COMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE Domenica, 06 luglio 2014 Domenica, 06 luglio 2014 Prime Pagine 06/07/2014 Prima Pagina 1 Il Resto del Carlino (ed. Forli) 06/07/2014 Prima Pagina 2 La Voce di Romagna (ed. Forli) Comune di Savignano 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 13 3 Dopo due anni di lotta ad una malattia, è morta la professoressa... 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 36 4 Roccoli e Tamburini promettono bene 06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 3 MASCELLANI GIACOMO La costa al setaccio delle forze dell' ordine 06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 8 7 Nel Summer Camp trionfa l' integrazione 06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 18 5 ROSSI LUCA Sul podio i giovani talenti in matematica e moda 06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 18 8 9 Una domenica piena di concerti, mercatini e eventi culturali 06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34 10 By night Riciclo e riuso: al via la mostra scambio 06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34 11 Restyling scuole con i soldi del piano Renzi 06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34 13 Talenti Torre d' Oro: il premio a Casadei e Gobbi Comune di Gatteo 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 5 14 "Estate Card", il viaggio diventa facile Offerta verso il mare per i... 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 15 La Notte Rosa si congeda in piazza con sonorità in stile anni... 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 23 16 La grande festa saluta con Ristori & the Portofinos 06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 7 17 RISTORI, MUSICA DA 'DOLCE VITA' 06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34 18 Ritorno agli anni '50 e si chiude in bellezza Comune di San Mauro Pascoli 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 19 Paese di conchiglie 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 20 Teti ed Miss Mamma mattatori del liscio 06/07/2014 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 26 21 "Te ad chi sit e' fiol?": dialeto o niente 06/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 22 In passerella gli 'architetti' delle scarpe, due i cesenati nel gotha 06/07/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34 23 Il "padre" di Miss mamma in trasferta per il Gran premio di ballo liscio Pubblica Amministrazione 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 CELESTINA DOMINELLI AbiPmi, prorogata la moratoria dei debiti 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 CARMINE FOTINA, MARCO MOBILI Pagamenti Pa, 2 miliardi dagli enti locali 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9 30 Architettura internettiana per riformare la burocrazia SILVIA OGNIBENE Gli argentini fanno rotta su Palermo 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18 37 Riformare la Pa è privatizzare (e viceversa) ROBERTO ESCOBAR Burocrazia extraterrestre 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 32 La collezione Northumberland 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 33 Veronese torna in patria 32 34 Accelerare lo sviluppo digitale 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31 26 28 Due soluzioni per le Spa di Regioni e Comuni 06/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 17 24 MARINA MOJANA 39 41 43 6 luglio 2014 Il Resto del Carlino (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 6 luglio 2014 La Voce di Romagna (ed. Forli) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 6 luglio 2014 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano Dopo due anni di lotta ad una malattia, è morta la professoressa Rossana Righi CESENA. Dopo due anni di lotta determinata contro la malattia, Rossana Righi, insegnante di lettere e per tanti anni referente della scuola media "Plauto", è morta due notti fa lasciando gli affetti dei suoi cari e del marito Roberto. Un saluto commosso lo rivolge nel sito scolastico, il dirigente di "Via Anna Frank" Jaime Amaducci, ricordandola come... «Una professoressa di lettere, un' amica che si è sempre battuta per la difesa dei diritti umani, educando i ragazzi al rispetto delle diversità, alla solidarietà e ad una cittadinanza consapevole e responsabile». Aggiunge anche un ringraziamento il dirigente: «Per il suo impegno che ha garantito il tempo prolungato (e non solo) della "Plauto", offrendo ai nostri ragazzi emozioni indimenticabili. Le sue passioni per il teatro, la poesia, la musica e l' arte hanno dato linfa alle attività da lei promosse e sostenute sia per la "Plauto" che per tutto l' Istituto "Via Anna Frank" per il quale ha lavorato senza tregua, animata da grande amore e rispetto per la Costituzione e il diritto all' istruzione e al lavoro. Ci uniamo al marito e a tutti i suoi cari. Ora corri Rossana, corri. Finalmente libera dai lacci di un' atroce sofferenza ed insieme a Iqbal Masih soffia e innalza nel cielo gli aquiloni, simbolo dei Diritti che hai sempre difeso e sostenuto». Domani alle 15, dall' Hospice di Savignano sul Rubicone, partirà il corteo per darle l' ultimo saluto. Si raggiungerà il cimitero urbano intorno alle 16. Claudia Ugolini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 6 luglio 2014 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano Supersport. Kenan Sofuoglu strappa la pole position. La gara parte oggi alle 14.30. Roccoli e Tamburini promettono bene PORTIMAO. Il turco Kenan Sofuoglu riesce a centrare il miglior giro nella gara della Supersport. Dopo un periodo poco brillante il tre volte campione della categoria torna davanti a tutti in 1'45"924. Al suo fianco l' olandese Michael Van Der Mark, che guida la classifica con la sua Honda ed appare attraversare un periodo veramente di grazia. Fra i due sarà battaglia fino all' ultimo. Buona prestazione del verucchiese Massimo Roccoli (decimo in 1'46"795), che inizia il turno con qualche difficoltà tecnica alla sua MvAgusta, per poi risalire posizioni, anche in scia al suo compagno di squadra, il francese Jules Cluzel, che centra il 3° crono ed è secondo in graduatoria. Il transalpino punta a lottare con Kenan e Michael, i tre appaiono leggermente superiori agli altri avversari in questa fase. Bene l' irlandese Jack Kennedy (Honda) 4°. Dietro a Roccoli troviamo il riminese Roberto Tamburini (Kawasaki Team Italia Fmi), autore di un buon 11° crono (1'47"074). I due romagnoli possono lottare per un piazzamento a punti importante. Per i punti battaglieranno anche Fabio Menghi, di San Clemente, con la sua Yamaha Vft di San Clemente, che è 16° (1'47"874) ed il savignanese Luca Marconi (Honda) che è 18° (1'48"191). Riuscire ad entrare nei primi 15 non appare impresa impossibile e speriamo che tutti i nostri 4 piloti possano chiudere una domenica soddisfacente. La gara scatta alle 14.30. (m.m. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 6 luglio 2014 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano La costa al setaccio delle forze dell' ordine In campo carabinieri, polizia e vigili. Ma è stata una nottata tranquilla. di GIACOMO MASCELLANI NEL NOSTRO TRATTO di costa è positivo il bilancio dell' edizione 2014 della Notte Rosa. Per il capodanno dell' estate molti giovani si sono dati appuntamento per assistere ai concerti e partecipare alle feste, ma non ci sono stati problemi particolari e nessuno si è fatto male. I carabinieri della Compagnia di Cesenatico hanno messo in campo 40 uomini che hanno battuto l' intero territorio, incluso Gatteo a Mare, San Mauro Mare e Savignano Mare. Una pattuglia è intervenuta tra le 3 e mezza e le 4 di ieri mattina, quando ha notato una Renault Clio che sul lungomare, all' altezza di piazza Cavallotti, sgommava e procedeva con fare sospetto. L' uomo al volante, un 30enne di Rimini che viaggiava in compagnia di una ragazza, non si è fermato al primo alt, ma è stato fermato dopo un breve inseguimento in viale Anita Garibaldi, poco prima di piazza Comandini, dove ha leggermente tamponato un' auto in sosta. AL TEST dell' etilometro è risultato avere un tasso alcolemico di 2, ossia quattro volte superiore ai limiti di legge, ma è sconcertante quanto appurato dai carabinieri dopo gli accertamenti e cioè che il 30enne non aveva mai conseguito la patente. Poteva causare degli incidenti e fare dei danni, ma nessuno sarebbe stato risarcito dall' assicurazione. Nei confronti del riminese è scattata una denuncia penale. La polizia è stata presente con 22 agenti provenienti dalla questura di Forlì e dal commissariato di Cesena, con alcuni rinforzi da Bologna. Anche secondo i poliziotti è stata una Notte Rosa tranquilla, con delle persone ubriache che hanno esagerato, alcune delle quali erano in difficoltà (specie quelle incontrate a tarda notte), ma non si registrano interventi di urgenza. La Polizia municipale ha messo sul territorio 24 uomini, dei quali due di rinforzo provenienti dal comando di Forlì. ANCHE secondo i vigili è stata una festa sostanzialmente tranquilla, anche perché fortunatamente molti giovani si sono mossi in bicicletta e a piedi. Come accade durante le feste che attirano migliaia di persone, ci sono stati parecchi venditori abusivi in azione, che proponevano capellini, collane ed altri accessori rosa, oltre a chincaglierie, oggetti di bassa bigiotteria e giocattoli. Sono nove i sequestri di merce venduta abusivamente effettuati dalla Pm, dei quali otto nei confronti di cittadini provenienti dal Bangladesh e uno ad un abusivo napoletano. Il sequestro più curioso è stato effettuato nei confronti di due abusivi provenienti dal basso Lazio, i quali si erano organizzati con un carrello griglia sul quale cuocevano le pannocchie di mais e un carrello attrezzato con un piccolo frigorifero per vendere bibite fresche. Oltre alle sanzioni è scattato il sequestro delle attrezzature e della merce. I vigili sono intervenuti anche nell' area del porto canale, dove si era smarrita una bambina di 8 anni, la quale in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 6 luglio 2014 Pagina 3 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano pochi minuti è stata raggiunta dalla madre. MASCELLANI GIACOMO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 6 luglio 2014 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano Solidarietà Coinvolti anche ragazzi disabili. Nel Summer Camp trionfa l' integrazione Cesena IL PROGETTO ?Calciando la Disabilità', che prevede l' integrazione tra bimbi e ragazzi con disabilità intellettiva e ragazzi normodotati si arricchisce di nuove esperienze. L' ultimo impegno importante della Società sportiva Asca di Savignano è stato il ? Summer Camp' una intensa settimana di attività ludicomotorie rivolte ai ragazzi dagli 8 ai 16 anni con e senza disabilità. La società savignanese del presidente Carlo Teodorani ha messo a punto questo originale e interessante iniziativa lo scorso mese di ottobre e già ora riscuote forti consensi ed apprezzamenti sul territorio. L' idea è nata dallo stesso responsabile del progetto e presidente regionale Assoallenatori Massimo Buratti che non nasconde la propria soddisfazione. «Mi ritengo davvero fortunato ha detto Buratti , l' impegno profuso è nulla se paragonato al ritorno di valori affettivi e morali che quotidianamente i ragazzi sanno regalare. L' esperienza vissuta in questi mesi mi ha dato fortissime emozioni, nuovi spunti su cui meditare e dai quali trarre preziosi insegnamenti. Un plauso particolare va riconosciuto a tutti i ragazzi normodotati del settore giovanile dell' Asca che hanno partecipato con grande entusiasmo alle attività del progetto. Anche per loro un' esperienza formativa di grande spessore che ha consentito di mettere a fuoco tanti valori. Alle fortune di questa esperienza concorre fortemente l' orientamento della nostra società sportiva verso i principi morali. Tanti amici dotati di una certa sensibilità, si sono stretti al nostro progetto condividendone i valori. Lo stesso Renzo Ulivieri, presidente Aiac (associazione italiana allenatori calcio) hanno promosso il nostro progetto tanto da considerarlo pilota a livello nazionale. e.p. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 6 luglio 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano LA TORRE D' ORO SI ASSEGNA L' AMBITO RICONOSCIMENTO. Sul podio i giovani talenti in matematica e moda Il trofeo sammaurese a due studenti delle superiori. LA DECIMA edizione della Torre d' Oro quest' anno va a Delio Casadei e Marco Gobbi , due talenti rispettivamente nel campo della matematica e del design d' abbigliamento. Sono due le novità nella Torre d' Oro 2014: saranno in due a essere premiati e sopratutto si tratta di due giovanissimi. Delio Casadei e Marco Gobbi sono studenti dell' Istituto Marie Curie di Savignano. E nonostante la giovane età, si sono già distinti per gli ottimi risultati raggiunti in matematica e nel design. Delio, ha frequentato l' ultimo anno del liceo scientifico Curie e si appresta a frequentare il primo anno di ingegneria energetica al Politecnico di Milano. Quest' anno ha partecipato alle olimpiadi di matematica nel proprio istituto accedendo alle olimpiadi provinciali dove si è classificato quarto. Marco che da settembre frequenterà l' ultimo anno del Marie Curie, indirizzo operatore di moda, ha vinto il concorso nazionale per design d' abbigliamento, produzioni tessili sartoriali, a Legnano. Non solo, si è classificato decimo all' ultima edizione del concorso promosso da Sammauroindustria Un talento per la scarpa . Q uesta sera alle 21 nel parco Giovagnoli il sindaco Luciana Garbuglia consegnerà a Delio e Marco la Torre d' Oro 2014. Durante la serata, ci sarà il concerto del complesso bandistico Amici della Musica che si esibirà in un tributo a Fabrizio de Andrè eseguendo brani tratti dall' album Non al denaro non all' amore né al cielo . LA TORRE D' ORO è un riconoscimento che il Comune di San Mauro assegna da dieci anni a giovani sammauresi che si sono distinti nella musica, nell' arte, nello sport, nello spettacolo, nella medicina e in qualsiasi altra importante disciplina. Si tratta di un chiaro riferimento al luogo pascoliano, la Torre, testimonianza delle radici identitarie da cui trae spunto: il paese di San Mauro Pascoli. Questi i vincitori delle edizioni passate: 2005 Augusto Modigliani (cineasta) e Simone Pasolini (ciclista); 2006 Cristiano Protti (giocatore di boccette) Andrea Pellacani ( medico); 2007 Katia, Mirco e Moreno Foschi (musicisti); 2008 Massimo Manzi (lavora per il governo del Costarica); 2009 Alessandra Simone (artista e acrobata circense); 2010 Nicola Domeniconi (musicista), 2011 Mirko Ciorciari (attore), 2012 Piergiorgio Parini (cuoco), 2013 Luca Rossi (fisico). e. p. ROSSI LUCA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 6 luglio 2014 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano APPUNTAMENTI. Una domenica piena di concerti, mercatini e eventi culturali I L ROCK ?N' ROLL alla romagnola è la proposta di oggi sul lungomare di Cesenatico. A partire dalle 17.30, al Cafè degli Artisti si esibisce dal vivo la band ? The Marvellous? , formazione di Ravenna che ripropone le atmosfere e le sonorità degli anni '50 e '60, con forti influenze rock ?n' roll e blues ed è molto nota nell' ambiente dei bikers. L' ingresso al Cafè degli Artisti è gratuito e aperto a tutti. Al Al pub On the beach locale sul lungomare di Cesenatico all' altezza di Boschetto dalle 19 alle 23 si terrà il Cantaperitivo , uno spettacolo con Federico Montemaggi, con una selezione di brani frizzanti ed evergreen. Karaoke, ingresso gratuito. SAVIGNANO . O g g i u n a c i n q u a n t i n a d i hobbysti daranno vita a Savignano alla mostrascambio d' estate che proseguirà tutte le domeniche sera di luglio e agosto. L' idea è di Pier Franco Nini Gozi dell' associazione Agorà 2000, con il patrocinio e il contributo dell' amministrazione comunale.USi tratta di hobbysti, antiquari, cultori del modernariato, del collezionismo e del vintage, artisti e artigiani predisporranno i loro banchi espositivi solo per il mercatino del riciclo e del riuso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 6 luglio 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano SAVIGNANO: MERCATO IN CENTRO. By night Riciclo e riuso: al via la mostra scambio Ritornano oggi i mercanti della domenica, mostre scambio serali estive del riciclo e del riuso nel centro storico di Savignano o g n i domenica di luglio e agosto, dalle 18 alle 24. Dopo la positiva esperienza dell' estate del 2013, tornano nel centro storico di Savignano sul Rubicone gli appuntamenti con I Mercanti della Domenica, organizzati da Agorà 2000 con il Patrocinio ed il contributo dell' Amministrazione Comunale. Quella delle mostre scambio del riciclo e del riuso sono una iniziativa di Agorà 2000 per animare il centro storico e quindi un' occasione, sia nel "dopo spiaggia" che per l' aperitivo o nel dopo cena, per fare una passeggiata tranquilla nelle vie e nelle piazze del centro storico. I visitatori potranno approfittare per apprezzare le misconosciute bellezze del centro storico savignanese e per cenare, anche all' aperto, in uno dei tanti ristoranti, per tutti i gusti e per tutte le tasche, presenti nel raggio di soli 100 metri da piazza Borghesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 6 luglio 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano AL COMPRENSORIO CESENATE VANNO 546MILA EURO A Savignano 95mila euro per la messa in sicurezza e 14mila per l' ordinaria manutenzione. Nei comuni montani le risorse più importanti. Restyling scuole con i soldi del piano Renzi Il piano straordinario scuole, per l' edilizia scolastica, annunciato dal premier Matteo Renzi, si concretizza in Cesena e provincia con una serie di interventi sia per quanto riguarda la messa in sicurezza degli edifici sia per il finanziamento di interventi di piccola manutenzione e decoro. Per la messa in sicurezza lo speciale fondo ha destinato al Cesenate 471.802 euro mentre per interventi di decoro altri 74.323 euro. Nella nostra provincia le risorse maggiori sono state destinate ai Comuni di Sarsina e Verghereto dove evidentemente era più urgente la messa in sicurezza e l' agibilità di scuole particolarmente vetuste. Per l' edilizia scolastica dei due paesi sono stati rispettivamente accantonati 98 mila euro e 71.802 euro. A Savignano d o v e l a p r e c e d e n t e amministrazione aveva individuato interventi bloccati da mesi a causa del Patto di stabilità, per un importo di 315 mila euro, sono andati complessivamente 109mila euro da destinare a tre scuole, una delle quali necessita di un restyling più importante e altre due per lavori di ordinaria manutenzione. Si tratta di opere già rese ammissibili e presenti in graduatorie ma che solo oggi sono finanziate e che potranno partire terminato l' iter di registrazione delle delibere. A Cesena ammonta complessivamente a 50 mila euro il sostegno frutto del "Decreto Del Fare". C' è da ipotizzare che il budget verrà utilizzato per il plesso scolastico di San Vittore così come prospettato dal sindaco Paolo Lucchi nella lettera inviata la scorsa primavera al presidente Matteo Renzi. Il complesso scolastico è costi tuito da una scuola materna a due sezioni ed una scuola primaria a 5 classi, con struttura in muratura e solai in laterizio la cui epoca di costruzione risale addirittura alla fine degli anni '40. L' intervento individuato dal primo cittadino si articola in più lotti, da quello relativo all' espansione alla riqualificazione energetica delle parti di edificio più vecchie. Un altro importante intervento verrà effettuato nell' edilizia scolastica del Comune di Longiano, per il quale il ministero destinerà una somma di 180mila euro. Il piano voluto dal premier Renzi ha invece premiato San Mauro Pascoli con una somma pari a 36.523 euro che verranno impiegati per l' ordinaria manutenzione degli edifici scolastici. I Comuni per acquisire Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 6 luglio 2014 Pagina 34 < Segue La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano i relativi finanziamenti dovranno aggiudicare gli appalti entro il 30 ottobre 2014. In una fase successiva è invece previsto il finanziamento di altri progetti. Mentre per l' ordinaria manutenzione e il decoro saranno complessivamente sbloccati in tutta Italia altri 300 milioni entro il 2015. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 6 luglio 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Savignano SAN MAURO. Talenti Torre d' Oro: il premio a Casadei e Gobbi La decima edizione della Torre d' Oro quest' anno va a Delio Casadei e Marco Gobbi, due talenti rispettivamente nel campo della matematica e del design d' abbigliamento. Questa sera la con segna dei riconoscimenti ai giovani talenti sammauresi. Sono due dunque le novità nella Torre d' Oro 2014: saranno in due a essere premiati e sopratutto si tratta di due giovanissimi. Delio Casadei e Marco Gobbi sono infatti studenti della scuola secondaria, precisamente l' I stituto Marie Curie di Savignano sul Rubicone. E nonostante la giovane età, si sono già distinti per gli ottimi risultati raggiunti in matematica e nel design. Delio, ha frequentato l' ultimo anno del liceo scientifico Curie e si appresta a frequentare il primo anno di ingegneria energetica al Politecnico di Milano. Quest' anno ha partecipato alle olimpiadi di matematica nel proprio istituto accedendo alle olimpiadi provinciali dove si è classificato quarto. Marco che da settembre frequenterà l' ultimo anno del Marie Curie, indirizzo operatore di moda, ha vinto il concorso nazionale per design d' abbigliamento, produzioni tessili sartoriali, a Legnano. Non solo, si è classificato decimo all' ultima edizione del concorso promosso da Sammauroindustria "Un talento per la scarpa". Oggi alle 21 nel parco Giovagnoli il sindaco Luciana Garbuglia consegnerà a a Delio e Marco la Torre d' Oro 2014. Durante la serata, ci sarà il concerto del complesso bandistico "Amici della Musica" che si esibirà in un tributo a Fabrizio de Andrè eseguendo brani tratti dall' album "Non al denaro non all' amore né al cielo". La Torre d' Oro è un riconoscimento che il Comune di San Mauro assegna da dieci anni a giovani sammauresi che si siano distinti nella musica, nell' arte, nello sport, nello spettacolo, nella medicina e in qualsiasi altra importante disciplina. Si tratta di un chiaro riferimento al luogo pascoliano, la Torre, testimonianza delle radici identitarie da cui trae spunto: appunto il paese di San Mauro Pascoli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 6 luglio 2014 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo Opportunità di Start Romagna per i ragazzi possessori dell' abbonamento scolatico. "Estate Card", il viaggio diventa facile Offerta verso il mare per i più giovani FORLÌ. Girare in bus per tutta l' estate grazie alla "Scuola card 2014". L' offerta è valida per i possessori dell' abbonamento riservato agli studenti e valido da settembre 2013 a giugno 2014: con 35 euro si può acquistare "Estate Card 2014" per viaggiare su tutta la rete del Bacino di Forlì Ceena fino al 31 agosto 2014. Per i giovani l' occasione per viaggiare in autobus e arrivare in spiaggia in totale relax, approfittando delle speciali linee per Lido di Classe, Milano Marittima, Cervia, Pinarella, Cesenatico, Gatteo Mare. E' possibile acquistare la "Estate card 2014" nei seguenti punti vendita: Punto Bus Start Romagna di Forlì, in via Spadolini, 21; Punto Bus Start Romagna di Cesena, in piazzale Karl Marx, 135. Per ogni altra informazione è possibile rivolgersi al servizio Infolinea start al numero telefonico 199.115577. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 6 luglio 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo Gatteo Mare. Questa sera i "Portofinos" sul palco. La Notte Rosa si congeda in piazza con sonorità in stile anni Cinquanta GATTEO MARE. Si chiude in atmosfera da anni Cinquanta la Notte Rosa di Gatteo. A due passi dal mare, il palco di piazza Romagna Mia, dalle 21, si animerà le sonorità vintage di Alessandro Ristori. Accompagnato dalla sua collaudata squadra di musicisti, i "Portofinos", l' artista faentino porterà in scena il vero rock' n'roll spensierato e irriverente del dopoguerra. Il concerto di questa sera conclude un weekend, quello della Notte Rosa, iniziato alla grande venerdì con la performance sul palco di Mirko Casadei con la sua orchestra spettacolo, raggiunto per l' occasione da tanti ospiti. Davanti a circa 1.500 spettatori, sul palco di Romagna Mia sono saliti "colonne portanti" dell' orchestra Casadei come Renzo il Rosso ed Edgardo Gelli, che insieme a Mirko hanno voluto festeggiare i sessant' anni di Romagna Mia. A sorpresa anche il rapper Frankie Hi Nrg, già ospite a Cesenatico, ha voluto raggiungere Mirko a Gatteo Mare per duettare con lui sul palco e proporre al pubblico qualche suo brano. «Incrociare la Notte Rosa con il festeggiamenti per i 60 anni di Romagna Mia spiega l' assessore al Turismo Roberto Pari ha reso questo evento un vero omaggio alle nostre origini, rendendo Gatteo Mare la piccola grande capitale della tradizione». Ciliegina sulla torta: la consegna della Bandiera Blu 2014 al Comune di Gatteo, per mano del presidente Fee Italia Claudio Mazza, alla presenza della squadra dei bagnini di salvataggio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 6 luglio 2014 Pagina 23 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo La grande festa saluta con Ristori & the Portofinos Rock&roll anni '50 questa sera a Gatteo mare Ultima giornata dell a Notte rosa 2014. Vediamo gli appuntamenti odierni. Rimini. Alle 10 da Riminiterme la partenza del trofeo nazionale in acque libere Garden Rimini; dalle 18 alle 21 in centro storico il Carnevale rosa, musica e percussioni brasiliane; dalle 18 alle 24 a Borgo San Giuliano il festival letterario Insieme fuori dal fango; dalle 15 a Villa Manzi di Rivabella in via Toscanelli 21, No Panic hostel a cura di Opificio Beccadelli e No Panic Therapy; dalle 8 alle 17 in piazzale Fellini Da Spiderman al parkour; dalle 10 alle 17 e dalle 20,45 alle 23 visite guidate a Bogo San Guliano e remate tra le arcate del Ponte di Tiberio (su prenotazione : 338 4844496, a offerta libera). alle 21 in piazza Cavour, "A Rimini c' è più gusto", gran premio di ballo liscio con l' orchestra di Mirco Gramellini; alle 21,15 a Castel Sismondo il concerto della Banda città di Rimini; a San Giuliano "La barriada ", il borgo diventa un quartiere argentino; a Rivabella alle 21 in piazza Adamello "Tacabanda" tributo a Ligabue; a Viserba alle 21,30 in piazza Pascoli il live dei Taboo Tellers; a Viserbella alle 21 nella ex scuola elementare "Notte in p...rosa al museo E scaion con la compagnia teatrale Extra Q che presenta "W mer"; a Bellariva dalle 17 alle 24 in piazzale Toscanini, "Art' ingenio", mostra mercato con intrattenimento musicale; a Rivazzurra dalle ore 17 nei bagno dal 110 al 128, "Un mare di passioni"; a Miramare dalle 18 il mercatino. Dalle 21 "Bim musica network" con giovani talnti under 13. Alle 21,30 in piazza Romagna Mia, Alessandro Ristori & the Portofino s, un tuffo nel rock&roll anni 50. Prosegue la 17 ª Fiera della conchiglia con bancarelle dalle 10 alle 24. Prosegue "La sagra della Notte rosa" in piazza Dora Markus con stand gastronomici e spettacoli anche in viale delle Nazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 6 luglio 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo RISTORI, MUSICA DA 'DOLCE VITA' QUESTA sera a Gatteo Mare sul palco di piazza Romagna Mia (alle 21) arriva il vintage di Alessandro Ristori che farà rivivere l' atmosfera della ?Dolce vita'. L' artista faentino porterà in scena il rock' n'roll spensierato e irriverente del dopoguerra e le melodie dell' epoca. Ingresso gratuito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 6 luglio 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Gatteo GATTEO Stasera sul palco di Romagna mia. Ritorno agli anni '50 e si chiude in bellezza Gatteo Mare torna negli anni Cinquanta con lo stile crooner di Alessandro Ristori. Atmosfere anni Cinquanta per chiudere con stile il magico weekend della Notte Rosa a Gatteo Mare: sul palco di piazza Romagna Mia, a due passi dal mare, questa sera alle 21 arriva l' entusiasmo vintage di Alessandro Ristori, cantante e showman poliedrico che sa far rivivere le magiche atmosfere della Dolce vita. Accompagnato dalla sua collaudata squadra di musicisti, i "Portofinos", l' artista faentino porterà in scena il vero rock' n'roll spensierato e irriverente del Dopoguerra e le melodie che più sanno risvegliare emozioni e ricordi. Nato a Faenza nel 1979, fin da piccolo Alessandro ha dimostrato di essere a suo agio sul palco come performer solista: il teatro, i cori polifonici e poi, dall' adolescenza, la musica leggera. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 6 luglio 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Pascoli Mercatino a San Mauro Mare. Paese di conchiglie SAN MAURO MARE. Fine settimana all' insegna delle conchiglie a San Mauro Mare, con oggettistica, pittura, favole e fontana dei desideri ispirate ai gioielli che da sempre le onde custodiscono. E ci sono anche minerali, fossili, artigianato locale ed internazionale, erbe officinali, articoli esoterici ed altre sorprese in un coloratissimo mercatino in centro e sul lungomare. Oggi sarà visitabile dalle 10 a mezzanotte. Ingresso gratuito. Per informazioni, rivolgersi all' Ufficio turistico di San Mauro Mare (tel. 0541346392). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 6 luglio 2014 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Pascoli Teti ed Miss Mamma mattatori del liscio SAN MAURO MARE. Sarà il sammaurese Paolo Teti a presentare l' evento finale del 7° Gran Premio di Ballo Liscio Edizioni Musicali Casadei Sonora Città di Rimini. Insieme a lui, la monselicense Monica Baù, eletta Miss Mamma Italiana Eleganza 2006 (nella foto). Il Gran Premio, di cui è team manager Riccarda Casadei, figlia del grande Secondo, è una delle "creature" dell' intraprendente Teti, ideatore anche di Miss Mamma Italiana. Quella in programma dalle 21 di stasera, a Rimini, sarà la settima edizione e si inserisce nelle celebrazioni per i 60 anni di Romagna Mia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 6 luglio 2014 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Pascoli "Te ad chi sit e' fiol?": dialeto o niente La cultura romagnola si riunisce oggi a Lizzano. di CLAUDIA ROCCHI CESENA. Alla 6ª edizione, la Festa del Dialetto "Te ad chi sit e' fiol? " scende dalla collina per fermarsi subito sopra la pianura, puntando su di una platea anche "cittadina". Così oggi dalle 16 a mezzanotte sarà la carducciana Villa Silvia di Lizzano ad animarsi con la kermesse ideata d a Maurizio Balestra e Leonardo Belli. Una vera festa popolare a ricordare che "siamo come parliamo" e dunque con mostrazione, aggiunge Balestra, che il dialetto unisce pure nella diversità e non divide». Attesi da Riccio ne Francesco Gabellini, da Imola Carlo Falconi con l' inflessione della valle del Santerno, da Reda di Faenza arriva Giovanni Nadiani e poi Nevio Spadoni da Ravenna, Lorenzo Scarponi da Bellaria, Giuseppe Bellosi da Fusignano, Gianfranco M i r o G o r i d a San Mauro Pascoli. N o n mancano interpreti di Cesena e dintorni quali Ilario Sirri, Roberto Mercadini, Denis Campitelli, Gianni e Paolo Parmiani della compagnia teatrale La Compagine di Lugo. Anche chi desidera unirsi al gruppo potrà farlo. Democraticamente si può salire su uno dei tre palchi allestiti e dire la propria, a patto di esprimersi in autentico dialetto. Ad alternare le parole ci sarà la musica coinvolgente; blues, punk, rock e dialet rumagnol del duo Le bestie offese di San Marino reduci da un tour in Usa e il country rock di Gianni Broccoli da Moltilgallo. «Attraverso le nostre radici ribadiamo la forza del dialetto in grado di unire comunità diverse, come in una koinè greca precisa Balestra . La festa funziona, ogni anno si allarga e richiama personaggi autorevoli. Non più campagna e città, oggi il dialetto si parla meno ma ovunque, e noi vogliamo dargli il respiro che merita». Parcheggio e navetta gratuiti. Cena a prezzo convenzionato e mercatino di prodotti tipici. Ingresso libero. l Info: 334 3833793. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 6 luglio 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di San Mauro Pascoli SAN MAURO PASCOLI PREMIATO IL MESSICANO FERNANDEZ, DUE I ROMAGNOLI TRA I PRIMI DIECI. In passerella gli 'architetti' delle scarpe, due i cesenati nel gotha SFILATA di giovani promesse della calzatura nel giardino di Casa Pascoli per l' epilogo della quattordicesima edizione del concorso internazionale per giovani stilisti ?Un talento per la Scarpa' promosso da Sammauroindustria. A premiare il vincitore, il messicano Francisco Javier Velazquez Fernandez (al centro tra tutti i segnalati) , è stato il vicesindaco di San Mauro Pascoli Cristina Nicoletti mentre in rappresentanza di Unindustria ForlìCesena Werther Colonna ha premiato il secondo e terzo segnalati, rispettivamente Sorin Burga di Teramo e Gionata Rossetto di Limena (Padova). La direttrice del Cercal Serena Musolesi e la coordinatrice del premio Cristina Savani hanno premiato gli altre sette segnalati dalla giuria: Davide Tumeo di Ficarra (Messina), Vinicius Wilbert (Brasile), Alicia Ascencio Ramirez (Messico), Stefani Maiani (Bologna), Elisa Lo Ioco (Cesena), Martina Laura Anastasi di Pellara (Reggio Calabria) e Marco Gobbi di San Mauro Pascoli. E' il primo anno che un sammaurese entra nella rosa dei primi dieci. La giuria ha segnalato anche una scuola: il liceo Artistico Bernardino Di Betto di Perugia. AL VINCITORE Francisco Javier Velasquez Hernandez spettano uno stage formativo di tre mesi e mezzo presso il Cercal, scuola internazionale di calzatura e uno di sei mesi presso uno dei quattro calzaturifici soci di Sammauroindustria: Casadei, Pollini, Sergio Rossi e ViciniZanotti. Percepirà un rimborso spese pari a quattromila euro e soprattutto maturerà un' esperienza per il suo futuro. Quest' anno il tema era ?Le sport c' est chic' e sono stati 130 gli elaborati pervenuti dall' Italia e da un' altra ventina di nazioni. Al termine della premiazione il presidente di Sammauroindustria, Gianfranco Miro Gori ha annunciato il tema della prossima edizione: ?Animal Shoes'. e. p. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 6 luglio 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di San Mauro Pascoli SAN MAURO Il sammaurese Paolo Teti presenterà la manifestazione oggi a Rimini. Il "padre" di Miss mamma in trasferta per il Gran premio di ballo liscio Il padre di Miss mamma, il cittadino di San Mauro, va in trasferta a Rimini. Questa volat per fare da padrino ad un' altra importante manifestazione. Sarà il sammaurese Paolo Teti, ideatore, oltre che del concorso "Miss Mamma Italiana", anche del Gran Premio di Ballo Liscio Città di Rimini Edizioni Musicali Casadei Sonora, di cui è team manager la signora Riccarda, figlia del Maestro Secondo Casadei, autore di tanti successi musicali, tra cui "Romagna Mia", che quest' anno festeggia i suoi 60 anni in musica, a presentare, l' evento finale del 7° Gran Premio di Ballo Liscio Edizioni Musicali Casadei Sonora Città di Rimini, insieme a lui, la monselicense Monica Baù, eletta "Miss Mamma Italiana Eleganza 2006". Il grande evento legato alle tradizioni romagnole, si svolgerà oggi, domenica 6 luglio, con inizio alle 21 in Piazza Cavour (la piazza principale) a Rimini, in occa sione della Notte Rosa, il capodanno dell' estate della Riviera Romagnola. Il Gran Premio di Ballo Liscio è giunto alla sua 7° edizione e prevede l' esibizione di 100 coppie di ballerini, che saranno accompagnati dall' Orchestra Spettacolo di Mirco Gramellini e con la straordinaria partecipazione della Scuola di Ballo "le Sirene Danzanti" dei Maestri professionisti Mirco e Sandra Ermeti. Una grande pista da ballo, allestita per l' occasione nel "salotto buono" della città malatestiana, permetterà agli amanti del liscio di vivere una serata spettacolare e di festeggiare i 60 anni di "Romagna Mia", l' inno della terra di Romagna. La serata, sarà ripresa dalle telecamere di Tele Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 6 luglio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Credito. Boccia (Confindustria): «Decisione molto positiva, in questa fase è vitale rispondere all' esigenza di liquidità delle aziende» AbiPmi, prorogata la moratoria dei debiti Celestina Dominelli ROMA È una nuova boccata d' ossigeno per le piccole e medie imprese che passa attraverso la proroga, fino alla fine dell' anno, dell'"Accordo per il credito 2013", lo strumento la cui scadenza era fissata per il 30 giugno messo in campo per consentire la sospensione e l' allungamento dei finanziamenti delle aziende. Lo ha reso noto ieri l' Abi d' intesa con le parti co firmatarie che sono Confindustria, Confapi, Alleanza Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop), Cia, Coldiretti, Claai, Confedilizia, Confagricoltura, Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) e Confetra. I pilastri principali dell' intesa non sono cambiati: sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate dei mutui (anche se agevolati o perfezionati tramite il rilascio di cambiali); sospensione per 12 o 6 mesi della quota capitale dei canoni di operazioni di leasing, rispettivamente immobiliare o mobiliare; allungamento della durata dei mutui per un massimo del 100% di quella residua del piano di ammortamento; allungamento fino a 270 giorni delle scadenze delle anticipazioni bancarie su crediti per i quali si siano registrati insoluti di pagamento; e, infine, allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione. Per Vincenzo Boccia, presidente del comitato tecnico Credito e Finanza di Confindustria, la proroga della moratoria «è molto positiva. In un quadro economico che, nonostante qualche timido segnale, continua a restare difficile, è importante rispondere a un' esigenza vitale per le imprese, soprattutto di più piccola dimensione, che è quella di liquidità». Quello del credito, ha sottolineato ancora Boccia, «resta un vulnus aperto e problematico per molte aziende, in particolare per le piccole realtà del manifatturiero abbiamo la responsabilità di trovare soluzioni». Anche guardando a strumenti alternativi al credito bancario, come ha ricordato lo stesso esponente di Viale dell' Astronomia: «Fortunatamente, in una fase in cui la liquidità ancora scarseggia, gli imprenditori stanno capendo che non solo il credito, ma anche la finanza è funzione sempre più strategica». Quanto al ricorso agli strumenti prorogati ieri, dall' avvio operativo dell' iniziativa (ottobre 2013) a fine maggio, sono state accolte 25.539 domande per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 9,6 miliardi e 1,1 miliardi di maggiore liquidità a disposizione delle imprese. Guardando poi alla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 6 luglio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione distribuzione delle richieste per segmento economico, emerge che il 27% delle domande è arrivato da imprese del commercio e alberghiero, il 17,8% da quelle dell' edilizia e opere pubbliche, il 16,8% dalle aziende dell' industria, il 6,8% è riferito a imprese artigiane, il 6,2% all' agricoltura, mentre il restante 25,4% ad altri servizi. Insieme all' accordo per il credito 2013, sono stati poi prorogati a fine anno altri due strumenti a disposizione delle aziende: il plafond "Progetti Investimenti Italia" riservato alle pmi che continuano a investire nonostante la crisi, e quello "Crediti Pa" per lo smobilizzo, presso il sistema bancario e finanziario, dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Nella nota diffusa ieri l' associazione delle banche ricorda poi che l' intesa prorogata è il quarto tassello di una serie di misure avviate il 3 agosto con l' Avviso comune e proseguite con l' Accordo per il credito alle pmi (febbraio 2011) e con le Nuove misure per il credito alle pmi (febbraio 2012). Complessivamente le quattro iniziative hanno permesso la sospensione di oltre 400mila finanziamenti, per un controvalore complessivo di debito residuo di circa 115 miliardi di euro e una liquidità aggiuntiva di 23 miliardi di euro per le pmi. Mentre il plafond per gli investimenti aveva assicurato a fine 2013 (ultimo dato disponibile) 3,3 miliardi di euro di finanziamenti per un totale di 9.850 domande, di cui l' 80,4% riguarda investimenti in beni materiali concentrati soprattutto al Nord (dove è stato erogato il maggior numero di finanziamenti, il 72,7%) e tra le imprese dell' industria (che, da sole, hanno raccolto il 44,8% degli stanziamenti). © RIPRODUZIONE RISERVATA. CELESTINA DOMINELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 6 luglio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Le vie della ripresa. Pagamenti Pa, 2 miliardi dagli enti locali Pronto il decreto attuativo sui debiti delle società partecipate Da sbloccare la dote dei ministeri. Carmine Fotina Marco Mobili ROMA Se davvero il governo taglierà il traguardo del 21 settembre pagando la totalità dei debiti della Pubblica amministrazione vorrà dire che tutta una serie di variabili si è incastrata nel verso giusto. Ma, al di là delle obiettive difficoltà da superare (si veda l' articolo accanto), qualcosa nella complessa macchina attuativa sta iniziando a muoversi. È stato firmato dal ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan il decreto per favorire la cessione dei crediti certificati alle banche e, in ultima istanza, alla Cassa depositi e prestiti (anticipato dal Sole 24 Ore del 3 luglio). E, novità ulteriore, la firma di Padoan è stata apposta anche sul decreto ministeriale che stabilisce i criteri per concedere agli enti locali 2 m i l i a r d i p e r i l pagamento dei debiti nei confronti delle loro partecipate. Queste ultime, stabilisce il decreto 6 6 / 2 0 1 4 ( D l Irpef), dovranno «destinare prioritariamente» le risorse ottenute all' estinzione dei debiti vantati nei confronti delle imprese. Si tratta di una prima tranche dello stanziamento previsto dal Dl Irpef p e r i l pagamento dei debiti pari a 9,3 miliardi. I 2 miliardi, che vanno a incrementare per il 2014 il Fondo per anticipi di liquidità già previsto dal Dl 35 del 2013, sono destinati agli enti locali per tre categorie precise di debiti nei confronti delle partecipate: certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2013; debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro questo termine; debiti fuori bilancio che avevano requisiti per il riconoscimento al 31 dicembre 2013. Il decreto risulta attualmente alla Corte dei conti ma va subito detto che, per l' effettiva erogazione delle risorse, ci sarà bisogno di un passaggio supplementare: un atto che dovrà essere firmato da ministero dell' Economia e Cassa depositi e prestiti, con relativo schema di contratto tipo. Quest' ultimo atto dovrà definire la data entro la quale gli enti locali dovranno presentare la domanda di anticipazione. Gli enti locali dovranno inoltre presentare una dichiarazione che attesti crediti e debiti reciproci nei confronti delle società partecipate. Le anticipazioni precisa ancora il decreto attuativo firmato da Padoan saranno concesse entro 15 giorni dalla data ultima di presentazione delle domande, proporzionalmente e nei limiti dell' incremento per il 2014. Il provvedimento stabilisce anche le condizioni economiche che saranno applicate agli enti locali: il tasso di interesse sulle anticipazioni sarà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 6 luglio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione pari al rendimento di mercato dei Bpt a 5 anni in corso di emissione rilevato dal Tesoro alla data di pubblicazione del decreto. Una volta compiuto tutto il percorso, e giunte le risorse alle partecipate degli enti locali, andrà ovviamente verificato che la destinazione finale sia effettivamente in favore delle imprese creditrici, per debiti esigibili al 31 dicembre 2013. Su questo punto, per ora, fa testo il Dl Irpef che parla di destinazione «prioritaria» ma non «tassativa», specificando comunque che le partecipate devono comunicare agli enti interessati i pagamenti che saranno effettuati alle imprese. Il decreto ministeriale sulle partecipate sarà affiancato da altri provvedimenti, sempre a cura del Mef e preannunciati dal sottosegretario Giovanni Legnini nel corso di un convegno mercoledì scorso. Quello più importante ed atteso è il Dm che deve distribuire ulteriori 6 miliardi, tra Regioni ed enti locali. Lo schema di provvedimento è stato inviato alla Conferenza unificata che dovrebbe esaminarlo il 10 luglio. Sembra più indietro l' iter per assegnare i 550 milioni destinati ai ministeri affinché paghino i loro creditori. In questo caso, le amministrazioni stanno ancora comunicando alla Ragioneria dello Stato l' elenco dei debiti, necessario per verificare che le procedure di pagamento non finiscano per impattare sul deficit. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CARMINE FOTINA, MARCO MOBILI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 6 luglio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione INTERVENTO. Due soluzioni per le Spa di Regioni e Comuni di Linda Lanzillotta È francamente stupefacente lo stupore con cui sono stati accolti i dati sulle società pubbliche contenuti nell' ultima relazione della Corte dei Conti. Infatti è almeno dal 2007 che si va ripetendo che le società degli enti locali e delle regioni sono non meno di 7.000, numero che negli ultimi sette anni non poteva che aumentare in assenza di rimedi efficaci e cogenti. Come è noto, ma giova ricordarlo, le società locali (quelle dello Stato sono in numero molto contenuto e rispondono a logiche del tutto differenti), nate sotto la spinta della legge 142 del 1990 come forma per modernizzare la gestione dei servizi locali, hanno subito una evoluzione degenerativa per effetto di una pluralità di fattori. Innanzi tutto la "fuga dall' amministrazione" cioè la ricerca , in origine "virtuosa", di modalità più efficienti e flessibili p e r g e s t i r e i servizi locali, col tempo, ha riguardato anche le attività strumentali e le funzioni proprie degli enti locali. Di conseguenza, società pubbliche sono state via via create nei settori più svariati: dalla gestione dei musei alle pulizie, dalla progettazione urbanistica e infrastrutturale ai servizi informatici, dalle terme ai poli fieristici e congressuali , dalla gestione e manutenzione dei parchi e del verde pubblico alla gestione dei patrimoni immobiliari, o per rispondere ad ogni altra esigenza si ponesse nell' ambito del' amministrazione . Ma il fenomeno è letteralmente esploso quando attraverso la societarizzazione si sono perseguiti altri meno commendevoli obiettivi: aggiramento delle regole pubblicistiche in materia di assunzioni, occultamento del debito, elusione del patto d i stabilità, aggiramento delle procedure di gara negli appalti e negli acquisti di beni e servizi, gestione su base fiduciaria , attraverso consigli d i amministrazione e management selezionati senza criteri di professionalità bensì sulla base del criterio dell' affinità politica, di enormi fette di spesa pubblica trasferite alle società controllate attraverso i contratti di servizio. L' assenza di un confronto concorrenziale per la determinazione del costo dei servizi ha inevitabilmente prodotto una lievitazione della spesa finanziata a pie' di lista dagli enti locali, azionisti e committenti. Spesa che i cittadini sono stati chiamati a coprire con tasse e tariffe più alte. L' elenco dei tentativi, sempre falliti, per ridimensionare il fenomeno e contenerne gli aspetti degenerativi la dice lunga sulla forza degli interessi in gioco. Dal 2007 le norme approvate (ben dodici interventi legislativi!) per contenere o portare alla logica delle regole europee il settore è stato sempre travolto o dal Parlamento, o da ingannevoli referendum , o dalla Corte Costituzionale o semplicemente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28 6 luglio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione dalla mancata applicazione delle leggi cui nessun Governo ha inteso reagire. Ora si annuncia un altro rapporto ricognitivo (quello di Cottarelli) come base per un ulteriore intervento legislativo. Perchè anche questo non faccia la fine dei precedenti il tema va affrontato con chiarezza e semplicità ripartendo in due grandi categorie le società di cui si parla: da una parte quelle che gestiscono i servizi a rete (acqua, trasporti, energia, ambiente) per i quali vanno imposti processi di aggregazione intorno alle poche spa (quasi tutte quotate) che hanno in questi anni acquisito fisionomia industriale ed efficienza operativa e che possono aggregare e consolidare le piccole gestioni. Solo così sarà possibile avviare un processo finalizzato a creare anche in Italia, come avvenuto molti decenni fa in Francia e in Germania, dei players di livello europeo in grado di competere anche fuori dal nostro Paese. Tutte le altre società, cioè quelle che svolgono attività strumentali o che forniscono servizi prodotti sul mercato in regime di concorrenza, vanno chiuse, privatizzate o riassorbite all' interno delle amministrazioni attraverso processi di internazionalizzazione delle relative attività. Il fatto che una spa sia in deficit o no non può essere un indicatore per stabilire se debba sopravvivere perchè l' equilibrio dei bilanci è molto spesso fittizio e dipendente semplicemente da contratti di servizio che, in assenza di benchmark di mercato, remunerano costi, appunto, fuori mercato. È tuttavia evidente che la ristrutturazione radicale di un settore la cui produzione vale ormai circa 38 miliardi di euro miliardi di euro e occupa più di 237.000 (!) addetti avrà successo solo se, insieme, sarà affrontata con serietà la questione degli esuberi di personale che in alcune zone d' Italia sappiamo essere assai cospicui. La soluzione non può essere certo quella (prevista dal decreto D' Alia e poi inserita nella legge stabilità 2014) di trasferire alle aziende in bonis gli esuberi delle società fallite: in questo modo verrebbero affossate le poche aziende sane e non si otterrebbero i costi, non più sostenibili, per il settore pubblico . Occorre invece attivare contratti di ricollocazione che assicurino per un certo numero di anni (tra i due e i quattro) il mantenimento del reddito ai lavoratori in esubero avviandoli però alla ricerca di altre occupazioni attraverso i centri per l' impiego. Solo così sarà possibile prevedere un percorso di riduzione , graduale ma strutturale, della spesa locale e al contempo di riqualificazione di un settore di grande rilevanza economica e sociale. Senatore di Scelta civica © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 6 luglio 2014 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Architettura internettiana per riformare la burocrazia Il libro di Francesco Caio sull' agenda digitale italiana esce nel momento giusto. Mentre inizia il semestre europeo a guida italiana. E mentre il governo sceglie la guida dell' Agenzia che si occuperà della standardizzazione delle pratiche di sviluppo della tecnologia digitale nella pubblica amministrazione italiana. Caio, amministratore delegato delle Poste Italiane, è stato commissario all' agenda digitale e coautore di un rapporto sull' infrastruttura di accesso a internet per il governo presieduto da Enrico Letta. Rapporti analoghi aveva già scritto in passato per il governo inglese e per quello italiano. Conosce benissimo i motivi per cui l' Italia è in fondo a quasi tutte le classifiche registrate nello scoreboard dell' agenda digitale europea. Un paese che era all' avanguardia negli anni Novanta per uso pubblico delle tecnologie digitali, grazie soprattutto alla necessità allora sentita di modernizzare il sistema di gestione fiscale, nel corso dei primi dieci anni del Duemila invece di progredire è andato indietro. Solo gli ultimi tre governi, dal 2012 in poi, hanno ripreso a occuparsi seriamente del tema. Ma proprio la sua conoscenza profonda dei difetti del sistema italico, enfatizza il pragmatico ottimismo del quale è pervaso il libro: "Lo Stato del digitale. Come l' Italia può recuperare la leadership in Europa" (Marsilio). Il problema e l' opportunità hanno un nome: internet. L' amministrazione pubblica ha forse fatto un buon lavoro di digitalizzazione dell' esistente, ma non ha saputo interpretare internet per innovarsi in modo radicale. Ma Caio nota che la rete offre «un' occasione unica e irripetibile per costruire uno Stato più friendly, più trasparente, agile, che cosa molto meno». Una radicale innovazione è possibile. Il suo prezzo è inferiore a quello che si paga per mantenere in piedi un sistema obsoleto. E il suo ritorno va calcolato in termini di percentuali di crescita del Pil. Si potrebbe addirittura sostenere che a livello di conti pubblici e vincoli europei, la modernizzazione digitale della pubblica amministrazione coincide con una delle riforme strutturali alle quali il sistema è chiamato per avviare la rigenerazione della produttività e competitività richiesta dalle sfide macroeconomiche contemporanee: dunque il necessario investimento che serve per realizzare questa riforma strutturale potrebbe essere più facilmente concesso. Che cosa ci manca per partire in questa direzione? Manca una visione architettonica condivisa della ricostruzione digitale della pubblica amministrazione. Fondata su standard pubblici, dati aperti e interoperabilità, nella quale le applicazioni siano riusabili e il loro design sia centrato sulla comodità e facilità d' uso per il cittadino. È possibile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 6 luglio 2014 Pagina 9 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Dunque si deve fare. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 6 luglio 2014 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Aeroporti. Dopo la doppia Opa sugli scali toscani, Corporacion America punta sulla Sicilia. Gli argentini fanno rotta su Palermo Silvia Ognibene Dopo aver conquistato Firenze e Pisa, Corporacion America fa rotta su Palermo e punta a replicare in Sicilia il "modello toscano": due aeroporti vicini e complementari per vocazione, in una regione ad alto potenziale turistico, da unire e potenziare. La gara per la privatizzazione dell' aeroporto di Punta Raisi dovrebbe partire nel secondo semestre dell' anno e gli argentini di Eduardo Eurnekian, che già gestiscono lo scalo di Trapani, parteciperanno per prenderselo. «Il prossimo obiettivo in Italia è conquistare Palermo», conferma una fonte vicina alle operazioni. Secondo i dati forniti da Corporacion America, sotto la gestione argentina l' aeroporto di Trapani è passato da 250mila passeggeri a quasi due milioni, ottenendo il riconoscimento di primo scalo al mondo per efficienza rispetto ad altre strutture di medie dimensioni. Intanto, in terra toscana, si corre: l' obiettivo è presentare entro il prossimo mese di ottobre il masterplan per la fusione fra Sat e Adf, le società di gestione degli scali di Pisa e Firenze passate in mano a Corporacion America dopo la conclusione delle Opa lanciate dagli argentini. «Se non si riuscisse a centrare l' obiettivo dell' integrazione fra le due società, che resta comunque il proposito prioritario fa notare una fonte vicina agli argentini in subordine potrebbe andare bene anche la formula della holding che, di fatto, esiste già». Per il sistema aeroportuale del bacino toscano, il piano strategico elaborato dagli argentini di Corporacion America prevede in prospettiva il raggiungimento di 11,5 milioni di passeggeri di qui al 2030, 7 milioni per Pisa rispetto agli attuali quattro e mezzo (al massimo entro il 2028); per Firenze, invece, si punta più che al raddoppio, passando dagli attuali due milioni a quota 4,5. Sul versante fiorentino, tuttavia, rimane sempre da affrontare l' annosa questione della pista di atterraggio dell' Amerigo Vespucci: Corporacion America seguirà le indicazioni previste dal Pit (Piano di indirizzo territoriale) della Regione Toscana che prevede una nuova pista lunga 2mila metri ma solo a due condizioni, ovvero il via libera da parte dell' Enac e la garanzia che quella lunghezza permetta di perseguire l' obiettivo di 4,5 milioni di passeggeri a regime. Altrimenti, ci si dovrà sedere di nuovo attorno a un tavolo e ricominciare a discutere. Sul fronte pisano, invece, l' assemblea dei soci di Sat è fissata per il prossimo 30 luglio: ad Opa conclusa Corporacion America possiede il 53% del capitale e all' ordine del giorno c' è dunque la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32 6 luglio 2014 Pagina 17 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione nomina del nuovo consiglio di amministrazione e del nuovo presidente: «Dovrà essere una figura di garanzia sia per i soci pubblici che per quelli privati», per consentire l' applicazione delle strategie di sviluppo contenute nel piano strategico e, possibilmente, sedare i residui mal di pancia degli enti locali che si sono opposti al nuovo corso, anche con le carte bollate, ma poi si son dovuti arrendere. «Con l' unificazione delle società aeroportuali diamo alla Toscana una infrastruttura capace di 12 milioni di passeggeri», ha ribadito in settimana Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a proposito dell' imminente fusione tra Adf e Sat. «Pisa non deve temere Firenze e Firenze non deve temere Pisa ha aggiunto il governatore , è ora di lasciarsi alle spalle le lotte del Medioevo». © RIPRODUZIONE RISERVATA. SILVIA OGNIBENE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 6 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione IL PIANO DI INVESTIMENTI 20142016. Accelerare lo sviluppo digitale Ma è difficile investire se regole e tariffe cambiano anche retroattivamente. Marco Patuano L' Agenda digitale rappresenta una grande sfida per il Paese, nel percorso verso la ripresa economica e la modernizzazione. Una sfida che potrà essere vinta se l' Italia saprà mettere in campo un disegno di politica industriale in grado di rendere coerenti le misure del Governo per incentivare la domanda e l' offerta, la regolamentazioni dei mercati e la tutela della concorrenza. Solo così saremo in grado di cogliere le opportunità di crescita della produttività e del Pil generate dalla diffusione delle nuove reti e servizi digitali. Uno studio della Commissione europea prevede che si possano creare 20.000 nuovi posti di lavoro e 3 miliardi di crescita del Pil per ogni miliardo di euro investito in reti e servizi a banda larga e ultralarga. Per l' Italia l' impatto occupazionale degli investimenti necessari per conseguire gli obiettivi dell' Agenda digitale sarà rilevante. Telecom Italia investirà 3,4 miliardi di euro nel triennio 201416 per la realizzazione delle infrastrutture di nuova generazione (fisse, mobili e Data Center). Una importante iniezione di risorse per l' intero sistema economico nazionale, che contribuirà in modo decisivo non solo alla creazione dei nuovi posti di lavoro dell' economia digitale, ma anche alla salvaguardia degli attuali posti di lavoro della filiera (che occupa 100.000 lavoratori, di cui 53.000 in Telecom Italia) e alla crescita del fatturato delle «partite Iva» (a cui Telecom Italia contribuisce ogni anno per circa 6 miliardi di euro). Il processo di investimento nelle reti di nuova generazione è quindi stato innescato e già sta fornendo i primi importanti riscontri. Che cosa serve all' Italia per far sì che il processo avviato proceda speditamente? In primo luogo, è essenziale che il quadro delle regole che determinano la redditività degli investimenti nelle reti sia certo e prevedibile. Questo comporta la garanzia che il quadro nel quale un soggetto opera non subisca modifiche nel corso, o talvolta anche a valle, della realizzazione degli investimenti. Va purtroppo rilevato che nel corso dell' ultimo anno diverse decisioni sono andate in direzione opposta. Il contributo per il Servizio Universale fornito nel 2006 è stato azzerato da Agcom nel 2013 (7 anni dopo) in virtù di un cambio della metodologia prima vigente. Nelle ultime settimane sono state proposte riduzioni retroattive (relative agli anni 20102012) dei prezzi di accesso alla infrastruttura in rame di Telecom Italia ed è stato incrementato, sempre retroattivamente, il prezzo di interconnessione alla rete di un operatore mobile per il 2013. Il fatto che queste revisioni, frutto di difetti delle istruttorie di Agcom, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 6 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione siano realizzate expost danneggia la pianificazione degli investimenti, questo si trasforma nella indisponibilità di fondi per decine di milioni di euro e in centinaia di migliaia di mancate connessioni in fibra, provocando rallentamenti nell' implementazione dell' Agenda digitale. Guardando ai prossimi anni, decisivi per il processo di migrazione dal rame alla fibra, è auspicabile che l' Autorità concluda al più presto l' analisi di mercato 201416, rafforzando la riforma delle regole in chiave di differenziazione geografica e fornendo segnali di stabilità delle regole per un periodo superiore al triennio, più coerente con i ritorni decennali degli investimenti NGAN. Il secondo pilastro delle politiche per l' attuazione dell' Agenda digitale comprende gli interventi di stimolo della domanda di servizi digitali che nel nostro Paese risulta particolarmente debole in confronto agli altri Stati europei. Le misure da mettere in campo sono molteplici, a partire dalla completa digitalizzazione, entro tempi certi, della Pubblica amministrazione centrale e locale, che genererebbe ricadute positive sull' efficienza e sulla trasparenza della macchina pubblica, oltre che sulla «migrazione digitale» di tutte le famiglie e le imprese che interagiscono con la PP.AA. La centrale pubblica di acquisto di servizi ICT della PP.AA., la Consip, ha un ruolo chiave ed è sorprendente che nel bando per i servizi di connettività per i prossimi 7 anni, non si preveda l' utilizzo di nessun servizio di accesso a 30 o a 100 Mbit/s, al di fuori dei capoluoghi di regione, nonostante siano queste le velocità di connessione indicate dall' Agenda digitale per il 2020. Il terzo pilastro comprende gli interventi di stimolo dell' offerta di nuove reti e di nuovi servizi. Come evidenziato dal Rapporto "Caio", il piano di sviluppo ultrabroadband di Telecom Italia, che ha già coperto il 21% della popolazione, garantirà un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi dell' Agenda, portando la rete ultrabroadband fissa al 50% della popolazione e la banda ultralarga mobile all' 80% entro il 2016. Lo stesso rapporto sottolinea, però, che occorrono importanti interventi pubblici per completare il percorso. Sono necessarie misure di impatto sull' intero Paese, quali la previsione d i crediti di imposta per la realizzazione di nuove infrastrutture tlc, nonché adeguamenti della normativa che riducano i costi di realizzazione delle nuove reti. In secondo luogo, il Rapporto evidenzia che una parte del Paese non potrà essere raggiunta dalle reti ultrabroadband in assenza di interventi pubblici che consentano agli operatori privati di ottenere un' adeguata remunerazione degli investimenti nelle aree cosiddette a «fallimento di mercato». Questi interventi sono necessari per evitare l' emergere di un inaccettabile Digital Divide di seconda generazione, relativo cioè alle reti ultrabroadband. Telecom Italia è l' unico operatore privato che si sta impegnando nel Piano "Eurosud", integrando con proprie risorse i fondi pubblici per la realizzazione di infrastrutture in aree a fallimento di mercato. I soli bandi per Campania, Calabria e Molise, già assegnati a Telecom Italia, mobiliteranno, con quello per la Puglia, investimenti per oltre 375 milioni nei prossimi 15 mesi. Seguiranno i bandi per Basilicata e Sicilia. Lo sviluppo di queste aree deve proseguire, con una rapida approvazione dell' Accordo di partenariato 20142020 e un tempestivo avvio delle procedure di impiego dei nuovi fondi pubblici europei e nazionali per lo sviluppo ultrabroadband. Considerando l' elevata entità degli investimenti richiesti dall' Agenda digitale, è essenziale la componente pubblica degli investimenti possa beneficiare di un' esclusione dei vincoli del fiscal compact. Telecom Italia è un grande operatore, il quinto in Europa e il quindicesimo nel mondo, ed è l' unico soggetto privato che sta attuando un piano di investimenti in NGAN (Next Generation Access Network) di dimensione nazionale, nonostante un quadro regolamentare ancora incerto e politiche di incentivo della domanda e dell' offerta ancora in fase di definizione. Non si comprende, quindi, la ragione per prospettare illegittimi interventi pubblici nelle aree dove i privati stanno già investendo o hanno pianificato i loro investimenti, o interventi di separazione e nazionalizzazione della rete di Telecom Italia. Interventi non previsti dall' ordinamento europeo e nazionale che comporterebbero uno spreco di risorse pubbliche e disincentiverebbero gli investimenti privati. Il gap che l' Italia ha accumulato nel processo di digitalizzazione può essere colmato solo se si passa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 6 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione dalle parole all' azione. L' Italia ha le risorse per emergere come Paese leader nella transizione al digitale. Ma occorre fare presto. Serve un Progetto Paese a cui possano fare riferimento le diverse componenti delle politiche pubbliche. La presidenza italiana del Consiglio europeo è una straordinaria occasione per rilanciare l' intera Europa nel percorso della digitalizzazione e della crescita. Ma è anche una opportunità per recuperare il terreno perduto lungo il percorso virtuoso dello sviluppo dell' economia digitale del Paese. Marco Patuano è ceo di Telecom Italia © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 6 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione AZIONE DI GOVERNO. Riformare la Pa è privatizzare (e viceversa) Per riformare la Pa il governo Renzi ha introdotto una certa mobilità dei dipendenti e promosso un largo ricambio generazionale dal basso. Ha scelto cioè meccanismi che agiscono dall' interno: buoni per rompere dipendenze e incrostazioni, c' è da dubitare che siano adeguati a far prevalere le ragioni dell' efficienza su quelle della propria convenienza. L' efficienza si può definire solo con un riferimento esterno, alle convenienze degli altri, di quelli che stanno dall' altra parte dello sportello. Non c' è coscienza individuale, non accordo collettivo, non questionari scambiati con gli utenti che serva a fare quello che la concorrenza sul mercato fa automaticamente: scoprire quanto valgono beni e servizi. Per A. Gambardella e G. Tabellini (Il Sole 24 Ore del 22 giugno), sarebbe poco importante se a sviluppare le infrastrutture che aspettiamo dall' epoca dello "sportello del cittadino" (1988) fossero informatici di Google o di Poste Italiane. Si tratta invece di una differenza essenziale perché diversi che più non si potrebbe sono gli ambienti in cui sono cresciuti: nel primo "solo i paranoici sopravvivono", nel secondo in cui la sopravvivenza dipende dal potere del sindacato. Questa è la ragione per cui le privatizzazioni (e le varie forme di outsourcing) non sono un capitolo a se stante dell' agenda di governo, ma sono il capitolo finale del processo di riforma della Pa. Se si parte dalla difficoltà di definire senza riferimenti al mercato un "dover essere" della Pa, se si prende atto che in Italia questa difficoltà è ancora maggiore per ragioni che interessano lo storico più che il politico, la logica conclusione è adottare un criterio molto restrittivo nella definizione dei servizi che lo Stato vuole erogare in proprio, nel decidere quali reingegnerizzare tenendoli all' interno e quali rimettendoli al mercato. Compito da fare non in modo meccanico, che richiede un lavoro di fino, per ridisegnare prestazioni, accorpare funzioni, semplificare procedure. Quando ci sono grossi blocchi già ben individuati, la cosa apparentemente è più facile: una facilità è ottenuta perlopiù con mancata chiarezza. Penso ad esempio a Poste e Rai: non sono, la prima un modo di far cassa senza far gridare troppo i sindacati, la seconda una stagionata gatta da pelare senza far gridare troppo i politici. L' una e l' altra vanno considerate come momenti della riforma della Pa. Quanto alle Poste, ormai per lettera viaggiano quasi solo più le fatture private, o le multe e le cartelle; tanto che si pensa di fare le consegne solo a giorni alterni. Nei pacchi e nella logistica la quota di mercato di Poste Italiane è inferiore al 10%. Poste aveva 14.000 sportelli (circa 3 volte gli sportelli di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 6 luglio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Intesa) dove raccoglie, ben remunerata, il risparmio postale per conto della Cdp. Le Poste traggono ma maggior parte dei ricavi dalle assicurazioni sulla vita. I sussidi incrociati di solito nascondono inefficienze. Il governo può anche decidere di tenere le cose come stanno e di non aprire una partita con i sindacati. Ma non può vendere il 40% di quella inefficienza senza rendere esplicito che cosa intende fare del restante. Se non lo fa, con le sue decisioni crea ostacoli che renderanno impossibile eliminarla in futuro. Sarebbe il colmo se un governo che fa della trasparenza la sua bandiera passasse ai futuri governi il testimone della sua opacità. Quanto alla Rai, può darsi che la proposta, avanzata su queste colonne, di finanziare alcune reti con il solo canone, altre con la sola pubblicità sia, come scrive Aldo Grasso sul Corriere (Il deficit culturale che opprima la Rai, 19 giugno) «una mezza sciocchezza». Il problema è individuare una saggezza quasi intera. La Rai ricava 1.700 milioni dal canone e 700 dalla pubblicità. Se recuperasse il canone evaso, finanzierebbe il problema invece di risolverlo; se ottenesse un maggiore affollamento pubblicitario lo farebbe finanziare dai concorrenti. Se consideriamo la Rai come uno dei problemi della Pa, e applichiamo il criterio generale di definire non il "dover essere" dei dipendenti, ma i servizi che lo Stato vuole erogare in proprio, diventa immediato chiedersi: il canone serve a tenere in piedi il carrozzone o a fornire servizi diversi da quelli che si trovano gratis? Quanti canali sono necessari per un servizio che fornisca ai cittadini un' identità nazionale, comprensiva magari di un sostegno alla creazione di fiction, purché realizzate con le strutture umane e fisiche di cui la Rai si è dotata? Il resto, liberato dalle bardature politiche, si guadagni da vivere con la pubblicità, come i suoi concorrenti, e si prepari a vivere senza sostegno dello stato: non sarebbe una gran sciocchezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 6 luglio 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione gian antonio stella. Burocrazia extraterrestre Perché la pubblica amministrazione si rivolge al cittadino con un vocabolario degno dei migliori calembour di Totò? Roberto Escobar La ruota non può avere spigoli, né esser triangolare. Perspicuo e lungimirante, così stabilisce il Codice della strada. Anzi, così ce ne cerziora (termine messo a verbale al Consiglio comunale d i Venezia, nel gennaio 2013). I problemi nascono quando si passa alle frecce e ai fari delle moto. Qui, 75 pagine della Gazzetta Ufficiale non ci cerziorano per niente: «la visibilità della superficie illuminante, anche nelle zone che non sembrano illuminate nella direzione d' osservazione considerata, deve essere assicurata all' interno di uno spazio divergente delimitato da generatrici che seguono il perimetro della superficie illuminata», naturalmente quando si sia considerato «il contorno della proiezione della superficie illuminante su un piano trasversale tangente alla parte anteriore del trasparente del proiettore abbagliante». Di queste contorsioni linguistiche, e di molto altro, è zeppo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, che Gian Antonio Stella dedica alle malefatte tragicomiche delle burocrazie più diverse, e più perverse. I burocrati non son tutti uguali, avverte Stella nelle prime pagine, forse per non spaventarci. Ma quel che segue è una raccolta d' orrori, sintomo quasi certo di sadismo istituzionale («Il termine di cui all' articolo 8, comma 4, del decretolegge 2 marzo 1989, n. 65, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 1989, n. 155, già differito al 28 febbraio 1992 dall' articolo 3, comma i, del decretolegge 1° ottobre 1991, n. 377»), e talvolta anche di un' intrinseca genialità comicolinguistica che s' avvicina al «lei dica duca, io dico dica» del grande Totò («La somma delle masse massime tecnicamente ammesse deve essere pari o superiore alla massa massima tecnicamente ammessa»). Vi vien da sorridere? Allora provate voi a essere ben vivi, e a doverne convincere un burocrate che un timbro qualunque induce a considerarvi morti. Oppure, provate voi a dimostrare che vostro nonno, disperso in Russia da più di settant' anni, è morto non solo di fatto, poveruomo, ma anche di diritto. Se poi vi capita di riacquistare la vista ammesso che l' abbiate persa , non vi venga mai in mente di chiedere all' Inps che non vi versi più la relativa pensione d' invalidità. Siate coerenti. Ciechi eravate e ciechi avete l' obbligo di restare. Naturalmente, se non l' avete riacquistata, la vista, anno dopo anno qualche funzionario vi obbligherà a dimostrargli per via documentale che siete ancora ciechi. In ogni caso, qualunque cosa gli chiediate, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 6 luglio 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione dovrete prima assicurarvi che il termine relativo non sia elasso, qualunque cosa la parola significhi. E ritenetevi fortunati se non ve la dovrete vedere con «reversali da attergare a disdetta», e tanto meno con «somme da ripetere o scomputare nella fattispecie dell' impossidenza del diritto irrefragabile». Perché i burocrati si impegnano ad appesantirci la vita con la potenza distruttrice di una barbarica «calata dei Timbri», per dirla con Ennio Flaiano? E perché, non contenti, decidono di scrivere e parlare una altrettanto barbarica antilingua, per dirla con Italo Calvino? Il già ricordato sadismo non basta a spiegarlo, almeno non completamente. Il nocciolo della questione sta forse in quello che per molti è la natura profonda del potere. Per capirci, usiamo la metafora del ponte, e delle due rive che ne sono messe in collegamento. Se ce lo lasciassero tranquillamente attraversare, come è suggerito dal l' indole stessa del manufatto, la nostra vita ne sarebbe migliorata. Ma se qualcuno ci si mette proprio a metà, e decide come, con quali documenti e a quale prezzo ci è lecito passare, allora ne è migliorata di molto la sua, di vita. Questo pare sia il potere, nella sua forma più rozza ma anche più diffusa: mettersi in mezzo, diventando indispensabili. Con tutta evidenza, il mettersi in mezzo burocratico non è solo materiale, logistico, ma è anche linguistico. Lo sapeva bene Don Abbondio, che di latinorum campava. E lo sa anche quel personaggio di Trilussa per il quale «Se vôi l' ammirazzione de l' amichi nun faje capì mai quelo che dichi». Insomma, se fra il diritto del cittadino e il dovere dell' amministrazione pubblica si infila la prepotenza di un elasso o di un attergare, il dominio (impunito) del burocrate ne esce cerziorato. Senza contare che la lentezza che ne viene imporrà alla politica di inventarsi nuove regole che sveltiscano e semplifichino, e che ovviamente torneranno a incrementare il latinorum della burocrazia. C' è modo di sconfiggere questo potere di interposizione parassitaria, che grava su di noi in termini di denaro, tempo, salute mentale? Ci han provato in molti, ai tempi suoi addirittura Napoleone. Ma nessuno ce l' ha fatta, nemmeno un rivoluzionario come Che Guevara. Si segnala peraltro il caso dell' allora ministro Roberto Calderoli che, vestito da pompiere, diede fuoco così disse a 375.000 leggi inutili: cioè, a circa 350.000 più di quelle davvero promulgate dal Parlamento italiano dall' Unità in avanti. E fu quello il giorno in cui alle ruote fu permesso d' esser triangolari. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gian Antonio Stella, Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, Feltrinelli, Milano, pagg. 190, 15,00. ROBERTO ESCOBAR Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 6 luglio 2014 Pagina 32 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione artescambio. La collezione Northumberland Il 9 luglio Sotheby' s disperde 17 grandi opere provenienti dai castelli di Alnwick e Syon. Capolavori del Rinascimento e del Barocco offerti il 10 luglio anche da Christie' s. Marina Mojana I Duchi di Northumberland sono un pezzo di Inghilterra. Tra i pari del Regno di Gran Bretagna, avevano origini normanne; nei secoli, però, si sono estinti due volte. Il titolo attuale fu creato per la terza volta nel 1766, per gli eredi della famiglia Percy, estranei ai precedenti casati. Il primo duca della terza creazione fu, dunque, Hugh Percy (17141786), grande collezionista e appassionato d' arte, di viaggi e di cavalli. Da lui discende George Algernon Percy (1956), XII Duca di Northumberland, che nel 1984 generò l' erede George Dominic Percy (Earl Percy). Gli ultimi duchi di Northumberland hanno deciso di alienare parte del loro ingente patrimonio artistico, custodito nelle due residenze storiche più celebri, il Castello di Alnwick e Syon House. Qui, per più di 500 anni, si è conservata intatta una delle più belle collezioni private del mondo, ma si sa, sono tempi duri anche per un pari d' Inghilterra e così, il prossimo 9 luglio, Sotheby' s Londra metterà in vendita 17 capolavori provenienti dalle celebri dimore di Alnwick e Syon. L' occasione è la quinta edizione di Treasures, asta riservata esclusivamente alle arti decorative di eccellente qualità, agli oggetti di virtù, a sculture, mobili, argenti e orologi antichi degni di stare in un museo. L' idea di organizzare questo genere di incanto venne, per la prima volta, a Christie' s nel 2008; la chiamò Exceptional Sale e fu un successo di incassi. L' anno dopo seguì immancabilmente la risposta di Sotheby' s, con l' asta "gemella" denominata Tresaures e da allora ogni estate, nei primi giorni di luglio, le due major si sfidano a colpi di marmi greci, sculture romane, stipi delle meraviglie, commode e smalti francesi dalla provenienza altisonante. Da Sotheby' s, dunque, il Duca di Northumberland disperderà sul mercato 17 opere che raccontano oltre due millenni di storia dell' arte: da una sublime figura in marmo di Afrodite, scolpita nella prima decade dell' Impero romano e stimata 46 milioni di sterline, fino a preziosi cabinets italiani in pietre dure. L' intero catalogo conta 60 lotti, tra i quali opere appartenute alla Duchessa du Berry, al Duca di Argyll, ai Granduchi di Toscana e a Napoleone. Dalla vendita si attende un incasso di circa 13 milioni di sterline. Star dell' asta è la statua di Afrodite, dea dell' amore (la Venere dei Romani), che il primo Duca Hugh Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 6 luglio 2014 Pagina 32 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Percy acquistò nel 1773, durante uno dei suoi Gran Tour in Italia; un documento della fine del XVI secolo la ricorda, infatti, nel giardino romano di Palazzo Cesi (poi demolito). La statua monumentale, alta due metri, fu destinata alla grande hall di Syon House, dove è rimasta per 241 anni. Il duca ha deciso di alienarla forse rassicurato da una recente scoperta nei pressi di Napoli, dove nel 2005 fu ritrovata una statua gemella, copia romana di un marmo greco del V secolo a.C. Tra le opere entrate in collezione grazie al gusto e alla cultura del primo Duca di Northumberland sarà in asta anche un cassettone in mogano destinato ad arredare la tenuta di Stanwick Park, nello Yorkshire, che il Duca fece ristrutturare tra il 1733 e il 1739. Realizzato nel 1740, su disegno dell' architetto William Kent, era un pezzo di design contemporaneo del tempo. La Duchessa Elisabetta, moglie di Hugh Percy, lo descrive in una lettera del 1740, introducendo per la prima volta in Inghilterra il termine francese commode, per indicare un mobile in mogano a più cassetti. Tra stipi in pietre dure e smalti di Limoges spicca in asta una scultura in marmo bianco di Lorenzo Bartolini (17771850), che nel 1820 scolpisce a Firenze il gruppo, alto 170 cm, con Le due sorelle Campbell che ballano il valzer. Di proprietà dei discendenti del VI Duca di Argyll ed esposta a Edimburgo, alla National Gallery of Scotland dal 1991 fino al 2013, l' opera è stimata 300mila500mila sterline. Anche la Exceptional Sale proposta da Christie' s il giorno successivo, 10 luglio, fa leva su opere custodite per secoli in prestigiose collezioni aristocratiche europee e realizzate con straordinaria maestria. In vendita sono 58 capolavori del Rinascimento e del Barocco, tra cui un set di sedie realizzate da Thomas Chippendale nella sua bottega di St Martin Lane (150.000250.000£), un tappeto Savonnerie disegnato da Pierre Josse Perrot per il Re Luigi XV (500.000800.000£) e una scultura in bronzo del Gianbologna (15291608) raffigurante Il ratto delle Sabine. L' opera, una delle tre sole firmate al mondo, era stata venduta da Christie' s Londra nel 1989 per 2.750.000£. Adesso torna sul mercato per 35 milioni. Dall' asta si attende un incasso complessivo di 18 milioni di sterline. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARINA MOJANA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 6 luglio 2014 Pagina 33 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione verona. Veronese torna in patria L' omaggio della città al pittore Paolo Caliari (15281588): una spettacolare rassegna allestita alla Gran Guardia con oltre 100 opere tra disegni e tele (alcune di dimensioni colossali) Paola Marini e Bernard Aikema Grazie al supporto corale di prestatori e sostenitori, e alle monumentali sale della Gran Guardia, Verona, la città natale di Paolo Veronese (15281588), è riuscita a rendere un degno omaggio alla grandezza di questo suo illustre concittadino. L' esposizione aperta ieri e dedicata a due amici scomparsi, Terisio Pignatti e W. R. Rearick intende offrire una particolare lettura del maestro: affianca i disegni ai dipinti, propone novità e proposte critiche, segue un tracciato monografico, insiste nel fare apprezzare la spettacolarità delle invenzioni e il fascino dei colori di Paolo. Il percorso si articola in sei sezioni che trovano stretta corrispondenza nel catalogo edito da Electa: la giovinezza, il rapporto con l' architettura e la decorazione, la committenza, i miti e le allegorie, la religiosità e l' officina. Nel chiaro allestimento di Alba Di Lieto e Nicola Brunelli, i disegni vengono proposti come «spina dorsale» del ragionamento, in teche che garantiscono ai delicati fogli adeguate condizioni di luce e, al tempo stesso, il rapporto visivo con i temi e i dipinti con cui stanno in relazione. La presenza di ciascuna opera è stata ricercata con precisione e ognuna è preziosa, ma eccezionali sono le tredici concesse dal Louvre, i dodici fogli prestati dal Kupferstichkabinett di Berlino, i cinque dipinti inviati dalla National Gallery di Londra, cinque tele e una scultura prestati dalla Soprintendenza di Venezia, la Cena in Casa di Simone della Sabauda di Torino. Quest' ultima, dipinta per Verona, costituisce il punto d' arrivo della formazione di Veronese. La mostra si apre con la proposta che sia Paolo Veronese il pittore diciottenne di Ham House, ritratto probabilmente da Antonio Badile nel 1546, e prosegue accostando alla Maddalena di Londra due rari modelletti, la Deposizione di Castelvecchio e la Pala Bevilacqua, sua prima opera documentata. L' eccezionale Marco Curzio di Vienna, le quattro Virtù su tavola dalla chiesa veneziana San Sebastiano, le tele che forse ornavano il soffitto di un palazzo palladiano, con la Temperanza strappata nell' Ottocento dalla villa Soranzo a Castelfranco Veneto, aprono sulle prime imprese decorative, in cui Paolo era affiancato da un piccolo gruppo di artisti veronesi che, dice Vasari, Michele Sanmicheli «amava Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 6 luglio 2014 Pagina 33 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione come figliuoli». Alcuni di loro furono invitati con lui a realizzare quattro pale per il Duomo di Mantova, ciclo di cui fa parte il Sant' Antonio ora a Caen. Tra le primizie degli esordi, anche il ritratto di Collaltino Collalto. A questo punto il percorso intreccia committenza, rapporti con l' architettura, declinazioni della religiosità. Tra le poche assenze dolorose vi è il ritratto di Daniele Barbaro, che fu il vero motore, con Andrea Palladio, del prender forma di straordinarie architetture illusionisticamente dipinte da parte di un artista come Veronese, educato alla sensibilità per i fatti costruttivi. Da questo specifico aspetto deriva il sottotitolo della mostra. Se la Bella Nani è davvero Giustiniana Giustinian, moglie di Marcantonio Barbaro, per suo tramite un forte richiamo alla villa di Maser sarà presente. Alle ante dell' organo della chiesa veneziana di San Geminiano, abbiamo accostato il busto del parroco Benedetto Manzini, che Paolo ritrae in uno dei santi; la scultura è opera di Alessandro Vittoria, a sua volta soggetto del quadro veronesiano del Metropolitan esposto a fianco. Le tele della sala successiva testimoniano le diverse funzioni del dipinto religioso, dal quadro per un refettorio conventuale alle pale d' altare, dal telero da "portego" al piccolo formato di squisita fattura, più volte replicati per raffinati collezionisti. Gli eccezionali prestiti delle quattro Allegorie della National Gallery di Londra e del Ratto d' Europa del Palazzo Ducale di Venezia contribuiscono a rendere superbo il capitolo dell' esposizione dedicato a «Miti e Allegorie», mentre un' ampia selezione di disegni (ma non solo) permette di richiamare l' attività di Paolo come pittore di Stato, creatore dell' immagine ufficiale della Repubblica di Venezia. La sezione seguente dimostra quanto fosse intenso, colto e originale il sentimento religioso di cui Veronese seppe farsi interprete, in sintonia con il dibattito del suo tempo. Abituato a confrontarsi con la dimensione monumentale dell' architettura, oltre che a emularla illusionisticamente, Paolo lavorò fin dagli esordi con colleghi, collaboratori, assistenti. La mostra si conclude con un' indagine sugli «Haeredes Pauli», la firma creata dal fratello Benedetto e dai figli Gabriele e Carletto dopo la morte del maestro sessantenne, nel 1588. Essa è imperniata sulla Cena in casa di Levi proveniente da San Giacomo alla Giudecca, grandissima tela restaurata per l' occasione da Barbara Ferriani ed estrema testimonianza di quei Conviti che furono una specialità riconosciuta di Veronese, e che gli procurarono anche l' attenzione dell' Inquisizione, a cui, come noto, egli rispose orgogliosamente ribadendo la libertà creativa dell' artista. Persona moderata e operosa come raccontano i biografi a partire da Carlo Ridolfi Paolo fu attento e oculato nell' investire i propri guadagni e nel portare avanti gli interessi familiari. Nessuno meglio di lui espresse i valori e le attese della società in cui viveva, inserendo le sue tele e i suoi affreschi a completamento della nuova architettura con cui Michele Sanmicheli, Sansovino, Palladio trasformarono il volto di un' intera regione, dove trentadue siti offrono ancora oggi la possibilità di ritrovarlo e ammirarlo. E l' itinerario prende avvio proprio a Verona, dallo spettacolare Martirio di san Giorgio dipinto per la chiesa di San Giorgio in Braida. Numerose altre novità infine, emergeranno dal convegno promosso dall' Università di Verona dal 25 al 27 settembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44
© Copyright 2024 ExpyDoc