COMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE Venerdì, 03 ottobre 2014 COMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE Venerdì, 03 ottobre 2014 Prime Pagine 03/10/2014 Prima Pagina 1 Il Resto del Carlino (ed. Forli) 03/10/2014 Prima Pagina 2 La Voce di Romagna (ed. Forli) Comune di Savignano 02/10/2014 Cesena Today Redazione Ladri specializzati in stivali e borse da donna ripuliscono un grande... 02/10/2014 Cesena Today Redazione Cliciak, le foto di scena del cinema: mostre e premiazioni 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 24 7 "Si fest": al via l' edizione 23 con la lectio di Max Pam e l' omaggio a... 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 24 9 CLICIAK E SI FEST: SODALIZIO FUTURO? 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 37 10 Tamburini va a caccia di un posto tra i primi dieci PASOLINI ERMANNO La ricetta del sindaco Giovannini «Un terreno fertile per le... 03/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 11 11 13 Morto nello schianto, oggi l' addio al 48enne danese 03/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 25 14 Apre 'Si Fest' col fotografo australiano Max Pam 03/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 25 15 Il Festival delle foto migliori scattate sul set 03/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 27 4 6 "Stalkizzata" fin da minorenne 03/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 11 3 PASOLINI ERMANNO Il ritorno a casa di Bonfiglioli 03/10/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 18 17 18 Torna CliCiak Da domani mostre e premi 03/10/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 29 19 Da Zamagni a Senni, mezzo secolo 03/10/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 29 21 LugoSan Marino per sognare l' azzurro 03/10/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 31 23 Il Comune riasfalta nove strade Comune di Gatteo 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 24 Acqua potabile per tutti nel parco a S.Angelo 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 25 Gatteo Mare, un altro weekend con le cantarelle 03/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 25 26 GATTEO MARE CANTARELLE E RISATE CON SGABANAZA 03/10/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 31 27 Tornano le Cantarelle Comune di San Mauro Pascoli 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 14 28 Corsi di italiano per stranieri Hanno aderito sei Quartieri 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 29 Ha lottato per la vita, ora deve farlo per studiare 03/10/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 19 30 I Cobas diffidano i vertici della Mare 03/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 11 31 Mare Spa, in programma altre mobilitazioni dei lavoratori Pubblica Amministrazione 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10 GIANNI TROVATI Pareggio anticipato, stretta su 3mila Comuni 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10 MARCO MOBILI, MARCO ROGARI Sanità, almeno un miliardo di tagli 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15 MARZIO BARTOLONI «Potenzieremo il bonus ricerca» 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30 «Cambiare per tornare a crescere» 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30 Avere i dati e riutilizzarli aiuta la ripresa ANDREA BIONDI 32 34 36 38 40 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 DAVIDE COLOMBO Il nuovo Isee debutterà a partire da gennaio 2015 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 44 Il Viminale: così i calcoli del fondo ai Comuni 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46 45 Abitazione principale con dimora e residenza 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 46 LUIGI LOVECCHIO Tasi al bivio fra più «occupanti» 03/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 47 SERGIO TROVATO Il vincolo abbatte la Tasi 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 26 QUESITO VIA EMAIL tasi/italiaoggi risponde 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 28 DARIO FERRARA Chi ha debiti col fisco può conservare l' appalto 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 29 CARLA DE LELLIS Fondo pensione unico per i dipendenti pubblici 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 32 MATTEO BARBERO Allarme dell' Anci: dubbi sulla spending 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 33 FRANCESCO CERISANO E LUIGI OLIVERI Tagli, province in un vicolo cieco 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 34 CIRO D' ARIES L' in house salva dal fallimento 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 34 MASSIMILIANO ATELLI Partecipate, tagli selettivi 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 34 MATTEO BARBERO Personale, l' in house non vale 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 35 LUIGI OLIVERI Elette le nuove province. E ora? 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 36 PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI Enti, corsa a rinegoziare i mutui 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 37 DUCCIO CUCCHI I comuni (parte dello stato) devono pagare allo stato la tassa sui... 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 38 Lavori, cala il project financing 52 54 56 60 61 63 65 67 68 70 72 Incompatibilità limitate 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 38 50 57 Revisori, l' Europa parla chiaro 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 33 46 48 Per il conferimento di incarichi requisiti vincolati ai contratti 03/10/2014 Italia Oggi Pagina 26 42 DARIO CAPOBIANCO 74 76 3 ottobre 2014 Il Resto del Carlino (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 3 ottobre 2014 La Voce di Romagna (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 2 ottobre 2014 Cesena Today Comune di Savignano Ladri specializzati in stivali e borse da donna ripuliscono un grande magazzino I malviventi sono entrati dall' area posteriore forzando una porta, poi hanno caricato tutto su un furgone, probabilmente lo stesso che è stato rubato poco prima in un' azienda nelle vicinanze e sono scappati. Furto di ladri specializzati al punto vendita della "Piero Zamagni", in via Parri a Savignano sul Rubicone. I banditi hanno colpito un' area non coperta da antifurto di un grande magazzino, con annesso stabilimento di produzione, che vende scarpe e accessori in pelle. Sono stati rubati nel giro di pochi minuti circa 300 pezzi tra stivali, borse da donna e altri accessori. Annuncio promozionale I malviventi sono entrati dall' area posteriore forzando una porta, poi hanno caricato tutto su un furgone, probabilmente lo stesso che è stato rubato poco prima in un' azienda nelle vicinanze e sono scappati. La selezione fatta dentro il punto vendita su cosa rubare denota probabilmente che si tratta di un furto su commissione. Il valore della refurtiva si aggira sui 30.000 euro. Sull' episodio indagano i carabinieri. Redazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 2 ottobre 2014 Cesena Today Comune di Savignano Cliciak, le foto di scena del cinema: mostre e premiazioni Inaugura sabato 4 ottobre a Cesena la mostra della 17ª edizione di CliCiak, concorso nazionale per fotografi di scena promosso dal Centro Cinema Città di Cesena. Ci sono le foto del film Oscar "La grande bellezza" di Sorrentino, opera di Gianni Fiorito. Inaugura sabato 4 ottobre a Cesena la mostra della 17ª edizione di CliCiak, concorso nazionale per fotografi di scena promosso dal Centro Cinema Città di Cesena. Ci sono le foto del film Oscar "La grande bellezza" di Sorrentino, opera di Gianni Fiorito, e quelle de "L' arbitro", opera prima di Paolo Zucca, eseguite da Francesco Piras, nel palmares di CliCiak 2014. Saranno inaugurate le mostre (ore 17, Biblioteca Malatestiana) e si terrà la cerimonia di premiazione (ore 18, Centro San Biagio). Nato nel 1998 per iniziativa del Centro Cinema Città di Cesena il concorso nazionale per fotografi di scena arriva quest' anno alla sua 17° edizione con una serie di novità (a partire dal cambio di stagione, dalla primavera all' autunno), ma anche molte conferme, specialmente per la qualità delle opere in concorso. I Premi Oltre 1300 le foto arrivate (circa 1000 in più rispetto allo scorso anno): fra esse la giuria composta dalla studiosa Giuseppina Benassati, dal critico Cesare Biarese e dal fotografo Franco Bellomo si è espressa all' unanimità, assegnando i seguenti riconoscimenti: Premio per la sezione bianco e nero a Valentina Glorioso per una foto di "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante, per l' equilibrio formale e il senso di sospensione. Premio per la miglior serie in bianco e nero a Francesco Piras per le foto di "L' arbitro" di Paolo Zucca per la vigorosa capacità di restituzione del grottesco del film. Premio per la sezione a colori a Andrea Di Lorenzo per una foto di "Un giorno devi andare" di Giorgio Diritti per l' efficace sintesi tra ambientazione, messa in scena e senso del film. Premio per la serie a colori a Gianni Fiorito per le foto di "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino per la felice restituzione cromatica e compositiva delle atmosfere del racconto cinematografico. La giuria ha deciso inoltre di segnalare il lavoro dei fotografi Paolo Bianchi (per Bellas marisposas di Salvatore Mereu), Simone Falso (per La prima neve di Andrea Segre), Fabrizio Di Giulio (per Ti ho cercato in tutti i necrologi di Giancarlo Giannini), Claudio Iannone (per L' intrepido di Gianni Amelio), Lia Pasqualino (per Viva la libertà), Angelo R. Turetta (per Miele di Valeria Golino e Salvo di Grassadonia e Piazza) e Loris T. Zambelli (per Altri tempi di Marco Turco e Biana come il latte, rossa come il sangue di Giacomo Campiotti). Il premio Giuseppe e Alma Palmas, per un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 2 ottobre 2014 < Segue Cesena Today Comune di Savignano fotografo iscritto per la prima volta a CliCiak, è andato a Mauro Santoro per le foto di Il Sud è niente di Fabio Mollo Il premio speciale "Ciak ritratto d' attore sul set", assegnato dalla redazione del magazine di cinema diretto da Piera Detassis è andato per la sezione il bianco e nero a Silvia Profumi per una foto di Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto; per la sezione colore a Paolo Ciriello per una foto di La mafia uccide solo d' estate di Pif. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 4 ottobre alle 18 al Cinema San Biagio. Le mostre La mostra della 17^ edizione di CliCiak si inaugurerà sabato 4 ottobre, alle ore 17, alla Biblioteca Malatestiana. Una selezione di fotografie del concorso sarà esposta anche nell' atrio del San Biagio e nel foyer del teatro Bonci. Accanto alla mostra del concorso, CliCiak presenta anche la mostra "Viaggio sola. Il set e dintorni" che presenta le fotografie di Maria Sole Tognazzi, scattate dalla regista durate le riprese del suo film, interpretato da Margherita Buy e Stefano Accorsi, che è stato una delle più belle sorprese della passata stagione. Spiega la regista: «Ho utilizzato esclusivamente il cellulare, cercando di fermare, quale raccolta emotiva di ricordi, soprattutto due situazioni. Il set innanzitutto e le persone in esso coinvolte. Guardando sia agli attori sulla scena che ai tecnici e alle maestranze che quella scena dovevano preparare. Non tutte indiscriminatamente ma quelle a cui mi sentivo più vicina. Il film poi, con le sue varie location all' estero, mi ha consentito di curiosare fuori. Ricordo Shangai. Era la prima volta che ci andavo e la parte vecchia della città con i suoi abitanti mi ha molto colpito. Giravo e scattavo, in maniera spontanea. Nello stesso modo in cui ho fotografato sul set. E che continuo a fare grazie al cellulare. Una modalità che mi diverte e che è decisamente determinata dal mezzo. In passato ho utilizzato, per fotografie personali, al di fuori dal lavoro, macchinette digitali che comunque mi costringevano ad una scelta, di taglio e di inquadratura. Con lo smartphone lo faccio quasi in automatico». Le mostre di CliCiak in Biblioteca Malatestiana resteranno allestiste fino 2 novembre (orari di apertura della biblioteca; chiuso il lunedì) mentre quelle al San Biagio (apertura tutte le sere, eccetto il lunedì) e al Teatro Bonci (apertura nelle serate di spettacolo) arriveranno fino a fine anno. L' ingresso alle mostre è gratuito. Cliciak al SI Fest Da segnalare che la mostra di CliCiak quest' anno è gemellata con il SI Fest di Savignano sul Rubicone. In accordo con il festival della fotografia savignanese, nella mattinata di domenica 5 ottobre, a Savignano, si terrà una tavola rotonda dal titolo "Considerazioni sulla fotografia di scena oggi" alla presenza di molti dei fotografi di CliCiak. Redazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 3 ottobre 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano Savignano sul Rubicone. Adesso il fidanzato 29enne, che lei aveva lasciato dal 2005, è sotto processo in Tribunale a Forlì con accuse in serie. "Stalkizzata" fin da minorenne Dopo anni di insulti e minacce di morte ha deciso di rivolgersi alla magistratura. SAVIGNANO. La loro relazione sentimentale si era interrotta quando lei aveva appena 16 anni, nel 2005. Nei cinque anni successivi, in particolar modo tra il 2007 ed il 2010, lei ha vissuto nel terrore, per quell' ex fidanzato che continuava a perseguitarla ovunque. Stalking: è l' accusa di cui deve rispondere davanti al giudice Giorgio di Giorgio un uomo, ora 29enne, originario nativo della Calabria ma residente da tempo a Savignano sul Rubicone: Cesare Leotta. Il processo è iniziato due giorni fa in Tribunale a Forlì mentre le indagini all' epoca in cui la giovanissima vittima (residente nella Riviera del cesenate) si decise a denunciare, furono seguite interamente al pubblico ministero Marilù Gattelli. Nella prima udienza sono state accettate le prove che gli avvocati (studio Mattei per al difesa e studio Bricchi come parte civile) hanno presentato all' attenzione del giudice. Proseguirà nella prossima udienza il rito con l' ascolto delle prime testimonianze. Se la rottura tra i due risale all' anno 2005, le accuse che saranno portate in aula risalgono invece al periodo tra il 2007 ed il 2010. A denuncia la giovane racconta di essere stata sottoposta a pressing asfissiante nella sua casa, a cadenza regolare per circa un anno, con l' imputato che prendeva anche a pugni il portone d' ingresso urlandole offese e di "scendere per parlare". Attendeva che in casa non ci fossero i suoi genitori, ed arrivava a dormire in auto sotto la casa di lei, seguendo anche la ragazza nei locali che frequentava e cercando pretesti per litigare con i suoi amici. Quando la ragazza ha iniziato ad andare all' università si è trovata il suo ex anche a lezione a Ravenna: in un caso il "pressing offensivo" per parlare dell' imputato sarebbe arrivato, stando alle denunce, a costringere la parte lesa a farsi accompagnare a ca sa da genitori di amici. Nel 2009 sono iniziati anche gli sms. Con insulti, e minacce che pian piano arrivavano anche di notte nei confronti suoi e di chi la frequentava. Quando le minacce sono arrivate ad essere talmente offensive ed esplicite (... "Te e lui dovete solo morire, non ho alcuna paura di finire in galera anche a vita"... ) la giovane si è rivolta alle forze dell' ordine ed ha vuotato il sacco di anni di angherie subite. Di qui il processo per stalking che riprenderà a marzo. Con l' aggravante, a carico dell' imputato, di aver iniziato i comportamenti descritti nella querela quando la giovane non era neppure maggiorenne. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 3 ottobre 2014 Pagina 24 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano SAVIGNANOSAN MAURO PASCOLI. "Si fest": al via l' edizione 23 con la lectio di Max Pam e l' omaggio a Marco Pesaresi SAVIGNANO. Mostre collettive di fotografi italiani in carriera, una dedica speciale al riminese Marco Pesaresi, talentuoso fotografo morto giovane, sperimentazione di nuovi linguaggi con la sezione Off , musica che dialoga con l 'immagine nella nuova sezione After ; questo è il Laboratorio Italia distintivo del Si fest 23 di Savignano, vetrina internazionale di fotografia contemporanea che si inaugura oggi alle 18. Con il desiderio di accendere un fulgente focus sul presente che avanza. Taglio del nastro alle 18 in Accademia dei Filopatridi e fino a domenica sera 5 ottobre il Si fest illumina una panoramica lungo le vie del centro storico, nel quartiere di borgo San Rocco e, novità, anche a San Mauro Pascoli n e ll o spazio industriale dell ' ex Mir Mar. Luogo in cui stasera alle 22 si ricorda Marco Pesaresi (19642001) in quello che sarebbe stato il suo cinquantesimo anno di vita. L' attore Danio Manfredini, noto protagonista del Teatro Valdoca, legge pagine tratte dal diario personale del riminese e dallo storyboard scritto per "Underground" con proiezioni di immagini di viaggi del fotoreporter. Segue la proclamazione dei vincitori del Premio Pesaresi per under 40. Si chiude a Savignano, Consorzio di bonifica (via Garibaldi 41) con la musica del Si fest after, Btomic Space e con il concerto del liutista olandese Josef von Wissem (ore 23). Alle 18, dopo i saluti istituzionali del sindaco Filippo Giovannini, dell' assessora Maura Pazzaglia, dopo quelli dei curatori Massimo Sordi e Stefania Rössl, di Mario Beltrambini del Circolo Cultura e Immagine, di Paola Sobrero dell' Istituzione cultura, il fotografo australiano Max Pam affronta la lectio "How the Adriatic project enables new photographic". Riguarda il metodo di lavoro utilizzato per il progetto di Savignano Im magini in collaborazione con Ravenna 2019. Pam è il nocchiero di una mappatura fotografica costiera dell' Adriatico. Alle 19.30, Vecchia Pescheria, l' australiano inaugura la mostra "The sea of love" con tappeto so noro nell' attiguo cortile. Alle 20 apertura di tutte le mostre compresa quella al Monte di pietà dei "Tredici fotografi per un itinerario pasoliniano" in collaborazione con l' Archivio Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna. A questa mostra è abbinata la proiezione del film di Pier Paolo Pasolini "Appunti per un' Orestiade africana" del 1968/1970; la Cineteca lo ha restaurato nel 2009 inaugurando la collana "Il cinema ritrovato". I negozi del centro storico abbelliscono le vetrine con foto del reporter Marco Pesaresi tratte dai lavori "Poesie" , " U n de rground", "Rimini". In contemporanea si apre la vetrina parallela, Si fest off di borgo San Rocco, 36 lavori che fanno uso di diversi linguaggi espressivi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 3 ottobre 2014 Pagina 24 < Segue Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) l Info: 0541 941895 Claudia Rocchi. Comune di Savignano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 3 ottobre 2014 Pagina 24 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano CLICIAK E SI FEST: SODALIZIO FUTURO? CESENA. Lo slittamento di date di Cliciak a Cesena e di Si fest a Savignano porta una novità che potrebbe dare vita a un sodalizio futuro fra le due rassegne a tema fotografico. Domenica in sala Galeffi a Savignano, alle 10.30 si svolge l' incontro "Considerazioni sulla fotografia di scena". Un appuntamento che nasce come epilogo del 17° Concorso per fotografi di scena, sollecitato dai protagonisti stessi, da quei fotografi che nel concorso cesenate trovano un' occasione di confronto e un' opportunità unica per fare il punto sul loro mestiere. Antonio Maraldi lo conferma: «Molti di questi fotografi che vivono a Roma attendono Cliciak per incontrarsi a Cesena, un faro per loro». L' assessore Christian Castorri sollecita fra la gente una maggiore consapevolezza dell' attività del Centro cinema e del patrimonio di Cliciak. Una volontà che necessiterebbe anche di "testimonial" di richiamo, come avvenne con Boni, Cardinale, Gassman e una continuità di appuntamenti. Una finalità possibile anche da relazioni frutto di un' area vasta della cultura, pur senza trascurare la funzione primaria di Cliciak. Info: 0547 355718. (cla.ro.). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 3 ottobre 2014 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano Supersport. Menghi, Roccoli e Marconi al via. Tamburini va a caccia di un posto tra i primi dieci MAGNY COURS. Penultimo appuntamento per un mondiale Supersport già deciso, con l' olandese Van Der Mark (Honda) assoluto padrone. Vedremo sicuramente spettacolo grazie ai piloti di casa, Jules Cluzel (MvAgusta) e Floria Marino (Kawasaki), al turco Kenan Sofuoglu e a Lorenzo Zanetti (Honda). Speriamo che ci regalino qualche soddisfazione anche i nostri alfieri, il riminese Roberto Tamburini (Kawasaki Team Italia F mi) a 11° in classifica con 54 punti e può aspirare ad entrare nei primi 10, mentre il sanclementino Fabio Menghi (Yamaha Vft), il verucchiese Massimo Roccoli (MvAgusta) e il savignanese Luca Marconi (Honda) devono puntare ad un buon piazzamento a punti. (m.m. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 3 ottobre 2014 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano La ricetta del sindaco Giovannini «Un terreno fertile per le imprese» L' incontro con il responsabile di Confartigianato Bruno Dellamotta. di ERMANNO PASOLINI «OBIETTIVO numero uno: creare un ambiente favorevole alle imprese e microimprese, spina dorsale del Rubicone; quelle che ci sono già; quelle da intercettare che da altri territori cercano spazi appetibili e quelle nuove che entrano sul mercato». Lo dice il sindaco di Savignano Filippo Giovannini nell' incontro con il responsabile di Confartigianato Rubicone Bruno Dellamotta. «STIAMO effettuando incontri dentro le imprese continua Giovannini per fotografare la situazione e confrontarci con titolari e dipendenti. Siamo partiti dal calzaturiero e proseguiremo negli altri settori, una strada peraltro che la Confartigianato aveva fatto gli anni scorsi portando i sindaci del comprensorio simultaneamente dentro le imprese. Alla prima fase conoscitiva, seguirà quella operativa. L' orientamento è promuovere azioni di sostegno alle imprese innovative e digitali, lancio di incubatori di nuove imprese, efficientamento del nuovo ufficio Europa per intercettare gli assi principali di finanziamento offerti dai bandi e per favorire le start up». Giovannini dice anche che sta proponendo agli imprenditori il coinvolgimento in un progetto culturale come il Si.Fest, la fiera di Santa Lucia e altri eventi da potenziare e ideare, per renderli protagonisti e responsabili e non utilizzarli soltanto come bancomat. «SUL VERSANTE tributario il primo bilancio l' abbiamo ereditato in buona parte bloccato prosegue Giovannini e prevede già un importante fondo per le imprese di 40 mila. Ora abbiamo cominciato a lavorare al bilancio preventivo 2015, che sarà un bilancio partecipato con confronti a tappeto con organizzazioni, sindacati, quartieri. Stiamo ragionando sulla detassazione triennale dei tributi per le neo imprese». SULLA TARI, tassa sui rifiuti, Giovannini ha detto che penalizza le imprese e c' è chi invoca di rendersi autonomi dal gestore Hera. «Ci stiamo confrontando con il comune di Capannori dove è in attuazione la raccolta porta a porta autonoma che noi vogliamo lanciare sperimentalmente nel quartiere Cesare. Più aumenta la differenziata, più crescono gli sgravi. La questione del distacco da Hera è complessa e sovracomunale, ma certamente il gestore deve fornire servizi di qualità a costi non esosi. Per quel che riguarda piazza Borghesi non siamo pregiudizialmente contro la riapertura del traffico. Anzi qualcosa bisogna cambiare. Abbiamo 50 negozi sfitti nell' area storica, troppi, e serve una mobilità che renda più fruibile il centro. SULL' ABUSIVISMO nel settore dei contoterzisti, piaga storica mai sanata, sappiamo che purtroppo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 3 ottobre 2014 Pagina 11 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano operano laboratori di stranieri che non rispettano le regole e occorre dare più vigore al tavolo sicurezza con la Prefettura, monitorando il fenomeno e richiedendo controlli mirati ed efficaci». Bruno Dellamotta sottolinea che la Confartigianato apprezza l' impegno della nuova giunta e del sindaco per aumentare la qualità della vita per i cittadini e per le imprese. I progetti e gli orientamenti presentati sono interessanti e mostrano un approccio corretto alle imprese. «Ora aspettiamo le prime risposte concrete col bilancio comunale 2015, dove dai principi si deve passare ai fatti». PASOLINI ERMANNO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 3 ottobre 2014 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano LA TRAGEDIA L' UOMO HA PERSO LA VITA SABATO SCORSO A TREBBIO DI POGGIO TORRIANA. ERA IN SELLA ALLA SUA BICI. Morto nello schianto, oggi l' addio al 48enne danese SI SVOLGERANNO a San Mauro Pascoli nella chiesa parrocchiale di San Mauro Vescovo, oggi i funerali di Jesper Knudsen, 48 anni, danese, morto sabato scorso in un incidente stradale a Trebbio di Poggio Torriana. Il danese era in sella alla sua bicicletta quando si è scontrato frontalmente contro una moto da cross, una Husqvarna 500, condotta da un 21enne di Poggio Torriana ricoverato in gravissime condizioni all' ospedale Bufalini di Cesena. Jesper Knudsen, morto sul colpo, ha avuto il volto completamente sfigurato, non aveva documenti addosso e per sapere chi era e per il suo riconoscimento sono serviti due giorni di attesa e di ricerche. E non si sa ancora cosa sia successo in quel terribile impatto. L' uomo, che viveva a Santarcangelo, era molto conosciuto e stimato in zona e a Savignano dove era titolare della rivendita di mobili 'Casa Copenaghen' in via Roma sulla statale Emilia. Lascia i genitori e una sorella, la figlia Camilla e la moglie, dalla quale viveva separato e che risiedono a San Mauro Pascoli, dove oggi, alle 16.30, verrà celebrata la Santa Messa e poi il trasporto e la sepoltura nel locale cimitero. e. p. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 3 ottobre 2014 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano SAVIGNANO. Apre 'Si Fest' col fotografo australiano Max Pam SI APRE oggi la 23ª edizione del SI Fest che fino a domenica vedrà riunite a Savignano le eccellenze della giovane fotografia italiana. Tema: «Laboratorio Italia». Taglio del nastro alle 18 nella sede dell' Accademia dei Filopatridi alla presenza del sindaco i Savignano Filippo Giovannini, dei curatori Stefania Rössl e Massimo Sordi. Seguirà la lectio inaugurale del fotografo australiano Max Pam che offrirà una riflessione dal titolo 'How the Adriatic project enables new photographic research' sul metodo di lavoro usato nel progetto di 'Savignano Immagini sulla mappatura fotografica del paesaggio costiero dell' Adriatico. Max Pam sarà presente poi all' inaugurazione, alle 19.30, della sua mostra The sea of love alla Galleria della Vecchia Pescheria. Alle19 opening della free music area nel cortile della Vecchia Pescheria. Alle20 apertura di tutte le mostre e proiezione del film di Pier Paolo Pasolini Appunti per un' orestiade africana al Monte di Pietà. e.p. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 3 ottobre 2014 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano CLICIAK SI APRE DOMANI LA 17ª EDIZIONE DELLA RASSEGNA PROMOSSA DAL CENTRO CINEMA. Il Festival delle foto migliori scattate sul set Inaugurazione delle mostre in Biblioteca e premiazione dei vincitori al San Biagio. di CECILIA GAETANI TORNA anche quest' anno "CliCiak" il concorso nazionale per fotografi di scena giunto alla sua 17° edizione e promosso dal "Centro cinema città di Cesena". Un evento ormai molto conosciuto nell' ambiente, unico nel suo genere, e che di volta in volta vede aumentare la partecipazione e l' interesse degli addetti ai lavori, provenienti non solo dallo Stivale ma anche dal resto d' Europa. Il concorso trova la sua visibilità nella fase conclusiva, grazie alla mostra che sarà inaugurata domani, sabato 4 ottobre, alle 17 presso la Biblioteca Malatestiana. Alle 18, invece, presso il Centro cinema San Biagio si terrà la premiazione dei migliori scatti. SONO state più di 1300 le foto inviate che, al di là della competizione, serviranno ad alimentare la già ricca fototeca sul cinema italiano contemporaneo del San Biagio, che attualmente conta circa 14 mila stampe. Sono 40 i fotografi che hanno scelto di partecipare, immortalando il set di una settantina di film. Circa 200, invece, sono gli scatti selezionati dalla giuria (di cui fanno parte la studiosa Giuseppina Benassati, il critico Cesare Biarese e il fotografo Franco Bellomo) fra i quali sono stati individuati i vincitori. Questi i premiati: Valentina Glorioso per la sezione bianco e nero; Francesco Piras per la miglior serie in bianco e nero; Andrea Di Lorenzo per la sezione a colori; Gianni Fiorito (fotografo di fiducia di Paolo Sorrentino) per la serie a colori, con uno scatto diventato famosissimo realizzato sul set di "La grande bellezza". La giuria inoltre ha deciso di segnalare il lavoro dei fotografi: Paolo Bianchi, Simone Falso, Fabrizio Di Giulio, Claudio Iannone, Lia Pasqualino, Angelo R. Turetta e Loris T. Zambelli. Il premio per il fotografo iscritto per la prima volta a CliCiak, intitolato a Giuseppe e Anna Palmas, è andato a Mauro Santoro. Il premio speciale "Ciak ritratto d' attore sul set" è stato assegnato a: Silvia Profumi per la sezione bianco e nero; a Paolo Ciriello per la sezione colore. La mostra si terrà non sono alla Malatestiana, ma anche al San Biagio e al Teatro Bonci. Fra le novità va segnalata la mostra "Viaggio sola. Il set e dintorni" (allestita in Malatestiana), con una ventina di foto di Maria Sole Tognazzi scattate dalla regista con lo smartphone durante le riprese del suo film, e che in qualche modo sostituisce la retrospettiva che quest' anno non si terrà. Altra new entry è la tavola rotonda dal titolo "Considerazioni sulla fotografia di scena oggi" che si svolgerà domenica alle 10.30 nell' ambito del "SI Fest" di Savignano sul Rubicone, cui prenderanno parte i fotografi che hanno partecipato a CliCiak. La mostra del San Biagio sarà aperta tutte le sere dalle 20.30 alle 23.30, sarà chiusa il lunedì. Quella del Teatro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 3 ottobre 2014 Pagina 25 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano Bonci sarà visitabile solo nelle sere di spettacolo. Entrambe dureranno fino a fine anno. La mostra della Biblioteca Malatestiana sarà fruibile fino al 2 novembre durante gli orari d' apertura della struttura. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 3 ottobre 2014 Pagina 27 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano MOSTRA A SAVIGNANO. Il ritorno a casa di Bonfiglioli IL 61 ENNE Carlo Bonfiglioli, savignanese, antropologo, docente e ricercatore all' Istituto de Investigaciones Antropológica dell' Universidad Nacional Autónoma de México, ritorna a Savignano che lasciò nel 1982 per trasferirsi in Messico. Il rientroavviene in occasione del Si Fest, con una mostra di fotografie da lui realizzate in contesti ritratti per la prima volta da un antropologo e mostrati in anteprima al pubblico italiano. La mostra verrà allestita nello studio dell' architetto Bruno Pizzinelli in vicolo Vallicelli 4, vicino al ponte romano sul Rubicone, e aperta a tutti nei giorni del Si Fest. Fra gli scatti spiccano i rituali sciamamici. Ermanno Pasolini. PASOLINI ERMANNO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 3 ottobre 2014 Pagina 18 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano Torna CliCiak Da domani mostre e premi FOTO DI SCENA Il concorso è arrivato alla 17esima edizione. Dopo il successo di Piazze di Cinema, il Comune di Cesena si riconferma impegnato nella valorizzazione della fotografia e del cinema con il ritorno di CliCiak, il concorso nazionale per i fotografi di scena promosso dal Centro Cinema città di Cesena, giunto quest' anno alla sua 17a edizione. Fra le 1300 foto arrivate da 70 diversi set cinematografici e da 40 fotografi, ad essere premiati per la serie a colori sono stati gli scatti realizzati dal napoletano Gianni Fiorito nel set del film Oscar La grande bellezza di Sorrentino e, per la miglior serie in bianco e nero, quelli di Francesco Piras nel film di Paolo Zucca L' arbitro. Gli altri premiati per le sezioni bianco e nero e a colori, sono stati rispettivamente Valentina Glorioso per una foto di Via Castellana Bandiera di Emma Dante e Andrea Di Lorenzo per una foto di Un giorno devi andare di Giorgio Diritti. Il premio Giuseppe e Alma Palmas per il città e promuoverla a livello nazionale ed internazionale per rendere il nostro Centro cinema un punto di riferimento" ha spiegato l' assessore alla cultura Christian Castorri alla presentazione dell' evento. "Le mostre che nascono da CliCiak finiscono per essere esposte in tutta Italia ed Europa. Segno che la manifestazione è conosciuta in quanto unicum nel suo genere" ha aggiunto soddisfatto Antonio Maraldi, curatore della manifestazione. Quest' anno CliCiak presenta anche la mostra Viaggio sola. Il set e dintorni in cui saranno presentate le fotografie di Maria Sole Tognazzi, scattate dalla regista stessa durante le riprese del film interpretato da Margherita Buy e Stefano Accorsi. In collaborazione con il Sifest è prevista per domenica mattina, a Savignano, la tavola rotonda "Considerazioni sulla fotografia di scena oggi", alla presenza di molti dei fotografi di CliCiak. Alice Magnani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 3 ottobre 2014 Pagina 29 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano Da Zamagni a Senni, mezzo secolo Fiumicinese BUON COMPLEANNO I gialli pronti a festeggiare i 50 anni con una tavola rotonda, una mostra e un pranzo con tutti gli atleti. Il primatista è Matteo Fiori, 42 vittorie. A quota 23 c' è un sacerdote, Giampaolo Bernabini. A 21 Luca Pacioni. Dodici i titoli italiani conquistati complessivamente. Buon compleanno Fiumicinese: i 'gialli' compiono mezzo secolo. Tanto è passato da quel 9 dicembre 1964 quando 64 soci dettero vita alla società ciclistica della piccola e orgogliosissima frazione incastonata fra i Comuni di Savignano sul Rubicone, Gatteo e San Mauro Pascoli. Una ricorrenza da celebrare alla grande: tutto inizierà venerdì 14 novembre con una tavola rotonda al teatro Moderno di Savignano alla presenza di diversi esponenti del mondo del ciclismo (come il ct Davide Cassani e il ds di Pantani prima e Nibali poi, Giuseppe Martinelli). E' prevista anche l' inaugurazione di una mostra fotografica la quale resterà aperta tutti i giorni fino al fine settimana successivo con un pranzo il 23 alla sede della Fait alla presenza di tutti gli atleti che in 50 anni hanno vestito la casacca della Fiumicinese. Migliaia di ragazzi che hanno cullato il sogno di arrivare fra i grandi, fra i professionisti. E qualcuno ci è pure riuscito: Claudio Savini, Christian Pepoli, Manuel Belletti vincitore dell' indimenticabile tappa di Cesenatico al Giro d' Italia 2010 e Manuel Senni che dal 2015 sarà alla Bmc. Eppure il primatista di vittorie è un ragazzo di Cesenatico che alla fine degli anni Ottanta faceva faville: Matteo Fiori. Quarantadue i suoi successi in quattro anni, quasi il doppio del secondo Giampaolo Bernabini (23) protagonista all' inizio dei Settanta e successivamente sacerdote. Sull' ipotetico podio sale infine Luca Pacioni (21 ma in due anni), l' Under 23 che quest' anno col Team Colpack è già andato a segno cinque volte. Quindici vittorie in tre anni invece per Oscar Zamagni, un nome fondamentale per la storia della Fiumi cinese: è stato lui che dal 1965 al 1967 ha conquistato i primi titoli (campione romagnolo e regionale con Esordienti e Allievi). E' stato lui che al primo Giro d' I talia dilettanti ha indossato per alcuni giorni la maglia rosa. E, scusate se è poco, è stato Francesco Moser l' atleta capace di sfilargliela. Poi Zamagni non è passato pro (ed è uno dei misteri di Fatima il perché) ma da anni è uno dei direttori sportivi della società (che attualmente è attiva tra Giovanissimi e Allievi) assieme al figlio Christian. Tra i plurivittoriosi anche Stefano Brunelli e Giorgio Manzi (14), Simone Pasolini (13), Federico Orlandi (12), Manuel Senni e Mauro Gozzoli (10). Anno da ricordare il 1969: 23 vittorie grazie a Giorgio Manzi, Mauro Bertolozzi, Erminio Pelliccioni, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 3 ottobre 2014 Pagina 29 < Segue La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano Mauro Gozzoli e Franco Ruscelli. Il primo titolo tricolore è arrivato nel '91 con Fiori, campione italiano dell' inseguimento individuale tra gli Allievi (per Le glorie della Fiumicinese Da sinistra in alto (in senso orario): Oscar Zamagni nel '66; Matteo Fiori; Christian Pepoli e Zamagni nel '93; Manuel Senni da allievo e Manuel Belletti nel 2000 lui in totale 13 titoli, di cui 2 provinciali su strada, 4 provinciali su pista, 3 regionali su pista); due anni dopo Pepoli ha fatto il bis nell' inseguimento a squadre, imitato nel '95 da Stefano Brunelli, Simone Pasolini e Nicola Rocchi (2003), Elia Ceccarelli (2006), Simone Caponnetto (2007), Luca Pacioni (2008 e 2009), Michele Senni e Michelangelo Riciputi (2009) sempre tra gli Allievi. Nel 2013, infine, il trionfo del longianese Federico Orlandi nella corsa a punti. Dodici titoli in totale. Numerosissimi invece i campioni regionali e provinciali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 3 ottobre 2014 Pagina 29 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano LugoSan Marino per sognare l' azzurro ALLIEVI Domenica la classica della Baracca. Fortunato e Conci, ultimi vincitori, sono stati protagonisti tra gli juniores al mondiale spagnolo di Ponferrada. Qui nel 1986 il cotignolese Gasperoni bruciò pure Pantani. LUGO Gli Allievi chiudono alla grande. Domenica si disputa la 57esima edizione della LugoSan Marinomemorial Lorenzo Berardi, classica in linea con arrivo in salita organizzata dalla Francesco Baracca di Lugo. La gara si svolgerà sul tradizionale percorso che da Lugo, sede di partenza, attraversa i centri di Bagnacavallo, Russi, S. Pancrazio, Roncalceci, Ghibullo, S. Pietro in Vincoli, S. Pietro in Campiano, S. Zaccaria, Casemurate, Mensa, Cannuzzo, Pisignano, Montaletto, Villalta, Sala, Gatteo, Savignano sul Rubicone, Montalbano, Canonica, Poggio Berni, Ponte Verucchio, Gualdicciolo (confine di Stato), Acquaviva, Borgo Maggiore, per terminare in capo a 95 km sull' ampio rettilineo di arrivo di piazzale Lo Stradone. La gara si deciderà sulle ultime rampe del Titano. Sono in molti che mirano a succedere al trentino Nicola Conci e al bolognese Lorenzo Fortunato nell' albo d' oro, rispettivamente vincitori delle edizioni 2012 e 2013. Si tratta di due ragazzi che stanno facendo benissimo anche nella categoria superiore, tanto che hanno difeso i colori azzurri agli ultimi mondiali di Ponferrada nella categoria Juniores. Conci è stato sfortunatissimo: è scivolato mentre era all' attacco. Ulteriore dimostrazione del prestigio di questa classica di fine stagione. Naturalmente per i romagnoli c' è uno stimolo in più per fare bene. Come sempre: qui nel 1986 il cotignolese Cristian Gasperoni si lasciò tutti alle spalle, compreso il giovane Marco Pantani. Piazzamenti importanti anche altri futuri professionisti come Glauco Santoni, Alfio Vandi, Davide Cassani, Marcello Siboni, Fabiano Fontanelli, Matteo Montaguti e Marino Amadori. La LugoSan Marino ha già fatto il pieno di iscritti. Attualmente i ragazzi iscritti sono quasi 200 con i padroni di casa della Juvenes Cis, la Forlivese di Manuele Tarozzi, splendido vincitore solitario dell' ultimo Memorial Pezzi di Dozza, la Scat, la Santerno Fabbi Imola, la Fiumicinese, la Cotignolese e tante società extra regionali. Re Artù alla grande Domenica 21 settembre le Allieve del team forlivese Re Artù sono state impegnate nella trasferta di Mogliano Veneto dove Valentina Iaccheri ha trionfato in solitaria. Il settimo posto della cesenaticense Victoria Zavalloni ha poi ulteriormente riconosciuto l' ottimo gioco di squadra. Ai campionti italiani su pista, in svolgimento in questi giorni a Montichiari, invece c' è da registrare il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 3 ottobre 2014 Pagina 29 < Segue La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano sesto posto di Giulia Nanni nell' omnium juniores e il quinto di Sara Franceschelli nel keirin juniores. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 3 ottobre 2014 Pagina 31 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano Il Comune riasfalta nove strade SAVIGNANO Lavori finiti in via della Libertà e nelle vie della Pace, Rio Salto e Nardi. Sono già tutte percorribili le strade del territorio savignanese interessate, negli ultimi mesi, da lavori di riasfaltura del manto stradale. Quattro direttrici molto percorse da auto e mezzi pesanti sono state interessate dai lavori senza però mai venire chiuse al traffico per periodi superiori alla singola giornata. Nello specifico si tratta quindi di viale della Libertà, nel tratto compreso tra via della Pace e il ricongiungimento con la via Emilia, in corrispondenza del mercato ortofrutticolo, via Rio Salto nel lungo tratto tra via Einstein e via Primo Maggio, via Nardi nello spazio antistante l' area verde, via Selbelle Terze tra via Provinciale Sogliano e il tratto di diramazione interna. A questi interventi si aggiungono quelli già effettuati in via Fratelli Bandiera (una corsia), via Flavio Biondo e nell' area di immissione sulla via Emilia nel quartiere Cesare in corrispondenza dell' area di servizio. Infine sono state messe in sicurezza anche la vie più periferiche Villagrappa e Colombarazzo. In tutti i tratti il manto stradale è stato completamente riasfaltato in entrambi i sensi di marcia, con la sola eccezione di una porzione di viale della Libertà, dove è stato necessario intervenire solo su un lato della carreggiata. "Il criterio di scelta di queste strade commenta il sindaco Filippo Giovannini, che ha tenuto per sé la delega ai Lavori pubblici ha privilegiato l' aspetto funzionale, pertanto la priorità è stata data alle strade maggiormente frequentate. Per le ben note ristrettezze economiche del periodo abbiamo optato per quegli interventi di cui potesse beneficiare il maggior numero di cittadini. Allo stesso modo insieme ai tecnici del Comune stiamo lavorando al piano di manutenzione strade, per definire in quali tratti investire nei prossimi mesi". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 3 ottobre 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo Acqua potabile per tutti nel parco a S.Angelo GATTEO. Dopo la partecipazione all' iniziativa "Puliamo il Mondo", il Comune di Gatteo mette in campo un altro progetto nel segno dell' ecologia. Questa mattina, alle 10.30, verrà inaugurata una "Casa dell' acqua" a S.Angelo. E' stata posizionata nel parco Zaccagnini, accanto a via Sozzi, ed erogherà acqua potabile, sia naturale che addizionata di anidride carbonica. La prima sarà a disposizione gratuita di tutti i cittadini, mentre chi vuole le bollicine sarà chiamato a versare un piccolo contributo di 5 centesimi al litro. L' acqua sarà sia a temperatura ambiente sia refrigerata. Un monitor trasmetterà informazioni sociali sul tema idrico, dati relativi alla qualità e quantità di acqua erogata nel territorio di Gatteo (dove esiste già un' altra "Casa dell' acqua") ed i dati su plastica risparmiata ed emissioni di CO2 evitate. All' inaugurazione saranno presenti anche gli alunni della frazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 3 ottobre 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo Gatteo Mare, un altro weekend con le cantarelle GATTEO M A R E . A l l e p o r t e i l s e c o n d o weekend dedicato alle cantarelle. Dopo il successo del primo weekend con il bel tempo, ora si riparte, riproponendo piatti della tradizione romagnola nell' area ristorazione al coperto, tanti giochi e divertimento nell' area bimbi con alcune novità spettacoli serali in piazza della Libertà. Oggi musica latinoamericana dei Caiman; domani Sgabanaza e lo spettacolo del gruppo Casadei Danze di Cesena; do menica 5 ottobre chiusura con l' orchestra Barcelona e Chicco Fabbri. Peri bambini, a partire dalle 15 sabato giochi di legno giganti e giochi di una volta, domenica laboratorio creativo con materiale di recupero. Sabato previste anche due sfide tradizionali: alle 17 il 4° Trofeo Valle del Rubicone del palo della cuccagna e alle 19 la sfida sindaco parroco nella preparazione della migliore cantarella. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 3 ottobre 2014 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo GATTEO MARE CANTARELLE E RISATE CON SGABANAZA CANTARELLE bis da oggi a domenica a Gatteo Mare i gustosi piatti della tradizione romagnola verranno serviti per il secondo weekend nell' area ristorazione al coperto. Oggi musica latinoamericana dei Caiman; domani a far divertire il pubblico sarà il comico Sgabanaza. Seguirà lo spettacolo del gruppo Casadei Danze di Cesena. Al ristorante Luciano di via Mazzini a Cesenatico si esibisce stasera il tastierista John Calzolari, mentre al Cafè degli Artisti è di scena il dj Toffolo Musik. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 3 ottobre 2014 Pagina 31 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Gatteo GATTEO MARE. Tornano le Cantarelle Il bel tempo, la buona cucina romagnola ed i tanti spettacoli hanno decretato il grande successo del primo weekend dedicato alla Cantarella a Gatteo Mare e promosso dall' associazione Uniti per Gatteo. Il prossimo weekend si fa quindi il bis. Si comincia oggi con la musica latinoamericana dei Caiman; domani sarà un "mito di Romagna" a far divertire il pubblico: Piergiuseppe Bertaccini, ovvero Sgabanaza, a seguire lo spettacolo del gruppo Casadei Danze di Cesena; domenica 5 ottobre chiusura col botto con l' Orchestra Barcelona e Chicco Fabbri. Proseguono inoltre gli appuntamenti dedicati ai bambini, a partire dalle 15: domani giochi di legno giganti e giochi di una volta, domenica un laboratorio creativo con materiale di recupero. A caratterizzare questo appuntamento sono due sfide, ormai divenute tradizione: il quarto Trofeo Valle del Rubicone del Palo della Cuccagna e la sfida sindaco parroco nella preparazione della migliore cantarella. La prima si terrà, salvo maltempo, domenica 5 ottobre alle 17, mentre la seconda avrà luogo lo stesso giorno alle 19. La festa si svolgerà, con piccole modifiche al programma, anche in caso di maltempo: l' area di ristoro e quella spettacoli sono infatti al coperto in Piazza della Libertà. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 3 ottobre 2014 Pagina 14 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Pascoli Lezioni gratuite con il Centro "Movimenti" Corsi di italiano per stranieri Hanno aderito sei Quartieri CESENA. Favorire l' integrazione raggiungendo le fasce più in difficoltà come donne e bambini, evitando così ulteriori spostamenti dal luogo di residenza e incentivare la partecipazione ad eventi organizzati dai Quartieri. Con queste finalità ripartono i corsi gratuiti di italiano per stranieri, progetto comunale avviato nel 2008 dal Centro inter culturale "MoviMenti" (gestito da AspCesena Valle Savio) in collaborazione con l' Ufficio Quartieri e l' Auser. «Anche quest' anno dice la referente Manuela Carabini con l' apporto di insegnanti debitamente formati , abbiamo organizzato corsi di lingua e cultura italiana, con l' obiettivo di favorire la partecipazione dei cittadini stranieri. Inoltre, nella nostra sede in via Ex Tiro a segno 239, svolgiamo corsi base di italiano per adulti tutti i lunedì dalle 15 alle 18 e il mercoledì dalle 14 alle 17». Il Centro "Movimenti" si può fregiare di un altro risultato: è l' unico nella provincia di Forlì Cesena ad essere diventato un Centro di esame, in convenzione con l' Università di Perugia per le certificazioni della lingua italiana. La certificazione consente di poter richie dere il permesso C.E. di lungo soggiorno, ha una valenza internazionale e permette di iscriversi ai corsi di qualifica. Entro il 10 ottobre, tutte le mattine, dalle 9 alle 13, è possibile iscriversi per sostenere l' esame per la certificazione di A2 (parlato e scritto). Finora sono sei i Quartieri che hanno aderito ai corsi di italiano: Borello dal 9 ottobre (il giovedì, dalle 14.30 alle 16.30, di fronte alle poste in piazza San Pietro in Solferino), Valle Savio dal 14 ottobre (il martedì, dalle 15 alle 16.30 e dalle 19.30 alle 21, in via Castiglione, a San Carlo); Oltresavio dal 14 ottobre (il martedì, dalle 14.30 alle 16.30, in piazza Anna Magnani, vicino al supermercato A &O di San Mauro in Valle) ; Fiorenzuola dal 14 ottobre (il martedì dalle 18.30 alle 20.30 in via Marino Moretti, vicino al Conad di Case Finali); Cesuola dal 16 ottobre (il giovedì, dalle 16 alle 18, nella sala sopra il Conad di Ponte Ab badesse, in via Giovannini 20); Centro urbano dal 13 ottobre (il lunedì, dalle 19.30 alle 21.30, nella sala del Quartiere in corso Sozzi). In fo: 0547601687 o www.movimenti.altervista.org Claudia Ugolini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 3 ottobre 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Pascoli Ha lottato per la vita, ora deve farlo per studiare San Mauro Pascoli, niente sostegno per Cristian Nedic, a scuola deve aiutarlo la madre. SAN MAURO PASCOLI. Se c' è una cosa che Cristian Nedic e la sua famiglia sanno fare bene è lottare, ma mai avrebbero immaginato di doverlo fare anche per vedersi garantito il diritto allo studio. Cristian oggi 17enne è sopravvissuto ad un bruttissimo infarto celebrale, che lo colpì più di tre anni fa mentre era in vacanza in Spagna con i genitori. Genitori che non si sono mai arresi e hanno lottato con il figlio aggrappandosi al loro diritto a sperare. Oggi dopo decine e decine di interventi Cristian Nedic è in sedia a rotelle, può usare solo la mano destra ed è ancora alle prese con la riabilitazione, ma è anche tornato sui banchi di scuola all' Itc di Cesenatico ad indirizzo Turistico. «Quest' anno quando ho portato Cristian a scuola il primo giorno racconta sua mamma Nena mi avevano assicurato che l' insegnante di sostegno stava per arrivare, solo quando lo sono andato a prendere alla fine delle lezioni ho scoperto che non era così. Per via di uno degli ultimi interventi subiti Cristian ha bisogno di bere molto, e invece l' ho trovato disidratato. Quando ho chiesto spiegazioni mi hanno detto che l' insegnante di sostegno non era mai arrivata e che a causa dei tagli il provveditorato non avrebbe più garantito le 25 ore di sostegno, e ne aveva previste soltanto 3 alla settimana». Una risposta inaccettabile per Nena che si è rivolta immediatamente al preside: «Dalle 3 ore iniziali racconta siamo passati all' ipotesi di 10 ore settimanali ma con altri due ragazzi. Ma fin qui mi hanno fatto solo promesse vaghe e chiesto di portare pazienza». Nena è abituata alle battaglie e così da quando ha scoperto che il figlio non è assistito, tutti i giorni lo accompagna a scuola e si ferma con lui per tutte e cinque le ore: «Quando suona la campanella entro in classe lo aiuto a mettere via i libri, gli do da bere, lo aiuto in quello di cui ha bisogno per poi tornare in corridoio ad aspettare la campanella successiva. Ho lottato per due anni perché mio figlio sopravvivesse non mi fermerò finché il suo diritto a studiare non sarà garantito». Una battaglia che guarda anche al futuro: «Che cosa succederà si chiede quando l' anno prossimo mio figlio diventerà maggiorenne?». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 3 ottobre 2014 Pagina 19 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Pascoli SAN MAURO PASCOLI Dopo il presidio al tribunale di Rimini, subito un' altra iniziativa del sindacato che chiede una risposta entro cinque giorni. I Cobas diffidano i vertici della Mare SAN MAURO PASCOLI. Dopo il presidio di martedì davanti al Tribunale di Rimini e l' incontro con il presidente del Tribunale Rossella Talia per illustrare le richieste dei lavoratori, ieri è stata inviata una nuova diffida all' amministratore delegato della Mare spa, Marco Zavoli. Il motivo è che non sono state ancora consegnate le buste paghe di agosto, nonché il pagamento degli straordinari di alcuni lavoratori riferiti al mese di luglio 2014. Il sindacato Adl Cobas ribadisce «che la maggior parte dei lavoratori era inquadrata con contratti parttime di 5 ore giornaliere ma in realtà lavoravano dalle 9 alle 12 ore video sorvegliati senza alcuna autorizzazione». E ribadisce che «dopo oltre 2 mesi dalla sottoscrizione dell' accordo sindacale del 28 luglio fra i sindacati confederali e la Provincia di Forlì Cesena per l' attivazione della Cigs a zero ore, non è stata ancora avviata la procedura per l' anticipo dell' indennità di cassa integrazione come previsto dal protocollo/convenzione tra gli istituti bancari e la Provincia, nè risulta siano stati inviati i relativi modelli Inps. Di conseguenza attualmente il lavoratori non hanno percepito l' in La protesta davanti al tribunali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 3 ottobre 2014 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di San Mauro Pascoli SAN MAURO. Mare Spa, in programma altre mobilitazioni dei lavoratori L' ADL COBAS ha inviato una nuova diffida a Marco Zavoli, amministratore delegato della Mare spa, l' azienda per la lavorazione del pesce di San Mauro Pascoli che ha messo in cassa integrazione i 63 dipendenti quasi tutti stranieri, perché, a detta del sindacato stesso, non sono state ancora consegnate le buste paghe di agosto, e il pagamento deli straordinari di luglio. «Inoltre dopo la sottoscrizione dell' accordo sindacale del 28 luglio 2014 fra i sindacati confederali e la Provincia di ForlìCesena sottolineano Sandra Polini e Manila Ricci dell' Adl Cobas per l' attivazione della Cigs a zero ore, non è stata ancora avviata la procedura per l' anticipo dell' indennità della cassa integrazione come previsto dal protocollo convenzione tra gli Istituti bancari e la Provincia competente per territorio, nè risulta siano stati inviati i relativi modelli Inps SR41. Nel weekend sarà convocata una nuova assemblea dei dipendenti della Mare SPA per decidere le prossime mobilitazioni in città». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 3 ottobre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Enti locali. In gioco anche la riforma della contabilità (vale 3 miliardi) e un miliardo di risorse per opere da sbloccare dal Patto di stabilità. Pareggio anticipato, stretta su 3mila Comuni Gianni Trovati MILANO. Mentre allontana al 2017 il pareggio di bilancio complessivo, la nota di aggiornamento al Def lo anticipa al 2015 per quel che riguarda Regioni ed enti locali. Nelle 144 pagine del documento, questa mossa occupa solo quattro righe, ma può avere effetti dirompenti per quasi 3mila Comuni. Il pareggio di bilancio in salsa locale, finora in programma dal 2016, impone di cancellare il rosso sia dalla parte corrente, fatta da tributi, trasferimenti e tariffe sul lato delle entrate, e dalle spese non di investimento su quello delle uscite, sia dal saldo finale di bilancio: il tutto va garantito sia per la competenza, cioè per le entrate e le uscite scritte nei bilanci, sia per la cassa, cioè per i flussi finanziari realizzati davvero. L' applicazione tout court di questi obblighi, secondo le elaborazioni che il Sole 24 Ore ha avuto modo di consultare e che sono al centro del confronto fra i tecnici dell' Economia e di Ifel, significherebbe chiedere una manovra aggiuntiva da 1,5 miliardi a quasi 3mila Comuni. Un' introduzione "a tappe" delle nuove regole, partendo dal pareggio di bilancio di parte corrente per rimandare al 2016 quella sui saldi finali, chiederebbe invece circa un miliardi a 2mila Comuni (fra i quali la presenza di qualche grande città aumenta la popolazione interessata). Il nuovo calendario scritto nel Def per far partire sul territorio l' articolo 81 della Costituzione votato dal Parlamento nel 2012 è però solo una delle variabili in gioco nella costruzione della manovra 2015 per gli enti locali. Sul piatto delle buone notizie c' è la "liberazione" dai vincoli del Patto d i stabilità di un miliardo di euro per gli investimenti, mentre sul lato di quelle cattive per i sindaci, ma ottime per l' Economia, c' è l' ingresso in campo della riforma della contabilità: queste regole, che impongono ai Comuni di accantonare un fondo di garanzia proporzionale alle loro difficoltà di riscossione, blocca nei conti degli enti circa tre miliardi di euro (si veda Il Sole 24 Ore del 26 settembre), diminuendo la capacità di spesa dei sindaci e quindi dando una mano al bilancio pubblico. Su questo punto, secondo i Comuni l' impatto del fondo potrebbe addirittura superare i 3,5 miliardi, e anche queste cifre sono al centro di un confronto con Via XX Settembre. Nella manovra in cantiere, i tre elementi sono collegati. Il miliardo svincolato per gli investimenti, e ribadito ancora ieri dal sottosegretario all' Economia Pier Paolo Baretta, è il primo passo per il «superamento» del Patto d i stabilità interno, reso possibile proprio dall' avvio della riforma della contabilità (con i suoi fondi di garanzia) e dalla prospettiva del pareggio di bilancio. Naturalmente, quel che conta è il risultato finale per la finanza pubblica: se il fondo di garanzia si rivela più ricco del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32 3 ottobre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione previsto, quindi, ci potrebbero essere spazi per un pareggio di bilancio più graduale, magari limitato nel 2015 ai saldi di parte corrente. Sulle scelte finali potrebbero pesare anche le prospettive di tenuta del sistema. A differenza del Patto tradizionale, sia la riforma della contabilità sia l' obbligo del pareggio di bilancio concentrano tutti gli sforzi sui Comuni che oggi hanno più difficoltà nei bilanci: la mossa è corretta per il "risanamento" della finanza pubblica, ma senza un dosaggio corretto solleva più di un rischio sul piano dell' applicazione effettiva. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 3 ottobre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione La lunga crisi. Sanità, almeno un miliardo di tagli Da spending e sconti fiscali attesi 1011 miliardi ma ne mancano ancora 3. Marco Mobili Marco Rogari ROMA Non meno di 800 milioni1 miliardo. A meno di due settimane dal varo della legge di stabilità sembra essere questo l' obiettivo minimo della riduzione di spesa per la sanità. Anche se resta in piedi l' ipotesi di un intervento più consistente, vicino ai 2 miliardi, con ricadute sul Fondo sanitario e sul patto per la salute con le Regioni. Ma i Governatori e il ministro Beatrice Lorenzin continuano a frenare su questa seconda ipotesi. La partita insomma è ancora in corso. Con il ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, che ribadisce come anche per la sanità esistano margini di risparmio. E che manda un messaggio chiaro ai ministeri dicendo al "Foglio" che se non arriveranno proposte adeguate per procedere con riduzioni selettive di spesa si procederà con tagli lineari. All' appello mancherebbero ancora almeno 3 miliardi del piano complessivo di tagli, che seppure ridotto rispetto all' obiettivo di 16 miliardi indicato dal Def di aprile, dovrà comunque garantire 1011 miliardi, compresi gli 1,52 miliardi attesi dallo sfoltimento della giungla delle tax expenditures. Gran parte dell' operazione sulla sanità sarà realizzata attraverso il nuovo giro di vite sugli acquisti di beni e servizi (convenzioni Ssn comprese), che complessivamente per tutta la Pa dovrà assicurare almeno 22,5 miliardi. Con la possibilità di arrivare a 45 miliardi, ovvero quasi la metà del piano di tagli. Secondo il sottosegretario all' Economia, Enrico Zanetti, l' asticella della "stabilità" sarà posizionata a quota 22 miliardi. Ma si potrebbe salire anche a quota 2425 miliardi, magari per effetto della proroga, ma forse in maniera più selettiva, dell' ecobonus energetico e di quello per le ristrutturazioni edilizie, chiesta dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Una proroga che non è scontata per entrambe le agevolazioni. Nella legge di stabilità, o in un suo collegato, sembra ormai destinato a entrare anche una misura che prevede la la garanzia statale, attraverso il Fondo centrale di garanzia, sulle Abs cosiddette «mezzanine» interessate dal piano Bce (si veda altro articolo a pag. 4). Nelle ultime ore all' interno del Governo ha preso quota l' ipotesi di inserire nella "stabilità" la norma sull' autoriciclaggio, frutto di una lunga mediazione tra Giustizia, Economia e Parlamento. Non è del tutto escluso, poi, che l' intero pacchetto di misure sul rientro dei capitali possa traslocare direttamente nella ex Finanziaria. Alla stabilità saranno collegati dal Governo tre provvedimenti: oltre alla delega sulla Pa, già all' esame del Senato, il Governo varerà un' altra delega specifica sulla revisione dell' ordinamento degli enti locali e un disegno di legge con misure su spending review, promozione dell' occupazione e degli investimenti nei settori del cinema e dello spettacolo dal vivo. Intanto non manca qualche polemica per la decisione del Governo di vincolare l' obiettivo a medio termine del raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2017 a una clausola di salvaguardia imperniata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 3 ottobre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione su interventi sull' Iva e sulle imposte indirette per 12,4 miliardi nel 2016, 17,8 miliardi nel 2017 e 21,7 miliardi nel 2018. Che, secondo la Nota di aggiornamento del Def, produrrebbe una perdita di Pil dello 0,7% con una contrazione di consumi e investimenti di 1,3 punti. Per la Confcommercio un aumento dell' Iva sarebbe «una resa alla crisi». No pure da Forza Italia. E critiche arrivano anche dal Codacons. La "stabilità" dovrebbe essere varata il 15 ottobre. La cornice è stata delineata dalla Nota di aggiornamento al Def: 12,5 miliardi per la crescita facendo leva anche sugli 11,5 miliardi ricavati dallo scostamento tra il rapporto deficitPil "programmatico" per il 2015 (2,9%) e quello "tendenziale" (2,2%); 1011 miliardi di tagli e potatura delle tax expenditures da utilizzare anche per disinnescare la clausola fiscale da 3 miliardi ereditata dall' ultima "stabilità" targata LettaSaccomanni e far fronte ai 46 miliardi delle consuete spese indifferibili da 46 miliardi (dalle missioni di pace al 5 per mille). Sul fronte dei tagli, al netto dell' operazione forniture, i singoli ministeri dovrebbero garantire altri 1,52 miliardi (con un contributo della Difesa di 3500milioni). Un altro miliardo dovrebbe arrivare dalla prima stretta sulle partecipate a carico degli enti locali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARCO MOBILI, MARCO ROGARI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 3 ottobre 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Competitività. L' impegno del ministro Guidi all' assemblea europea per le piccole e medie imprese in corso a Napoli. «Potenzieremo il bonus ricerca» Allo studio l' ipotesi di aumentare a due miliardi la dote del credito d' imposta. Marzio Bartoloni Potenziare il bonus sulla ricerca per gli investimenti delle imprese che da 9 mesi aspetta le risorse. Dove? Nella legge di stabilità in cui «pur in un quadro di risparmio cercheremo di rendere pienamente operativo il credito d' imposta». L' impegno è del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che ieri di fronte all' assemblea europea delle Piccole e medie imprese a Napoli non si è sbottonata sulle risorse. Ma per la prima volta ha detto con chiarezza che si troveranno i fondi in stabilità per uno strumento previsto dal decreto Destinazione Italia del dicembre 2013, ma finora rimasto lettera morta. L' idea allo studio (si veda anche il Sole 24 Ore del 27 settembre) è quella di far diventare quinquennale non triennale come previsto dalla norma attuale il beneficio fiscale del 50% calcolato sull' incremento dell' investimento. Ma i tecnici del Mise insieme a quelli dell' Economia puntano anche a potenziare notevolmente la dote: dai 600 milioni in tre anni previsti in Destinazione Italia si passerebbe, questa l' ipotesi su cui si lavora, a 2 miliardi in cinque anni (400 milioni all' anno). Non solo: per rendere ancora più appetibile il bonus si alzerebbe l' asticella massima del valore dei progetti da agevolare ora fissata a 2,5 milioni raddoppiandola a 5 milioni se non addirittura portandola a 10 milioni. Il nodo comunque resta sempre quello: trovare le coperture, visto che l' ipotesi iniziale di ricorrere ai fondi strutturali Ue sembra definitivamente sfumata. Ieri dall' assemblea delle Pmi a Napoli dove era presente anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano il ministro Guidi ha ribadito che per sostenere la crescita e lo sviluppo «l' Europa deve puntare su tre leve fondamentali: innovazione, internazionalizzazione, finanza e accesso al credito». Oltre a citare il credito d' imposta sulla ricerca il ministro ha sottolineato poi la necessità di internazionalizzare le Pmi accompagnandole «fuori dell' Unione» e puntando «sull' abbattimento delle barriere tariffarie». Sull' emergenza credito che colpisce soprattutto le Pmi «solo una piccola media impresa su tre ha ricevuto i finanziamenti necessari» la Guidi ha ricordato le misure avviate dall' Italia, tra queste anche quella dei mini bond, uno strumento che «ha dato buoni frutti» (negli ultimi tre mesi 26 nuove società hanno emesso titoli per circa un miliardo di euro). Dal fronte Ue arriva invece l' impegno ad approvare un nuovo «small business act» come quello del 2008 da cui sono scaturite direttive come quelle sui ritardi nei pagamenti e sugli appalti: «La Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 3 ottobre 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Commissione Ue ci sta lavorando», ha avvertito il commissario uscente all' industria Ferdinando Nelli Feroci anche lui presente a Napoli. Che ha chiesto «un analogo sforzo da parte degli Stati nazionali, soprattutto semplificando e riducendo oneri amministrativi». Un fronte questo su cui il ministero dello Sviluppo economico ha già pronto un Ddl di 12 articoli inviato nei giorni scorsi a Palazzo Chigi per portarlo presto in consiglio dei ministri. Si tratta della legge annuale delle Pmi (da anni mai varata) che tra le altre cose istituisce la figura del «tutor d' impresa» per assistere le imprese in tutte le fasi: dall' avvio alla velocizzazione dei rapporti con le Pa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARZIO BARTOLONI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 3 ottobre 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione IL CONVEGNO DI CAPRI. «Cambiare per tornare a crescere» Patuano (Telecom Italia): il vero slancio viene da riforme e innovazione. Andrea Biondi «Per tornare a crescere bisogna cambiare». In questo assunto, solo all' apparenza semplice, con il quale l' ad di Telecom Italia Marco Patuano ha risposto a una domanda del direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano c' è il fil rouge di quello che è stato il messaggio forte emerso da tutti gli interventi al convegno organizzato da Between, ieri a Capri. Patuano ha declinato questa necessità di cambiamento parlando innanzitutto di Telecom Italia e di quel che considera un impegno «che inizia a essere meglio percepito» e che vede l' azienda aver previsto «9 miliardi di investimenti in tre anni». Una necessità di cambiamento che potrebbe trovare slancio anche nel sistema Paese e nelle scelte di Esecutivo e Parlamento, se è vero che a seguito della riforma del mercato del lavoro «potremmo prevedere fino a 3mila nuove assunzioni». Su tutto questo però e quindi in generale sulla necessità di cambiamento, non solo per Telecom Italia ci sono due fattori dirimenti. L' innovazione e il digitale sono stati i veri protagonisti di interventi e discorsi a margine dell' appuntamento Between. Il commissario per la spending review, Carlo Cottarelli, si è soffermato a lungo sul fatto che l' Ict può produrre enormi risparmi per la Pa. Certo, affinché si realizzino «non bastano un software o un hardware», ma la digitalizzazione va considerata «come un processo da accompagnare con altri cambiamenti nella Pa». Una necessità di cambiamento che affondi le sue radici e che tragga linfa vitale dall' innovazione e dal digitale è stata comunque la costante di tutti gli interventi da parte dei rappresentanti delle imprese: dal presidente di Assinform e numero uno di Cisco Italia Agostino Santoni, che ha chiesto «più ambizione nelle scelte del Paese su queste tematiche», all' ad di Ericsson Italia Nunzio Mirtillo, che ha parlato di «networked society» e di tecnologia come «fattore abilitante del cambiamento», solo per citarne alcuni. L' errore sarebbe però finire a pensare che la tecnologia può tutto. Non è sicuramente questo il messaggio che arriva dalla prima giornata di convegno a Capri. Piuttosto quella che traspare è appunto l' indicazione forte della tecnologia come fattore abilitante. «La testa e i contenuti vengono prima di tutto. Lo strumento digitale è una grande opportunità per moltiplicare i contenuti e il valore del nostro modo di informare», ha precisato il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano. Il quotidiano del gruppo 24 Ore ha molto puntato su questo creando un "Sistema Sole" che parte dalla tecnologia e dal digitale come moltiplicatore di contenuti e di un' offerta informativa che però poggia sulla qualità e su un «racconto veritiero e mai banale dell' Italia e del mondo», ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 3 ottobre 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione spiegato Napoletano. Il "Sistema Sole" alla fine altro non è che la declinazione pratica, nel mondo dei media, di come ci sia possibilità di «esaltare attraverso il mezzo digitale tutti i contenuti e le informazioni che ci permettono di essere uno strumento di lavoro altamente specializzato per una platea sempre più vasta e mirata di lettori che tocca tutto il mondo delle professioni e tutto il mondo del lavoro. Il nostro obiettivo è rendere questo strumento da utile a indispensabile». Il tutto partendo dalle caratteristiche premianti del Sole 24 Ore, ma scommettendo anche su un lavoro per mirare sempre meglio a target specifici. E così, ai 4 giornali in uno (l' attualità, Impresa e Territori, Finanza e il dorso di Norme e Tributi) che rappresentano l' offerta del Sole 24 Ore cartaceo, come al Domenicale «che fanno parte di un sistema in cui si inizia alle 6 del mattino con Buongiorno dal tuo amico Sole e con inside, scenari e analisi dall' America e dall' Asia», si accompagnano tutta una serie di quotidiani verticali digitali, alcuni già partiti e e altri in rampa di lancio, tutti rivolti a platee specifiche. Si va dal Quotidiano del Fisco, a quello del Diritto, a Lavoro 24, ai quotidiani della Casa e del territorio, della Scuola e della ricerca, dell' Energia e ambiente, dell' Agricoltura e alimentare. «A giorni partirà anche Italy 24, che è un progetto al quale teniamo molto e non appartiene alla filiera dei quotidiani digitali "di servizio". Sarà un quotidiano interamente in lingua inglese, interamente dedicato all' Italia. Abbiamo l' ambizione di raccontare a modo nostro l' Italia nel mondo». Tutto questo però con una chiosa che fa tornare al punto di partenza della tecnologia come abilitatore, ma che da sola non basta: «Che si tratti di carta o di digitale o di prodotti in italiano o in inglese, oppure sul nostro sito web o dell' offerta su Radio 24, siamo sempre noi, con il nostro modo di informare che deve essere unico e riconoscibile», conclude Napoletano. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ANDREA BIONDI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 3 ottobre 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione LO STATO DIGITALE. Avere i dati e riutilizzarli aiuta la ripresa Chissà se il viaggio in Silicon Valley ha fatto venire a Matteo Renzi più voglia di riflettere su una delle trasformazioni strutturali di questo secolo: la digitalizzazione dello Stato e delle nostre società. L' Italia ha già fatto alcune cose, come la fatturazione elettronica, l' identità digitale o il processo civile telematico. Il problema però è strategico ed è bene avere chiare le diverse implicazioni della digitalizzazione. Quella più nota è che lo Stato digitale rende più efficiente la Pa e i suoi servizi. Oggi se ne sta affermando una seconda, quella della trasparenza sulle procedure. Resta in sordina una terza implicazione, quella del riuso dei d a t i p e r r e a l i z z a r e servizi e a t t i v i t à economiche, che potrebbe avere impatto sulla creazione di nuove imprese e la crescita. Il comparto del Public sector information (Psi) dilaga. Si va dall' uso dei dati per l' ottimizzazione dei parcheggi delle città, alla ricerca per creare terapie personalizzate, all' ottimizzazione delle prescrizioni mediche con risparmi del servizio sanitario. Questi esempi sono la punta di un iceberg che potrebbe dar vita a molti servizi innovativi. Con i soli servizi che siamo in grado di prevedere, la Commissione Europea stima che, facilitando l' accesso ai dati pubblici, e sviluppando infrastrutture adeguate, il Psi potrebbe raggiungere l' 1,7% del Pil di Ue27. Anche chi è più attento alla digitalizzazione, e riconosce l' importanza dell' accesso ai dati per la trasparenza, si ferma prima del passaggio successivo, quello di combinare accesso e riuso. Ad esempio, noi siamo dalla parte di chi propone per l' Italia un Freedom of information Act (Foia). Tuttavia, i proponenti del Foia italiano (www.foia4italy.it/) si fermano a definire e regolamentare l' accesso, puntando a modificare l' art. 24, comma 3, L. 241/1990, secondo cui il diritto d' accesso è limitato a chi ne abbia interesse per tutelare un proprio diritto leso dall' amministrazione pubblica. Nonostante vari interventi successivi, questo resta il cardine della disciplina italiana dell' accesso. La proposta Foia è il punto di partenza. Il passaggio successsivo può prendere spunto dall' implementazione della direttiva europea 2013/37/Ue, che sancisce un principio cardine: ogni dato o documento reso pubblicamente accessibile è riutilizzabile, anche per scopi diversi da quello per cui è stato reso pubblico. Slovenia, Paesi scandinavi e altri Paesi europei si muovono. Ci vuole un progetto per rendere operativo questo principio. Se ogni dato accessibile è riutilizzabile, l' amministrazione può avere interesse a non rendere il dato accessibile per evitarne il riuso. Occorre stabilire obblighi e incentivi della Pa a rendere i dati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40 3 ottobre 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione accessibili e riutilizzabili. Inoltre, ci vogliono investimenti infrastrutturali per raccogliere, gestire e rendere fruibili i dati (ad esempio, banche dati facili da scaricare); bisogna perciò capire chi paga questi investimenti e se, e come, possono essere coperti, almeno in parte, da chi utilizza i dati per fini commerciali. Occorre poi studiare modelli di licenze attraverso cui l' amministrazione m e t t e a disposizione i dati. Va quindi definito l' equilibrio tra apertura del patrimonio informativo pubblico e protezione dei dati personali. Un modello improntato alla chiusura vanifica le potenzialità dell' apertura dei dati pubblici. Bisogna poi evitare generiche invocazioni alla privacy che servono solo a scoraggiare trasparenza e concorrenza. È opportuno invece realizzare nuovi modelli di tutela della privacy, non solo a livello normativo, ma anche investendo su soluzioni tecnologiche. Ad esempio, la cosiddetta differential privacy si fonda su algoritmi di interrogazione in cui i dati vengono pescati, a caso, o dalle banche dati originali o da banche dati in cui sono stati modificati alcuni record in modo da preservare la validità statistica delle operazioni. In questo modo, si può sempre affermare che il dato utilizzato non corrisponde al dato effettivo, ma al suo equivalente statistico, e perciò non è mai possibile attribuire con certezza il dato ad un determinato soggetto. C' è spazio per contemperare le esigenze di tutela della privacy e di accesso pubblico alle informazioni. Questo bilanciamento comporta che si riconosca l' interesse generale al riuso dei dati, oltre che quello sotteso alla protezione dei dati personali. Il punto non è vanificare l' interesse alla privacy, ma dare, ad esempio, al giudice nella sua attività interpretativa, lo strumento per bilanciare i due interessi a seconda delle situazioni. [email protected] [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 3 ottobre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Prestazioni sociali. L' annuncio alla Camera del ministro del Lavoro. Il nuovo Isee debutterà a partire da gennaio 2015 Davide Colombo ROMA Il debutto del nuovo Isee è fissato per il 1° gennaio 2015. Lo ha annunciato ieri il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso di un' audizione alla Camera in cui ha illustrato le sue linee programmatiche sul fronte delle politiche sociali. Un' occasione che è servita a Poletti anche per fare il punto sulla sperimentazione in corso nelle 12 città principali (esclusa Roma dove sono stati spostati i termini di attuazione) del Sostegno per l' inclusione attiva (Sia), con la distribuzione della nuova social card del valore di circa 334 euro al mese (400 per le famiglie con cinque componenti). L' arrivo del nuovo Isee l' Indicatore della situazione economica equivalente con cui si certifica la cosiddetta «prova dei mezzi» per l' accesso a prestazioni che spaziano dai servizi sociali all' accesso agli asili nido al diritto allo studio universitario rappresenta una sorta di changeover per il nostro sistema del Welfare. Si manda in soffitta il vecchio indicatore nato nel 1998 un terzo della popolazione italiana ne possiede uno in corso di validità che mostra tutti i segni del tempo e una limitata capacità selettiva sulla distribuzione dei redditi, visto che oltre il 10% dei nuclei familiari presenta sempre un Isee nullo mentre un quinto della popolazione non supera mai i 3mila euro. A correggere queste lacune il nuovo Isee attribuirà un peso maggiore alle componenti patrimoniali e finanziarie che concorrono alla determinazione del reddito disponibile, in cui vengono incluse anche somme «fiscalmente esenti». Il Governo era pronto a far partire il nuovo Isee anche quest' autunno ma si è scelto il posticipo per venire incontro alle esigenze dei Comuni, in ritardo con le necessarie modifiche dei regolamenti sulle proprie prestazioni anche a causa delle elezioni di maggio, che hanno rinnovato oltre metà delle Giunte comunali. Ma pure dal mondo delle Università era arrivata la richiesta di un posticipo per le difficoltà che sarebbero insorte con l' avvio del nuovo Isee mentre erano in via di accoglimento molte domande per le borse di studio basate sul vecchio indicatore. Con il debutto del nuovo Isee, che verrà emesso appunto da gennaio, scatterà anche l' estensione della nuova social card alle 8 regioni del Sud utilizzando le risorse stanziate e già ripartite sui diversi ambiti territoriali (per un totale di 167 milioni che si aggiungono ai 50 delle città campione). I soggetti assistiti dal programma sperimentale, che affianca il trasferimento monetario a favore dei nuclei familiari poveri u n piano personalizzato di interventi di accompagnamento per favorirne l' inclusione sociale e il reinserimento lavorativo, dovrebbero salire a circa 170mila, che si aggiungono alle circa 27mila nuove social card già distribuite da qualche mese a oltre 6.500 nuclei familiari. Nell' ambito del Fondo sociale europeo, ha poi rivelato Poletti, è stato presentato un programma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 3 ottobre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione operativo nazionale per l' inclusione sociale che, per il settennio 201420, stanzierà complessivamente oltre 1 miliardo di euro per rafforzare i servizi di attivazione e di reinserimento lavorativo per i beneficiari del Sia. Altra notizia data ieri dal ministro riguarda l' imminente operatività della banca dati delle prestazioni sociali agevolate, ovvero le prestazioni legate all' Isee. Si tratta della prima sezione del Casellario dell' assistenza Inps che servirà per garantire i controlli sulle dichiarazioni mendaci. Un progetto previsto dalla legge 328 del 2000 e che finalmente arriva in porto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. DAVIDE COLOMBO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 3 ottobre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione La nota. Il Viminale: così i calcoli del fondo ai Comuni Anche la seconda tranche del fondo di riequilibrio, pagata dal Viminale il 18 settembre, ha messo in crisi molti Comuni impegnati nel tentativo di verificare le ragioni della cifra arrivata nelle loro casse. Un fenomeno inevitabile, in questa fase particolarmente caotica per la finanza locale, che il Viminale prova a contenere con una nota di chiarimento che dettaglia i calcoli. Riassumiamo: la seconda rata, prevista dallo «SbloccaItalia» (articolo 43, comma 4 del Dl 133/2014), è stata pari al 66% delle spettanze, detratto però quanto già erogato ai Comuni come prima rata e come anticipo per i sindaci che non avevano deliberato le aliquote Tasi in tempo per l' acconto di giugno. In generale, il Fondo di solidarietà vale 6,3 miliardi di euro, la prima rata è stata del 20% (circa 1,3 miliardi), l' assegno ai Comuni ritardatari per la Tasi è stato di 1,3 miliardi, per cui la seconda rata si è attestata intorno ai due miliardi. Questo calcolo, oltre a non essere semplicissimo, non è però nemmeno sufficiente a misurare con precisione la quota di fondo arrivata in ogni ente. Il risultato finale, come spiegato ieri dal Viminale, è il frutto anche di otto "recuperi", piccoli nella loro dimensione complessiva ma rilevanti per i singoli Comuni. Si tratta dei recuperi relativi a: quota per l' agenzia dei segretari, contributi Aran, Ici sui capannoni, Ici sui fabbricati rurali, mobilità, alimentazione Fondo di solidarietà, Fondo di rotazione e «regolazioni contabili». Si tratta, come si vede, di un labirinto di voci, che ogni Comune può però controllare sulle tabelle nel sito Internet del dipartimento Finanza locale del Viminale. G.Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 3 ottobre 2014 Pagina 46 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Il forum online. Abitazione principale con dimora e residenza Pubblichiamo alcune delle risposte ai quesiti inviati dai lettori. Le precedenti risposte sono state pubblicate sul Sole 24 Ore nei giorni scorsi. Più familiari e residenze diverse Nel caso in cui i componenti di un nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nello stesso comune, le agevolazioni Imu p e r l ' a b i t a z i o n e principale e le relative pertinenze si applicano per un solo immobile. Questa norma vale anche per la Tasi? RLa definizione di abitazione principale ai fini Tasi è la medesima dell' Imu. Ma non si ritiene necessario presentare la dichiarazione se questa è stata già presentata ai fini Imu. Vedovo e diritto d' abitazione A seguito del decesso di uno dei due coniugi cointestatari di un cespite, la Tasi v a pagata per intero dal coniuge superstite che ne detiene l' uso di abitazione principale o va pagata con i figli ora coeredi? RIl coniuge superstite è titolare del diritto di abitazione previsto dall' articolo 540 del Codice civile ed è soggetto passivo Tasi su tutta la casa, e relative pertinenze (una per specie catastale C/2, C/6, C/7), adibita a residenza familiare, a prescindere dalle quote di proprietà di cui è titolare. Inquilino in casa per alcuni mesi Se l' inquilino è stato in affitto una parte dell' anno, deve pagare per la parte del periodo della sua locazione? RCerto, purché abbia superato i sei mesi di detenzione dell' immobile. Riclassamento a Roma senza 5% Per i proprietari degli immobili rivalutati a fine 2013 a Roma, il calcolo della Tasi prevede comunque la rivalutazione del 5%? Non è già compresa nel nuovo classamento effettuato? RLe rendite catastali recentemente rivalutate dal Comune di Roma, ai sensi delle disposizioni di cui al l' articolo 1, comma 335, della legge 311/2004, anche se introdotte negli atti catastali solo entro il 1° gennaio 2014, sono riferite al biennio economico 198889, al pari di tutte le altre unità immobiliari censite. Per cui anche per queste unità immobiliari, con rendite revisionate, è necessario apportare la rivalutazione del 5 per cento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 3 ottobre 2014 Pagina 46 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Tributi locali. I contribuenti si misurano con le complesse regole sui pagamenti nel caso di utilizzo congiunto di un immobile. Tasi al bivio fra più «occupanti» Si può ritenere che il debito fiscale del possessore assorba quello del detentore. Luigi Lovecchio Una delle tante criticità della Tasi è questa singolare commistione tra possessori e detentori. Infatti, mentre nelle imposte propriamente patrimoniali i soggetti passivi sono solo i possessori, nel modello della "service tax" i soggetti passivi sono solo i detentori, in quanto tali. Molti dei quesiti dei lettori sono pertanto concentrati sui casi in cui le due obbligazioni tributarie coesistono, ma essendo autonome dovrebbero essere assolte separatamente, senza possibilità che si esegua un pagamento unitario indistinto. Questo richiede, come più volte evidenziato, una buona dose di buon senso per trovare soluzioni ragionevoli. Iniziamo con le (poche) certezze. Non vi è solidarietà tra possessori e detentori, mentre al l' interno delle due categorie di soggetti passivi la legge introduce espressamente una coobbligazione solidale. Questo significa in concreto che la quota non versata dal detentore non può essere richiesta al possessore, e viceversa. E se il possessore, e r r o n e a m e n t e , p a g a t u t t a l a Tasi complessivamente dovuta per l' immobile, non libera il detentore dall' obbligo di versare la sua quota. Al contrario, se l' importo complessivamente versato con riferimento alla quota d' imposta dei possessori è inferiore al dovuto, il Comune ha il potere di richiedere l' intera differenza a tutti o alcuni dei contribuenti, senza alcun riguardo al soggetto al quale l' omissione è imputabile. Lo stesso dicasi per i detentori che, di fronte all' ente impositore, sono tutti debitori in misura uguale. In proposito, si ricorda che il numero dei detentori non modifica l' importo da pagare, che rimane sempre variabile dal 10% al 30% del tributo complessivo, secondo quanto stabilito nel regolamento comunale. Un altro punto fermo è che il possessore, anche a titolo parziale, dell' immobile non può mai essere considerato detentore. Si faccia l' esempio di un contribuente che possieda un quinto dell' immobile in cui vive, di cui sono titolari altri soggetti che invece non vi dimorano. In questa situazione, sembra corretto ritenere che, ai fini Tasi, sia dovuta solo la quota imputabile ai possessori e non anche quella dei detentori. In buona sostanza, la detenzione deve essere realizzata da un soggetto che non sia anche qualificabile come possessore. Non è chiaro invece come comportarsi quando l' immobile sia utilizzato nel contempo sia dal possessore sia dal detentore. In proposito, occorre innanzitutto evidenziare che, per ravvisare il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46 3 ottobre 2014 Pagina 46 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione detentore, non è necessario alcun contratto, trattandosi di una mera situazione di fatto. I casi sono numerosissimi. Si pensi, solo per fare alcuni esempi, al convivente del soggetto proprietario dell' immobile, alla badante che vive con il possessore, alla società che utilizza l' immobile di proprietà concesso parzialmente in locazione a terzi. Ma anche all' abitazione principale nella quale alcune stanze sono locate o finanche ai componenti il nucleo familiare del proprietario della casa di abitazione. In tali situazioni, la disciplina di legge non è di alcun aiuto. Anzi, se si dovesse utilizzare come modello di riferimento il prelievo sui rifiuti, che infatti guarda solo agli occupanti e ai detentori, tutti i soggetti sopra individuati dovrebbero essere chiamati alla contribuzione, per la propria quota. Nella totale mancanza di indicazioni normative, appare del tutto arbitrario distinguere a seconda che si sia in presenza della nozione di abitazione principale oppure no. Bisogna quindi individuare un criterio interpretativo unitario, valido per la totalità dei casi. Ecco allora che ragioni di semplicità, sopra tutte le altre, inducono a preferire la tesi secondo cui, quando un immobile è utilizzato anche dal possessore, la Tasi dovuta da questi "assorbe" il tributo eventualmente ascrivibile a terzi detentori. Con la speranza che i Comuni non si formalizzino "sulla lettera della legge" e che non si ritorni più su questioni simili già dal prossimo anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. LUIGI LOVECCHIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 3 ottobre 2014 Pagina 47 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Cassazione. Pesano le indicazioni dei ccnl. Per il conferimento di incarichi requisiti vincolati ai contratti Marco Lovo La pubblica amministrazione nel conferire incarichi di posizione organizzativa può legittimamente inserire dei criteri d' accesso, purché essi siano conformi alla contrattazione collettiva. Il caso riguarda un caposervizio addetto alla manutenzione stradale di un Comune, che aspirava a ricoprire uno degli incarichi per i quali venivano richiesti il possesso del diploma di laurea e l' inquadramento nella categoria D3, due requisiti da lui non posseduti. Il caposervizio, ritenendo che la previsione di tali criteri lo escludesse illegittimamente dall' attribuzione della posizione organizzativa, tenuto anche conto delle mansioni che aveva ricoperto, aveva fatto ricorso prima al Tribunale di Macerata, che aveva respinto l' istanza, poi alla Corte d' appello, la quale aveva confermato quanto deciso in primo grado Nell' esaminare i motivi di ricorso, la Cassazione, con sentenza 19223 pubblicata lo scorso 11 settembre, preliminarmente non manca di ribadire un principio, ormai acquisito, che qualifica il bando di selezione per il conferimento delle posizioni organizzative non come atto amministrativo, ma come atto assunto con le capacità e i poteri del privato datore di lavoro (ex art. 5, comma 2 del Dlgs 165/01). La decisione in merito ai criteri da assumere ai fini dell' attribuzione delle posizioni organizzative costituisce, pertanto, un atto di gestione che afferisce alla sfera di discrezionalità del datore di lavoro. Tale discrezionalità non può, tuttavia, trasformarsi in arbitrio e per questo non solo la scelta del soggetto a cui conferire l' incarico non può prescindere da una valutazione comparativa degli aspiranti (Cass. Civ. Sez. Lav. 16 luglio 2014 n. 16247), ma anche i criteri assunti ai fini dell' attribuzione della posizione organizzativa sono sottoposti al limite del rispetto dei principi di correttezza e buona fede che presiedono allo svolgimento del rapporto di lavoro (articoli 1175 e 1375 c.c.). Nel verificare se, nel caso di specie, si fosse agito conformemente a tali principi i giudici di legittimità fanno salva la decisione dell' ente convenuto. Tra i criteri che l' articolo 9, comma 2 del ccnl del comparto RegioniAutonomie locali prevede ai fini del conferimento delle posizioni organizzative viene indicato, infatti, anche quello relativo ai «requisiti culturali posseduti». La valorizzazione del possesso della laurea e dell' inquadramento nella categoria D3 risulterebbe quindi conforme ai criteri indicati dalla contrattazione collettiva e ciò varrebbe ad escludere, secondo la Corte, che nel caso in esame abbia potuto verificarsi una violazione dei principi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 3 ottobre 2014 Pagina 47 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione di correttezza e buona fede a danno del ricorrente. Nell' indicare i criteri per il conferimento degli incarichi di posizione organizzativa, il contratto collettivo connette, tuttavia, la loro concreta regolamentazione da parte degli enti «rispetto alle funzioni e alle attività da svolgere». C' è da chiedersi, allora, se nel caso di specie la restrizione ai soli soggetti in possesso di laurea e inquadrati nella categoria D3 fosse realmente giustificabile in relazione all' oggetto dell' incarico di posizione organizzativa che si andava ad assegnare. Ma è questo un aspetto che avrebbe dovuto essere oggetto di specifiche allegazioni e di comprovate circostanze da parte del ricorrente nei pregressi gradi di merito, non più valutabile, qualora non tempestivamente dedotto, in sede di legittimità. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 3 ottobre 2014 Pagina 26 Italia Oggi Pubblica Amministrazione I chiarimenti da sentenze di Cassazione e commissioni tributarie. Il vincolo abbatte la Tasi I limiti del Prg riducono il valore di mercato. La presenza di vincoli nei piani regolatori comunali non fa venir meno il regime fiscale dei suoli edificabili, ma ha un' incidenza sul loro valore venale e sulla base imponibile dei tributi locali. Pertanto la Tasi è dovuta, anche se in misura ridotta, poiché i limiti imposti dai piani u r b a n i s t i c i a l l e a r e e e d i f i c a b i l i comportano una diminuzione del loro valore di mercato. L' edificabilità di un' area, dunque, non può essere esclusa dalla presenza di vincoli o di particolari destinazioni urbanistiche. In questi casi l' area è comunque soggetta al pagamento dell' Ici e dell' Imu, anche se la presenza di vincoli ne riduce il valore di mercato. In questi termini si è espressa la Corte di cassazione, con la sentenza 5161 del 5 marzo 2014. Il principio è applicabile anche al nuovo tributo sui servizi indivisibili, la cui base imponibile è analoga a quella dell' imposta municipale. Si tratta di una questione controversa e dibattuta da tempo quella che riguarda l' assoggettabilità all' imposta municipale delle aree vincolate. Anche la posizione della Cassazione non è stata univoca. Con quest' ultima pronuncia, però, ha chiarito che l' edificabilità non può essere esclusa dalla ricorrenza di vincoli o destinazioni urbanistiche che condizionino, in concreto, l' edificabilità del suolo. La presenza di vincoli, però, ha un' incidenza sul valore venale in comune commercio dell' area e sulla base imponibile. Questo comporta che l' imposta va versata in misura ridotta. Con la sentenza 25672/2008, invece, la Cassazione aveva affermato che se il piano regolatore generale del comune prevede che un' area sia destinata a verde pubblico attrezzato, questa prescrizione urbanistica impedisce al privato di poter edificare. L' area non è soggetta al pagamento dell' Ici anche se l' edificabilità risulta dallo strumento urbanistico. Mentre con la sentenza 19131/2007 aveva sostenuto che l' Ici fosse dovuta su un' area edificabile sottoposta a vincolo urbanistico e destinata a essere espropriata: quello che conta è il valore di mercato dell' immobile nel momento in cui è soggetto a imposizione. Con questa decisione, tra l' altro, i giudici avevano precisato che l' Ici non ricollega il presupposto dell' imposta all' idoneità del bene a produrre reddito o alla sua attitudine a incrementare il proprio valore. Il valore dell' immobile assume rilievo solo per determinare la misura dell' imposta. L' area deve essere considerata edificabile anche se qualificata «standard» e vincolata a esproprio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 3 ottobre 2014 Pagina 26 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione L' orientamento non è uniforme neppure nella giurisprudenza di merito. Per esempio, secondo la commissione tributaria regionale di Milano (sentenza 71/2013) un' area compresa in una zona destinata dal piano regolatore generale a verde pubblico attrezzato non è soggetta al pagamento dell' Ici. Il vincolo di destinazione non consente di dichiarare l' area edificabile poiché al contribuente viene impedito di operare qualsiasi trasformazione del bene. Per il giudice d' appello lo strumento urbanistico destina l' area a spazio pubblico per parco, giochi e sport, rendendo palese il vincolo di utilizzo meramente pubblicistico con la conseguente inedificabilità. Sempre la Cassazione, con l' ordinanza 15729 del 9 luglio 2014, ha chiarito un altro aspetto importante. In particolare, i vincoli urbanistici o paesaggistici non escludono che un' area possa essere qualificata edificabile e che sia soggetta al pagamento delle imposte locali. Tuttavia, l' amministrazione comunale deve verificare se i vincoli posti dal piano regionale impediscono l' edificabilità dell' area o se le limitazioni ne riducono il valore di mercato. I piani paesaggistici regionali prevalgono sugli strumenti urbanistici comunali. Per quantificare il valore dell' area occorre fare riferimento ai criteri fissati dall' articolo 5 del decreto legislativo 504/1992: zona territoriale di ubicazione, indice di edificabilità, lavori di adattamento del terreno, destinazione d' uso consentita, oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione. Una particolare rilevanza, infine, viene attribuita dai comuni ai valori medi di mercato indicati dalle parti negli atti di compravendita di beni similari. © Riproduzione riservata. SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 3 ottobre 2014 Pagina 26 Italia Oggi Pubblica Amministrazione tasi/italiaoggi risponde TASI PER GLI UNIVERSITARI Ho una figlia che frequenta l' Università di Siena (oltre 100 km dal comune di residenza Valderice TP) e risiede con altre tre coinquiline in un appartamento con regolare contratto di locazione registrato c/o l' Agenzia delle entrate di Siena e da tutte sottoscritto. Desidero sapere se nella fattispecie le universitarie dovranno pagare la Tasi. Risposta In questo caso, in base a quanto deliberato dal comune di Siena, le inquiline devono pagare complessivamente il 10% della Tasi calcolata con l' applicazione di un' aliquota del 6 per mille. Si tratta di un' obbligazione solidale, per cui il pagamento dell' intero importo può essere richiesto a uno qualsiasi degli obbligati e libera gli altri. DECORRENZA DELLA RIDUZIONE TASI/TARI L' art. 9bis del dl 47/2014 ha e l i m i n a t o l a p o s s i b i l i t à p e r i comuni d i assimilare ad abitazione principale ai fini Imu gli immobili posseduti dai cittadini italiani residenti all' estero, prevedendo un' assimilazione ex lege (in presenza di più requisiti) a decorrere dal 2015. Inoltre è stata introdotta, a favore degli stessi immobili, uno sconto di due terzi per Tari e Tasi. Visto che, in relazione all' anno di applicazione di tale riduzione Tasi/Tari, esistono pareri contrastanti si chiede se la stessa decorra già dal 2014 o dal 2015? Risposta La formulazione della norma non sembra lasciare dubbi sul fatto che la cancellazione dell' assimilazione facoltativa operi già a decorrere dal 2014. Siccome l' assimilazione ex lege è prevista solo a decorrere dal 2015, per il 2014 tutti gli iscritti AIRE devono pagare l' Imu anche quando i regolamenti comunali prevedono il contrario. Qualche dubbio potrebbe porsi, invece, in merito alla Tasi (ed alla Tari). Il comma 2 dell' art. 9bis prevede che «Sull' unità immobiliare di cui al comma 1 (ovvero su quella posseduta dagli iscritti all' Aire già pensionati nei rispettivi paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d' uso) le imposte comunali Tari e Tasi sono applicate, per ciascun anno, in misura ridotta di due terzi». Tuttavia, pare chiaro che la misura è collegata all' assimilazione ex lege dall' Imu e quindi decorre, come quest' ultima, dal prossimo anno. Per cui quest' anno la Tasi si paga in misura piena con le stesse regole previste per gli immobili diversi dall' abitazione principale. TASI DEL COMUNE DI ROMA Siamo un centro elaborazioni dati, intermediari Entratel, e vorremmo sapere, per il comune di Roma, se in una locazione tra un privato e un' ambasciata la stessa è assoggettata al tributo nella misura del 20% (locatore 80%). Viene trattata alla stessa stregua di un qualsiasi «locatario» o in quanto «ambasciata» gode di qualche agevolazione? Per il comune di Roma il locatario è responsabile per il 20% nel calcolo della Tasi (80% il locatore ). Se Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 3 ottobre 2014 Pagina 26 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione la locazione è tra un privato cittadino ed una ambasciata la stessa è assoggettata al 20% oppure, in quanto ambasciata, gode di qualche esenzione? Risposta Sono esenti dalla Tasi (come dall' Imu), i soli fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali. In questo, caso, quindi, la Tasi è dovuta e deve essere ripartita fra il possessore/locatore ed il locatario nella misura stabilita dal comune (rispettivamente, 80% e 20%). Risposte a cura di Matteo Barbero. QUESITO VIA EMAIL Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 3 ottobre 2014 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il Consiglio di stato sulle irregolarità dei vincitori di gara. Chi ha debiti col fisco può conservare l' appalto Anche chi ha debiti col fisco può non perdere l' appalto che ha vinto. A patto che l' irregolarità tributaria che la stazione appaltante ha rilevato sia di un importo tale da non mettere a rischio la solvibilità di chi contratta con la pubblica amministrazione. E ciò anche prima che il decreto sviluppo introducesse il requisito della «gravità» dell' esposizione del privato verso l' erario per far scattare la revoca dell' aggiudicazione di un servizio pubblico: il principio comunitario della proporzionalità e lo stesso trattato di funzionamento dell' Unione europea escludono interpretazioni troppo formalistiche del codice degli appalti. Risultato: per una pendenza di 30 mila euro con le entrate la banca non può perdere la gestione dei servizi di cassa dell' Asl. È quanto emerge dalla sentenza 4854/14, pubblicata dalla terza sezione del Consiglio di Stato. Situazione complessiva. Accolto il ricorso dell' istituto di credito che si è visto estromettere d a l c o n t r a t t o pubblico i n f a v o r e d i u n concorrente in base all' acquisizione dei debiti esistenti presso l' Agenzia delle entrate: l a stazione appaltante l' ha compiuta con riferimento alla scadenza del termine per la partecipazione alla gara. In base all' articolo 45, comma 2, lett. f) della direttiva CE 2004/18 il requisito dell' affidabilità e della solidità finanziaria di chi lavora per la pubblica amministrazione deve tuttavia essere valutato nel concreto: bisogna dunque tenere conto della complessiva dimensione societaria di chi partecipa alla procedura a evidenza pubblica così come non si può ignorare l' eventuale ravvedimento operoso intervenuto nelle more. Insomma: chi ha pendenze con il fisco ma appare in grado di pagarle senza problemi può ben conservare l' appalto ancora prima dell' avvento del decreto legge 70/2011, che ha imposto di escludere gli aggiudicatari soltanto in casi di gravi violazioni e di cospicui importi dei debiti con il fisco. Nella specie l' istituto di credito ha dimensioni notevoli, mentre l' esposizione verso l' erario risulta ora modesta grazie al pagamento avvenuto nel corso del procedimento di verifica del requisito: l' esclusione dalla procedura può invece scattare soltanto di fronte a un effettivo inadempimento tributario in atto che abbia una certa consistenza in relazione alla complessiva situazione patrimoniale dell' aggiudicatario. In seguito è intervenuto il decreto sviluppo che ha sì puntato ad ampliare la platea dei soggetti ammessi alle procedure di gara ma senza perdere di vista la necessaria tutela del contraente pubblico, che ha interesse a evitare di mettersi in affari con soggetti gravati da debiti tributari che incidono in modo significativo sulla loro solidità finanziaria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 54 3 ottobre 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione Spese di lite compensate. © Riproduzione riservata. DARIO FERRARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 3 ottobre 2014 Pagina 29 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Fondo pensione unico per i dipendenti pubblici Un solo fondo pensione per i dipendenti di enti locali e i ministeriali. Dal 1° ottobre, infatti, il fondo pensione Sirio (dipendenti dei ministeri, della presidenza del consiglio, di Cnel, Enac, agenzie fiscali, università e ricerca) è stato incorporato in Perseo (dipendenti di regioni, enti locali e servizio sanitario nazionale), dando vita al «fondo PerseoSirio». L' operazione ha il fine di ridurre i costi e meglio soddisfare i bisogni pensionistici degli iscritti. Lo spiega l' Inps nella circolare n. 115/2014. Per effetto della fusione, spiega l' Inps, a partire dal 1° ottobre per le adesioni che sono inserite nel sistema da modulo cartaceo, non essendo più attivo Sirio, indipendentemente dal modulo di adesione usato e dalla data di sottoscrizione, la data di avvio della contribuzione è il primo giorno del terzo mese successivo a quello di sottoscrizione; per le adesioni già acquisite dal sistema (ListaPosPA dell' Uniemens), invece, la data di decorrenza della contribuzione è quella indicata nella stessa ListaPosPa. Qualora tale data non sia presente o risulti superiore al terzo mese successivo a quello della data di sottoscrizione, la data di decorrenza sarà comunque il primo giorno del terzo mese successivo a quello della data di sottoscrizione. Inoltre, aggiunge l' Inps, fino al giorno precedente la fusione (30 settembre 2014), le posizioni, i loro eventuali conferimenti e i relativi flussi informativi telematici e finanziari resteranno separati per fondo (Sirio e Perseo). Dal giorno della fusione (1° ottobre), invece, le posizioni, compresi eventuali conferimenti, riferibili a Sirio transitano nel fondo Perseo Sirio al quale andranno trasmessi i relativi flussi informativi e finanziari. Dal 1° ottobre, inoltre, le amministrazioni appartenenti ai comparti per i quali operavano in via separata i fondi Perseo e Sirio dovranno usare la nuova modulistica del fondo Perseo Sirio. A partire dalla ListaPosPa dell' Uniemens riferita al mese di ottobre 2014, le amministrazioni statali, con dipendenti iscritti a Sirio, devono indicare nel quadro E1 esclusivamente il fondo pensione Perseo Sirio mediante la valorizzazione del codice 2164 nel campo CodFondo. CARLA DE LELLIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 3 ottobre 2014 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione L' Istituto nazionale annuncia una stretta vigilanza sull' attuazione della direttiva. Revisori, l' Europa parla chiaro L' Inrl: la norma Ue sull' equipollenza non si tocca. La normativa europea in materia di revisione legale non si tocca: è la ferma risposta dei vertici Inrl all' ennesima riproposizione della vicenda dell' equipollenza con il sottosegretario al Mef, Enrico Zanetti, che ha ventilato l' ipotesi allo studio per una «soluzione possibile» in merito al tirocinio ed alle modalità per l' esame di abilitazione. «La soluzione già c' è», ribatte senza indugio il presidente dell' Inrl Virgilio Baresi, «ed è quanto stabilito dalla normativa europea che ha fissato in 36 mesi il periodo di tirocinio e nell' elencazione di materie specifiche per l' esame di abilitazione senza scorciatoie o corsie preferenziali. E questo perché c' è una netta differenza tra l' attività professionale dei revisori legali, ispirata a principi di terzietà e quella di altri professionisti come i dottori commercialisti, o avvocati o consulenti del lavoro. Saremo vigili affinché da questa vicenda non scaturisca qualcosa di anomalo, pronti a mobilitare l' Unione europea se si dovesse prefigurare uno stravolgimento dei dettami legislativi europei. Noi chiediamo solo ilo rispetto della legge e la sua applicazione alla lettera». Quella dell' Istituto è una posizione che ha ottenuto, tra l' altro, ampi riconoscimenti da parte delle autorità istituzionali presenti al recente seminario nazionale di Napoli dove è emersa in modo inequivocabile l' identità professionale del revisore legale, pienamente riconosciuta dai vertici di Equitalia e dell' Agenzia delle entrate. L' amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo ha infatti ribadito che «la terzietà, alla base della legge sulla revisione legale è un principio fondamentale nel monitoraggio contabile sia in ambito pubblico che privato e lo è soprattutto per una società come Equitalia. E l' accordo che abbiamo stilato con Inrl è la prova di una volontà di collaborazione costruttiva con quei professionisti che hanno costanti rapporti con i referenti dell' universo tributario. Una collaborazione capillare, quella con l' Inrl che si esplicherà con attivazione di sportelli telematici ed appuntamenti personalizzati sul territorio nonché con una attività di formazione condivisibile. In questa ottica auspico che i revisori possano presto essere abilitati anche nei contenziosi tributari perché indubbiamente rappresenta un completamento della loro attività». Gli ha fatto eco il direttore centrale Normativa dell' Agenzia delle entrate Annibale Dodero che ha ricordato come «la direttiva europea e la recente normativa sulla nuova revisione stabilisce principi contabili ispirati alla terzietà e sia il mondo professionale che quello erariale devono attenersi. La Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 57 3 ottobre 2014 Pagina 32 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione funzione interpretativa delle norme fiscali che l' Agenzia delle entrate deve costantemente praticare impone un obbligo di correttezza. La collaborazione avviata con l' Inrl deve ispirarsi a questi principi e a questa correttezza». Piena soddisfazione da parte del presidente dell' Istituto, Virgilio Baresi, che nel trarre le conclusioni del seminario nazionale di Napoli commenta: «Quanto dichiarato al nostro seminario nazionale di Napoli dai rappresentanti dei vertici di Equitalia e l' Agenzia delle entrate e soprattutto l' impostazione data agli accordiquadro sul territorio con entrambi i soggetti di riferimento dimostrano in modo incontestabile che l' identità del revisore legale, alla luce del riconoscimento legislativo sia in Europa che in Italia, assume un valore rilevante nell' attività di controllo contabile che la politica di spending review del Governo Renzi intende perseguire bella pubblica amministrazione. Così come di alto profilo si delinea l' attività professionale del revisore legale nel tessuto imprenditoriale italiano, al fianco delle imprese e nella logica di assisterle in quella difficile opera di risanamento che i difficili tempi che stiamo vivendo, impongono a tutte le aziende. Il rigore contabile è alla base del risanamento e della ripresa sia in ambito pubblico che in quello privato. E gli attestati di fiducia che proprio a Napoli sono stati rivolti all' Inrl, dimostrano quanto sia decisiva l' opera professionale dei revisori legali. Saremo sempre vigili affinché ciò che la normativa europea e la legislazione italiana hanno stabilito per la libera professione dei revisori legali, sia rispettata e applicata senza indugio. Le responsabilità civili e penali che la legge sulla nuova revisione impongono ai revisori legali, rappresentano la prova eclatante di quanto delicato sia il compito di chi è chiamato ad un controllo contabile strettamente correlato al tratto d' indipendenza e imparzialità. Da qui l' attendibilità del giudizio, non può prescindere da una condizione d' indipendenza e imparzialità, che pone il revisore legale in un contesto professionale ben diverso da quello nei quali svolgono la loro attività altri professionisti contabili». E sempre a Napoli è emersa l' importanza dell' attività di revisione contabile nelle mediopiccole e micro imprese italiane che rappresentano il 95% delle realtà imprenditoriali nazionali e generano il 67% della produttività del paese: anche in tale contesto è stato messo in risalto che le aziende necessitano, proprio per la loro dimensione, di un rapporto corretto e corrente con tutta la burocrazia, inclusa quella relativa alla tassazione ed esazione. Se è vero, come è stato evidenziato dal presidente di Confimprese Guido D' Amico nel suo intervento a Napoli che un imprenditore deve sottostare a 629 adempimenti all' anno, avere al proprio fianco consulenti contabili che operino a loro tutela, diventa una esigenza primaria e una garanzia per una sana gestione. Da qui la piena collaborazione che l' Inrl ha già offerto alla confederazione. Altro fronte sul quale l' Istituto ha ribadito la volontà di garantire una presenza fattiva è quello dei rapporti tra le imprese ed il sistema bancario, attraverso l' accordo con la Fondazione Sdl che da anni opera per contrastare l' anatocismo e per ripristinare rapporti paritetici tra aziende e istituti bancari. «Anche in questo caso», ha detto Baresi, «il seminario di Napoli ha certificato un impegno professionale ispirato all' etica perché i revisori legali potranno dare il loro contributo intellettuale a quei soggetti desiderosi di ristabilire il giusto equilibrio nelle relazioni non sempre facili e trasparenti con il sistema finanziario e con le banche». Non a caso l' Inrl sta procedendo speditamente alla nomina di tutti i referenti sul territorio che potranno così avviare la fattiva collaborazione con i rappresentanti Sdl e innovare un contesto così rilevante come quello dei rapporti tra l' imprenditoria e il sistema bancario. Lo stesso presidente della Fondazione Sdl, Serafino Di Loreto, sempre a Napoli ha sottolineato come «i controlli contabili che potranno essere eseguiti dai revisori legali dell' Inrl su conti correnti bancari, mutui, derivati ed altri prodotti finanziari, saranno una garanzia di corretta gestione delle risorse economiche delle imprese ed una forte premessa per creare un nuovo clima nelle relazioni con gli istituti bancari». Di fatto, con il seminario nazionale di Napoli, si è completato un percorso di legittimazione di una libera professione che da tempo ha ricevuto un pieno riconoscimento in Europa e che ora, finalmente, lo ha conquistato anche in Italia. Non a caso, come evidenziato nella relazione centrale di Napoli del revisore Giuseppe D' Andrea, dai testi dei Decreti attuativi del dlgs 39/2010 finora emanati, tra i passaggi più significativi, vi sono quelli che impongono, per il ruolo di revisore legale, figure professionali si rivelino idonee a mantenere alto il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 58 3 ottobre 2014 Pagina 32 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione livello di fiducia che le singole categorie di stakeholders possono riporre nel livello d' informazione finanziaria contenuta nei bilanci delle società e degli enti operanti nei vari settori d' interesse economico. Infine una riflessione del presidente Inrl sugli altri professionisti contabili: «I commercialisti, ai quali esprimiamo il nostro plauso per essersi, dopo anni, dati una loro democratica guida, svolgono il loro ruolo istituzionale posto a difesa degli interessi di parte evitando commissioni professionali che concorrono ad ingenerare confusione agli stessi operatori di attività e di impresa e far insorgere conflittualità ritenute superate dopo la chiara, puntuale e forte voce dell' Europa che ha indicato il definitivo accoglimento della professione di revisore in Italia». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 59 3 ottobre 2014 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Allarme dell' Anci: dubbi sulla spending comunale Interpretare le norme della spending review 2 in modo da consentire ai comuni di individuare le misure idonee per compensare il rilevante taglio di risorse subito. E predisporre una circolare esplicativa che garantisca le necessaria uniformità, soprattutto in vista dei controlli dei revisori e della Corte dei conti. Sono le due richieste formulate dal segretario generale dell' Anci, Veronica Nicotra in una lettera inviata ai capi di gabinetto dei ministeri degli Affari regionali, dell' Economia e dell' Interno. Come evidenziato da ItaliaOggi del 19/9/2014, il problema nasce dagli artt. 8 e 47 del dl 66/2014, che hanno imposto ai sindaci un nuovo contributo che per quest' anno vale 375,6 milioni (dal 2015, l' importo salirà a 563,4 milioni). Il riparto dei sacrifici fra i singoli enti è stato disposto con un decreto del Viminale del 4 settembre scorso. Per compensare le minori entrate sul fondo di solidarietà comunale, le amministrazioni sono chiamate a ridurre la propria spesa e, in particolare, le voci riguardanti gli acquisti di beni e servizi, gli incarichi e le consulenze, nonché le autovetture. Tuttavia, come ribadisce l' Anci, tale disciplina pone numerosi dubbi applicativi (tutti evidenziati su queste colonne), che stanno portando a posizioni diverse degli organi di revisione economicofinanziaria, chiamati a esercitare un puntuale controllo sul suo puntuale rispetto e a riferirne gli esiti alla magistratura contabile. In alcuni casi, la spesa di riferimento viene individuata nel 2013, in altri nel triennio 20112013, a volte si fa riferimento alla competenza, altre alla cassa. Inoltre, secondo l' Anci, è necessario riaffermare la piena autonomia dei comuni, che non tollera vincoli specifici nella trasposizione in bilancio dei tagli (in conformità con quanto previsto, nel precedente ciclo di revisione della spesa, dal dl 95/2012). Il dl 66, invero, consente ai comuni di adottare misure alternative ma pur sempre di contenimento della spesa corrente, al fine di conseguire risparmi non inferiori a quelli imposti Tuttavia, rimarcano i sindaci, la diversa modulazione dei risparmi attesi, unitamente alla normale variabilità della spesa comunale, potrebbe anche dare luogo ad aumenti di determinate voci, senza che ciò equivalga a una violazione di legge. Infine, occorre considerare che i tagli sono intervenuti ad esercizio ormai avviato, con alcuni comuni che avevano già approvato il bilancio, mentre altri lo hanno fatto successivamente incorporando i tagli direttamente nelle previsioni e con la difficoltà, per tutti, di incidere sui contratti in essere e di modificare gli approvvigionamenti di beni e servizi già previsti. Insomma, un vero e proprio caos, cui ora occorre porre rimedio in via interpretativa, evitando la solita babele di letture da parte delle diverse sezioni regionali della Corte dei conti. Per rafforzare la richiesta, l' Anci ha anche presentato una proposta di revisione della normativa vigente, che appare comunque opportuna, considerando l' ampia platea di operatori coinvolti sia nella gestione che nei controlli. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 3 ottobre 2014 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Anche senza decreto attuativo gli enti devono mantenere in bilancio le previsioni di spesa. Tagli, province in un vicolo cieco Pastacci (Upi): serve un quadro certo per garantire i servizi. «L' equilibrio finanziario delle province è indispensabile per applicare la riforma Delrio. Le province, in attesa di definire il riparto delle competenze tra enti di area vasta, comuni, regioni e stato, hanno bisogno di risorse per finanziare i servizi che sono tenute a garantire almeno fino a fine anno. Ma al tempo stesso hanno bisogno di certezze sull' entità dei futuri tagli e su quando verranno disposti». Il presidente dell' Upi Alessandro Pastacci, non fa salti di gioia di fronte all' indiscrezione (anticipata ieri da ItaliaOggi) secondo cui il governo avrebbe in qualche modo deciso di congelare momentaneamente l' emanazione del decreto con la ripartizione dei tagli previsti dal dl 66 (445 milioni per il 2014) in modo da evitare conseguenze catastrofiche sui conti delle province. La data del 10 ottobre, entro cui ciascun ente dovrebbe conferire al bilancio dello stato l' ammontare della propria decurtazione, incombe infatti come una spada di Damocle sulle nuove province, ma in assenza del decreto con la ripartizione dei tagli, al momento non c' è alcun obbligo a carico delle amministrazioni. Una situazione di incertezza che però non piace ai diretti interessati che preferiscono un quadro finanziario chiaro. Infatti, anche se in assenza del decreto non può essere effettuato il movimento di cassa consistente nel pagamento delle somme che le province sono chiamate a versare allo Stato, se non viene eliminata la fonte normativa che crea l' obbligo (l' articolo 47 del dl 66/2014), le province debbono comunque mantenere nei bilanci la previsione della spesa (in media, circa 4,5 milioni per provincia). Il che significa che, per far pareggiare i conti, debbono comunque simmetricamente ridurre le spese correnti, non potendo impegnare risorse che vadano a intaccare la «riserva», cioè l' impegno già costituito sulla somma da versare allo Stato. Perché tale somma, se non viene abolita la norma che la impone o non ne viene modificato l' importo, resta comunque dovuta. La boccata d' ossigeno derivante dal rinvio sine die del decreto attuativo dell' articolo 47 del dl 66/2014, dunque, giungerebbe solo in termini di cassa, ma non di competenza. Il che, per altro, risulterebbe quasi ininfluente ai fini del rispetto del patto d i stabilità. Nei giorni scorsi era circolata la voce che fosse pronto uno sconto di 100 milioni da inserire in un decreto legge sulla finanza locale che avrebbe dovuto contenere anche un' ennesima proroga dei bilanci comunali ( a l 3 0 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 61 3 ottobre 2014 Pagina 33 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione novembre) e forse anche qualche intervento a favore di Roma Capitale. Il dl non è andato più sul tavolo del consiglio dei ministri incrementando i dubbi e i timori degli amministratori provinciali. «Il governo si è impegnato ad alleggerire i tagli e noi abbiamo fiducia nell' esecutivo», prosegue Pastacci. «Sulla riduzione dei sacrifici alle province stanno lavorando Mef (nella persona del sottosegretario Pier Paolo Baretta ndr), gli Affari regionali (con il sottosegretario Gianclaudio Bressa) e il ministero dell' interno, con cui l' Upi ha avviato a luglio un' operazione di due diligence sui bilanci per valutare il reale impatto dei tagli sull' erogazione dei servizi ai cittadini». Il presidente della provincia di Mantova fa qualche esempio. «Molti pensano che le province, trasformate in enti di secondo livello, siano ormai scatole vuote, ma in realtà l' 80% della viabilità nazionale rimane di competenza delle province al pari degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Non stiamo chiedendo uno sconto e vogliamo fare la nostra parte nella spending review, ma il quadro finanziario delle province non può prescindere da questi aspetti». I numeri del resto parlano chiaro. Il dl 66/2014 ha inferto alle province un taglio di 444,5 milioni sul totale della spesa di 3,3 miliardi, con un' incidenza del 13,5%; nei confronti dei comuni, gli analoghi tagli alle spese e servizi sono pari a 360 milioni a fronte, però, di 28 miliardi di spesa complessiva a tale titolo, con un' incidenza dell' 1,28%. Inoltre, le province, che ancora al 2011 sostenevano una spesa complessiva di poco superiore ai 12 miliardi, nel 2013 l' hanno ridotta a poco più di 10 miliardi, conseguendo quel risparmio di 2 miliardi che diversi studi avevano considerato il massimo ricavabile dalla loro riforma o abolizione. È evidente che si è giunti al limite e che il taglio previsto dal dl 66/2014, insieme con l' inasprimento gradualmente sempre più forte dei saldi previsti dal patto d i stabilità, finiscono per dare il colpo di grazia alle province: non è un caso che l' Upi abbia informato il governo che 63 enti probabilmente non rispetteranno il patto e 33 rischiano il predissesto. FRANCESCO CERISANO E LUIGI OLIVERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 3 ottobre 2014 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione L' Intervento/1. L' in house salva dal fallimento L'«Inhouse» può salvare dal fallimento la società pubblica; questa può essere la sintesi del Convegno organizzato dall' Odcec di Milano lunedì 29 settembre dal titolo: «La gestione della crisi delle società pubbliche». Quello che però è importante è che il controllo analogo ci sia effettivamente: non solo sulla carta (vedasi Statuto, regolamenti ecc. ) ma anche nell' organizzazione e nei flussi informativi dell' ente socio tale da denotare un controllo stringente, infrannuale e finalizzato alla verifica degli obiettivi assegnati alla società inhouse preventivamente rispetto alla gestione. Il convegno ha messo in luce come dalla lettura combinata delle due ravvicinate sentenze della Cassazione apparentemente in contraddizione (rispettivamente la sentenza n. 22209 del 27/09/2013 e la sentenza delle sezioni Unite n. 26283 dell' 8/10/2013) sia possibile intravedere un filone giurisprudenziale volto a sottrarre dal fallimento le società inhouse mentre per le altre società la fallibilità appare possibile nonostante lo svolgimento di servizi pubblici in quanto non possono elidersi le ragioni di tutela dell' affidamento dei terzi contraenti di cui alla disciplina privatistica. L' assenza in concreto delle condizioni che garantiscono l' istituto dell'«Inhouse», oltre a rendere possibile l' applicazione della legge fallimentare, rappresenterebbe una violazione dei principi comunitari in termini di affidamento diretto dei servizi, che in tale ipotesi violerebbe il principio di concorrenza del mercato in quanto illegittimo. Tuttavia il delicato aspetto della fallibilità o meno delle società pubbliche non risolve il problema della responsabilità, soprattutto finanziaria, dell' ente socio; infatti, occorre ricordare come l' art. 2497 c.c. in tema di direzione e coordinamento chiama in causa l' ente controllante qualora abbia abusato della sua posizione dominante per applicare condizioni (anche contrattuali di servizio) pregiudicanti l' equilibrio finanziariopatrimoniale della controllata. Tale responsabilità potrà essere fatta valere o dal curatore in caso di fallimento della società pubblica ovvero direttamente dai creditori in caso di non fallibilità di quest' ultima. Inoltre, la non fallibilità della società pubblica, di fatto, scaricherebbe il deficit della stessa sull' ente socio in proporzione alla propria partecipazione. L' auspicio è quello di «composizione» della situazione di crisi finanziaria delle società pubbliche, evitando di arrivare all' irreparabile attraverso la redazione di una apposita «due diligence» da sottoporre al consiglio che aiuti a far luce sulla reale situazione della società in crisi. Infine, i processi di mobilità, rafforzati dal dl 90/2014, potrebbero attenuare la problematica della ricollocazione del personale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 63 3 ottobre 2014 Pagina 34 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione CIRO D' ARIES Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 3 ottobre 2014 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione L' Intervento/2. Partecipate, tagli selettivi Il «Programma di razionalizzazione delle p a r t e c i p a t e locali» p r e d i s p o s t o d a l commissario Cottarelli a inizio agosto ha fatto compiere un oggettivo salto di qualità nel livello di conoscenza di questo discusso fenomeno. Che si trascina irrisolto da anni, al centro di una tensione constante fra tentazioni conservatrici e pulsioni demonizzanti, e che si esprime, sul piano complessivo, in numeri oggettivamente grandi (secondo la stima di Cottarelli, le perdite delle partecipate sono state, nel 2012, di circa 1.200 milioni). Ora che questo fenomeno lo conosciamo meglio, per definire il percorso di riconduzione alla normalità di una situazione divenuta nel tempo troppo diversificata e, in diversi casi, troppo distante dal paradigma legale di riferimento, occorre evitare di cadere nella trappola della semplificazione del linguaggio, e condurre un' operazione sistematica di rigorosa verifica della corrispondenza di ciascuna partecipata a quella declinazione dell' ampia categoria dell' interesse pubblica che ognuna, nello specifico, tende a credere di incarnare. Si tratta di una verifica che non sarà né facile né breve (anche se il tempo stringe), per una ragione ormai evidente a tutti: il tratto divenuto progressivamente poliforme dell' interesse pubblico, la conseguente ibridazione delle categorie concettuali nette e nitide che ci erano state fornite dalla nostra solida tradizione giuridica, e, di conseguenza, la necessità di non rinunciare pregiudizialmente allo sforzo di operare, se necessario, anche (più o meno) sottili distinguo. Ciò è necessario perché vi sono situazioni, diffuse e importanti a cui a nessuno verrebbe in mente di rinunciare per ragioni eminentemente pratiche (e di interesse generale, ancorché non sempre facile da indicare descrittivamente), ma che si collocherebbero oggettivamente border line se dovessimo far uso della nozione classica di interesse pubblico. Semplificare si potrà certamente, ma non troppo, e non sempre. In parallelo, anche il sistema delle responsabilità di amministratori e funzionari degli enti soci, quale fissato da ultimo dalle sezioni unite con la sentenza n. 26283/2013 (per le società in house e per quelle non in house), resterà non sganciabile da quella rinnovata centralità della nozione di interesse pubblico che spiega ancor oggi come mai proprio alla valutazione discrezionale ed equitativa del giudice contabile è demandato, sulla base di tutte le circostanze del caso, di stabilire quanta parte del danno subito dalla p.a. debba essere addossato al convenuto (Corte cost., sent. n. 183/2007), e persino di escluderne la ricorrenza laddove dal comportamento contestato siano derivati anche vantaggi per l' amministrazione o l a comunità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 65 3 ottobre 2014 Pagina 34 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione amministrata. consigliere della Corte conti. MASSIMILIANO ATELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 66 3 ottobre 2014 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione La Corte conti Lombardia ribadisce l' esigenza di consolidamento dei bilanci locali. Personale, l' in house non vale Consorzi e aziende speciali nel calcolo delle spese. Gli enti locali, ai fini del rispetto dell' obbligo di contenimento delle spese di personale, devono considerare anche quelle dei consorzi e delle aziende speciali da essi partecipati, ma non quelle delle proprie società in house. Lo ha chiarito (confermando il proprio orientamento sul punto) la Corte dei conti Sezione regionale di controllo per la Lombardia, con il parere n. 237/2014. La pronuncia ribadisce l' esigenza del consolidamento delle spese di personale del «gruppo ente locale», che comprende i diversi sistemi organizzativi nei quali, ormai, si a r t i c o l a l ' amministrazione pubblica. T a l e esigenza, tuttavia, non può essere assolutizzata, ma deve essere sempre letta alla luce del contesto e dell' evoluzione normativa. Da qui l' esclusione delle spese di personale delle società in house, tenuto conto delle controproducenti rigidità gestionali che ne deriverebbero: tali compagini, infatti, di norma, gestiscono servizi caratterizzati da picchi di attività ultraannuali, che rischierebbero di falsare le serie storiche. Al contrario, vanno consolidate le aziende speciali, alla luce del rapporto di immedesimazione organica e funzionale con l' ente partecipante che le caratterizza. Stesso discorso per i consorzi, vista la loro stretta strumentalità (che rasenta l' immedesimazione organica e funzionale). Ricordiamo che i limiti alle spese di personale sono quelli previsti dall' art. 1, commi 557 e 562, della l 296/2006: gli enti soggetti al Patto di stabilità interno devono garantire il contenimento rispetto al valore medio del triennio 20112013, mentre quelli non soggetti non devono superare il valore del 2008. Fanno eccezione i soli enti (soggetti al Patto) che nel 2012 partecipavano alla sperimentazione del nuovo sistema contabile. In tal caso, come chiarito dal recente parere n. 73024/2014 del Mef, la base di calcolo è pari al doppio della spesa 2011 + la spesa 2013 diviso 3. Ciò per sterilizzare gli effetti derivanti dall' applicazione del nuovo principio della competenza finanziaria potenziata. © Riproduzione riservata. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 3 ottobre 2014 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Dal programma al giuramento, dallo statuto alle nomine, molti i punti di frizione col Tuel. Elette le nuove province. E ora? Caos sugli adempimenti post voto. La legge Delrio tace. Eletti gli organi di governo delle «nuove» province (tutt' altro che abolite), adesso che si fa? La legge Delrio ha creato un clamoroso vuoto normativo rispetto agli adempimenti successivi alle elezioni, oltre al rebus concernente l' esercizio delle competenze della soppressa giunta provinciale. I problemi che apre la legge 56/2014 sono molteplici e risolvibili solo considerando che essa deve necessariamente armonizzarsi col dlgs 267/2000, per le parti che non risultino del tutto incompatibili con la riforma, Convalida degli eletti. Un primo interrogativo riguarda la necessità di applicare l' articolo 41 del dlgs 267/2000, ai sensi del quale nel corso della prima seduta del consiglio occorra effettuare la convalida degli eletti. A ben vedere, l' adempimento non appare necessario. È proprio, infatti, di un' elezione diretta da parte dei cittadini, non di una di secondo grado. Allo scopo dovrebbe essere sufficiente l' accertamento del possesso dei requisiti per l' elettorato passivo che le province hanno già svolto, chiedendo ai segretari comunali d e i comuni del territorio la connessa attestazione, come richiesto dalla circolare sulle elezioni del ministero dell' interno. Giuramento. Sempre nel corso della prima seduta, ai sensi dell' articolo, 50 comma 11, del Tuel «il presidente della provincia presta davanti al consiglio, nella seduta di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la Costituzione italiana». È da ritenere che la previsione sia ancora operante e vincolante, visto che la configurazione del presidente della provincia come organo «di secondo grado» non pare essere ragione sufficiente per non effettuare il giuramento. Programma di mandato. Altra disposizione che interessa l' avvio della legislatura, anche se non direttamente gli adempimenti della prima seduta, è l' articolo 46, comma 3, del Tuel, a mente del quale «entro il termine fissato dallo statuto, il presidente della provincia, sentita la giunta, presenta al consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato». Ovviamente, il presidente della provincia non può più sentire la giunta, organo che è stato soppresso, dovendosi assumere integralmente il compito eventuale di adempiere all' incombenza. Pare corretto ritenere che il programma di mandato debba essere presentato al consiglio e, forse, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 68 3 ottobre 2014 Pagina 35 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione anche all' assemblea dei sindaci: infatti, il presidente è comunque chiamato a programmare un' azione di governo, da tradurre poi in documenti sempre più di dettaglio, come i bilanci di previsioni, le relazioni previsionali e programmatiche e i piani esecutivi di gestione. Questi, non possono non fondarsi su linee strategiche di mandato. A maggior ragione, considerando che il presidente dura in carica quattro anni, mentre i consiglieri provinciali solo due anni. Per le stesse ragioni, si deve concludere per la vigenza anche dell' obbligo stabilito dall' articolo 4 bis del dlgs 149/2011, secondo il quale le Province debbono redigere una relazione di inizio mandato, volta a verificare la situazione finanziaria e patrimoniale e la misura dell' indebitamento, entro il novantesimo giorno dall' inizio del mandato. Approvazione dello statuto. L' articolo 1, comma 81, della legge 56/2014 dispone che il consiglio provinciale, una volta eletto secondo il nuovo sistema «svolge fino al 31 dicembre 2014 le funzioni relative ad atti preparatori e alle modifiche statutarie conseguenti» alla riforma. Il problema che si pone, in questo caso è capire se il consiglio fino al 31 dicembre 2014 debba limitarsi ai soli atti preparatori e alle modifiche statutarie, oppure se possa svolgere, sin dall' insediamento, tutte le proprie competenze. Accogliendo la seconda tesi, il presidente neo eletto finirebbe per conservare i poteri straordinari come consiglio propri del presidente in regime di prorogatio. Non se ne vede, dunque, la ragione. I consigli provinciali entrano da subito nel pieno delle loro competenze (tra cui, l' approvazione del bilancio di previsione, entro il 31 dicembre): il comma 81 della legge Delrio semplicemente indica gli atti preparatori e la modifica dello statuto come una priorità, non come una competenza che escluda le altre. Nomine. Ai sensi dell' articolo 50 del dlgs 267/2000, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio il presidente della provincia nomina, designa e revoca i rappresentanti della provincia presso enti, aziende e istituzioni, entro quarantacinque giorni dall' insediamento, oppure entro i termini di scadenza degli incarichi già in corso. Tale norma non pare intaccata dalla riforma: il consiglio neo insediato può rivedere gli indirizzi per le nomine. In assenza, il presidente applicherà quelli già vigenti. LUIGI OLIVERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 69 3 ottobre 2014 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Dal 6 ottobre le domande possono essere inviate online alla Cassa depositi e prestiti. Enti, corsa a rinegoziare i mutui Plafond di 2,3 miliardi per le amministrazioni locali. Ammonta a 2 miliardi di euro il plafond che la Cassa depositi e prestiti ha stanziato a favore degli enti locali per il nuovo programma di rinegoziazione dei prestiti. Grazie al questo strumento, gli enti locali avranno la possibilità di reperire nuovi fondi da destinare a nuovi investimenti o alla riduzione del proprio debito. A partire dal 6 ottobre gli enti locali avranno a disposizione una nuova versione della domanda online, tesa allo snellimento dell' intera procedura e ad una maggiore fruibilità dell' applicativo stesso. Gli enti locali possono effettuare le operazioni connesse ai prestiti tramite l' applicativo disponibile su www.cassaddpp.it. Fondi per 2,3 miliardi per rinegoziare il debito Possono essere oggetto di rinegoziazione i prestiti ordinari a tasso fisso concessi a comuni e province. Per essere rinegoziati i debiti dovranno avere le seguenti caratteristiche: identità fra debitore e beneficiario, singola posizione di debito residuo almeno pari a 10 mila euro, scadenza dell' ammortamento successiva al 31 dicembre 2018, non rinegoziati in precedenza. I prestiti che possono accedere a questa operazione ammontano potenzialmente a circa 15,5 miliardi di euro. Gli enti locali che decideranno di aderire al programma potranno, tra l' altro, estendere il periodo di rimborso dei mutui, con il reperimento di risorse stimabili complessivamente fino a 2,3 miliardi. L' operazione si inquadra nell' ambito delle iniziative di supporto agli enti locali per la gestione attiva del debito che Cassa depositi e prestiti ha posto in essere nel corso degli anni. Le richieste di rinegoziazione potranno essere inoltrate a Cdp, attraverso il sito web www. cassaddpp.it. Nuovo applicativo dal 6 ottobre. A partire dal pomeriggio del 6 ottobre 2014, accedendo all' applicativo su www. cassaddpp.it sarà disponibile una nuova versione della domanda online a beneficio degli enti locali. Il nuovo applicativo sarà più snello rispetto all' attuale e consentirà una maggiore fruibilità dell' applicativo stesso. L' attuale piattaforma sarà disabilitata a partire dalle ore 12,01 del 3 ottobre e non sarà più possibile compiere ulteriori operazioni. Le domande che in tale momento risultassero in uno stato diverso da «Affidamento» saranno annullate per poter essere nuovamente inserite nella nuova Domanda online a partire dal pomeriggio del 6 ottobre 2014. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 70 3 ottobre 2014 Pagina 36 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione Prosegue il tour per illustrare le novità La cassa depositi e prestiti prosegue intanto l' iniziativa «Cdp inTour», una serie di incontri sul territorio che rappresentano un' opportunità di formazione ed informazione sulle attività e sui nuovi strumenti a supporto delle scelte di gestione finanziaria degli enti locali. Il prossimo appuntamento si terrà il giorno 7 ottobre 2014 a Firenze, presso la provincia di Firenze, palazzo Medici Riccardi Via Cavour n. 1 Sala Luca Giordano con inizio alle ore 10,00. Tramite questi incontri, i relatori della Cassa depositi e prestiti illustreranno agli amministratori la proposta 2014 di rinegoziazione dei prestiti e le novità in materia di debiti p.a. All' interno degli incontri, sarà dato inoltre ampio spazio alle procedure per la gestione dei finanziamenti e il progetto portale Patrimoniopubblicoitalia. Per partecipare gli enti devono inviare a Cdp un' apposita scheda di adesione. PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 71 3 ottobre 2014 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione I divieti previsti per i dipendenti comunali non si applicano alle unioni. Incompatibilità limitate Niente analogia per le norme sull' ineleggibilità. Sussiste una causa d' incompatibilità di cui al combinato disposto degli artt. 60, comma 1, n. 7) e 63, comma 1, n. 7), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nei confronti del dipendente di un comune che sia anche amministratore di un altro comune, entrambi facenti parte di un' unione, e che abbia altresì la gestione di un servizio associato? Il legislatore ha delineato l' istituto dell' unione d i comuni, disciplinandolo nei suoi elementi essenziali e inderogabili, e demandando all' autonomia statutaria e regolamentare dell' unione medesima la disciplina dei propri organi e della propria organizzazione. In particolare, l' art. 32, comma 3, del decreto legislativo n. 267 del 2000, come da ultimo modificato dall' art.1, comma 105, della legge 7 aprile 2014, n. 56, stabilisce che «gli organi dell' unione, presidente, giunta e consiglio, sono formati da amministratori in carica dei comuni associati (omissis). Il presidente è scelto tra i sindaci dei comuni associati e la giunta tra i componenti dell' esecutivo dei comuni associati. Il consiglio è c o m p o s t o d a u n n u m e r o d i consiglieri definito nello statuto, eletti dai singoli consigli d e i comuni associati tra i propri componenti, garantendo la rappresentanza delle minoranze ed assicurando la rappresentanza di ogni comune». Tale previsione normativa persegue l' intento di consolidare l' appartenenza dell' ente associativo ai comuni che lo compongono, attraverso l' identità dei soggetti amministratori. Il successivo comma 4 stabilisce che «l' unione ha potestà statutaria e regolamentare e ad essa si applicano, in quanto compatibili e non derogati con le disposizioni della legge recante disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, i principi previsti per l' ordinamento dei comuni, con particolare riguardo allo stato degli amministratori (omissis)». In base a tale ultimo richiamo, le norme di cui al menzionato art. 63, in quanto compatibili e non derogate nei termini sopra indicati, devono ritenersi applicabili anche in materia di unioni di comuni. Alla luce della citata normativa, si potrebbe delineare la fattispecie dell' incompatibilità nell' eventualità in cui un medesimo soggetto sia dipendente dell' unione di comuni e, nel contempo, componente degli organi di governo della stessa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 72 3 ottobre 2014 Pagina 37 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il caso che qui ci occupa riguarda, invece, un dipendente comunale che andrebbe a gestire un servizio associato nell' ambito di un' unione di comuni, di cui fa parte l' ente presso il quale presta servizio, e che contemporaneamente riveste la qualità di amministratore in un altro ente, pure facente parte della predetta unione. Sul punto, costituisce ius receptum il principio in virtù del quale le cause d' ineleggibilità e d' incompatibilità, sostanziandosi in una limitazione al diritto di elettorato passivo, costituzionalmente garantito, sono di stretta interpretazione e applicazione (ex multis, Corte costituzionale, sentenza 20 febbraio 1997, n. 44; Corte di cassazione, sezione I civile, sentenza 22 dicembre 2011, n. 28504; Id., sentenza 11 marzo 2005, n. 5449). L' ipotesi prevista dall' art. 63, comma 1, n. 7), del decreto legislativo n. 267 del 2000 si riferisce esclusivamente ai dipendenti del comune e della provincia per i rispettivi consigli; va escluso, pertanto, nel caso di specie, il delinearsi di una causa d' incompatibilità nei confronti dell' amministratore di un ente locale, che sia dipendente di un altro ente, entrambi facenti parte di un' unione d i comuni, e che assuma la gestione di un servizio associato. Il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 ha, peraltro, dettato una specifica disciplina in materia di inconferibilità di incarichi, anche dirigenziali, presso pubbliche amministrazioni, della quale gli enti interessati dovranno eventualmente tenere conto, ove ne ricorrano in concreto i presupposti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 73 3 ottobre 2014 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione I comuni (parte dello stato) devono pagare allo stato la tassa sui telefonini Con una serie di sentenze (le nn. 1992919939 depositate il 10 Settembre scorso), tutte di identico tenore, la Corte di cassazione ha respinto i ricorsi di alcuni comuni in merito ad avvisi di accertamento impugnati da questi in merito alla Tassa di concessione governativa sulla telefonia cellulare. La questione è stata già affrontata, anche su queste colonne, e ha visto un punto importante (per non dire decisivo) a favore dell' amministrazione f i n a n z i a r i a , r e g i s t r a t a s i c o n l a pronuncia delle sezioni unite della stessa Corte (sent. n. 9560 del 2/5/2014). Quest' ultima sentenza, riteneva infatti non giustificato sostenere sul piano normativo che la tassa di concessione governativa sui «telefonini» fosse da ritenere abrogata per il solo fatto che il codice delle comunicazioni (cui deve oggi intendersi riferito il rinvio al dpr n. 156/1973, art. 318, originariamente contenuto nella tariffa allegata al dpr n. 641/1972) non disciplini più l' uso dei terminali radiomobili di comunicazione. Con una analisi molto accurata sulle ragioni giuridiche, spesso complesse della particolare materia su cui si dibatte, la Cassazione basava la propria convinzione, ribadendola nelle decisioni del settembre scorso, sulla recente introduzione dell' art. 2, comma 4, del dl 24/1/2014 n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28/3/2014, n. 50, che, avendo in qualche modo mutato il quadro normativo al riguardo, stabilisce: «Per gli effetti dell' art. 21 della Tariffa annessa al dpr 641/1972, le disposizioni dell' art. 160 del dlgs 1/8/2003, n. 259, richiamate dal predetto art. 21, si interpretano nel senso che per stazioni radioelettriche si intendono anche le apparecchiature terminali per il servizio radiomobile terrestre di comunicazione». Pur facendo i giudici della Cassazione, nelle sentenze in commento, un riassunto sulle considerazioni giuridiche e sistematiche con cui si era affermato la debenza della Tassa di concessione governativa sui cellulari, anche nei confronti degli enti locali, appare abbastanza chiaro che la decisione sulla legittimità della imposizione, si basa più che altro sulla norma interpretativa del dl n. 4/2014. Si tratta, come puntualizza la Cassazione, di una norma interpretativa, che «prevede espressamente l' applicabilità della tassa di concessione governativa (art. 21 della tariffa annessa al dpr n. 641 del 1972, sulle concessioni governative) ai contratti di abbonamento per la telefonia cellulare». Ciò è sufficiente per i giudici della Suprema corte per respingere i ricorsi dei comuni in merito alla debenza della tassa. Appaiono però, a nostro modesto avviso, invece lacunose (soprattutto in confronto alla capillare analisi compiuta dai giudici in merito alla debenza in senso generale della Tcg), le ragioni per le quali, peraltro già nella sentenza delle sezioni unite, si respingevano le ragioni degli enti locali in merito al profilo dell' esenzione legata all' attività istituzionale di tali enti, che essendo comuni, fanno comunque parte dell' amministrazione dello stato. Questo fatto costituirebbe per diversa dottrina, una esenzione naturale poiché tali tributi costituirebbero una partita di giro, dato che essi incidono su uno «corpo» che appartiene allo stesso erario. Si noti che invece, in merito a tale profilo secondario, per ragioni che non conosciamo (ma forse legate ai ricorsi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 74 3 ottobre 2014 Pagina 38 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione depositati dagli enti locali che potrebbero non fare cenno di questo fra gli elementi sottoposti al vaglio della Corte), le Sezioni unite motivavano il rigetto sul fatto che la Tassa è dovuta anche dagli enti locali, che ne sono soggetti, non solo perché tale esenzione non è prevista specificamente dal dpr n. 641/1972 (come invece previsto per le organizzazioni senza scopo di lucro), ma anche in ragione dell' applicazione dell' art. 1 del dlgs n. 165/2001 che distingue espressamente i comuni d a l l e amministrazioni dello stato, pur attribuendo agli uni ed alle altre la natura di amministrazioni pubbliche. Concludiamo, osservando che forse qualche elemento di speranza per gli enti locali per l' annullamento degli avvisi di accertamento (o per il rimborso della tassa), sia legata più allo sviluppo delle ragioni giuridiche su tale tema, che pur apparendo secondario e trattato come tale anche dalla Cassazione, potrebbe in futuro riaprire lo scenario sulla Tassa di concessione governativa sui cellulari. DUCCIO CUCCHI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 75 3 ottobre 2014 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione È quanto emerge dai dati dell' Unità tecnica finanza di progetto. Opere pubbliche a 19,5 mld. Lavori, cala il project financing Il partenariato pubblicoprivato perde 2,8 miliardi. Operazioni di partenariato pubblico privato (Ppp) nel mercato italiano delle opere pubbliche ancora in calo nel 2013. È quanto rilevato dall' Unità tecnica finanza di progetto (Utfp) nell' annuale «Relazione sull' attività svolta nel 2013» dello scorso luglio. All' interno del documento in esame, l' Utfp, organismo tecnico istituito nell' ambito del Cipe, tra i diversi temi trattati, fornisce un quadro dettagliato dell' andamento del mercato del Ppp in Italia focalizzandosi, in particolare, sulle concessioni di lavori pubblici, principale strumento contrattuale nel nostro Paese per le operazioni di partenariato pubblicoprivato. Un primo dato posto in rilievo per il 2013 è il generale calo del mercato delle opere pubbliche italiano il cui valore in termini di importo dei bandi si è ulteriormente ridotto nel 2013 a 19,5 miliardi di euro rispetto ai 22,8 miliardi del 2012 e ai 30,5 miliardi del 2011. Tale riduzione, come rilevato nel documento, è proprio in gran parte imputabile alle operazioni di Ppp il cui importo ha subito una flessione di circa 2,8 miliardi rispetto al dato del 2012. Nell' ambito dei Ppp, tale contrazione a sua volta parrebbe interamente legata alle concessioni di lavori pubblici che, sia nella forma delle concessioni su iniziativa del privato («finanza di progetto» ex art. 1 5 3 d e l Codice d e g l i appalti) s i a n e l l a f o r m a d e l l e concessioni s u i n i z i a t i v a d e l l a pubblica amministrazione («procedure di affidamento delle concessioni di lavori pubblici» ex art. 144 del Codice degli appalti), appaiono nel loro valore ridottesi per oltre la metà rispetto al valore del 2012 e con un' incidenza sul totale dei bandi di gara per le opere pubbliche pari all' 11% circa, che costituisce il dato più basso osservato negli ultimi cinque anni. Le rilevazioni dell' Utfp mostrano come il numero dei bandi per concessioni di lavori pubblici sia nel 2013 diminuito, passando da 104 del 2012 a 89 per le gare di concessione su proposta del privato e da 645 a 456 per le gare di concessione su proposta del pubblico. Con riferimento all' istituto del promotore, l' Utfp rileva nell' ambito delle gare ex art. 153 come nel 2013 soltanto in un caso ci sia stato il ricorso ad una procedura a doppia gara ai sensi del comma 15 e come nessun bando sia riferibile all' utilizzo della procedura prevista dal comma 16 attivabile nei casi di inerzia dell' amministrazione; al tempo stesso riscontra un significativo aumento dell' importo medio delle gare a fase unica che si porta da un valore nel 2012 di 3,9 milioni di euro a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 76 3 ottobre 2014 Pagina 38 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione 13,4 milioni del 2013 e come si riscontri un incremento di circa il 90% delle procedure attivabili dai soggetti privati ai sensi del comma 19 per le opere non inserite nel piano triennale o in altri strumenti di programmazione. Dal punto di vista della composizione del mercato delle concessioni di lavori pubblici il 43% del mercato, con 312 bandi per un valore di 531 milioni di euro, è relativo a progetti sviluppati nel settore dell' energia e telecomunicazioni; è confermata, inoltre, la prevalenza di iniziative relative agli impianti sportivi con 58 bandi e alle strutture cimiteriali con 51. In termini di valore, il peso dei progetti nel settore dei trasporti e viabilità si attesta nel 2013 intorno al 23% con un valore complessivo di circa 464 milioni contro rispettivamente l' 81% e il valore di 3,9 miliardi di euro del 2012. Sul fronte delle aggiudicazioni il dato sugli affidamenti di contratti per la realizzazione di opere pubbliche mostra complessivamente un lieve aumento nel 2013 con 809 aggiudicazioni contro le 766 dell' anno precedente. Anche in tale aggregato, è confermata la tendenza al ribasso delle concessioni di lavori pubblici con un numero di progetti aggiudicati diminuito per circa il 32% (da 244 contratti aggiudicati nel 2012 a 166 nel 2013); contestualmente, si è riscontrata, tuttavia, un' importante crescita del valore degli stessi con 5,2 miliardi di euro del 2013 contro 1,54 miliardi del 2012 e con un conseguente peso del 31% delle concessioni di lavori pubblici sul valore del mercato delle opere pubbliche nel 2013 contro l' 8% del 2012. Passando al dato disaggregato sulle aggiudicazioni, il numero delle concessioni di lavori pubblici aggiudicate sulla base della procedura di finanza di progetto ex art. 153 si è ridotto da 76 nel 2012 a 47 nel 2013 con un forte incremento del valore dei contratti da circa 1 miliardo di euro del 2012 a circa 3 miliardi del 2013. Analogo trend è riscontrato anche nelle aggiudicazioni di concessioni di lavori pubblici sulla base della procedura ex art. 144 con 119 progetti aggiudicati nel 2013 contro i 168 nel 2012 e con un valore dei contratti incrementatosi da circa 535 milioni di euro a 2,15 miliardi. Altro elemento informativo significativo concerne il numero dei progetti aggiudicati che sono stati finanziati sulla base di operazioni di finanza strutturata; nel 2013 i contratti di finanziamento sottoscritti di importo superiore a 10 milioni di euro sono stati 4 nel 2013, 2 dei quali rappresentano la prima e la terza operazione di finanziamento di maggiore importo a livello europeo, contro soltanto 1 contratto del 2012. All' interno della relazione, l' Utfp illustra, inoltre, i risultati dell' indagine condotta sulla base della banca dati della società di ricerca Cresme sulle operazioni italiane di Ppp. L' analisi è stata sviluppata con riferimento a tutte le iniziative di gara nella forma del Ppp bandite in Italia nel periodo 2002giugno 2014 di importo superiore a 50 milioni di euro e su di un campione di almeno 60 operazioni di importo inferiore a 50 milioni di euro per settore aggiudicate nel medesimo periodo. Le procedure di gara in Ppp di importo superiore a 50 milioni di euro nel periodo di osservazione sono state 257 delle quali 128 risultano aggiudicate, 28 in corso di aggiudicazione mentre 101 risultano interrotte. Dall' analisi delle 128 gare aggiudicate è confermato il dato della concessione di costruzione e gestione come principale strumento contrattuale di Ppp in quanto su 96 operazioni che hanno raggiunto la stipula del contratto 70 sono riconducibili a tale tipologia. Anche con riferimento ai 51 progetti che hanno raggiunto la fase di gestione 33 sono riconducibili alla categoria delle concessioni di costruzione e gestione. Sulle 128 gare aggiudicate 70 progetti hanno avviato o concluso i lavori. DARIO CAPOBIANCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 77
© Copyright 2024 ExpyDoc