Mondo aperto – Offene Welt e.V. Corso di introduzione alla storia tedesca, lezione n. 9: “La nazione divisa 1: L’era Adenauer (1945-1967)” Köln, Zugweg 22, Sonntag den 26.10.2014, 12.00 Docente : Rocco Lioy Uscita distrutta materialmente e discreditata moralmente dal secondo conflitto mondiale la Germania entrava in uno dei momenti più difficili della propria storia. Divisa in quattro settori di occupazione, la Germania cessava di esistere come entità statale sovrana ed unitaria. Gli alleati, dopo aver trovato nella lotta al nazismo il denominatore comune, lo smarriscono subito dopo la vittoria, quando si tratta di mettersi d’accordo sul destino della Germania. È l’inizio della guerra fredda che porterà inevitabilmente alla fondazione, nel 1949, di due stati tedeschi integrati in blocchi geopolitici contrapposti : La Repubblica Federale Tedesca in quello occidentale capeggiato dagli USA, e la Repubblica Democratica Tedesca in quello sovietico capeggiato dall’URSS. Il neo cancelliere della Repubblica Federale, l’ex sindaco di Colonia Konrad Adenauer sfrutta ad arte i limitati margini di manovra a sua disposizione e riesce prima grazie agli aiuti del piano Marshall a ricostruire il Paese e poi grazie all’azione sagace del ministro dell’economia Erhard a farlo entrare in un periodo di rapida e vertiginosa crescita economica : è il miracolo economico tedesco. La Repubblica Democratica Tedesca ha molte più difficoltà a far ripartire l’economia, non solo per la mancanza di aiuti americani ma anche perchè i sovietici saccheggiano il loro settore di occupazione fin dentro gli anni 50. Ne segue la rivolta della popolazione, repressa nel sangue dai carri armati sovietici il 17 giugno 1953. La politica della contrapposizione dei blocchi sfocia nella definitiva separazione dei due stati tedeschi, simboleggiata dalla costruzione del muro di Berlino nell’agosto 1961. Alla morte di Adenauer, avvenuta nel 1967, si chiudeva con successo la fase della ricostruzione, ma rimaneva ai tedeschi non solo un paese diviso tra blocchi ma anche un compito ancora tutto da affrontare : fare i conti con il passato nazista. Für das im zweiten Weltkrieg materiell zerstört und moralisch diskreditiertes Deutschland begann nun eine der schwierigsten Zeiten seiner Geschichte. Aufgeteilt in vier Besatzungssektoren, hörte es auf als einheitliches und souveränes Staatsgebilde zu existieren. Nachdem die Alliierten im Kampf gegen den Nazismus den gemeinsamen Nenner gefunden hatten, verlieren sie ihn unmittelbar nach dem Sieg, als es darum ging, über Deutschlands Zukunft zu entscheiden. Der Beginn des kalten Krieges führt unausweichlich zur Bildung von zwei deutschen Staaten, auf der westlichen Seite die Bundesrepublik Deutschland mit den USA als Hegemonialmacht, und auf der östlichen Seite die Deutsche Demokratische Republik unter der Hegemonialherrschaft der UdSSR. Der neue Kanzler der Bundesrepublik und ehemaliger Bürgermeister von Köln Konrad Adenauer nutzt virtuos die engen ihm gegebenen Spielräume aus und baut zunächst das Land durch die Finanzmittel des Marschallplanes wieder auf, um dann, dank der klugen Politik des Wirtschaftsministers Erhard, es in das deutsche Wirtschaftswunder zu führen. In der Deutschen Demokratischen Republik hat die Wirtschaft deutlich größere Schwierigkeiten wieder zu starten, nicht nur wegen der mangelnden amerikanischen Kredite sondern auch, weil die UdSSR das Land bis in die 50er Jahren hinein ausplündert. Die Folge ist die Revolte der Bevölkerung, die am 17. Juni 1953 von den sowjetischen Panzern im Blut erstickt wird. Die Gegensatzpolitik der beiden Blöcke mündet in die dauerhafte Teilung Deutschlands, die durch den Mauerbau von Berlin (August 1961) symbolisch besiegelt wird. Der Tod Adenauers im Jahr 1967 kam am Ende der erfolgreichen Wiederaufbauphase, hinterliess aber den Deutschen ein gespaltenes Land und eine noch zu bewältigende Aufgabe: Die Aufarbeitung der Nazi-Vergangenheit.
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