Fondi pensione integrativa

Associazione Nazionale SINDACATO Professionisti Sanitari della Funzione Infermieristica
Indirizzi internet: www.nursingup.it (con accesso ai siti regionali)
E/Mail [email protected]
Roma, 01 febbraio 2014
Ai dirigenti sindacali ed a tutti gli associati
FONDI DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PUBBLICI , MA COSA SONO UN
ASSALTO ALLA DILIGENZA ?
“ Per noi, aderire a questi fondi non conviene e vi spieghiamo alcuni perché “
Ormai partono uno dopo l’altro, sono i Fondi di previdenza complementare
volontaria nel pubblico impiego.
Tutti sanno che i fondi pensione di questo tipo vengono co/gestiti dalla parte
pubblica e dai sindacati. Ovviamente agli ultimi è stato attribuito un ruolo
determinante nella gestione dei fondi.
Certo, perché si parla della gestione di fondi che valgono soldi e potere !
Ma in tutto questo, viene garantita una dignitosa difesa dei diritti dei lavoratori ?
Bisognerebbe chiederlo ad ARAN e a quei sindacati che dalle comode poltrone dei Consigli
di Amministrazione guidano questa grande macchina , bisognerebbe chiedere loro se è
realmente conveniente per i lavoratori l’adesione a un fondo di previdenza
complementare come quelli che ci sono oggi in giro .
Al di la di questo, noi la nostra impressione ce la siamo fatta !
Aderire non conviene !
Sempre aperti e disponibili a ricrederci , se qualcuno vorrà e saprà dimostrarci
formalmente che le nostre impressioni sono sbagliate, abbiamo voluto cimentarci in alcuni
particolari approfondimenti sulla materia, complice anche un lavoro di fonte Confederale
CSE. Alla fine, senza nessuna presunzione di conoscenza assoluta, ci pare di aver capito
quanto segue:
- L’adesione ai fondi di previdenza complementare è volontaria ma
irreversibile, questo dovrebbe significare che si può entrare in qualsiasi
momento ma non si può uscirne . Se questo è vero, i soldi che ha versato una
persona che ci ripensa e decide di uscire in un secondo momento che fine
fanno???
E poi, per i dipendenti privati le rendite o le pensioni integrative pare che vengano
tassate al 15% massimo, con l’aliquota che si abbassa per ogni anno di servizio fino ad
arrivare al 9%. Tutto questo però ci sembra di aver capito che non avviene per i
dipendenti pubblici , si perché per loro la pensione integrativa dovrebbe far
cumulo con il reddito e quindi viene tassata all’aliquota marginale più alta.
Ma allora dove si trova la convenienza???
Inoltre, ci sono alcune altre “cosine di cui parlare ” , come ad esempio l’evidenza che i
costi di funzionamento dei fondi pensione integrativa, tipo stipendi e gettoni
di presenza per i componenti del Consiglio di Amministrazione (dei
consiglieri
circa la metà sono sindacalisti di nomina delle relative
organizzazioni ) li pagano i lavoratori .
Insomma, solo questo ci basta e non abbiamo avuto bisogno di approfondire
ulteriormente per convincerci che se vogliamo fare realmente gli interessi dei
colleghi “ dobbiamo sconsigliare loro di aderire a fondi di questo tipo”.
Bisogna chiedersi, tutti assieme, quale sia il vero scopo di chi vuole a tutti i costi
questi fondi se non la gestione di una consistente parte del sistema pensionistico
pubblico dopo averlo privatizzato.
In allegato si invia l’opuscolo elaborato a cura del Dipartimento Politiche Previdenziali e
Assistenziali CSE.
Nursing Up