Paolo Maranca (Agenzia del Demanio)

LA VALUTAZIONE IMMOBILIARE:
L’ESPERIENZA DELL’AGENZIA DEL DEMANIO
Tecnoborsa – Tavola rotonda
Roma, 25 febbraio 2014
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INTRODUZIONE
I beni immobiliari rappresentano una rilevante porzione della ricchezza complessiva dello Stato
italiano e svolgono molteplici funzioni: strumenti di produzione e di consumo ma anche beni di
investimento.
Diversamente dai titoli mobiliari, il cui prezzo si forma istantaneamente su mercati regolamentati, la
formazione del valore di un bene immobile è frutto di processo di analisi complesso e differente a
seconda delle finalità della valutazione stessa.
L’Agenzia del Demanio, per volontà del legislatore, è il soggetto pubblico a cui è demandata la
gestione e la valorizzazione complessiva del patrimonio immobiliare statale e, per poter svolgere tali
attività in maniera adeguata e coerente, non può prescindere dalla conoscenza del valore delle
proprietà immobiliari, anche in momenti in cui le stesse non siano oggetto di scambio (si pensi alla
corretta individuazione del valore del canone di locazione/concessione di un bene che non può non
basarsi sulla conoscenza del valore dell’asset sottostante).
Senza voler scendere nel dettaglio operativo (che sarebbe fuori luogo in un consesso come questo) di
come si predispone una valutazione immobiliare, si rileva che la formazione del valore di un bene
immobile è frutto di processo che, in maniera sintetica, si articola nelle seguenti fasi:
identificazione della finalità della valutazione (vendita/permuta/concessione/locazione)
individuazione dei criteri di stima più appropriati
verifica dei risultati
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LA VALUTAZIONE IMMOBILIARE PRESSO L’AGENZIA
Tale processo, all’interno dell’Agenzia del Demanio, è affidato direttamente alle Direzioni Regionali,
cioè le strutture territoriali dell’Ente, nell’ambito dei processi immobiliari di loro competenza. Per
garantire la correttezza dei procedimenti estimali e legittimare i valori stimati è inoltre operante presso la
Direzione Centrale Gestione Patrimonio Immobiliare la Commissione di congruità, con compiti di
supervisione, monitoraggio e standardizzazione dei processi.
Più recentemente, al fine di snellire le procedure e giungere ad una riduzione dei tempi delle verifiche
sono stati affiancati al predetto organismo dei nuclei di verifica presso gli uffici territoriali denominati
Nuclei territoriali di congruità. Qui di seguito, una sintesi grafica dell’articolata struttura di valutazione
presente in Agenzia, con evidenza dei processi e delle attività svolte da ogni singola unità organizzativa.
COMMISSIONE DI
CONGRUITA’
Processi
/soglie
Attività
DIREZIONI
REGIONALI
NUCLEI TECNICI DI
CONGRUITA’




Acquisti: ≥ 2,5 mln/€
Vendite: ≥ 10 mln/€
Permute: ≥ 2,5 mln/€
Locazioni passive: ≥ 2,5
mln/€ (sessennio)
 Locazione e concessione
dei beni dello Stato: ≥ 2,5
mln/€ (sessennio)




Acquisti: < 2,5 mln/€
Vendite: ≤2,5 mln/€
Permute: < 2,5 mln/€
Locazioni passive: ≤ 0,5
mln/€ (sessennio)
 Locazione e concessione
dei beni dello Stato: ≤ 0,8
mln/€ (sessennio)




 Supervisione, monitoraggio
 Valutativa
 Valutativa
Acquisti: tra 2,5 e 10 mln/€
Vendite: tra 2,5 e 10 mln/€
Permute: Locazioni passive: tra 0,5 e
2,5 mln/€ (sessennio)
 Locazione e concessione
dei beni dello Stato: tra 0,8
e 2,5 mln/€ (sessennio)
e standardizzazione dei
processi valutativi
 Valutativa
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LA COMMISSIONE DI CONGRUITA’: UN FOCUS
La Commissione di congruità è il soggetto “(…) a cui è demandatala la verifica di congruità delle
valutazioni tecnico-economico-estimativa con riferimento a vendite, permute, locazioni e concessioni
di immobili di proprietà dello Stato e ad acquisti di immobili per soddisfare le esigenze di
amministrazioni dello Stato nonché ai fini del rilascio del nulla osta per locazioni passive riguardanti
le stesse amministrazioni dello Stato nel rispetto della normativa vigente.” (art. 1, c. 478 della L. n.
266/2005)
All’interno del Regolamento di amministrazione e contabilità dell’Agenzia, al fine di garantire un
elevato standard di trasparenza nell’operato nonché di professionalità, sono state stabilite una serie
di regole e meccanismi di funzionamento molto stringenti, sulla base dei quali i membri della
Commissione sono così scelti:
il Presidente, individuato tra i dirigenti tecnici dell’Agenzia del Demanio, è nominato dal
Comitato di gestione dell’Ente su proposta del Direttore dell’Agenzia e per un massimo di tre
anni senza possibilità di rinnovo
i membri permanenti (attualmente 4), nominati dal Direttore dell’Agenzia, scelti tra dipendenti
con elevata qualificazione tecnico-professionale, durano in carica per tre anni ed operano
secondo il principio di rotazione degli incarichi
i membri a rotazione (attualmente 60), incardinati sia presso la Direzione Generale che presso
le Direzioni Regionali, nominati con i medesimi criteri e per la medesima durata dei membri
permanenti
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LA COMMISSIONE DI CONGRUITA’: I RISULTATI
Qui di seguito si evidenzia l’ammontare complessivo dei valori congruiti nell’anno 2013 dalla diverse
strutture preposte, in relazione ai differenti processi gestiti
ATTIVITA' PER TIPOLOGIA DI PROCESSO 2013
Processo
ACQUISTI
VENDITE
PERMUTE
BENI CONFISCATI
Numero pareri
1
86
19
2
Valori congruiti (€)
1.170.000
329.342.002
44.006.600
11.110.000
TOTALE
108
385.628.602
Nella tabella qui sotto riportata sono espressi i risparmi per lo Stato ottenuti negli ultimi sette anni, pari
a circa 45 mln/€ complessivi, calcolati come differenza tra i canoni di locazione passiva richiesti dalle
proprietà e quanto congruito dalla Commissione.
RISPARMIO CANONI DI LOCAZIONE ULTIMI SETTE
ANNI (€/anno)
Anno
Offerta
proprieta'
Canoni
congruiti
Risparmio
generato
%
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
38.944.285
33.488.411
38.866.144
69.936.950
54.690.887
29.002.102
17.998.549
31.528.852
27.072.561
33.763.413
61.727.896
47.747.126
22.128.570
14.048.270
7.415.433
6.415.850
5.102.731
8.209.054
6.943.761
6.873.532
3.950.279
19,0
19,2
13,1
11,7
12,7
23,7
21,9
Totale 282.927.328 238.016.688
44.910.640
VALORE MEDIO RISPARMIO
25,0%
20,0%
23,7%
Risparmio
19,0%
21,9%
19,2%
15,0%
13,1%
11,7%
12,7%
10,0%
5,0%
0,0%
17,3
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
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L’ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE A LIVELLO EUROPEO
In considerazione della complessità dell’attività e delle ricadute che essa ha a livello economico
complessivo, non si può, parlando di valutazione immobiliare, non fare un ragionamento anche a
livello più ampio, sovranazionale, in un’ottica di integrazione delle best practice.
L’idea potrebbe essere quella di istituire, a livello di UE, un Comitato/Fondazione formato dai
principali player nazionali pubblici e privati che mettano a fattor comune le loro esperienze per
elaborare delle metodologie di valutazione immobiliari standard nonché requisiti minimi di istruzione
richiesti per accedere alla professione (ad esempio, titolo di studio, specializzazione, etc.).
Ciò non vuole dire, però, che i singoli stati nazionali debbano abdicare al loro ruolo di soggetti
principali a cui è demandato il compito di formare adeguatamente presso gli istituti universitari i
“valutatori” nonché la responsabilità della verifica del rispetto di tali standard.
Il ragionamento è complesso e andrebbe approfondito, sebbene questo, per motivi di tempo, non sia
il momento adatto. Una considerazione, però, va fatta: ogniqualvolta si “trasla” una competenza dal
livello nazionale a quello europeo, ci si deve sempre ricordare di armonizzare e rendere meno
“traumatico” possibile il passaggio dal precedente sistema a quello nuovo. Nel caso di specie, la
nuova eventuale disciplina europea dei valutatori di beni immobiliari potrebbe essere applicabile agli
studenti, ad esempio intervenendo a livello di programmi universitari, mentre per coloro che già
operano si potrebbero prevedere dei cicli di aggiornamento con il rilascio di relativi attestati.
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