COMUNE DI RUSSI Venerdì, 01 agosto 2014 Venerdì, 01 agosto 2014 Prime Pagine 01/08/2014 Prima Pagina 1 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 01/08/2014 Prima Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 01/08/2014 Prima Pagina 3 La Voce di Romagna infrastrutture, viabilità, trasporti 01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19 4 In corso i lavori per la ciclabile sulla Provinciale 01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19 VECA ANTONIO Sulla Ravegnana arriva un nuovo autovelox 01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 19 5 7 Il punto pubblica amministrazione 01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 CARMINE FOTINA Pagamenti Pa, la dote riconquista 410 milioni 01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6 GIORGIO SANTILLI SbloccaItalia, cantieri per 43 miliardi e liberalizzazione dei lavori in... 01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 VERA VIOLA Campania regione laboratorio 01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 VINCENZO CHIERCHIA Competitività frenata da fisco e divari territoriali 01/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 VINCENZO CHIERCHIA Urgente il recupero del primato perduto 01/08/2014 Italia Oggi Pagina 4 EMILIO GIOVENTU E GIAMPIERO DI SANTO Governo ko con il voto segreto 01/08/2014 Italia Oggi Pagina 33 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Riforma p.a., gli enti sorridono 01/08/2014 Italia Oggi Pagina 34 PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI Province, mobilità privilegiata 01/08/2014 Italia Oggi Pagina 34 ILARIA ACCARDI Enti, terreni agricoli ai raggi X 01/08/2014 Italia Oggi Pagina 38 Rifiuti, stare insieme conviene 12 14 16 17 20 23 25 Segretari, diritti di rogito a forfait e solo per i non 01/08/2014 Italia Oggi Pagina 35 10 21 Abolita la gestione provvisoria 01/08/2014 Italia Oggi Pagina 34 8 ALFREDO ROSINI E DANIELA CONGIU 27 29 sport 01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 Le migliori racchette da spiaggia si giocano il Mondiale 01/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 S. Pietro in Vincoli: per rafforzarsi un mix di giovani e giocatori esperti 01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 23 Bagnacavallo, la spinta dei tanti giovani per dare inizio ad un nuovo ciclo 01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 23 Arrigoni: "Il Cesena? Devo far bene a Forlì 01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 24 Il cantiere Russi punta sulla sua cantera 01/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 28 Menegatti con vista sui quarti 31 32 33 35 37 39 1 agosto 2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 1 agosto 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 1 agosto 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 1 agosto 2014 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) infrastrutture, viabilità, trasporti In corso i lavori per la ciclabile sulla Provinciale IL COMPARTO di via Ravegnana si arricchisce anche di un ulteriore elemento a tutela dei cosiddetti ?utenti deboli della strada' vale a dire ciclisti e pedoni. Da un paio di settimane sono infatti partiti i lavori per la realizzazione della tanto attesa pista ciclabile che da via Fiorita raggiungerà via Mattarello, a sinistra della provinciale Brisighellese Ravegnana verso Russi; un' opera che costerà circa 600mila euro, 130 mila a carico della Regione e la restante parte a carico del Comune. In questo momento gli operai stanno realizzando il tratto tra la rotonda di via Giovanni Paolo II e il passaggio a livello di Formellino. I lavori proseguiranno per tutto l' inverno e dovrebbero terminare, tempo permettendo, in primavera. Con questa nuova opera si metterà in sicurezza un tratto di strada che ogni giorno mette a repentaglio decine di residenti che in bici sono costretti a percorrere la provinciale in tratti dove le auto sfrecciano ad alte velocità. a. v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 1 agosto 2014 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) infrastrutture, viabilità, trasporti Sulla Ravegnana arriva un nuovo autovelox Iter quasi concluso: manca solo il nulla osta del Consorzio di Bonifica. di ANTONIO VECA OCCHIO alla velocità, arriva un nuovo autovelox in via Ravegnana. La provinciale 302 Brisighellese, nel tratto tra Faenza e Ravenna, a breve sarà dotata di un rilevatore automatico di velocità. La novità era nell' aria da tempo ed entro la fine dell' estate sarà realizzata. LA RAVEGNANA (il ramo della vecchia Statale Brisighellese 302 da Faenza al capoluogo di provincia) come tutti i faentini la conoscono, distinguendola così dalla Brisighellese (il tratto da Faenza a Firenze), è una via a traffico molto intenso. Una strada, ora provinciale, spesso teatro di gravissimi incidenti stradali. Da Faenza a Ravenna, attraversando Russi, è l u n g a c i r c a 3 0 chilometri, stretta e con profondi canali di scolo che la incorniciano ai lati. Una striscia d' asfalto con lunghi rettilinei che spesso invogliano a pigiare pericolosamente sull' acceleratore e dove la velocità è una della cause degli incidenti (altre sono gli incroci a ? raso' per le frazioni disseminate a destra e sinistra della provinciale, ndr ). PER QUESTA ?pericolosità' la Ravegnana è inserita in una ?black list' della Prefettura di Ravenna che include strade particolarmente pericolose dove è indicata come «via sulla quale poter utilizzare o installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico, di cui viene data informazione agli automobilisti, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento». In buona sostanza una strada sulla quale poter installare autovelox o altro che possa rilevare infrazioni alla velocità (in deroga alla normativa vigente del Codice della Strada che consente rilevatori automatici solo sulle strade comunali). COSÌ IL COMUNE di Faenza ha deciso che la Ravegnana sarà posta sotto stretta sorveglianza con un autovelox che verrà posto all' altezza del ponte dell' autostrada, in uno slargo nei pressi dell' incrocio con via Ronco nel lato destro con prospettiva Russi, tra il chilometro 104 e il 105 dove vige il limite dei 70 Km/h. L' iter è partito ad aprile con una delibera di giunta. La Ravegnana è di fatto di proprietà della Provincia ente con il quale l' amministrazione manfreda dovrà poi dividere eventuali incassi delle multe, introiti che saranno comunque vincolati a interventi di manutenzione per le strade. L' investimento è di circa 30mila euro (compresa la segnaletica verticale che avvisa gli automobilisti della presenza dell' apparecchiatura) e si aspetta, per poter iniziare i lavori di installazione dell' apparecchiatura il nulla osta (previsto a giorni) da parte del Consorzio di Bonifica per la prossimità a un canale di scolo dell' involucro metallico che conterrà l' autovelox. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 1 agosto 2014 Pagina 19 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) infrastrutture, viabilità, trasporti VECA ANTONIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 1 agosto 2014 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) infrastrutture, viabilità, trasporti Il punto L' autovelox sarà posto all' altezza del ponte dell' autostrada, nei pressi dell' incrocio con via Ronco, sul lato destro verso Russi. Il limite in quel punto è 70 km/h. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 1 agosto 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Le norme soppresse. Stop ai 535 milioni per Poste Stralciate superScia e autocertificazioni per l' attività di impresa. Pagamenti Pa, la dote riconquista 410 milioni Carmine Fotina ROMA Una notte di trattative conclusa con una sorta di compromesso. Il confronto tra governo e maggioranza si conclude con una riduzione delle norme da stralciare dal decreto competitività. Il provvedimento, che potrebbe avere oggi il via libera delle commissioni alla Camera per approdare in Aula lunedì, esce ridimensionato ma non nella misura che si prospettava mercoledì. Saltano la norma sui 535 milioni a Poste italiane, che avrebbe contestualmente ridotto di 410 milioni la dote per i pagamenti della Pubblica amministrazione; l' ambiziosa semplificazione delle iniziative professionali e di impresa che avrebbe condotto alla Scia o addirittura all' autocertificazione con controlli ex post per tutte le attività dal 1° gennaio 2015, ed è stralciata anche la norma che avrebbe parzialmente ampliato la deroga sul tetto ai manager della Pa rinviando a un decreto attuativo. Stop poi alla misura che fa valere per gli acquisti da parte dei turisti le regole sull' uso del contante in vigore nel loro Paese di residenza. In extremis, a evitare lo stralcio sono invece le misure sulla seconda soglia Opa e la correzione allo "spalma incentivi" per le rinnovabili. «Sono state salvate le integrazioni più significative che avevamo apportato in prima lettura, incluse le novità sulle azioni a voto plurimo e il pacchetto Ilva» commenta Massimo Mucchetti (Pd), corelatore del provvedimento al Senato. Molto critico l' altro relatore Giuseppe Marinello (Ncd) nei confronti del ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi: «È irrispettoso chiedere l' abrogazione di parti essenziali del Dl votate nelle commissioni al Senato e approvate dall' Aula con voto di fiducia». Resta il caso politico di un decreto che, nel cammino al Senato, aveva acquistato un carattere estremamente eterogeneo e aveva imbarcato alcune norme sulle quali evidentemente il governo ha opposto obiezioni sul filo di lana. Tra queste primeggia l' emendamento dei relatori che al Senato aveva previsto una spesa di 535 milioni per dare attuazione alla sentenza del Tribunale Ue nella causa Poste Italiane contro Commissione in materia di aiuti di Stato. La norma, preparata dagli uffici del Tesoro, non deve essere però piaciuta particolarmente a Palazzo Chigi. Soprattutto per i riflessi che avrebbe avuto la relativa copertura. Per 125 milioni, infatti, si sarebbero utilizzati proventi derivanti dai rimborsi Mps dopo l' operazione Monti bond ma 410 milioni sarebbero arrivati dalla dote per i pagamenti inserita nel decreto Irpef di Renzi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 1 agosto 2014 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Un controsenso visto che appena dieci giorni fa è stato firmato al ministero dell' Economia un protocollo di impegni per smaltire tutti i debiti della Pa entro quest' anno. Diverse le motivazioni che potrebbero aver portato allo stralcio della liberalizzazione per le attività d' impresa. Lo scopo era rendere operativo un principio introdotto addirittura da un decreto Berlusconi nel 2011: in assenza degli attesi regolamenti attuativi, dal 1° gennaio 2015 per l' esercizio di qualunque attività imprenditoriale, commerciale o artigianale si applicano, a scelta dell' imprenditore, sarebbe scattata la Scia (segnalazione di inizio di attività) o l' autocertificazione con controlli ex post. È probabile che il governo voglia prendere ulteriore tempo per valutare la possibilità di applicare la deregulation in forma così ampia e comunque potrebbe ripescare la norma all' interno della prossima legge annuale per la concorrenza o nel pacchetto di semplificazioni per le imprese che il ministero dello Sviluppo economico prepara per fine anno. Quanto agli stipendi dei manager, il clamore politico sembra essere superiore alla reale portata della norma che su indicazione del governo sarà stralciata alla Camera. La misura in questione, in realtà, estendeva la deroga già esistente ai tetti per gli stipendi dei manager delle controllate del Tesoro (240mila euro lordi) anche alle «società che rilasciano titoli scambiati nel mercati regolamentati» (ad esempio il Gestore servizi energetici). La deroga alle «società quotate e a quelle emittenti strumenti finanziari quotati» (i vari Eni, Enel, Finmeccanica, Ferrovie, Cdp, Poste), infatti, è già in vigore e ha previsto per questi soggetti una procedura diversa, con taglio del 25% degli stipendi di amministratori delegati e presidenti. La norma stralciata, inoltre, stabiliva che sarebbe stato un Dpcm a individuare le società interessate, limitatamente a quelle «che rilasciano titoli scambiati nei mercati regolamentati». Tra i vari commi soppressi figurano anche l' esclusione del carcere per chi semina Ogm in Italia in violazione del divieto; l' istituzione, presso il sistema camerale, del servizio integrato per la tutela del patrimonio agroalimentare italiano; le semplificazioni sulla Via per attività di escavo di fondali marini e quelle per lo stoccaggio e il riutilizzo di imballaggi; la previsione di appositi accordi di programma ministero dell' AmbienteRegioni per l' utilizzo delle risorse per limitare il rischio idrogeologico; ulteriori semplificazioni per la costruzione degli elettrodotti con permesso di attraversare anche beni demaniali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CARMINE FOTINA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 1 agosto 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Consiglio dei ministri. Renzi ha presentato le lineeguida, ora la consultazione Il decreto a fine agosto. SbloccaItalia, cantieri per 43 miliardi e liberalizzazione dei lavori in casa Giorgio Santilli ROMA. Non solo rilancio delle infrastrutture ma anche liberalizzazione totale dei lavori in casa, stabilizzazione dell' ecobonus del 65% per il risparmio energetico, rilancio della riqualificazione urbana e di siti industriali «modello Bagnoli», anche con la previsione di aree free tax, regolamento edilizio standard per tutti gli 8mila comuni, piani per la banda larga e per l' efficienza energetica degli edifici pubblici alimentati con fondi Ue. Un malloppo di quasi 500 pagine di misure fitte fitte che è rimasto, però, fuori della porta del Consiglio dei ministri. Per lo sblocca Italia fortemente voluto dal premier ieri c' è stato un primo giro di tavolo in Cdm per illustrare le lineeguida e i capitoli principali che dovrebbero prendere la forma di un paio di provvedimenti (un decreto legge e un disegno di legge) e vedere la luce nel primo Consiglio dopo la pausa estiva, a fine agosto. Renzi che dovrebbe illustrare il pacchetto oggi per avviare una forma di consultazione pubblica ha confermato l' obiettivo principale di rilanciare cantieri per 43 miliardi di cui oltre 30 nel triennio 20152017. È passata la linea di un fondo infrastrutture che ogni anno sia alimentato con lo 0,3% del Pil (5,4 miliardi l' anno), mentre due miliardi l' anno arriverebbero dal Fondo sviluppo coesione. Per il resto fondi Ue, Bei, anche fondi pensione. Si viaggerebbe a una velocità di 11 12 miliardi l' anno. Il governo vuole individuare una trentina di grandi opere prioritarie per dare corpo alla riforma della legge obiettivo. Si tratterà di opere prevalentemente comprese nei corridoi europei. In cima alla lista ci saranno due opere ferroviarie: la NapoliBari per cui il governo pretende che l' apertura dei cantieri avvenga nel 2015 e non nel 2018 come previsto ora e l' alta velocità BresciaVeronaPadova per cui sono previsti circa 2,53 miliardi di finanziamenti. A confermare l' urgenza e la priorità delle due opere, saranno nominati altrettanti commissari di governo incaricati, con adeguati poteri sostitutivi, di superare i colli di bottiglia progettuali e autorizzativi attuali. Nell' elenco delle priorità ci saranno comunque tutte le principale opere "europee", dal Brennero al terzo valico alla TorinoLione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 1 agosto 2014 Pagina 6 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Ma il messaggio più forte che il premier vuole mandare con le lineeguida dello sbloccaItalia è una robusta semplificazione nel settore edilizio. Poteri sostitutivi in caso di paralisi amministrativa, silenzio assenso certificato dagli sportelli edilizi, contenimento dei poteri di autotutela dell' amministrazione (anche nei casi di Dia e Scia), regolamento edilizio standard unico per tutti gli 8mila comuni e soprattutto liberalizzazione integrale per i lavori in casa. Una novità dovrebbe arrivare, per esempio, sui mutamenti di destinazione d' uso che oggi sono per lo più regolati da leggi regionali: una norma nazionale che li liberalizzasse pienamente supererebbe lo spezzatino regionale e la diversità di regime da zona a zona. Un capitolo pesante dovrebbe riguardare la riqualificazione urbana con una particolare attenzione ai siti industriali. Il governo ha in mente forme di sperimentazione su pochi casi scelti, con un rilancio, in positivo, del «modello Bagnoli»: non è chiaro se il rilancio riguarderebbe anche lo strumento delle società di trasformazione urbana (Stu). Quel che invece sarebbe un perno dell' intervento è un commissario di governo che svolga le funzioni di coordinamento e di accelerazione dell' iter amministrativo d' intesa con gli enti locali interessati. Una sorta di cabina di regìa alla francese che potrebbe decidere anche interventi in deroga agli strumenti urbanistici sulla base di un piano condiviso. Si punta anche a rilanciare le free tax zone per accrescere la convenienza alle nuove localizzazioni. Tutto da verificare il capitolo sulle sovrintendenze per cui Renzi vorrebbe una razionalizzazione degli interventi e dei pareri. Anche in questo caso, Palazzo Chigi potrebbe assumere poteri sostitutivi di fronte a conflitti fra più ministeri o fra più amministrazioni, ma l' obiettivo sarebbe soprattutto quello di ridurre le ridondanze dei pareri delle sovrintendenze, evitando che si ripeta più volte un parere su aree che già lo abbiano avuto. In questo modo il premier vorrebbe eliminare una quota consistente di sovrapposizioni e reiterazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIORGIO SANTILLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 1 agosto 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Governance. Varata la nuova legge quadro all' insegna della semplificazione. Campania regione laboratorio Vera Viola NAPOLI Dopo 32 anni la Campania si dota di una legge per il turismo che rivoluziona la precedente organizzazione, rivelatasi inadeguata. Il Consiglio regionale, infatti, ha dato il via libera definitivo al testo proposto dall' assessore regionale al Turismo, Pasquale Sommese. Dalla nuova norma si attende una spinta allo sviluppo di un settore che, per opinione comune, dovrebbe diventare la principale attività economica, avendo la regione grande potenziale di attrazione turistica, grazie a bellezze naturali e alla eccezionale dotazione di arte e monumenti. «La Campania, consapevole di avere un grande patrimonio culturale e paesaggistico, c o n q u e s t a l e g g e c r e a u n sistema,semplificando e guardando alle numerose opportunità che l' Europa offre. Ma soprattutto punta ad assumere un ruolo di traino dell' intero Sud per il rilancio del turismo. Adesso tocca al governo nazionale passare ai fatti e investire realmente sull' industria delle vacanze che è l' unico vero volano di sviluppo». La nuova norma cancella con un sol colpo di spugna l' intera vecchia governance del settore (15 aziende speciali più cinque Ept, Enti per il turismo). Riattribuisce alla Regione il proprio ruolo di programmazione, per poi dotarla di un braccio operativo: l'«Agenzia regionale per la promozione del Turismo e dei beni culturali della Campania». Questa recepisce l' indirizzo strategico che la Giunta regionale definisce in sede di piano triennale e conferma o modifica con il piano annuale. Sulla base dell' indirizzo politico ricevuto, l' Agenzia organizza attività di promozione in Italia e all' estero, garantendo unitarietà, coordinamento ed efficacia degli interventi. Il personale dell' Agenzia sarà, per legge, quello proveniente da Aziende ed Enti disciolti. Il territorio viene poi diviso e organizzato in "Ambiti territoriali turistici omogenei" ciascuno dei quali dovrà dotarsi di un "Polo territoriale locale". Questo è un' associazione di soggetti pubblici e privati che operano nel settore. Essi devono provvedere a migliorare la qualità dei servizi, sostenere interventi infrastrutturali, valorizzare le risorse locali. In essi avranno un forte ruolo operativo i Comuni e le Città metropolitane. Ma anche, per la prima volta, gli attori privati. Rimarranno in vita le Associazioni Pro Loco il cui ruolo la nuova normativa regionele intende, anzi, valorizzare riconoscendo loro un valore sociale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 1 agosto 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione < Segue © RIPRODUZIONE RISERVATA. VERA VIOLA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 1 agosto 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Industria delle vacanze ai raggi X. Francia e Spagna restano leader in Europa. Competitività frenata da fisco e divari territoriali Sotto accusa gli aumenti della tassa comunale di soggiorno. Vincenzo Chierchia Il settore turistico sta tornando nell' agenda del Governo, con il varo di un articolato pacchetto di misure (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), a sostegno della rete di accoglienza e di riassetto di una governance ormai obsoleta. Il timone delle politiche per il turismo resta però saldamente in mano alle Regioni, ed ognuna va un po' per conto suo. Intanto è in dirittura d' arrivo un appuntamento globale come l' Expo a Milano nel 2015 che dovrebbe attirare nella Penisola almeno oltre 20 milioni di visitatori, in aggiunta ai circa 45 che normalmente arrivano. E il viaggio che Il Sole 24 Ore si appresta a compiere tra le principali destinazioni turistiche del nostro Paese costituirà un momento puntuale di verifica sul territorio dello stato di salute dell' industria delle vacanze, in um momento chiave per il settore come l' estate. Le aspettative per la stagione 2014 non sono particolarmente positive, a causa anche del maltempo che ha investito sia il Nord che il Sud. Una buona mano arriva, comunque, dagli stranieri, mentre resta il nodo pesante della domanda interna in stagnazione da tempo. I problemi da risolvere restano la capacità di attrarre nuovi turisti e le strategie di rilancio della domanda nazionale. Il sistema turistico italiano come ricordano le analisi del World economic forum che ci collocano al 18° posto in Europa e al 26° nel mondo detiene la maglia nera della competitività in rapporto alle potenzialità. Nel mirino degli imprenditori c' è il fisco, locale e nazionale, che crea pressioni sui prezzi. «Da tempo chiediamo che la tassa di soggiorno sia trasformata in city tax dice Renzo Iorio, presidente di FederturismoConfindustria e che venga applicata a tutte le imprese turistiche prevedendo di destinare almeno il 50% del gettito a investimenti per la salvaguardia, fruibilità e attrattività dei territori. Se questi soldi servono realmente prosegue Iorio , bisogna avere il coraggio di dire che l' imposta deve essere pagata da tutte le imprese del turismo e che deve servire per la promozione del paese e non per coprire i buchi di bilancio degli enti locali». L' Italia soffre particolarmente la sfida di Francia e Spagna. E il Parlamento transalpino ha recentemente bocciato l' aumento della tassa di soggiorno lanciando un chiaro segnale d' intesa con il Governo. «La scelta francese ha affermato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca è un esempio per l' Italia». Invece no. Il Comune di Roma, ad esempio, ha deciso di portare la tassa fino a sette euro procapite a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 1 agosto 2014 Pagina 13 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione notte negli hotel di lusso da settembre; a Venezia gli aumenti della tassa partono da ottobre. Le associazioni degli imprenditori turistici invece da anni si battono per una perequazione fiscale in Italia comprendendo anche lo spinoso tema dell' Iva ai livelli di Francia e Spagna. L' ennesima beffa dicono da Federalberghi : la conferma nel decreto competitività del tetto all' utilizzo del contante a mille euro. Resta il fattore offerta. L' Italia si ritrova una capacità ricettiva da leader nel mondo: circa 34mila alberghi con oltre 2 milioni e 250mila letti, ma come si rileva dai dati Federalberghi la fascia medioalta del mercato conta 393 "cinque stelle" e 5.354 "quattro stelle". La quota delle grandi catene internazionali resta bassa e il tasso di occupazione delle camere resta contenuto: in pratica tre camere su dieci restano vuote. «Il credito d' imposta e i provvedimenti per la riqualificazione delle imprese ricettive sono giusti, ma tardivi e insufficienti dice Claudio Albonetti, presidente di AssoturismoConfesercenti . Attendiamo provvedimenti idonei alla destagionalizzazione, a partire dalla riforma del calendario scolastico e il ripristino dei buoni vacanza. Sempre che i nostri concessionari di spiaggia non siano costretti ad abbandonare le concessioni demaniali e ai nostri esercenti della somministrazione non sia proibito svolgere le loro attività all' aperto. Facciamo fatica ad essere ottimisti o addirittura soddisfatti». La struttura delle imprese turistiche è in espansione: 432mila realtà con un incremento del 2,1% negli ultimi due anni. La spesa degli stranieri vale 33 miliardi e nel 2014 cresce di oltre il 5%, ma il 60% è concentrato tra Lazio, Lombardia, Veneto e Toscana; il Sud vale meno del 20%. Gli italiani spendono per i viaggi all' estero 20 miliardi l' anno su un totale di 63 miliardi in totale. Un milione gli occupati (2%). © RIPRODUZIONE RISERVATA. VINCENZO CHIERCHIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 1 agosto 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione L' ANALISI. Urgente il recupero del primato perduto Vincenzo Chierchia È da tempo che si discute sulle strategie per il recupero di una leadership perduta. Negli Anni 70 l' Italia era leader mondiale nel turismo, oggi siamo al quinto posto per volumi di turismo estero attratti e siamo incalzati da vicino da Turchia e Germania, dopo essere stati sorpassati dalla Cina già da anni. L' Italia è al sesto posto nel mondo (stime Onu) per la spesa dei turisti stranieri ed anche in questo caso pare vicino il sorpasso da parte di Thailandia, Germania, Gran Bretagna e Hong Kong. Per un Paese come l' Italia, che è stato la culla storica del turismo, sarebbe un ulteriore smacco. Culla del turismo ma non dell' industria turistica evoluta, ed è questo il punto. Il settore non è povero di risorse. È frammentato in maniera abnorme, manca un vero coordiameto tra le Regioni, sono di fatto assenti iniziative su vasta scala di promozione della domanda interna. Il riassetto dell' Enit, per promuovere l' Italia all' estero, è appena partito. Le Regioni vanno in ordine sparso. E così l' efficacia degli interventi si disperde. Il comparto dei tour operator è sotto pressione. Così come quello del trasporto aereo. Nel comparto alberghiero ci sono numerosi dossier aperti di catene in difficoltà e si potrebbe tranbquillamente affermare che i principali operatori ricettivi sono di fatto le banche. Il pacchetto del Governo è un segnale importante ma non basta. Per un settore che vale nel complesso almeno 198 miliardi di euro (stime Wtti) ossia l' 11% del Pil ci vorrebbe una strategia paese forte e con obiettivi chiari, per recuperare competitività in maniera omogenea e sui fronti più avanzati e innovativi. Tutto questo finora è mancato. Il proliferare di enti e soggetti collegati al turismo, se ne contano circa 15mila in totale, ha invece disperso un volume di investimenti stimato in otre 6 miliardi l' anno. Al punto tale che nella graduatoria delle stime di crescita 2014 del Wtti (che raggruppa a livello mondiale gli oepratori del settore) l' Italia è solo al 158° posto e si piazza in 177° posizione se si considerano le aspettative sulla crescita a lungo termine del peso del comparto viaggi e turismo sul Pil. Serve dunque una scossa forte. © RIPRODUZIONE RISERVATA. VINCENZO CHIERCHIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 1 agosto 2014 Pagina 4 Italia Oggi pubblica amministrazione Riforme, Renzi: non è il remake dei 101 che tradirono Prodi. Pronti a correggere l' Italicum. Governo ko con il voto segreto Dimissioni Cottarelli? Il premier: avanti anche senza di lui. L' incidente alla fine c' è stato, in una nuova giornata campale in senato sulle riforme istituzionali. Il governo, infatti, è stato battuto con voto segreto, sull' emendamento proposto dalla Lega Nord che affida a palazzo Madama la competenza sui temi della famiglia e del matrimonio, su quelli della salute e su quelli etici previsti dagli articoli 29 e 32 della Carta. L' emendamento 1.1979 è passato con 154 sì, 147 no, e 2 astensioni. Il Governo aveva espresso parere negativo mentre i relatori avevano presentato pareri contrastanti: favorevole quello di Roberto Calderoli (Ln), contrario quello di Anna Finocchiaro (Pd). Un incidente che ha scosso il Partito democratico. Un pessimo remake in Senato #laricaricadei101» ha scritto su Twitter Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd, ricordando l' episodio dei 101 parlamentari che votarono contro Romano Prodi durante le votazioni per l' elezione del presidente della Repubblica. Al centro delle polemiche è finito il presidente del Senato, Pietro Grasso. Il capogruppo dem Luigi Zanda lo ha attaccato duramente per aver concesso il voto segreto sull' emendamento proposto dal senatore della Lega Stefano Candiani e per la gestione dell' Aula: «Le norme sul voto segreto non sono state previste per dare scorciatoie politiche e per la tutela del franco tiratore politico e non morale», ha detto Zanda. Parole alle quali, la seconda carica dello Stato alla ripresa dei lavori ha replicato così: «Ho rispettato nella forma e nella sostanza le regole della costituzione e il nostro regolamento e senza che venissero piegati a interessi di parte», «continuerò così anche a costo di scontentare le parti». Le parole del presidente del Senato non sono bastate a placare le proteste delle opposizioni, che hanno chiesto la ripetizione del voto. Grasso ha sospeso la seduta per qualche minuto, e successivamente ha convocato la conferenza dei capogruppo, durante la quale, avrebbe anche ipotizzato l' intervento delle forze di polizia in caso di tumulti. Parole forti il cui senso il portavoce del presidente ha poi chiarito così: «Si riferiva agli assistenti d' aula che il regolamento, all' articolo 69, definisce polizia del Senato». Impossibile per il premier, Matteo Renzi, far finta che nulla è accaduto al senato. L' emendamento alle riforme passato col voto segreto non è il remake dei 101, ma nel merito lascia l' amaro in bocca: ci possono essere dissensi, ma viene scritta una pagina non positiva quando ci si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 1 agosto 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione nasconde dietro il voto segreto», ha detto il premier durante la riunione della Direzione del Pd a Largo del Nazareno. «La riforma del Senato è straordinariamente importante e storica, stiamo mettendo fine a anni di bicameralismo perfetto», ha spiegato. Ai dissenzienti della maggioranza e alle opposizioni che hanno protestato e continuano a farlo sulla cosiddetta norma del canguro (in caso di bocciatura di un emendamento saltano tutti gli altri sullo stesso argomento), Renzi ha detto che il Pd ha e avrà «uno stile sulle riforme, che non è evitare il canguro, ma la lumaca: le riforme non devono diventare l' ennesima discussione su cui stare anni e anni, noi abbiamo voglia di cambiare» la Carta «assieme ai cittadini». Poi, tanto per far capire che le divisioni e i malumori covano ovunque, il presidente del consiglio ha sottolineato che la bocciatura dell' emendamento sulle riforme «non è vicenda tutta interna al Pd anzi oggi scommetterei che sono stati altri a votare contro il governo nel segreto dell' urna». Poi, anche per tacitare i critici che parlano di derive autoritarie, Renzi ha sottolineato: «Non ho mai visto degli autoritari proporre un referendum alla fine del percorso delle riforme. Non si sono mai viste le polemiche come quelle di queste ore». Il premier ha anche smentito qualsiasi ipotesi di accordo segreto con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: «Il Patto del Nazareno è un atto parlamentare, può piacere o no, si può cambiare o no, ma non è segreto». Renzi conta di avere un mandato dalla direzione «per apportare alcune modifiche all' accordo sulla legge elettorale». Al Senato, ha continuato, bisogna «cercare di alzare un po' la soglia per il premio di maggioranza» e «introdurre le preferenze». I correttivi» all' Italicum si possono fare ma lavorando insieme ai contraenti del patto». E ha dato il via libera del Pd alle preferenze: «Qualora ce ne fosse la possibilità, davanti all' ipotesi di introdurre le preferenze credo che il Pd dovrebbe tornare indietro rispetto alla posizione che ha tenuto fin qui». Potrebbe andarsene. Tornare al Fondo monetario internazionale, istituzione che lo ha visto crescere fino a diventare chief economist e poi direttore delle politiche fiscali e anche capo della delegazione incaricata di vigilare sull' attuazione, da parte dell' Italia, delle riforme suggerite da Ue, Bce e appunto Fmi. Sì, perché Carlo Cottarelli, commissario per la spending review, questa volta ha davvero perso la pazienza. Quando il parlamento ha destinato altri possibili risparmi individuati dal commissario per finanziare il pensionamento di 4.000 professori che non avevano potuto lasciare il lavoro a causa della Legge Fornero, Cottarelli ha deciso di postare sul suo blog un avvertimento chiaro. «Se si usano tutti i soldi per coprire nuove spese», è la sintesi del pensiero dell' ex chief economist, «è impossibile pensare che poi si possano tagliare le tasse sul lavoro e le imprese», priorità assoluta per l' effettivo rilancio dell' economia. «Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali», ha spiegato Cottarelli. Questa pratica sembra sia utilizzata per finanziare il pensionamento di alcuni lavoratori arrivati alla cosiddetta quota 96 e tenuti in servizio in base alle regole di pensionamento vigenti e il totale delle risorse che sono state spese prima di essere state risparmiate per effetto di queste decisioni ammonta ora a 1,6 miliardi per il 2015 Tecnicamente, la copertura c' è. Ma questa è in realtà costituita da tagli lineari», e quindi non sarà possibile, secondo Cottarelli, ridurre le tasse sul lavoro se non con nuova coperture. Cottarelli, interpellato dall' Ansa sulle sue possibili dimissioni, non ha voluto commentare: «Il lavoro continua, non ho niente da segnalare», ha fatto sapere. A Cottarelli ha fatto riferimento Renzi. «Rispetto e stimo Cottarelli: farà quello che crede. Ma non è Cottarelli il punto fondamentale: la spending review la facciamo anche se va via, dicendo con chiarezza che i numeri sono quelli». Le commissioni Industria e Ambiente della camera cominceranno oggi a votare gli emendamenti presentati al decreto competitività. Gli emendamenti da esaminare sono oltre 620. Sul tavolo c' è un pacchetto di 14 modifiche proposte dallo stesso esecutivo, a cominciare da un emendamento che ripristina il tetto dei 240mila euro per gli stipendi dei manager pubblici delle società quotate (la deroga per i manager pubblici era stata inserita nel testo durante il passaggio in Senato). Il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 1 agosto 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione governo chiede poi, tra l' altro, lo stop dei 535 milioni di euro destinati a Poste italiane e la cancellazione della norma che aboliva il limite dei mille euro per l' uso del contante per stranieri e turisti in Italia. «La situazione economica dell' Italia e dell' Ue è meno favorevole delle attese di inizio anno, con crescita più bassa e riflessi sui conti pubblici». Lo ha detto il ministro dell' economia, Pier Carlo Padoan, in una conferenza stampa, spiegando che «questa situazione richiede ancora di più uno sforzo» per sostenere l' economia e l' andamento della finanza pubblica. Per la crescita servono «misure di lungo termine. Il parlamento non ha elettogli 8 membri laici e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ne ha preso atto, dichiarando il Consiglio superiore della magistratura, (che sarebbe dovuto decadere ieri) nella sua attuale composizione, "prorogato di diritto». Il presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino (Pd), è il nuovo presidente della Conferenza delle regioni. Vicepresidente è il governatore della Campania, Stefano Caldoro (Pdl). Lo ha deciso la Conferenza dei presidenti delle regioni. «La riforma del Senato è il primo obiettivo», ha detto Chiamparino. «Avere un luogo politico nel quale lo Stato e le autonomie locali possano confrontarsi è l' unico modo per una autonomia vera di regioni ed enti locali e per garantire l' unità del nostro paese». © Riproduzione riservata. EMILIO GIOVENTU E GIAMPIERO DI SANTO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 1 agosto 2014 Pagina 33 Italia Oggi pubblica amministrazione Tutte le novità per le autonomie contenute nel dl 90. Proroga per le gestioni associate. Riforma p.a., gli enti sorridono Più turnover e assunzioni flessibili. Slitta la centrale unica. Un profondo restyling in materia di personale, oltre alla consueta dose di proroghe. Possono essere riassunti in questi termini i contenuti del dl 90/2014 (approvato ieri dall' aula della camera) limitatamente agli enti locali. I l capitolo, già abbastanza ricco nella prima stesura del provvedimento, si è ulteriormente arricchito dopo il passaggio parlamentare. La novità più attesa è certamente la proroga dell' obbligo per i comuni non capoluogo di ricorrere a una centrale unica per gli acquisiti. Ora sono previste due nuove scadenze: 1° gennaio 2015 per i beni e i servizi, 1° luglio 2015 per i lavori. È stata quindi recepita l' intesa sancita nei giorni scorsi in conferenza statocittà e autonomie locali, i n m o d o d a ovviare alle obiezioni dell' Autorità nazionale anticorruzione. Parzialmente reintrodotte anche le deroghe per gli acquisti di modesto valore, ma solo per i comuni con più di 10.000 abitanti, che potranno fare da sé per importi inferiori a 40.000 euro. Poiché una proroga tira l' altra, è arrivato anche l' ennesimo rinvio dei termini per l' avvio delle gestioni associate dei piccoli comuni, c h e a v r a n n o t e m p o f i n o a l 3 0 settembre per conferire a unioni e convenzioni altre tre funzioni fondamentali (rimane fermo il termine del 31 dicembre 2014 per le restanti tre funzioni). Per gli enti soggetti al Patto, il limite al turnover dei dipendenti a tempo indeterminato viene innalzato, dall' attuale 40%, al 60% per gli anni 20142015, all' 80% per il biennio 20162017, per arrivare al 100% nel 2018. Negli enti dove la spesa di personale non supera il 25% della spesa corrente, il turnover sale all' 80% quest' anno e al 100% dal 2015. Spariscono, però, i regimi agevolati per le assunzioni nell' istruzione, nei servizi sociali e nella polizia locale. Agli enti in regola con l' obbligo di riduzione delle spese di personale, inoltre, non si applica più il limite del 50% sulle assunzioni con contratti flessibili. Reintrodotti anche se solo parzialmente, gli incentivi per la progettazione e i diritti di rogito per i segretari. PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 1 agosto 2014 Pagina 34 Italia Oggi pubblica amministrazione Abolita la gestione provvisoria Abolita la gestione provvisoria delle province, in attesa delle elezioni. Gli emendamenti alla legge di conversione del dl 90/2014 effettuano un intervento, tardivo sulla legge Delrio, che dà un po' di ossigeno alle province. L' articolo 1, commi 14 e 82, della legge 56/2014, non si è mai capito bene sulla base di quale ratio, ha imposto a decorrere dalla metà di giugno a tutte le province la gestione provvisoria, anche qualora tali enti avessero approvato il bilancio nei termini. È, dunque, da un mese e mezzo che la gestione delle province risulta sostanzialmente congelata, poiché la gestione provvisoria consente solo di spendere per dodicesimi, nei limiti degli stanziamenti dell' ultimo bilancio approvato (che, poi, per le province in regola sarebbe quello del 2014) per fare fronte solo a «obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, e, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all' ente». Subito si era osservato che si trattava di una norma infondatamente ed eccessivamente penalizzante per le province, in quanto collegava un dispositivo come la gestione provvisoria, per sua natura «sanzionatorio» di una poca virtuosa gestione, ad una decisione assunta dal parlamento, quella di riformare le province. Non solo: ovviamente, la gestione provvisoria avrebbe inchiodato ogni attività ed i servizi. C' è voluto un mese e mezzo per capire che si trattava di una previsione dannosa. Dunque, la legge di conversione del dl 90/2014 abolisce dall' articolo 1, commi 14 e 82, della legge Delrio l' inciso «comunque nei limiti di quanto disposto per la gestione provvisoria degli enti locali dall' articolo 163, comma 2, del Testo unico». In questo modo, dunque, le province potranno tornare a una gestione meno imbrigliata dei servizi, a partire dall' entrata in vigore della legge di conversione del decreto, senza dovere aspettare le elezioni e, dunque, l' autunno. L' eliminazione del riferimento alla gestione provvisoria, comunque, non apre del tutto gli spazi operativi delle province, perché comunque i presidenti e le giunte restano in carica fino alle elezioni «per l' ordinaria amministrazione e per gli atti urgenti e indifferibili». Non sarà, quindi, spazio per iniziative ex novo eccedenti l' amministrazione ordinaria o la programmazione già in corso, come, ad esempio, vendite immobiliari non precedentemente previste, finché non si insedino i nuovi organi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 1 agosto 2014 Pagina 34 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione Sempre allo scopo di dare un po' di ossigeno alle province, si prevede che lo stato si rivalga sulle entrate provinciali derivanti dalla Rc auto, per garantire l' attuazione del taglio delle spese correnti per 444,4 milioni di euro imposti dal dl 66/2014, non più nel mese di luglio, ma nel mese di novembre 2014. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 1 agosto 2014 Pagina 34 Italia Oggi pubblica amministrazione DECRETO P.A./ Il fondo di sostegno favorirà anche i trasferimenti verso gli uffici giudiziari. Province, mobilità privilegiata Agevolato il passaggio dei lavoratori agli enti subentranti. Percorso privilegiato per la mobilità dei dipendenti delle province. Tra i vari ritocchi apportati dalla camera al dl 90/2014, spicca la previsione secondo la quale le risorse del fondo di sostegno ai processi di mobilità sono, in sede di prima applicazione, destinate, oltre che agli uffici giudiziari, anche alla «piena applicazione della riforma delle province di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56». Insomma, la legge di conversione indica di utilizzare in via prioritaria le risorse del fondo non solo per agevolare i trasferimenti dei dipendenti pubblici verso gli uffici giudiziari, ma anche per agevolare i futuri processi di mobilità dalle province v e r s o g l i enti c h e subentreranno loro nell' esercizio delle funzioni. Per la verità, di questa disposizione non c' era affatto bisogno. Infatti, l' articolo 1, comma 96, lettera a), della legge 56/2014 prevede che «il personale trasferito mantiene la posizione giuridica ed economica, con riferimento alle voci del trattamento economico fondamentale e accessorio, in godimento all' atto del trasferimento, nonché l' anzianità di servizio maturata; le corrispondenti risorse sono trasferite all' ente destinatario; in particolare, quelle destinate a finanziare le voci fisse e variabili del trattamento accessorio, nonché la progressione economica orizzontale, secondo quanto previsto dalle disposizioni contrattuali vigenti, vanno a costituire specifici fondi, destinati esclusivamente al personale trasferito, nell' ambito dei più generali fondi delle risorse decentrate del personale delle categorie e dirigenziale». Dunque, la legge Delrio già contiene lo strumento per assicurare all' ente di destinazione il finanziamento della spesa per il personale proveniente dalle province. Sulla mobilità obbligatoria, il testo della legge di conversione chiarisce meglio che nell' ambito della medesima amministrazione i dipendenti possono essere trasferiti da una sede all' altra, purché nel raggio di 50 chilometri. Allo scopo, non sarà necessaria alcuna specifica motivazione. Infatti, si esclude di applicare l' articolo 2013, comma 1, terzo periodo, del codice civile, a mente del quale il lavoratore «non può essere trasferito da una unità produttiva a un' altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive». La mobilità obbligatoria svincolata dall' obbligo di motivazione ed entro il raggio dei 50 chilometri potrà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 1 agosto 2014 Pagina 34 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione avvenire anche tra amministrazioni pubbliche diverse, previo accordo tra loro. Per il decreto del ministro della funzione pubblica finalizzato a determinare i casi in cui la mobilità obbligatoria possa avvenire tra amministrazioni diverse anche senza un preventivo accordo tra loro, la legge di conversione introduce una preventiva consultazione con le confederazioni sindacali rappresentative. I dipendenti pubblici con figli di età inferiore a tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e i soggetti di cui all' articolo che godano dei congedi previsti dall' articolo 33, comma 3, della legge 104/1992 possono essere oggetto della mobilità obbligatoria solo se prestano consenso espresso al trasferimento di sede. Per quanto concerne la mobilità volontaria, la legge di conversione stabilisce che i bandi con i quali le amministrazioni debbono avviare le procedure dovranno indicare anche i requisiti e le competenze professionali richieste, allo scopo di effettuare una più corretta selezione tra i dipendenti che si candidano ai trasferimenti. PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 1 agosto 2014 Pagina 34 Italia Oggi pubblica amministrazione Segretari, diritti di rogito a forfait e solo per i non dirigenti Torna la compartecipazione ai diritti di rogito in misura forfetizzata e solo per i segretari comunali non aventi qualifica dirigenziale. Il testo della legge di conversione del decreto sulla riforma della p.a. corregge parzialmente il tiro sui segretari comunali, chiarendo il diritto transitorio dell' eliminazione della compartecipazione ai diritti di rogito, ripristinandoli solo in parte. Diritto transitorio. L' articolo 10 del dl 90/2014 era scritto in modo oscuro e non si riusciva a comprendere se l' abolizione dell' attribuzione ai segretari comunali di quota parte dei diritti di rogito fosse operante sin dal primo gennaio, o valesse solo per il futuro (come, invece, espressamente stabilito per le avvocature). G i à m o l t i enti a v e v a n o c o n g e l a t o i provvedimenti di attribuzione delle compartecipazioni ai segretari comunali per il secondo trimestre, mentre si era posto il problema del recupero delle somme già liquidate. Il nuovo testo, a chiarimento della fattispecie ed in obbedienza al principio di irretroattività delle leggi, stabilisce che le norme dell' articolo 10 del dl 90/2014 «non si applicano per le quote già maturate alla data di entrata in vigore del presente decreto». A chi spetta la compartecipazione. Gli emendamenti alla legge di conversione confermano l' eliminazione della vecchia normativa sulla compartecipazione dei segretari ai proventi per diritti di rogito. Tale cancellazione è totale per i segretari aventi qualifica dirigenziale. Invece, negli enti locali privi di dipendenti con qualifica dirigenziale, e comunque a beneficio di tutti i segretari comunali che non hanno qualifica dirigenziale, si stabilisce che una quota del provento annuale spettante al comune, per diritti di segreteria vada attribuita al segretario comunale rogante, in misura non superiore a un quinto dello stipendio in godimento. Sono coinvolti nell' eliminazione della compartecipazione ai diritti di rogito anche i segretari comunali operanti presso enti nei quali sia presente la qualifica dirigenziale, probabilmente in virtù della clausola di «galleggiamento», che fa comunque ascendere la loro retribuzione a quella del livello più elevato presso l' ente. Curiosamente, invece di eliminare la clausola del «galleggiamento», considerata a più riprese illegittima dalla giurisprudenza, si agisce su una «onnicomprensività» del trattamento economico dei segretari, parificato a quella della dirigenza, costruita appunto su una norma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 1 agosto 2014 Pagina 34 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione discutibilissima, come quella sul galleggiamento. Funzione rogante. Molti segretari comunali hanno ritenuto che l' articolo 10 del dl 90/2014 li avesse, nella sostanza, sollevati dalla funzione rogante, pur prevista dall' articolo 97, comma 4, lettera c), del Tuel. La conseguenza è stata che già molti comuni hanno iniziato a rivolgersi ai notai, con evidente aggravio di costi e di gestione amministrativa. Il legislatore intende scongiurare queste inefficienze, correggendo proprio il testo dell' articolo 97, comma 4, lettera c), del dlgs 267/2000 sostituendo le parole: «può rogare tutti i contratti nei quali l' ente è parte ed autenticare» con: «roga, su richiesta dell' ente, i contratti nei quali l' ente è parte e autentica». Pertanto, a richiesta dell' ente, richiesta che può provenire dal sindaco o anche dalla parte stipulante (il funzionario chiamato alla gestione), i segretari comunali non potranno sottrarsi al dovere di rogitare i contratti, anche se non percepiranno alcuno specifico compenso per l' attività. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 1 agosto 2014 Pagina 35 Italia Oggi pubblica amministrazione A stabilire l' ulteriore adempimento per i municipi è un decreto delle Finanze. Enti, terreni agricoli ai raggi X I comuni devono inserire i dati entro il 15 settembre. Entro il 15 settembre 2014 i comuni nei quali ricadono terreni a immutabile destinazione agrosilvopastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile non situati in zone montane o di collina devono inserire i dati relativi a detti terreni nell' apposita sezione del Portale del federalismo fiscale. Sono esclusi da tale adempimento i comuni ubicati nel territorio della provincia autonoma di Bolzano. A stabilire questo ulteriore compito in capo ai comuni è il decreto del direttore generale delle finanze del 29 luglio 2014 pubblicato sul sito web delle Finanze e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un passaggio fondamentale per completare la procedura finalizzata alla compensazione del minor gettito Imu derivante dall' art. 4, comma 5bis, del dl 2 marzo 2012, n. 16, in base al quale, con decreto di natura non regolamentare, sono individuati i comuni nei quali, a decorrere dall' anno di imposta 2014, si applica l' esenzione di cui alla lettera h), del comma 1, dell' art. 7 del dlgs 30 dicembre 1992, n. 504, sulla base dell' altitudine riportata nell' elenco dei comuni italiani predisposto dall' Istituto nazionale di statistica (Istat), diversificando tra terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di cui all' art. 1 del dlgs 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola, e gli altri in modo tale da ottenere un maggior gettito complessivo annuo non inferiore a 350 milioni di euro dal 2014. In questa norma si è inserita la modifica prevista dal comma 2 dell' art. 22 del dl 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, che ha di fatto sostituito l' art. 4, comma 5bis, del dl 2 marzo 2012, n. 16, stabilendo che: sono esenti dall' Imu i terreni a immutabile destinazione agrosilvopastorale a proprietà collettiva indivisibile ed inusucapibile che, in base al prescritto decreto, non ricadano in zone montane o di collina; con decreto del ministero dell' interno, di concerto con il ministero dell' economia e delle finanze, sono stabilite le modalità per la compensazione del minor gettito in favore dei comuni nei quali ricadono i suddetti terreni. Ebbene come si legge nei «visti» del provvedimento in esame per predisporre il decreto del ministero dell' interno, è necessario acquisire preventivamente i dati dagli stessi enti locali, in quanto questi non sono in altro modo rilevabili, si è resa indispensabile l' emanazione di questo ulteriore decreto con il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 1 agosto 2014 Pagina 35 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione quale sono gli stessi enti locali a inserire nell' apposita sezione del Portale del federalismo fiscale i seguenti dati stabiliti dall' art. 2 del dm del 29 luglio 2014: codice fiscale del/dei possessore/i del terreno. Nel caso di più inserimenti relativi al medesimo codice fiscale, i dati verranno aggiornati automaticamente all' ultimo inserimento; qualifica del/dei proprietario/i (Iap/Cd): check box da attivare nel caso di coltivatore diretto (Cd) o imprenditore agricolo professionale (Iap) iscritto nella previdenza agricola; numero di particella/particelle: indica il numero delle particelle di terreni che il/i soggetto/i possiede/possiedono nel comune; reddito dominicale catastale totale: indica il reddito complessivo di tutti i terreni che il/i soggetto/soggetti possiede/possiedono nel comune; aliquota Imu 2013 per i terreni oggetto del presente decreto; aliquota Imu 2014 per i terreni oggetto del presente decreto. L' art. 1 del decreto in esame, invece, dedicato all'«ambito applicativo», stabilisce a chiare lettere che le disposizioni in esso contenute si applicano su tutto il territorio nazionale ad eccezione dei comuni ubicati nel territorio della provincia autonoma di Bolzano. Ciò deriva dal fatto che la legge della provincia di Bolzano 23 aprile 2014, n. 3, ha istituito l' Imposta municipale immobiliare (Imi) in sostituzione delle imposte comunali immobiliari istituite con leggi statali, anche relative alla copertura dei servizi indivisibili, ai sensi dell' articolo 80 del decreto del presidente della repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante lo Statuto della regione Trentino Alto Adige e pertanto poiché si tratta di un tributo differente dall' Imu non possono valere le stesse regole. È quindi questo uno dei primi esempi di differenziazione in ambito di tributi immobiliari con le quali ci si trova a confrontarsi e che assume inevitabili ripercussioni sul territorio nazionale, visto che nella manovra tesa a recuperare gettito attraverso la limitazione dell' ambito di applicazione dell' esenzione Imu di cui alla lettera h), del comma 1, dell' art. 7 del dlgs 30 dicembre 1992, n. 504, lascia indenni i comuni della provincia di Bolzano. ILARIA ACCARDI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 1 agosto 2014 Pagina 38 Italia Oggi pubblica amministrazione La soluzione è la creazione di Ato sovraregionali per superare le logiche di campanile. Rifiuti, stare insieme conviene L' aggregazione tra aziende attrae capitali e investimenti. La competitività di un Paese passa necessariamente anche dal sistema di gestione dei servizi pubblici. Un sistema che contribuisce a definire il livello di sviluppo dei territori attraverso l' organizzazione dei trasporti, la gestione dell' acqua e delle risorse energetiche, il governo della filiera dei rifiuti. Quest' ultimo ambito appare oggi particolarmente significativo in quanto consente di sviluppare forme di valorizzazione in linea con i nuovi paradigmi dell' economia che vede l' economia circolare come una delle parole chiave di Europa 2020. Economia circolare per passare dal sistema «prendi, usa e getta» a quello «prendi, usa e trasforma»: i rifiuti raccolti e trasformati diventano una preziosa fonte di materie prime, sempre più scarse e costose, da reinserire nei cicli produttivi (Amiu Genova: http://www. economiacircolare.it/ ). L' Italia sta cercando di recuperare in termini culturali e temporali per potersi allineare a un contesto europeo in cui la Commissione ha recentemente adottato un pacchetto sull' economia circolare con le linee di indirizzo per aumentare il riciclo e prevenire la perdita di materiali pregiati, creando posti di lavoro e riducendo l' impatto ambientale (http://ec.europa.eu/environment/circulareconomy/). Tuttavia l' analisi del settore delle Utilities dell' ambiente mette in luce una criticità strutturale del nostro Paese: la ridotta dimensione delle aziende italiane, individuata anche dal governo Renzi come uno dei temi sui quali è necessario avviare un profondo cambiamento. Il confronto con le realtà europee conferma il nanismo della situazione italiana: se in Germania la produzione annua per operatore si aggira intorno alle 60 mila tn, 35 mila in Inghilterra, quasi 18 mila in Spagna, in Italia la produzione è attorno alle 8 mila tn per operatore (fonte Cnel 2007). I primi cinque operatori in Francia coprono quasi il 50% della popolazione servita, mentre in Italia arrivano a rispondere al 21%. In termini di distribuzione per dimensione la situazione non cambia: il 65% delle imprese è micro/piccola/media e solo il 45% ha un fatturato superiore ai 50 milioni di euro (dati Aida Bureau Van Dijk , 2013). La difformità del nostro Paese non è solo relativa alle dimensioni delle aziende, ma anche a elementi che contribuiscono a definire la competitività del sistema: le forme di gestione, le tipologie di servizi, le forme di affidamento e la differenza in termini di copertura del ciclo dei rifiuti. Mentre i maggiori Paesi europei stanno individuando modelli coerenti con una visione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 1 agosto 2014 Pagina 38 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione nazionale tale da definire una forte tenuta sui percorsi specifici di ogni territorio, in Italia non si può ancora parlare di un sistema di scelte condiviso: il Paese è ancora frenato da un' estrema frammentazione che non consente interventi di riorganizzazione e razionalizzazione di tipo industriale. Alla complessità della gestione dei rifiuti, si aggiunge la complessità del contesto in cui il sistema vive e l' arretratezza culturale: tutto ciò non favorisce una visione strategica di sviluppo determinando difficoltà nel finanziamento dei percorsi e la possibilità di intercettare soggetti nazionali o esteri interessati a realizzare investimenti nell' ottica dell' industrializzazione del settore, unica reale chance per un cambiamento radicale e utile per il Paese. Se da un lato è dunque necessario arrivare a una visione di lungo periodo per modificare il settore delle Utilities nel suo complesso, dall' altro è possibile iniziare percorsi che incidano sulle modalità che gli enti locali e le aziende hanno di operare nei territori. Le esperienze di altri Paesi e alcune del nostro stesso mettono in luce che fattore critico di successo per lo sviluppo e la riorganizzazione industriale del settore rifiuti, sia l' avvio di processi di aggregazione tra le aziende. I fattori in grado di determinare tale cambiamento sono molteplici: culturale, legato alla consapevolezza del valore della dimensione industriale nel contesto in oggetto; di leadership intesa come capacità di visione e decisione politica; normativo supportato da strumenti legislativi certi, efficaci e snelli nell' applicazione. Soprattutto la norma potrebbe essere oggi un fattore critico di successo per comprendere/stimolare la dimensione culturale e dare visibilità alla volontà politica di muovere il settore verso presupposti industriali che possono agire su tre fronti: sistema degli ambiti territoriali: il dlgs 152 del 2006 ha previsto la soppressione delle Autorità d' ambito che avevano l' obiettivo di regolare e organizzare il servizio su un territorio sovraccomunale. Le Autorità sono state sostituite da ambiti territoriali ottimali omogenei istituti dalle regioni, determinando l' ennesima frammentazione del sistema Italia avendo le regioni ognuna optato per un modelli differenti. Una soluzione possibile che oggi si intravede è la creazione di Ato sovraregionali dedicati a servire contesti con una popolazione superiore ai 3,5 milioni di abitanti; tale dimensione, alla luce delle esperienze degli ultimi anni, consentirebbe di gestire processi di affidamento di grandezze tali da attrarre investimenti da parte di soggetti industriali solidi, eventualmente anche attraverso la quotazione in borsa dei soggetti affidatari; il sistema di rappresentanza degli Ato ancora in mano (in maniera indiretta) ai comuni, portatori per definizione di istanze territoriali a volte in contrasto con una politica industriale di sviluppo. Il percorso di centralizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti deve necessariamente passare da un sistema che risponde a esigenze «di campanile» a un sistema di gestione per lo sviluppo del territorio. estensione dei confini degli affidamenti. Il decreto Ronchi prevedeva affidamenti completi del ciclo integrato dei rifiuti, comprensivo della realizzazione degli impianti. Gli ultimi affidamenti realizzati (Umbria e Toscana) hanno proposto modalità differenti, l' approccio che si sta rivelando più efficace è legato all' integrazione del servizio raccolta/smaltimento e di conseguente alla certezza dei tempi di realizzazione per gli impianti determinando la possibilità per sia per il gestore, che per l' Azienda di trovare un equilibrio economico e finanziario all' interno della gestione integrata del servizio. ALFREDO ROSINI E DANIELA CONGIU Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 1 agosto 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Beach tennis Centoventotto atleti dai cinque continenti in campo fino a domenica al Delfino di Pinarella. Le migliori racchette da spiaggia si giocano il Mondiale Cervia IL CAMPIONATO mondiale di beach tennis approda sulla spiaggia di Pinarella. Sono già nove anni che il bagno Delfino n. 131 ospita il più importante torneo a livello internazionale. E, per la seconda volta consecutiva, l' International federation of tennis ha voluto dare a questa manifestazione il rango di campionato del mondo. Le gare si disputeranno fino a domenica per il divertimento di un pubblico davvero nutrito. Sono infatti oltre 2mila gli appassionati che ogni anno non si perdono le performance dei loro beniamini, soprattutto il servizio e i colpi d' attacco. Ben 128 gli atleti, accompagnati da numerosi sostenitori, che in rappresentanza di 24 Nazioni (l' anno scorso erano 22) si batteranno a Pinarella per conquistare l' ambito premio. I più forti giocatori dei cinque continenti si impegneranno per battere gli italiani, campioni in carica sia in campo femminile che in quello maschile. I fuoriclasse, anche se partono da favoriti, dovranno prestare particolare attenzione a brasiliani, francesi, tedeschi, russi, spagnoli e venezuelani. Tre i tornei principali in programma: doppio maschile, doppio femminile e doppio misto. A ciascuno di essi parteciperanno 32 coppie selezionate da ITF in base al ranking internazionale conquistato dai vari giocatori nel corso dei tornei disputati durante l' anno in ogni angolo del mondo: dal Brasile ai Caraibi, dagli Usa all' Oceano Indiano, all' Estremo Oriente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 1 agosto 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Calcio Promozione. S. Pietro in Vincoli: per rafforzarsi un mix di giovani e giocatori esperti San Pietro in Vincoli ULTIMI arrivi e squadra fatta al San Pietro in Vincoli. Sono tre i giocatori approdati negli ultimi tempi alla corte del nuovo allenatore Giancarlo Succi. Il primo é Michele Salafrica, centrocampista centrale, dal Lucento, squadra di Eccellenza nata in un quartiere di Torino, ella che ha sconfitto nei giorni scorsi a Vinovo per 32 la Juventus di Allegri nella prima amichevole dei bianconeri. Salafrica ha fatto settore giovanile nel Cesena, ha giocato tra l' altro nel San Marino e nel Cattolica. Gli altri due neoacquisti sono i giovani Simone Bertilotti, centrocampista, dal Russi, e Saverio Campana, esterno d' attacco, dagi juniores del Ravenna. «Così la nostra ?rosa' dovrebbe essere a posto spiega Davide Bellettini, direttore sportivo del San Pietro in Vincoli con 19 giocatori». Ecco l' organico. Portieri i confermati Sanzani e Liverani; difensori i nuovi Ghetti (dal Borghi), Proli (San Leonardo), Bartoletti (Fosso Ghiaia), Baiocchi (un ritorno, dal Ronta) e i confermati Casadei, Bernardi e Turroni; centrocampisti i nuovi Salafrica (Lucento) e Bertolotti (Russi) e i confermati Brunetti, Fabbri, Casadio; attaccanti i nuovi Rocchi (Savio), Battiloro (Russi) e Campana (Ravenna) e i confermati Migliaccio e Melandri. «Abbiamo allestito la squadra commenta il ds Bellettini con l' intenzione di consolidarci in Promozione, restando fuori dalla zona calda. Abbiamo preso giocatori esperti come Ghetti, Salafrica e il rientrante Baiocchi, insieme ad alcuni giovani nei quali confidiamo molto. Abbiamo confermato 10 giocatori della squadra che nello scorso campionato aveva fatto bene». Dieci confermati e nove nomi nuovi per il nuovo tecnico Succi, con il quale collaborano il preparatore atletico Federico Mazzoni, il preparatore dei portieri Filippo Baiocchi, il fisioterapista Bruno Mattioli. La preparazione inizierà lunedì 4 agosto. Le prime partite amichevoli: il 9 agosto a San Pietro in Vincoli con il Faenza, il 16 con il San Zaccaria, il 20 con il Bagnacavallo. a.m. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 1 agosto 2014 Pagina 23 La Voce di Romagna sport PROMOZIONE Ritrovo a cena per la squadra biancorossa: da lunedì comincia ad allenarsi. Bagnacavallo, la spinta dei tanti giovani per dare inizio ad un nuovo ciclo BAGNACAVALLO E' un Bagnacavallo profondamente rinnovato e ulteriormente ringiovanito quello che mercoledì sera ha dato il saluto alla nuova stagione trovandosi al Ristorante "Gemelli" alla "cena per farli conoscere". Solo tre sono, infatti, i calciatori confermati della rosa passata; per il resto il nuovo direttore tecnico Claudio Rondinelli, d' intesa con società e nuovo allenatore, Mirko Gramantieri (nella foto, un graditissimo ritorno), ha dato vita ad una robusta rivoluzione, che ha portato molti Under e qualche uomo di esperienza. "Dopo la passata stagione si è deciso di aprire un libro nuovo spiega il dirigente biancorosso Mauro Visani avendo la società ritenuto che il traguardo dei cent' anni coincidesse con la fine di un ciclo". La società biancorossa riparte con un nuovo progetto, ambizioso e impegnativo: creare un concreto e duraturo collegamento fra il settore giovanile e la prima squadra, finalizzando così l' ottimo lavoro che viene svolto da chi opera nel settore giovanile, con la consapevolezza che un rinnovamento così radicale può presentare rischi consistenti. "Il nostro obiettivo primario restano la valorizzazione dei nostri giovani e la voglia di figurare al meglio delle nostre possibilità". Questa la rosa della prima squadra che comincerà la preparazione lunedì: Portieri: Bandini ('93, Reda), Para ('92 San Patrizio). Difensori: Bolognesi ('95, conf. ), Calderoni ('92, Conselice), Maccolini ('93 conf.), Massari ('96, Imolese), Pomini ('81, Classe). Centrocampisti: Biondini ('86, Classe), Buddikham ('92, Reda), Fabbri ('87, Lavezzola), Gardi ('95, San Patrizio) Zarzouras ('95, conf.). Attaccanti: Gallinucci ('93, Russi), Mambelli ('83, Classe), Placci ('88), Reda), Pollino ('93, Faenza). Alla prima squadra sono stati aggregati numerosi atleti del setto re giovanile, alcuni dei quali hanno già debuttato in Promozione nella scorsa annata: i portieri Branca ('96) e Martini ('97), i difensori Chiarucci ('95), Lahcen ('97), Mbaye ('95), i centrocampisti El Houcien ('97) e Marzano ('95), gli attaccanti Cani ('96) e Dirani Da Silva ('97). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 1 agosto 2014 Pagina 23 < Segue La Voce di Romagna sport Le amichevoli: Sono quattro le amichevoli già ufficiali che il Bagnacavallo disputerà in preparazione: il 9 agosto a Conselice, il 13 ad Alfonsine, il 16 agosto col Reda in sede da definire e il 20 agosto in casa col San Pietro in Vincoli. E' poi in via di allestimento anche un match con il Baracca Lugo a fine agosto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 1 agosto 2014 Pagina 23 La Voce di Romagna sport Arrigoni: "Il Cesena? Devo far bene a Forlì " IL PROTAGONISTA Il centrocampista traccia i primi bilanci: "Stiamo lavorando bene e saremo pronti per riuscire a salvarci" Dopo il test in famiglia di questa mattina due giorni di riposo PRIMA CATEGORIA Aria nuova San Pancrazio una squadra molto cambiata e un vivaio consolidato. iamo ormai agli sgoccioli per quanto riguarda il ri tiro del Forlì (dopo l'a michevole in famiglia di questa mattina si chiuderanno ufficialmente le due settimane in quel di Castrocaro, prima di un rompete le righe fino a lunedì mattina) e la squadra biancoros sa inizia dunque a prendere for ma. Nel ruolo da tutti additato come quello più delicato, ovvero il centrocampo, il direttore spor tivo Menegatti ha messo a di sposizione di mister Rossi diversi nuovi volti interessanti, uno su tutti: Tommaso Arrigoni , ex Ce sena che si accinge a disputare una stagione forse fondamentale per la propria carriera. Com'è andato il ritiro? Sappiamo che è il momento in cui si mette benzina nelle gambe per tutta la stagione e in cui ci si inizia a conoscere e devo dire che abbiamo fatto l'uno e l'altro. Ora ci rimane solo la partitella fra di noi, quindi ci godremo due giorni di riposo in famiglia, per chè dopo 15 giorni di duro lavo ro, un po' di stacco ci vuole. Oltre ai doppi allenamenti e ai chilometri macinati si è anche la vorato molto sulla tattica. Per uno che gioca in mezzo al campo due cose inevitabili. Come sempre il lavoro tattico è importante, specie per una squadra molto giovane. Nel mio reparto ho tanti compagni forti e d'esperienza come Cejas o Pet tarin e gente che conosco bene come Djuric o Capellini. Ci sarà grande competizione Sicuramente, ci sarà da lottarper la maglia da titolare. Tutto ciò non può che essere uno sti molo ulteriore a dare tutto e a far crescere il livello della squadra. Come vi hanno accolto i senatori? Alla grande, chi era già qui dal l'alto della sua esperienza ci sta prendendo per mano per per metterci un inserimento rapido e proficuo. Come valuta la rosa? Mi sembra che si stia allestendo una buonissima squadra assolu tamente competitiva per il no stro obiettivo, ovvero il mante nimento della categoria. Come ho già detto saremo un gruppo giovane ma anche di qualità. Squadra competitiva in vista di u na stagione dura in Lega Pro Non vediamo l'ora di iniziare perchè sappiamo che affronte remo un campionato difficile ma affascinante. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 1 agosto 2014 Pagina 23 < Segue La Voce di Romagna sport Il mister come la sta provando? Ovviamente da mezzala, ruolo in cui mi esprimo al meglio, ma tenendo bene a mente che mi vuole pronto a tutti i ruoli del centrocampo. Il 6 agosto al Morgagni arriva il Cesena, un amichevole che per lei vuol dire molto Innanzitutto sono ancora sotto contratto con il club del Caval luccio e ritroverò tanti ragazzi che conosco bene e con cui ho vissuto parte della scalata in A dell'anno scorso. L'obiettivo è tornarci, magari in A Certo. Non sarà facile ma ci proverò. Per il momento penso al Forlì e a fare bene con questi colori, per il futuro c'è tempo... Alessandro Passanti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 1 agosto 2014 Pagina 24 La Voce di Romagna sport Il cantiere Russi punta sulla sua cantera PROMOZIONE I Falchetti si sono presentati ieri ai loro tifosi con una rosa ancora incompleta ma dall' età media molto bassa, in cui spiccano i tanti giovani promossi dal vivaio. Lunedì il primo allenamento. RUSSI In attesa della prima uscita ufficiale della nuova stagione, in programma col Cotignola nel derby di Coppa Italia del 24 agosto, il Russi si è presentato ai propri tifosi ieri sera in un "Bruno Bucci" carico di curiosità. Il compito dei Falchetti, vecchi (rimasti in buon numero) e nuovi (pochi: appena quattro finora gli acquisti), sarà quello di far dimenticare ai tifosi la seconda retrocessione degli ultimi quattro anni, la più dolorosa perchè riporta il Russi a cimentarsi nel campionato di Promozione a distanza di 40 anni dall' ultima presenza in categoria, sintomo di un ridimensionamento forzato dalla perdurante crisi economica. Per provare a farlo il sodalizio di via Pascoli presenterà al via del campionato, che lo vede peraltro collocato nel girone C di Promozione, con molte trasferte nel bolognese e un paio in terra ferrarese, una rosa giovanissima (età media di poco superiore ai 20 anni, con solo tre giocatori nati prima del 1990) ed ancora in via di definizione: venticinque per ora i convocati in attesa di sfoltimenti e nuovi arrivi, quelli di Alessandro Giorgini e Marco Magari in difesa, quelli di Andrea Dirani e Luca Miserocchi a centro campo e Michele Mambelli dal Fosso Ghiaia in attacco, e con l' attacco stesso che è il reparto al momento maggiormente bisognoso di interventi. Partiti alcuni big, su tutti il capocannoniere Mattia Rinaldini, i falchetti hanno anche salutato Fabio Pezzi, finito ad Argenta dopo le cinque reti messe a segno nello scorso campionato. I numeri in questo senso sono eloquenti: il Russi ha perso tre quarti delle reti messe a segno nello scorso campionato ed il direttore sportivo Ermes Gaudenzi, una delle novità della stagione, è a caccia di elementi validi da affiancare a Drei e Babini. Nelle ultime ore, però, il Russi ha dovuto abbandonare definitivamente il sogno del ritorno in arancione di Fabio Padovani: l' ex bomber del Ravenna, a lungo corteggiato, dovrebbe accasarsi in questi giorni all' ambiziosa Argentana allenata dal ravennate Simeoni. Dopo la preprazione di ieri sera, per i falchetti qualche altro giorno di riposo poi inizieranno a lavorare dal 4 al 30 agosto nel consueto ritiro in sede. La diramazione dei calendari di Coppa renderà necessario anche un assestamento delle amichevoli estive programmate al momento che vedono il Russi impegnato il 14 agosto con il Reda, il 21 in un triangolare a Sesto Imolese il "Memorial lama Bettini" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 1 agosto 2014 Pagina 24 < Segue La Voce di Romagna sport con Granamica e Massalombarda, il 27 agosto contro il Castelbolognese ed, infine, il 30 agosto contro il Lugo (ma sarà da valutare l' eventuale impegno del 24 e del 31 in Coppa). Questa la rosa del Russi: Portieri: Borneo ('97), Casadio ('97), Cenni ('96), Ercolani ('95), Mazzotti ('98). Difensori: Giorgini ('93, dal Ravenna), Magari ('92, dal Ravenna), Marescotti ('97), Mazzotti Marco ('96), Rusticali ('93), Spazzoli ('93), Vasumini ('94). Centrocampisti: Alberani ('96), Coralli ('93), Dirani ('93, dal Bagnacavallo), Focaccia ('94), Francisconi ('97), Gaddoni ('96), Gualandi ('95), Miserocchi ('80, dal Bagnacavallo), Pezzi Marco ('82). Attaccanti: Babini ('93), Drei ('94), Mambelli ('89, dal Fosso Ghiaia), Tazzari ('97). Allenatore: Paolo Bagnara. Daniele Pompignoli Il Russi scalpita per scendere in campo. Sotto, una foto di gruppo e i 5 nuovi acquisti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 1 agosto 2014 Pagina 28 La Voce di Romagna sport GRAND SLAM. Menegatti con vista sui quarti KLAGENFURT Sono approdate agli ottavi di finale del Grand Slam di Klagenfurt, in Austria, le due azzurre del beach volley, Marta Menegatti e Vittoria Orsi Toth. Passata la Pool di qualificazione grazie alle due vittorie per 20 (2116, 2220) contro le brasiliane Lima Fernanda e per 20 (2114, 2112) contro le polacche BrzostekKolosinska, inframezzate dalla sconfitta contro le brasiliane Liliana Baquerizo (contro cui avevano perso anche a Mosca e a L' Aia) per 21 (1521, 2117, 15 13), le ragazze di Paulao hanno poi superato il primo turno di qualificazione battendo le slovacche DubovcovaNestarcova per 20 (21 10, 2113). Oggi, negli ottavi di finale, affronteranno le canadesi BansleyPavan, già battute a Stavanger e a Long Beach. In campo maschile giornata nera per i gemelli Ingrosso, battuti 20 dai tedeschi ErdmannMatysik e dai russi SemenovKrasilnikov, e in chiaroscuro per NicolaiLupo, sconfitti 20 dai kazaki SidorenkoDyachenko, ma poi riscattatisi contro i tedeschi BöckermannUrbatzka, battuti 21. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39
© Copyright 2024 ExpyDoc