UNIONE COMUNI DEL RUBICONE Martedì, 06 gennaio 2015 UNIONE COMUNI DEL RUBICONE Martedì, 06 gennaio 2015 Comune di Gatteo 06/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 16 MASCELLANI GIACOMO La solidarietà mette a tavola oltre 200 bisognosi 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 15 1 3 I canti dei Pasquaroli e il vin brulé nella piazza delle Conserve 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 4 Preso con 3 chili di marijuana 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 18 5 La cuoca compie 86 anni: da 63 in cucina 06/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 6 Babbo Natale ha regalato mille euro a due missionari 06/01/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 28 7 Un inizio 2015 così così per Belletti: il ds e lo sponsor... 06/01/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 9 E' di Gatteo uno degli chef più longevi d' Italia 06/01/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 33 10 In piazza i canti dei Pasquaroli Comune di Savignano 06/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 2 CANDOLI RAFFAELLA Raccolta degli indumenti usati,coinvolte le cooperative sociali 06/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10 11 12 «Sempre più risse e atti vandalici Va aumentata la... 06/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 17 13 Pasquaroli, doni e vin brulè Ecco la mappa delle feste 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 15 «Incinta, ma 8 ore in pronto soccorso» 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 17 IN BREVE 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 25 18 Ciao Pino, artista vero, innamorato della gente Comune di San Mauro 06/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10 20 SAN MAURO, IN ARRIVO AREA SGAMBATURA CANI 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 21 «Incinta, ma 8 ore in pronto soccorso» 06/01/2015 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 17 23 SAN MAURO PASCOLI Befana alla Torre 06/01/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 32 24 Il thé della poesia Caterina Tisselli ha letto alcuni bravi d'... Pubblica Amministrazione 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 9 25 A rischio l' imposta unica sulle imprese 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 10 27 Entrate tributarie in leggero calo 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 13 29 Terremoto senza danni in Emilia Romagna 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 17 30 Riforma Pa, il governo accelera sui licenziamenti disciplinari 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 17 32 Vigili assenti, 30 rischiano il posto 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 18 GIANNI LETTA La scrivania mai usata dal ministro Sella 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 18 36 Riforma degli appalti per maggior efficienza 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 19 37 La flessibilità del Patto di stabilità 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 35 39 Centri per l' impiego a mezzo servizio 06/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 37 41 Distanze violate, demolizione anche se si è in buona fede 06/01/2015 Italia Oggi Pagina 4 EMILIO GIOVENTÙ E GIAMPIERO DI SANTO Fisco, Renzi blocca i decreti 06/01/2015 Italia Oggi Pagina 27 Enti locali, precari in standby 43 46 Entrate stabili 06/01/2015 Italia Oggi Pagina 28 34 PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI 47 06/01/2015 Italia Oggi Pagina 28 49 Province, personale in esubero in cerca di ricollocazione 06/01/2015 Italia Oggi Pagina 29 ANDREA MASCOLINI Appalti a codice cogente 06/01/2015 Italia Oggi Pagina 30 53 Le riforme con chi vive di lavoro 06/01/2015 Italia Oggi Pagina 32 Alunni disabili senza continuità, metà cambia prof ogni anno 51 ANGELA IULIANO 56 6 gennaio 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Comune di Gatteo La solidarietà mette a tavola oltre 200 bisognosi Tradizionale pranzo della Caritas. Presenti anche i 45 profughi africani. di GIACOMO MASCELLANI I FEDELI della Zona Pastorale del Mare, che comprende il Comune di Cesenatico e Gatteo a M a r e , abbracciano i più deboli con il tradizionale Pranzo di Solidarietà'. L' appuntamento è oggi alle 12.30, presso la parrocchia di S. Maria Goretti. L' iniziativa è organizzata dal Centro di ascolto e prima accoglienza della Caritas di Cesenatico e dalla stessa parrocchia. Si sono già prenotate circa 200 persone e si attende una grande partecipazione. Tra queste ci saranno anche i senza tetto che occupano le colonie abbandonate e luoghi di fortuna, i frequentatori della Caritas, persone vicino a S.Maria Goretti e ad alle altre parrocchie del territorio. Ci sono uomini e donne italiane ma anche straniere provenienti da varie nazioni tra i quali 45 migranti ospitati all' Hotel Splendid in accordo con la prefettura. IL responsabile della Caritas di Cesenatico, Augusto Battaglini, ricorderà lo storico parroco di S.Maria Goretti don Antonio Fornasiero (deceduto quattro anni e mezzo fa) e il d i a c o n o Antonio C a m p e d e l l i ( v e n u t o a mancare due anni fa) che erano gli organizzatori del Pranzo di Solidarietà'. Al suo fianco ci sarà don Sauro Bagnoli che prosegue l' importante tradizione: «Questo evento dice Battaglini, giunto alla tredicesima edizione, è un significativo segnale di amicizia, solidarietà e fratellanza che consente a molti indigenti di dimenticare, per qualche ora, le difficoltà quotidiane legate alla solitudine e agli scarsi mezzi di sopravvivenza. Il nostro obiettivo principale è aiutare i bisognosi e farli sentire più vicini, in occasione delle festività, alle nostre parrocchie. Tutto questo è reso possibile dal lavoro di una ventina di volontari coordinati da Giancarlo Balestri,coadiuvato dalle cuoche della parrocchia. L' acquisto degli alimenti è a carico del nostro Centro di ascolto e prima accoglienza». COME consuetudine il menu e comprende lasagne ai quattro formaggi e tortellini del Fumaiolo ai pomodorini; arrosto di vitello con contorno di patatine fritte e insalata; dolce viennetta con salsa di fragola; frutta di stagione e panettone. Poi il brindisi con spumante italiano. Per rispetto degli ospiti di fede musulmana non saranno serviti cibi a base di suino. Anche i giovani e i giovanissimi danno il loro contributo. I camerieri del Pranzo di Solidarietà' saranno infatti i ragazzi e le ragazze della parrocchia. Dopo l' appuntamento conviviale nel pomeriggio è prevista la tradizionale Befana dei bambini accompagnata dalla musica dei zampognari. Gli interessati possono avere ulteriori informazioni contattando la parrocchia di S.Maria Goretti (054783972), o la Caritas di Cesenatico allo 0547673990. Con il Pranzo di solidarietà' si mantiene viva una tradizione nata tredici anni fa da monsignor Silvano Ridolfi, allora parroco di S.Giacomo Apostolo, e da altri parroci della Zona Pastorale del Mare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 6 gennaio 2015 Pagina 16 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Comune di Gatteo MASCELLANI GIACOMO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 6 gennaio 2015 Pagina 15 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo I canti dei Pasquaroli e il vin brulé nella piazza delle Conserve CESENATICO. Nel giorno dedicato ai Re Magi a Cesenatico c' è da assistere nella piazza delle Conserve ai tradizionali canti dei Pasquaroli. Oggi pomeriggio si chiudono le festività natalizie con l' arrivo dei Pasquaroli in piazza. Come tutti gli anni, Cesenatico ospita i suonatori e i canterini, interpreti degli antichi "stornelli" romagnoli in piazza delle Conserve, dove il gruppo "Pasquaroli di Villamarina e Gatteo M a r e " a l l e 1 5 i n t o n e r à m u s i c h e , ritornelli e strofe della Pasquella. A far da scenario all' esibizione anche il presepe allestito con statue in gesso a grandezza naturale e sistemato nelle "grotte" in pietra delle conserve e nella piazza circostante "e' Mont", dove dalla vigilia di Natale arde il fuoco acceso e alimentato da solerti volontari del locale comitato cittadino. Contemporaneamente all' esibizione dei Pasquaroli, il Comitato della Croce Rossa di Cesenatico curerà la distribuzione di vin brulé e di cioccolata calda per la gioia e il palato degli intervenuti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 6 gennaio 2015 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo Un soglianese 37enne è stato fermato a Gatteo Mare per un controllo e nell' auto è stata trovata la sostanza stupefacente. Preso con 3 chili di marijuana L' arresto è stato convalidato ma è già agli arresti domiciliari. SOGLIANO. Se ne andava tranquillamente in auto con ben 3 chili di droga a bordo. Ma è incappato in un posto di blocco della polizia, dalle parti di Gatteo Mare. E così sono scattate le manette per un 37enne soglianese. La permanenza in cella, in attesa di essere processato, è stata però breve: il giudice ha accolto la richiesta avanzata dal suo avvocato, concedendogli gli arresti domiciliari. A finire nei guai è stato Benedetto Coffaro, che ora è ristretto nella sua abitazione a Sogliano. E' stato beccato con circa 3 chili di marijuana all' interno della propria vettura nella mattinata del 3 gennaio. E ovviamente è stato tratto in arresto dagli agenti che, in seguito a perquisizione, hanno trovato quella grossa quantità di stupefacenti, chiaramente destinati non al consumo personale ma allo spaccio. L' uomo, che è di origine siciliana, risulta avere un lavoro. Ieri, assistito dall' avvocato Emmanuele Andreucci, è comparso davanti al gip, che ha convalidato l' arresto. Ma al tempo stesso ha ottenuto di trascorrere il periodo prima di comparire nuovamente davanti alla magistratura nella casa dove risiede a Sogliano (naturalmente con tutte le restrizioni del caso), invece che dietro le sbarre. Una decisione tutt' altro che scontata visto il notevole volume di sostanze proibite che aveva con sè. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 6 gennaio 2015 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo GATTEO MARE. La cuoca compie 86 anni: da 63 in cucina GATTEO M A R E . C l e m e n t i n a S a r t i , c h e insieme al figlio Walter Tonielli e al nipote Riccardo, è titolare dell' Hotel Estense, ha festeggiato in compagnia di familiari, amici e clienti di inizio anno, il suo 86° compleanno. Clementina Sarti, con 63 anni ininterrotti di attività di cuoca, è una degli chef più longevi d' Italia. Con professionalità e piglio da azdora romagnola, coordina e gestisce in prima persona la cucina dell' Hotel Estense. Tra i suoi "piatti forti", le lasagne, i passatelli dorati, il coniglio alla cacciato ra, le seppie alla contadina e il semifreddo croccante. Dopo le fatiche lavorative del periodo natalizio, nonna Clementi na si godrà un piccolo periodo di vacanza per ritornare ai fornelli già a partire dal mese di marzo, per la prossima stagione estiva. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 6 gennaio 2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo Babbo Natale ha regalato mille euro a due missionari A GATTEO la consegna dei doni ai bambini da parte di Babbo Natale ha fruttato 1.030 euro. Un servizio fatto per scopi benefici. Decine di famiglie e privati hanno fatto portare direttamente da Babbo Natale a casa, ai bimbi, il regalo di Natale. Hanno consegnato i doni al deposito di Quinto Giovanardi in via Sant'Antonio 6 a Gatteo. Per ogni regalo che Babbo Natale ha portato nelle case ai bimbi, ha ricevuto una offerta libera. I doni sono stati talmente tanti che quest'anno Quinto Giovanardi ha dovuto trovare dei collaboratori. L'INIZIATIVA è stata diretta dalla moglie Anna Ottaviani. I mille euro, divisi in due parti, sono stati destinati a due missionari: padre Lorenzo Buda che lavora in India e suor Carla Raggini dell'ordine delle Maestre Pie che è stata per anni in Brasile. Si tratta di due religosi molto vicini a Quinto Giovanardi, infatti sono nati pure loro a Gatteo. Quinto Giovanardi e padre Lorenzo Buda per anni hanno addirittura fatto i chierichetti insieme nelle parrocchia di Gatteo. Inoltre Padre Lorenzo e suor Carla erano vicini di casa in via Roncadello. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 6 gennaio 2015 Pagina 28 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Gatteo AMARE SORPRESE Scinto si dedicherà agli juniores mentre la Neri ridimensiona il suo impegno. In ogni caso dovrebbe arrivare l' invito per partecipare al Giro d' Italia. Un inizio 2015 così così per Belletti: il ds e lo sponsor 'in fuga' GATTEO Non comincia benissimo il 2015 di Manuel Belletti. La Neri sottoli, l' azienda toscana principale sponsor della sua nuova squadra ha deciso di ridimensionare il suo impegno tra i professionisti. In una nota il patron Giuliano Baronti ha fatto sapere: "Non vogliamo assolutamente abbandonare i professionisti, il nome della nostra azienda rimarrà sulla maglia del team. Vorremmo semplicemente investire di più nella squadra che porta il nome dell' amico Franco Ballerini: sono ragazzi giovani e promettenti". Questa poco piacevole novità fa il paio con il recente annuncio fatto dal ds Luca Scinto di "fare un passo indietro": l' ex gregario di Michele Bartoli si dedicherà proprio agli juniores del team Ballerini e resterà fra i pro in posizione defilata. Alla base delle recenti decisioni ci sono anche i casi di positività scoppiati proprio nel team di Scinto (che, evidentemente, grandi colpe non ne ha) negli ultimi due anni: Di Luca, Santambrogio e Rabottini. La vittoria del campionato italiano a squadre 2014 comunque dovrebbe assicurare la wild card per il prossimo Giro d' Italia. Per quanto riguarda Belletti, che ha firmato per due anni dopo il mancato rinnovo da parte dell' Androni, invece il morale è alto: il Furetto di Gatteo in questi giorni si sta allenando duramente e con grande morale in vista del debutto agonistico. Wiggins lascia Bradley Wiggins lascerà a metà aprile la Sky, la squadra con cui ha vinto il Tour de France 2012, subito dopo aver disputato la Roubaix. Poi si dedicherà solo ed esclusivamente alla pista in vista del tentativo del record dell' ora e delle Olimpiadi del 2016. Molto probabilmente dal 1 maggio 2015 Wiggo vestirà la maglia del Team Wiggins che ha appena ottenuto la li cenza Continental dall' Uci. Henderson e Ewan: festa per due Il neozelandese Greg Henderson, portacolori della LottoSoudal, ha vinto la quarta e ultima tappa della Mitchel ton Bay Cycling Classic: sul traguardo di Williamstown ha battuto nell' ordine Michael Hepburn (OricaGreenEdge) e Roger Kluge (Iam). L' australiano della Orica GreenEdge Caleb Ewan, vincitore delle prime tre tappe, ha conquistato il successo finale nella prova australiana. La prima della Bronzini Prima vittoria stagionale per Giorgia Bronzini: la piacentina si è imposta allo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 6 gennaio 2015 Pagina 28 < Segue La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Gatteo sprint nella quarta e ultima tappa della Mitchel ton Bay Cycling Classic, disputatasi sulle strade australiane. L' azzurra ha preceduto nell' ordine Kimberley Wells e Chloe Hosking: quest' ultima, compagna di squadra della Bronzini nella Wiggle Honda, ha conquistato il successo finale nella corsa oceanica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 6 gennaio 2015 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Gatteo E' di Gatteo uno degli chef più longevi d' Italia CLEMENTINA SARTI Ha festeggiato sia il suo compleanno (86 anni) che i suoi 63 anni trascorsi ai fornelli della cucina dell' Hotel Estense di Gatteo Mare di cui è anche titolare insieme al figlio e al nipote. Un traguardo importante quello che ha raggiunto Clementina Sarti. Un traguardo sia professionale che personale. Infatti, Clementina, che insieme a l f i g l i o W a l t e r Tonielli ed al nipote Riccardo e titolare dell' Hotel Estense di Gatteo Mare (con mezzo secolo di attività e uno degli alberghi storici della nostra Riviera), in questi giorni ha festeggiato in compagnia dei famigliari, degli amici e dei clienti presenti ancora in albergo per le festività di inizio anno, il suo 86° compleanno. Ma non e solo un dettaglio anagrafico, perche Clementina Sarti, con 63 anni ininterrotti di atti vità di cuoca, e una degli chef più longevi d' Italia, con professionalità e il piglio dell' azdora romagnola, coordina e gestisce in prima persona la cucina dell' Hotel Estense, tanti i suoi "piatti forti", tra cui le lasagne di nonna Clementina, i passatelli dorati, il coniglio alla cacciatora, le seppie alla contadina ed il semifreddo croccante. Dopo le fatiche lavorative del periodo natalizio, nonna Clementina si godrà un piccolo periodo di vacanza per ritornare ai fornelli già a partire dal mese di marzo, per la prossima stagione estiva. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 6 gennaio 2015 Pagina 33 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di Gatteo In piazza i canti dei Pasquaroli Oggi, giorno dell' Epifania, si chiudono le festività natalizie con l' arrivo dei Pasquaroli. Come tutti gli anni anche Cesenatico ospita i suonatori e canterini in piazza delle Conserve, dove il gruppo "Pasquaroli di Villa marina e Gatteo M a r e " , d a l l e 1 5 , i n t o n e r à i c a n t i tradizionali della Pasquella, mentre il Comitato Croce Rossa di Cesenatico curerà la distribuzione di buon vin brulè e golosa cioccolata calda. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 6 gennaio 2015 Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano PROGETTO DI COMUNE, HERA E CONSORZIO CSR. Raccolta degli indumenti usati,coinvolte le cooperative sociali ABITI smessi, scarpe, borse, maglioni, coperte usati. E' abitudine ormai consolidata di molti cesenati non gettare tra i rifiuti comuni tali capi ritenuti non più utili, ma inserirli nei contenitori presenti a vari angoli di strada e che fino a pochi giorni fa erano bianchi o gialli e recavano impressi i loghi delle associazioni beneficiarie. Ora tali cassonetti' sono ben 101, rispetto ai 75 precedenti e sono stati uniformati nel colore, grigio scuro, con icone arancioni, di facile comprensione, che ne indicano la funzione. Forse i più pensavano che ciò che veniva inserito negli appositi cassonetti andasse direttamente a destinazione di un tal ente o di un' associazione di volontariato; in realtà era raccolto da una ditta specializzata, che rivendeva ad impianti di recupero, che a loro volta lo sistemavano e rivendevano come usato o come materiale di recupero. In questa procedura l' associazione beneficiava di una parte degli introiti economici derivanti da questa filiera. Di fatto è quanto succede anche con la nuova procedura maggiormente controllata, più efficiente e soprattutto in grado di mantenere le sue caratteristiche di solidarietà. Si tratta di un progetto di Hera, Comune di Cesena e Csr (Consorzio Sociale Romagnolo cooperativa sociale a responsabilità limitata di Rimini) che per la raccolta utilizza le cooperative Il Solco di Savignano sul Rubicone e La Formica di Rimini presso le cui rispettive sedi si trovano gli impianti autorizzati allo stoccaggio sanificazione. Gli indumenti riutilizzabili sono rimessi sul mercato dell' usato, mentre i tessili in provvisorio. Il rifiuto viene successivamente trasportato presso impianti finali di trattamento cattivo stato vengono trattati in impianti per il recupero dei tessuti. Il ricavato dalla vendita viene trattenuto dalle coop sociali aderenti al Consorzio Csr per le proprie attività e parte di esso è girato agli enti no profit individuati dal Comune. In questo modo il sistema di raccolta rifiuti è a costo zero per i cittadini. Per gestire i cassonetti il trasportatore si è impegnato a donare alle Onlus cifre più che triplicate rispetto al passato. I cassonetti di indumenti presenti nelle aree parrocchiali e dei mercatini dell' usato non sono compresi nella gestione dei rifiuti tessili e sono gestiti in modo diretto. Le associazioni beneficiarie scelte dal Comune sono le seguenti: Campo Emmaus, che beneficerà del 45% del totale; Croce Rossa Italiana Comitato di Cesena 24%; Unione italiana ciechi e ipovedenti di Forlì Cesena 31% del totale. Raffaella Candoli. CANDOLI RAFFAELLA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 6 gennaio 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano «Sempre più risse e atti vandalici Va aumentata la videosorveglianza» Savignano, i residenti del centro allarmati chiedono più sicurezza PIÙ SICUREZZA, soprattutto nelle ore notturne, con più telecamere pubbliche di videosorveglianza in centro. La richiesta arriva d a d i v e r s i c i t t a d i n i d i Savignano d o p o l'ennesima rissa di stranieri a colpi di bottiglie nel tunnel della Pescheria. La notte scorsa un gruppo di stranieri ubriachi (secondo alcune testimonianze) ha iniziato a litigare poi, rotte le bottiglie di birra che avevano in mano, si sono picchiati tra loro procurandosi vistose ferite. Quando sono arrivati i carabinieri, solo macchie di sangue ma nessuna traccia delle persone come spesso accade in questi casi. Quello che è successo è stato raccontato da due coniugi che erano andati da parenti residenti poco distanti dalla Pescheria. «Era da poco passata la mezzanotte dicono e dopo essere usciti dalla casa dei nostri congiunti abbiamo portato l'immondizia nei cassonetti. Abbiamo visto alcuni extracomunitari stranieri con il volto grondante di sangue, in terra erano visibili posse di sangue. Savignano continua a essere un paese poco sicuro e in tanti si lamentano di questa situazione. Da anni il Comune promette protezione e l'installazione di telecamere di videosorveglianza ». RESTA il fatto però che alla sera a Savignano ci sono zone del centro storico che possono diventare pericolose: «Sabato mattina quando mio figlio Cristian è arrivato alle 5 per aprire il negozio ha trovato bottiglie di vodka e alcool spaccate in terra, una pozza di sangue, il bidone dei rifiuti ribaltato dice Mario Bonasoro titolare di uno dei due banchi della pescheria comunale Abbiamo dovuto lavorare un'ora per pulire tutto. E' una situazione difficile, succede un giorno sì e uno no. Quando non dobbiamo lavare il pavimento pieno di sangue, dobbiamo ugualmente pulire per tutti gli altri residui che alla notte lascia chi staziona qui. Ci hanno anche spaccato le vetrate. Così non si lavora più tranquilli». Ultimamente si sono intensificati di notte i controlli da parte dei carabinieri. I cittadini, soprattutto in inverno con il buio che arriva prima, non si sentono sicuri. E i motivi sono vari, diversi residenti hanno segnalato numerosi furti in abitazioni, danni al patrimonio pubblico opera di bande di ragazzini come è accaduto di recente in piazza Giovanni XXIII dove hanno divelto il marmo delle panchine. Nell'arena Gregorini poi sono stati spaccati una ventina di faretti, in piazzetta Padre Lello invece rotti telecamere e fari e imbrattatio i muri. I cittadini fanno segnalazioni, anche in forma anonima, ai vigili, in Comune, soprattutto ai carabinieri chiamati già diverse volte di notte. Ma nonostante gli sforzi la situazione non cambia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 6 gennaio 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano Pasquaroli, doni e vin brulè Ecco la mappa delle feste Alle 16 in piazza del Popolo il corteo musicale dell' Avis. SONO numerosissime in città e in tutto il comprensorio le feste e le manifestazioni dedicate oggi alla Befana. Associazioni di volontariato, amministrazioni pubbliche, enti culturali e di promozione, singoli animatori e tanti bambini coinvolti nelle più diverse manifestazioni in programma nel territorio. Non c' è che l' imbarazzo della scelta. A Cesena la simpatica vecchietta con corteo di Pasquaroli è di scena alle 16 in piazza del Popolo con la festa dell' Avis, mentre alla Rocca Malatestiana il Mazapegul fada guida ai bambini alla scoperta della fortezza. Davantio al Duomo alle 17.30 èinvece in programma il concerto della Cd vertiamo band' con la presenza della Befana che si affaccerà alla finestra. E stasera a Ponte Abbadesse gran finale del Festival dei Pasquaroli. ARRIVANO i Pasquaroli anche a Cesenatico nello scenario di piazza delle Conserve alle 15. La Croce Rossa curerà la distribuzione di vin brulè e cioccolata calda. Sempre alle 15 ma in piazza Ciceruacchio la Parrocchia San Giacomo allestisce la sacrarappresentazione Arrivano i Re Magi'. DOPPIO spettacolo per la festa della Befana a Savignano. Alle 16 ottava edizione del Concerto di Natale' che Simone Antoniacci e la Christmas Band proporranno nella chiesa di Castelvecchio. A Savignano alle 16 nella sala Allende arriverà la Befana per il pomeriggio dedicato ai più piccoli che chiude la rassegna degli eventi natalizi 20142015. Dopo i racconti dello Zio Natalino di domenica 21 dicembre, cooperativa Koinè e Comune di Savignano proporranno un nuovo spettacolo a ingresso libero nei locali di corso Vendemini 18, dove Tiziano Paganelli e Alessia Canducci daranno vita a Parole e note tutte da ridere'. TRA i presepi di Longiano si festeggia l' Epifania con l' animazione per i più piccoli a cura della Pro Loco, con una Befana in carne e ossa che arriverà a distribuire doni e dolciumi, in piazza Tre Martiri e lungo via Borgo Fausto, a cura della Pro Loco. In piazza Tre Martiri alla Casetta di Natale della Pro Loco i visitatori di Longiano dei Presepi potranno rifocillarsi con cantarelle, castagne e vin brulé. Alla sera, dalle 21, come ogni anno, il Gruppo dei Pasquaroli di Longiano si esibirà al Teatro Petrella in uno spettacolo dal vivo con i canti della tradizione natalizia e contadina. BATTUTE conclusive della rassegna Natale Insieme 2014', promossa dalle associazioni culturali in collaborazione con l' amministrazione comunale di Gambettola. Oggi come da tradizione, sarà protagonista la befana: alle 15, presso l' istituto missioni consolata di Via Roma, si terrà la Festa dei doni per i bambini, organizzata dalla Parrocchia di Gambettola. Alle 15.30, in Piazza Foro Boario, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 6 gennaio 2015 Pagina 17 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano davanti al grande presepe meccanico della associazione Folclore, si svolgerà la Rassegna dei Pasquaroli', con i tradizionali canti e allegorie. All' esterno della capanna funzionerà lo stand per l' offerta al pubblico di alcuni assaggi gastronomici. L' ingresso ad entrambi gli eventi è gratuito e aperto a tutti. Infine la ProLoco di Monte Castello di Mercato Saraceno organizza oggi Arriva la Befana' con esibizioni, giochi e premi in Piazza a Monte Castello per i bambini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 6 gennaio 2015 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano La protesta di una coppia di sammauresi dopo un incidente domenica pomeriggio a Cesenatico. «Incinta, ma 8 ore in pronto soccorso» Il compagno: «Mi hanno visitato prima a me, arrivato senza ambulanza» SAN MAURO PASCOLI. Non c' è pace nel rapporto tra i sammauresi e i pronto soccorso della zona. Ancora non si è placata la polemica di un mese fa, quando una ragazzina 12enne con problemi a un dito è stata rifiutata d a l l ' o s p e d a l e d i Savignano, p e r l e incomprensioni nate dalla partenza del nuovo servizio al Santa Colomba e sul quale i sindaci della zona stanno ancora discutendo con l' Ausl. Adesso è un altro sammaurese, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, a gridare alla «malasanità». «Tutto inizia racconta il sammaurese Flavio Biancoli con un tamponamento avvenuto domenica intorno alle 17.30 , dove sono state coinvolte 4 macchine lungo la statale Adriatica all' altezza del porto canale di Cesenatico. Ero fermo con la mia Seat Ibiza a circa 2 metri di distanza dalla macchina davanti a me quando all' improvviso un Bmw X5 mi ha tamponato con una violenza incredibile facendomi andare a sbattere contro la macchina davanti a me. Subito ho chiamato il 118 e dopo 11 minuti sono arrivati sul posto perchè la mia morosa, Eleonora Santi, che è incinta ed era seduta sul sedile del passeggero, aveva avvertito dolori». I problemi sembrano essere sopraggiunti dopo: «Eleonora continua il racconto di Bian coli arriva al pronto soccorso alle 18.15 e viene tenuta lì su un lettino con dolori fortissimi alla schiena, al collo e in pensiero per il bambino fino alle 23.50 senza nemmeno misurarle la pressione o farle un' ecografia. Più volte sono stati informati i medici che non stava bene, ma mai nessuno è venuto a vedere». Alla fine è stata «dimessa all' 1.44 , con collare e prognosi di 7 giorni». Ma il problema non sarebbe questo: «Io sono arrivato all' ospedale alle 19.47 aggiunge Biancoli dicendo di avvertite dolori alla schiena e la cosa incredibile è che mi hanno visitato alle 23.29. Dimesso alle 23.33 per trauma e contrattura, con antidolorifici e prognosi di 6 giorni. Cioè' io sono arrivato al pronto soccorso senza ambulanza un' ora e mezza dopo la mia morosa incinta che era arrivata in ambulanza e mi hanno visitato prima a me». E invoca provvedimenti ai responsabili del servizio. La presa di posizione è stata postata anche su Facebook e si è scatenato un intenso dibattito, con tante critiche all' Ausl. Ieri sera si contavano 38 "mi piace" e 70 commenti. La stessa Eleonora Santi lamenta: «5 ore su una barella e ho fatto chiamare un infermiera e non è venuto nessuno». E si parla della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 6 gennaio 2015 Pagina 17 < Segue possibilità di denunce. Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 6 gennaio 2015 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano IN BREVE Spettacolo bambini Oggi alle 16 in Sala Allende Tiziano Paganelli e Alessia Canducci con Parole e note tutte da ridere. S AV I G N A N O Concerto Oggi alle 16 alla chiesa di Castelvecchio Concerto di Natale di Simone Antoniacci e Christmas Band. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 6 gennaio 2015 Pagina 25 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano LA MORTE DI DANIELE: ROMAGNA IN LUTTO. Ciao Pino, artista vero, innamorato della gente Più che un mito, Pino Daniele era e resterà un fiore di musicalità vivente, capace di unire con la sua chitarra il popolo italiano, mediterraneo, sotto le stesse corde. Ora che a 59 anni ha dovuto distaccarsi dalla sua compagna di vita, melodiosa come cetra apollinea, melanconica come nero blues, non si contengono i ricordi di chi ha vissuto quel sound unico nei concerti tenuti anche in Emilia Romagna. Fra gli ultimi quello in piazza grande a Bologna dove nel 2013 omaggiò, ironia della sorte, compleanno e anniversario della morte di Lucio Dalla, improvvisa come la sua. Sebbene non suonò direttamente con formazioni romagnole, incrociò nella vita artistica collaborazioni legate a questa terra, come ricorda Alberto Antolini, promotore di concerti jazz: «Dal faentino Pippo Guarnera da giovane nel gruppo Napoli Centrale dove Pino suonava, a Vince Vallicelli batterista blues che suonò con Elio D' Anna sassofonista dei napoletani Osanna, i suoni partenopei si incrociavano con quelli della Romagna nel comune verbo della musica. Patrizio Fariselli suonò con il sax napoletano Larry Nocella che entrò negli Area dopo la morte di Demetrio Stratos e suonò nei dischi di Pino Daniele». Pier Foschi batterista di Cesenatico fu con Pino nel 1994, nel tour a tre con Jovanotti e Ramazzotti: «Mi sorprese la sua grande umanità e pacatezza d' animo. Se c' era qualche screzio era Pino a pacificare tutti, parlava con tranquillità, portava serenità». Ai fan di questa terra resta la memoria di svariati concerti: Daniele Gualdi presidente di Ert lo ricorda a un Festival dell' Unità cesenate negli anni 70. A Cesena inaugurò la stagione di spettacoli del Cari sport nel 1986 come rammenta il custode Alberto Severi: «Già allora non vedeva bene; mi restò impresso il suo enorme orologio da polso, grande quanto una sveglia. Altrettanto rammento la sua meticolosa preparazione, con due accordatori per le diverse chitarre, senza lasciare nulla al caso». Il caso ha voluto che così come il primo, anche l' ultimo concerto cesenate di Pino segnò un' inaugurazione: quella del tour "La grande madre", unica data romagnola. Fu nel marzo 2012 al teatro Bonci (il Carisport era inagibile dopo il nevone). Pi no non amava parlare; nel 2004 al Carisport nello sperimentale "Pino Daniele Project, Passi d' autore" l' unico commento significativo fu per "Medina": «È un brano contro la guerra e ogni forma di intolleranza. Ho sempre scritto ciò che pensavo anche se oggi sono più confuso. Ci vogliono distruggere il cervello ma io continuo a scrivere cose che fanno pensare». Nel 2009 invece sempre al Cari sport per "Electric jam europea n tour" era un' altra persona. Confidò al Corriere: «Credo che questo tour mi stia portando alla gente, ed è ciò che mi interessa. Il contatto con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 6 gennaio 2015 Pagina 25 < Segue Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano gli altri mi appartiene; io sono così, cerco di dare, la mia scuola è stata quella di dare agli altri». Dei fan e della gente di qua aggiunse: «I romagnoli li sento molto vicini, la vostra terra sa produrre valenti musici sti». Fu a "Imola in musica" nel 2009, suonò a Cattolica; Bennato ieri in radio ha ricordato di averlo incontrato in Romagna, al Paradiso di Rimini, già negli anni 70. Il promoter Libero Cola lo seguiva da fan: «Ricordo un concerto memorabile al Pavaglione di Lugo, suonava con Wayne Shorter, Tony Esposito. In seguito lo portai allo stadio Romeo Neri di Rimini, al Palafiera di Forlì, a Bologna. Mi sorprendeva come a fronte di una salute fisica non ottimale, possedeva una energia musicale incredibile, da gran trascinatore». Willi Sintucci di Pulp, promoter dei concerti cesenati aggiunge di aver organizzato «anche un concerto in piazza a Savignano; davvero una fortuna lavorare con artisti di questo calibro». Il funerale di Pino Daniele è mercoledì 7 a Roma, Santuario del Divino Amore, ore 12. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 6 gennaio 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di San Mauro [BLU]VALLE DEL RUBICONE. SAN MAURO, IN ARRIVO AREA SGAMBATURA CANI Savignano, i residenti del centro allarmati chiedono più sicurezza. CONSEGNATI i lavori per la realizzazione di una nuova area di sgambamento cani a San Mauro Pascoli. Dopo San Mauro Mare anche nel capoluogo sarà presto attiva un' area per gli amici a quattro zampe in fase di realizzazione nel parco di via Botticelli, situato dietro l' ufficio postale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 6 gennaio 2015 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro La protesta di una coppia di sammauresi dopo un incidente domenica pomeriggio a Cesenatico. «Incinta, ma 8 ore in pronto soccorso» Il compagno: «Mi hanno visitato prima a me, arrivato senza ambulanza» SAN MAURO PASCOLI. Non c' è pace nel rapporto tra i sammauresi e i pronto soccorso della zona. Ancora non si è placata la polemica di un mese fa, quando una ragazzina 12enne con problemi a un dito è stata rifiutata dall' ospedale di Savignano, per le incomprensioni nate dalla partenza del nuovo servizio al Santa Colomba e sul quale i sindaci della zona stanno ancora discutendo con l' A u s l . A d e s s o è u n a l t r o sammaurese, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, a gridare alla «malasanità». «Tutto inizia racconta il sammaurese Flavio Biancoli con un tamponamento avvenuto domenica intorno alle 17.30 , dove sono state coinvolte 4 macchine lungo la statale Adriatica all' altezza del porto canale di Cesenatico. Ero fermo con la mia Seat Ibiza a circa 2 metri di distanza dalla macchina davanti a me quando all' improvviso un Bmw X5 mi ha tamponato con una violenza incredibile facendomi andare a sbattere contro la macchina davanti a me. Subito ho chiamato il 118 e dopo 11 minuti sono arrivati sul posto perchè la mia morosa, Eleonora Santi, che è incinta ed era seduta sul sedile del passeggero, aveva avvertito dolori». I problemi sembrano essere sopraggiunti dopo: «Eleonora continua il racconto di Bian coli arriva al pronto soccorso alle 18.15 e viene tenuta lì su un lettino con dolori fortissimi alla schiena, al collo e in pensiero per il bambino fino alle 23.50 senza nemmeno misurarle la pressione o farle un' ecografia. Più volte sono stati informati i medici che non stava bene, ma mai nessuno è venuto a vedere». Alla fine è stata «dimessa all' 1.44 , con collare e prognosi di 7 giorni». Ma il problema non sarebbe questo: «Io sono arrivato all' ospedale alle 19.47 aggiunge Biancoli dicendo di avvertite dolori alla schiena e la cosa incredibile è che mi hanno visitato alle 23.29. Dimesso alle 23.33 per trauma e contrattura, con antidolorifici e prognosi di 6 giorni. Cioè' io sono arrivato al pronto soccorso senza ambulanza un' ora e mezza dopo la mia morosa incinta che era arrivata in ambulanza e mi hanno visitato prima a me». E invoca provvedimenti ai responsabili del servizio. La presa di posizione è stata postata anche su Facebook e si è scatenato un intenso dibattito, con tante critiche all' Ausl. Ieri sera si contavano 38 "mi piace" e 70 commenti. La stessa Eleonora Santi lamenta: «5 ore su una barella e ho fatto chiamare un infermiera e non è venuto nessuno». E si parla della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 6 gennaio 2015 Pagina 17 < Segue possibilità di denunce. Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 6 gennaio 2015 Pagina 17 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro SAN MAURO PASCOLI Befana alla Torre Oggi alle 14.30 la befana alla Torre con doni e dolciumi e spettacolo dell'as sociazione Torre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 6 gennaio 2015 Pagina 32 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Comune di San Mauro SAN MAURO MARE. Il thé della poesia Caterina Tisselli ha letto alcuni bravi d' augurio per il 2015 Si è svolto con successo l' incontro del "thè della poesia" presso l' Hotel Majestic di San Mauro Mare. La poetessa sammaurese Caterina Tisselli ha presentato a un gruppo di turisti provenienti da Livorno e alloggiati al Majestic gestito dalla Famiglia Scardovi per trascorrere il Veglione del Capodanno alcune sue poesie tratte dalla sua recente raccolta poetica "Una Luce Lontana" (Il Ponte Vecchio). Al pomeriggio è intervenuto il Prof. Maurizio Bellavista di Rimini studioso del Parco Letterario Pascoliano, lo scrittore astronomo Luigi Borghi di Modena; il poeta Primo Alessandri d i San Mauro Pascoli e Alfonso Balbiani di Milano. L' incontro poetico è proseguito anche dopo i festeggiamenti di rito della mezzanotte con un saluto augurale del Prof. Maurizio Bellavista e una breve lettura di un paio di poesie dedicate all' Anno Nuovo 2015, in particolare del testo intitolato "Per un mondo di pace". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 6 gennaio 2015 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Lo scontro sul fisco. A rischio l' imposta unica sulle imprese Meno di tre mesi per attuare le misure Strada in salita per l' Iri e la riforma del contenzioso. Il rischio già c' era. Ora, con il caso della soglia del 3% per la non punibilità dei reati tributari, diventa ancora più concreto, anche se l' intenzione del Governo di andare avanti sull' attuazione lascia qualche margine in più di ottimismo. Alla delega fiscale mancano solo 80 giorni per essere completamente attuata e il trend attuale non lascia molti margini di ottimismo. Appena due decreti delegati pubblicati sulla «Gazzetta Ufficiale», quello sulle commissioni censuarie di cui si è persa traccia dopo l' approvazione definitiva in Consiglio dei ministri, un po' di misure inserite in altri veicoli normativi (come la legge di stabilità) . I l bilancio è magro. Appena il 15,5% dei principi della delega (legge 23/2014) risulta per ora attuato con un leggerissimo passo avanti rispetto al precedente monitoraggio (si veda «Il Sole 24 Ore» di lunedì 15 dicembre) dovuto essenzialmente all' entrata in vigore del Dlgs relativo alla riforma delle accise sui tabacchi. Un ritardo che pesa come un macigno soprattutto perché la scadenza fissata dalla legge per chiudere l' attuazione è il prossimo 27 marzo. E allo stato attuale è difficile (anche se non impossibile) immaginare una brusca accelerazione. Uno sprint che sarebbe necessario, per esempio, per realizzare l' imposta unica sul reddito dell' imprenditore (l' Iri) e la revisione del contezioso tributario con la possibilità, tra l' altro, di devolvere al giudice monocratico le liti di minor valore. I punti fermi Per ora gli unici due provvedimenti entrati in vigore sono quello sulle semplificazioni fiscali (Dlgs 175/2014) e quello sulla tassazione dei tabacchi (Dlgs 188/2014) che punta a risolvere alcune contestazioni in sede comunitaria e a garantire un maggior gettito. All' interno delle semplificazioni c' è tutto il corposo capitolo sulla dichiarazione precompilata che, secondo le intenzioni comunicate dal Governo, è destinata a cambiare il rapporto tra fisco e contribuenti ("almeno" per quei 20 milioni di italiani che la riceveranno entro il prossimo 15 aprile). Nel primo caso e anche questo è un aspetto che deve far riflettere sono stati necessari quasi sei mesi dal primo via libera in Consiglio dei ministri (avvenuto il 20 giugno) e la data di efficacia delle misure (13 dicembre). Questo perché è la stessa delega a prevedere una serie di paletti che prevedono un parere parlamentare delle commissioni competenti entro i 30 giorni della trasmissione del decreto e un eventuale secondo parere qualora il Governo decida di non conformarsi alle indicazioni arrivate dalle Camere. Una considerazione che peserà e non poco anche sull' iter dei prossimi provvedimenti. Certo, a meno che non si scelga la strada di posticipare il termine ultimo o di chiarire che la scadenza non riguarda l' adozione definitiva, una tempistica simile rischia di sacrificare molti dei principi della delega. Il regime agevolato Tanto più in quelle circostanze in cui parte dell' attuazione è avvenuta attraverso altri provvedimenti. Il caso più emblematico è rappresentato dalla modifica del regime dei minimi. La strada Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 6 gennaio 2015 Pagina 9 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione scelta è stata l' aumento della tassazione (dal 5% al 15%), l' individuazione di soglie di ricavi e compensi variabili e la determinazione del reddito su base forfettaria. Un' operazione realizzata con l' ultima legge di stabilità ma che potrebbe far restare lettera morta la previsione di introdurre l' imposta sul reddito imprenditoriale (Iri) a cui sono assoggettati, oltre ai redditi delle società su cui oggi si paga l' Ires, tutti i redditi d' impresa, compresi quelli prodotti da società di persone. Il tutto con un' aliquota da allineare all' Ires (ora al 27,5%). Una semplificazione che, però, necessita di coperture e che, per questo, è ancora più difficile da attuare. Mentre altre semplificazioni sul reddito d' impresa sono a costi zero o comunque ridotti e potrebbero portare a un quadro più certo nelle operazioni con l' estero (soprattutto per quanto riguarda la deduzione dei costi black list e l' adozione di parametri "inattaccabili" sui pezzi di trasferimento). Un discorso per alcuni aspetti simili vale per le norme sulla tassazione dei giochi introdotte nell' ex Finanziaria mentre la delega aveva un obiettivo di più ampio respiro con l' introduzione di un Codice con tutte le disposizioni in materia. Le riforme da avviare Così come rischia di essere poco il tempo a disposizione per la riforma del contenzioso e della riscossione locale. Sul primo versante, oltre al giudice monocratico per le liti di modesto valore, l' obiettivo della legge è potenziare le forme di deflazione delle controversie anche attraverso la conciliazione. Mentre, sul secondo fronte, la prospettiva doveva essere il riordino della riscossione delle entrate degli enti locali nel rispetto della loro autonomia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giovanni Parente Lo stato di attuazione dei principi della delega fiscale (legge 23/2014) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 6 gennaio 2015 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione La lunga crisi. Entrate tributarie in leggero calo Nei primi 11 mesi del 2014 gli incassi del Fisco a 0,4% In aumento invece l' Iva: +1,8% ROMA Entrate tributarie a quota 354,3 miliardi nei primi undici mesi del 2014, in leggera flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Ora si attende il dato definito per l' intero 2014, che per effetto del gettito che affluisce in dicembre è normalmente propizio per l' erario. Si tratta delle entrate contabilizzate secondo il criterio della competenza economica, mentre i flussi di cassa sono già incorporati nel dato relativo al fabbisogno del settore statale, comunicato dal Mef il 2 gennaio (76,8 miliardi, con un miglioramento di 3,5 miliardi rispetto al 2013). Stando alla Nota di aggiornamento del Def, che risale allo scorso settembre, il totale delle entrate tributarie a legislazione vigente è previsto attestarsi a quota 487,5 miliardi, con l' indebitamento netto (del quadro programmatico) al 3% del Pil. Nel dettaglio, le imposte dirette registrano nel periodo gennaionovembre un gettito pari a 185,3 miliardi, in diminuzione del 2,5% (4.8 miliardi), con l' Irpef che presenta una variazione negativa dell' 1,2% (1,6 miliardi). Risultato fa sapere il ministero dell' Economia che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (0,6%), delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico ( 1,6%), dei lavoratori autonomi (1,8%) e dei versamenti in autoliquidazione (1,7%). Per quel che riguarda l' Ires, nonostante il recupero di novembre, si il calo complessivo dell' 11,8% ( 2,6 miliardi) che per il Mef è essenzialmente riconducibile ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati nel giugno scorso da banche e assicurazioni. Minor gettito che segue l' incremento al 130% dell' acconto versato nel novembre 2013. In un quadro che presenta dunque una sostanziale invarianza degli incassi tributari sul fronte dell' imposizione diretta, si registra il discreto andamento delle imposte indirette, con un gettito complessivo pari a 168,9 miliardi. In percentuale, l' incremento è del 2,1% (+3,5 miliardi di euro), con gli incassi dell' Iva che crescono dell' 1,8% (+1,7 miliardi). In particolare, l' imposizione sugli scambi interni registra un andamento positivo del 2,4% (+1,9 miliardi), mentre si riduce del 2,1% l' introito della componente Iva sulle importazioni da paesi extraUe, rispetto all' analogo periodo del 2013. Il consueto bollettino predisposto dal Dipartimento delle Finanze rende noto che le entrate che a vario titolo riguardano l' attività di accertamento e controllo antievasione si confermano in crescita, attestandosi a 7,4 miliardi (+15,4%). Positivo il gettito delle imposte il cui andamento non è direttamente legato alla congiuntura economica (+0,2%): le entrate relative ai giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 10,5 miliardi (0,1%). Considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 10,2 miliardi (0,1%). © RIPRODUZIONE RISERVATA Dino Pesole LE ENTRATE TRIBUTARIE Dati mensili in milioni di euro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 6 gennaio 2015 Pagina 10 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione COMPOSIZIONE PERCENTUALE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE Confronto tra il periodo gennaio novembre 2013 (grafico a sinistra) e 2014 (grafico a destra) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 6 gennaio 2015 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Solo paura. Terremoto senza danni in Emilia Romagna MODENA Un' altra scossa di terremoto nell' area dell' Emilia e della Lombardia colpita dal disastroso sisma del maggio del 2012: ma questa volta, fortunatamente di modesta entità, non ha provocato danni. La terra ha tremato ieri mattina poco dopo le n o v e n e l l a z o n a d e l l a pianura P a d a n a compresa tra Finale Emilia, nel Modenese, e Sermide, in provincia di Mantova. La scossa di magnitudo 2.7 è stata registrata nel distretto sismico dall' Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ad una profondità di 2,7 chilometri. Nella stessa zona la terra aveva già tremato la mattina di Capodanno, con una scossa di magnitudo 2.5. «Un evento al di sotto della soglia di danno spiega il direttore della Protezione civile dell' Emilia Romagna, Maurizio Mainetti e per il quale non abbiamo ricevuto segnalazioni dai c i t t a d i n i o d a g l i enti locali. I l l i v e l l o d i magnitudo non è stato tale da destare grande allarme, anche se è stato chiaramente avvertito dalla popolazione. Parliamo di un' area, quella della dorsale padana, che genera eventi sismici con una certa frequenza». Finale Emilia, a nord di Modena, vicino al confine con la Lombardia, è uno dei comuni del cratere maggiormente colpiti dal terremoto che oltre due anni fa, oltre ad aver provocato 17 morti, ha messo in ginocchio una parte consistente delle province di Modena e Ferrara e che ha arrecato gravi danni anche nel Bolognese, non solo alle abitazioni ma anche al sistema produttivo. Definito il primo terremoto industriale nella storia del Paese, per le sole imprese ha comportato un costo di oltre 5 miliardi, tra crolli di capannoni e magazzini, danni a macchinari e perdita di introiti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Natascia Ronchetti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 6 gennaio 2015 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Il ddl Madia al Senato. Giovedì riprende l' esame in commissione, presentati mille emendamenti. Riforma Pa, il governo accelera sui licenziamenti disciplinari roma Il governo ha annunciato di voler accelerare sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione, contenuta nel Ddl Madia che giovedì pomeriggio sarà all' esame della commissione Affari costituzionali del Senato. Nelle intenzioni del presidente del consiglio, Matteo Renzi, questo provvedimento sarà un nuovo Jobs act del lavoro pubblico, e servirà ad evitare il ripetersi di episodi come quello accaduto a Roma, con l' assenza in massa dei vigili in turno la notte di capodanno. Sul disegno di legge che prende il nome dal ministro della Pa, e contiene complessivamente 11 deleghe al governo, sono stati presentati circa mille emendamenti in commissione Affari costituzionali che ha avviato l' esame a ottobre. «Considero realistica la deadline indicata dal premier Renzi afferma il relatore Giorgio Pagliari (Pd) ovvero l' approvazione del disegno di legge entro febbraio o marzo da parte del Senato. In commissione siamo già in avanti con l' istruttoria sugli emendamenti, attendiamo i pareri della commissione Bilancio». Nelle prossime settimane bisognerà comunque fare i conti con il calendario dei lavori del Senato, che ha all' ordine del giorno le riforme istituzionali e l' elezione del presidente della Repubblica, che avrà l' effetto di rallentare i lavori della commissione. Gli articoli del Ddl Madia che impattano in modo specifico sul lavoro nel pubblico impiego sono il 12 e il 13 contengono i criteri ai quali dovrà ispirarsi il governo nell' esercizio della delega la loro attuazione sarà preceduta dal varo dei Dlgs di riforma della dirigenza pubblica e di valutazione dei rendimenti dei pubblici uffici. Nei giorni scorsi Scelta civica ha chiesto la riapertura dei termini per gli emendamenti, per poter presentare delle proposte sul tema specifico dei licenziamenti. Il governo ha annunciato un emendamento per ridefinire complessivamente il sistema di sanzioni disciplinari nel pubblico, potenziando le norme previste dalla legge Brunetta (Dlgs 150 del 2009) per favorirne l' applicazione, intervenendo anche sui controlli dei certificati medici. Tra le novità, anche nel pubblico sarà affidato all' Inps il controllo dei certificati, oggi competenza delle Asl. L' Inps controlla i certificati di tutto il lavoro privato con un costo di 25 milioni a fronte dei 70 milioni delle Asl che in termini numerici si occupano dei controlli a meno della metà della platea, i 3,2 milioni di lavoratori pubblici. Il governo è convinto in questo modo di poter risparmiare sui costi e di ottenere nel contempo una qualità del servizio migliore affidandosi al sistema di verifiche mirate da parte dei medici utilizzato dall' Inps. «Vicende che si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 6 gennaio 2015 Pagina 17 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione ripetono costantemente in determinate occasioni afferma Pagliari come le assenze di massa attraverso la presentazione di certificati medici, evidenziano la necessità di intervenire. Occorre individuare un meccanismo di responsabilizzazione dei medici con l' obbligo di rifare la diagnosi, e di risponderne. La visita fiscale non può essere solo un proforma». © RIPRODUZIONE RISERVATA G.Pog. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 6 gennaio 2015 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Il caso Roma. I?controlli riguarderanno in tutto 767 agenti fuori servizio a Capodanno per malattia, assistenza a familiari o donazione di sangue. Vigili assenti, 30 rischiano il posto Al via i primi procedimenti disciplinari, gli ispettori della Madia ieri in Campidoglio. ROMA L' inchiesta amministrativa promossa dalla Polizia locale ha individuato un primo gruppo di 30 vigili assenti dal servizio nella notte di capodanno: rischiano una sanzione che va dalla sospensione di 11 giorni fino al licenziamento. Il Campidoglio spiega che si tratta dei casi che «sono apparsi più chiari e più gravi», ai quali è stato contestato l' articolo 55bis del decreto Brunetta che sottolinea la particolare gravità della mancanza disciplinare rispetto ai contratti di categoria prevedendo sanzioni che possono portare al licenziamento. La commissione disciplinare di Roma Capitale nei prossimi giorni, dopo aver informato gli interessati, passerà alle contestazioni dei comportamenti. Il lavoro di verifica prosegue e ieri due ispettori del ministero della Pubblica amministrazione s i s o n o i n c o n t r a t i c o n i l comandante Raffaele Clemente e con il gruppo diretto dalla vice comandante Raffaella Modafferi che sta svolgendo l' indagine amministrativa interna, per acquisire alcuni documenti: sotto la lente, anzitutto, i 44 casi di vigili che non hanno presentato alcuna giustificazione fondata per l' assenza dal lavoro. Ma queste assenze ingiustificate non rappresentano l' unica anomalia della notte di capodanno. Dal Campidoglio hanno fatto un raffronto con i numeri degli anni scorsi: nel 2012 gli assenti per malattia nell' intera giornata del 31 dicembre sono stati 132, nel 2013 sono stati 135, contro i 571 vigili dello scorso 31 dicembre che si sono dati malati solo nei turni legati al concerto e alle feste di Capodanno. Nel complesso gli assenti sono stati 767, perché oltre ai 571 in malattia ci sono stati 81 assenti per la legge 104(assistenza a familiari disabili), 63 perché hanno donato sangue proprio quel giorno e 52 per altri motivi (congedi parentali ecc). Su tutte queste posizioni dovrà fare chiarezza anche l' inchiesta ministeriale che proseguirà in parallelo a quella interna. C' è poi un possibile risvolto penale della vicenda. Venerdì Clemente ha incontrato il procuratore aggiunto, Maria Monteleone, che attende un' informativa sull' esito dell' indagine interna dei vigili per valutare se aprire un fascicolo. A difesa dei vigili si è schierato Beppe Grillo: «L' accanimento mediatico contro i vigili di Roma da parte del governo e dei giornali al suo servizio ha due obbiettivi precisi scrive nel suo blog . Distogliere l' attenzione dell' opinione pubblica dalla vicenda di mafia capitale collusa con i politici del Comune (a proposito Marino e Poletti quando vi dimettete? ) Criminalizzare una categoria sul piano mediatico per agire con misure più restrittive nei confronti di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32 6 gennaio 2015 Pagina 17 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione una parte del pubblico impiego». Per il Pd «Grillo difende l' indifendibile e ha perso la bussola». Intanto la Commissione di garanzia ha avviato quattro procedure sui picchi di assenze registrate nella notte di Capodanno, che riguardano i vigili e i macchinisti della metro di Roma, gli autoferrotranvieri di Bari e gli addetti alla raccolta rifiuti di Napoli. Se dovesse emergere una responsabilità collettiva, la sanzione a carico del sindacato oscilla da 2.500 a 100mila euro, se invece venisse ravvisata una responsabilità individuale di singoli lavoratori, spetterà al datore di lavoro comminare le sanzioni (la sospensione dal lavoro per un certo numero di giorni, la censura). Nel caso specifico dei vigili di Roma, i Garanti vogliono verificare se vi sia la regia nascosta di qualche sindacato, tenendo conto che per la notte del 31 dicembre era stata convocata un' assemblea di sei ore , annullata dopo l' intervento della stessa commissione. L' attenzione è rivolta a domenica prossima, quando a Roma si disputerà il derby RomaLazio: la Commissione di garanzia ha allertato la Prefettura segnalando il rischio che i vigili urbani possano organizzare un' assemblea (non uno sciopero poiché servono 10 giorni di preavviso). © RIPRODUZIONE RISERVATA Giorgio Pogliotti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 6 gennaio 2015 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione La scrivania mai usata dal ministro Sella La biblioteca La biblioteca Inglese. Gianni Letta non sa l' inglese. Mef. Il Palazzo del ministero dell' Economia e delle Finanze, voluto ostinatamente da Quintino Sella in via XX Settembre, lungo la strada che unisce il Quirinale a Porta Pia, 300 metri di lunghezza, 120 di larghezza, due ettari di corridoi, 1200 uffici e altre 800 stanze per servizi d i v a r i a n a t u r a . I l s i m b o l o : u n a massiccia scrivania che gli ebanisti biellesi regalarono al ministro e concittadino Quintino Sella, alla quale non ebbe il tempo di sedersi. Spesa . La spesa la autorizzano ma non la decidono i burocrati del Mef. La decidono governo, Parlamento, Regioni, Province, Comuni, Asl, Comunità montane, eccetera. Le stazioni appaltanti pare siano oltre 37mila, ciascuna con più centri di spesa. Gestione. «Al Mef spetterebbe il compito di gestire questa spesa. Di gestirla da due punti di vista: quello quantitativo e quello qualitativo. Formalmente i controlli sono ferrei: Ragioneria, Ufficio centrale di bilancio, Corte dei Conti. Nella sostanza lo Stato centrale non sa esattamente quanto il resto della pubblica amministrazione spenda e per cosa, se i beni e servizi forniti erano necessari e se lo erano in quella quantità e in quella qualità». Informatica. Non esiste un sistema informatico unico che, come per le entrate, consenta di sapere quanto sia stato speso (o quanto sia stato acquistato anche se non ancora pagato), da chi e perché. Palazzo Chigi. La presidenza del Consiglio si allarga per 15 edifici, tra proprietà e affitto, nei quali lavorano 4.200 dipendenti organizzati in una girandola di uffici, dipartimenti, strutture, unità, commissioni. Non è chiara la distinzione degli uni dagli altri ma si sa che gli uffici sono 21, i dipartimenti 16, le strutture di missione 6, le unità due e le commissoni una. 21 poi tra enti, associazioni, fondazioni, spa, agenzie e organismi nei quali la presidenza del Consiglio allunga i suoi tentacoli. A guidare la macchina oltre 300 dirigenti (uno per ogni 14 dipendenti). Tutti numeri multipli rispetto a Casa Bianca, Downing Street, Eliseo, ecc. Ragioneria. Il Parlamento non può varare una legge per la quale non sia stata individuata un' adeguata copertura e che a sua volta non sia stata verificata e bollinata dalla Ragioneria generale dello Stato («che è il settore più chiuso e autoreferenziale dell' intero ministero dell' Economia e delle Finanze»). Numeri. La base del potere della Ragioneria generale e dei suoi uomini: il monopolio dei numeri. La litania che si sente in tutti i ministeri: «Solo la Ragioneria ha i suoi numeri, e non li dice a nessuno». Tremonti Giulio. Tremonti, quando era ministro dell' Economia: «Siete tutti ministri senza portafoglio». Regolamenti. Le leggi hanno bisogno di ulteriori norme per diventare operative. Si chiamano regolamenti attuativi. Il decreto SalvaItalia ne prevedeva 84, il CresciItalia 60, il SemplificaItalia 51, 112 la Spending Review, 84 lo Sviluppo, 83 la legge di stabilità. Il governo Monti ha passato i primi otto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 6 gennaio 2015 Pagina 18 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione mesi a emanare i regolamenti di attuazione delle leggi varate dal governo Berlusconi. Più o meno la stessa cosa per il governo Letta con quelli di Monti. Renzi ha cominciato avendo alle spalle 470 regolamenti da emanare prima ancora di aver varato una sola legge scritta dal suo governo. Pil . «Se si abolissero i Tar e il Consiglio di Stato, il Pil assumerebbe subito un cospicuo segno positivo» (Romano Prodi ricordando un dialogo con un investitore). Notizie tratte da: Roberto Mania e Marco Panara, Nomenklatura, Laterza, RomaBari. Pagine 164, 15,00 . © RIPRODUZIONE RISERVATA di GIORGIO DELL' ARTIdi GIORGIO DELL' ARTI. GIANNI LETTA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 6 gennaio 2015 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione IL CROLLO DEL VIADOTTO IN SICILIA. Riforma degli appalti per maggior efficienza Piove sul bagnato e il sistema dei lavori pubblici, già sotto i riflettori per i numerosi e gravissimi casi di corruzione, subisce un nuovo, durissimo colpo con il viadotto Anas in Sicilia inaugurato il 23 dicembre (in anticipo sui tempi) e bloccato dopo dieci giorni per un crollo interno. Il settore potrà recuperare efficienza e credibilità solo con una riforma radicale del codice d e g l i appalti n e l s e n s o d e l l a semplificazione, d e l l a t r a s p a r e n z a , d e l l a tecnologia e della certezza delle responsabilità. Il governo l' ha promessa ma, dopo averla approvata ad agosto, l' ha inviata solo a dicembre al Senato (dove ancora non è stato individuato il relatore). In attesa della riforma, ci si augura che la vicenda siciliana sia gestita in modo esemplare: che siano accertate rapidamente le responsabilità e vengano chiamati a rispondere i colpevoli, ripristinando rapidamente una situazione di sicurezza e agibilità. Un segnale arriva dalla principale impresa coinvolta, la cooperativa Cmc, che nel servizio riportato a pagina 13 si dice pronta a svolgere il lavoro in due mesi qualora siano accertate le responsabilità delle imprese. C' è da aspettarsi che agli annunci, da tutte le parti, seguano i fatti e per una volta si lascino da parte le carte bollate per favorire il risultato che si deve ai cittadini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 6 gennaio 2015 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Rischio «Grexit» La flessibilità del Patto di stabilità Vanno esclusi gli investimenti del piano Juncker dal computo del deficit. Allora, ci risiamo? A cinque anni dall' inizio della crisi della zona euro, innescata dai timori sulla Grecia, si riguarda con preoccupazione verso Atene e le elezioni del 25 gennaio. I timori paventati da molti sono gli stessi di allora: Grexit, ripudio del debito, contagio ad altri Paesi periferici lo scenario, insomma, che ha tormentato i mercati sino al "whatever it takes" di Mario Draghi del luglio 2012. I mercati continuano a credere a questo impegno del presidente della Bce, mettendo sotto pressione solamente i titoli di stato greci, mentre i rendimenti degli altri sono anzi scesi ulteriormente. Molti osservatori concordano, sostenendo che il problema, questa volta, è prettamente greco. Ma su cosa si basa questa fiducia nella capacità di arginamento della crisi? Come si ricorderà, lo strumento pratico per bloccare il contagio sono le Omt (Outright Monetary Transactions), l' acquisto cioè di titoli di Stato da parte della Bce a sostegno dei Paesi sotto pressione. Sinora il solo annuncio dello strumento, senza effettivi interventi, è bastato per abbassare di colpo e tenere a bada le tensioni che si stavano propagando. Un' eventuale nuova crisi greca metterebbe a prova l' efficacia di questo argine, rischiando di rivelarne le falle. In primo luogo, le Omt sono, per il momento, uno strumento sospeso in un limbo legale. La Corte di giustizia europea deve ancora esaminare il rinvio, operato da una assai scettica Corte costituzionale tedesca, ed esprimersi sulla legalità dello strumento. In tale situazione, la Bce non potrebbe certo intervenire. Vi è già da pelare la gatta dell' allentamento quantitativo (Qe), che ci si attende sarà annunciato alla prossima riunione della Bce, pochi giorni prima del voto greco. Vi è poi un secondo, pesante ostacolo al dispiego delle Omt: il fatto che il loro utilizzo richieda l' accettazione di un programma detto Eccl (Enhanced Conditions Credit Line) che sinora nessuno ha voluto. Alla base delle difficoltà attuali vi è anche l' insistenza di Atene per un' uscita "pulita" dal programma della Troika senza cioè una linea di credito precauzionale condizionata sulle orme di Dublino e Lisbona. Si dirà, ma non potrebbe bastare l' atteso quantitative easing? In fondo, si tratterebbe anche qui di acquisti di titoli sovrani, per lo più senza necessità di programma, quindi di facile accettazione da parte dei Paesi beneficiari. Ma mentre le Omt sarebbero focalizzate solo sui Paesi sotto pressione, senza limiti quantitativi, e dirette ad uniformare le condizioni monetarie, il Qe sarebbe generalizzato e limitato, e con obiettivo diverso (di innalzare l' inflazione nella zona euro nel suo complesso). In sostanza, le Omt appaiono per molti versi un bluff, che sinora nessuno ha chiamato e nel quale tutti ancora credono. O perlomeno credono nella volontà dell' impegno in fondo politico di fare "tutto il necessario." In questo ha ragione Mario Draghi nel sostenere (Il Sole del 31 dicembre) che coloro che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 6 gennaio 2015 Pagina 19 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione nutrivano dubbi al riguardo della tenuta dell' unione monetaria europea hanno sottovalutato la sua dimensione politica. Certo, l' unione monetaria è economicamente incompleta, ma il collante è stata la volontà di "risolvere insieme i problemi comuni nei momenti di maggiore necessità." Sinora, questo collante politico ha funzionato, smentendo le Cassandre che pronosticavano la fine imminente dell' euro. Ma si può continuare a farci affidamento? Meno di prima. Intanto, stando almeno allo Spiegel, la Germania sarebbe ora pronta ad accettare una possibile uscita della Grecia dall' euro, considerando superato il rischio di contagio. La notizia è senza conferma, ma un fatto è incontrovertibile: la realtà politica europea si sta tramutando da collante a forza disgregante, col futuro dell' euro in mano ad elettori dopo i greci, anche quelli spagnoli e portoghesi ormai in larga parte antieuropeisti, sia pure in misura diversa. Certo, molto è cambiato dall' inizio della crisi nel 2010, ma scontare i pericoli di una rinnovata crisi greca sarebbe un grave errore. Sembra ne sia più cosciente Syriza, con un ammorbidimento dei toni, che non i leader europei. Al contrario, questi continuano a non voler rispettare l' impegno, preso nel febbraio 2012, di alleggerire ulteriormente il debito greco una volta raggiunto un surplus primario. Che l' Eurozona prenda questo passo, peraltro inevitabile, e vi aggiunga più in generale una concreta applicazione (a tutti i Paesi) della flessibilità prevista dal Patto di stabilità, cominciando con l' esclusione degli investimenti del piano Juncker dal calcolo del deficit. Solo con dimostrazioni concrete di questo tipo, unite allo sforzo riformatore nei singoli Paesi, si potrà continuare a credere nella "volontà politica" come collante effettivo dell' unione monetaria. Non vi è in realtà altro sbarramento efficace al possibile contagio da Atene. E non se ne sottovaluti il rischio. [email protected] .@ALeipold © RIPRODUZIONE RISERVATA Alessandro Leipold. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 6 gennaio 2015 Pagina 35 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Politiche attive. Provvedimenti «tampone» in attesa della riforma del Titolo V e della nuova Agenzia nazionale per l' occupazione. Centri per l' impiego a mezzo servizio Nella legge di Stabilità 60 milioni per le attività di gestione dei fondi strutturali Ue. Con la legge di Stabilità per il 2015 (legge 190/14) e con il decreto milleproroghe (Dl 192/14), il Governo ha cercato di porre rimedio alle conseguenze del disallineamento temporale dei tre provvedimenti che cambieranno l' assetto istituzionale e l' organizzazione del mercato del lavoro: il provvedimento Delrio (legge 56/14), la riforma del Titolo V (Ddl A.C. 2613) e l' esercizio della delega prevista dal Jobs Act (legge 183/14) sulla costituzione dell' Agenzia nazionale per l' occupazione. La riforma del quadro regolatorio vigente avrebbe richiesto una diversa sequenza, partendo dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ancora affida alle Regioni la disciplina dei servizi all' impiego e le politiche attive del lavoro. Invece, a Costituzione vigente, tra le funzioni fondamentali da assegnare ai nuovi enti d i area vasta e alle Città metropolitane il provvedimento Delrio non ha potuto inserire la gestione e l' erogazione dei servizi all' impiego e delle politiche attive e ha demandato la loro assegnazione a un' intesa tra Stato e Regioni, che l' 11 settembre 2014 ne ha rimandato il loro riordino in attesa che sia emanato il decreto legislativo del Jobs Act relativo alla costituzione dell' Agenzia nazionale per l' occupazione. Nel frattempo, è previsto che le funzioni dei servizi all' impiego continuino ad essere esercitate dagli enti di area vasta o dalle città metropolitane. In questo quadro, il Governo ha cercato di garantire il regolare funzionamento dei servizi per l' impiego, con il comma 429 dell' articolo unico della legge di Stabilità che prevede la possibilità per le Città metropolitane e le Province di finanziare i rapporti di lavoro anche a tempo indeterminato e di prorogare i contratti a tempo determinato e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa del personale impiegato nella realizzazione di attività di gestione dei fondi strutturali, purché esse continuino a esercitare le funzioni e i compiti in materia di servizi per l' impiego e di politiche attive del lavoro, a seguito o in attesa del riordino delle funzioni previste dal provvedimento Delrio. Per il finanziamento di questi rapporti di lavoro, il ministero può concedere anticipazioni delle quote europee e di cofinanziamento nazionale dei programmi delle Regioni cofinanziati dalla Ue, nei limiti di 60 milioni, attraverso il Fondo di rotazione per la formazione professionale e l' accesso al fondo sociale europeo di cui all' articolo 25 della leggequadro 845/78. In sintesi, la legge di Stabilità garantisce il finanziamento della continuità operativa dei Centri pubblici Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 6 gennaio 2015 Pagina 35 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione per l' impiego solo per le attività relative alla gestione dei programmi europei attraverso i relativi fondi strutturali di cui sono titolari le Regioni, senza il loro preventivo consenso. Per le stesse esigenze di continuità dei servizi erogati, compresi quelli all' impiego non diversamente attribuiti, il comma 6, dell' articolo 1 del Dl mille proroghe prevede la possibilità per le Province di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato fino al 31 dicembre 2015. In questo caso, a differenza della legge di Stabilità, la proroga può essere disposta nel triplice rispetto dei vincoli finanziari, del patto di stabilità interno e della vigente normativa di contenimento della spesa complessiva di personale, non essendo previste ulteriori e diverse fonti di finanziamento. Infine, per assicurare la continuità delle loro attività relative alla realizzazione degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali europei 2007 2013, l' articolo 14 dello stesso Dl mille proroghe prevede che i centri per l' impiego possano prorogare i contratti di affidamenti di servizi per l' impiego e le politiche attive in scadenza a partire dal 1° gennaio 2015, fino al 31 dicembre 2015, sempre attraverso i relativi fondi europei di cui sono titolari le Regioni, nel rispetto delle regole di ammissibilità previste dai regolamenti comunitari. Pur essendo poco chiara, si ritiene che questa norma si riferisca a quei contratti stipulati dai centri pubblici per l' impiego per l' esecuzione di attività in outsourcing da parte di enti e società individuate con procedure ad evidenza pubblica e per cui non si sarebbe potuto diversamente prorogare l' erogazione del relativo servizio per mezzo di un nuovo affidamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianni Bocchieri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 6 gennaio 2015 Pagina 37 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Balconi. Tutti i condòmini sono legittimati ad agire. Distanze violate, demolizione anche se si è in buona fede I? balconi troppo vicini non evitano la demolizione, anche se nel frattempo l' orientamento delle sentenze sul calcolo delle distanze è cambiato. Nella sentenza n. 25501 del 2 dicembre 2014, la seconda sezione civile della Cassazione ha deciso sulla causa nata dalla domanda dei proprietari di un immobile, i quali avevano chiesto la demolizione di alcuni manufatti presenti in un edificio confinante, denunciando la violazione delle distanze legali tra costruzioni. Questa domanda era stata proposta sia nei confronti della società costruttrice del fabbricato, sia nei confronti di coloro che si erano poi resi acquirenti dei singoli appartamenti del costituito condominio. Il tribunale di Sassari e la Corte d' appello di Cagliari avevano dato ragione a chi aveva promosso la causa, condannando ad arretrare, fino al rispetto della distanza dal confine s t a b i l i t a d a l v i g e n t e Piano regolatore comunale, l ' i n g r e s s o d e l v a n o s c a l a condominiale, i balconi e le canne fumarie. Fra i diversi motivi del ricorso per cassazione, rigettato dalla Suprema Corte, il compratore di uno degli appartamenti oggetto della parziale demolizione aveva opposto il proprio legittimo affidamento e la propria buona fede, stante la regolarità urbanistica dell' edificio, dotato di regolare concessione edilizia, e tenuto conto che al momento dell' acquisto la giurisprudenza non considerava i balconi aperti ai fini del computo delle distanze. Ma è ormai pacifico che, mentre non vanno calcolate come riferimento per le distanze le sporgenze esterne del fabbricato che abbiano funzione meramente ornamentale, costituiscono invece «corpo di fabbrica» i balconi, anche se scoperti, che siano di apprezzabile profondità e ampiezza. Il fatto che decenni orsono questa conclusione fosse controversa nelle aule dei tribunali non vale a fondare oggi l' affidamento incolpevole di chi avesse comprato all' epoca un immobile provvisto di balconi troppo vicini alla proprietà confinante: come spiega ora la Cassazione, infatti, perché si possa pretendere che un mutamento interpretativo non sia retroattivo (ovvero, perché si instauri la cosiddetta tutela da "prospective overruling"), si deve essere in presenza di un imprevedibile ribaltamento della giurisprudenza su di una regola del processo, e non su norme di carattere sostanziale, quali quelle attinenti ai limiti della proprietà. È invece altrettanto evidente che, qualora l' immobile venduto risulti costruito in violazione delle distanze legali, in favore del compratore opera verso il venditore la garanzia per evizione, ai sensi degli articoli 1483 e 1484 del Codice civile, o la garanzia prevista dall' articolo 1489. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 6 gennaio 2015 Pagina 37 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Quanto ai rapporti tra edifici condominiali e proprietà confinanti, si consideri come la domanda di arretramento di un fabbricato in condominio per violazione delle distanze legali deve essere proposta necessariamente nei confronti di tutti i condòmini, e non invece nei confronti dell' amministratore del condominio. Così come tutti i condòmini, e non soltanto quelli che siano proprietari degli appartamenti direttamente prospettanti verso le costruzioni limitrofe che violano le distanze legali, sono legittimati ad agire per far valere il rispetto delle relative disposizioni. Le norme sulle distanze sono poi applicabili anche nei rapporti tra i condòmini di uno stesso edificio condominiale, purché compatibili, però, con la disciplina particolare relativa alle cose comuni, cioè quando l' applicazione di quest' ultima non sia in contrasto con le prime. Pertanto, se il giudice accerti che non sia alterata la destinazione delle parti condominiali e non sia impedito il pari uso agli altri partecipanti, riterrà legittima l' opera realizzata anche senza il rispetto delle norme dettate per regolare i rapporti tra le proprietà contigue. Né possono operare le norme del Codice civile in tema di distanze, nell' ipotesi dell' installazione di impianti indispensabili ai fini di una reale abitabilità delle singole unità immobiliari. © RIPRODUZIONE RISERVAT Antonio Scarpa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 6 gennaio 2015 Pagina 4 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il premier sul «salva Berlusconi»: fermo tutto, ma non facciamo leggi ad o contra personam. Fisco, Renzi blocca i decreti Riforme e Colle, il Pd si organizza. La Grecia fa tremare l' Ue. Basta che si riparli di Berlusconi per capire che le vacanze di Natale sono finte anche per la politica. E tornano le notizie. Tipo che la riforma del fisco approvata lo scorso 24 dicembre tornerà in consiglio dei ministri per essere rivista. È quanto stabilito dal premier Matteo Renzi per porre fine alle polemiche sulla presenza nel provvedimento di una norma «salvaBerlusconi» che secondo alcune interpretazioni potrebbe cancellare la condanna dell' ex premier nel processo Mediaset e quindi ridargli la possibilità di candidarsi. L' opposizione, M5S e Lega in testa, ma anche la minoranza Dem, non risparmiano critiche al governo definendo la svista «un regalo al Cavaliere previsto dal patto del Nazareno». Il blog di Grillo dà al presidente del Consiglio del «burattino» in mano ad un «ventriloquo» Cavaliere. «Renzi è Berlusconi, e viceversa», è il j' accuse a 5 Stelle. Renzi interviene in prima persona: «Il nostro governo», assicura, «non fa norme ad personam, non fa norme contra personam. Fa norme che rispondono all' interesse di tutti i cittadini». Visti i dubbi e le polemiche, però, il decreto incriminato tornerà al consiglio d e i ministri. A finire nel mirino è l' introduzione nel decreto attuativo della delega fiscale di un articolo (il 19 bis) che prevede l' esclusione della punibilità «quando l' importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al 3% del reddito imponibile dichiarato». Un norma che, secondo alcuni giuristi, permetterebbe al leader di Forza Italia di ricandidarsi in quanto condannato per una frode fiscale di 7 milioni di euro, pari a meno del 2% dell' imponibile di Mediaset. Se approvata, viene spiegato, il Cav potrebbe chiedere la cancellazione della condanna e degli effetti della legge Severino, ovvero i sei anni di incandidabilità. Interpretazione che ha spinto Renzi a stoppare i decreti della riforma e a riportarli in Cdm per eventuali correzioni. Il premier ha voluto smentire le ricostruzioni secondo cui dietro la norma ci sarebbe un accordo con il leader di Fi: «Ci fermiamo, non c' è inciucio. Se qualcuno immagina che in questo provvedimento ci sia non si sa quale scambio, non c' è problema: ci fermiamo. La norma la rimanderemo in Parlamento soltanto dopo l' elezione del Quirinale, dopo che Berlusconi avrà completato il suo periodo a Cesano Boscone». Il diretto interessato, Silvio Berlusconi, commenta: «Di quella norma non sapevo nulla. L' ho letta sui Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 6 gennaio 2015 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione giornali. E da quello che ho potuto capire poi assieme ai miei avvocati, non è nemmeno detto che fosse applicabile al caso del sottoscritto». Secondo Berlusconi, la vera protagonista di questa vicenda sarebbe «una manina» che si sarebbe mossa per due obiettivi, «mettere in difficoltà sia Renzi che me» con lo scopo di «mettere in crisi il patto del Nazareno» a poche settimane dall' elezione del presidente della Repubblica. L' annuncio dello stop da parte del premier non placa la minoranza del Pd che insorge, aprendo un fronte interno alla maggioranza. La minoranza dem chiede che il provvedimento non venga solo rinviato ma completamente rigettato. Il Tesoro smentisce «una presunta notizia» del sito Dagospia.com secondo cui Franco Coppi, avvocato di Silvio Berlusconi, «avrebbe partecipato a una riunione al ministero dell' economia relativa alla riforma fiscale». Questa notizia, sottolinea il Tesoro, «è destituita di qualsiasi fondamento e frutto esclusivo di fantasia o di volontà di diffamazione, per la quale sarà valutata la sussistenza degli estremi per un' azione legale». Il presidente del consiglio, archiviato il capitolo Berlusconi, si organizza per vedere i suoi del Pd in vista degli appuntamenti più importanti su Riforme e Quirinale. E fa sapere che domani alle 16 parteciperà all' assemblea dei deputati del Pd convocata dal capogruppo, Roberto Speranza, per discutere di riforme costituzionali appunto. Intanto ieri pomeriggio ha incontrato a palazzo Chigi, il presidente del Pd, Matteo Orfini che al termine del colloquio ha spiegato: «abbiamo parlato di tutti i temi all' ordine del giorno dell' agenda politica e dei prossimi appuntamenti parlamentari, dalle riforme al decreto sul fisco...». Quanto alla partita del Quirinale Orfini ha glissato: «di quello si parlerà a tempo debito». Ieri a palazzo Chigi si è presentata il ministro dell' Istruzione, Stefania Giannini. Il premier ha in programma per l' inizio di questa settimana una ricognizione con i ministri sull' agenda del governo. «Il 2015 mette al centro la scuola, anzi #labuonascuola. Siamo al lavoro sulla riforma più importante per il futuro dei nostri figli e del Paese», ha poi scritto su Twitter il presidente del consiglio. Quanto al ministro, Giannini ha scritto: «Dopo la consultazione, al lavoro con Matteo Renzi per completare il percorso di «la buona scuola». L' incertezza politica in Grecia e il timore che, dopo le elezioni politiche del 25 gennaio, Atene possa uscire dall' euro, fa tremare i mercati. Il cosiddetto «Grexit» rafforza l' aspettativa che la Bce possa speditamente muoversi verso l' acquisto dei bond governativi, mettendo sotto pressione le borse europee e l' euro. Il listino di Atene cede oltre il 4% e anche Milano e Madrid calano intorno all' 1,5%, mentre Londra, Francoforte e Parigi perdono oltre lo 0,5%. Intanto l' euro scende ai minimi da 5 anni e mezzo a 1,1880 dollari, nettamente sotto quota 1,19 dollari. E anche sullo yen la moneta europea passa di mano ai minimi da 2 mesi a 142,86. Lo spread tra Btp e Bund invece tiene bene, in attesa delle mosse di Francoforte sull' acquisto dei bond, sotto quota 130 punti. Il vero punto debole dell' Europa è comunque la Grecia. Ieri il portavoce della cancelliera Angela Merkel ha ribadito che Berlino non cambia posizione e non vuole che la Grecia esca dall' euro. Nettissima anche la presa di Bruxelles. Secondo i trattati Ue, ha ricordato, leggendo il testo, una portavoce della Commissione l' appartenenza all' euro è irrevocabile. Beppe Grillo sta con i vigili urbani di Roma che per protesta si sono dati in buona parte malati la notte di capodanno. Il leader del M5S, che forse non si è accorto come la defezione dei vigili sia nata per contrastare in particolare la rotazione di zone prescritta dal presidente dell' Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, ieri, in un post pubblicato da beppegrillo.it parla di «accanimento mediatico contro i vigili di Roma da parte del governo e dei giornali al suo servizio, con due obbiettivi precisi: distogliere l' attenzione dell' opinione pubblica dalla vicenda di mafia capitale collusa con i politici del comune (a proposito Marino e Poletti quando vi dimettete?); criminalizzare una categoria sul piano mediatico per agire con misure sempre più restrittive nei confronti di una parte del pubblico impiego». Intanto sono arrivati, nel comando della polizia locale di Roma Capitale, i due ispettori inviati dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, per supportare l' indagine interna. I funzionari ministeriali sono stati accolti dal comandante del corpo, Raffaele Clemente, dal quale hanno acquisito preliminarmente alcuni documenti e dati. Dopo questo primo contatto, il loro lavoro proseguirà nei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 6 gennaio 2015 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione prossimi giorni, parallelamente all' inchiesta interna affidata dallo stesso Clemente al vicecomandante Raffaella Modafferi. «Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto nel pomeriggio di ieri una telefonata del Presidente degli Stati Uniti, Barack H. Obama, che gli ha formulato i suoi cordiali auguri per il nuovo anno e rinnovato amichevoli riconoscimenti per il suo operato come presidente della repubblica italiana e per la sua azione nell' ambito delle relazioni internazionali ed in particolare in quello delle relazioni tra Italia e Stati Uniti», ha fatto sapere una nota del Quirinale. Nell' intenso e cordiale scambio di opinioni che è seguito si è in particolare sottolineata la necessità di un rilancio congiunto della crescita economica e sociale negli Stati Uniti e in Europa. Al termine della conversazione entrambi si sono ripromessi di mantenere un contatto personale e di rincontrarsi alla prima occasione a Washington o a Roma». © Riproduzione riservata. EMILIO GIOVENTÙ E GIAMPIERO DI SANTO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 6 gennaio 2015 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Entrate stabili Nel periodo gennaionovembre 2014 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 354.226 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente (0,4%, pari a 1.260 milioni di euro). Lo rende noto il ministero dell' economia spiegando che le imposte dirette registrano un gettito complessivamente pari a 185.300 milioni di euro, con una diminuzione del 2,5% (4.804 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Continua l' andamento favorevole del gettito relativo alle entrate tributarie derivanti dall' attività di accertamento e controllo, che risulta in crescita del 15,4% (+992 milioni di euro). L' Irpef presenta una variazione negativa dell' 1,2% (1.658 milioni di euro), che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato, dei dipendenti del settore pubblico, dei lavoratori autonomi e dei versamenti in autoliquidazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 6 gennaio 2015 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Gli ostacoli posti dalla legge di Stabilità 2015 alla stabilizzazione del personale. Enti locali, precari in standby Stoppate le possibili assunzioni a tempo indeterminato. Stabilizzazioni del personale degli enti locali al palo negli anni 2015 e 2016. La legge di Stabilità 2015 (legge 190/2014), con le sue previsioni sulla mobilità dei dipendenti delle province, non solo blocca per almeno due anni la possibilità di scorrere le graduatorie dei concorsi e permettere di reclutare gli idonei, ma impedirà di assumere a tempo indeterminato i precari, con i requisiti previsti dalla legge. Si tratta di tre categorie di soggetti: quelli previsti dall' art. 1, commi 519 e 558, della legge 296/2006, quelli indicati dall' art. 3, comma 90, della legge 244/2007, nonché coloro che alla data di entrata in vigore del dl 101/2013 (il cosiddetto decreto D' Alia) avessero maturato, negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alle dipendenze dell' amministrazione che emana il bando. Di fatto, quindi, la legge di Stabilità 2015 oltre a incidere pesantemente sull' attuazione del dl 90/2014, messo sostanzialmente al palo per l' impossibilità di dare corso alla staffetta generazionale, pone nel nulla anche la terza ondata di stabilizzazioni, attivata dall' allora governo Letta. Infatti, l' art. 4, comma 6, del dl 101/2013, convertito in legge 125/2013, stabilisce che le procedure di stabilizzazioni sono possibili «solo a valere sulle risorse assunzionali relative agli anni 2013, 2014, 2015 e 2016 anche complessivamente considerate, in misura non superiore al 50%, in alternativa a quelle di cui all' art. 35, comma 3bis, del dlgs 30 marzo 2001, n. 165. Le graduatorie definite in esito alle medesime procedure sono utilizzabili per assunzioni nel triennio 20132016 a valere sulle predette risorse». Ma la legge di Stabilità 2015 riserva l' utilizzo delle risorse assunzionali per gli anni 2015 e 2016 esclusivamente alle assunzioni dei vincitori dei concorsi, in base a graduatorie vigenti o approvate alla data dell' 1 gennaio 2015, nonché alle mobilità del personale provinciale in sovrannumero, l' ondata di circa 20 mila lavoratori creata dalla legge di stabilità. Dunque, le stabilizzazioni sono possibili al ricorrere di ristrette condizioni. L' esistenza o l' approvazione di una graduatoria alla data del 31 dicembre 2014; oppure, l' attivazione in base alle sole risorse per l' anno 2013. La legge 190, dunque, modifica implicitamente il dl D' Alia, sottraendo alle amministrazioni pubbliche la possibilità di destinare risorse degli anni 2014 e 2015 alle stabilizzazioni. Occorre ricordare che a complicare il già caotico sistema creato dalla combinazione tra Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 47 6 gennaio 2015 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione legge Delrio e legge di Stabilità 2015, si è messo anche il decreto Milleproroghe: il dl 192/2014, infatti, proroga per le amministrazioni statali il termine per effettuare le assunzioni a valere sulle risorse liberatesi nel 2013, alla data del 31 gennaio 2015. Dunque, nel corso del 2015, alle assunzioni dei vincitori dei concorsi e dei dipendenti delle province, si sommeranno anche le assunzioni per nuovi concorsi, purché finanziate entro i tetti di spesa del 2013. Questa indicazione valevole in modo espresso per le amministrazioni statali per effetto del dl 192/2014, vale anche per regioni ed enti locali, dal momento che la legge di stabilità in ogni caso riserva ai vincitori dei concorsi e ai dipendenti provinciali, come detto, le risorse destinate ad assunzioni degli anni 2014 e 2015. Sempre il dl 192/2014 ha anche allungato i termini previsti dall' articolo 4, comma 9, del dl 101/2013, consentendo alle province di prorogare i contratti col personale precario fino al 31 dicembre 2015. Per quanto tale proroga sia stata sbandierata come una soluzione al problema dei precari provinciali, a ben vedere essa resterà, tuttavia, sostanzialmente inapplicabile. Infatti, lo stesso art. 4, comma 9, del dl subordina tali proroghe al «rispetto dei vincoli finanziari di cui al presente comma, del patto di stabilità interno e della vigente normativa di contenimento della spesa complessiva di personale». Ma, visto che la totalità delle province non potrà rispettare il patto di stabilità e, soprattutto, la vigente normativa in tema di contenimento della spesa di personale, visto che devono tagliare il 50% del costo della dotazione organica (il 30% le città metropolitane e le province montane), nessuna provincia potrà disporre legittimamente la proroga ai precari. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 6 gennaio 2015 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione in ballo circa 20 mila dipendenti per effetto del taglio lineare alla spese delle dotazioni organiche. Province, personale in esubero in cerca di ricollocazione Per i dipendenti in esubero delle province, la l e g g e d i Stabilità non propone nessuna garanzia di ricollocazione. Contrariamente a quanto asserito dal governo, il testo della legge 190/2014 non mette affatto al sicuro i circa 20 mila dipendenti interessati dagli esuberi creati dalla legge, per effetto del taglio lineare alle spese delle dotazioni organiche di province e città metropolitane. L' esecutivo, infatti, insiste col sottolineare che r e g i o n i e comuni, c o n p r i o r i t à , e amministrazioni statali, in subordine, saranno obbligati ad assumere, dopo aver chiamato in servizio i v i n c i t o r i d e i c o n c o r s i l e c u i graduatorie siano valide alla data di entrata in vigore della legge di stabilità, i dipendenti provinciali, mediante i trasferimenti per mobilità. La legge di Stabilità 2015 punta, in particolare, a spingere regioni e comuni a effettuare le assunzioni, stabilendo che «le regioni e gli enti locali, per gli anni 2015 e 2016, destinano le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, nelle percentuali stabilite dalla normativa vigente, all' immissione nei ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della presente legge e alla ricollocazione nei propri ruoli delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di mobilità. Esclusivamente per le finalità di ricollocazione del personale in mobilità le regioni e gli enti locali destinano, altresì, la restante percentuale della spesa relativa al personale di ruolo cessato negli anni 2014 e 2015, salva la completa ricollocazione del personale soprannumerario». Questo significa che regioni ed enti locali negli anni 2015 e 2016 debbono destinare le risorse per le assunzioni a tempo determinato, pari al 60% (o anche 80% per gli enti particolarmente virtuosi) del costo delle cessazioni dell' anno precedente, alla chiamata in ruolo dei vincitori dei concorsi. Ciò che residua del 60% alla mobilità dei dipendenti provinciali; tuttavia, in deroga ai limiti di spesa previsti dalla legge, regioni e comuni potranno destinare il 40% residuo del costo delle cessazioni dei dipendenti (avvenute nel 2014 e 2015) integralmente all' assunzione per mobilità dei dipendenti provinciali. Tuttavia, quello che apparentemente è un obbligo che garantirebbe la continuità del lavoro per i dipendenti provinciali, è una semplice esortazione perfettamente aggirabile. Infatti, regioni ed enti locali non sono obbligati ad assumere. Le assunzioni le effettueranno solo se lo riterranno. Allora, in quel Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 49 6 gennaio 2015 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione caso, dovranno rispettare le indicazioni della legge di Stabilità. Nulla, per come è scritta la norma, vieta a regioni e comuni di non effettuare alcuna assunzione a tempo indeterminato negli anni 2015 e 2016, e di coprire eventuali fabbisogni con contratti a tempo determinato di 24 mesi (dunque al di sotto della soglia limite di 36 mesi), aspettando che scadano i vincoli imposti dalla legge finanziaria e tornare ad assumere chi vogliono a partire dall' 1/1/2017, lasciando, così, inattuato il piano del governo per ricollocare i 20 mila dipendenti provinciali. Si pensi, in particolare, alla dirigenza: la legge 190 non esclude affatto che una regione o un ente locale assuma dirigenti a contratto a tempo determinato (quelli chiamati senza concorsi, per fiducia con gli organi politici), invece che acquisire in mobilità i dirigenti provinciali. Le tutele, dunque, di cui parla il governo sono solo teoriche e lasciate alla buona volontà di regioni, enti locali e amministrazioni statali che davvero intendano effettuare assunzioni a tempo indeterminato. Perché il meccanismo funzioni e consenta realmente il trasferimento dei dipendenti provinciali verso regioni, comuni o amministrazioni statali, occorrerebbe prevedere l' obbligo nei loro confronti di assumere i dipendenti delle province in sovrannumero, vincolando a tale scopo le risorse disponibili per gli anni 2015 e 2016, vietando ogni assunzione a tempo determinato, con l' eccezione di sostituzioni di ferie e maternità o di settori e servizi come il sociale o le scuole, finalizzata allo scopo di eludere la norma, nonché di vietare almeno fino al 31 dicembre 2016 le assunzioni della dirigenza a contratto. Intanto, è trascorsa con un nulla di fatto la data del 2 gennaio 2015, quando, a dire del sottosegretario alla Funzione pubblica, Angelo Rughetti, si sarebbe dovuto approvare un decreto per imporre alle regioni di acquisire personale e funzioni provinciali o attribuirlo ai comuni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 6 gennaio 2015 Pagina 29 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il centro studi del senato per il varo contestuale del regolamento attuativo. Appalti a codice cogente La nuova normativa applicabile da subito. I l n u o v o codice s u i c o n t r a t t i pubblici c h e recepirà le direttive appalti pubblici dovrà essere adottato contestualmente al suo regolamento attuativo; la contestuale adozione del codice e del regolamento è necessaria per evitare che, come accadde con il codice D e Lise, passino quattro anni prima della emanazione del dpr 207 del 2010. È quanto suggeriscono i tecnici del servizio studi del senato nella analisi del disegno di legge n. 1678 che reca la delega per il recepimento nel nostro ordinamento delle nuove direttive appalti e concessioni pubbliche (n. 23, 24 e 25 del 2014). Il disegno di legge delega, che il governo avrebbe voluto vedere approvato entro il 2014, dovrebbe iniziare a breve l' iter parlamentare presso la ottava commissione del senato, dopo che il 4 dicembre scorso è stato a essa assegnato, anche se non risulta a oggi ancora calendarizzato. Al di là del ritardo sulla tabella di marcia che il viceministro per le infrastrutture Riccardo Nencini aveva voluto imprimere al testo fin dalla scorsa estate, emerge adesso un nuovo elemento messo in evidenza dai tecnici del senato che hanno rilevato come sia forse meglio riformare complessivamente la normativa sugli appalti pubblici e non limitarsi, invece, alla sola adozione di un nuovo codice unificato. Il disegno di legge delega prevede infatti la messa a punto di un nuovo codice nel quale verranno recepite le norme comunitarie e adeguate e semplificate le restanti norme nazionali non toccate dalle direttive Ue; si chiarisce inoltre che questo nuovo codice entrerà in vigore gradualmente con una opportuna norma transitoria e che il tutto dovrà concludersi entro il 18 febbraio 2016, due mesi prima del termine previsto dalle direttive per il recepimento da parte dei diversi stati membri. I tecnici del senato notano però che «nulla si dice sul regolamento del codice» e affermano che «potrebbe essere opportuno valutare la possibilità e l' opportunità di prevedere forme e procedure per addivenire alla contestuale adozione di codice e regolamento». Nel dossier sul disegno di legge il Servizio Studi evidenzia infatti che sarebbe opportuno evitare quanto accaduto dopo il varo del vigente codice dei contratti pubblici (il cosiddetto codice De Lise del 2006) quando passarono quattro anni prima che venisse adottato il regolamento attuativo, il dpr 207 del 2010. Si tratta di un rilievo di particolare rilevanza che potrebbe richiedere, laddove recepito nel corso dell' esame parlamentare, un notevole allungamento dei tempi di predisposizione dei testi e che, soprattutto, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 51 6 gennaio 2015 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione sembra mettere in dubbio la possibilità che a valle del codice si possano dettare norme attuative attraverso meccanismi di «soft law» che prescindano dal regolamento, cioè da un dpr. Il dossier del senato, dopo avere ricordato la tempistica successiva al varo della legge delega, che prevede pareri della conferenza unificata (30 giorni), del Consiglio di stato (sempre in 30 giorni) e delle commissioni parlamentari (in 40 giorni), rileva anche che andrebbe meglio disciplinato il meccanismo di consultazione pubblica delle categorie interessate, definendo metodologia e modalità operative delle stesse. Infine si suggerisce al governo di valutare la possibilità di introdurre nella delega procedimenti amministrativi in grado di superare gli ostacoli derivanti dalla necessità di procedere a eventuali modifiche legislative che potrebbero rendere problematico l' esercizio della discrezionalità amministrativa dell' esecutivo. © Riproduzione riservata. ANDREA MASCOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52 6 gennaio 2015 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il presidente della Fondazione Studi chiede di abbattere costo del lavoro e burocrazia per le Pmi. Le riforme con chi vive di lavoro De Luca: dai consulenti le idee per il rilancio del Paese. Siamo giunti alla fine di un anno particolarmente difficile per il perpetuarsi della crisi sia per le imprese che per i lavoratori, che per le professioni. Abbiamo sentito il presidente della Fondazione Studi consulenti del lavoro, Rosario De Luca, sugli aspetti più d' attualità del periodo in corso. Domanda. Presidente, facendo un bilancio, l' evento più importante del 2014 in materia di lavoro è stato quello della legge delega sul Job Act . Pensa siamo sulla strada d e l l a semplificazione n o r m a t i v a e d e l rilancio dell' occupazione? Risposta. Dire se è questo è un provvedimento che rilancerà l' occupazione è difficile, dobbiamo prima capire il contenuto di tutti i decreti delegati, che appunto daranno attuazione alla delega, che il Parlamento ha dato al Governo. Non c' è dubbio, però, che soltanto le regole, anche le buone regole, non creano occupazione. Cito, ad esempio, l' ultima indagine della Fondazione Studi, che riguarda la quantità dei rapporti stabilizzati al termine del periodo incentivato. In sostanza, il quadro di brevissimo periodo, testimonia che le aziende tengono in forza i lavoratori che godono di incentivi e agevolazioni soltanto finché questi incentivi e agevolazioni restano tali. Questo vuol dire che non c' è una crescita di sistema della nostra economia. L' imprenditore, non avendo la possibilità di mantenere un lavoratore in azienda a causa dell' elevato costo del lavoro, lo fa fintanto che durano queste forme di agevolazione. Tutto questo al momento non si intravede. Addirittura nella legge di Stabilità del 2015 c' è la soppressione degli sgravi contributivi della legge 407/1990, che ha portato a centinaia e centinaia di migliaia di assunzioni in questi 24 anni di vigenza. Abbiamo quindi un quadro normativo non definito e non definitivo, che ci lascia però qualche perplessità sulla prospettiva che questo apporto regolatorio darà al sistema. La netta sensazione, anche per i profondi motivi ideologici che hanno animato il dibattito politico e parlamentare, è che si è guardato più a regolamentare i licenziamenti (e quindi l' uscita dal mercato del lavoro) che non le assunzioni». D. Cosa si aspetta di trovare nei decreti delegati e nel mercato del lavoro del prossimo anno? R. L' auspicio è perlomeno quello della semplificazione di quelle che sono le varie formule per la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 53 6 gennaio 2015 Pagina 30 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione gestione del mercato del lavoro. Ma il vero auspicio dei consulenti del lavoro, che vivono per e nelle aziende e con i lavoratori, è dare una consulenza trasversale su quelle che sono le dinamiche aziendali, è la realizzazione di un piano di rilancio dell' economia, che purtroppo non si è ancora verificato. Solo così si può sperare in una ripresa del nostro Paese. Serve un piano di rilancio che sia attento alle esigenze delle piccole e medie imprese, cercando di abbattere il costo del lavoro e la eccessiva burocrazia; misure che porterebbero a rilanciare l' occupazione ed a creare una sorta di circuito virtuoso, che possa alleviare la piaga che porta i giovani ormai sempre più spesso ad abbandonare il nostro Paese. D. Il 2014 è stato un anno ricco di impegni, che ha visto la categoria molto attiva in vari eventi: dal Congresso nazionale al Festival del lavoro, il Simposio, la seconda edizione della Summer School e poi i vari corsi della Scuola di alta formazione, con i vari esperti della Fondazione Studi; molti eventi che hanno visto interfacciarvi con il mondo politico attuale e le istituzioni, ma anche eventi che puntano alla formazione e all' aggiornamento professionale. R. Questo è proprio il fine che si prefigge la Fondazione Studi, che deve produrre cultura, aggiornamenti, occasioni di confronto, momenti di riflessione che portino a ben comprendere i fenomeni che si sviluppano e i conseguenti atti normativi. Tali iniziative vengono organizzate, nelle varie formule multimediali e frontali, per i colleghi che cosi possono usufruire di questi momenti di approfondimento e crescita professionale, alla presenza di interlocutori istituzionali che partecipano ai nostri eventi sempre con grande interesse. I consulenti del lavoro cercano quindi di partecipare attivamente alla crescita del Paese. fornendo un contributo basato non solo sull' esperienza pratica, ma anche sulla minuziosa conoscenza normativa e della prassi che è fondamentale per poter regolamentare al meglio un segmento strategico come il mercato del lavoro. A tal fine produciamo anche numerose indagini e statistiche sui fenomeni esistenti, grazie ai dati rilevati dal nostro Osservatorio, che si basa su quanto prodotto nei nostri studi dove vengono gestiti oltre 7 milioni di rapporti di lavoro. D. Che cosa ci prospettate per il 2015, può darci qualche anticipazione? R. Saranno numerose le attività che saranno sviluppate nell' anno appena iniziato. La nostra forza è quella di essere presenti concretamente nel mondo del lavoro e di rilevare quelli che sono i punti nevralgici che poi necessitano di una diversa regolamentazione. Osservare, tramite la gestione di 1 milione e 250 mila aziende, ci dà la consapevolezza di quelli che sono i veri punti di criticità. Grazie a un campione così numeroso ed effettivo, perché si tratta di realtà concrete, riusciamo a osservare i fenomeni che si verificano. Non siamo quindi portati ad analizzare solo la norma, ma invece ne verifichiamo l' impatto che ha sui destinatari della stessa, per poi prevedere gli effetti che genera. Tale previsione, se utilizzata ex ante, sarebbe risolutiva per raggiungere in maniera più immediata gli obiettivi preposti. Fare un' indagine preliminare sui fabbisogni, sulle criticità e sugli effetti che la norma produrrebbe sul mercato del lavoro, sarebbe davvero un rimedio efficace dagli effetti benevoli anche per meglio utilizzare le risorse impiegate. Ma il ruolo dei consulenti del lavoro non è quello di fare le leggi, ma invece è di mettere a disposizione di chi le deve fare le proprie esperienze e le proprie capacità» D. Qual è l' augurio della Fondazione Studi per il nuovo Anno? R. Un augurio va fatto a chi ha l' onere e l' onore di gestirlo sia in questo momento storico che in futuro. È indispensabile che ci sia una presa di coscienza sulle concrete esigenze e sulle reali necessità dei cittadini, che spesso sfuggono al legislatore. Per far questo servirebbero provvedimenti che diano segnali molto concreti in materia di etica nella gestione della pubblica amministrazione, di snellimento della burocrazia e della semplificazione e di un Fisco che non sia opprimente per il contribuente». D. Ci fa un esempio su quest' ultimo punto che riguarda i rapporti tra contribuente e Amministrazione finanziaria? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 54 6 gennaio 2015 Pagina 30 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione R. È comprensibile che per tenere in piedi il sistema serve l' apporto di imposte, ma nel momento in cui c' è una crisi che devasta trasversalmente tutte le fasce di popolazione, come quella che attanaglia da tempo il nostro Paese, servono provvedimenti concreti per portino sollievo ai cittadini. Ad esempio, sarebbe auspicabile la sospensione degli studi di settore per almeno tre anni. Non c' è dubbio infatti che tutti stiano incassando di meno perché tutti spendono di meno. In questa situazione è anacronistico mantenere in vigore gli studi di settore che stabiliscono indittivamente un volume d' affari più elevato dell' effettivo. Questo produrrebbe effetti positivi anche a livello ambientale, favorendo la compliance tra fisco e contribuente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 6 gennaio 2015 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione aumentano al tasso di mille ogni anno. Alunni disabili senza continuità, metà cambia prof ogni anno Aumentano gli alunni con disabilità: 1000 in più in un anno, tanto da raggiungere nel passato anno scolastico oltre i 150mila studenti tra scuola primaria e medie, secondo un trend confermato negli ultimi 10 anni. Ma la continuità didattica è una chimera per questi alunni che, al contrario, ne hanno bisogno sia per il proprio percorso formativo sia per promuovere e favorire l' inclusione a scuola. A fotografare l' inclusione scolastica dei quasi 85 mila alunni con disabilità della primaria e degli oltre 65mila delle medie è l' indagine annuale dell' Istat, recentemente pubblicata (www.istat.it). Pur aumentati di 6.000 in un anno, gli oltre 74 mila docenti di sostegno rivelati dal Miur sono insufficienti a garantire la continuità didattica degli studenti con disabilità. Tuttavia, il numero medio di alunni disabili per docente è molto vicino, a livello nazionale, a quello previsto dalla legge 244/2007, cioè un insegnante di sostengo ogni due studenti con disabilità. Non solo circa il 10% delle famiglie della primaria e il 7% delle medie hanno presentato negli ultimi anni un ricorso al Tribunale civile o al Tar per ottenere l' aumento delle ore di sostegno ai figli, con il Sud che doppia il Nord. Ma l' Istat rivela anche che durante l' anno scolastico ha cambiato insegnante l' 10,8% degli studenti disabili della scuola primaria e il 8,8% dei compagni delle medie. Addirittura circa la metà dei ragazzi a inizio anno si ritrova un docente di sostegno diverso dell' anno scolastico precedente: accade al 44,1% degli alunni nella primaria e al 39,8% nelle medie. Una situazione che annulla le distante territoriali, presentando percentuali identiche al Nord come al Sud e al Centro. Eppure, sottolinea l' Istat, «per la realizzazione del progetto individuale è importante che ci sia continuità nel rapporto docente sostegnoalunno con disabilità non solo nel corso dell' anno scolastico ma anche per l' intero ciclo scolastico». C' è di più. Solamente il 66,7% degli insegnanti di sostegno della primaria e il 69,2% di quelli delle medie svolgono l' attività a tempo pieno all' interno dello stesso plesso scolastico: nella primaria le percentuali più alte si registrano nel Lazio e in Calabria (75,5%), mentre quella più bassa nella provincia autonoma di Bolzano (36,1%); alle medie la percentuale più elevata si riscontra in Calabria (74,9%), la più bassa nella Provincia autonoma di Trento ( 46,4%). Al Sud però gli studenti disabili possono contare solo sull' insegnante di sostegno, che dovrebbe Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 56 6 gennaio 2015 Pagina 32 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione occuparsi del supporto didattico e, se l' alunno non è autonomo, dovrebbe essere affiancato da altre figure professionali, fornite dagli enti locali, per il supporto alla socializzazione e all' autonomia. Il numero di ore prestate dall' assistente educativo culturale (Aec) è di circa 13 ore settimanali nelle scuole primarie e circa 11 ore alle medie per gli alunni non autonomi in tutte le attività considerate (spostarsi, mangiare, andare al bagno); per gli studenti con minori limitazioni di autonomia le ore medie scendono intorno a 9 per entrambi gli ordini scolastici. Tuttavia, il numero medio di ore settimanali al Sud è più basso: per le scuole medie è di 8,7 contro le 9,5 ore del Centro e le 10,6 del Nord. Non solo. Gli alunni non autonomi della primaria nel Mezzogiorno ricevono un numero medio di ore di Aec di 12,5 contro le 14,3 del Nord, mentre alle medie si attesta sulle 9,1 ore contro le 13,2 del Centro. © Riproduzione riservata. ANGELA IULIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 57
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