di Pil e possano nascere 500mila
nuovi posti di lavoro ­ sottolinea Mantovani ­. Ci sono però alcuni driver imprescindibili: la costruzione di
una filiera industriale, cosa che non è riuscita con il fotovoltaico nonostante oltre sei miliardi di incentivi l'
anno; la promozione di attività di ricerca e sviluppo; il ruolo degli istituti di credito alle azioni di
efficientemente per le Pmi, che recuperando competitività sono incentivate a non delocalizzare; un
concreto piano di efficientamento della Pubblica amministrazione. Smart Energy Expo vuole intercettare
e offrire tutti i driver alle imprese».
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Riqualificazioni. Il business del risparmio energetico traina il mercato immobiliare grazie ai
bonus fiscali che attendono la stabilizzazione.
Edilizia in cerca di un futuro green
Michela Finizio Il business del risparmio
energetico nell' edilizia attende la legge di
stabilità, che il governo deve approvare entro
fine anno, per conoscere il suo futuro. Da
questa dipende il destino dei bonus fiscali
(50% per le ristrutturazioni e 65% per la
riqualificazione energetica) che oggi, di fatto,
trainano gli investimenti immobiliari.
A rappresentare un' enorme chance per
costruttori e imprese energetiche sono le quasi
33mila abitazioni sparse sul territorio
nazionale, di cui il 65% costruito prima del
1976 (anno in cui è stata approvata la prima
normativa sull' efficienza energetica nell'
edilizia). Sono questi immobili, in particolare, a
concentrare le maggiori criticità e a registrare i
consumi più elevati (in media tra 160 e 230
kw/ora/mq annuo).
I bonus fiscali In questi anni di crisi il settore
delle costruzioni ha beneficiato dell' apporto
positivo del comparto della manutenzione
edilizia (ordinaria, ma soprattutto
straordinaria), unico contributo che ha ridotto
la pesante caduta del settore a partire dal
2008. Infatti, gli investimenti nel settore sono
riconducibili per due terzi a interventi di
recupero sul patrimonio esistente, segno evidente di una trasformazione ormai consolidata verso la
riqualificazione. «Il mercato ­ conferma Gaetano Fasano, responsabile dell' efficienza energetica nell'
edilizia civile per l' Enea ­ è fortemente orientato sull' esistente, verso il recupero e riuso degli edifici.
Solo lo 0,7% degli investimenti si concentra oggi sul nuovo».
Secondo gli ultimi dati disponibili (fonte Enea Paee 2014), nel 2012 sono state complessivamente
presentate 571.200 domande per la detrazione fiscale delle spese di riqualificazione edilizia, di cui
265mila relative all' efficientamento energetico. Gli investimenti attivati sono stimati in circa 14 miliardi,
di cui circa 3 miliardi hanno usufruito della detrazione per la riqualificazione green. A questi dati
corrisponde una ricaduta in termini occupazionali stimata per circa 207mila occupati diretti e 311mila
complessivi. Si tratta di numeri significativi, considerando che, nello stesso anno, l' edilizia ha perso
circa 200mila occupati.
La spinta attuativa Nel 2013, rispetto all' anno precedente, l' incremento non è stato poi così elevato: «Le
domande per accedere al bonus del 65% l' anno scorso sono state 298mila ­ aggiunge Fasano ­.
Rispetto al 2012 non c' è stata una vera e propria spinta. L' incertezza del mercato sta giocando un
ruolo importante. E non si comprendono ancora i benefici, finché non verranno riviste (o stabilizzate,
ndr) le aliquote e semplificate procedure e tempistiche di rimborso». Complessivamente, dal 2007 al
2013, i bonus fiscali orientati all' efficienza energetica sono stati utilizzati per un milione e 830mila
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interventi (la cifra si riferisce al totale delle domande presentate, in base ai dati Enea).
A questi si somma le ristrutturazioni senza risparmio energetico (6 milioni e 300mila) che dal 1998 al
2013 hanno avuto accesso alla detrazione. «Il settore ­ dichiara il respondabile Enea ­ attende una
spinta dal fondo specifico per incentivare le riqualificazioni nei condomini, istituito dal Dlgs 102/2014.
Anche la revisione del conto termico, demandata a un decreto attuativo dallo Sblocca Italia, potrebbe
semplificare l' accesso all' incentivo e ampliare il parco di interventi agevolabili».
Gli interventi Solo il 6% degli interventi agevolati con le detrazioni fiscali, però, interviene sull' intero
edificio. In questo senso l' Enea (insieme a Comitato Termotecnico Italiano e Ricerca sul Sistema
Energetico Spa) a Verona, durante la fiera Smart Energy Expo, presenterà un' analisi tecnico­
economica su una serie di "pacchetti di interventi" per valutarne costi e benefici. «L' analisi ­ afferma
Fasano ­ punta a promuovere gli interventi "a edificio pieno", cioè sia sull' involucro sia sugli impianti.
Questo tipo di interventi sono scoraggiati dai relativi problemi di gestione e dall' eccessiva
frammentazione della proprietà. Ma bisogna mettere in condizione l' utente di scegliere gli interventi
davvero più convenienti».
Gli edifici pubblici Affianca, infine, il mercato dell' edilizia privata il grande match sull' edilizia pubblica.
Con il recepimento nel Dlgs 102/2014 della direttiva 2012/27/UE, è stato introdotto l' obbligo, a
decorrere dal 1° gennaio 2014, di riqualificare annualmente il 3% della superficie utile coperta e
climatizzata degli edifici di proprietà e occupati dalla pubblica amministrazione centrale dello Stato.
Scuole e immobili pubblici, infatti, rappresentano una quota importante dei consumi energetici nazionali,
stimati per 20­30 TWh elettrici (circa l' 8% del totale nazionale) e circa 70Twh termici (circa il 10%). Una
spesa annua che incide sulle casse pubbliche per circa 6 miliardi di euro e che, dal business del
risparmio energetico, potrebbe solo trarre vantaggi.
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MICHELA FINIZIO
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I NUMERI
I NUMERI 88% Certificati bianchi (Tee)
Percentuale dei titoli emessi nel periodo
febbraio­dicembre 2013 realizzato nell'
industria (pari a 3,4 Mtee) 31% Classifica
Percentuale raggiunta dalla "raffinazione
prodotti petroliferi", al primo posto nella Top
Tee nel comparto industria (risparmio di
energia termica, Ind­T). Seguono vetrario
15%, manifatturiero 9%, alimentare 8%, laterizi
8% (Fonte: GSE) 571.200 Domande
Presentate nel 2012 complessivamente per la
detrazione fiscale delle spese di
riqualificazione edilizia.
Quasi la metà ( 265mila) sono relative all'
efficientamento energetico 14 miliardi In
detrazione Gli investimenti attivati in
detrazione sono stimati, per il 2012, in circa 14
miliardi, di cui circa 3 miliardi ascrivibili agli
interventi di riqualificazione energetica 311mila
Occupati A tali investimenti corrisponde una
stima di circa 207mila occupati diretti e
311mila complessivi. Di questi la quota parte
relativa alla riqualificazione energetica
ammonta a 44mila diretti e 67mila
complessivi.
(Fonte Enea Paee 2014) 8% Percentuale
Quota sui consumi energetici nazionali legata alla Pubblica amministrazione: rappresenta un valore
stimabile complessivamente in 20­30TWh elettrici (circa l' 8% del totale) e circa 70Twh termici (il 10%
circa) corrispondenti a una spesa annua di circa sei miliardi di euro su un patrimonio di immobili di circa
530mila unità, di cui 52mila scuole e 38mila edifici.
(fonte Energy efficiency report 2013)
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Verona Efficiency Summit. Un convegno sullo stato dell' arte del settore e sugli aspetti tecnici­
normativi ed economici­finanziari.
Oltre il risparmio, leva di sviluppo
Momento di approfondimento tra imprese, credito, istituzioni e mondo scientifico.
Giambattista Marchetto Ancora un anno fa,
quando imperava il Conto energia sul
fotovoltaico, parlare di efficienza energetica in
Italia poteva sembrare avanguardismo. Nell'
ultimo anno però lo scenario è cambiato e
grande attenzione, in particolare dopo il
recepimento della direttiva Ue sul tema, sarà
concentrata sui tavoli di lavoro del Verona
Efficiency Summit «Efficienza energetica Make
in Italy», organizzato per l' 8 ottobre da
Veronafiere con EfficiencyKNow.
La prima sessione ­ dedicata all' Agenda
2015­2030 ­ vedrà la partecipazione, tra gli
altri, di Federico Testa commissario Enea, Li
Yong direttore generale Unido (United nations
industrial development organization), Maria
van der Hoeven direttore esecutivo Iea,
Claudia Canevari per la Commissione
europea, Francesco Amoruso presidente dell'
Assemblea parlamentare del Mediterraneo, e
con il contributo video di Yang Hongwei dell'
Energy Research Institute di Pechino. La
sessione politica vedrà la partecipazione del
viceministro Enrico Morando, di Massimo
Mucchetti, Gianni Pietro Girotto e Stefano
Saglia, mentre la terza sessione di lavoro
coinvolgerà il mondo delle imprese con Tullio Fanelli e il presidente dell' Autorità per l' energia Guido
Bortoni.
Ma qual è il punto focale del confronto? Innanzitutto la crisi ha spinto a cambiare ottica e oggi l'
efficienza energetica viene vista non solo come un modo per risparmiare risorse, ma anche come
volano di sviluppo economico e tecnologico. Dunque se è vero che il pianeta rischia il surriscaldamento
globale e serve un cambio di paradigma per garantire l' accesso all' energia ai Paesi emergenti, è
altrettanto vero che la conseguente necessità di efficienza energetica è una grande opportunità di
sviluppo industriale per l' Europa. Purché investa su tecnologie innovative e formazione. Oggi infatti è
possibile pensare a un ritorno in tempi più brevi, perché grazie anche all' integrazione con le
telecomunicazioni e i trasporti la ricerca sviluppa nuove possibilità e applicazioni.
Proseguendo sulla linea delle riflessioni avviate nel 2013, il Summit di quest' anno concentrerà l'
attenzione su alcuni nodi critici e strategici. Innanzitutto la componente finanziaria, con l'
approfondimento di alcuni modelli innovativi da condividere con gli istituti di credito, per i quali
supportare investimenti industriali sull' efficienza energetica dovrebbe essere una scelta competitiva e
lungimirante.
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Sul fronte dei privati lo spunto cruciale è legato alla revisione degli incentivi, che dovrebbero avere un
approccio di sistema (guardando all' edificio o all' intervento di efficientamento nel suo complesso e non
al singolo componente o apparato). In quest' ottica sta diventando centrale ­ in ambito private e
corporate ­ la figura dell' energy manager, che può generare risparmi, efficienza e nuove opportunità. Le
migliori risorse emigrano regolarmente appena formate, ma una politica lungimirante di valorizzazione
in Italia potrebbe modificare nettamente il trend. In fin dei conti questa fuga di cervelli e competenze è
legata principalmente alla lentezza del mercato interno nel recepire le nuove esigenze, ma è vero che la
filiera dell' efficienza energetica ­ chiosano gli esperti ­ deve fare allenamento in Italia per poi
internazionalizzare le proprie specializzazioni in cluster analoghi in Europa, Nord Africa, Asia. La Cina,
ad esempio, è assetata di tecnologia e knowledge management. L' Italia è messa bene, può guidare gli
altri, ma non sappiamo quanto durerà questo vantaggio.
Infine un focus sarà dedicato alla Pubblica amministrazione, dove l' impatto dell' efficientamento
potrebbe avere effetti che valgono miliardi in spending review e soprattutto che hanno valenza
strutturale (si veda scheda in pagina). Parallelamente le municipalizzate sono chiamate a un salto di
qualità, dalla linea del kWh alla linea dei servizi, creando task force per l' efficienza e sfruttando la
presenza multidisciplinare sul territorio. In questo quadro articolato, il Summit chiama in causa la
sensibilità e il senso di responsabilità dei decisori politici, che troppo spesso hanno un' ottica di breve
termine. Gli specialisti del settore auspicano una sinergia tra alta formazione e management pubblico
per valorizzare le competenze di cui l' Italia dispone.
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GIAMBATTISTA MARCHETTO
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IL FONDO NAZIONALE
IL FONDO NAZIONALE Le risorse Il Dlgs
102/14 di recepimento della direttiva
2012/27/Ue prevede che sia istituito, presso il
ministero dello Sviluppo economico, il Fondo
nazionale per l' efficienza energetica. Il Fondo
serve a sostenere interventi di efficienza
e n e r g e t i c a r e a l i z z a t i d a l l a Pubblica
amministrazione, l e E s c o e l e i m p r e s e s u
propri immobili, impianti e processi produttivi Il
funzionamento Il Fondo ha una natura rotativa
e si articola in due sezioni. Una riguarda la
concessione di garanzie, su singole operazioni
e/o di portafoglio, su finanziamenti erogati alle
imprese per realizzare interventi di efficienza
energetica. L' altra riguarda l' erogazione di
finanziamenti, direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari, inclusa la
Banca europea degli investimenti, anche
mediante la sottoscrizione di quote di fondi
comuni di investimento di tipo chiuso che
abbiano come oggetto di investimento la
sottoscrizione di titoli di credito di nuova
emissione o l' erogazione di nuovi
finanziamenti nonché mediante la
sottoscrizione di titoli emessi nell' ambito di
operazioni di cartolarizzazione che hanno a
oggetto crediti di privati verso Pmi ed Esco per investimenti in efficienza energetica Gli importi fino al
2020 Nel Fondo confluiscono, nel periodo 2014­2020, risorse per un ammontare di 490 milioni di euro.
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Pagina 49
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Cdm. Impugnata la legge sul condono in Campania.
Pronte le modifiche al Codice antimafia
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il
decreto legislativo con le modifiche al Codice
delle leggi antimafia, delle misure di
prevenzione e nuove disposizioni in materia di
documentazione.
Le modifiche varate riguardano, in particolare,
la parte sui controlli amministrativi sugli appalti
e s u concessioni, erogazioni e finanziamenti
pubblici. Il provvedimento semplifica alcuni
passaggi della procedura, eliminando oneri
amministrativi come, ad esempio, gli
accertamenti a carico dei figli minori e
semplificando alcuni termini procedimentali
per il rilascio della documentazione antimafia,
specie nei casi di urgenza.
Viene, inoltre, semplificata la norma sulla
competenza territoriale. Con l' approvazione
del decreto legislativo sarà esclusivamente
competente al rilascio della documentazione
antimafia il prefetto del luogo ove ha sede l'
operatore economico.
Sempre ieri il Consiglio dei ministri ha deciso
di impugnare la legge 16/2014 della regione
Campania. Si tratta della norma, approvata il 7
agosto, relativa ad «Interventi di rilancio e
sviluppo dell' economia regionale nonché di
carattere ordinamentale e organizzativo (Collegato alla legge di stabilità regionale 2014)».
Una legge che di fatto ampliava sensibilmente le maglie del condono edilizio in tutte quelle aree dove
non esisteva il vincolo di «inedificabilità assoluta». Secondo il Cdm, presieduto dal ministro per gli Affari
regionali e le autonomie, Maria Carmela Lanzetta, la norma campana viola le disposizioni in materia di
condono edilizio, di servizio idrico integrato e d i concessioni termominerali che contrastano con i
principi fondamentali della legislazione statale in materia di governo del territorio, in violazione dell'
articolo 117 della Costituzione, invadendo anche le competenze esclusive statali in materia di tutela dell'
ambiente e di tutela della concorrenza. Inoltre, secondo il Cdm, la legge 16/2014, istituendo nuove
professioni turistiche, contrasta con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di
professioni.
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Pagina 51
Il Sole 24 Ore
Enti locali
In breve
CONDIZIONATORI Illecito alterare il decoro in
facciata Vietata l' apposizione di condizionatori
sulla parete comune della facciata del palazzo
condominiale (inserito in un ambito
paesaggistico protetto) in prossimità della
gronda del tetto, perché altera l' aspetto
architettonico del fabbricato. La Corte di
cassazione, con la sentenza 20985/2014
(depositata ieri) ha rigettato il ricorso contro la
sentenza della Corte d' appello di Roma, che
aveva affermato che la "rottura" della
continuità della gronda del tetto, provocata
dall' installazione di due apparecchi,
configurava comunque una alterazione
dell'«aspetto armonico» dell' edificio ed è
quindi irrilevante che l' autorità preposta al
vincolo abbia autorizzato l' opera.
INCOMPATIBILITÀ L' amministratore non può
insegnare Gli insegnanti non possono svolgere
attività di amministratore condominiale, se
iscritti a un ordine professionale.
Lo ha precisato la Corte dei conti, che ha
"scoperto" un docente di una scuola pubblica
che svolgeva attività di amministratore
condominiale e di ingegnere, senza neppure
a v e r l o comunicato a l p r e s i d e ( c h e p u ò
autorizzarlo, se l' attività "extra" non è di pregiudizio a quella di docente, come dice l' articolo 508 del
Dlgs 297/1994). Con la recente sentenza 159/2014 la Corte dei conti (sezione Toscana) ha quindi
condannato il docente­amministratore a rifondere 59.200 euro di danno erariale.
FORMAZIONE Per Confai va estesa a tutti Confai chiede che anche i circa 280mila amministratori del
proprio condominio debbano frequentare un corso di formazione. Il Dm 140/2014, che la regola, non lo
prevede (ma del resto neppure la legge 220/2012).
Confai, in una lettera inviata alla presidenza del Consiglio e al ministro della Giustizia, chiede che venga
revisionato il punto g) del nuovo articolo 71­bis delle Disposizoni di attuazione del Codice civile, almeno
per la parte che consente agli amministratori del solo condominio dagli stessi abitato di non essere
obbligati all' attività di formazione periodica, «rendendo in tal modo il servizio e la prestazione degli
stessi, seppur a titolo "gratuito" per il condominio amministrato, conforme allo spirito della legge
stessa».
CONVEGNI Termoregolazione e contabilizzatori Si terrà il 9 ottobre 2014 alle 14.30, presso il Just Hotel
Lomazzo Fiera, Via Ceresio 49 a Lomazzo (CO) il Convegno sulla termoregolazione e contabilizzazione
unifamigliare organizzato da Anaci Como. Verrà esaminato da un esperto della Regione Lombardia il
Dlgs 102/2014 (che impone i contabilizzatori entro il 2016), mentre Eugenio Correale illustrerà il Dm 140
del 13 agosto 2014 dedicato alla formazione degli amministratori.
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7 ottobre 2014
Pagina 2
Italia Oggi
Enti locali
Il punto.
Confindustria è un residuo del passato Renzi e
Marchionne l' hanno rottamata
Non c' è solo il patto del Nazareno a dettare
tempi e condizioni del cambiamento. In
economia è l' accordo raggiunto tra il premier
ed i n. 1 della FCA, Sergio Marchionne, a
imporre il ritmo di marcia. Patto di Detroit, si
potrebbe chiamare l' intesa siglata tra il
boyscout di Firenze e il manager italo­
canadese. Un' intesa che punta dritta al cuore
dei problemi italiani: far saltare tutti gli
intermediari ormai inutili, oltre che
eccessivamente costosi, nella gestione dell'
economia contemporanea. E tra questi c' è
sicuramente la Confindustria, dalla quale
Marchionne è già uscito da un paio di anni.
La lobby confindustriale, così come è ancora
organizzata, non serve più perché è solo un
frenatore del cambiamento e un luogo per
parrucconi desiderosi di comparsate a Ballarò
o da Bruno Vespa. La velocità del business
vero è altrove, non più, da anni, in Viale dell'
Astronomia. Così Renzi e Marchionne hanno
deciso di procedere all' unisono per rottamare
Confindustria. Su art. 18, tfr in busta paga, sul
primato della contrattazione aziendale per
rilanciare la produttività, sulla lotta all' Irap,
sulle molte riforme nell' agenda del governo l'
amministratore delegato della Fiat sarà al
fianco di Renzi. L' obiettivo è quello di dare all'
Italia un capitalismo moderno, con relazioni meno intermediate da poteri sempre meno rappresentativi
del mondo del lavoro e di quello dell' impresa perchè forgiati nella logica della concertazione a tutti i
costi e, soprattutto, autoconvinti di essere l' ombelico del mondo. I templari delle riforme, i guardiani del
cambiamento che senza il loro via libera non può farsi realtà.
Renzi e Marchionne vogliono condurre il capitalismo italiano oltre la concertazione e la palude dei
negoziati a oltranza e della rappresentanza, sempre più marginale, che ha potere di veto. Oltre lo status
quo che ha fatto raggiungere alla disoccupazione giovanile la soglia record del 44,2% e fatto arretrare il
pil di 10 punti. L' Italia della concertazione del '900 non ce la può fare a tenere i ritmi imposti dalla
globalizzazione e dall' eurozona germanizzata.
Questo per Marchionne è un concetto chiarissimo; Renzi se lo sente ripetere ogni volta che varca le
Alpi. Via, dunque, il fardello Confindustria dalle spalle sempre più gracili del capitalismo del Belpaese,
perché la lobby degli imprenditori deve diventare moderna e occidentale. Non più un troppo ambizioso
contropotere politico ma una organizzazione capace di seguire bene le poche policy di cui è tenuta ad
occuparsi.
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7 ottobre 2014
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Italia Oggi
Enti locali
Anche stavolta Renzi ha scelto con arguzia il suo alleato, perché nessuno meglio di Marchionne incarna
nel mondo il volto dell' Italia che lavora 16 ore al giorno e che non si rassegna mai alla sconfitta. E con il
suo supporto la rottamazione di Confindustria è cosa già realizzata e i prossimi mesi serviranno solo a
registrarlo.
EDOARDO NARDUZZI
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7 ottobre 2014
Pagina 8
Italia Oggi
Enti locali
Il sindaco grillino non potrà salire sul palco nella manifestazione M5S al Circo Massimo.
Pizzarotti (Pr) messo in castigo
In Emilia gli espulsi varano la lista Liberi cittadini.
A Roma è andato ieri, con tutti gli onori, nell'
aula di Montecitorio, come sindaco di Parma,
invitato dall' Anci, l' associazione dei Comuni,
a relazionare sul modello di welfare che la sua
giunta 5stelle sta impostando. A Roma tornerà
nel week end, ma con molti meno onori, senza
potere neppure salire sul palco, per
presenziare alla kermesse grillina al Circo
Massimo. Federico Pizzarotti certo non si
aspettava che fare il sindaco 5stelle fosse così
difficile, non per quanto riguarda l'
amministrazione della città bensì per i rapporti
con Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e il
loro cerchio stellato. È guerra continua. Lui
invoca meno slogan e più proposte, meno urla
e più programmi, maggiore democrazia e
dibattito all' interno del movimento.
Il duo Grillo­Casaleggio non può espellerlo
perché troppo conosciuto e scoppierebbe la
rivolta (non solo in Emilia), perciò lo
punzecchia sul blog e ha messo in atto la
strategia dell' inesistenza.
Ovvero è come se il sindaco non ci fosse: gli
viene impedito di scrivere sul blog, non viene
invitato ai summit del movimento, non si trova
traccia di lui nel programma della tre giorni del
Circo Massimo. In castigo, insieme a un altro
sindaco, quello di Comacchio, Marco Fabbri,
entrato in rotta di collisione coi dogmi grilleschi: ha partecipato all' elezione della nuova Provincia di
Ferrara ed è stato eletto. Perciò sul palco romano ci saranno i sindaci di Livorno (Filippo Nogarin) e
Bagheria (Patrizio Cinque) mentre i sindaci di Parma e Comacchio si ritroveranno dietro la lavagna,
puniti.
Ma Pizzarotti non s' arrende: «Andrò a Roma, il 10 ottobre, e cercherò il dialogo perché vorrei che le
idee girassero nel movimento.
Ritengo che il confronto sia importante, vedremo. Il fatto che non sono sul palco non mi turba. Non ho
chiesto di salirvi, lascio le valutazioni a chi organizza e rimango a disposizione. Ci sarà il gazebo di
Parma e io sarò lì, tra la gente, come ho sempre fatto e come continuerò a fare».
Il nuovo casus belli arriva quando ancora il precedente non si è spento. Pizzarotti avrebbe voluto
partecipare alla grande alleanza con cui a Parma si è andati al voto per la Provincia (come ha fatto il
sindaco di Comacchio).
Da Roma è arrivato il veto e questa volta Pizzarotti ha deciso di soprassedere, anche perché il sindaco
del capoluogo fa parte di diritto della Provincia. Ma l' eco di una decisione che crea imbarazzo
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Italia Oggi
Enti locali
istituzionale non si è ancora spenta: il sindaco, autoesclusosi dalla gara, non guiderà la Provincia. Per la
città di Parma, uno smacco. Pizzarotti ha inghiottito amaro ma il suo gesto di buona volontà non è
servito ad ammorbidire i rapporti con Grillo. Anche perché contemporaneamente non ha voluto
indietreggiare sulle critiche al movimento: «Il concetto fondamentale che ci ha sempre contraddistinto è
la modalità di prediligere le idee rispetto anche alle persone. Adesso abbiamo le persone, ma non le
idee. È una cosa che ho detto molte volte, e penso sia condivisa da larga parte degli attivisti di base, da
tante persone che vorrebbero capire cosa proponiamo di fare, ma non abbiamo un programma da
proporre e purtroppo con Grillo non si parla mai di programmi.
Quando c' è da scegliere tra cittadino e politica io scelgo il cittadino, e penso sia condivisibile da tutti. Il
momento in cui ci troviamo predispone all' astio: se non sei con me sei contro di me. Penso invece che
si possa parlare, cercando di arrivare ad un risultato. Non sono in contrapposizione con nessuno, io
dico la mia opinione, sempre».
Quanto basta per fare inviperire il quartier generale grillino, che ha affidato la replica al deputato
Michele Dall' Orco: «un sindaco deve fare il sindaco e non l' opinionista tv. Forse le idee non le avrà
chiare lui a livello regionale e nazionale. Proprio per questo lo invito a fare il sindaco di Parma, che sa
fare molto bene, ha ottenuto ottimi risultati; ma gli chiedo di lasciare da parte polemiche sterili. I nemici
sono i partiti e le lobby, non il M5S».
Pronta la replica di Pizzarotti, che gli è costata il definitivo ostracismo al Circo Massimo: «Io faccio il
sindaco ogni giorno, sacrificando anche la vita privata, ho contribuito a fondare il movimento, e come te
vorrei che crescesse, che prosperasse, che arrivasse anche a quegli elettori che fino ad oggi ci hanno
voltato le spalle. Fare il sindaco vuol dire non poter esprimere le idee oltre il proprio orticello?
Per quanto mi riguarda le critiche servono 'per' qualcosa e mai 'contro' qualcuno. Quando ho parlato di
programma, mi riferivo alla campagna per le Regionali. Credo che abbiamo anteposto le persone alle
idee e ai programmi, quando nel 2010 abbiamo fatto il contrario».
Non è proprio piaciuta al sindaco com' è stata gestita la scelta dei candidati per le regionali in Emilia­
Romagna e Calabria, con primarie realizzate in fretta e furia via web (alle quali hanno partecipato poche
decine di persone): «se penso alle modalità che avevamo adottato nel 2010, bé queste le trovo un
tantino stravaganti. Un tempo si presentavano i programmi e poi si sceglievano i candidati, ora
facciamo il contrario: prima i candidati, poi il programma. Bisogna tornare alle origini».
Pizzarotti è ormai il leader riconosciuto della corrente soft del movimento, quella che non vuole steccati
aprioristici contro i partiti e chiede trasparenza e dialogo all' interno. E teme che il Circo Massimo (l'
evento è organizzato dalla Casaleggio & Associati) anziché un' occasione di confronto e magari di voto
su alcune scelte politiche si rivelerà solamente una passerella celebrativa e mediatica. Del resto, ad
aprirla sarà Grillo e a chiuderla ancora lui (insieme a Luigi Di Maio) mentre gli oratori sono tutti di
provata fede verso il capo: Maurizio Santangelo, Danilo Toninelli, Vito Crimi, Nicola Morra, Paola
Taverna, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Laura Castelli, Roberto Fico.
Insomma, secondo i dubbiosi al Circo Massimo, Grillo e i suoi se la rideranno e se la canteranno tra
loro, con buona pace degli antichi proclami sul movimento orizzontale e liquido e su uno­vale­uno.
Sarà però interessante verificare come Pizzarotti sarà accolto dalla base dei militanti, lontano dal palco.
Intanto in Emilia­Romagna gli ex grillini stanno preparandosi alle elezioni regionali del 23 novembre con
una lista chiamata Liberi Cittadini, un movimento di cui fanno parte figure storiche che furono dei 5stelle:
da Giovanni Favia (il consigliere regionale cacciato da Grillo per un fuori onda tv in cui criticava la
mancanza di democrazia interna) a Federica Salsi (la consigliera comunale a Bologna espulsa per
essere andata in tv senza permesso e bollata da Grillo: «la tv è il suo punto G») ma anche consiglieri di
quartiere e i tre senatori espulsi Adele Gambaro, Maria Mussini, Laura Bignami. Sarà la prima volta, in
un' elezione importante, in cui si troveranno di fronte i grillini duri­e­puri e gli ex che però si dichiarano
fedeli­alla­linea originaria del movimento poi stravolta (sostengono) dal protagonismo di Grillo e
Casaleggio.
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GIORGIO PONZIANO
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Pagina 9
Italia Oggi
Enti locali
Il partito di Alfano può essere schiacciato nella manovra di avvicinamento dei due partiti.
L' Ndc stretto fra Renzi e il Cav
Intanto Schirò e Gitti lasciano i montiani per il Pd.
Trovarsi stretti fra due ganasce di tenaglia è
una condizione pessima. Quando si pensi che
è esattamente la situazione nella quale deve
agire il Ncd, si capisce perché nel partito siano
da alquanto tempo cessati gli arrivi e si
segnalino, invece, le partenze.
Gli ultimi abbandoni sono di Marcovalerio
Bove, capogruppo Ncd al consiglio comunale
di Milano, tornato in Fi, e di Sveva Belviso, già
vicesindaco di Gianni Alemanno e capogruppo
Ncd all' assemblea capitolina di Roma
C a p i t a l e ( o s s i a a l consiglio comunale d i
Roma, omologa quindi di Bove), la quale ha
invece costituito una propria sigla, l' Altra
Destra.
È angoscioso che una ganascia sia
rappresentata da Matteo Renzi, l' altra da
Silvio Berlusconi. Se il Ncd propaganda
risultati della propria politica, il merito viene
percepito per il presidente del Consiglio. Se il
C a v l i s c i a R . a c c e n t u a n d o i l patto d e l
Nazareno, toglie spazio alla politica alfaniana,
venendo a sorreggerne i motivi ma con ben
altro rilievo e con l' ulteriore vantaggio di
collocarsi formalmente all' opposizione: può
quindi sbandierare, quando sia il caso, limiti
ed errori del governo.
Bisogna poi aggiungere che lo scorrere del
tempo rende sempre più evidenti i dissidi interni al Ncd. Un personaggio con robusta esperienza
politica e parlamentare quale Antonio D' Alì, oggi senatore per il Ncd e nel partito responsabile
economico, se ne esce con un' intervista a formiche.it nella quale sorprendentemente sostiene:
«potrebbe esserci l' opportunità di riallacciare le larghe intese con una formula diversa da quella
originaria, cioè l' appoggio esterno, insieme a Forza Italia».
È l' opposto di quanto costantemente predicato da Gaetano Quagliariello.
Intanto, manca una settimana alla costituzione dei nuovi gruppi parlamentari che dovrebbero mettere
insieme Ncd, Udc, popolari per l' Italia e, forse, qualche ex montiano. La data del 15 ottobre è stata
infatti annunciata da Lorenzo Cesa, segretario dell' Udc, durante un' adunata dei popolari di Mario
Mauro. L' operazione procede a rilento, fra molte perplessità e senza troppe convinzioni, quasi fosse un
atto dovuto ma non voluto.
In attesa di vedere quanti deputati e senatori aderiranno, il 2 ottobre due deputati di Per l' Italia, Gea
Schirò e Gregorio Gitti, hanno lasciato il gruppo per aderire al Pd. Entrambi avevo già militato nel Pd: si
è trattato, quindi, di un ritorno, dopo che erano stati eletti con il cartello di Mario Monti. Non è un felice
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Italia Oggi
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viatico.
Si vedrà poi come si comporteranno i popolari di matrice specifica di sant' Egidio o generica della
sinistra cattolica, mentre si dà per scontato che scarse saranno le adesioni dai gruppi parlamentari di
Sc, che ancora contano 27 deputati e 7 senatori. Fra questi ultimi abbondano i filo renziani, pronti al
trasloco a pieno titolo nel Pd, ma non manca perfino qualche sognatore che vorrebbe mantenere in vita
l' agonizzante partito fondato da Monti (fondato meno di due anni fa, ricordiamo, tanto per indicare come
la politica italiana ormai viva ritmi quasi convulsi).
MARCO BERTONCINI
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Pagina 12
Italia Oggi
Enti locali
Sono piccole e deboli, hanno territori simili e confinanti. Perché devono rimanere separate?
Regioni, Marche e Umbria da unire
La proposta di Matteo Ricci, sindaco renziano di Pesaro.
Non è la stessa cosa della macroregione del
Nord sbandierata dai leghisti, e in particolare
dal governatore della Lombardia, Roberto
Maroni, ma poi rimasta sulla carta. È
comunque un qualcosa di simile, almeno nelle
intenzioni. L' idea questa volta arriva dall' altra
parte dello scacchiere politico e riguarda un
territorio a centinaia di chilometri di distanza
dai centri nevralgici dal Settentrione. Stiamo
parlando della proposta di unire, dal punto di
vista politico e amministrativo e in un processo
graduale, due Regioni del Centro Italia come
le Marche e l' Umbria, con un occhio alla
Toscana che potrebbe essere della partita. Un'
iniziativa pensata per dare maggiore potere e
peso specifico a territori che all' interno della
frammentazione delle venti Regioni italiane,
finiscono per trovarsi schiacciate dai colossi
del Nord e del Mezzogiorno, nonostante
possano vantare grandi potenzialità.
A rilanciare questa proposta, che già alcuni
anni fa aveva tirato fuori dal cilidro, è Matteo
Ricci, giovane sindaco renziano di Pesaro,
capoluogo più a nord delle Marche,
vicepresidente nazionale del Pd e tra i
fondatori di Rifare l' Italia, il network dei
Giovani turchi che però Ricci ha lasciato ben
presto per seguire Matteo Renzi, primo tra gli
ex bersaniani a farlo insieme all' emiliano Stefano Bonaccini. Ebbene, Ricci ieri si è presentato a Roma
all' incontro dell' Anci con la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, chiedendo al Governo
un' inversione di tendenza rispetto ai Comuni ­ tradotto, basta tagli nei trasferimenti e meno vincoli nel
Patto di stabilità ­ e dopo aver suggerito nei giorni scorsi una riforma dell' assetto istituzionale dello
Stato. Che, detta fuori dai denti, va un po' rottamato per come ancora oggi si presenta. E qui arriva l'
idea sulla falsariga del progetto leghista: «Mettere insieme le Regioni del Centro Italia a iniziare da
Marche e Umbria non è così complicato come si vuol far credere» ragiona infatti Ricci. Lui sa bene che
«serve una grande volontà politica, la voglia di innovare e cambiare le cose davvero e un referendum
popolare che confermi la scelta», ma «Regioni troppo piccole, che fanno leggi e pianificazione, non
hanno più senso», e soprattutto se non si cambia rotta «il rischio è la perdita di competitività». D'
altronde, se unite sotto lo stesso tetto, Marche e Umbria «non fanno gli abitanti della città di Roma», e
se si aggiunge la Toscana «fanno gli abitanti del Veneto». Da qui la domanda: «Perché devono avere
leggi regionali differenti? Non possono avere un unico consiglio e un' unica struttura amministrativa?
Parliamo di territori che hanno molti elementi in comune, e inoltre la verà identità locale è municipale o
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Pagina 12
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Enti locali
provinciale».
Ma il sindaco di Pesaro vuole intervenire anche sui Comuni, perché ­ ad esempio ­ «236 Comuni nelle
Marche non reggono più», soprattutto quando hanno poche centinaia o migliaia di abitanti, e quindi
«dobbiamo proporre unioni o fusioni nei bacini omogenei». Infine la stoccata: «La Regione deve fare di
più per incentivare il processo». Un messaggio, quindi, al governatore uscente del Pd, Gian Mario
Spacca, che si vuole ricandidare per il terzo mandato sostenuto dalla sua lista civica Marche 2020. Ma
soprattutto, visto che Ricci di sostenere Spacca non ne vuole sapere, un messaggio a chi nel Pd
marchigiano si appresta a sfidarlo per raccoglierne l' eredità in vista delle elezioni regionali del 2015.
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GIOVANNI BUCCHI
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7 ottobre 2014
Pagina 23
Italia Oggi
Enti locali
Per la Corte costituzionale è arbitrario il collegamento automatico con redditi in nero.
Professionisti, prelievi liberi
L' autonomo non deve giustificare l' operazione in banca.
Cade la presunzione sui prelevamenti bancari
per i professionisti.
Secondo la Corte Costituzionale è del tutto
arbitrario presumere che un prelevamento non
giustificato da un lavoratore autonomo sia un
investimento produttivo, successivamente, di
un compenso e dunque di un reddito non
dichiarato. Inoltre, secondo i giudici, lo
svolgimento dell' attività professionale è ben
differente da quella dell' imprenditore, figura
per la quale la rilevanza dell' attività personale
è ben più limitata.
Sono questi i fondamentali principi espressi
dai giudici della Consulta con la sentenza n.
228 del 28 settembre scorso e depositata ieri.
Si delinea, dunque, un principio che, al di là
della portata sulla retroattività della norma,
dovrà essere tenuto in considerazione dall'
amministrazione finanziaria nel momento in cui
intenderà far operare le presunzioni contenute
nell' articolo 32 del dpr n. 600 del 1973 per la
parte relativa ai prelevamenti non giustificati.
L' origine della disposizione normativa. La
normativa di base, originariamente pensata
per gli imprenditori, afferma un principio:
laddove non vi sia una giustificazione a un
prelievo (in termini di identificazione del
beneficiario ovvero di corrispondenza con il
contenuto delle scritture contabili), lo stesso può essere assunto per la determinazione di maggiori
ricavi nell' ambito del reddito di impresa. Il principio è semplice: si acquista in nero al fine di produrre
ricavi corrispondenti non dichiarati. La legge n. 311 del 2004 ha esteso questa presunzione anche ai
titolari di redditi di lavoro autonomo e, secondo l' interpretazione che ha fornito l' amministrazione
finanziaria con la circolare n. 32 del 2006, tale modifica doveva essere interpretata come meramente di
carattere procedurale. Appariva evidente, sin da allora, come l' affermazione fosse del tutto discutibile:
non è da considerarsi come procedurale una norma che, nella sostanza, è suscettibile di produrre un
reddito imponibile creando indirettamente un presupposto impositivo che, in alcuni casi, è meramente
«matematico». La questione della retroattività si è trascinata in sede giurisprudenziale sino alla
remissione della questione al vaglio della Corte Costituzionale che, come detto, ha sciolto la propria
riserva pronunciandosi con la sentenza in questione.
I principi fissati dalla Corte e le conseguenze pratiche. Nella sentenza è dato leggere come le questioni
sottoposte all' attenzione dei giudici fossero due: ­ La prima attinente alla violazione del principio di
capacità contributiva di cui all' art.
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7 ottobre 2014
Pagina 23
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53 Cost., oltre che dell' art. 3 Cost., in quanto, per il reddito da lavoro autonomo non varrebbero le
correlazioni logico presuntive tra costi e ricavi tipiche del reddito d' impresa e il prelevamento sarebbe
un «fatto oggettivamente estraneo all' attività di produzione del reddito professionale», idoneo a
costituire un «mero indice generale di spesa». Inoltre, la norma censurata sarebbe «irrazionale»
qualunque sia la lettura a essa data tra quelle possibili: o la prova contraria che incombe al contribuente
potrebbe ritenersi soddisfatta «con la mera indicazione del beneficiario, divenendo, però, tanto
irrazionale quanto inutile sul piano dell' accertamento dei maggiori redditi» oppure ­ seguendo quanto
sostenuto dall' amministrazione finanziaria ­ richiederebbe necessariamente anche la giustificazione
causale dei prelevamenti, così imponendo «un adempimento aggiuntivo rispetto a quello
rappresentabile sulla base di una lettura piana del testo normativo»; ­ La seconda attinente alla
questione della retroattività con conseguente violazione delle disposizioni in materia di statuto dei diritti
del contribuente.
La rilevanza della pronuncia risiede nel fatto che la Corte si pronuncia nel merito della disposizione
normativa e dunque sul primo gruppo di censure stabilendo un principio: per i lavoratori autonomi la
presunzione di specie viola un principio di ragionevolezza, essendo del tutto arbitrario ipotizzare che i
prelevamenti, nel mondo professionale, siano destinati a un investimento proprio della attività e che
questo sia produttivo di compensi e dunque di reddito. Quindi, un principio che a una prima lettura è
ben più ampio rispetto alla mera questione della retroattività della norma ma che si sofferma in primis
sulla profonda differenza tra l' attività di impresa e quella di lavoro autonomo anche in relazione all'
impianto contabile complessivo. È del tutto evidente, che, dichiarando l' illegittimità della norma in
riferimento al prelievo non giustificato che può divenire compenso, si mette in campo un onere
probatorio ben più forte a carico dell' amministrazione finanziaria. Questo non significa, ovviamente, che
nessun prelievo ingiustificato non potrà diventare compenso ma che il prelievo in questione dovrà
trovare una rigorosa motivazione nel momento in cui lo stesso vorrà essere utilizzato ai fini della rettifica
dei compensi.
Ulteriori conseguenze. In verità la succitata sentenza interviene sì in un campo specifico (quello riferito
ai professionisti) ma tocca implicitamente anche un problema di rilevanza estrema sino a ipotizzare, in
una sorta d' interpretazione giurisprudenziale evolutiva, come tutta l' impalcatura fissata dai cosiddetti
accertamenti basati sulle indagini finanziarie sia da ripensare. Che la capacità contributiva sia un
baluardo insormontabile è innegabile. Che poi l' inversione dell' onere della prova sia da arginare è
altrettanto palese.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 225/2005, ha stigmatizzato già tale meccanismo automatico
arrivando a ricordare come nella rettifica si debba comunque tener conto dell' art. 53 Cost.
Cosicché dunque non può apparire paradossale se quanto stabilito nella sentenza in commento, possa
poi essere esteso oltre la questione esaminata in quanto correlata ai professionisti. Ritenere che le
mancate giustificazioni, i prelievi soprattutto, nella loro pienezza causale siano poi ritenuti, sic e
simpliciter, ricavi sottratti a imposizione è un automatismo che deve essere ripensato. D' altronde anche
la circolare dell' Agenzia delle entrate n. 25/E del 6 agosto 2014, anticipatrice di un nuovo corso
collaborativo, non ha mancato di approcciarsi alle indagini finanziarie con sano pragmatismo. Nel
ribadire che scopo delle indagini finanziarie è quello di ricostruire l' effettiva disponibilità reddituale del
soggetto sottoposto a controllo, sottolinea come le presunzioni fissate a salvaguardia della pretesa
erariale devono essere applicate dall' Ufficio «secondo logiche di proporzione e ragionevolezza avulse
da un acritico meccanismo». Da qui la possibilità, sulla scorta di una lettura allargata ed evolutiva della
sentenza in commento, che la rettifica non possa mai sconfinare nell' arbitrarietà o irrazionalità ma
debba arrestarsi alla concretezza dei fatti tralasciando di affidarsi a quegli automatismi messi in
discussione dalla sentenza della Consulta.
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GIUSEPPE RIPA E DUILIO LIBURDI
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7 ottobre 2014
Pagina 25
Italia Oggi
Enti locali
Il Caso.
Inquilini, Tasi al buio
I dottori commercialisti incrociano le braccia
sui bollettini Tasi degli inquilini. E la protesta
monta sui social network.
In maniera plateale, Luca Grossi, un dottore
commercialista di Senigallia, in vista della
scadenza del 16 ottobre scrive dal suo blog ai
propri clienti: "spiacente, non calcolo la Tasi
agli inquilini". Il motivo? "La Tasi, p e r i
conduttori, ammonterà di norma a poche
decine di euro ma per gestirla occorrerà uno
sforzo il cui costo () supererà l' importo da
pagare e per lo studio sarebbe praticamente
impossibile da gestire viste le continue
ravvicinate scadenze".
Il professionista, dunque, fa i conti in tasca al
suo perduto cliente scoprendo una delle tante
paradossali verità tributarie. Che una somma,
ad esempio, di 50 euro "non versata nel 2014
a titolo di Tasi sarà riscossa eventualmente dal
comune, se ci riuscirà, con maggiorazione di
meno di 10 euro tra sanzioni ridotte ed
interessi". E che la parcella del professionista
"costerebbe senz' altro di più" al
cliente."Ragion per cui", annuncia Grossi, "lo
studio non calcolerà Tasi per occupanti e
conduttori, ma solo per i proprietari, per i quali
abbiamo o riusciamo ad avere i dati necessari
al calcolo.
Tale decisione non è contro di te, ma anche per te", chiude, rivolgendosi direttamente al cliente, il
professionista il quale, contattato da ItaliaOggi, si è detto convinto dell' azione intrapresa e l' ha
comunicata al suo ordine di appartenenza e al sindaco del comune. Intanto su Twitter altri dottori
commercialisti si dicono d' accordo con l' iniziativa. Lanciando non poche frecciate agli ordini
professionali, ritenuti lontani dai disagi degli iscritti, lasciati soli a prendere decisioni operative senza
alcuna indicazione.
© Riproduzione riservata.
CRISTINA BARTELLI
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7 ottobre 2014
Pagina 25
Italia Oggi
Enti locali
Norme antimafia al secondo correttivo
Possibilità per la p.a. di stipulare i contratti
pubblici dopo 30 giorni dalla richiesta della
certificazione antimafia, fatti salvi
provvedimenti interdittivi del prefetto. In casi di
urgenza, i controlli sono tutti a posteriori,
potendosi firmare il contratto subito. Sono tra
le novità del secondo decreto correttivo del
Codice antimafia (dlgs 159/2011, modificato
con il dlgs 218/2012) ieri all' esame del
Consiglio dei ministri. La bozza del
provvedimento entrato all' esame dell'
esecutivo prevede che le certificazioni
antimafia siano distinte in comunicazioni e
informazioni antimafia. Mentre la
comunicazione attesta le misure di
prevenzione applicate a carico di un' impresa,
l' informazione ha contenuto più ampio ed
evidenzia anche i tentativi di infiltrazione
mafiosa. Per i contratti pubblici di valore più
basso viene acquisita, tramite le prefetture, la
comunicazione mentre per gli appalti di valore
più elevato ci vuole l' informazione. Il
correttivo, per le comunicazioni, prevede, in
relazione alla futura banca dati nazionale (un
grande archivio a disposizione delle
amministrazioni procedenti), l' acquisizione
diretta da parte delle stazioni appaltanti. Se
emergeranno notizie ostative ci vorrà
comunque il provvedimento conclusivo (liberatorio o interdittivo) del prefetto della provincia di sede dell'
impresa. Sempre per le comunicazioni, viene ridotto il tempo per la risposta delle prefetture. Il contratto
deve comunque prevedere la clausola di scioglimento nel caso di provvedimento interdittivo del
prefetto. Se non si tratta di appalti, ma di provvidenze pubbliche subordinate alla regolarità antimafia,
sarà l' amministrazione concedente a dover decidere se procedere subito o aspettare comunque la
risposta prefettizia.
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7 ottobre 2014
Pagina 26
Italia Oggi
Enti locali
gettito 2014.
Le Entrate sostengono l' erario
L' attività di accertamento e controllo sostiene
le entrate tributarie. Nei primi otto mesi dell'
anno, infatti, l' attività è risultata in crescita del
14,2%, pari a 681 mln di euro. A contribuire,
poi, alla stabilizzazione del gettito, che
complessivamente si è assestato sui 266.060
mln di euro (­0,4% rispetto al 2013), il gettito
(+110,7% pari 465 mln di euro) derivante dalle
ritenute sugli utili distribuiti dalle persone
giuridiche per effetto, sia dell' incremento dei
dividendi distribuiti nel 2014, sia delle
modifiche alla tassazione dei redditi di natura
finanziaria. Questi i dati resi noti, ieri, dal
Dipartimento delle finanze in merito alle
entrate tributarie da gennaio ad agosto 2014.
Nel dettaglio, i dati diffusi dal Df mostrano
come le imposte dirette siano state pari a
142.603 mln di euro, con una diminuzione del
3,5% (­5.158 mln di euro). Contrazione dovuta
in larga misura all' andamento dell' Ires che
mostra un calo del 18,7% (­3.531 mln di euro),
essenzialmente riconducibile, ai minori
versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014,
effettuati da banche e assicurazioni a seguito
dell' incremento della misura dell' acconto
2013 fissato, per questi contribuenti, al 130%.
Tra le altre imposte dirette, l' imposta
sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale
si riduce del 10,3% (­740 mln di euro), mentre quella sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato del
26,2% (­409 mln di euro). Aumentano del 5% (+93 mln di euro), pari a 1.955 mln di euro, il gettito dell'
Imu derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D.
Cresce, invece, il gettito delle imposte indirette: 123.457 mln di euro con un incremento del 3,4%
(+4.108 mln di euro). Si conferma la crescita del gettito Iva che aumenta del 3,2% (+2.159 mln di euro).
In particolare, continua l' andamento positivo dell' Iva sugli scambi interni del 4,1% (+2.431 mln di euro)
e, per il quarto mese consecutivo, si riduce ulteriormente del ­2,7% il differenziale negativo della
componente dell' Iva sulle importazioni da Paesi extra Ue (era ­3,4% nel periodo gennaio­luglio),
rispetto all' analogo periodo dello scorso anno.
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7 ottobre 2014
Pagina 28
Italia Oggi
Enti locali
La ripartizione del tributo tra proprietari e occupanti crea problemi applicativi concreti.
Inquilini, la Tasi resta un rebus
Dubbi in caso di occupazione solo parziale dell' immobile.
Il problema della ripartizione della Tasi f r a
possessori e occupanti continua a turbare i
sonni di molti contribuenti e professionisti.
Come mostrano i numerosi quesiti inviati a
ItaliaOggi dai lettori, infatti, la relativa
semplicità della regola generale (per cui la
Tasi va suddivisa in base alla scelta dei
comuni, e n t r o l e p e r c e n t u a l i m i n i m a e
massima fissate dalla legge) si scontra con la
complessità delle situazioni concrete e con la
varietà delle decisioni assunte dalle singole
amministrazioni.
Partiamo dalla regola generale. Sono tenuti a
pagare la Tasi sia i soggetti che sono titolari di
diritti reali su beni immobili sia i meri detentori
degli stessi, cioè di soggetti che dispongono di
un bene pur non essere titolari di diritti reali sul
medesimo. Sono soggetti, quindi, sia il
proprietario o il titolare del diritto di usufrutto,
uso, abitazione e superficie, sia il locatario, il
comodatario o l' occupante a qualsiasi altro
titolo (comprese secondo l' interpretazione più
rigorosa, le badanti e gli occupanti sine titulo).
Il tributo colpisce, infatti, tutti coloro che sono
p o t e n z i a l i f r u i t o r i d e i servizi indivisibili
comunali in quanto possessori di immobili o
anche semplici utilizzatori degli stessi.
Nell' ipotesi in cui l' immobile sia occupato o a
disposizione solo del titolare di diritti reali sullo stesso, il possessore sarà l' unico soggetto passivo del
tributo.
Viceversa, nell' ipotesi in cui l' unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso dal titolare del
diritto reale sull' unità immobiliare, l' obbligazione tributaria sorge, in maniera autonoma, sia nei
confronti del titolare del diritto reale sull' immobile e sia nei confronti dell' occupante.
In tale ipotesi, l' occupante versa la Tasi nella misura stabilita dal comune, compresa tra il 10% e il 30%
dell' ammontare complessivo, mentre il titolare dei diritti reali è tenuto al pagamento della restante
quota.
In caso di mancata decisione del comune sulla ripartizione della Tasi fra possessori e detentori, questi
ultimi dovranno versare la quota minima del 10%.
L' imposta complessiva deve essere determinata con riferimento alle condizioni del titolare del diritto
reale e successivamente ripartita tra quest' ultimo e l' occupante sulla base delle percentuali stabilite dal
comune.
Fin qui, tutto abbastanza chiaro. Nella pratica, però, possono verificarsi casi dubbi.
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7 ottobre 2014
Pagina 28
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Italia Oggi
Enti locali
Uno dei più frequenti è quello dell' immobile solo parzialmente occupato da un soggetto diverso dal
possessore. Nel silenzio del legislatore (che non ha considerato la fattispecie), è stato il Mef a fornire la
sua lettura nella faq n. 17. Con specifico riferimento all' ipotesi di abitazione principale parzialmente
locata (ad esempio, viene affittata una camera), Via XX settembre ha affermato che la Tasi deve essere
comunque ripartita tra possessore e occupante. Non è chiaro se tale conclusione (che peraltro
contraddice un' altra tesi del Mef, quella per cui, in tutte le ipotesi in cui si può parlare di abitazione
principale, l' obbligo di versamento ricade interamente sul possessore e non sull' occupante) valga
anche qualora l' immobile parzialmente locato non sia l' abitazione principale del possessore. La
risposta dovrebbe essere affermativa, fermo restando che nel primo caso si applicherà l' aliquota
prevista per le "prime case", nel secondo quella prevista per gli altri fabbricati.
Ma cosa accade se il comune ha deciso di applicare la Tasi solo sulle abitazioni principali (ipotesi
piuttosto ricorrente)?
Uno dei quesiti pervenuti riguarda appunto il caso di un immobile posseduto da due fratelli, ma
occupato solo da uno di essi (come prima casa).
È evidente che il fratello possessore ma non occupante non deve pagare nulla (per lui trattasi di
seconda casa), per cui l' altro pagherà solo sulla sua quota, senza dover versare alcunché per l'
eventuale occupazione della porzione di immobile posseduta del primo. Tale lettura, tuttavia, fa
emergere un' evidente disparità rispetto ad altre ipotesi di occupazione: ad esempio, in un comune che
ha deciso di tassare anche gli altri fabbricati, un' azienda che ha locato solo il 10% di un capannone
dovrà pagare fino al 30% della Tasi complessivamente dovuta sull' immobile.
PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
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7 ottobre 2014
Pagina 28
Italia Oggi
Enti locali
tasi/italiaoggi risponde
COINQUILINI Vorrei delucidazioni su come
devo comportarmi in presenza di un immobile
locato parzialmente (parte degli spazi sono
rimasti a disposizione del proprietario) a più
inquilini.
Gli inquilini devono pagare la Tasi oppure l'
onere ricade per intero sul proprietario ? Se gli
inquilini devono pagare la Tasi, che criterio
devono utilizzare in fase di ripartizione (n°
inquilini ­ % calcolata in base agli spazi
occupati ) ? E nel caso in cui l' immobile di cui
sopra risulti invece locato interamente a più
inquilini come ci si deve comportare?
Quesito via mail Risposta Nessun dubbio se l'
immobile è interamente locato: in tal caso, la
Tasi deve essere ripartita pro quota fra il
proprietario (o titolare del diritto di usufrutto,
uso, abitazione e superficie) e l' inquilino (o,
più generale, l' occupante a qualsiasi titolo).
Quest' ultimo deve versare la Tasi nella misura
stabilita dal comune, compresa tra il 10 e il 30
per cento dell' ammontare complessivo,
mentre il titolare del diritto reale è tenuto al
pagamento della restante quota. L' imposta
complessiva deve essere determinata
applicando l' aliquota previste per gli immobili
diversi dalle abitazioni principali e
successivamente ripartita tra quest' ultimo e l'
occupante sulla base delle percentuali stabilite dal comune (in caso di mancata decisione del comune
sulla ripartizione della Tasi fra possessori e occupanti, questi ultimi dovranno versare la quota minima
del 10 per cento).
Più controverso il caso dell' immobile parzialmente locato, non espressamente contemplato dal
legislatore.
Secondo le faq del Mef, anche in tal caso l' imposta va ripartita tra proprietario e occupante sulla base
delle percentuali stabilite dal comune (minimo 10, massimo 30 per cento).
A differenza di quanto accade per gli immobili interamente locati, però, si applicherà l' aliquota dell'
abitazione principale.
Se, però, l' occupazione ha durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, tutta la
Tasi deve essere versata dal proprietario.
In presenza di più occupanti (ed esempio, più inquilini), la Tasi può essere ripartita in parti uguali o
eventualmente in relazione alla superficie occupata da ciascuna.
Tuttavia, vale la regola della solidarietà, per cui il pagamento può essere preteso da uno qualunque
degli obbligati e se eseguito libera anche gli altri.
IMMOBILE PARZIALMENTE LOCATO Un' azienda detiene in locazione una parte di un immobile
accatasto in categoria D1. La superficie totale dell' immobile è di mq 10.000 di cui mq 100 sono a noi
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7 ottobre 2014
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Italia Oggi
Enti locali
locati e i rimanenti mq 9.900 sono gestiti direttamente dalla società locatrice.
Stante che la norma che regola la Tasi pone a carico dell' inquilino la quota del 30% dell' ammontare
complessivo della Tasi, si chiede se sia possibile derogare a ciò, stante che la superficie locata è
minima rispetto all' intera superficie.
Quesito via mail Risposta Il caso dell' immobile parzialmente locato, non espressamente considerato
dalla normativa sulla Tasi (e neppure da quella sull' Imu), è stato affrontato dalla faq n. 17 del Mef.
Secondo quest' ultimo, anche in tal caso, l' imposta (determinata con riferimento alle condizioni del
titolare del diritto reale) deve essere ripartita tra quest' ultimo e l' occupante sulla base delle percentuali
stabilite dal comune (minimo 10, massimo 30 per cento).
Anche se si tratta di una tesi di dubbio fondamento, suggeriamo comunque di attenervisi, in attesa di
maggiori chiarimenti.
VERSAMENTO MINIMO Sono comproprietario con altre 5 persone di un appartamento per una quota di
1/6 ciascuno. La Tasi complessivamente dovuta è di 24 euro, quindi ciascun comproprietario dovrebbe
versare 2 euro di acconto e 2 di saldo. Non dovendo null' altro a titolo di Tasi al comune dove è situato l'
immobile e considerato che vale il limite minimo ordinario di 12 euro per ciascun versamento, a vostro
parere, sono tenuto al versamento dell' imposta?
Quesito via mail Risposta A rigore, poiché i comproprietari dello stesso immobile sono legati da un'
unica obbligazione tributaria di natura solidale, occorre considerare l' intero importo della stessa (nel
caso segnalato dal lettore pari a 24 euro). Per cui, a nostro parere, la Tasi è dovuta anche se le singole
quote sono inferiori al minimo. Ricordiamo che quest' ultimo è fissato dalla legge a 12 euro, ma i comuni
possono abbassarlo o azzerarlo, oltre che nel regolamento sulla Iuc, anche in quello generale sulle
entrate.
RISPOSTE A CURA DI SERGIO TROVATO
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7 ottobre 2014
Pagina 29
Italia Oggi
Enti locali
Lo stato chiede agli enti previdenziali risorse per il Fondo Crescita, ma li ha già in cassa.
Social housing, 1,8 mld a riposo
Su 2 mld il Fondo per l' Abitare ha utilizzato solo 250 mln.
Lo stato chiede i risparmi previdenziali dei
professionisti per rilanciare l' economia. Ma
una volta ottenuti non li sfrutta come potrebbe.
Come è accaduto fino ad oggi con il Fondo
investimenti per l' Abitare (Fia) per l' edilizia
privata sociale, promosso e gestito da Cassa
depositi e prestiti (società per azioni a
controllo pubblico) . S u o l t r e 2 m i l i a r d i
disponibili, di cui almeno 165 deliberati dalle
Casse di previdenza autonome, il Fia ha
utilizzato dal 2010 a oggi appena 252.205.190
euro, così ripartiti: 214,2 mln per investimenti e
36,8 mln per spese di gestione. Insomma,
poco più del 10%. Tuttavia, nonostante l'
ingente somma già deliberata da soggetti
istituzionali, il Governo ha messo in cantiere
un nuovo Fondo Crescita da 3­5 miliardi
(come anticipato da ItaliaOggi del 31/7/2014) e
alle Casse è arrivato un nuovo invito dal
ministero dell' economia guidato da Pier Carlo
Padoan a mettere mano al portafogli.
In attesa dei dettagli operativi, che saranno
inseriti all' interno della prossima legge di
stabilità, ItaliaOggi ha esaminato l' ultima
semestrale del Fondo chiuso per capire come
sono state utilizzate le risorse richiamate.
La nascita del Fia. L' 11 dicembre 2009,
durante un pranzo organizzato dall' allora
ministro dell' economia Giulio Tremonti, alla presenza dei colleghi di governo Maurizio Sacconi (Lavoro)
e Altero Matteoli (Infrastrutture), il governo chiede a tutti i presidenti delle Casse di previdenza dei liberi
professionisti di aderire al nascente Fondo Investimenti per l' Abitare con una parte degli avanzi di
gestione. Nel 2010 parte la sottoscrizione delle quote per arrivare a una dotazione di circa 2 miliardi
(uno di questi sottoscritto da Cassa depositi e prestiti, 140 milioni dal ministero delle infrastrutture e dei
trasporti e 888 milioni da parte di gruppi bancari e assicurativi e di casse di previdenza privata) da
«investire nel settore dell' edilizia privata sociale per incrementare sul territorio italiano l' offerta di
alloggi sociali per la locazione a canone calmierato e la vendita a prezzi convenzionati, a supporto e
integrazione delle politiche di settore dello stato e degli enti locali. L' obiettivo era ed è realizzare case a
costi accessibili, destinate alle famiglie non in grado di soddisfare sul mercato le proprie esigenze
abitative, ma con redditi superiori a quelli che danno diritto alle assegnazioni dell' edilizia residenziale
pubblica». Il fondo ha una durata di 35 anni.
Quanto fatto fino a oggi.
Dall' ultima relazione semestrale del fondo al 30 giugno 2014 si apprende che le iniziative di housing
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7 ottobre 2014
Pagina 29
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Italia Oggi
Enti locali
sociale in cantiere o già completate dai fondi locali oggetto di investimento del Fia sono 55 e prevedono
complessivamente la realizzazione di circa 3.820 alloggi e di circa 1.270 posti letto in residenze
temporanee o studentesche. Gli alloggi completati sono 1.439, di cui 1.061 assegnati (pari all' 88%):
768 in locazione a lungo termine, 136 in locazione con l' opzione di acquisto, 157 in vendita
convenzionata. Gli alloggi in corso di realizzazione sono circa 1.620 e quelli in fase di avvio 1054. In
linea generale Cassa depositi e prestiti valuta l' opportunità d' investimento dal rendimento obiettivo pari
al 3% oltre l' inflazione, sebbene per operazioni con un mix funzionale fortemente orientato al social
housing possano essere considerati rendimenti a vita intera inferiori, fermo restando il limite del 2%
oltre l' inflazione che si ricorda essere il rendimento obiettivo del Fia. Il regolamento di gestione del Fia
prevede che gli investimenti nei fondi target siano realizzati entro il 2017, termine del periodo di
richiamo degli impegni di sottoscrizione. E se, a fronte dell' andamento a rilento del Fondo comune, le
casse di previdenza come gli altri investitori volessero uscire da questo investimento?
Il valore nominale della quota, all' atto dell' emissione, era di euro 500.000. Al 30 giugno 2014 (ultima
rilevazione ufficiale) tale valore è sceso ad euro 437.355,28 (­ 12,6%).
IGNAZIO MARINO
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7 ottobre 2014
Pagina 33
Italia Oggi
Enti locali
Ipotesi estensione Jobs act ai 150 mila assunti. Giannini: certamente contratto del merito.
Nuovi prof con tutele crescenti?
Buona scuola, appello del premier: solo 23 mila risposte.
Piena licenziabilità con diritto al solo
indennizzo. Sarebbe l' effetto più dirompente
dell' estensione ai docenti del nuovo contratto
unico a tutele crescenti previsto dalla riforma
del lavoro, riforma oggi al centro del vertice
premier­sindacati.
Se l' equiparazione pubblico­privato per il
Jobs act, richiesta a gran voce da Ncd («L' art.
18 sia applicato anche al pubblico impiego»,
va ribadendo Simona Vicari, sottosegretario
allo Sviluppo economico), Fi e Sc, dovesse
riguardare anche la scuola significherebbe
mandare in soffitta l' attuale sistema dei
contratti e d e l l a m o b i l i t à i n c a s o d i
soprannumero. Un' ipotesi, questa dell'
estensione, che riguarderebbe solo i nuovi
assunti, quei 150 mila precari della Buona
scuola che dovranno entrare a settembre
2015.
Interpellata sul caso nel corso di un' intervista
radiofonica, il ministro dell' istruzione, Stefania
Giannini, ha risposto: i docenti neoassunti
«sperimenteranno certamente il nuovo
contratto del merito». Ossia la classificazione
stipendiale in base non più all' anzianità di
servizio ma a crediti professionali, didattici e
formativi riservati al 66% dei docenti.
La delega sul lavoro, è al centro del primo
faccia a faccia Matteo Renzi ­Cgil, Cisl e Uil che si terrà stamane a Palazzo Chigi.La battaglia in corso
in queste ore nel Pd, e nella maggioranza, è sui licenziamenti disciplinari: prevedere anche per questi, e
non solo per quelli discriminatori, che il lavoratore possa essere reintegrato dal giudice. Questo è tra l'
altro quanto previsto dall' ordine del giorno approvato dalla direzione del Pd e ora reclamato dalla
minoranza democratica. «La delega su questo punto deve essere precisa e chiara», dice Cesare
Damiano, presidente pd della commissione lavoro della camera.
E sull' estensione al pubblico, «mi pare prematuro parlarne, già sono poche le tutele di cui si discute per
il privato....».
Intanto prosegue il faccia a faccia con il paese sulla riforma della Buona scuola. La consultazione on
line, avviata dal 15 settembre scorso e che si concluderà il 15 novembre, ha finora raccolta 23 mila
risposte su 280 mila contatti, ha scritto lo stesso premier nella sua newsletter, con la quale si è appellato
ai cittadini perché la partecipazione sia più corposa.
Numeri che già in queste ore sarebbero saliti a 310 mila contatti e 31 mila risposte.
Il ministero dell' istruzione è corso ai ripari con una circolare chiamando a raccolta tutti i direttori
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75
7 ottobre 2014
Pagina 33
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Italia Oggi
Enti locali
generali, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, addirittura i sindacati, perché si facciano parte attiva anche
nei collegi dei docenti a favore della consultazione. A fermare le lancette ad oggi sarebbe un mezzo
flop, viste le ambizioni iniziali. Del resto la platea dei potenziali interessati è assai nutrita: 8 milioni di
studenti, quasi un milione di dipendenti, per non parlare di genitori.
«La consultazione on line è una parte, puntiamo molto su quella off line», dicono al ministero. Il
riferimento è al tour che coinvolgerà tutte le regioni e che parte in questi giorni per raccogliere proposte
e critiche.
Intanto i sindacati, nella modalità off line, potrebbero essere consultati la prossima settimana a viale
Trastevere.
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ALESSANDRA RICCIARDI
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7 ottobre 2014
Pagina 35
Italia Oggi
Enti locali
Un nota del Miur detta gli adempimenti alle segreterie. Il sistema non interagisce con il Mef.
Ecco i soldi per lo straordinario
Circa 700 milioni, 180 in più rispetto allo scorso anno.
Le scuole che hanno un organico
sottodimensionato per i collaboratori scolastici
potranno disporre di fondi aggiuntivi, per
esternalizzare la quota di servizi che non può
essere garantita con il personale in servizio. E
anche quest' anno dovranno disporre la
liquidazione dei compensi ai supplenti brevi e
saltuari. Perché il ministero dell' istruzione e
quello dell' economia non hanno ancora
concluso i lavori di adeguamento dei rispettivi
sistemi informativi.
In pratica, i computer di viale Trastevere e
quelli di via XX settembre non parlano ancora
la stessa lingua. E quindi, il subentro della
competenza del ministero dell' economia con il
service NoiPa avverrà a settembre 2015 e non
più da quest' anno. Sono queste alcune delle
novità più importanti contenute in una nota
emanata dal ministero dell' istruzione il 25
settembre scorso. ( AOODGPFB 7077). Il
provvedimento reca le istruzioni per l'
aggiornamento del programma annuale per l'
esercizio finanziario per il periodo settembre­
dicembre 2014. Ed è stato inviato a tutte le
scuole con i relativi importi spettanti, scuola
per scuola.
I fondi ammontano complessivamente a circa
700 milioni di euro: quasi 180 milioni in più
rispetto al decorso anno, in parte frutto di economie degli anni scorsi .
Oltre ai fondi per l' esternalizzazione delle pulizie e per le supplenze brevi, le istituzioni scolastiche
riceveranno anche le somme spettanti per le varie tipologie di lavoro straordinario. In particolare, l'
amministrazione centrale ha disposto la liquidazione delle somme per retribuirei i corsi di recupero, i
turni notturni e festivi degli educatori, le funzioni strumentali , gli incarichi specifici e le ore
supplementari di educazione fisica. E infine, anche per le ore eccedenti prestate dai docenti in
sostituzione dei colleghi assenti. Tra le risorse assegnate ci sono anche i fondi per i centri territoriali
permanenti. Le risorse per i nuovi centri provinciali per l' istruzione degli adulti saranno determinate e
assegnate successivamente.
Per i servizi di pulizia: alcune scuole hanno subito la riduzione dell' organico dei collaboratori scolastici
a causa dei cosiddetti accantonamenti. Si tratta di posti dove non è stato possibile disporre le
assunzioni a causa della situazione di stallo, che si è creata per la mancata ricollocazione nei ruoli dei
collaboratori scolastici di personale in esubero appartenente ad altre qualifiche. Oppure per effetto di
situazioni diverse, quali, per esempio, l' esternalizzazione dei servizi. A questo proposito, l'
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amministrazione ha spiegato che all' acquisto dei servizi potranno accedere solo le scuole che abbiano
subito l' accantonamento. E che si dovrà provvedere nel rispetto delle istruzioni già impartite nel corso
del corrente anno finanziario 2014.
Anche quest' anno, saranno le scuole a gestire le supplenze brevi. Sempre, però, con il sistema del
cedolino unico. Il calcolo del fabbisogno finanziario sarà effettuato dal ministero dell' istruzione in base
all' analisi dei contratti di supplenza correttamente e tempestivamente caricati sul sistema Sidi. A questo
proposito l' amministrazione centrale ha raccomandato alle scuole di validare i contratti inseriti a
sistema, avvalendosi dell' apposita funzione. Ciò tenendo conto che i contratti non validati non sono
visibili al sistema Sidi e non saranno quindi presi in considerazione al fine dell' integrazione mensile dei
fondi in questione. Dopo di che bisognerà assicurarsi di avere specificato la qualifica contrattuale
corretta, in particolare avendo cura di indicare quella corrispondente al grado di istruzione effettivo.
Infine bisognerà sottoscrivere con il diretto interessato e, quindi, caricare a sistema anche i contratti di
lavoro con i quali si proroga il rapporto col supplente breve a seguito del prolungarsi dell' assenza che
giustifica il rapporto stesso.
Qualora ciò non dovesse avvenire, non sarà possibile assegnare le risorse occorrenti.
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CARLO FORTE
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il tar piemonte ha assolto l' amministrazione di torino.
Il comune aumenta le tariffe? Può farlo, nessun
diritto alla gratuità
I comuni sono liberi di chiedere agli utenti dei
servizi di partecipare pro quota ai costi per l'
erogazione dei suddetti i servizi.
Pertanto, non esiste un diritto soggettivo in
capo ai cittadini di ottenere quel servizio i n
forma gratuita. Inoltre, il meccanismo dell' Isee
(indicatore della situazione economica
equivalente) è adeguato per definire chi può e
chi non può accedere in forma agevolata a tali
servizi. È questo il principio sancito dal Tar
Piemonte nella sentenza n. 1365/14. Una
sentenza che può essere letta come guida
anche per altri casi, come quello di Roma,
dove è scoppiata la protesta per gli aumenti
dei costi degli asili.
Il ricorso era stato presentato da alcuni genitori
nei confronti della determinazione del Comune
di Torino che aveva stabilito gli indirizzi per l'
esercizio 2013 del sistema tariffario dei servizi
educativi, approvando così le quote e le tariffe
per l' anno scolastico 2013/2014. I ricorrenti
contestavano che il comune guidato da Piero
Fassino, rispetto agli anni precedenti, avesse
aumentato la quota a carico delle famiglie
degli allievi, imputando tale aumento al
sistema ISEE utilizzato. Di qui la richiesta di
pronunciare la illegittimità dell' atto impugnato
perché il servizio, a loro dire, avrebbe dovuto
essere erogato gratuitamente.
Secondo il Tar, il servizio di refezione scolastica è un servizio pubblico locale a domanda individuale.
Ne consegue che l' ente locale non ha l' obbligo né di istituire né di organizzare il servizio. Qualora lo
istituisca, l' ente locale deve individuare il costo complessivo del servizio, includendo sia i costi diretti
effettivamente pagati per la sua erogazione, sia quelli indiretti. Nel fare ciò il Comune deve definire la
misura percentuale del costo finanziabile con risorse comunali e fissare la residua percentuale da
finanziare con tariffe e contribuzioni a carico diretto dell' utenza. Pertanto, il Tar del Piemonte ha ritenuto
legittime le scelte del Comune di Torino che ha agito nell' ambito dei propri poteri discrezionali. Le
tariffe del servizio di refezione scolastica non sono aumentate perché il Comune ha applicato
automaticamente gli scaglioni ISEE, bensì perché il Comune ha deciso, motivatamente, di aumentare la
percentuale di contribuzione dell' utenza sul costo complessivo del servizio stabilito per l' nno scolastico
2013­2014, così come la legge gli consentiva di fare.
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FEDERICO UNNIA
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Italia Oggi
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Adesione dell' Invalsi. test integrati dalla prova finale.
La formazione si valuta a parte con Valef, il sistema
autofinanziato
Incassata l' adesione dell' Invalsi, parte a
ottobre la sperimentazione di Valef, il progetto
triennale di valutazione della formazione
professionale ideato dal Ciofs­Fap. «Per
adattare le modalità di valutazione alle
specificità del diverso contesto di
apprendimento dei ragazzi della formazione
professionale», sottolinea al Seminario Europa
suor Lauretta Valente, presidente Ciofs­Fap.
Coinvolti 30 centri di formazione distribuiti sul
territorio nazionale. Obiettivo: elaborare entro
dicembre 2017 linee guida per l'
autovalutazione del sistema di istruzione e
formazione professionale.
Costi zero, perché il progetto si autofinanzia.
«La IeFp necessita, però, di un passaggio
istituzionale Stato/regioni, dalle quali dipende,
e questo richiede tempi più lunghi­ aggiunge
don Mario Tonini, presidente del Cnos­Fap ­.
si sta quindi cercando di far squadra con
Invalsi, Miur e formatori per dare vita a un
sistema che tenga conto dei punti forti e di
unicità della formazione professionale», rilevati
anche dall' Isfol, come motivazione degli
studenti, inclusività sociale, recupero della
dispersione scolastica, capacità di attrarre
nuovi giovani. «Diamo la nostra piena
adesione a lavorare insieme alla
sperimentazione Valef», annuncia la presidente dell' Invalsi, Annamaria Ajello. «A differenza del sistema
Vales per le scuole ­ dichiara Dario Nicoli della Cattolica di Brescia, presentando il progetto ­, il modello
Valef prevede di integrare i risultati dei test Invalsi di italiano, matematica e scienze con quelli della
prova professionale finale dei corsi, la cosiddetta 'prova esperta', un vero compito professionale di
laboratorio in cui sono integrate prove di lingua italiane e inglese, di discipline scientifico­matematiche,
diritto e informatica».
Entro dicembre le intese tra enti formatori e regioni e la costituzione del gruppo guida nazionale e del
nucleo tecnico di rivelazione sia nazionale sia territoriale.
Tra gennaio a marzo 2015 incontri formativi nei centri di formazione professionale (Cfp), elaborazione
della metodologia di autovalutazione del Cfp e di «Cfp in chiaro».
Quest' ultimo è un report sul servizio erogato dalle sedi formative in base a gestione degli allievi, esiti
formativi interni, efficacia sociale e continuità formativa, oltre agli esiti delle prove Invalsi e di quelle
regionali svolte dagli allievi, gli esiti dell' accreditamento e dei monitoraggi esterni regionali. Entro
settembre 2015 si produrrà «Il Cpf in chiaro»sui dati 2014 e l' autovalutazione fino alla produzione del
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piano di miglioramento, che sarà attuato entro marzo 2016. Con la raccolta dei rapporti di
autovalutazione e i focus group territoriali per valutare l' esito del primo ciclo di Valef, tra aprile e
settembre 2016, si concluderà la prima fase della sperimentazione. Alla scadenza del triennio, tra
ottobre­dicembre 2017 l' elaborazione di linee guida e restituzione pubblica degli esiti. «Sarà occasione
per rivedere la materia dell' accreditamento, delle ispezioni e dei controlli ­ conclude Nicoli, ridefinendo
con le regioni l' intero sistema».
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EMENAULE MICUCCI
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nn Soluzioni Calligaris ha rinnovato con Cisco la propria infrastruttura di rete, preparandola alle
esigenze future.
Un buon design per il datacenter
Da una parte l' esigenza di avere una rete
aziendale al passo con i tempi, con la
progettazione digitale e la mole di documenti
per questo scopo, i contenuti multimediali e le
sedi all' estero; dall' altra anche quella di
prevedere quello che servirà al datacenter in
futuro, soluzioni cloud o business continuity
che siano. Calligaris, noto marchio di
arredamento di design, ha deciso lo scorso
anno di riorganizzare l' infrastruttura di rete e
del datacenter, trovandosi oggi ad avere una
base con cui poter pensare anche al futuro.
Per il momento ci sono effetti collaterali
positivi: Calligaris ha visto già tagliata la
bolletta elettrica di queste infrastrutture del 25­
30% grazie alla semplificazione degli apparati
e alla maggiore efficienza di quelli nuovi, oltre
a un maggior ordine nel proprio datacenter
grazie alla fibra ottica channel over ethernet
che ha eliminato il groviglio di cavi prima
esistente.
«In primo luogo avevamo la necessità di avere
una rete efficiente e affidabile», racconta Paolo
Michielin, cio del gruppo Calligaris, «cosa che
diventava difficile da garantire avendo apparati
con quasi dieci anni di vita. In secondo luogo,
nel tempo è anche cambiata la tipologia di
traffico: prima la differenza la faceva la
crescita del numero di utenti mentre oggi è il tipo di traffico, con la videografica tridimensionale e i
contenuti digitali particolarmente robusti. Questo ha fatto la differenza, così abbiamo pensato a una
revisione progettuale della rete che consentisse per esempio l' adozione di cloud ibride, parte in casa e
parte all' esterno, ancora non realizzate.
Abbiamo pensato a una strutturazione della rete che consentisse la separazione del data center rispetto
alla periferia (le sedi esterne, ndr)».
Calligaris, nata nel 1923 come laboratorio artigianale per la costruzione di sedie, ha oggi un fatturato di
oltre 130 milioni di euro, il 60% del quale è legato alle esportazioni. Oltre alla sede di Manzano, in
provincia di Udine, ha altre sedi operative all' estero e una rete di distribuzione che comprende filiali
negli Stati Uniti, Francia e Giappone. Attraverso il partner Vem sistemi il gruppo ha scelto l' approccio
Cisco Unified Data Center e una soluzione completa di apparati Cisco per un' infrastruttura Unified
Fabric, che prevede la convergenza delle componenti local area network (lan) e storage area network
(san) attraverso la tecnologia fibre channel over ethernet. Il nuovo Data Center, invece, è composto da
switch Cisco Nexus 5000.
«Tutte le varie company sono connesse con noi», prosegue Michielin, «abbiamo un' erogazione
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Enti locali
centralizzata dei servizi: l' erp è centralizzato, residente nel data center usato dalle varie country, il crm
o la business intelligence per fare qualche esempio».
Per quanto riguarda la continuità aziendale, da fine 2007 Calligaris ha un sistema di disaster recovery
presso un provider a Milano che consente un ripristino entro le entro 36 ore. Il progetto è ora di
abbattere queste tempistiche con una nuova soluzione di business continuity per la quale esistono le
basi nella nuova infrastruttura. «Con questa soluzione abbiamo ridotto drasticamente alcune
complessità di gestione, a partire dai cavi, che fanno poi disordine nel data center. Ma soprattutto
abbiamo la garanzia della ridondanza degli apparati, velocità connessione e supporto al traffico di rete,
sempre più importante».
La parte più impegnativa e lunga del progetto è consistita nella fase di studio, definizione e scelta del
partner. «La realizzazione», continua il cio, «è stata invece rapida e poco impattante. Abbiamo fatto tutto
in un weekend, studiando prima il modo per impattare il meno possibile un' azienda che ha bisogno di
essere operativa praticamente 7 giorni su 7. Anche noi eravamo un po' scettici e ci eravamo premuniti
di una copertura per i primi giorni di avvio della rete, ma tranne un paio di problemi il primo giorno, non
abbiamo avuto altri problemi».
Uno dei risultati subito misurabili è stato il risparmio del 25­30% dell' energia elettrica: «La rete ha
consentito un' ottimizzazione nell' utilizzo degli apparati», conclude Michielin, «sono state eliminate
ridondanze anche in termini di server grazie al fatto di poter connettere in maniera più efficiente le
macchine. Il fatto di aver ridisegnato completamente l' infrastruttura ci ha consentito di eliminare
hardware. Ora ci occuperemo anche di adeguare il condizionamento, ormai eccessivo». (riproduzione
riservata)
ANDREA SECCHI
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Italia Oggi
Enti locali
Aleph.
Agenda digitale, per evitare la rottamazione Renzi
coinvolga Boschi
L' Italia è nella peggiore congiuntura che si
possa ipotizzare: deflazione e recessione
accompagnate da una disoccupazione
giovanile al 44,2% e un costo reale del denaro
a dieci anni del 2,5%. Basta aggiungere una
pubblica amministrazione da terzo mondo,
perché da decenni ridotta a una fabbrica di
posti per piazzare chi non ha alcuna capacità
di trovare un' occupazione nel settore privato e
con tecnologie ferme ai processi degli anni
Settanta per capire perché il prossimo
downgrade di Moody' s sia dietro l' angolo.
In questo contesto a Matteo Renzi non può
bastare una gita in Silicon Valley alla ricerca
dell' innovazione, magari per scoprire che l'
Irap a San Francisco e dintorni non è mai
esistita, altrimenti le varie Apple, Facebook o
Twitter mai avrebbero preso il largo. La base
imponibile dell' Irap, è bene ricordarlo, è data
dal costo del lavoro, quindi dal costo del
capitale umano specialistico, e dai proventi
delle opere dell' ingegno oltre agli interessi
passivi. In pratica, un' imposta ammazza start­
up.
In Italia la riforma della PA e la sua
modernizzazione tecnologica sono state
affidate a Marianna Madia. Quel poco che
traspare dalle frequenti interviste del ministro
in tema di agenda digitale non servirà a nulla per rilanciare l' economia del Belpaese. Le sue interviste
sono una collezione di frasi fatte e di affermazioni minime sullo stato dell' arte e sul da farsi. Leggendole
nessun imprenditore o investitore modifica di un nulla le proprie aspettative negative sul futuro del
Paese. La sua unica uscita pubblica è stata all' insegna della scena muta. L' evento Digital Venice è
stato anche il solito flop made in Italy. Un maxi e prolungato happy hour infarcito di proposte banali e di
discorsi sulle tecnologie del recente passato, senza un vera agenda e soprattutto senza vere proposte
degne di questo nome, ovvero documenti ben articolati e ricchi di dettagli su fatti specifici da valutare e
discutere.
Una compiuta e chiara visione di come il premier intenda affrontare quindi la riforma digitale della pa
non è ancora emersa, anche se gli annunci si susseguono. Forse Renzi punta più che altro a
comunicare, evocando indirettamente il cambiamento, che non ad agire. Il lungo e mediatico viaggio
californiano è servito proprio a questo: cari giovani italiani, invece di gonfiare le statistiche sulla
disoccupazione datevi da fare e fondate una start­up, diventate protagonisti del vostro destino. Facile a
dirsi ma difficile a farsi in Italia, perché se un giovane ha un' idea brillante gli conviene andare all' estero
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7 ottobre 2014
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Italia Oggi
Enti locali
a cercare finanziatori.
Renzi è stato votato per rottamare ma nel caso dell' agenda digitale, delegando al ministro Madia, è
riuscito a conseguire il risultato più difficile: l' autorottamazione.
Così non si va da nessuna parte e i ritardi tecnologici dell' Italia continueranno ad aggravarsi. Se Renzi
vuole cambiare passo, dovrebbe valutare il passaggio delle deleghe della Madia alla brava e capace
Maria Elena Boschi. (riproduzione riservata)
EDOARDO NARDUZZI
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6 ottobre 2014
larepubblica.it (Bologna)
Web
Distretti industriali Emilia, bene l' export
Uno spiraglio nella crisi. I distretti industriali
dell' Emilia­Romagna segnano, nel secondo
trimestre 2014, un +5,8% nell' export,
staccando di gran lunga la media italiana
(+3,1%). Ottimi segnali dalle piastrelle di
Sassuolo (+7,9%) e le macchine per l'
imballaggio di Bologna (+4,3%). Sono questi i
principali dati che emergono dal Monitor dei
distretti industriali dell' Emilia Romagna curato
dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa
Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca
Monte Parma. Si conferma la buona
performance dei distretti dell' alimentare: i
salumi del modenese (+2,6%), l' alimentare di
Parma (+7,1%), l' ortofrutta romagnola
(+8,7%), i salumi di Parma (+2,5%), il lattiero­
caseario parmense con un incremento a due
cifre (+20%), il lattiero caseario di Reggio
Emilia (+3,4%) e i salumi di Reggio Emilia
(+7,5%). In crescita anche il settore della
meccanica trainato dalle macchine utensili di
Piacenza (+49,73%). Chiudono in negativo la
maglieria e abbigliamento di Carpi (­10%) e le
calzature di Fusignano Bagnacavallo (­14,8%).
"Nel complesso l' export dei distretti regionali è
cresciuto più del manifatturiero (sia regionale
che nazionale) ­ commenta Adriano Maestri,
direttore regionale di Intesa Sanpaolo ­
confermandosi realtà fortemente internazionalizzate, dinamiche e competitive anche rispetto ai
competitor internazionali. Spicca infatti la miglior performance dei distretti dell' Emilia­Romagna anche
rispetto ai principali paesi europei: Germania e Francia".
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7 ottobre 2014
lugonotizie
Web
Successo per la trasferta austriaca del cantautore
Michele Fenati
Molti applausi e apprezzamenti hanno
suggellato la trasferta austriaca del cantautore
e interprete voltanese Michele Fenati, che
venerdì 3 e sabato 4 ottobre ha portato ad
Amstetten e Salisburgo i suoi concerti dedicati
alla canzone italiana moderna rielaborata in
chiave classica, su invito del locale comitato
della Società Dante Alighieri. A Salisburgo, in
particolare, il concerto era atteso, perché ha
rappresentato il momento inaugurale della
nuova sede della Società Dante Alighieri ad
anticipare la Lange Nacht der Museen, la
Lunga Notte dei Musei. Tra i presenti c'era
anche l'attuale presidente del Festival di
Vienna e il prossimo direttore del Festival di
Salisburgo, Markus Hinterhäuser. Le
acclamazioni (tre bis richiesti ad Amstetten e
altrettanti a Salisburgo) e l'accoglienza
ricevute portano oggi Fenati, oltre che a
ringraziare il pubblico austriaco, a definirsi
«molto positivamente sorpreso dal calore e
dall'entusiasmo dimostrati e soprattutto
dall'amore manifestato nei confronti dell'Italia e
della sua cultura, anche in quegli aspetti
musicali, legati ai cantautori, forse meno noti in
Europa.» Sul palcoscenico, Fenati era
accompagnato da Gabriele Zanchini a
pianoforte e fisarmonica, Giulia Lazzarini al
violino e Antonio Cortesi al violoncello e per alcuni brani ad accompagnarlo c'era la sua chitarra. Il
pubblico austriaco ha molto apprezzato l'originale rielaborazione classica di brani di Lucio Battisti,
Fabrizio De André, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Paolo Conte e altri celebri cantautori italiani. Particolari
consensi hanno riscosso inoltre le doti canore di Michele Fenati. Apprezzamenti e auguri per l'iniziativa
promossa erano arrivati poco prima della partenza di Fenati per l'Austria anche dal presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano. Analoghe esibizioni si erano già tenute nel giugno scorso sempre in
Austria, a Klagenfurt e Spittal/Drau, sempre su invito della Società Dante Alighieri, fondata da Giosue
Carducci nel 1898 per la divulgazione della cultura italiana nel mondo. E ora sono in corso contatti per
organizzare concerti simili anche a Vienna e Linz. Nel frattempo, appena rientrato in Italia, Michele
Fenati sta iniziando a preparare il suo prossimo tour nazionale.
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7 ottobre 2014
lugonotizie
Web
A Fusignano due serate con Grandezze &
Meraviglie, il festival musicale estense
Doppio appuntamento all'auditorium
Arcangelo Corelli" mercoledì 8 e giovedì 30
ottobre L'ottava edizione di Grandezze &
Meraviglie, il festival musicale estense,
quest'anno farà ben due tappe a Fusignano,
che si terranno entrambe alle 21 all'auditorium
Arcangelo Corelli, in corso Emaldi 109. Dopo
la grande celebrazione corelliana del 2013,
Fusignano insieme alla cittadina modenese di
Zocca realizza così il progetto Bononcini &
Corelli, per rendere stabile la collaborazione
con il festival Grandezze & Meraviglie, una
delle più prestigiose manifestazioni di musica
antica italiane. Il primo appuntamento sarà
mercoledì 8 ottobre per il concerto Violin
acrobatique, la grande musica barocca
francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe
Rameau, con Suzanne Scholz al violino
barocco e Michael Hell al clavicembalo. Sia
per Jean­Marie Leclair (1697­1764), sia per
Jean Philippe Rameau (1683­1764) ricorre
quest'ano il 250esimo anniversario della
scomparsa. I due compositori rappresentano
l'apice della musica in Francia prima della
rivoluzione francese, con una meravigliosa
ricchezza armonica che tocca i più profondi
sentimenti sia degli ascoltatori, sia dei
musicisti che la eseguono. Giovedì 30 ottobre
si celebra invece il musicista veneziano Tomaso Albinoni. I dodici concerti dell'Opera 5 che saranno
eseguiti sono una delle raccolte di Albinoni più interessanti dal punto di vista melodico e armonico: uno
stupendo esempio dello stile veneziano più puro e barocco. Sul parco l'orchestra barocca Armoniosa,
violino e direzione di Francesco Cerrato. Per informazioni e prenotazioni, telefono 059 214333, email
[email protected]. È possibile consultare il programma completo sul sito
www.grandezzemeraviglie.it.
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7 ottobre 2014
lugonotizie
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'Incontri della Pieve', domenica a Bagnacavallo si
parla dell'Evangelii Gaudium di Papa Francesco
Si terrà domenica 12 ottobre alle ore 16 nella
splendida cornice della Pieve Romanica di
San Pietro in Sylvis di Bagnacavallo, il
secondo appuntamento con gli 'Incontri della
Pieve', promosso dalla diocesi di Faenza­
Modigliana e dal Comitato Romagna­
Camaldoli. Tema dell'incontro è il documento
di Papa Francesco Evangelii Gaudium per un
nuovo umanesimo in vista del convegno
ecclesiale di Firenze 2015. All'incontro
interverranno don Virginio Colmegna,
presidente della Casa della Carità di Milano, e
il prof. Guglielmo Forni Rosa, scrittore e
filosofo già docente dell'Università di Bologna.
Virginio Colmegna, ordinato sacerdote della
diocesi di Milano nel 1969, è stato assistente
ecclesiastico della Fuci e del Movimento
Lavoratori di Azione Cattolica nonché parroco
della Chiesa della Resurrezione a Sesto San
Giovanni. Nel 1993 il cardinale Carlo Maria
Martini lo nominò direttore della Caritas
Ambrosiana e nel 2002 presidente della
neonata Casa della carità che tuttora presiede.
Nata come casa di accoglienza per i più
bisognosi, la Fondazione Casa della Carità ha
dato inoltre vita al Villaggio Solidale nel Parco
Lambro, al centro Identità Plurali attivo
nell'espressione artistica delle culture
immigrate, alla Biblioteca del confine e alla rassegna La vita nuda, organizzata in collaborazione con il
Politecnico di Milano. Vice presidente del Centro Ambrosiano di Solidarietà, Virginio Colmegna ha
fondato, con don Enzo Capitani, la Fondazione Sasso di Maremma, in Toscana. Nel 2011 l'Università
degli Studi di Milano­Bicocca gli ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Scienze
Pedagogiche. Guglielmo Forni Rosa è stato professore ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di
lettere dell'Università di Bologna. I studi si sono concentrati soprattutto sul pensiero di J.J. Rousseau,
Maritain, Husserl, Lévi­Strauss, Karl Barth, Simone Weil e sul modernismo religioso francese (Loisy,
Blondel, Laberthonnière), come testimoniano numerosi saggi pubblicati da editori italiani e francesi. Il
tema che lo ha occupato di più è il rapporto fra religione cristiana e società moderna, per cui anche le
letture e i corsi su Durkheim e Weber si sono rivelate importanti. Da molti anni è membro del dottorato
in Studi religiosi dell'Università di Bologna e del consiglio di amministrazione della «Société
internationale des amis du Musée J.­J. Rousseau». La sua più recente pubblicazione è l'edizione
italiana delle Lettere morali di Rousseau, di cui ha curato la traduzione, l'introduzione e il commento. Ha
scritto anche importanti opere di narrativa. Modererà l'incontro e gli interventi il biblista Piero Stefani
della Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale, mentre gli inserti musicali saranno curati da Valentina
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7 ottobre 2014
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lugonotizie
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Silingardi all'oboe e da Giacomo Sangiorgi al pianoforte.
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7 ottobre 2014
lugonotizie
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Il 13 ottobre sesta edizione della disfida del
cappelletto a cura di Slow Food
In gara, al Radicchio Rosso di Ravenna, sette
ristoranti. Prenotazioni entro l'11 ottobre Il 13
ottobre si svolgerà la sesta edizione del gioco
dedicato dalla condotta Slow Food di Ravenna
al cappelletto, il secolare vessillo della
Romagna mangereccia. L'appuntamento è alle
20.30 al ristorante Radicchio Rosso, via
Stradone 74. Una disfida tutta romagnola, con
sette buone mezze porzioni di cappelletti,
rigorosamente in brodo, proposti da sette
ristoranti e osterie, che per quest'anno sono
stati scelti solo nella provincia di Ravenna: Il
Trebbo di San Pietro in Vincoli, Molinetto di
Punta Marina Terme, Passatelli 1962 di
Ravenna, Kolibrì di Savarna, Malabocca di
Bagnacavallo, La Madia di Granarolo
Faentino, Felix di Milano Marittima. Come ogni
anno un ospite parlerà e darà il suo parere sul
cappelletto di Romagna. Per questa edizione
sarà Graziano Pozzetto. Il cappelletto, che è
solo romagnolo, quale sia il ripieno (cappone,
lonza, ricotta, cacio, uova, noce moscata,
raviggiolo, parmigiano, sale e pepe e anche
scorza di limone grattata) si scrive, si dice e si
mangia al plurale: i caplétt. Si gustano uno alla
volta, cullandoli nel cucchiaio affondato nel
brodo e portati alle labbra con un movimento
composto, quasi solenne. Ed è nel brodo che il
cappelletto si esalta. I partecipanti alla cena saranno i giudici e, forniti di una scheda di valutazione che
andrà da un minimo di 1 punto a un massimo di 10, daranno il loro voto ad ogni singolo piatto.
Dovranno valutare l'aspetto visivo (forma, colore, chiusura, aperti o rotti), l'aspetto olfattivo (aroma,
profumo), l'aspetto gustativo (sapore, dolcezza, untuosità, speziatura, consistenza nella masticazione).
Il ristorante Ustareja di Dù Cantòn, vincitore dell'ultima disfida, che ha tenuto in consegna il premio
finale, una zuppiera in ceramica di Faenza, per tutto l'anno, passerà il testimone al cappelletto che
piacerà maggiormente e il vincitore la terrà in consegna fino alla disfida del prossimo anno. Ci saranno
sette edizioni al termine delle quali i sette vincitori si confronteranno nella disfida finale che decreterà il
cappelletto principe della Romagna. Il vincitore conquisterà la zuppiera che diverrà sua e potrà esporla,
con orgoglio, nel proprio ristorante. Il disegno della zuppiera è stato fatto da Tonino Guerra e realizzata
dallo Studio Lega di Faenza. I cappelletti saranno preceduti da un antipasto e seguiti da una zuppa
inglese, preparati dal ristorante Radicchio Rosso. I vini in abbinamento sono della Cantine Intesa di
Modigliana (FC) che sarà presente con la linea I Calanchi. Costo della serata: 30 euro per i soci, 35 per
i non soci. Prenotazione obbligatoria e vincolante, accettata in ordine progressivo, entro sabato 11
ottobre telefonando a Mauro Zanarini al 335­375212 o scrivendo a [email protected]. Posti
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92
7 ottobre 2014
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lugonotizie
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disponibili: massimo 80. Il ricavato della serata servirà a contribuire alla realizzazione di un progetto,
che la condotta di Ravenna sta programmando, di educazione sensoriale rivolto ai giovani.
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7 ottobre 2014
lugonotizie
Web
Matrix a Conselice, soddisfazione del Partito
socialista per la decisione del Consiglio di Stato
"Già dopo l'approvazione della Regione, nel
gennaio di quest'anno, del progetto di
insediamento dell'impianto di Officine
dell'Ambiente­Matrix nel comune di Conselice,
avevamo espresso pubblicamente la nostra
contrarietà, disponibili a sostenere iniziative in
quella direzione" lo dichiara in una nota
stampa il Partito Socialista della provincia di
Ravenna commentando la decisione del
Consiglio di Stato che nelle scorse settimana
ha accolto le istanze cautelari dei ricorrenti
sollecitando il TAR di Bologna ad esprimersi
sui ricorsi. "Sono molteplici infatti ­
proseguono i socialisti ­ le motivazioni di
avversità che riguardano in generale la non
compatibilità di tale insediamento con la
prevalente vocazione di quel territorio ricco di
fiorenti aziende agricole, industrie
agroalimentari e a ridosso di terreni a
coltivazioni biologiche. Si tratta di un progetto
che prevede la realizzazione di materiale
ceramico, utilizzando parte delle scorie
provenienti dagli inceneritori e
termovalorizzatori di Hera in Emilia Romagna,
scorie che producono, come rilevato da diversi
oncologi, sostanze nocive fra cui la diossina.
Considerando che la pianura padana è una
delle aree più inquinate della terra ci
chiedavamo già allora e continuiamo a chiederci come mai la Regione abbia approvato tale progetto.
Non solo, l'insediamento provocherebbe anche un considerevole aumento di traffico di mezzi pesanti
con gravi conseguenze sia sulla viabilità che sulla salute dei cittadini. La bozza del DUP 2015/2017
documento unico di programmazione appena presentata dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna
ha tra gli obiettivi anche quello di favorire lo sviluppo del turismo sul territorio, puntando sulle peculiarità
locali e valorizzando, tra gli altri, il patrimonio enogastronomico e paesaggistico. I socialisti chiedono
quindi un comportamento coerente con questi indirizzi che evidentemente confliggono con la
realizzazione di Matrix".
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7 ottobre 2014
lugonotizie
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Cotignola, c'è tempo fino al 17 ottobre per iscriversi
all'università per gli adulti
I corsi disponibili: cultura locale, tango
argentino, informatica, pedagogia e un
laboratorio di ceramica C'è tempo fino a
venerdì 17 ottobre per iscriversi ai corsi
organizzati dall'Università per adulti di Lugo
che si terranno a Cotignola. Nello specifico,
sono in programma quattro corsi e un
laboratorio. 'Cultura locale' (dal 27 ottobre alle
scuole medie), 'Tango argentino' (dal 27
ottobre a Barbiano), il corso base di
informatica 'La scatola magica' (dal 27 ottobre
alle scuole medie), 'Pedagogia: essere genitori
oggi, tra risorse ed emozioni' (dal 26 gennaio
alle scuole medie), e infine il laboratorio di
ceramica 'Terra e fuoco ­ Arte e tecnica della
ceramica' (dal 28 gennaio presso presso La
Morada Casa Studio). Per i corsi che si
attiveranno nel 2015 la scadenza per le
iscrizioni è invece prorogata al 20 dicembre.
Le domande di iscrizione sono raccolte dalla
segreteria dell'Università per adulti, a Lugo in
viale Orsini 6, presso il liceo scientifico. Per
informazioni, telefono 0545 900197, oppure
contattare l'Urp del Comune di Cotignola al
numero 0545 908826.
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7 ottobre 2014
lugonotizie
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LA POSTA DEI LETTORI / Il problema delle auto di
fronte alla scuola Codazzi di Lugo
Abito da circa 20 anni nei pressi di v.le Europa
(a Lugo ndr) lungo cui si affaccia la scuola
elementare Agostino Codazzi che è divenuta,
col tempo, la più popolata del Comune. Mi
capita spesso di passare la mattina di fronte a
tale scuola mentre arrivano i genitori che
accompagnano i figli; già alle 8 del mattino
sono presenti decine e decine di auto che
scaricano i ragazzi pronti per entrare a scuola,
in questa situazione si crea una certa
confusione per la difficoltà nel parcheggiare le
auto dato che quasi tutti i genitori si spostano
con questo mezzo di trasporto. Ci sono anche
ragazzi in bicicletta ma prevalgono quelli che
arrivano con l'auto dei genitori anche se, come
mi è capitato di vedere, abitano poco distante
dalla scuola. In un primo tempo a disciplinare
questo traffico vi era un solo vigile, ora invece
sono addirittura tre, anche per favorire
l'attraversamento della strada lungo le strisce
pedonali. Per ovviare a tale difficoltà si è
costruito un nuovo parcheggio utilizzando
un'area libera sul lato opposto della strada. La
soluzione, a mio parere, per ovviare a questa
confusione che genera anche piccoli incidenti
fra le auto, poteva essere adottata, già tempo
fa, col trasporto di pulmini ecocompatibili che
raccolgono i ragazzi lungo l'itinerario previsto
in base alla provenienza dei singoli, così da evitare tutta la confusione suddetta e far risparmiare ai
genitori l'impegno del trasporto dei figli con l'auto, ma anche risparmiare del combustibile con meni
inquinamento dell'atmosfera. Sarebbe anche un modo per insegnare ai piccoli alunni come sia possibile
muoversi senza inquinare e senza consumi anomali. Oggi si parla tanto di risparmio energetico e
l'esempio deve venire anche da queste situazioni. Altro sistema di mobilità sostenibile, che a Lugo non
è ancora stata applicato in questo campo, è il cosiddetto "PIEDIBUS" utilizzabile da coloro che stanno
nelle vicinanze della scuola perché si tratta di raccogliere i bambini all'uscita di casa, ordinarli in fila,
porre alla fine della fila un adulto o un volontario così come all'inizio per disciplinare il tutto; anche
questo è un sistema pratico per insegnare a muoversi senza l'utilizzo dell'auto sempre per non
inquinare l'atmosfera ed a scopo didattico per i ragazzi. Evidentemente lo si può fare sia all'ingresso
che all'uscita della scuola. Tutti questi sistemi sono applicate in altre realtà anche vicine e si tratta anche
di un insegnamento per i genitori che devono trasmettere ai figli una cultura ambientale valida. Mi
sembra che non sia un sistema costoso anche se i Comuni in certi casi soffrono per mancanza di
finanziamenti ma il tutto a lungo andare sarebbe poi un risparmio. Spero di aver contribuito ad
un'iniziativa possibile e sono comunque a disposizione per eventuali discussioni e iniziative in questa
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96
7 ottobre 2014
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lugonotizie
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ottica di Educazione Ambientale e culturale. Mi rivolgo anche agli Assessori all'istruzione dei Comuni
dell'Unione per potere collaborare verso una Cultura Green ­ Eco ­ Bio. Ringrazio per l'attenzione
Luciano Baruzzi Geografo Ambientalista
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7 ottobre 2014
lugonotzie
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Il Mercatino Regionale Francese arriva in Largo
Repubblica a Lugo
Profumi, sapori e colori d'oltralpe in questa
nuova edizione del Mercatino Regionale
Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a
Lugo in Largo Repubblica. Tante le
prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte
rigorosamente di qualità e tradizione francese.
Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno
essere abbinati ad un'ampia gamma di vini
provenienti dalle più importanti regioni vinicole
d'Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni
dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con
oltre venti varietà di ripieno, su un gran
numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad
arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i
macarons. Una grande tavolozza di colori è
rappresentata dallo stand delle spezie e, a
completamento dell'offerta enogastronomica,
non mancheranno baguettes e croissants
appena sfornati nello spazio della Boulangerie.
Anche i vini sono presentati in oltre 30 varianti,
dallo Champagne al Bordeaux fino al Sidro. I
salumi hanno particolari tipi di produzione che
abbinano spezie ed erbe aromatiche. La
pasticceria proveniente dal Maghreb ha
un'ampia offerta di prodotti e una grande
tavolozza di colori è rappresentata dallo stand
delle spezie, le quali provengono, nella
maggior parte dei casi, dalle ex colonie
francesi. Da non perdere è lo spazio dedicato alle crepes e alle gastronomia, tutte specialità da
degustare calde. A conclusione dello spazio enogastronomico non poteva mancare la baguette, calda,
appena sfornata. I forni della Boulangerie preparano anche croissant e pasticceria da forno che fa bella
mostra su uno stand di oltre 12 metri. In questo piccolo angolo di Francia che si presenta nella tua città
troverai anche l'artigianato, con un'ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda,
saponi, profumi, le tovaglie provenzali e tanto altro ancora. Orari: venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato
e domenica dalle 10.00 alle 19.30. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Lugo.
MERCATINO REGIONALE FRANCESE Il Mercatino Regionale Francese è un evento proposto da un
gruppo di operatori commerciali francesi che hanno maturato un'esperienza internazionale in questo
settore. La tipicità del prodotto e la professionalità degli espositori ha permesso, in questi anni, uno
sviluppo sia in termini di proposte, sia delle località che lo hanno ospitato, tanto da arrivare, nel 2013, in
oltre 30 città dell'Italia centro­settentrionale. L'evento, ospitato nei centri storici con lo scopo di
vivacizzarli, ha permesso anche di dare impulso al commercio locale. Visitare il mercatino vuol dire
immergersi in una mescolanza di profumi e di colori che lo rende molto particolare e caratteristico.
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7 ottobre 2014
lugonotzie
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In aumento i controlli contro lo spaccio davanti alle
scuole
Alta l'attenzione della Prefettura sul fenomeno
segnalato dai dirigenti scolastici Continua
l'impegno del Prefetto nel prestare attenzione
alla varie problematiche che possono aprirsi in
occasione dell'inizio dell'anno scolastico. "Il
mondo della scuola ­ si legge in una nota
stampa della Prefettura ­ riveste i connotati di
un servizio pubblico di estrema delicatezza e
di notevole importanza poiché riguarda il
benessere dei giovani nella fase importante
della loro vita che concerne la formazione".
"Estrema importanza ­ sottolinea la nota ­ va
dedicata a tutti i momenti collaterali al tempo
più strettamente scolastico; quindi occorre
monitorare il buon andamento del servizio di
trasporto, per esempio, poiché una buona
parte degli studenti è pendolare e quindi ha
necessità di fruire di un servizio di trasporto su
gomma o ferroviario utile in ragione degli orari
scolastici. Purtuttavia esistono altre questioni
che in data odierna i responsabili di tutti gli
istituti superiori di Ravenna e Lugo hanno
voluto condividere con il Prefetto. Fra questi
argomenti è stato tra trattato quello del
fenomeno dello spaccio di stupefacenti nei
pressi delle scuole". L'argomento non è
assolutamente una novità tant'è che a più
riprese la Prefettura di Ravenna si è
interessata al tema specifico. Normalmente gli istituti scolastici, soprattutto negli orari di ingresso e dì
uscita degli studenti, sono già oggetto di vigilanza e di attenzione da parte delle Forze dell'Ordine,
anche in considerazione della circostanza che alcuni istituti scolastici risiedono nelle zone già
maggiormente attenzionate a contrasto del fenomeno di degrado urbano. Purtuttavia il Prefetto ha
voluto testimoniare ai dirigenti la sua più ampia disponibilità assicurando l'implementazione di azioni di
contrasto dello spaccio nei pressi di tutti gli istituti scolastici "poiché la tutela dei ragazzi nel momento
fondamentale della loro formazione costituisce un obiettivo primario".
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7 ottobre 2014
lugonotzie
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Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality
(EW.HO)
Dall'11 al 14 ottobre tra Ravenna, Bassa
Romagna e Terre di Faenza educational tour
"Emotional Wine & Food Hospitality (EW.HO)"
La Provincia di Ravenna è partner del Progetto
Europeo Solum, cofinanziato dal Programma
transfrontaliero Italia­Slovenia, che ha la
finalità di valorizzare i prodotti tipici,
enogastronomici e dell'artigianato artistico
dell'area del nord est italiano e della Slovenia,
oltre che di unire e promuovere una migliore
cooperazione tra i fornitori di prodotti tipici,
prodotti artigianali e mestieri tradizionali
transfrontalieri per incrementare anche il
potenziale turistico dell'intera area. Nell'ambito
del Progetto Solum, la Provincia di Ravenna
organizza un Educational Tour che si svolgerà
a Ravenna e nelle zone della Bassa Romagna
e Terre di Faenza dall'11 al 14 ottobre 2014.
Vedrà coinvolti 11 Tour Operator provenienti
da Regno Unito, Norvegia, Danimarca,
Olanda, Germania, Spagna, Romania e
Russia, tutti paesi con voli diretti sull'aeroporto
di Bologna per permettere una migliore
accessibilità e fruizione dell'area. Oltre agli
operatori stranieri parteciperanno 6 giornalisti
di importanti testate italiane alcune delle quali
legate al settore dell'enogastronomia, anche
telematico, con ampia diffusione sulla rete.
Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le eccellenze che
caratterizzano Ravenna e la sua provincia: dai monumenti patrimonio dell'Unesco, alla tradizione
ceramica faentina, attraverso la scoperta della gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni locali con le
dimostrazioni pratiche alle quali avranno modo di assistere. Nell'ambito di questo educational sono
previsti due workshop, articolati come momenti di incontro con le realtà locali, che si terranno
rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il 12 ottobre alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedì 13
ottobre alle ore 18:00. I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei rispettivi comuni e
saranno organizzati secondo un'agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di
incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno
aderito all'iniziativa. L'educational prevede anche lunedì 13 ottobre uno show­cooking al Bocon Divino di
Bagnacavallo condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena
Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta
il filo conduttore sarà l'utilizzo di prodotti dei Territori Solum.
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7 ottobre 2014
PavaglioneLugo.net
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Il 23 novembre le elezioni in una regione importante
Ricordi di gioventù... Il Comitato Prodi di Lugo,
il primo Comitato Prodi nato in Italia dopo la
scesa in campo del Professore: il compianto
Valter Ricci Bitti, Giacomo Casadio. Marcello
Savini, Nino Taglioni, io.... Lavorammo a lungo
per la prima campagna elettorale di Errani alla
Presidenza della Regione, in tanti, non solo noi
del Comitato; Taglioni ed altri andarono a
Bologna a consegnare al candidato Errani il
contributo di Lugo per il suo programma
elettorale e che lui fece proprio. Uno di noi (si
dice il peccato non il peccatore), disse "Voglio
candidarmi a consigliere regionale, ho la
possibilità e il diritto di farlo, vero?" quando si
discuteva anche dei nomi, della lista, tema
sempre prioritario perchè le idee marciano con
le gambe degli uomini. La risposta era un sì
scontato, a quei tempi, anche se poi non lo
fece, forse lo aveva detto per scherzo, ma
certamente per esprimere una valutazione
politica che allora, appunto allora, appariva
scontata nel clima nuovo dell'Ulivo, del passo
indietro dei partiti e in avanti della società
civile, della Partecipazione, delle Primarie.
Altri giorni, questi di oggi: ma sui valori
fondamentali non dovrebbe essere che si va in
avanti invece che indietro? Quest'ultimo caso
si chiama restaurazione, in politica.... Un
lettore­proprietario nei commenti ci chiedeva i nomi dei candidati al consiglio regionale. Ovviamente li
abbiamo già pubblicati subito dopo che si sono saputi, quelli dei probabili, dei più probabili. La faentina
Manuela Rontini, renziarenziana e la ravennate Mara Roncuzzi, le due donne; il fisignanese Mirko
Bagnari e il ravennate Gianni Bessi, i due uomini. Si potrà esprimere una preferenza per una donna e
una per un uomo e due saranno eletti, forse tre, se il Pd nella nostra Provincia avrà molti voti.
Decisamente limitata la scelta, quindi: o una o l'altra, o uno o l'altro; testa o croce, nulla di più!
Ovviamente come sempre una scelta che ci viene calata dall'alto, a Lugo ormai siamo esperti di "abuso
di potere" da parte di un partito che ha l'uno virgola di iscritti rispetto al numero di votanti (ovviamente, i
votanti, conseguentemente in forte calo), da parte di dirigenti che decidono senza far votare a scrutinio
segreto nemmeno i pochi iscritti, tanto sono bravi loro, a scegliere, loro sono i più bravi. Tanto per
tornare ai bei tempi andati, sulle candidature di Albonetti e di Mercatali al Parlamento, ovviamente su
sollecitazione del Comitato Prodi, i dirigenti di allora del Pd (Pirazzini) fecero votare a scrutinio segreto
in un'affollatissima assemblea al Tondo, appunto con oltre cento votanti. Ovviamente qualche voce
critica al metodo di scelta si sta sentendo, in particolare dai tanti che hanno votato Balzani. "Serviva un
ragionamento più approfondito. Il gruppo dirigente doveva formulare una proposta da mettere in
discussione e non si è fatto nemmeno un ragionamento approfondito sui motivi dell'astensione alle
Primarie (Nevio Salimbeni). Ma si sentono anche voci decisamente stonate, quella del Capo, del
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101
7 ottobre 2014
<­­ Segue
PavaglioneLugo.net
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segretario provinciale De Pascale che dice: "Aver voluto fare le primarie a tutti costi non è stata
un'esigenza degli elettori" !!? Se è questo ciò che pensa del suo elettorato il Capo, siamo davvero su
una brutta strada. Decidere loro, gli elettori, non delegare la scelta, non lasciarlo fare ad altri, è un
piacere indiscutibile, lo sanno anche i ragazzini di pochi anni, che lo sanno anche troppo!? Si nasce con
il piacere di voler decidere noi. I pochi a non volerlo sapere, a far finta di non saperlo, a "fregarsene",
sono quelli che pretendono di continuare a farlo loro per gli altri. Ovvio che per esercitare un piacere
occorre sapere che c'è! Quattro manifesti si mettono anche per la festa della cinofila, con tutto il rispetto
per i cani e di chi giustamente li ama. Con i nostri due euro e con quelli dei tanti che hanno dato in più,
si facevano quattro manifesti e si facevano attaccare.... Arrigo Antonellini
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7 ottobre 2014
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Ancora soddisfazione per il successo delle Primarie
Il segretario del PD di Imola sottolinea con
soddisfazione la grande affluenza alle urne,
sabato scorso per la scelta dei candidati al
Consiglio Regionale, con 3.470 votanti, un
migliaio di voti in più della settimana
precedente. Facile pensare, con questo dato,
che tutti coloro che avevano votato per il
Presidente della Regione siano tornati a
votare, "rispendendo" i due euro, sei giorni
dopo. "Gli iscritti sono stanchi delle Primarie",
aveva detto invece il segretario della nostra
provincia, sono stanchi di decidere loro, sono
contenti di far scegliere ai dirigenti!!? "E'
andata molto bene ­ dice Marco Raccagna,
segretario di Imola ­ i cittadini hanno mostrato
interesse, tanto da infondere a questo risultato
un notevole rilievo e al partito una maggiore
forza". Già eventi di grande valenza politica
come questi, oltre che necessari, hanno anche
il vantaggio, oltre a quello di portare denaro
alle casse, anche di dare "morale alla truppa":
e che ce ne sia bisogno con il calo di Renzi nei
sondaggi, sarebbe evidente. "Il fatto che i due
esponenti sfavoriti abbiano prevalso potrebbe
incidere sull'esito delle elezioni di novembre?",
gli è stato chiesto. "Ogni candidato ha il suo
appeal, la sua cerchia di sostenitori. I candidati
non sono mai tutti uguali: ognuno ha la propria
storia ed è capace di stimolare gli elettori in maniere differente". Anche questo è un vantaggio delle
Primarie, lo stimolo che viene dato agli elettori. Certo sono le persone quelle che fanno viaggiare le idee
con le loro, diverse, gambe: le persone sono tutte diverse. Non è uguale se il Sindaco è Cortesi o
Ranalli, anche se entrambi sono del Pd. Sono i programmi a fare la differenza? Chi se li ricorda più....
Intanto i successi delle Primarie del PD finalmente fanno pensare anche gli altri patiti. Il capo gruppo di
FI a Imola dice che "La base elettorale, piuttosto che seguire i diktat dei dirigenti, preferisce scegliere
con la propria testa, guardando alle persone piuttosto che seguire le direttive a testa bassa, come
dimostra la sconfitta dei favoriti; "le decisioni calate dall'alto ormai non funzionano più, si predilige la
novità e la competenza". "Un appello al rinnovamento che arriva dalla base e che deve aprire un
dibattito in tutti i partiti indistintamente. Anche in Forza Italia, chiamato ora a proporre volti nuovi e a
dare una spallata a tutto ciò che sa di vecchio e minestra riscaldata". Arrigo Antonellini
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7 ottobre 2014
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Cooperare per competere
Per tutti i giovani (e meno giovani) che
decidono di affrontare il rischio d'impresa
insieme ad altri, RicercAzione organizza,
all'interno del progetto Impresa creativa:
missione possibile, degli incontri di
consulenza e orientamento gratuiti.Tre gli
appuntamenti in programma (della durata di 2
ore ciascuno): giovedì 9 ottobre Motivazioni e
selfskills, giovedì 16 ottobre Costituzione e
gestione e giovedì 22 ottobre Mercato e
marketing. Tutti gli incontri si svolgeranno in
via Castellani, 25 a Faenza, presso
RicercAzione dalle ore 17,00 alle ore 19,00. Le
iscrizioni sono gratuite e verrà data priorità ai
giovani sotto i 35 anni. Il progetto "Impresa
creativa: missione possibile é promosso
dall'U.P.I. (Unione Province Italiane) e
finanziato nel quadro di Azione
ProvincEgiovani dal Dipartimento della
Gioventù della Presidenza del Consiglio dei
Ministri. Gli altri partners: RicercAzione
soc.coop.sociale arl, Unione dei comuni della
Romagna Faentina, Unione dei Comuni della
Bassa Romagna, Comune di Cesena,
Fondazione Augusta Pini, Comune di Cervia,
CNA Rimini, Confersercenti Rimini,
Confartigianato Rimini, Aiccon, Formula
Servizi coop., Provincia di Rimini. Per info:
Annalisa Gambarrota ­ 0546.25025 ­ [email protected]
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7 ottobre 2014
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Educational Tour Emotional Wine & Food Hospitality
(EW.HO)
La Provincia di Ravenna è partner del Progetto
Europeo Solum, cofinanziato dal Programma
transfrontaliero Italia­Slovenia, che ha la
finalità di valorizzare i prodotti tipici,
enogastronomici e dell' artigianato artistico
dell' area del nord est italiano e della Slovenia,
oltre che di unire e promuovere una migliore
cooperazione tra i fornitori di prodotti tipici,
prodotti artigianali e mestieri tradizionali
transfrontalieri per incrementare anche il
potenziale turistico dell'intera area. Nell'ambito
del Progetto Solum, la Provincia di Ravenna
organizza un Educational Tour che si svolgerà
nelle zone della Bassa Romagna e Terre di
Faenza dall'11 al 14 ottobre 2014. Vedrà
coinvolti 11 Tour Operator provenienti da
Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda,
Germania, Spagna, Romania e Russia, tutti
paesi con voli diretti sull'aeroporto di Bologna
per permettere una migliore accessibilità e
fruizione dell'area. Oltre agli operatori stranieri
parteciperanno 6 giornalisti di importanti
testate italiane alcune delle quali legate al
settore dell'enogastronomia, anche telematico,
con ampia diffusione sulla rete. Durante questi
tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di
testare con mano le eccellenze che
caratterizzano Ravenna e la sua provincia: dai
monumenti patrimonio dell'Unesco, alla tradizione ceramica faentina, attraverso la scoperta della
gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni locali con le dimostrazioni pratiche alle quali avranno modo
di assistere. Nell'ambito di questo educational sono previsti due workshop, articolati come momenti di
incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il 12 ottobre
alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedì 13 ottobre alle ore 18:00. I workshop saranno preceduti dal saluto
dei sindaci dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo un'agenda appuntamenti individuale che
permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni
con gli operatori locali che hanno aderito all'iniziativa. L'educational si concluderà lunedì 13 ottobre con
uno show­cooking condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la
slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora
una volta il filo conduttore sarà l'utilizzo di prodotti dei Territori Solum. Contatti Provincia di Ravenna
Servizio Commercio e Offerta Turistica 0544 258549 [email protected]
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7 ottobre 2014
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Premio europeo 2014 per la promozione d'impresa
A Napoli, secondo posto per il progetto di
Unioncamere regionale e delle Camere di
commercio dell'Emilia­Romagna al concorso
European Enterprise Promotion Awards che
segnala le iniziative più innovative ed efficaci
di enti pubblici e partenariati pubblico­privati
dell'Ue, a sostegno dell'imprenditoria.
Dall'Assemblea Europea delle PMI, che si è
svolta a Napoli nell'ambito del semestre di
Presidenza italiana dell'UE, arriva un
riconoscimento alla progettualità e alla
capacità del Sistema Camerale di sostenere le
imprese in stretta connessione a istituzioni e
associazioni imprenditoriali. Tra i 22 finalisti
dell'ottava edizione dell'European Enterprise
Promotion Awards selezionati su alcune
centinaia, si sono fatti onore i due progetti
delle Camere di commercio. Mirabilia della
Camera di commercio di Matera, capofila di
altri nove enti camerali (Brindisi, Genova, La
Spezia, Messina, Padova, Perugia, Salerno,
Udine e Vicenza) si è aggiudicato il primo
posto nella sezione Sostegno
all'internazionalizzazione delle imprese,
mentre Crescere e competere con il contratto
di rete di Unioncamere regionale e Camere di
commercio dell'Emilia­Romagna è arrivato
secondo nella categoria Sviluppo del contesto
imprenditoriale. Una medaglia d'oro e una di argento significative perché per la prima volta due
iniziative del sistema camerale finaliste sono state entrambe premiate. Per una Unione regionale poi è
una novità assoluta. I riconoscimenti sono giunti al termine di una lunga selezione, prima a livello
nazionale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che aveva attribuito il massimo punteggio
(100/100) ai due progetti camerali e poi da una qualificata giuria, presieduta da Joanna Drake della DG
Imprese della Commissione Europea e composta da imprenditori, rappresentati di governo e del
mondo accademico che li ha inseriti nella short list conclusiva individuandoli tra una cinquantina di
iniziative scelte nei Paesi membri. I riconoscimenti sono stati consegnati nel corso dell'Assemblea delle
PMI, a cui hanno partecipato i massimi rappresentanti dell'Unione Europea, il Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano e il Ministro dell'Economia Federica Guidi. L'Italia ha ottenuto un
successo importante grazie a due iniziative che contribuiscono a creare un ambiente favorevole per lo
sviluppo dell'imprenditorialità ­ afferma Antonello Lapalorcia, dirigente del Ministero dello Sviluppo
Economico e componente della Giuria europea ­ I progetti sono entrambi forti e validi, basati su una
logica di rete, e confermano la capacità progettuale del sistema camerale. E' rilevante che ciò accada in
occasione della Presidenza di turno dell'Italia in Europa, momento in cui possiamo portare avanti con
forza l'immagine di come sappiamo fare impresa. I Premi Europei per la promozione di impresa
mettono al centro l'innovazione e la creatività delle PMI, che, secondo le ultime ricerche, continuano a
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106
7 ottobre 2014
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essere la spina dorsale dell'economia europea: rappresentano infatti più del 99,8% di tutte le imprese.
La scelta della Commissione Europea rappresenta una gratificazione per il lavoro svolto. dice il
segretario generale di Unioncamere Emilia­Romagna, Claudio Pasini ­ Conferma la validità e l'efficacia
dei progetti messi in campo dalle Camere di commercio e dalle loro Unioni regionali per la promozione
e il sostegno dell'imprenditoria. Il contratto di rete conclude Pasini ­ è entrato nel bagaglio di strumenti
che gli imprenditori utilizzano per organizzare meglio la propria attività economica. Crescere e
competere con il contratto di rete rappresenta un esempio di buone pratiche e di efficace sinergia tra
sistema camerale, mondo associativo e istituzioni per promuovere l'economia dei territori. Nella foto
allegata, al centro, Anna Maria Nguyen di Unioncamere Emilia­Romagna tra i due SME Envoy (garante
PMI) Pascal Faure, francese e Dionysios Tsagkris, greco, entrambi alti funzionari dei rispettivi Ministeri
dell'industria
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7 ottobre 2014
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La variazione del bilancio 2014 del "Comune della
Bassa Romagna"
Al Consiglio dell'Unione è stato presentato la
variazione del bilancio 2014 e la verifica degli
equilibri tra le spese e le entrate. Un atto
dovuto con il quale il Consiglio accerta che le
nuove spese introdotte nel bilancio siano
comunque coperte da equivalenti entrate. A
sorpresa si è scoperto che una delle ultime
operazioni dell'Unione, la cessione dell'80%
della Lugo Catering ad una cooperativa,
incaricata del servizio dei pasti per scuole, e
l'allargamento del servizio ai comuni che ne
erano prima esclusi, forse non sta producendo
i frutti sperati, o almeno non per i cittadini di
Alfonsine, Conselice e Fusignano. Per questi
infatti rinunciare ai propri fornitori per entrare
nel contratto di Bassa Romagna Catering, ha
significato spendere di più: 49.000 euro
Alfonsine, 20.000 euro Conselice, 37.000
Fusignano. Questo è il dato che la Giunta ha
messo a disposizione dei consiglieri
dell'Unione chiamati a votare la delibera. Un
dato però che non permette di comprendere
l'entità del problema: quanto incide
percentualmente questa differenza sul costo
complessivo di ogni comune?. Stiamo
parlando di pochi punti percentuali (3­5 %)
oppure ci troviamo di fronte ad una perdita
(20­30 %) così importante da rendere
assolutamente insostenibile l'operazione ? Un'informazione non di poco conto per chi deve valutare e
formulare un giudizio di merito. E questa è appunto la richiesta che ho presentato in qualità di
Consigliere dell'Unione durante la riunione della Commissione Consigliare deputata ad esaminare in via
preliminare il documento. Il dato naturalmente doveva essere fornito PRIMA della seduta del Consiglio.
Contrariamente a quanto la legge impone, ciò mi è stato negato e, durante la seduta, il Sindaco di
Alfonsine Mauro Venturi, con le deleghe sulle politiche di bilancio e le risorse umane, si è rifiutato di
rendere noto un valore in suo possesso in quanto utilizzato per costruire il prospetto economico inserito
nella delibera. Un comportamento gravissimo perché lesivo di uno dei fondamentali diritti dei consiglieri
di minoranza, ossia il diritto di poter accedere a qualsiasi informazione in possesso dell'ente utili
all'espletamento del proprio compito istituzionale di controllo politico/amministrativo dell'attività della
Giunta. E' ovvio e naturale pensare che ci sia qualcosa da nascondere. Certo che se questo è il
concetto di trasparenza che il Presidente Piovaccari ha tanto declamato nelle linee programmatiche di
mandato, approvate durante la stessa sedute, non c'è certo da stare tranquilli. Davide Giovannini
Capogruppo
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7 ottobre 2014
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Brutta avventura di viaggio per Stefano Laghi,
globetrotter low cost
E' la prima brutta avventura, al 4° giro del
mondo low cost, e dopo 8 anni di viaggi, per
Stefano Laghi, il globetrotter lughese le cui
imprese ormai sono seguìte da una cerchia di
amici, colleghi e frequentatori del bar, dove
ogni giorno si sposta la bandierina sulla carta
geografica, partecipando' ai suoi itinerari. Mi
tremano ancora le mani ha raccontato al
telefono agli amici. Il 30 settembre scorso, al
centro dell'isola Sry Lanka, durante un safari
jeep nel parco nazionale di Wasgomuwa.,
dopo aver osservato alcuni animali, Stefano e
la compagna di viaggio Valentina, 32enne di
Bassano, si trovavano su una Jeep in
compagnia di altri due turisti cinesi e
dell'autista.. Il gruppo di 6 Jeep sostava non
lontano da un branco di 14 elefanti tra grandi e
piccoli; dopo aver scattato le foto, Stefano e
Valentina erano seduti nell'auto a rivederle,
quando due elefanti e un piccolo si sono diretti
verso la jeep e l'hanno pesantemente
attaccata. Io sentivo i colpi e sbattevo qua e là
contro le pareti del mezzo, e mentre le altre
Jeep del gruppo arretravano, il nostro autista
era preso dal panico e si spegneva il motore.
La violenza dell'attacco degli elefanti ha
shakerato' più volte la Jeep. Noi siamo
scivolati sotto i sedili, mentre gli altri due
occupanti, che al momento dell'attacco si trovavano in piedi, hanno sbattuto nelle traverse in ferro della
Jeep, riportando entrambi serie ferite alla testa e perdendo molto sangue. Siamo stati sbalzati dai colpi
tra gli spruzzi di sangue per 10 secondi; mentre un elefante agganciava la traversa della Jeep con la
proboscide per sollevarla; il motore è ripartito sotto i tentativi disperati dell'autista; siamo andati avanti
una cinquantina di metri poi il motore si è fermato di nuovo; io vedevo sangue dappertutto e gli
occupanti delle altre Jeep si scatenavano a fotografarci come un di più' di avventura imprevista,
ignorando che dentro c'erano i due cinesi semisvenuti sul fondo della Jeep in una pozza di sangue; ho
gridato all'autista di andare via ma lui, giovane e inesperto, sembrava non sapesse cosa fare; io sapevo
che non dovevo scendere; finalmente si è ripreso ed è ripartito. Ci siamo fatti medicare in un vicino
ospedale di fortuna; anche se hai un'assicurazione buona per i viaggi, in certe zone non ci sono i servizi
per utilizzarla. Il giorno dopo, indolenziti, abbiamo rinunciato ad uscire e annullato un altro tour in
programma per vedere le belle spiagge a sud di Colombo. L'incontro ravvicinato con gli elefanti non ha
fermato l'inossidabile globetrotter, che adesso si trova già a Jakarta (Indonesia) e fa sapere che sta
bene A Jakarta ha trovato la festa nazionale in corso, con macellazione rituale, teste di bovini distese
lungo i marciapiedi delle strade, folla nelle strade.e­ scherza­ visto che nel viaggio ho già fatto onore
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alle tavole e preso peso, non vorrei essere scambiato per vitello grasso anch'io. Valeria Giordani
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Sportinsieme
Alla psita di pattinaggio di Via Piratello 49 a
Lugo. Tutte le sere stand gastronomico con la
staff di Largo Corelli ed esibizioni di società
sportive
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Corsi dell'Università per Adulti a Cotignola
Iscrizioni entro il 17 ottobre C'è tempo fino a
venerdì 17 ottobre per iscriversi ai corsi
organizzati dall'Università per adulti di Lugo
che si terranno a Cotignola. Nello specifico,
sono in programma quattro corsi e un
laboratorio: 'Cultura locale' (dal 27 ottobre alle
scuole medie), 'Tango argentino' (dal 27
ottobre a Barbiano), il corso base di
informatica 'La scatola magica' (dal 27 ottobre
alle scuole medie), 'Pedagogia: essere genitori
oggi, tra risorse ed emozioni' (dal 26 gennaio
alle scuole medie), e infine il laboratorio di
ceramica 'Terra e fuoco ­ Arte e tecnica della
ceramica' (dal 28 gennaio presso presso La
Morada Casa Studio). Per i corsi che si
attiveranno nel 2015 la scadenza per le
iscrizioni è invece prorogata al 20 dicembre.
Le domande di iscrizione sono raccolte dalla
segreteria dell'Università per adulti, a Lugo in
viale Orsini 6, presso il liceo scientifico. Per
informazioni, telefono 0545 900197, oppure
contattare l'Urp del Comune di Cotignola al
numero 0545 908826
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Festival della storia
La presentazione del «Festival della storia»
avverrà venerdì, 10 ottobre alle ore 12 nel
Salone Estense della Rocca, in piazza Martiri
a lugoInterverranno: Silvia Golfera, Assessore
alle Politiche educative del Comune di Lugo;
Anna Giulia Gallegati, Assessore alla Cultura
del Comune di Lugo, Laura Baldinini, Docente
di Lettere.
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Lugo Vintage
Riceviamo e publichiamo Mercoledi 8 ottobre
alle ore 14,30 presso il Salone Estense del
Comune di Lugo si svolgerà la presentazione
della terza edizione di Lugo Vintage che si
terrà dal 17 al 19 ottobre. INTEGRA
SOLUTIONS Agenzia di Comunicazione
Integrata Via Punta di Ferro, 2/D ­ 47122 Forlì
www.integrasolutions.it ­ tel 0543.722256 fax
0543.758301
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Grandezze & meraviglie
L'ottava edizione di Grandezze & Meraviglie, il
festival musicale estense, quest'anno farà ben
due tappe a Fusignano, che si terranno
entrambe alle 21 all'auditorium Arcangelo
Corelli, in corso Emaldi 109. Dopo la grande
celebrazione corelliana del 2013, Fusignano
insieme alla cittadina modenese di Zocca
realizza così il progetto Bononcini & Corelli,
per rendere stabile la collaborazione con il
festival Grandezze & Meraviglie, una delle più
prestigiose manifestazioni di musica antica
italiane. Il primo appuntamento sarà domani
mercoledì 8 ottobre per il concerto Violin
acrobatique, la grande musica barocca
francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe
Rameau, con Suzanne Scholz al violino
barocco e Michael Hell al clavicembalo. Sia
per Jean­Marie Leclair (1697­1764), sia per
Jean Philippe Rameau (1683­1764) ricorre
quest'ano il 250esimo anniversario della
scomparsa. I due compositori rappresentano
l'apice della musica in Francia prima della
rivoluzione francese, con una meravigliosa
ricchezza armonica che tocca i più profondi
sentimenti sia degli ascoltatori, sia dei
musicisti che la eseguono. Giovedì 30 ottobre
si celebra invece il musicista veneziano
Tomaso Albinoni. I dodici concerti dell'Opera 5
che saranno eseguiti sono una delle raccolte di Albinoni più interessanti dal punto di vista melodico e
armonico: uno stupendo esempio dello stile veneziano più puro e barocco. Sul parco l'orchestra
barocca Armoniosa, violino e direzione di Francesco Cerrato. Per informazioni e prenotazioni, telefono
059 214333, email [email protected]. È possibile consultare il programma completo sul sito
www.grandezzemeraviglie.it.
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Il Mercatino Regionale Francese
Profumi, sapori e colori d'oltralpe in questa
nuova edizione del Mercatino Regionale
Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a
Lugo in Largo Repubblica. Tante le
prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte
rigorosamente di qualità e tradizione francese.
Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno
essere abbinati ad un'ampia gamma di vini
provenienti dalle più importanti regioni vinicole
d'Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni
dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con
oltre venti varietà di ripieno, su un gran
numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad
arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i
macarons. Una grande tavolozza di colori è
rappresentata dallo stand delle spezie e, a
completamento dell'offerta enogastronomica,
non mancheranno baguettes e croissants
appena sfornati nello spazio della Boulangerie.
In questo piccolo angolo di Francia si troverà
anche l'artigianato, con un'ampia gamma di
prodotti provenienti da diverse regioni:
lavanda, saponi, profumi, le tovaglie
provenzali e tanto altro ancora JOCABA, il
Mercatino Regionale Francese da venerdì 10 a
domenica 12 ottobre il Largo Repubblica.
Orari: venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato e
domenica dalle 10.00 alle 19.30 Il Mercatino
Regionale Francese è un evento proposto da un gruppo di operatori commerciali francesi che hanno
maturato un'esperienza internazionale in questo settore. La tipicità del prodotto e la professionalità degli
espositori ha permesso, in questi anni, uno sviluppo sia in termini di proposte, sia delle località che lo
hanno ospitato, tanto da arrivare, nel 2013, in oltre 30 città dell'Italia centro­settentrionale. L'evento,
ospitato nei centri storici con lo scopo di vivacizzarli, ha permesso anche di dare impulso al commercio
locale. Visitare il mercatino vuol dire immergersi in una mescolanza di profumi e di colori che lo rende
molto particolare e caratteristico. I prodotti artigianali arrivano dalla Provenza e dalla Costa Azzurra:
tovaglie, saponi, lavanda, essenze e borse in paglia. Non mancano però anche le offerte legate
all'abbigliamento sportivo, con le maggiori marche francesi. Da Parigi arrivano profumi, cosmetici e
un'ampia gamma di accessori moda.
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Tra fucili e social network
Oggi martedì 7 ottobre alle 21 nel Salone
Estense della Rocca di Lugo ci sarà il secondo
appuntamento della rassegna Mondovisioni. In
programma la proiezione del documentario
#chicagogirl ­ The Social Network takes on a
Dictator di Joe Piscatella (Stati Uniti/Siria,
2013). Il filmato sarà proiettato in lingua
originale, sottotitolato in italiano. Il tema è
quello della guerra in Siria: una teenager
americana, figlia di esuli siriani, coordina dalla
sua stanza la rivolta in Siria tramite Facebook,
Twitter e Skype. In questo modo aiuta i
compagni sul campo a fronteggiare i cecchini
e i bombardamenti, denunciando al mondo le
atrocità commesse in nome di Bashar al­
Assad. Diffondere notizie e immagini delle
violenze sembra però non basti a scatenare la
reazione internazionale e così i membri del
suo network dovranno decidere quale sia il
modo più efficace per combattere un dittatore:
i social media o gli AK­47. La rassegna
proseguirà con appuntamenti settimanali a
ingresso gratuito, tutti i martedì a fino al 4
novembre, alle 21, sempre al Salone Estense.
Al termine di ogni proiezione sarà dato spazio
agli interventi: i presenti potranno condividere
impressioni, valutazioni ed esperienze.
Mondovisioni è organizzata da CineAgenzia
per l'edizione 2014 del Festival della rivista Internazionale. La manifestazione lughese si svolge, inoltre,
con la preziosa collaborazione della British School di Lugo, del Caffè Letterario e dell'associazione
gemellaggi e relazioni internazionali Adriano Guerrini. Per maggiori informazioni, contattare la biblioteca
Fabrizio Trisi al numero 0545 38556, email [email protected].
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7 ottobre 2014
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Unigrà, Surgital e Golfera in difesa del distretto
agroalimentare di Conselice
No deciso al progetto Matrixdelle tre aziende,
soddisfatte per le posizioni espresse da
Bonaccini e Balzani. «Il territorio conselicese è
da anni vocato, grazie alla presenza delle
nostre aziende e anche di altri importanti
operatori, all'industria agro­alimentare e
all'agricoltura, in particolare biologica. Ed è di
tutta evidenza come la decisione di insediare
in loco un impianto per il recupero di 250.000
tonnellate l'anno di rifiuti speciali a matrice
inerte, di cui un quarto classificati come rifiuti
pericolosi, sia destinata a compromettere in
modo irreversibile la sua natura e la sua
vocazione.» Con queste parole i
rappresentanti di Unigrà, Surgital e Golfera in
Lavezzola esprimono con forza la loro
posizione in merito al progetto Matrix,
definendolo «non compatibile» con il territorio
di Conselice e aggiungendo che la decisione
del suo insediamento causerebbe «rilevanti
danni alla popolazione, alle aziende e alla loro
immagine e, in generale, alla vivibilità del
territorio. Basti pensare all'enorme aumento
del traffico sulla Provinciale Selice, che
peraltro attraversa il centro di Lavezzola,
dovuto al transito dei camion destinati al
trasporto delle ceneri e del prodotto (Matrix)
risultante dalle loro lavorazioni, con
conseguenze pesanti per la viabilità urbana ed extraurbana e per la salute». I tre colossi
dell'agroalimentare comunicano inoltre di prendere atto «con soddisfazione» delle posizioni espresse
nei giorni scorsi sia dal candidato vincitore delle primarie del centrosinistra alla presidenza della
Regione Emilia­Romagna, Stefano Bonaccini, sia dal suo sfidante, Roberto Balzani, in merito al
progetto Matrix, confidando «che il mondo politico continui a sostenere il nostro distretto agro­
alimentare e rifletta sugli impatti che potrebbero essere causati su questo territorio, sulle aziende e su
tutta la cittadinanza dall'impianto. Area che aggiungono si sarebbe dovuta tutelare anche sotto il profilo
della pianificazione territoriale con provvedimenti idonei a caratterizzarla per le sue peculiarità.» «Le
nostre aziende affermano ancora i rappresentanti delle imprese sono realtà agro­alimentari consolidate
da decenni nel territorio di Conselice, che danno lavoro (tra dipendenti e indotto) a oltre mille famiglie,
aumentano i propri organici di anno in anno, generano fatturati in costante crescita e ogni anno versano
allo Stato e agli enti locali imposte e tributi di rilevante entità.» La posizione di Unigrà, Surgital e Golfera
in Lavezzola sul progetto Matrix era già stata ben evidenziata dal ricorso presentato dalle tre aziende, al
pari del mondo agricolo, presso il Tar di Bologna per l'annullamento della valutazione di impatto
ambientale che ha autorizzato l'impianto in questione, e hanno pochi giorni fa ottenuto un riscontro
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7 ottobre 2014
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positivo dal Consiglio di Stato che, ribaltando quanto precedentemente espresso dal Tar, ha ritenuto
che, per la rilevanza degli interessi coinvolti, la causa debba essere discussa con rapidità nel merito dal
Tar stesso. «Attendiamo con fiducia la fissazione della prossima udienza e la valutazione del Tar»
concludono i rappresentanti delle aziende.
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7 ottobre 2014
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In arrivo a Lugo il mercatino regionale francese
Profumi, sapori e colori d'oltralpe in questa
nuova edizione del Mercatino Regionale
Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a
Lugo in Largo Repubblica. Tante le
prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte
rigorosamente di qualità e tradizione francese.
Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno
essere abbinati ad un'ampia gamma di vini
provenienti dalle più importanti regioni vinicole
d'Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni
dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con
oltre venti varietà di ripieno, su un gran
numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad
arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i
macarons. Una grande tavolozza di colori è
rappresentata dallo stand delle spezie e, a
completamento dell'offerta enogastronomica,
non mancheranno baguettes e croissants
appena sfornati nello spazio della Boulangerie.
In questo piccolo angolo di Francia che si
presenta nella tua città troverai anche
l'artigianato, con un'ampia gamma di prodotti
provenienti da diverse regioni: lavanda,
saponi, profumi, le tovaglie provenzali e tanto
altro ancora! Orari: venerdì dalle 14.30 alle
19.30, sabato e domenica dalle 10.00 alle
19.30
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6 ottobre 2014
Ravenna Today
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Turismo, 11 tour operator stranieri alla scoperta dei
prodotti del territorio
Durante questi tre giorni i partecipanti avranno la possibilità di testare con mano le
eccellenze che caratterizzano Ravenna e la sua provincia.
La Provincia di Ravenna è partner del Progetto
Europeo Solum, cofinanziato dal Programma
transfrontaliero Italia­Slovenia, che ha la
finalità di valorizzare i prodotti tipici,
enogastronomici e dell' artigianato artistico
dell' area del Nord Est italiano e della
Slovenia, oltre che di unire e promuovere una
migliore cooperazione tra i fornitori di prodotti
tipici, prodotti artigianali e mestieri tradizionali
transfrontalieri per incrementare anche il
potenziale turistico dell' intera area. Nell'
ambito del Progetto Solum, la Provincia di
Ravenna organizza un Educational Tour che si
svolgerà nelle zone della Bassa Romagna e
Terre di Faenza da sabato a martedì prossimi.
Vedrà coinvolti 11 tour operator provenienti da
Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Olanda,
Germania, Spagna, Romania e Russia, tutti
paesi con voli diretti sull' aeroporto di Bologna
per permettere una migliore accessibilità e
fruizione dell' area. Oltre agli operatori stranieri
parteciperanno 6 giornalisti di importanti
testate italiane, alcune delle quali legate al
settore dell' enogastronomia, anche
telematico, con ampia diffusione sulla rete.
Durante questi tre giorni i partecipanti avranno
la possibilità di testare con mano le eccellenze
che caratterizzano Ravenna e la sua provincia:
dai monumenti patrimonio dell' Unesco, alla tradizione ceramica faentina, attraverso la scoperta della
gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni locali con le dimostrazioni pratiche alle quali avranno modo
di assistere. Nell' ambito di questo educational sono previsti due workshop, articolati come momenti di
incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini il domenica
alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedìalle ore 18:00. I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci
dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo un' agenda appuntamenti individuale che
permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e stabilire i presupposti per future collaborazioni
con gli operatori locali che hanno aderito all' iniziativa. Annuncio promozionale L' educational si
concluderà lunedì con uno show­cooking condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano
Robert Peric e la slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle
rispettive terre. Ancora una volta il filo conduttore sarà l' utilizzo di prodotti dei Territori Solum.
Redazione
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6 ottobre 2014
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Ravenna Today
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6 ottobre 2014
Ravenna Today
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Sesta edizione per la disfida del cappelletto
Lunedì 13 ottobre si svolgerà la sesta edizione
del gioco dedicato dalla condotta Slow Food di
Ravenna al cappelletto, il secolare vessillo
della Romagna mangereccia. L' appuntamento
è alle 20.30 al ristorante Radicchio Rosso, via
Stradone 74. Una disfida tutta romagnola, con
sette buone mezze porzioni di cappelletti,
rigorosamente in brodo, proposti da sette
ristoranti e osterie, che per quest' anno sono
stati scelti solo nella provincia di Ravenna: "Il
Trebbo" di San Pietro in Vincoli, "Molinetto" di
Punta Marina Terme, "Passatelli 1962" di
Ravenna, "Kolibrì" di Savarna, "Malabocca" di
Bagnacavallo, " L a M a d i a " d i G r a n a r o l o
Faentino, "Felix" di Milano Marittima. Come
ogni anno un ospite parlerà e darà il suo
parere sul cappelletto di Romagna. Per questa
edizione sarà Graziano Pozzetto. Il
cappelletto, che è solo romagnolo, quale sia il
ripieno (cappone, lonza, ricotta, cacio, uova,
noce moscata, raviggiolo, parmigiano, sale e
pepe e anche scorza di limone grattata) si
scrive, si dice e si mangia al plurale: "i
caplétt". Si gustano uno alla volta, cullandoli
nel cucchiaio affondato nel brodo e portati alle
labbra con un movimento composto, quasi
solenne. Ed è nel brodo che il cappelletto si
esalta. I partecipanti alla cena saranno i giudici
e, forniti di una scheda di valutazione che andrà da un minimo di 1 punto a un massimo di 10, daranno il
loro voto ad ogni singolo piatto. Dovranno valutare l' aspetto visivo (forma, colore, chiusura, aperti o
rotti), l' aspetto olfattivo (aroma, profumo), l' aspetto gustativo (sapore, dolcezza, untuosità, speziatura,
consistenza nella masticazione). Il ristorante Ustareja di Dù Cantòn, vincitore dell' ultima disfida, che ha
tenuto in consegna il premio finale, una zuppiera in ceramica di Faenza, per tutto l' anno, passerà il
testimone al cappelletto che piacerà maggiormente e il vincitore la terrà in consegna fino alla disfida del
prossimo anno. Ci saranno sette edizioni al termine delle quali i sette vincitori si confronteranno nella
disfida finale che decreterà il "cappelletto principe della Romagna". Il vincitore conquisterà la zuppiera
che diverrà sua e potrà esporla, con orgoglio, nel proprio ristorante. Il disegno della zuppiera è stato
fatto da Tonino Guerra e realizzata dallo Studio Lega di Faenza. I cappelletti saranno preceduti da un
antipasto e seguiti da una zuppa inglese, preparati dal ristorante Radicchio Rosso. I vini in abbinamento
sono della Cantine Intesa di Modigliana (FC) che sarà presente con la linea "I Calanchi". Costo della
serata: 30 euro per i soci, 35 per i non soci. Prenotazione obbligatoria e vincolante, accettata in ordine
progressivo, entro sabato 11 ottobre telefonando a Mauro Zanarini al 335­375212 o scrivendo a
[email protected]. Posti disponibili: massimo 80. Il ricavato della serata servirà a contribuire
alla realizzazione di un progetto, che la condotta di Ravenna sta programmando, di educazione
sensoriale rivolto ai giovani.
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Ravenna Today
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6 ottobre 2014
Ravenna Today
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Sfilata di beneficenza: al Teatro Almagià la seconda
edizione di Hair for Love
Domenica alle 17.30, al Teatro Almagià di
Ravenna, in via dell' Almagià, si terrà la
seconda edizione di "Hair for Love", la sfilata
di beneficenza organizzata dal centro Anam di
Ravenna (Accademia Nazionale Acconciatori
Misti). Anche per questa edizione Anam ha
deciso di devolvere i proventi della
manifestazione per sostenere opere benfiche,
lo scorso anno l' incasso di 4.700 euro è stato
destinato ad una scuola materna di Ferrara
per la ricostruzione dopo terremoto. Quest'
anno l' incasso dell' evento sarà interamente
devoluto all' associazione "Linea Rosa", che
dal 1991 si schiera al fianco delle donne per
aiutarle nel loro percorso di uscita da
situazioni di violenza. La realizzazione di
questo pomeriggio di moda e divertimento
sarà possibile grazie al patrocinio del Comune
e della Camera di Commercio di Ravenna e al
contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio, della Banca di Credito Coperativo
ravennate e imolese e delle associazioni di
categoria, Cna e Confartigianato. I parrucchieri
che aderiscono all' iniziativa sono: Giancarlo
Rambaldi acconciatore maschile (Alfonsine),
Federica Lorenzetti (San Pancrazio), Larissa e
Giuliano Acconciature unisex (Fognano),
P e r u g i n i N e v i o (Santo Stefano), Galletti
Giancarlo & Gilberto parrucchieri (Massalombarda), Barbiere Orazio (Cervia), Acconciature Unisex
Laura new sex (Bagnacavallo), Kiome parrucchiera Unisex e Consulente di Immagine (Faenza),
Parrucchiera Erika Bramato (Imola), Antonella Castellano parrucchiera (Ravenna), Lia Monti
parrucchiera (Sant' Agata sul Santerno), Gloria Rondinelli parrucchieri, Alice Amadori Depuntiperfetto
parrucchieri (Ravenna), Acconciature Unisex Barbara (Faenza), Arte Immagine (Lugo), Linea Persona
parrucchieri Uomo Donna di Ancarini (Lugo), Loris & Manuel parrucchieri Unisex (Santo Stefano), Mode
parrucchieri by Gianni (Ravenna), Barbiere Ivan (Russi), Il Capriccio parrucchieri di Bandini Matteo (S.
Pietro in Vincoli), Stile Libero parrucchieri (Ravenna), Jaqueline parrucchieri Unisex (S. Pietro in
Vincoli). Durante il corso dell' evento si terrà inoltre la sfilata dei ragazzi di Ecipar Ravenna. A
presentare l' evento saranno Daniele Tigli e Roxanne Mabell, in collaborazione con Radio Studio Delta.
Ospite speciale, direttamente da Zelig Maria Pia Timo alias "Wanda la carrellista". Al termine della
serata ci sarà l' estrazione di una lotteria di beneficenza. L' associazione ANAM ci tiene ad invitare tutta
la cittadinanza.
Redazione
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6 ottobre 2014
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Un educational tour in Romagna fra operatori
stranieri e media nazionali
L' "Emotional Wine & Food Hospitality",
organizzato dalla Provincia di Ravenna, si
terrà dall' 11 al 14 ottobre Nell' ambito del
Progetto Solum (per la valorizzazione dei
prodotti tipici, enogastronomici e dell'
artigianato artistico del nord est italiano e della
Slovenia), la Provincia di Ravenna organizza
un Educational Tour che si svolgerà nelle zone
della Bassa Romagna e Terre di Faenza dall'
11 al 14 ottobre 2014 . "Vedrà coinvolti 11 Tour
Operator provenienti da Regno Unito,
Norvegia, Danimarca, Olanda, Germania,
Spagna, Romania e Russia, tutti paesi con voli
diretti sull' aeroporto di Bologna per
permettere una migliore accessibilità e
fruizione dell' area ­ spiega la Provincia ­. Oltre
agli operatori stranieri parteciperanno 6
giornalisti di importanti testate italiane alcune
delle quali legate al settore dell'
enogastronomia, anche telematico, con ampia
diffusione sulla rete. Durante questi tre giorni i
partecipanti avranno la possibilità di testare
con mano le eccellenze che caratterizzano
Ravenna e la sua provincia: dai monumenti
patrimonio dell' Unesco, alla tradizione
ceramica faentina, attraverso la scoperta della
gastronomia, dei mestieri e delle tradizioni
locali con le dimostrazioni pratiche alle quali
avranno modo di assistere. Nell' ambito di questo educational sono previsti due workshop ­ continua la
Provincia ­ articolati come momenti di incontro con le realtà locali, che si terranno rispettivamente a
Brisighella al Teatro Pedrini il 12 ottobre alle 17:30 e alla Rocca di Lugo lunedì 13 ottobre alle ore 18:00.
I workshop saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei rispettivi comuni e saranno organizzati secondo
un' agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere e
stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno aderito all' iniziativa. L'
educational si concluderà lunedì 13 ottobre con uno show­cooking condotto da tre Chef: il romagnolo
Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena Ana Ros, che cucineranno per i partecipanti piatti
rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta il filo conduttore sarà l' utilizzo di prodotti dei
Territori Solum".
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Settesere.it
Web
Lugo, la piscina comunale ha riaperto i battenti
Dopo qualche ritardo sulla tabella di marcia,
hanno riaperto i battenti nella giornata di oggi,
lunedì 6 ottobre, le vasche coperte della
piscina comunale di Lugo. Così ripartono i
corsi i nuoto per bambini e per adulti, i corsi di
Acquafitness e tutte le varie attività che
caratterizzeranno tutto il periodo invernale sino
al prossimo mese di maggio.
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Settesere.it
Web
Cotignola, grave danno alla conduttura idrica, tecnici
a caccia della perdita |
Una buona fetta di cotignolesi deve fare i conti
dalla prima mattinata di domenica 5 ottobre
con una seria perdita d'acqua da una delle
principali condutture che porta l'acqua a casa
dei residenti della «Culla degli Sforza»: chi
può contare su un rigolo d'acqua che sgorga
dai rubinetti a bassa pressione, chi invece è
completamente a secco, in particale ai piani
superiori degli edifici. I tecnici di Hera stanno
ispezionando le campagne, anche se non
hanno ancora individuato il punto esatto della
perdita..
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Il Resto del Carlino (ed.
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Il Resto del Carlino Ravenna
L'INTERVENTO Fiumi: facilitare gli interventi
DOPO i recenti eventi alluvionali è emerso in
modo inequivocabile che i nostri fiumi
mostrano una carenza di manutenzione, a cui
si deve ovviamente affiancare anche l'
assenza di alcuni interventi strutturali, tra i
quali la realizzazione delle casse di
laminazione.
L' evento del 20 settembre ha coinvolto
pesantemente la Romagna e l' Imolese e a
seguito di ciò il Servizio tecnico di bacino del
Reno ha proceduto ad un intervento di pulizia
della sezione idraulica del torrente Savena per
ripristinare le necessarie condizioni di
sicurezza idraulica in previsione delle
prossime piene, provvedendo a tagliare le
alberature formatesi negli ultimi anni. Il primo
effetto ricavato, oltre l' aumento della sicurezza
idraulica, è stata la denuncia delle associazioni
ambientaliste (Wwf e Lipu) al Corpo forestale
dello Stato per danno e stravolgimento
ambientale. Una mentalità difficile da
condividere se pensiamo a tutto quello che
succede dove si hanno problemi idraulici.
Purtroppo ci si accorge della presenza del
rischio idraulico unicamente in occasione di eventi calamitosi, ma poi il tempo fa dimenticare questo
aspetto e prevale questa filosofia ambientalista che vorrebbe i fiumi come immensi boschi lasciando al
caso la sicurezza di persone e cose. Appare evidente a tutti che, in attesa di realizzare le indispensabili
casse di laminazione delle piene e altri interventi strutturali di adeguamento delle arginature, solo con
una manutenzione puntuale e scrupolosa si può porre un freno a questa situazione incontrollabile.
Rammento quanto accaduto nel febbraio scorso a Cotignola con il Senio, che in quel tratto ha rischiato l'
esondazione e anche di peggio, il tutto per la presenza di una zona Sic/Zps che nella sostanza ha
impedito al competente Servizio regionale di fare il previsto intervento di riduzione delle alberature
presenti in alveo.
Nelle aree non vincolate, invece, per tagliare la vegetazione che ostruisce la sezione di deflusso si deve
'solo' richiedere l' autorizzazione paesaggistica al Comune impiegando un tempo medio di sei mesi, per
poi potere operare solo da agosto a marzo per i noti problemi della nidificazione. Insomma, la sicurezza
idraulica è una vera e propria corsa ad ostacoli che andrebbe agevolata nell' interesse generale.
Claudio Miccoli.
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«Ridiamo lustro al Pavaglione partendo da alcuni
piccoli progetti»
Iniziativa di una commerciante che auspica la nascita di un Consorzio.
«IL PAVAGLIONE di Lugo è una struttura
unica in Italia, un vero e proprio centro
commerciale all' aperto, quindi è un peccato
che sia così fatiscente e trascurato». A parlare
è Maria Carlotta Pocaterra, co­titolare del
negozio di calzature 'Le logge', aperto nella
primavera scorsa sotto al Pavaglione di Lugo,
nei locali che in precedenza ospitavano
'Forlani', lo 'storico' negozio dello stesso
settore.
Maria Carlotta, 31 anni, lughese, non si
rassegna alle attuali condizioni del Pavaglione,
e così si è fatta promotrice di una proposta
finalizzata a rilanciare il quadriportico,
proposta che porta avanti anche sulla pagina
Facebook 'Comitato per la salvaguardia del
Pavaglione', che ha già raggiunto 91 adesioni.
In sostanza, Maria Carlotta sostiene che «il
Pavaglione dovrebbe essere gestito da un
apposito consorzio, di cui facciano parte i
commercianti del quadriportico, ma anche
rappresentanti dell' amministrazione comunale
e dei cittadini, perché non va dimenticato che
si tratta di un luogo che appartiene soprattutto
ai cittadini». Il consorzio dovrebbe essere finalizzato, spiega, «a stabilire insieme azioni fattibili per
ridare lustro a questo luogo. Ora che sono stati ristrutturati i luoghi adiacenti, tra cui piazza Baracca, la
fatiscenza del Pavaglione salta ancor di più all' occhio, ma ritengo sia inutile attendere una
ristrutturazione totale del quadriportico, perché le risorse per un intervento così cospicuo non ci saranno
mai. Meglio dunque procedere a piccoli passi, con progetti che siano davvero realizzabili».
E di progetti Maria Carlotta ne ha tanti: «Pensiamo ad esempio ai bagni pubblici del Pavaglione: sono
orrendi, ma la situazione si potrebbe risolvere cercando qualche sponsor che provveda a renderli
decenti, collocando poi il proprio nome sulla porta. E ancora: il Comune potrebbe consentire a bar e
ristoranti del Pavaglione di allestire i loro 'dehors', ovvero gli spazi all' aperto, con sedie e tavolini, all'
interno del piazzale del quadriportico. Basterebbe fare un progetto per 'dehors' accattivanti, e il piazzale
potrebbe diventare un luogo attraente anche per chi viene da fuori». Il consorzio dovrebbe, prosegue la
giovane commerciante, «dotare il Pavaglione di un regolamento, a cui tutti i commercianti debbano
attenersi così da evitare che ognuno faccia a modo suo. Ad esempio, si potrebbe stabilire che, in
occasione di alcuni eventi, tutte le vetrine restino illuminate, e anche che ciascun operatore commerciale
provveda a mantenere il decoro davanti al suo negozio. Infatti il Pavaglione dovrebbe rappresentare il
luogo degli acquisti 'raffinati': non ha senso creare concorrenza tra questa struttura e il centro
commerciale Globo, perché le clientele sono diverse, il Pavaglione ha sempre offerto acquisti di qualità,
e anche per questo dovrebbe essere caratterizzato da un' immagine di alto livello e anche, perché no,
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avere un custode».
In questi giorni Maria Carlotta sta distribuendo a tutti i commercianti del Pavaglione un questionario in
cui chiede pareri sulle sue proposte e a breve incontrerà il sindaco Davide Ranalli.
Lorenza Montanari.
MONTANARI LORENZA
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PARTONO I CORSI DI LINGUA ITALIANA PER
STRANIERI
Anche a Lugo sono stati organizzati corsi di
italiano per stranieri, da 16 anni in su in regola
col permesso di soggiorno. Le lezioni si
tengono alla Casa del volontariato in corso
Garibaldi 114, le mattine di martedì e giovedì.
Informazioni telefonando allo Sportello del
Comune 0545­38385.
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LONGEVITA'
In tutta la Bassa si susseguono i compleanni
ultracentenari
SI ALLUNGA la lista di centenari nella Bassa
Romagna. Alcuni giorni fa, il primo ottobre, a
raggiungere il secolo di vita è stata, nella casa
di riposo di Fusignano in cui è ospite, Maria
Boschi. A tagliare la torta nonna Maria era
circondata dalla figlia Rosanna e da tutti i suoi
parenti. Sono inoltre intervenuti (nella foto) il
sindaco di Fusignano Nicola Pasi, che ha
portato gli auguri di tutta la comunità, e
Pierluigi Ravagli, presidente dell' Asp dei
Comuni della Bassa Romagna. Nella sola
ultima settimana altri tre 'nonnini', di cui due
ultracentenari, hanno tagliato l' ambito
t r a g u a r d o . A Voltana, a l C e n t r o a n z i a n i
'Silvagni', venerdì scorso si sono festeggiati i
100 anni di Maria Pagani, originaria di San
Lorenzo. Qualche giorno prima, in questo caso
a Lugo, a festeggiare in compagnia della
famiglia il 102mo compleanno è stata la
signora Adriana Bonaguri. Sempre a Lugo, si
era svolta una grande festa per i 104 anni di
Giuseppe Biffi, nato il 24 settembre 1910 in via
Lunga, nella frazione di Cà di Lugo.
lu.sca.
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ALFONSINE UN GIOVANE AVEVA CONVINTO UNA PENSIONATA A RISARCIRE IN
CONTANTI 150 EURO, MA LA DONNA SI E' RIVOLTA AL FIGLIO.
Tornano in azione i truffatori dello specchietto, però
restano a mani vuote
SFRUTTANDO la buonafede di un' ignara
automobilista 72enne, e contando su un danno
rimborsabile senza il coinvolgimento delle
assicurazioni, era sul punto di mettere a segno
l' ormai nota truffa dello specchietto. La
presenza del figlio della pensionata,
intervenuto in un secondo tempo, ha fatto però
saltare i suoi piani.
L' episodio è avvenuto ieri ad Alfonsine. Poco
dopo le 8.30 la signora stava percorrendo in
auto il centrale corso Garibaldi.
Improvvisamente ha udito un colpo 'secco',
come se avesse urtato qualcosa. Quando si è
fermata per controllare cosa fosse successo si
è avvicinato un giovane sceso da un auto. Con
una tecnica ormai collaudata ha mostrato il
fantomatico danno che la signora avrebbe
procurato e cioè uno specchietto rotto. Rottura,
a suo avviso, provocata dal passaggio troppo
ravvicinato dell' auto della donna dalla sua. In
realtà il colpo che la 72enne aveva udito era
stato causato con tutta probabilità da un
oggetto scagliato contro la sua auto. Lo
specchietto dell' auto della donna poi
presentava i segni di tre colpi, procurati in fretta e furia da un complice per simulare lo scontro.
Convinta di essere stata lei a causare l' incidente e in uno stato di comprensibile agitazione, la
pensionata ha in pratica accettato la richiesta del giovane: 150 euro per riparare il danno. Per fortuna
non aveva con sé il denaro e ha chiesto all' uomo di seguirla nell' ufficio del figlio. Il truffatore ha chiesto
anche a quest' ultimo il risarcimento del danno in contanti specificando che si era rotto non solo il vetrino
dello specchietto, ma anche il dispositivo elettrico che lo regola. Nel momento però in cui è iniziata la
compilazione della constatazione amichevole del danno il giovane ha detto che doveva uscire un attimo
per prendere i suoi documenti, ma non è più tornato. Dalle descrizioni il truffatore ha sui 25/30 anni, di
media statura, magro, capelli corti chiari, occhi chiari e accento meridionale; la sua auto è color grigio
metallizzato.
Luigi Scardovi.
SCARDOVI LUIGI
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Fuzzi: «Ambulatorio gratuito non solo a Lugo»
«UN' INIZIATIVA come l' ambulatorio gratuito
di Lugo dovrebbe essere promossa anche nei
centri più piccoli con il sostegno della Unione
dei Comuni».
A sostenerlo è Flavio Fuzzi, capogruppo
consiliare della lista 'Ripuliamo Conselice', che
esprime apprezzamento per «la lodevole
iniziativa promossa da Anteas e Ucipem che,
confrontando ed unendo le proprie energie,
sono riusciti nell' ambizioso e funzionale
progetto di realizzare un ambulatorio gratuito.
Struttura nella quale è possibile usufruire del
servizio delle iniezioni e anche di piccole
medicazioni.
L' Unione dei Comuni invece non è riuscita
nemmeno a prendere esempio da questa bella
iniziativa e a coordinarsi per proporre,
agevolare, incentivare la stessa iniziativa nei
Comuni dove mancano quasi totalmente i
servizi sanitari». Penso, prosegue Fuzzi, «agli
anziani del Comune dove sono stato eletto,
Conselice: oltre a non avere quasi nulla sono
anche distanti da Lugo, praticamente senza
mezzi pubblici di collegamento. Ribadisco la
mia convinzione che il progetto del 'Comunone', ovvero l' Unione dei Comuni, è destinato a frantumarsi
in quanto i cittadini dei Comuni satellite di Lugo non beneficiano di nulla.
Mi meraviglio ­ conclude il capogruppo di 'Ripuliamo Conselice' ­ della giunta dell' Unione e del nostro
sindaco Paola Pula che in campagna elettorale sosteneva che 'occorre più Conselice nell' Unione dei
Comuni'».
l.m.
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Un altro aereo recuperato dalla Raf
Dissotterrato dai lughesi in Veneto un caccia con i resti del pilota.
NUOVA impresa dell' associazione 'Romagna
Air Finders' che nei giorni scorsi nelle
campagne di Bagnoli, presso Padova, ha
recuperato la carlinga di un caccia della
seconda guerra mondiale con all' interno i resti
del pilota, abbattuto nel marzo 1944. In un
campo di mais, alla profondità di quattro metri,
i volontari dell' associazione lughese hanno
rinvenuto il corpo del tenente Guerrino
Bortolani, nativo di Zocca, morto all' età di 27
anni nel corso di un combattimento aereo.
Questo giovane pilota dell' Aeronautica
Nazionale Repubblicana della Rsi pilotava un
'Macchi Mc 205', abbattuto dall' aviazione
anglo­americana e rimasto sepolto per oltre
settant' anni.
La 'Romagna Air Finders' ha individuato l' area
sulla quale svolgere le ricerche anche stavolta
in base ai ricordi di testimoni oculari che nel
'44 assistettero al combattimento aereo e
videro l' aereo italiano precipitare in picchiata
per poi scomparire nei campi tra Palù e
Bagnoli. Il 'Macchi' si era conficcato nella
sponda di un fossato, dove è rimasto sepolto
con il suo pilota durante questi settant' anni.
Le ricerche dell' aereo erano iniziate alcuni mesi fa, ma soltanto nei giorni scorsi è stata individuata l'
area precisa e sono quindi iniziate le operazioni di recupero che hanno coinvolto una quarantina di
persone tra volontari, forze dell' ordine, protezione civile e Alpini di Argenta.
«Il recupero di questo velivolo ­ spiega Leo Venieri. presidente di Romagna Air Finders ­ è il 28° portato
a compimento dalla nostra associazione e il 13° per quanto riguarda la salma del pilota trovato all'
interno della carlinga. Le emozioni però sono sempre le stesse, perché siamo orgogliosi del fatto che
questo pilota dopo tanto tempo avrà una tomba e il rispetto e gli onori che merita. Il giovane aviatore
aveva ancora al dito l' anello del corso dell' accademia militare che aveva frequentato prima di divenire
pilota da caccia. Ora i resti di Guerrino Bortolani sono custoditi dal comune di Bagnoli in attesa delle
esequie».
L' ATTIVITÀ di Romagna Air Finders sembra non conoscere tregua e l' eco dei suoi recuperi ha davvero
varcato i confini nazionali, al punto che il 23 ottobre è previsto l' arrivo in Romagna dall' Australia dei
parenti del capitano pilota Desmond Ibbotson che morì durante la seconda guerra mondiale nello
schianto del suo Spitfire nei pressi di Assisi. I congiunti dell' aviatore verranno in visita a Fusignano nel
museo dell' associazione dove sono conservati i resti del suo caccia recuperato dai volontari di
Romagna Air Finders.
Daniele Filippi.
FILIPPI DANIELE
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SOLIDARIETA' INAUGURATO UN NUOVO COMPLESSO NELLA CITTA' RUMENA DI
RADAUTI.
Cento bambini assistiti grazie agli aiuti
bagnacavallesi
IL CENTRO 'Geppetto', aperto in Romania
nella città di Radauti, dai volontari dell'
associazione bagnacavallese Help for Family
per accogliere bambini che vivono in situazioni
disagiate, ha una nuova sede. E' stato infatti
inaugurato il nuovo complesso intitolato a
Maria Ward, fondatrice dell' ordine di suore
che si occupa della gestione. Il centro,
ampliato, consentirà di offrire assistenza a un
maggior numero di bambini. Attualmente la
struttura è frequentata da un centinaio di bimbi
che durante il pomeriggio fanno i compiti,
partecipano alle attività educative e
consumano la merenda che spesso
rappresenta per loro anche la cena. Avviato
grazie al sostegno di Help for Family
attraverso la rete di adozioni a distanza e i
ricavati della vendita dell' artigianato rumeno
durante manifestazioni ed eventi, il centro ha
trovato nel tempo altri sostenitori. E' il caso di
Gerald Schweighofer, imprenditore austriaco
che, oltre ad avviare attività alberghiere e di
lavorazione del legno nella zona di Radauti ha
finanziato la nuova costruzione devolvendo
circa 500mila euro al progetto rivolto ai bambini. Alla cordata si sono uniti anche i francesi dell'
associazione Grain de Jeux. Un enorme passo avanti per un progetto nato casualmente da un viaggio in
camper affrontato da Tonino e Fortunata Rossi, fondatori di Help for Family, quasi vent' anni fa. L'
indigenza di alcune famiglie e soprattutto lo stato di abbandono di alcuni bambini li ha portati a creare
prima la mensa 'Bambi' allo scopo di offrire loro almeno un pasto ed in seguito a strutturare un progetto
più complesso sfociato nella creazione del centro 'Geppetto' che ha attirato l' attenzione di altre nazioni.
Ora il gran salto, con l' apertura della nuova e ampia struttura frutto di una collaborazione europea che
vede l' Italia protagonista attraverso l' apporto dato dall' associazione bagnacavallese.
Monia Savioli.
SAVIOLI MONIA
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BAGNACAVALLO.
Nuovo concorso per le classi del 'Berti' dedicato alle
erbe officinali
E' RIVOLTO alle classi seconde della scuola
media 'Berti' di Bagnacavallo la 1ª edizione del
concorso 'In Herbis Salus. Le erbe nostre
amiche in... cucina' indetto dall' azienda
'A.Minardi e figli' che ha sede in via Boncellino
32 ed è specializzata nel commercio all'
ingrosso e nella lavorazione delle piante
officinali, medicinali e aromatiche. Il premio è
dedicato al precedente titolare, Diego Minardi,
a vent' anni dalla scomparsa. L' obiettivo del
concorso, ha ricordato la figlia Irene, «è di
sensibilizzare lo sviluppo della conoscenza
delle piante officinali, approfondendo uno degli
aspetti più noti e immediati a tutti, ovvero l'
utilizzo delle piante, delle erbe aromatiche e
delle spezie in cucina». Le classi dell' Istituto
Berti, parteciperanno con un elaborato per
classe, attraverso la raccolta di ricette, cenni
storici e di folclore, impressioni artistiche e
valutazione tecniche che possono essere
espresse in più forme: cartacea, video, foto e
altro. Alla classe che si aggiudicherà il
concorso andranno 2mila euro per l' acquisto
di materiale didattico. La premiazione avverrà
in occasione delle manifestazioni di fine anno scolastico 2014­15. In occasione della presentazione del
concorso, sono state effettuate visite dell' azienda Minardi.
Fondata nel 1930 da Alfredo Minardi, padre di Diego, la ditta è presente oggi sia sul mercato nazionale
che su quello estero pur conservando uno strettissimo legame con la Romagna. Oltre 800 sono i generi
di piante trattati. Ampio è lo spazio dedicato poi all' impegno culturale con pubblicazione di libri e
schede tecniche.
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Da Guido Guidi ai nuovi volti della ceramica
Arte, le mostre della settimana da non perdere in tutta la provincia.
SETTIMANA di inaugurazioni e novità nel
mondo dell' arte. Partendo da Ravenna alla
biblioteca Classense e Museo Tamo fino al 6
gennaio mostra 'Imperiituro.Removatio Imperii.
Ravenna nell' Europa Ottoniana'. Orario:
Classense da martedì a sabato 10­17. Tamo:
10­18.30. Alla Cripta Rasponi e i Giardini
Pensili del Palazzo della Provincia fino al 2
novembre, mostra di Daniele Strada dal titolo
'Poveracce' (aperto il venerdì, sabato e
domenica 10­18.30). Al Mar fino al 9 novembre
sono aperte le mostre : 'Eccentrico Musivo:
Young artists and mosaic; Visual mosaic­
Ravenna video contest; Toyoharu Kii: whites
and blue. Orario: martedì, giovedì e venerdì 9­
13.30 e 15­18; mercoledì 9­13.30; sabato 9­18;
domenica 15­18. L' 11 ottobre alle 18
inaugurazione della mostra di Guido Guidi dal
titolo 'Veramente'. Le opere resteranno
esposte fino all' 11 gennaio col seguente
orario: martedì, giovedì e venerdì 9­13.30 e
15­18; mercoledì 9­13.30, sabato (fino all' 8
novembre) 9­18; domenica 15­18. A San
Pancrazio al relais Villa Roncuzzi fino al 13
ottobre sono in mostra le sculture di Johannes Genemans (orario 10.30­13 e 15­18.30); nella sala
espositiva di vicolo degli Ariani 4/A fino al 19 ottobre mostra di pittura dal titolo 'Il paesaggio
Romagnolo'.
Espongono: Valter Guidi, Franco Montanari, Gianni Santisi, Aride Savigni e Livio Fantinelli (tutti i giorni
10­12.30 e 16­19). All' Autorità portuale fino al 17 ottobre mostra di Luigi Tazzari (da lunedì a giovedì 9­
17; venerdì 9­14). Alla Galleria ArtStudio_Em fino al 10 ottobre mostra 'Idioteque' di Michele Paolo
(martedì e giovedì 10­12; tutti i giorni 17­19. Giovedì pomeriggio e domenica chiuso). A Faenza al Mic
fino al 1° febbraio 2015 mostra 'La ceramica che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo
dopoguerra. Da Fontana a Leoncillo, da Melotti ad Ontani', dal martedì alla domenica e festivi dalle 10
alle 19. Alla Bottega Bertaccini fino al 25 ottobre mostra di Antonella Ravagli 'Quadri di parole'. Orario:
9.30­12.30 e 15.30­19.30.
Chiuso domenica e lunedì mattina. Alla libreria Moby Dick è aperta la mostra di Laura Bellodi dal titolo 'Il
mio totem'.
Invece a Massa Lombarda da San Vitale 41 fino al 19 ottobre collettiva ' II Untitled' (da martedì a venerdì
17­19 ; sabato e festivi 10­12 e 17­19). Nella sala Del Carmine fino al 12 mostra dell' 8° Biennale d' arte
degli allievi della scuola d' arte e mestieri 'Umberto Folli'.
A Bagnacavallo al museo civico delle Cappuccine fino al 23 novembre esposizione delle mostre : 'Murat
Palta. Cult Hollywood wood movies as Ottoman miniatures', 'Kiril Cholakov. Diario minimo balcanico', la
'Donazione Giuseppe Maestri'. Il tutto fa parte del progetto 'Passaggio a sud est.
Un ponte verso Oriente'. Orario: dal martedì alla domenica 10­12 e 15­18 . Nelle vetrine della Bottega
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Matteotti fino al 2 novembre sono esposte opere di Vito Baronicini. A Conselice la biblioteca comunale
'Giovanna Righini Ricci' ospita fino al 9 ottobre la mostra omaggio all' artista Guglielmo Achille Cavellini
Orario: dal martedì al venerdì 9­13 e 16­18; sabato 9­13. A Fusignano al museo civico San Rocco fino al
19 ottobre è aperta la mostra di arti figurative di artisti italiani e spagnoli dal titolo 'Martyrium. Una
revisione contemporanea' . Orario: sabato 15­18 ; festivi 10­12 e 15­18.
Rosanna Ricci.
RICCI ROSANNA
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ULTIMI GIORNI A BAGNACAVALLO.
Fotografia al Convento di San Francesco
A BAGNACAVALLO tre mostre fotografiche al
convento di San Francesco. L' esposizione
presenta la fotografia in una pluralità di
valenze e significati, allestite nei suggestivi
spazi del prestigioso edificio. Si parte dalla
manica lunga al piano terra dove, fino al 12
ottobre, sarà visitabile un' antologica di Nino
Migliori, con 55 fotografie scattate da uno dei
più grandi fotografi italiani del Dopoguerra.
Allestita in collaborazione con la Fiaf
(Federazione Italiana Associazioni
Fotografiche), di cui l' 11 e il 12 ottobre
prossimi si svolgerà in Sala Oriani il
congresso regionale, la mostra di Nino Migliori
vuole essere un grande omaggio della città
alla fotografia italiana.
Visitabile fino al 12 ottobre. Nel chiostro trova
posto la personale di Daniele Ferroni intitolata
'I volti delle parole'. Il lavoro di Ferroni,
villanovese classe 1969, è la conclusione di
nove anni di ricerca intesa a dare un volto a
poeti e poetesse di Romagna (fino al 12). Il
percorso fotografico si conclude al primo piano
dell' antico convento dove è allestita Fototec@.
La mostra è curata da Patrizia Carroli dell' Archivio storico comunale di Bagnacavallo con i circoli
fotografici locali e privati cittadini. Fino al 19, info: 0545 280898.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Emergenza droghe nelle scuole Il prefetto ordina più
controlli
Agenti alle uscite degli istituti. Della Rocca: «La tutela dei ragazzi è un obiettivo
primario»
RAVENNA. Spaccio di fronte alle scuole
superiori, pugno duro del prefetto: più divise e
più controlli antidroga all' uscita di scuola; «la
tutela dei ragazzi ­ dice ­ è obiettivo primario».
Sono stati i presidi di Ravenna e di Lugo, nei
giorni scorsi, a chiedere a Fulvio Della Rocca
un incontro proprio per discutere di ordine
pubblico e della sofferenza patita da alcuni
istituti scolastici che hanno sede nelle zone più
"buie" della città, specie per quanto riguarda lo
spaccio di droga.
«Noi ­ dicono i presidi controlli antidroga, non
possiamo farne ma la vigilanza di fronte ai
bagni perché venga osservato il divieto di
fumo, quello sì». «L' argomento ­ quello della
vendita della droga di fronte alle scuole, hanno
sottolineato ieri dalla prefettura, subito dopo l'
incontro coi presidi non è una novità tant' è che
a più riprese la prefettura di Ravenna si è
interessata al tema».
Gli istituti scolastici, ricordano dal Palazzo di
governo, specie negli orari di ingresso e di
uscita degli studenti, «sono già oggetto di
vigilanza e di attenzione da parte delle forze
dell' ordine, anche in considerazione della
circostanza che alcuni istituti risiedono nelle
zone già maggiormente controllate a contrasto
del fenomeno di degrado urbano».
Il riferimento è alla zona dei giardini Speyer e della stazione: lì, a due passi, stanno il liceo Classico e
Ragioneria. Ed è anche di fronte ai presidi dei due istituti che Della Rocca ha promesso ancora più
controlli: «Il prefetto ha voluto testimoniare ai dirigenti la sua più ampia disponibilità assicurando l'
implementazione di azioni di contrasto allo spaccio nei pressi di tutti gli istituti scolastici poiché la tutela
dei ragazzi nel momento fondamentale della loro formazione costituisce un obiettivo primario».
«Ogni scuola fa la sua sensibilizzazione e i suoi interventi, ma il problema persiste ed è comune a tutte
le scuole ­ spiega Patrizia Ravagli, preside del Classico ­: i cani antidroga, nelle classi, non possiamo
metterli ma ab biamo un divieto di fumo e a questo prestiamo massima attenzione». Vigilanza di fronte
ai bagni, dunque, a tolleranza zero, come sottolineato anche dal preside del Liceo artistico, Marcello
Landi. «Non possiamo sostituirci ai finanzieri, ma possiamo far valere i divieti interni. In generale, negli
ultimi anni non c' è una recrudescenza del fenomeno ma c' è un peggioramento della situazione dato
dal fatto che le sostanze in vendita, a prezzo ribassato rispetto al passato, sono dieci volte più
pericolose e potenti.
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Continua ­­>
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Corriere di Romagna
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Corriere di Romagna Ravenna
Quindi, oltre alla vigilanza delle forze dell' ordine, ci saranno anche più punti e momenti informativi per
spiegare ai ragazzi a quale rischio vanno incontro. Dissuasione e conoscenza: è così che cerchiamo di
combattere il fenomeno che, però, si bada bene, non si limita alle sole droghe, ma anche all' alcol e al
fumo da tabacco, sempre più in voga tra le ragazzine gio vanissime». (patrizia cupo)
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Falso e arresto illegale, indagati due agenti
Accuse contestate in.
LUGO. N e i g u a i d u e a g e n t i d i P o l i z i a
Municipale dell' Unione, attualmente indagati
per arresto illegale e falsità ideologica. I due
uomini in divisa hanno tratto in arresto per
resistenza a pubblico ufficiale, un lughese
29enne gravato da precedenti di polizia.
Il fatto è accaduto all' interno di un bar nel
centro di Bagnacavallo. Alla richiesta degli
agenti di mostrare i documenti, il ragazzo, in
stato di alterazione dovuto probabilmente ad
un abuso di alcool, a detta dei vigili ha iniziato
senza apparente motivo ad oltraggiare ed a
minacciare gli uomini in divisa. La reazione del
giovane li ha indotti a chiedergli di seguirlo
fuori dal locale. Il rifiuto sia di fornire le proprie
generalità sia di seguire gli stessi operatori per
accertamenti, avrebbe portato ad una
colluttazione conclusasi con le manette ai polsi
del lughese. Il ra gazzo è stato accompagnato
al pronto soccorso dell' Umberto I dove è
restato piantonato dalla municipale un' intera
notte a seguito delle condizioni di alterazione
psico­fisica che ha reso impossibile trattenerlo
in cella di sicurezza. Il 29enne in questione,
piuttosto agitato, una volta al pronto soccorso
ha anche strappato l' ago della flebo ed è stato
s e d a t o d a i sanitari. Il pubblico ministero
Angela Scorza ha ritenuto che, alla luce di
quanto emergeva dagli atti, l' arresto fosse stato attuato al di fuori dei casi previsti dalla legge,
disponendo l' immediata liberazione dell' uomo. Ad otto mesi di distanza, lo stesso sostituto procuratore
ha inoltrato l' avviso di fine indagine ai due agenti, tuttora indagati; resta comunque aperto anche il
procedimento a carico della persona tratta in arresto. Ora gli agenti avranno la possibilità di prendere
visione delle carte giudiziarie, di depositare scritti difensivi e di farsi ascoltare dal magistrato per
spiegare le proprie ragioni. Lo stesso magistrato prenderà visione anche di filmati e registrazioni audio
relative alla vicenda. La cittadinanza di Bagnacavalloè schierata a fianco dei due vigili ma la vicenda
pare sia piuttosto intricata. La difesa dei due agenti è affidata agli avvocati Ermanno Cicognani,
Alessandra Giovannini e Andrea Visani. Un terzo agente, inizialmente indagato, è stato prosciolto da
ogni accusa in quanto ha dimostrato di essere totalmente estraneo ai fatti. (g.c.
)
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In 1.100 per 54 posti da "adb
Concorso per assistenti di base per la Bassa Romagna e il Faentino.
LUGO. In 1.100 al concorso Asp per operatore
addetto all' assistenza di base (Adb).
L' altro ieri, al PalaCattani di Faenza si è svolta
la fase scritta del concorso per 54 posti (30 dei
quali nella Bassa Romagna e 24 nel Faentino)
per adb, bandito dalla Asp della Bassa
Romagna, da adibire a tre strutture che
passano, dal 1° gennaio 2015, in toto alla
gestione pubblica (Sassoli di Lugo, Fratelli
Bedeschi di Bagna cavallo, Jus Pascendi di
Conselice).
Una "operazione" dalla quale restano escluse
la Rsa S. Domenico di Lugo, la Tarlazzi e
Zarabbini di Co tignola, la Giovanardi e Vecchi
d i Fusignano, l a B o a r i d i Alfonsine e l a
Geminiani di Massa Lombarda, fortemente
contestata dai vertici delle Cooperative di
servizi (Sol.co, Cerchio, In Cammino ed
Ancora).
Queste ultime avevano paventato infatti il
rischio «che altrettanti nostri soci perdano la
loro posizione lavorativa. Siamo sinceramente
preoccupati perché è molto difficile che tutti i
nostri lavoratori attualmente operanti nelle
strutture che saranno gestite dalle Asp
abbiano particolari speranze di vincere un
bando così altamente partecipato. A nostro
avviso la riorganizzazione delle strutture per
anziani avrebbe dovuto impegnare esattamente tutti gli operatori da sempre coinvolti nelle strutture;
così facendo, tra l' altro, non si sarebbe generato alcun tipo di impatto sulla qualità dei servizi e quindi
sugli utenti che ne usufruiscono».
Non lo dicono ma è ovvio che le quattro Cooperative e, soprattutto, il personale già in servizio,
avrebbero gradito un concorso "interno" o per lo meno con un punteggio in più per il servizio prestato.
Forte il divario intanto tra iscritti (1.900) e partecipanti (1.100, provenienti da ogni parte d' Italia, anche
dalla Sicilia) al concorso, a documentare le diffuse perplessità, a fronte della sproporzione tra posti a
disposizione e numero di iscritti, di poter superare la prova, con un' ora a disposizione per rispondere a
60 quesiti, corredati di tre risposte possibili.
Entro il 9 si saprà, via internet, chi sarà ammesso al colloquio orale, in calendario il 13.
Amalio Ricci Garotti.
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Musica barocca francese all' auditorium Corelli di
Fusignano
FUSIGNANO. L ' o t t a v a e d i z i o n e d i
"Grandezze & Meraviglie", il festival musicale
estense, quest' anno farà ben due tappe a
Fusignano, che si terranno entrambe alle 21
all' auditorium Arcangelo Corelli, in corso
Emaldi 109. Fusignano insieme alla cittadina
modenese di Zocca realizza così il progetto
"Bononcini & Corelli", per rendere stabile la
collaborazione con il festival Grandezze &
Meraviglie, una delle più prestigiose
manifestazioni di musica antica. Primo
appuntamento domani con il concerto Violin
acrobatique, la grande musica barocca
francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe
Rameau, con Suzanne Scholz al violino
barocco e Michael Hell al clavicembalo.
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Cultura locale, tango argentino, informatica, pedagogia.
:Università per gli adulti quattro corsi a Cotignola
LUGO. C' è tempo fino a venerdì 17 ottobre
per iscriversi ai corsi organizzati dall'
Università per adulti di Lugo che si terranno a
Cotignola. Sono in programma quattro corsi e
un laboratorio: cultura locale (dal 27 ottobre
alle scuole medie), tango argentino (dal 27
o t t o b r e a Barbiano) , i l c o r s o b a s e d i
informatica "La scatola magica" (dal 27 ottobre
alle scuole medie), Pedagogia: essere genitori
oggi, tra risorse ed emozioni (dal 26 gennaio
alle scuole medie), e infine il laboratorio di
ceramica Terra e fuoco ­ Arte e tecnica della
ceramica (dal 28 gennaio a La Morada Casa
Studio). Per i corsi che si attiveranno nel 2015
la scadenza per le iscrizioni è invece
prorogata al 20 dicembre. Le domande di
iscrizione sono raccolte dalla segreteria dell'
Università per adulti, a Lugo in viale Orsini 6,
presso il liceo scientifico.
Per informazioni, tel. 0545 900197, oppure
908826 (Urp).
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Torna il mercatino d' Oltralpe.
Sapori e artigianato delle regioni francesi
LUGO. Profumi, sapori e colori d' oltralpe nella
nuova edizione del "Mercatino regionale
francese" che si terrà dal 10 al 12 ottobre a
Lugo in Largo Repubblica. Tante le
prelibatezze enogastronomiche presenti: oltre
80 tipi di formaggi, che potranno essere
abbinati a un' ampia gamma di vini provenienti
dalle più importanti regioni vinicole d' Oltralpe.
Per le "degustazioni dolci" i biscotti bretoni,
con oltre venti varietà di ripieno, cioccolatini
dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci
preferiti da re e imperatori: i macarons. Una
grande tavolozza di colori è rappresentata
dallo stand delle spezie e, a completamento
dell' offerta, non mancheranno baguette e
croissant appena sfornati nello spazio della
Boulangerie. In questo piccolo angolo di
Francia spazio anche all' artigianato, con un'
ampia gamma di prodotti provenienti da
diverse regioni: dalla Provenza e dalla Costa
Azzurra lavanda, saponi, profumi, tovaglie
provenzali e tanto altro ancora, mentre da
Parigi arrivano profumi, cosmetici e un' ampia
gamma di accessori moda.
Il mercatino sarà aperto venerdì dalle 14.30
alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle
19.30.
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FUSIGNANO.
"Violin acrobatique" per Hell e Scholz
Musica barocca francese domani al festival "Grandezze & meraviglie"
FUSIGNANO. G r a n d e z z e & m e r a v i g l i e a
Fusignano. L' ottava edizione del festival
musicale estense, quest' anno farà ben due
tappe nella cittadina, entrambe alle 21 all'
auditorium "Arcangelo Corelli". Il primo
appuntamento sarà domani con il concerto
Violin acrobatique, la grande musica barocca
francese: Jean­Marie Leclair e Jean Philippe
Rameau, con Suzanne Scholz al violino
barocco e Michael Hell al clavicembalo.
Sia per Leclair (1697­1764) che Rameau
(1683­1764) ricorre que st' anno il 250°
anniversario della scomparsa. I due
compositori rappresentano l' apice della
musica in Francia prima della rivoluzione
francese, con una meravigliosa ricchezza
armonica che tocca i più profondi sentimenti
sia degli ascoltatori, sia dei musicisti che la
eseguono. Giovedì 30 ottobre si celebra
invece il musicista veneziano Tomaso Albi
noni. I dodici concerti dell' Opera 5 che
saranno eseguiti sono una delle raccolte di
Albinoni più interessanti dal punto di vista
melodico e armonico: uno stupendo.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Distretti, vola l' abbigliamento a Rimini: +6,9%
EMILIA ­ROMAGNA Il monitor elaborato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa
Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma per il II trimestre 2014. Han
chiuso positivo 17 su 19. Le calzature a S.Mauro Pascoli a +14%
Ha chiuso con una crescita del 5,8% nel
secondo trimestre 2014 l' export dei distretti
dell' Emilia­Romagna, in accelerazione
rispetto ai mesi precedenti e con una dinamica
migliore rispetto a quella dei distretti italiani
(+3,1%). 17 su 19 hanno chiuso il trimestre in
positivo, sostenuti ancora una volta dai brillanti
risultati dei due distretti principali per valori
esportati: le piastrelle di Sassuolo (+7,9%) e le
macchine per l' imballaggio di Bologna
(+4,3%). Sono questi i principali dati che
emergono dal Monitor dei distretti industriali
dell' Emilia Romagna curato dal Servizio Studi
e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo,
Cariromagna e Banca Monte Parma. Si
conferma la buona performance dei distretti
dell' alimentare: i salumi del modenese
(+2,6%), l' alimentare di Parma (+7,1%), l'
ortofrutta romagnola (+8,7%), i salumi di
Parma (+2,5%), il lat tiero­caseario Parmense
con un incremento a due cifre (+20%), il
lattiero caseario di Reggio Emilia (+3,4%) e i
salumi di Reggio Emilia (+7,5%). In crescita
anche il settore della meccanica trainato dalle
macchine utensili di Piacenza (+49,73%), dalle
macchine agricole di Modena e Reggio Emilia
(+3,4%), dai ciclomotori di Bologna (+6,4%),
dalla food machinery di Parma (+5,2%), dalle
macchine per il legno di Rimini (+5,5%). Segno più anche per le macchine per l' industria ceramica di
Modena e Reggio Emilia secondo i dati Acimac (+31,8%). Bene i mobili imbottiti di Forlì (+3,1%). Nel
sistema moda risultati positivi per l' abbigliamento di Rimini (+6,9%) e le calzature di San Mauro Pascoli
(+14%), mentre chiudono in negativo la maglieria e abbigliamento di Carpi (­10%) e le calzature di
Fusignano Bagna cavallo (­14,8%). "Nel complesso l' export dei distretti regionali è cresciuto più del
manifatturiero (sia regionale che nazionale), ­ commenta Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa
Sanpaolo ­ confermandosi realtà internazionalizzate, dinamiche e competitive anche rispetto ai
competitor internazionali. Spicca infatti la miglior performance dei distretti dell' Emilia­Romagna anche
rispetto ai principali paesi europei: Germania e Francia".
Nel 2013 l' export dei distretti dell' EmiliaRomagna verso il mercato russo ­ucraino è stato di 695 milioni
di euro, pari al 6,4% sul totale esportato, un peso maggiore rispetto sia a quello delle esportazioni
manifatturiere italiane (3,4%), sia al totale delle esportazioni distrettuali (4,3%). In particolare il mercato
russo ­ucraino ha un peso rilevante per i distretti dell' abbigliamento di Rimini e per le calzature di San
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Mauro Pascoli.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
VETTURE A PEDALI Sono state saltate tre trasferte a causa dei costi non sostenibili.
Ottime prestazioni degli studenti faentini anche nelle
sole prove di Italia e Francia
Si è concluso domenica in Francia, con le gare
di Delle e Seloncourt, il campionato europeo di
Vetture a Pedali. Quest' anno il campionato si
è svolto in cinque paesi: Italia, Repubblica
Ceca, Polonia, Belgio e Francia.
Gli studenti faentini, ormai abituati a vincere
qualche titolo nella velocità o nella combinata,
quest' anno, per ragioni economiche, hanno
potuto partecipare solamente alle corse di
Italia e Francia, così non hanno potuto scartare
nessun risultato e si sono dovuti accontentare,
su un lotto di 82 partecipanti, del 4° posto nella
velocità con "Avis" (sesta nella combinata) e
dell' 8° con "Safety Car" (ottava nella
combinata). Buona la prestazione di
"Carabinieri", pilotata dai giovanissimi dell'
Istituto superiore "Luigi Bucci" (undicesima
nella velocità). Come al solito sono stati molto
apprezzati gli spettacoli di presentazione delle
vetture romagnole, in particolare la "Volante
della Polizia" (che in gara è stata penalizzata,
avendo dovuto sostituire due ruote per
incidenti) e le due vetture del Liceo "Torricelli",
la esordiente "Cupido" e la ammirevole
"Mumbai Car" (seconda a Faenza), che ha
ottenuto un premio speciale per lo spettacolo
delle sue apprezzate baiadere.
Delle sette gare in programma la più veloce è
stata quella di Cotignola, con la Avis vincitrice a oltre 33 chilometri orari di media, comprendendo anche
le soste per il cambio dei piloti.
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Rubano le fedi e gioielli ad anziani Giovani alla
sbarra
MASSA LOMBARDA Gli oggetti di valore ritrovati dall' Arma I due ragazzi, che li
avevano rivenduti ad un compro ­oro, ieri a giudizio per truffa e ricettazione: uno
patteggia 4 mesi.
In cambio di qualche pasto e di pochi spiccioli
avevano accettato di dare una mano ad una
coppia di anziani ultraottantenni aiutandoli in
alcuni lavoretti quotidiani, dal giardinaggio alle
pulizie. Marito e moglie, residenti a Massa
Lombarda, si fidavano ciecamente di quei due
giovani extracomunitari, tanto che anche
quando si erano accorti della improvvisa
sparizione di due gioielli in oro dalla camera
da letto ­ tra i quali la fede di matrimonio della
signora ­ non avevano affatto pensato che i
ragazzi potessero essere i responsabili. A
pensarci, tuttavia, sono stati i carabinieri della
s t a z i o n e d i Massa Lombarda u n a v o l t a
raccolta la denuncia dell' anziano. I militari,
nonostante l' uomo avesse riba dito di non
aver motivo di dubitare dei ragazzini che
ospitava, hanno fatto un controllo in un compro
­oro cittadino ritrovando gli anelli scomparsi,
risultati venduti pochi giorni prima proprio dai
due giovanissimi. Per quei fatti, risalenti alla
fine di maggio del 2011, ieri sono finiti a
giudizio per truffa e ricettazione un albanese,
classe '90 e un marocchino del '91.
Riconosciuti anche dalla titolare del negozio
nel quale si erano recati il 26 maggio, appena
sei giorni prima che l' anziano si accorgesse
della scomparsa dei monili (tra i quali la fede
della moglie con tanto di data e nome incisi all' interno), i due giovani si sono beccati anche la querela
per truffa dal legale rappresentante del compro ­oro. Ieri il giudice monocratico Beatrice Bernabei ha
rinviato a giudizio l' albanese, mentre il magrebino, tutelato dall' avvocato Gian Luigi Manaresi, ha
patteggiato una pena di 4 mesi e 10 giorni.
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La Voce di Romagna Ravenna
Lugo, una sera tra fucili e social network
MONDOVISIONI Oggi il secondo appuntamento della rassegna al Salone Estense della
Rocca è dedicato alla crisi siriana.
Oggi, alle 21 nel Salone Estense della Rocca
di Lugo ci sarà il secondo appuntamento della
rassegna Mondovisioni. In programma la
proiezione del documentario "#chicagogirl ­
The Social Network takes on a Dictator" di Joe
Piscatella (Stati Uniti/Siria, 2013). Il filmato
sarà proiettato in lingua originale, sottotitolato
in italiano. Il tema è quello della guerra in Siria:
una teenager americana, figlia di esuli siriani,
coordina dalla sua stanza la rivolta in Siria
tramite Facebook, Twitter e Skype. In questo
modo aiuta i compagni sul campo a
fronteggiare i cecchini e i bombardamenti.
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Pagina 18
La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Droga a scuola, controlli a raffica
I presidi chiedono aiuto per combattere lo
spaccio di stupefacenti davanti alle scuole e il
prefetto dà la sua disponibilità a vigilare su
questo fenomeno.
"La tutela dei ragazzi nel momento
fondamentale della loro formazione costituisce
per noi un obiettivo primario", ha spiegato
Fulvio Della Rocca in una nota. Per questo
motivo, annuncia, le forze dell' ordine
aumenteranno le azioni di contrasto dello
spaccio nei luoghi sensibili, in quanto vicini a
tutti gli istituti scolastici.
Normalmente le scuole, prosegue il prefetto,
soprattutto negli orari di ingresso e di uscita
degli studenti, sono già oggetto di vigilanza e
di attenzione da parte delle forze dell' ordine,
"anche perché alcune si trovano in zone già
tenute sotto controllo per contrastare il
degrado urbano".
Ma il prefetto e i presidi delle scuole superiori
di Lugo e Ravenna non hanno parlato solo del
pericolo droga.
Al centro della discussione, intavolata pochi
giorni dopo l' inizio dell' anno scolastico, c'
erano tante altre problematiche che da sempre
coinvolgono gli studenti.
L' istruzione è "un servizio pubblico di estrema
delicatezza e di notevole importanza poiché
riguarda il benessere dei giovani in una fase importante della loro vita, come la formazione", continua
Della Rocca.
Tra gli aspetti da seguire, secondo il prefetto, ci sono quelli che non coinvolgono direttamente le scuole,
ma che si intrecciano inevitabilmente con loro.
Un esempio è il servizio di trasporto, dato che "una buona parte degli studenti è pendolare e quindi è
costretta a usare autobus o treni per andare a scuola".
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Al Pavaglione sapori di Francia
Profumi, sapori e colori d' oltralpe in questa
nuova edizione del Mercatino Regionale
Francese che si terrà dal 10 al 12 ottobre a
Lugo, i n L a r g o R e p u b b l i c a . T a n t e l e
prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte
rigorosamente di qualità e tradizione francese.
Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno
essere abbinati ad un' ampia gamma di vini
provenienti dalle più importanti regioni vinicole
d' Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni
dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con
oltre venti varietà di ripieno, su un gran
numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad
arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i
macarons. Non mancheranno baguettes e
croissants appena sfornati nello spazio della
Boulangerie.
Da non perdere è lo spazio dedicato alle
crepes e alla gastronomia calda.
In questo piccolo angolo di Francia sarà
possibile trovare anche l' artigianato, con un'
ampia gamma di prodotti provenienti da
diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, le
tovaglie provenzali e tanto altro ancora.
Orari: venerdì dalle 14.30 alle 19.30, sabato e
domenica dalle 10 alle 19.30. La
manifestazione gode del patrocinio del
Comune di Lugo.
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Tour operator scoprono la Bassa
TURISMO Dall' 11 al 14 ottobre giornalisti e operatori da tutta Europa per un 'emotional
wine&food tour' nel Lughese e nelle Terre Faentine.
La Provincia di Ravenna è partner del Progetto
Europeo Solum che ha la finalità di valorizzare
i prodotti tipici, enogastronomici e dell'
artigianato artistico dell' area del nord est
italiano e della Slovenia. Nell' ambito del
progetto, l' ente organizza un "Educational
Tour" che si svolgerà a Ravenna e nelle zone
della Bassa Romagna e Terre di Faenza dall'
11 al 14 ottobre. Vedrà coinvolti 11 tour
operator provenienti da Regno Unito,
Norvegia, Danimarca, Olanda, Germania,
Spagna, Romania e Russia, tutti paesi con voli
diretti sull' aeroporto di Bologna.
Oltre agli operatori stranieri parteciperanno 6
giornalisti di importanti testate italiane alcune
delle quali legate al settore dell'
enogastronomia. Durante questi tre giorni i
partecipanti avranno la possibilità di testare
con mano le eccellenze che ca ratterizzano
Ravenna e la sua provincia. Nell' ambito di
questo educational sono previsti due
workshop, articolati come momenti di incontro
con le realtà locali, che si terranno
rispettivamente a Brisighella al Teatro Pedrini
il 12 ottobre alle 17:30 e alla Rocca di Lugo
lunedì 13 ottobre alle ore 18. I workshop
saranno preceduti dal saluto dei sindaci dei
rispettivi comuni e saranno organizzati
secondo un' agenda appuntamenti individuale che permetterà ai Tour Operator di incontrare, conoscere
e stabilire i presupposti per future collaborazioni con gli operatori locali che hanno aderito all' iniziativa.
L' educational prevede anche lunedì 13 ottobre uno show­cooking al Bocon Divino di Bagnacavallo
condotto da tre Chef: il romagnolo Aristide Vitali, il goriziano Robert Peric e la slovena Ana Ros, che
cucineranno per i partecipanti piatti rappresentativi delle rispettive terre. Ancora una volta il filo
conduttore sarà l' utilizzo di prodotti dei Territori Solum.
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UNIVERSITÀ PER ADULTI.
Dalla cultura romagnola al tango argentino Nuovi
corsi a Cotignola
C' è tempo fino a venerdì 17 ottobre per
iscriversi ai corsi organizzati dall' Università
per adulti di Lugo che si terranno a Cotignola.
Nello specifico, sono in programma quattro
corsi e un laboratorio: 'Cultura locale' (dal 27
ottobre alle scuole medie), 'Tango argentino'
(dal 27 ottobre a Barbiano), il corso base di
informatica 'La scatola magica' (dal 27 ottobre
alle scuole medie), 'Pedagogia: essere genitori
oggi' e infine il laboratorio di ceramica 'Terra e
fuoco ­ Arte e tecnica della ceramica' (dal 28
gennaio presso presso La Morada Casa
Studio). Le domande di iscrizione sono
raccolte dalla segreteria dell' Università per
adulti, a Lugo in viale Orsini 6, presso il liceo
scientifico. Per informazioni 0545 900197.
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Quando comincia la vicenda.
Nel 1915, la, la notte tra il 23 e il 24 maggio
Grazie a "Dal primo colpo di fucile all' ultima
frontiera. La Guardia di Finanza a Gorizia e
provincia: una storia lunga un secolo" edito da
Leg (Libreria editrice goriziana), di Federico
Sancimino e M i c h e l e D i B a r t o l o m e o , è
possibile conoscere le vicende delle Fiamme
Gialle originarie dell' Emilia­Romagna che
hanno combattuto nella zona del capoluogo
isontino durante la Prima guerra mondiale. Tra
i caduti da ricordare il sottotenente Ennio
Poggiolini da Lugo. I due autori, in servizio
presso il Comando provinciale della Guardia
di Finanza di Gorizia, con un lavoro
particolarmente approfondito e suddiviso per
periodi storici, permettono al lettore di
compiere un intenso viaggio nella storia del
Corpo. Si parte dalla notte tra il 23 e il 24
maggio 1915, quando a Brazzano due
finanzieri in servizio sul ponte del Judrio, allora
confine tra il Regno d' Italia e l' Impero Austro
Ungarico, esplodono i primi colpi, per poi
affrontare le complesse e tormentate vicende
del "Confine orientale" ed arrivare ai giorni
nostri, quando per effetto dell' adesione della
Slovenia, prima all' Unione Europea poi agli
accordi di Schengen, è cambiato il tradizionale
binomio finanziere ­ confine. Importanti
documenti sono stati rinvenuti anche in archivi
sloveni e croati.
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