COMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE Giovedì, 03 luglio 2014 Giovedì, 03 luglio 2014 Prime Pagine 03/07/2014 Prima Pagina 1 Il Resto del Carlino (ed. Forli) 03/07/2014 Prima Pagina 2 La Voce di Romagna (ed. Forli) Pubblica Amministrazione 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 3 Un semestre in salita 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 5 Serve un piano europeo di investimenti 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6 7 Il «tesoretto» potenziale di 30 miliardi per l' Italia 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 CARMINE FOTINA, MARCO MOBILI Debiti Pa, garanzie per 1,9 miliardi 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 DAVIDE COLOMBO Spending review: stretta su acquisti e partecipate 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 MARCO LUDOVICO Accoglienza immigrati: 400 milioni a rischio 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18 ADRIANO LOVERA Demanio: dagli asset pubblici più valore... 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18 LAURA SERAFINI «Riscrivere le regole su Poste» 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 40 GIANNI TROVATI Non profit, penalizzato l' uso misto 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 40 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 40 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41 FRANCESCO CLEMENTE Il subentro non blocca l' autorizzazione Via FRANCO ADRIANO È già sfida ItaliaGermania CESARE MAFFI L' unica riforma: smagrire lo Stato 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 28 SIMONA D' ALESSIO Appalti, il codice cambia pelle 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 29 ILARIA ACCARDI Imu sul non profit con tre criteri 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 28 ANDREA MASCOLINI Dl cultura, saltano deroghe per varianti 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 33 FRANCA FACCINI Veneto vs Trentino sul fisco 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 34 BENEDETTA PACELLI Debiti p.a., cessione fatture al via 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 34 Enti, non vale la surroga gratis 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 35 Da luglio rating di legalità per incassare finanziamenti 18 20 25 Assicurazione dell' Inail ai volontari cassintegrati 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 6 15 23 Tagli ai Comuni, certificati entro il 25 luglio 03/07/2014 Italia Oggi Pagina 4 13 22 Se mancano scelte decise 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 43 11 17 Torino capofila nelle riqualificazioni 03/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 26 9 FRANCESCO CERISANO 27 29 32 34 36 38 40 42 44 45 Comune di Savignano 02/07/2014 Cesena Today Tutti in pista con lo "Squacquerone pink night" e il Motoscquacquerone 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 6 L' Asca è cresciuta, si è fusa con il Borghi Militerà... 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 18 SAVIGNANO SI ACCENDE IL FESTIVAL DEL RUBICONE 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 15 Derubata fa catturare coppia di ladri 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 Motosquacquerone, il primo raduno per il formaggio dop 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 Rette non pagate, l' Asp ricorre 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 36 Ruba il portafoglio a una turista Arrestata coppia di Pomezia comune di gatteo 46 48 49 50 51 52 54 03/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 55 Omaggio col fiatone agli anni '80 03/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 18 56 Bolle, gelato e divertimenti per bambini 03/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 18 57 Gatteo a tutta musica 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 18 58 Succeso per '80 Running' 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 16 PASOLINI ERMANNO «Cambiare sistema, ma senza svendersi» 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 16 PASOLINI ERMANNO «Qui la vacanza è ancora alla portata di tutti» 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 17 «Ferie troppo costose in Riviera? No, ma tasse e burocrazia... 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 Gatteo Mare Notte Rosa con Casadei 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 36 80 Running Alla gara vintage anche il comico Fabrizio Fontana GIACOMO MASCELLANI 59 61 63 65 66 comune di san mauro pascoli 03/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 18 Piazze riempite da 2 mila persone per la cena con Zvanì 03/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10 Un progetto per fare giocare i bimbi nei parchi 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 M5S e TuttiXSanMauro: parchi attrezzati per bambini disabili 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 A cena con ZvanìOltre duemila persone martedì sera in centro 03/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 SAN MAURO... 67 68 69 70 71 3 luglio 2014 Il Resto del Carlino (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 3 luglio 2014 La Voce di Romagna (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 3 luglio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione IL PROGRAMMA. Un semestre in salita Nel suo discorso per molti versi irrituale, pronunciato sul filo delle grandi dichiarazioni di principio più che sotto il profilo strettamente programmatico, Renzi ribadisce che l' Italia rispetterà le regole ma serve la crescita. Il passaggio verso il «miglior utilizzo della flessibilità», secondo le faticose intese raggiunte nel Consiglio europeo del 26 e 27 giugno, pare tutt' altro che scontato. Dino Pesole Da questo punto di vista, l' avvio del semestre italiano di presidenza della Ue parte in salita. Renzi non ha indicato nel suo discorso ai parlamentari neo eletti i passaggi che dovrebbe condurre all' auspicata flessibilità, affidandosi al testo scritto consegnato alla presidenza del Parlamento. Se l' impianto delle regole europee sul fronte della disciplina d i bilancio è al momento intangibile, l' enfasi sulla crescita posta ieri dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo discorso al Parlamento europeo di Strasburgo, potrebbe potenzialmente aprire una breccia in direzione di una politica economica europea finalmente orientata al sostegno dello sviluppo e dell' occupazione. L' utilizzo del condizionale è d' obbligo, come mostra la netta presa di posizione del capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber («i debiti non creano futuro, lo distruggono, dobbiamo continuare sulla linea del rigore»). Il «nuovo inizio» che ispira il programma italiano per il semestre, propone una nuova agenda di politica economica «basata su riforme strutturali e investimenti per la crescita e l' occupazione». In chiave europea, si tratta di spingere l' acceleratore sui «quattro pilastri» fatti propri dal Consiglio europeo del dicembre 2012. Focus su unione bancaria, rafforzamento della regolamentazione dei mercati finanziari, fiscalità e bilancio. Certo lo scambio tra riforme e più tempo a disposizione per rientrare nella «regola del debito», ma anche per aprire la partita degli investimenti con quota nazionale parzialmente scomputabile dal calcolo del deficit, è ancora formalmente sul tappeto. Se ne comincerà a discutere concretamente con la prossima Commissione europea che s' insedierà a novembre. Non sarà una passeggiata provare a infrangere nell' Europarlamento il muro eretto dagli euroscettici da un lato e dai rigoristi ad oltranza, dall' altro. Al centro del semestre occorre porre il tema centrale del rilancio di grandi progetti infrastrutturali, provare a portare al tavolo della discussione il tema della mutualizzazione del debito attraverso la creazione di un nuovo veicolo finanziario comunitario, dotato di garanzie fornite dagli stati membri e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 3 luglio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione capace di emettere titoli di debito. Difficile che si possa sull' argomento fare passi in avanti, come del resto ha implicitamente ammesso il ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan nell' intervista di due giorni fa al Sole 24 Ore, ma sul piano programmatico si potrebbe provare quanto meno ad avviare l' istruttoria preliminare. Per l' Italia come del resto è stato ribadito a più riprese sia da Renzi che da Padoan la scommessa la si gioca tutta sul piano delle riforme. Se il collegamento riformeflessibilità, peraltro già contenuto nella stessa disciplina di bilancio, farà effettivamente breccia (la precondizione è essere fuori dalla procedura per disavanzo eccessivo), sarà la Commissione a valutare caso per caso, nella premessa che comunque dovremo non infrangere il tetto del 3% nel rapporto deficit/pil, assicurarne la progressiva discesa e realizzare al tempo stesso il pareggio di bilancio in termini strutturali nei tempi indicati (2015, ma l' Italia ha chiesto lo slittamento al 2016). Mercato del lavoro, giustizia, fisco, pubblica amministrazione: l' elenco delle azioni in parte già intraprese, per il resto da realizzare è nutrito, va inserito nel quadro delle raccomandazioni rivolte all' Italia dalla Commissione Ue lo scorso 2 giugno, sulla scia del «Programma nazionale di riforma» presentato lo scorso aprile, e dunque con una proiezione necessariamente rivolta all' orizzonte dell' Agenda Ue «2020», necessariamente ribadita dal programma italiano per il semestre. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 3 luglio 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione INTERVENTO. Serve un piano europeo di investimenti di Markus Kerber L' Italia assume la presidenza del Consiglio U e i n u n a f a s e decisiva per l' Europa. Nei prossimi sei mesi si insedieranno il Parlamento europeo, la Commissione e il Consiglio. Si tratta di un' opportunità unica per riorientare le istituzioni verso la competitività e gli investimenti per la crescita. Solo così nei prossimi cinque anni potremo creare posti di lavoro, estinguere il colossale debito pubblico e a r r e s t a r e l ' indebolimento politico ed economico dell' Europa sulla scena mondiale. La presidenza italiana deve promuovere un dibattito efficace tra governi, europarlamentari e nuova Commissione sulle priorità politiche della Ue per i prossimi cinque anni. Tutte le formazioni del Consiglio, le commissioni del Parlamento e le Direzioni generali della Commissione dovranno mettersi in discussione con spirito critico e chiedersi quale sia il loro contributo alla crescita e all' occupazione. L' Italia deve concentrarsi sulle misure per la crescita e l' occupazione e sull' economia reale. La Confederazione tedesca dell' industria ritiene che si debba lavorare in due direzioni. 1 L' Europa dovrà rafforzare il legame tra politica di crescita e di consolidamento. Il bilancio è negativo: anziché perseguire il tanto condiviso risanamento di bilancio in favore della crescita, i governi hanno troppo spesso effettuato tagli agli investimenti. Nello stesso tempo, nel bilancio Ue 20142020 sono stati drasticamente ridotti i mezzi destinati alla ricerca, all' innovazione e allo sviluppo delle infrastrutture transeuropee. Le riforme strutturali per migliorare le condizioni di investimento sono state attuate troppo lentamente. Sei anni dopo l' inizio della crisi economica e finanziaria, il livello degli investimenti nella Ue è sempre del 17% sotto quello del 2008. Se non si inverte questa tendenza, il potenziale di crescita potrebbe uscirne notevolmente compromesso. La Confederazione tedesca dell' industria è fermamente convinta che l' Europa debba investire molto di più nelle catene del valore transnazionali. Un mercato unico realmente interconnesso è fondamentale per valorizzare gli esclusivi punti di forza dell' Europa nella produzione transfrontaliera. Stando ai calcoli della Banca europea per gli investimenti, ogni anno si dovrebbero investire in tal senso almeno 470 miliardi di euro nelle reti dell' energia, dei trasporti e di trasmissione dei dati. Ciò che serve davvero all' Europa è una campagna per gli investimenti degna di questo nome. Al nostro continente serve una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 3 luglio 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione strategia per impiegare in futuro in modo più efficace le scarse risorse pubbliche e per mobilizzare i beni d' investimento privati disponibili in tutto il mondo per ulteriori investimenti in progetti infrastrutturali di portata europea. Maggiori investimenti pubblici, finanziati mediante un' estensione eccessiva del Patto d i stabilità e crescita, sarebbero invece il peggior affare possibile. Poiché ogni euro da versare per il pagamento degli interessi sarebbe tolto agli investimenti futuri che sono assolutamente necessari. Già oggi le spese degli Stati membri della Ue per il pagamento degli interessi superano l' importo degli investimenti lordi. Inoltre, il tesoro prezioso rappresentato dalla credibilità del Patto di stabilità e crescita verrebbe ancora una volta intaccato. Non dimentichiamo che la massiccia recessione dagli investimenti soprattutto in Europa meridionale è stata provocata dalle incertezze sulla crisi del debito nell' Eurozona. Solo un patto credibile può fungere da solida base per le riforme di cui abbiamo bisogno. 2 L' Europa ha assolutamente bisogno di una maggiore convergenza delle politiche industriali, energetiche e climatiche. Negli ultimi anni è stata conferita la massima priorità agli obiettivi in materia di politica climatica ed energetica, troppo spesso a discapito di una base industriale competitiva. La partecipazione dell' industria europea al valore aggiunto industriale su scala mondiale è diminuita del 5% nel periodo 20002012; in Italia addirittura del 28%. L' Europa ha perso sei milioni di posti di lavoro nell' industria: questa tendenza deve essere invertita. La quota del 20% nel settore dell' industria dovrà in futuro avere la stessa importanza degli altri obiettivi europei. Sarà possibile reindustrializzare l' Europa solo mediante una riforma a 360° della governance europea per la competitività. La presidenza italiana punta giustamente alla rivalutazione del Consiglio Competitività, che dovrebbe diventare il garante centrale della competitività nella Ue e ottenere un effettivo diritto di codecisione. A tal fine, dovrebbe avere un presidente permanente che possa appoggiarsi a un valido gruppo di alto livello per la competitività e la crescita. In futuro si approderà a una stretta collaborazione italotedesca, per far avanzare l' Europa e creare a Bruxelles una stabile maggioranza proeuropea. Il successo alle elezioni europee dei governi Merkel e Renzi ha consolidato la posizione della Germania e dell' Italia in seno al Consiglio. Nel Parlamento europeo la Germania schiererà il maggior numero di rappresentanti nelle file dei cristianodemocratici, l' Italia tra i socialisti. In campo economico, tra la Germania e l' Italia esiste già da tempo una stretta collaborazione: siamo accomunati da una base industriale forte e competitiva. Sarà questo in futuro a spronarci ad assumere una responsabilità comune nei confronti dell' Europa. Direttore generale dell' Associazione degli industriali tedeschi (Bdi) © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 3 luglio 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Bilancia commerciale e spesa per interessi. Il «tesoretto» potenziale di 30 miliardi per l' Italia Walter Riolfi E se quest' euro fosse così forte un po' anche per colpa dell' Italia? Un paradosso, si dirà. Ma in tutte le esagerazioni c' è un poco di verità. Se guardiamo i numeri della bilancia commerciale nel 2013 (fonte Ocse), troviamo che, a fronte di un deficit di quasi 370 miliardi di euro per gli Stati Uniti, l' Eurozona vanta un attivo di 330 miliardi, grazie ovviamente alla Germania (172 miliardi), all' Olanda (59) e all' Italia (38). Ma, se si pensa che 3 anni fa il saldo commerciale italiano era pesantemente negativo, per il 7° anno consecutivo, i progressi compiuti nel 2012 e 2013 sono stati cospicui: al punto che oltre un t e r z o d e l l ' i n c r e m e n t o d e l l a bilancia commerciale della zona euro è arrivato dal nostro Paese. E le previsioni (Ocse) indicano che la tendenza è destinata a continuare quest' anno e il prossimo. Tutto bene dunque? Non esattamente: perché l' incremento del saldo positivo è avvenuto più per la contrazione delle importazioni, che per l' aumento delle esportazioni. In altre parole, il maggior artefice della ritrovata competitività è stata la recessione che ha pesantemente colpito l' Italia negli ultimi 34 anni e che ha ridotto drasticamente i consumi. A Guglielmo Manetti di Intermonte, la presente situazione ricorda un poco quella del 1993, quando una svalutazione della lira di circa il 30% produsse saldi commerciali, nel periodo '93'98, tra il 2,1 e il 3,5% del pil. Nella presente contingenza il contributo alla formazione del pil è stato del 2,2% nel 2012 e dell' 1,3% l' anno scorso, quando la nostra economia scese del 2,5%. Nel 2014, l' apporto della bilancia commerciale dovrebbe essere in linea. Non potendo più far leva sulla svalutazione monetaria, spiega Manetti, il riaggiustamento è stato trovato nella compressione del costo del lavoro e nella riduzione dei consumi. In ogni caso, il nostro Paese pare aver ripreso la strada per una migliore competitività internazionale, ponendosi come la seconda economia della zona euro. È tuttavia evidente che la continuazione di questo processo dovrà poggiare su altri fattori e non più solo sui sacrifici e la pazienza dei cittadini. Una di queste componenti sta nel miglioramento dei conti pubblici che potrebbe liberare risorse per investimenti e per ridurre la pressione fiscale. Al riguardo, Manetti è abbastanza ottimista: anzi più ottimista del governo Renzi o, meglio, dei conti presentati nel Documento di economia e finanza di aprile. Nel Def era stato ipotizzato un costo medio del debito pubblico (spesa per interessi) pari al 3,85% (circa il 5% del pil) per il triennio 20142016. Ma i rendimenti di mercato sono fortemente scesi, al punto che il costo dei nuovi titoli emessi, secondo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 3 luglio 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione le stime di Intermonte, dovrebbe scendere al 2% quest' anno, all' 1,75% il prossimo e all' 1,5% nel 2016. Considerato che in ognuno di questi anni vengono rinnovati titoli per il 2223% dell' esistente e che questa carta è prevalentemente di lungo periodo, il costo medio del debito si abbasserebbe sensibilmente: di 30,4 miliardi, secondo Intermonte, pari all' 1,9% (cumulato) del Pil in tre anni. Di conseguenza, il rapporto deficit/pil s' abbasserebbe al 2,1% quest' anno, all' 1,4% nel 2015 e allo 0,8% nel 2016 e l' Italia rispetterebbe appieno i criteri contenuti nel patto di stabilità. In virtù dei calcoli "prudenziali" contenuti nel Def (e sarebbe forse la prima volta che un governo presenta stime approssimate per difetto), Matteo Renzi avrebbe un maggior spazio di manovra a Bruxelles e potrebbe contare su una non disprezzabile eccedenza di bilancio da destinare alla crescita economica. Ben sapendo che la minor spesa per interessi è un' occasione concessa momentaneamente dai mercati e non una condizione strutturale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 3 luglio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Le vie della ripresa. Debiti Pa, garanzie per 1,9 miliardi Firmato il decreto: cessione dei crediti alle banche con «sconto» dell' 1,9% Carmine Fotina Marco Mobili ROMA Verso lo sblocco il piano dei pagamenti della Pubblica amministrazione v a r a t o c o n i l D l Irpef. I l sottosegretario all' Economia Giovanni Legnini ha annunciato ieri a un convegno organizzato dall' associazione ProDemos che il decreto attuativo per il meccanismo di cessione crediti è stato firmato dal ministro Padoan ed è alla Corte dei conti. Il testo di 11 articoli, che Il Sole24 Ore è in grado di anticipare, definisce il funzionamento della garanzia dello Stato sulla cessione pro soluto dei crediti delle imprese alle banche, con possibile ulteriore cessione alla Cassa depositi e prestiti. Viene istituito un Fondo di garanzia specifico, con dote di 150 milioni, che sarà gestito dalla Consap. Per ogni operazione di cessione garantita verrà accantonato a titolo di coefficiente di rischio almeno l' 8% dell' importo del credito ceduto: questo porterà a un importo complessivo garantibile pari a 1 miliardo e 875 milioni (a fronte di 750 milioni potenzialmente garantibili al 30 giugno 2014). Per accedere alla garanzia del Fondo sono previste procedure semplificate come la piattaforma elettronica per la certificazione e il ricorso alla posta elettronica certificata. Inoltre, viene fissato il tasso di sconto massimo che potranno praticare le banche: «1,9% annuo, comprensivo di ogni onere, che si riduce all' 1,6% per l' importo eccedente i 50mila euro di ammontare complessivo dell' operazione di cessione». L' attenzione è alta sia sui tempi di attuazione sia sul delicatissimo tema delle spese in conto capitale. Per Angelo Rughetti, sottosegretario alla Pa anche lui intervenuto al convegno per sbloccare il dossier investimenti si può lavorare sulle regole relative ai fondi strutturali, ad esempio svincolando dal tetto del 3% i cofinanziamenti nazionali; il sottosegretario spinge per un' attuazione rapida superando i veti della "tecnoburocrazia". Franco Bassanini, presidente Cdp, anticipa le linee di una ulteriore possibile soluzione: le banche, utilizzando la provvista Ltro, potrebbero anticipare al 2014 il pagamento di crediti che altrimenti slitterebbero al 2015. Il tutto, anche in questo caso, con l' indispensabile garanzia dello Stato. Legnini ha aggiunto che sono in registrazione anche altri 5 provvedimenti attuativi. Secondo il sottosegretario, i numeri di riferimento restano i 56,8 miliardi di stanziamenti complessivi varati con i vari provvedimenti negli ultimi anni e i 60,5 miliardi totali di debiti da smaltire. E, aggiunge in serata Renzi, «Mps l' altro ieri ha restituito 3,5 miliardi che abbiamo messo nei pagamenti della Pa». «L' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 3 luglio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione obiettivo del 21 settembre è ancora possibile, ma non tutto dipende dal governo» dice il sottosegretario riferendosi anche ai tempi e alle procedure che coinvolgono direttamente gli enti debitori. Tuttavia restano in circolazione anche stime diverse, come quelle su cui convergono sia Federico Merola di ProDemos sia Paolo Buzzetti dell' Ance: 7075 miliardi. I costruttori, in particolare, stimano che all' edilizia finora siano stati pagati 7,5 miliardi mentre altri 11 miliardi sono ancora in attesa di essere saldati. A conti fatti comunque, sintetizza Buzzetti, il Dl Irpef non ha ancora risolto i problemi degli investimenti, le spese in conto capitale, tenute fuori dal piano pagamenti per l' impatto sul deficit, e bisogna ancora capire se i costruttori potranno almeno rientrare nel piano bancheCdp per la cessione dei crediti. Su quest' ultimo meccanismo a fornire dettagli è Bassanini. «Non abbiamo ancora deciso il plafond che metteremo a disposizione, ma non sarà un problema, perché potrà comunque essere incrementato». Il problema semmai, sottolinea Bassanini, è nell'"execution" dell' intera operazione che potrebbe anche scavallare la fatidica data del 21 settembre considerati i tempi necessari per la registrazione della Corte dei conti. «Si è perso un mese per il provvedimento attuativo, dicendo che bisognava aspettare la legge di conversione del decreto Irpef mentre la norma dice espressamente che i 30 giorni decorrevano dalla pubblicazione del Dl». E inoltre, rileva il presidente Cdp, «si è spostato in avanti anche il termine entro il quale le imprese devono presentare le istanze di certificazione dei crediti, e il rischio è che tutto si sposti in avanti. Sarebbe utile che gli enti rispondessero progressivamente alle istanze, senza aspettare che vengano prima raccolte tutte le domande». © RIPRODUZIONE RISERVATA. CARMINE FOTINA, MARCO MOBILI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 3 luglio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Tagli. Si punta ad attuare le misure sulla spesa contenute nei decreti Irpef e Pa. Spending review: stretta su acquisti e partecipate Davide Colombo ROMA Dopo i tagli agli stanziamenti statali e la definizione dei tempi di pagamento entro 60 giorni, la riforma del sistema di acquisti di beni e servizi da parte della Pa è a un passo dai nuovi provvedimenti attuativi. Entro la fine del mese il commissario Carlo Cottarelli sottoporrà al Comitato per la spending review di Palazzo Chigi gli ultimi dettagli da inserire del decreto per la selezione dei 35 "soggetti aggregatori" che gradualmente prenderanno il posto delle 32mila centrali di acquisto attuali. I posti da riempire sono 12, cui si aggiungeranno le centrali regionali e la Consip. Un tavolo tecnico è previsto venerdì e il Dpcm, una volta definito, dovrà essere condiviso in Conferenza unificata. Le amministrazioni dovrebbero poter contare, sempre entro fine mese, anche sul decreto con i "prezzi di riferimento Consip" cui adeguarsi nei loro acquisti autonomi, mentre entro ottobre avranno a disposizione gli indici con le caratteristiche essenziali dei beni e servizi esclusi dall' elenco Consip. Il controllo sui flussi di spesa e la garanzia di trasparenza su tutti i contratti sarà reso più operativo entro la fine dell' anno mentre già ora è possibile monitorare gli acquisti di ogni ente o amministrazione (ministeri esclusi) sul portale Siope, accessibile a tutti. L' impegno di Cottarelli e della sua squadra al ministero dell' Economia è concentrato sull' implementazione delle misure di spending adottate con il decreto Irpef e il decreto Pa. Un lavoro intenso, necessario per garantire gli obiettivi di risparmio previsti per quest' anno dal decreto Irpef, vale a dire 2,1 miliardi. Un lavoro che oltre ai provvedimenti attuativi prevede anche iniziative mirate di controllo. Come quella che scatterà nelle prossime settimane con l' invio di un centinaio di lettere ad altrettante amministrazioni per chiedere le copie dei contratti di acquisto effettuati fuori dal "metodo Consip" su 7 settori merceologici fondamentali: forniture elettriche, gas, telefonia fissa e mobile e acquisti di carburanti. Le missive recheranno in calce le firme di Cottarelli e di Raffaele Cantone visto che tra le competenze di quest' ultimo sono previste anche quelle dell' ex Autorità di vigilanza sui contratti pubblici. Questa indagine campionaria permetterà di acquisire dati importanti per capire gli scostamenti di prezzo e potrà aprire la porta anche a verifiche ulteriori da parte della Guardia di Finanza. Ma i fronti del "cantiere spending" non si fermano qui. Il gruppo di tecnici è concentrato, in particolare, sul dossier delle società partecipate. Devono scendere a mille con la soppressione o la vendita di quelle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 3 luglio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione che non sono di pubblica utilità. Si parte da circa 10mila aziende (ma il dato non è ancora certificato) e solo il 20% opera nei settori fondamentali dell' elettricità, gas, acqua, trasporti pubblici locali e rifiuti generando il 5060% dei ricavi complessivo. Il resto, l' 80%, fa altro. Si spazia dalle centrali del latte alle consulenze, dalle agenzie di viaggio alle farmacie comunali fino a società pubbliche che producono uova o prosciutti. Il monitoraggio effettuato consentirà a Cottarelli di indicare al Comitato spending entro luglio (il dl Irpef parla di un piano di riordino da fare in autunno) le raccomandazioni per procedere alla vendita delle attività "non core". Nel lungo elenco di azioni attuative va poi inserito il capitolo dei fabbisogni standard dei comuni e delle loro capacità fiscali, l' efficientamento dell' illuminazione locale (possibili 200 milioni di risparmi nel 2015) e si guarda con attenzione alla proposta preparata dall' Agenzia del Demanio per recuperare il prossimo anno molte risorse dalla gestione degli immobili pubblici con interventi antisprechi su affitti, pulizia e costi per riscaldamento ed elettricità. © RIPRODUZIONE RISERVATA. DAVIDE COLOMBO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 3 luglio 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Sbarchi. Confronto tra InternoWelfare ed Enti territoriali sulla gestione dei 7mila «minori non accompagnati» Accoglienza immigrati: 400 milioni a rischio Marco Ludovico ROMA L' ipotesi in esplorazione avanzata di usare le caserme dismesse della Difesa per la prima accoglienza dei migranti. Lo snellimento delle procedure di rilascio e durata dei permessi di soggiorno per i rifugiati, che alleggerirebbe il lavoro delle questure. Il tema del «foto segnalamento» di chi arriva in Italia, sollevato non senza contraddizioni da diversi stati europei, uno dei nodi da risolvere al dipartimento di Ps diretto da Alessandro Pansa. L' arrivo annunciato di un decreto legge, forse già al Consiglio dei ministri del 10 luglio, per definire «a termine» la missione Mare Nostrum (si veda il Sole 24 Ore di ieri), un testo scritto a quattro mani dai tecnici dei dicasteri di Angelino Alfano (Interno) e Roberta Pinotti (Difesa). La scommessa del governo sull' emergenza immigrazione gioca su più tavoli, ma quello principale tiene con il fiato sospeso tutti gli altri o quasi: riguarda il nodo delle risorse necessarie a fronteggiare l' ondata degli sbarchi. Secondo Mauro Casinghini, direttore del Corpo italiano di soccorso dell' Ordine di Malta, dall' inizio dell' anno sono 72.683 gli immigrati arrivati nelle coste italiane, con un incremento del 700% di bambini. Ma per garantire a Regioni e Comuni il varo definitivo del piano straordinario di accoglienza messo a punto con l' Interno il confronto va avanti da settimane in ballo ci sono 260 milioni che dovrebbero spuntare dall' assestamento di bilancio dello Stato. È ossigeno finanziario per il progetto definito al Viminale con un documento che ripartisce in tutta Italia i migranti e indica nel prefetto del capoluogo di regione il coordinatore dello Stato con il governo regionale per distribuire tra i Comuni gli immigrati. Altro capitolo molto delicato da risolvere, l' assistenza ai minori «non accompagnati», giunti in Italia senza genitori o altri parenti: sono circa 7mila, tra Viminale e ministero del Welfare c' è un confronto in atto per risolvere in via definitiva competenze e risorse. Anche perché per i minori lo Stato calcola 80 euro al giorno di costi di assistenza. Altri 122 milioni dovrebbero giungere da risparmi dello stesso ministero dell' Interno. In tutto, insomma, ci sono da recuperare oltre 400 milioni che attendono, però, il via libera del ministero dell' Economia. Il disco verde dei tecnici del Tesoro, in particolare per i 260 milioni, consentirà il decollo del nuovo modello di accoglienza. Destinato a tutti coloro che avranno riconosciuto il diritto all' asilo politico o la protezione internazionale «mentre ancora oggi sottolinea Giorgio Pighi, delegato Anci per l' immigrazione spesso nell' opinione comune e non solo si confondono e si mettono sullo stesso piano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 3 luglio 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione clandestini e migranti a cui invece lo Stato ha riconosciuto un diritto regolato anche da norme internazionali». La fondazione Leone Moressa fa poi notare come «sono oltre 18mila le richieste d' asilo nei primi mesi del 2014. Visto che al 31 dicembre 2013 erano presenti nel nostro Paese 28mila richiedenti asilo, si può ipotizzare che in breve le presenze complessive supereranno le 40mila unità registrate nel 2011, anno dell' emergenza Nordafrica». Ieri si è aggravato il bilancio dei naufragi dei giorni scorsi. A Pozzallo salgono a 45 i morti del peschereccio dove c' erano stipate 611 persone. È poi affondato un gommone con 101 migranti: un mercantile ne salva 27, altri 74 sono dispersi. Per l' Unhcr sono circa 500 i migranti e rifugiati morti nel Mediterraneo dall' inizio del 2014. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARCO LUDOVICO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 3 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione eire. Demanio: dagli asset pubblici più valore senza «svendere» Un mix di investimenti pubblici e privati può permettere di arrivare all' auto finanziamento degli interventi sul territorio. Adriano Lovera a Niente "svendite" per fare cassa. Ma valorizzare e mettere a reddito il patrimonio pubblico, cedendo il mattone solo se necessario. Si ispira a questo principio il progetto "Valore Paese" cui il Demanio, insieme a Invitalia e molti altri partner, sta lavorando dal 2011 e chi f i n a l m e n t e e n t r a n e l v i v o . U n piano d i recupero, soprattutto mediante concessione ai privati di lungo periodo, di cui oggi fanno parte 208 immobili, metà appartenenti allo Stato e metà agli enti locali. Protagonista dell' ultima edizione di Eire è stata la sezione del progetto "Dimore", quella a carattere turistico, perché si occupa di far rinascere con una valenza ricettiva decine di siti, alcuni dei quali vere delizie del territorio italiano. Tra ville, castelli, borghi antichi e in alcuni casi anche fari costieri, si tratta di 111 luoghi che entro il 2020 dovrebbero tornare a vivere. La Fiera è stata l' occasione per presentare gli ultimi pezzi entrati nel portafoglio: il Castello Nelson di Bronte, con la riqualificazione del Borgo Caracciolo, il Grand Hotel di San Pellegrino Terme (Bergamo), chiuso dal 1979, considerato uno dei beni d i punta, con la sua struttura che si sviluppa su una superficie di oltre 16.000 metri quadrati, pronta ad essere riqualificata; e il Castello Orsini di Soriano nel Cimino (Viterbo), sorto come residenza papale nel XIII secolo. Per quest' ultimo, insieme a Villa Favorita di Ercolano che già faceva parte del Piano, entro fine anno dovrebbe essere pronto il bando per l' affidamento della concessione ai privati e parziale vendita di alcune aree, ancora da definire. Ma dal forte Begato a Genova all' ex carcere di Terramurata a Procida, sono molti i siti (e le slide) messe in mostra durante la fiera, in cerca di potenziali sviluppatori e valorizzatori. I rappresentanti del Demanio hanno incontrato i costruttori Aica e alcune tra le principali catene alberghiere mondiali (è filtrato il nome di Hilton e Starwood), anche se rimane la riservatezza sui cespiti su cui questi hanno puntato lo sguardo. Già in passato, su Villa Favorita si era parlato di un interessamento da parte dell' Emiro del Qatar e di una fondazione statunitense. Ma nel piano non ci sono solo gli immobili turistici, perché accanto alle Dimore, l' altra costola del progetto (Affidiamo valore) riguarda invece immobili pubblici destinati al terziario e al residenziale, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 3 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione anche con valenza culturale e sociale. Fino al 9 settembre, per esempio, è aperto il bando di gara che dà in concessione la Cittadella di Alessandria, raro esempio europeo di fortificazione del XVIII secolo, da un minimo di sei a un massimo di 60 anni. Ma come vanno le cose per gli immobili che già si è cercato di immettere sul mercato? Complice la crisi, i risultati arrivano a rilento. A Milano i vecchi caselli daziari (Arco della Pace) sono andati a un pool di imprese guidati da Cassina costruzioni: concessione per 30 anni a un canone annuo di 200mila euro. Era l' unica offerta. A maggio era scaduto il bando per altri 5 pezzi: l' Isola di Poveglia ed Ottagono (Venezia), Casa Nappi (Loreto), il Castello di Gradisca d' Isonzo, il Convento San Domenico (Taranto) e gli Edifici Civici di Trieste. L' isola di Poveglia è andata all' imprenditore locale Luigi Brugnaro, al costo di un appartamento: 513mila euro. Per gli altri non c' è ancora una sorte segnata. Un altro modello di sviluppo del territorio di cui si è parlato molto a Eire, in fondo non distante da quello seguito dal Demanio, è il cosiddetto "Insulae" di Romeo Gestioni. Questo prevede la suddivisione del territorio da riqualificare in specifiche isole, in cui investano sia il pubblico sia il privato, destinate a raggiungere una sorta di autosostenibilità economica grazie ai proventi delle attività economiche prodotte al suo interno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ADRIANO LOVERA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 3 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione il caso. Torino capofila nelle riqualificazioni a Torino è la città in cui a breve la collaborazione con il Demanio dovrebbe finalmente trovare un' applicazione concreta. Risale al novembre 2012 la stipula di un accordo per la riqualificazione di 10 edifici pubblici (sei dello Stato e uno di Comune, Fs, Consap e Equitalia) e per due edifici vicini, nella zona Nord della città (quartiere Barriera di Milano). Ora l' iter è nel vivo. Si tratta dell' ex Manifattura tabacchi, chiusa dai Monopoli nel 1996, e del vecchio stabilimento Snia Viscosa poi divenuto Fimit, attivo fino al 1998: in totale una superficie di oltre 138mila mq (86.211 mq di superficie lorda pavimentata). Saranno destinati prevalentemente a social housing (alloggi e residenze universitarie), oltre che a spazi per l' Università (polo formativo, laboratori, spazi museali) e ad altre funzioni di tipo commerciale, terziario e residenziale. Si è chiuso il bando con cui le Sgr potevano dichiararsi disponibili al progetto. Sono risultate idonee in sei: Fabrica Immobiliare, Beni Stabili, Polaris Real Estate, Finanziaria Internazionale, Prelios e Torre. Ora spetta al Demanio proseguire con la fase di verifica delle offerte e la selezione del soggetto prescelto, che si occuperà a quel punto di costituire il fondo immobiliare per avviare l' opera. Il fondo avrà durata ventennale e il nome dovrebbe essere deciso entro fine 2014. Tra i compiti della Sgr ci sarà anche quello di coinvolgere altri partner interessati alla costruzione o alla partecipazione di natura finanziaria. Secondo stime preliminari il valore complessivo dell' intervento è di 110 milioni. Sempre entro quest' anno, inoltre, potrebbe essere indetto il bando per giungere alla selezione di una nuova Sgr, che in questo caso si occuperà di un secondo fondo destinato a far rivivere asset che vanno dal Palazzo della Luce, ex sede Enel, a sei lotti di Ferrovie dello stato e un immobile di Consap, sui quali su cui è in corso uno studio per la valorizzazione da parte di Nomisma. A. Lo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 3 luglio 2014 Pagina 26 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Privatizzazioni. L' ad Caio vuole un aumento del contributo dello Stato sui recapiti prima di quotare la società. «Riscrivere le regole su Poste» Nel piano la modernizzazione punta su logistica, spedizioni ed ecommerce. Laura Serafini ROMA Prima di privatizzare «bisogna trovare un nuovo punto di equilibrio per la sostenibilità di ogni singolo business» di Poste Italiane e, soprattutto, vanno «riscritte norme e regole che che disciplinano l' attività dei recapiti» e il contributo al loro finanziamento da parte dello Stato. Francesco Caio, nuovo ad del gruppo, sceglie un' audizione presso la commissione Bilancio della Camera per alzare il velo sulla sua strategia sul gruppo e affondare una volta per tutte la prospettiva di una quotazione in Borsa della società entro fine 2014 (scelta che avrebbe condiviso martedì scorso con il ministro per l' Economia, Pier Carlo Padon, ndr). Caio annuncia un' inversione di rotta rispetto all' impostazione concordata dal predecessore, Massimo Sarmi, con l' esecutivo guidato da Enrico Letta. Non si privatizza per modernizzare la società, ma l' esatto contrario. «La quotazione è una grande opportunità ha detto che va colta non solo per fare cassa ma anche per modernizzare Poste e farne il vettore della modernizzazione del Paese». Il manager ha lascito intendere che vuole costruire una nuova "equity story" da presentare agli investitori e in questo senso sta riscrivendo il piano industriale. «La sostenibilità del business di Poste deve passare per la sostenibilità di ogni suo singolo business ha chiarito . Non è più ipotizzabile finanziare all' infinito con i proventi del settore finanziario e delle assicurazioni il comparto dei recapiti». Caio ha spiegato che il piano industriale, «pronto nelle prossime settimane» (la presentazione a questo punto potrebbe però slittare in autunno, ndr) punterà, oltre che sulla valorizzazione del risparmio postale, e sullo sviluppo in chiave digitale di rapporti con la pubblica amministrazione, soprattutto sul rilancio dei recapiti creando una «piattaforma logistica competitiva, incentrata sulla spedizione pacchi e sullo sviluppo del nuovo ecommerce». La richiesta più forte del manager, indirizzata sia all' Authority per le comunicazioni che sta definendo in queste settimane i criteri per calcolo del costo effettivo del servizio universale sia al ministero per lo Sviluppo economico, con il quale andrà scritto il nuovo contratto di programma 201518, è quella di rivedere il sistema di regole che disciplina la remunerazione del servizio universale. Questo servizio (la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 3 luglio 2014 Pagina 26 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione spedizione di lettere, raccomandate, il pagamento dei bollettini etc garantito su tutto il territorio nazionale) costa a Poste «un miliardo ha detto Caio ma il contributo dello Stato è solo di 340 milioni» l' anno. In realtà Poste ha avanzato all' Authority per le comunicazioni una richiesta di 700 milioni euro l' anno per gli ultimi 3 anni, ma il nuovo modello in via di consultazione elaborato dall' Autorità porterebbe a riconoscere un contributo ben inferiore ai 340 milioni sinora garantiti. Secondo il manager va adeguata ai tempi la regolamentazione della materia: la concorrenza (soprattutto le mail) ha eroso gran parte del mercato, riducendo al lumicino i margini. Le Poste sono però interessate a mantenere quel servizio perchè è il veicolo per attirare clienti anche sugli altri business, in particolare Bancoposta e assicurazioni. Quello che si chiede è una revisione delle regole per cui sia riconosciuta una maggiore remunerazione ai servizi tradizionali e, in sede di scrittura del nuovo contratto, l' ampliamento anche a nuovi servizi più moderni (legati a logistica e ecommerce) il concetto di servizio universale. Questo è un processo che richiederà tempi negoziali con le controparti molto lunghi e che potrebbe spostare la quotazione anche alla seconda metà del 2015. I dossier aperti sono anche altri. Come la convenzione da siglare con Cdp per i prodotti di risparmio postale. Poste, ha detto il manager, è «in una fase di costruttiva discussione con Cdp per ridefinire il nostro rapporto con un contratto di remunerazione che rimuova il rischio di possibili conflitti di interesse» © RIPRODUZIONE RISERVATA. LAURA SERAFINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 3 luglio 2014 Pagina 40 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Immobili. I meccanismi disciplinati dal provvedimento sui modelli di dichiarazione dell' imposta municipale e della Tasi. Non profit, penalizzato l' uso misto I criteri di calcolo finiscono per gonfiare la base imponibile sui cui determinare il prelievo. Pasquale Mirto Gianni Trovati Oltre a definire le regole per l' Imu e l a Tasi nelle scuole e università private (l' esenzione scatta quando le tariffe non superano il costo medio per studente), nella sanità (niente Imu e Tasi per le strutture convenzionate) e negli altri settori, il decreto con il modello di dichiarazione e le istruzioni Imu p e r g l i enti non commerciali diffuso martedì dal ministero dell' Economia (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) fissa anche i meccanismi di calcolo per gli immobili utilizzati da questi enti in parte per attività esenti e in parte per attività commerciali. Si tratta di meccanismi non semplici, che mirano a far pagare le imposte immobiliari solo sulla parte utilizzata con modalità commerciali ma, nonostante la complessità dei calcoli, non sembrano raggiungere lo scopo. Il problema scatta nei tanti casi in cui non è possibile accatastare autonomamente la parte in cui si svolge l' attività commerciale. Le modalità di determinazione del rapporto proporzionale sono definite dall' articolo 5 del Dm 200/2012, dove si stabilisce che il rapporto proporzionale va calcolato con riferimento allo spazio, al numero dei soggetti nei confronti dei quali vengono svolte le attività con modalità commerciali e al tempo. Anche se le istruzioni precisano che «non sussiste una particolare gerarchia» fra questi criteri: in prima battuta, cioè tutte le volte in cui è possibile, va utilizzato il parametro della superficie. Quando però l' immobile è integralmente oggetto di un uso misto, la proporzione è determinata in base al numero dei soggetti nei confronti dei quali le attività sono svolte con modalità commerciali, rapportato al numero complessivo dei soggetti nei confronti dei quali è svolta l' attività. Se l' uso misto, anche nelle ipotesi previste sopra, è limitato a specifici periodi dell' anno, la proporzione è determinata in base ai giorni durante i quali l' immobile è utilizzato per lo svolgimento delle attività commerciali. Le percentuali determinate in base ai rapporti che risultano da questi criteri, indicate per ciascun immobile nella dichiarazione, si applicano alla rendita catastale dell' immobile, in modo da ottenere la base imponibile riproporzionata da utilizzare per determinare l' Imu dovuta. Questi calcoli vanno effettuati nel quadro B della dichiarazione, dove sono previsti tre riquadri. Nel primo bisogna identificare dal punto di vista catastale il fabbricato e specificare l' attività svolta in modo commerciale, tra quelle elencate nell' articolo 7, lettera i) del Dlgs 504/1992. Il secondo riquadro è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 3 luglio 2014 Pagina 40 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione destinato a scuola e università, mentre l' ultimo è da compilare per le altre attività. Tutto questo complesso meccanismo, però, inciampa proprio nel finale, cioè nell' operazione chiave per determinare la quota di valore catastale da considerare imponibile. Per capirlo è sufficiente un esempio (a cui si ispira il modello compilato qui a fianco): si consideri un immobile di una parrocchia occupato anche da uno spazio (per esempio una sala conferenze) che viene affittato e utilizzato in modo commerciale per una parte dell' anno. Questa superficie occupa il 10% dell' immobile, ed è usata per attività commerciali per 30 giorni, cioè l' 8,2% dei 365 giorni dell' anno. In questo caso, logica vorrebbe che il contribuente paghi per l' 8,2% del 10% del valore catastale, per limitare Imu e Tasi agli effettivi utilizzi commerciali, ma così non è. Le istruzioni chiedono infatti di sommare, e non di rapportare fra loro, i due parametri, per cui la base imponibile diventa il 18,2% del valore catastale totale, e non lo 0,82% come sarebbe più corretto. Infine, va segnalato che nelle istruzioni non si considera l' ipotesi in cui il fabbricato venga utilizzato contemporaneamente per più attività, per esempio con un ostello (attività ricettiva) e un bar (attività ricreativa). © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 3 luglio 2014 Pagina 40 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione CONTI IMPOSSIBILI. Se mancano scelte decise La realtà è complessa, e cercare parametri che siano in grado di abbracciarla tutta è una sfida impossibile. La vicenda dell' Imu (e ora anche della Tasi) per il Terzo settore lo dimostra bene. Sono stati necessari due anni abbondanti per definire l' attuazione, ora serve una selva di calcoli per capire quanto bisogna pagare e il risultato è sbagliato quando si chiede di sommare, invece che di rapportare fra loro, la percentuale di superficie e la quota di tempo (o di utilizzatori) occupate dalle attività commerciali. Manca un' altra prova, cioè la pioggia di ricorsi che accompagneranno gli accertamenti inevitabilmente ballerini, ma le premesse ci sono tutte e sembra solo questione di tempo. Riassumiamo: in tutti i casi di utilizzo «misto», dalla parrocchia con la sala conferenze all' ospedale con il bar e l' edicola, per capire l' imponibile bisognerà calcolare la quota di superficie occupata dall' attività commerciale, la parte di tempo o di utenti (come?) a cui è destinata, e poi inopinatamente sommarle. Il risultato è una sproporzione evidente fra la complessità dei calcoli, spesso basati su criteri non verificabili, e l' esiguità del gettito che ne verrà fuori. A creare il problema è stata la politica, che non ha voluto assumere scelte chiare su un tema spinoso e ha costretto quindi a inerpicarsi su un sentiero tortuoso di criteri e variabili ingestibili. Sarebbe stato meglio, allora, definire un' Imu ultraleggera, per esempio il 10% di quella ordinaria, per gli utilizzi misti, che probabilmente avrebbe avuto gli stessi risultati per i bilanci pubblici ma avrebbe evitato l' ennesima sfida burocratica ai contribuenti. Questa, però, sarebbe stata una scelta precisa. (G.Tr. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 3 luglio 2014 Pagina 40 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Enti locali. Firmato il decreto del Viminale per il «secondo tempo» della spending review. Tagli ai Comuni, certificati entro il 25 luglio Parte il secondo tempo della spending review per i Comuni, dopo che il primo è stato di fatto vanificato dalle modifiche parlamentari al decreto legge 66/2014 che hanno cambiato i criteri di calcolo. Le amministrazioni, come spiega il ministero dell' Interno in un decreto diffuso ieri e nella circolare 11/FL/2014 che lo accompagna, avranno tempo fino a mezzogiorno del 25 luglio prossimo per mandare al Viminale i certificati con i nuovi dati su cui calcolare i tagli che toccheranno a ciascuno, ma l' invio è facoltativo: chi vuole, potrà accontentarsi delle informazioni già trasmesse con la prima tornata, mentre le sanzioni per il mancato invio colpiranno solo gli enti che hanno saltato la prima scadenza (31 maggio) e faranno passare anche la seconda senza mandare nulla al ministero. Il problema nasce dai meccanismi della spending review che, come già accaduto nel 2012, misurano i tagli di ogni ente in base alle uscite per «consumi intermedi», che dovrebbero rappresentare le spese di funzionamento, e in più aggiunge una penalizzazione del 5% per chi utilizza troppo poco i canali Consip negli acquisti e per chi impiega in media più di 90 giorni per i pagamenti. Il sistema è disegnato dal Dl 66/2014, quello del «bonus Irpef» di 80 euro per i lavoratori dipendenti, che però è stato modificato in sede di conversione in legge. Proprio per avvicinare le basi di calcolo alle reali spese di funzionamento degli enti locali, il Parlamento ha cancellato i riferimenti alle uscite per i servizi locali, dal trasporto pubblico alla gestione dei rifiuti, e la tagliola ha colpito anche le spese per la formazione professionale. Queste modifiche, com' è ovvio, possono cambiare in modo sensibile i dati di ogni Comune, e quindi la quota di spending review da assegnare loro. L' invio dei nuovi certificati, quindi, è stato considerato facoltativo per evitare di imporre un ritorno su un adempimento già chiesto, ma nei fatti è buona regola che tutte le amministrazioni locali rifacciano i calcoli per evitare di trovarsi sulle spalle una quota aggiuntiva di tagli. Una volta raccolti i nuovi dati, il ministero dovrà ridefinire la distribuzione dei «contributi», tappa fondamentale per rendere un po' più chiaro il quadro delle risorse effettive a disposizione di ogni Comune per quest' anno dopo che ieri sono stati pubblicati sul sito del Viminale i dati sulle risorse base al netto della nuova spending. Per arrivare a definire davvero il quadro dei conti locali, però, occorre anche decidere la distribuzione del fondo Tasi da 625 milioni di euro che il decreto «salvaRoma» ter ha messo a disposizione dei Comuni per provare a pareggiare i conti con la vecchia Imu. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 3 luglio 2014 Pagina 40 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Sul tema sta lavorando il ministero dell' Economia, che ha elaborato una proposta di ripartizione che misura il fabbisogno in base a tre parametri: il gettito perso da ogni Comune, la quota di Tasi inapplicabile sugli altri immobili per effetto dei tetti che impediscono alla somma di Imu e Tasi d i superare il 10,6 per mille e una proporzione fra le aliquote massime Tasi e l' Imu applicata nel 2013 in ogni ente. G.Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 3 luglio 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Welfare. La nuova copertura è stata introdotta dal decreto legge 90/2014. Assicurazione dell' Inail ai volontari cassintegrati Per attività svolte in favore di Comuni ed enti locali. Silvana Toriello Il legislatore, con l' articolo 12 del Dl 90/2014, torna sul tema della copertura assicurativa dei cassintegrati introducendo una forma di assicurazione da parte di Inail per quelli coinvolti in attività di volontariato tramite associazioni a fini di utilità sociale in favore di Comuni o enti locali. L' articolo prevede la costituzione presso il ministero del Lavoro, in via sperimentale per il biennio 20142015, di un Fondo finalizzato a reintegrare Inail dell' onere conseguente alla copertura degli obblighi assicurativi contro le malattie e gli infortuni in favore di questa tipologia di cassintegrati. Alla dotazione del Fondo, non superiore a dieci milioni di euro, suddiviso in 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015, si provvede con corrispondente riduzione del Fondo sociale per l' occupazione e la formazione. Associazioni di volontariato Sotto il profilo dell' obbligo assicurativo, la disposizione incrocia due mondi: quello del volontariato e quello dei cassintegrati. Per quanto riguarda le associazioni di volontariato, la legge quadro 266/1991, all' articolo 4, prevede che «le organizzazioni di volontariato debbono assicurare i propri aderenti, che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell' attività stessa, nonché per la responsabilità civile verso i terzi». Con successivi decreti del ministero dello Sviluppo economico sono stati individuati meccanismi assicurativi semplificati come polizze assicurative stipulate con istituti privati a cui le organizzazioni di volontariato devono comunicare i nominativi dei soggetti assicurati. Con il varo del Dl 90/2014 le associazioni non dovranno più stipulare polizze per il cassintegrato che volontariamente accede a piani di utilità sociale in quanto la tutela sotto il profilo dell' infortunio e della malattia professionale verrà garantita dallo Stato. L' Inps, su richiesta dei Comuni o degli altri enti locali, verifica la sussistenza del requisito soggettivo della cassa integrazione. Le modalità di attuazione della nuova forma di copertura assicurativa devono essere ancora chiarite con provvedimenti attuativi. Si precisa che la tutela del volontario non è del tutto estranea all' assicurazione obbligatoria curata dall' Inail (si pensi ad esempio ai soci volontari di cooperative sociali di cui alla legge 381/1991). Per quanto riguarda i cassintegrati a zero ore, in assenza di prestazione lavorativa l' obbligo assicurativo Inail non ricorre, fatta eccezione per le fattispecie sotto individuate. Diversamente, nei casi di sospensione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 3 luglio 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione parziale, il lavoratore continua a essere assicurato. Le regole per gli Lsu Sono comunque assoggettati a obbligo assicurativo Inail i cassintegrati a zero ore se chiamati dagli enti pubblici a svolgere lavori socialmente utili (Dlgs 468/1997 parzialmente modificato dal Dlgs 81/2000). In tali casi i partecipanti ai Lsu, qualora svolgano le lavorazioni rischiose di cui all' articolo 1 del Dpr 1124/1965, sono assicurati all' Inail contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. L' obbligo assicurativo, compreso il pagamento del premio, è a carico dei soggetti promotori responsabili dei progetti di Lsu. Si tratta di amministrazioni pubbliche (regioni, province, comuni), enti pubblici economici, società a totale o prevalente partecipazione pubblica, cooperative sociali di cui alla legge 381/1991 e loro consorzi. Con decreti del ministro del Lavoro possono essere individuati altri soggetti che possono promuovere progetti di lavori socialmente utili. Premi e tariffe In materia di tutela infortunistica, la scelta adottata sin dagli anni '80 e successivamente confermata con Dm 18 maggio 1988 e con apposito parere del ministero del Lavoro, è stata quella di assicurare i cassintegrati secondo le modalità previste per gli allievi dei corsi di qualificazione e riqualificazione professionale. I premi assicurativi posti a carico del promotore dei progetti socialmente utili sono calcolati sulla retribuzione convenzionale giornaliera prevista dal decreto ministeriale 26 ottobre 1970, per ogni giorno di presenza, indipendentemente dal numero delle ore giornaliere effettuate, mentre ai fini della classificazione tariffaria era stata prevista la voce 0720 della vecchia tariffa del 1988 (tasso allora pari al 9 per mille) relativa ai corsi di istruzione professionale, corrispondente alla voce 0611 dell' attuale tariffa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 3 luglio 2014 Pagina 43 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Tar Puglia. Il no della Regione deve essere di merito non sul cambio di soggetto. Il subentro non blocca l' autorizzazione Via Francesco Clemente La Regione, se vuole negare un' autorizzazione, non può "trincerarsi" dietro il fatto che al richiedente originario è subentrato un altro soggetto: deve rispondere a quest' ultimo, in base a criteri di merito. L' ha stabilito il Tar Puglia, sede di Bari, con la sentenza 689 della Prima sezione, depositata il 5 giugno, la prima sulle numerose controversie per gli iter autorizzativi di produzione da fonti rinnovabili in Puglia, prima regione in Italia su eolico e solare (Rapporto statistico Gse, 2012). Il principio è che la titolarità delle autorizzazioni di progetti o impianti può essere trasferita da un soggetto giuridico a un altro (compresi i diritti vantati da terzi e gli eventuali contenziosi in corso) quando il subentro è definito da un regolare atto. Nel caso di specie, i giudici amministrativi hanno annullato tutti i provvedimenti con cui lo scorso anno, in fase di Valutazione di impatto ambientale (Via), la Regione Puglia aveva stoppato il tentativo di una società di Roma attiva nel settore delle rinnovabili di subentrare nei procedimenti autorizzativi per otto parchi eolici in capo a un' azienda di Lecce, dopo aver provveduto ad acquistarla nel 2012 all' interno dello stesso gruppo aziendale e con regolare contratto. Secondo il Tar, la posizione giuridica soggettiva può essere trasmessa a terzi quando anche per i subentranti esiste la possibilità di ottenere un' autorizzazione o, più in generale, un risultato utile dall' esercizio del potere amministrativo. L' unica condizione alla quale questa possibilità è subordinata è che sia stato definito l' ambito del patrimonio giuridico di chi ha presentato richiesta. In questo caso, hanno sottolineato i giudici, è proprio l' accordo di cessione tra le due aziende che trasferisce l' interesse legittimo sia "procedimentale" che "processuale" (la titolarità delle autorizzazioni uniche rilasciate dalla Regione e il subentro nelle liti), ma pure i diritti su terreni interessati dai progetti. Mentre nel caso delle concessioni, ha spiegato il Tar, «alla Pubblica amministrazione deve riconoscersi uno specifico interesse alla qualità dell' aspirante concessionario», nell' ipotesi di autorizzazioni essa «non è titolare di altro potere che quello di verificare la sussistenza in capo al richiedente il provvedimento autorizzatorio dei requisiti di legge». La Regione quindi, una volta concluse le nuove istruttorie, potrà solo respingere o accogliere le richieste sui singoli progetti trasferiti valutandone i requisiti normativi, poiché «non è viceversa legittimo un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 3 luglio 2014 Pagina 43 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione diniego generalizzato per il solo intervenuto trasferimento della situazione patrimoniale che rappresenta il presupposto legittimante della domanda». © RIPRODUZIONE RISERVATA. FRANCESCO CLEMENTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 3 luglio 2014 Pagina 4 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Renzi inaugura il semestre Ue e si scontra con il capogruppo tedesco Ppe sul rigore. FI sta con il Pd. È già sfida ItaliaGermania Immigrati, è strage senza fine: ci sono altri 75 dispersi. Neanche il tempo di inaugurare il semestre europeo italiano che è già subito sfida con la Germania. Il presidente del consiglio Matteo Renzi si scontra sulla flessibilità con il capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber, e annulla la conferenza stampa congiunta con il presidente del parlamento europeo, il tedesco Martin Shultz, con cui non c' è particolare sintonia. All' interno del gruppo Ppe, i rappresentanti di Forza Italia si smarcano dalle parole del loro capogruppo Weber per schierarsi con il p r e s i d e n t e d e l consiglio italiano nonché segretario nazionale del Pd. Renzi, nel corso del suo intervento ha sottolineato che le parole chiave per vivere questo periodo per lui sono «coraggio e orgoglio» perché «questo è il tempo in cui questi valori sono richiesti all' Europa, ma anche all' Italia». I tedeschi e in generale i rigoristi del Nord Europa che imputano all' Italia di aver incassato il salvataggio dal default per poi voltare le spalle alle riforme promesse, non l' hanno presa bene. Con Renzi arriva anche la rottamazione europea contro la stanchezza, la rassegnazione, la noia. Per Renzi «se l' Europa oggi si facesse un selfie emergerebbe il volto della stanchezza, in alcuni casi della rassegnazione. L' Europa, oggi, mostrerebbe nel selfie il volto della noia». E allora in Europa «c' è una generazione nuova, la generazione Telemaco» che ha di fronte «un compito ancora più difficile» di quello del figlio di Ulisse: quello di raccogliere l' eredità dei padri fondatori dell' Unione e «assicurare un futuro a questa tradizione». La metafora con cui Renzi conclude il suo intervento all' Europarlamento di Strasburgo è tratta dal libro di Massimo Recalcati: «Padri senza patria». L' interpretazione autentica della frase, che ha fatto molto discutere sui social, è di Francesco Nicodemo, classe '78, laureato in lettere classiche, membro della segreteria nazionale del Pd: «Ulisse sono i valori europei, Penelope è l' Europa che attende da anni la realizzazione del progetto comune, Telemaco è la nostra generazione». Si tratta, dunque, di superare la gerontocrazia europea. Del resto, come ha voluto sottolineare lo stesso Renzi, «io non ero neanche maggiorenne quando c' è stata Maastricht». Ma oggi «noi dobbiamo raccoglierne l' eredità, che è una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 3 luglio 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione conquista da rinnovare giorno per giorno», sapendo «che non è semplicemente nella moneta che abbiamo in tasca il nostro destino: è nell' avere il diritto di chiamarsi eredi, di assicurare un futuro a questa tradizione. Lo dobbiamo», ha concluso Renzi, «a chi è morto nel corso dei secoli perché l' Europa non fosse solo un' espressione geografica, ma un' espressione dell' anima». Il capogruppo dei popolari Weber è stato implacabile sull' intervento del presidente del consiglio italiano, che aveva invocato una maggiore flessibilità sui conti pubblici: «L' Italia ha il 130 per cento di debito, dove li prende i soldi? » Nel corso del suo intervento Weber, naturalmente, ha chiesto di continuare sulla linea del rigore economico. Una osservazione che ha assunto il significato di una provocazione per Renzi: «Saremo felici di fare del nostro semestre un' occasione di discussione ma chi brandisce l' arma del pregiudizio sull' Italia sbaglia, è un atteggiamento da respingere al mittente. Non accettiamo lezioni di morale da nessuno: è vero che l' Italia ha un debito molto alto, ma è anche vero che ha una ricchezza privata quattro volte superiore». Non basta. Renzi ha aggiunto: «Se Weber parlava a nome della Germania, gli ricordo che proprio in questa sala, nella scorsa presidenza italiana, ci fu un paese cui non solo fu concessa flessibilità ma anche di violare i limiti ed essere oggi un paese che cresce. Quel paese era la Germania». Renzi ha tralasciato di ricordare, in quell' occasione, l' impegno della Germania su un pacchetto di riforme che rispettò fino in fondo per tornare a crescere. Una delle prime conseguenze pratiche della sfida ItaliaGermania l' ha rappresentata il neoeletto presidente del gruppo socialista Gianni Pittella. Il sostegno del gruppo eurosocialista al presidente designato della Commissione europea, JeanClaude Juncker, «non è scontato», e dipenderà dal programma politico che lo stesso Juncker presenterà al gruppo martedì prossimo a Bruxelles, e che dovrà contenere «un' inversione di rotta» sull' austerità. E l' accordo di coalizione con i popolari non sarà possibile se la linea del Ppe sarà quella espressa dal capogruppo Manfred Weber. Almeno, si tratta di una strategia chiara. Così com' è chiaro che Renzi in Europa non gioca a porta vuota come in Italia. Lì c' è da aspettarsi una reazione dei rigoristi. Essi credono che la richiesta di flessibilità nell' applicazione delle regole Ue di bilancio dei governi socialisti di Italia e Francia non solo vanificherebbero il grande sforzo di risanamento finanziario fatto dai paesi governati dal Ppe, come Portogallo, Grecia, Irlanda e Spagna, ma genererebbe nuovi debiti, che «non creano futuro, ma lo distruggono». Il compito di Junker, che la prossima settimana dovrà presentare le sue proposte non è facile: senza i socialisti non ha una maggioranza. Se l' Italia e la Francia accelerassero sulle riforme il problema non si porrebbe: «Rappresento un Paese fondatore e che dà ogni anno un contributo importante alle istituzioni europee: diamo di più di quello che prendiamo, e ne siamo felici e orgogliosi», ha detto a questo proposito Renzi, «ma rappresento anche il partito che ha preso più voti di tutti: e li abbiamo presi non dicendo che è colpa dell' Europa, ma che i nostri problemi nascono in Italia, che noi dobbiamo cambiare le istituzioni, la giustizia, la pubblica amministrazione. Sappiamo che prima di tutto dobbiamo chiedere a noi la forza di cambiare se vogliamo essere credibili. Dunque, è chiaro che la questione economica e la discussione dell' ultimo Consiglio non si riduce alla richiesta di alcuni Paesi di cambiare le regole. Noi vogliamo rispettarle, ma le rispetta chi ricorda che abbiamo firmato insieme il Patto di stabilità e crescita. Non solo di stabilità. E la richiesta non è di un singolo Paese, ma per tutta l' Europa». Detta in altro modo, ha concluso Renzi, «non chiediamo un giudizio sul passato, ma vogliamo cominciare il futuro, subito. Il mondo corre al doppio: vogliamo recuperare questo gap o no?». Erano 45 gli immigrati morti per asfissia nella stiva del peschereccio rimorchiato a Pozzallo (Ragusa) e non 30 come si annunciava. È il bilancio definitivo di questa strage con le operazioni di recupero delle salme completate poco prima delle sei di ieri mattina. Nel frattempo è stato completato, sempre a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 3 luglio 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione Pozzallo, anche lo sbarco dei 566 superstiti del peschereccio, imbarcati sulla fregata «Grecale» della Marina militare. Tra loro 45 minori e 28 donne. Un altro barcone sovraccarico di immigrati è stato avvistato ieri mattina a Sud di Portopalo di Capo Passero (Siracusa), l' estrema punta meridionale della Sicilia. Nel soccorso dello scafo, sul quale si trovano 250 circa secondo una prima stima, la nave «Vega» della Marina militare, uno dei mezzi del dispositivo «Mare nostrum». Si teme, invece, per altre 75 persone che secondo i racconti dei superstiti, i 27 salvati l' altro ieri dalla Marina militare e portati a Catania, risulterebbero disperse. A darne la notizia l' Unhcr, l' Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Martedì prossimo 8 luglio, alle 12,30, inizierà la vera e propria trattativa tra governo, Alitalia e sindacati per raggiungere un accordo sul piano industriale. «L' obiettivo è chiudere la settimana prossima l' accordo con i sindacati sugli esuberi Alitalia», ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che insieme al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha incontrato questa mattina i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Lupi ha ribadito che i numeri degli esuberi in Alitalia richiesti da Etihad «sono molto chiari nel piano industriale, e sono 2.251. Ma Susanna Camusso mette le mani avanti: «No a una proposta prendere o lasciare». © Riproduzione riservata. FRANCO ADRIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 3 luglio 2014 Pagina 6 Italia Oggi Pubblica Amministrazione In caso contrario, gli interventi sulla pubblica amministrazione sono un pannicello caldo. L' unica riforma: smagrire lo Stato Mentre il ministro Madia vorrebbe assumere altri giovani. L' occasione era davvero ghiotta: eppure è mancato il coraggio. Matteo Renzi si trova alle spalle un carniere del 41% di voti, sia pure in un turno europeo. Ha annunciato alcune riforme che, secondo il suo stile, dovrebbero essere rottamatrici e rivoluzionarie. Ha già presentato un numero rilevante di decretilegge, fra l' altro trovando di solito una gentile acquiescenza nel capo dello Stato. E adesso, arrivato alla riforma d e l l a pubblica amministrazione, f a l l i s c e clamorosamente l' obiettivo. Molto ci sarebbe da dire su tempi e modi, visto che nessuno ha compreso bene che cosa il Consiglio dei ministri avesse approvato. Ci sono voluti giorni su giorni per arrivare a un via libera quirinalizio, angelicamente degradato dalla ministra Marianna Madia a una serafica opera di coordinamento formale: se dobbiamo giudicare dalle due pagine del Corriere della Sera apparse il 24 giugno (frutto di evidenti segnali d' insofferenza dal Colle), non si trattava certo di un mirabile esempio di scrittura normativa. Ma lasciamo stare: basterà qua e là una scorsa, per rendersi conto che siamo lontani dalla vera riforma. D' accordo: da decenni fra i ministri senza portafoglio sono presenti i supposti autori della riforma della pubblica amministrazione, talvolta denominati (con francesismo) «per la funzione pubblica». Mario Scelba (si era nel 1954, giusto mezzo secolo fa) annoverava fra i colleghi Umberto Tupini come responsabile della «riforma amministrativa». Però, sarebbe stato il caso, visti i tempi, di riformare davvero la P. A. Ciò avrebbe voluto dire, pregiudizialmente, limitarne lo spazio: ridurre «il perimetro dell' intervento pubblico», come ha rilevato l' ex senatore del Pd Franco Debenedetti. Così non è stato, posto che, all' opposto, uno degli scopi ribaditi dalla Madia è consentire l' accesso ai giovani (con un incremento di spesa pubblica, ma il fatto è all' evidenza considerato secondario rispetto all' introduzione di posti di lavoro, senza domandarsi se sia il caso di averli). Sono le mezze misure, già previste o in discussione, a spaventare. Perché si debbono dimezzare i permessi sindacali? Andrebbero soppressi del tutto: non esiste ragione alcuna perché i contribuenti debbano farsi carico dei sindacati, le cui spese andrebbero sostenute dai tesserati. Perché delle varie autorità si propone un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32 3 luglio 2014 Pagina 6 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione accorpamento nella capitale? Semmai, bisognerebbe azzerarne non poche, essendo cresciute a iosa (con agenzie, commissari, enti pubblici). Perché si discute di soppressione delle province (ma si elimina solo l' elezione diretta), ma si mantengono venti regioni e due province autonome e la bellezza di 8.057 comuni? Perché non si pensa alla dimensione abnorme delle partecipate, specie comunali e specie di secondo grado, che costituiscono una sorta di parastato, di P. A. senza i vincoli della struttura pubblica, di sciupìo di fondi pubblici? Quando il sindaco di Roma rileva che la società assicuratrice di cui il suo ente è proprietario (un comune proprietario di un' assicurazione! ) costa, per assicurare beni di Roma Capitale o di enti pubblici, il 50% in più di una normale società concorrente, c' è da chiedersi se la coppia Renzi&Madia non si renda conto che non ci vogliono pannicelli caldi per rimediare ai costi, ai drammi, alle assurdità della P. A. © Riproduzione riservata. CESARE MAFFI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 3 luglio 2014 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il viceministro Riccardo Nencini annuncia l' approvazione entro il mese di luglio. Appalti, il codice cambia pelle I residenti saranno interpellati sui progetti in cantiere. Il nuovo codice d e g l i appalti presto («entro questo mese») sul tavolo del consiglio d e i ministri. E nelle pieghe della riforma c' è il coinvolgimento diretto dei residenti nelle aree interessate dai lavori, che potranno essere interpellati sui progetti in cantiere. È Riccardo Nencini, viceministro delle infrastrutture ad annunciare ieri, a margine della relazione annuale di AssopetroliAssoenergia, che il governo esaminerà nei prossimi giorni la legge delega, concluso «il primo giro di incontri con i parlamentari e le associazioni», dal quale sono uscite una serie di proposte inserite nel testo. All' indomani di vicende giudiziarie allarmanti che hanno gettato ombre su grandi opere come l' Expo 2015 di Milano e il Mose di Venezia, l' esecutivo, dunque, stringe i tempi sul restyling delle procedure per l' assegnazione degli incarichi pubblici. E lo fa partendo dall' attuazione di due recenti direttive europee la 24/2014 in materia di appalti e la 23/2014 concernente regole sull' aggiudicazione dei contratti di concessione; nella premessa di quest' ultima, in particolare, si evidenzia come finora «l' assenza di una chiara normativa che disciplini» la materia a livello comunitario «dà luogo a incertezza giuridica, ostacola la libera fornitura di servizi e provoca distorsioni nel funzionamento del mercato interno», perciò gli operatori economici, soprattutto «le piccole e medie imprese, vengono privati dei loro diritti» e perdono «importanti opportunità commerciali». Insieme a favorire l' accesso ai bandi di gara per le realtà produttive di minori dimensioni, il codice sfoltirà la giungla burocratica alla base delle procedure, attraverso un taglio degli oneri documentali a carico dei soggetti che intendono partecipare ai progetti. A subire, poi, una riduzione anche il numero delle stazioni appaltanti, mentre si troveranno modalità adeguate per la centralizzazione delle committenze; inoltre, gli investimenti dovranno avvenire nel rispetto dei «criteri di qualità, efficienza, contenimento tempi», nonché di una «piena verificabilità di flussi finanziari». Novità all' orizzonte anche sul versante delle Soa (Società organismi di attestazione), gli enti privati che si occupano di verificare la conformità alle disposizioni comunitarie in materia di qualificazione dei soggetti esecutori di lavori pubblici, in base a quanto stabilito dal decreto del presidente della repubblica 34/2000 (e dopo l' abolizione dell' albo nazionale dei costruttori): nelle intenzioni governative il meccanismo sarà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 3 luglio 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione modificato con attenzione alla trasparenza e alla omogeneità. E, infine, i cittadini potranno esprimere la propria opinione sui cantieri, giacché il codice contemplerà il «débat public», chance per chi vive nei territori di essere consultato su quanto si vuol realizzare «in casa propria». © Riproduzione riservata. SIMONA D' ALESSIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 3 luglio 2014 Pagina 29 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il decreto che ha approvato il modello di dichiarazione, che è valido anche per la Tasi. Imu sul non profit con tre criteri Contano spazio dell' immobile, frequentatori e tempo. Fissati i criteri per quantificare l' Imu e la Tasi nel caso in cui gli immobili posseduti dagli enti non commerciali sono destinati in parte a uso commerciale. Tre i riferimenti da considerare: spazi, quantità dei frequentatori, tempo. Uno dei punti di maggior interesse del decreto del Mef del 26 giugno 2014 con cui è stato approvato il modello di dichiarazione ImuTasi (si veda ItaliaOggi di ieri) è quello con cui si fissano i criteri per la determinazione del rapporto proporzionale a cui bisogna far riferimento per le unità immobiliari possedute dagli enti non commerciali destinate ad un' utilizzazione mista. Si deve far ricorso a detto metodo nei casi in cui non sia possibile procedere all' individuazione degli immobili o delle porzioni di immobili adibiti esclusivamente allo svolgimento delle attività istituzionali con modalità non commerciali, come prescrive il comma 2 dell' art. 91bis, del dl 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, che regola la materia. A tal fine le istruzioni alla compilazione della dichiarazioni ImuTasi prendono le mosse dal dm 19 novembre 2012, n. 200, che è stato emanato ai sensi dell' art. 91 bis, comma 3, del citato del dl n. 1 del 2012, il cui art. 5 stabilisce che detto rapporto è determinato con riferimento: 1) allo spazio; 2) al numero dei soggetti nei confronti dei quali vengono svolte le attività con modalità commerciali ovvero non commerciali; 3) al tempo. 1) Lo spazio. La proporzione, come dispone la stessa norma, è prioritariamente determinata in base alla superficie destinata allo svolgimento delle attività diverse da quelle meritevoli che deve essere ovviamente rapportata alla superficie totale dell' immobile. Ciò vuol dire che, se per esempio, nell' immobile dove viene svolta l' attività sanitaria (o altra attività esente) vi è un locale dove si svolge un' attività commerciale, comunque, e che tale locale non è suscettibile di accatastamento separato (come accade per i bar o le rivendite di giornali), per calcolare la quota esente occorre rapportare la superficie effettiva (e non a quella catastale) sulla quale si svolge l' attività commerciale alla superficie effettiva (e non catastale) dell' intera unità immobiliare. La percentuale che deriva da tale rapporto deve essere, quindi, applicata alla rendita catastale dell' immobile, in modo da ottenere la base imponibile da utilizzare per determinare l' Imu dovuta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 3 luglio 2014 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione Allo stesso modo si deve procedere se nell' immobile vi è un locale che è dedicato allo svolgimento di un' attività esente (ancorché non suscettibile di accatastamento separato). In tal caso, infatti, per calcolare la quota esente si deve rapportare la superficie effettiva (e non catastale) sulla quale si svolge l' attività agevolata alla superficie dell' intera unità catastale. La percentuale derivante da tale rapporto deve essere applicata alla rendita catastale destinata all' attività meritevole, così da escludere dalla base imponibile Imu la quota parte della rendita proporzionalmente riferibile agli spazi esclusivamente dedicati all' attività per la quale compete l' esenzione. 2) l numero dei soggetti nei confronti dei quali vengono svolte le attività con modalità commerciali ovvero non commerciali. Gli altri criteri necessari per definire l' ambito di applicazione dell' esenzione sono dettati dallo stesso dm n. 200 del 2012, che passa innanzitutto a stabilire la proporzione in relazione al numero dei soggetti nei confronti dei quali le attività sono svolte con modalità commerciali, rapportato al numero complessivo dei soggetti nei confronti dei quali è svolta l' attività. 3) Il tempo L' ultimo criterio stabilito dal dm n. 200 del 2012 riguarda il caso in cui l' utilizzazione mista è effettuata limitatamente a specifici periodi dell' anno, per cui la proporzione deve essere determinata in base ai giorni durante i quali l' immobile è utilizzato per lo svolgimento delle attività diverse da quelle meritevoli. Nelle istruzioni viene precisato che per quanto riguarda le attività sanitarie il numero dei soggetti deve considerarsi quale numero di prestazioni effettuate escludendo dal conteggio quelle relative ad adempimenti obbligatori per legge (come, per esempio, le visite mediche di controllo per i dipendenti o le campagne preventive gratuite), giacché computarle equivarrebbe ad inficiare la significatività della percentuale. Una volta determinate le percentuali per ciascuna unità immobiliare, queste vanno applicate alla rendita catastale, così da ottenere la base imponibile da utilizzare ai fini della determinazione dell' Imu dovuta e della Tasi. Le stesse percentuali si applicano anche per il calcolo della misura dell' esenzione spettante per le unità immobiliari destinate ad attività strumentali promiscuamente e indistintamente sia all' attività per la quale spetta l' esenzione, sia all' attività per la quale non spetta (come, per esempio, per gli spazi destinati ai servizi amministrativi o comunque ausiliari comuni). Viene, infine, precisato che l' esenzione non spetta con riferimento alle unità immobiliari di fatto non utilizzate, che devono essere dichiarate. Tutte queste informazioni devono essere riportate nel quadro B della dichiarazione, relativo appunto agli immobili parzialmente imponibili o totalmente esenti, che deve essere compilato per ciascun immobile in cui si svolge l' attività meritevole e posseduto dallo stesso soggetto passivo. Esso si compone di tre riquadri: il primo è quello relativo all' identificazione catastale dell' immobile e alla tipologia di attività che in esso viene svolta; il secondo è riservato alla sola attività didattica; il terzo è dedicato alle attività diverse da quella didattica. © Riproduzione riservata. ILARIA ACCARDI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 3 luglio 2014 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Dl cultura, saltano deroghe per varianti Confermati i poteri in deroga al codice degli appalti pubblici per gli interventi su Pompei, ma saltano le deroghe per varianti e il tetto per le trattative private viene portato a 1,5 milioni. È quanto emerge dalla discussione in commissione cultura e attività produttive della camera del decreto legge 83/2014 che all' articolo 2 stabilisce il quadro generale all' interno del quale si troverà a muoversi, con il ruolo di direttore generale, il generale dei carabinieri Giovanni Nistri, incaricato di gestire g l i appalti del Grande Progetto Pompei. L' articolo 2, comma 1 del decreto legge 83/2014, come modificato in commissione, dove sono stati introdotti anche elementi di m a g g i o r e t r a s p a r e n z a e pubblicità d e l l e procedure, prevede un ampio spettro di deroghe che sembra ricordare da vicino quanto già avvenuto con Expo 2015 dove si arrivò a più di 80 deroghe. In particolare si stabilisce il principio generale che il direttore generale opera in deroga a ogni disposizione vigente, seppure «nel rispetto comunque della normativa comunitaria sull' affidamento di contratti relativi a lavori, servizi e forniture, nonché dei principi generali dell' ordinamento giuridico». A tale fine disporrà dei poteri previsti dall' art. 20, comma 4, secondo periodo, del dl 185/2008 (legge 2/2009) per i commissari straordinari nelle opere pubbliche (fra questi il potere di revoca dell' assegnazione di risorse e l' esercizio di ogni potere di impulso sulle amministrazioni). Il decreto legge stabiliva, fra le deroghe di maggiore rilievo, quella di affidare con procedura negoziata senza pubblicità appalti fino a un valore di 3,5 milioni (mentre oggi, in base all' articolo 204 del codice, la soglia è fissata a un milione di euro), con invito di almeno 15 ditte «se sussistono in tale numero soggetti qualificati»; in commissione però il tetto è stato portato a 1,5 milioni, attenuando quindi la deroga forse eccessiva del decreto. Prevista anche la possibilità di aggiudicare l' appalto in deroga alla disciplina sulla verifica dei requisiti: si aggiudica subito al primo classificato ma se egli non provvede a fornire, nei termini di legge, la prova del possesso dei requisiti dichiarati o a confermare le sue dichiarazioni, decorso anche un secondo breve e termine concesso dal direttore generale, il contratto si risolve di diritto e si aggiudica all' impresa seconda classificata. Si ammette sempre l' esecuzione di urgenza di cui all' articolo 11, comma 12, del codice dei contratti pubblici, anche durante il termine dilatorio e quello di sospensione obbligatoria per la stipulazione del contratto; lo scopo è quello di evitare danni all' interesse pubblico, fra cui la perdita di finanziamenti comunitari. Possibile anche la revoca in qualunque momento il responsabile unico del procedimento al fine di garantire l' accelerazione degli interventi e di superare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 3 luglio 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione difficoltà operative che siano insorte nel corso della realizzazione. Per la stessa ragione si prevedeva anche l' immediata consegna dei lavori dopo la stipula del contratto e l' aumento del tetto alle varianti dal 20% al 30%, norma però bocciata in commissione. ANDREA MASCOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 3 luglio 2014 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Alla Consulta contro l' ampliamento della capacità impositiva di Trento e Bolzano. Veneto vs Trentino sul fisco Per la regione le province autonome hanno troppi poteri. Troppi privilegi fiscali per Trento e Bolzano. E il Veneto si rivolge alla Consulta. Con ricorso n. 21 del 2014, la regione ha chiamato in giudizio davanti alla Corte Costituzionale il Presidente del consiglio dei ministri impugnando l' art. 1, comma 518, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, per violazione di vari articoli della Costituzione. A fondamento dell' impugnativa la Regione pone il fatto che la Legge di stabilità per il 2014 con il comma 518 dell' art. 1 ha previsto un ampliamento della capacità impositiva e fiscale già riconosciuta alle Province di Trento e Bolzano dallo Statuto per il TrentinoAlto Adige, approvato con dpr 31 agosto 1972, n. 670. In effetti tale norma ha modificato l' art. 80 dello Statuto che nella nuova formulazione prevede che nelle materie di competenza, «le province possono istituire nuovi tributi locali». Inoltre, «la legge provinciale disciplina i predetti tributi e i tributi locali comunali d i natura immobiliare istituiti con legge statale, anche in deroga alla medesima legge, definendone le modalità di riscossione e può consentire agli enti locali di modificare le aliquote e di introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni». La regione lamenta che con questa norma risulterebbe violato il principio di uguaglianza sancito dall' art. 3 della Costituzione, a causa dell' ingiustificato regime di favore della Regione TrentinoAlto Adige e delle Province autonome di Trento e Bolzano che si risolverebbe, tra l' altro grazie alla florida condizione economica di cui godono in trattamenti tributari più favorevoli per coloro che svolgono attività nel territorio provinciale e pertanto discriminatori rispetto a coloro che svolgono la stessa attività al di la del confine provinciale, dove valgono, invece, le regole dettate dal legislatore nazionale. Ciò determinerebbe, inoltre, una lesione degli obblighi internazionali derivanti dal diritto comunitario, con riferimento alla libertà di impresa ed alla libertà di concorrenza, in quanto sarebbe evidente la violazione del principio di non discriminazione tra imprese che dovrebbe caratterizzare l' assetto competitivo dei mercati. Il rischio dunque di discriminazione territoriale è ben alto, come lo è anche quello di concorrenza fiscale della quale in passato si è avuto solo un assaggio in materia di imposta provinciale di trascrizione le cui misure particolarmente basse deliberate dalle due province hanno attratto molte società di autonoleggio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40 3 luglio 2014 Pagina 33 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione che hanno trasferito la residenza in Trentino sottraendo gettito alle province di provenienza. © Riproduzione riservata. FRANCA FACCINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 3 luglio 2014 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione L' annuncio a un convegno di Prodemos. Rughetti: dl 90 da chiudere entro il 21 luglio. Debiti p.a., cessione fatture al via In dirittura il dm che rende operativa la garanzia statale. In dirittura d' arrivo il decreto attuativo che rende operativo lo strumento della garanzia dello stato per la cessione delle fatture alle banche. E che sancisce l' entrata in gioco ufficiale della Cassa depositi e prestiti quale compratore di ultima istanza per favorire la cessione immediata di crediti agli intermediari finanziari. A dare la notizia il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giovanni Legnini, nel corso del convegno dedicato al pagamento dei debiti della p.a. organizzato dall' associazione di cultura politica Prodemos. L' esponente del governo ha annunciato la recente firma da parte del titolare dell' economia del provvedimento (ora alla Corte dei conti) che punta ad accelerare il pagamento dei debiti arretrati, a prevenire la formazione di un nuovo stock di debito, offrendo nello stesso tempo la garanzia dello stato e la disponibilità della Cassa depositi e prestiti. Quanto alla tempistica sulla liquidazione di tutti i pagamenti arretrati per spese correnti della p.a. , f i s s a t a d a l g o v e r n o R e n z i a l 2 1 settembre, Legnini ha precisato come l' intenzione dell' esecutivo sia quella di «liquidare il più possibile» entro quella data. «Stiamo procedendo in modo spedito», ha spiegato, «e questo è dimostrato dal fatto che la strumentazione attuativa è pronta». Il punto, secondo il sottosegretario, è che non basta che il governo metta disposizione le risorse, fino ad ora 56,8 miliardi sui 60,5 stimati dei debiti inclusivi dei rimborsi fiscali, né che emani tutti i decreti attuativi. Perché la speranza ora è che «tutti gli altri soggetti debitori siano altrettanto tempestivi». Ma come si è arrivati fino a qui? L' associazione Prodemos una sua idea se l' è fatta e vede nel patto di stabilità e nelle sue rigidità una delle ragioni di questo processo di indebitamento. La sua applicazione italiana è stata «fortemente asimmetrica perché ha scaricato il peso degli aggiustamenti soprattutto sugli enti locali virtuosi. E indirettamente sul settore privato tramite una sempre maggiore pressione fiscale». Uno degli aspetti più controversi, come ha recentemente segnalato anche la Corte dei conti, è stato quello relativo ai pagamenti in conto capitale, per cui in sostanza il paradosso è stato quello di una penalizzazione dei pagamenti relativi a spese per investimenti rispetto a quelli di spesa corrente. Dunque rispetto a questo panorama complesso cosa fare? Per Prodemos uno degli strumenti possibili Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 3 luglio 2014 Pagina 34 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione è quello di aprire un osservatorio permanente sul tema dei pagamenti partendo da quelli della p.a. , ma recuperando nello stesso tempo il senso della disciplina europea che va a tutela del tessuto imprenditoriale e produttivo costituito da piccole e medie imprese e liberi professionisti. Gli obiettivi e le proposte spaziano dal pagamento degli insoluti della p.a. entro l' anno, sia per la parte corrente che in conto capitale della spesa (anche con incremento del debito o sforamento «concordato» del deficit) alla ridefinizione delle regole del patto di stabilità e di crescita per eliminare le distorsioni e i limiti che lo caratterizzano (e in questo modo ridurre il rischio di ulteriori insoluti di pagamento per spese in conto capitale o eccessive riduzioni degli investimenti). Sul tavolo del confronto di ieri anche la riforma della pubblica amministrazione. Il sottosegretario alla semplificazione e alla pubblica amministrazione Angelo Rughetti nel dettare la tempistica dei due attesi provvedimenti (il dl 90/2014 e il disegno di legge delega) ne ha spiegato anche la finalità. Per quanto riguarda il decreto, Rughetti ha detto di contare di chiuderlo «nella settimana dal 14 al 21 alla camera. Mi sembra che ci siano ampie convergenze con le opposizioni almeno nei contenuti. Siamo aperti a miglioramenti ma non vogliamo che la riforma venga bloccata», precisando si tratti di un provvedimento che non va incidere sui risparmi ma «servirà a spendere meglio i soldi dello stato». Diverso, invece, il capitolo delega che «è alla limature finali», pronta per essere firmato dal premier Renzi di ritorno da Bruxelles. «E per questo», ha concluso, «si può parlare di risparmi visto che il provvedimento porterà ad una riorganizzazione delle amministrazioni». BENEDETTA PACELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 3 luglio 2014 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Mef risponde a interrogazione sui mutui. Enti, non vale la surroga gratis G l i enti locali n o n p o s s o n o s u r r o g a r e gratuitamente i mutui, come previsto dal decreto Bersani. Resta quindi l' onerosità per i comuni che vogliano cambiare l' istituto di credito con cui hanno sottoscritto i contratti. Lo ha chiarito il sottosegretario all' economia, Enrico Zanetti, in commissione finanze alla camera. A interrogare il governo è stato il deputato di Sel Giovanni Paglia che ha chiesto all' esecutivo di chiarire definitivamente il regime giuridico da applicare agli enti locali che vogliono avvalersi della facoltà di surroga prevista dal dl 7/2007. Il Mef, ripercorrendo le modifiche normative intervenute in materia, ha fatto presente che le disposizioni del dl 7, volte a eliminare l' onerosità della surroga per i debitori (art. 8 commi da 1 a 4) sono state abrogate nel 2011 e trasfuse nell' art. 120quater del Testo unico bancario il quale, pur confermando le norme agevolative sulla surroga, ha tuttavia introdotto una modifica sostanziale sui soggetti coinvolti. Alla luce dell' attuale disciplina, infatti, la surroga gratuita del mutuo è applicabile soltanto ai contratti conclusi da intermediari bancari e finanziari con persone fisiche e micro imprese. Nessun riferimento agli enti locali, dunque, e anche alla Cassa depositi e prestiti che eroga i finanziamenti. Peraltro, ha fatto notare Zanetti, anche quando era in vigore l' originaria norma del decreto Bersani, le autonomie locali non sono sembrate molto attratte dalle possibilità di surroga se è vero che «non risulta che siano state rivolte alla Cassa depositi richieste di surrogazione da parte di enti mutuatari». Infine, una precisazione, apparentemente superflua ma evidentemente necessaria: «Le clausole concernenti il pagamento di un indennizzo contenute nei contratti stipulati dalla Cassa depositi e prestiti si riferiscono all' ipotesi di rimborso anticipato del finanziamento, istituto diverso dalla surroga». FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 3 luglio 2014 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Da luglio rating di legalità per incassare finanziamenti Dal prossimo 7 luglio le pubbliche amministrazioni e gli istituti di credito dovranno tenerne conto del rating di legalità delle imprese nella concessione dei finanziamenti. In particolare le imprese che hanno già conseguito il rating di legalità sono tenute ad attestare nella domanda di finanziamento alla p.a. di essere iscritte nell' e l e n c o r e d a t t o e pubblicato dall' autorità garante della concorrenza e del mercato. Le amministrazioni concedenti i finanziamenti sono tenute a effettuare, prima dell' erogazione del contributo, un controllo sull' elenco pubblicato sul sito dell' Autorità garante della concorrenza e del mercato http://www.agcm.it/ratingdilegalita/elenco. html, circa la permanenza del requisito dell' iscrizione all' elenco stesso da parte del beneficiario. Gli interventi di sostegno pubblico alle imprese devono prevedere almeno uno dei seguenti sistemi di premialità per le imprese in possesso del rating di legalità: preferenza in graduatoria, attribuzione di punteggio aggiuntivo e infine riserva di quota delle risorse finanziarie allocate. Il sistema o i sistemi di premialità sono prescelti in considerazione della natura, dell' entità e della finalità del finanziamento, nonché dei destinatari e della procedura prevista per l' erogazione e possono essere graduati in ragione del punteggio conseguito in sede di attribuzione del rating. Il rating di legalità è un nuovo strumento introdotto nel 2012 per le imprese italiane, volto alla promozione e all' introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l' assegnazione di un «riconoscimento» misurato in «stellette» indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business. È con Il decreto del Ministero dell' economia e delle finanze 20 febbraio 2014 n. 57 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 aprile 2014, n. 81) che si dà completa attuazione al «rating di legalità delle imprese» istituito dall' art. 5ter del dl 24 gennaio 2012 n. 1 convertito dalla legge 24 marzo 2012 n. 27. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 2 luglio 2014 Cesena Today Comune di Savignano Tutti in pista con lo "Squacquerone pink night" e il Motoscquacquerone Presso parco Le Felloniche Dal 04/07/2014 Al 05/07/2014. Informazioni Dove parco Le Felloniche Via Felloniche,Longiano Orario vedi programma Costo Voto Redazione Il ranking di questo elemento non è visibile per la tua utenza. Il ranking di questo elemento non è votabile dalla tua utenza. Hai già votato questo elemento. 0 Pollice in giù È necessario attivare Javascript per poter visualizzare correttamente questa sfida. Dal 04/07/2014 Al 05/07/2014 Vai al sito Lo squacquerone è una delle eccellenze gastronomiche romagnole ed è per questo che in occasione del weekend della notte rosa, il caseificio Pascoli, il ristorante dancing le Felloniche e il Moto Club "Breus" di San Mauro Pascoli hanno intitolato alla prelibatezza Dop, una due giorni unica nel suo genere, che sfrutta l' occasione fornita dalla Notte Rosa per dare vita ad un connubio tra divertimento in rosa, motociclette, formaggi e gastronomia. L' evento clou è la festa, cena, al dancing le Felloniche, in programma sabato (dalle ore 20) e battezzato "Squacquerone pink night" condotto dal giornalista Ermanno Pasolini grande estimatore di questo formaggio. Un appuntamento per gli amati della gastronomia e gli appassionati della motocicletta: da venerdì si svolgerà anche "Il Motosquacquerone della Notte Rosa", che si configura come un' appassionante due giorni all' insegna delle moto e delle degustazioni di tipo eno gastronomico. La kermesse a base di latticini, rombi di motori, motorette e divertimento si aprirà nel tardo pomeriggio di venerdì con le prime degustazioni al parco Le Felloniche, in via Felloniche (Longiano), vicino a Savignano sul Rubicone, sede logistica e cuore delle operazioni, per poi trasferirsi in spiaggia, al Bagno Isola159 a Cervia con cena in spiaggia, fuochi d' artificio e Notte Rosa. La giornata di sabato si apre alle ore 9:30 del mattino per percorrere la "via del formaggio", alla scoperta dei fornitori di materie prime: La Filiera produttiva dello Squcquerone ma anche piadinerie, luoghi suggestivi del territorio e il rinomatissimo Caseificio Pascoli, fornitore ufficiale di tutte le delizie casearie presenti al raduno e poi alla serata alle Felloniche. La seconda escursione nel pomeriggio, condurrà i motociclisti alla scoperta della storica valle del Rubicone, dove Giulio Cesare varcò l' omonimo fiume per chiudere la serata all' insegna dell' allegria, del buon cibo e del buon vino locale, musica, in pieno spirito Notte Rosa, tramite un "After the Pink Night" destinato a non far rimpiangere la serata precedente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46 2 luglio 2014 < Segue Cesena Today Comune di Savignano e a trascorrere una piacevole serata in collina. Il Motosquacquerone è sicuramente una novità di rilievo per riscoprire i sapori di una terra unica e per trascorrere un fine settimana immersi nella natura romagnola, in sella alla propria moto per chi vuole partecipare al motoraduno e alla diverse iniziative, ma se di moto non importa un granchè, l' appuntamento è invece per sabato sera allo Squcqueone pink night, dove tutti sono i benvenuti e dove si potranno degustare con una formula semplice ed economica diverse portate legate alla tradizione, tra cui ovviamente non può mancare lo squcquerone, rigorosamente Dop e rigorosamente del Caseificio Pascoli di Savignano sul Rubicone. Per informazioni e prenotazione 0547 665044. Per il motoraduno e la due giorni di eventi ed escursioni info www.breus.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 3 luglio 2014 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano Calcio Il patron Teodorani: «Lo abbiamo fatto per il nostro vivaio» L' Asca è cresciuta, si è fusa con il Borghi Militerà nel campionato di Promozione Borghi FUSIONE tra il Borghi e l' Asca Castelvecchio e iscrizione al campionato di Promozione dell' Asca. Grazie alla fusione con il Borghi la società di Savignano capitanata dal presidente Carlo Teodorani parteciperà a un campionato importante. «Quando si è presentata questa possibilità ci siamo guardati negli occhi e ci siamo parlati ha detto il presidente Carlo Teodorani e chiesti quanto questa scelta andasse a soddisfare la nostra ambizione e quanto fosse opportuna per il nostro settore giovanile. Abbiamo messo sul piatto tutto: dubbi e certezze, rischi e potenzialità. Poi ci siamo soffermati sui nostri bambini, tutti. E ancora una volta abbiamo sognato, siamo andati oltre. Ancora una volta abbiamo rotto gli schemi e superato le paure. E a quel punto le frasi che pronunciavamo cominciavano sempre con: ?ti immagini se?'. E tutte le idee, i sogni, avevano i nostri bambini come protagonisti. Una prima squadra a disposizione del nostro settore giovanile, un nuovo contenitore da riempire, un nuovo momento d' aggregazione. E allora in questo momento di grande crisi economica solo un cuore pieno di sogni abbiamo potuto dire ?Sì, noi possiamo'. E abbiamo deciso. Ora sta a noi creare un qualcosa dove la partita domenicale può essere vista come un momento diverso, di condivisione, di divertimento,Sicuramente sbaglieremo, sicuramente sarà tutto difficile, ma sicuramente tutto sarà per i ragazzi del nostro settore giovanile. Lo abbiamo fatto per loro». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 3 luglio 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano SAVIGNANO SI ACCENDE IL FESTIVAL DEL RUBICONE NELL' AMBITO del cartellone estivo di ?Luci sulla Città', a Savignano, questa sera alle 21 l' associazione culturale ?Diffusione Musica', con il patrocinio del Comune, organizza il Festival del Rubicone. La manifestazione canora, che si svolgerà all' Arena Gregorini dietro il palazzo municipale sarà condotta da Fabio Caldari e Andrea Sarti. Il concorso canoro a premi è diviso in tre categorie: giovani dai 15 ai 18 anni, adulti dai 19 anni e Brano inedito. Iscrizioni al mumero 338.1955807. Ingresso gratuito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 3 luglio 2014 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Comune di Savignano VALVERDE IN SPIAGGIA. Derubata fa catturare coppia di ladri UNA coppia di ladri è stata colta sul fatto e arrestata per furto dai carabinieri. E' accaduto sul lungomare di Valverde al termine di una concitata quanto fruttuosa caccia sotto gli occhi di turisti e passanti.Il furto è stato messo a segno in pieno giorno, ai danni di una signora residente a Savignano che si trovava sulla spiaggia. Sotto l' ombrellone aveva appoggiato la borsa contenente il portafogli con documenti e pochi euro.Appena si è allontanata, è entrata in azione la coppia di ladri. LA DONNA ha dato immediatamente l' allarme ed ha chiesto l' aiuto dei carabinieri. I militari hanno iniziato subito la caccia ai due, aiutati anche dalla vittima del furto che ha fornito indicazioni molto utili. In una via interna di Valverde infatti i ladri sono stati fermati i ladri. In manette per furto sono finiti Giuseppe Tassone, 43 anni (noto alle forze dell' ordine) e Paola Vassallo, 33 anni. Entrambi sono stati processati per direttissima e condannati; l' uomo a otto mesi da scontare agli arresti domiciliari nella sua casa di Pomezia (Roma), la donna a quattro mesi ed è in libertà. La coppia soggiornava in un albergo del centro di Cesenatico e con i furti sulla spiaggia sperava di pagarsi le vacanze. g.m. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 3 luglio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano L' INIZIATIVA E sabato sera a Le Felloniche la festa "Squacquerone pink night" Motosquacquerone, il primo raduno per il formaggio dop Gatteo Mare Notte Rosa con Casadei. Lo squacquerone è una delle eccellenze gastronomiche romagnole ed è per questo che in occasione del weekend della notte rosa, il caseificio Pascoli, il ristorante dancing le Felloniche e il Moto Club Breus di San Mauro Pascoli hanno intitolato alla prelibatezza Dop, una due giorni unica nel suo genere, in occasione della Notte Rosa. L'evento clou è la festacena al dancing le Felloniche (Longiano) in programma sabato e rbattezzato Squacquerone pink night, presentata da Ermanno Pasolini. L'evento per gli amati della gastronomia si intreccia con gli appassionati della motocicletta; infatti da domani si svolgerà anche Il Motosquacquerone della Notte Rosa, un'appassionante due giorni all'insegna delle moto e delle degustazioni di tipo eno gastronomico che prenderà il via in concomitanza della Notte Rosa. La kermesse si aprirà nel tardo pomeriggio di domani con le prime degustazioni al parco Le Felloniche, in via Felloniche, a Longiano, sede logistica e cuore delle operazioni, per poi trasferirsi in spiaggia, al bagno Isola 159 a Cervia: una volta terminata la cena in spiaggia i partecipanti del motoraduno, potranno assistere ai fuochi d'artificio e a tutte le altre iniziative previste dalla Notte Rosa. Sabato si apre alle 9.30 per percorrere la via del formaggio, alla scoperta dei fornitori di materie prime. La seconda escursione nel pomeriggio è alla scoperta della valle del Rubicone. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 3 luglio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano Rette non pagate, l' Asp ricorre a vie legali IL CASO Due anziani ospiti hanno arretrati per 4.300 euro Falliti i tentativi bonari, l' Azienda passa alle maniere forti. Le famiglie degli anziani non pagano le rette alle case di riposo, e allora l' Asp del Rubicone in carica un avvocato di andare a recuperare quei crediti. Succede anche questo ai tempi della crisi, quando figli o nipoti di persone ricoverate in una struttura protetta per i più svariati motivi, soprattutto per problemi economici, non riescono a saldare il dovuto e rimangono molto indietro con i pagamenti. L' ultimo caso si è verificato a San Mauro Pascoli, dove alla casa protetta e al centro diurno ci sono due ospiti con una situazione di morosità tale da aver indotto i vertici dell' Azienda servizi alla persona, che affida la gestione delle strutture alle coop sociali, ad addivenire alle vie legali. Il credito complessivo maturato nei confronti delle famiglie di due signore anziane ammonta a poco meno di 4.300 euro; in particolare, 693 in un caso e 3.566,77 nell' altro. Che, considerando le tariffe stabilite dalla Regione, significano una morosità di diverse mensilità. Il Cda dell' Asp, dopo aver riscontrato che le varie richieste e solleciti di pagamento non hanno portato a nessun risultato, così come il recupero bonario delle somme pregresse, ha quindi deciso di dare mandato all' avvocato Marta Paradisi di Cesena di "promuovere come si legge nella delibera azione legale per il recupero dei crediti relativi alle rette di ricovero non corrisposte". Per quanto riguarda il compenso al legale, sarà possibile quantificarlo solo a conclusione dell' incarico, a seconda dell' attività effettivamente svolta. "Per fortuna sono pochi i casi in cui ci vediamo costretti a ricor rere agli avvocati per recuperare le rette non pagate, parliamo di circa il 2% spiega Ettore Stacchini, presidente dell' Asp Rubicone che annovera 190 posti letto per anziani in quattro strutture tra Savignano, San Mauro, Roncofreddo e Sogliano . Come Azienda pubblica non possiamo percepire le pensioni degli ospiti e prelevare direttamente la retta mensile, è la rete parentale che è tenuta a garantire la permanenza degli anziani". Ed è proprio nelle famiglie che spunta il problema. "Ci sono casi di difficoltà economiche continua Stacchini , così come ci sono casi legati a una cattiva gestione delle proprie risorse familiari, oppure di divisioni tra gli stessi parenti dell' ospite". L' Asp, comunque, "fa tutti i tentativi bonari prima di arrivare all' incarico all' avvocato, scontrandosi spesso con rapporti non cordiali tra i parenti che fanno una sorta di scarica barile". Ma comunque "non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 3 luglio 2014 Pagina 32 < Segue La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano lasciamo certo senza un letto l' anziano che ospitiamo". Non è comunque la prima volta che l' Azienda del Rubicone si vede costretta a ricorrere a un legale per farsi pagare le rette dalle famiglie. "Abbiamo solo una mensilità come deposito cauzionale conclude Stacchini , esaurita quella iniziamo subito a intavolare percorsi bonari per avere le rette mancanti, e non aspettiamo troppi mesi per ricorrere alle vie legali". gi.buc. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 3 luglio 2014 Pagina 36 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano NELLA RETE DELL' ARMA. Ruba il portafoglio a una turista Arrestata coppia di Pomezia Una coppia di ladri di Pomezia è finita in manette, dopo avere rubato sotto un ombrellone in spiaggia, un portafoglio ad una villeggiante di Savignano sul Rubicone. Lui, 43enne con precedenti per reati contro il patrimonio, e lei, 33enne incensurata, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Cesenatico con l' accusa di furto aggravato. Il fatto si è consumato venerdì scorso. I due sono stati beccati nei pressi della spiaggia di Valverde mentre si stavano allontanando con il portafogli tra le mani. E' stata la vittima del furto a chiedere l' intervento del 112 e indicare i due ladri. L' immediato arrivo della pattuglia dell' Arma ha consentito di recuperare la refurtiva. Processati per direttissima, l' uomo è stato condannato a otto mesi da scontare agli arresti domiciliari a Pomezia, mentre la donna a quattro mesi (pena sospesa). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 3 luglio 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) comune di gatteo Omaggio col fiatone agli anni '80 Cinquecento partecipanti ala bizzarra corsa, tra di loro due sindaci. CESENATICO. G rande successo per la terza edizione della "80 Running", che ha visto alla partenza a San Mauro Mare ben 500 iscritti. Agghindati con i parrucconi che richiamano gli anni Ottanta hanno corso per 7 km., fino a Valverde. Tra di loro anche i sindaci di Cesenatico e San Mauro Pascoli, Roberto Buda e Luciana Garbuglia ed il vices indaco di Gatteo Roberto Pari. Testimonial d' eccezione Fabrizio Fontana, il Capitan. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 3 luglio 2014 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) comune di gatteo GAMBETTOLA. Bolle, gelato e divertimenti per bambini Nel giardino davanti alle scuole elementari di Gambettola, l' associazione culturale "Amici della scuola", con il patrocinio del Comune e della Bcc Gatteo, propone da questa sera a sabato un tris di iniziative all' insegna della musica, del divertimento e della gastronomia. Alle 21, appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie, in collaborazione con Autosette: in programma le "magiche bolle" con Elisa e Francesca, animazione, bolle giganti, baby dance, truccabimbi e palloncini. Al termine, gelato per tutti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 3 luglio 2014 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) comune di gatteo Gatteo a tutta musica GATTEO. In attesa della Notte Rosa, già questa sera Gatteo va a tutta musica. Alle 21, all' Oratorio di San Rocco, concerto degli allievi di violino della professoressa Michela Tintoni. Alle 21.30, in piazza della Libertà, a Gatteo a Mare, musica jazz, offerta dalla Cassa di Risparmio di Cesena, con l' Orchestra Quelli del Conservatorio: dirige il direttore del "Maderna" di Cesena Giorgio Babini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 57 3 luglio 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) comune di gatteo CESENATICO IN 500 HANNO PARTECIPATO ALLA CORSA. Succeso per '80 Running' SUCCESSO per la terza edizione della ?80 Running': la maratona anni Ottanta con partenza da San Mauro Mare e arrivo a Valverde di Cesenatico. All' iniziativa goliardica hanno partecipato 500 iscritti, tra cui gli amministratori, con in testa il sindaco di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia e il vicesindaco Cristina Nicoletti, il sindaco di Cesenatico Roberto Buda e il vicesindaco di Gatteo Roberto Pari.Testimonial d' eccezione dell' evento, organizzato da Andrea Prada e ? Red Events' con il patrocinio dei comuni di Cesenatico, Gatteo e San Mauro Pascoli, è stato il comico Fabrizio Fontana, conosciuto dal pubblico televisivo per le sue interpretazioni di James Tont a ?Zelig' e Capitan Ventosa a ?Striscia la Notizia'. g.m. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58 3 luglio 2014 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) comune di gatteo L' INTERVISTA EGISTO DALL' ARA, PRESIDENTE DEL SETTORE TURISTICO CONFCOMMERCIO. «Cambiare sistema, ma senza svendersi» EGISTO Dall' Ara, di Gatteo Mare, presidente del settore turistico del comprensorio cesenate della Confcommercio, 69 anni fa l' albergatore da 52 anni. I primi sette anni come dipendente e da 45 anni titolare dell' hotel Jolanda, che gestisce direttamente insieme alla moglie Anna e ai figli Alberto e Andrea. L' Italia viene dipinta come la meta turistica più cara d' Europa: pessimista o ottimista sull' estate 2014? «Nella mia vita sono sempre stato un grande ottimista. Ho vissuto dagli anni '70 agli anni ? 90 il grande boom del turismo quando mettevamo la gente a dormire anche nelle cantine e nelle soffitte e si affittavano i garage. Oggi giustamente è cambiato tutto, non solo per problemi nostri, ma perchè da anni c' è il mercato mondiale del turismo che si è talmente ampliato che ogni angolo del mondo è in grado di presentare offerte turistiche». Avete modernizzato i vostri hotel, ma anche i prezzi sono aumentati. «Da circa cinque anni i prezzi sono stazionari e non ci sono stati aumenti. Se qualcuno lo ha fatto lo ha limitato fra il 5 e l' 8% in quanto prima erano più bassi di quelli standard». Non potete però pretendere oggi di fare come negli anni '70'80 quando lavoravate quattro mesi, cambiavate auto ogni anno e coi guadagni compravate un appartamento all' anno. «Oggi si è talmente sottilizzato il reddito che non riusciamo neppure più a fare fronte alle spese quotidiane. Tutto questo perché c' è un meccanismo di tasse troppo alte che ci portano via il guadagno». Verranno meno turisti? «Spero di no, ma abbiamo bisogno di cambiare sistema. Dobbiamo fare un passo indietro e cercare di fedelizzarli di più come si faceva un tempo, cercando di accoglierli e coccolarli di più e non svendersi, mantenendo servizi di qualità». Arrivano anche dai Paesi dell' Est. «Nelle nostre piccole località questo fenomeno non c' è, mentre esiste da Rimini in giù. Invece mi offro di ospitare quelli di Eurostat per fare vedere loro come vive la vacanza un turista da noi e quanto spende». Ermanno Pasolini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 59 3 luglio 2014 Pagina 16 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Forlì) comune di gatteo PASOLINI ERMANNO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 3 luglio 2014 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) comune di gatteo «Qui la vacanza è ancora alla portata di tutti» Gli albergatori di Gatteo Mare esaltano il rapporto qualitàprezzo. di ERMANNO PASOLINI RESPINTA al mittente. La Coldiretti, al termine di una ricerca effettuata sulla base dei dati Eurostat 2013, ha affermato che l' Italia è, come turismo, fra i Paesi più costosi del Mediterraneo. Un dato che ha mandato su tutte le furie gli albergatori di Gatteo Mare, località fra le prime ad aprire la stagione turistica nel mese di marzo e fra le ultime a chiuderla a fine settembre inizio ottobre. Gli albergatori curano in inverno i rapporti con i Paesi europei, fanno pacchetti turistici e puntano sul settore del cicloturismo, molto amato soprattutto in Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Danimarca, Belgio e Lussemburgo. «I NOSTRI alberghi non hanno certamente i prezzi più alti d' Europa ? dice Fabio Paglierani, titolare dell' hotel Antonella e presidente della cooperativa Sabrin e del Gatteo M a r e V i l l a g e c h e r a g g r u p p a 5 6 alberghi sugli 81 della località turistica ? La vacanza da noi in media costa di meno che in tutto il resto d' Europa. Chi viene da noi trova ospitalità ad alto livello, ottima cucina e un divertimento costante per il giorno e la sera, con i balli e la ginnastica in spiaggia, i balli in piazza e grandi attrazioni. E' ora di finirla di sparare nel mucchio tanto per fare parlare». Sandro Teverini dice che in Montenegro forse si spende meno, ma non nelle altre località. «Noi abbiamo clienti trentennali che sono stati anche in questi Paesi, ma una volta sola e poi sono tornati. Confrontano la qualità dei servizi, cibo, spiaggia e divertimenti. Hanno fatto i loro conti e sono ritornati da noi». Matteo Righi presidente dell' associazione albergatori di Gatteo Mare è rimasto sorpreso che a fare certe dichiarazioni sia stata la Coldiretti. «Partendo dal presupposto che certe affermazioni non dovrebbero essere fatte dalla Coldiretti, bisogna prima verificare la veridicità dei dati. Poi occorre confrontare la qualità dei servizi erogati da noi e dagli altri. L' Italia è un Paese enorme dal punto di vista turistico e quindi non è possibile parlare di turismo in generale. Bisogna distinguere zona per zona». PURE Walter Tonielli, che dal 1962 fa l' albergatore e dal 1971 è titolare dell' Hotel Estense, lancia bordate contro la Coldiretti: «L' associazione dice che siamo un paese tra i più costosi del Mediterraneo. Ma su questo mare si affacciano anche i Paesi del Nord Africa come Tunisia, Marocco, Egitto. Vogliamo confrontare i costi? Un dipendente dei loro alberghi costa mediamente 150 euro al mese, comprese le tasse; da noi 15001600 più tutte le tasse. E' chiaro che là la vita costa dieci volte di meno e i prezzi sono più bassi. Alla Coldiretti è sfuggita una cosa o spero l' abbia confusa: il nostro è il Paese più caro per pagamento di tasse e tributi. Negli altri Paesi non si supera il 30%; da noi sommati tutti i balzelli si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 61 3 luglio 2014 Pagina 16 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Forlì) comune di gatteo va oltre il 60%. E poi è ora di finirla con tutte queste dichiarazioni distruttive. Non siamo più quelli di 40 anni fa quando si pagavano 15mila lire al giorno. I nostri prezzi vanno mediamente dai 40 euro della bassa stagione ai 65 dell' alta stagione con scelte di menù a colazione pranzo e cena, aria condizionata, divertimenti gratuiti». PASOLINI ERMANNO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 3 luglio 2014 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) comune di gatteo «Ferie troppo costose in Riviera? No, ma tasse e burocrazia pesano» Cesenatico, gli operatori contestano la ?pagella' negativa di Coldiretti. LA ?PAGELLA' negativa di Coldiretti incendia la discussione anche a Cesenatico, località turistica rinomata non per ultimo per l' ottimo rapporto qualitàprezzo. Ma anche qui la vacanza è così costosa e le presenze di stranieri sono in flessione? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati, anche per sondare le opinioni di albergatori, bagnini e ristoratori. Claudio Della Pasqua, titolare dell' Hotel Sirena, presidente regionale di Asshotel Emilia Romagna e coordinatore di Arice, ammette in parte i costi alti: «Il sistema Italia è il più caro d' Europa, basta guardare ai costi della benzina, dei trasporti e delle autostrade. La tassazione è la più alta in assoluto, il personale costa e tutto è più salato. In questo contesto noi operatori garantiamo maggiori servizi a prezzi più contenuti, tant' è che nelle imprese alberghiere e anche in buona parte dei ristoranti non c' è più redditività. Più di così non possiamo dare, siamo arrivati al limite, ci hanno tolto il sangue e quindi soltanto le istituzioni pubbliche possono e devono fare qualcosa per rimettere in sesto l' economia e renderci più competitivi». Simone Battistoni, presidente della Cooperativa dei bagnini di Cesenatico, punta il dito su un sistema che da anni penalizza proprio il turismo: «In Italia partiamo svantaggiati rispetto ad altri competitor stranieri, perché la burocrazia e le tasse costano più che altrove. Nel nostro Paese si paga il 23 per cento di Iva sui servizi di spiaggia ed è un triste primato mondiale. Ma a fronte di ciò, noi bagnini romagnoli siamo inattaccabili, perché siamo gli unici a dare così tanto nel ventaglio dei servizi di spiaggia, a costi estremamente contenuti e con molte gratuità per i nostri ospiti. I costi nei locali pubblici e nei negozi? Non me la sento di criticarli e tantomeno di buttargli la croce addosso, perché anche loro sono penalizzati da tasse e costi di gestione, divenuti nella maggior parte dei casi insopportabili». GIANCARLO Barocci, presidente dell' Adac, vede la questione sotto un' altra prospettiva: «Il turismo in Italia rapportato al costo della vita, ha un costo basso. A fronte delle spese che abbiamo, non possiamo calare più di così. Stiamo facendo i salti mortali, perché a prezzi popolari offriamo praticamente tutto. Ciò che costa è l' indotto, quindi la benzina, l' autostrada che in altri stati non si paga o costa meno. E poi c' è l' extralberghiero da considerare, perché se in alcuni locali del centro per un aperitivo spillano ai turisti l' equivalente di un mezza giornata in pensione, c' è qualcosa che non quadra. Così come noi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 63 3 luglio 2014 Pagina 17 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Forlì) comune di gatteo proponiamo i bambini gratis o scontatissimi, mentre fuori dall' albergo una bottiglietta d' acqua da mezzo litro la fanno pagare 1,5 o 2 euro. Inoltre dobbiamo combattere con i fornitori perché, rimanendo ad esempio in ambito agricolo, le pesche e le zucchine al produttore partono a 10 centesimi al chilo, mentre noi le paghiamo dieci volte tanto». Massimo Bondi, presidente dei bagnini di Villamarina e Gatteo a Mare, respinge le critiche: «Gli stranieri sono parecchi e apprezzano le proposte all inclusive, con tanti servizi, spettacoli e l' animazione del Gatteo Mare Village, facendoci anche i complimenti proprio per i prezzi equi». Giacomo Mascellani. GIACOMO MASCELLANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 3 luglio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) comune di gatteo Gatteo Mare Notte Rosa con Casadei Gatteo Mare Notte Rosa con Casadei. A Gatteo Mare la Notte Rosa 2014 non poteva non festeggiare la storica ricorrenza dei sessant'anni di Romagna Mia. Ospite d'onore del Capodanno dell'estate sarà infatti Mirko Casadei con l'intera orchestra spettacolo Casadei, che per l'occasione ripercorrerà i successi di ieri e di oggi di tre generazioni di musicisti. Il palco di piazza Romagna Mia ospiterà quindi la grande orchestra Casadei, per uno show serrato e frizzantissimo che farà cantare e ballare grandi e piccoli. Prima dei magici fuochi d'artificio che illumineranno l'intera costa, a mezzanotte, Gatteo vivrà un altro momento di gioia e soddisfazione: sarà infatti il presidente stesso della Fee Italia, Claudio Mazza, a consegnare al sindaco l'ambita Bandiera Blu 2014 per la qualità delle acque in mare. Sul palco per la consegna ufficiale non potranno mancare i bagnini di salvataggio della cooperativa bagnini di Villamarina Gatteo Mare. Lo spettacolo dei fuochi sarà poi l'apice di una serata in rosa per bagni, negozi e hotel, che prolungheranno l'apertura serale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 65 3 luglio 2014 Pagina 36 La Voce di Romagna (ed. Forlì) comune di gatteo Il consigliere regionale Silvia Noè. 80 Running Alla gara vintage anche il comico Fabrizio Fontana Grande successo per la terza edizione della "80 Running", la maratona anni '80 che si è svolta domenica 29 giugno con partenza da San Mauro Mare e arrivo a Cesenatico. Al via 500 iscritti, tra cui il sindaco di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia e il vice sindaco Cristina Nicoletti, il sindaco di Cesenatico Roberto Buda e il vice sindaco di Gatteo Roberto Pari. Testimonial d' eccezione dell' evento, organizzato da Andrea Prada e Red Events con il patrocinio dei Comuni di Cesenatico, Gatteo e San Mauro Pascoli, il comico Fabrizio Fontana, conosciuto dal pubblico televisivo per le sue interpretazioni di James Tont a "Zelig" e Capitan Ventosa a "Striscia la Notizia". Al loro arrivo in Piazzale Michelangelo a Valverde i partecipanti sono stati accolti da una festa con ristoro, cerimonia di premiazione e animazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 66 3 luglio 2014 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) comune di san mauro pascoli Piazze riempite da 2 mila persone per la cena con Zvanì successo per la terza edizione della cena popolare sotto le stelle dedicata a Giovanni Pascoli, che si è tenuta l' altra sera, nelle piazze Mazzini e Battaglini. "A cena con Zvanì" ha registrato oltre 2 mila presenze. Enorme la soddisfazione dei commercianti dell' associazione Made in San Mauro Pascoli, che in collaborazione con Comune e Pro Loco Aisém, hanno dato vita ad un evento che ha permesso di riscoprire i sapori della terra del poeta, proponendo menù di terra, di mare e vegetariani, accompagnati da dessert, vini e bevande. Otto i chioschi dove si mangiava e cinque quelli dove si serviva da bere. Prossimo appuntamento con "Made in San Mauro Pascoli" il 19 luglio con la festa del gelato "Gelafruttiamo", sempre in centro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 3 luglio 2014 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) comune di san mauro pascoli SAN MAURO. Un progetto per fare giocare i bimbi nei parchi A SAN MAURO Pascoli il Movimento Cinque Stelle ha presentato in Comune un progetto riguardante i parchi per i bambini che sarà discusso nell' imminente consiglio Comunale. Scopo del progetto è inserire giochi ludico ricreativi inclusivi nei luoghi di aggregazione in modo tale che anche bambini con difficoltà motorie e sensoriali possano creare una rete di socializzazione: «Esiste un diritto universale riconosciuto a tutti i bambini ? dicono gli attivisti del M5S che è quello di poter giocare (art. 23 e art. 31 convenzione sui diritti dell' infanzia Unicef) e questo deve essere garantito sia a bambini con sviluppo tipico, sia a coloro che presentano delle difficoltà, senza che i luoghi ludici diventino luogo di frustrazione, limitanti, limitati e non accoglienti. E` un progetto semplice, per tutti i bambini, i genitori, e la cittadinanza, senza nessuna distinzione. Chiediamo a tutte le forze politiche rappresentanti nel nostro comune di appoggiare il progetto, che deve essere inteso per il futuro e le future generazioni. L' obiettivo è fare crescere la nostra San Mauro». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 68 3 luglio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) comune di san mauro pascoli SAN MAURO PASCOLI. M5S e TuttiXSanMauro: parchi attrezzati per bambini disabili Fronte comune delle minoranze (o almeno, di due gruppi su tre) a San Mauro Pascoli, dove il Movimento 5 Stelle e la lista civica TuttiXSanMauro hanno presentato un progetto per i parchi attrezzati per bambini, che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale. "Lo scopo spiegano gli attivisti dei due gruppi di minoranza è quello di inserire giochi ludico ricreativi inclusivi nei luoghi di aggregazione, in modo tale che anche bambini con difficoltà motorie e sensoriali possano creare una rete di socializzazione per un normosviluppo psicologico. Esiste un diritto universale riconosciuto a tutti i bambini che è quello di poter giocare (art. 23 e art. 31 convenzione sui diritti dell' infanzia Unicef) e questo deve essere garantito sia a bambini con sviluppo tipico, sia a coloro che presentano delle difficoltà, senza che i luoghi ludici diventino luogo di frustrazione, limitanti, limitati e non accoglienti. E' un progetto semplice, per tutti i bambini, per tutti i genitori, per tutta la cittadinanza, senza nessuna distinzione. Chiediamo a tutte le forze politiche rappresentanti nel nostro Comune di appoggiarlo". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 69 3 luglio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) comune di san mauro pascoli SAN MAURO PASCOLI A cena con ZvanìOltre duemila persone martedì sera in centro Martedì sera, nelle piazze sammauresi Mazzini e Battaglini la cena popolare di piazza dedicata a Giovanni Pascoli, "A cena con Zvanì", ha registrato oltre 2mila presenze. Enorme la soddisfazione dei commercianti dell' associazione Made in San Mauro Pascoli, che, in collaborazione con l' amministrazione comunale e la Pro Loco Aisém, hanno dato vita a una cena sotto le stelle all' insegna della riscoperta dei sapori della terra del Poeta. Prossimo appuntamento con Made in San Mauro sarà sabato 19 luglio con la festa del gelato "Gelafruttiamo" nelle piazze e nelle vie del centro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 3 luglio 2014 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) comune di san mauro pascoli SAN MAURO MARE STOP ALLA SOSTA IN VIA MARINA Da una settimana non è più possibile parcheggiare nel tratto di via Marina tra piazza Battisti e la spiaggia a San Mauro Mare. Lo ha sancito un' ordinanza del comandante della Pm di San Mauro Pascoli, Cristiano Antonini, che dal 26 giugno scorso ha sancito il divieto di sosta permanetne con rimozione forzata, su entrambi i lati della carreggiata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 71
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