Tre minuti di… Le notizie di oggi in sintesi – 16.02.2015 Finanziaria > 2015 Imposte dirette > Varie Fiscal Flash n. 34 – Fondi pensione: aumenta l’imposta sostitutiva Il comma 621 della Legge di stabilità 2015 ha aumentato al 20 per cento la misura dell’imposta sostitutiva da applicare sul risultato di gestione maturato dalle forme di previdenza complementare. La Circolare n. 2/E del 13 febbraio 2015 interviene sul tema introducendo importanti chiarimenti, soprattutto in merito agli investimenti indiretti in titoli del debito pubblico effettuato dai fondi pensione attraverso la partecipazione in organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR). Viene infatti stabilito che la parte di provento derivante dalla partecipazione ad OICR riferibile ai titoli pubblici, concorre alla formazione del risultato di gestione nei limiti del 62,50% del relativo ammontare. IVA > Territorialità Fiscal News n. 52 – Novità per l’e-commerce diretto dal 01.01.2015 Per affrontare gli aspetti IVA legati al commercio elettronico, va operata innanzitutto una distinzione tra: - commercio elettronico DIRETTO, dove tutte le fasi della transazione (dall’ordine, al pagamento, alla consegna), avvengano on-line; - commercio elettronico INDIRETTO, dove l’acquisto avviene on-line, ma la consegna avviene in seguito, fisicamente, attraverso il tradizionale servizio postale o tramite vettore. Per le fattispecie che rientrano nel commercio elettronico indiretto non è obbligatoria l’emissione della fattura, a meno che non sia richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell’operazione, come disposto dall’art. 22, comma 1, n. 1) del D.P.R. n. 633/1972. Le transazioni relative al commercio elettronico diretto, invece, non godono dell’esonero dall’obbligo di emissione della fattura previsto dall’art. 22 D.P.R. n. 633/1972.e dunque, ove territorialmente rilevanti ai fini IVA in Italia, sono soggette all’obbligo di fatturazione, nei termini di cui all’art. 6, comma 3, del D.P.R. n. 633/1972, ossia avuto riguardo al momento del pagamento del corrispettivo. Nella risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-03615 del 24.09.2014, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che le operazioni di commercio elettronico “diretto” (cd. “servizi di e-commerce”), ove territorialmente rilevanti ai fini IVA in Italia, sono soggette all’obbligo di fatturazione, nei termini di cui all’art. 6, comma 3, del D.P.R. n. 633/1972, ossia avuto riguardo al momento del pagamento del corrispettivo. Nell’occasione, in relazione alle novità in vigore dal 01.01.2015, è stato osservato che la Commissione europea, nella “Relazione della Commissione al Consiglio relativa all’art. 6 della Direttiva n. 2008/8/CE, ha raccomandato agli Stati membri di esonerare dall’obbligo di emissione della fattura le prestazioni di servizi relative al commercio elettronico diretto rientranti nell’ambito di applicazione del MOSS (Mini One Stop Shop). In linea con questa raccomandazione, nello schema di Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 24.12.2014, è stato previsto espressamente l’esonero dagli obblighi di cui al Titolo II del D.P.R. n. 633/1972 (fatturazione, registrazione, ecc.) per le imprese che aderiscono al MOSS. Nessuna deroga è, invece, prevista per i servizi digitali resi nei rapporti “B2B”, che restano soggetti all’obbligo di emissione della fattura (art. 21, comma 6-bis, del D.P.R. n. 633/1972). Contenzioso > Reati tributari Fiscal News n. 53 – Fatture false, assoluzione ed interpretazione estensiva Nelle nostre Fiscal News n. 51 del 13.02.2015 abbiamo chiarito che le fatture “false” tecnicamente non integrano in materia d’iva il comportamento tipizzato ai fini del reato di dichiarazione fraudolenta mediante fatture per operazioni inesistenti perché non costituiscono elementi passivi fittizi per come Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 1 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info definiti nell’art. 1 del D.Lgs. 74/00. Ne derivano prospettive assolutorie per i processi in corso che non vengono meno neanche alla luce di un’eventuale interpretazione estensiva. Previdenza e Lavoro > Inps – gestione separata Lavoro e Previdenza n. 29 – Autonomi: le aliquote contributive 2015 L’INPS, con la Circolare n. 27 del 5 febbraio 2015, ha comunicato le aliquote contributive dovuti – per l’anno 2015 – dai soggetti iscritti alla Gestione separata INPS. In particolare, per i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie l’aliquota contributiva è passata dal 27,72% al 30,72%. L’inasprimento contributivo (ben 3 punti percentuali) risiede principalmente nel mancano innalzamento dei contributi previsti per il 2014, in quanto la Legge di Stabilità 2014 (L. n. 147/2013) li aveva sottratti temporaneamente alla tabella di marcia prevista dalla Riforma Fornero (art. 2, comma 57, L. n. 92/2012). Per quanto riguarda invece, i soggetti titolari di pensione (diretta e indiretta) o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie l’aliquota contributiva è aumentata di un punto percentuale e mezzo, attestandosi al 23,50%. Gli aumenti purtroppo non finiscono qui. Difatti, per i liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie l’aliquota è destinata a salire inesorabilmente fino al 33% nel 2018, in base alla seguente tabella di marcia: 30% nel 2015; 31% nel 2016; 32% nel 2017 e 33% nel 2018. A tali percentuali andrà ad aggiungersi un contributo dello 0,72% che rappresenta il finanziamento delle prestazioni minori per gli iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS. Versamenti > In compensazione Fiscal Adempimento n. 6 – Visto di conformità Per poter effettuare compensazioni “orizzontali” del credito IVA annuale, ai sensi dell’art. 10, D.L. 78/2009, conv. con mod. dalla L. 102/2009, per importi superiori a € 15.000 annui, è necessario attendere il mese successivo a quello di presentazione della Dichiarazione ed, inoltre, è necessario il rilascio del visto di conformità da parte di un soggetto abilitato. Inoltre, per i soggetti non a rischio che chiedono il rimborso del credito IVA, per importi superiori a € 15.000, è possibile non prestare la garanzia presentando la dichiarazione annuale munita del visto di conformità e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la sussistenza di determinati requisiti patrimoniali e la regolarità contributiva. I soggetti che possono rilasciare il visto di conformità sono individuati dall’art. 35, D.Lgs. n. 241/97, e sono: → i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; → i Consulenti del Lavoro; → i periti, esperti tributari iscritti alla data del 30.9.93 nei relativi ruoli tenuti presso la CCIAA in possesso della laurea in giurisprudenza o economia, o equipollenti, ovvero del diploma di ragioneria; → i responsabili dell’assistenza fiscale di un CAF imprese. Per le società di capitali che sono soggette al controllo contabile (art. 2409-bis c.c.) il visto di conformità può essere facoltativamente sostituito dalla sottoscrizione della dichiarazione dal professionista preposto al controllo contabile (che attesti l'esecuzione dei controlli previsti). 1. Per poter apporre il visto di conformità, devono essere soddisfatte alcune condizioni. → Le scritture contabili devono essere tenute e la dichiarazione deve essere predisposta dal soggetto che appone il visto. → Per poter rilasciare il visto di conformità il professionista deve risultare iscritto nell’apposito elenco dei soggetti abilitati tenuto dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate. → Il professionista che intende rilasciare il visto di conformità deve sottoscrivere una polizza assicurativa al fine di garantire il completo risarcimento dell’eventuale danno arrecato al contribuente, anche di minima entità. Per poter rilasciare il visto di conformità, è necessario porre in essere una serie di controlli e conservare una traccia del lavoro svolto. Fiscal Prassi n. 7 – dal 09.02.2015 al 15.02.2015 La prassi dell’Agenzia delle Entrate Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 2 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Rassegna stampa Fiscale Voluntary disclosure. Professionisti tenuti all’adeguata verifica e alla segnalazione di operazioni sospette Voluntary disclosure. Le esclusioni: la legge stabilisce una presunzione di conoscenza Intesa Italia-Liechtenstein sullo scambio di informazioni fiscali Corte Ue: ok pratiche abusive IVA previo procedimento amministrativo nazionale Modifiche alla tassazione dei fondi pensione. Con una circolare le Entrate chiariscono i dubbi Assistenza ai servizi telematici ipotecari e catastali, restyling al via. Nuova grafica e contenuti per il supporto online Redditometro: stop al Fisco coi redditi agricoli Rassegna stampa Lavoro & Previdenza INPGI. Fissare le retribuzioni convenzionali Pensionati esteri sotto la lente dell’INPS Facoltativa la compilazione della sezione INAIL e la Cu 2015 Professionista con colpa circoscritta Sostegno al reddito. Chiarimenti INPS sul prolungamento Bonifica dell’amianto, allo studio del governo un programma di finanziamenti straordinari Rassegna stampa Societaria dal 09.02.2015 al 16.02.2015 Ricavi disconosciuti e società di comodo Dichiarazione IVA: affitto d’azienda Cassazione. La congruità e la coerenza non scartano il nero Stop alla Robin tax Doppio invio per la superanagrafe Bilanci 2014: nuovi OIC dettano le regole Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 3 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info
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