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Celiachia e intolleranze: guida ad una
contraccezione sicura
Dott.ssa Marilena Iasevoli
La celiachia è una patologia autoimmune con predisposizione genetica che genera una intolleranza
permanente ad una specifica componente del glutine: la gliadina, un insieme di proteine contenute in
numerosi cereali, tra i più comuni troviamo il frumento, il farro, l’orzo, il
kamut e la segale; di conseguenza il glutine è contenuto negli alimenti di
maggior consumo quali pasta, pane, pizza, biscotti, ecc. Quando la
persona celiaca ingerisce glutine, il sistema immunitario si attiva in
modo anomalo poiché lo identifica erroneamente come tossico per
l’organismo, generando una reazione di rifiuto - così come accade per
virus e batteri - che causa danni all' intestino e una produzione di
autoanticorpi. I sintomi della celiachia variano da caso a caso, nei bambini interessano maggiormente il
tratto digerente (dissenteria, costipazione, perdita di peso, ecc.), mentre negli adulti la patologia si può
manifestare anche la comparsa di anemia, osteoporosi ed insensibilità
agli arti, irregolarità dei cicli mestruali, stanchezza, irritazioni della pelle,
crampi muscolari. Molti di questi sintomi si presentano a causa del
malassorbimento delle sostanze nutritive, questo deficit deriva proprio
dall’atrofia dei villi intestinali danneggiati dall’assunzione di glutine o di
cibi che non lo conterrebbero ma ne sono contaminati poiché preparati in
ambienti dove vengono cotti alimenti con glutine o prodotti in
stabilimenti che lavorano frumenti e derivati. Inoltre l’attivazione
immunitaria può portare a sviluppare malattie che interessano molti
organi e apparati come diabete mellito tipo1, tiroidite di Hashimoto,
aftosi, vitiligine, lupus eritematosa sistemico, depressione, infertilità, aborti spontanei (per l’elenco
completo vedi Tab. 1). Esiste anche un tipo di celiachia detta “silente” ovvero la patologia si presenta in
forma asintomatica, arrecando comunque gli stessi gravi danni alla mucosa intestinale; di solito in
queste persone la celiachia viene diagnosticata per caso o perché esse si sottopongono agli esami
avendo parenti celiaci.
A proposito degli esami ai quali sottoporsi, molti pensano che la gastroscopia sia l’unica modalità per la
diagnosi, invece la prima indagine a cui sottoporsi è un prelievo di sangue per la ricerca degli anticorpi
antitransglutaminasi IgA (abtTg IgA) e il dosaggio delle immunoglobuline IgA totali. In caso di positività
di questi si procede con la ricerca degli anticorpi antiendomisio (EMA) e soltanto in caso di positività di
entrambi, si procede con la biopsia intestinale, necessaria per la certificazione da presentare presso la
propria ASL al fine di ricevere il sussidio statale per comprare prodotti aglutinati.
Attualmente non esiste una cura per la celiachia, il paziente deve per cui seguire una dieta senza
glutine per tutta la vita, grazie a ciò i villi intestinali, tranne in casi rari, si riparano e
possono tornare ad eseguire normalmente la loro funzione di assorbire le sostanze
nutritive, lo stesso non vale però per le patologie che possono derivare dalla
celiachia, sulle quali la dieta aglutinata non ha effetto regressivo.
I sintomi della celiachia si possono ravvisare anche nella cosiddetta “sensibilità” al glutine, con la
differenza che tale condizione potrebbe essere transitoria e scomparire grazie ad una dieta priva
glutine.
Le intolleranze alimentari, tra le più frequenti anche quella al lattosio, sono sempre più diffuse e le cifre
sottostimate poiché non tutti riconoscono i sintomi oppure li sottovalutano e non si rivolgono al
medico; esse possono comparire durante tutto l’arco della vita, in seguito a problemi intestinali,
infezioni, traumi fisici, disfunzioni ormonali, ma anche eventi stressanti, ansia e forti emozioni possono
contribuire in modo incisivo ad una debilitazione del sistema immunitario, situazione che potrebbe
portare all’insorgere di una intolleranza alimentare.
La maggior parte delle donne utilizza come contraccettivo la pillola anticoncezionale, ma quando si
soffre di una intolleranza alimentare, il malassorbimento non riguarda solo
le sostanze nutritive dei cibi che vengono ingeriti, esso inficia anche
l’effetto dei farmaci assunti oralmente, per cui - in particolare nei casi in
cui sono presenti episodi di dissenteria - il rischio è che la pillola peggiori i
disturbi gastrointestinali oppure diminuisca la sua efficacia provocando
fastidiosi sintomi quali perdite e irregolarità nel ciclo mestruale. Il malassorbimento potrebbe anche
creare una tale irregolarità nell’assunzione da far perdere totalmente l’efficacia contraccettiva.
Di solito, in queste circostanze la scelta migliore potrebbe essere un contraccettivo per uso vaginale,
come l’anello, oppure con sistema trans dermico, come il cerotto, poiché essi rilasciano direttamente
gli ormoni nel sangue senza passare dall’intestino.
Risulta per cui opportuno, nel caso in cui si sospetti di soffrire di una qualche intolleranza, rivolgersi al
proprio medico per i dovuti accertamenti e poi al ginecologo per valutare il metodo contraccettivo più
efficace e soddisfacente per la paziente e le sue esigenze.
Tab. 1
SINTOMI E PATOLOGIE FREQUENTEMENTE ASSOCIATI A MALATTIA CELIACA (FONTE UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI S ALERNO )
Sintomi e segni legati al malassorbimento
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Diarrea
Steatorrea
Borborigmi
Meteorismo
Distensione addominale
Fatica cronica
Perdita di peso
Crampi addominali
Anemia sideropenica
Anemia de deficit di vit. B12 e acido
folico
Artralgie e artriti
Osteopenia ,osteoporosi
Osteomalacia e rachitismo (raramente)
Bassa statura e/o magrezza
Sintomi e segni da alterata motilità
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Stipsi
Vomito
Rigurgiti
Disfagia
Dolore epigastrico
Bruciore di stomaco
Malattie autoimmuni associate
 Diabete mellito tipo1
 Tiroidite di Hashimoto
 Morbo di Graves
 Epatite autoimmune tipo 1 e 2
 Cirrosi biliare primitiva
 Colangite sclerosante
 Alopecia
 Aftosi
 Vitiligine
 Morbo di Addinson
 Dermatite erpetiforme
 Deficit di IgA
 Gastrite atrofica autoimmune
 Anemia emolitica autoimmune
 Artrite reumatoide
 Lupus eritematosa sistemico
 Poliomiosite
 Sindrome di Sjogren
 Miastenia gravis
 Ipoplasia dello smalto dentario
Malattie associate
 Emicrania
 Mioclono
 Sclerosi multipla
 Atrofia cerebrale
 Atassia cerebellare
 Neuropatia periferica
 Epilessia con o senza calcificazioni
cerebrali
 Cardiomiopatia dilatativi
 Sarcoidosi
 Atopia
 Depressione
 Malattie infiammatorie croniche
 Menarca tardivo, menopausa precoce
 Infertilità
 Aborti ricorrenti