Il Sole 24 Ore - Comune di Savignano sul Rubicone

COMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE
Domenica, 06 luglio 2014
Domenica, 06 luglio 2014
Prime Pagine
06/07/2014 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Forli)
06/07/2014 Prima Pagina
2
La Voce di Romagna (ed. Forli)
Comune di Savignano
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 13
3
Dopo due anni di lotta ad una malattia, è morta la professoressa...
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 36
4
Roccoli e Tamburini promettono bene
06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 3
MASCELLANI GIACOMO
La costa al setaccio delle forze dell' ordine
06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 8
7
Nel Summer Camp trionfa l' integrazione
06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 18
5
ROSSI LUCA
Sul podio i giovani talenti in matematica e moda
06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 18
8
9
Una domenica piena di concerti, mercatini e eventi culturali
06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34
10
By night Riciclo e riuso: al via la mostra scambio
06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34
11
Restyling scuole con i soldi del piano Renzi
06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34
13
Talenti Torre d' Oro: il premio a Casadei e Gobbi
Comune di Gatteo
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5
14
"Estate Card", il viaggio diventa facile Offerta verso il mare per i...
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 17
15
La Notte Rosa si congeda in piazza con sonorità in stile anni...
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 23
16
La grande festa saluta con Ristori & the Portofinos
06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 7
17
RISTORI, MUSICA DA 'DOLCE VITA'
06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34
18
Ritorno agli anni '50 e si chiude in bellezza
Comune di San Mauro Pascoli
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 17
19
Paese di conchiglie
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 17
20
Teti ed Miss Mamma mattatori del liscio
06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 26
21
"Te ad chi sit e' fiol?": dialeto o niente
06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
22
In passerella gli 'architetti' delle scarpe, due i cesenati nel gotha
06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34
23
Il "padre" di Miss mamma in trasferta per il Gran premio di ballo liscio
Pubblica Amministrazione
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
CELESTINA DOMINELLI
Abi­Pmi, prorogata la moratoria dei debiti
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
CARMINE FOTINA, MARCO MOBILI
Pagamenti Pa, 2 miliardi dagli enti locali
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
30
Architettura internettiana per riformare la burocrazia
SILVIA OGNIBENE
Gli argentini fanno rotta su Palermo
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18
37
Riformare la Pa è privatizzare (e viceversa)
ROBERTO ESCOBAR
Burocrazia extraterrestre
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 32
La collezione Northumberland
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 33
Veronese torna in patria
32
34
Accelerare lo sviluppo digitale
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31
26
28
Due soluzioni per le Spa di Regioni e Comuni
06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 17
24
MARINA MOJANA
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Il Resto del Carlino (ed.
Forli)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
(ed. Forli)
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Dopo due anni di lotta ad una malattia, è morta la
professoressa Rossana Righi
CESENA. Dopo due anni di lotta determinata
contro la malattia, Rossana Righi, insegnante
di lettere e per tanti anni referente della scuola
media "Plauto", è morta due notti fa lasciando
gli affetti dei suoi cari e del marito Roberto.
Un saluto commosso lo rivolge nel sito
scolastico, il dirigente di "Via Anna Frank"
Jaime Amaducci, ricordandola come...
«Una professoressa di lettere, un' amica che si
è sempre battuta per la difesa dei diritti umani,
educando i ragazzi al rispetto delle diversità,
alla solidarietà e ad una cittadinanza
consapevole e responsabile».
Aggiunge anche un ringraziamento il dirigente:
«Per il suo impegno che ha garantito il tempo
prolungato (e non solo) della "Plauto", offrendo
ai nostri ragazzi emozioni indimenticabili. Le
sue passioni per il teatro, la poesia, la musica
e l' arte hanno dato linfa alle attività da lei
promosse e sostenute sia per la "Plauto" che
per tutto l' Istituto "Via Anna Frank" per il quale
ha lavorato senza tregua, animata da grande
amore e rispetto per la Costituzione e il diritto
all' istruzione e al lavoro.
Ci uniamo al marito e a tutti i suoi cari. Ora
corri Rossana, corri. Finalmente libera dai
lacci di un' atroce sofferenza ed insieme a
Iqbal Masih soffia e innalza nel cielo gli
aquiloni, simbolo dei Diritti che hai sempre difeso e sostenuto».
Domani alle 15, dall' Hospice di Savignano sul Rubicone, partirà il corteo per darle l' ultimo saluto.
Si raggiungerà il cimitero urbano intorno alle 16.
Claudia Ugolini.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Supersport. Kenan Sofuoglu strappa la pole position. La gara parte oggi alle 14.30.
Roccoli e Tamburini promettono bene
PORTIMAO. Il turco Kenan Sofuoglu riesce a
centrare il miglior giro nella gara della
Supersport. Dopo un periodo poco brillante il
tre volte campione della categoria torna
davanti a tutti in 1'45"924.
Al suo fianco l' olandese Michael Van Der
Mark, che guida la classifica con la sua Honda
ed appare attraversare un periodo veramente
di grazia. Fra i due sarà battaglia fino all'
ultimo.
Buona prestazione del verucchiese Massimo
Roccoli (decimo in 1'46"795), che inizia il turno
con qualche difficoltà tecnica alla sua
MvAgusta, per poi risalire posizioni, anche in
scia al suo compagno di squadra, il francese
Jules Cluzel, che centra il 3° crono ed è
secondo in graduatoria. Il transalpino punta a
lottare con Kenan e Michael, i tre appaiono
leggermente superiori agli altri avversari in
questa fase. Bene l' irlandese Jack Kennedy
(Honda) 4°. Dietro a Roccoli troviamo il
riminese Roberto Tamburini (Kawasaki Team
Italia Fmi), autore di un buon 11° crono
(1'47"074). I due romagnoli possono lottare per
un piazzamento a punti importante.
Per i punti battaglieranno anche Fabio Menghi,
di San Clemente, con la sua Yamaha Vft di
San Clemente, che è 16° (1'47"874) ed il
savignanese Luca Marconi (Honda) che è 18° (1'48"191). Riuscire ad entrare nei primi 15 non appare
impresa impossibile e speriamo che tutti i nostri 4 piloti possano chiudere una domenica soddisfacente.
La gara scatta alle 14.30. (m.m.
)
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
La costa al setaccio delle forze dell' ordine
In campo carabinieri, polizia e vigili. Ma è stata una nottata tranquilla.
di GIACOMO MASCELLANI NEL NOSTRO
TRATTO di costa è positivo il bilancio dell'
edizione 2014 della Notte Rosa. Per il
capodanno dell' estate molti giovani si sono
dati appuntamento per assistere ai concerti e
partecipare alle feste, ma non ci sono stati
problemi particolari e nessuno si è fatto male. I
carabinieri della Compagnia di Cesenatico
hanno messo in campo 40 uomini che hanno
battuto l' intero territorio, incluso Gatteo a
Mare, San Mauro Mare e Savignano Mare.
Una pattuglia è intervenuta tra le 3 e mezza e
le 4 di ieri mattina, quando ha notato una
Renault Clio che sul lungomare, all' altezza di
piazza Cavallotti, sgommava e procedeva con
fare sospetto. L' uomo al volante, un 30enne di
Rimini che viaggiava in compagnia di una
ragazza, non si è fermato al primo alt, ma è
stato fermato dopo un breve inseguimento in
viale Anita Garibaldi, poco prima di piazza
Comandini, dove ha leggermente tamponato
un' auto in sosta.
AL TEST dell' etilometro è risultato avere un
tasso alcolemico di 2, ossia quattro volte
superiore ai limiti di legge, ma è sconcertante quanto appurato dai carabinieri dopo gli accertamenti e
cioè che il 30enne non aveva mai conseguito la patente. Poteva causare degli incidenti e fare dei danni,
ma nessuno sarebbe stato risarcito dall' assicurazione. Nei confronti del riminese è scattata una
denuncia penale. La polizia è stata presente con 22 agenti provenienti dalla questura di Forlì e dal
commissariato di Cesena, con alcuni rinforzi da Bologna. Anche secondo i poliziotti è stata una Notte
Rosa tranquilla, con delle persone ubriache che hanno esagerato, alcune delle quali erano in difficoltà
(specie quelle incontrate a tarda notte), ma non si registrano interventi di urgenza. La Polizia municipale
ha messo sul territorio 24 uomini, dei quali due di rinforzo provenienti dal comando di Forlì.
ANCHE secondo i vigili è stata una festa sostanzialmente tranquilla, anche perché fortunatamente molti
giovani si sono mossi in bicicletta e a piedi. Come accade durante le feste che attirano migliaia di
persone, ci sono stati parecchi venditori abusivi in azione, che proponevano capellini, collane ed altri
accessori rosa, oltre a chincaglierie, oggetti di bassa bigiotteria e giocattoli. Sono nove i sequestri di
merce venduta abusivamente effettuati dalla Pm, dei quali otto nei confronti di cittadini provenienti dal
Bangladesh e uno ad un abusivo napoletano. Il sequestro più curioso è stato effettuato nei confronti di
due abusivi provenienti dal basso Lazio, i quali si erano organizzati con un carrello griglia sul quale
cuocevano le pannocchie di mais e un carrello attrezzato con un piccolo frigorifero per vendere bibite
fresche. Oltre alle sanzioni è scattato il sequestro delle attrezzature e della merce. I vigili sono
intervenuti anche nell' area del porto canale, dove si era smarrita una bambina di 8 anni, la quale in
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
pochi minuti è stata raggiunta dalla madre.
MASCELLANI GIACOMO
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Solidarietà Coinvolti anche ragazzi disabili.
Nel Summer Camp trionfa l' integrazione
Cesena IL PROGETTO ?Calciando la
Disabilità', che prevede l' integrazione tra
bimbi e ragazzi con disabilità intellettiva e
ragazzi normodotati si arricchisce di nuove
esperienze. L' ultimo impegno importante della
Società sportiva Asca di Savignano è stato il ?
Summer Camp' una intensa settimana di
attività ludico­motorie rivolte ai ragazzi dagli 8
ai 16 anni con e senza disabilità. La società
savignanese del presidente Carlo Teodorani
ha messo a punto questo originale e
interessante iniziativa lo scorso mese di
ottobre e già ora riscuote forti consensi ed
apprezzamenti sul territorio. L' idea è nata
dallo stesso responsabile del progetto e
presidente regionale Assoallenatori Massimo
Buratti che non nasconde la propria
soddisfazione. «Mi ritengo davvero fortunato ­
ha detto Buratti ­, l' impegno profuso è nulla se
paragonato al ritorno di valori affettivi e morali
che quotidianamente i ragazzi sanno regalare.
L' esperienza vissuta in questi mesi mi ha dato
fortissime emozioni, nuovi spunti su cui
meditare e dai quali trarre preziosi
insegnamenti. Un plauso particolare va riconosciuto a tutti i ragazzi normodotati del settore giovanile
dell' Asca che hanno partecipato con grande entusiasmo alle attività del progetto. Anche per loro un'
esperienza formativa di grande spessore che ha consentito di mettere a fuoco tanti valori. Alle fortune di
questa esperienza concorre fortemente l' orientamento della nostra società sportiva verso i principi
morali. Tanti amici dotati di una certa sensibilità, si sono stretti al nostro progetto condividendone i
valori. Lo stesso Renzo Ulivieri, presidente Aiac (associazione italiana allenatori calcio) hanno
promosso il nostro progetto tanto da considerarlo pilota a livello nazionale.
e.p.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
LA TORRE D' ORO SI ASSEGNA L' AMBITO RICONOSCIMENTO.
Sul podio i giovani talenti in matematica e moda
Il trofeo sammaurese a due studenti delle superiori.
LA DECIMA edizione della Torre d' Oro quest'
anno va a Delio Casadei e Marco Gobbi , due
talenti rispettivamente nel campo della
matematica e del design d' abbigliamento.
Sono due le novità nella Torre d' Oro 2014:
saranno in due a essere premiati e sopratutto
si tratta di due giovanissimi. Delio Casadei e
Marco Gobbi sono studenti dell' Istituto Marie
Curie di Savignano. E nonostante la giovane
età, si sono già distinti per gli ottimi risultati
raggiunti in matematica e nel design. Delio, ha
frequentato l' ultimo anno del liceo scientifico
Curie e si appresta a frequentare il primo anno
di ingegneria energetica al Politecnico di
Milano.
Quest' anno ha partecipato alle olimpiadi di
matematica nel proprio istituto accedendo alle
olimpiadi provinciali dove si è classificato
quarto. Marco che da settembre frequenterà l'
ultimo anno del Marie Curie, indirizzo
operatore di moda, ha vinto il concorso
nazionale per design d' abbigliamento,
produzioni tessili sartoriali, a Legnano.
Non solo, si è classificato decimo all' ultima
edizione del concorso promosso da Sammauroindustria Un talento per la scarpa . Q uesta sera alle 21
nel parco Giovagnoli il sindaco Luciana Garbuglia consegnerà a Delio e Marco la Torre d' Oro 2014.
Durante la serata, ci sarà il concerto del complesso bandistico Amici della Musica che si esibirà in un
tributo a Fabrizio de Andrè eseguendo brani tratti dall' album Non al denaro non all' amore né al cielo .
LA TORRE D' ORO è un riconoscimento che il Comune di San Mauro assegna da dieci anni a giovani
sammauresi che si sono distinti nella musica, nell' arte, nello sport, nello spettacolo, nella medicina e in
qualsiasi altra importante disciplina. Si tratta di un chiaro riferimento al luogo pascoliano, la Torre,
testimonianza delle radici identitarie da cui trae spunto: il paese di San Mauro Pascoli.
Questi i vincitori delle edizioni passate: 2005 Augusto Modigliani (cineasta) e Simone Pasolini (ciclista);
2006 Cristiano Protti (giocatore di boccette) Andrea Pellacani ( medico); 2007 Katia, Mirco e Moreno
Foschi (musicisti); 2008 Massimo Manzi (lavora per il governo del Costarica); 2009 Alessandra Simone
(artista e acrobata circense); 2010 Nicola Domeniconi (musicista), 2011 Mirko Ciorciari (attore), 2012
Piergiorgio Parini (cuoco), 2013 Luca Rossi (fisico).
e. p.
ROSSI LUCA
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
APPUNTAMENTI.
Una domenica piena di concerti, mercatini e eventi
culturali
I L ROCK ?N' ROLL alla romagnola è la
proposta di oggi sul lungomare di Cesenatico.
A partire dalle 17.30, al Cafè degli Artisti si
esibisce dal vivo la band ? The Marvellous? ,
formazione di Ravenna che ripropone le
atmosfere e le sonorità degli anni '50 e '60, con
forti influenze rock ?n' roll e blues ed è molto
nota nell' ambiente dei bikers. L' ingresso al
Cafè degli Artisti è gratuito e aperto a tutti.
Al Al pub On the beach locale sul lungomare
di Cesenatico all' altezza di Boschetto dalle 19
alle 23 si terrà il Cantaperitivo , uno spettacolo
con Federico Montemaggi, con una selezione
di brani frizzanti ed evergreen. Karaoke,
ingresso gratuito.
SAVIGNANO . O g g i u n a c i n q u a n t i n a d i
hobbysti daranno vita a Savignano alla
mostrascambio d' estate che proseguirà tutte
le domeniche sera di luglio e agosto. L' idea è
di Pier Franco Nini Gozi dell' associazione
Agorà 2000, con il patrocinio e il contributo
dell' amministrazione comunale.USi tratta di
hobbysti, antiquari, cultori del modernariato,
del collezionismo e del vintage, artisti e
artigiani predisporranno i loro banchi espositivi solo per il mercatino del riciclo e del riuso.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
SAVIGNANO: MERCATO IN CENTRO.
By night Riciclo e riuso: al via la mostra scambio
Ritornano oggi i mercanti della domenica,
mostre scambio serali estive del riciclo e del
riuso nel centro storico di Savignano o g n i
domenica di luglio e agosto, dalle 18 alle 24.
Dopo la positiva esperienza dell' estate del
2013, tornano nel centro storico di Savignano
sul Rubicone gli appuntamenti con I Mercanti
della Domenica, organizzati da Agorà 2000
con il Patrocinio ed il contributo dell'
Amministrazione Comunale. Quella delle
mostre scambio del riciclo e del riuso sono
una iniziativa di Agorà 2000 per animare il
centro storico e quindi un' occasione, sia nel
"dopo spiaggia" che per l' aperitivo o nel dopo
cena, per fare una passeggiata tranquilla nelle
vie e nelle piazze del centro storico. I visitatori
potranno approfittare per apprezzare le
misconosciute bellezze del centro storico
savignanese e per cenare, anche all' aperto, in
uno dei tanti ristoranti, per tutti i gusti e per
tutte le tasche, presenti nel raggio di soli 100
metri da piazza Borghesi.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
AL COMPRENSORIO CESENATE VANNO 546MILA EURO A Savignano 95mila euro per la
messa in sicurezza e 14mila per l' ordinaria manutenzione. Nei comuni montani le risorse più
importanti.
Restyling scuole con i soldi del piano Renzi
Il piano straordinario scuole, per l' edilizia
scolastica, annunciato dal premier Matteo
Renzi, si concretizza in Cesena e provincia
con una serie di interventi sia per quanto
riguarda la messa in sicurezza degli edifici sia
per il finanziamento di interventi di piccola
manutenzione e decoro.
Per la messa in sicurezza lo speciale fondo ha
destinato al Cesenate 471.802 euro mentre
per interventi di decoro altri 74.323 euro.
Nella nostra provincia le risorse maggiori sono
state destinate ai Comuni di Sarsina e
Verghereto dove evidentemente era più
urgente la messa in sicurezza e l' agibilità di
scuole particolarmente vetuste. Per l' edilizia
scolastica dei due paesi sono stati
rispettivamente accantonati 98 mila euro e
71.802 euro.
A Savignano d o v e l a p r e c e d e n t e
amministrazione aveva individuato interventi
bloccati da mesi a causa del Patto di stabilità,
per un importo di 315 mila euro, sono andati
complessivamente 109mila euro da destinare
a tre scuole, una delle quali necessita di un
restyling più importante e altre due per lavori
di ordinaria manutenzione. Si tratta di opere
già rese ammissibili e presenti in graduatorie
ma che solo oggi sono finanziate e che
potranno partire terminato l' iter di registrazione delle delibere.
A Cesena ammonta complessivamente a 50 mila euro il sostegno frutto del "Decreto Del Fare". C' è da
ipotizzare che il budget verrà utilizzato per il plesso scolastico di San Vittore così come prospettato dal
sindaco Paolo Lucchi nella lettera inviata la scorsa primavera al presidente Matteo Renzi. Il complesso
scolastico è costi tuito da una scuola materna a due sezioni ed una scuola primaria a 5 classi, con
struttura in muratura e solai in laterizio la cui epoca di costruzione risale addirittura alla fine degli anni
'40. L' intervento individuato dal primo cittadino si articola in più lotti, da quello relativo all' espansione
alla riqualificazione energetica delle parti di edificio più vecchie.
Un altro importante intervento verrà effettuato nell' edilizia scolastica del Comune di Longiano, per il
quale il ministero destinerà una somma di 180mila euro.
Il piano voluto dal premier Renzi ha invece premiato San Mauro Pascoli con una somma pari a 36.523
euro che verranno impiegati per l' ordinaria manutenzione degli edifici scolastici. I Comuni per acquisire
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
i relativi finanziamenti dovranno aggiudicare gli appalti entro il 30 ottobre 2014. In una fase successiva è
invece previsto il finanziamento di altri progetti. Mentre per l' ordinaria manutenzione e il decoro saranno
complessivamente sbloccati in tutta Italia altri 300 milioni entro il 2015.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
SAN MAURO.
Talenti Torre d' Oro: il premio a Casadei e Gobbi
La decima edizione della Torre d' Oro quest'
anno va a Delio Casadei e Marco Gobbi, due
talenti rispettivamente nel campo della
matematica e del design d' abbigliamento.
Questa sera la con segna dei riconoscimenti ai
giovani talenti sammauresi.
Sono due dunque le novità nella Torre d' Oro
2014: saranno in due a essere premiati e
sopratutto si tratta di due giovanissimi. Delio
Casadei e Marco Gobbi sono infatti studenti
della scuola secondaria, precisamente l' I
stituto Marie Curie di Savignano sul Rubicone.
E nonostante la giovane età, si sono già distinti
per gli ottimi risultati raggiunti in matematica e
nel design. Delio, ha frequentato l' ultimo anno
del liceo scientifico Curie e si appresta a
frequentare il primo anno di ingegneria
energetica al Politecnico di Milano. Quest'
anno ha partecipato alle olimpiadi di
matematica nel proprio istituto accedendo alle
olimpiadi provinciali dove si è classificato
quarto. Marco che da settembre frequenterà l'
ultimo anno del Marie Curie, indirizzo
operatore di moda, ha vinto il concorso
nazionale per design d' abbigliamento,
produzioni tessili sartoriali, a Legnano. Non
solo, si è classificato decimo all' ultima
edizione del concorso promosso da
Sammauroindustria "Un talento per la scarpa".
Oggi alle 21 nel parco Giovagnoli il sindaco Luciana Garbuglia consegnerà a a Delio e Marco la Torre d'
Oro 2014.
Durante la serata, ci sarà il concerto del complesso bandistico "Amici della Musica" che si esibirà in un
tributo a Fabrizio de Andrè eseguendo brani tratti dall' album "Non al denaro non all' amore né al cielo".
La Torre d' Oro è un riconoscimento che il Comune di San Mauro assegna da dieci anni a giovani
sammauresi che si siano distinti nella musica, nell' arte, nello sport, nello spettacolo, nella medicina e in
qualsiasi altra importante disciplina. Si tratta di un chiaro riferimento al luogo pascoliano, la Torre,
testimonianza delle radici identitarie da cui trae spunto: appunto il paese di San Mauro Pascoli.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Opportunità di Start Romagna per i ragazzi possessori dell' abbonamento scolatico.
"Estate Card", il viaggio diventa facile Offerta verso il
mare per i più giovani
FORLÌ. Girare in bus per tutta l' estate grazie
alla "Scuola card 2014".
L' offerta è valida per i possessori dell'
abbonamento riservato agli studenti e valido
da settembre 2013 a giugno 2014: con 35 euro
si può acquistare "Estate Card 2014" per
viaggiare su tutta la rete del Bacino di Forlì­
Ceena fino al 31 agosto 2014. Per i giovani l'
occasione per viaggiare in autobus e arrivare
in spiaggia in totale relax, approfittando delle
speciali linee per Lido di Classe, Milano
Marittima, Cervia, Pinarella, Cesenatico,
Gatteo Mare. E' possibile acquistare la "Estate
card 2014" nei seguenti punti vendita: Punto
Bus Start Romagna di Forlì, in via Spadolini,
21; Punto Bus Start Romagna di Cesena, in
piazzale Karl Marx, 135.
Per ogni altra informazione è possibile
rivolgersi al servizio Infolinea start al numero
telefonico 199.115577.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Gatteo Mare. Questa sera i "Portofinos" sul palco.
La Notte Rosa si congeda in piazza con sonorità in
stile anni Cinquanta
GATTEO MARE. Si chiude in atmosfera da
anni Cinquanta la Notte Rosa di Gatteo. A due
passi dal mare, il palco di piazza Romagna
Mia, dalle 21, si animerà le sonorità vintage di
Alessandro Ristori. Accompagnato dalla sua
collaudata squadra di musicisti, i "Portofinos",
l' artista faentino porterà in scena il vero rock'
n'roll spensierato e irriverente del dopoguerra.
Il concerto di questa sera conclude un
weekend, quello della Notte Rosa, iniziato alla
grande venerdì con la performance sul palco
di Mirko Casadei con la sua orchestra
spettacolo, raggiunto per l' occasione da tanti
ospiti. Davanti a circa 1.500 spettatori, sul
palco di Romagna Mia sono saliti "colonne
portanti" dell' orchestra Casadei come Renzo il
Rosso ed Edgardo Gelli, che insieme a Mirko
hanno voluto festeggiare i sessant' anni di
Romagna Mia. A sorpresa anche il rapper
Frankie Hi Nrg, già ospite a Cesenatico, ha
voluto raggiungere Mirko a Gatteo Mare per
duettare con lui sul palco e proporre al
pubblico qualche suo brano. «Incrociare la
Notte Rosa con il festeggiamenti per i 60 anni
di Romagna Mia ­ spiega l' assessore al
Turismo Roberto Pari ­ ha reso questo evento
un vero omaggio alle nostre origini, rendendo
Gatteo Mare la piccola grande capitale della
tradizione». Ciliegina sulla torta: la consegna della Bandiera Blu 2014 al Comune di Gatteo, per mano
del presidente Fee Italia Claudio Mazza, alla presenza della squadra dei bagnini di salvataggio.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
La grande festa saluta con Ristori & the Portofinos
Rock&roll anni '50 questa sera a Gatteo mare
Ultima giornata dell a Notte rosa 2014. Vediamo gli
appuntamenti odierni. Rimini. Alle 10 da Riminiterme la
partenza del trofeo nazionale in acque libere Garden
Rimini; dalle 18 alle 21 in centro storico il Carnevale
rosa, musica e percussioni brasiliane; dalle 18 alle 24 a
Borgo San Giuliano il festival letterario Insieme fuori dal
fango; dalle 15 a Villa Manzi di Rivabella in via
Toscanelli 21, No Panic hostel a cura di Opificio
Beccadelli e No Panic Therapy; dalle 8 alle 17 in
piazzale Fellini Da Spiderman al parkour; dalle 10 alle
17 e dalle 20,45 alle 23 visite guidate a Bogo San
Guliano e remate tra le arcate del Ponte di Tiberio (su
prenotazione : 338 4844496, a offerta libera). alle 21 in
piazza Cavour, "A Rimini c' è più gusto", gran premio di
ballo liscio con l' orchestra di Mirco Gramellini; alle
21,15 a Castel Sismondo il concerto della Banda città di
Rimini; a San Giuliano "La barriada ", il borgo diventa un
quartiere argentino; a Rivabella alle 21 in piazza
Adamello "Tacabanda" tributo a Ligabue; a Viserba alle
21,30 in piazza Pascoli il live dei Taboo Tellers; a
Viserbella alle 21 nella ex scuola elementare "Notte in
p...rosa al museo E scaion con la compagnia teatrale
Extra Q che presenta "W mer"; a Bellariva dalle 17 alle
24 in piazzale Toscanini, "Art' ingenio", mostra mercato con intrattenimento musicale; a Rivazzurra dalle
ore 17 nei bagno dal 110 al 128, "Un mare di passioni"; a Miramare dalle 18 il mercatino.
Dalle 21 "Bim musica network" con giovani talnti under 13.
Alle 21,30 in piazza Romagna Mia, Alessandro Ristori & the Portofino s, un tuffo nel rock&roll anni 50.
Prosegue la 17 ª Fiera della conchiglia con bancarelle dalle 10 alle 24.
Prosegue "La sagra della Notte rosa" in piazza Dora Markus con stand gastronomici e spettacoli anche
in viale delle Nazioni.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
RISTORI, MUSICA DA 'DOLCE VITA'
QUESTA sera a Gatteo Mare sul palco di
piazza Romagna Mia (alle 21) arriva il vintage
di Alessandro Ristori che farà rivivere l'
atmosfera della ?Dolce vita'. L' artista faentino
porterà in scena il rock' n'roll spensierato e
irriverente del dopoguerra e le melodie dell'
epoca.
Ingresso gratuito.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Gatteo
GATTEO Stasera sul palco di Romagna mia.
Ritorno agli anni '50 e si chiude in bellezza
Gatteo Mare torna negli anni Cinquanta con lo
stile crooner di Alessandro Ristori. Atmosfere
anni Cinquanta per chiudere con stile il magico
weekend della Notte Rosa a Gatteo Mare: sul
palco di piazza Romagna Mia, a due passi dal
mare, questa sera alle 21 arriva l' entusiasmo
vintage di Alessandro Ristori, cantante e
showman poliedrico che sa far rivivere le
magiche atmosfere della Dolce vita.
Accompagnato dalla sua collaudata squadra
di musicisti, i "Portofinos", l' artista faentino
porterà in scena il vero rock' n'roll spensierato
e irriverente del Dopoguerra e le melodie che
più sanno risvegliare emozioni e ricordi. Nato
a Faenza nel 1979, fin da piccolo Alessandro
ha dimostrato di essere a suo agio sul palco
come performer solista: il teatro, i cori
polifonici e poi, dall' adolescenza, la musica
leggera.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro Pascoli
Mercatino a San Mauro Mare.
Paese di conchiglie
SAN MAURO MARE. Fine settimana all'
insegna delle conchiglie a San Mauro Mare,
con oggettistica, pittura, favole e fontana dei
desideri ispirate ai gioielli che da sempre le
onde custodiscono. E ci sono anche minerali,
fossili, artigianato locale ed internazionale,
erbe officinali, articoli esoterici ed altre
sorprese in un coloratissimo mercatino in
centro e sul lungomare. Oggi sarà visitabile
dalle 10 a mezzanotte. Ingresso gratuito. Per
informazioni, rivolgersi all' Ufficio turistico di
San Mauro Mare (tel. 0541­346392).
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro Pascoli
Teti ed Miss Mamma mattatori del liscio
SAN MAURO MARE. Sarà il sammaurese
Paolo Teti a presentare l' evento finale del 7°
Gran Premio di Ballo Liscio ­Edizioni Musicali
Casadei Sonora ­Città di Rimini. Insieme a lui,
la monselicense Monica Baù, eletta Miss
Mamma Italiana Eleganza 2006 (nella foto).
Il Gran Premio, di cui è team manager
Riccarda Casadei, figlia del grande Secondo,
è una delle "creature" dell' intraprendente Teti,
ideatore anche di Miss Mamma Italiana.
Quella in programma dalle 21 di stasera, a
Rimini, sarà la settima edizione e si inserisce
nelle celebrazioni per i 60 anni di Romagna
Mia.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro Pascoli
"Te ad chi sit e' fiol?": dialeto o niente
La cultura romagnola si riunisce oggi a Lizzano.
di CLAUDIA ROCCHI CESENA. Alla 6ª
edizione, la Festa del Dialetto "Te ad chi sit e'
fiol?
" scende dalla collina per fermarsi subito
sopra la pianura, puntando su di una platea
anche "cittadina". Così oggi dalle 16 a
mezzanotte sarà la carducciana Villa Silvia di
Lizzano ad animarsi con la kermesse ideata
d a Maurizio Balestra e Leonardo Belli. Una
vera festa popolare a ricordare che "siamo
come parliamo" e dunque con mostrazione,
aggiunge Balestra, che il dialetto unisce pure
nella diversità e non divide».
Attesi da Riccio ne Francesco Gabellini, da
Imola Carlo Falconi con l' inflessione della
valle del Santerno, da Reda di Faenza arriva
Giovanni Nadiani e poi Nevio Spadoni da
Ravenna, Lorenzo Scarponi da Bellaria,
Giuseppe Bellosi da Fusignano, Gianfranco
M i r o G o r i d a San Mauro Pascoli. N o n
mancano interpreti di Cesena e dintorni quali
Ilario Sirri, Roberto Mercadini, Denis
Campitelli, Gianni e Paolo Parmiani della
compagnia teatrale La Compagine di Lugo.
Anche chi desidera unirsi al gruppo potrà farlo.
Democraticamente si può salire su uno dei tre
palchi allestiti e dire la propria, a patto di
esprimersi in autentico dialetto. Ad alternare le
parole ci sarà la musica coinvolgente; blues, punk, rock e dialet rumagnol del duo Le bestie offese di
San Marino reduci da un tour in Usa e il country rock di Gianni Broccoli da Moltilgallo.
«Attraverso le nostre radici ribadiamo la forza del dialetto in grado di unire comunità diverse, come in
una koinè greca ­ precisa Balestra ­ . La festa funziona, ogni anno si allarga e richiama personaggi
autorevoli. Non più campagna e città, oggi il dialetto si parla meno ma ovunque, e noi vogliamo dargli il
respiro che merita».
Parcheggio e navetta gratuiti. Cena a prezzo convenzionato e mercatino di prodotti tipici. Ingresso
libero.
l Info: 334 3833793.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro Pascoli
SAN MAURO PASCOLI PREMIATO IL MESSICANO FERNANDEZ, DUE I ROMAGNOLI TRA
I PRIMI DIECI.
In passerella gli 'architetti' delle scarpe, due i
cesenati nel gotha
SFILATA di giovani promesse della calzatura
nel giardino di Casa Pascoli per l' epilogo
della quattordicesima edizione del concorso
internazionale per giovani stilisti ?Un talento
per la Scarpa' promosso da
Sammauroindustria. A premiare il vincitore, il
messicano Francisco Javier Velazquez
Fernandez (al centro tra tutti i segnalati) , è
stato il vicesindaco di San Mauro Pascoli
Cristina Nicoletti mentre in rappresentanza di
Unindustria Forlì­Cesena Werther Colonna ha
premiato il secondo e terzo segnalati,
rispettivamente Sorin Burga di Teramo e
Gionata Rossetto di Limena (Padova). La
direttrice del Cercal Serena Musolesi e la
coordinatrice del premio Cristina Savani hanno
premiato gli altre sette segnalati dalla giuria:
Davide Tumeo di Ficarra (Messina), Vinicius
Wilbert (Brasile), Alicia Ascencio Ramirez
(Messico), Stefani Maiani (Bologna), Elisa Lo
Ioco (Cesena), Martina Laura Anastasi di
Pellara (Reggio Calabria) e Marco Gobbi di
San Mauro Pascoli. E' il primo anno che un
sammaurese entra nella rosa dei primi dieci.
La giuria ha segnalato anche una scuola: il liceo Artistico Bernardino Di Betto di Perugia.
AL VINCITORE Francisco Javier Velasquez Hernandez spettano uno stage formativo di tre mesi e
mezzo presso il Cercal, scuola internazionale di calzatura e uno di sei mesi presso uno dei quattro
calzaturifici soci di Sammauroindustria: Casadei, Pollini, Sergio Rossi e Vicini­Zanotti. Percepirà un
rimborso spese pari a quattromila euro e soprattutto maturerà un' esperienza per il suo futuro.
Quest' anno il tema era ?Le sport c' est chic' e sono stati 130 gli elaborati pervenuti dall' Italia e da un'
altra ventina di nazioni. Al termine della premiazione il presidente di Sammauroindustria, Gianfranco
Miro Gori ha annunciato il tema della prossima edizione: ?Animal Shoes'. e. p.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di San Mauro Pascoli
SAN MAURO Il sammaurese Paolo Teti presenterà la manifestazione oggi a Rimini.
Il "padre" di Miss mamma in trasferta per il Gran
premio di ballo liscio
Il padre di Miss mamma, il cittadino di San
Mauro, va in trasferta a Rimini. Questa volat
per fare da padrino ad un' altra importante
manifestazione. Sarà il sammaurese Paolo
Teti, ideatore, oltre che del concorso "Miss
Mamma Italiana", anche del Gran Premio di
Ballo Liscio Città di Rimini ­ Edizioni Musicali
Casadei Sonora, di cui è team manager la
signora Riccarda, figlia del Maestro Secondo
Casadei, autore di tanti successi musicali, tra
cui "Romagna Mia", che quest' anno festeggia
i suoi 60 anni in musica, a presentare, l' evento
finale del 7° Gran Premio di Ballo Liscio ­
Edizioni Musicali Casadei Sonora ­ Città di
Rimini, insieme a lui, la monselicense Monica
Baù, eletta "Miss Mamma Italiana Eleganza
2006".
Il grande evento legato alle tradizioni
romagnole, si svolgerà oggi, domenica 6
luglio, con inizio alle 21 in Piazza Cavour (la
piazza principale) a Rimini, in occa sione della
Notte Rosa, il capodanno dell' estate della
Riviera Romagnola.
Il Gran Premio di Ballo Liscio è giunto alla sua
7° edizione e prevede l' esibizione di 100
coppie di ballerini, che saranno accompagnati
dall' Orchestra Spettacolo di Mirco Gramellini
e con la straordinaria partecipazione della
Scuola di Ballo "le Sirene Danzanti" dei Maestri professionisti Mirco e Sandra Ermeti.
Una grande pista da ballo, allestita per l' occasione nel "salotto buono" della città malatestiana,
permetterà agli amanti del liscio di vivere una serata spettacolare e di festeggiare i 60 anni di
"Romagna Mia", l' inno della terra di Romagna.
La serata, sarà ripresa dalle telecamere di Tele Romagna.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Credito. Boccia (Confindustria): «Decisione molto positiva, in questa fase è vitale rispondere all'
esigenza di liquidità delle aziende»
Abi­Pmi, prorogata la moratoria dei debiti
Celestina Dominelli ROMA È una nuova
boccata d' ossigeno per le piccole e medie
imprese che passa attraverso la proroga, fino
alla fine dell' anno, dell'"Accordo per il credito
2013", lo strumento ­ la cui scadenza era
fissata per il 30 giugno ­ messo in campo per
consentire la sospensione e l' allungamento
dei finanziamenti delle aziende. Lo ha reso
noto ieri l' Abi d' intesa con le parti co­
firmatarie che sono Confindustria, Confapi,
Alleanza Cooperative Italiane (Agci,
Confcooperative, Legacoop), Cia, Coldiretti,
Claai, Confedilizia, Confagricoltura, Rete
Imprese Italia (Casartigiani, Cna,
Confartigianato, Confcommercio,
Confesercenti) e Confetra. I pilastri principali
dell' intesa non sono cambiati: sospensione
per 12 mesi della quota capitale delle rate dei
mutui (anche se agevolati o perfezionati
tramite il rilascio di cambiali); sospensione per
12 o 6 mesi della quota capitale dei canoni di
operazioni di leasing, rispettivamente
immobiliare o mobiliare; allungamento della
durata dei mutui per un massimo del 100% di
quella residua del piano di ammortamento;
allungamento fino a 270 giorni delle scadenze
delle anticipazioni bancarie su crediti per i quali si siano registrati insoluti di pagamento; e, infine,
allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione.
Per Vincenzo Boccia, presidente del comitato tecnico Credito e Finanza di Confindustria, la proroga
della moratoria «è molto positiva. In un quadro economico che, nonostante qualche timido segnale,
continua a restare difficile, è importante rispondere a un' esigenza vitale per le imprese, soprattutto di
più piccola dimensione, che è quella di liquidità».
Quello del credito, ha sottolineato ancora Boccia, «resta un vulnus aperto e problematico per molte
aziende, in particolare per le piccole realtà del manifatturiero abbiamo la responsabilità di trovare
soluzioni». Anche guardando a strumenti alternativi al credito bancario, come ha ricordato lo stesso
esponente di Viale dell' Astronomia: «Fortunatamente, in una fase in cui la liquidità ancora scarseggia,
gli imprenditori stanno capendo che non solo il credito, ma anche la finanza è funzione sempre più
strategica».
Quanto al ricorso agli strumenti prorogati ieri, dall' avvio operativo dell' iniziativa (ottobre 2013) a fine
maggio, sono state accolte 25.539 domande per un controvalore complessivo di debito residuo pari a
9,6 miliardi e 1,1 miliardi di maggiore liquidità a disposizione delle imprese. Guardando poi alla
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
distribuzione delle richieste per segmento economico, emerge che il 27% delle domande è arrivato da
imprese del commercio e alberghiero, il 17,8% da quelle dell' edilizia e opere pubbliche, il 16,8% dalle
aziende dell' industria, il 6,8% è riferito a imprese artigiane, il 6,2% all' agricoltura, mentre il restante
25,4% ad altri servizi.
Insieme all' accordo per il credito 2013, sono stati poi prorogati a fine anno altri due strumenti a
disposizione delle aziende: il plafond "Progetti Investimenti Italia" riservato alle pmi che continuano a
investire nonostante la crisi, e quello "Crediti Pa" per lo smobilizzo, presso il sistema bancario e
finanziario, dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione.
Nella nota diffusa ieri l' associazione delle banche ricorda poi che l' intesa prorogata è il quarto tassello
di una serie di misure avviate il 3 agosto con l' Avviso comune e proseguite con l' Accordo per il credito
alle pmi (febbraio 2011) e con le Nuove misure per il credito alle pmi (febbraio 2012).
Complessivamente le quattro iniziative hanno permesso la sospensione di oltre 400mila finanziamenti,
per un controvalore complessivo di debito residuo di circa 115 miliardi di euro e una liquidità aggiuntiva
di 23 miliardi di euro per le pmi. Mentre il plafond per gli investimenti aveva assicurato a fine 2013
(ultimo dato disponibile) 3,3 miliardi di euro di finanziamenti per un totale di 9.850 domande, di cui l'
80,4% riguarda investimenti in beni materiali concentrati soprattutto al Nord (dove è stato erogato il
maggior numero di finanziamenti, il 72,7%) e tra le imprese dell' industria (che, da sole, hanno raccolto
il 44,8% degli stanziamenti).
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CELESTINA DOMINELLI
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6 luglio 2014
Pagina 3
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Le vie della ripresa.
Pagamenti Pa, 2 miliardi dagli enti locali
Pronto il decreto attuativo sui debiti delle società partecipate ­ Da sbloccare la dote dei
ministeri.
Carmine Fotina Marco Mobili ROMA Se
davvero il governo taglierà il traguardo del 21
settembre pagando la totalità dei debiti della
Pubblica amministrazione vorrà dire che tutta
una serie di variabili si è incastrata nel verso
giusto. Ma, al di là delle obiettive difficoltà da
superare (si veda l' articolo accanto), qualcosa
nella complessa macchina attuativa sta
iniziando a muoversi. È stato firmato dal
ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan il
decreto per favorire la cessione dei crediti
certificati alle banche e, in ultima istanza, alla
Cassa depositi e prestiti (anticipato dal Sole
24 Ore del 3 luglio). E, novità ulteriore, la firma
di Padoan è stata apposta anche sul decreto
ministeriale che stabilisce i criteri per
concedere agli enti locali 2 m i l i a r d i p e r i l
pagamento dei debiti nei confronti delle loro
partecipate. Queste ultime, stabilisce il decreto
6 6 / 2 0 1 4 ( D l Irpef), dovranno «destinare
prioritariamente» le risorse ottenute all'
estinzione dei debiti vantati nei confronti delle
imprese.
Si tratta di una prima tranche dello
stanziamento previsto dal Dl Irpef p e r i l
pagamento dei debiti pari a 9,3 miliardi. I 2
miliardi, che vanno a incrementare per il 2014 il Fondo per anticipi di liquidità già previsto dal Dl 35 del
2013, sono destinati agli enti locali per tre categorie precise di debiti nei confronti delle partecipate:
certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2013; debiti per i quali sia stata emessa fattura o
richiesta equivalente di pagamento entro questo termine; debiti fuori bilancio che avevano requisiti per il
riconoscimento al 31 dicembre 2013.
Il decreto risulta attualmente alla Corte dei conti ma va subito detto che, per l' effettiva erogazione delle
risorse, ci sarà bisogno di un passaggio supplementare: un atto che dovrà essere firmato da ministero
dell' Economia e Cassa depositi e prestiti, con relativo schema di contratto tipo. Quest' ultimo atto dovrà
definire la data entro la quale gli enti locali dovranno presentare la domanda di anticipazione.
Gli enti locali dovranno inoltre presentare una dichiarazione che attesti crediti e debiti reciproci nei
confronti delle società partecipate. Le anticipazioni ­ precisa ancora il decreto attuativo firmato da
Padoan ­ saranno concesse entro 15 giorni dalla data ultima di presentazione delle domande,
proporzionalmente e nei limiti dell' incremento per il 2014. Il provvedimento stabilisce anche le
condizioni economiche che saranno applicate agli enti locali: il tasso di interesse sulle anticipazioni sarà
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6 luglio 2014
Pagina 3
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
pari al rendimento di mercato dei Bpt a 5 anni in corso di emissione rilevato dal Tesoro alla data di
pubblicazione del decreto. Una volta compiuto tutto il percorso, e giunte le risorse alle partecipate degli
enti locali, andrà ovviamente verificato che la destinazione finale sia effettivamente in favore delle
imprese creditrici, per debiti esigibili al 31 dicembre 2013. Su questo punto, per ora, fa testo il Dl Irpef
che parla di destinazione «prioritaria» ma non «tassativa», specificando comunque che le partecipate
devono comunicare agli enti interessati i pagamenti che saranno effettuati alle imprese.
Il decreto ministeriale sulle partecipate sarà affiancato da altri provvedimenti, sempre a cura del Mef e
preannunciati dal sottosegretario Giovanni Legnini nel corso di un convegno mercoledì scorso.
Quello più importante ed atteso è il Dm che deve distribuire ulteriori 6 miliardi, tra Regioni ed enti locali.
Lo schema di provvedimento è stato inviato alla Conferenza unificata che dovrebbe esaminarlo il 10
luglio. Sembra più indietro l' iter per assegnare i 550 milioni destinati ai ministeri affinché paghino i loro
creditori. In questo caso, le amministrazioni stanno ancora comunicando alla Ragioneria dello Stato l'
elenco dei debiti, necessario per verificare che le procedure di pagamento non finiscano per impattare
sul deficit.
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CARMINE FOTINA, MARCO MOBILI
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Pagina 7
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
INTERVENTO.
Due soluzioni per le Spa di Regioni e Comuni
di Linda Lanzillotta È francamente
stupefacente lo stupore con cui sono stati
accolti i dati sulle società pubbliche contenuti
nell' ultima relazione della Corte dei Conti.
Infatti è almeno dal 2007 che si va ripetendo
che le società degli enti locali e delle regioni
sono non meno di 7.000, numero che negli
ultimi sette anni non poteva che aumentare in
assenza di rimedi efficaci e cogenti.
Come è noto, ma giova ricordarlo, le società
locali (quelle dello Stato sono in numero molto
contenuto e rispondono a logiche del tutto
differenti), nate sotto la spinta della legge 142
del 1990 come forma per modernizzare la
gestione dei servizi locali, hanno subito una
evoluzione degenerativa per effetto di una
pluralità di fattori. Innanzi tutto la "fuga dall'
amministrazione" cioè la ricerca , in origine
"virtuosa", di modalità più efficienti e flessibili
p e r g e s t i r e i servizi locali, col tempo, ha
riguardato anche le attività strumentali e le
funzioni proprie degli enti locali.
Di conseguenza, società pubbliche sono state
via via create nei settori più svariati: dalla
gestione dei musei alle pulizie, dalla
progettazione urbanistica e infrastrutturale ai
servizi informatici, dalle terme ai poli fieristici e congressuali , dalla gestione e manutenzione dei parchi
e del verde pubblico alla gestione dei patrimoni immobiliari, o per rispondere ad ogni altra esigenza si
ponesse nell' ambito del' amministrazione . Ma il fenomeno è letteralmente esploso quando attraverso la
societarizzazione si sono perseguiti altri meno commendevoli obiettivi: aggiramento delle regole
pubblicistiche in materia di assunzioni, occultamento del debito, elusione del patto d i stabilità,
aggiramento delle procedure di gara negli appalti e negli acquisti di beni e servizi, gestione su base
fiduciaria , attraverso consigli d i amministrazione e management selezionati senza criteri di
professionalità bensì sulla base del criterio dell' affinità politica, di enormi fette di spesa pubblica
trasferite alle società controllate attraverso i contratti di servizio. L' assenza di un confronto
concorrenziale per la determinazione del costo dei servizi ha inevitabilmente prodotto una lievitazione
della spesa finanziata a pie' di lista dagli enti locali, azionisti e committenti. Spesa che i cittadini sono
stati chiamati a coprire con tasse e tariffe più alte.
L' elenco dei tentativi, sempre falliti, per ridimensionare il fenomeno e contenerne gli aspetti
degenerativi la dice lunga sulla forza degli interessi in gioco. Dal 2007 le norme approvate (ben dodici
interventi legislativi!) per contenere o portare alla logica delle regole europee il settore è stato sempre
travolto o dal Parlamento, o da ingannevoli referendum , o dalla Corte Costituzionale o semplicemente
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6 luglio 2014
Pagina 7
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
dalla mancata applicazione delle leggi cui nessun Governo ha inteso reagire. Ora si annuncia un altro
rapporto ricognitivo (quello di Cottarelli) come base per un ulteriore intervento legislativo.
Perchè anche questo non faccia la fine dei precedenti il tema va affrontato con chiarezza e semplicità
ripartendo in due grandi categorie le società di cui si parla: da una parte quelle che gestiscono i servizi
a rete (acqua, trasporti, energia, ambiente) per i quali vanno imposti processi di aggregazione intorno
alle poche spa (quasi tutte quotate) che hanno in questi anni acquisito fisionomia industriale ed
efficienza operativa e che possono aggregare e consolidare le piccole gestioni. Solo così sarà possibile
avviare un processo finalizzato a creare anche in Italia, come avvenuto molti decenni fa in Francia e in
Germania, dei players di livello europeo in grado di competere anche fuori dal nostro Paese.
Tutte le altre società, cioè quelle che svolgono attività strumentali o che forniscono servizi prodotti sul
mercato in regime di concorrenza, vanno chiuse, privatizzate o riassorbite all' interno delle
amministrazioni attraverso processi di internazionalizzazione delle relative attività. Il fatto che una spa
sia in deficit o no non può essere un indicatore per stabilire se debba sopravvivere perchè l' equilibrio
dei bilanci è molto spesso fittizio e dipendente semplicemente da contratti di servizio che, in assenza di
benchmark di mercato, remunerano costi, appunto, fuori mercato.
È tuttavia evidente che la ristrutturazione radicale di un settore la cui produzione vale ormai circa 38
miliardi di euro miliardi di euro e occupa più di 237.000 (!) addetti avrà successo solo se, insieme, sarà
affrontata con serietà la questione degli esuberi di personale che in alcune zone d' Italia sappiamo
essere assai cospicui. La soluzione non può essere certo quella (prevista dal decreto D' Alia e poi
inserita nella legge stabilità 2014) di trasferire alle aziende in bonis gli esuberi delle società fallite: in
questo modo verrebbero affossate le poche aziende sane e non si otterrebbero i costi, non più
sostenibili, per il settore pubblico .
Occorre invece attivare contratti di ricollocazione che assicurino per un certo numero di anni (tra i due e
i quattro) il mantenimento del reddito ai lavoratori in esubero avviandoli però alla ricerca di altre
occupazioni attraverso i centri per l' impiego. Solo così sarà possibile prevedere un percorso di
riduzione , graduale ma strutturale, della spesa locale e al contempo di riqualificazione di un settore di
grande rilevanza economica e sociale.
Senatore di Scelta civica © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Architettura internettiana per riformare la burocrazia
Il libro di Francesco Caio sull' agenda digitale
italiana esce nel momento giusto. Mentre inizia
il semestre europeo a guida italiana. E mentre
il governo sceglie la guida dell' Agenzia che si
occuperà della standardizzazione delle
pratiche di sviluppo della tecnologia digitale
nella pubblica amministrazione italiana.
Caio, amministratore delegato delle Poste
Italiane, è stato commissario all' agenda
digitale e coautore di un rapporto sull'
infrastruttura di accesso a internet per il
governo presieduto da Enrico Letta. Rapporti
analoghi aveva già scritto in passato per il
governo inglese e per quello italiano. Conosce
benissimo i motivi per cui l' Italia è in fondo a
quasi tutte le classifiche registrate nello
scoreboard dell' agenda digitale europea. Un
paese che era all' avanguardia negli anni
Novanta per uso pubblico delle tecnologie
digitali, grazie soprattutto alla necessità allora
sentita di modernizzare il sistema di gestione
fiscale, nel corso dei primi dieci anni del
Duemila invece di progredire è andato
indietro. Solo gli ultimi tre governi, dal 2012 in
poi, hanno ripreso a occuparsi seriamente del
tema. Ma proprio la sua conoscenza profonda
dei difetti del sistema italico, enfatizza il pragmatico ottimismo del quale è pervaso il libro: "Lo Stato del
digitale.
Come l' Italia può recuperare la leadership in Europa" (Marsilio).
Il problema e l' opportunità hanno un nome: internet. L' amministrazione pubblica ha forse fatto un buon
lavoro di digitalizzazione dell' esistente, ma non ha saputo interpretare internet per innovarsi in modo
radicale. Ma Caio nota che la rete offre «un' occasione unica e irripetibile per costruire uno Stato più
friendly, più trasparente, agile, che cosa molto meno». Una radicale innovazione è possibile. Il suo
prezzo è inferiore a quello che si paga per mantenere in piedi un sistema obsoleto.
E il suo ritorno va calcolato in termini di percentuali di crescita del Pil.
Si potrebbe addirittura sostenere che a livello di conti pubblici e vincoli europei, la modernizzazione
digitale della pubblica amministrazione coincide con una delle riforme strutturali alle quali il sistema è
chiamato per avviare la rigenerazione della produttività e competitività richiesta dalle sfide
macroeconomiche contemporanee: dunque il necessario investimento che serve per realizzare questa
riforma strutturale potrebbe essere più facilmente concesso. Che cosa ci manca per partire in questa
direzione?
Manca una visione architettonica condivisa della ricostruzione digitale della pubblica amministrazione.
Fondata su standard pubblici, dati aperti e interoperabilità, nella quale le applicazioni siano riusabili e il
loro design sia centrato sulla comodità e facilità d' uso per il cittadino. È possibile.
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Dunque si deve fare.
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Aeroporti. Dopo la doppia Opa sugli scali toscani, Corporacion America punta sulla Sicilia.
Gli argentini fanno rotta su Palermo
Silvia Ognibene Dopo aver conquistato
Firenze e Pisa, Corporacion America fa rotta
su Palermo e punta a replicare in Sicilia il
"modello toscano": due aeroporti vicini e
complementari per vocazione, in una regione
ad alto potenziale turistico, da unire e
potenziare.
La gara per la privatizzazione dell' aeroporto
di Punta Raisi dovrebbe partire nel secondo
semestre dell' anno e gli argentini di Eduardo
Eurnekian, che già gestiscono lo scalo di
Trapani, parteciperanno per prenderselo.
«Il prossimo obiettivo in Italia è conquistare
Palermo», conferma una fonte vicina alle
operazioni. Secondo i dati forniti da
Corporacion America, sotto la gestione
argentina l' aeroporto di Trapani è passato da
250mila passeggeri a quasi due milioni,
ottenendo il riconoscimento di primo scalo al
mondo per efficienza rispetto ad altre strutture
di medie dimensioni.
Intanto, in terra toscana, si corre: l' obiettivo è
presentare entro il prossimo mese di ottobre il
masterplan per la fusione fra Sat e Adf, le
società di gestione degli scali di Pisa e Firenze
passate in mano a Corporacion America dopo
la conclusione delle Opa lanciate dagli argentini.
«Se non si riuscisse a centrare l' obiettivo dell' integrazione fra le due società, che resta comunque il
proposito prioritario ­ fa notare una fonte vicina agli argentini ­ in subordine potrebbe andare bene
anche la formula della holding che, di fatto, esiste già».
Per il sistema aeroportuale del bacino toscano, il piano strategico elaborato dagli argentini di
Corporacion America prevede in prospettiva il raggiungimento di 11,5 milioni di passeggeri di qui al
2030, 7 milioni per Pisa rispetto agli attuali quattro e mezzo (al massimo entro il 2028); per Firenze,
invece, si punta più che al raddoppio, passando dagli attuali due milioni a quota 4,5.
Sul versante fiorentino, tuttavia, rimane sempre da affrontare l' annosa questione della pista di
atterraggio dell' Amerigo Vespucci: Corporacion America seguirà le indicazioni previste dal Pit (Piano di
indirizzo territoriale) della Regione Toscana che prevede una nuova pista lunga 2mila metri ma solo a
due condizioni, ovvero il via libera da parte dell' Enac e la garanzia che quella lunghezza permetta di
perseguire l' obiettivo di 4,5 milioni di passeggeri a regime. Altrimenti, ci si dovrà sedere di nuovo
attorno a un tavolo e ricominciare a discutere.
Sul fronte pisano, invece, l' assemblea dei soci di Sat è fissata per il prossimo 30 luglio: ad Opa
conclusa Corporacion America possiede il 53% del capitale e all' ordine del giorno c' è dunque la
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nomina del nuovo consiglio di amministrazione e del nuovo presidente: «Dovrà essere una figura di
garanzia sia per i soci pubblici che per quelli privati», per consentire l' applicazione delle strategie di
sviluppo contenute nel piano strategico e, possibilmente, sedare i residui mal di pancia degli enti locali
che si sono opposti al nuovo corso, anche con le carte bollate, ma poi si son dovuti arrendere.
«Con l' unificazione delle società aeroportuali diamo alla Toscana una infrastruttura capace di 12 milioni
di passeggeri», ha ribadito in settimana Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a proposito
dell' imminente fusione tra Adf e Sat. «Pisa non deve temere Firenze e Firenze non deve temere Pisa ­
ha aggiunto il governatore ­, è ora di lasciarsi alle spalle le lotte del Medioevo».
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IL PIANO DI INVESTIMENTI 2014­2016.
Accelerare lo sviluppo digitale
Ma è difficile investire se regole e tariffe cambiano anche retroattivamente.
Marco Patuano L' Agenda digitale rappresenta
una grande sfida per il Paese, nel percorso
verso la ripresa economica e la
modernizzazione. Una sfida che potrà essere
vinta se l' Italia saprà mettere in campo un
disegno di politica industriale in grado di
rendere coerenti le misure del Governo per
incentivare la domanda e l' offerta, la
regolamentazioni dei mercati e la tutela della
concorrenza. Solo così saremo in grado di
cogliere le opportunità di crescita della
produttività e del Pil generate dalla diffusione
delle nuove reti e servizi digitali. Uno studio
della Commissione europea prevede che si
possano creare 20.000 nuovi posti di lavoro e
3 miliardi di crescita del Pil per ogni miliardo
di euro investito in reti e servizi a banda larga
e ultralarga. Per l' Italia l' impatto
occupazionale degli investimenti necessari per
conseguire gli obiettivi dell' Agenda digitale
sarà rilevante.
Telecom Italia investirà 3,4 miliardi di euro nel
triennio 2014­16 per la realizzazione delle
infrastrutture di nuova generazione (fisse,
mobili e Data Center).
Una importante iniezione di risorse per l' intero
sistema economico nazionale, che contribuirà in modo decisivo non solo alla creazione dei nuovi posti
di lavoro dell' economia digitale, ma anche alla salvaguardia degli attuali posti di lavoro della filiera (che
occupa 100.000 lavoratori, di cui 53.000 in Telecom Italia) e alla crescita del fatturato delle «partite Iva»
(a cui Telecom Italia contribuisce ogni anno per circa 6 miliardi di euro). Il processo di investimento
nelle reti di nuova generazione è quindi stato innescato e già sta fornendo i primi importanti riscontri.
Che cosa serve all' Italia per far sì che il processo avviato proceda speditamente?
In primo luogo, è essenziale che il quadro delle regole che determinano la redditività degli investimenti
nelle reti sia certo e prevedibile. Questo comporta la garanzia che il quadro nel quale un soggetto opera
non subisca modifiche nel corso, o talvolta anche a valle, della realizzazione degli investimenti. Va
purtroppo rilevato che nel corso dell' ultimo anno diverse decisioni sono andate in direzione opposta. Il
contributo per il Servizio Universale fornito nel 2006 è stato azzerato da Agcom nel 2013 (7 anni dopo)
in virtù di un cambio della metodologia prima vigente. Nelle ultime settimane sono state proposte
riduzioni retroattive (relative agli anni 2010­2012) dei prezzi di accesso alla infrastruttura in rame di
Telecom Italia ed è stato incrementato, sempre retroattivamente, il prezzo di interconnessione alla rete
di un operatore mobile per il 2013. Il fatto che queste revisioni, frutto di difetti delle istruttorie di Agcom,
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siano realizzate ex­post danneggia la pianificazione degli investimenti, questo si trasforma nella
indisponibilità di fondi per decine di milioni di euro e in centinaia di migliaia di mancate connessioni in
fibra, provocando rallentamenti nell' implementazione dell' Agenda digitale.
Guardando ai prossimi anni, decisivi per il processo di migrazione dal rame alla fibra, è auspicabile che
l' Autorità concluda al più presto l' analisi di mercato 2014­16, rafforzando la riforma delle regole in
chiave di differenziazione geografica e fornendo segnali di stabilità delle regole per un periodo
superiore al triennio, più coerente con i ritorni decennali degli investimenti NGAN.
Il secondo pilastro delle politiche per l' attuazione dell' Agenda digitale comprende gli interventi di
stimolo della domanda di servizi digitali che nel nostro Paese risulta particolarmente debole in confronto
agli altri Stati europei. Le misure da mettere in campo sono molteplici, a partire dalla completa
digitalizzazione, entro tempi certi, della Pubblica amministrazione centrale e locale, che genererebbe
ricadute positive sull' efficienza e sulla trasparenza della macchina pubblica, oltre che sulla «migrazione
digitale» di tutte le famiglie e le imprese che interagiscono con la PP.AA.
La centrale pubblica di acquisto di servizi ICT della PP.AA., la Consip, ha un ruolo chiave ed è
sorprendente che nel bando per i servizi di connettività per i prossimi 7 anni, non si preveda l' utilizzo di
nessun servizio di accesso a 30 o a 100 Mbit/s, al di fuori dei capoluoghi di regione, nonostante siano
queste le velocità di connessione indicate dall' Agenda digitale per il 2020.
Il terzo pilastro comprende gli interventi di stimolo dell' offerta di nuove reti e di nuovi servizi. Come
evidenziato dal Rapporto "Caio", il piano di sviluppo ultrabroadband di Telecom Italia, che ha già
coperto il 21% della popolazione, garantirà un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi dell'
Agenda, portando la rete ultrabroadband fissa al 50% della popolazione e la banda ultralarga mobile all'
80% entro il 2016. Lo stesso rapporto sottolinea, però, che occorrono importanti interventi pubblici per
completare il percorso. Sono necessarie misure di impatto sull' intero Paese, quali la previsione d i
crediti di imposta per la realizzazione di nuove infrastrutture tlc, nonché adeguamenti della normativa
che riducano i costi di realizzazione delle nuove reti. In secondo luogo, il Rapporto evidenzia che una
parte del Paese non potrà essere raggiunta dalle reti ultrabroadband in assenza di interventi pubblici
che consentano agli operatori privati di ottenere un' adeguata remunerazione degli investimenti nelle
aree cosiddette a «fallimento di mercato». Questi interventi sono necessari per evitare l' emergere di un
inaccettabile Digital Divide di seconda generazione, relativo cioè alle reti ultrabroadband.
Telecom Italia è l' unico operatore privato che si sta impegnando nel Piano "Eurosud", integrando con
proprie risorse i fondi pubblici per la realizzazione di infrastrutture in aree a fallimento di mercato. I soli
bandi per Campania, Calabria e Molise, già assegnati a Telecom Italia, mobiliteranno, con quello per la
Puglia, investimenti per oltre 375 milioni nei prossimi 15 mesi.
Seguiranno i bandi per Basilicata e Sicilia. Lo sviluppo di queste aree deve proseguire, con una rapida
approvazione dell' Accordo di partenariato 2014­2020 e un tempestivo avvio delle procedure di impiego
dei nuovi fondi pubblici europei e nazionali per lo sviluppo ultrabroadband. Considerando l' elevata
entità degli investimenti richiesti dall' Agenda digitale, è essenziale la componente pubblica degli
investimenti possa beneficiare di un' esclusione dei vincoli del fiscal compact.
Telecom Italia è un grande operatore, il quinto in Europa e il quindicesimo nel mondo, ed è l' unico
soggetto privato che sta attuando un piano di investimenti in NGAN (Next Generation Access Network)
di dimensione nazionale, nonostante un quadro regolamentare ancora incerto e politiche di incentivo
della domanda e dell' offerta ancora in fase di definizione.
Non si comprende, quindi, la ragione per prospettare illegittimi interventi pubblici nelle aree dove i
privati stanno già investendo o hanno pianificato i loro investimenti, o interventi di separazione e
nazionalizzazione della rete di Telecom Italia. Interventi non previsti dall' ordinamento europeo e
nazionale che comporterebbero uno spreco di risorse pubbliche e disincentiverebbero gli investimenti
privati.
Il gap che l' Italia ha accumulato nel processo di digitalizzazione può essere colmato solo se si passa
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dalle parole all' azione. L' Italia ha le risorse per emergere come Paese leader nella transizione al
digitale. Ma occorre fare presto.
Serve un Progetto Paese a cui possano fare riferimento le diverse componenti delle politiche pubbliche.
La presidenza italiana del Consiglio europeo è una straordinaria occasione per rilanciare l' intera
Europa nel percorso della digitalizzazione e della crescita. Ma è anche una opportunità per recuperare il
terreno perduto lungo il percorso virtuoso dello sviluppo dell' economia digitale del Paese.
Marco Patuano è ceo di Telecom Italia © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Il Sole 24 Ore
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AZIONE DI GOVERNO.
Riformare la Pa è privatizzare (e viceversa)
Per riformare la Pa il governo Renzi ha
introdotto una certa mobilità dei dipendenti e
promosso un largo ricambio generazionale dal
basso. Ha scelto cioè meccanismi che
agiscono dall' interno: buoni per rompere
dipendenze e incrostazioni, c' è da dubitare
che siano adeguati a far prevalere le ragioni
dell' efficienza su quelle della propria
convenienza. L' efficienza si può definire solo
con un riferimento esterno, alle convenienze
degli altri, di quelli che stanno dall' altra parte
dello sportello. Non c' è coscienza individuale,
non accordo collettivo, non questionari
scambiati con gli utenti che serva a fare quello
che la concorrenza sul mercato fa
automaticamente: scoprire quanto valgono
beni e servizi. Per A. Gambardella e G.
Tabellini (Il Sole 24 Ore del 22 giugno),
sarebbe poco importante se a sviluppare le
infrastrutture che aspettiamo dall' epoca dello
"sportello del cittadino" (1988) fossero
informatici di Google o di Poste Italiane.
Si tratta invece di una differenza essenziale
perché diversi che più non si potrebbe sono gli
ambienti in cui sono cresciuti: nel primo "solo i
paranoici sopravvivono", nel secondo in cui la
sopravvivenza dipende dal potere del sindacato.
Questa è la ragione per cui le privatizzazioni (e le varie forme di outsourcing) non sono un capitolo a se
stante dell' agenda di governo, ma sono il capitolo finale del processo di riforma della Pa.
Se si parte dalla difficoltà di definire senza riferimenti al mercato un "dover essere" della Pa, se si
prende atto che in Italia questa difficoltà è ancora maggiore per ragioni che interessano lo storico più
che il politico, la logica conclusione è adottare un criterio molto restrittivo nella definizione dei servizi
che lo Stato vuole erogare in proprio, nel decidere quali reingegnerizzare tenendoli all' interno e quali
rimettendoli al mercato. Compito da fare non in modo meccanico, che richiede un lavoro di fino, per
ridisegnare prestazioni, accorpare funzioni, semplificare procedure.
Quando ci sono grossi blocchi già ben individuati, la cosa apparentemente è più facile: una facilità è
ottenuta perlopiù con mancata chiarezza. Penso ad esempio a Poste e Rai: non sono, la prima un modo
di far cassa senza far gridare troppo i sindacati, la seconda una stagionata gatta da pelare senza far
gridare troppo i politici. L' una e l' altra vanno considerate come momenti della riforma della Pa.
Quanto alle Poste, ormai per lettera viaggiano quasi solo più le fatture private, o le multe e le cartelle;
tanto che si pensa di fare le consegne solo a giorni alterni. Nei pacchi e nella logistica la quota di
mercato di Poste Italiane è inferiore al 10%. Poste aveva 14.000 sportelli (circa 3 volte gli sportelli di
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Intesa) dove raccoglie, ben remunerata, il risparmio postale per conto della Cdp. Le Poste traggono ma
maggior parte dei ricavi dalle assicurazioni sulla vita. I sussidi incrociati di solito nascondono
inefficienze. Il governo può anche decidere di tenere le cose come stanno e di non aprire una partita con
i sindacati. Ma non può vendere il 40% di quella inefficienza senza rendere esplicito che cosa intende
fare del restante. Se non lo fa, con le sue decisioni crea ostacoli che renderanno impossibile eliminarla
in futuro. Sarebbe il colmo se un governo che fa della trasparenza la sua bandiera passasse ai futuri
governi il testimone della sua opacità.
Quanto alla Rai, può darsi che la proposta, avanzata su queste colonne, di finanziare alcune reti con il
solo canone, altre con la sola pubblicità sia, come scrive Aldo Grasso sul Corriere (Il deficit culturale
che opprima la Rai, 19 giugno) «una mezza sciocchezza». Il problema è individuare una saggezza
quasi intera. La Rai ricava 1.700 milioni dal canone e 700 dalla pubblicità. Se recuperasse il canone
evaso, finanzierebbe il problema invece di risolverlo; se ottenesse un maggiore affollamento
pubblicitario lo farebbe finanziare dai concorrenti. Se consideriamo la Rai come uno dei problemi della
Pa, e applichiamo il criterio generale di definire non il "dover essere" dei dipendenti, ma i servizi che lo
Stato vuole erogare in proprio, diventa immediato chiedersi: il canone serve a tenere in piedi il
carrozzone o a fornire servizi diversi da quelli che si trovano gratis? Quanti canali sono necessari per un
servizio che fornisca ai cittadini un' identità nazionale, comprensiva magari di un sostegno alla
creazione di fiction, purché realizzate con le strutture umane e fisiche di cui la Rai si è dotata? Il resto,
liberato dalle bardature politiche, si guadagni da vivere con la pubblicità, come i suoi concorrenti, e si
prepari a vivere senza sostegno dello stato: non sarebbe una gran sciocchezza.
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6 luglio 2014
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
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gian antonio stella.
Burocrazia extraterrestre
Perché la pubblica amministrazione si rivolge al cittadino con un vocabolario degno dei
migliori calembour di Totò?
Roberto Escobar La ruota non può avere
spigoli, né esser triangolare. Perspicuo e
lungimirante, così stabilisce il Codice della
strada. Anzi, così ce ne cerziora (termine
messo a verbale al Consiglio comunale d i
Venezia, nel gennaio 2013). I problemi
nascono quando si passa alle frecce e ai fari
delle moto. Qui, 75 pagine della Gazzetta
Ufficiale non ci cerziorano per niente: «la
visibilità della superficie illuminante, anche
nelle zone che non sembrano illuminate nella
direzione d' osservazione considerata, deve
essere assicurata all' interno di uno spazio
divergente delimitato da generatrici che
seguono il perimetro della superficie
illuminata», naturalmente quando si sia
considerato «il contorno della proiezione della
superficie illuminante su un piano trasversale
tangente alla parte anteriore del trasparente
del proiettore abbagliante».
Di queste contorsioni linguistiche, e di molto
altro, è zeppo Bolli, sempre bolli,
fortissimamente bolli, che Gian Antonio Stella
dedica alle malefatte tragicomiche delle
burocrazie più diverse, e più perverse.
I burocrati non son tutti uguali, avverte Stella
nelle prime pagine, forse per non spaventarci. Ma quel che segue è una raccolta d' orrori, sintomo quasi
certo di sadismo istituzionale («Il termine di cui all' articolo 8, comma 4, del decreto­legge 2 marzo
1989, n. 65, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1989, n. 155, già differito al 28 febbraio
1992 dall' articolo 3, comma i, del decreto­legge 1° ottobre 1991, n. 377»), e talvolta anche di un'
intrinseca genialità comico­linguistica che s' avvicina al «lei dica duca, io dico dica» del grande Totò
(«La somma delle masse massime tecnicamente ammesse deve essere pari o superiore alla massa
massima tecnicamente ammessa»). Vi vien da sorridere? Allora provate voi a essere ben vivi, e a
doverne convincere un burocrate che un timbro qualunque induce a considerarvi morti. Oppure, provate
voi a dimostrare che vostro nonno, disperso in Russia da più di settant' anni, è morto non solo di fatto,
poveruomo, ma anche di diritto. Se poi vi capita di riacquistare la vista ­ ammesso che l' abbiate persa ­
, non vi venga mai in mente di chiedere all' Inps che non vi versi più la relativa pensione d' invalidità.
Siate coerenti. Ciechi eravate e ciechi avete l' obbligo di restare.
Naturalmente, se non l' avete riacquistata, la vista, anno dopo anno qualche funzionario vi obbligherà a
dimostrargli per via documentale che siete ancora ciechi. In ogni caso, qualunque cosa gli chiediate,
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6 luglio 2014
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Il Sole 24 Ore
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dovrete prima assicurarvi che il termine relativo non sia elasso, qualunque cosa la parola significhi. E
ritenetevi fortunati se non ve la dovrete vedere con «reversali da attergare a disdetta», e tanto meno con
«somme da ripetere o scomputare nella fattispecie dell' impossidenza del diritto irrefragabile».
Perché i burocrati si impegnano ad appesantirci la vita con la potenza distruttrice di una barbarica
«calata dei Timbri», per dirla con Ennio Flaiano? E perché, non contenti, decidono di scrivere e parlare
una altrettanto barbarica antilingua, per dirla con Italo Calvino? Il già ricordato sadismo non basta a
spiegarlo, almeno non completamente. Il nocciolo della questione sta forse in quello che per molti è la
natura profonda del potere. Per capirci, usiamo la metafora del ponte, e delle due rive che ne sono
messe in collegamento.
Se ce lo lasciassero tranquillamente attraversare, come è suggerito dal l' indole stessa del manufatto, la
nostra vita ne sarebbe migliorata. Ma se qualcuno ci si mette proprio a metà, e decide come, con quali
documenti e a quale prezzo ci è lecito passare, allora ne è migliorata di molto la sua, di vita. Questo
pare sia il potere, nella sua forma più rozza ma anche più diffusa: mettersi in mezzo, diventando
indispensabili. Con tutta evidenza, il mettersi in mezzo burocratico non è solo materiale, logistico, ma è
anche linguistico. Lo sapeva bene Don Abbondio, che di latinorum campava. E lo sa anche quel
personaggio di Trilussa per il quale «Se vôi l' ammirazzione de l' amichi nun faje capì mai quelo che
dichi». Insomma, se fra il diritto del cittadino e il dovere dell' amministrazione pubblica si infila la
prepotenza di un elasso o di un attergare, il dominio (impunito) del burocrate ne esce cerziorato. Senza
contare che la lentezza che ne viene imporrà alla politica di inventarsi nuove regole che sveltiscano e
semplifichino, e che ovviamente torneranno a incrementare il latinorum della burocrazia.
C' è modo di sconfiggere questo potere di interposizione parassitaria, che grava su di noi in termini di
denaro, tempo, salute mentale? Ci han provato in molti, ai tempi suoi addirittura Napoleone. Ma
nessuno ce l' ha fatta, nemmeno un rivoluzionario come Che Guevara. Si segnala peraltro il caso dell'
allora ministro Roberto Calderoli che, vestito da pompiere, diede fuoco ­ così disse ­ a 375.000 leggi
inutili: cioè, a circa 350.000 più di quelle davvero promulgate dal Parlamento italiano dall' Unità in
avanti. E fu quello il giorno in cui alle ruote fu permesso d' esser triangolari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Gian Antonio Stella, Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli,
Feltrinelli, Milano, pagg. 190, ​ 15,00.
ROBERTO ESCOBAR
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6 luglio 2014
Pagina 32
Il Sole 24 Ore
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artescambio.
La collezione Northumberland
Il 9 luglio Sotheby' s disperde 17 grandi opere provenienti dai castelli di Alnwick e Syon.
Capolavori del Rinascimento e del Barocco offerti il 10 luglio anche da Christie' s.
Marina Mojana I Duchi di Northumberland
sono un pezzo di Inghilterra. Tra i pari del
Regno di Gran Bretagna, avevano origini
normanne; nei secoli, però, si sono estinti due
volte. Il titolo attuale fu creato per la terza volta
nel 1766, per gli eredi della famiglia Percy,
estranei ai precedenti casati. Il primo duca
della terza creazione fu, dunque, Hugh Percy
(1714­1786), grande collezionista e
appassionato d' arte, di viaggi e di cavalli. Da
lui discende George Algernon Percy (1956),
XII Duca di Northumberland, che nel 1984
generò l' erede George Dominic Percy (Earl
Percy).
Gli ultimi duchi di Northumberland hanno
deciso di alienare parte del loro ingente
patrimonio artistico, custodito nelle due
residenze storiche più celebri, il Castello di
Alnwick e Syon House. Qui, per più di 500
anni, si è conservata intatta una delle più belle
collezioni private del mondo, ma si sa, sono
tempi duri anche per un pari d' Inghilterra e
così, il prossimo 9 luglio, Sotheby' s Londra
metterà in vendita 17 capolavori provenienti
dalle celebri dimore di Alnwick e Syon. L'
occasione è la quinta edizione di Treasures,
asta riservata esclusivamente alle arti decorative di eccellente qualità, agli oggetti di virtù, a sculture,
mobili, argenti e orologi antichi degni di stare in un museo.
L' idea di organizzare questo genere di incanto venne, per la prima volta, a Christie' s nel 2008; la
chiamò Exceptional Sale e fu un successo di incassi. L' anno dopo seguì immancabilmente la risposta
di Sotheby' s, con l' asta "gemella" denominata Tresaures e da allora ogni estate, nei primi giorni di
luglio, le due major si sfidano a colpi di marmi greci, sculture romane, stipi delle meraviglie, commode e
smalti francesi dalla provenienza altisonante.
Da Sotheby' s, dunque, il Duca di Northumberland disperderà sul mercato 17 opere che raccontano
oltre due millenni di storia dell' arte: da una sublime figura in marmo di Afrodite, scolpita nella prima
decade dell' Impero romano e stimata 4­6 milioni di sterline, fino a preziosi cabinets italiani in pietre
dure. L' intero catalogo conta 60 lotti, tra i quali opere appartenute alla Duchessa du Berry, al Duca di
Argyll, ai Granduchi di Toscana e a Napoleone. Dalla vendita si attende un incasso di circa 13 milioni di
sterline.
Star dell' asta è la statua di Afrodite, dea dell' amore (la Venere dei Romani), che il primo Duca Hugh
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6 luglio 2014
Pagina 32
Il Sole 24 Ore
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Percy acquistò nel 1773, durante uno dei suoi Gran Tour in Italia; un documento della fine del XVI
secolo la ricorda, infatti, nel giardino romano di Palazzo Cesi (poi demolito). La statua monumentale,
alta due metri, fu destinata alla grande hall di Syon House, dove è rimasta per 241 anni. Il duca ha
deciso di alienarla forse rassicurato da una recente scoperta nei pressi di Napoli, dove nel 2005 fu
ritrovata una statua gemella, copia romana di un marmo greco del V secolo a.C.
Tra le opere entrate in collezione grazie al gusto e alla cultura del primo Duca di Northumberland sarà
in asta anche un cassettone in mogano destinato ad arredare la tenuta di Stanwick Park, nello
Yorkshire, che il Duca fece ristrutturare tra il 1733 e il 1739. Realizzato nel 1740, su disegno dell'
architetto William Kent, era un pezzo di design contemporaneo del tempo. La Duchessa Elisabetta,
moglie di Hugh Percy, lo descrive in una lettera del 1740, introducendo per la prima volta in Inghilterra il
termine francese commode, per indicare un mobile in mogano a più cassetti. Tra stipi in pietre dure e
smalti di Limoges spicca in asta una scultura in marmo bianco di Lorenzo Bartolini (1777­1850), che nel
1820 scolpisce a Firenze il gruppo, alto 170 cm, con Le due sorelle Campbell che ballano il valzer. Di
proprietà dei discendenti del VI Duca di Argyll ed esposta a Edimburgo, alla National Gallery of
Scotland dal 1991 fino al 2013, l' opera è stimata 300mila­500mila sterline.
Anche la Exceptional Sale proposta da Christie' s il giorno successivo, 10 luglio, fa leva su opere
custodite per secoli in prestigiose collezioni aristocratiche europee e realizzate con straordinaria
maestria.
In vendita sono 58 capolavori del Rinascimento e del Barocco, tra cui un set di sedie realizzate da
Thomas Chippendale nella sua bottega di St Martin Lane (150.000­250.000£), un tappeto Savonnerie
disegnato da Pierre Josse Perrot per il Re Luigi XV (500.000­800.000£) e una scultura in bronzo del
Gianbologna (1529­1608) raffigurante Il ratto delle Sabine. L' opera, una delle tre sole firmate al mondo,
era stata venduta da Christie' s Londra nel 1989 per 2.750.000£. Adesso torna sul mercato per 3­5
milioni.
Dall' asta si attende un incasso complessivo di 18 milioni di sterline.
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MARINA MOJANA
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verona.
Veronese torna in patria
L' omaggio della città al pittore Paolo Caliari (1528­1588): una spettacolare rassegna
allestita alla Gran Guardia con oltre 100 opere tra disegni e tele (alcune di dimensioni
colossali)
Paola Marini e Bernard Aikema Grazie al
supporto corale di prestatori e sostenitori, e
alle monumentali sale della Gran Guardia,
Verona, la città natale di Paolo Veronese
(1528­1588), è riuscita a rendere un degno
omaggio alla grandezza di questo suo illustre
concittadino.
L' esposizione ­ aperta ieri e dedicata a due
amici scomparsi, Terisio Pignatti e W.
R. Rearick ­ intende offrire una particolare
lettura del maestro: affianca i disegni ai dipinti,
propone novità e proposte critiche, segue un
tracciato monografico, insiste nel fare
apprezzare la spettacolarità delle invenzioni e
il fascino dei colori di Paolo.
Il percorso si articola in sei sezioni che trovano
stretta corrispondenza nel catalogo edito da
Electa: la giovinezza, il rapporto con l'
architettura e la decorazione, la committenza, i
miti e le allegorie, la religiosità e l' officina.
Nel chiaro allestimento di Alba Di Lieto e
Nicola Brunelli, i disegni vengono proposti
come «spina dorsale» del ragionamento, in
teche che garantiscono ai delicati fogli
adeguate condizioni di luce e, al tempo stesso,
il rapporto visivo con i temi e i dipinti con cui
stanno in relazione.
La presenza di ciascuna opera è stata ricercata con precisione e ognuna è preziosa, ma eccezionali
sono le tredici concesse dal Louvre, i dodici fogli prestati dal Kupferstichkabinett di Berlino, i cinque
dipinti inviati dalla National Gallery di Londra, cinque tele e una scultura prestati dalla Soprintendenza di
Venezia, la Cena in Casa di Simone della Sabauda di Torino. Quest' ultima, dipinta per Verona,
costituisce il punto d' arrivo della formazione di Veronese.
La mostra si apre con la proposta che sia Paolo Veronese il pittore diciottenne di Ham House, ritratto
probabilmente da Antonio Badile nel 1546, e prosegue accostando alla Maddalena di Londra due rari
modelletti, la Deposizione di Castelvecchio e la Pala Bevilacqua, sua prima opera documentata. L'
eccezionale Marco Curzio di Vienna, le quattro Virtù su tavola dalla chiesa veneziana San Sebastiano,
le tele che forse ornavano il soffitto di un palazzo palladiano, con la Temperanza strappata nell'
Ottocento dalla villa Soranzo a Castelfranco Veneto, aprono sulle prime imprese decorative, in cui Paolo
era affiancato da un piccolo gruppo di artisti veronesi che, dice Vasari, Michele Sanmicheli «amava
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come figliuoli». Alcuni di loro furono invitati con lui a realizzare quattro pale per il Duomo di Mantova,
ciclo di cui fa parte il Sant' Antonio ora a Caen. Tra le primizie degli esordi, anche il ritratto di Collaltino
Collalto.
A questo punto il percorso intreccia committenza, rapporti con l' architettura, declinazioni della
religiosità. Tra le poche assenze dolorose vi è il ritratto di Daniele Barbaro, che fu il vero motore, con
Andrea Palladio, del prender forma di straordinarie architetture illusionisticamente dipinte da parte di un
artista come Veronese, educato alla sensibilità per i fatti costruttivi. Da questo specifico aspetto deriva il
sottotitolo della mostra. Se la Bella Nani è davvero Giustiniana Giustinian, moglie di Marcantonio
Barbaro, per suo tramite un forte richiamo alla villa di Maser sarà presente. Alle ante dell' organo della
chiesa veneziana di San Geminiano, abbiamo accostato il busto del parroco Benedetto Manzini, che
Paolo ritrae in uno dei santi; la scultura è opera di Alessandro Vittoria, a sua volta soggetto del quadro
veronesiano del Metropolitan esposto a fianco.
Le tele della sala successiva testimoniano le diverse funzioni del dipinto religioso, dal quadro per un
refettorio conventuale alle pale d' altare, dal telero da "portego" al piccolo formato di squisita fattura, più
volte replicati per raffinati collezionisti.
Gli eccezionali prestiti delle quattro Allegorie della National Gallery di Londra e del Ratto d' Europa del
Palazzo Ducale di Venezia contribuiscono a rendere superbo il capitolo dell' esposizione dedicato a
«Miti e Allegorie», mentre un' ampia selezione di disegni (ma non solo) permette di richiamare l' attività
di Paolo come pittore di Stato, creatore dell' immagine ufficiale della Repubblica di Venezia.
La sezione seguente dimostra quanto fosse intenso, colto e originale il sentimento religioso di cui
Veronese seppe farsi interprete, in sintonia con il dibattito del suo tempo.
Abituato a confrontarsi con la dimensione monumentale dell' architettura, oltre che a emularla
illusionisticamente, Paolo lavorò fin dagli esordi con colleghi, collaboratori, assistenti. La mostra si
conclude con un' indagine sugli «Haeredes Pauli», la firma creata dal fratello Benedetto e dai figli
Gabriele e Carletto dopo la morte del maestro sessantenne, nel 1588. Essa è imperniata sulla Cena in
casa di Levi proveniente da San Giacomo alla Giudecca, grandissima tela restaurata per l' occasione da
Barbara Ferriani ed estrema testimonianza di quei Conviti che furono una specialità riconosciuta di
Veronese, e che gli procurarono anche l' attenzione dell' Inquisizione, a cui, come noto, egli rispose
orgogliosamente ribadendo la libertà creativa dell' artista.
Persona moderata e operosa ­ come raccontano i biografi a partire da Carlo Ridolfi ­ Paolo fu attento e
oculato nell' investire i propri guadagni e nel portare avanti gli interessi familiari. Nessuno meglio di lui
espresse i valori e le attese della società in cui viveva, inserendo le sue tele e i suoi affreschi a
completamento della nuova architettura con cui Michele Sanmicheli, Sansovino, Palladio trasformarono
il volto di un' intera regione, dove trentadue siti offrono ancora oggi la possibilità di ritrovarlo e
ammirarlo.
E l' itinerario prende avvio proprio a Verona, dallo spettacolare Martirio di san Giorgio dipinto per la
chiesa di San Giorgio in Braida. Numerose altre novità infine, emergeranno dal convegno promosso
dall' Università di Verona dal 25 al 27 settembre.
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