Divergenze

2015
Divergenze
P. Gautry, capo economista
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La crescita mondiale: gli appuntamenti mancati
del 2014 e le promesse per il 2015
 La ripresa ciclica nel 2014 è rimasta incompiuta e il riassetto dell’economia
mondiale è stato rinviato.
 Le tracce della crisi sono tuttora presenti nell’economia.
 Per il 2015 emergono alcune divergenze:
– gli Stati Uniti domineranno il ciclo economico e finanziario
– il resto del mondo stenterà a ristabilire una crescita solida
– le strategie delle banche centrali si differenzieranno, ma rimarranno
accomodanti e non convenzionali
PROSPETTIVE 2015
2
Crescita mondiale: un po’ più elevata l’anno prossimo
Pil annuo %
2013
2014
2015
MONDO - MER
- Su base PPA
2.4
3.2
2.7
3.3
3.0
3.6
Stati Uniti
2.2
2.2
3.0
Giappone
1.5
0.9
1.2
Eurozona
-0.4
0.7
0.7
Regno Unito
1.7
3.0
2.6
Svizzera
1.9
1.5
1.8
Brasile
2.5
0.2
1.0
Russia
1.3
0.3
1.0
India
4.7
5.2
5.9
Cina
7.7
7.3
7.0
Paesi sviluppati
1.2
1.7
2.0
Paesi emergenti
4.8
4.7
4.8
Fonti: UBP – Ricerca economica e tematica, Bloomberg
MER: market exchange rates (tassi di cambio di mercato); PPA: parità dei poteri d’acquisto
PROSPETTIVE 2015
3
Crescita negli USA: verso una maggiore solidità
US GDP: potential and actual growth
US debt
 Un ritmo di crescita del 3% è sostenibile grazie al motore della domanda interna.
 La politica economica favorisce una crescita a lungo termine.
PROSPETTIVE 2015
4
G7 senza gli USA: corteggia problemi tipo Giappone
Crescita fiacca al di fuori degli Stati Uniti
Eurozone private debt to GDP & employment rate
GDP growth: eurozone vs Japan
 L’uscita dalla crisi rimane lenta e graduale.
 I fattori che possono far recuperare la domanda interna stentano ad emergere.
PROSPETTIVE 2015
5
Paesi emergenti sempre alla ricerca di un nuovo
modello
Bank credit
China: investment and consumption
as share of GDP
 Le disparità tra i paesi emergenti rimarranno marcate.
 La crescita dei paesi emergenti dipende tuttora dalle esportazioni e dal credito.
PROSPETTIVE 2015
6
Dalle divergenze alle fratture?
US: active population & productivity
Productivity and active population
in the eurozone and Japan
 In tutte le regioni i guadagni di produttività dovranno compensare un’evoluzione
meno favorevole della popolazione attiva.
 L’economia statunitense ha una crescita base più elevata rispetto a quella degli
altri paesi sviluppati.
PROSPETTIVE 2015
7
Dalle divergenze alle fratture?
Manufacturing sector as % of GDP
Fiscal consolidation as % of GDP
 Il declino del settore manifatturiero prosegue nel G7, Stati Uniti esclusi.
 Un mix di politiche più accomodante non può sostituirsi alle riforme strutturali.
PROSPETTIVE 2015
8
L’inflazione mondiale rimarrà bassa
Inflation
World inflation
 L’inflazione rimarrà bassa a lungo nei paesi sviluppati.
 Il rischio di deflazione è più reale di quello di una spirale credito-salari.
PROSPETTIVE 2015
9
Strategie divergenti tra le banche centrali
Central banks’ balance sheets
Real neutral fed funds rate
 Le politiche monetarie si differenzieranno, ma le liquidità continueranno ad
aumentare.
 Il tasso di equilibrio della Fed è più basso che in passato.
PROSPETTIVE 2015
10
Riequilibrio possibile?
Current account balances
World gross savings
 I movimenti dei tassi di cambio potrebbero non essere sufficienti a riequilibrare le
bilance correnti.
 L’accumulo dei surplus delle bilance correnti e i sottoinvestimenti alimentano
l’eccesso del risparmio, che rimane inoperoso.
PROSPETTIVE 2015
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Un regime di equilibri instabili
GDP growth in developed countries
GDP growth scenarios for advanced economies
Impact of secular stagnation over 5 years (%)
GDP growth
CPI
Labour force
Real interest rates
-0.40
-0.80
-0.12
-0.60
 Gli equilibri mondiali sono instabili e oscillano tra ripresa ciclica e freni a lungo
termine.
 Nel mondo appare una regionalizzazione più marcata.
 Crescita moderata e basso rendimento: si manterrà lo stesso regime.
PROSPETTIVE 2015
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Quadro economico – in sintesi
Crescita
Prospettive
2015
Trend (orizzonte a 5
anni)
Più elevata
La crescita si
stabilizzerà attorno
al 3.5%



Gli USA guidano la crescita nel G7
Ripresa progressiva al di fuori degli USA
Crescita nei mercati sviluppati al 2% nel 2018

Bassa
Bassa inflazione
Si stabilizza nei
mercati sviluppati
L’inflazione salirà gradualmente al 2% nei
mercati sviluppati.
L’inflazione si stabilizzerà nei paesi emergenti.
Inflazione
Commenti


Politica
fiscale
Politica
monetaria
Neutrale
Politica neutrale
Accomodante
Progressivo
abbandono del
programma della Fed
Divergenza con
BCE-BoJ




La politica di bilancio diventerà neutrale, con
supporti selettivi.
Rapporto debito pubblico/Pil in lento calo dopo
il 2016.
Lenta exit strategy nel Regno Unito e negli
USA.
BCE e BoJ rimangono accomodanti a lungo.
Politica leggermente più rigida nei paesi
emergenti.
Fonte: UBP – Ricerca economica e tematica
PROSPETTIVE 2015
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Rischi
 Spirale salari-inflazione in alcuni paesi
 Comunicazione delle banche centrali
 «Triple-dip» nella zona euro; «hard landing» in Cina
 Debito privato e credito nei paesi emergenti
 Bolla negli attivi finanziari e nell’immobiliare
 Spirale del debito pubblico tuttora presente
 Rischi geopolitici; conflitto generalizzato in Medio Oriente
PROSPETTIVE 2015
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