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Comunicato del 14.02.2014
Le nostre idee relative alla possibile evoluzione dei mercati nel breve e medio termine.
IN GENERALE
Durante l’ultimo mese si sono verificate delle importanti correzioni dei principali indici
azionari.
Questa correzione è avvenuta a seguito dei dati provenienti dai principali mercati emergenti al di sotto delle attese che hanno causato una forte svalutazione delle monete di
questi mercati (in particolare Turchia e Argentina).
Le previsioni al ribasso riguardanti i mercati emergenti ha causato una forte correzione dei
principali indici azionari mondiali. Questo è avvenuto anche a causa del rally azionario
degli ultimi mesi con molti investitori che hanno deciso di chiudere le loro posizioni e
realizzare i profitti generati. Questa correzione è stata ancora più marcata nei paesi molto
esposti a queste economie come la Germania esposta alla Cina che ha visto una correzione
del DAX del 6.2% in meno di 2 settimane.
Alcuni paesi emergenti hanno cercato di cercato di contrastare la svalutazione della
propria moneta contro le principali valute attraverso un sensibile aumento dei tassi
d’interesse ottenendo però modesti risultati come la Turchia.
La settimana scorsa grazie al rapporto commerciale cinese migliore di quanto si aspettasse
il mercato, la paura relativa ai mercati emergenti è parecchio diminuita. Di conseguenza
abbiamo assistito ad un rimbalzo dei principali indici azionari che hanno annullato le
perdite di fine gennaio.
Anche le monete dei mercati emergenti ne hanno beneficiato, alcune monete hanno
annullato le svalutazioni di fine mese.
In Europa in settimana verranno pubblicati i dati sulla bilancia dei pagamenti, le opinioni
degli analisti sull’economia tedesca e i dati sulle piccole e medie imprese europee. Da
questi dati sarà possibile capire quanto e come la fragile e debole ripresa europea stia evolvendo.
Negli USA gli occhi sono sempre puntati sulla FED e in particolare se continuerà a ridurre
il tapering sempre di 10 miliardi al mese anche nei mesi a venire. Per capirlo saranno
importanti i prossimi dati economici del paese che saranno influenzati anche dall’ondata
di freddo che ha colpito gli USA nelle ultime settimane.
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