1 agosto 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Venerdì, 01 agosto 2014
Venerdì, 01 agosto 2014
Prime Pagine
01/08/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
01/08/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
01/08/2014 Prima Pagina
3
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
01/08/2014 Prima Pagina
4
La Voce di Romagna
Enti locali
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
5
Legge di stabilità ora in forse
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
7
«Quota 96», niente visto dalla Ragioneria
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
8
E c' è la tegola del decreto Pa
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
MARCO ROGARI
Prima frattura sulla copertura del bonus 80 euro
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
ROSSELLA BOCCIARELLI
Renzi: spending anche senza Cottarelli
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
CARMINE FOTINA
Pagamenti Pa, la dote riconquista 410 milioni
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6
GIORGIO SANTILLI
Sblocca­Italia, cantieri per 43 miliardi e liberalizzazione dei lavori in...
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11
21
Regione Sicilia adotta l'«etica» di Confindustria
VERA VIOLA
Campania regione laboratorio
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13
VINCENZO CHIERCHIA
Competitività frenata da fisco e divari territoriali
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13
VINCENZO CHIERCHIA
Urgente il recupero del primato perduto
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 14
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 16
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 21
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
32
A Milano il record di fondi per gli sconti
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
33
Il bilancio provvisorio
GIANNI TROVATI
Imu­Tasi, incassati già 10,2 miliardi
GIOVANNI PARENTE
Tabacchi, primo sì alla riforma delle accise
FRANCESCA MILANO
Rimborsi fiscali più veloci per chi comunica l' Iban
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31
GIOVANNI PARENTE
Lotta all' evasione, incassi in salita
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 32
CLAUDIO TUCCI
Statali, pensione d' ufficio a 62 anni
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 4
EMILIO GIOVENTU E GIAMPIERO DI SANTO
Governo ko con il voto segreto
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 8
GIOVANNI BUCCHI
Renziani di idee, non di fatto
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 11
BONIFACIO BORRUSO
Pisapia vuole avvelenare i pozzi?
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 23
PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO
P.a., la riforma si fa più dolce
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 24
VALERIO STROPPA
P.a., fatture elettroniche in scioltezza
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 25
Convenzioni fiscali nel nulla
27
31
Finmeccanica esce dal Sistri e salva Selex
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30
25
30
Quer pasticciaccio sui dati di Imu e Tasi
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
23
28
Lady Pesc, Renzi candida Mogherini
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
18
20
I PUNTI SALIENTI Gli obiettivi Il tentativo della commissione reginoale...
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13
14
16
Il pacchetto di misure
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6
11
13
L' ITER Prima lettura Il decreto legge competitività 91/2014,...
01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
9
VALERIO STROPPA
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01/08/2014 Italia Oggi Pagina 26
BEATRICE MIGLIORINI
Imposte per 1,7 mld
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 27
54
Fisco, codice Iban per rimborsi sprint
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 31
BENEDETTA PACELLI
I commercialisti sciopereranno
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 32
CELESTE VIVENZI
Dagli studi di settore a Unico 2014, urge nuovo calendario
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 32
DAVID TROTTI
Un fisco senza bussola
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 33
PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
Riforma p.a., gli enti sorridono
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 34
PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI
Province, mobilità privilegiata
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 34
ILARIA ACCARDI
Enti, terreni agricoli ai raggi X
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 35
MATTEO BARBERO
Tasi, ripartito il fondo di 625 mln
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 36
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 36
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 37
GIANFRANCO DI RAGO
Lo Scaffale degli Enti Locali
TOMMASO D' ONZA
Commesse pubbliche meno ingessate dopo la riforma delle Ati
Rifiuti, stare insieme conviene
68
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Diritto d' accesso a 360°
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 38
64
74
Toscana, un fondo per investire in fonti rinnovabili
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 38
61
73
Agevolazioni in pillole
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 37
59
70
Fabbricati rurali, rimborsi Ici fino al 2006
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 35
57
66
Segretari, diritti di rogito a forfait e solo per i non
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 35
55
62
Abolita la gestione provvisoria
01/08/2014 Italia Oggi Pagina 34
53
ALFREDO ROSINI E DANIELA CONGIU
77
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Web
01/08/2014 Settesere.it
Giovanni Errani condannato a due anni e mezzo
31/07/2014 Ansa
Libertadores: finale S. Lorenzo­Nacional
31/07/2014 larepubblica.it (Bologna)
Franceschini: "500mila euro agli artisti di strada"
01/08/2014 Lugo Notizie.it
Trovato con 10 grammi di hashish, 21enne in arresto per spaccio
01/08/2014 lugonotizie.it
Bassa Romagna, approvato all'unanimità odg per la pace a Gaza
01/08/2014 lugonotizie.it
I sindaci dell'Unione incontrano le associazioni economiche della Bassa...
01/08/2014 lugonotizie.it
10Lugocontemporanea14, gli appuntamenti di domani
01/08/2014 lugonotizie.it
Sold out il concerto di Nicola Piovani in doppia replica al Teatro Goldoni...
01/08/2014 lugonotizie.it
Caso Terremerse e condanna di Giovanni Errani: il commento di Giovanni...
01/08/2014 lugonotizie.it
Caso Terremerse, Giovanni Errani condannato a 2 anni e 6 mesi
01/08/2014 lugonotizie.it
Tari a Lugo, il Pd difende la delibera approvata
01/08/2014 lugonotizie.it
Tari a Lugo, Per la buona politica e Lugo popolare contro le tariffe...
01/08/2014 lugonotizie.it
Tari a Lugo, gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle
01/08/2014 lugonotizie.it
Riqualificazione energetica per le imprese turistiche e commerciali,...
01/08/2014 lugonotizie.it
Proseguono gli appuntamenti con le Feste dell'Unità
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
Fermiamo la guerra a Gaza
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
I dirigenti della nuova super AUSL
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
Il mio primo mese da Assessore
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01/08/2014 PavaglioneLugo.net
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In merito all'approvazione delle modifiche del regolamento e delle tariffe...
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
109
La Fontana della Gigia di Bagnacavallo
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
110
Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
111
10.LUGOCONTEMPORANEA.14
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
113
Sospesa la circolazione nei pressi di Rossetta
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
114
Incantesimo di una notte di mezza estate
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
115
Cotignola: "Sold Out" di emozioni per il concerto di Nicola Piovani
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
117
Quii de seneat
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
118
Incontro tra la Giunta del "Comune della Bassa Romagna" e le Associazioni...
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
119
Lugo: il deserto di Viale Manzoni
01/08/2014 PavaglioneLugo.net
120
Il can can ....lughese
01/08/2014 Più Notizie
122
Politica­ Lugo: con la Tari si colpiscono di nuovo duramente famiglie ed...
31/07/2014 Ravenna24Ore.it
124
Circolazione sospesa lungo la S.P. 76 Chiara
31/07/2014 Ravenna24Ore.it
125
Colto in flagrante mentre sta per vendere hashish ad un giovane acquirente
31/07/2014 Ravenna24Ore.it
126
Alberi abbattuti a Lugo, "Increduli di fronte al deserto creato sul...
31/07/2014 Ravenna24Ore.it
127
"Videosorveglianza contro l' abusivismo nelle aree artigianali e...
01/08/2014 Settesere.it
128
Cna Bassa Romagna: «Un tavolo unico per le autorizzazioni,...
01/08/2014 Settesere.it
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Parte Lugocontemporanea da Franco D'Andrea a Giacomo Toni
Il Resto del Carlino Ravenna
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
130
BASSA ROMAGNA Il Consiglio elegge due nuove cariche
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
131
«I cittadini ormai ci vivono come esattori Vogliamo ridurre...
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
133
Baldini: «Polemiche pretestuose sulla Tari»
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
134
Lughese arrestato a Bologna con banconote da 20 euro false
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
135
L' Unione incontra l' economia
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
Piazze chiuse scusate i disagi
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23
Spaccio, 21enne condannato a sei mesi
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 26
Concerti a Lugo
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 29
Lugo di Romagna, musiche contemporanee
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31
Comincia oggi prime Open Air
01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31
Commedia dialettale in piazza
LUIGI SCARDOVI
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Corriere di Romagna Ravenna
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Soldi falsi comprati a Napoli, arrestato
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Catturato mentre spaccia droga
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Una "Notte verde" all' Ecomuseo delle erbe palustri fra laboratori, sfide...
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Speciale serata "sotto le stelle"
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Lavori di pavimentazione di strade
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 14
All' opposizione il vicepresidente e la commissione di garanzia
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01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 14
Rassegna di film in via Quarantola
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 14
Divieto d' uso di uova crude contro il rischio salmonela
01/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 14
Cimeli storici di pregio a due e quattro ruote grandi protagonisti al...
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La Voce di Romagna Ravenna
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 1
Il Parco del Tondo? Un far west
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 11
Seba inguaiato dalle telefonate
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Buon teatro e cibo gustoso a chilometri zero
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
"Anarchia al parco del Tondo"
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
FERMATO CON I SOLDI FALSI, 29ENNE ARRESTATO. PATTEGGIA UN ANNO E 4MESI
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
A Bagnacavallo giovani racchette crescono
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
A Bagnacavallo il vero teatro dialettale
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
Nel centro storico serata in musica per i 10 anni di Lugocontemporanea
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
In carcere spacciatore
01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 41
Lugo: tre appuntamenti con la musica moderna
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La Repubblica Bologna
01/08/2014 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 15
Musica
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Il Sole 24 Ore
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
CONTI PUBBLICI.
Legge di stabilità ora in forse
Senza tagli alla spesa, o in presenza di un
drastico ridimensionamento, la prossima legge
di stabilità perderebbe la sua principale fonte
di finanziamento, rendendo di fatto impossibile
onorare tutti gli impegni in lista di attesa. Si va
dalla stabilizzazione del bonus Irpef, ai nuovi
capitoli di spesa che sarà necessario
affrontare (dal costo delle missioni
internazionali al finanziamento di altre spese
inderogabili), per finire con gli impegni già
contenuti nella legislazione vigente. Dulcis in
fundo, la necessità di garantire ­ come chiede
Bruxelles ­ che il deficit strutturale venga
ridotto già dal 2015 in modo da garantire il
rispetto dell' obiettivo di medio termine, in
sostanza il pareggio di bilancio. La somma dei
diversi addendi fa salire l' importo
complessivo della manovra d' autunno nei
dintorni dei 20 miliardi. E sono almeno 14
miliardi i tagli strutturali alla spesa corrente da
realizzare tutti con la prossima legge di
stabilità, c h e s a l g o n o a 1 7 m i l i a r d i s e s i
aggiungono gli impegni finanziari già assunti
dal governo Letta, quando ancora devono
essere realizzati i tagli da 2,6 miliardi inseriti
sotto forma di copertura di parte del bonus
Irpef per l' anno in corso.
La mission che attende il Governo è questa, e la partita si annuncia a dir poco complessa, ora che i
dissensi tra il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, Palazzo Chigi e parte del Parlamento
sono emersi in tutta la loro evidenza.
Impensabile realizzare interventi di tale portata senza l' apporto decisivo dell' azione complessiva di
razionalizzazione della spesa pubblica, che comunque dovrà garantire risparmi strutturali e a regime
per non meno di 32 miliardi. Il punto di rottura e il vero banco di prova per la tenuta del governo è
proprio qui, su questo terreno, perché va a investire frontalmente scelte politiche (non certo indolori,
anche sul fronte del taglio delle agevolazioni fiscali), da adottare e difendere in Parlamento, quando in
autunno Camera e Senato saranno chiamate ad approvare un così consistente piano di revisione dei
meccanismi stessi che presiedono alla formazione della spesa. Il ruolo di Cottarelli, o di chi sarà
chiamato a sostituirlo, è tutt' altro che secondario, e non si limita a un semplice esercizio ricognitivo. Si
tratta ­ ed è quello che lo stesso Cottarelli si accingeva a fare ­ di indicare con precisione dove e come
far scattare il bisturi dei tagli selettivi. Così da creare di conseguenza gli spazi finanziari per ridurre le
tasse sul lavoro. Ma se si esclude ­ per evidenti ragioni politiche e di consenso ­ di intervenire in settori
nodali come la sanità (materia di intese bilateraili tra governo e Regioni all' interno del Patto della
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
salute), la previdenza (argomento ad alta valenza politico­elettorale), se il disboscamento delle
municipalizzate si riduce a una semplice azione di "manutenzione", dove intervenire? Possibile
ipotizzare che si agisca in via esclusiva sul fronte degli acquisti di beni e servizi, settore in cui magna
pars è costituita proprio dalle spese sanitarie? Possibile intervenire senza riaprire il dossier dei costi e
fabbisogni standard? Se poi ­ come ha denunciato lo stesso Cottarelli ­ si prenotano ex ante risparmi
ancora da realizzare per finanziare nuova spesa corrente (la cosiddetta «quota 96» per 4mila
insegnanti), il vero rischio è che la stessa mission della spending review venga vanificata, aprendo di
fatto la strada alla vecchia, abusata prassi dei tagli lineari. Ecco perché il vero nodo è tutto politico, e
non sarà agevole districarlo. Sono interrogativi che andranno sciolti in fretta, la cui soluzione va oltre la
«questione personale» che sta dietro il caso Cottarelli, come definita ieri dal sottosegretario alla
presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. L' impegno ­ fa sapere Delrio ­ è a continuare sulla spending
review «senza nessun problema. È un obiettivo del governo e non dipende dalle persone che la
conducono». E il premier Matteo Renzi aggiunge: la spending si farà anche senza Cottarelli.
Il punto è che dal lato del deficit non vi sono margini. In attesa che l' Istat renda noti, il prossimo 6
agosto, i dati relativi al Pil del secondo semestre, al ministero dell' Economia si stanno già facendo i
conti con una previsione di crescita che ­ se andrà bene ­ risulterà almeno dimezzata rispetto alle stime
del Def di aprile (0,8%).
Ne consegue che il deficit nominale scivolerà di fatto verso il limite massimo del 3%, contro il 2,6%
previsto in primavera. Ogni ulteriore sforamento imporrebbe il ricorso a una manovra correttiva dei saldi
di finanza pubblica, che a ottobre con ogni probabilità dovrebbe concretizzarsi in aumenti d' imposta.
Ipotesi da scongiurare, per non aggravare ulteriormente gli andamenti attuali dell' economia reale.
Scenari che impongono massima vigilanza e determinazione, anche nel caso in cui possa venire in
soccorso una minore spesa per interessi grazie al calo dello spread.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
LO SCONTRO SULLE PENSIONI.
«Quota 96», niente visto dalla Ragioneria
Resta alta la tensione sul ripristino di
«Quota96», che è la somma di età anagrafica
e contributi, per consentire il pensionamento,
già a settembre, al personale della scuola
rimasto bloccato al lavoro dall' entrata in
vigore della legge Monti­Fornero sulle
pensioni. A quanto si apprende, la Ragioneria
generale dello Stato non avrebbe "bollinato" la
norma, contenuta nel Dl Pa approvato ieri
dalla Camera (articolo a pagina 32) perché
contraria alle coperture individuate nel corso
dell' esame in sede referente, e che consistono
in un rafforzamento degli obiettivi di spending
review e tagli lineari.
Non solo. Per come è stata scritta la
disposizione questa "salvaguardia"
rischierebbe di applicarsi non solo agli
insegnanti della scuola (nei limiti di 4mila
unità), ma potrebbe interessare anche 1.546
professori universitari. E tutto il disposto del
decreto Madia, a conti fatti dai tecnici del Mef,
avrebbe un "buco" di circa 200 milioni ancora
da reperire. «Quota96», e le coperture
individuate, sono state difese dalla
commissione Bilancio della Camera. Ma un
parere favorevole dell' Economia è un
presupposto necessario per l' ulteriore proseguio del provvedimento.
La partita si sposta ora in Senato, dove il Dl Madia potrebbe iniziare oggi il suo iter.
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Il Sole 24 Ore
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IL CONTRATTO.
E c' è la tegola del decreto Pa
Il contratto di Carlo Cottarelli come
commissario alla spending review scade in
ogni caso il 31 ottobre prossimo. E, a
prescindere da eventuali dimissioni, se le
norme del decreto Pa verranno convertite in
legge non sarebbe in ogni caso rinnovabile
mantenendo gli emolumenti. Secondo quanto
si legge all' articolo 6, infatti, le Pubbliche
amministrazioni non possono assegnare
incarichi e cariche, se non «a titolo gratuito», a
soggetti «già lavoratori privati o pubblici
collocati in quiescenza», insomma, pensionati.
E Cottarelli è appunto pensionato del Fmi.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La trincea del commissario alla spending. Fra i motivi di possibile contrasto anche il dossier
sulle partecipate cui sta lavorando oggi il commissario.
Prima frattura sulla copertura del bonus 80 euro
Marco Rogari ROMA La dote per il bonus
Irpef, gli interventi proposti e poi cassati su
pensioni, sicurezza e sanità, il dossier
partecipate. Non mancano certo i temi che
hanno creato attriti fra il supercommissario alla
spending review e Palazzo Chigi.
Ma proprio da quello che il governo in carica
considera il suo asso nella manica, il bonus 80
euro, si innesca la prima frizione tra lo staff di
Matteo Renzi e Carlo Cottarelli.
Incaricato nell' autunno del 2013 dall' esecutivo
Letta su indicazione dell' allora ministro dell'
Economia Maurizio Saccomanni di usare le
forbici con decisione sulla giungla delle spesa
pubblica italiana, Cottarelli lascia il Fondo
monetario internazionale e a novembre si
mette subito al lavoro. Con l' obiettivo di
presentare nella primavera del 2014 un primo
dossier sui risparmi realizzabili quest' anno. E
Renzi fa molto affidamento sui sul dossier
Cottarelli per coprire con la spending review
gran parte degli oltre 6 miliardi necessari per il
bonus Irpef nella seconda parte del 2014.
Ma proprio nel giorno dell' annuncio da parte
del premier dell' arrivo del bonus emerge la
prima differenza di valutazioni. Cottarelli nel
corso di un' audizione parlamentare afferma che nella seconda parte del 2014 sono da considerare
realizzabili non più di 3,5­4 miliardi di tagli selettivi alla spesa.
Renzi apprende questo dato quasi con sorpresa e indica in 6­7 miliardi la dote utilizzabile, ovvero l'
obiettivo massimo indicato da Cottarelli nel suo dossier per l' intero 2014 nel caso di interventi attuati fin
da gennaio. Ma anche lo stesso dossier diventa oggetto di una chiara diversità di vedute.
Cottarelli propone già per quest' anno un massiccio intervento sulle pensioni (prelievo su assegni alte
con uso ancora più esteso del contributivo, giro di vite su invalidità e via dicendo) e spinge per una
stretta sulla sanità. Il tutto per recuperare subito 2­2,5 miliardi e spianare la strada alla sua spending.
Ma dal premier arriva pubblicamente un no secco a misure sul welfare. Alla fine, la riduzione della
spesa realizzata con il decreto Irpef si attesta attorno ai 3,5 miliardi.
E complessivamente il giro di vite per il 2014 con la cura Cottarelli non raggiunge i 4 miliardi come
indicato nelle settimane precedenti dal commissario per la spending.
Le voci di tensioni cominciano a susseguirsi con maggiore insistenza. Ma a gettare acqua sul fuoco ci
pensa il ministro Pier Carlo Padoan che a più riprese fa sapere che il rapporto con Cottarelli sono solidi
e i contatti sono quotidiani.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Ma si apre subito la partita per rendere strutturale il bonus Irpef dal 2015: servono più di 10 miliardi, al
netto del taglio dell' Irap, che diventano 12­13 miliardi nel caso di estensione di 80 euro a nuclei mono­
reddito con più figli, pensionati e incapienti (come promesso dal governo). Il Def indica un obiettivo dalla
spending per il 2015 di 17 miliardi (e 32 nel 2016). E Renzi stesso affida alla spending il compito di
rendere strutturale il bonus. Cottarelli conta di realizzarne 14 in aggiunta agli oltre 3 stutturali già
previsto dal decreto Irpef, ma solo con la collaborazione delle amministrazioni e con interventi "invasivi"
come quelli sulle partecipate, sulla sicurezza (e probabilmente sul welfare).
«Le scelte sono politiche», ripete spesso il commissario alla spending facendo capire che le sorti della
spending non sono appese solo al suo operato. Scelte che riguardano anche un grande nodo che resta
da sciogliere: le clausole di garanzia per ben 4,4 miliardi ereditate dall' esecutivo Letta per evitare che
scattino automaticamente nuovi aumenti di tasse o tagli lineari. Clausole che insieme al rifinanziamento
delle cosiddette spese indifferibili (Cig, missioni di pace ecc.) di fatto hanno già ipotecato quasi del tutto
la fase 2 della spending. Il governo non ha ancora chiarito che cosa intende fare. E intanto ha fatto salire
l' asticella della spesa lasciando anche la strada aperta al ricorso a tagli lineari per attuare la riforma
della Pa.
Una decisione su cui Palazzo Chigi e il commissario alla spending sembrano ancora una volta avere le
stesse idee.
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MARCO ROGARI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Renzi: spending anche senza Cottarelli
Le banche estere in difesa del commissario: se saltano i tagli a rischio la credibilità del
Paese.
Rossella Bocciarelli ROMA La bassa crescita
e una dinamica dei conti pubblici
inevitabilmente peggiore del previsto sono già
un tema incandescente nel governo, ben
prima del mese di settembre, cioè del
momento in cui il Def dovrà essere aggiornato.
E così le parole del commissario per la
spending review Carlo Cottarelli hanno
evidenziato le tensioni sotterranee: sul suo
blog l' ex responsabile del dipartimento fiscale
del Fmi aveva infatti posto il tema della
copertura alquanto discutibile, prevista nel
decreto Pa per gli insegnanti "quota 96", per i
quali viene concessa la possibilità di uscita dal
lavoro in deroga alla legge Fornero,
finanziando la maggior spesa con circa 1,7
miliardi di tagli futuri. Quali tagli? Quelli
individuati dallo stesso Cottarelli nei dossier
consegnati da tempo all' esecutivo, che il
governo aveva già finalizzato, invece, alla
riduzione di imposte(come la stabilizzazione
del bonus di 80 euro anche l' anno prossimo) o
all' abbattimento del deficit.Una critica che
sottolinea un male antico e del tutto bipartisan
dell' Italia,cioè la storica incapacità di
affrontare per davvero il contenimento della
spesa pubblica: una critica interpretata da molti come un annuncio di dimissioni. Poi, ieri mattina, lo
stesso Cottarelli, dopo aver precisato di non aver niente da dire, ha fatto sapere di essere al lavoro
come sempre e che l' ultimo dossier di proposte di riforma della spesa, quello sulle partecipate
pubbliche, sarà pronto per il 6 o il 7 agosto, mentre il ministro dell' Economia ha preferito non
rispondere alle domande sul "caso Cottarelli" nel corso della conferenza stampa congiunta con il
ministro dell' economia francese Sapin, adducendo motivi di rispetto per il collega d' oltralpe. Molto
meno diplomatico,com' è nel suo stile, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante la direzione del
Pd: «Non so cosa farà Cottarelli, lo rispetto e lo stimo, farà quello che ritiene.
Ma la spending review la facciamo lo stesso, anche se Cottarelli va via. Non è che se va via non la
facciamo. E dicendo che i numeri restano quelli». La spending review, quindi, secondo Renzi «si fa
comunque, sia che c' è un commissario, sia che ce ne sarà un altro». Dunque, una conferma della
prospettiva di dimissioni per il Commissario per la spending review.E, al tempo stesso,un tentativo di
confermare anche la politica di massima attenzione nella lotta agli sprechi. Cioè della strategia di cui l'
ex dirigente del Fondo monetario internazionale, che in sede tecnica aveva individuato tagli per 32
miliardi entro il 2016, rappresentava personalmente la garanzia, anche nelle sedi internazionali. «Con i
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
16 miliardi di risparmi previsti dalla spending review, confermati anche se Carlo Cottarelli dovesse
lasciare, il rapporto deficit/Pil arriverebbe «al 2,3%, non al 3 » ha detto Renzi. «I numeri non sono un
problema» ha aggiunto.
Sta di fatto, però che è bastato il rumor delle dimissioni di Cottarelli per mettere in allarme tutti gli
intermediari finanziari esteri che hanno basi operative nel nostro paese:l' Aibe, l' associazione delle
banche estere in Italia, ha infatti manifestato attraverso il suo presidente Guido Rosa «forte
preoccupazione» per il rischio di «un abbandono degli operatori internazionali nella sottoscrizione dei
titoli di stato» a causa del «susseguirsi di delusioni» in tema di riforme e controllo della spesa
pubblica,in una nota che cita esplicitamente il "caso Cottarelli". Lo stesso Renzi, peraltro, ha ammesso
che il calo dello spread ottenuto sinora, in un contesto di crescita ferma, non consente quel «percorso
virtuoso» che il governo si aspettava e che «il dato della crescita è più basso di quello che ci
aspettavamo».
Intanto, l' opposizione coglie la palla al balzo e il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, nell'
annunciare che il ministro dell' economia Padoan riferirà alla Camera il sei agosto prossimo sul caso,
parla di «stato disastroso dei conti pubblici italiani».
ROSSELLA BOCCIARELLI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
L' ITER Prima lettura Il decreto legge competitività
91/2014, è stato approvato dall' Aula del ...
L' ITER Prima lettura Il decreto legge
competitività 91/2014, è stato approvato dall'
Aula del Senato con voto di fiducia venerdì
scorso dopo una serie di modifiche apportate
dalle commissioni Ambiente e Industria
Seconda lettura Le commissioni Ambiente e
Attività produttive della Camera potrebbero
chiudere già oggi le votazioni (sono stati
presentati 688 emendamenti dai gruppi
parlamentari, dei quali 68 dichiarati
inammissibili). Il provvedimento è atteso
lunedì prossimo in Aula a Montecitorio , dove
sembra inevitabile il ricorso alla fiducia Terza
lettura Il provvedimento tornerà a poi al
Palazzo Madama con tempi per il via libero
definitivo diventati ormai strettissimi (il decreto
legge scade infatti il 22 agosto) Gli stralci
richiesti dal governo POSTE E DEBITI PA
Intervento da 535 milioni Stralciata la norma
sui 535 milioni a Poste italiane, che avrebbe
contestualmente ridotto di 410 milioni la dote
p e r i p a g a m e n t i d e l l a Pubblica
amministrazione A T T I V I T À D I I M P R E S A
Deregulation mancata A saltare in extremis è
anche la semplificazione delle iniziative
professionali e di impresa mediante Scia o all'
autocertificazione con controlli ex post dal 2015 STIPENDI MANAGER Deroga ampliata La misura
soppressa estendeva una deroga già esistente ai tetti per gli stipendi dei manager delle controllate del
Tesoro USO CONTANTE Stop a eccezione per i turisti Cancellata la misura che avrebbe fatto valere
per gli acquisti da parte dei turisti le regole sull' uso del contante in vigore nel loro Paese di residenza.
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Il Sole 24 Ore
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Le norme soppresse. Stop ai 535 milioni per Poste ­ Stralciate super­Scia e autocertificazioni
per l' attività di impresa.
Pagamenti Pa, la dote riconquista 410 milioni
Carmine Fotina ROMA Una notte di trattative
conclusa con una sorta di compromesso. Il
confronto tra governo e maggioranza si
conclude con una riduzione delle norme da
stralciare dal decreto competitività. Il
provvedimento, che potrebbe avere oggi il via
libera delle commissioni alla Camera per
approdare in Aula lunedì, esce ridimensionato
ma non nella misura che si prospettava
mercoledì. Saltano la norma sui 535 milioni a
Poste italiane, che avrebbe contestualmente
ridotto di 410 milioni la dote per i pagamenti
della Pubblica amministrazione; l' ambiziosa
semplificazione delle iniziative professionali e
di impresa che avrebbe condotto alla Scia o
addirittura all' autocertificazione con controlli
ex post per tutte le attività dal 1° gennaio 2015,
ed è stralciata anche la norma che avrebbe
parzialmente ampliato la deroga sul tetto ai
manager della Pa rinviando a un decreto
attuativo. Stop poi alla misura che fa valere
per gli acquisti da parte dei turisti le regole
sull' uso del contante in vigore nel loro Paese
di residenza. In extremis, a evitare lo stralcio
sono invece le misure sulla seconda soglia
Opa e la correzione allo "spalma incentivi" per
le rinnovabili. «Sono state salvate le integrazioni più significative che avevamo apportato in prima
lettura, incluse le novità sulle azioni a voto plurimo e il pacchetto Ilva» commenta Massimo Mucchetti
(Pd), co­relatore del provvedimento al Senato. Molto critico l' altro relatore Giuseppe Marinello (Ncd) nei
confronti del ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi: «È irrispettoso chiedere l'
abrogazione di parti essenziali del Dl votate nelle commissioni al Senato e approvate dall' Aula con voto
di fiducia».
Resta il caso politico di un decreto che, nel cammino al Senato, aveva acquistato un carattere
estremamente eterogeneo e aveva imbarcato alcune norme sulle quali evidentemente il governo ha
opposto obiezioni sul filo di lana. Tra queste primeggia l' emendamento dei relatori che al Senato aveva
previsto una spesa di 535 milioni per dare attuazione alla sentenza del Tribunale Ue nella causa Poste
Italiane contro Commissione in materia di aiuti di Stato. La norma, preparata dagli uffici del Tesoro, non
deve essere però piaciuta particolarmente a Palazzo Chigi. Soprattutto per i riflessi che avrebbe avuto
la relativa copertura. Per 125 milioni, infatti, si sarebbero utilizzati proventi derivanti dai rimborsi Mps
dopo l' operazione Monti bond ma 410 milioni sarebbero arrivati dalla dote per i pagamenti inserita nel
decreto Irpef di Renzi.
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Il Sole 24 Ore
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Un controsenso visto che appena dieci giorni fa è stato firmato al ministero dell' Economia un protocollo
di impegni per smaltire tutti i debiti della Pa entro quest' anno.
Diverse le motivazioni che potrebbero aver portato allo stralcio della liberalizzazione per le attività d'
impresa. Lo scopo era rendere operativo un principio introdotto addirittura da un decreto Berlusconi nel
2011: in assenza degli attesi regolamenti attuativi, dal 1° gennaio 2015 per l' esercizio di qualunque
attività imprenditoriale, commerciale o artigianale si applicano, a scelta dell' imprenditore, sarebbe
scattata la Scia (segnalazione di inizio di attività) o l' autocertificazione con controlli ex post. È probabile
che il governo voglia prendere ulteriore tempo per valutare la possibilità di applicare la deregulation in
forma così ampia e comunque potrebbe ripescare la norma all' interno della prossima legge annuale
per la concorrenza o nel pacchetto di semplificazioni per le imprese che il ministero dello Sviluppo
economico prepara per fine anno.
Quanto agli stipendi dei manager, il clamore politico sembra essere superiore alla reale portata della
norma che su indicazione del governo sarà stralciata alla Camera. La misura in questione, in realtà,
estendeva la deroga già esistente ai tetti per gli stipendi dei manager delle controllate del Tesoro
(240mila euro lordi) anche alle «società che rilasciano titoli scambiati nel mercati regolamentati» (ad
esempio il Gestore servizi energetici). La deroga alle «società quotate e a quelle emittenti strumenti
finanziari quotati» (i vari Eni, Enel, Finmeccanica, Ferrovie, Cdp, Poste), infatti, è già in vigore e ha
previsto per questi soggetti una procedura diversa, con taglio del 25% degli stipendi di amministratori
delegati e presidenti. La norma stralciata, inoltre, stabiliva che sarebbe stato un Dpcm a individuare le
società interessate, limitatamente a quelle «che rilasciano titoli scambiati nei mercati regolamentati».
Tra i vari commi soppressi figurano anche l' esclusione del carcere per chi semina Ogm in Italia in
violazione del divieto; l' istituzione, presso il sistema camerale, del servizio integrato per la tutela del
patrimonio agroalimentare italiano; le semplificazioni sulla Via per attività di escavo di fondali marini e
quelle per lo stoccaggio e il riutilizzo di imballaggi; la previsione di appositi accordi di programma
ministero dell' Ambiente­Regioni per l' utilizzo delle risorse per limitare il rischio idrogeologico; ulteriori
semplificazioni per la costruzione degli elettrodotti con permesso di attraversare anche beni demaniali.
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CARMINE FOTINA
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Il Sole 24 Ore
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Il pacchetto di misure
Il pacchetto di misure GRANDI OPERE
Infrastrutture, obiettivo 11­12 miliardi l' anno Il
rilancio delle infrastrutture (43 miliardi)
passerà per un fondo ad hoc che ogni anno
sarà alimentato con lo 0,3% del Pil (5,4
miliardi l' anno), mentre due miliardi l' anno
arriverebbero dal Fondo sviluppo coesione.
Per il resto fondi Ue, Bei e fondi pensioni.
Si viaggerebbe a una velocità di 11­12 miliardi
all' anno SEMPLIFICAZIONI Meno burocrazia
e tempi certi per il settore dell' edilizia In arrivo
una robusta semplificazione i n edilizia. Si va
dai poteri sostitutivi in caso di paralisi
amministrativa al silenzio­assenso certificato
dagli sportelli edilizi, fino al regolamento
edilizio standard unico per tutti gli 8mila
comuni. E soprattutto la liberalizzazione
integrale per i lavori in casa RIFORME
APPALTI N u o v o codice semplificato per
adeguarsi all' Europa La riforma degli appalti
dovrebbe arrivare con un disegno di legge
delega. Che dovrà per recepire le direttive Ue
24 e 25 del 2014.
Obiettivo: semplificazione secondo criteri di
delega varati dalla commissione Nencini. Si
dovrebbe passare dai 600 articoli che
attualmente compongono Codice degli appalti e regolamento attuativo a circa 200 ECOBONUS
Risparmio energetico, «stabili» le detrazioni al 65% Uno dei capitoli del pacchetto sblocca­Italia
riguarda la stabilizzazione dell' Ecobonus, la detrazione al 65% per la riqualificazione energetica e il
risparmio, per ora prorogati dalla legge di stabilità per il 2014 fino alla fine di quest' anno. Con le regole
attuali da gennaio 2015 lo sconto passerà al 50% Le opzioni per i tagli ORIZZONTE PIÙ LUNGO
Incentivi da 20 a 24 anni La prima opzione offerta agli operatori dell' energia fotovoltaica con impianti di
potenza superiore ai 200 chilowatt prevede che la tariffa sia erogata non per un periodo di 20 anni ma di
24 anni dall' entrata in esercizio degli impianti, ed è ricalcolata secondo la percentuale di riduzione
indicata in una tabella allegata al decreto: si va dal 25% di riduzione dell' incentivo se questo ha un
periodo residuo di 12 anni per passare al 21% di taglio nel caso di un periodo residuo di 15 anni per
scendere al 17% di riduzione oltre il diciannovesimo anno.
RIMODULAZIONE Tagli progressivi in 20 anni Fermo restando il periodo di erogazione ventennale, la
tariffa viene rimodulata prevedendo un primo periodo di fruizione di un incentivo ridotto rispetto all'
attuale e un secondo periodo di fruizione di un incentivo incrementato. Le percentuali di rimodulazione
sono stabilite con decreto del ministro dello Sviluppo economico, sentita l' Autorità per l' energia, da
emanare entro il 1º ottobre 2014 «in modo da consentire, nel caso di adesione di tutti gli aventi titolo all'
opzione, un risparmio di almeno 600 milioni di euro all' anno per il periodo 2015­2019».
SFORBICIATA Tagli secchi a tutti i sussidi Anche questa opzione prevede il mantenimento del periodo
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
di erogazione ventennale, ma la tariffa «è ridotta di una quota percentuale dell' incentivo riconosciuto
alla data di entrata in vigore del decreto, per la durata residua del periodo di incentivazione» secondo le
seguenti quantità: al 5 per cento per gli impianti da 200 chilowatt a 500 kW; al 7 per cento per gli
impianti da 500 kW a 900 kW; al 9 per cento per gli impianti di potenza nominale superiore a 900 kW.
PARACADUTE Un aiuto finanziario I beneficiari di incentivi possono cedere una quota, fino a un
massimo dell' 80%, a un acquirente «selezionato tra i primari operatori finanziari europei» con criteri
stabiliti dall' Authority per l' energia. L' acquirente selezionato subentra ai beneficiari nei diritti a
percepire gli incentivi pluriennali salva la prerogativa dell' Autorità di «esercitare annualmente anche
avvalendosi del soggetto deputato all' erogazione degli incentivi, l' opzione di acquisire tali diritti».
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Il Sole 24 Ore
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Consiglio dei ministri. Renzi ha presentato le linee­guida, ora la consultazione ­ Il decreto a fine
agosto.
Sblocca­Italia, cantieri per 43 miliardi e
liberalizzazione dei lavori in casa
Giorgio Santilli ROMA. Non solo rilancio delle
infrastrutture ma anche liberalizzazione totale
dei lavori in casa, stabilizzazione dell'
ecobonus del 65% per il risparmio energetico,
rilancio della riqualificazione urbana e di siti
industriali «modello Bagnoli», anche con la
previsione d i a r e e f r e e tax, regolamento
edilizio standard per tutti gli 8mila comuni,
piani per la banda larga e per l' efficienza
energetica degli edifici pubblici alimentati con
fondi Ue. Un malloppo di quasi 500 pagine di
misure fitte fitte che è rimasto, però, fuori della
porta del Consiglio dei ministri. Per lo sblocca­
Italia fortemente voluto dal premier ieri c' è
stato un primo giro di tavolo in Cdm per
illustrare le linee­guida e i capitoli principali
che dovrebbero prendere la forma di un paio
di provvedimenti (un decreto legge e un
disegno di legge) e vedere la luce nel primo
Consiglio dopo la pausa estiva, a fine agosto.
Renzi ­ che dovrebbe illustrare il pacchetto
oggi per avviare una forma di consultazione
pubblica ­ ha confermato l' obiettivo principale
di rilanciare cantieri per 43 miliardi di cui oltre
30 nel triennio 2015­2017. È passata la linea di
un fondo infrastrutture che ogni anno sia
alimentato con lo 0,3% del Pil (5,4 miliardi l' anno), mentre due miliardi l' anno arriverebbero dal Fondo
sviluppo coesione. Per il resto fondi Ue, Bei, anche fondi pensione. Si viaggerebbe a una velocità di 11­
12 miliardi l' anno.
Il governo vuole individuare una trentina di grandi opere prioritarie per dare corpo alla riforma della
legge obiettivo.
Si tratterà di opere prevalentemente comprese nei corridoi europei. In cima alla lista ci saranno due
opere ferroviarie: la Napoli­Bari per cui il governo pretende che l' apertura dei cantieri avvenga nel 2015
e non nel 2018 come previsto ora e l' alta velocità Brescia­Verona­Padova per cui sono previsti circa
2,5­3 miliardi di finanziamenti.
A confermare l' urgenza e la priorità delle due opere, saranno nominati altrettanti commissari di governo
incaricati, con adeguati poteri sostitutivi, di superare i colli di bottiglia progettuali e autorizzativi attuali.
Nell' elenco delle priorità ci saranno comunque tutte le principale opere "europee", dal Brennero al terzo
valico alla Torino­Lione.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Ma il messaggio più forte che il premier vuole mandare con le linee­guida dello sblocca­Italia è una
robusta semplificazione nel settore edilizio. Poteri sostitutivi in caso di paralisi amministrativa, silenzio­
assenso certificato dagli sportelli edilizi, contenimento dei poteri di autotutela dell' amministrazione
(anche nei casi di Dia e Scia), regolamento edilizio standard unico per tutti gli 8mila comuni e
soprattutto liberalizzazione integrale per i lavori in casa. Una novità dovrebbe arrivare, per esempio, sui
mutamenti di destinazione d' uso che oggi sono per lo più regolati da leggi regionali: una norma
nazionale che li liberalizzasse pienamente supererebbe lo spezzatino regionale e la diversità di regime
da zona a zona.
Un capitolo pesante dovrebbe riguardare la riqualificazione urbana con una particolare attenzione ai siti
industriali. Il governo ha in mente forme di sperimentazione su pochi casi scelti, con un rilancio, in
positivo, del «modello Bagnoli»: non è chiaro se il rilancio riguarderebbe anche lo strumento delle
società di trasformazione urbana (Stu). Quel che invece sarebbe un perno dell' intervento è un
commissario di governo che svolga le funzioni di coordinamento e di accelerazione dell' iter
amministrativo d' intesa con gli enti locali interessati. Una sorta di cabina di regìa alla francese che
potrebbe decidere anche interventi in deroga agli strumenti urbanistici sulla base di un piano condiviso.
Si punta anche a rilanciare le free tax zone per accrescere la convenienza alle nuove localizzazioni.
Tutto da verificare il capitolo sulle sovrintendenze per cui Renzi vorrebbe una razionalizzazione degli
interventi e dei pareri. Anche in questo caso, Palazzo Chigi potrebbe assumere poteri sostitutivi di
fronte a conflitti fra più ministeri o fra più amministrazioni, ma l' obiettivo sarebbe soprattutto quello di
ridurre le ridondanze dei pareri delle sovrintendenze, evitando che si ripeta più volte un parere su aree
che già lo abbiano avuto. In questo modo il premier vorrebbe eliminare una quota consistente di
sovrapposizioni e reiterazioni.
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GIORGIO SANTILLI
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Il Sole 24 Ore
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I PUNTI SALIENTI Gli obiettivi Il tentativo della
commissione reginoale Antimafia è quello di ...
I PUNTI SALIENTI Gli obiettivi Il tentativo della
commissione reginoale Antimafia è quello di
moralizzare la vita pubblica e prevenire le
infiltrazioni criminali Ineleggibilità Il codice
prevede che i deputati regionali rinviati a
giudizio per reati di particolare gravità siano
ineleggibili alle cariche di componente dell'
Ufficio di presidenza dell' Assemblea
regionale, del collegio dei questori e degli
uffici di presidenza delle commissioni
Comunicazione I destinatari di procedimento
di prevenzione o di procedimento per reati di
criminalità di tipo mafioso e per reati contro la
pubblica amministrazione devono comunicarlo
al presidente della regione o al presidente dell'
Assemblea regionale.
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Il Sole 24 Ore
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Codice antimafia. L' ente prende esempio dalle imprese.
Regione Sicilia adotta l'«etica» di Confindustria
Nino Amadore PALERMO Trasparenza nei
comportamenti, sanzioni per quei deputati che
cambiano casacca, divieto di ricevere regalie,
sanzioni severe per i deputati che sono stati
rinviati a giudizio. Ma anche obblighi per i
burocrati regionali come quello di dichiarare
gli incarichi ricevuti e i relativi compensi, per
gli amministratori locali e i n g e n e r e p e r i
componenti dell' apparato della complessa
macchina pubblica siciliana. Sono alcuni
passaggi del Codice etico varato dalla
commissione regionale Antimafia presieduta
da Nello Musumeci: un disegno di legge di 38
articoli votato all' unanimità destinato a
diventare legge entro l' anno.
Un Testo unico che ha come riferimento il
modello del Codice etico varato da
Confindustria sul piano d e l l e r e g o l e d i
comportamento finalizzate a moralizzare la
v i t a pubblica e p r e v e n i r e l e i n f i l t r a z i o n i
criminali. «Si tratta ­ spiega Musumeci ­ del
primo serio tentativo da parte di un consiglio
regionale di darsi regole stringenti per
autoregolamentarsi. Ma dà anche regole all'
apparato burocratico perché è chiaro che non
vi può essere contiguità tra la politica e un
certo tipo di imprenditoria senza la mediazione della burocrazia. Per una volta la Sicilia, spesso citata a
esempio di malcostume, prova a darsi una serie di norme che possono diventare un esempio. La
politica può finalmente fare la propria parte prevenendo l' illegalità e compiendo scelte immediate a
seguito di provvedimenti giudiziari evitando così di delegare alla magistratura». Il codice prevede, per
esempio, che i deputati regionali rinviati a giudizio per reati di particolare gravità siano ineleggibili alle
cariche di componente dell' Ufficio di presidenza dell' Assemblea regionale siciliana, del collegio dei
questori e degli uffici di presidenza delle commissioni legislative e speciali. Non solo: nel caso in cui un
provvedimento di rinvio a giudizio intervenga nei confronti del deputato che ricopre quelle cariche il
soggetto decade con effetto immediato. E poi: i destinatari di procedimento di prevenzione o di
procedimento per reati di criminalità di tipo mafioso e per reati contro la pubblica amministrazione
devono comunicarlo al presidente della regione o al presidente dell' Assemblea regionale. In questi casi
l' amministrazione pubblica deve assicurare l' adozione sollecita di tutti i provvedimenti disciplinari
previsti.
Uno degli obiettivi del Codice etico è quello di ridare credibilità a una regione e al «suo tessuto
economico ­ spiega ancora il presidente della commissione regionale antimafia ­ oggi penalizzato nel
contesto internazionale dall' immagine negativa di un territorio soggetto a pressioni criminali, in cui si
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
governa troppo spesso fuori dalle regole». Risponde a questo obiettivo, tra gli altri, la previsione di
rotazione periodica triennale per i dipendenti della regione siciliana che lavorano in settori esposti al
rischio di infiltrazioni di tipo mafioso. Altro punto importante è quello che riguarda il finanziamento dell'
attività politica: «Non si può accettare ­ si legge nel Codice ­ alcun sostegno finanziario o qualsiasi altra
utilità direttamente o indirettamente collegata alla propria attività politica e amministrativa». Altro
intervento di moralizzazione è quello che riguarda il fenomeno del trasformismo e i continui cambi di
casacca da parte dei deputati regionali siciliani: nell' ipotesi di passaggio del deputato regionale a un
gruppo parlamentare diverso da quello di origine è prevista la revoca del contributo al gruppo
parlamentare di successiva iscrizione.
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Il Sole 24 Ore
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Governance. Varata la nuova legge quadro all' insegna della semplificazione.
Campania regione laboratorio
Vera Viola NAPOLI Dopo 32 anni la Campania
si dota di una legge per il turismo che
rivoluziona la precedente organizzazione,
rivelatasi inadeguata. Il Consiglio regionale,
infatti, ha dato il via libera definitivo al testo
proposto dall' assessore regionale al Turismo,
Pasquale Sommese.
Dalla nuova norma si attende una spinta allo
sviluppo di un settore che, per opinione
comune, dovrebbe diventare la principale
attività economica, avendo la regione grande
potenziale di attrazione turistica, grazie a
bellezze naturali e alla eccezionale dotazione
di arte e monumenti.
«La Campania, consapevole di avere un
grande patrimonio culturale e paesaggistico,
c o n q u e s t a l e g g e c r e a u n
sistema,semplificando e guardando alle
numerose opportunità che l' Europa offre. Ma
soprattutto punta ad assumere un ruolo di
traino dell' intero Sud per il rilancio del
turismo. Adesso tocca al governo nazionale
passare ai fatti e investire realmente sull'
industria delle vacanze che è l' unico vero
volano di sviluppo».
La nuova norma cancella con un sol colpo di
spugna l' intera vecchia governance del settore (15 aziende speciali più cinque Ept, Enti per il turismo).
Riattribuisce alla Regione il proprio ruolo di programmazione, per poi dotarla di un braccio operativo:
l'«Agenzia regionale per la promozione del Turismo e dei beni culturali della Campania».
Questa recepisce l' indirizzo strategico che la Giunta regionale definisce in sede di piano triennale e
conferma o modifica con il piano annuale. Sulla base dell' indirizzo politico ricevuto, l' Agenzia
organizza attività di promozione in Italia e all' estero, garantendo unitarietà, coordinamento ed efficacia
degli interventi. Il personale dell' Agenzia sarà, per legge, quello proveniente da Aziende ed Enti
disciolti.
Il territorio viene poi diviso e organizzato in "Ambiti territoriali turistici omogenei" ciascuno dei quali
dovrà dotarsi di un "Polo territoriale locale".
Questo è un' associazione di soggetti pubblici e privati che operano nel settore. Essi devono
provvedere a migliorare la qualità dei servizi, sostenere interventi infrastrutturali, valorizzare le risorse
locali. In essi avranno un forte ruolo operativo i Comuni e le Città metropolitane. Ma anche, per la prima
volta, gli attori privati.
Rimarranno in vita le Associazioni Pro Loco il cui ruolo la nuova normativa regionele intende, anzi,
valorizzare riconoscendo loro un valore sociale.
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Il Sole 24 Ore
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VERA VIOLA
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Industria delle vacanze ai raggi X. Francia e Spagna restano leader in Europa.
Competitività frenata da fisco e divari territoriali
Sotto accusa gli aumenti della tassa comunale di soggiorno.
Vincenzo Chierchia Il settore turistico sta
tornando nell' agenda del Governo, con il varo
di un articolato pacchetto di misure (si veda Il
Sole 24 Ore di ieri), a sostegno della rete di
accoglienza e di riassetto di una governance
ormai obsoleta. Il timone delle politiche per il
turismo resta però saldamente in mano alle
Regioni, ed ognuna va un po' per conto suo.
Intanto è in dirittura d' arrivo un appuntamento
globale come l' Expo a Milano nel 2015 che
dovrebbe attirare nella Penisola almeno oltre
20 milioni di visitatori, in aggiunta ai circa 45
che normalmente arrivano. E il viaggio che Il
Sole 24 Ore si appresta a compiere tra le
principali destinazioni turistiche del nostro
Paese costituirà un momento puntuale di
verifica sul territorio dello stato di salute dell'
industria delle vacanze, in um momento chiave
per il settore come l' estate.
Le aspettative per la stagione 2014 non sono
particolarmente positive, a causa anche del
maltempo che ha investito sia il Nord che il
Sud. Una buona mano arriva, comunque, dagli
stranieri, mentre resta il nodo pesante della
domanda interna in stagnazione da tempo.
I problemi da risolvere restano la capacità di
attrarre nuovi turisti e le strategie di rilancio della domanda nazionale. Il sistema turistico italiano ­ come
ricordano le analisi del World economic forum che ci collocano al 18° posto in Europa e al 26° nel
mondo ­ detiene la maglia nera della competitività in rapporto alle potenzialità. Nel mirino degli
imprenditori c' è il fisco, locale e nazionale, che crea pressioni sui prezzi.
«Da tempo chiediamo che la tassa di soggiorno sia trasformata in city tax ­ dice Renzo Iorio, presidente
di Federturismo­Confindustria ­ e che venga applicata a tutte le imprese turistiche prevedendo di
destinare almeno il 50% del gettito a investimenti per la salvaguardia, fruibilità e attrattività dei territori.
Se questi soldi servono realmente ­ prosegue Iorio ­, bisogna avere il coraggio di dire che l' imposta
deve essere pagata da tutte le imprese del turismo e che deve servire per la promozione del paese e
non per coprire i buchi di bilancio degli enti locali».
L' Italia soffre particolarmente la sfida di Francia e Spagna. E il Parlamento transalpino ha recentemente
bocciato l' aumento della tassa di soggiorno lanciando un chiaro segnale d' intesa con il Governo. «La
scelta francese ­ ha affermato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca ­ è un esempio per l'
Italia».
Invece no. Il Comune di Roma, ad esempio, ha deciso di portare la tassa fino a sette euro pro­capite a
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
notte negli hotel di lusso da settembre; a Venezia gli aumenti della tassa partono da ottobre. Le
associazioni degli imprenditori turistici invece da anni si battono per una perequazione fiscale in Italia ­
comprendendo anche lo spinoso tema dell' Iva ­ ai livelli di Francia e Spagna. L' ennesima beffa ­
dicono da Federalberghi ­: la conferma nel decreto competitività del tetto all' utilizzo del contante a mille
euro.
Resta il fattore offerta. L' Italia si ritrova una capacità ricettiva da leader nel mondo: circa 34mila alberghi
con oltre 2 milioni e 250mila letti, ma ­ come si rileva dai dati Federalberghi ­ la fascia medio­alta del
mercato conta 393 "cinque stelle" e 5.354 "quattro stelle". La quota delle grandi catene internazionali
resta bassa e il tasso di occupazione delle camere resta contenuto: in pratica tre camere su dieci
restano vuote.
«Il credito d' imposta e i provvedimenti per la riqualificazione delle imprese ricettive sono giusti, ma
tardivi e insufficienti ­ dice Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo­Confesercenti ­. Attendiamo
provvedimenti idonei alla destagionalizzazione, a partire dalla riforma del calendario scolastico e il
ripristino dei buoni vacanza.
Sempre che i nostri concessionari di spiaggia non siano costretti ad abbandonare le concessioni
demaniali e ai nostri esercenti della somministrazione non sia proibito svolgere le loro attività all' aperto.
Facciamo fatica ad essere ottimisti o addirittura soddisfatti».
La struttura delle imprese turistiche è in espansione: 432mila realtà con un incremento del 2,1% negli
ultimi due anni. La spesa degli stranieri vale 33 miliardi e nel 2014 cresce di oltre il 5%, ma il 60% è
concentrato tra Lazio, Lombardia, Veneto e Toscana; il Sud vale meno del 20%.
Gli italiani spendono per i viaggi all' estero 20 miliardi l' anno su un totale di 63 miliardi in totale.
Un milione gli occupati (­2%).
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VINCENZO CHIERCHIA
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
L' ANALISI.
Urgente il recupero del primato perduto
Vincenzo Chierchia È da tempo che si discute
sulle strategie per il recupero di una
leadership perduta. Negli Anni 70 l' Italia era
leader mondiale nel turismo, oggi siamo al
quinto posto per volumi di turismo estero
attratti e siamo incalzati da vicino da Turchia e
Germania, dopo essere stati sorpassati dalla
Cina già da anni. L' Italia è al sesto posto nel
mondo (stime Onu) per la spesa dei turisti
stranieri ed anche in questo caso pare vicino il
sorpasso da parte di Thailandia, Germania,
Gran Bretagna e Hong Kong.
Per un Paese come l' Italia, che è stato la culla
storica del turismo, sarebbe un ulteriore
smacco. Culla del turismo ma non dell'
industria turistica evoluta, ed è questo il punto.
Il settore non è povero di risorse. È
frammentato in maniera abnorme, manca un
vero coordiameto tra le Regioni, sono di fatto
assenti iniziative su vasta scala di promozione
della domanda interna. Il riassetto dell' Enit,
per promuovere l' Italia all' estero, è appena
partito.
Le Regioni vanno in ordine sparso. E così l'
efficacia degli interventi si disperde.
Il comparto dei tour operator è sotto pressione.
Così come quello del trasporto aereo. Nel comparto alberghiero ci sono numerosi dossier aperti di
catene in difficoltà e si potrebbe tranbquillamente affermare che i principali operatori ricettivi sono di
fatto le banche.
Il pacchetto del Governo è un segnale importante ma non basta. Per un settore che vale nel complesso
almeno 198 miliardi di euro (stime Wtti) ossia l' 11% del Pil ci vorrebbe una strategia paese forte e con
obiettivi chiari, per recuperare competitività in maniera omogenea e sui fronti più avanzati e innovativi.
Tutto questo finora è mancato. Il proliferare di enti e soggetti collegati al turismo, se ne contano circa
15mila in totale, ha invece disperso un volume di investimenti stimato in otre 6 miliardi l' anno. Al punto
tale che nella graduatoria delle stime di crescita 2014 del Wtti (che raggruppa a livello mondiale gli
oepratori del settore) l' Italia è solo al 158° posto e si piazza in 177° posizione se si considerano le
aspettative sulla crescita a lungo termine del peso del comparto viaggi e turismo sul Pil. Serve dunque
una scossa forte.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Ue. Una lettera a Juncker scioglie la riserva.
Lady Pesc, Renzi candida Mogherini
ROMA Il premier Matteo Renzi sembra pronto
ad ingaggiare un braccio di ferro per
sostenere la candidatura del ministro degli
Esteri Federica Mogherini ad Alto
rappresentante per la politica estera e di
difesa europea. Renzi è pienamente
consapevole del fatto che questa posizione
riaprirà tutto il domino delle nomine europee
(anche quelle che sembravano sicure), ma
questa era l' unica carta che poteva giocare
riservandosi un piano B (altro nome e altro
portafoglio) per una fase successiva del
negoziato.
Così, a poche ore dalla scadenza della
deadline fissata dal presidente della
Commissione Ue Jean­Claude Juncker che
aveva chiesto a Renzi di sciogliere entro il 31
luglio la riserva sul candidato italiano per l'
esecutivo europeo, il presidente del Consiglio
ha inviato ieri a Juncker una lettera in cui
formalizza il nome della Mogherini nonostante
nei giorni scorsi avesse fatto trapelare di
essere indisponibile a indicare il candidato o la
candidata prima di avere l' assicurazione che l'
Alto rappresentante spetta a un socialista e a
un italiano. Ora la partita delle nomine tra
Roma e Bruxelles è davvero ancora tutta da giocare, e quella che il presidente del nuovo esecutivo
Juncker dovrà condurre con i partner Ue rischia di conseguenza di arrivare ai tempi supplementari
facendo slittare l' insediamento del nuovo esecutivo Ue al 2015.
«Caro presidente ­ scrive Renzi ­ desidero informarla che il governo italiano ha deciso di designare
Federica Mogherini, attuale ministro degli esteri, come candidato al ruolo di Alto rappresentante e
vicepresidente della Commissione europea». Poco prima, alla direzione del Pd, Renzi aveva respinto al
mittente le accuse di accondiscendenza della Mogherini nei confronti della Russia. Accusa «da
respingere al mittente» perché Mogherini «sta facendo un grande lavoro». Secondo il premier è giusto
applicare le sanzioni a Mosca ma «abbiamo bisogno di tenere aperto il canale di discussione con la
Russia, nel rispetto delle sanzioni che abbiamo dato. Stiamo cercando di dire che da un lato ci sono
valori non negoziabili e dall' altro la necessità di tenere aperto un canale di dialogo».
Renzi ribadisce, in altre parole, che il ruolo di Mr (o Mrs) Pesc spetta ai socialisti e in particolare all'
Italia. L' altra concorrente a quella poltrona è fino ad ora l' ex commissaria bulgara Kristalina Georgieva
del Ppe, paradossalmente rafforzata dalla crisi di governo dopo le dimissioni del premier Plamen
Oresharski che la sosteneva tiepidamente. Il nuovo governo di transizione nel quale figura anche il
Gerb, partito vicino ai popolari, potrebbe appunto rilanciare la candidatura della Georgieva. Anche se, in
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
quanto a rapporti con la Russia, lei ne ha avuti nel passato molto più della Mogherini avendo studiato a
Mosca ed essendo responsabile dei rapporti con la Federazione russa negli organismi internazionali
per i quali ha lavorato. Uno scontro, quello Mogherini­Georgieva, che rischia di rivoluzionare tutto il
"Cencelli" europeo e ridisegnare il mosaico delle nomine. Questo scenario è ben presente a Renzi in
continuo contatto con il rappresentante a Bruxelles Stefano Sannino e in particolare con il commissario
pro tempore Ferdinando Nelli Feroci. Non è escluso che, al di là della lettera, il governo abbia pronte
altre carte come quella di Massimo D' Alema per il commissario al Commercio estero.
Ge. P.
Em. Pa.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
INCASSI, INCOGNITE E ALIQUOTE.
Quer pasticciaccio sui dati di Imu e Tasi
L a Tasi costa più dell' Imu? «No», sembra
suggerire un' analisi statistica diffusa ieri dal
ministero dell' Economia, in cui si spiega che
sull' abitazione principale gli incassi sono
crollati del 29% rispetto all' Imu 2012, e che
sugli altri immobili la somma di Imu e Tasi è
p r a t i c a m e n t e u g u a l e a l l a v e c c h i a Imu.
Attenzione, però. Nello studio si ricorda che la
Tasi è ancora un' incognita, perché quasi
6mila Comuni su 8mila non hanno deliberato
in tempo per l' acconto di giugno e non è
possibile stimare quali aliquote sceglieranno;
nelle tabelle si scopre poi che, sull' abitazione
principale, i contribuenti nei Comuni che hanno
deliberato sono 5,8 milioni, mentre erano 7,1
milioni per l' Imu, e quindi una flessione nell'
importo totale è ovvia. Anche perché l' acconto
Tasi di giugno è stato piuttosto confuso, per
usare un eufemismo, le delibere dei Comuni
hanno fissato le scadenze più disparate, lo
stesso Governo è intervenuto a "bloccare"
sanzioni e interessi per i ritardatari e non
esistono ancora numeri effettivi su quanti
pagamenti manchino all' appello. C' è un dato
complessivo, però, che dà qualche indicazione
i n p i ù : l ' a c c o n t o Imu­Tasi d i g i u g n o ,
nonostante il suo carattere parziale, da abitazioni principali è altri immobili ha portato in cassa 10,2
miliardi, mentre quello del 2012, pagato in tutti i Comuni, ne aveva portati 9,9 (lo dice un' altra indagine
delle Finanze). Preoccupante? Sì, soprattutto per le case di valore medio­basso che non sono più
tutelate dalle detrazioni fisse dell' Imu. Le case di valore più alto, invece, non hanno nulla da temere,
perché per loro la Tasi sarà sicuramente più leggera della vecchia imposta.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Finmeccanica esce dal Sistri e salva Selex
Finmeccanica salva il futuro della controllata
Selex Service Management e si sgancia dal
programma Sistri, i l servizio progettazione e
gestione del sistema integrato per la sicurezza
e tracciabilità dei rifiuti. Selex non proseguirà
oltre la scadenza contrattuale del 30
n o v e m b r e . M o v i t o ? L a S e l e x Service
Management ha rischiato a più riprese il
fallimento, sventato solo grazie a continui
innesti di capitale da parte della controllante.
Ancora una volta responsabile dell'
impossibilità di realizzare alcunchè nel Bel
P a e s e è i l v e z z o d e l l a pubblica
amministrazione d i c o m p l i c a r e l e c o s e
semplici, di non pagare il dovuto e di cambiare
le regole del gioco in corsa. La società spiega
infatti che la causa del disimpegno sono «i
numerosi interventi sul Sistri, avvenuti senza
alcun coinvolgimento della società, che
avrebbero comportato un enorme squilibrio
contrattuale». Qualche esempio? «Oneri
aggiuntivi sostenuti a seguito di modifiche
normative richieste dal ministero per l'
Ambiente, mancati pagamenti di fatture
emesse e numerose proroghe all' entrata in
vigore del sistema». È l' Italia, bellezza! (L.Ser.
)
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1 agosto 2014
Pagina 29
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Dal Governo.
A Milano il record di fondi per gli sconti
Milano «pigliatutto» nelle assegnazioni del
«Fondo Tasi» da 625 milioni di euro, in base
alla metodologia esaminata mercoledì dalla
Conferenza Stato­Città. Nel capoluogo
lombardo finiscono 89,4 milioni di euro, cioè
quasi il 15% delle risorse messe a
disposizione solo quest' anno dalla legge di
stabilità per aiutare i sindaci a pareggiare i
c o n t i c o n l a v e c c h i a Imu sull' abitazione
principale e a introdurre qualche sconto per le
case di valore più basso. A distanza seguono
Napoli (37,2 milioni) e Torino (36,7), mentre a
Genova finiscono 27 milioni e a Roma 22,6.
I numeri, diffusi ieri dal ministero dell' Interno
insieme alla nota illustrativa della metodologia
che li ha definiti, si spiegano prima di tutto con
il livello raggiunto dalle aliquote Imu nel 2013.
Il «fabbisogno» di ogni ente è misurato in base
all' Imu sull' abitazione principale che si perde
e alla Tasi non esercitabile sugli altri immobili
perché l' Imu è già al massimo o vicina al
massimo. Più sono state alte le aliquote dell'
Imu 2013, quindi, più cresce il «fondo­Tasi».
Questa dinamica è parzialmente corretta dalla
stima sul fabbisogno delle detrazioni, ma
naturalmente non può cambiare il criterio
generale. Resta da capire, ora, come influiranno queste cifre sui tanti Comuni che devono ancora
decidere le aliquote Tasi e Imu, e che forse speravano in qualcosa di più.
G.Tr.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il bilancio provvisorio
Il bilancio provvisorio 9,9 miliardi 7,1 milioni
5,8 milioni 10,2 miliardi L' acconto 2012 La
vecchia platea La nuova platea L' acconto
2014 È il gettito dell' acconto 2012 dell' Imu,
versata in tutti i Comuni da prime case e altri
immobili Sono i contribuenti che pagarono l'
Imu prima casa 2012 nei 2.178 Comuni con
delibera 2014 puntuale Sono i proprietari di
prima casa che hanno pagato la Tasi negli
stessi 2.187 Comuni È il gettito della prima
rata dell' Imu in tutti i Comuni e della Tasi nei
2.178 Comuni con delibera I NUMERI.
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Pagina 29
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Fisco e immobili. Il ministero dell' Economia ha diffuso il primo consuntivo sui pagamenti in
scadenza al 16 giugno e il confronto con due anni fa.
Imu­Tasi, incassati già 10,2 miliardi
Superati i 9,9 miliardi del 2012 ­ Mancano ancora le decisioni sul tributo sui servizi in
6mila Comuni.
Gianni Trovati MILANO L' acconto di Imu e
Tasi pagato il 16 giugno scorso vale 10,2
miliardi di euro, cioè 300 milioni in più dei 9,9
miliardi raccolti dalla sola Imu "in formula
piena" nel 2012. Due anni fa, però, l' Imu s i
pagò subito in tutti i Comuni, mentre la Tasi è
ancora una cenerentola del gettito, perché solo
2.178 Comuni hanno deliberato in tempo per
la prima rata di giugno, e anche l' Imu si deve
ancora stabilizzare perché gli acconti sono
stati basati sulle aliquote dell' anno scorso,
mentre i nuovi parametri entreranno in gioco
nei versamenti di dicembre.
Si può riassumere così il confronto statistico
fra l' Imu del 2012 (quella del 2013 è viziata
dall' abolizione dell' imposta sull' abitazione
principale) e la Iuc del 2014, diffuso ieri dal
dipartimento Finanze.
Anche se in termini di gettito vale ancora poco,
il nodo politico è naturalmente rappresentato
dalla Tasi e, in particolare, dal suo peso sull'
abitazione principale, ma qui il confronto dice
ancora poco.
Le tabelle offrono un primo dato, in base al
quale i proprietari di abitazioni principali dei
2.178 Comuni c o n l e delibere pubblicate i n
tempo si sono visti chiedere un' imposta totale (Tasi più Imu residua sulle abitazioni «di lusso») da 1,16
miliardi, cioè il 29,3% in meno rispetto agli 1,64 miliardi chiesti dall' Imu nel 2012 negli stessi Comuni.
La flessione, però, dipende prima di tutto dal numero dei paganti, scesi dai 7,1 milioni del 2012 ai 5,8 di
quest' anno. A cambiare la platea sono intervenuti infatti molti fattori: anche nei Comuni che hanno
deciso in tempo per il versamento del 16 giugno, infatti, le scadenze fissate per il pagamento sono state
le più disparate (a Bologna, per esempio, i termini scadevano ieri, a Bari la delibera ha rimandato tutto
al 16 dicembre, e così via), e alla fine il polverone è stato tale da spingere lo stesso Governo a stoppare
di fatto sanzioni e interessi per i ritardatari.
Qualche riflessione in più, allora, si può condurre guardando alla distribuzione dei contribuenti per fasce
di versamento, e agli importi pagati pro capite. Prima di tutto, come previsto, si è molto assottigliata la
fascia dei proprietari chiamati a versare importi alti, perché sulle case di valore catastale più elevato la
Tasi è sempre assai più leggera dell' Imu: nel 2012 il 12,3% dei proprietari, cioè quelli che abitano nelle
case considerate dal Fisco più pregiate, avevano versato oltre 450 euro, mentre la stessa sorte è
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1 agosto 2014
Pagina 29
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
toccata solo al 7,7% dei contribuenti Tasi.
Si sono infittite, invece, le fasce di versamento più basso, e naturalmente gli importi pro capite non
cambiano rispetto al 2012. In particolare cresce la quota di chi ha versato fra 50 e 150 euro anche
perché, come ricorda lo stesso documento ministeriale, l' Imu aveva una detrazione fissa da 200 euro
(che esentava in automatico 5 milioni di case) mentre la Tasi ha sconti opzionali e lasciati ai Comuni.
Che succederà, quindi? Di fronte a questa domanda, lo stesso ministero si ferma, spiegando che «il
gettito Tasi potrebbe aumentare se i quasi 6mila Comuni che non hanno provveduto entro il 23 maggio
stabilissero aliquote superiori all' 1 per mille». A Roma e Milano, per citare i due Comuni maggiori che
ancora mancano al censimento ministeriale, e che da soli abbracciano un decimo dei contribuenti
italiani, l' aliquota già decisa è quella massima del 2,5 per mille, temperata da detrazioni che però non
riguarderanno tutti i contribuenti. In questi e in altri casi i soldi per le detrazioni arriveranno dalla super­
aliquota applicata agli altri immobili, che quindi vedranno crescere il conto rispetto alla vecchia Imu: su
questo fronte, nel parziale censimento effettuato dal ministero, per ora i gettiti si equivalgono rispetto al
2012.
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GIANNI TROVATI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Cdm.
Tabacchi, primo sì alla riforma delle accise
Marco Mobili Giovanni Parente Primo via
libera del Governo alla riforma delle accise sui
tabacchi. Il Consiglio dei ministri ha approvato
lo schema di Dlgs (attuativo della delega
fiscale) che ora passerà all' esame delle
commissioni Finanze di Camera e Senato per
ricevere i pareri.
La riforma prevede l' introduzione dell' onere
fiscale minimo. Si tratta di una voce
comprensiva di Iva (al 22%) e accise destinata
a sostituire la componente variabile delle
accise sui tabacchi. L' onere fiscale minimo
ammonterà a 170 euro al chilogrammo e si
applicherà a tutte le marche di sigarette per le
quali accise e Iva (al 22%) sono inferiori a tale
importo.
Ma non è finita. Dal prossimo anno arriverà
anche l' aumento della «componente
specifica», che sarà calcolata sul cosiddetto
Wap (il prezzo medio ponderato) e, salvo
nuove modifiche in Parlamento, passa dal 7,5
al 10 per cento. Con queste modifiche, l'
incasso per l' Erario su 100 euro di tabacchi
venduti passerà dal 58,5% attuale al 58,7% dal
1° gennaio.
Intanto, però, da oggi i fumatori dovranno fare i
conti con gli aumenti previsti dal provvedimento del direttore dell' agenzia Dogane­Monopoli del 15
luglio scorso che punta a ottenere maggiori entrate per 23 milioni nel 2014 e 55 milioni dal 2015
richieste dal Dl 91/2013 (articolo 14, comma 3).
Così l' accisa minima sulle sigarette passerà da 125,70 a 126,80 euro al chilogrammo convenzionale
(circa mille sigarette), l' accisa minima sui trinciati salirà da 105,30 a 108 euro al chilogrammo e il
prelievo complessivo toccherà quota 58,6 per cento. I rincari si scaricheranno sui consumatori. A farne
le spese una delle sigarette più vendute: la Chesterfield.Dal listino ufficiale della Fit (Federazione
italiana tabaccai), da oggi ci vorrano 10 centesimi a pacchetto sia per le confezioni da 10 che da 20
"bionde".
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GIOVANNI PARENTE
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1 agosto 2014
Pagina 30
Il Sole 24 Ore
Enti locali
L' operazione. In arrivo 105mila lettere alle persone fisiche e 50mila email alle società.
Rimborsi fiscali più veloci per chi comunica l' Iban
Francesca Milano MILANO «C' è un rimborso
per te». Con una lettera inviata per posta
o r d i n a r i a l ' a g e n z i a d e l l e Entrate s t a
informando circa 105mila contribuenti che è
pronto un rimborso fiscale per loro e che, per
velocizzarne l' erogazione, è possibile farsi
accreditare l' importo sul conto corrente
comunicando il proprio Iban all' agenzia delle
Entrate.
Le persone fisiche interessate da questa
nuova tornata di rimborsi sono 105mila: tra
queste ci sono coloro che hanno presentato il
modello 730 in mancanza di un sostituto d'
imposta tenuto a effettuare i conguagli (come,
per esempio, chi ha perso il lavoro).
Alle persone fisiche si aggiungono circa
50mila società che hanno richiesto il rimborso
dell' Ires con la dichiarazione annuale dei
redditi o con la domanda telematica legata all'
indeducibilità forfettaria dell' Irap (articolo 6 del
Dl 185/2008): per comunicare con queste
imprese l' Agenzia sta inviando una email alla
casella Pec che la società ha comunicato a l
Registro delle imprese.
Due sono le opzioni per fornire l' Iban alle
Entrate: a t t r a v e r s o i servizi t e l e m a t i c i
disponibili sul sito www.agenziaentrate.it, accedendo alla propria area autenticata; oppure tramite gli
uffici dell' Agenzia, presentando allo sportello il modello per la richiesta di accreditamento disponibile
presso gli stessi uffici o sul sito internet.
«Per evitare il rischio di phishing ­ si legge nel comunicato delle Entrate ­ l' Agenzia non accetta Iban
per posta, email o via Pec». Sempre per motivi di sicurezza, l' Agenzia non invia mail o messaggi cui
sono allegati file da compilare e trasmettere, né software e applicazioni da scaricare su computer o
dispositivi mobili.
«Fornire all' Agenzia il proprio Iban ­ spiegano l' amministrazione ­ è il modo migliore per accelerare i
tempi del rimborso: anziché impiegare alcuni mesi per arrivare a destinazione, arriva sul conto del
beneficiario in maniera veloce e sicura, senza alcun aggravio economico per il contribuente».
Questa modalità di rimborso è un' opportunità sempre valida per cittadini e società, anche se fino ad ora
non era mai stata inviata da parte delle Entrate una esplicita richiesta.
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FRANCESCA MILANO
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1 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il piano del governo. Sotto tiro le frodi internazionali ­ Il 61% delle contestazioni dalla GdF
riguarda già ora l' esterovestizione.
Lotta all' evasione, incassi in salita
Da gennaio ad aprile recuperati 3,5 miliardi ­ Resta lontano l' obiettivo dei 15 miliardi.
Marco Mobili Giovanni Parente ROMA Lotta
all' evasione tutta in salita per il 2014. L'
obiettivo di incassare 2 miliardi in più rispetto
ai 13 recuperati lo scorso anno, come indicato
dal Governo con il decreto Irpef, resta difficile
da centrare. Almeno stando ai primi dati del
2 0 1 4 r i p o r t a t i n e l l a b o z z a d e l piano
antievasione (anticipato ieri da «Il Sole 24
Ore») che l' Esecutivo si appresta a
presentare alle Camere.
Tra incassi da ruoli e versamenti diretti nei
primi quattro mesi del 2014 sono entrati nelle
casse dell' Erario 3,5 miliardi di euro, pari al
2,9% in più rispetto a quanto incassato nel
2013. Se questa percentuale dovesse restare
costante e la si proietta sull' intero 2014 alla
fine dell' anno rischierebbero di mancare all'
appello quasi 900 milioni rispetto ai due
aggiuntivi chiesti dal Governo.
A frenare la corsa degli incassi del Fisco fino
ad aprile scorso sono stati soprattutto i ruoli
risultati in discesa rispetto ai primi quattro
mesi del 2013 di oltre l' 8%. Dei 3,5 miliardi
incassati da gennaio ad aprile, 3,3 arrivano dai
versamenti diretti (+13,8% rispetto al 2013)
mentre i restanti 2,2 miliardi sono arrivati dai
ruoli. Con una riduzione di circa 200 milioni rispetto all' anno precedente. A completare il quadro, come
riporta la bozza del piano antievasione, la frenata della riscossione coattiva che si è ridotta del 7,6 per
cento. Una frenata comunque giustificabile dal blocco delle azioni esecutive di Equitalia disposte dalla
legge di Stabilità per dar spazio alla rottamazione delle cartelle.
Per alzare l' asticella a 15 miliardi di incassi complessivi come chiesto dal Governo, il Fisco dovrà
spingere sempre più sulla qualità dell' azione di accertamento.
Nel corso del 2013 l' indice di successo ha toccato il 94,2%: su 713.313 controlli eseguiti dall' agenzia
delle Entrate circa 672mila hanno dato esito positivo. Vicini al 100% gli oltre 4.777 controlli effettuati
sugli enti non commerciali e oltre il 98% di positività per le verifiche su medie imprese e grandi
contribuenti.
Tutto ancora da mettere a punto il redditometro o meglio l' accertamento sintetico del reddito. In termini
di positività dei controlli le Entrate hanno registrato la percentuale più bassa (93,4%) che si è
inevitabilmente riflessa sui risultati di incasso: su 21.535 accertamenti solo 12.161 hanno visto l'
adesione dei contribuenti o sono stati definiti per acquiescenza. Della maggiore imposta accertata pari
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
a 359 milioni, nel 2013 l' incasso della maggiore imposta definita si è assestato a 102 milioni. Come si
legge nella bozza del piano gli accertamenti sintetici hanno dovuto scontare le continue modifiche e gli
aggiustamenti in corsa del nuovo redditometro, come ad esempio il parere del Garante della privacy
giunto a fine novembre 2013 sulla conformità del nuovo strumento al trattamento dei dati personali alla
loro protezione. Nonostante tutto questo sul redditometro il Fisco non sembra, però, mollare la presa.
Nei primi quattro mesi gli accertamenti sintetici del reddito sono stati già 873, anche se poi in termini di
risultati la maggiore imposta accertata ha toccato i 14 milioni di euro con una maggiore imposta media
accertata di circa 13mila euro.
La caccia agli evasori totali e alle frodi, soprattutto internazionali, resta comunque tra gli obiettivi
principali per centrare gli obiettivi indicati dal Governo.
Una caccia condotta in continuità con quanto già fatto negli ultimi anni e sapendo dove andare a
"cercare". Sugli evasori totali, i dati 2013 della Guardia di Finanza riportati nel rapporto evidenziano che
tra gli 8.047 evasori totali scoperti il 22,5% opera nel commercio all' ingrosso e al dettaglio, il 20,5%
nelle costruzioni, l' 8,5% tra le attività manifatturiere, il 6,1% tra i professionisti, oltre il 4% nel trasporto,
magazzino e tra le attività di alloggio e ristorazione.
Che il contrasto alle frodi, soprattutto internazionale, sia la pista giusta per agguantare la soglia 15
miliardi lo attestano i numeri dei primi quattro mesi del 2014.
Dall' attività della Guardia di Finanza contro operazioni di esterovestizione di persone e società, stabili
organizzazioni occulte di società estere, operazioni di transfer pricing emerge che nei primi quattro
mesi del 2014 sono state accertate maggiori basi imponibili per oltre 10,3 miliardi contro i 15,1 miliardi
del 2013. Sono le esterovestizioni a ricoprire la quota maggiore di contestazioni (il 61% degli importi
accertati da inizio anno). I principali casi di evasione internazionale, che come ricordano le Fiamme
Gialle pesa per un terzo (29%) sull' evasione complessiva scoperta, sono stati scovati in Lussemburgo
(24% dei casi) e in Svizzera (13%).
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GIOVANNI PARENTE
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Il Sole 24 Ore
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Decreto Pa. Primo via libera della Camera con la fiducia: viene cancellato il trattenimento in
servizio anche per i dirigenti.
Statali, pensione d' ufficio a 62 anni
Limiti più alti per i medici (almeno 65 anni) e per primari e professori universitari.
Claudio Tucci ROMA Cancellazione dell'
istituto del trattenimento in servizio (quelli in
corso sono fatti salvi fino al 31 ottobre ­ per i
magistrati la deadline è posticipata al 31
dicembre 2015). Pensionamento d' ufficio
anche per i dirigenti al raggiungimento dei 62
anni, a patto che raggiungano i requisiti
contributivi (42 anni e 6 mesi per gli uomini e
41 anni e 6 mesi per le donne). Per i dirigenti
medici e del ruolo sanitario del Ssn la
risoluzione unilaterale del rapporto non potrà
comunque avvenire prima del compimento dei
65 anni, che salgono a 68 anni per i primari e
per i professori universitari (questi ultimi
potranno comunque concludere l' anno
accademico, ma nell' ateneo dovrà scattare l'
assunzione di almeno un nuovo professore o
di un ricercatore a tempo determinato).
La Camera ha confermato la fiducia al
Governo e acceso semaforo verde al Dl Madia
che riorganizza la pubblica amministrazione. I
voti a favore sono stati 286, 132 no, due gli
astenuti. Il provvedimento passa ora all' esame
del Senato (già oggi potrebbe iniziare l' iter in
commissione Affari costituzionali), e va
convertito in legge entro il 24 agosto (pena la
decadenza).
La maggioranza ha difeso l' impianto del decreto, ampiamente modificato in sede referente.
Dichiarazioni positive sulle nuove norme sono state rilasciate da esponenti di Pd, Ncd e Sc. Critiche
invece sono arrivate da Fi (per l' ex ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, le nuove norme
«non sono una riforma, ma un grande imbroglio»). E un giudizio negativo è stato espresso anche dal
M5S e dai sindacati del pubblico impiego (Fp­Cgil, Cisl­Fp, Uil­Fpl e Uil­Pa), che in una nota congiunta
hanno parlato di misure piuttosto modeste «a partire dalla staffetta generazionale che doveva produrre
15mila nuovi assunti, ma a conti fatti interesserà una platea minuscola, meno di 600 dipendenti,
magistrati esclusi».
Ma da palazzo Vidoni difendono le nuove regole che consentiranno, spiegano, un ampio turn­over a
favore dei giovani. E (potenzialmente) idoneo a rafforzare il ricambio generazionale è anche il ripristino
di «Quota96» (se la misura rimarrà in piedi) per consentire a circa 4mila insegnanti rimasti bloccati al
lavoro dall' arrivo della legge Monti­Fornero di poter andare in pensione già a settembre. La questione,
però, è tutt' altro che risolta con il Mef che ha criticato le coperture individuate dalla commissione
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Bilancio della Camera e che consistono in un rafforzamento degli obiettivi di spending review e tagli
lineari.
Tra le altre misure, idonee a favorire il ricambio generazionale, c' è pure la norma che introduce il
divieto di affidare incarichi a soggetti, pubblici e privati, in quiescienza. Qui però la disposizione è stata
un po' ammorbidita in sede referente: l' incarico a un pensionato potrà essere concesso. Ma solo se
gratuito, e al massimo della durata di un anno. Il provvedimento riscrive poi la disciplina della mobilità
obbligatoria nella pubblica amministrazione. Il trasferimento da un' amministrazione all' altra potrà
avvenire entro un distanza massima di 50 chilometri. Ma è stata introdotta una deroga per i dipendenti
con figli di età inferiore a tre anni che hanno diritto al congedo parentale e per i dipendenti che possono
fruire dei permessi lavorativi retribuiti per l' assistenza di un parente o di un affine disabile, i quali
possono essere trasferiti dalla propria attività lavorativa sono con il loro consenso.
Rientrano però in gioco i sindacati nell' individuazione dei criteri per gli spostamenti. Sul fronte, invece,
del demansionamento si specifica che si può far "arretrare" un dipendente fino a un solo livello. Mentre
si conferma la riduzione del 50% per ciascuna associazione sindacale, di distacchi, aspettative e
permessi.
Il dl fa poi ordine sul fronte Authority, resta in piedi l' ipotesi di accorpamento delle sedi, ma solo se non
vengono rispettati i nuovi vincoli: il 70% del personale deve essere concentrato nel "quartier generale".
Ma non è solo una questione di immobili, nel mirino ci sono anche la cariche: ecco che i dirigenti usciti
da Banca d' Italia, Ivass e Consob nei due anni successivi non possono ricoprire ruoli nei soggetti
regolati.
Novità infine per le Camere di commercio. Il dimezzamento delle somme dovute dalle imprese ci sarà,
anzi la prospettiva è l' abolizione, ma arriverà con gradualità, solo nel 2017, come richiesto da
Unioncamere. Un emendamento ha infatti spalmato il taglio in tre tranche (per il 2015 la sforbiciata ­
35%, per il 2016 ­40%).
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CLAUDIO TUCCI
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Italia Oggi
Enti locali
Riforme, Renzi: non è il remake dei 101 che tradirono Prodi. Pronti a correggere l' Italicum.
Governo ko con il voto segreto
Dimissioni Cottarelli? Il premier: avanti anche senza di lui.
L' incidente alla fine c' è stato, in una nuova
giornata campale in senato sulle riforme
istituzionali. Il governo, infatti, è stato battuto
con voto segreto, sull' emendamento proposto
dalla Lega Nord che affida a palazzo Madama
la competenza sui temi della famiglia e del
matrimonio, su quelli della salute e su quelli
etici previsti dagli articoli 29 e 32 della Carta.
L' emendamento 1.1979 è passato con 154 sì,
147 no, e 2 astensioni. Il Governo aveva
espresso parere negativo mentre i relatori
avevano presentato pareri contrastanti:
favorevole quello di Roberto Calderoli (Ln),
contrario quello di Anna Finocchiaro (Pd). Un
incidente che ha scosso il Partito democratico.
Un pessimo remake in Senato
#laricaricadei101» ha scritto su Twitter
Francesco Nicodemo, responsabile
comunicazione del Pd, ricordando l' episodio
dei 101 parlamentari che votarono contro
Romano Prodi durante le votazioni per l'
elezione del presidente della Repubblica. Al
centro delle polemiche è finito il presidente del
Senato, Pietro Grasso. Il capogruppo dem
Luigi Zanda lo ha attaccato duramente per
aver concesso il voto segreto sull'
emendamento proposto dal senatore della
Lega Stefano Candiani e per la gestione dell'
Aula: «Le norme sul voto segreto non sono state previste per dare scorciatoie politiche e per la tutela
del franco tiratore politico e non morale», ha detto Zanda.
Parole alle quali, la seconda carica dello Stato alla ripresa dei lavori ha replicato così: «Ho rispettato
nella forma e nella sostanza le regole della costituzione e il nostro regolamento e senza che venissero
piegati a interessi di parte», «continuerò così anche a costo di scontentare le parti». Le parole del
presidente del Senato non sono bastate a placare le proteste delle opposizioni, che hanno chiesto la
ripetizione del voto. Grasso ha sospeso la seduta per qualche minuto, e successivamente ha convocato
la conferenza dei capogruppo, durante la quale, avrebbe anche ipotizzato l' intervento delle forze di
polizia in caso di tumulti. Parole forti il cui senso il portavoce del presidente ha poi chiarito così: «Si
riferiva agli assistenti d' aula che il regolamento, all' articolo 69, definisce polizia del Senato».
Impossibile per il premier, Matteo Renzi, far finta che nulla è accaduto al senato.
L' emendamento alle riforme passato col voto segreto non è il remake dei 101, ma nel merito lascia l'
amaro in bocca: ci possono essere dissensi, ma viene scritta una pagina non positiva quando ci si
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Italia Oggi
Enti locali
nasconde dietro il voto segreto», ha detto il premier durante la riunione della Direzione del Pd a Largo
del Nazareno. «La riforma del Senato è straordinariamente importante e storica, stiamo mettendo fine a
anni di bicameralismo perfetto», ha spiegato.
Ai dissenzienti della maggioranza e alle opposizioni che hanno protestato e continuano a farlo sulla
cosiddetta norma del canguro (in caso di bocciatura di un emendamento saltano tutti gli altri sullo
stesso argomento), Renzi ha detto che il Pd ha e avrà «uno stile sulle riforme, che non è evitare il
canguro, ma la lumaca: le riforme non devono diventare l' ennesima discussione su cui stare anni e
anni, noi abbiamo voglia di cambiare» la Carta «assieme ai cittadini». Poi, tanto per far capire che le
divisioni e i malumori covano ovunque, il presidente del consiglio ha sottolineato che la bocciatura dell'
emendamento sulle riforme «non è vicenda tutta interna al Pd anzi oggi scommetterei che sono stati
altri a votare contro il governo nel segreto dell' urna». Poi, anche per tacitare i critici che parlano di
derive autoritarie, Renzi ha sottolineato: «Non ho mai visto degli autoritari proporre un referendum alla
fine del percorso delle riforme. Non si sono mai viste le polemiche come quelle di queste ore». Il
premier ha anche smentito qualsiasi ipotesi di accordo segreto con il leader di Forza Italia, Silvio
Berlusconi: «Il Patto del Nazareno è un atto parlamentare, può piacere o no, si può cambiare o no, ma
non è segreto». Renzi conta di avere un mandato dalla direzione «per apportare alcune modifiche all'
accordo sulla legge elettorale». Al Senato, ha continuato, bisogna «cercare di alzare un po' la soglia per
il premio di maggioranza» e «introdurre le preferenze». I correttivi» all' Italicum si possono fare ma
lavorando insieme ai contraenti del patto». E ha dato il via libera del Pd alle preferenze: «Qualora ce ne
fosse la possibilità, davanti all' ipotesi di introdurre le preferenze credo che il Pd dovrebbe tornare
indietro rispetto alla posizione che ha tenuto fin qui».
Potrebbe andarsene. Tornare al Fondo monetario internazionale, istituzione che lo ha visto crescere fino
a diventare chief economist e poi direttore delle politiche fiscali e anche capo della delegazione
incaricata di vigilare sull' attuazione, da parte dell' Italia, delle riforme suggerite da Ue, Bce e appunto
Fmi.
Sì, perché Carlo Cottarelli, commissario per la spending review, questa volta ha davvero perso la
pazienza. Quando il parlamento ha destinato altri possibili risparmi individuati dal commissario per
finanziare il pensionamento di 4.000 professori che non avevano potuto lasciare il lavoro a causa della
Legge Fornero, Cottarelli ha deciso di postare sul suo blog un avvertimento chiaro. «Se si usano tutti i
soldi per coprire nuove spese», è la sintesi del pensiero dell' ex chief economist, «è impossibile
pensare che poi si possano tagliare le tasse sul lavoro e le imprese», priorità assoluta per l' effettivo
rilancio dell' economia. «Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la
copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste,
attraverso tagli lineari delle spese ministeriali», ha spiegato Cottarelli.
Questa pratica sembra sia utilizzata per finanziare il pensionamento di alcuni lavoratori arrivati alla
cosiddetta quota 96 e tenuti in servizio in base alle regole di pensionamento vigenti e il totale delle
risorse che sono state spese prima di essere state risparmiate per effetto di queste decisioni ammonta
ora a 1,6 miliardi per il 2015 Tecnicamente, la copertura c' è. Ma questa è in realtà costituita da tagli
lineari», e quindi non sarà possibile, secondo Cottarelli, ridurre le tasse sul lavoro se non con nuova
coperture. Cottarelli, interpellato dall' Ansa sulle sue possibili dimissioni, non ha voluto commentare: «Il
lavoro continua, non ho niente da segnalare», ha fatto sapere. A Cottarelli ha fatto riferimento Renzi.
«Rispetto e stimo Cottarelli: farà quello che crede. Ma non è Cottarelli il punto fondamentale: la
spending review la facciamo anche se va via, dicendo con chiarezza che i numeri sono quelli».
Le commissioni Industria e Ambiente della camera cominceranno oggi a votare gli emendamenti
presentati al decreto competitività. Gli emendamenti da esaminare sono oltre 620.
Sul tavolo c' è un pacchetto di 14 modifiche proposte dallo stesso esecutivo, a cominciare da un
emendamento che ripristina il tetto dei 240mila euro per gli stipendi dei manager pubblici delle società
quotate (la deroga per i manager pubblici era stata inserita nel testo durante il passaggio in Senato). Il
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Italia Oggi
Enti locali
governo chiede poi, tra l' altro, lo stop dei 535 milioni di euro destinati a Poste italiane e la cancellazione
della norma che aboliva il limite dei mille euro per l' uso del contante per stranieri e turisti in Italia.
«La situazione economica dell' Italia e dell' Ue è meno favorevole delle attese di inizio anno, con
crescita più bassa e riflessi sui conti pubblici». Lo ha detto il ministro dell' economia, Pier Carlo Padoan,
in una conferenza stampa, spiegando che «questa situazione richiede ancora di più uno sforzo» per
sostenere l' economia e l' andamento della finanza pubblica.
Per la crescita servono «misure di lungo termine.
Il parlamento non ha elettogli 8 membri laici e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ne ha
preso atto, dichiarando il Consiglio superiore della magistratura, (che sarebbe dovuto decadere ieri)
nella sua attuale composizione, "prorogato di diritto».
Il presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino (Pd), è il nuovo presidente della Conferenza
delle regioni.
Vicepresidente è il governatore della Campania, Stefano Caldoro (Pdl). Lo ha deciso la Conferenza dei
presidenti delle regioni. «La riforma del Senato è il primo obiettivo», ha detto Chiamparino. «Avere un
luogo politico nel quale lo Stato e le autonomie locali possano confrontarsi è l' unico modo per una
autonomia vera di regioni ed enti locali e per garantire l' unità del nostro paese».
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EMILIO GIOVENTU E GIAMPIERO DI SANTO
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Pagina 8
Italia Oggi
Enti locali
Una cosa è certa: il social­network FutureDem non si riconosce nelle idee di Bersani o Orfini.
Renziani di idee, non di fatto
Si dicono la generazione 2.0 del Pd, dai 16 ai 30 anni.
Guai a chiamarli renziani, «è un' etichetta che
rifiutiamo, il nostro progetto è autonomo e
indipendente» vanno ripetendo. Però sono nati
sull' onda delle primarie 2012, quando tiravano
la volata a Matteo Renzi. Due anni fa erano
solo dei ragazzi affascinati dalla politica e dall'
ex sindaco di Firenze, che in tanti hanno
sostenuto alle primarie del 2012. Poi, nel 2013,
con un incontro tenutosi ­ guarda un po' ­ a
Firenze si sono strutturati, «ma il nostro
gruppo è nato dai social­network, senza non
saremmo nemmeno qui a parlarne».
Eccoli qua i FutureDem, giovani tra i 16 e i 30
anni, generazione 2.0 del Pd, inevitabilmente
più inclini alle idee di Renzi che a quelle di
Pier Luigi Bersani o di Gianni Cuperlo, anche
se ci tengono a non finire nel frullatore delle
correnti e sotto­correnti del Pd e non farsi
bollare come renziani di chissà quale rito. Il
fine settimana scorso in quasi 150 si sono
riuniti a Mestre (Venezia) dove hanno tenuto la
loro seconda Summer School all' insegna dello
slogan (e ovviamente hashtag) «Cambiare il
mondo», convention alla quale hanno preso
parte, tra gli altri, esponenti di primo piano del
Pd come il responsabile nazionale degli Enti
locali, Stefano Bonaccini, e la presidente del
Friuli­Venezia Giulia, Debora Serrachiani, che
è pure vicesegretaria del partito. Due renziani, dunque, seppure non della primissima ora.
Giulio Del Balzo, vent' anni da Gallarate, iscritto all' Università Luiss di Roma dove studia «Scienze
politiche in inglese», come ci tiene a precisare, è il presidente di questa associazione un po' fuori dagli
schemi classici di partito. Anzi, un po' allergica a certe liturgie di apparato. «Mi sono avvicinato al Pd
quando avevo 15 anni, al Liceo conobbi un ragazzo che era nel partito e mi propose di fondare un
circolo dei Giovani democratici in città. Avevo già una passione per la politica, mi piaceva l' idea di
incanalarla in qualcosa di costruttivo, così sono entrato nel Pd senza alcun parente precedentemente
impegnato in politica». Ripete infatti di essere un «nativo democratico, con me non porto nessuna
tradizione delle due chiese storiche, né quella comunista né quella democristiana. Siamo nati anche per
questo: portare avanti un' idea riformista e liberale nel partito della sinistra».
Domanda.
Del Balzo, non ho capito: siete o no un' associazione del Pd? Siete o no l' associazione dei
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Italia Oggi
Enti locali
giovani renziani?
Risposta.Noi ci riconosciamo nel Pd, ma siamo un' associazione autonoma. Non facciamo riferimento a
Renzi, questa è stata una semplificazione giornalistica. Abbiamo, sì, messo in rete ragazzi che hanno
sostenuto Renzi, ma lui stesso ha detto che bisogna smetterla di dividersi sui cognomi, occorre
dibattere sui contenuti. È chiaro, con il mondo di Renzi c' è grande dialogo e anche collaborazione su
alcuni progetti, ma ci stiamo sviluppando in maniera indipendente, il nostro progetto va oltre la singola
persona. C' è un apprezzamento generale per la linea di Renzi, ma la voglia di cambiamento è forte, e
pretendiamo di più dal governo viste le promesse che sono state fatte.
D. Però siete nati dopo l' esperienza delle primarie del 2012, a sostegno di Renzi...
R. Sì. Non proveniamo dagli organi dirigenti del partito. Coi social­network è accaduto che un militante
18enne di Gallarate come me ha avuto la possibilità di mettere in rete altri ragazzi e creare un progetto
liberale e riformista tra i giovani del Pd, dal momento che non esisteva.
D. E i Giovani Democratici?
Il braccio giovanile, e ufficiale, del partito come l' ha presa?
R. Sono troppi appiattiti sulle posizioni dei Giovani turchi, controllati da quella corrente politica e con un
rapporto privilegiato con Matteo Orfini, presidente del Pd. Per noi serviva un corpo intermedio per
confrontarsi, tutto è nato da una idea mia e di Mattia Peradotto di Forlì. Entrambi proveniamo dai
Giovani Democratici, ma con i FutureDem si sono avvicinati al Pd tanti ragazzi che nemmeno facevano,
o fanno tuttora parte del partito.
D. Come sono i rapporti con i Giovani Democratici?
R. Noi siamo un' associazione culturale e politica, loro un' associazione di partito.
Detto ciò, diversi ragazzi di Future Dem fanno parte dei Gd e siamo diventati un punto di riferimento
importante anche per loro. Tuttavia, così come il Pd raccoglie diverse anime, lo stesso dovrebbe fare
anche la Giovanile, che invece in questi ultimi anni si è chiusa nelle strutture di partito, imitandone in
peggio le dinamiche interne e non garantendo un vero pluralismo.
Quando siamo nati, i Giovani Democratici inizialmente non accettavano un' associazione autonoma
come la nostra, che non fosse controllata da loro dirigenti, che non rientrasse nelle loro dinamiche come
invece succede per Fds (Federazione degli studenti) e Run (Rete universitaria nazionale). Queste
associazioni sono spesso guidate dalla stessa classe dirigente della Giovanile, mortificando la loro
autonomia. Ultimamente, comunque, i Giovani Democratici hanno avuto molte aperture nei nostri
confronti, a causa anche della gestione fallimentare che ha ridotto la partecipazione dei giovani nel
partito e ha portato alle elezioni politiche 2013 il Pd a essere la terza forza politica tra i ragazzi, dopo
Grillo e Forza Italia.
D. Quindi FutureDem non è un' associazione per fare carriere nel partito?
R. No. L' impegno politico, che deve essere fatto con professionalità, non deve diventare una
professione a tempo indeterminato. Noi concepiamo l' impegno politico solo a termine, perché devi
sempre avere un' attività privata che ti garantisce un' alternativa.
Altrimenti, se fai politica e non hai alternative valide, non puoi batterti in buona fede per le tue idee,
finirai per anteporre sempre il tuo interesse personale. Spesso anche i giovani del Pd concepiscono l'
impegno in politica, e nell' organizzazione, come un' occasione per sistemarsi da qualche parte.
D. In vista delle primarie per le regionali, sosterrete qualche candidato in giro per l' Italia?
R. In Calabria, dove si vota in autunno, sosteniamo Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro di 32
anni, candidato alle primarie del centrosinistra. Non sosterremo comunque in maniera automatica i
candidati renziani, anche perché sono diventati talmente tanti i renziani, che in mezzo ci sono finiti troppi
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trasformisti, persone che provano a utilizzare la faccia e il nome di Renzi per portare avanti il proprio
interesse personale.
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GIOVANNI BUCCHI
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1 agosto 2014
Pagina 11
Italia Oggi
Enti locali
Per ostacolare la futura candidatura a sindaco di Milano della sua vice Lucia De Cesaris.
Pisapia vuole avvelenare i pozzi?
Introducendo la storia delle religioni nelle elementari.
Anche pochi giorni fa Giuliano Pisapia,
sindaco milanese a capo di una vecchia giunta
arancione, cioè il centrosinistra comprendente
Sel e persino Rifondazione comunista, h a
detto di non sapere se si ricandiderà o meno,
consapevole com' è della freddezza dei
renziani che governano il Pd di Milano e della
Lombardia, che gli preferirebbero la sua vice,
la brava Ada Lucia De Cesaris. Il primo
cittadino pare però intenzionato a vendere
politicamente cara la pelle e qualcuno, fra i
piddini, sospetta che voglia addirittura
avvelenerare i pozzi, rendendo difficile la
successione.
Non si spiega altrimenti il progetto che un suo
assessore fedelissimo, il titolare della Pubblica
istruzione, Francesco Cappelli, tecnico
chiamato da Pisapia, vuol lanciare nel 2015:
introdurre l' insegnamento della storia delle
religioni nella scuola elementare.
La proposta, riportata ieri dalla cronaca
milanese di Repubblica, appare innocua: una
sperimentazione semestrale per insegnare ai
piccoli milanesi i fondamenti buddisti,
scintoisti, ebraici, islamici, induisti e via
dicendo. «Prima le nostre nuove generazioni
sviluppano la conoscenza diffusa delle
religioni», ha chiosato Cappelli, «e prima, da
adulti, saranno capaci di vivere il dialogo». E del resto, a guardar bene, anche Pisapia aveva avanzato
una proposta simile, per i bambini più grandicelli, dalla terza elementare in avanti, ma Cappelli,
essendo uomo di scuola, per aver fatto il preside tutta la vita, s' è preso la briga di andare oltre:
macché, si insegni già in prima elementare.
«Entro Natale», ha ribadito l' assessore allo stesso giornale, «speriamo di aver già sottoposto la
proposta alle scuole e di aver raccolto alcune adesioni. L' ideale sarebbe partire a gennaio con un
progetto pilota in un paio di scuole per ogni zona, per poi estendere il programma da settembre anche
nelle altre scuole che vorranno aderire».La baldanza di assessore e sindaco pare fatta apposta per
oscurare il problema: il rischio che l' iniziativa confligga con l' insegnamento della religione cattolica,
previsto dal Concordato, e del quale le famiglie degli alunni possono avvalersi o meno.
Dove andrà a collocarsi l' insegnamento di «storia delle fedi», come l' ha chiamato Cappelli? E l'
arcidiocesi di Milano come reagirà?
La diocesi è guidata dall' ex ciellino Angelo Scola, col quale i rapporti si erano fatti tesi già per il registro
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1 agosto 2014
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Italia Oggi
Enti locali
delle unioni civili e quello dei testamenti biologici, voluti entrambi da Pisapia, quasi più che per i tagli ai
finanziamenti alle scuole materne paritarie, cattoliche per lo più, perché i primi provvedimenti erano
totalmente ideologici e non necessari per un ente locale, mentre i secondi avevano ragioni oggettive di
tagli al bilancio.
Peraltro la mossa di Cappelli è perfettamente coerente col suo passato, essendo stato l' assessore a
lungo impegnato nel Cidi, il Centro di iniziativa democratica degli insegnati, l' associazione storica della
sinistra nella scuola. Ancora a marzo del 2011, da preside, Cappelli partecipava alle manifestazioni «a
difesa della scuola pubblica e della Costituzione», vere e proprie kermesse antiberlusconiane.
Quando Maria Grazia Guida, cattolica e piddina, vicesindaco e titolare della scuola, nel gennaio 2013
annunciò la propria candidatura nel Centro democratico di Bruno Tabacci, il sindaco non esitò un
secondo ad accettare le sue dimissioni. Non solo Pisapia volle Cappelli, anziché chiamare Anna
Scavuzzo, consigliera più votata della lista civica che portava il suo nome, ma cattolica e scout, e già
allora renziana, come tutti si aspettavano.
Il problema del rapporto coi cattolici è però centrale per le comunali del 2016. Per le consultazioni
potrebbe scendere in campo, sul fronte destro, l' attuale ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, Ncd,
ciellino doc, e il voto di chi va in chiesa potrebbe essere decisivo.
L' ennesima iniziativa di una certa sinistra militante non farebbe altro che fornire al centrodestra
argomenti contro il candidato piddino. Di qui, il sospetto e il timore, di qualche dirigente del Pd milanese
e lombardo, che prossimamente l' arancione di Palazzo Marino si tinga sempre più di rosso. Fino a
rendere l' acqua dei pozzi del centrosinistra imbevibile per chi verrà dopo.
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BONIFACIO BORRUSO
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Italia Oggi
Enti locali
Dalla camera ok al dl che punta sul ricambio generazionale per creare 15 mila nuovi assunti.
P.a., la riforma si fa più dolce
Attenuata la stretta sulle Cciaa. Mobilità obbligatoria soft.
Decreto p.a. al primo giro di boa. Grazie al
voto di fiducia, la riforma Madia ha tagliato il
traguardo della prima approvazione
parlamentare, incassando l' ok della camera
con 286 sì, 132 no e due astenuti. Sarà ora il
senato (impegnato sulla riforma costituzionale
che si sta rivelando un campo minato per il
governo Renzi) a decidere se lasciare
inalterato il testo o modificarlo, costringendo
Montecitorio a una nuova approvazione entro il
23 agosto. Il decreto legge (n. 90/2014) prende
le mosse dai 44 punti di riforma su cui Renzi
ha avviato una consultazione pubblica a fine
aprile. La parola d' ordine è svecchiare la p.a.
attraverso l' incremento del turnover e l'
abolizione dell' istituto del trattenimento in
servizio che secondo l' esecutivo dovrebbe
creare 15.000 nuovi ingressi nel pubblico
impiego.
Numeri che però il sindacato è tornato anche
ieri a contestare, ritenendo che la platea d i
beneficiari riguardi a conti fatti «600
dipendenti, magistrati esclusi».
«Con 400 mila posti di lavoro già persi in 10
anni e una previsione di pensionamento per
altri 250 mila nei prossimi 5, i nuovi ingressi
non supereranno i 150 mila da qui al 2019.
Risultato: 100 mila lavoratori in meno», hanno
scritto in un comunicato congiunto Cgil, Cisl e Uil. Nel passaggio alla camera il decreto è stato
significativamente modificato, con alcune correzioni in corsa come, per esempio, la rimodulazione del
taglio dei diritti pagati dalle imprese alle camere di commercio (che doveva essere dimezzato dal 2015
e invece sarà ridotto del 35% l' anno prossimo, del 40% nel 2016 e del 50% solo nel 2017). Altri parziali
dietrofront hanno riguardato la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro per i prof universitari e i
medici primari (che non scatterà a 62 anni, ma a 68) e la mobilità obbligatoria entro 50 km (da cui
saranno esonerati i dipendenti con figli sotto i tre anni). Tra le novità, la soppressione dell' Authority
lavori pubblici e dei Tar di Parma, Pescara e Latina.
PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO
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Italia Oggi
Enti locali
mineconomia.
P.a., fatture elettroniche in scioltezza
La fatturazione elettronica verso la p.a.
procede senza intoppi tecnici.
Nella sola prima metà di luglio il sistema di
interscambio (Sdi) ha ricevuto e gestito circa
77 mila fatture, di cui il 71% è stato inoltrato
agli enti interessati. Solo il 29%, pari a 22.475,
è stato scartato dal software per motivazioni
concernenti errori formali nella formazione dei
file. È quanto ha spiegato ieri il sottosegretario
all' economia, Enrico Zanetti, rispondendo
davanti alla commissione finanze della camera
a un' interrogazione presentata da alcuni
deputati del Movimento 5 Stelle. A partire dal 6
giugno scorso, infatti, è scattato l' obbligo di
fatturazione elettronica per le imprese e i
professionisti che cedono beni o prestano
servizi a ministeri, agenzie fiscali ed enti
nazionali di previdenza e di assistenza sociale.
Il quesito, che vedeva come primo firmatario
Sebastiano Barbanti, evidenziava
malfunzionamenti nel Sdi, l' infrastruttura
telematica attraverso la quale viaggiano le
fatture digitali.
In particolare, rilevavano i deputati istanti, vi
sarebbero difficoltà tecniche per gli uffici
periferici di procure e tribunali nel rilascio all'
emittente della ricevuta di consegna della
fattura elettronica trasmessa. Con l' effetto di
bloccare i pagamenti dei fornitori. Una problematica che però non sussiste, secondo l' esecutivo. Il Sdi,
gestito dall' Agenzia delle entrate in collaborazione con Sogei, risulta infatti «operativo e perfettamente
funzionante», rileva Zanetti, «come testimoniato dai dati ricavati dai sistemi informatici e regolarmente
pubblicati sul sito www.
fatturapa.gov.it». Con specifico riferimento al caso segnalato, riguardante la procura generale di
Bologna, il Sdi «ha trasmesso sia le fatture all' ufficio destinatario che le relative notifiche di consegna
agli operatori economici mittenti», osserva il sottosegretario. Nessuna difficoltà tecnica, quindi. Nel
periodo 6 giugno­19 luglio 2014 le fatture trasmesse a uffici del ministero della giustizia sono state
7.623: di queste 6.720 sono state regolarmente consegnate e 903 (pari al 12%) scartate dal sistema per
errori formali.
VALERIO STROPPA
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Italia Oggi
Enti locali
mef­entrate.
Convenzioni fiscali nel nulla
I lavoratori del fisco respingono al mittente le
convenzioni triennali 2014­2016 presentate dal
Ministero dell' economia.
La riunione tra Dipartimento delle finanze e
sigle sindacali di ieri a Roma si è conclusa con
una fumata nera. Tutte e sette le
organizzazioni di rappresentanza hanno
mostrato forti criticità sui piani delle Agenzie
delle entrate e delle dogane/monopoli (si veda
ItaliaOggi di ieri).
Nulla cambia nell' operatività degli uffici, ma
tra i 41 mila funzionari delle agenzie fiscali è
allo studio una serie di iniziative di protesta. «Il
fatto di essere ricevuti a fine luglio su delle
convenzioni che sono applicate dal 1° gennaio
è indicativo», commenta Roberto Cefalo (Flp­
Finanze), «in questi anni questi incontri si sono
sempre più svuotati di contenuti, riducendosi a
una mera presa d' atto. I recenti sviluppi
normativi, tra il dl n. 90/2014 e la delega
fiscale, avrebbero invece dovuto rendere il
confronto molto più importante.». Negativo
anche il giudizio del Salfi. «Prima ancora di
contestare il merito, fa specie che alla riunione
non fosse presente alcun sottosegretario del
Mef e neppure i direttori delle agenzie»,
afferma il segretario generale, Sebastiano
Callipo, «questo dimostra una totale caduta di
attenzione sulla macchina fiscale. Il piano delle Entrate non va certo nella direzione di migliorare il
rapporto fisco­contribuente, perché prevede un milione di controlli formali su quei soggetti che già
versano oltre il 90% del gettito, mentre il contrasto ai grandi evasori resta fermo, con l' enorme mole dei
dati finanziari inutilizzata e il redditometro ancora bloccato». Nel corso della riunione le sette sigle (Cisl­
Fp, Uil­Pa, Unadis, Fp­Cgil, Confsal­Salfi, Usb­Pi e Flp) hanno chiesto al direttore generale delle
Finanze, Fabrizia Lapecorella, un incontro urgente ai primi di settembre con un rappresentante del
governo e coi direttori delle agenzie. Si ricorda che nella convenzione Mef­Entrate è prevista l'
effettuazione ogni anno di 1,7 milioni tra accertamenti e controlli formali. L' obiettivo è incassare dalla
lotta all' evasione 10,2 miliardi di euro annui.
VALERIO STROPPA
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Pagina 26
Italia Oggi
Enti locali
Imposte per 1,7 mld
Più di 1,7 mld di euro.
Questo l' ammontare del gettito dell' imposta
sostitutiva sui maggiori valori delle quote di
partecipazione al capitale della Banca d' Italia,
versate al 18 giugno 2014.
A renderlo noto, ieri, l' amministrazione
finanziaria, tramite il sottosegretario all'
economia e alle finanze Enrico Zanetti, nel
corso del question time che è si è svolto in
commissione finanze alla camera. La risposta
è arrivata a seguito di un quesito inoltrato da
parte di Giovanni Paglia (Sel), avente a
oggetto l' ammontare del gettito relativo al
versamento dell' imposta sostitutiva delle
imposte sui redditi dell' Irap a seguito dell'
ultima riclassificazione contabile delle quote a
opera del dl 133/2013. A tale proposito, Zanetti
ha fatto presente come «le somme oggetto dei
quesito, sulla base dei versamenti effettuati
tramite F24 alla data del 18 giugno 2014,
risultano pari a circa 1,7 mld di euro a fronte di
una stima originaria annua di 1,794 mld».
Non è invece conoscibile l' attuale consistenza
del Fondo conti dormienti, ovvero di quel
fondo costituito per indennizzare i risparmiatori
che siano rimasti vittime di frodi finanziarie e
abbiano subito un danno ingiusto non
altrimenti risarcito.
«Ad oggi, infatti», ha evidenziato Zanetti in risposta a un quesito posto da Marco Causi (Pd) e
Alessandro Moretto (Pd), «l' ammontare del fondo è soggetto alla decurtazione degli importi da
rimborsare agli aventi diritto dei conti dormienti che ne abbiano fatto richiesta entro i termini decennali
di prescrizione. Essendo i rimborsi ancora in corso», ha concluso il sottosegretario, «non è al momento
possibile fare una stima della capienza né prevederne l' esito».
BEATRICE MIGLIORINI
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Pagina 27
Italia Oggi
Enti locali
Fisco, codice Iban per rimborsi sprint
Rimborsi fiscali sprint con l' accredito diretto
sul conto corrente. Questa la finalità con cui l'
A g e n z i a d e l l e entrate s t a c h i e d e n d o a i
contribuenti, attraverso Posta elettronica
certificata o posta ordinaria, di comunicare i l
codice I b a n a p p o s i t o . A r e n d e r e n o t a l '
operazione tramite una nota pubblicata s u l
sito, la stessa amministrazione finanziaria. Le
persone fisiche a essere interessate da questa
nuova tornata di rimborsi sono circa 105 mila
e, tra queste, ci sono coloro che hanno
presentato il modello 730 in mancanza di un
sostituto d' imposta tenuto a effettuare i
conguagli, cui si aggiungono circa 50 mila
società, che hanno richiesto il rimborso dell'
Ires con la dichiarazione annuale dei redditi o
con la domanda telematica legata all'
indeducibilità forfettaria dell' Irap.
L' invito indirizzato alle persone fisiche
usufruirà della cassetta delle lettere, mentre
quello rivolto alle aziende viaggerà, tramite
posta elettronica certificata, all' indirizzo Pec
della società presente nel registro delle
imprese.
L' Iban potrà essere fornito attraverso i servizi
online disponibili sul sito www.
agenziaentrate.it, oppure rivolgendosi agli
uffici territoriali delle Entrate presentando il
modello per la richiesta di accreditamento.
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Italia Oggi
Enti locali
Dalla commissione di garanzia ok al codice di autoregolamentazione della categoria.
I commercialisti sciopereranno
Braccia incrociate anche alla vigilia di una scadenza fiscale.
I commercialisti potranno scioperare fino a otto
giorni. Anche alla vigilia (ma in questo caso
solo per due giorni) di una scadenza fiscale e
senza la spada di Damocle di eventuali
sanzioni. È quanto prevede il «codice d i
autoregolamentazione delle astensioni
collettive dalle attività svolte dai dottori
commercialisti e dagli esperti contabili»
approvato dalla commissione di garanzia dell'
attuazione delle legge sullo sciopero nei
servizi pubblici presieduta da Roberto Alesse.
Un documento fortemente voluto dalle sette
sigle sindacali di categoria (Adc, Aidc, Anc,
Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico) che alla
fine dello scorso anno votarono all' unisono
una risoluzione per incrociare le braccia e
protestare contro la frequente schizofrenia
legislativa che porta a un cambiamento
continuo degli adempimenti fiscali. A danno,
tra le altre cose, proprio dei commercialisti.
Per questo motivo nel gennaio 2014 le
rappresentanze sindacali inviarono alla
c o m m i s s i o n e i l codice d
i
autoregolamentazione interno per avere il via
libera definitivo.
Nessuna protesta, infatti, può essere
organizzata se non dopo l' approvazione del
documento da parte dell' autorità vigilante. In
prima istanza l' autorità aveva respinto al mittente il documento sbarrando la strada a qualsiasi iniziativa
che si potesse riflettere negativamente nei confronti dell' amministrazione finanziaria e quindi dell'
erario. Rispetto a questo i commercialisti avevano risposto che era inaccettabile «nella prospettiva della
difesa dei diritti dei lavoratori delle libere professioni, conferire al legislatore l' illimitato potere di inibire,
con la fissazione di scadenze e sanzioni, qualsivoglia astensione della categoria, fino a configurare per
la stessa la sola possibilità dello sciopero virtuale. Un lungo braccio di ferro che ha portato a questo
risultato.
Che cosa prevede il codice.
Nel documento sono stabiliti i confini entro i quali i commercialisti e gli esperti contabili che vogliono
scioperare hanno diritto di muoversi, prevedendo fino ad otto giorni consecutivi, in un mese, di
astensione dell' attività professionale ma non più di due giorni del servizio di trasmissione telematica del
modello F24 per il pagamento dei tributi. Non solo, i professionisti dovranno indicare con un preavviso
di «almeno 15 giorni» i giorni di astensione, la durata e le motivazioni. Così come, si legge nel parere
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Italia Oggi
Enti locali
della commissione di garanzia, «la fissazione del termine di cinque giorni per la comunicazione della
revoca dell' astensione e l' inizio di quella successiva».
Considerata, poi, la funzione sociale dei professionisti e il possibile disagio che l' astensione
comporterebbe per l' erario, nell' approvare il documento la commissione ha dovuto identificare con
precisione i livelli essenziali di servizio da garantire. L' obiettivo è duplice: non mettere in difficoltà il
contribuente e trovare una corretta modalità di coniugare la serrata con le finestre temporali stabilite dal
legislatore.
Le prestazioni indispensabili. Durante il periodo di astensione il commercialista dovrà comunque
garantire l' orario minimo di apertura non inferiore alle due ore giornaliere, la predisposizione e la
consegna delle buste paga e del modello F24 per il pagamento dei tributi o contributi e delle
dichiarazioni fiscali e tributarie. Nei giorni della serrata, poi, il professionista sarà tenuto ad assistere,
predisporre e consegnare la documentazione in caso di accesso di organi ispettivi per accertamenti
fiscali e tributari o di deleghe dell' autorità giudiziaria in procedimenti penali e di prevenzione, in
procedimenti civili e amministrativi. Soddisfatte le sigle sindacali per un documento che, si legge in una
nota congiunta, «contempera la salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini utenti,
costituzionalmente tutelati, con l' insopprimibile diritto di astensione collettiva dei liberi professionisti. La
categoria si è dotata di uno strumento concreto ed efficace, il cui obiettivo non è certo limitato, come nel
caso di altre forme di autoregolamentazione, alla promozione e all' attuazione di azioni di protesta
puramente simboliche».
BENEDETTA PACELLI
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Italia Oggi
Enti locali
l' approfondimento.
Dagli studi di settore a Unico 2014, urge nuovo
calendario
In occasione delle prossime scadenze di
pagamento delle imposte appare utile
ricordare i possibili riflessi incrociati che la
congruità/coerenza agli studi di settore ovvero
l' effettivo reddito dichiarato possono avere nei
confronti dei contribuenti in occasione della
compilazione di Unico 2014: ­1) regime
sanzionatorio in materia di studi di settore: è
prevista una sanzione specifica per omessa
allegazione o infedele indicazione dei dati
rilevanti) e, in alcuni casi, l' Ufficio è legittimato
a effettuare un accertamento di tipo induttivo
che consiste nel determinare il reddito di
impresa sulla base di dati e notizie raccolti a
prescindere da quanto risulti dal bilancio e
dalle scritture contabili ovvero di avvalersi di
presunzioni prive dei requisiti di gravità,
precisione e concordanza. Se in seguito ad un
accertamento risulta un reddito superiore del
10% rispetto a quello dichiarato è prevista una
sanzione dal 150 al 300% dell' imposta da
applicarsi ai fini Irpef, Iva e Irap ovvero una
sanzione dal 100 al 200% dell' imposta dovuta
se in seguito ad un accertamento risulta un
reddito inferiore del 10% rispetto a quello
dichiarato.
Risulta sempre utile rammentare che ai sensi
delle sentenze della Cassazione a Sezioni
unite del dicembre 2009 n.
26635 e seguenti, lo studio di settore costituisce solamente una presunzione semplice e che tale
modalità di controllo deve obbligatoriamente transitare per il contraddittorio con il contribuente (il
contribuente può decidere di non partecipare al contraddittorio ma in caso di mancata partecipazione il
fisco è autorizzato ad emettere l' accertamento e il contribuente potrà comunque ricorrere al processo
tributario); ­2) regime «premiale» per congruità e coerenza: come ribadito dal Provvedimento delle
Entrate n. 85733 del 25 giugno 2014 i soggetti che dichiarano, anche a seguito di adeguamento, ricavi o
compensi pari o superiori a quelli risultanti dagli studi di settore beneficiano di una preclusione degli
accertamenti basati sulle presunzioni semplici, della riduzione di un anno degli ordinari termini di
decadenza per l' attività di accertamento e di un aumento a un terzo della soglia che consente di
procedere ad accertamento sintetico con lo strumento del redditometro (per poter beneficiare di tali
misure occorre che il contribuente sia a tutti gli effetti soggetto agli studi di settore e non presenti cause
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Italia Oggi
Enti locali
di inapplicabilità o di esclusione e abbia fedelmente assolto agli obblighi di comunicazione dei dati
rilevanti). Per il periodo d' imposta 2013 sono saliti a 116 il numero degli studi che potranno beneficiare
del regime premiale rispetto ai 90 dello scorso anno ma vi è da dire che rimangono sempre escluse dai
benefici le attività professionali in quanto, a detta dell' Agenzia, la funzione di stima di alcuni studi non
coglie appieno i possibili casi di omessa fatturazione; ­3) a fronte dei benefici per coloro che soddisfano
la posizione di congruità e coerenza, vengono previsti controlli più rigidi per coloro che risultano non
congrui e/o non coerenti agli studi di settore prevedendo specifici piani di controllo con l' utilizzo delle
indagini finanziarie; ­4) accertamento da redditometro: come noto nei mesi scorsi è iniziata la
spedizione dei primi inviti al contraddittorio in materia di redditometro ai contribuenti ritenuti non in linea.
Si ritiene pertanto fondamentale fare alcune riflessioni sulle possibili conseguenze in occasione della
compilazione del modello unico 2014 (le dichiarazioni dei redditi contengono l' informativa sul possibile
utilizzo dei dati per la versione 2.0 dello strumento di accertamento).
In buona sostanza non basta quindi essere congrui e coerenti agli studi di settore ma è necessario
verificare la tenuta fra il reddito dichiarato al fisco e il tenore di vita del contribuente e del suo nucleo
familiare onde evitare possibili problematiche future (attenzione quindi al confronto tra le spese
sostenute e i redditi dichiarati e se del caso considerare la possibilità di presentare apposita
dichiarazione dei redditi integrativa).
È inutile negare che per i professionisti il periodo attuale rappresenta il momento più intenso e difficile
dell' anno e sarebbe molto interessante e piacevole poter lavorare in modo corretto e costruttivo.
È sotto gli occhi di tutti la fase di riforme annunciate e l' auspicato rapporto collaborativo tra Fisco e
contribuente ma, a tale proposito, appare obbligatorio segnalare le difficoltà a operare da parte dei
Consulenti a causa delle continue correzioni e novità dell' ultima ora (il 17 luglio 2014 per esempio è
stato pubblicato sul sito delle Entrate un chiarimento per la compilazione dello studio di settore VG40U
relativo ai soggetti che affittano aziende e a coloro che esercitano attività delle immobiliari di gestione e
di compravendita).
In seconda analisi appare sempre più necessario ridisegnare una volta per tutte il calendario delle
scadenze operative (si pensi alla nota questione della consueta proroga del modello 770 rinviato al 19
settembre o alla scadenza Iva del mese di luglio/secondo trimestre in scadenza il prossimo 20 agosto
che si potrebbe versare in acconto o spostare a settembre per consentire agli operatori di poter lavorare
in maniera civile). In ultima analisi anche la stessa Agenzia delle entrate dovrebbe provvedere in altro
periodo dell' anno all' invio ai contribuenti delle richieste di documentazione ai sensi dell' art.
36­ter e degli avvisi bonari relativi al modello unico 2013 visto che gli studi professionali sono impegnati
a pieno ritmo per le altre scadenze.
In buona sostanza occorre l' impegno di tutti affinché si possa migliorare il sistema in nome di un
interesse comune.
CELESTE VIVENZI
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Italia Oggi
Enti locali
Consulenti del lavoro sempre più strategici per i contribuenti.
Un fisco senza bussola
L' incertezza normativa uccide il business.
Uno dei mali «sociali» che in questo momento
i Consulenti del lavoro stanno vivendo e contro
cui stanno lottando con una forza e una
costanza che testimonia del loro valore sociale
è quello dell' incertezza normativa. Una lotta
che come sindacato portiamo avanti tutti i
giorni cercando di far capire al legislatore che
questo è un problema vero con cui la «gente
normale» ha a che fare. Un problema vero
evidenziato dalla testimonianza quotidiana dei
colleghi con cui entriamo in contatto per
discutere, parlare ed approfondire. Un'
incertezza che riguarda sia aziende che
lavoratori e che in questo momento rende il
Consulente del lavoro una figura centrale della
società civile, una figura che cerca di aiutare
aziende e lavoratori a non subire i danni di un'
incertezza che ormai è elemento costante dei
r a p p o r t i c o n l a pubblica amministrazione.
Spesso il Consulente deve spiegare cose
inspiegabili alla ragione normale o alla logica
comune e dar modo alle aziende di lavorare
ed ai lavoratori delle stesse aziende di
accettare alcune cose che appaiono in prima
battuta incomprensibili, ma che se non
comprese possono provocare forti disagi alla
vita personale e familiare.
Il dover vivere con regole non certe e che
vengono lasciate alle interpretazioni della pubblica amministrazione che spesso agisce in sostituzione
del legislatore è uno dei problemi più forti che oggi le aziende affrontano.
Uno degli esempi più tangibili di questa incertezza che viene chiarita in modo soggettivo dalla pubblica
amministrazione è quello della circolare Inps che ha interpretato il cosiddetto ticket di licenziamento e
che ha fatto saltare molti budget aziendali e cambiato le carte in tavola in diversi rapporti di lavoro che
si avvicinavano alla conclusione. Un altro esempio attuale di questa incertezza è quello della proroga
dell' invio del modello 770/2014. Proroga che deve essere stabilita da un decreto e che forse sarà (è)
annunciata da un documento dell' Agenzia delle entrate che a due giorni dalla scadenza non è ancora
arrivato. Molti a questo proposito si stanno chiedendo: se il decreto viene firmato il 1° agosto sarà
efficace o no dal punto di vista giuridico, essendo avvenuto dopo la scadenza?
Questi esempi ci riempiono di amarezza, perché sappiamo che queste modalità procedurali sono le
cose che allontanano gli investimenti e gli investitori esteri. L' incertezza è la cosa che uccide il
business. Il business ha bisogno di certezze e di poter determinare i rischi a cui si va incontro. Altri
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Italia Oggi
Enti locali
esempi che fanno tremare chi nel nostro paese vuol investire: il calcolo dei tempi determinati
assumibili, nel quale non si sa come considerare i part­time nel calcolo dei lavoratori a tempo
indeterminato al 1° gennaio; il dibattito che si è aperto sulla questione della sanzione amministrativa
per il superamento della soglia della percentuale delle assunzioni dei tempi determinati: è esclusiva o si
aggiunge alla conversione del contratto in indeterminato?
Questa incertezza non è solo per le aziende, ma riguarda anche i lavoratori. Pensiamo al bonus di 80
euro (in realtà di 640) e alle situazioni che possono accadere e che fanno divenire il Consulente del
lavoro una tutela per il benessere e il mantenimento delle motivazioni del lavoratore.
Qui abbiamo di fronte due possibili atteggiamenti del professionista: uno di tipo legale (applico la norma
senza preoccuparmi delle conseguenze) ed uno che corrisponde a quello che tutti i giorni applichiamo e
quindi ai principi deontologici ed ai nostri valori umani, e che ci rende orgogliosi della nostra
professione. Si tratta di quell' atteggiamento che ci vede valutare le conseguenze dell' applicazione
delle norme anche (e non ci competerebbe) sui lavoratori.
Per capire due casi teorici (per modo di dire).
Azienda composta di lavoratori part­time che non sono incapienti e che pagano irpef e per questo
ricevono il bonus di 80 euro. L' azienda sta vivendo un momento di crisi e i lavoratori, per mantenere il
posto di lavoro a tutti, decidono di ridursi l' orario di lavoro per evitare licenziamenti. Se il consulente è
del secondo tipo dirà all' imprenditore di stringere i denti e di far fare questo passo ai lavoratori l' anno
successivo. Questo perché se i lavoratori andassero nella fascia di incapienza dovrebbero restituire tutti
gli euro ricevuti quale bonus e probabilmente si vedrebbero azzerare la tredicesima.
Secondo caso dipendente che avrà un reddito presunto (calcolato a maggio 2014) Irpef nell' anno di
23.950 euro (per questo prende il bonus per intero). Il datore di lavoro decide di dare un bonus a
dicembre 2014, perché ha fatto delle cose meravigliose nell' anno, di 2.100 euro.
Il consulente dovrà dire all' imprenditore che, di quel bonus, il lavoratore vedrà poco, perché il
dipendente oltre a vedere abbassate le detrazioni e quindi avere un conguaglio più pesante, dovrà
restituire i 640 euro di bonus. Questo farà perdere al bonus il valore motivazionale che l' imprenditore
probabilmente aveva in mente.
E così questo è tante volte il nostro lavoro: dare certezze (alle aziende) e agire per evitare rabbia e
frustrazioni a chi tutti i gironi opera nel mondo del lavoro (lavoratori).
Sono in arrivo le ferie e speriamo «qualcuno» si accorga, rilassandosi, che, oltre a essere intermediari,
svolgiamo una funzione sociale che tutti i giorni cerca di rendere certo e reale l' articolo 1 della
Costituzione: L' Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
DAVID TROTTI
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Italia Oggi
Enti locali
Tutte le novità per le autonomie contenute nel dl 90. Proroga per le gestioni associate.
Riforma p.a., gli enti sorridono
Più turnover e assunzioni flessibili. Slitta la centrale unica.
Un profondo restyling in materia di personale,
oltre alla consueta dose di proroghe. Possono
essere riassunti in questi termini i contenuti del
dl 90/2014 (approvato ieri dall' aula della
camera) limitatamente agli enti locali. I l
capitolo, già abbastanza ricco nella prima
stesura del provvedimento, si è ulteriormente
arricchito dopo il passaggio parlamentare.
La novità più attesa è certamente la proroga
dell' obbligo per i comuni non capoluogo di
ricorrere a una centrale unica per gli acquisiti.
Ora sono previste due nuove scadenze: 1°
gennaio 2015 per i beni e i servizi, 1° luglio
2015 per i lavori. È stata quindi recepita l'
intesa sancita nei giorni scorsi in conferenza
stato­città e autonomie locali, i n m o d o d a
ovviare alle obiezioni dell' Autorità nazionale
anticorruzione.
Parzialmente reintrodotte anche le deroghe
per gli acquisti di modesto valore, ma solo per
i comuni con più di 10.000 abitanti, che
potranno fare da sé per importi inferiori a
40.000 euro. Poiché una proroga tira l' altra, è
arrivato anche l' ennesimo rinvio dei termini
per l' avvio delle gestioni associate dei piccoli
comuni, c h e a v r a n n o t e m p o f i n o a l 3 0
settembre per conferire a unioni e convenzioni
altre tre funzioni fondamentali (rimane fermo il
termine del 31 dicembre 2014 per le restanti tre funzioni).
Per gli enti soggetti al Patto, il limite al turnover dei dipendenti a tempo indeterminato viene innalzato,
dall' attuale 40%, al 60% per gli anni 2014­2015, all' 80% per il biennio 2016­2017, per arrivare al 100%
nel 2018. Negli enti dove la spesa di personale non supera il 25% della spesa corrente, il turnover sale
all' 80% quest' anno e al 100% dal 2015. Spariscono, però, i regimi agevolati per le assunzioni nell'
istruzione, nei servizi sociali e nella polizia locale. Agli enti in regola con l' obbligo di riduzione delle
spese di personale, inoltre, non si applica più il limite del 50% sulle assunzioni con contratti flessibili.
Reintrodotti anche se solo parzialmente, gli incentivi per la progettazione e i diritti di rogito per i
segretari.
PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
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Abolita la gestione provvisoria
Abolita la gestione provvisoria delle province,
in attesa delle elezioni. Gli emendamenti alla
legge di conversione del dl 90/2014 effettuano
un intervento, tardivo sulla legge Delrio, che
dà un po' di ossigeno alle province. L' articolo
1, commi 14 e 82, della legge 56/2014, non si
è mai capito bene sulla base di quale ratio, ha
imposto a decorrere dalla metà di giugno a
tutte le province la gestione provvisoria, anche
qualora tali enti avessero approvato il bilancio
nei termini.
È, dunque, da un mese e mezzo che la
gestione delle province risulta sostanzialmente
congelata, poiché la gestione provvisoria
consente solo di spendere per dodicesimi, nei
limiti degli stanziamenti dell' ultimo bilancio
approvato (che, poi, per le province in regola
sarebbe quello del 2014) per fare fronte solo a
«obbligazioni già assunte, delle obbligazioni
derivanti da provvedimenti giurisdizionali
esecutivi e di obblighi speciali tassativamente
regolati dalla legge, al pagamento delle spese
di personale, di residui passivi, di rate di
mutuo, di canoni, imposte e tasse, e, in
generale, limitata alle sole operazioni
necessarie per evitare che siano arrecati danni
patrimoniali certi e gravi all' ente». Subito si
era osservato che si trattava di una norma
infondatamente ed eccessivamente penalizzante per le province, in quanto collegava un dispositivo
come la gestione provvisoria, per sua natura «sanzionatorio» di una poca virtuosa gestione, ad una
decisione assunta dal parlamento, quella di riformare le province. Non solo: ovviamente, la gestione
provvisoria avrebbe inchiodato ogni attività ed i servizi.
C' è voluto un mese e mezzo per capire che si trattava di una previsione dannosa. Dunque, la legge di
conversione del dl 90/2014 abolisce dall' articolo 1, commi 14 e 82, della legge Delrio l' inciso
«comunque nei limiti di quanto disposto per la gestione provvisoria degli enti locali dall' articolo 163,
comma 2, del Testo unico».
In questo modo, dunque, le province potranno tornare a una gestione meno imbrigliata dei servizi, a
partire dall' entrata in vigore della legge di conversione del decreto, senza dovere aspettare le elezioni
e, dunque, l' autunno. L' eliminazione del riferimento alla gestione provvisoria, comunque, non apre del
tutto gli spazi operativi delle province, perché comunque i presidenti e le giunte restano in carica fino
alle elezioni «per l' ordinaria amministrazione e per gli atti urgenti e indifferibili». Non sarà, quindi,
spazio per iniziative ex novo eccedenti l' amministrazione ordinaria o la programmazione già in corso,
come, ad esempio, vendite immobiliari non precedentemente previste, finché non si insedino i nuovi
organi.
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Enti locali
Sempre allo scopo di dare un po' di ossigeno alle province, si prevede che lo stato si rivalga sulle
entrate provinciali derivanti dalla Rc auto, per garantire l' attuazione del taglio delle spese correnti per
444,4 milioni di euro imposti dal dl 66/2014, non più nel mese di luglio, ma nel mese di novembre 2014.
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Enti locali
DECRETO P.A./ Il fondo di sostegno favorirà anche i trasferimenti verso gli uffici giudiziari.
Province, mobilità privilegiata
Agevolato il passaggio dei lavoratori agli enti subentranti.
Percorso privilegiato per la mobilità dei
dipendenti delle province. Tra i vari ritocchi
apportati dalla camera al dl 90/2014, spicca la
previsione secondo la quale le risorse del
fondo di sostegno ai processi di mobilità sono,
in sede di prima applicazione, destinate, oltre
che agli uffici giudiziari, anche alla «piena
applicazione della riforma delle province di cui
alla legge 7 aprile 2014, n. 56».
Insomma, la legge di conversione indica di
utilizzare in via prioritaria le risorse del fondo
non solo per agevolare i trasferimenti dei
dipendenti pubblici verso gli uffici giudiziari,
ma anche per agevolare i futuri processi di
mobilità dalle province v e r s o g l i enti c h e
subentreranno loro nell' esercizio delle
funzioni.
Per la verità, di questa disposizione non c' era
affatto bisogno. Infatti, l' articolo 1, comma 96,
lettera a), della legge 56/2014 prevede che «il
personale trasferito mantiene la posizione
giuridica ed economica, con riferimento alle
voci del trattamento economico fondamentale
e accessorio, in godimento all' atto del
trasferimento, nonché l' anzianità di servizio
maturata; le corrispondenti risorse sono
trasferite all' ente destinatario; in particolare,
quelle destinate a finanziare le voci fisse e
variabili del trattamento accessorio, nonché la progressione economica orizzontale, secondo quanto
previsto dalle disposizioni contrattuali vigenti, vanno a costituire specifici fondi, destinati esclusivamente
al personale trasferito, nell' ambito dei più generali fondi delle risorse decentrate del personale delle
categorie e dirigenziale».
Dunque, la legge Delrio già contiene lo strumento per assicurare all' ente di destinazione il
finanziamento della spesa per il personale proveniente dalle province.
Sulla mobilità obbligatoria, il testo della legge di conversione chiarisce meglio che nell' ambito della
medesima amministrazione i dipendenti possono essere trasferiti da una sede all' altra, purché nel
raggio di 50 chilometri. Allo scopo, non sarà necessaria alcuna specifica motivazione. Infatti, si esclude
di applicare l' articolo 2013, comma 1, terzo periodo, del codice civile, a mente del quale il lavoratore
«non può essere trasferito da una unità produttiva a un' altra se non per comprovate ragioni tecniche,
organizzative e produttive».
La mobilità obbligatoria svincolata dall' obbligo di motivazione ed entro il raggio dei 50 chilometri potrà
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avvenire anche tra amministrazioni pubbliche diverse, previo accordo tra loro.
Per il decreto del ministro della funzione pubblica finalizzato a determinare i casi in cui la mobilità
obbligatoria possa avvenire tra amministrazioni diverse anche senza un preventivo accordo tra loro, la
legge di conversione introduce una preventiva consultazione con le confederazioni sindacali
rappresentative.
I dipendenti pubblici con figli di età inferiore a tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e i
soggetti di cui all' articolo che godano dei congedi previsti dall' articolo 33, comma 3, della legge
104/1992 possono essere oggetto della mobilità obbligatoria solo se prestano consenso espresso al
trasferimento di sede.
Per quanto concerne la mobilità volontaria, la legge di conversione stabilisce che i bandi con i quali le
amministrazioni debbono avviare le procedure dovranno indicare anche i requisiti e le competenze
professionali richieste, allo scopo di effettuare una più corretta selezione tra i dipendenti che si
candidano ai trasferimenti.
PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI
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Segretari, diritti di rogito a forfait e solo per i non
dirigenti
Torna la compartecipazione ai diritti di rogito
in misura forfetizzata e solo per i segretari
comunali non aventi qualifica dirigenziale.
Il testo della legge di conversione del decreto
sulla riforma della p.a. corregge parzialmente
il tiro sui segretari comunali, chiarendo il diritto
transitorio dell' eliminazione della
compartecipazione ai diritti di rogito,
ripristinandoli solo in parte.
Diritto transitorio. L' articolo 10 del dl 90/2014
era scritto in modo oscuro e non si riusciva a
comprendere se l' abolizione dell' attribuzione
ai segretari comunali di quota parte dei diritti
di rogito fosse operante sin dal primo gennaio,
o valesse solo per il futuro (come, invece,
espressamente stabilito per le avvocature).
G i à m o l t i enti a v e v a n o c o n g e l a t o i
provvedimenti di attribuzione delle
compartecipazioni ai segretari comunali per il
secondo trimestre, mentre si era posto il
problema del recupero delle somme già
liquidate.
Il nuovo testo, a chiarimento della fattispecie
ed in obbedienza al principio di irretroattività
delle leggi, stabilisce che le norme dell'
articolo 10 del dl 90/2014 «non si applicano
per le quote già maturate alla data di entrata in
vigore del presente decreto».
A chi spetta la compartecipazione. Gli emendamenti alla legge di conversione confermano l'
eliminazione della vecchia normativa sulla compartecipazione dei segretari ai proventi per diritti di
rogito.
Tale cancellazione è totale per i segretari aventi qualifica dirigenziale.
Invece, negli enti locali privi di dipendenti con qualifica dirigenziale, e comunque a beneficio di tutti i
segretari comunali che non hanno qualifica dirigenziale, si stabilisce che una quota del provento
annuale spettante al comune, per diritti di segreteria vada attribuita al segretario comunale rogante, in
misura non superiore a un quinto dello stipendio in godimento.
Sono coinvolti nell' eliminazione della compartecipazione ai diritti di rogito anche i segretari comunali
operanti presso enti nei quali sia presente la qualifica dirigenziale, probabilmente in virtù della clausola
di «galleggiamento», che fa comunque ascendere la loro retribuzione a quella del livello più elevato
presso l' ente. Curiosamente, invece di eliminare la clausola del «galleggiamento», considerata a più
riprese illegittima dalla giurisprudenza, si agisce su una «onnicomprensività» del trattamento
economico dei segretari, parificato a quella della dirigenza, costruita appunto su una norma
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Enti locali
discutibilissima, come quella sul galleggiamento.
Funzione rogante. Molti segretari comunali hanno ritenuto che l' articolo 10 del dl 90/2014 li avesse,
nella sostanza, sollevati dalla funzione rogante, pur prevista dall' articolo 97, comma 4, lettera c), del
Tuel. La conseguenza è stata che già molti comuni hanno iniziato a rivolgersi ai notai, con evidente
aggravio di costi e di gestione amministrativa.
Il legislatore intende scongiurare queste inefficienze, correggendo proprio il testo dell' articolo 97,
comma 4, lettera c), del dlgs 267/2000 sostituendo le parole: «può rogare tutti i contratti nei quali l' ente
è parte ed autenticare» con: «roga, su richiesta dell' ente, i contratti nei quali l' ente è parte e autentica».
Pertanto, a richiesta dell' ente, richiesta che può provenire dal sindaco o anche dalla parte stipulante (il
funzionario chiamato alla gestione), i segretari comunali non potranno sottrarsi al dovere di rogitare i
contratti, anche se non percepiranno alcuno specifico compenso per l' attività.
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A stabilire l' ulteriore adempimento per i municipi è un decreto delle Finanze.
Enti, terreni agricoli ai raggi X
I comuni devono inserire i dati entro il 15 settembre.
Entro il 15 settembre 2014 i comuni nei quali
ricadono terreni a immutabile destinazione
agro­silvo­pastorale a proprietà collettiva
indivisibile e inusucapibile non situati in zone
montane o di collina devono inserire i dati
relativi a detti terreni nell' apposita sezione del
Portale del federalismo fiscale. Sono esclusi
da tale adempimento i comuni ubicati nel
territorio della provincia autonoma di Bolzano.
A stabilire questo ulteriore compito in capo ai
comuni è il decreto del direttore generale delle
finanze del 29 luglio 2014 pubblicato sul sito
web delle Finanze e in attesa di pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento rappresenta un passaggio
fondamentale per completare la procedura
finalizzata alla compensazione del minor
gettito Imu derivante dall' art. 4, comma 5­bis,
del dl 2 marzo 2012, n. 16, in base al quale,
con decreto di natura non regolamentare, sono
individuati i comuni nei quali, a decorrere dall'
anno di imposta 2014, si applica l' esenzione
di cui alla lettera h), del comma 1, dell' art.
7 del dlgs 30 dicembre 1992, n.
504, sulla base dell' altitudine riportata nell'
elenco dei comuni italiani predisposto dall'
Istituto nazionale di statistica (Istat),
diversificando tra terreni posseduti da
coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di cui all' art. 1 del dlgs 29 marzo 2004, n. 99, iscritti
nella previdenza agricola, e gli altri in modo tale da ottenere un maggior gettito complessivo annuo non
inferiore a 350 milioni di euro dal 2014.
In questa norma si è inserita la modifica prevista dal comma 2 dell' art. 22 del dl 24 aprile 2014, n. 66,
convertito con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, che ha di fatto sostituito l' art. 4, comma
5­bis, del dl 2 marzo 2012, n. 16, stabilendo che: ­ sono esenti dall' Imu i terreni a immutabile
destinazione agro­silvo­pastorale a proprietà collettiva indivisibile ed inusucapibile che, in base al
prescritto decreto, non ricadano in zone montane o di collina; ­ con decreto del ministero dell' interno, di
concerto con il ministero dell' economia e delle finanze, sono stabilite le modalità per la compensazione
del minor gettito in favore dei comuni nei quali ricadono i suddetti terreni.
Ebbene come si legge nei «visti» del provvedimento in esame per predisporre il decreto del ministero
dell' interno, è necessario acquisire preventivamente i dati dagli stessi enti locali, in quanto questi non
sono in altro modo rilevabili, si è resa indispensabile l' emanazione di questo ulteriore decreto con il
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Italia Oggi
Enti locali
quale sono gli stessi enti locali a inserire nell' apposita sezione del Portale del federalismo fiscale i
seguenti dati stabiliti dall' art. 2 del dm del 29 luglio 2014: codice fiscale del/dei possessore/i del
terreno. Nel caso di più inserimenti relativi al medesimo codice fiscale, i dati verranno aggiornati
automaticamente all' ultimo inserimento; qualifica del/dei proprietario/i (Iap/Cd): check box da attivare
nel caso di coltivatore diretto (Cd) o imprenditore agricolo professionale (Iap) iscritto nella previdenza
agricola; numero di particella/particelle: indica il numero delle particelle di terreni che il/i soggetto/i
possiede/possiedono nel comune; reddito dominicale catastale totale: indica il reddito complessivo di
tutti i terreni che il/i soggetto/soggetti possiede/possiedono nel comune; aliquota Imu 2013 per i terreni
oggetto del presente decreto; ​ aliquota Imu 2014 per i terreni oggetto del presente decreto.
L' art. 1 del decreto in esame, invece, dedicato all'«ambito applicativo», stabilisce a chiare lettere che le
disposizioni in esso contenute si applicano su tutto il territorio nazionale ad eccezione dei comuni ubicati
nel territorio della provincia autonoma di Bolzano.
Ciò deriva dal fatto che la legge della provincia di Bolzano 23 aprile 2014, n. 3, ha istituito l' Imposta
municipale immobiliare (Imi) in sostituzione delle imposte comunali immobiliari istituite con leggi statali,
anche relative alla copertura dei servizi indivisibili, ai sensi dell' articolo 80 del decreto del presidente
della repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante lo Statuto della regione Trentino Alto Adige e pertanto
poiché si tratta di un tributo differente dall' Imu non possono valere le stesse regole.
È quindi questo uno dei primi esempi di differenziazione in ambito di tributi immobiliari con le quali ci si
trova a confrontarsi e che assume inevitabili ripercussioni sul territorio nazionale, visto che nella
manovra tesa a recuperare gettito attraverso la limitazione dell' ambito di applicazione dell' esenzione
Imu di cui alla lettera h), del comma 1, dell' art.
7 del dlgs 30 dicembre 1992, n.
504, lascia indenni i comuni della provincia di Bolzano.
ILARIA ACCARDI
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Fabbricati rurali, rimborsi Ici fino al 2006
I comuni devono effettuare i rimborsi Ici ai titolari di
fabbricati rurali strumentali fino al 2006 anche se hanno
autocertificato il possesso dei requisiti per fruire dell'
esenzione per gli anni precedenti e l' Agenzia delle
entrate non ha contestato le domande presentate per
ottenere l' annotazione di ruralità o la classificazione
catastale degli immobili nella categoria D/10. Dopo l'
emanazione della norma di interpretazione autentica
(articolo 2, comma 5­ter, dl 102/2013) che ha dato ai
titolari di fabbricati strumentali la facoltà di presentare le
autocertificazioni per ottenere i rimborsi Ici anche per il
passato, c' è un notevole contenzioso in atto sui limiti
temporali del beneficio. Tra l' altro, in presenza dei
requisiti soggettivi e oggettivi per fruire dell' esenzione i
comuni, oltre a restituire le somme versate, non possono
esercitare l' attività di accertamento dell' imposta per
omesso pagamento. Per esempio, qualche cooperativa
agricola ha chiesto il rimborso del tributo per gli anni
2002­2004, dopo una pronuncia della Cassazione
favorevole al comune che ha annullato la sentenza d'
appello con rinvio. Quindi, è stata richiesta l'
applicazione della norma sopravvenuta anche per i
giudizi che sono da ritenere a «istruzione chiusa» e
esauriti. Del resto l' Anci Emilia­Romagna aveva già anticipato, con una nota del 29 ottobre 2013, che
questa nuova norma avrebbe provocato notevoli danni alle casse comunali. Tuttavia, va precisato che l'
articolo 2 non ha effetti retroattivi illimitati. Se gli interessati hanno presentato l' autocertificazione, con
attestazione del possesso dei requisiti di legge, per anni d' imposta che vanno oltre i 5 anni dalla data di
presentazione delle domande, il rimborso Ici deve essere comunque riconosciuto fino al 2006. E non
importa che l' Agenzia delle entrate non abbia contestato la ruralità degli immobili per gli anni
precedenti. La Commissione tributaria regionale di Bologna, terza sezione, con la sentenza 1283/2014,
ha giudicato illegittima e arbitraria l' autocertificazione per il periodo anteriore al quinquennio, «periodo
per il quale l' autocertificazione non è consentita e per il quale avrebbe dovuto impugnarsi, secondo la
giurisprudenza, il diverso classamento catastale». Per i giudici tributari la norma di interpretazione
autentica sui fabbricati rurali assume rilevanza anche per le controversie pendenti, nonostante la sua
efficacia, però, non possa andare oltre l' anno d' imposta 2006, considerato che i contribuenti avrebbero
potuto inoltrare le prime istanze di variazione nel 2011. Va ricordato che l' Agenzia del territorio, con la
circolare 2/2012, ha chiarito che non conta più la classificazione catastale per avere diritto al trattamento
agevolato Ici per i fabbricati rurali. Possono infatti mantenere le loro categorie originarie. È sufficiente l'
annotazione catastale, tranne per i fabbricati strumentali che siano per loro natura censibili nella
categoria D/10. La circolare ha poi fornito delle indicazioni sulla corretta interpretazione delle
disposizioni contenute nel decreto ministeriale del 26 luglio 2012, specificando quali adempimenti
devono porre in essere i titolari dei fabbricati interessati a ottenere l' annotazione negli atti catastali della
ruralità, al fine di fruire anche per l' Imu delle agevolazioni tributarie, così come disposto dall' articolo 13
del dl salva Italia (201/2011). L' eventuale provvedimento di diniego di ruralità, emanato dall' Agenzia
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Italia Oggi
Enti locali
delle entrate, sarà impugnabile innanzi alle commissioni tributarie.
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Enti locali
Tasi, ripartito il fondo di 625 mln
È stato finalmente ripartito il fondo da 625
milioni destinato ai comuni dal comma 731
della legge di Stabilità 2014.
Dopo il via libera della Conferenza stato­città,
gli importi assegnati a ciascun ente sono stati
pubblicati ieri sul sito del ministero dell' interno
(Direzione centrale per la finanza locale),
insieme alla nota che illustra la metodologia
applicata per procedere alla distribuzione.
Come anticipato da ItaliaOggi di ieri, a fare la
parte del leone sono le grandi città. Basti
pensare che, da sole, Milano, Napoli, Torino,
Genova e Roma si sono aggiudicate quasi un
terzo della disponibilità totale (circa 213
milioni). In cima alla classifica, troviamo il
capoluogo meneghino, che riceverà un
assegno da quasi 90 milioni, seguito da quello
partenopeo (più di 37 milioni), da quello
sabaudo (oltre 36 milioni) e da quello ligure,
che con circa 27,5 milioni supera anche la
capitale (22,5 milioni). Per arrivare a questi
numeri, si è tenuto conto (come imposto dalla
legge) dei gettiti effettivi e standard Imu e Tasi
di ciascun ente, determinando il contributo a
favore dei comuni sulla base dell' applicazione
del nuovo regime di tassazione immobiliare
vigente dal 2014 confrontato con quello del
2013. In particolare, si è considerato, da un
lato, il fabbisogno da finanziare e, dall' altro, le nuove risorse a disposizione attraverso il pieno utilizzo
dello sforzo fiscale secondo la normativa vigente.
Tale meccanismo ha premiato i comuni che hanno deliberato nel 2013 un' aliquota Imu superiore al 9,6
per mille.
MATTEO BARBERO
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Italia Oggi
Enti locali
Agevolazioni in pillole
Veneto, contributi per le manifestazioni locali.
S o n o s t a t i pubblicati i c r i t e r i p e r l '
ammissibilità delle istanze e per la
determinazione dei contributi in ordine alle
manifestazioni locali nell' ambito del Piano
turistico annuale per l' anno 2014 e del
Programma di promozione agricola e
agroalimentare. Gli enti locali p o s s o n o
richiedere contributi fino a 60 mila euro a
copertura dell' 80% della spesa. Le domande
vanno presentate almeno 30 giorni prima della
manifestazione.
Toscana: contributi per il miglioramento dei
porti e ripari di pesca. Gli organismi pubblici
hanno tempo fino all' 11 agosto per presentare
la domanda di contributo ai sensi della misura
n. 3.3 ­ Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca
del Fep­ Fondo europeo per la Pesca 2007­
2013. Sono finanziabili con contributi del 100%
fino a un massimo di 100 mila euro di spesa,
investimenti di interesse comune finalizzati al
miglioramento dei servizi offerti nei porti di
pesca, alle condizioni del pesce sbarcato e
alla sicurezza dei pescatori.
Federazione Italiana Pallacanestro: 10 milioni
di euro per il rinnovamento dell' impiantistica
sportiva. Grazie alla convenzione firmata dai
Commissari straordinari Ics e dal presidente
federazione italiana pallacanestro Petrucci, sono stati stanziati 10 milioni di euro che nei prossimi tre
anni serviranno a realizzare strutture moderne e impianti sportivi funzionali al passo con quelli di tutta
Europa. Il plafond permetterà infatti di dare seguito a tutte le richieste delle Società e Associazioni
sportive relative alla realizzazione e ristrutturazione di impianti sportivi.
Emilia­Romagna: contributi fino a 20 mila euro per progetti di discussione. La regione Emilia­Romagna
sostiene con contributi fino a 20 mila euro gli enti locali che realizzano progetti contenenti processi
partecipativi cioè percorsi di discussione organizzata avviati in relazione a progetti, atti normativi e
procedure amministrative.
Il bando di riferimento è stato approvato con deliberazione della giunta regionale del 30 giugno 2014, n.
943.
Scadenza: 10 settembre.
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Italia Oggi
Enti locali
dotazione di 2,8 mln.
Toscana, un fondo per investire in fonti rinnovabili
È aperto lo sportello della Regione Toscana
per la concessione di garanzie su
finanziamenti a copertura di investimenti in
fonti rinnovabili. Anche gli enti pubblici, così
come imprese e persone fisiche, possono
presentare domanda di accesso al Fondo di
garanzia per investimenti in energie rinnovabili
di cui all' articolo 103 della lr 27 dicembre
2011, n. 66. Il fondo ha una dotazione iniziale
di 2,8 milioni di euro ed è gestito dal
Raggruppamento temporaneo di imprese
costituito tra Fidi Toscana spa, Artigiancredito
Toscano, Artigiancassa Spa. Gli investimenti,
da effettuare sul territorio regionale, devono
essere ancora da avviare alla data di
presentazione della domanda di garanzia.
Sono finanziabili investimenti in impianti solari
termici per la produzione di acqua calda
sanitaria, impianti solari fotovoltaici di potenza
di picco compresa tra 1 kilowatt e 100 kilowatt,
impianti eolici fino a 100 kilowatt e impianti di
riscaldamento, cogenerazione e trigenerazione
a biomassa di potenza nominale non superiore
a 1.000 kilowatt termici e 350 kilowatt elettrici,
solo se alimentati da biomasse da filiera corta.
Sono inoltre ammissibili impianti mini­
idroelettrici fino a 100 kilowatt, impianti per l'
utilizzo diretto del calore geotermico mediante
pompe di calore, impianti di illuminazione pubblica che utilizzano tecnologie ad alta efficienza, impianti
di cogenerazione e teleriscaldamento, coibentazioni finalizzate ai precedenti investimenti. La garanzia è
rilasciata fino all' 80% dell' importo di ciascuna operazione finanziaria, con un massimo di 250 mila
euro.
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Enti locali
Va però garantita la riservatezza a tutela dei dati personali.
Diritto d' accesso a 360°
Insindacabili le richieste dei consiglieri.
È corretto dare seguito alla richiesta di
accesso ai fascicoli personali di contribuenti
fisici e giuridici, iscritti a ruolo per il tributo sui
rifiuti Tarsu/Tares, che hanno ricevuto l' avviso
di accertamento per omessa/infedele
d e n u n c i a , f o r m u l a t a d a u n consigliere
comunale?
Il diritto d' accesso agli atti amministrativi dell'
ente locale è disciplinato dall' art. 43, comma
2, del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto
2000 il quale prevede, in capo ai consiglieri
comunali e provinciali, il diritto di ottenere
dagli uffici comunali t u t t e l e n o t i z i e e l e
informazioni in loro possesso, utili all'
espletamento del loro mandato. Secondo un
indirizzo giurisprudenziale consolidato, il diritto
di accesso da parte del consigliere «non può
subire compressioni per pretese esigenze di
natura burocratica dell' ente con l' unico limite
di poter esaudire la richiesta secondo i tempi
necessari per non determinare interruzione
delle altre attività di tipo corrente» (limite della
proporzionalità e ragionevolezza delle
richieste), restando ferma la «necessità di
contemperare nel modo più ragionevole e
adeguato possibile dette richieste, finalizzate
all' espletamento del mandato, con le esigenze
di funzionamento degli uffici».
Dal contenuto del citato art.
43 si desume il riconoscimento, in capo al consigliere comunale, di un diritto dai confini più ampi sia del
diritto di accesso ai documenti amministrativi attribuito al cittadino nei confronti del comune di residenza
(art. 10, Tuel ) sia, più in generale, nei confronti della pubblica amministrazione, genericamente intesa,
come disciplinato dalla legge n. 241/90. Tale maggiore ampiezza di legittimazione è riconosciuta in
ragione del particolare munus espletato dal consigliere comunale, affinché questi possa valutare con
piena cognizione di causa la correttezza e l' efficacia dell' operato dell' amministrazione, al fine di poter
esprimere un giudizio consapevole sulle questioni di competenza della p.a.
, opportunamente considerando un ruolo di garanzia democratica e la funzione pubblicistica da questi
esercitata. Pertanto il consigliere comunale non deve motivare la propria richiesta di informazioni,
poiché, diversamente opinando, la p.a. si ergerebbe ad arbitro delle forme di esercizio delle potestà
pubblicistiche di cui è titolare tale organo. Conseguentemente, gli uffici comunali non hanno il potere di
sindacare il nesso intercorrente tra l' oggetto delle richieste di informazioni avanzate da un consigliere
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comunale e le modalità di esercizio del munus da questi espletato. Ciò, anche nel rispetto della
separazione dei poteri sancita per gli enti locali dall' art. 107 del dlgs n. 267/2000 che richiama il
principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico­amministrativo spettano agli organi di governo,
essendo riservata ai dirigenti la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica. La giurisprudenza del
Consiglio di stato si è orientata nel senso di ritenere che ai consiglieri comunali spetti un' ampia
prerogativa a ottenere informazioni, senza che possano essere opposti profili di riservatezza nel caso in
cui la richiesta riguardi l' esercizio del mandato istituzionale, restando fermi, peraltro, gli obblighi di
tutela del segreto e i divieti di divulgazione di dati personali secondo la vigente normativa sulla
riservatezza, secondo la quale, ai sensi del più volte richiamato art. 43, comma 2, i consiglieri comunali
e provinciali «sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge».
In merito alla specifica fattispecie, si richiama il parere in data 14 dicembre 2010 con il quale la
Commissione per l' accesso ai documenti amministrativi ha ribadito che «gli uffici comunali non hanno il
potere di sindacare il nesso intercorrente tra l' oggetto delle richieste di informazioni avanzate da un
consigliere comunale e le modalità di esercizio del munus da questi espletato» e ha riconosciuto il
diritto ad accedere agli atti relativi al pagamento dei tributi (per le concessioni cimiteriali) in quanto le
informazioni richieste attengono formalmente all' esercizio del mandato consiliare, essendo esse
preordinate a verificare l' efficacia e l' imparzialità dell' azione amministrativa i n u n s e t t o r e
particolarmente nevralgico come quello dell' effettiva riscossione delle imposte comunali da parte dell'
amministrazione competente e pertanto sono da ritenere accessibili dal consigliere comunale.
Nondimeno, è necessaria una regolamentazione della materia da parte del Consiglio comunale, nell'
ambito anche degli strumenti di autorganizzazione dello stesso Consiglio.
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Lo Scaffale degli Enti Locali
Autore ­ Lia Sadile Titolo ­ Il subappalto di
lavori pubblici Casa editrice ­ Giuffrè, Milano,
2014, pp. 478 Prezzo ­ 60 euro Argomento ­ Il
volume in questione conferisce organicità,
attraverso una ricostruzione logico­sistematica
sorretta dalle interpretazioni della dottrina,
della giurisprudenza e dell' Autorità per la
vigilanza sui contratti pubblici, a una materia
retta non solo da una complessa normativa di
settore ma anche dai principi dell' ordinamento
comunitario (incluse le pronunce della Corte di
giustizia europea) e da norme del diritto
nazionale di natura civilistica e fallimentare. Il
libro, dopo aver definito l' istituto del
subappalto, distinguendolo nettamente dagli
altri sub­contratti e dall' avvalimento,
ricostruisce la materia con completezza,
analizzando nel dettaglio il procedimento
autorizzatorio, sino all' estinzione del relativo
rapporto, e approfondendo temi di grande
attualità come la qualificazione, il concordato
preventivo con continuità aziendale e i
pagamenti diretti in deroga al bando.
Particolare attenzione, soprattutto sul piano
operativo, è dedicata ai controlli, compresi
quelli antimafia.
Sono infine trattate le vicende estintive e
successorie del contratto di subappalto.
Autore ­ Antonio Iovine Titolo ­ La riforma del catasto fabbricati Casa editrice ­ Maggioli, Rimini, 2014,
pp. 320 Prezzo ­ 34 euro Argomento ­ Con l' approvazione della legge per la riforma del catasto urbano,
contestualmente alla delega fiscale, si ripresenta un' opportunità da non perdere per intervenire
radicalmente nel settore impositivo immobiliare, che interessa la totalità dei cittadini. Di fatto gli effetti
della riforma, che dovranno ancora essere determinati nei dettagli dall' attività governativa di
legificazione, determineranno una rivoluzione del mercato immobiliare urbano.
Infatti, andando a recuperare situazioni di sottostima o sovrastima catastale, si consentirà l'
abbattimento delle aliquote impositive, portandole a un livello sostenibile, e si darà nuova competitività
al settore edilizio attraendo investimenti interni e anche esteri. Il volume vuole costituire una prima guida
al panorama degli estimi catastali.
GIANFRANCO DI RAGO
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Commesse pubbliche meno ingessate dopo la
riforma delle Ati
Con la legge n. 80/2014 di conversione del dl
n. 47/2014, recante «Misure urgenti per l'
emergenza abitativa, per il mercato delle
costruzioni e per Expo 2015», che ha
modificato l' art. 92, comma 2 del dpr n.
207/2010, il legislatore è finalmente
intervenuto nell' annosa questione relativa al
rapporto sussistente tra riparto percentuale tra
le prestazioni relative all' esecuzione di appalti
pubblici di lavori e quota di partecipazione
delle imprese esecutrici al raggruppamento
temporaneo. La norma, in particolare, dispone,
anche tramite l' abrogazione del comma 13
dell' art. 37 del dlgs n. 163/2006, che in sede
d i p a r t e c i p a z i o n e , a d appalti d i l a v o r i ,
mediante costituzione di raggruppamenti di
imprese di natura orizzontale, i concorrenti
possano liberamente indicare quote di
partecipazione al raggruppamento senza che
fra queste e requisiti dichiarati vi sia una
diretta corrispondenza. Parimenti, la norma
prevede che, nel corso di esecuzione di un
appalto di lavori, le quote di partecipazione ad
un raggruppamento temporaneo di imprese
possono essere liberamente modificate, con il
solo limite dei requisiti posseduti. Al riguardo
delle modifiche introdotte giova precisare,
innanzitutto, che i riferimenti operano ed hanno
valore solo in caso di Ati orizzontali, poiché, come evidente, diverso è il caso di Ati verticali. E infatti se
nell' ipotesi di Ati orizzontali la novità prende atto di circostanze ordinarie, che possono condurre a
modifiche «quantitative» della quota di esecuzione lavori ripartita fra le imprese originariamente
raggruppate, nel caso di Ati verticali l' applicazione dello stesso precetto comporterebbe non solo una
modifica quantitativa, ma una vera e propria modifica «qualitativa» tra le attività originariamente
riservate ai distinti membri del raggruppamento. Infatti, se, in astratto, ritenessimo applicabile la
previsione anche in caso di Ati verticali, operatori non qualificati in una data categoria e classe Soa
potrebbero (sempre che in possesso delle qualificazioni necessarie) essere ammessi a svolgere
lavorazioni che viceversa, all' inizio, in sede di gara, non avevano dichiarato di voler svolgere e in ordine
alle capacità/requisiti per svolgere le quali non vi era stata alcuna valutazione da parte della stazione
appaltante. È evidente, dunque, che la ratio è quella, da un lato, di consentire ­ nella fase intercorrente
tra offerta e avvio dei lavori ovvero in corso di esecuzione dei lavori ­ quelle ordinarie modifiche alle Ati
che, non ammesse nel quadro previgente, rischiavano di «ingessare» eccessivamente il sistema delle
commesse pubbliche. Sotto altro profilo, tuttavia, la novità normativa non può riguardare i casi in cui,
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come nell' ipotesi di Ati verticali, sarebbe necessaria e doverosa, in ordine al possesso dei requisiti non
già dichiarati in fase di gara, una verifica approfondita da parte della stazione appaltante. In tale
contesto sorge, peraltro, spontanea la domanda se la ripartizione dei lavori possa determinare anche
una connessa modificazione del soggetto mandatario; se cioè l' assumere maggiori percentuali di lavori
comporti/possa comportare (o addirittura debba comportare) in re ipsa o comunque previa
autorizzazione, una modificazione nel raggruppamento nel senso indicato. A tale riguardo tuttavia, la
norma non precisa detta evenienza, ancorché non pare escluderla. Circostanza che imporrà una
risoluzione giurisprudenziale. In ogni caso è forse anche per tale ragione, e soprattutto per questioni
connesse alle conseguenti responsabilità dei soggetti mandanti (che nella verticale sono circoscritte alle
sole attività svolte e nell' orizzontale sono solidali), che l' opzione non è stata prevista per le Ati verticali.
In ragione del rilievo di tali novità normative occorre, tra l' altro, verificare se le stesse possono trovare
attuazione anche in caso di appalti di servizi e forniture. La questione non è risolta per tabulas poiché
non vi è analoga previsione normativa. E' tuttavia indubbio che valore importante assume l' abrogazione
del citato comma 13 dell' art. 37 del Codice dei contratti. E infatti, da un lato, la mancanza di una norma
che imponga la corrispondenza tra quote di partecipazione al raggruppamento e prestazioni e, dall'
altro, il rinvio al Bando operato dall' art. 275 del dpr n. 207/2010 e s.m.i., fanno ritenere che, ad oggi,
anche nel settore dei servizi e delle forniture, si possa ritenere valevole, anche in assenza di una
puntuale disposizione normativa vigente al riguardo, la facoltà di modificabilità dell' Ati in corso di
esecuzione dell' appalto. Resta inteso tuttavia che, l' assenza di qualificazioni Soa, rende necessario,
nel caso di servizi e forniture, una più puntuale disciplina in argomento del Bando e comunque una più
attenta valutazione da parte delle stazioni appaltanti nel riconoscere, ammettere e disciplinare suddetta
facoltà.
TOMMASO D' ONZA
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La soluzione è la creazione di Ato sovra­regionali per superare le logiche di campanile.
Rifiuti, stare insieme conviene
L' aggregazione tra aziende attrae capitali e investimenti.
La competitività di un Paese passa
necessariamente anche dal sistema di
gestione dei servizi pubblici. Un sistema che
contribuisce a definire il livello di sviluppo dei
territori attraverso l' organizzazione dei
trasporti, la gestione dell' acqua e delle risorse
energetiche, il governo della filiera dei rifiuti.
Quest' ultimo ambito appare oggi
particolarmente significativo in quanto
consente di sviluppare forme di valorizzazione
in linea con i nuovi paradigmi dell' economia
che vede l' economia circolare come una delle
parole chiave di Europa 2020.
Economia circolare per passare dal sistema
«prendi, usa e getta» a quello «prendi, usa e
t r a s f o r m a » : i rifiuti raccolti e trasformati
diventano una preziosa fonte di materie prime,
sempre più scarse e costose, da reinserire nei
cicli produttivi (Amiu Genova: http://www.
economia­circolare.it/ ).
L' Italia sta cercando di recuperare in termini
culturali e temporali per potersi allineare a un
contesto europeo in cui la Commissione ha
recentemente adottato un pacchetto sull'
economia circolare con le linee di indirizzo per
aumentare il riciclo e prevenire la perdita di
materiali pregiati, creando posti di lavoro e
r i d u c e n d o l ' i m p a t t o ambientale
(http://ec.europa.eu/environment/circular­economy/). Tuttavia l' analisi del settore delle Utilities dell'
ambiente mette in luce una criticità strutturale del nostro Paese: la ridotta dimensione delle aziende
italiane, individuata anche dal governo Renzi come uno dei temi sui quali è necessario avviare un
profondo cambiamento. Il confronto con le realtà europee conferma il nanismo della situazione italiana:
se in Germania la produzione annua per operatore si aggira intorno alle 60 mila tn, 35 mila in Inghilterra,
quasi 18 mila in Spagna, in Italia la produzione è attorno alle 8 mila tn per operatore (fonte Cnel 2007). I
primi cinque operatori in Francia coprono quasi il 50% della popolazione servita, mentre in Italia
arrivano a rispondere al 21%. In termini di distribuzione per dimensione la situazione non cambia: il
65% delle imprese è micro/piccola/media e solo il 45% ha un fatturato superiore ai 50 milioni di euro
(dati Aida Bureau Van Dijk , 2013). La difformità del nostro Paese non è solo relativa alle dimensioni
delle aziende, ma anche a elementi che contribuiscono a definire la competitività del sistema: le forme
di gestione, le tipologie di servizi, le forme di affidamento e la differenza in termini di copertura del ciclo
dei rifiuti. Mentre i maggiori Paesi europei stanno individuando modelli coerenti con una visione
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nazionale tale da definire una forte tenuta sui percorsi specifici di ogni territorio, in Italia non si può
ancora parlare di un sistema di scelte condiviso: il Paese è ancora frenato da un' estrema
frammentazione che non consente interventi di riorganizzazione e razionalizzazione di tipo industriale.
Alla complessità della gestione dei rifiuti, si aggiunge la complessità del contesto in cui il sistema vive e
l' arretratezza culturale: tutto ciò non favorisce una visione strategica di sviluppo determinando difficoltà
nel finanziamento dei percorsi e la possibilità di intercettare soggetti nazionali o esteri interessati a
realizzare investimenti nell' ottica dell' industrializzazione del settore, unica reale chance per un
cambiamento radicale e utile per il Paese. Se da un lato è dunque necessario arrivare a una visione di
lungo periodo per modificare il settore delle Utilities nel suo complesso, dall' altro è possibile iniziare
percorsi che incidano sulle modalità che gli enti locali e le aziende hanno di operare nei territori.
Le esperienze di altri Paesi e alcune del nostro stesso mettono in luce che fattore critico di successo per
lo sviluppo e la riorganizzazione industriale del settore rifiuti, sia l' avvio di processi di aggregazione tra
le aziende.
I fattori in grado di determinare tale cambiamento sono molteplici: culturale, legato alla consapevolezza
del valore della dimensione industriale nel contesto in oggetto; di leadership intesa come capacità di
visione e decisione politica; normativo supportato da strumenti legislativi certi, efficaci e snelli nell'
applicazione.
Soprattutto la norma potrebbe essere oggi un fattore critico di successo per comprendere/stimolare la
dimensione culturale e dare visibilità alla volontà politica di muovere il settore verso presupposti
industriali che possono agire su tre fronti: sistema degli ambiti territoriali: il dlgs 152 del 2006 ha
previsto la soppressione delle Autorità d' ambito che avevano l' obiettivo di regolare e organizzare il
servizio su un territorio sovraccomunale. Le Autorità sono state sostituite da ambiti territoriali ottimali
omogenei istituti dalle regioni, determinando l' ennesima frammentazione del sistema Italia avendo le
regioni ognuna optato per un modelli differenti. Una soluzione possibile che oggi si intravede è la
creazione di Ato sovra­regionali dedicati a servire contesti con una popolazione superiore ai 3,5 milioni
di abitanti; tale dimensione, alla luce delle esperienze degli ultimi anni, consentirebbe di gestire
processi di affidamento di grandezze tali da attrarre investimenti da parte di soggetti industriali solidi,
eventualmente anche attraverso la quotazione in borsa dei soggetti affidatari; il sistema di
rappresentanza degli Ato ancora in mano (in maniera indiretta) ai comuni, portatori per definizione di
istanze territoriali a volte in contrasto con una politica industriale di sviluppo. Il percorso di
centralizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti deve necessariamente passare da un sistema che
risponde a esigenze «di campanile» a un sistema di gestione per lo sviluppo del territorio.
estensione dei confini degli affidamenti. Il decreto Ronchi prevedeva affidamenti completi del ciclo
integrato d e i rifiuti, comprensivo della realizzazione degli impianti. Gli ultimi affidamenti realizzati
(Umbria e Toscana) hanno proposto modalità differenti, l' approccio che si sta rivelando più efficace è
legato all' integrazione del servizio raccolta/smaltimento e di conseguente alla certezza dei tempi di
realizzazione per gli impianti determinando la possibilità per sia per il gestore, che per l' Azienda di
trovare un equilibrio economico e finanziario all' interno della gestione integrata del servizio.
ALFREDO ROSINI E DANIELA CONGIU
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Settesere.it
Web
Giovanni Errani condannato a due anni e mezzo
Il massese Giovanni Errani è stato condannato
in primo grado a due anni e sei mesi per truffa
nell'ambito dell'inchiesta Terremerse; in
particolare per lo svincolo della fidejussione
chiesta alla Regione a favore della cantina
vinicola di Imola. L'ex numero uno della coop.
bagnacavallese era andato a processo per
aver dichiarato conclusa alla data indicata da
un bando regionale la cantina per poter
ottenere un milione di fondi regionali.
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31 luglio 2014
Ansa
Web
Libertadores: finale S. Lorenzo­Nacional
Andata 6, ritorno 13/8. Il Pontefice tra i tifosi club argentino.
(ANSA) ­ LA PAZ, 31 LUG ­ Inedita finale della
Copa Libertadores che metterà di fronte
(andata il 6 agosto, ritorno il 13) gli argentini
del San Lorenzo ed i paraguaiani del Nacional.
I l San Lorenzo, squadra che ha tra i suoi
sostenitori anche Papa Bergoglio, si è
qualificato ieri nonostante la sconfitta (1­0) a
La Paz contro i boliviani del Bolivar, grazie al
5­0 nel match d' andata. Il Nacional ha perso
martedì (1­0) a Montevideo, in casa del
Defensor Sporting, ma all' andata aveva
battuto gli uruguaiani 2­0.
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83
31 luglio 2014
larepubblica.it (Bologna)
Web
Franceschini: "500mila euro agli artisti di strada"
Gli artisti di strada dal 2015 potranno accedere
al Fus, che istituirà al suo interno un Fondo
interdisciplinare di 500mila euro per attività
come il jazz o l' arte di strada, finora escluse.
Lo ha annunciato il ministro Dario Franceschini
durante la presentazione della 27esima
edizione del Ferrara Buskers Festival, in
programma dal 21 al 31 agosto, che
presenterà 1200 artisti di 46 nazioni, per undici
giorni di spettacoli, gratuiti. Si parte con un'
anteprima a L' Aquila, la seconda serata, il 22,
sarà a Comacchio, il 23 e il 24 primi concerti
nella città estense, tappa a Lugo il 25 agosto e
poi grande festa a Ferrara fino al 31 agosto. Il
Paese ospite d' onore sarà la Mongolia. "Ho
visto nascere questa manifestazione ­ ricorda
Franceschini ­ All' inizio i vigili facevano
spostare gli artisti perchè pensavano fossero
vagabondi. Poi hanno dovuto allargare l' area
pedonale, tanto era il pubblico".
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1 agosto 2014
Lugo Notizie.it
Web
Trovato con 10 grammi di hashish, 21enne in arresto
per spaccio
Il giovane è stato fermato a S. Lorenzo di
Lugo: sequestrati circa 40 grammi di droga I
carabinieri della stazione di San Lorenzo di
Lugo, a conclusione di un'attività antidroga
avviata nella decorsa serata, hanno tratto in
arresto un 21enne di nazionalità marocchina,
residente in quel centro, bloccato con una
decina di grammi di hashish destinata allo
spaccio ad un giovane acquirente. Nel corso
della successiva perquisizione domiciliare
l'arrestato è stato trovato in possesso di
ulteriori decine di grammi della medesima
sostanza (nel complesso sono stati sequestrati
circa 40 grammi di stupefacente) e materiale
utilizzato per la ripartizione e la confezione
delle dosi. Al termine delle formalità di rito il
giovane è stato rinchiuso nelle camere di
sicurezza della Compagnia di Lugo ove
rimarrà a disposizione dell'A.G. di Ravenna in
attesa della convalida e dell'eventuale giudizio
previsti per la giornata odierna.
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1 agosto 2014
lugonotizie.it
Web
Bassa Romagna, approvato all'unanimità odg per la
pace a Gaza
Bassa Romagna, approvato all'unanimità odg
per la pace a Gaza Giovedì 31 Luglio 2014 ­
Bassa Romagna Il Consiglio dell'Unione dei
Comuni della Bassa Romagna, nella seduta di
ieri, mercoledì 30 luglio, ha votato all'unanimità
un ordine del giorno per chiedere all'Italia,
all'Unione Europea e all'Onu di agire per
fermare la guerra a Gaza. Titolo dell'odg:
"Fermiamo la guerra a Gaza. Costruiamo la
pace in Medio Oriente e nel Mondo" (testo
integrale in calce all'articolo). Tra le altre cose,
l'Unione della Bassa Romagna chiede di:
imporre l'immediato cessate il fuoco;
proteggere la popolazione della striscia di
Gaza (anche assicurandogli la possibilità di
trovare rifugio in altri paesi) e inviare tutti gli
aiuti necessari per soccorrere i feriti e
assistere i civili; dispiegare una forza
d'interposizione internazionale dell'Onu nella
Striscia di Gaza con un reale coinvolgimento
dell'Unione Europea; definire un piano per
mettere fine a ogni forma di violenza e
all'occupazione militare e giungere a un
accordo di pace giusto e duraturo basato sulle
risoluzioni delle Nazioni Unite e sul principio
"Due stati per due popoli: stessa dignità, stessi
diritti, stessa sicurezza.
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1 agosto 2014
lugonotizie.it
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I sindaci dell'Unione incontrano le associazioni
economiche della Bassa Romagna
Si è svolto questa mattina, giovedì 31 luglio,
nella Sala del Consiglio della Rocca di Lugo
un incontro promosso dal presidente
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Luca Piovaccari, tra i rappresentanti delle
associazioni imprenditoriali del territorio e la
giunta dell'Unione. L'incontro è stato voluto dai
nove sindaci dell'Unione per verificare
l'andamento congiunturale dell'economia
locale e per confermare la concertazione che
ha sempre caratterizzato i rapporti nel nostro
territorio. Credo dovremmo tutti guardare oltre
questo periodo di difficoltà ­ ha esordito il
presidente dell'Unione Luca Piovaccari ­.
Dobbiamo lavorare assieme per garantire
competitività ai nostri territori e migliorare
l'attrattività della Bassa Romagna, a partire
dalla valorizzazione delle eccellenze culturali e
turistiche già presenti nei nostri Comuni. Lo
scopo dell'incontro era lavorare assieme per
definire i punti di intesa necessari ed utili per
mettere il nostro apparato produttivo nella
condizione migliore per superare la difficile
congiuntura attuale, per semplificare le
procedure della pubblica amministrazione e
intervenire sulla fiscalità locale a vantaggio
delle imprese e dei cittadini. Il nostro non è un
ruolo di esattori, ma di interlocutori. C'è molto
lavoro da fare: dobbiamo essere sempre più capaci di attirare capitale umano, servono maggiori
collegamenti tra la scuola e i bisogni delle aziende. Dobbiamo affrontare una progettualità di lungo
periodo, partendo da una esperienza importante che è stata Labassaromagna2020 e dobbiamo farlo
confrontandoci e dialogando in maniera costruttiva. Sono intervenuti molti dei rappresentanti presenti:
Mario Betti (CNA), Luciano Tarozzi (Confartigianato), Elena Zannoni (Lega Coop), Mauro Basurto
(Confimi), Raffaele Gordini (Confcooperative), Giancarlo Melandri (Confesercenti), Luciano Facchini
(Confcommercio Ascom), Leo Nicola (CIA), Ettore Bezzi (Coldiretti), Cesare Bertini (Confindustria),
Roberto Massari (CNA). Ora i sindaci svilupperanno le linee di attività del programma di legislatura per
valorizzare l'attrattività della Bassa Romagna. L'incontro si è concluso ribadendo la validità dello
schema di concertazione con le associazioni economiche presenti sul territorio e stabilendo un
programma di incontri tematici da effettuarsi a breve, a partire dal tema della fiscalità locale.
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1 agosto 2014
lugonotizie.it
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10Lugocontemporanea14, gli appuntamenti di
domani
Proseguono domani gli appuntamenti di
Lugocontemporanea,evento ricco di variegati
momenti artistici che spaziano dalla danza alla
poesia, dalle arti visive alle installazioni, con
un unico comun denominatore: la musica. Al
centro della rassegna ­ che quest'anno ha per
tema Coltivare idee. 10 anni di
Lugocontemporanea ­ prendono vita originali
forme d'arte multidisciplinari che
giustappongono musica e teatro, musica e
gesto corporeo, musica e arti visive, musica e
spazio (installazioni sonore). Il programma di
domani h. 21:30 > Cortile del Chiostro del
Carmine SUNESCAPE. Batteria e vibrafono
Cristiano Calcagnile e Pasquale Mirra
proiettano le loro energie nella compattezza
del duo, la loro complementarietà è evidente
nella peculiare attitudine al ritmo, al suono e
alle forme di libera improvvisazione. h. 22:30 >
Area monumento di Baracca BLU JOB Basso
elettrico e voce, chitarra, violino elettrico,
batteria. h. 23:30 > Cortile del Chiostro del
Carmine [$PEZIA£ $PAZIA£] Sintetizzatori,
laptop e sax alto aumentato, C64, elettronica
Vai al programma di oggi Info Associazione
Culturale Lugocontemporanea tel. 0545.38497
339.8046127 ­ [email protected] ­
www.lugocontemporanea.it
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Sold out il concerto di Nicola Piovani in doppia
replica al Teatro Goldoni di Bagnacavallo
Mi ha fatto venire la pelle d'oca così dal
pubblico hanno gridato durante i saluti finali al
Maestro Nicola Piovani, visibilmente
commosso dall'entusiasmo con il quale il
Concerto in Quintetto è stato accolto. La serata
di sabato 26 luglio, organizzata
dall'Associazione Cambio Binario, ha ottenuto
un successo straordinario, annunciato anche
dal tutto esaurito dei biglietti in prevendita già
ad una settimana dall'evento. Il concerto,
programmato nel Giardino del Teatro Binario
di Cotignola, causa maltempo ha avuto luogo
al Teatro Goldoni di Bagnacavallo, in doppia
replica per accontentare le richieste. Ben 4 ore
di spettacolo prima replica alle 20 e seconda
a l l e 2 2 rese possibili grazie alla preziosa
collaborazione del Maestro e della sua
produzione che hanno accettato il bis (con un
intervallo solo di mezz'ora tra la prima e la
seconda replica). Un percorso, quello
compiuto dai volontari dell'Associazione
Cambio Binario di Cotignola, fatto di attese,
speranze, decisioni, impegno, ripagato però
da soddisfazione ed emozioni irripetibili. Con
energia e anche audacia, hanno portato avanti
il loro obiettivo: quello di realizzare un evento
unico destinando l'incasso alla ristrutturazione
di un vagone ferroviario annesso al Teatro
Binario, da adibirsi a sala prove musicale. Uno spazio attrezzato e all'avanguardia, che favorisca la
nascita di gruppi e nuove proposte musicali, un luogo dove la contaminazione artistica di idee possa
trovare terreno fertile. Uno scopo che Nicola Piovani condivide da tempo ovvero fare in modo che la
passione per l'arte e la cultura di ognuno di noi possa trovare spazio di espressione. Il Maestro,
omaggiato a fine serata di una ceramica di Enzo Babini, con queste parole ha salutato la platea: ricevo
con gioia questo prezioso dono, in ricordo di una serata indimenticabile per più di un motivo ma
soprattutto perché so, e sapete, che è dedicata alla costruzione di una Sala Prove che è una cosa
magnifica! Ripeto continuamente che la civiltà di un Paese, la sua cultura nazionale si giudica dal suo
Teatro dal vivo, quello che si fa sul territorio. Quando si crede che l'unica cultura possibile sia quella che
parte dall'alto di una tenda andando su tutti i rivoli, su tutte le isolette e dettando un gusto unico, lì
comincia la morte civile, quando invece si annaffiano le radici, quando si lavora sul territorio e una
piccola realtà crea una sala prove lì rinasce la vita. La cultura non è fatta solo di grandi eventi
memorabili ad esposizione mediatica ma è fatta di tantissime realtà quotidiane sociali sparse su tutto il
territorio. Questo è il motivo fondamentale per il quale siamo venuti qui a suonare e per il quale siamo
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1 agosto 2014
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felici di aver minimamente contribuito a far esistere a una sala prove.
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Caso Terremerse e condanna di Giovanni Errani: il
commento di Giovanni Monti, Presidente Legacoop
ER
Stima e solidarietà di tutto il movimento
cooperativo" "I cooperatori non hanno
l'abitudine di commentare una sentenza prima
di conoscerne le motivazioni. Non
interverremo quindi sul verdetto di condanna
dell'ex Presidente di Terremerse, Giovanni
Errani. Ovviamente rispettiamo il lavoro della
Magistratura e il principio di legalità che la
nostra organizzazione persegue in ogni
istanza, da sempre. Legacoop Emilia­
Romagna ritiene però che l'intenzione di Errani
e del collegio difensivo di ricorrere in secondo
grado sia corretta, perché occorre tutelare in
ogni sede non solo la posizione legale
espressa dalle parti nel dibattimento, ma i
valori di giustizia che sono propri del
movimento cooperativo" lo dichiara Giovanni
Monti, Presidente Legacoop Emilia­Romagna.
"Prescindendo dal caso specifico ­ prosegue
Monti ­ dobbiamo essere molto chiari:
purtroppo molte volte, in Italia, abbiamo visto
contributi e fondi andati perduti, senza che
nessuna azione legale fosse avviata. Opere
mastodontiche lasciate a metà, sprechi
immensi di denaro pubblico con molte cause e
nessun responsabile. Quando viene costruita
un'opera che non rappresenta interessi privati,
ma quelli del territorio in cui è stata costruita,
non si può parlare di finalità di lucro. Quando gli agricoltori possono contare su uno strumento utile per il
proprio lavoro, le finalità per cui la cooperazione si batte sono state raggiunte.Quando non un centesimo
viene distolto dall'obiettivo di valorizzare il bene comune, allora per noi anche il principio della verità e
della giustizia assume il proprio valore più alto." "In un momento in cui i nostri soci agricoltori soffrono
per la difficilissima situazione di mercato e climatica ­ conclude il Presidente di Legacoop Emilia­
Romagna ­ Giovanni Errani ha la stima e la solidarietà di tutto il movimento cooperativo, così come la
cooperativa Terremerse, una cooperativa solida e ben patrimonializzata dai suoi soci contadini e
braccianti". Ricordiamo che Giovanni Errani è stato condattanto a 2 anni e 6 mesi per il finanziamento
da un milione ottenuto dalla coop Terremerse, per costruire una cantina a Imola.
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Caso Terremerse, Giovanni Errani condannato a 2
anni e 6 mesi
Il giudice del tribunale di Bologna Nadia
Buttelli ha condannato a due anni e sei mesi
Giovanni Errani nel processo che lo vedeva
imputato per un finanziamento da un milione
ottenuto dalla sua coop, Terremerse, per
costruire una cantina a Imola. Giovanni Errani
è stato condannato per una truffa relativa al
2008, mentre per altri capi di imputazione di
falso e truffa è stato dichiarato il non luogo a
procedere per prescrizione. Condannato per lo
stesso capo di imputazione di Errani anche il
progettista dello stabilimento, Giampaolo
Lucchi, a un anno e sei mesi, pena sospesa.
Anche per Lucchi sono stati prescritti gli altri
reati contestati. Assoluzione per non aver
commesso il fatto per il responsabile
sicurezza, Alessandro Zanotti. Disposta la
confisca dei beni di Errani e Lucchi.
Ricordiamo che proprio il caso Terremerse e
la relativa condanna per falso ideologico sono
all'origine delle dimissioni dell'ormai ex
Presidente della Regione Vasco Errani.
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Tari a Lugo, il Pd difende la delibera approvata
E riporta il verbale della seduta in consiglio
comunale "In merito all'approvazione delle
modifiche del regolamento e delle tariffe TARI,
il modo migliore di rispondere alle pretestuose
polemiche dell'opposizione è riportare
integralmente il documento che il gruppo del
Partito Democratico ha depositato a verbale
contestualmente alla votazione delle delibere
nel Consiglio comunale di Lugo" lo dichara
Giacomo Baldini, capoguppo PD in consiglio
comunale Lugo riportando appunto il testo del
verbale. Questo il testo del documento fornito
da Baldini. Procediamo questa sera a tale
approvazione al fine di consentire l'immediata
applicazione di un assetto tariffario certamente
migliorativo rispetto a quello attualmente in
essere (stabilito sulla base di parametri
imposti dalla legge nazionale allora vigente).
Rimangono tuttavia necessari ulteriori
approfondimenti che dovranno condurre, nel
più breve tempo consentito dalla normativa
attuale, alle ulteriori modifiche che tali
approfondimenti rivelassero necessari. In
particolare è degna di massima attenzione la
preoccupazione espressa dalle organizzazioni
economiche circa la necessità di rivalutare
l'incidenza del carico fiscale sulle attività
produttive, soprattutto nell'attuale contesto
radicalmente trasformato dalla crisi. Allo stesso modo il regolamento, che viene sottoposto anch'esso a
modifiche migliorative, verrà ulteriormente adeguato, come è peraltro fisiologico nella vita dei testi
normativi, al fine di correggere eventuali criticità applicative che dovessero manifestarsi. Mediante
l'approvazione di questa delibera non definiamo dunque un quadro immutabile della TARI bensì
consentiamo l'immediata applicazione di un assetto tariffario complessivamente più favorevole alla
generalità dei contribuenti rispetto a quello attuale; contestualmente ci impegniamo ad avviare un
percorso che, attraverso il confronto con i cittadini e le imprese, conduca ad una sistemazione definitiva
dell'imposizione locale nel nostro comune. Peraltro dobbiamo osservare come sia ineludibile una decisa
azione degli enti locali nell'ambito degli organismi competenti, quale ad esempio ATERSIR, affinché la
determinazione del piano finanziario, sulla base del quale è calcolata la TARI (che, ricordiamo non
comporta entrate ulteriori per il Comune), avvenga sulla base di una rigorosa applicazione dei criteri di
efficienza e qualità del servizio al fine di perseguire l'obiettivo anche di una riduzione complessiva del
costo del servizio stesso. Commenta infine Baldini: "Peraltro il nostro gruppo ha emendato la delibera di
modifica delle tariffe per esplicitare il carattere provvisorio dell'attuale ripartizione del carico fiscale tra le
varie tipologie di utenze, in attesa di una necessaria ridefinizione complessiva della materia. Un
ulteriore emendamento, inserito anch'esso dal PD, ha previsto l'avvio immediato della fase di
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approfondimento volta all'applicazione nei prossimi esercizi della cosiddetta 'tariffa puntuale'.
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Tari a Lugo, Per la buona politica e Lugo popolare
contro le tariffe approvate in consiglio
"Con la Tari si colpiscono di nuovo duramente
famiglie e imprese" «Sulle tariffe dei rifiuti Tari
la maggioranza Pd, ieri sera in Consiglio
Comunale a Lugo, ha compiuto una scelta
particolarmente onerosa per le imprese dei
vari settori merceologici e non ha dato alcun
ascolto alle proposte delle minoranze e al
diffuso malcontento dei cittadini, delle imprese
e delle loro associazioni di rappresentanza.»
Così i capigruppo consiliari Silvano Verlicchi
(Per la Buona Politica) e Giovanni Minguzzi
(Lugo Popolare) commentano l'avvenuta
approvazione delle nuove tariffe dei rifiuti.
«Col voto contrario delle minoranze, su
proposta della Giunta, i consiglieri Pd
r i p r e n d o n o V e r l i c c h i e M i n g u z z i hanno
approvato tariffe che contengono sensibili
incrementi rispetto al 2013 in base a criteri non
legati all'effettiva quantità dei rifiuti prodotti,
ma alla superficie degli immobili e delle aree.
In altre parole, l'alquanto rilevante costo della
gestione Hera, accettato dal Comune, viene
scaricato sulle tariffe imposte ai contribuenti
già duramente penalizzati dalla perdurante
situazione di crisi. E l'alta pressione fiscale
esistente, unita agli incrementi tariffari, oltre a
comprimere i redditi familiari, non può che
mortificare ogni azione di crescita. Rispetto a
ciò risulta evidente che la politica del Pd locale ha abdicato alla sua funzione di rappresentanza degli
interessi degli elettori contribuenti. È nostra opinione che a Lugo sia necessario affrontare ogni
problematica dalla parte dei cittadini, ascoltandoli, informandoli puntualmente e rispettandoli.
Contribuenti, imprese, famiglie, non vanno osteggiati con atti burocratici eccessivi, tasse sempre più
elevate e balzelli di varia natura. Al contrario vanno sostenuti e la pubblica amministrazione e le forze
politiche devono agire al loro servizio con atti concreti orientati a più lavoro e reddito.» I gruppi consiliari
della Buona Politica e di Lugo Popolare hanno espresso voto contrario sulle tariffe Tari proposte e sul
regolamento attuativo, «perché ribadiscono i due capigruppo le nuove tariffe non sono congrue; perché
non è ammissibile che Comune ed Hera continuino a fare cassa sulle spalle dei contribuenti; perché i
costi di gestione sono troppo elevati. In coerenza con la nostra azione politica abbiamo proposto che i
sindaci dell'Unione della Bassa Romagna si impegnino a rivedere i rapporti contrattuali con Hera (in
scadenza a fine anno) rinegoziando il sistema tariffario dei rifiuti che dovrà orientarsi sulla base della
quantità e qualità dei rifiuti conferiti e su una attenta analisi dei costi di gestione. Inoltre abbiamo posto
all'attenzione del Consiglio alcuni criteri: far pagare in base alla quantità di rifiuti prodotta; incentivare
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pratiche virtuose per ridurre i rifiuti; adottare tariffe puntuali sulla base della tipologia dei rifiuti; premiare
metodologie virtuose e innovative indirizzate a riduzione, riuso, differenziazione, riciclo; estendere la
raccolta differenziata; incentivare il compostaggio domestico. Le nostre argomentazioni, orientate ad un
costruttivo esame dell'ordine del giorno proposto sottolineano ancora Verlicchi e Minguzzi non sono
state oggetto di alcuna risposta, salvo un'insoddisfacente replica dell'assessore al Bilancio che ha
limitato la spiegazione all'urgenza del provvedimento in scadenza, ignorando la concretezza delle
proposte avanzate. Su tutte le tematiche di pubblico interesse (la Tari ne è un esempio) i gruppi
consiliari Per la Buona Politica e Lugo Popolare continueranno dentro e fuori le istituzioni a svolgere il
ruolo loro affidato dagli elettori, per dare voce e sostegno ai bisogni e alle aspirazioni dei cittadini.»
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Tari a Lugo, gli emendamenti proposti dal
Movimento 5 Stelle
Dopo Per la buona politica e Lugo popolare,
anche il Movimento 5 Stelle commenta la
seduta del consiglio comunale nella quale si è
discusso di tariffa sui rifiuti e spiega la ratio dei
propri emendamenti presentati (e non
approvati). In una nota stampa a firma
Domenico Coppola, capogruppo grillino, si
legge:"Al punto otto e al punto nove dell'ordine
del giorno la giunta presentava una modifica al
regolamento e una correzione delle tariffe. In
virtù di una volontà costruttiva e nella speranza
di un consenso unanime a beneficio della
popolazione, abbiamo a nostra volta
presentato, quali rappresentanti del M5S di
Lugo, tre emendamenti al regolamento".
"Suddetti emendamenti ­ spiega Coppola ­
correggono alcuni articoli in ottemperanza ai
principi di chi ha formulato la TARI, per la
quale, pur lasciando ampia autonomia ai
comuni, rimane ferma la volontà del legislatore
di rapportare la parte variabile della
tassazione all'effettivo costo del servizio per le
casse comunali, costo che deve corrispondere
alla reale produzione di rifiuti e non a quella
stimata, in modo da garantire una tassazione
equa, commisurata e premiante nei confronti
dei cittadini che riciclano e producono di
meno. Infatti il comma 667 dell'art.1 L.147/13
prevede l'emanazione, entro giugno 2014, di un D.P.R. che stabilisca i criteri per la realizzazione di
sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di
gestione caratterizzati dall'utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad
attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso (D.P.R. che per la verità ancora
latita). Inoltre il comma 668 dell'art.1 L.147/13 indica che i comuni che hanno realizzato sistemi di
misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento,
prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI". "Il Vice­sindaco
Costantini ­ sottolinea l'esponente pentastellato ­ ha voluto ricordare, in merito a queste considerazioni e
a quanto prescrive la legge, che è Atersir a gestire il rapporto con l'ente gestore per verificare i costi
della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Sarebbe opportuno, tuttavia, essere precisi in questo tipo di
considerazioni, rispetto alle quali noi del M5S possiamo ricordare che in un conferenza tenutasi a
Ravenna il 25 Settembre 2013, il direttore di Atersir Vito Belladonna ammise: 'La legislazione sul
Servizio Rifiuti è in continua evoluzione/complicazione. L'istituzione della Tares ha significativamente
cambiato il quadro di competenze e di attività ora vigente. Il ruolo dei soggetti coinvolti (Comuni, Anci,
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Atersir) potrebber risultare poco definito o contraddittorio. La maggioranza dei piani di programmazione
in scadenza o scaduti da rivedere'. Ciò che quindi il direttore di Atersir prevedeva solo pochi mesi fa
parlando della Tares, è stato poi ribadito con maggiore forza dalle recenti leggi che regolamentano la
TARI e che impongono agli enti gestori e agli organi competenti un ruolo di centralità del Comune. In tal
senso ci hanno lasciati perplessi alcune considerazioni del Sindaco Ranalli con le quali ha ribadito
l'enorme difficoltà di rivedere i rapporti con Hera, non soltanto per il Comune di Lugo, ma più in
generale per tutti quelli della nostra regione". "Vogliamo perciò ricordare al nostro Sindaco ­ puntualizza
Coppola ­ che in Italia esiste l'associazione dei Comuni Virtuosi che nel suo statuto recita: 'Le finalità
statutarie riguardano in particolare l'impegno a[...] promuovere una corretta gestione dei rifiuti, visti non
più come un problema ma come risorsa, attraverso la raccolta differenziata porta a porta e l'attivazione
di progetti concreti tesi alla riduzione della produzione dei rifiuti (progetti per la riduzione dei rifiuti e
riuso, etc), in una politica che aspira al traguardo rifiuti zero'. E a che tale associazione hanno già
aderito diversi comuni delle province di Modena, Parma e Bologna. Per cui, in virtù dell'obiettivo di una
gestione virtuosa dei rifiuti che tutte le forze politiche si erano posti in campagna elettorale, gli
emendamenti presentati dal M5S prevedono: 1. L'obbligo da parte dell'ente gestore di rendicontare i
dati di raccolta, in modo da rendere chiara la spesa del servizio e che soprattutto essa sia coerente con
la produzione dei rifiuti (per cui se la produzione cala di un 20% allora la spesa deve calare di un 20%).
2. L'obbligo dal 2015 da parte del comune di vincolare la parte variabile di tassazione alla quantità di
rifiuto residuale prodotto da ciascuna utenza domestica, sull'esempio del comune di Capannori. 3.
Laddove non sia possibile stimare la produzione di ciascuna utenza domestica e, più in generale,
laddove la raccolta non può essere porta a porta, sull'esempio del comune di Torino l'ente gestore deve
fornire i dati di produzione per ciascun quartiere e ciascuna frazione, in modo da premiare le zone più
virtuose della città. Sebbene l'intero consiglio abbia riconosciuto la bontà delle proposte, il PD ha
chiesto, per conto del suo capogruppo, di ritirare gli emendamenti e trasformarli in mozione, o altresì di
votare i propri presentati d'urgenza in sostituzione di quelli del M5S. Di fronte ad una tale richiesta
l'intera opposizione è rimasta attonita, e nessuno ha compreso i motivi della posizione del PD, che ha
dunque votato i propri emendamenti, i quali hanno semplicemente rimandato la discussione sui
medesimi temi e con i medesimi presupposti dai noi avanzati. Un'atteggiamento confusionario che ha
perfino registrato l'astensione del consigliere di maggioranza Poli al voto di convalida". "E questo ­
conclude Coppola ­ la dice lunga sul fatto che per il bene dei cittadini è importante avere l'idee chiare e
l'umiltà di mettersi a testa bassa per lavorare in funzione del benessere sociale e dei diritti di tutti.
Rimane inteso che il M5S ripresenterà gli emendamenti, rilevato il fatto che nonostante il voto contrario
anche la maggioranza li ha apprezzati".
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Riqualificazione energetica per le imprese turistiche
e commerciali, prorogato il bando regionale
Salimbeni (CNA Turismo): Scelta giusta,
siamo pronti ad aiutare le imprese; ma
necessari anche altri interventi La Regione
Emilia­Romagna ha informato che sono stati
riaperti dal 1° settembre 2014 al 30 settembre
2014 i termini di presentazione delle domande
sul bando legato alla riqualificazione
energetica per le imprese turistiche e
commerciali. Questo bando sostiene progetti
innovativi finalizzati al risparmio energetico e
all'utilizzo di fonti rinnovabili di energia nei
settori del commercio e del turismo per le
piccole e medie imprese, costituite anche in
forma cooperativa o di associazione
temporanea d'impresa, aventi sede operativa
in Emilia Romagna. In particolare, per il
settore del turismo, possono presentare
domanda imprese appartenenti alle categorie
definite negli articoli 5­11 della Legge
Regionale 16/2004 (strutture ricettive
alberghiere, extra­alberghiere e strutture
ricettive all'aria aperta). Per il settore del
commercio, la misura si rivolge alle imprese
che esercitano attività all'ingrosso o al
dettaglio e di somministrazione al pubblico di
alimenti o bevande. Sono inoltre ammesse le
imprese la cui attività rientra nelle categorie
definite come stabilimenti balneari e termali,
discoteche e sale da ballo. I progetti devono comportare una spesa ammissibile non inferiore ai 20.000
euro e il contributo regionale è concesso nell'ambito della regola del de minimis, nella misura massima
del 40% delle spese ammesse e fino ad un massimo di 150.000 euro. La difficile situazione economica
che vivono le piccole imprese del settore evidenzia Nevio Salimbeni, responsabile di CNA Turismo e
Commercio ha fatto sì che il finanziamento previsto (circa 7 milioni di euro) non sia stato in questi mesi
completamente utilizzato. È quindi corretta la scelta di riapertura dei termini fino alla fine della stagione
estiva. Occorre però conclude Salimbeni pensare anche a formule diverse d'intervento, in una fase dove
gli investimenti in qualità sono necessari ma non sono favoriti, che premino maggiormente le imprese
che scelgono di migliorare la loro struttura; in questo senso è opportuno collegarsi al D.L. 83 appena
approvato dal Parlamento che introduce un credito d'imposta del 30% per favorire la riqualificazione e
l'accessibilità delle strutture ricettive. Sono, queste, valutazioni da svolgere con attenzione; già ora i
nostri uffici sono a disposizione per tutte le attività di informazione e consulenza.
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Proseguono gli appuntamenti con le Feste dell'Unità
Grazie al prezioso lavoro di centinaia di
volontari, si moltiplicano gli appuntamenti con
le Feste dell'Unità, in tutto il territorio
ravennate. È ad esempio in corso, fino al 2
agosto, quella di Pieve Cesato, al Circolo Arci
di via Castellina 8. Specialità gastronomiche
da non perdere: strozzapreti, tris di minestre,
grigliata di pesce, carne ai ferri. Venerdì 1 e
sabato 2 agosto Festa della Birra. Ancora molti
eventi alla festa di Campiano, nell'area campo
sportivo. Specialità gastronomiche da non
perdere: cappelletti al ragù e minestre al
matterello, grigliata di carne, tagliolini di
pesce, grigliata di pesce. Pizzeria con forno a
legna. Gli spettacoli: venerdì 1 agosto
Orchestra David Pacini; allo spazio E12B gli
Arancia Meccanica'; al pianobar Red Kisses
Revival 70­80. Per altro la serata è dedicata al
volontariato. Sabato 2 musica con i Magic
Queen; all'E12B Silver Mood e al pianobar
Enrico. Domenica 3 Orchestra Silvano
Silvagni; all'E12B Ghiaia Gratis e Little Rebels.
Lunedì 4 spettacolo con Giorgio e le Magiche
Fruste; allo spazio giovani dj Power e
pianobar con Nico & Ely. A Camerlona,
nell'area del campo sportivo tutte le sere
musica (ballo liscio) o spettacoli. Venerdì 1
agosto, alle 20.30 gara podistica a seguire
pianobar. Specialità gastronomiche da non perdere: cappelletti al matterello, strozzapreti nostrani speck
e panna o panna e salsiccia, bellecotto, salame e salsiccie di Camerlona (tris), caccia, pesce e rane
fritte. Infine a Barbiano, la festa si svolge nel Parco L. Guerra Area Quercia. Specialità gastronomiche
da non perdere: cappelletti e orecchioni fatti da noi, alla domenica spaghetti allo scoglio, la paella di
Giovanni del lunedì. Venerdì 1 agosto spettacolo e ballerini con I Diavoli delle Fruste; sabato 2 Moda e
Spettacolo; domenica 3 Commedia dialettale;lunedì 4 serata dello sport, con esibizioni di judo. Tutte le
sere piano bar.
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Fermiamo la guerra a Gaza
L'ordine del Giorno approvato all'unanimità dal
Consiglio dell'Unione Il Consiglio dell'Unione
dei Comuni della Bassa Romagna
preoccupato per il persistente dilagare di
guerre e conflitti violenti in numerose aree del
pianeta, a partire dal Mediterraneo, dal Medio
Oriente e dall'Africa; vista l'importante
iniziativa assunta dal Consiglio Diritti Umani
dell'Onu tesa a predisporre una Dichiarazione
delle Nazioni Unite sul Diritto alla Pace quale
diritto fondamentale della persona e dei
popoli; determinato a far sì che la ricorrenza
del 100° anniversario dello scoppio della
prima guerra mondiale stimoli l'avvio di una
capillare mobilitazione per cancellare il funesto
diritto degli stati di fare la guerra (ius ad
bellum) e inaugurare l'era del diritto alla pace
(ius ad pacem); convinto che il disarmo, lo
sviluppo umano e la cooperazione
internazionale sono indispensabili per
affrontare l'attuale crisi economica nel rispetto
dei principi della giustizia sociale e
dell'interdipendenza e indivisibilità di tutti i
diritti umani: economici, sociali, civili, politici,
culturali; particolarmente preoccupato anche
per le recenti evoluzioni dello scontro in
Ucraina; di fronte alla nuova escalation di
violenza a Gaza e in Israele che sta causando
migliaia di morti e migliaia di feriti tra le popolazioni civili; ricordando che la Striscia di Gaza da quasi
dieci anni è una sorta di prigione a cielo aperto dove sopravvivono in condizioni disumane oltre un
milione e settecentomila persone in gran parte bambini e donne; estremamente preoccupato per le
drammatiche conseguenze di questa nuova guerra, per il protrarsi da decenni di un conflitto che ha
prodotto tante ferite difficili da rimarginare, per i violenti conflitti in corso in tutto il Medio Oriente e nel
Mediterraneo; ricordando che la pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli che
deve essere riconosciuto e attuato a tutti i livelli; CHIEDE all'Italia, all'Unione Europea e all'Onu di agire
con determinazione, efficacia e lungimiranza per: 1. imporre l'immediato cessate il fuoco; 2. proteggere
la popolazione della striscia di Gaza (anche assicurandogli la possibilità di trovare rifugio in altri paesi)
e inviare tutti gli aiuti necessari per soccorrere i feriti e assistere i civili; 3. dispiegare una forza
d'interposizione internazionale dell'Onu nella Striscia di Gaza con un reale coinvolgimento dell'Unione
Europea; 4. definire un piano per mettere fine a ogni forma di violenza e all'occupazione militare e
giungere a un accordo di pace giusto e duraturo basato sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul
principio "Due stati per due popoli: stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza. Inoltre il Consiglio
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ricordando l'invito di Papa Francesco a trovare il
coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace; ricordando che Comuni, Province e Regioni
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possono contribuire ad alleviare le sofferenze delle vittime innocenti del conflitto, a difendere i diritti
umani, a promuovere il riconoscimento, il dialogo e la comprensione reciproca, a ricostruire la fiducia e
la speranza nella pace, a sostenere i palestinesi e gli israeliani che stanno lavorando per la pace e la
riconciliazione tra i due popoli, a sollecitare l'impegno politico dell'Unione Europea e dei suoi membri;
ricordando le numerose iniziative di solidarietà, cooperazione e diplomazia delle città realizzate,
sull'esempio di Giorgio La Pira, dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti
Umani, a livello nazionale, in Medio Oriente e in Europa; decide di a) aderire al Programma nazionale
"100 città per la pace in Medio Oriente" e alla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio
Oriente in modo che l'azione sia sempre più efficace, continua, strutturata e coordinata, a livello
nazionale ed europeo; b) aderire e organizzare la partecipazione alla Marcia Perugia­Assisi per la pace
e la fraternità del 19 ottobre 2014; c) aderire al progetto "Natale di pace a Betlemme" che prevede
l'organizzazione di una Missione di pace in Medio Oriente che si svolgerà dal 20 al 27 dicembre 2014
con una delegazione composta dai rappresentanti di 100 città italiane. Una goccia nel mare, anche se
quantomeno doverosa, la "forza" del documento rispetto alla fine del dramma, due le gocce se fosse
partito da un Comune di centomila abitanti, sempre praticamente inutili ma due sono sempre meglio di
una... ana
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I dirigenti della nuova super AUSL
Come già illustrato nella Conferenza
Territoriale Sociale e Sanitaria del 25 luglio e
in sede di conferenza stampa, svoltasi nella
stessa giornata, la Direzione Generale
dell'Ausl Romagna, ha provveduto con
delibera ad assegnare 23 incarichi temporanei
di coordinamento trasversale a dirigenti già in
servizio presso l'Ausl Romagna, al fine di
assicurare la gestione unitaria dei servizi, la
progressiva integrazione di processi e attività,
la creazione di specifici gruppi di lavoro con i
professionisti, finalizzati alla costruzione del
nuovo atto aziendale. Si ribadisce che tale
riorganizzazione provvisoria della Direzione
Strategica, propedeutica alla realizzazione
dell'atto aziendale, riguarda esclusivamente la
parte apicale dell'organizzazione dell'Azienda
Usl della Romagna, mentre la restante parte
dell'organizzazione continuerà ad operare
secondo le regole previste dagli atti aziendali
delle preesistenti aziende. I criteri di
individuazione dei dirigenti che ricopriranno le
funzioni temporanee di coordinamento hanno
tenuto conto delle specifiche e qualificate
competenze ed esperienze professionali già
acquisite dagli stessi, in precedenti incarichi
svolti. Si fa presente ancora una volta, che non
si tratta dell'individuazione di nuovi dirigenti,
ma dell'attribuzione di obiettivi ulteriori, di coordinamento, assegnati a dirigenti già in servizio presso
l'Azienda Usl della Romagna. A riprova di questo, si ribadisce che il numero complessivo dei dirigenti è
ad oggi inferiore di 8 unità rispetto a quello dell'anno precedente. (70 nel 2013, 62 nel 2014). Tale
numero potrà ulteriormente ridursi poiché gli incarichi di coordinamento prevedono che, in attesa della
definizione del generale riassetto organizzativo nel nuovo atto aziendale, saranno affidate ai coordinatori
le funzioni di direzione ad interim delle strutture che si dovessero rendere vacanti, a seguito della
cessazione dei titolari. Quanto alle polemiche infondate sui costi eccessivi. Per gli undici coordinatori,
individuati tra dirigenti, già titolari di direzione di dipartimento, non è prevista remunerazione aggiuntiva,
mentre per gli altri dodici è previsto un incentivo economico , il cui totale ammonta per il 2014, a 33.750
euro, pertanto nettamente inferiore al valore degli stipendi dei dirigenti cessati. Ruolo di coordimanento
Coordinatore ALTA VALENZA STRATEGICA STAFF DIREZIONE GENERALE e AREA
PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ORGANIZZATIVO ANGELINI RAFFAELA RETE DEI
DIPARTIMENTI OSPEDALIERI E DELLE RETI CLINICHE AZIENDALI MARTELLI GIORGIO SERVIZI
SANITARI TERRITORIALI LOVECCHIO SAVERIO DIREZIONI MEDICHE DI PRESIDIO E DELLE
FUNZIONI IGIENICO SANITARIE STAGNI MARIA G. AREA PROCESSI DI ACQUISIZIONE E DI
GESTIONE BENI E SERVIZI LOMBARDINI PAOLA AREA BILANCIO E PROGRAMMAZIONE
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FINANZIARIA SCALORBI ALESSANDRO ATTIVITA' SOCIO­SANITARIE ATTIVITÀ SOCIO­SANITARIE
E SOCIALI IN DELEGA TAMAGNINI MIRCO STAFF AREA FORMAZIONE RICERCA SANTULLO
ANTONIETTA AREA COMUNICAZIONE FERRARI MASSIMO AREA CONTROLLO DI GESTIONE
FANTI MILVA AREA COMMITTENZA ESTERNA E ACCESSO ALLA SPECIALISTICA AIMOLA
AGOSTINA AREA MEDICINA LEGALE E RISK MANAGEMENT DAL MONTE DONATA AREA
TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE BORGHI CESARE ATTIVITA'
SANITARIE DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA AZIENDALE MAZZONI ROBERTA
DIREZIONE INFERMIERISTICO TECNICA AREA TERRITORIALE MAMBELLI SILVIA DIREZIONE
INFERMIERISTICA E TECNICA AREA OSPEDALIERA TAGLIONI MAURO AREA DI FISICA
SANITARIA E INGEGNERIA CLINICA SANNITI STEFANO POLITICA DEL FARMACO AZIENDALE
FERRI MARIA T. ATTIVITA' AMMINISTRATIVE AREA RISORSE UMANE STERNINI LORELLA AREA
AFFARI GENERALI CASADIO PATRIZIA AREA ATTIVITA' LEGALI E DEL CONTENZIOSO MUCCIOLI
VILMA AREA GESTIONE DIRETTA DEI SINISTRI PINI MICHELE AREA RISORSE STRUTTURALI E
SERVIZI TECNICI PINAMONTI CLAUDIO Ufficio Stampa Ravenna Manuela Dradi Singolare che tra i 23
dirigenti le donne siano addirittura 13! ana
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Il mio primo mese da Assessore
È trascorso circa un mese dalla mia
assunzione dell'incarico di Assessore alla
scuola, più una serie di deleghe che non starò
ad elencare, e desidero condividere un primo,
provvisorio bilancio. Premetto che tale incarico
mi era giunto a suo tempo ( e mi sembra un
tempo già lontanissimo se lo misuro con la
mole di impegni che ne sono seguiti) in modo
del tutto inaspettato, cogliendomi non solo di
sorpresa, ma spaventandomi non poco. Ho
accettato, grata della fiducia dimostratami,
perché credo che tutti abbiano il dovere di
contribuire al governo della propria comunità,
per quanto possibile, e perché credo
fermamente nella buona volontà e nella
competenza di quanti, con me, hanno
condiviso questa avventura. Non uso questa
parola in modo inconsapevole: l'assunzione di
un impegno politico non può certo ridursi a
una scommessa volontaristica, ma non può
neanche prescindere da un sogno, da una
visione che abbia nella volontà il proprio
principale motore. Qual è il mio sogno? Quello
di contribuire a creare le condizioni perché il
mio territorio possa fornire un livello di
istruzione adeguato alle richieste che la
complessità di un mondo globalizzato ci
impone, senza trascurare la vocazione alla
promozione culturale, umana e sociale che la scuola e la formazione, per definizione, hanno. Io ritengo
che la scuola, troppe volte ciecamente sacrificata a logiche di tipo economico, costituisca invece la più
grande risorsa di ogni collettività. Attraverso di essa passa non solo la possibilità di creare sviluppo,
capacità, competenze, ma costituisce il grande laboratorio per mezzo del quale individui di provenienza
sociale e culturale diversissime fra loro, si fanno comunità. Attraverso la scuola si diventa cittadini, si
diventa esseri umani collaborativi e creativi. Ritengo che in una società in veloce cambiamento, spesso
spaventata da questo cambiamento, dove assistiamo a un'atomizzazione e a una precarizzazione delle
vite, a un disorientamento a volte inquietante, la scuola debba essere un elemento centrale, e che
un'amministrazione debba fare in modo, non di sostituirsi ad essa, ma di offrire tutti gli strumenti
possibili per facilitarne il compito. In questo mese ho incontrato genitori, dirigenti, ho visitato e
conosciuto diverse realtà ed esperienze del territorio, perché ritengo che per operare occorra conoscere
e ascoltare. Ho potuto constate che la nostra città è ricca di eccellenze, di buone pratiche, ed è
sinceramente animata dalla volontà di offrire quante più opportunità possibili ai propri giovani. Spesso
non è la volontà di operare che manca, ma le risorse e le condizioni per realizzare ciò verso cui si
punta. Per questo è più che mai necessaria una razionalizzazione delle risorse, nell'ottica di una più
equa e proficua distribuzione che tenga conto degli interessi di tutti e che non perda di vista un disegno
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di prospettiva. Il mondo della scuola e della formazione vive da tempo un sentimento di frustrazione, la
sensazione di non ricevere sufficiente attenzione e riconoscimento, di essere relegata in secondo piano
rispetto ad altre emergenze. Io credo invece, da insegnante oltre che da assessore, che tutti noi
dovremmo avere uno scatto d'orgoglio, prendere coscienza della nostra centralità rispetto alla
possibilità di costruire cultura, coesione sociale e sviluppo. E che questo comporti in tutti la necessità di
operare un rinnovamento, di essere più flessibili rispetto a un mondo che cambia, alle nuove
emergenze culturali ed economiche. Credo anche che la tenuta di una comunità si misuri dal grado di
affezione che essa dimostra nei confronti del mondo della scuola e dei giovani, dall'impegno che mette
in atto per garantire, quanto più possibile, un futuro dignitoso, dalla capacità di offrire una prospettiva di
speranza. Di questo sicuramente la nuova giunta è consapevole e tutti stiamo lavorando, ognuno con le
proprie specificità, in questa ottica comune. Silvia Golfera
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In merito all'approvazione delle modifiche del
regolamento e delle tariffe TARI
In merito all'approvazione delle modifiche del
regolamento e delle tariffe TARI, il modo
migliore di rispondere alle pretestuose
polemiche dell'opposizione è riportare
integralmente il documento che il gruppo del
Partito Democratico ha depositato a verbale
contestualmente alla votazione delle delibere
nel Consiglio comunale di Lugo. Il testo è il
seguente. Procediamo questa sera a tale
approvazione al fine di consentire l'immediata
applicazione di un assetto tariffario certamente
migliorativo rispetto a quello attualmente in
essere (stabilito sulla base di parametri
imposti dalla legge nazionale allora vigente).
Rimangono tuttavia necessari ulteriori
approfondimenti che dovranno condurre, nel
più breve tempo consentito dalla normativa
attuale, alle ulteriori modifiche che tali
approfondimenti rivelassero necessari. In
particolare è degna di massima attenzione la
preoccupazione espressa dalle organizzazioni
economiche circa la necessità di rivalutare
l'incidenza del carico fiscale sulle attività
produttive, soprattutto nell'attuale contesto
radicalmente trasformato dalla crisi. Allo
stesso modo il regolamento, che viene
sottoposto anch'esso a modifiche migliorative,
verrà ulteriormente adeguato, come è peraltro
fisiologico nella vita dei testi normativi, al fine di correggere eventuali criticità applicative che dovessero
manifestarsi. Mediante l'approvazione di questa delibera non definiamo dunque un quadro immutabile
della TARI bensì consentiamo l'immediata applicazione di un assetto tariffario complessivamente più
favorevole alla generalità dei contribuenti rispetto a quello attuale; contestualmente ci impegniamo ad
avviare un percorso che, attraverso il confronto con i cittadini e le imprese, conduca ad una
sistemazione definitiva dell'imposizione locale nel nostro comune. Peraltro dobbiamo osservare come
sia ineludibile una decisa azione degli enti locali nell'ambito degli organismi competenti, quale ad
esempio ATERSIR, affinché la determinazione del piano finanziario, sulla base del quale è calcolata la
TARI (che, ricordiamo non comporta entrate ulteriori per il Comune), avvenga sulla base di una rigorosa
applicazione dei criteri di efficienza e qualità del servizio al fine di perseguire l'obiettivo anche di una
riduzione complessiva del costo del servizio stesso. Peraltro il nostro gruppo ha emendato la delibera di
modifica delle tariffe per esplicitare il carattere provvisorio dell'attuale ripartizione del carico fiscale tra le
varie tipologie di utenze, in attesa di una necessaria ridefinizione complessiva della materia. Un
ulteriore emendamento, inserito anch'esso dal PD, ha previsto l'avvio immediato della fase di
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approfondimento volta all'applicazione nei prossimi esercizi della cosiddetta tariffa puntuale. Giacomo
Baldini Capoguppo PD Consiglio comunale Lugo
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La Fontana della Gigia di Bagnacavallo
Il capogruppo consigliere Davide Giovannini e
tutta la Lista Civica Bagnacavallo Insieme,
dissentono in toto sulla risposta
dell'Amministrazione Comunale alla loro
interpellanza, poichè si intende trasformare
provvisoriamente l'unica fontana rimasta a
Bagnacavallo, nota come la Fontana della
Gigia, in una aiuola. I 3 consiglieri temono
giustamente che lo stato provvisoriosi
trasformi in definitivo e tombale. Si precisa che
la collocazione di un aiuola, come indicato
nella risposta dell'amministrazione, sotto
piante di conifere, è sconsigliata dagli
specialisti vivaisti, poiché gli aghi soffocano le
piante, salvo le acidofile, ed il rischio sarebbe
che tale aiuola sostitutiva si potrebbe
trasformare in un contenitore di immondizia e
piante secche. Sollecita altresì
l'amministrazione, come affermato in sede di
consiglio, a provvedere alla rinascita della
fontana stessa, anche ex novo, trasformandola
in un'opera che rappresenti la città di
Bagnacavallo, nel cui stemma è presente
l'acqua. Magari coinvolgendo sponsor privati,
associazioni, scuola d'arte e creando eventi
pro­fontane al fine di raccogliere i fondi
necessari per il suo mantenimento. Davide
Giovannini, Cristina Bagnari, Andrea Pezzi,
consiglieri lista civica "Bagnacavallo Insieme". Inviato dal Dr. Paolo Randi Addetto stampa della Lista
civica Bagnacavallo Insieme
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Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
Oggi venerdì 1 agosto alle ore 21.15, STILL
LIFE di Uberto Pasolini Diligente e premuroso,
il solitario John May è un impiegato del
Comune incaricato di trovare il parente più
prossimo di coloro che sono morti da soli.
Quando il suo reparto viene ridimensionato a
causa della crisi economica, John dedica tutti i
suoi sforzi al suo ultimo caso, che lo porterà a
compiere un viaggio liberatorio e gli
permetterà di iniziare ad aprirsi alla vita...
DATA USCITA: 12 dicembre 2013 GENERE:
Commedia, Drammatico REGIA: Uberto
Pasolini SCENEGGIATURA: Uberto Pasolini
ATTORI: Eddie Marsan, Joanne Froggatt,
Karen Drury, Neil D'Souza, Michael Elkins,
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10.LUGOCONTEMPORANEA.14
L'Associazione Culturale Lugocontemporanea,
in collaborazione con la Fondazione Teatro
Rossini, con il patrocinio del Comune di Lugo
e della Regione Emilia Romagna, X°
EDIZIONE [COLTIVARE IDEE] 10 anni di
Lugocontemporanea nel centro storico di
Lugo. INGRESSO LIBERO Direzione Artistica
John De Leo, Franco Ranieri e Monia Mosconi
Oggi venerdì 1 agosto h. 21:30 > Cortile del
Chiostro del Carmine SUNESCAPE Batteria e
vibrafono Cristiano Calcagnile e Pasquale
Mirra proiettano le loro energie nella
compattezza del duo, la loro complementarietà
è evidente nella peculiare attitudine al ritmo, al
suono e alle forme di libera improvvisazione.
CRISTIANO CALCAGNILE Lavora con i nomi
più importanti della scena nazionale ed
internazionale, in qualità di side­man e di
produttore e co­produttore di progetti originali.
Ha svolto tournee in Italia e nel mondo
esibendosi nei più importanti festival di Jazz,
Rock e d'avanguardia. Tra le sue più
importanti collaborazioni ricordiamo: A.
Braxton, T. Honsingen, Rova Saxophone
Quartet, C. Zavalloni, S. Bollani, C. Donà, G.
Petrella, B. Morris, D. Suzuki e molti altri.
PASQUALE MIRRA È considerato uno dei
vibrafonisti più interessanti della scena italiana
ed internazionale. Suona con grandi improvvisatori della scena mondiale, tra i quali: M. Portal, F. Frith,
N. Mitchell, T. Honsinger, E. Rijseger, R. Mazurek, B. Sissoko, B. Morris, L. Kouyaté, J. Parker, M. Blake
etc. Dal 2008 collabora stabilmente con il noto percussionista americano Hamid Drake partecipando a
numerosi festival in America e in Europa. È membro del Collettivo Bassesfere. h. 22:30 > Area
monumento di Baracca BLU JOB Basso elettrico e voce, chitarra, violino elettrico, batteria. Davide
Garattoni, Giancarlo Bianchetti, Massimiliano Canneto e Filippo Mignatti, sono un ensemble formato da
appassionati e rigorosi musicisti capaci di far esplodere il suono con intensità, forza, energia. Una
musica senza confini stilistici e barriere ideologiche, ricca di suggestioni e contaminazioni. DAVIDE
GARATTONI Bassista e compositore si è formato al conservatorio G.B. Martini di Bologna e ha iniziato
a suonare molto presto nella scena jazzistica bolognese. Ha collaborato con numerose formazioni e
musicisti di ambiti musicali diversi (jazz, musica brasiliana, world­music, pop) con cui ha all'attivo
numerose pubblicazioni discografiche: Z. Martins, Arcoiris, C. Atti, Jacaré, C. Maver, P. Laquidara, F.
Marocco, J. Serry. Attualmente è leader e compositore del quartetto Blu Job. h. 23:30 > Cortile del
Chiostro del Carmine [$PEZIA£ $PAZIA£] Sintetizzatori, laptop e sax alto aumentato, C64, elettronica
Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, si muovono su terreni inesplorati. Questo progetto, vede i due
musicisti rinunciare ai propri strumenti di elezione ­ i legni ed il pianoforte ­ per esplorare sonorità
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antiche e modernissime allo stesso tempo: il lavoro sulla percussione e sul feedback prodotti dal sax
alto "aumentato" di Bittolo Bon, viene plasmato, filtrato ed elaborato dall'elettronica rigorosa quanto
sorprendentemente organica, di Santimone.. Ospite speciale, o terzo incomodo, un inossidabile
Commodore 64. ALFONSO SANTIMONE Nato a Ferrara, durante gli anni 90, è stato membro stabile
del quintetto di Giulio Capiozzo ed ha suonato e collaborato in Italia e in Europa con, tra gli altri, H.Land,
R.Wyatt, G.Cables, J. Owens, T.Scott, B.Forman, J.Clark, A.Tavolazzi e C.Fasoli. Ha composto e
arrangiato musica per opere teatrali, video e multimediali. Da molti anni partecipa a vari progetti di
musica sperimentale, elettronica e improvvisata e a diversi lavori discografici come compositore e
performer. PIERO BITTOLO BON È considerato tra i migliori nuovi talenti della scena jazz italiana e
della musica improvvisata. Membro del Collettivo El Gallo Rojo Records collabora a numerose
formazioni e progetti. Si è esibito nei più importi jazz club e festival in Italia e all'estero. Ha suonato e
registrato con artisti quali D. Gallo, Z. de Rossi,T. Ghiglioni, T.Tononi, D. Cavallanti, G. Maier, U.T.
Gandhi, S. Bolognesi, M. Ottolini, A. Braxton, U. Caine, J.Tchicai, J.Tacuma, J.Lurie, A.Drury, Davis, J.
Green, T. Honsinger, G. Gschloessl, C. Lillinger, T. Delius. INFORMAZIONI Associazione Culturale
L u g o c o n t e m p o r a n e a t e l . 0 5 4 5 . 3 8 4 9 7 339.8046127 [email protected]
www.lugocontemporanea.it
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Sospesa la circolazione nei pressi di Rossetta
E' sospesa temporaneamente la circolazione
del traffico lungo la S.P. n. 76 Chiara (dal Km.
0+000 al Km. 1+800 circa), con deviazioni
all'innesto sulla S.P. n. 8 Naviglio e all' innesto
sulla S.P. n. 28 Rossetta.Saranno infatti
eseguiti lavori di pavimentazione stradale,
dalle 7 alle 19 di oggi, venerdì 1 agosto, e
dalle 7 alle 19 di lunedì 4 agosto, con
deviazioni del traffico e limitazioni, esclusi i
residenti. Il transito dei veicoli sarà deviato
come segue: ­ tutti i veicoli provenienti dalla
s.p. n. 8 Naviglio e diretti a Fusignano ­
Rossetta lungo la S.P. n. 76 Chiara,
proseguiranno lungo la s.p. n. 8 fino alla
rotatoria con la S.S. n. 16 Adriatica e la S.P. n.
28 Rossetta e lungo questa fino a Rossetta ­
Fusignano; ­ tutti i veicoli provenienti dalla s.p.
n. 28 Rosestta e diretti a Villaprati ­
Bagnacavallo lungo la s.P. n. 76 Chiara,
seguiranno il percorso inverso. I trasgressori
saranno puniti a termine di legge.
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Incantesimo di una notte di mezza estate
Ultimo appuntamento, oggi, venerdì 1° agosto,
con il ciclo di eventi dal titolo Incantesimo di
una notte di mezza estate in Piazza Nuova
organizzata da Pro Loco, Comune di
Bagnavallo e MoMa Comunicazione. La
manifestazione proposta per valorizzare la
piazza e la misticità naturale che la distingue,
trasforma Piazza Nuova in uno spazio
espositivo allargato nel quale arte, musica,
simboli e specialità enogastronomiche si
intrecciano, unite dal filo conduttore di magia e
mistero. Protagonista della terza e ultima
serata è un artista di comprovata fama e
abilità, Tony Santini in arte Mago Kundra, già
ospite di varie trasmissioni sulle reti nazionali
che con il suo Magic Show offrirà uno
spettacolo denso di illusioni e antichi sortilegi
in linea con l'atmosfera creata da arte,
mercatini e misteri olistici. Lo spettacolo è
anticipato dal mercato degli artigiani, in
apertura dalle ore 20 insieme allo spazio
culturale olistico gestito dalla libreria esoterica
Alef nel quale l'associazione La luna nel pozzo
propone sedute di massaggi a offerta libera,
iniziativa che ha riscosso molto successo nel
corso del primo appuntamento. Alla serata fa
da cornice la mostra di pittura, scultura e arti
grafiche dal titolo Segni e simboli del mistero
allestita presso la sala Libreria" dell'Osteria di Piazza Nuova e lungo i portici della Piazza, con le opere
della pittrice ravennate Renata Augusta Venturini e gli artisti lughesi Mario Zanoni, scultore e Maurizio
Gordini, architetto, autori delle opere in visione. Il Consorzio di prodotti tipici Il Bagnacavallo sarà
presente e offrirà la possibilità di gustare degli assaggi dei suoi prodotti. I locali della Piazza, Osteria e
Cantina di Piazza Nuova accompagneranno le serate dall'aperitivo al dopocena, con menù a tema
(Prenotazioni: Osteria di Piazza Nuova 0545­63647 ­La Cantina di Piazza Nuova 0545­60631).
L'ingresso alla manifestazione è sempre gratuito. L'iniziativa è organizzata da MoMa Comunicazione in
collaborazione con la Pro Loco di Bagnacavallo e con il Comune di Bagnacavallo, patrocinatore
dell'iniziativa. Info: 339­7325579/3473640907.
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Cotignola: "Sold Out" di emozioni per il concerto di
Nicola Piovani
La musica è una cosa straordinariamente
misteriosa, è come una carezza per l'anima di
cui percepiamo la necessità senza sapere il
motivo. Le vibrazioni di qualunque strumento
ci elevano, ci turbano, ci rallegrano e alle volte
ci rendono tristi, ma ogni composizione
musicale è la chiave dorata per aprire la
magnifica porta delle sinestesie, per cui
andando a investire anche gli aspetti più
semplici e apparentemente irrilevanti della
nostra vita ognuno di noi finisce per ritrovarsi
con una colonna sonora personale, che in certi
casi pochi accordi rimettono prepotentemente
in moto (Vincenzo Pellegrino) Mi ha fatto
venire la pelle d'oca ­ così dal pubblico hanno
gridato durante i saluti finali al Maestro Nicola
Piovani, visibilmente commosso
dall'entusiasmo con il quale il Concerto in
Quintetto è stato accolto. La serata organizzata
dall'associazione Cambio Binario, ha ottenuto
un successo straordinario, annunciato anche
dal tutto esaurito dei biglietti in prevendita già
ad una settimana dall'evento. Il concerto,
programmato nel Giardino del Teatro Binario
di Cotignola, causa maltempo ha avuto luogo
al Teatro Goldoni di Bagnacavallo, in doppia
replica per accontentare le richieste. Ben 4 ore
di spettacolo ­ prima replica alle 20 e seconda
alle 22 ­ rese possibili grazie alla preziosa collaborazione del Maestro e della sua produzione che hanno
accettato il bis (con un intervallo solo di mezz'ora tra la prima e la seconda replica). Un percorso, quello
compiuto dai volontari dell'associazione Cambio Binario di Cotignola, fatto di attese, speranze,
decisioni, impegno, ripagato però da soddisfazione ed emozioni irripetibili. Con energia e anche
audacia, hanno portato avanti il loro obiettivo: quello di realizzare un evento unico destinando l'incasso
alla ristrutturazione di un vagone ferroviario annesso al Teatro Binario, da adibirsi a sala prove
musicale. Uno spazio attrezzato e all'avanguardia, che favorisca la nascita di gruppi e nuove proposte
musicali, un luogo dove la contaminazione artistica di idee possa trovare terreno fertile. Uno scopo che
Nicola Piovani condivide da tempo ovvero fare in modo che la passione per l'arte e la cultura di ognuno
di noi possa trovare spazio di espressione. Il Maestro, omaggiato a fine serata di una ceramica di Enzo
Babini, con queste parole ha salutato la platea: ricevo con gioia questo prezioso dono, in ricordo di una
serata indimenticabile per più di un motivo ma soprattutto perché so, e sapete, che è dedicata alla
costruzione di una Sala Prove che è una cosa magnifica! Ripeto continuamente che la civiltà di un
Paese, la sua cultura nazionale si giudica dal suo Teatro dal vivo, quello che si fa sul territorio. Quando
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si crede che l'unica cultura possibile sia quella che parte dall'alto di una tenda andando su tutti i rivoli,
su tutte le isolette e dettando un gusto unico, lì comincia la morte civile, quando invece si annaffiano le
radici, quando si lavora sul territorio e una piccola realtà crea una sala prove lì rinasce la vita. La cultura
non è fatta solo di grandi eventi memorabili ad esposizione mediatica ma è fatta di tantissime realtà
quotidiane sociali sparse su tutto il territorio. Questo è il motivo fondamentale per il quale siamo venuti
qui a suonare e per il quale siamo felici di aver minimamente contribuito a far esistere a una sala prove.
Piovani si è esibito per un vagone di sogni. Ora starà ai ragazzi e all'energia della musica colmarlo di
nuove ispirazioni musicali. ­­ Nicoletta Ancherani Ufficio stampa e organizzazione per l'Associazione
Cambio Binario
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Quii de seneat
Anche quest'anno il centro sociale Il Senato di
Villanova di Bagnacavallo, come ormai da
tradizione, organizza in piazza Tre Martiri la
Serata sotto le stelle oggi, venerdì 1 agosto.
Alle 21 sarà proposta la commedia dialettale
Al campan ed Don Camel, un classico
interpretato dalla compagnia dialettale Quii de
Seneat, diretta da Gianbattista Sportelli. Per
l'occasione ci sarà il ritorno di alcune vecchie
glorie, che furono i precursori dell'attuale
compagnia dialettale. La commedia sarà
riproposta venerdì 3 ottobre alla festa
provinciale ANCeSCAO a Ravenna. La
commedia è a ingresso libero, e chi vorrà
potrà fare un'offerta in favore di Villanova
Insieme, associazione di volontariato per il
trasporto sociosanitario. La Serata sotto le
stelle è organizzata dal centro sociale Il Senato
con il sostegno del Consiglio di zona e con il
patrocinio del Comune di Bagnacavallo.
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Incontro tra la Giunta del "Comune della Bassa
Romagna" e le Associazioni Imprenditoriali
Si è svolto nella Sala del Consiglio della
Rocca di Lugo un incontro promosso dal
presidente dell'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna Luca Piovaccari, tra i rappresentanti
delle associazioni imprenditoriali del territorio
e la giunta dell'Unione. L'incontro è stato voluto
dai nove sindaci dell'Unione per verificare
l'andamento congiunturale dell'economia
locale e per confermare la concertazione che
ha sempre caratterizzato i rapporti nel nostro
territorio. Credo dovremmo tutti guardare oltre
questo periodo di difficoltà ­ ha esordito il
presidente dell'Unione Luca Piovaccari ­.
Dobbiamo lavorare assieme per garantire
competitività ai nostri territori e migliorare
l'attrattività della Bassa Romagna, a partire
dalla valorizzazione delle eccellenze culturali e
turistiche già presenti nei nostri Comuni. Lo
scopo dell'incontro era lavorare assieme per
definire i punti di intesa necessari ed utili per
mettere il nostro apparato produttivo nella
condizione migliore per superare la difficile
congiuntura attuale, per semplificare le
procedure della pubblica amministrazione e
intervenire sulla fiscalità locale a vantaggio
delle imprese e dei cittadini. Il nostro non è un
ruolo di esattori, ma di interlocutori. C'è molto
lavoro da fare: dobbiamo essere sempre più
capaci di attirare capitale umano, servono maggiori collegamenti tra la scuola e i bisogni delle aziende.
Dobbiamo affrontare una progettualità di lungo periodo, partendo da una esperienza importante che è
stata Labassaromagna2020 e dobbiamo farlo confrontandoci e dialogando in maniera costruttiva. Sono
intervenuti molti dei rappresentanti presenti: Mario Betti (CNA), Luciano Tarozzi (Confartigianato), Elena
Zannoni (Lega Coop), Mauro Basurto (Confimi), Raffaele Gordini (Confcooperative), Giancarlo Melandri
(Confesercenti), Luciano Facchini (Confcommercio Ascom), Leo Nicola (CIA), Ettore Bezzi (Coldiretti),
Cesare Bertini (Confindustria), Roberto Massari (CNA). Ora i sindaci svilupperanno le linee di attività
del programma di legislatura per valorizzare l'attrattività della Bassa Romagna. L'incontro si è concluso
ribadendo la validità dello schema di concertazione con le associazioni economiche presenti sul
territorio e stabilendo un programma di incontri tematici da effettuarsi a breve, a partire dal tema della
fiscalità locale.
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Lugo: il deserto di Viale Manzoni
Un albero è un silenzioso essere vivente che,
senza nulla chiedere in cambio, per decenni e
a volte per secoli ci regala ossigeno, ombra,
sollievo e, semplicemente, bellezza.Non è
quindi possibile rimanere insensibili di fronte
all'abbattimento di un viale alberato,
soprattutto se si tratta di Viale Manzoni, il cui
ombroso aspetto è riconosciuto dai lughesi da
moltissimo tempo. Dopo i recenti abbattimenti
iniziati nel dicembre dello scorso anno e
ripresi ultimamente, voluti a causa di presunte
gravi malattie delle alberature, siamo stati
contattati da numerosissimi cittadini che hanno
avanzato delle perplessità sulle scelte
dell'amministrazione. Anche alcuni di noi si
sono recati nel viale e hanno potuto constatare
che, apparentemente, da quanto è possibile
vedere dai tronchi tagliati, lo stato delle
alberature sembrava tutt'altro che grave.
Abbiamo quindi interrogato Fabbrizio
Casamento, Assessore all'ambiente e al
patrimonio verde del Comune di Lugo, per
verificare se la scelta di abbattere tutte le
alberature sia stata conseguente al risultato di
perizie effettuate da tecnici esperti e, nel caso,
abbiamo chiesto di poter conoscere l'esito di
tali perizie. Abbiamo inoltre chiesto se non si
ritenga opportuno realizzare le nuove
fognature lontano dagli alberi, per non dover rischiare, ogni volta che è necessario intervenire, di
abbatterli tutti, come in questo caso, e quale sarà il destino dei restanti viali alberati limitrofi a Viale
Manzoni. Ancora increduli nel vedere il deserto in cui è stato trasformato uno dei più bei viali lughesi
restiamo, così come molti altri cittadini arrabbiati, in attesa di risposte. ­­ Gian Luca Baldrati
Coportavoce Verdi provincia di Ravenna
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Il can can ....lughese
Era già successo nel 2013, nel mese di
maggio un temerario consigliere di
opposizione (Alessandro Casadei) chiese con
forza, dopo vani tentativi, che lo scempio del
chissenefrega delle regole al parco del Tondo
venisse stoppato una volta per tutte. Depositò
un' ennesima interpellanza nella quale, tra le
altre cose, chiedeva se fosse giusto tollerare
che si accedesse in bici nonostante il divieto,
mettendo in pericolo tutti gli altri fruitori del
parco pubblico, soprattutto i bambini più
piccoli che prima o poi avrebbero rischiato un
impatto inaspettato. Per far capire, a chi non
capiva, portò anche a spalla una bicicletta
nella sala consiliare lughese (nonostante non
vi fosse alcun effettivo divieto) e la piazzò lì.
Risultato: pur di non dargli ragione
completamente, il comandante della polizia
municipale Faccani, sicuramente consigliato
dal Sindaco di allora, cambiò il regolamento
ed oggi vi si può accedere al parco con la
bicicletta purchè condotta a mano, perché si
disse che tuttavia chi trasgrediva lo faceva per
oltrepassare il parco. In realtà invece le bici
ora sono parcheggiate all' interno dello stesso
(bastava vietarne il parcheggio internamente,
evitando che possano cascare addosso ai
bambini) e chi trasgrediva prima, continua a
farlo anche adesso, pedalando liberamente, potendo contare su un' effettiva lacuna nei controlli e nelle
sanzioni. In altre realtà limitrofe, nei parchi pubblici con la stessa problematica, si è proceduto anche al
sequestro dei cicli trovati in divieto, una soluzione necessaria e che sicuramente fungeva da deterrente;
ma a Lugo, tutto è concesso. Ma c' è di piu'. Da un po' di tempo anche la seconda norma del cartello
posto all' ingresso del parco (evidentemente così in alto che nessuno lo leggerà), viene completamente
disattesa: si entra liberamente coi cani ed addirittura gli si toglie pure il guinzaglio per farli correre
liberamente. Nessuno ha qualcosa contro gli animali ci mancherebbe ma non si capisce perché, solo a
Lugo, se ci sono delle norme si faccia di tutto per aggirarle e non si faccia niente per garantirne il
rispetto. Parecchie persone, soprattutto genitori con bambini piccoli al seguito, si sono lamentate anche
sui social network di questa assurda tolleranza che rende nuovamente meno sicuro un parco pubblico
con delle regole; non deve esser il massimo della sicurezza far giocare il proprio bambino di pochi anni
col rischio che un cane di un non intelligentissimo padrone possa comunque anche inavvertitamente
fargli del male. Non è difficile capire che forse un bambino di due anni oppure un anziano, sicuro del
fatto che animali lì dentro non dovrebbero essercene, possa avere un inatteso incontro ravvicinato con
un pastore tedesco o con un rottweiler; anche perché paradossalmente i cani avvistati recentemente
non erano mai dei chiwawa. Ovviamente, è giusto ricordarlo, mai nessuno si sarebbe permesso di
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PavaglioneLugo.net
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indignarsi e polemizzare se tali cani fossero cani guida d' ausilio a portatori d' handicap; vale la pena
ribadirlo per evitare equivoci. Ma la cosa più anomala è che se provi a lamentarti del fatto che non
dovrebbero esserci gli animali dentro al parco potresti esser tacciato di esser insensibile o qualcosa di
peggio, sempre che non si possa rischiare un' aggressione verbale com' è successo a qualcuno che
giustamente ha avvisato la polizia municipale. Tra l' altro sarebbe opportuno sapere se chi gestisce il
bar interno sia sulla stessa linea dei tanti che si lamentano, poiché parecchie volte (come in foto) gli
animali, con e senza guinzaglio, ed i ciclisti improvvisati sono proprio a ridosso del bar. Non è certo
colpa del barista se esistono gli idioti ma se il barista li nota, li avvertirà di rispettare il regolamento?
Chiamerà la polizia municipale? Sarebbe bello saperlo. Infine, il problema degli orari e delle chiusure.
Non è un segreto che l' accesso su viale Orsini, rimanga spesso e volentieri aperto tutta notte, poiché la
chiusura è ancora manuale, quindi affidata a qualcuno (in teoria la polizia municipale) che ogni notte
dovrebbe chiuderlo per poi riaprirlo poche ore dopo; un' operazione quindi forse troppo costosa e allora
spesso lo si lascia aperto così chiunque può accedervi e fare chissà cosa, magari anche demolire le
nuove vetrate del Liceo come è accaduto nei mesi passati. Tra l' altro pare, usiamo il condizionale, che
spesso l' orario segnalato sul cartello venga sforato abbondantemente e quindi ben oltre mezzanotte si
possano udire e vedere persone godersi liberamente il parco che dovrebbe esser di tutti. (come recita il
cartello in estate alle ore 24 il parco dovrebbe esser chiuso, se appare limitativo si provveda a
prolungare l' orario, perché altrimenti veramente non si capisce più quali norme bisogna rispettare e
quali no) Basterebbe metter un cancello automatizzato munito di timer, come già succede in quasi tutti i
cimiteri: sarebbe garantita la chiusura e l' apertura del parco, si risparmierebbero un mucchio di soldi
nel personale addetto, in parole povere si farebbe ciò che andava fatto molto tempo prima, si farebbe
una cosa intelligente, sempre che la si voglia fare e che l' intelligenza debba prevalere sul
pressapochismo. Tutto ciò come, già detto, sta creando dello scontento tra i fruitori abituali del parco ed
anche per questo martedì scorso Donatella Donati, consigliere lughese di Forza Italia, ha presentato un'
interpellanza che prossimamente integrerà con foto e dettagli su tali problematiche, in particolare sull'
accesso dei cani e sul transito di biciclette. Una problematica sicuramente stagionale che magari
andrebbe risolta una volte per tutte con più fermezza per evitare che i lughesi si stanchino, come forse
lo sono già, e migrino verso altre realtà verdi limitrofe, ad esempio il parco faentino, dove le regole ci
sono e funzionano perché vengono fatte rispettare, da tutti. Infine, proprio perché la prudenza non è mai
troppa, se un domani qualcuno si facesse male, l' Amministrazione lughese verrebbe chiamata a
risponderne per un omesso controllo che attualmente è palese. Ma si sa tutto il mondo è ..palese. Ci
sono moltissimi modi di voler bene agli animali, il più semplice è non renderli protagonisti dei nostri
brutti comportamenti, quindi non abbandonarli mai ma neanche obbligarli a seguirci in aree
espressamente vietate. Però di una cosa possiamo vantarci: con la crisi che c' è in estate nelle grandi
città, nessuno potrà più dire che nei nostri parchi.. non c' è un cane. DINO SCOMO
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Politica­ Lugo: con la Tari si colpiscono di nuovo
duramente famiglie ed imprese
I capigruppo consiliari Silvano Verlicchi (Per la
Buona Politica) e Giovanni Minguzzi (Lugo
Popolare) commentano l'avvenuta
approvazione delle nuove tariffe dei rifiuti
«Sulle tariffe dei rifiuti Tari la maggioranza Pd,
ieri sera in Consiglio Comunale a Lugo, ha
compiuto una scelta particolarmente onerosa
per le imprese dei vari settori merceologici e
non ha dato alcun ascolto alle proposte delle
minoranze e al diffuso malcontento dei
cittadini, delle imprese e dello loro
associazioni di rappresentanza.» Così i
capigruppo consiliari Silvano Verlicchi (Per la
Buona Politica) e Giovanni Minguzzi (Lugo
Popolare) commentano l'avvenuta
approvazione delle nuove tariffe dei rifiuti.
«Col voto contrario delle minoranze, su
proposta della Giunta, i consiglieri Pd
r i p r e n d o n o V e r l i c c h i e M i n g u z z i hanno
approvato tariffe che contengono sensibili
incrementi rispetto al 2013 in base a criteri non
legati all'effettiva quantità dei rifiuti prodotti,
ma alla superficie degli immobili e delle aree.
In altre parole, l'alquanto rilevante costo della
gestione Hera, accettato dal Comune, viene
scaricato sulle tariffe imposte ai contribuenti
già duramente penalizzati dalla perdurante
situazione di crisi. E l'alta pressione fiscale
esistente, unita agli incrementi tariffari, oltre a comprimere i redditi familiari, non può che mortificare
ogni azione di crescita. Rispetto a ciò risulta evidente che la politica del Pd locale ha abdicato alla sua
funzione di rappresentanza degli interessi degli elettori contribuenti. È nostra opinione che a Lugo sia
necessario affrontare ogni problematica dalla parte dei cittadini, ascoltandoli, informandoli puntualmente
e rispettandoli. Contribuenti, imprese, famiglie, non vanno osteggiati con atti burocratici eccessivi, tasse
sempre più elevate e balzelli di varia natura. Al contrario vanno sostenuti e la pubblica amministrazione
e le forze politiche devono agire al loro servizio con atti concreti orientati a più lavoro e reddito.» I gruppi
consiliari della Buona Politica e di Lugo Popolare hanno espresso voto contrario sulle tariffe Tari
proposte e sul regolamento attuativo, «perché ribadiscono i due capigruppo le nuove tariffe non sono
congrue; perché non è ammissibile che Comune ed Hera continuino a fare cassa sulle spalle dei
contribuenti; perché i costi di gestione sono troppo elevati. In coerenza con la nostra azione politica
abbiamo proposto che i sindaci dell'Unione della Bassa Romagna si impegnino a rivedere i rapporti
contrattuali con Hera (in scadenza a fine anno) rinegoziando il sistema tariffario dei rifiuti che dovrà
orientarsi sulla base della quantità e qualità dei rifiuti conferiti e su una attenta analisi dei costi di
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1 agosto 2014
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gestione. Inoltre abbiamo posto all'attenzione del Consiglio alcuni criteri: far pagare in base alla quantità
di rifiuti prodotta; incentivare pratiche virtuose per ridurre i rifiuti; adottare tariffe puntuali sulla base della
tipologia dei rifiuti; premiare metodologie virtuose e innovative indirizzate a riduzione, riuso,
differenzazione, riciclo; estendere la raccolta differenziata; incentivare il compostaggio domestico. Le
nostre argomentazioni, orientate ad un costruttivo esame dell'ordine del giorno proposto sottolineano
ancora Verlicchi e Minguzzi non sono state oggetto di alcuna risposta, salvo un'insoddisfacente replica
dell'assessore al Bilancio che ha limitato la spiegazione all'urgenza del provvedimento in scadenza,
ignorando la concretezza delle proposte avanzate. Su tutte le tematiche di pubblico interesse (la Tari ne
è un esempio) i gruppi consiliari per la Buona Politica e Lugo Popolare continueranno dentro e fuori le
istituzioni a svolgere il ruolo loro affidato dagli elettori, per dare voce e sostegno ai bisogni e alle
aspirazioni dei cittadini.»
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31 luglio 2014
Ravenna24Ore.it
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Circolazione sospesa lungo la S.P. 76 Chiara
I lavori saranno eseguiti domani 1 luglio e
lunedì 4 agosto E' sospesa temporaneamente
la circolazione del traffico lungo la S.P. n. 76
Chiara (dal Km. 0+000 al Km. 1+800 circa),
con deviazioni all' innesto sulla S.P. n. 8
Naviglio e all' innesto sulla S.P. n. 28 Rossetta.
Saranno infatti eseguiti lavori di
pavimentazione stradale, dalle 7 alle 19 di
domani, venerdì 1 agosto, e dalle 7 alle 19 di
lunedì 4 agosto, con deviazioni del traffico e
limitazioni, esclusi i residenti. Il transito dei
veicoli sarà deviato come segue: ­ tutti i veicoli
provenienti dalla S.P. n. 8 Naviglio e diretti a
Fusignano ­ Rossetta lungo la S.P. n. 76
Chiara, proseguiranno lungo la S.P. n. 8 fino
alla rotatoria con la S.S. n. 16 Adriatica e la
S.P. n. 28 Rossetta e lungo questa fino a
Rossetta ­ Fusignano; ­ t u t t i i v e i c o l i
provenienti dalla S.P. n. 28 Rosestta e diretti a
Villaprati ­ Bagnacavallo lungo la s.P. n. 76
Chiara, seguiranno il percorso inverso.
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31 luglio 2014
Ravenna24Ore.it
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Colto in flagrante mentre sta per vendere hashish ad
un giovane acquirente
Tratto in arresto spacciatore 21enne I
carabinieri della stazione di San Lorenzo d i
Lugo, a conclusione di un' attività antidroga
avviata nella serata scorsa, hanno tratto in
arresto un 21enne di nazionalità marocchina,
residente in quel centro, bloccato con una
decina di grammi di hashish destinata allo
spaccio ad un giovane acquirente. Nel corso
della successiva perquisizione domiciliare l'
arrestato è stato trovato in possesso di ulteriori
decine di grammi della stessa sostanza (nel
complesso sono stati sequestrati circa 40
grammi di stupefacente) e materiale utilizzato
per la ripartizione e la confezione delle dosi. Al
termine delle formalità di rito il giovane è stato
rinchiuso nelle camere di sicurezza della
C o m p a g n i a d i Lugo d o v e r i m a r r à a
disposizione dell' A.G. di Ravenna in attesa
della convalida e dell' eventuale giudizio
previsti per la giornata odierna.
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31 luglio 2014
Ravenna24Ore.it
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Alberi abbattuti a Lugo, "Increduli di fronte al deserto
creato sul viale"
I Verdi intervengono sul taglio delle piante di
viale Manzoni Non si placa la polemica in
merito all' abbattimento degli alberi su viale
Manzoni, a Lugo. È infatti di oggi una nota
stampa dei Verdi Provincia di Ravenna, che
richiama all' attenzione la questione: "Un
albero è un silenzioso essere vivente che,
senza nulla chiedere in cambio, per decenni e
a volte per secoli ci regala ossigeno, ombra,
sollievo e, semplicemente, bellezza ­ spiega
Gian Luca Baldrati Coportavoce Verdi
provincia di Ravenna ­ Non è quindi possibile
rimanere insensibili di fronte all' abbattimento
di un viale alberato, soprattutto se si tratta di
Viale Manzoni, il cui ombroso aspetto è
riconosciuto dai lughesi da moltissimo tempo.
Dopo i recenti abbattimenti iniziati nel
dicembre dello scorso anno e ripresi
ultimamente, voluti a causa di presunte gravi
malattie delle alberature, siamo stati contattati
da numerosissimi cittadini che hanno avanzato
delle perplessità sulle scelte dell'
amministrazione. Anche alcuni di noi si sono
recati nel viale e hanno potuto constatare che,
apparentemente, da quanto è possibile vedere
dai tronchi tagliati, lo stato delle alberature
sembrava tutt' altro che grave. Abbiamo quindi
interrogato Fabrizio Casamento, Assessore all'
ambiente e al patrimonio verde del Comune di Lugo, per verificare se la scelta di abbattere tutte le
alberature sia stata conseguente al risultato di perizie effettuate da tecnici esperti e, nel caso, abbiamo
chiesto di poter conoscere l' esito di tali perizie. Abbiamo inoltre chiesto se non si ritenga opportuno
realizzare le nuove fognature lontano dagli alberi, per non dover rischiare, ogni volta che è necessario
intervenire, di abbatterli tutti, come in questo caso, e quale sarà il destino dei restanti viali alberati
limitrofi a Viale Manzoni. Ancora increduli nel vedere il deserto in cui è stato trasformato uno dei più bei
viali lughesi restiamo, così come molti altri cittadini arrabbiati, in attesa di risposte".
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31 luglio 2014
Ravenna24Ore.it
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"Videosorveglianza contro l' abusivismo nelle aree
artigianali e industriali"
Il commento di Verlicchi (Per la Buona Politica)
e Minguzzi (Lugo Popolare) «Sulle tariffe dei
rifiuti Tari la maggioranza Pd, ieri sera in
Consiglio Comunale a Lugo, ha compiuto una
scelta particolarmente onerosa per le imprese
dei vari settori e non ha dato alcun ascolto alle
proposte delle minoranze e al diffuso
malcontento dei cittadini, delle imprese e delle
loro associazioni di rappresentanza.» I
capigruppo consiliari Silvano Verlicchi (Per la
Buona Politica) e Giovanni Minguzzi (Lugo
Popolare) hanno commentato così l'
approvazione delle nuove tariffe dei rifiuti,
contrarie le opposizioni.
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1 agosto 2014
Settesere.it
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Cna Bassa Romagna: «Un tavolo unico per le
autorizzazioni, più promozione turistica per ripartire»
«Il problema principale del nostro territorio è
che non nascono nuove imprese: bisogna che
l'Unione metta in campo azioni tali da
stimolare l'economia. Finora, in questa crisi,
ha mantenuto, in alcuni casi, i livelli
precedenti, mentre in altri è indietreggiata, ad
esempio smantellando le strutture delle Attività
produttive. Riattivare questa struttura è
sicuramente prioritario, così non si può andare
avanti. Noi facciamo alcune proposte concrete:
sburocratizzare la Pubblica amministrazione
locale tramite un tavolo permanente che
riunisca tutti gli enti preposti al rilascio delle
autorizzazioni (Comuni, Provincia, Ausl, Vigili
del Fuoco, ecc.) per evitare rimpalli di
responsabilità; saldare ed incrementare il
rapporto tra scuola, università e impresa in
maniera continuativa; creare una progettualità
turistica e di promozione delle eccellenze del
territorio partendo dalla Fiera Biennale 2014; e
creare nuove reti d'imprese». Sono chiari
Mario Betti e Roberto Massari, presidente e
responsabile d'area della Cna Bassa
Romagna, nell'indicare le priorità per far
rimettere in marcia l'economia dei 9 Comuni.
«Abbiamo idee moderne che possono far
svoltare il territorio ­ spiega Betti ­, ma servono
la volontà politica e le forze per confrontarsi e
portarle avanti. Bisogna pensare che la burocrazia uccide più imprese delle tasse». E' fondamentale
che, «dopo aver creato Suap e sportello unico ­ continua Massari ­, vengano eliminati alcuni
regolamenti superati dal tempo. Fondamentale, lo ribadiamo, è anche un tavolo unico per le
autorizzazioni e un personale adeguato alle esigenze delle imprese e allo sviluppo di nuovi progetti. La
banda larga qui è un miraggio in molte zone: è difficile innovare senza condizioni adeguate». Un altro
aspetto «da incentivare è il turismo ­ conclude Betti ­ e può essere un fantastico volano per le attività
economiche e la crescita in vari aspetti del territorio. Ci sono tanti filoni che si possono sviluppare: della
memoria con la Linea Gotica, dei grandi eventi sportivi, dell'enogastronomia, delle valorizzazioni delle
eccellenze e molto altro ancora. Questo settore, come altri su cui si deve puntare per crescere in futuro,
è anche ricco di fondi europei che potrebbero essere in parte utilizzati per investimenti innovativi».
Christian Fossi [email protected]
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1 agosto 2014
Settesere.it
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Parte Lugocontemporanea da Franco D'Andrea a
Giacomo Toni
«Cultura, sapere e conoscenza sono le basi su
cui si costruisce una democrazia moderna, ma
è necessario invertire la rotta rispetto agli
orientamenti che negli ultimi anni hanno da un
lato negato la funzione della cultura come
motore civile di sviluppo di una società, e
dall'altro l'hanno strumentalmente utilizzata
come mezzo di consenso acritico, evasione,
patina ideologica». A costo di ripetersi,
LugoContemporanea torna a porsi come un
baluardo per la salvaguardia delle idee, quelle
idee «da coltivare» che sottendono la sua
decima edizione del festival di arti
contemporanee (quest'anno più che altro
musica) curato da John De Leo, Franco
Ranieri e Monica Mosconi. Non sempre capita
dal pubblico, la rassegna lughese ha il merito
di non aver mai abbassato la tensione
sperimentale di un festival nel vero senso del
termine ­ coeso ma anche multiforme,
generatore di incontri e progetti ­, che ha
sempre ambientato le sue performance
gratuite nel cuore architettonico della città,
rendendolo magico e decostruendone le forme
e i colori. Quest'anno musica, giovedì 31 luglio
e venerdì primo agosto, tra il cortile del
chiostro del Carmine e la statua di Baracca. E
la due giorni sarà un incontro di improvvisatori
e cantautori legati dall'amore per il jazz e le sue forme cangianti, con il veterano Franco D'Andrea uno
dei maggiori pianisti jazz della storia del Belpaese a inaugurare la rassegna giovedì 31 alle 21.30 al
Carmine con un piano solo. A seguire i giovani del Maderna Percussion Group insieme al batterista
Crisitano Calcagnile, affermatio protagonista della penultima generazione. Alle 23.30, sotto all'ala di
Baracca, chiuderà la serata Giacomo Toni con il suo cantautorato imbevuto degli echi di Conte e
Jannacci, un nome su cui puntare per il futuro. Venerdì primo agosto ancora tre performance, a partire
dalle 21.30 con i Sunescape, ossia il vibrafonista Pasquale Mirra con il ritrovato Calcagnile alle prese
con una musica ossea e vibrante, seguito dal quartetto Blu Job con le loro contaminazioni fra basso,
chitarra, violino e batteria. Infine il progetto $pezia£ $pazia£ per sintetizzatori, elettronica e sax alto
«aumentato», un'avventura improvvisativa e tecnologica a cura di Alfonso Santimone e Piero Bittolo
Bon, altri frequentatori di lungo corso della ricerca musicale tricolore. (f.sav.)
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Il Resto del Carlino (ed.
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Il Resto del Carlino Ravenna
BASSA ROMAGNA Il Consiglio elegge due nuove
cariche
NEL CONSIGLIO dell' Unione della Bassa
Romagna eletto all' unanimità il vice
presidente del Consiglio, Davide Giovannini,
d e l l a l i s t a d i o p p o s i z i o n e Bagnacavallo
Insieme. Ilaria Ricci Picciloni, Cinque stelle di
Cotignola, presiederà la commissione di
garanzia che spetta all' opposizione.
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COSTANTINI INTERVISTA CON IL VICESINDACO CON DELEGA AL BILANCIO.
«I cittadini ormai ci vivono come esattori Vogliamo
ridurre burocrazia e tasse»
di LORENZO PELLICONI PER ESPERIENZA
e curriculum è subito stato indicato come uno
degli uomini di spicco della giunta di
centrosinistra guidata da Davide Ranalli. Già
ex assessore a lavori pubblici e urbanistica,
Giovanni Costantini è ora vicesindaco con
deleghe al bilancio, innovazione, informatica e
personale Costantini, c' è chi la indica
scherzosamente come il vero sindaco di Lugo.
«Queste dicerie stanno in piedi dal fatto che
non sono state fatte le primarie e invece è
stato prediletto un gioco di squadra
importante, alla base dei prossimi cinque anni
di legislatura. Davide è e sarà un ottimo
sindaco, ci completiamo a vicenda dal fatto
che io ho più esperienza amministrativa e lui
ha molta più esperienza politica».
Il bilancio è certamente la delega più
importante in un ente locale. Quali sono le
vostre linee guida della legislatura in
merito?
«Il periodo di crisi economica che sta
attraversando il nostro paese, colpendo
imprese e famiglie, ci impone una gestione
oculata delle poche risorse pubbliche.L' obiettivo è quindi ridurre il più possibile il peso del pubblico sia
sulle attività economiche che sulle famiglie.
Noi Comuni siamo visti dai cittadini come dei veri e propri esattori per conto dello Stato. Per cui
dobbiamo cercare di alleggerire fisco e burocrazia».
In che modo cercherete di ridurre la spesa corrente?
«Abbiamo concentrato e delegato all' Unione dei Comuni i servizi, in sintonia con le altre realtà comunali
presenti nell' Unione. In questo modo possiamo usufruire di economia di scala importanti, che ci
garantiranno risparmi per oltre 1,5 milioni di euro in un primo momento, e altri 300­400mila più avanti. In
tutto due milioni di euro per cercare di tenere calmierate le tariffe e la tasse come Imu, Tasi e Tari. Di
quest' ultima, per esempio, abbiamo recepito in consiglio comunale martedì sera le modifiche arrivate
dal Governo, che abbassano il peso fiscale».
La Tari però ha riscosso molte critiche dalle categorie economiche e dalle opposizioni.
«Partiamo dall' inizio. Le tariffe vengono concordate a livello regionale dall' Agenzia per i rifiuti e i servizi
idrici, nella quale sono stati accorpati tutti gli enti provinciali e l' Agenzia tratta con le società che
erogano i servizi. La cifra richiesta per il servizio rifiuti al Comune di Lugo, mero esattore, è di 5 milioni e
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866 mila euro. Nella prima legge relativa alla Tari, erano previsti coefficienti importanti con poche
possibilità da parte del Comune di poter alleggerire il carico. Poi, a maggio, abbiamo ottenuto
importanti modifiche. recepite martedì sera per abbassare il peso della Tari, che comunque rimane
importante. Faremo di tutto per cercare di ridurre il più possibile il peso sui contribuenti».
E la situazione debitoria?
«E' vero, il debito è presente, come in quasi tutti i Comuni. Ma è stato contratto negli anni per scelte
nobili, investimenti importanti in infrastrutture e opere pubbliche che sono poi rimasti alla città. Oggi
paghiamo gli interessi su quelle scelte che però a mio avviso sono state lungimiranti».
Dal punto di vista dell' innovazione quali sono i progetti e gli obiettivi più importanti?
«A livello di trasparenza, abbiamo già introdotto e dobbiamo incrementare il percorso sugli open data ,
per garantire più trasparenza possibile. Infine è molto importante la questione di internet Wifi.
Grazie a una convenzione con WiGo, sarà portata la banda larga a pagamento nelle frazioni, come a
San Bernardino o nell' area industriale di Lugo. In pratica garantiamo l' utilizzo degli impianti di proprietà
comunale all' operatore, poi il servizio sarà pagato da chi lo vorrà utilizzare. Un buon supporto sia alle
famiglie che alle imprese».
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I DEMOCRATICI.
Baldini: «Polemiche pretestuose sulla Tari»
«POLEMICHE pretestuose sulla Tari».
Giacomo Baldini, capogruppo Pd risponde
così alle critiche di Silvano Verlicchi della lista
?Per la buona politica'. Baldini ?sbandiera' il
testo del documento depositato a verbale in
consiglio comunale «come miglior risposta».
Si legge: «E' degna di massima attenzione la
preoccupazione espressa dalle organizzazioni
economiche (...). Allo stesso modo il
regolamento, che viene sottoposto anch' esso
a modifiche migliorative, verrà ulteriormente
adeguato (...) al fine di correggere eventuali
criticità. (...) Non definiamo dunque un quadro
immutabile della Tari bensì consentiamo l'
immediata applicazione di un assetto tariffario
complessivamente più favorevole alla
generalità dei contribuenti rispetto a quello
attuale; contestualmente ci impegniamo ad
avviare un percorso che, attraverso il confronto
con i cittadini e le imprese, conduca ad una
sistemazione definitiva dell' imposizione locale
(...).
E' ineludibile ­ prosegue ­ una decisa azione
degli enti locali (...) affinché la determinazione
del piano finanziario, sulla base del quale è calcolata la Tari (chenon comporta entrate ulteriori per il
Comune), avvenga sulla base dei criteri di qualità del servizio al fine di perseguire l' obiettivo anche di
una riduzione del costo del servizio stesso».
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Lughese arrestato a Bologna con banconote da 20
euro false
UN LUGHESE di 29 anni, Ermanno Sorbo, è
stato arrestato dalla polizia ferroviaria di
Bologna perchè trovato in possesso di venti
banconote da venti euro.
Ieri mattina il giovane, difeso dall' avvocato
Nicola Casadio, è comparso in tribunale a
Bologna (giudice Leoni, pm Caleca) e ha
patteggiato la pena di un anno e quattro mesi
di reclusione. Nei confronti di Sorbo, che ha
precedenti per reati contro il patrimonio, è
scattata la custodia cautelare agli arresti
domiciliari, nella casa della madre, a Lugo. Il
giovane era stato fermato per un ordinario
controllo dei passeggeri alla discesa del treno
proveniente da Napoli. Al giudice, ieri mattina,
ha detto di aver acquistato quelle banconote (i
biglietti hanno numeri di serie uguali) da un
nigeriano, a Napoli, al prezzo di duecento
euro.
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IN ROCCA IL PRESIDENTE PIOVACCARI FACCIA A FACCIA CON LE ASSOCIAZIONI.
L' Unione incontra l' economia
SI È SVOLTO ieri in Rocca un incontro
promosso dal presidente dell' Unione dei
Comuni Luca Piovaccari, tra i rappresentanti
delle associazioni imprenditoriali e la giunta
dell' Unione.
L' incontro è stato voluto dai nove sindaci per
verificare l' andamento congiunturale dell'
economia locale e per confermare la
concertazione.
«Credo dovremmo tutti guardare oltre questo
periodo di difficoltà ­ ha esordito Piovaccari ­.
Dobbiamo lavorare assieme per garantire
competitività ai nostri territori e migliorare l'
attrattività della Bassa Romagna, a partire
dalla valorizzazione delle eccellenze culturali e
turistiche. Lo scopo dell' incontro era lavorare
assieme per definire i punti di intesa necessari
ed utili per mettere il nostro apparato
produttivo nella condizione migliore per
superare la difficile congiuntura attuale, per
semplificare le procedure della pubblica
amministrazione e intervenire sulla fiscalità
locale a vantaggio delle imprese e dei cittadini.
Il nostro non è un ruolo di esattori, ma di
interlocutori».
Presenti Mario Betti e Roberto Massari (Cna), Luciano Tarozzi (Confartigianato), Elena Zannoni
(Legacoop), Mauro Basurto (Confimi), Raffaele Gordini (Confcooperative), Giancarlo Melandri
(Confesercenti), Luciano Facchini (Confcommercio), Leo Nicola (Cia), Ettore Bezzi (Coldiretti), Cesare
Bertini (Confindustria). Ora i sindaci svilupperanno le linee di attività del programma di legislatura per
valorizzare l' attrattività della Bassa Romagna. L' incontro si è concluso ribadendo la validità della
concertazione con le associazioni economiche e stabilendo un programma di incontri, a partire dal tema
della fiscalità locale.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Piazze chiuse scusate i disagi
Residente.
«L' AMMINISTRAZIONE comunale comprende tutto il
disagio che il cantiere allestito per la pavimentazione di
piazza Mazzini e piazza Caduti sta creando alle attività
commerciali e all' insieme della comunità lavezzolese».
Il sindaco di Conselice Paola Pula e l' assessore ai
Lavori Pubblici Roberto Zamboni si rivolgono
direttamente ai cittadini con una lettera dopo le critiche
arrivate da residenti e opposizione sulla situazione di
disagio che si è venuta a creare con le due piazze
bloccate dai cantieri. Ma, sempre nella lettera, spiegano
che non si poteva fare altrimenti: «Questo progetto,
organizzato con risorse dedicate, regionali e proprie,
non spendibili in altro modo è un intervento di ripristino
funzionale delle due piazze storiche di Lavezzola, che
non si vedeva da oltre 70 anni, con l' obiettivo di
restituirle alla loro storica funzione inserendole in un
processo più ampio di riqualificazione, di animazione e
maggiore sicurezza». A farsi portavoce, tra gli altri, dei
malumori di molti lavezzolesi è Tiziano Bordoni,
capogruppo di Rifondazione, che in un' interpellanza
chiede di far luce su due punti: i tempi e il perché dei lavori in contemporanea. Parte delle risposte sono
nella lettera: «Per garantire il rispetto dei tempi contrattuali di 90 giorni, l' impresa aggiudicatrice (Cogim
di Imola) ha chiesto di intervenire sulle due piazze contemporaneamente, creando così un unico
cantiere attraversato dalla via Bastia». La consegna dei lavori è avvenuta la scorso 7 luglio, con
carattere d' urgenza, in attesa di espletare tutti i passaggi burocratici. «Questo aspetto ­ afferma il
sindaco ­ ha creato qualche inevitabile incertezza nella fase di cantierizzazione, che è stata già risolta.
Oggi siamo di fronte ad un cantiere ben segnalato e che comunque segnerà per qualche mese la vita
collettiva dei lavezzolesi e di questo ce ne scusiamo». Infine c' è un invito ai cittadini: «Siamo
consapevoli che intervenire in modo così strutturale sulla pavimentazione, sulla rete fognaria e sull'
illuminazione, può far emergere problematiche nuove, tali da determinare una certa elasticità sui tempi
di realizzazione finale. Per questo consideriamo l' attenzione che molti cittadini stanno rivolgendo a
questo intervento, come stimoli positivi. (...) Vi invitiamo a continuare a segnalare situazioni di disagio.
Saremo attenti alle sollecitazioni».
Luigi Scardovi.
LUIGI SCARDOVI
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
BLITZ A SAN LORENZO.
Spaccio, 21enne condannato a sei mesi
E' STATO trovato in possesso di una
quarantina di grammi di hashish ed è finito in
manette. Da qualche tempo i carabinieri della
stazione di San Lorenzo tenevano sott' occhio
Isak Alì, un 21enne marocchino domiciliato in
una borgata situata un paio di chilometri a
nord della frazione lughese. L' altra sera è
stato notato salire sull' auto di un giovane
acquirente, un italiano del posto. L'
appuntamento tra spacciatore e acquirente era
stato fissato in una piazza della frazione
lughese. Il personale dell' Arma è prontamente
intervenuto bloccando il 21enne e
rinvenendogli una decina di dosi di hashish da
un grammo ciascuna, due delle quali destinate
allo spaccio al giovane che l' aveva fatto salire
a bordo. Nel corso di una successiva
perquisizione domiciliare il giovane magrebino
è stato trovato in possesso di un' altra trentina
di grammi della medesima sostanza,
unitamente ad una bilancina di precisione e ad
altro materiale per il confezionamento delle
dosi. Ieri mattina Isak Alì è stato processato
con il rito direttissimo (pm Stefano Stargiotti,
giudice Corrado Schiaretti) e condannato a 6 mesi di reclusione, pena sospesa. Al giovane marocchino
è stata comminata pure una multa di 800 euro nonché sequestrato lo stupefacente.
lu. sca.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Concerti a Lugo
SECONDA serata di Lugocontemporanea.
Questa sera alle 21,30 nel cortile del chiostro
del Carmine ?Sunescape', batteria e
vibrafono. Alle 22, 30 nell' area monumento di
Baracca Blu Job e alle 23,30 cortile del
chiostro del Carmine $pezia£ $pazia£,
sintetizzatori, laptop e sax.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Lugo di Romagna, musiche contemporanee
Per Lugocontemporanea alle 21,30 (cortile del
Chiostro del Carmine) concerto dei Sunescape
(batteria e vibrafono: Cristiano Calcagnile e
Pasquale Mirra). Alle 22,30 (area monumento
di Baracca) concerto dei Blu Job.
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1 agosto 2014
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
FUSIGNANO TANTE LE BAND AL PARCO PRIMERI.
Comincia oggi prime Open Air
ANCHE quest' anno il circolo Arci Brainstorm
presenta Prime Open Air, festival musicale
che giunge alla sua quarta edizione e si
arricchisce di nuove contaminazioni. Questa
sera nella cornice del parco cittadino Primieri
di Fusignano, si alterneranno dalle 20, cinque
gruppi che rappresentano al meglio la scena
indipendente/underground italiana: i Bob Corn,
Il Buio, Girless & The Orphan, Dags! e Urali. Il
festival torna dopo il successo delle prime tre
edizioni, che hanno visto sul palco, tra gli altri,
Fast animals and slow kids, Foxhound,
Criminal Jokers, Minnie' s, Albedo, JoyCut.
Quest' anno il Prime Open Air non è solo
musica: infatti saranno presenti al parco anche
tante altre iniziative che daranno maggiore
spessore all' iniziativa.
Nel corso della serata sarà allestito un
mercatino dell' artigianato con autoproduzioni,
mentre prima e dopo i concerti ci sarà un dj
set a cura dei ragazzi di Radio Web Sonora.
Inoltre, alle 21.30 sarà presentato il libro ?Non
ti divertire troppo' (2014, Flying Kids Records).
Novità assoluta sarà inoltre la Fusignano
Summer Cycle, la prima pedalata in costume da mare della Romagna, a cura degli amici di Ruota
Libera Fusignano. Il ritrovo è alle 19.45 in piazza Corelli, per un breve giro nelle campagne fusignanesi
e arrivo al parco Primieri. L' ingresso al festival è gratuito.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
VILLANOVA.
Commedia dialettale in piazza
A VILLANOVA di Bagnacavallo una serata
sotto le stelle con ?Quii de seneat',
appuntamento in piazza Tre Martiri alle 21 con
la commedia dialettale ?Al campan ed Don
Camel'. La commedia dialettale è un classico
interpretato dalla compagnia dialettale Quii de
Seneat, diretta da Gianbattista Sportelli. Per l'
occasione ci sarà il ritorno di alcune ?vecchie
glorie', che furono i precursori dell' attuale
compagnia dialettale.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Soldi falsi comprati a Napoli, arrestato
Ventinovenne di Lugo fermato alla stazione di Bologna: aveva 39 banconote da 20 euro
contraffatte.
RAVENNA. Un 29enne di Lugo, Ermanno
Sorbo, è stato arrestato dalla polizia alla
stazione di Bologna dopo essere stato trovato
in possesso di 39 banconote false da 20 euro.
Sorbo, che ieri ha patteggiato una pena a un
anno e quattro mesi dopo il processo per
direttissima che si è tenuto in tribunale a
Bologna, è stato tradito dal nervosismo
durante un controllo di routine eseguito da due
agenti della polizia ferroviaria. Un eccesso di
tensione palpabile che ha spinto i poliziotti a
eseguire una perquisizione più accurata dopo
aver chiesto i documenti al ragazzo. A quel
punto è stato lo stesso 29enne a tirare fuori le
banconote da 20 euro e ad ammettere di
averle comprate poche ore prima a Napoli da
un uomo di nazionalità nigeriana in zona sta
zione. Sorbo non è stato in grado di fornire
ulteriori dettagli sulle generalità dell' uomo, ma
ha confermato di aver pagato l' intera mazzetta
200 euro. Quelle banconote, pare anche di
pregevole fattura, gli avrebbero garantito
acquisti per 780 euro nel caso in cui nessuno
si fosse accorto del la contraffazione. Dopo
una notte trascorsa in stato di arresto, nella
mattinata di ieri Sorbo (difeso dall' avvocato
Nicola Casadio del foro di Ravenna) ha scelto
la via del patteggiamento, concordando una
pena a un anno e quattro mesi senza la sospensione condizionale della pena.
Il 29enne lughese ­ che rischiava dai tre ai dieci anni in caso di processo con rito ordinario ­ ha poi
ottenuto gli arresti domiciliari.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Catturato mentre spaccia droga
Straniero 21enne finisce in manette a San Lorenzo di Lugo.
LUGO. I carabinieri della stazione di San
Lorenzo di Lugo, al termine di un' attività
antidroga portata a termine l' altra sera, hanno
arrestato il 21enne di nazionalità marocchina
Ali Isak, residente nella frazione lughese e già
noto alle forze dell' ordine visti i suoi
precedenti.
Lo straniero è stato bloccato con una decina di
grammi di hashish mentre stava contrattando
la vendita a un giovane acquirente. I due erano
appena saliti in auto quando sono intervenuti i
militari, che stavano osservando la scena. Nel
corso della successiva perquisizione
domiciliare, il marocchino è stato trovato in
possesso di ulteriori decine di grammi della
medesima sostanza (nel complesso sono stati
sequestrati circa 40 grammi di stupefacente),
una bilancina di precisione e materiale
utilizzato per la ripartizione e la confezione
delle dosi.
Il giovane straniero è stato rinchiuso nelle
camere di sicurezza della compagnia di Lugo
fino a ieri mattina, per poi essere
accompagnato in tribunale a Ravenna dove si
è svolto (oltre alla convalida dell' arresto) il
processo per direttissima. Davanti al pubblico
ministero Stefano Star giotti e al giudice
Corrado Schiaretti, il ragazzo ha patteggiato 6
mesi e 800 euro, pena sospesa. Il materiale ritrovato dai carabinieri è stato totalmente sequestrato.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Una "Notte verde" all' Ecomuseo delle erbe palustri
fra laboratori, sfide nella natura, giochi e burattini
BAGNACAVALLO. Si colorerà di verde la
notte odierna dell' Ecomuseo delle erbe
palustri di Villanova di Bagnacavallo, pronto
ad accogliere bambini e famiglie con giochi ed
esperimenti legati alla natura e alla tradizione
e una notte da trascorrere nell' Etnoparco
"Villa nova delle capanne".
«L' iniziativa fa parte dei progetti didattici e
conviviali rivolti alle famiglie che stanno molto
a cuore all' Ecomuseo ­ commenta la
coordinatrice Maria Rosa Bagnari ­. Ma questa
notte è pensata soprattutto per i bambini,
perciò chiediamo ai genitori di farsi da parte e
lasciare ai piccoli il piacere della scoperta e
della sfida durante i giochi e i laboratori che
abbiamo pensato per loro».
La serata prenderà il via alle 18 presso il
nuovo casetto di campagna, costruito nell'
Etnoparco accanto all' orto giardino dei fiori
prestati e degli odori dimenticati.
«È il giardino delle nostre nonne, che era
ormai scomparso e che abbiamo ricreato
aiutati dai racconti degli anziani del "Cantiere
aperto" e degli abitanti di Villanova ­ continua
Maria Rosa Bagnari ­. Il piccolo orto per avere
l' approvazione del padrone di casa doveva
essere destinato a sfamare la famiglia, e le
donne lo coltivavano intensivamente,
"rubando" un po' di spazio per piantare i fiori, con la scusa di abbellire la tomba di famiglia. Nell' orto
giardino dell' Ecomuseo abbiamo ricreato le condizioni d' un tempo, con aiuole di forma semplice dove
coltivare gli ortaggi, divise da sentieri strettissimi tappezzati da valve di vongole e delimitate con
materiale di recupero, mentre le zone marginali sono riservate alle piante ornamentali».
Ed è proprio dall' orto che saranno presi alcuni degli elemen ti con cui i bambini si sfideranno nelle
prove di galleggiamento di "Galleggiaffonda?" e a "Menta che non mente" per riconoscere i profumi
delle piante. L' ultimo laboratorio sarà invece "Acqua e sapone" per giocare con le bolle. Dopo la cena a
base di grigliata, ci si ritroverà per lo "Stuoia party", lo spettacolo di burattini "Il vestito nuovo del re", la
gara di "pela galèna" e "sumarò", i giochi di carte che un tempo servivano per insegnare ai più piccoli a
contare. Bambini e famiglie trascorreranno la "Notte verde" in tenda, nei capanni o nelle sale del l'
Ecomuseo e si saluteranno al mattino, dopo la colazione.
Quota di partecipazione: 10 euro adulti, 5 euro bambini.
Informazioni e iscrizioni aperte anche nella giornata di oggi: 0545 47122, [email protected],
www.ecomuseoerbepalustri.it.
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Continua ­­>
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Corriere di Romagna
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Corriere di Romagna Ravenna
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Speciale serata "sotto le stelle"
Appuntamento in piazza Tre Martiri a Villanova.
BAGNACAVALLO. Anche quest' anno il centro
sociale "Il Senato" di Villanova di
Bagnacavallo, come ormai da tradizione,
organizza per oggi in piazza Tre Martiri la
"Serata sotto le stelle". Alle 21 sarà proposta la
commedia dialettale "Al campan e don
Camel", un classico interpretato dalla
compagnia dialettale "Quii de Seneat", diretta
da Gianbattista Sportelli.
Per l' occasione ci sarà il ritorno di alcune
"vecchie glorie", che furono i precursori dell'
attuale compagnia dialettale. La commedia
sarà riproposta venerdì 3 ottobre alla festa
provinciale Ancescao a Ravenna. La
commedia è a ingresso libero, e chi vorrà
potrà fare un' offerta in favore di "Villanova
insieme", associazione di volontariato per il
trasporto sociosanitario. La "Serata sotto le
stelle" è organizzata dal centro sociale "Il
Senato" con il sostegno del Consiglio di zona e
con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo.
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1 agosto 2014
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Lavori di pavimentazione di strade
Sospeso il traffico lungo la sp Chiara. Predisposta viabilità alternativa.
LUGO. E' stata sospesa temporaneamente la
circolazione del traffico lungo la strada
provincia nr.
76 Chiara (dal Km. 0+000 al Km. 1+800 circa),
con deviazioni all' innesto sulla sp n. 8 Naviglio
e all' innesto sulla sp n. 28 Rossetta. Saranno
infatti eseguiti lavori di pavimentazione
stradale, dal le 7 alle 19 di oggi e dalle 7 alle
19 di lunedì 4 agosto, con deviazioni del
traffico e limitazioni, esclusi i residenti. Il
transito dei veicoli sarà deviato come segue:
tutti i veicoli provenienti dalla strada
provinciale n. 8 Naviglio e diretti a Fusignano ­
Rossetta l u n g o l a s p n . 7 6 C h i a r a ,
proseguiranno lungo la sp n. 8 fino alla
rotatoria con la statale n.
16 Adriatica e la sp n. 28 Rossetta e lungo
questa fino a Rossetta ­ Fusignano; tutti i
veicoli provenienti dalla sp n. 28 Rosetta e
diretti a Villaprati ­ Bagnacavallo lungo la sp n.
76 Chiara, seguiranno il percorso inverso.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
All' opposizione il vicepresidente e la commissione di
garanzia
LUGO. E' Davide Giovannini, 50enne,
consigliere comunale del gruppo consiliare
"Bagnacavallo i n s i e m e " , i l n u o v o
vicepresidente del consiglio dell' Unione dei
Comuni della Bassa Romagna. E' stato votato
all' unanimità da maggioranza e opposizione
durante la seduta tenutasi l' altra sera in Rocca
a Lugo. La proposta, in qualità di portavoce di
tutti i gruppi di opposizione, è stata portata in
aula da Silvano Verlicchi ("Per la buona
politica") che ha fatto il nome dell' ingegnere
bagnacavallese come possibile vice del
presidente, Mirta Battaglia, eletta a sua volta
durante la prima seduta del consiglio.
La riunione dell' altra sera si è svolta all'
insegna della tranquillità e con animi distesi.
Laura Beltrami della "Lista per Alfonsine" ha
fatto presente che molte abitazioni della sua
città sono state prese di mira, negli ultimi
tempi, da un cospi cuo numero di topi d'
appartamento. Ha chiesto ai colleghi riuniti in
assemblea e al presidente del consiglio se sia
«possibile intervenire su questa spinosa
problematica», ponendo in essere «un vero e
proprio tavolo di lavoro per ottenere eventuali
segnalazioni e per cercare di prevenire il
fenomeno, magari coinvolgendo anche le forze
dell' ordine».
Mirta Battaglia si è dimostrata sensibile all' argomento, asserendo che «valuterà attentamente» le
richieste.
Ilaria Ricci Picciloni, cotignolese del M5s, ha ottenuto (voto unanime anche in questo secondo caso) la
presidenza della commissione di garanzia che spetta all' opposizione. Dopo due consigli di
"assestamento", tra un mese, partiranno i lavori del consiglio dell' Unione.
La ripresa delle sedute è prevista infatti verso la metà del prossimo mese di settembre.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Rassegna di film in via Quarantola
LUGO. Continua la pro ­ grammazione cinemato ­
grafica al Parco del La ­ g o , in via Quarantola. Stasera
è in cartellone Still life di Uberto Paso ­ lini, domani
Grand Buda ­ pest hotel di Wes Ander ­ son; domenica
Pi ovo no polpette 2 , pellicola di a ­ nimazione di C.
Cameron e K. Pearn, con ingresso gratuito. Terminato il
film sarà proiettato il cortome ­ traggio prodotto dalle as
­ sociazioni Gli amici di Pablo" e Pereira dal tito ­ lo
Amici nel calcio: pro ­ tagonisti gli allenatori ed i giovani
calciatori della A ­ sd Cotignola. L ' opera è di carattere
educativo e pe ­ dagogico in quanto focaliz ­ za
l'attenzione sugli aspet ­ ti umani e socializzanti del
gioco e prende le distanze dai fenomeni di divismo che
troppo spesso accom ­ pagnano questo sport. In ­ fo:
www.lugocinema.net
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Pagina 14
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
In Bassa Romagna, fino al 30 settembre.
Divieto d' uso di uova crude contro il rischio
salmonela
LUGO. Contro il rischio di salmonella, anche
quest' anno è entrato in vigore nei nove
comuni della Bassa Romagna il divieto di
somministrazione di prodotti alimentari
contenenti uova crude non sottoposti, prima
del consumo, a trattamento termico di cottura.
Il divieto sarà in vigore fino al 30 settembre in
tutti gli esercizi di ristorazione pubblica e
collettiva, negli esercizi a l b e rghieri e in tutti
gli esercizi di ospitalità.
Gli alimenti c o n t enenti uova crude sono
frequentemente individuati come il veicolo
responsabile della maggior parte degli episodi
di tossinfezione alimentare da salmonella.
Nella stagione estiva il rischio dell' insorgenza
di episodi di tossinfezione alimentare è
maggiore per tutta la popolazione, in quanto le
elevate temperature favoriscono la
proliferazione microbica, soprattutto se le
norme di conservazione dei cibi non vengono
rigorosamente applicate. Negli anni si è
registrata una consistente diminuzione degli
episodi di tossinfezione alimentare, tuttavia l'
episodio più grave degli ultimi 10 anni,
verificatosi nel 2006, è stato causato da
salmonella veicolata da uova crude utilizzate
in una preparazione dolciaria: questo dimostra
l' importanza di adottare queste misure per il
periodo estivo.
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1 agosto 2014
Pagina 14
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Cimeli storici di pregio a due e quattro ruote grandi
protagonisti al raduno di Bagnara
BAGNARA DI ROMAGNA. La passio ­ ne, nonostante il
maltempo, fa riuscire il raduno. Nonostante infatti la
giorna ­ ta sia iniziata con una leggera pioggia, gli
organizzatori coordinati da Bruno Ballardini hanno
raccolto notevole a ­ desioni, di partecipanti e di
pubblico, al raduno di auto e nuoto d ' epoca M e m o ­
rial Gian Luigi Cortesi . L ' evento era stato allestito dal
motoclub Caterina Sforza in collaborazione con il Club
storico faentino . Folta alla fine la schiera di possessori
di cimeli storici a due (ben 66 gli iscritti) e quattro ruote
(49) che hanno preso parte alla kermes ­ se,
gratificando in questa maniera i tanti volontari che si
erano impegnati nella fasi organizzative e i sempre nu ­
merosissimi appassionati per i cimeli storici motorizzati
che si sono precipi ­ tati a seguire l ' evento. Ammirate in
p a r t i c o l a r e u n a R o l l s R o y c e 4 8 0 0 d e l 4 1 , u n a
TriumphTr3 sport, diversi esem ­ plari di Fiat 500 e 850
(anche spider Spring Siata e Bertone), alcune Alfa
Giulietta Spider anni 60, Fulvia coupè Pininfarina, 124
Spider. Non da meno è stata l ' attenzione rivolta alle
due ruote di varie cilindrate e marche (Harley Davidson,
Triumph, Bmw, Moto Guzzi, Aermacchi, Gilera, Rumi,
Benelli, Du ­ cati, Norton, Zundap, con esemplari del 31,
37, 41, 49, 55, alcune con sidecar. I possessori dei veicoli hanno poi parte ­ cipato al tour effettuato nelle
località vicine, sino a visitare il Museo dell ' a u ­ to e moto di Fusignano, accolti dal sin ­ daco Nicola
Pasi. «Questa manifestazione ha sempre un grande rilievo ­ ha detto il sindaco di Bagnara, Riccardo
Francone ­, non solo per l ' interesse suscitato in un sempre maggior numero di persone verso i mezzi
motorizzati d ' epoca, ma quale prezioso modo per rinverdire le tradi ­ zioni non solo di Bagnara di
Romagna, bensì di tutta la provincia di Ravenna e della regione, trattandosi di un evento frequentato da
proprietari di cimeli storici provenienti anche da zone di ­ stanti. E ' stata un ' occasione quindi non fine a
se stessa, ma un ' iniziativa deci ­ samente utile a diffondere il patrimo ­ nio storico, archeologico e
monumen ­ tale del nostro borgo medioevale». Amalio Ricci Garotti
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
LUGO.
Il Parco del Tondo? Un far west
"Il parco del Tondo di Lugo? Come un far
west". Questi i commenti che sgomitano sui
social network. Malgrado la crociata del
consigliere Casadei, nell' area verde
continuano a scorazzare biciclette e cani.
A pagina 34.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
COCA, RIVIERA E LOCALI.
Seba inguaiato dalle telefonate
DROGA L' ex portiere del Milan nega ogni coinvolgimento e sostiene di avere appreso
dell' inchiesta dal giornale. Ma fu interrogato dal pm già a febbraio 2010.
utto era partito da quell'hotel di Lido di Savio.
Quindici luglio del 2009, dentro c'era tal
Bashkim Mane, 49 anni, albanese di Valona
con un domicilio nel torinese. Lui oggi abita in
carcere per un cumulo pene davvero
cospicuo. Ma quando i carabinieri del Nor di
Milano Marittima avevano bussato alla stanza
107, dentro oltre allo straniero ci avevano
trovato anche 82,5 grammi di cocaina, una
pistola Rhoner Sm 12 calibro 6.35 con sei
cartucce, un coltello a serramanico lungo 21
centimetri, 11 mila e 100 euro in contanti e vari
documenti fasulli.
Ma soprattutto c'erano un'agenda con nomi
associati a crediti per droga e quattro
telefonini. L'analisi dei tabulati aveva restituito
una fitta rette di contatti. Ed è così che erano
via via scattate quelle intercettazioni
telefoniche che avrebbero alimentato l'intera
operazione. Nome in codice Pegasus, con un
indagato eclatante nel gruppo. Perché tra le
persone con le quali parlava l'albanese, c'era
anche Sebastiano Seba Rossi, il 50enne
cesenate già portierone del Milan campione
d'Italia e tutt'ora detentore del record di
imbattibilità in campionato.
Un'altra storia questa. Così come le travagliate
vicende giudiziarie che avrebbero poi segnato
la vita del 49enne: prima aveva patteggiato quattro anni e mezzo per la coca e l'arma; quindi era evaso
dai domiciliari per tornare in Albania ma infine s'era fatto beccare a Forlì con circa mille pasticche di
ecstasy. Uguale ad altri sei anni di galera, poi ridotti a quattro. E ora sappiamo perché si trova ancora
dentro. In questa storia invece né Seba né gli altri 17 accusati a cui è stato notificato l'avviso di
conclusione indagine, hanno mai passato un giorno in cella. Sono difesi dagli avvocati Massimo Martini,
Silvia Fantin, Giacomo Foschini, Cinzia Montanari e Marco Martines.
ROSSI INDIGNATO ED ESTRANEO L'avvocato Martines, attraverso una nota, ha fatto sapere che con
riguardo alle notizie apparse sul suo coinvolgimento in un procedimento penale, Sebastiano Rossi
esprime indignazione sia perché estraneo ai fatti sia perché ne ha appreso dalla stampa, senza avere
mai ricevuto prima notifica di atti o informazioni di garanzia. Ha espresso la volontà di essere
immediatamente ascoltato dal pubblico ministero e diffida chiunque da qualsiasi strumentalizzazione in
suo danno e in danno della società. A noi risulta però dalla specifica informativa dell'Arma che Rossi fu
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Continua ­­>
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
espressamente interrogato in procura proprio su questa indagine la mattina del 9 febbraio 2010. E che
nell'ufficio del pm titolare Monica Gargiulo rese dichiarazioni in merito a un paio di albanesi presunti
pusher di cocaina.
COCA, RIVIERA E LOCALI Quasi tutti italiani, perlopiù romagnoli. Di Ravenna, Bagnacavallo,
Fusignano, Cervia, Pisignano, Gambettola e Cesena. Ci sono imprenditori noti, e poi persone legate ai
locali notturni o ad hotel rivieraschi. Pochi quelli con precedenti, quasi tutti fin qui incensurati.
Insospettabili della riviera bene, inguaiati dalla dose. Perché capita spesso che quando si compera, poi
si acquisti anche per amici. E così si supera la quantità per uso personale. E' un po' quello che tra il
2009 e il 2010 secondo le indagini dei carabinieri sarebbe capitato con Seba. Ma al vertice di quella
piramide bianca per l'accusa c'era Mane.
IL LIBRICINO DEI DEBITI Tanti quelli che dovevano dei soldi per la roba al 49enne albanese, e lui lo
aveva meticolosamente scritto nel suo libricino. I primi telefonini erano finiti sotto il 4 settembre 2009.
Orecchie incollate alle conversazioni di un 32enne di Gambettola che pare dovesse al Mane mile e 100
euro. Poi c'era un imprenditore 31enne di Cesenatico al cui nome erano state associate in totale cifre
per 11 mila e 900 euro. Quindi troviamo un 30enne ravennate con un presunto debito da mille e 300
euro.
Scorrendo la lista, ecco il nome dell'ex portiere, registrato nel cellulare del pusher come Seba:
nell'agendina il riferimento è a 600 euro. Poi chissà cos'altro ancora che non conosciamo dato che parte
di quest'indagine è finita per competenza alla Dda di Bologna. In ogni modo, agli inquirenti sono bastati
i primi ascolti per capire che cosa potessero avere di fronte.
Quel giro spesso s'intersecava con gli ambienti discotecari, sia del litorale che dell'entroterra passando
anche per i centri abitati. Spesso lo spaccio avveniva di fronte ai locali. E la roba ­ tutta parlata come si
dice in gergo quando la droga non viene sequestra ma solo intuita dal tenore delle conversazioni ­ mica
veniva indicata come tale: la chiamavano consolle, bottiglie, zucchero filato, maglie, castagne piombi
colorati, montagna e fischietti. Ma non era sempre di buona qualità, tanto che era stata paragonata
anche al sapore del brodo Star.
CELLULARE CHE PASSIONE Al telefonino parlano tutti, tanto, probabilmente troppo. C'è perfino chi si
dimostra particolarmente soddisfatto per essere riuscito ad accontentare alcuni clienti che lui stesso
definiva più importanti; gente facoltosa che sborsava e che in disco brillava per spese pazze. Un
crescendo di dialoghi che tira dentro anche Seba. In quel periodo ­ annotano gli inquirenti ­ il campione
trascorreva gran parte delle giornate a Milano Marittima in compagnia di una sua amica, una 44enne di
Cervia pure lei tra gli indagati. Lui ­ prosegue l'accusa ­ le mostrava attenzione facendole regali e non
disdegnava neppure di procurarle cocaina.
La ragazza poi in taluni frangenti avrebbe indotto Seba a procurarle la roba anche per l'allora fidanzato.
E' il 5 ottobre 2009 quando viene intercettata questa frase del campione che parla al telefono con la
donna mentre sta per raggiungerla: Ti ho portato una cosa da mangiare che adesso ti metti... mi
ringrazierai per tutta la vita (...) questo è meglio di un panino. Un linguaggio ambiguo che, almeno per
l'accusa, sottintende una sola cosa: la cocaina. Ma saranno altre le occasioni in cui lui si adopererà per
lei.
TANTI PUSHER SOLO PER UNO Rossi del resto aveva vari presunti canali di approvvigionamento,
almeno sette quelli indicati dalla procura.
Dentro c'era pure un 30enne di Pisignano. Quest'ultimo varie volte si era messo a disposizione del
campione per vari piaceri, compresa la roba. Per gli inquirenti andava così: su preciso input, il 30enne
prelevava da un nascondiglio e custodiva fino alla cessione a Rossi. Era accaduto anche il 15 ottobre
2009 quando una pattuglia dell'Arma aveva però notato il giovane allontanarsi dall'albergo indicato da
Seba. Ecco l'intercettazione captata al campione mentre a cavallo delle 12.30 di quel giorno parla con
l'amico: (...
) mi fai un favore? (...) ci vai di sopra nell'armadio no... hai presente? E quando sei lì mi porti due
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
fischietti che vado a caccia oggi, cioè tutti quelli che son lì. Peccato ­ rilevano gli inquirenti ­ che la
prefettura di Forlì avesse comminato al Seba il divieto di detenzione di armi nel gennaio del 2008: come
dire che quel giorno di quasi un anno dopo non sarebbe certo andato a caccia. Nuovo dialogo tra i due
intercettato il 18 novembre, ore 15.52: Rossi chiede all'amico di portargli fino a una precisa zona vicino
all'aeroporto militare di Pisignano quei piombi che gli aveva affidato qualche sera prima: Allora stai a
sentire: io sono a Milano Marittima e ho bisogno che mi fai una cortesia e mi porti (...) hai presente l'altra
sera che ti ho detto... prima di andare in mare, questi piombi verdi mettili in casa (...
) allora vieni qui te?.
LE BOTTIGLIE DA STAPPARE Tra i presunti fornitori del Seba, troviamo un altro personaggio già noto
alle cronache, sebbene per altri motivi. Si tratta del francese Remi Jupin, 41 anni, cameriere, residente
a Castrocaro Terme ma domiciliato a Cervia e arrestato sempre dai carabinieri quando il 26 agosto
2013 in auto a pochi metri da casa investì un turista 46enne comasco per poi fuggire. Quantitativi non
rilevanti quelli che avrebbe fornito al campione e presumibilmente associati in codice al numero delle
bottiglie di alcolici per indicare i grammi.
E' il 27 novembre. Rossi: (...) E... non c'è nessuno in giro?. Jupin raccoglie e ride: E... fammi pensare;
fa... fammi pensare... (...) anche perché noi oggi siamo chius...Quante bottiglie ti ci vorrebbero?. L'ex
portiere risponde sicuro: Beh, quattro o cinque. Gliele pago subito eh.... Seguirà un incontro in un
appartamento e altre chiamate in cui non sempre Jupin riuscirà ad accontentare il campione.
LA MAGLIA NUMERO 30 Secondo gli investigatori tuttavia il fornitore più affidabile era un 31enne di
Cervia che si prendeva addirittura la briga di chiamare Seba per avvisarlo della sua disponibilità di
coca. Tanto che in un'occasione ­ è il 30 di dicembre ­ sarebbe addirittura stato disposto a dargliene
ben 30 grammi. A riprova, ecco una ventina di minuti dopo un incontro tra i due in un locale di
Montaletto. Rossi nell'occasione usa un gergo calcistico: Te giochi ancora in serie A?, gli fa riferendosi ­
sostiene l'accusa ­ alla qualità della roba.
L'altro conferma. E Rossi insiste: Ma con che numero, con il 10 o con il 20?. Il giovane ride e risponde a
tono: Con il 30.
ACo
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Buon teatro e cibo gustoso a chilometri zero
SPETTACOLI DI GUSTO L' inedita rassegna prosegue con tre tappe Faenza, Bagnara e
Brisighella Aperitivo e buffet, poi la messa in scena della piece "Don GioVino" e a
seguire un primo piatto.
Dopo l' anteprima andata in scena in piazzetta
Unità d' Italia, nel cuore di Ravenna, "Don
GioVino", l' inedita rassegna di teatro e cibo a
chilometri zero, prosegue con tre tappe in tre
splendide location: 7 agosto a Villa Rugata di
Faenza, 8 agosto alla Rocca sforzesca di
Bagnara e il 9 agosto Arena di via Spada a
Brisighella.
Promossa da Coldiretti Ravenna, Campagna
Amica Ravenna, Ue.Coop e Euralia
Teatro/TeatroVivo, la rassegna ha una duplice
finalità: valorizzare le produzioni enogastrono
miche locali utilizzando un mezzo inedito qual
è la commedia dell' arte. Una formula
originale, dunque, che prevede alle 20.30 una
prima degustazione ­aperitivo a buffet dai
salumi di mora, ai formaggi del territorio
passando per i vini locali ­ poi la messa in
scena della piece "Don GioVino", spettacolo
liberamente 'raccolto e fermentato dal Don
Giovanni di Moliere' e, a seguire, ancora
ottimo cibo a km zero con un primo piatto
realizzato con prodotti di stagione delle
aziende e degli agri turismi aderenti a
Campagna Amica. A chiudere lo show teatral­
gastronomico "Le vere regine dell' estate",
ossia pesche e nettarine per tutti. Tre le date
per tre location suggestive: 7 agosto Villa
Rugata (in via Madrara 86 a Faenza), 8 agosto alla Rocca Sforzesca di Bagnara (in viale Matteotti) e 9
agosto all' Arena­teatro di via Spada a Brisighella.
"Lo spettacolo, grazie agli artifici teatrali, coinvolge il pubblico e valorizza le produzioni agricole del
territorio ospitante spiega Cristiano Roccamo, mente della coop TeatroVivo e creatore della
rappresentazione ­ ovviamente la trama riprende quella del 'Don Giovanni', ma il nostro protagonista
alle donne preferisce il buon vino e la cucina di Romagna". Posti limitati, biglietti in vendita a 15 euro,
comprensivi di cena e spettacolo, nelle sedi Coldiretti della provincia di Ravenna. Per informazioni e
prenotazioni: 0544210211 oppure www.ravenna.coldiretti.it, o Facebook:
www.facebook.com/campagnaamicaravenna.
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"Anarchia al parco del Tondo"
Malgrado la crociata del consigliere Casadei, nell' area verde continuano a scorazzare
biciclette e cani senza guinzaglio. E gli orari...
Era già accaduto nel maggio di un anno fa
quando un consigliere di opposizione, l'
indipendente Alessandro Casadei, chiese con
forza, dopo vani tentativi, che lo scempio del
"chissenefrega delle regole" al parco del
Tondo di Lugo venisse stoppato una volta per
tutte. Casadei depositò l' ennesima
interpellanza nella quale, tra le altre cose,
chiedeva all' allora amministrazione Cortesi se
fosse giusto tollerare che si accedesse all'
area verde in bici nonostante il divieto,
"mettendo così in pericolo tutti gli altri fruitori
del parco pubblico, in particolare bimbi e
anziani". Per infondere ancora più forza alla
propria azione, Casadei non esitò ad entrare
nella sala consiliare in bicicletta,
parcheggiando la due ruote tra gli scranni.
Qualche risultato il consigliere lo ottenne. Il
comandante della Municipale della Bassa
Faccani poco dopo cambiò il regolamento:
oggi al parco vi si può accedere in bici, purché
condotta a mano perché, si disse, che chi
trasgrediva lo faceva per oltrepassare il parco
e non per gironzolarvi all' interno. In realtà,
ancora oggi, decine di duo ruote ­ proprio
quelle dei fruitori del parco sostano dentro all'
area verde e chi trasgrediva prima continua a
farlo anche ora. Ma c' è di più perché, da
qualche tempo, anche il secondo divieto, ben 'pubblicizzato' nei cartelli agli ingressi del parco, viene
puntualmente disatteso: al Tondo, infatti, chiunque è libero di entrare col proprio cane e di lasciarlo
libero di scorrazzare senza incorrere in sanzioni. E questo, ovviamente, nonostante il divieto posto dal
Comune. Parecchie persone, soprattutto genitori con bambini piccoli, si sono lamentate, esprimendo
disappunto (in particolare sui social) in merito a questa "tolleranza ingiustificata" che renderebbe
nuovamente "meno sicuro il parco pubblico. Infine, il problema degli orari e delle chiusure. Non è un
segreto che l' accesso su viale Orsini rimanga spesso aperto tutta notte, poiché la chiusura è ancora
manuale, quindi affidata a qual cuno (in teoria la municipale) che ogni notte dovrebbe chiuderlo per poi
riaprirlo poche ore dopo; un' operazione forse troppo costosa e allora spesso lo si lascia aperto. Tutto
ciò, come già evidenziava l' allora consigliere Casadei, ha creato e sta tuttora creando scontento tra i
fruitori abituali del parco.
Anche per questo, martedì scorso, Donatella Donati, capogruppo lughese di Forza Italia, ha presentato
un' interpellanza che prossimamente integrerà con foto e dettagli relative, in particolare, all' accesso dei
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cani e al transito di biciclette. Una problematica "stagionale" che magari andrebbe risolta una volte per
tutte con più fermezza per evitare che i lughesi si stanchino, come forse lo sono già, e migrino verso
altre realtà verdi limitrofe, ad esempio il parco faentino, dove le regole ci sono e funzionano perché
vengono fatte rispettare da tutti. Anche perché, ha sottolineato la Donati presentando il testo, "se un
domani qualcuno si facesse male, l' Amministrazione lughese potrebbe venire chiamata in causa per
omes.
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FERMATO CON I SOLDI FALSI, 29ENNE
ARRESTATO. PATTEGGIA UN ANNO E 4MESI
ra già accaduto nel maggio di un anno fa quando un
consi­ gliere di opposizione, l'indi­ pendente Alessandro
Casadei, chiese con forza, dopo vani tentativi, che lo
scempio del chissenefrega delle regole al parco del
Tondo di Lugo ve­ nisse stoppato una volta per tutte.
Ca­ sadei depositò l'ennesima interpellan­ za nella
quale, tra le altre cose, chiedeva all'allora
amministrazione Cortesi se fosse giusto tollerare che si
accedesse all'area verde in bici nonostante il di­ vieto,
mettendo così in pericolo tutti gli altri fruitori del parco
pubblico, in particolare bimbi e anziani. Per infon­ dere
ancora più forza alla propria azio­ ne, Casadei non esitò
ad entrare nella sala consiliare in bicicletta, parcheg­
giando la due ruote tra gli scranni. Qualche risultato il
consigliere lo otten­ ne. Il comandante della Municipale
della Bassa Faccani poco dopo cambiò il regolamento:
oggi al parco vi si può accedere in bici, purché condotta
a mano perché, si disse, che chi trasgre­ diva lo faceva
per oltrepassare il parco e non per gironzolarvi
all'interno. In realtà, ancora oggi, decine di duo ruote ­
proprio quelle dei fruitori del parco ­ sostano dentro
all'area verde e chi tra­ sgrediva prima continua a farlo
anche ora. Ma c'è di più perché, da qualche tempo,
anche il secondo divieto, ben pubblicizzato' nei cartelli agli ingressi del parco, viene puntualmente
disatte­ so: al Tondo, infatti, chiunque è libero di entrare col proprio cane e di lasciarlo libero di
scorrazzare senza incorrere in sanzioni. E questo, ovviamente, nono­ stante il divieto posto dal
Comune. Pa­ recchie persone, soprattutto genitori con bambini piccoli, si sono lamentate, esprimendo
disappunto (in particolare sui social) in merito a questa tolleran­ za ingiustificata che renderebbe nuo­
vamente meno sicuro il parco pubbli­ co. Infine, il problema degli orari e delle chiusure. Non è un
segreto che l' acces­ so su viale Orsini rimanga spesso aper­ to tutta notte, poiché la chiusura è an­
cora manuale, quindi affidata a qual­ E cuno (in teoria la municipale) che ogni notte dovrebbe chiuderlo
per poi ria­ prirlo poche ore dopo; un'operazione forse troppo costosa e allora spesso lo si lascia aperto.
Tutto ciò, come già e­ videnziava l'allora consigliere Casadei, ha creato e sta tuttora creando scon­ tento
tra i fruitori abituali del parco. Anche per questo, martedì scorso, Do­ natella Donati, capogruppo
lughese di Forza Italia, ha presentato un'interpel­ lanza che prossimamente integrerà con foto e dettagli
relative, in partico­ lare, all' accesso dei cani e al transito di biciclette. Una problematica stagiona­ le che
magari andrebbe risolta una volte per tutte con più fermezza per e­ vitare che i lughesi si stanchino,
come forse lo sono già, e migrino verso altre realtà verdi limitrofe, ad esempio il par­ co faentino, dove
le regole ci sono e funzionano perché vengono fatte ri­ spettare da tutti. Anche perché, ha sot­ tolineato
la Donati presentando il testo, se un domani qualcuno si facesse ma­ le, l' Amministrazione lughese
potreb­ be venire chiamata in causa per omes­ so controllo
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A Bagnacavallo giovani racchette crescono
Si è concluso lunedì l' 11° Memorial Amleto
Antonellini, il torneo giovanile di tennis
maschile e femminile under 10, 12 e 14, al
circolo del tennis di Bagnacavallo. Buona la
cornice di pubblico, che ha assistito alle finali
dei giovanissimi atleti in campo che hanno
mostrato un buon tennis e delle ottime giocate.
Il Memorial è stato organizzato dalla Tennis
Academy, che gestisce i campi del circolo di
Bagna cavallo. Gli iscritti di quest' anno sono
stati 110. Nella finale under 10, Daniele
Augenti (del CT Zavaglia) ha impresso da
subito il suo ritmo elevato contro Mattia Cavina
(CA Faenza), dimostrandosi giocatore di
sicuro avvenire. Nell' under 10 femminile,
Caterina Castaldi del Cacciari Imola durante
tutto il torneo ha avuto la meglio agevolmente
sulle sue avversarie, anche in finale contro
Asia Bacchilega dell' Easy Tennis. Il torneo ha
visto anche il buon risultato di Tommaso
Pangrazi (under 12) e Alessandro Masotti
(under 8), il primo vincendo agevolmente tre
partite con avversari più quotati, il secondo
arrivando fino ai quarti con ragazzi più grandi
anche di due anni. "Come loro maestro ­ ha
dichiarato Mauro Foggia, maestro della Tennis
Academy ­ questo mi riempie di
soddisfazione, anche perché due anni fa
quando ho rilevato il Circolo non c' era nessun ragazzo in grado di poter giocare in tornei, avendo
ereditato una scuola i tennis con quattro bambini soli, mentre oggi posso contare su circa 30 atleti".
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La Voce di Romagna Ravenna
A Bagnacavallo il vero teatro dialettale
Anche quest' anno il centro sociale "Il Senato"
di Villanova di Bagna cavallo, come ormai da
tradizione, organizza in piazza Tre Martiri la
"Serata sotto le stelle".
Questa sera (ore 21) sarà proposta la
commedia dialettale "Al campan ed Don
Camel", un classico interpretato dalla
compagnia dialettale Quii de Seneat, diretta
da Gianbattista Sportelli. Per l' occasione ci
sarà il ritorno di alcune "vecchie glorie", che
furono i precursori dell' attuale compagnia
dialettale. La commedia sarà riproposta
venerdì 3 ottobre alla festa provinciale
ANCeSCAO a Ravenna. La commedia è a
ingresso libero, e chi vorrà potrà fare un'
offerta in favore di Villanova Insieme,
associazione di volontariato per il trasporto
sociosanitario. La "Serata sotto le stelle" è
organizzata dal centro sociale "Il Senato" con il
sostegno del Consiglio di zona e con il
patrocinio del Comune di Bagnacavallo.
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Si parte questa sera nel cortile del Chiostro del Carmine con Cristiano Calcagnile e Pasquale
Mirra. A seguire "Blu Job", Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon.
Nel centro storico serata in musica per i 10 anni di
Lugocontemporanea
Acura dell' Associazione Culturale
Lugocontemporanea, in collaborazione con
Fon dazione Teatro Rossini, è in programma
questa sera (ore 21.30, ingresso libero), nel
centro storico di Lugo, una serata di musica e
spettacolo per celebrare i dieci anni dell'
associazione sotto la direzione artistica di
John De Leo, Franco Ranieri e Monia Mosconi.
Il programma Si parte alle 21.30, nel cortile del
Chiostro del Carmine, con Sunescape
(batteria e vibrafono), ovvero Cristiano
Calcagnile e Pasquale Mirra.
Ore 22.30 Nell' area monumento di Baracca,
"Blu Job", concerto di basso elettrico e voce,
chitarra, violino elettrico e batteria. Davide
Garattoni, Giancarlo Bianchetti, Massimiliano
Canneto e Filippo Mignat ti, sono un ensemble
formato da appassionati e rigorosi musicisti
capaci di far esplodere il suono con intensità,
forza, energia. Una musica senza confini
stilistici e barriere ideologiche, ricca di
suggestioni e contaminazioni.
Ore 23.30 Nel cortile del Chiostro del Carmine,
spazio a sintetizzatori, laptop e sax alto
aumentato, C64, elettronica con Alfonso
Santimone e P i e r o B i t t o l o B o n . Q u e s t o
progetto, vede i due musicisti rinunciare ai
propri strumenti di elezione ­ i legni ed il
pianoforte ­ per esplorare sonorità antiche e modernissime allo stesso tempo: il lavoro sulla percussione
e sul feedback prodotti dal sax alto "aumentato" di Bittolo Bon, viene plasmato, filtrato ed elaborato dall'
elettronica rigorosa quanto sorprendentemente organica, di Santimone. Ospite speciale, o "terzo
incomodo", un inossidabile Commodore 64, computer­cult degli anni '80.
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La Voce di Romagna Ravenna
DROGA.
In carcere spacciatore
I carabinieri della stazione di San Lorenzo d i
Lugo, a conclusione di un' attività antidroga
avviata nella scorsa serata, hanno tratto in
arresto un 21enne di nazionalità marocchina,
residente a San Lorenzo, bloccato con una
decina di grammi di hashish destinata allo
spaccio ad un giovane acquirente.
Nel corso della successiva perquisizione
domiciliare l' arrestato è stato trovato in
possesso di ulteriori decine di grammi della
medesima sostanza (nel complesso sono stati
sequestrati circa 40 grammi di stupefacente) e
materiale utilizzato per la ripartizione e la
confezione delle dosi. Al termine delle
formalità di rito il giovane è stato rinchiuso
nelle camere di sicurezza della Compagnia di
Lugo ove rimarrà a disposizione dell' A.G. di
Ravenna in attesa della convalida e dell'
eventuale giudizio.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
Lugo: tre appuntamenti con la musica moderna
Lugocontemporanea inaugura erompendo nel
centro di Lugo di Romagna con una serata
tripartita in cui si succederanno splendidi
appuntamenti con la musica nelle sue
declinazioni più moderne: alle ore 21:30 nel
Cortile del Chiostro del Carmine esplodono la
batteria e il vibrafono dei Sunescape. Alle ore
22:30 nell' Area monumento di Baracca
saranno i Blu Job a far vibrare le corde di
basso elettrico e voce, chitarra, violino
elettrico. Infine alle 23:30 nel Cortile del
Chiostro del Carmine i [$PEZIA£ $PA ZIA£]
esplorano le percussioni filtrate dall'
elettronica. Info: 339.8046127.
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La Repubblica (ed.
Bologna)
La Repubblica Bologna
Musica
ALAN SORRENTI Alle 22 al Bandiera Gialla di
Rimini, cena, musica coi Joe di Brutto e a
seguire djs Tozzo, Belloni, Alunni; special
guest Alan Sorrenti.
LUGOCONTEMPORANEA A l l e 2 1 , 3 0 n e l
chiostro del Carmine di Lugo concerto dei
Sunescape; alle 22,30 al monumento di
Baracca, Blu Job.
MAGIA DEL BORGO Alle 21,15 nella chiesa
del Suffragio di Brisighella concerto dei
chitarristi Angelo Martelli e Massimo
Stefanizzi.
MADERNA CAMERISTICO Alle 21 all' abbazia
d i San M e r c u r i a l e a F o r l ì , p e r l ' E m i l i a
Romagna Festival, concerto dell' orchestra da
camera Bruno Maderna, con Ji­Hae Yun al
flauto, Hyunim Yoon flauto, Young Chil Lee
direttore.
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