PAKISTAN A cura di: Ambasciata d'Italia - PAKISTAN Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all’estero www.infomercatiesteri.it INDICE PERCHE' Perchè PAKISTAN Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi Flussi turistici PAKISTAN PERCHE' PERCHÈ PAKISTAN Dimensione mercato Necessita' di tecnologie piu' avanzate Legislazione favorevole Numerosa comunita' pakistana in Italia Posizione geografica Con oltre 200 milioni di abitanti, il Pakistan rappresenta un enorme potenziale mercato per le nostre aziende. Dimensione mercato Il Pakistan necessita di nuove tecnologie praticamente in ogni settore. L'elevata qualita' dei prodotti italiani, soprattutto macchinari, e' generalmente riconosciuta e gli imprenditori locali stanno realizzando gradualmente che, anche se piu' costosi rispetto ad altri, i nostri prodotti offrono migliori prestazioni e maggior affidabilita'. Necessita' di tecnologie piu' avanzate Il Pakistan consente all'investitore straniero di detenere il 100% del capitale sociale e trasferire illimitatamente in patria gli utili aziendali. Legislazione favorevole In Italia e' presente la seconda comunita' pakistana in Europa (con circa 100.000 pakistani residenti nel nostro paese), seconda solo, per ovvie ragioni, a quella nel Regno Unito. Si sta lavorando per creare uno stretto legame tra le varie associazioni imprenditoriali che lavorano, nelle principali città del Pakistan, per promuovere il commercio e gli investimenti con il nostro paese, anche in stretto collegamento con la comunità imprenditoriale pakistana residente in Italia, che e' spesso desiderosa di reinvestire i propri guadagni nel paese natale. Numerosa comunita' pakistana in Italia Il Paese rappresenta un hub naturale per l'accesso al mercato asiatico. il recente riavvicinamento con l'india in ambito commerciale ne potrebbe fare, in un prossimo futuro, una base per produzioni dirette verso tutto il sub-continente. Posizione geografica Ultimo aggiornamento: 05/03/2013 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Repubblica Islamica Federale Superficie 800.000 kmq Lingua Urdu e inglese (ufficiali) Religione Musulmani (97%) Moneta Rupia Ultimo aggiornamento: 12/02/2013 ^Top^ PAKISTAN 1 DOVE INVESTIRE Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Prodotti tessili Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura L'Agricoltura in Pakistan consiste prevalentemente in raccolti di colture maggiori (grano, cotone, riso, canna da zucchero, mais e ceci) e minori (legumi, patate, cipolle, peperoncini,agli e frutta), allevamenti (che includono: mucche, bufali, pecore, capre, polli, cammelli, cavalli, asini e muli) , pesca e selvicoltura. Il settore mantiene una posizione rilevante nell'economia del paese contribuendo alla crescita del PIL nella misura del 20,9% e dando lavoro al 45% della popolazione attiva. Le colture principali, che rappresentano il 31,1% delle entrate agricole del paese, hanno perso nel 2011 circa il 4% dei raccolti rispetto all'anno precedente. Particolarmente colpiti riso e cotone che rappresentano due prodotti agricoli fondamentali per il paese. Il primo in quanto rappresenta l'alimentazione di base delle famiglie pakistane ed il secondo per l'utilizzazione intensiva che ne viene fatta dall'industria tessile nazionale. I due prodotti hanno visto diminuire i rispettivi raccolti a 4,8 milioni di tonnellate per il riso (la peggiore annata dal 1994-5) e 11,6 milioni di balle per il cotone (- 9% rispetto all'anno precedente). Il Pakistan è attualmente il quarto produttore mondiale e terzo maggiore consumatore di cotone, essendo l'industria tessile, ma anche quella delle pelli, il vero motore industriale del paese.In termini di valore aggiunto, le quattro principali colture sono, nell'ordine, frumento, cotone, riso e canna da zucchero, che danno un contributo del 30% circa al PIL agricolo. Altri prodotti di rilievo sono legumi, ortaggi, frutta (il Pakistan è il secondo produttore mondiale di datteri e il quarto di manghi dalla eccezionale qualità). La meccanizzazione agricola che ha beneficiato a partire dagli scorsi anni del programma speciale "Benazir Tractor Scheme” , avviato per incoraggiare gli agricoltori all'acquisto di trattori, garantendo una sovvenzione di 200.000 Rupie per macchina fino al raggiungimento di 20.000 unità, ha dato ottimi risultati consentendo la vendita di 10.000 veicoli. Sempre allo scopo di incoraggiare la meccanizzazione agricola, il governo ha autorizzato l'importazione di macchine agricole non prodotte localmente in esenzione totale di dazio doganale. Importanza particolare viene data allo sviluppo delle risorse idriche che beneficiano di particolari agevolazioni finanziarie concesse dal ministero delle risorse idriche e energetiche "Ministry of Water & Power” (17 miliardi di Rupie) e ulteriori 2 miliardi di Rupie nell'ambito del programma "Water Management Program”. Il 52% del PIL del settore primario è generato dall'allevamento, che occupa 30-35 milioni di lavoratori nelle zone rurali e fornisce la materia prima alla concia, una delle principali industrie del Paese (si allevano soprattutto i bufali - 30 milioni, contro 33 milioni di altri bovini, che forniscono quasi il 70% della produzione di latte, di cui il Pakistan è il quinto produttore al mondo e che costituisce il principale prodotto dell'allevamento, con una quota del 25% sull'intero valore aggiunto agricolo). Gli allevamenti, hanno anche essi sofferto pesantemente, nel 2011, degli effetti nefasti causati dalle alluvioni (+3,7% rispetto a +4,3% l'anno precedente). I risultati migliori in termini di produzione sono stati raggiunti dall'avicoltura, i cui consumi interni rappresentano il 24,8% della produzione nazionale e che presenta ancora ampi margini di crescita, dalle uova (12,857 milioni di unita') e dal latte per il consumo domestico (37.475.000 tonnellate). Anche le risorse ittiche hanno un grande potenziale di crescita per l'economia del paese ma rappresentano, al momento, solo lo 0,4% del PIL. Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) I cospicui giacimenti di gas presenti nel paese rappresentano una delle possibili risorse con cui il paese potra' far fronte alla perdurante e critica emergenza energetica. L'ENI è la più importante realtà economica italiana in Pakistan ed è tuttora la principale compagnia petrolifera straniera presente nel paese. Opera in Pakistan dal 2000 con un investimento di oltre 1,5 miliardi di dollari (di cui 300 milioni solo in esplorazione) ed ha una produzione media giornaliera di circa 59 mila barili/giorno, incluse le estrazioni di gas (estrae circa il 10% della produzione totale pakistana), su di una superficie complessiva di 26.346 chilometri quadrati (di cui 11.347 chilometri quadrati in quota Eni, il resto in joint venture con altri attori, tra cui l'austriaca OMV). La compagnia italiana impiega oltre 430 unita' di personale locale, oltre a quello proveniente dal nostro paese. In considerazione dei buoni risultati sino ad ora conseguiti ed alla luce anche delle nuove sfide insorte, a seguito degli effetti della primavera araba, in altri mercati tradizionali della presenza ENI, il cane a sei zampe guarda con crescente interesse al Pakistan per futuri sviluppi del proprio business. ENI lamenta in particolare le lentezze dell'Esecutivo pakistano nel licenziare nuovi permessi esplorativi (nelle Provincie meridionali del Sindh e del Balochistan, ma anche in alcune aree del Nord), che loro sarebbero pronti a sfruttare, contribuendo così anche alla risoluzione della crisi energetica che sta mettendo in ginocchio l'economia pakistana. Recentemente, alcuni mesi fa, l'ENI ha annunciato la scoperta di un nuovo importante giacimento di gas a circa 350 km a nord di Karachi, mentre lo scorso 13 dicembre e' stato firmato l'accordo per l'acquisizione, da parte della nostra compagnia, del 25% della licenza esplorativa del blocco ''Offshore Indus Block G'', situato nel bacino dell'Indo. Prodotti chimici Il settore chimico rappresenta circa il 3% della produzione nazionale. i prodotti principali sono i fertilizzanti. Allo stesso tempo, il 17% delle importazioni pakistane e' rappresentato da prodotti chimici. PAKISTAN 2 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Il settore farmaceutico rappresenta circa il 3% della produzione nazionale. Il Pakistan è un mercato in forte espansione ed è proprio il settore farmaceutico ad aver registrato i tassi di crescita maggiori, che si aggirano intorno al 15% annuo. L'Italia e' rappresentata dalla Angelini e dalla Chiesi, entrambe con sedi nel paese. Prodotti tessili Il tessile, continua a rappresentare il settore predominante dell'industria nazionale con un contributo al 46% della produzione manifatturiera, quasi esclusivamente cotoniera, che si avvale della disponibilità in loco di un'abbondante materia prima. Il settore dà, inoltre, lavoro al 38% della manodopera impiegata nell'industria e genera circa il 60% delle entrate in valuta derivate dall'export pakistano. Per rilanciare il settore tessile, minacciato dall'agguerrita concorrenza dei vicini Cina, Bangladesh e India su tutti, già nell'agosto 2009 il governo pakistano ha approvato un pacchetto di misure (Textiles Policy 2009-14) che prevede uno stanziamento pari a 42 miliardi di rupie (circa 360 milioni di euro) per incentivare gli investimenti. Compare, tra le misure adottate, l'azzeramento del dazio doganale sulle importazioni meccano tessili. Ultimo aggiornamento: 17/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 3 COSA VENDERE Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti tessili Macchinari e apparecchiature Prodotti alimentari Prodotti chimici Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Vedasi sezione ''DOVE INVESTIRE''. Prodotti tessili Vedasi sezione ''DOVE INVESTIRE''. I macchinari italiani sono generalmente riconosciuti, in concorenza con i tedeschi, come i migliori disponibili. Il Pakistan è uno dei mercati chiave per il settore meccano-tessile italiano. Recenti statistiche sulle esportazioni di macchine tessili italiane in Pakistan sono state assai incoraggianti, mostrando come, da gennaio a ottobre 2010, l'industria tessile pakistana ha importato macchine tessili dall'Italia per un valore pari a 35,5 milioni di Euro. Questo investimento mira a realizzare un upgrade delle capacità produttive esistenti, e da del Pakistan, dopo la Cina e l'India, una delle principali destinazioni di macchine tessili italiane in Asia. Macchinari e apparecchiature Oltre ai gia' citati macchinari tessili, buone prospettive si intravedono per i macchinari di precisione in vari campi (orafo, marmo, lavorazione della pelle), cosi' come per i macchinari impiegati in campo edilizio/movimento terra, generatori e pompe sommerse. Nel 2012 l'Italia ha esportato in Pakistan macchinari vari per un valore di circa 147 milioni di Euro. Prodotti alimentari I prodotti alimentari italiani pur registrando una discreta crescita in valore, per 4,8 milioni di euro nel 2012 rispetto ai 4,4 del 2011, presentano grande potenziale di crescita presso la grande distribuzione pakistana che ha aperto ipermercati a Karachi e Lahore delle catene METRO e HYPERSTAR CARREFOUR. Prodotti chimici Si registra una notevole richiesta per le materie prime per uso industriale composte in gran parte da estratti per concia, sostanze coloranti per l'industria tessile, pitture e vernici per l'edilizia, mastici e inchiostri, prodotti vari delle industrie chimiche (51,8 milioni di euro nel 2012). Oltre ai prodotti chimici, anche gli impianti per la lavorazione di prodotti chimici sono oggetto di crescente importazione da parte delle locali industrie del settore. Ultimo aggiornamento: 20/01/2014 ^Top^ PAKISTAN 4 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Il Pakistan ha una lunga storia di colpi di stato militari, essendo stato governato dai generali per circa la metà della sua esistenza, dall'acquisizione dell'indipendenza dal Regno Unito e dalla simultanea "Partition" con l'India del 1947. Nel corso degli ultimi anni le Forze Armate si sono andate gradualmente ritirando dalla partecipazione diretta alla politica, ma conservano una notevole influenza indiretta sul Governo, l'economia e nella sfera sociale. Di conseguenza, il confronto tra i centri di potere del Paese lascia presagire il perdurare dell'attuale situazione di relativa fluidità della scena politica interna. Le elezioni dello scorso anno (maggio 2013) hanno segnato la prima transizione democratica nella storia pakistana. Esse hanno altresì decretato la sconfitta del Partito (laico e di centro-sinistra) al potere da 5 anni, il Partito Popolare del Pakistan (PPP), sconfitto dal Pakistan Muslim League (Nawaz) – PML-N (di matrice religiosa/moderata e sostenuto soprattutto dalla comunità economicoindustriale del Paese), guidato dall’attuale Primo Ministro Nawaz Sharif, tornato al potere per la terza volta. Nel settembre 2013 anche il nuovo Presidente, Mamnoon Hussain (che costituzionalmente ha poteri limitati), ha assunto le sue funzioni, dopo l’elezione avvenuta in Luglio. Tra le priorità dell’attuale Governo, possono essere indicate la soluzione della crisi energetica, la lotta al terrorismo interno ed il rilancio dell’economia, oltre che la riforma dell’intero apparato istituzionale e burocratico, che in passato ha registrato una lunghissima serie di casi di corruzione, a sfondo politico, che hanno visto coinvolte le più alte cariche dello Stato, tra cui lo stesso ex Presidente Zardari e l’ex Primo Ministro Gilani (decaduto dall’incarico in corso di mandato proprio per un caso di asserita corruzione, da cui e’ stato successivamente assolto). Da rilevare come il PML-N goda di una larga maggioranza nella più importante Provincia del Paese, il Punjab, mentre sia in minoranza nel Sindh (che vede il PPP come partito leader), in Khyber Pakhtunkhwa (PTI partito leader) e in coabitazione con altre forze politiche nell’amministrazione del Balochistan, la provincia piu’ grande territorialmente, ma anche la meno popolata e dove maggiori solo in conflitti etnico-religiosi. Questa situazione ha creato nuove sfide sul fronte degli equilibri interni, gia’ provati dai conflitti istituzionali tra Governo Federale e Amministrazioni provinciali generatisi a seguito del 18.mo Emendamento alla Costituzione (approvato nel 2011), con cui molte competenze prima gestite a livello centrale sono state devolute. A inizio 2014 l’Esecutivo con un team di “saggi” nominati dallo stesso Primo Ministro ha avviato dei colloqui con i leader delle fazioni talebane. Nonostante ciò, il Governo e’ stato costretto a rispondere a più riprese a numerosi attacchi terroristici (anche in zone in passato “immuni”, tra cui lo stesso Quartier Generale dell’Esercito a Rawalpindi) con azioni mirate contro la militanza terrorista, soprattutto tramite attacchi aerei. La situazione interna rimane molto delicata nonostante i tentativi di “dialogo di pace”. Ultimo aggiornamento: 06/03/2014 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI In un contesto regionale in continuo mutamento, il Pakistan si trova al centro di molteplici interessi. La vicinanza all'Afghanistan ed all'Iran e le problematiche legate al crescente fondamentalismo islamico ed al deteriorasi della sicurezza, da una parte, le sempre difficili relazioni con l'India e la crescente presenza cinese, dall'altra, in uno scenario in cui anche Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita e Turchia giocano un ruolo da protagonisti, ne condizionano la politica estera. Gli Stati Uniti rimangono la più importante fonte di aiuti militari e civili al Pakistan. Tuttavia, le relazioni bilaterali, piuttosto volatili negli ultimi anni, sono peggiorate costantemente dal 2011. Un miglioramento di clima e’ stato segnato dall’incontro a Washington nel febbraio 2014 del “dialogo strategico bilaterale”. Il disimpegno della missione ISAF a guida USA dall’Afghanistan nel 2014, porrà ancora più pressione sul Pakistan nel processo di mantenimento della stabilità nella regione. In questo contesto, il Pakistan sta accogliendo ulteriori offerte di investimento e di aiuti soprattutto dalla Cina, un alleato relativamente acritico. A livello regionale, durante il 2012, le relazioni del Pakistan con l'India sembravano aver subito un leggero disgelo, con ampie aperture in materia di commercio bilaterale e, successivamente, anche con un modesto allentamento delle restrizioni sui visti. I fatti di sangue d'inizio 2013, avvenuti sulla linea di confine nei territori contesi in Kashmir, hanno di nuovo innalzato la tensione le relazioni tra i due Paesi, anche se molto improbabile appare al momento l'ipotesi di un deragliamento, per parte pakistana, dell'attuale processo di cauto riavvicinamento in atto, fortemente voluto dal Governo in carica e condiviso da molta parte dell'opposizione. La principale incognita sul futuro delle relazioni bilaterali rimangono oggi le imminenti elezioni indiane. L’Arabia Saudita si conferma un partner di primaria importanza, non solo per il contributo che essa può offrire per risolvere l’annosa crisi energetica (incrementando le esportazioni di carburanti fossili a prezzi calmierati), ma anche sul fronte della sicurezza interna e regionale, con Islamabad che da tempo preme su Riad per un suo maggiore attivismo a sostegno del dialogo con la militanza estremista. La presenza Saudita nel Paese sembra destinata a crescere anche alla luce dei trascorsi dello stesso Primo Ministro (che trovò rifugio proprio a Riad quando fu deposto dal generale Musharraf) e del peso che il salafismo wahabita va acquisendo in PAKISTAN 5 tutto il Pakistan sulla spinta del generale fenomeno di graduale radicalizzazione del Paese. La Turchia, per canto suo, rappresenta un tradizionale partner del Paese, che ha visto la propria proiezione in Pakistan crescere nell’ultimo decennio con crescenti investimenti e serratissimi scambi di visite bilaterali. Il modello kemalista, peraltro, e’ ritenuto da molti come quello cui avrebbe voluto rifarsi lo stesso Mohammed Ali Jinnah, fondatore del Paese, morto prematuramente solo un anno e mezzo dopo la costituzione del nuovo Stato.La società pakistana più “liberal” guarda dunque proprio ad Ankara come punto di riferimento da imitare nel riformare il Paese. L'Unione Europea viene percepita soprattutto per la sua importanza economia (primo partner commerciale del paese). La concessione a partire dal 1 gennaio 2014 del programma SPG+ che consente l’accesso duty-free al mercato comunitario, ma che e’ connesso al rispetto di 27 Convenzioni internazionali in materia di diritti umani nel Paese, potrebbe servire come base per un ulteriore rilancio anche delle relazioni politiche. Tra i Paesi membri, il Regno Unito, antica potenza coloniale conserva un rapporto privilegiato con il Pakistan, forte anche dell'altissimo numero di pakistani in UK (oltre 1.2 milioni) e degli oltre 800.000 doppi cittadini in Pakistan. La Germania e' il primo partner economico-commerciale tra gli Stati dell'Europa continentale ed ha visto il proprio ruolo nel Paese accrescersi nel corso dell'ultimo decennio. L'Italia svolge un ruolo significativo, per interessi economici (è il terzo partner commerciale UE e tra i primi 10 in generale) con ENI primo investitore straniero nel settore Oil and Gas, oltre che per il suo attivismo nei settori più disparati (archeologia, con l'importante missione IsMEO presente nello SWAT dal 1954, la Cooperazione allo sviluppo, con oltre 230 milioni di euro di progetti, cultura, con un numero crescente di scambi tra Università ed istituzioni del settore). Ultimo aggiornamento: 06/03/2014 ^Top^ PAKISTAN 6 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Gli ultimi dati forniti dalle più autorevoli istituzioni economiche pakistane relativi all'anno fiscale 2014 (FY14, dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2014) evidenziano un lieve miglioramento nei principali indicatori macroeconomici del paese. Il PIL registra un incremento del 4,14 % (contro ill 3,7% dello scorso anno), che rappresenta il valore piu' alto dall'esercizio fiscale 2008-2009 (FY 2009). La crescita e' stata trainata soprattutto dal settore industriale ( + 5,84%, +1,37 lo scorso anno - concorre al 20,8% del PIL), seguito dai servizi (+4,29% - rappresenta il 58,1% del PIL) e dall'agricoltura ( + 2,12% - concorre al 21% del PIL). Il tasso di disoccupazione e' fermo al 7,7%, mentre l'inflazione al 6,9%. A fronte di dati incoraggianti, si osserva tuttavia una flessione nell'andamento delle partite correnti, che registrano un deficit di 2,93 MLD di dollari, contro i 2,5 dello scorso esercizio, con un decremento del 17% (1,18% del PIL, contro l'1,06% dello scorso anno). Il deficit nel commercio di beni e' pari a 16,5 MLD (contro i 15,4 dell'anno precedente), quello dei servizi e' passato da 1,6 MLD (FY13) a 2,6 MLD di dollari, mentre il deficit delle entrate primarie (3,9 MLD di dollari) e' ampiamente compensato del surplus di quellesecondarie (20,2 MlD di dollari). Si registra inoltre un aumento delle riserve valutarie presso la State Bank of Pakistan che, anche grazie all'emissione degli Eurobonds, ai contributi tramite il Coalition Support Fund (CSF), al supporto dell'IFMI (con l'Extended Fund Facility approvato lo scorso anno) e ad alcune donazioni internazionali, hanno raggiunto a fine anno fiscale (giugno 2014) i 9,1MLD di dollari, decisamente meglio dei 6 MLD con cui si era chiuso l'esercizio precedente. Sempre cospicuo il volume complessivo delle rimesse estere, in costante ascesa negli ultimi anni, passate dai 13,9 MLD di dollari dello scorso anno ai 15,8 nel 2013-2014 (+ 13,7%); il Pakistan e' il settimo paese al mondo in questa speciale graduatoria. Per quanto riguarda gli IDE, si osserva un incremento del 12% rispetto allo scorso anno, passando da 1,45 a 1,63 MLD di dollari (soprattutto nel settori Oil & Gas e telecomunicazioni). Pur in presenza di cifre ancora contenute, non sfuggono segnali di una timida ripresa dopo il pesante declino iniziato nel 2008. Rimane tuttavia piu' che mai attuale la sfida per migliorare la performance della bilancia dei pagamenti, non potendo il Paese continuare a contare quasi esclusivamente su aiuti internazionali. Per quanto riguarda l'EFF (Extended Fund Facility) da 6.6. miliardi di dollari con il FMI attualmente in corso (concesso nel settembre 2013), si segnala l'approvazione di un'ulteriore tranche di pagamento da 555.6 milioni di dollari, a seguito della terza review sullo stato di attuazione del programma di riforme imposto al Pakistan. Sebbene non tutti gli indicatori evidenzino il pieno raggiungimento degli obiettivi, il FMI ha preso atto di un percorso virtuoso di consolidamento dell'economia, incoraggiando queste autorita' a compiere ulteriori sforzi per il contenimento dell'inflazione, la riduzione del debito pubblico e l'allargamento della base fiscale. Il rapporto del FMI sottolinea inoltre come le aspettative di crescita del PIL per il 2014 siano state riviste in aumento (dal 2,8% al 3,1%) e come l'eliminazione di molti sussidi abbia contribuito a migliorare il rapporto deficit/PIL (2,2% durante la prima meta'dell'anno, con l'obiettivo del 5,7% a fine anno). Ultimo aggiornamento: 18/08/2014 ^Top^ POLITICA ECONOMICA I fondamentali economici del Pakistan rimangono deboli, ed il nuovo programma di prestito con il Fondo Monetario Internazionale potrebbe favorire le riforme strutturali necessarie per la ripresa del Paese. Occorre dar seguito all’annunciato programma di privatizzazioni, che dovrebbe vedere dismesse importanti quote di aziende, tra le quali le Ferrovie di Stato, la Pakistan Airways e le Acciaierie di Stato, che ogni anno provocano ingenti perdite al bilancio pubblico. La debolezza del sistema fiscale (poco più di 2,5% della popolazione pakistana paga le tasse, anche per un altissimo numero di esenzioni normative) non permette al momento al Paese di effettuare grandi manovre in termini di investimenti in infrastrutture, servizi sociali, e rafforzamento della sicurezza, misure invece necessarie, insieme ovviamente alla diversificazione del portafoglio energetico, per ridare fiducia agli imprenditori pakistani e stranieri e rilanciare dunque l’economia. Le finanze pubbliche sono ancora troppo dipendenti dagli aiuti internazionali. Occorre un allargamento della base imponibile, una ferrea lotta all'evasione/elusione fiscale, come pure un deciso contrasto alla corruzione che ovunque serpeggia nelle pubbliche istituzioni. Senza il suddetto allargamento della base fiscale - nel 2013 il rapporto tasse-PIL e’ stato tra i più bassi del mondo (pari al 9,6%) ogni possibilità di effettuare politiche macro-economiche più espansive risulta piuttosto lontana. Ultimo aggiornamento: 06/03/2014 ^Top^ PAKISTAN 7 PAKISTAN 8 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln €) Variazione del PIL reale (%) 2011 2012 2013 1.513,6 1.800,1 1.810 3 4,2 6,1 Popolazione (mln) 176,8 180,1 182,5 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($) 2.747 2.860 3.126 6 5,7 6,6 49,4 50,7 54,6 Disoccupazione (%) Debito pubblico (% PIL) Inflazione (%) Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 9,7 7,9 9,2 3,06 1,45 -2,4 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 06/03/2014 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia PAKISTAN 9 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2011 Totale 2012 18.170,44 mln. € 2013 19.159 mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 nd % nd % nd mln. € PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) USA 2.722,13 USA 2.857,08 nd nd EMIRATI ARABI UNITI 1.454,57 EMIRATI ARABI UNITI 2.236,21 nd nd AFGHANISTAN 1.437,19 CINA 2.039,33 nd nd Italia Position:8 562,4 Italia Position:8 430,34 Italia Position:nd Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2011 2012 1.314,81 8,54 154,42 9,87 2.553,02 25,9 Bevande 17,42 0 Tabacco 2,49 0 Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Prodotti tessili 6.607,4 194,26 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 3.265,73 75,56 438 57,2 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 36,44 0,1 Carta e prodotti in carta 39,63 0,11 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 940,09 0 Prodotti chimici 624,85 8,2 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 108,13 0,33 Articoli in gomma e materie plastiche 91,86 1,1 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 373,84 0,16 Prodotti della metallurgia 199,33 0,13 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 119,5 6,61 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 51,64 4,35 80 0,25 118,43 2,87 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 31,05 4,5 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 46,58 0,82 Mobili 5,9 0,04 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 798,37 17,47 Altri prodotti e attività 151,29 11,87 PAKISTAN 10 nd 2013 IMPORT Import 2011 Totale 2012 31.243,27 mln. € 2013 34.099 mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 nd % nd % nd mln. € PRINCIPALI FORNITORI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) CINA 6.665,44 EMIRATI ARABI UNITI 5.612,82 nd nd ARABIA SAUDITA 4.169,14 CINA 5.205,54 nd nd EMIRATI ARABI UNITI 4.126,83 ARABIA SAUDITA 3.334,25 nd nd Italia Posizione: 16 406,7 Italia Posizione: 17 611,31 Italia Posizione: nd Merci (mln. €) 2011 2012 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2.131,79 1,59 Prodotti delle miniere e delle cave 4.214,69 0,13 Prodotti alimentari 2.407,17 4,8 Bevande 7,29 0,04 Tabacco 2,09 0 Prodotti tessili 511,95 5,18 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 148,36 2,43 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 109,12 2,14 90,75 1,35 429,07 4,58 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 6.511,11 5,1 Prodotti chimici 5.244,51 51,82 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 607,4 22,6 Articoli in gomma e materie plastiche 440,39 6,07 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 161,92 5,57 1.411,12 18,8 Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 365,42 215,79 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature 1.384,35 64,92 731,12 12,74 1.876,79 146,23 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 931,23 3,6 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 339,42 5,56 14,94 3,27 319,17 8,39 Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività PAKISTAN 11 6,05 0 845,44 18,4 nd 2013 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 2013 -9.080 -11.822 -11.976 Saldo dei Servizi (mln. €) -2.103,5 -1.213,67 -1.689,31 Saldo dei Redditi (mln. €) -2.225,63 -2.801,27 -3.460 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) 11.804,21 14.257,23 15.089,47 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) Saldo delle partite correnti (mln. €) -1.604,93 -1.580,58 -2.482,44 Riserve internazionali (mln. €) 12.998,93 10.747,84 5.971 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 06/03/2014 ^Top^ PAKISTAN 12 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: PAKISTAN (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: PAKISTAN (Outward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 0,7 % % % nd % nd % 1.028,76 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PAKISTAN 13 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: PAKISTAN (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: PAKISTAN (Inward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 10,4 % % % nd % nd % 15.715,96 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PAKISTAN 14 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: PAKISTAN (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: PAKISTAN (Outward) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 44,54 mln. € mln. € PAKISTAN 15 2013 mln. € Previsioni 2014 Previsioni 2015 nd % nd % FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: PAKISTAN (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: PAKISTAN (Inward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 0,6 % % % nd % nd % 940,4 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 USA 171,05 REGNO UNITO 148,78 EMIRATI ARABI UNITI 204,17 Settori (mln. €)) Prodotti alimentari, bevande e tabacco 2013 2011 44,83 Prodotti tessili e abbigliamento 3,3 Chimica e prodotti chimici 41,6 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 1,15 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Macchinari e apparecchiature 14,37 2,3 7,54 Costruzioni 5,1 Attività professionali, scientifiche e tecniche -27,01 PAKISTAN 16 2012 2013 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 Canna da zucchero MT 49373 55309 0 0 Cotone Milioni di Balle 101 114,58 0 0 Gas naturale Milioni di Metri Cubi 39500 42900 0 0 Grano MT 23311 25214 0 0 Mais MT 3261 3707 0 0 Riso Migliaia di MT 5000 6500 0 0 PAKISTAN 17 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea PAKISTAN 18 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2011 Val (0 - 100) GCI Pos. 142 paesi 2012 Val (0 - 100) Pos. 144 paesi 2013 Val (0 - 100) Pos. 148 paesi 3,5 118 3,5 124 3,4 133 Requisiti di base (60 %) 3,5 130 3,4 134 3,3 142 Istituzioni (25%) 3,3 107 3,3 115 3,2 123 Infrastrutture (25%) 2,7 115 2,7 116 2,7 121 Ambiente macroeconomico (25%) 3,6 138 3 139 2,9 145 Salute e Istruzione Primaria (25%) 4,3 121 4,5 117 4,3 128 Fattori stimolatori dell'efficienza (35 %) 3,6 100 3,7 98 3,6 104 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 3 122 2,9 124 2,8 129 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4 93 4 97 4 103 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 3,4 136 3,6 130 3,5 138 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4 70 4 73 4 67 Diffusione delle tecnologie (17%) 2,9 115 2,9 118 2,9 118 Dimensione del mercato (17%) 4,6 30 4,6 30 4,7 30 Fattori di innovazione e sofisticazione (5 %) 3,4 72 3,4 75 3,5 78 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,8 76 3,8 78 3,8 85 Innovazione (50%) 3,1 75 3,1 77 3,1 77 Sub indici Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ 2011 Val (0 - 100) Indice di Liberta Economica Pos. 184 paesi 55,1 123 2012 Val (0 - 100) 54,7 Pos. 184 paesi 122 2013 Val (0 - 100) 55,1 Pos. 184 paesi 121 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 19 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 Val (0 - 7) ETI Pos. 132 paesi 2012 Val (0 - 7) Pos. 132 paesi 3,3 112 3,4 116 Accesso al mercato (25%) 3,2 120 2,9 128 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,2 120 2,9 128 Amministrazione doganale (25%) 3,8 73 3,9 71 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,2 60 4,2 66 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4,6 69 4,9 56 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 2,7 100 2,7 101 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,1 92 3,4 95 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 3,9 72 4,1 75 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 3,2 91 3,3 92 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 2,2 97 2,7 103 Contesto business (25%) 3,3 117 3,3 123 Regolamentazione (50%) 3,5 80 3,6 83 3 125 3,1 129 Sub indici Sicurezza (50%) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ 2010 Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 2012 Valore (%) 12,85 14,27 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 20 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2011 / 2012 2012 / 2013 2013 / 2014 Accesso al finanziamento 7,9 8,6 11,6 Aliquote fiscali 4,7 2 3,4 Burocrazia statale inefficiente 8,3 12,3 10,4 Scarsa salute pubblica 0,5 1,1 1,1 11,6 17 16,7 Crimine e Furti 4,4 6,1 5,4 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 5,3 2,7 2,8 Forza lavoro non adeguatamente istruita 4,9 4,8 3,2 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 8,7 8,7 11,2 Corruzione Inflazione 7,9 8,1 6,5 Instabilita delle politiche 11,2 11,6 11,8 Instabilita del governo/colpi di stato 12,8 11 6,1 Normative del lavoro restrittive 3,3 0,7 0,8 Normative fiscali 4,4 1 3,3 4 1,5 3,5 Regolamenti sulla valuta estera Insufficiente capacita di innovare 2,3 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 21 BUSINESS COST Unita Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. 2010 2011 2012 € per m2 per 101,83 99,11 129,44 anno € per kwH 0,05 0,08 0,09 € per m3 0,39 1,11 1,46 Aliquota fiscale corporate media. % 35 35 35 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 16 16 16 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 25 20 20 Acqua per uso industriale /commerciale. Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 22 INDICE DOING BUSINESS 2012 Val (0 - 7) Pos. 183 paesi Posizione nel ranking complessivo Avvio Attivita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (25%) Tempo - giorni (25%) Costo - % reddito procapite (25%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 105 107 97 98 Pos. 189 paesi 110 105 21 1 21 11,2 9 10,4 105 10 105 109 11 11 222 222 222 262,5 216 190,4 166 6 11 171 6 175 6 206 206 206 1.346 1.603,7 1.600,9 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 2014 Val (0 - 7) 10 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Pos. 185 paesi 10 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 2013 Val (0 - 7) 125 6 126 6 125 6 Tempo - giorni (33,3%) 50 50 50 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 7,7 7,8 7,7 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 67 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) 4 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) 6 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 70 4 6 29 73 4 6 32 34 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 6 6 6 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) 6 6 6 Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 7 7 7 Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) 158 162 166 47 47 47 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) 560 560 577 Tassazione dei profitti (33,3%) 35,3 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) Documenti per esportare - numero (33,3%) Documenti per importare - numero (33,3%) 17,9 75 7 18 85 8 91 8 8 8 8 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) 21 21 21 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) 18 18 18 Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) 660 660 660 Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) 705 705 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 156 725 155 158 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 976 976 976 Costi - % del risarcimento (33,3%) 23,8 23,8 23,8 46 46 Procedure - numero (33,3%) Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) Tempo - anni Costo - % del valore della proprieta del debitore 74 46 78 71 2,8 2,8 2,8 4 4 4 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 09/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 23 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Come sottolineato recentemente dal Governatore della Banca centrale del Pakistan (SBP), Yaseen Anwar, occorre più attenzione da parte del sistema bancario per garantire allle PMI un flusso ininterrotto di finanziamenti. Egli ha osservato che, sebbene molte banche stanno cercando di migliorare la propria posizione di mercato, al fine di servire il settore in modo più efficace, l'attuale livello di finanziamento alle PMI - ed il livello complessivo di accesso delle PMI ai servizi bancari - rimane insoddisfacente. Il settore delle PMI ''rappresenta infatti, oltre il 90% di tutte le imprese, impiega il 75% della forza lavoro non agricola e contribuisce al 30% al PIL nazionale, ed e' pertanto necessario garantirne un adeguato accesso alle risorse finanziarie essenziali per la sua crescita'', ha ancora sottolineato Anwar. A questo proposito il Governo ha ristrutturato le istituzioni di supporto chiave come SMEDA (Small and Medium Enterprises Development Agency - http://www.smeda.org) e SME Bank ( http://www.smebank.org ). Occorre sottolineare che, in linea con gli altri paesi in via di sviluppo, il settore delle PMI in Pakistan non ha avuto accesso adeguato al finanziamento da parte del settore formale ed ha dunque dovuto fare principalmente affidamento alle linee di credito da parte del settore informale, ad un costo ancora più elevato rispetto al costo pagato dalle PMI che sono in grado di usufruire di finanziamenti da fonti formali come le banche. Dagli studi effettuati dalla SBP, anche grazie all'interazione con il sistema bancario privato, è emerso che uno dei motivi di base per l'accesso ridotto ai finanziamenti delle banche per le PMI è stato l'inadeguato contesto normativo, che ha costretto le banche a valutare le richieste di finanziamento dei potenziali mutuatari nel quadro della vigente prudenziale regolamentazione. La SBP ha già elaborato progetti di regolamento prudenziale per le piccole e medie imprese, che possono essere resi operativi a breve, e che fungeranno da modello per le banche commerciali per il finanziamento alle PMI. Allo scopo e' stato anche chiesto alle banche di dotarsi di servizi dedicati per la gestione delle esigenze di finanziamento delle PMI. Al fine di facilitare la decisione di credito, la SBP sta anche pensando di istituire un Credit Bureau nel settore privato per la raccolta / elaborazione dei dati relativi alla storia di credito delle piccole e medie imprese, in grado, in ultima analisi, di migliorare la capacità di valutazione del rischio di credito da parte delle banche e di ridurre i c.d. ''non performing loans''. Ultimo aggiornamento: 22/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 24 RISCHI RISCHI POLITICI Contesto regionale Disputa sui territori contesi in Kashmir con l'India Rischio di colpo di Stato ad opera dei militari Possibile creazione di ''Stati paralleli'' in KPK e nelle aree tribali (FATA) Peggioramento delle relazioni con gli Stati Uniti La complessa fase di transizione politica e militare che vive l?Afghanistan rischia di complicare gli equilibri regionali. Islamabad ospita oltre 4 milioni di profughi afgani e ha una certa difficoltà nel controllo delle porose frontiere da cui transitano con relativa facilità militanti talebani. Il processo elettorale in corso, che vedrà anche l?uscita delle forze NATO nel corso del 2014, crea ulteriori incognite sul futuro dell?Afghanistan e sulle possibili sfide che anche il Pakistan dovrà ad affrontare. Da monitorare, per motivi diversi, anche gli sviluppi in Iran e India. Contesto regionale Nonostante il riavvicinamento avvenuto tra i due vicini nel corso del 2012 e 13, con alcuni progressi soprattutto nell'ambito delle relazioni commerciali e consolari, la disputa sul Kashmir (oltre a quella su Siachen) rimane una dei principali ''irritants'' nelle relazioni politiche tra India e Pakistan. le numerose uccisioni di militari dei due schieramenti lungo la linea di controllo che separa l'Azad Kashmir pakistano da quello indiano, negli ultimi mesi del 2013, hanno provocato un aumento della tensione tra i due Paesi, solo in parte rientrato. Disputa sui territori contesi in Kashmir con l'India Il Pakistan e' stato governato a lungo dai militari, che mantengono un ruolo di primissimo piano nella gestione del Paese. Seppur, a seguito delle elezioni svoltesi nel Maggio 2013, i rapporti tra il potere civile e quello militare sembrano orientati a logiche di consolidamento del potere civile, la tradizionale minore efficacia dell'azione dei governi democratici, soprattutto nel contrasto al terrorismo e nella gestione dell'agenda economica, potrebbe teoricamente spingere, in caso di fallimento da parte dell'Esecutivo - i militari a riprendere in mano il controllo. Rischio di colpo di Stato ad opera dei militari La lotta ai talebani condotta dalle Forze Armate non sembra aver dato i risultati sperati. Nelle aree di frontiera, in particolare nelle FATAe in parte del KPK, il TTP (Tehrik-i-Taliban Pakistan - una coalizione di circa 12 gruppi estremisti) esercita un crescente controllo del territorio. Di recente il Governo Sharif ha avviato un dialogo ''di pace'' con le principali forze estremiste, contestato dall'opposizione laica, che sino ad oggi non ha registrato significativi risultati, in un contesto di sempre maggiore tensione con frequenti attentati anche nelle principali città del Paese. Possibile creazione di ''Stati paralleli'' in KPK e nelle aree tribali (FATA) Nonostante il recente riavvicinamento, le relazioni con gli USA, partner prioritario, anche da un punto di vista del sostegno finanziario che Washington eroga a favore di Islamabad rimangono piuttosto tese, alla luce della qui fortemente contestata ''politica dei droni'', oltre che nel quadro di un generale ripensamento, da parte USA, della propria strategia di presenza nella regione, alla luce dell'uscita dall'Afghanistan delle Forze NATO nel 2014. Peggioramento delle relazioni con gli Stati Uniti Ultimo aggiornamento: 10/04/2014 ^Top^ PAKISTAN 25 RISCHI ECONOMICI Aumento Inflazione Crisi della bilancia dei pagamenti Aumento delle tasse per le societa' straniere Cambiamento delle politiche fiscali Congelamento dei conti correnti bancari in valuta estera L'inflazione dovrebbe attestarsi intorno ad un valore medio del 7,2% nel periodo 2013-15, inferiore a quella a due cifre registrata (10,9%) a fine 2013. Tuttavia, il crescente indebitamento da parte del Governo, con il continuo ricorso ai prestiti da parte delle banche private, e la mancata soluzione alla crisi energetica, potrebbero peggiorare le aspettative inflazionistiche. Aumento Inflazione Dopo l'interruzione dello SBA con il FMI, nel corso del 2011, il Pakistan ha vissuto un costante deterioramento delle proprie riserve valutarie. A seguito dell'approvazione dell'Extended Facilty Fund da 6.6 miliardi di dollari con il FMI (concesso nel settembre 2013),le riserve valutarie ora ammonterebbero a circa 5,35 MLD di dollari (oltre ai 4,70 MLD di valuta estera detenuti dal settore bancario privato). Crisi della bilancia dei pagamenti Aumento delle tasse per le societa' straniere Le societa' straniere hanno finora rappresentato la maggiore fonte di entrate fiscali per il Pakistan e il Governo ha gia' cercato di eliminare esenzioni fiscali per innalzare il livello del gettito. Con il nuovo Governo comunque sembrerebbe prevalere il desiderio di fornire incentivi per attrarre investitori esteri. Nonostante i propositi annunciati e lestrette condizioni imposte dal programma del FMI, la raccolta fiscale annunciata per il 2013/2014 difficilmente raggiungera' il livelli auspicati, sebbene si stia cercando di eliminare esenzioni e di allargare cosi' la base fiscale.In un paese in cui ancora solo 3 milioni di persone pagano le tasse sui redditi, non sono da escludersi improvvisi aumenti delle aliquote fiscali esistenti o l'introduzione di nuove tasse. Cambiamento delle politiche fiscali Difficilmente potra' di nuovo verificarsi quanto accaduto nel 1998, dopo i test nucleari pakistani, quando il Governo congelo' tutti i conti correnti in valuta estera, per paura che i capitali prendessero il volo. In ogni caso, visto il deteriorasi delle riserve valutarie, una tale circostanza potrebbe essere non del tutto remota. Congelamento dei conti correnti bancari in valuta estera Ultimo aggiornamento: 09/05/2013 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Crisi energetica Emigrazione della forza lavoro qualificata Insufficienza della rete infrastrutturale Scarso rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro Atti ostili nei confronti e rapimento di stranieri La scarsezza di gas e di energia elettrica stanno mettendo a dura prova la resistenza dell'industria pakistana, come pure la tolleranza delle famiglie. Il perdurare di questa situazione, nonostante i proclami del Governo riguardanti nuovi approvvigionamenti tramite nuovi gasdotti (Iran-Pakistan e Turkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India i due piu' discussi) e costruzione di nuove dighe (Diamer Bhaisha) o potenziamento di alcune di quelle esistenti (Tarbela su tutte), nonche' il ricorso alle energie alternative, potrebbe far precipitare ancor piu' l'economia del paese. Crisi energetica La perdurante crisi economica e le migliori opportunita' lavorative all'estero, hanno provocato, e provocano tuttora, un massiccio esodo di forza lavoro qualificata verso altri paesi. Se il fenomeno non verra' arginato, le imprese potranno trovarsi in difficolta' nel reperire personale valido da impiegare in loco. Emigrazione della forza lavoro qualificata PAKISTAN 26 La carenza di fonti energetiche, ma anche le pessime condizioni delle rete elettrica, la non ottimale distribuzione delle risorse idriche e l'ancora non adeguato livello delle vie di comunicazione terrestri (su gomma e soprattutto su rotaia), rappresentano un fattore scoraggiante per l'installazione di attivita' produttive. Insufficienza della rete infrastrutturale Scarso rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro Il recente incidente avvenuto a Karachi, dove il rogo in una fabbrica tessile ha causato la morte di quasi trecento persone, ha scosso la comunita' internazionele e messo in risalto le scarsissime misure di sicurezza adottate nella stragrande maggioranza degli impianti produttivi del paese. Atti ostili nei confronti e rapimento di stranieri Nel 2011 si sono registrati 470 rapimenti nei confronti di stranieri o notabili locali, soprattutto per motivazioni politiche e per richieste di riscatto. Alcune zone del paese sono ad altissimo rischio e generalmente le Ambasciate ne sconsigliano fortemente la visita ai propri connazionali. Ultimo aggiornamento: 09/05/2013 ^Top^ PAKISTAN 27 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW L'Italia e' considerata un partner privilegiato per quanto riguarda le relazioni economiche e commerciali. Le eccellenti relazioni bilaterali e le rilevanti e fruttuose attività della nostra cooperazione allo sviluppo contribuiscono a creare un clima di particolare favore nei confronti di una maggiore presenza italiana. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Ufficio di Statistica pakistano, nel periodo che va dal luglio 2012 al giugno 2013, si conferma, in termini generali, il terzo partner commerciale del Pakistan tra i Paesi UE - dopo UK e Germania - e si piazza al decimo posto assoluto con un valore totale dell'interscambio bilaterale pari a circa 1,2 miliardi di Euro. In particolare, l'Italia è attualmente all’ottavo posto come Paese importatore di prodotti pakistani ed al diciassettesimo per quanto riguarda invece le esportazioni verso il Pakistan. Una missione esplorativa da parte di rappresentanti di Banca Intesa San Paolo in Pakistan, volta a meglio conoscere la struttura del sistema bancario locale, ha evidenziato che – a detta dei nostri interlocutori – essa si è rivelata essere relativamente affidabile ed all'avanguardia, in linea con i dettami del Regolamento europeo "Basilea 2” e posta sotto il monitoraggio costante ed attento di una Banca centrale indipendente (State Bank of Pakistan), tanto da suggerire un possibile incremento nel capitale di rischio per la Repubblica Islamica e di conseguenza una maggiore propensione delle nostre imprese ad entrare in questo mercato. L'intensificarsi delle relazioni a livello intergovernativo è accompagnato da un nuovo impulso nel settore privato, con la creazione di nuove associazioni imprenditoriali e il rafforzamento di alcune esistenti (come l'Italian Development Committee di Karachi, che sta ultimando il processo di riconoscimento come Camera di Commercio Italiana all'Estero) ed un rinnovato interesse a livello di aziende. Si sta lavorando per creare uno stretto legame tra le varie associazioni imprenditoriali che lavorano, nelle principali città del Pakistan, per promuovere il commercio e gli investimenti con il nostro paese, anche in stretto collegamento con la comunità imprenditoriale pakistana residente in Italia (si ricorda che circa 120.000 pakistani risiedono nel nostro paese), che e' spesso desiderosa di reinvestire i propri guadagni nel proprio paese natale. Tra i principali settori industriali presenti (con investimenti diretti o meno) in Pakistan si ricordano: - Settore energetico (l'ENI, come detto, e'presente in Pakistan dal 2000 e gestisce le attività nel Paese con oltre 40 espatriati ed oltre 400 impiegati locali nel settore. Prima fra le international oil companies presenti nel paese in termini di esplorazione e produzione di gas, ENI detiene 21 permessi di esplorazione e produzione. Di questi, 14 sono licenze esplorative (3 offshore e 11 onshore) e 7 produttive o di sviluppo (3 in qualità di operatore); - Industria Difesa (Selex Galileo, Galileo Avionica, MBDA Italia, Selex Sistemi Integrati); - Settore Chimico (Saipem, altre); - Settore CNG (Landi Renzo, Faber, altre – Si sta lavorando per cercare di ottenere un 'review' della decisione, di vietare l'import ed il cd. 'company fitting' (installazione in azienda) di kit e cilindri per auto a gas imposta de facto il 15 dicembre 2011 dall'Economic Coordination Committee. - Macchinari Tessile/Alimentare/Precisione; - Settore Marmo (Pellegrini, Dazzini Macchine, Luna Abrasivi, altre); - Trasporti (New Holland, appartenente al Gruppo FIAT). Per quanto riguarda il prossimo futuro, molto interesse da parte di nostre imprese e grande potenzialità sono riscontrabili nei settori delle energie alternative, anche per la cronica carenza di energia elettrica in cui il paese ormai versa, delle telecomunicazioni e delle infrastrutture/trasporti, con grandi progetti in via di definizione (tra questi quelli relativi alla costruzione della Diga Diamer Bhasha ed all'estensione della Diga Tarbela), che potrebbero rappresentare delle grosse opportunità per le nostre aziende, anche per la possibilità, da parte del Pakistan, di ricevere cospicui finanziamenti internazionali. Ultimo aggiornamento: 09/04/2014 ^Top^ PAKISTAN 28 SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: PAKISTAN Export italiano verso il paese: PAKISTAN 2011 Totale 2012 488,57 mln. € 578,76 mln. € 2013 428,46 mln. € Merci (mln. €) 2013 nd nd mln. € 2011 nd mln. € 2012 2013 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 0,85 1,59 1,87 Prodotti alimentari 4,44 4,83 3,47 Prodotti tessili 3,93 5,2 5,23 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2,39 2,43 2,21 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 2,44 2,15 2,7 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 0,65 1,36 0,88 4,73 Carta e prodotti in carta 5 4,59 2,44 5,1 4,4 Prodotti chimici 54,46 51,82 54,01 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 13,99 22,75 18,87 Articoli in gomma e materie plastiche 5,53 6,08 7,69 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 6,36 5,57 8,23 11,98 18,79 16,22 140,77 182,26 12,95 Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 29,91 65,56 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 11,62 12,75 15,61 157,72 146,25 195,49 Macchinari e apparecchiature 41,48 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 3,43 3,6 1,02 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 5,94 5,56 7,61 Mobili 1,71 3,27 2,66 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 6,33 8,5 8,73 16,19 18,39 11,88 Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. PAKISTAN 29 IMPORT ITALIANO DAL PAESE: PAKISTAN Import italiano dal paese: PAKISTAN Totale 2011 2012 2013 2013 583,62 mln. € 431,51 mln. € 476,64 mln. € nd mln. € Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura nd 2011 nd mln. € 2012 2013 12,58 8,54 12,37 8,45 9,86 10,08 19,74 25,9 22,1 299,25 194,4 223,45 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 94,59 75,56 86,43 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 64,61 57,2 65,02 Prodotti chimici Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Prodotti tessili 18,28 8,2 16,99 Articoli in gomma e materie plastiche 0,89 1,1 1,65 Prodotti della metallurgia 8,14 0,13 0,22 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 6,09 6,59 5,36 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 7,5 5,3 3,77 Macchinari e apparecchiature 2,1 2,87 0,6 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 4,94 4,5 4,03 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0,17 0,82 1,3 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 16,6 17,46 17,33 Altri prodotti e attività 18,6 11,99 5,11 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. PAKISTAN 30 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK PAKISTAN 31 PAKISTAN 32 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI PAKISTAN 33 FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: PAKISTAN Flussi di investimenti italiani verso il paese: PAKISTAN Totale (mln € e var. %) 2011 2012 -4 mln. € mln. € PAKISTAN 34 2013 mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 nd % nd % FLUSSI TURISTICI Non sono disponibili dati numerici sulle presenze di turisti italiani in pakistan e pakistani in Italia, vista l'esiguita' dei numeri, soprattutto nel primo caso. Per un quadro del mercato turistico pakistano, si puo' consultare il RAPPORTO CONGIUNTO AMBASCIATA/CONSOLATO/ENIT 2013: http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/ASIA/PAKISTAN.pdf Ultimo aggiornamento: 09/04/2014 ^Top^ PAKISTAN 35
© Copyright 2024 ExpyDoc