UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Lunedì, 26 maggio 2014 Lunedì, 26 maggio 2014 Prime Pagine 26/05/2014 Prima Pagina 1 Il Sole 24 Ore 26/05/2014 Prima Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 26/05/2014 Prima Pagina 3 La Voce di Romagna Enti locali 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 GUIDO GENTILI Dalle urne una spinta alle riforme 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 6 Fisco e Pa urgenze italiane 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 7 Ora sotto osservazione lo spread di Parigi 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 9 L' esultanza di Renzi: ora cambiamo tutto 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 11 Spinta alle riforme, dalla Pa al lavoro 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 13 Europee 2014 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15 17 Il test di Rating24 sulle priorità comunitarie 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18 19 Burocrazia a un passo dalla resa 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 21 CRISTIANO DELL' OSTE Imprese, «rosso fiscale» nei conti 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 27 GIOVANNI MINOLI In breve 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 28 GIUSEPPE LATOUR Fattura online al debutto in 18mila uffici 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 28 CARMINE FOTINA L' Agenda digitale ci riprova 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 28 FRANCESCO NARIELLO Burocrazia al test della riforma 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 GIUSEPPE LATOUR Per i servizi online basta soltanto un Pin 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 VALERIA UVA Spinta digitale anche per saldare i debiti scaduti 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 38 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 38 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 40 46 Il permesso unico esclude l' attività stagionale 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41 47 In breve MARIA CHIARA VOCI Libretto, controlli faidate 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42 Servizi, gare vietate alle società «in 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42 Taglio lineare che punisce chi paga 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42 Tempi di pagamento, ecco le date da calcolare 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42 Un esilio professionale a vita che non ha uguali in Europa 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 2 Il riserbo del ministro Lanzetta 38 44 L' interposizione fittizia va dimostrata dall' ufficio Rotazione forzata per i revisori dei conti 34 42 Agevolazioni salve se manca il lucro 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42 31 40 Verso gli open data a passi troppo lenti 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41 27 36 Sharing economy in attesa di regole 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 24 33 I PASSAGGI L' annuncio La riforma è stata portata in Consiglio dei... 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 23 29 Un fronte comune per il cambiamento 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29 21 26 IL CALENDARIO Tre giorni per «Prendere impegni e trovare... 26/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 28 4 PATRIZIA RUFFINI 48 50 52 54 55 57 59 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 3 PAGINA A CURA DI GIANFRANCO DI RAGO Conflitti proprietarioinquilino Più facile capire chi paga cosa 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 4 GIANFRANCO DI RAGO Condominiinquilini separati 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 5 PAGINA A CURA DI VALERIO STROPPA Cultura, l' Italia è più appetibile 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 6 62 65 67 Dogane: punti vendita verso la riduzione 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 6 PAGINA A CURA DI NICOLA TANI Giochi, l' erario è miglior banco 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 8 PAGINE A CURA DI FRANCO RICCA Esigibilità dell' Iva in slalom tra le diverse eccezioni 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 10 69 71 74 Fisco Flash A cura dello Studio F. Ghiglione e A. Ghio 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 11 PAGINA A CURA DI NORBERTO VILLA Interessi, indeducibilità salata 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 12 BENITO FUOCO Competenza, criterio inderogabile 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 12 NICOLA FUOCO Raddoppi difficili 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 14 PAGINA A CURA DI ANTONIO CICCIA Rating, un pass per il credito 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 19 60 PAGINA A CURA DI CINZIA DE STEFANIS Ristrutturazioni, vale la finalità 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 23 PAGINA A CURA DI SIBILLA DI PALMA Poste, è concorrenza sui servizi 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 41 Dalla solidarietà all' impiego 26/05/2014 Italia Oggi Sette Pagina 51 Dividendi Sepa Impairment test Sharpe Ratio Portage Couvert Offerta PAGINA A CURA DI SIMONA D' ALESSIO 75 77 78 80 82 84 86 88 Web 26/05/2014 PavaglioneLugo.net La Bassa Romagna online: 75,49 per cento 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Sarà Verlicchi o Coppola a sfidare Ranalli 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Scorretto! 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Un avvocato per tutelare l'immagine dell'Ausl 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Penso Positivo 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Bilancio "lacrime e sangue" della Provincia 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Nordic Walking del Circolo Guido Negri di Lugo 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Ultima serata del Palio di Alberico 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Le Rogazioni della Madonna del Molino 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Si prepara la Festa del Ghetto 26/05/2014 PavaglioneLugo.net Si salva anche così 26/05/2014 Lugonotizie.it L'affluenza per le europee arriva al 70,31% in provincia, meno 5% rispetto... 26/05/2014 Lugonotizie.it Alle 19 l'affluenza in tutta la provincia era al 55%; si vota ancora fino... 26/05/2014 Lugonotizie.it In provincia di Ravenna alle ore 12 l'affluenza alle Europee oltre il 23% 26/05/2014 Lugonotizie.it Oggi Lugo al voto per il successore di Cortesi e per il Parlamento Europeo 26/05/2014 Lugonotizie.it Bagnacavallo vota oggi per eleggere il successore di Laura Rossi e per... 26/05/2014 Lugonotizie.it Conselice al voto per eleggere il nuovo Sindaco e per il Parlamento Europeo 26/05/2014 Lugonotizie.it Alfonsine vota fino alle 23 di questa sera per eleggere il successore di... 26/05/2014 Lugonotizie.it Cotignola sceglie l'erede di Pezzi, il suo vice Piovaccari parte favorito 26/05/2014 Lugonotizie.it Massa Lombarda sceglie il Sindaco del futuro, ma il favorito è... 26/05/2014 Lugonotizie.it Fusignano sceglie il dopo Bagnari e vota per l'Europa 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 106 108 110 112 114 116 26/05/2014 Lugonotizie.it 118 Sant'Agata sceglie fra il civico Emiliani e il democratico Zanelli 26/05/2014 Più Notizie 120 Paola Neri vicecomandante della Pm. Ma solo fino a luglio 26/05/2014 Più Notizie 122 Silvano Verlicchi ha votato questa mattinaa Voltana 26/05/2014 Più Notizie 123 Bagnacavallo, il 9 giugno la selezione del Miglior Bursôn 26/05/2014 Settesere.it 125 Amministrative, affluenza in calo, ma stabilmente sopra il 70% 26/05/2014 Settesere.it 126 Assolta la zia di Cantini. Avevano chiesto tre anni per favoreggiamento | 26/05/2014 PavaglioneLugo.net 127 L'italia ringrazia Matteo Renzi 25/05/2014 Ravenna24Ore.it 129 Calcaterra oltre il mito: 9 vittorie consecutive alla 100Km 25/05/2014 Ravenna24Ore.it 131 Alfonsine Fc, Candeloro è il nuovo allenatore 25/05/2014 RavennaNotizie.it 132 Firenze Faenza: è sempre Calcaterra, nona vittoria consecutiva... 25/05/2014 RavennaNotizie.it 134 Nel Ravennate alle ore 12 l' affluenza alle Europee oltre il 23% 25/05/2014 RavennaNotizie.it 135 Alle 19 l' affluenza in tutta la provincia era al 55%; si vota ancora fino... 26/05/2014 RavennaNotizie.it 136 L' affluenza per le europee arriva al 70,31% in provincia, meno 5%... Il Resto del Carlino Ravenna 26/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3 137 Col fiato sospeso per il risultato delle urne 26/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6 138 All' Italia "Il treno va a Mosca', in sala registi e protagonista 26/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6 139 Parte l' estate al centro AcrYlico 26/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 7 Le opere degli studenti al museo della Ceramica RICCI ROSANNA 140 Corriere di Romagna Ravenna 26/05/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 42 Tasse contenute e welfare: accordo fra Unione e sindacati 26/05/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 42 Incendio in cucina, casa inagibile 26/05/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 44 Baccarini, Montevecchi e la "Bitta" 142 143 144 La Voce di Romagna Ravenna 26/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 4 In provincia sfiorato il 56% Massa regina 26/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 13 Lugo Casolare in fiamme a San Lorenzo 26/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 13 Faenza Cinema: 'Il treno va a Mosca' 146 148 149 26 maggio 2014 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 26 maggio 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 26 maggio 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 26 maggio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali LEZIONI DAL VOTO. Dalle urne una spinta alle riforme Guido Gentili Un' altra campagna è da questa mattina sui tavoli del (vincente) Presidente del Consiglio Matteo Renzi, della politica italiana e dei mercati. Passata quella elettorale, tra urla, promesse e manovre di stampo novecentesco, se ne apre una nuova, che ci auguriamo molto diversa. Quella per riportare l' Italia, in un' Europa che comincia a rifare i conti con se stessa, su un sentiero stabile di crescita e di cambiamento, le due parole più invocate da anni ma intorno alle quali la classe dirigente, e non solo politica, ha girato a vuoto per troppo tempo. Stando alle prime indicazioni del voto europeo, tutto fa pensare che siamo di fronte a un tornante decisivo della storia continentale che a sua volta ne contiene, a livello nazionale, molte altre. L' avanzata euroscettica è un dato di fatto, anche se non costituisce un fronte politico unico. L' Italia, che è un grande Paese e non certo solo per l' ingombrante entità del suo debito pubblico, è una delle nazioni fondatrici dell' Europa. Tra un mese guiderà anche il semestre europeo: senza coltivare speranze o miracolismi illusori, un' occasione e una responsabilità in più. Va detto con chiarezza che la sfida per la crescita e il cambiamento in Italia e per un' Europa che sia vissuta dai cittadini non come un impaccio che sottrae sovranità e risorse ma come leva per accrescere prosperità e sviluppo, non ha alternative. Ma va anche rilevato che i risultati del voto, che pure promuovono la spinta riformista di Renzi, indicano una strada difficile. Il risultato di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle è ben sotto le aspettative ma non va liquidato e in generale quello delle formazioni eurocritiche in Europa non può essere derubricato come un incidente di percorso. No. Se davvero si punta alla crescita e al cambiamento, un' analisi realistica dei limiti istituzionali di questa costruzione europea (e monetaria: non è forse maturo, a tutela del sistema euro, che la Bce possa funzionare da prestatore di ultima istanza per gli stati membri a fronte di eventi eccezionali?) è una precondizione irrinunciabile. Cui deve far seguito, a Bruxelles e nelle altre capitali europee, una capacità propositiva politica per tessere le alleanze necessarie per cambiare rotta. Francia e Spagna sarebbero sulla carta gli alleati naturali per sollecitare la Germania ad affrontare il tema del riequilibrio competitivo all' interno dell' Europa. Ma è evidente che il voto di ieri rimescola le carte, e rende ogni mossa più complicata. In ogni caso, ad esempio, l' Italia non può permettersi, anche nell' interesse dell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 26 maggio 2014 Pagina 1 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Europa, che non venga affrontato e risolto il nodo della politica comune sull' immigrazione. Così come il Paese che si presenta sui mercati del mondo con tanti marchi di altissima qualità, ha il dovere di essere protagonista al tavolo del Trattato sul libero scambio che l' Ue sta negoziando (su regole e standa rd) con gli Stati Uniti. Per il premier Renzi che col Pd registra uno storico successo, sia in Italia che in Europa e il suo governo la partita, per molti aspetti, comincia solo ora. Da questa mattina la battaglia per gli 80 euro in busta paga è alle spalle. Ricomincia invece il confronto con i mercati e sui mercati e s' avvicina (2 giugno) il nuovo appuntamento con la Commissione europea. La ripresa s' intravvede, ma rimane una prospettiva fragile e a bassa intensità. C' è da riaccendere il motore delle riforme istituzionali, sbloccare fino in fondo i pagamenti della Pa, dare una scossa vera (non tipo quella che annuncia che pagheremo le tasse con un sms) nei campi del fisco e delle infrastrutture senza al contempo scardinare i conti pubblici. Dopo un grande successo personale, una grande prova di credibilità: di questo c' è bisogno. © RIPRODUZIONE RISERVATA [email protected] @guidogentili1. GUIDO GENTILI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 26 maggio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali RATING24. Fisco e Pa urgenze italiane L' attuazione della delega fiscale e gli interventi per la pubblica amministrazione restano in evidenza tra le riforme italiane. u pagina 7. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 26 maggio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali IL NUOVO FRONTE. Ora sotto osservazione lo spread di Parigi In chiusura della crisi della moneta unica e del debito sovrano europeo e mentre si avvia a soluzione il problema delle banche europee, si apre d' improvviso per i mercati stamattina una nuova crisi, ancora una volta denominata in euro ma tutta politica, gonfiata dai venti forti dell' anti europeismo e del populismo francese. Non sarà l' Italia oggi a mettere alle corde i mercati, con i dati finali che dovrebbero confermare la prima proiezione, la vittoria di Matteo Renzi che rafforza il Pd e la spinta riformatrice del Governo. I mercati si concentreranno piuttosto sulla schiacciante vittoria del Fronte nazionale di Marine Le Pen, andando a rivedere se quello spread tra OaT decennali e Bund che nelle ultime due settimane è oscillato tra i 44 e i 49 punti riflette fedelmente il rischioFrancia. L' ascesa del Syriza in Grecia e la tenuta del M5S di Grillo in Italia non faranno stare tranquilli i traders. Isabella Bufacchi ROMA I mercati da oggi si sentiranno minacciati dall' accensione di due focolai di instabilità politica, quello arcinoto greco e quello a sorpresa francese, in un' Eurozona con la disoccupazione all' 11,8% (marzo 2014) che stenta a trovare la via dello sviluppo sostenibile, dopo essere cresciuta nel primo trimestre dell' anno meno del previsto (0,2%) a causa anche dello 0% della Francia e del 0,1% dell' I talia. I mercati fino a venerdì sera non avevano messo in conto l' allungamento di un' ombra sulla tenuta dalla linea politica europea, fiduciosi del fatto che il peso dei deputati antieuro nel Parlamento europeo non sarebbe stato determinante. Da oggi, tuttavia Borse e titoli di Stato nell' Eurozona dovranno fare i conti con le ripercussioni a livello nazionale del voto europeo soprattutto in Francia e in Grecia:l' indebolimento dei Governi in carica equivale per i mercati al rallentamento del cammino delle riforme strutturali e dell' azione di governo nel complesso. In caso estremo, il peggiore degli scenari per i mercati è la chiamata alle urne e le elezioni anticipate che hanno un impatto immediato molto negativo sul Pil e le prospettive di crescita. La Grecia ha già ristrutturato il suo debito pubblico e ha già richiesto e ottenuto in più tranche l' aiuto esterno del fondo salva stati Efsf e dell' Imf: l' uscita della Grecia dall' euro non è più un' ipotesi concreta scontata nei prezzi dai mercati, il Pil e il debito pubblico della Grecia non hanno un peso decisivo per le sorti dell' Eurozona. Diverso il caso della Francia, che ha il secondo Pil tra i 18 nell' area dell' euro con un debito/Pil che viaggia attorno al 90% (dopo la revisione recente del modo di calcolare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 26 maggio 2014 Pagina 1 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali del Pil, altrimenti sarebbe stato al 93% ma counque lontano dalla soglia del 100%), un' economia stagnante e alcune riforme strutturali chiave da considerarsi al palo tanto quanto quelle italiane, se non in alcuni casi di più. Lo spread tra gli OaT francesi decennali e i Bund tedeschi però in queste ultime due settimane ha oscillato tra i 44 e i 49 punti, mantenendo lo status della Francia tra i Paese "core" con un piccolo premio sui rendimenti che l' ha sempre resa più appetibile della Germania. Stando a fonti bene informate, gli investitori istituzionali giapponesi e cinesi avrebbero appesantito in maniera massiccia dall' inizio dell' anno la loro esposizione sugli OaT in una caccia al rendimento più alto in euro e prendendo le distanze dai titoli tedeschi troppo cari, senza aumentare il rischio di credito. Per loro, per questi investitori, l' esito delle elezioni europee in Francia sarà una vera doccia f redda. In quanto all' Italia, l' effetto sui BTp e sullo spread contro i Bund dovuto all' esito del voto europeo, per la sua portata sullo scenario politico nazionale, sarà positivo (al netto del contagio francese): Renzi per i mercati è ora legittimato dagli elettori per accelerare le riforme, anche quelle più ostiche che prevedono lo scontro con i sindacati e con i dipendenti della pubblica amministrazione. L' impatto sullo spread potrebbe essere oggi leggero perchè la piazza finanziaria londinese è chiusa per il Bank holiday e gli Usa sono in festività e anche per il fatto che i principali detentori del debito pubblico sono italiani. La quota dei titoli di Stato in mano agli investitori non residenti è aumentata da inizio anno (a gennaio è salita di 30 miliardi in base alle ultime statistiche ufficiali disponibili) e anche nel corso del 2013: al dicembre dell' anno scorso era salita, stando alla Banca d' Italia, al 27%, equivalente al 0,9% in più rispetto a giugno dello stesso anno. Ma resta ancora molto bassa rispetto al picco sopra il 50% raggiunto prima la crisi dei subprime e dell' euro. Lo spread tra i BTp e i Bund si è allargato fino a sfiorare quota 200 nei giorni scorsi per poi chiudere venerdì attorno a 180: per colpa del Pil debole nel primo trimestre, per alcuni sondaggi con Grillo che accorciava le distanze su Renzi, per i timori che Mario Draghi non utilizzerà in giugno il bazooka di misure simili al quantitative easing per contrastare il rischio della deflazione. I mercati si aspettano ora che Governo Renzi acceleri la tabella di marcia delle riforme strutturali e e delle modifiche alla legge elettorale: i traders non escludono che lo spread possa calare fino a 100125 punti. Ma l' Italia rischia la scossa dal terremoto politico della Francia: un contagio questa volta non più greco ma francese. @isa_bufacchi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 26 maggio 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali Europee 2014. L' esultanza di Renzi: ora cambiamo tutto ROMA «Un risultato storico. Ora sì che cambiamo tutto». Matteo Renzi arriva attorno all'una di notte a Largo del Nazareno da Pa lazzo Chigi per festeggiare lo stra ordinario risultato delle urne con i suoi fedelissimi e con tutto il Pd (in sede i capigruppo Roberto Speranza e Luigi Zanda ma anche esponenti della ex minoranza co me Matteo Orfini e Stefano Fassi na): oltre il 40 per cento, ben ol tre il 33,3 di Veltroni e anche il 34,4% del Pci nel lontano '76. Ne anche la Dc negli ultimi trent'an ni della sua vita politica aveva rag giunto queste cifre. Un risultato che dà i brividi, una responsabili tà che dà i brividi. Questa volta, al contrario dello scorso anno quan do via via che avveniva lo spoglio reale il Pd di Bersani ha dovuto bere l'amaro calice della sconfit ta a fronte di exit poll che davano il centrosinistra largamente vin cente, è avvenuto esattamente il contrario: i primi exit poll dava no prudentemente il Pd tra il 33 e il 34% che già sarebbe stato un ottimo risultato a fronte di un Movimento 5 Stelle tra il 25 e il 26. E invece le proiezioni reali hanno portato il Pd a superare l'inimma ginabile soglia del 40%: fino alla quinta dell'Ipr per la Rai, che da va il partito del premier al 41,5% e il Movimento 5 Stelle al 21,5%. Altro che sorpasso, altro che tallonamento. Venti punti di di stacco: una débacle per Beppe Grillo. «La speranza ha davvero vinto contro la rabbia». Segno che le riforme messe in campo è il ragionamento del premier e dei suoi fedelissimi non solo hanno fatto da argine alla protesta e alla rabbia dei cittadini ma hanno an che riportato a "casa" una buona fetta dei delusi dell'anno scorso: dal tetto agli stipendi dei mana ger alla riforma delle Province, dagli 80 euro in busta paga per i redditi mediobassi al decreto la voro, dalla riduzione delle auto blu al progetto di riforma costitu zionale che abolisce il Senato elet tivo. Strada giusta, risposta giu sta. «Non abbiamo perso tempo e abbiamo seminato speranza. Domattina subito al lavoro. Per aiutare le nostre imprese, i lavora tori, i giovani. Con più forza», twitta a caldo il sottosegretario Graziano Delrio. «È stata premia ta l'azione di governo», gli fa eco la vicesegretaria Debora Serrac chiani. «È un voto per il governo del Paese», incalza l'altro vice Lo renzo Guerini. Quanto allo scena rio europeo, certo preoccupa il crollo del Psf di Francois Hollan de, finito sotto il 15%. Ma è moti vo di grande soddisfazione aver confermato il pronostico di esse re il primo partito del Pse. Come sottolinea lo stesso Renzi in un tweet notturno: «Un risultato sto rico. Sono commosso e determi nato, adesso al lavoro per un'Ita lia che cambi l'Europa. Grazie #unoxuno #senza paura». Solo oggi, a risultati finali, la conferen za stampa della vittoria a Palazzo Chigi. Ma intanto Renzi incassa la soddisfazione di Barak Obama: fonti della Casa Bianca, in attesa dei dati definitivi, già nella notte esprimevano un giudizio favore vole sul rafforzamento della sta bilità politica in Italia. Avanti fin da subito con l'azio ne di governo, dunque. Guardan do ormai all'orizzonte della legi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 26 maggio 2014 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali slatura, al 2018. Domani il pre mier volerà a Bruxelles assieme a tutti i capi di governo europei per partecipare al vertice convocato dal presidente permanente della Ue Herman Van Rompuy per fa re una prima valutazione del vo to (al centro il successo degli eu roscettici e il caso Francia) e un primo giro di tavolo sulla nomi na dei commissari. Poi il rientro a Palazzo Chigi per lavorare ai prossimi step. Entro giovedì ci sa rà il progetto di concretizzazio ne della delega fiscale. Poi si im primerà il più possibile un'acce lerazione al Ddl delega sul lavo ro: quel jobs act che introdurrà per la prima volta in Italia un sus sidio di disoccupazione universa le e il contratto unico a tutele cre scenti. Infine la rincorsa alle sca denze già indicate: dai cantieri per l'edilizia scolastica al varo della riforma della Pa con un Cdm già fissato per il 13 giugno. Il carro renziano continua quindi la sua corsa, ormai quasi senza ostacoli. Anche sul fronte riforme costituzionali e legge elettorale. Renzi esce definitiva mente rafforzato all'interno del suo partito e nel gruppo parla mentare eletto sotto la segreteria di Bersani, e di conseguenza all'interno della maggioranza. Questo gli dà la forza politica di continuare sulla strada dell'ac cordo sulle riforme con Silvio Berlusconi attestatosi attorno al 16%, risultato non buono ma certo segno di persistente vitalità all'interno del centrodestra ma anche la forza politica di "minac ciare" lo stesso Berlusconi della possibilità di andare avanti senza Fi se necessario. Certo il cattivo risultato del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano al di sotto delle aspettative e addirittura a ri schio superamento soglia del 4% potrebbe avere ricadute negati ve sull'azione governo. Anche considerando la quasi scompar sa dei montiani di Scelta euro pea, i cui elettori ad una prima analisi sembrano confluiti tutti nel Pd renziano. Renzi e Berlusco ni, i due protagonisti del patto del Nazareno, hanno ancora bisogno l'uno dell'altro. Il premier per da re un respiro più ampio alle rifor me costituzionali. Berlusconi per continuare ad avere, pur condan nato e interdetto dai pubblici uffi ci, un ruolo chiave nel quadro po litico. Ma certo da domani le car te le distribuirà il premier. Den tro e fuori la maggioranza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 26 maggio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali Europee 2014. Spinta alle riforme, dalla Pa al lavoro M atteo Renzi passa all'in casso. Dopo aver supe rato a pieni voti l'esa me delle europee, il premier è pronto a rimettersi al lavoro sui dossier interni. Che, anche a causa dello standby imposto all'attività di governo nelle ulti me settimane di campagna elet torale, si annunciano corposi. Il primo atto potrebbe esserci già giovedì con il varo in Consi glio dei ministri di alcuni decre ti attuativi della delega fiscale. Almeno stando alla road map renziana che vede in maggio il mese consacrato alla riforma del fisco. Se così fosse, i contribuenti potrebbero assistere già que sta settimana alla nascita di una delle creature che più sta a cuore all'ex sindaco di Firen ze: il 730 precompilato. Maga ri in abbinata alla tanto attesa riforma del catasto. E più o me no nelle stesse ore la Camera deciderà sulla sorte del bonus Irpef da 80 euro che potrebbe essere ampliato già durante il suo primo passaggio parla mentare. Fermo restando che la battaglia più importante si giocherà dopo l'estate quan do, con la legge di stabilità, an dranno resi strutturali gli 80 euro in più in busta paga. Se possibile l'agenda di giu gno si presenta ancora più fitta. Sia per il possibile varo del pri mo decreto crescita del nuovo esecutivo, incentrato sul taglio della bolletta energetica e sull'irrobustimento dell'Ace per incentivare gli aumenti di capitale, sia perché terminerà la consultazione pubblica sulla riforma della Pa. È fissato al 13 giugno il Cdm per il via libera al disegno di legge delega per l'istituzione del ruolo unico del la dirigenza (magari esteso in un secondo momento a regioni e Ssn), l'abolizione del tratteni mento in servizio che garanti rebbe una staffetta generazio ne a favore di 10mila giovani, l'introduzione della mobilità obbligatoria. In contemporanea un'altra partita importante si giocherà invece al Senato sulle riforme istituzionali: riduzione dei par lamentari, nascita del Senato delle autonomie non elettivo, riforma del titolo V, soppressio ne del Cnel. Nelle intenzioni del presidente del Consiglio il via libera dell'aula di Palazzo Madama dovrebbe arrivare in torno al 10 giugno. Affinché ciò accada è necessario che Forza Italia metabolizzi la sconfitta di ieri e decida se appoggiare co munque la riforma renziana. Un discorso che vale ancora di più per l'Italicum, che Fi ha con tribuito ad approvare alla Ca mera nei mesi scorsi. In discus sione c'è soprattutto la soglia del 37% sotto la quale si va al bal lottaggio, che ora potrebbe ri sultare irraggiungibile per il centrodestra, vecchio o nuovo che sia. Da qui il possibile ripen samento dei forzisti a favore di un rafforzamento del propor zionale senza doppio turno. Sempre a giugno è attesa la riforma della giustizia. Con un nuovo scenario che si profi la all'orizzonte, almeno per quella penale. L'arretramento di Forza Italia, abbinato alla seconda piazza del M5S, po trebbe ora consentire la nasci ta di un asse trasversale per la reintroduzione del reato di au toriciclaggio e per l'inaspri mento delle pene per il falso in bilancio. Con buona pace delle riserve di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 26 maggio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Angelino Alfa no e dei suoi. © RIPRODUZIONE RISERVA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 26 maggio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali Europee 2014 PROSPETTIVE MIGLIORI 1 Oggi, quando dall' inferenza statistica degli exit pool e delle proiezioni, si passerà alla lettura dei risultati reali, si capirà quante chance restano alla riforma della Pa annunciata dal governo e s u l l a q u a l e è i n c o r s o u n a pubblica consultazione. Un governo rafforzato dal voto avrà più facile gioco a presentare un pacchetto di interventi non mediato con i sindacati e apparati burocratici e avrà dalla sua la possibilità di fare pressione in Parlamento per una iter rapido di approvazione. Il debutto previsto è il 13 giugno, a due settimane dall' avvio del semestre di presidenza Ue. Un ddl delega per tentare innanzitutto un ricambio generazionale in una Pa dove l' età media dei dipendenti è tra le più alte d' Europa dopo il loro ridimensionamento numerico: da 3,6 a 3,3 milioni tra il 2006 e il 2012 (7,7%) e dove cinque anni di blocco del turn over hanno gonfiato una bolla di contratti atipici (oltre 300mila) ora pronta a scoppiare. Si vogliono utilizzare interventi soft sui quali i sindacati hanno già sollevato più di un dubbio: l' abolizione del trattenimento in servizio, che libererebbe 10mila posti da qui al 2018 secondo il governo, l' utilizzo dell' esonero per chi si trova a 4/5 anni dalla pensione, con il riconoscimento di metà assegno e contribuzione piena. Il reclutamento delle nuove leve avverrebbe seguendo due binari: selezione delle competenze e copertura dei fabbisogni molto ben definiti per ogni amministrazione. Senza dimenticare la mobilità volontaria e obbligatoria. La nuova politica del personale pubblico prevede poi una riforma della dirigenza, con il ritorno al ruolo unico e il superamento delle fasce: massima mobilità anche per i dirigenti i cui contratti sarebbero rigorosamente a termine e per i quali è prevista la licenziabilità. Uno degli ostacoli maggiori da affrontare sarà quello di estendere i nuovi principi a tutta la dirigenza, anche a quella delle regioni e del Ssn. Previste infine razionalizzazioni di scuole di formazione, enti, prefetture e altre strutture amministrative centrali e locali. Renzi e Madia hanno detto che gli interventi sul pubblico impiego non dovranno concorrere a determinare i risultati della spending review, che pure un impatto lo avrà visto che si prevedono risparmi per 17 miliardi nel 2015 e 32 nel 2016. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10mila Posti disponibili L' addio al trattenimento in servizio per il Governo aprirà posti di lavoro Tempi lunghi per l' attuazione del Jobs act 2 LAVORO PROSPETTIVE INVARIATE Con il tasso di disoccupazione al 12,7%, tra i più alti dell' area euro, che tra i giovani ha raggiunto il record del 42,7%, il governo Renzi punta su una riforma complessiva del mercato del lavoro per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. Il jobs act, contenuto nel Ddl delega all' esame della commissione lavoro del Senato, riguarda il riordino degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 26 maggio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali e delle politiche attive, la semplificazione delle procedure dei rapporti di lavoro, una revisione delle forme contrattuali, il sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Stando alle proiezioni della scorsa notte, il risultato delle elezioni rafforza questo disegno di riforma che, vista la complessità dei temi affrontati, necessita della stabilità di governo per andare in porto. I tempi di attuazione non si preannunciano brevi: il Ddl dovrà essere approvato dai due rami del Parlamento, poi il governo avrà 6 mesi per esercitare le cinque deleghe. Si punta alla semplificazione dei rapporti di lavoro, con l' obiettivo di dimezzare il numero di atti di carattere burocraticoamministrativo, l' unificazione delle comunicazioni alle pubbliche amministrazioni per i medesimi eventi, la promozione delle comunicazioni per via telematica e l' abolizione della tenuta di documenti cartacei. Si introduce, in via sperimentale, un nuovo contratto di inserimento con tutele crescenti e il compenso orario minimo, applicabile a tutti i rapporti subordinati, previa consultazione con le parti sociali. Sugli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione non verrà più concessa in caso di cessazione di attività aziendale, verranno semplificate le procedure burocratiche per la concessione, con una maggiore compartecipazione da parte delle imprese utilizzatrici. L' Aspi verrà estesa ai lavoratori con contratto di co.co.co, favorendo il coinvolgimento attivo dei soggetti beneficiari di trattamenti di sostegno al reddito. © RIPRODUZIONE RISERVATA 12,7% Il tasso di disoccupazione È tra i più alti dell' area Euro. Quello giovanile arriva a toccare il 42,7% La riforma fiscale prova ad accelerare 3 FISCO PROSPETTIVE MIGLIORI Maggio sarà il mese della riforma fiscale, ha annunciato Matteo Renzi nel definire il "cronoprogramma" del suo governo. E ora dopo il risultato elettorale delle europee, stando almeno agli exit poll e alle prime proiezioni, il presidente del Consiglio proverà ad accelerare sul fronte dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale. Accelerazione che dovrebbe passare dall' approvazione nel Consiglio dei ministri di giovedì dei primi decreti legislativi in materia di riforma del catasto e di semplificazione degli adempimenti tributari. Passo indispensabile per preparare l' invio della dichiarazione dei redditi precompilata a una prima larga platea di contribuenti, dal prossimo anno. In rampa di lancio anche le nuove norme sull' abuso del diritto. Materie sulle quali occorrerà attivare un tavolo di confronto con i soggetti interessati. I decreti legislativi dovranno comunque ottenere il placet del Parlamento per poi imboccare la dirittura d' arrivo attraverso i relativi regolamenti amministrativi. Non meno impegnativa si annuncia la stabilizzazione del bonus Irpef, per ora finanziato con un mix di aumenti di entrate, una tantum e tagli alla spesa, ma solo fino al 31 dicembre. Per rendere strutturale il bonus, occorrerà reperire almeno 10 miliardi attraverso un contestuale intervento sulla spesa corrente. Cifra che pare destinata a lievitare, qualora si intenda estendere il bonus alle categorie finora escluse, a partire dagli esodati. Poi vi è da affrontare il capitolo dei nuovi, possibili interventi di riduzione dell' Irap, dopo il primo taglio del 10% disposto con il decreto Irpef all' esame del Senato. Misura che stando a quanto annunciato dal vice ministro all' Economia, Enrico Morando potrebbe comportare 10 miliardi di taglio, «con un obiettivo di riduzione complessiva del cuneo fiscale in tre anni di circa 33 miliardi». Anche in questo caso, la copertura a regime dovrebbe far leva in misura pressoché prevalente su tagli alla spesa corrente. © RIPRODUZIONE RISERVATA 33 miliardi Il taglio del cuneo fiscale L' obiettivo del Governo di riduzione complessiva in tre anni Sul futuro dell' Italicum pesa il risultato di Fi 4 RIFORME ISTITUZIONALI PROSPETTIVE PEGGIORI Superamento del bicameralismo perfetto con l' abolizione del Senato elettivo e sua sostituzione con il Senato delle Autonomie composto da rappresentanti di Regioni e Comuni; conseguente taglio dei parlamentari (resterebbero i 630 deputati mentre i nuovi senatori senza indennità propria sarebbero circa 143); riforma del Titolo V della Costituzione con l' abolizione delle materie concorrenti tra Stato e Regioni e il ritorno alla competenza esclusiva statale di energia e infrastrutture; cancellazione dalla Costituzione delle Province e del Cnel. È questa la riforma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 26 maggio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali delle riforme a cui Matteo Renzi ha legato il suo destino politico: sostenuta nelle sue linee generali anche da Fi, è all' esame della commissione Affari costituzionali del Senato che dovrebbe licenziarla per l' Aula nella prima metà di giugno. Se l' esito finale delle europee dovesse confermare le prime proiezioni sul Pd, Renzi si rafforzerebbe indubbiamente all' interno del suo partito e della maggioranza. La variabile fondamentale per il destino delle riforme è ora la scelta che farà Silvio Berlusconi, secondo i primi dati, uscito al contrario indebolito dalle urne. Per il leader di Fi il nodo non è tanto la riforma costituzionale quanto l' Italicum. La legge elettorale frutto del patto del Nazareno prevede infatti il ballottaggio nazionale tra le prime due coalizioni se nessuno raggiunge il 37%. Con Fi terzo partito (dietro il Pd e il M5S) a Berlusconi non conviene più un sistema che prevede il ballottaggio: meglio sarebbe mantenere un sistema proporzionale che non lo tagli fuori dalla formazione del prossimo governo. Di contro il premier, rafforzatosi nella sua maggioranza, ha da domani maggiore forza per andare avanti su riforme e legge elettorale anche senza l' ex Cavaliere. Magari approvando una legge elettorale più favorevole al Pd, senza il sistema di soglie imposto da Berlusconi e senza i listini bloccati come chiede la minoranza dem. Un rapporto di forza, quello tra Renzi e Berlusconi, che può far ipotizzare che alla fine Fi non si sfilerà dall' accordo sulle riforme. © RIPRODUZIONE RISERVATA 143 I «nuovi» senatori I componenti del Senato delle Autonomie delineato dalla riforma Subito taglio delle bollette e credito alle Pmi 5 IMPRESE PROSPETTIVE MIGLIORI L' esito del voto, se le prime proiezioni saranno confermate, può far ripartire la macchina delle misure procrescita finora rimasta ai box. A questo punto molte attese sono concentrate sul decreto per il taglio da 1,5 miliardi della bolletta elettrica per le Pmi, che dovrebbe alleggerire il costo dell' energia del 10%. Il provvedimento era previsto per maggio ma, anche per le difficoltà a far quadrare le coperture, è stato rinviato a dopo le elezioni, e ora dovrebbe diventare un veicolo d' emergenza per rianimare la crescita inserendo anche altre misure, a cominciare da quelle per il credito alle Pmi. Non è escluso quindi che possa approdare già nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri. Per il Governo Renzi che ora può impegnarsi a riguadagnare lustro dopo il voto uscito dalle urne questo primo decreto crescita sarà l' occasione per dare le prime risposte alle imprese. Oltre al taglio della bolletta, che dovrebbe essere realizzato mediante una spalmatura da 20 a 25 anni degli incentivi al fotovoltaico, il piano del ministero dello Sviluppo economico punta ad assicurare liquidità alle imprese attraverso il rafforzamento dei canali di credito alternativi alle banche e la patrimonializzazione delle imprese con il rafforzamento dell' Ace. Nel menu di misure dovrebbe essere compreso anche un nuovo pacchetto infrastrutture con bonus per le reti a banda larga. Ma il lavoro urgente non finisce qui, perché allo Sviluppo economico c' è da sbloccare una mole di circa 150 provvedimenti che vanno dalla legge annuale per le Pmi (il ministro Guidi vorrebbe recuperarla) al credito d' imposta per la ricerca, dalla garanzia statale sugli investimenti in minibond, alla riforma degli aiuti all' imprenditorialità fino alle zone franche urbane al Sud . Resta poi la priorità dello sblocco dei debiti della Pa. Palazzo Chigi ha ribadito l' intenzione di effettuare tutti i pagamenti entro il 2014 (e non più entro settembre). Ma il rischio di nuovi ritardi è sempre dietro l' angolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA 150 Le misure ferme per le aziende Tra queste bonus per la ricerca e garanzia su chi investe in minibond Lotta trasversale all' arretrato civile 6 GIUSTIZIA PROSPETTIVE INVARIATE Impatto limitato. Almeno sulla giustizia civile. Il voto per le europee non ha conseguenze significative sui progetti di riforma messi in cantiere soprattutto in virtù dell' azione del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Per una semplice ragione: la necessità di aggredire l' elevatissimo numero (5 milioni e mezzo) di cause arretrate e di individuare meccanismi alternativi alla via ordinaria dei tribunali per risolvere il contenzioso è ormai convinzione diffusa e trasversale tra le forze politiche. Lo stesso metodo sposato da Orlando, quello di una pacata concertazione con il mondo dell' avvocatura, ha da una parte il pregio di venire incontro a posizioni che sono comuni a partiti e movimenti rappresentati in Parlamento e dall' altra evita di mettere Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 26 maggio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali in campo interventi che poi vengono da subito "sabotati" sul terreno dalla categoria cruciale per la riuscita di qualsiasi riforma. Le stesse soluzioni sulle quali si sta riflettendo al ministero (una restrizione dell' area d' intervento del giudice, forme di mediazione assistita a elevato valore cogente se condivise dai legali delle parti, revisione del ruolo e del peso della magistratura onoraria) non dovrebbero incontrare barricate per la loro realizzazione. Discorso diverso invece per la giustizia penale, dove l' arretramento di Forza Italia e il risultato del Ncd dovrebbe rendere un po' più agevole procedere all' introduzione, per esempio, del reato di autoriciclaggio, come pure mettere in cantiere una revisione della prescrizione, legata alla decorrenza più che alla durata dei termini. La stessa possibilità di rimettere mano, dopo anni, a una delle falle del nostro diritto penale dell' economia, la mitezza delle sanzioni per il falso in bilancio, potrebbe a questo punto farsi più concreta. Complesso invece il lavoro da avviare sul versante delle misure per le carceri, affollate da oltre 59mila detenuti. Dove alla volontà del Pd di procedere sulla strada delle delega già approvata su depenalizzazione e rafforzamento delle misure alternative, andranno verificate in Parlamento e rispetto ai contenuti dei decreti la tenuta della maggioranza (probabili i mal di pancia dell' Ncd) e l' eventuale sponda da trovare in un Movimento 5 Stelle più malleabile o in un Forza Italia più disponibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA 59mila Popolazione carceraria Sono circa 59mila i detenuti presenti negli istituti di pena. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 26 maggio 2014 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali Il test di Rating24 sulle priorità comunitarie I tempi di realizzabilità dei principali dossier europei secondo il Sole 24 Ore. Il semaforo verde indica un periodo di approvazione breve, nell' arco di un anno. Il semaforo giallo si riferisce a misure che richiedono tempi di adozione da uno a due anni, mentre quello rosso indica tempi di approvazione oltre i due anni RISPARMIO Vigilanza unica alla Bce Dal prossimo novembre, dopo l' esame dei bilanci della banche e gli stress test, la Bce assumerà la vigilanza su 124 banche. Meccanismo unico Dal gennaio 2015 entra in vigore il meccanismo unico di salvataggio delle banche. Bailin Dal 2016 l' onere dei salvataggi si sposta dagli Stati ai privati. Fondo unico Dal 2025 va a regime la messa in comune delle risorse del Fondo di risoluzione Ue con una dotazione di 55 miliardi. TEMPI DI REALIZZABILITÀ MEDI CRESCITA Le iniziative comunitarie Rilancio della crescita e ritorno al livello potenziale con il completamento del mercato interno e l' attuazione delle misure già varate. Secondo la Commissione Ue l' eliminazione dei vincoli ancora esistenti alla libera circolazione dei servizi avrebbe un beneficio del 2,6% sul Pil. Le iniziative nazionali Riforme strutturali, investimenti in ricerca e infrastrutture, eliminazione dei vincoli burocratici che gravano sulle imprese. La campagna elettorale Il tema è stato il filo rosso della campagna elettorale TEMPI DI REALIZZABILITÀ MEDI LAVORO Garanzia giovani Per il periodo 20142015 la Ue ha stanziato una dote di 6 miliardi (di cui 1,513 per l' Italia) per offrire agli under 25 un' opportunità di lavoro o di formazione. Potenziamento rete Eures È in corso un programma di ammodernamento della rete Eures, la rete europea dei servizi per l' impiego. Salario minimo Chiesto in campagna elettorale da Martin Schulz (Pse) e Alexis Tsipras (L' altra Europa). Possibile fissazione di regole comuni ma non di un' unica soglia europea visti i diversi livelli di produttività. TEMPI DI REALIZZABILITÀ MEDI CONTI PUBBLICI Regole più flessibili Interpretazione più flessibile del Patto di Stabilità e del Six Pack. Tentativo di escludere dal calcolo gli investimenti in innovazione, infrastrutture e ricerca. Riforma del fiscal compact Per rivedere le regole del fiscal compact (che prevede una riduzione del deficit strutturale dello 0,5% annuo) occorre modificare il suo trattato costitutivo. Eurobond Durante la campagna elettorale si sono espressi a favore Juncker (Ppe), Schulz (Pse), Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 26 maggio 2014 Pagina 15 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Tsipras (sinistra), Verhofstadt (liberali) e il Movimento 5 Stelle. TEMPI DI REALIZZABILITÀ MEDI RIFORMA TRATTATI Le richieste Dall' Italia alla Germania passando per la Gran Bretagna e l' Olanda è forte la richiesta di una modifica dei Trattati, con diverse motivazioni. Possibile l' avvio dell' iter già a dicembre a conclusione della presidenza di turno italiana della Ue, con una dichiarazione politica per dare il via a un gruppo di lavoro o a una Conferenza intergovernativa. Si tratta però di un percorso che dura molti anni e il nuovo testo per essere adottato richiede l' unanimità. TEMPI DI REALIZZABILITÀ LUNGHI FISCO Tobin tax Dal 1° gennaio 2016 entrerà in vigore la tobin tax in dieci Paesi (tra cui Italia, Francia e Germania) in regime di cooperazione rafforzata. L' Italia ha chiesto di escludere le obbligazioni pubbliche. L' aliquota dovrebbe essere dello 0,1 per cento. Per ora è stata firmata una dichiarazione politica ma restano da approfondire una serie di nodi tecnici. In campagna elettorale si è espresso a favore Schulz (Pse), mentre Tsipras (sinistra europea) ha chiesto una versione inasprita della tassa. TEMPI DI REALIZZABILITÀ MEDI ENERGIA Mercato unico Ogni giorno la Ue sborsa un miliardo di euro per importare energia. Di qui l' esigenza, espressa a più riprese dalle alte cariche europee, di creare un mercato unico dell' energia per diminuire la dipendenza. La ricetta Completare l' attuazione dei regolamenti già esistenti, creare una rete europea per la distribuzione del gas e dell' elettricità per accrescere la competitività. Il tema era contenuto nei programmi elettorali di Ppe, Pse e liberali. TEMPI DI REALIZZABILITÀ LUNGHI COMMERCIO Negoziato UeUsa Dal giugno 2013 Ue e Usa stanno negoziando un accordo per creare la più vasta area di libero scambio al mondo. Il quinto round è iniziato la settimana scorsa a Washington ma restano da sciogliere numerosi nodi tecnici. La presidenza di turno italiana punta a imprimere un' accelerazione al dossier. Il potere del Parlamento Ue In virtù del Trattato di Lisbona per poter entrare in vigore l' accordo dovrà essere approvato dall' Europarlamento. I partiti euroscettici sono contrari all' intesa. TEMPI DI REALIZZABILITÀ MEDI CONSUMATORI Abolizione del roaming Sono approdati sul tavolo del Consiglio Ue dopo essere stati già approvati in prima lettura dall' Europarlamento il pacchetto tlc e la direttiva sui diritti dei passeggeri aerei. La prima prevede lo stop ai costi per le chiamate all' estero dal 15 dicembre 2015, mentre la seconda fissa un rimborso di 300 euro per i voli in ritardo di almeno tre ore. Stesso iter anche per il provvedimento che punta a sfoltire le commissioni sulle carte di credito e di debito nei Paesi Ue fissando un tetto massimo dello 0,3 per cento. TEMPI DI REALIZZABILITÀ BREVI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 26 maggio 2014 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Enti locali PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Burocrazia a un passo dalla resa Secondo la ricerca di Forum Pa necessaria una profonda rivoluzione. Antonello Cherchi Ancora cinque giorni e si chiuderanno le consultazioni aperte dal Governo il 30 aprile per conoscere le proposte dei dipendenti sul volto futuro della pubblica amministrazione. Dopodiché il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, si metterà al lavoro per dare forma sulla base dei punti programmatici presentati a fine aprile insieme al premier Matteo Renzi e alla luce dei suggerimenti arrivati (al 22 maggio erano state ricevute 23mila mail) al provvedimento di riforma della burocrazia da approvare in Consiglio dei ministri il 13 giugno. Il Governo ha parlato sin dall' inizio di "rivoluzione", tant' è che l' indirizzo mail a cui si possono inviare consigli e riflessioni è, appunto, [email protected]. Di "rivoluzione necessaria" parlano anche le conclusioni dell' indagine condotta da Forum Pa sul pubblico impiego che verrà presentata domani a Roma nel corso dell' apertura della 25a edizione della manifestazione (si vedano anche le pagine 28 e 29 di questo numero del Sole). «Ascoltando quotidianamente i protagonisti, pubblici e privati, sentiamo si sottolinea nel documento che siamo a un passo dal definitivo arrendersi. Non c' è più tempo da perdere. Se la riforma RenziMadia sarà la svolta che serve, lo vedremo. Certo è di una profonda rivoluzione che abbiamo bisogno». È quella che altri Paesi, come la Francia e la Gran Bretagna, hanno messo in campo prendendo le mosse dalla crisi economica, che ha indotto un profondo ripensamento del settore pubblico. In Italia, invece, il dissesto dei conti ha portato la burocrazia «ad un sostanziale arroccamento delle posizioni, in una sorta di catenaccio si sostiene nella ricerca teso da una parte a difendere il più possibile lo status quo, dall' altra a raggiungere comunque, con lo stesso apparato organizzativo e con tagli più o meno lineari, il massimo dei risparmi possibili». Ciò ha voluto dire blocco delle assunzioni, con conseguente innalzamento dell' età media di chi rimane in servizio, riduzione dei dipendenti, tagli alla formazione, scarsissima mobilità, riduzione dei contratti a tempo determinato. Di contro, chi aveva privilegi acquisiti ha fatto di tutto per non perderli (specie tra i dirigenti) e la frammentazione degli uffici e la cattiva distribuzione geografica dei dipendenti non è arretrata di un passo. Un quadro, insomma, «disastroso», che non regge il confronto con quello di Francia e Gran Bretagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 26 maggio 2014 Pagina 18 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali C' è solo un elemento che gioca a nostro favore: il numero complessivo dei dipendenti. Considerando anche i contratti non stabili, gli addetti al pubblico impiego sono 3,3 milioni, con una diminuzione negli ultimi anni del 4,8. per cento. Quelli inglesi sono 5,7 milioni (la riduzione è, però, stata dell' 11%), mentre in Francia sono addirittura cresciuti di quasi 5mila unità, assestandosi sui 5,5 milioni. Le politiche di tagli si sono, dunque, fatte sentire sia da noi che Oltremanica, con conseguenti effetti sulla spesa per il lavoro pubblico, che in Italia è prevista nel periodo 20082015 in discesa del 3%, nel Regno Unito dello 0,1%, mentre in Francia aumenta del 14,3%, anche al di sopra della media Ue, stimata in 8,5 per cento. Nel nostro Paese, però, i risparmi non si sono tradotti in efficienza. Anzi, hanno peggiorato una situazione già difficile. I tagli alla spesa hanno, infatti, significato, tra l' altro, blocco del turn over. Dunque, niente ricambio generazionale, fenomeno acuito dalla riforma delle pensioni, che ha fatto slittare in avanti il momento di abbandono del lavoro. L' età media dei dipendenti pubblici, pertanto, si è innalzata. Il risultato è che in Italia solo il 10% degli impiegati ha meno di 35 anni e solo l' 1% ha 25 anni o meno. In Francia i dipendenti pubblici sotto i 35 anni sono quasi il 27% (il 5,4% ha 25 anni o meno) e in Gran Bretagna il 25% (il 4,9% è nella fascia dai 25 anni in giù). La situazione si ribalta se si guarda alla categoria degli over 50: vi si collocano il 46% dei lavoratori pubblici italiani, contro il 30,6% della Francia e il 30,7% del Regno Unito. Come se non bastasse, al problema di una burocrazia "vecchia" si somma quello dell' insufficienza delle competenze. Intanto, tra i dipendenti pubblici nostrani la percentuale di laureati è bassa: il 30,5% contro il 45% di quelli inglesi e il 50,7% dei cugini d' Oltralpe. Ciò che, però, pesa di più è il fatto che il 49% degli impiegati italiani si trova a ricoprire, senza essere laureato, un posto che richiederebbe un titolo universitario. E non è certo con la formazione che si può sperare di supplire a simili carenze: «Nonostante tutti i proclami che si sono succeduti a cominciare dal ministro Frattini nel 2002, un impiegato pubblico italiano si legge nell' indagine di Forum Pa in media può contare su meno di un giorno all' anno di formazione (4,5 giorni se è in diplomazia, ma mezza giornata se è in un ministero), contro le 8,2 giornate di formazione di un impiegato pubblico francese, che diventano 10 per i dirigenti». C' è poi l' aggravante della cattiva distribuzione geografica dei dipendenti in Calabria sono 130 ogni mille abitanti e in Lombardia 60, segno che il lavoro pubblico è spesso servito come ammortizzatore sociale e della frammentazione della burocrazia: escludendo le 41mila scuole e istituti di istruzione, le unità locali sono oltre 60mila. I ministeri hanno quasi 5mila uffici distaccati, le province più di 2.100, le regioni 1.778. Nonostante tale quadro poco edificante, le isole di privilegio continuano a esistere e resistono ai cambiamenti. In particolare, ai livelli apicali della burocrazia. I dirigenti in senso stretto sono oltre 36mila, che diventano 166mila se si aggiungono i 130mila dirigenti medici e sanitari, che spesso non dirigono alcunché, ma hanno la qualifica per questioni contrattuali. Se si considera l' intero universo di figure di vertice, si riscontra che il numero dei dirigenti, per quanto diminuito in valori assoluti, continua a crescere rispetto al totale dei dipendenti: nel 2004, infatti, c' era un dirigente ogni 12,3 impiegati, mentre nel 2012 il rapporto era di uno a 11,7 dipendenti. E ciò ha riflessi sulla spesa, perché se gli stipendi dei dirigenti di seconda fascia sono aumentati meno delle retribuzioni degli impiegati, quelli dei dirigenti di prima fascia e apicali hanno subìto incrementi significativi. Così che in Italia un dirigente apicale guadagna 12,6 volte il reddito medio, mentre in Gran Bretagna la medesima proporzione è 8,4 volte, in Francia 6,4 e in Germania 4,9. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 26 maggio 2014 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Enti locali Conti aziendali. L' analisi di InfoCamere sui bilanci di Spa e Srl: in Liguria e Sardegna il record di aziende con risultati negativi. Imprese, «rosso fiscale» nei conti Il carico tributario aggrava la crisi: in un caso su quattro la perdita deriva dalle imposte. PAGINA A CURA DI Cristiano Dell' Oste Giovanni Parente La crisi si legge attraverso i bilanci delle società: nell' ultimo anno ha chiuso in rosso il 32,9% delle Spa, Srl, cooperative e consorzi con un fatturato oltre 100mila euro. In pratica, una società su tre è finita in perdita. Due anni prima, la percentuale non arrivava al 30 per cento. I dati emergono dalle elaborazioni di InfoCamere su oltre 470mila bilanci depositati in formato elettronico nel Registro delle imprese tra il 2010 e il 2012, ultimo esercizio per cui sono disponibili i rendiconti completi. L a l e t t u r a d e i bilanci permette anche di scoprire "come" queste società arrivano a chiudere in rosso. Di fatto, delle 155mila imprese in perdita, ce ne sono 113mila che registrano un dato negativo già al livello dell' Ebit (risultato operativo). Sono società che faticano a far quadrare i conti della propria gestione industriale. Altre 13mila società vedono il segno meno a livello del risultato anteimposte, perché devono fronteggiare per esempio situazioni finanziarie difficili, esposizioni con le banche o svalutazioni. E poi ci sono altre 28.500 imprese che finiscono in perdita solo dopo aver calcolato le imposte. Come dire: il 25% delle società in perdita, e il 6% di tutte le imprese, finiscono in rosso per colpa del fisco. È un dato a prima vista sorprendente, perché le imposte non si limitano a ridurre l' utile, ma lo azzerano e lo mandano in negativo. Per capire come questo sia possibile, bisogna ricordare che l' Irap non si paga sugli utili, ma sul valore della produzione, senza poter dedurre completamente elementi che sono in realtà dei costi, come le spese per il personale o gli interessi passivi. O come l' Ici e l' Imu, che solo dal 2013 è parzialmente deducibile dal l' Ires (ma non dall' Irap). A livello territoriale, il Lazio e la Liguria sono le regioni in cui la componente fiscale pesa di più sui risultati aziendali: qui la percentuale di società che vanno in perdita solo dopo le imposte sfiora il 7 per cento. Il confronto tra il 2010 e il 2012 permette anche di vedere le zone che hanno sofferto di più la crisi economica negli ultimi anni. In Liguria, Umbria, Abruzzo e Toscana l' aumento delle aziende in perdita è stato più forte, anche se è in Sardegna che si registra il record negativo: quasi quattro società su dieci depositano consuntivi con il risultato netto con il segno meno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 26 maggio 2014 Pagina 21 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Sapere che un' impresa è in perdita è un' informazione utile, ma parziale. Bisogna sapere anche "quanto" perde. E qui i dati di InfoCamere permettono di evidenziare le differenze fra grandi e piccole realtà. In pratica, il rosso è tanto più profondo quanto più l' azienda ha un fatturato ridotto. Per intenderci, nelle società con un valore della produzione oltre i 50 milioni di euro, la perdita media corrisponde a circa il 7% del giro d' affari. Abbassando il valore della produzione fino a 2 milioni, invece, le perdite arrivano al 24% del fatturato. È vero che nelle società più piccole anche gli utili sono più alti in proporzione , ma l' impatto delle perdite cresce molto più in fretta. Insomma, le imprese meno strutturate sembrano avere meno mezzi per arginare il deficit, una volta che finiscono in crisi. Oltretutto, tra il 2010 e il 2012 le perdite medie sono quasi raddoppiate per tutte le imprese, al di là delle dimensioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CRISTIANO DELL' OSTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 26 maggio 2014 Pagina 27 Il Sole 24 Ore Enti locali In breve RADIO24 A Mix24 si parla di Libia e Biagi Oggi la puntata di Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 è dedicata a due importanti eventi del recente passato: alle 9, «La Libia dopo Gheddafi», in cui verrà riproposta un' intervista allo stesso Gheddafi. Alle 9.45, lo spazio de «La storia» sarà invece dedicato alla vicenda di Marco Biagi, per la cui morte la Procura di Bologna ha riaperto l' inchiesta archiviata sulla revoca della scorta al giuslavorista ucciso dalle Br il 19 marzo 2002. IL SOLE 24 ORE Guida pratica «Imu & Tasi 2014» Dal Sole 24 Ore la guida pratica per affrontare i nuovi adempimenti fiscali senza rischi. L' acconto Imu è c o n f e r m a t o p e r abitazioni principali di pregio, seconde case, negozi, uffici, capannoni, altri immobili produttivi come alberghi, banche e assicurazioni: i versamenti vanno effettuati entro il 16 giugno 2014. Nuove disposizioni anche per il versamento della Tasi. La guida pratica firmata Il Sole 24 Ore mette a disposizione tutto l' occorrente per non commettere errori e un vasto corredo di esempi pratici. In più, per i lettori, un sito internet aggiornato in tempo reale, per stare al passo con tutte le novità e un software online per calcolare l' imposta. Da venerdì 30 maggio, in edicola con Il Sole 24 Ore, a 9,90 euro oltre il prezzo del quotidiano. GIOVANNI MINOLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 26 maggio 2014 Pagina 28 Il Sole 24 Ore Enti locali La novità. Entro marzo 2015 diffusione totale. Fattura online al debutto in 18mila uffici Giuseppe Latour Ormai ci siamo. A partire dal prossimo 6 giugno la fattura elettronica, un oggetto fino a poco tempo fa misterioso e futuribile, atterrerà sul pianeta della pubblica amministrazione. Si partirà solo da alcuni uffici, circa 18mila: quelli dei ministeri, delle agenzie fiscali, degli enti e delle casse di previdenza. Per poi allargarsi a tutti gli altri entro il 31 marzo del 2015. E proprio la zona grigia dei prossimi giorni, durante i quali carta e formati elettronici dovranno irrimediabilmente convivere, rappresenta il primo grande ostacolo da scavalcare per la Pa e per i suoi fornitori. L' obiettivo finale di questo processo, però, è altamente strategico: dare al Governo uno strumento per monitorare la spesa pubblica in tempo reale. Il calendario di entrata in vigore del nuovo obbligo, fissato dal decreto 55/2013 del ministero dell' Economia, è stato recentemente rivisto dal decreto legge Irpef (Dl 66/2014). Le regole attualmente in vigore prevedono che il prossimo 6 giugno si cominci da un numero limitato di uffici. Il 31 marzo del 2015 ci si allargherà a tutti gli altri, coinvolgendo soprattutto Regioni, Province e Comuni. Questo, concretamente, avvia una piccola rivoluzione: le amministrazioni non potranno accettare le fatture emesse o trasmesse in forma cartacea né procedere al pagamento, neppure parziale, sino all' invio del documento in forma elettronica. I fornitori delle amministrazioni pubbliche dovranno, invece, gestire il proprio ciclo di fatturazione esclusivamente in modalità elettronica, non solo nelle fasi di emissione e trasmissione, ma anche in quella di conservazione. L' invio della fattura andrà fatto con un determinato formato (Xml con sottoscrizione digitale) tramite il Sistema di interscambio (Sdi) istituito da Sogei sotto la vigilanza dell' agenzia delle Entrate. Questo processo, apparentemente semplice, è però pieno di snodi molto delicati. Uno di questi si paleserà proprio nei prossimi giorni, a ridosso della scadenza. E riguarda il destino delle ultime fatture cartacee emesse dai fornitori. Bisogna, cioè, chiedersi quando e come scatta il divieto di pagare chi si presenta con una fattura cartacea. In base alla legge 244/2007 esiste un periodo transitorio di tre mesi durante i quali gli uffici possono gestire le fatture emesse prima dell' entrata in vigore dell' obbligo. Quindi, se il fornitore emette la fattura prima del 6 giugno 2014, l' ente che la riceve può continuare fino al 6 settembre del 2014 a trattarla secondo le vecchie modalità. Ma i problemi della fase di lancio non finiscono qui. Il Dl Irpef, infatti, ha anche fissato l' obbligo di indicare nei documenti digitali il codice identificativo di gara (Cig) e il codice unico di progetto (Cup). In Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 26 maggio 2014 Pagina 28 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali questo modo sarebbe possibile avere un monitoraggio continuo dei flussi di spesa relativi ai singoli progetti della Pa. Il problema, però, è che le imprese non hanno avuto tempo per adeguare i loro sistemi informatici: il decreto è, infatti, stato pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» il 24 aprile. E, in molti casi, non sono neppure a conoscenza dei codici. Così il Senato, che in questi giorni sta discutendo la conversione del provvedimento, potrebbe portare qualche correzione dell' ultimo minuto. Diversi emendamenti al testo hanno proposto una proroga per la parte che riguarda Cig e Cup, dando così modo ai fornitori di adeguarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIUSEPPE LATOUR Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 26 maggio 2014 Pagina 28 Il Sole 24 Ore Enti locali IL CALENDARIO Tre giorni per «Prendere impegni e trovare soluzioni» IL CALENDARIO Tre giorni per «Prendere impegni e trovare soluzioni» L' appuntamento Il Forum Pa si svolgerà da domani a giovedì al Palazzo dei congressi di Roma. Tutti i dettagli sul sito www.forumpa.it. I temi La riforma della Pa: domani mattina incontro con il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia; il 28 mattina si parlerà di dirigenza e nel pomeriggio del riordino degli enti locali con il ministro degli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta; la mattina di giovedì focus sulla valutazione delle performance, a cui interverrà il commissario per la spending review, Carlo Cottarelli La Pa digitale tra progetti e realizzazioni. Si parte domani con l' Anagrafe nazionale,mentre nel pomeriggio ci si concentrerà sulla dematerializzazione, la scuola digitale, la sanità elettronica (con l' intervento del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin), i big data. Il 28 sarà la volta del cloud computing per la Pa, delle competenze digitali, della fatturazione elettronica. Il 29 pomeriggio convegno con il direttore dell' Agenzia per l' Italia digitale, Agostino Ragosa, e con il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti Rigore e crescita saranno alla base dell' intervento del 28 mattina del ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan,a conclusione di una tavola rotonda in cui si parlerà della piattaforma tecnologica per il monitoraggio della finanza pubblica ; il 29 mattina di scena l' e procurement pubblico e la valorizzazione del patrimonio immobiliare Open government come riprogettazione della Pa. Domani mattina incontri sul turismo, sul codesign dei servizi e sulle smart city in ottica di genere. Il pomeriggio confronto sul concetto di Stato partner, che diventa il nuovo percorso di ricerca di Forum Pa. Il 28 mattina si parlerà di trasparenza e privacy con il Garante e di open government con testimonianze internazionali. Infine, giovedì dibattito sulla sharing economy La Pa e le imprese. Domani mattina sarà sviluppato il tema della internazionalizzazione, mentre nel pomeriggio riflettori puntati sul problema dei ritardi dei pagamenti. Mercoledì mattina ci si occuperà di reti di imprese e nel pomeriggio si assisterà alla presentazione del progetto "Garanzia Giovani" con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e saranno inoltre esaminate le opportunità industriali delle smart city. Giovedì pomeriggio spazio al tema della semplificazione Fondi europei. Utilizzare quelli della programmazione 20142020 al 100%: sarà il tema del convegno di giovedì pomeriggio, a cui parteciperà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 26 maggio 2014 Pagina 28 Il Sole 24 Ore Enti locali Egovernment. L' obiettivo è cercare di arrivare al semestre europeo di presidenza italiana con la «governance» rinnovata. L' Agenda digitale ci riprova Negli ultimi anni si è tentato di accelerare sui programmi ma con scarso successo. Carmine Fotina Nuova governance e vecchi dossier da sbloccare. L' Agenda digitale italiana, quasi ferma al palo dopo l' accelerazione tentata con il decreto crescita 2.0 del governo Monti, è attesa al bivio decisivo in coincidenza con il semestre italiano di presidenza Ue. La Commissione in passato non ha mancato di sottolineare i nostri ritardi rispetto ai target di Bruxelles e l' Italia dovrà dimostrare di avere davvero l' intenzione di cambiare passo già l' 8 e 9 luglio prossimo, in occasione del "Digitale Venice", summit europeo che riunirà Governo e imprese. L' obiettivo dell' Esecutivo Renzi è arrivare all' appuntamento con una governance rinnovata, che faccia finalmente chiarezza sul coordinamento politico di una materia troppo spesso sottovalutata. Ormai certo il conferimento della delega al ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Di certo si dovrebbe mettere un po' d' ordine dopo i pasticci degli ultimi anni che avevano prodotto una sorta di governance a "matrioska". L' articolo 13 del decreto del Fare, approvato nel giugno 2013, aveva previsto, in aggiunta alla già esistente Agenzia per l' Italia digitale, l' istituzione di una «cabina di regia per l' attuazione dell' Agenda digitale italiana», presieduta dal presidente del consiglio o da un suo delegato e composta da sette ministri, un presidente di regione e un sindaco designati dalla Conferenza unificata. Come se non bastasse, nell' ambito della cabina di regia,era stato poi previsto un «Tavolo permanente per l' innovazione e l' agenda digitale italiana», un organismo consultivo a sua volta «presieduto dal Commissario del Governo per l' attuazione dell' agenda digitale». Il commissario, Francesco Caio, ha però lasciato l' incarico (oggi è Ad delle Poste), mentre in sella all' Agenzia, nonostante una segnalazione dell' ispettorato generale del ministero dell' Economia su presunte irregolarità amministrative dell' organismo, resta Agostino Ragosa. Sistemata la governance, bisognerà riempire di contenuti un' Agenda che ha ancora troppe pagine bianche. Disarmante l' ultimo resoconto stilato a marzo dal dossier del servizio studi della Camera: dei 55 adempimenti attuativi dell' Agenda digitale ne risultavano stati adottati solo 17 e, per gli atti non ancora emanati, in 21 casi risultava scaduto il termine per provvedere. Renzi dovrà ripartire da quanto non attuato. Anche il Pin unico per dialogare online con la Pa, del resto, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 26 maggio 2014 Pagina 28 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali non sarebbe altro che l' implementazione di una norma che risale al decreto del Fare del 2013. Il Pin digitale preannunciato da Renzi è infatti contenuto in un decreto attuativo che dovrebbe essere sdoganato ed entrare in vigore a breve: in altre parole i cittadini, dopo aver espletato le procedure di autenticazione con uno dei soggetti della Pa coinvolti, potranno usufruire di tutti i servizi online forniti anche da tutte le altre Pa. Un sistema che, ovviamente, andrà a pieno regime solo con la totale interconnessione delle banche dati della pubblica amministrazione, traguardo che potrebbe richiedere un anno. È invece più ravvicinata, e fissata al prossimo 6 giugno, la prima scadenza per l' entrata in vigore della fattura elettronica, altra riforma il cui varo risale a diversi anni fa. L' obbligo dell' utilizzo della fattura nei rapporti con le amministrazioni scatterà subito per ministeri, agenzie fiscali ed enti di previdenza, mentre per tutte le altre Pa si partirà entro il 31 marzo 2015. Attenzione, però, al rischio di false partenze. Al Senato sono stati già presentati diversi emendamenti al decreto Irpef per correggere o posticipare la norma che prevede l' obbligo per i fornitori di inserire nelle fatture telematiche anche il Cig (codice identificativo di gara) e il Cup (codice unico di progetto). Troppo stretti i tempi per adeguare i sistemi informatici: le imprese spiazzate da un nuovo obbligo così ravvicinato rischierebbero addirittura di vedersi negati i pagamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CARMINE FOTINA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 26 maggio 2014 Pagina 28 Il Sole 24 Ore Enti locali INTERVENTO. Un fronte comune per il cambiamento di Carlo Mochi Sismondi Domani si apre il 25° Forum Pa ed è d' obbligo una riflessione sul l' obiettivo e il senso dell' appuntamento, al di là dei tanti e importanti momenti di approfondimento e confronto con la presenza di ministri e di altre figure istituzionali che l' iniziativa offre (si veda la scheda a fianco e il sito www.forumpa.it). Dall' anno scorso molte cose sono cambiate: nelle ultime settimane si è messo in moto un vorticoso processo di cambiamento che avrà importanti conseguenze anche sulla vita delle amministrazioni, delle imprese e dei cittadini. È stata annunciata dal Governo una riforma della pubblica amministrazione che presenta importanti e rivoluzionari segnali di discontinuità. Attraverso una consultazione si è data voce ai dipendenti pubblici e ai cittadini perché dicano la loro sul proprio lavoro e sulla Pa che vogliono. In questo contesto a cosa serve e cosa può fare Forum Pa? Intanto, ci proponiamo di essere uno stimolo e un' occasione per "prendere impegni e trovare soluzioni", come recita il titolo dell' appuntamento di quest' anno. Impegni e soluzioni non astratte, ma concrete, che si fondino sulla migliore cultura organizzativa, perché crediamo che sia lì, nella carenza di managerialità e di cultura del progetto, che zoppichi qualsiasi riforma. Vogliamo, poi, essere promotori dei princìpi della partecipazione e della collaborazione. È, infatti, necessario mettere al centro le persone, perché cittadini e imprese non sono solo portatori di bisogni, ma anche di competenze e soluzioni. Lavoreremo quindi per definire e rendere concreto il concetto di "Stato partner" e per costruire attorno a questo obiettivo proposte che consegneremo alla consultazione di [email protected]. Inoltre, ci impegniamo a dare voce agli innovatori, a quelli che non ci credevano più e a quelli che ci hanno sempre creduto e non smettono di stupirsi per le enormi potenzialità che hanno le persone quando cominciano a pensare e a perseguire i propri obiettivi all' interno del quadro degli interessi generali. Ancora: sorveglieremo perché le finestre di partecipazione aperte siano vere e non formali, non durino lo spazio di un annuncio. Dare voce è bello e paga dal punto di vista dell' immagine, ma è anche una seria responsabilità. Non permetteremo che le istanze dei cittadini e delle imprese facciano questa volta la fine di tante altre consultazioni: finiscano, cioè, nel cassetto. Eppoi, vogliamo privilegiare il "come fare" rispetto al "cosa fare" che tutti conosciamo già, che abbiamo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 26 maggio 2014 Pagina 28 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali sviscerato mille volte, che è segnato dall' esperienza di tutti i Paesi che ci precedono nelle classifiche, che è ormai agenda condivisa. È sull' organizzazione, sulla governance, sulla responsabilità, sul controllo, sul metodo, sulle priorità nell' impiego delle risorse che casca l' asino. Non ci accontentiamo, insomma, delle "innovazioni soufflé", che durano come una moda, riempiono qualche articolo di giornale ma poi si sgonfiano, lasciando subito il posto ad altro. Crediamo invece che l' innovazione sia un processo, non un prodotto e che richieda coraggio e determinazione, ma anche costanza, attenzione, cura, persistenza dello sforzo. Altrimenti bruceremo parole, da cloud a big data, da smart city a switchoff pensando di aver fatto cose. Per questo proponiamo centinaia di ore di formazione, decine di seminari di approfondimento e di laboratori, moltissimi esempi e soluzioni da copiare. Sappiamo, infine, che l' innovazione, specie se partecipativa e open, non piace a tutti e ha molti nemici. Per questo bisogna fare fronte comune e lavorare insieme. A questo serve un laboratorio d' innovazione come Forum Pa. Presidente Forum Pa © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 26 maggio 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Verso il Ddl. Il 30 maggio si chiuderà la consultazione pubblica e in giugno il testo dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri. Burocrazia al test della riforma Si punta su gestione del personale, tagli agli sprechi, riorganizzazione dell' apparato. Francesco Nariello Più efficienza nella gestione del personale, tagli agli sprechi e riorganizzazione della macchina amministrativa. Dal turn over generazionale al ruolo unico per i dirigenti, fino all' incremento della mobilità interna e alla misurazione dei risultati dell' attività lavorativa. Ma anche tetto massimo ai compensi, riduzione dei permessi sindacali e cancellazione dei "doppioni" tra gli enti pubblici. Sono alcuni dei punti qualificanti della riforma della pubblica amministrazione targata Renzi e Madia, le cui linee guida sono state presentate a fine aprile. Un piano p e r i l riassetto dell' apparato statale a partire dai due assi portanti del "capitale umano" e della riorganizzazione strutturale: sono questi, insieme agli interventi che ricadono nell' ambito dell' Agenda digitale, i principali pilastri su cui si regge il piano in 44 punti elaborato dal Governo per cambiare volto alla Pa. Molte delle novità previste dalla riforma riguardano direttamente i lavoratori statali. In primis, il corpo dirigente, considerato il "motore" del cambiamento e su cui si concentrano diversi interventi. Come l' introduzione del ruolo unico dirigenziale, che manda in archivio la divisione in prima e seconda fascia, aprendo a una carriera basata su incarichi a termine. Prevista, inoltre, la possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico oltre un certo termine. Maglie più strette anche sulla valutazione delle performance con retribuzione di risultato e con la rigorosa applicazione del tetto agli stipendi (240mila euro) comprendente il cumulo con il reddito da pensione. Il pacchetto di misure che riguarda il personale pubblico in senso ampio è un capitolo particolarmente corposo del piano, dal ricambio generazionale alla mobilità. Si parte con l' abrogazione dell' istituto del trattenimento in servizio, ovvero della possibilità di restare al lavoro anche dopo il raggiungimento dell' età pensionabile: un intervento che da solo ha sottolineato il premier sarebbe in grado di generare, «a costo zero, 10mila posti in più per i giovani nella Pa». Previste, inoltre, semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over, oggi operativo al 20% (un ingresso ogni cinque uscite), fermi restando i vincoli sulle risorse per tutte le amministrazioni. A spingere verso il ricambio generazionale ci sono anche strumenti come l' esonero dal servizio, che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 26 maggio 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali consentirebbe di far uscire chi è ancora lontano di qualche anno dalla pensione (con un assegno ridotto) e l' agevolazione del parttime. Puntano a garantire maggiore efficienza gli interventi sulla mobilità volontaria e obbligatoria, ma ha più volte ribadito il ministro Madia nel rispetto della dignità del lavoratore in riferimento a retribuzioni e distanza del luogo lavoro. Tema collegato è quello del demansionamento, ovvero la possibilità di affidare mansioni assimilabili come alternativa all' esubero. Tra le misure ci sono anche la riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego e la creazione di asili nido nelle amministrazioni. La rivoluzione della Pa, secondo il piano del Governo, passa anche dal taglio agli sprechi e dalla riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio, dalle ragionerie provinciali alle sedi regionali Istat, ma anche con la riduzione delle prefetture a non più di 40 concentrate in capoluoghi di regione e zone strategiche per la criminalità organizzata e con lo snellimento delle soprintendenze e la gestione manageriale dei poli museali. Nel progetto di riforma rientrano, poi, la riorganizzazione delle Authority e la riduzione delle aziende municipalizzate, mentre si prevede che Aci, Pra e Motorizzazione civile vengano accorpati, così come le scuole dell' amministrazione, che saranno riunificate (dalle attuali 5 a 1). Perfino la ricerca non sfugge alla cura dimagrante: gli oltre venti enti che svolgono funzioni simili verranno aggregati, dando vita a centri di eccellenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA. FRANCESCO NARIELLO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 26 maggio 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali I PASSAGGI L' annuncio La riforma è stata portata in Consiglio dei ministri il 30 aprile. L'annuncio Lariformaèstataportatain Consigliodeiministriil30 aprile.Lostessogiornoèstata diffusalaletteraaperta indirizzataaidipendenti pubbliciconlaqualesièdato avvioallaconsultazione pubblicasui44puntiprevisti dalpianodiriassettodellaPa, conunmeseditempoa disposizionedal30aprileal 30maggioperinviare considerazioni,propostee suggerimentinelmerito (utilizzandol'indirizzomail [email protected]) I primi risultati Alladatadel22maggio,ha fattosapereilministrodella PaMadia,sonoarrivatecirca 23milamail.Peresaminarele migliaiadirisposteilGoverno haattivatounacollaborazione conildipartimentodimetodie modelliperl'economia,il territorioelafinanza dell'universitàLaSapienzadi Roma.Iprimi10mila messaggianalizzatiattraverso glistrumentidel text mining diconochelaprovenienza geograficaèequilibrata(42% dalNord,30%dalCentro, 28%daSudeisole)echea spedirlisonosoprattutto uomini(73%).Tragli argomentiipiùgettonatisono: lamodificadellamobilità, l'abrogazionedell'istitutodel trattenimentoinservizio,la riduzionedelmonteoredi permessisindacali, l'introduzionedell'esonerodal servizio,lapossibilitàdi licenziareildirigentesenza incarico Il traguardo Iltestodefinitivo,secondoil calendariostilatodalpremier, saràapprovatodalConsiglio deiministriil13giugno.Il pianodiriassettodellaPa confluireinundisegnodi legge.Setuttofileràliscio, quindi,entrogiugnoil provvedimentopotràiniziare l'iterparlamentare F. Na Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 26 maggio 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Progetti. Una misura già proposta in passato. Per i servizi online basta soltanto un Pin Giuseppe Latour Pin del cittadino, identità digitale, accesso unico a tutti i servizi della pubblica amministrazione. S c o r r e n d o i 4 4 punti della riforma della Pa promossa dal Governo nelle scorse settimane, queste sono le parole chiave di uno dei passaggi potenzialmente più rivoluzionari nei rapporti tra utenti e uffici pubblici. Una rivoluzione che, però, ricorda alcune esperienze del passato: gli stessi concetti erano alla base della carta di identità elettronica e del successivo documento unificato, frutto della fusione con la tessera sanitaria. Tutti progetti rilanciati negli anni da diversi Governi e mai pienamente attuati: basti pensare che gli ultimi tre Esecutivi, prima di quello in carica, sono intervenuti (con scarso successo) a regolare la materia. Il punto 37 del documento presentato dal premier, Matteo Renzi, e dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, recita esattamente: «Introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo garantire a tutti l' accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso un' unica identità digitale». Parole che sono una s i n t e s i d i u n piano p i ù a m p i o , m a c h e rimandano chiaramente ai progetti della carta di identità elettronica e del documento unificato, proposti a più riprese negli ultimi anni. L' ultimo caso è quello del Governo Letta con il decreto del Fare (Dl 69/2013), lo scorso giugno, dove è stato previsto, in sostanza, che il cittadino all' atto della richiesta del documento unificato (carta d' identità elettronica e tessera sanitaria) possa richiedere una Pec pubblica gratuita e indicare la stessa quale proprio domicilio digitale. Una costruzione ambiziosa ma rimasta lettera morta. E non è la prima volta. Perché il centro di tale rivoluzione un documento unico che metta insieme carta di identità e tessera sanitaria si aggira da anni nelle proposte di Parlamento e Governo. Prima di Enrico Letta ci aveva provato il suo predecessore Mario Monti, con il decreto 179/2012. Qui, addirittura nel primo articolo, si programmava un provvedimento successivo nel quale disporre «l' ampliamento delle possibili utilizzazioni della carta d' identità elettronica anche in relazione all' unificazione sul medesimo supporto della carta d' identità elettronica con la tessera sanitaria». Ma, andando a ritroso, l' elenco delle riforme solo programmate è lunghissimo. Nel decreto 70 del maggio 2011 anche l' ultimo Governo Berlusconi parlava di carta di identità elettronica e di documento unificato con la tessera sanitaria. Prima ancora, ed è storia ormai di quasi venti anni fa, era stato varato il progetto della carta di identità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 26 maggio 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali elettronica, spostato in avanti, di rinvio in rinvio, dalla fine degli anni Novanta. E rimasto in uno stato di perenne sperimentazione. A pesare in negativo sono stati soprattutto i costi dell' operazione. Il piano industriale messo a punto dal Poligrafico nel 2006 stimava in 537,6 i milioni necessari per assicurare quasi 49 milioni di carte. La prima ipotesi di documento unico del 2011 sarebbe dovuta costare circa 600 milioni di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIUSEPPE LATOUR Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 26 maggio 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Tendenze. La condivisione dei beni. Sharing economy in attesa di regole Simone Cicero Il "trend" sharing economy nasce nel 2010 con l' uscita di "Ciò che è mio è tuo", il libro di Rachel Botsman che spiegava come la convergenza tra il web e i social media con i venti di crisi e con la crescente attenzione ai problemi sociali e climatici rendeva possibili nuovi modelli di consumo. L' affitto, l' utilizzo condiviso, il baratto: meglio l' accesso che la proprietà: «non ho bisogno di un trapano, ma di fare un buco nel muro», esemplificava Botsman. In quattro anni le soluzioni di condivisione diretta di beni e servizi e tra pari hanno raggiunto qualsiasi settore: dagli affitti brevi alle cene a casa dei privati, dal car sharing cittadino delle grandi aziende allo scambio di passaggi o all' affitto dell' auto tra privati. Oggi si può condividere, affittare, barattare qualsiasi oggetto, persino il cane. Grazie a leve economiche e culturali questi servizi hanno raggiunto crescite tali da non poter essere considerati semplici innovazioni: AirBnb, gigante Usa degli affitti brevi tra privati, è valutato di 10 miliardi di dollari. La sua regolamentazione fiscale a New York si dice frutterà a Di Blasio circa 20 milioni di dollari di tasse. Questi sono i growing pains della sharing economy: mancanza di direttive sulla tassazione, indisponibilità di assicurazioni adeguate a nuove fattispecie di utilizzo condiviso, la mancanza di regolamentazione sullo scambio servizi e prodotti tra privati. Subito dopo la OuiShare Fest di Parigi evento svoltosi ai primi di maggio e che ha riunito esperti da tutto il mondo The Guardian definiva l' economia collaborativa come un' alternativa sostenibile in un momento di crisi energetica, caratterizzato da un sistema finanziario che avvantaggia pochi a spese di molti e da un degrado ambientale al quale secondo l' Iocc (Intergovernmental panel on climate change) si deve porre riparo entro 5mila giorni, pena il disastro totale. Oggi l' amministrazione deve dunque legiferare, con cura e equità, per un' economia efficiente e informale, locale, di scambio tra pari, che non sia solo un modo di fare soldi per gli investitori della Silicon Valley. Esiste l' opportunità per le amministrazioni di adottare modelli di compartecipazione alla creazione di servizi anche nel campo del bistrattato welfare, abbracciando modelli di sussidiarietà sui beni comuni, di collaborazione con cittadini, aziende e noprofit. Proprio per indagare questi temi, giovedì prossimo si svolgerà al Forum Pa un dibattito con tutti i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 26 maggio 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali protagonisti: da AirBnb e Uber alle amministrazioni italiane e europee che hanno sperimentato con successo questi nuovi modelli partecipativi e creato le prime regolamentazioni, come Bologna e Amsterdam. OuiShare Italia © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 26 maggio 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Pagamenti. Il ruolo della piattaforma. Spinta digitale anche per saldare i debiti scaduti Valeria Uva L' ultima spinta alla digitalizzazione dei pagamenti arriva dal decreto Irpef. Nel corposo pacchetto di norme inserito nel Dl 66/2014 per accelerare lo smaltimento dei debiti delle Pa c' è, oltre all' anticipo della fatturazione elettronica per tutta l a pubblica amministrazione, a n c h e l a partenza del registro unico delle fatture. La scadenza è dietro l' angolo: dal primo luglio tutte le amministrazioni dovranno avere un solo registro, sul quale annotare entro dieci giorni dall' arrivo le fatture e le richieste di pagamento. Non sono più ammessi registri di settore. Lo stesso decreto ancora in c o n v e r s i o n e a l S e n a t o o f f r e a g l i enti interessati la possibilità di servirsi della piattaforma elettronica di certificazione dei crediti della Pa gestita dal Mef, che dovrà essere dotata di apposite funzionalità, con uno stanziamento di un milione di euro. Non solo: il decreto 66 per la prima volta ha previsto in maniera progressiva un collegamento diretto tra la piattaforma e l a fatturazione elettronica, che andrà a regime per tutti dal 31 marzo 2015. Una volta al mese, infatti, ogni amministrazione deve caricare i crediti scaduti. A loro volta anche i fornitori di beni e servizi possono inserire le fatture (con codice unico di progetto e codice identificativo gara) nella stessa banca dati. E, sempre tramite la piattaforma, le imprese potranno chiedere la certificazione dei crediti scaduti. Le amministrazioni dovranno rilasciarla pena lo stop alle assunzioni indicando altra novità una data certa di pagamento. Il disegno è chiaro: archiviare il caos contabile del passato e arrivare alla piena trasparenza sulla mole di debiti arretrati che si è accumulata e continua ad accumularsi tra le pieghe dei bilanci pubblici. E, al tempo stesso, sbloccare le richieste di certificazione delle imprese, rimaste finora in gran parte inevase per la mancanza di sanzioni. A riconoscerlo è lo stesso ministero dell' Economia: a marzo 2014 a fronte di richieste per 2,8 miliardi di euro di crediti da certificare, solo 1,15 miliardi erano stati effettivamente riconosciuti e certificati (il 40%). Meglio è andata con i pagamenti: a fine marzo scorso ultimo aggiornamento disponibile ministeri, Asl, Regioni e d enti locali avevano pagato 23,4 miliardi (si veda il grafico in basso) di arretrati accumulati fino al 31 dicembre 2012, pari all' 86% dei 24,3 miliardi messi effettivamente a disposizione per questo fine. Ma al di là degli obblighi imposti per decreto, la vera scommessa per abbattere i tempi di pagamento delle amministrazioni è la tenuta di tutta l' architettura digitale. A partire proprio dalla piattaforma d i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 26 maggio 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali certificazione, tutta da implementare. Infatti, come sanno bene gli enti pubblici, all' ultimo «stress test» il 30 aprile, data ultima per inserire la nuova tranche di debiti accumulata nel 2013, il sistema è andato in tilt, rilasciando solo un messaggio di «errore». © RIPRODUZIONE RISERVATA. VALERIA UVA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 26 maggio 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali Trasparenza. Notizie alla portata di tutti. Verso gli open data a passi troppo lenti Gianni Dominici Fino a oggi molti processi innovitivi nella Pa sono stati inseriti in un c o n t e s t o c a r a t t e r i z z a t o d a u n a pubblica amministrazione burocratica e gerarchica, che per molti anni ha interpretato il proprio ruolo operando come monopolista del bene pubblico. Contesto che ha spesso ridotto importanti fattori innovativi a pure norme da osservare in una logica attenta alle procedure piuttosto che agli obiettivi. Il rischio che un movimento, un' innovazione, un processo come quello degli open data subisca la stessa sorte è fortissimo soprattutto se lasciato nelle mani dei giuristi e degli amministrativisti. In questi ultimi anni in Italia si è fatto abbastanza ma non a sufficienza puntando troppo su una logica di mera liberazione del dato e troppo poco sulla diffusione della cultura che ne ne dovrebbe essere alla base. Come Forum Pa abbiamo ripetuto lo scorso mese tra la nostra community un' indagine che lanciammo esattamente due anni fa per capire quali siano stati in questi mesi i cambiamenti di atteggiamento nei confronti degli open data. I risultati dimostrano che ci stiamo muovendo troppo lentamente. Ad esempio alla domanda "Come definirebbe la sua conoscenza degli open data?", nel 2012 il 65,7% rispose che era scarsa o sufficiente. Nel 2014 quella percentuale è scesa al 58,6%, ma probabilmente non quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Quando invece è stato chiesto in quale fase l' Italia fosse nella diffusione degli open data, i risultati sono stati i seguenti: di discussione e approfondimento per il 29,6% nel 2012 e per il 29,8% nel 2014; di sperimentazione in alcune realtà per il 52,4% nel 2012 e per il 58,3 nel 2014; di progressiva applicazione per l' 8,6% nel 2012 e per l' 8,1% nel 2014. L' unico aspetto positivo è la diffusa consapevolezza che stanno aumentando le esperienze di liberazione dei dati. Alla domanda, infatti, se si era a conoscenza di amministrazioni che hanno liberato i dati, in due anni i "sì" sono passati dal 30 al 51 per cento. È urgente, quindi, l' avvio di una seconda fase. Dopo il consolidamento delle esperienze accumulate, bisogna immaginare e definire nuovi obiettivi che vadano oltre il principio della trasparenza fine a sé stessa e puntino a una nuova pubblica amministrazione in cui il cittadino, i suoi bisogni, ma anche le sue competenze informino di sé tutta l' azione pubblica. È evidente che alzando l' asticella degli obiettivi, si sollevano nuove questioni sulla capacità dei diversi attori in campo (cittadini, associazioni e Pa) e, soprattutto, della classe politica di raccogliere la sfida. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40 26 maggio 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Fino a oggi la vera differenza tra l' Italia e gli altri Paesi è stata la mancanza, da noi, di un impegno politico diretto e convinto su questi temi. Ora qualcosa sta cambiando e il Governo Renzi sembra deciso nel considerare gli open data una delle priorità dell' azione politica. Forse può essere la volta buona. Direttore generale Forum Pa © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 26 maggio 2014 Pagina 38 Il Sole 24 Ore Enti locali Associazioni sportive. Esclusa la commercialità. Agevolazioni salve se manca il lucro Gianluca Boccalatte L' assenza di scopo di lucro e l' iscrizione nel registro del Coni escludono la commercialità di un' associazione sportiva dilettantistica e salvano le agevolazioni. A stabilirlo la sentenza 1312/22/14 della Ctr Lombardia (presidente Izzi, relatore Chiametti). Il contenzioso scaturisce da una verifica a un' associazione sportiva dilettantistica, che si è vista riqualificare in «ente commerciale» e contestare la spettanza delle agevolazioni fiscali. Così il Fisco ha richiesto l' assoggettamento alle ordinarie imposte dirette (con ripresa a tassazione delle quote associative incassate) e Iva, ma ha anche rilevato l' omessa applicazione delle ritenute d' acconto nei confronti dei collaboratori che avevano prestato attività per l' associazione. La Ctp ha negato validità e fondatezza alla tesi erariale. L' ufficio ha presentato appello ma la Ctr lo ha respinto. La Commissione regionale ha sottolineato come fosse incontroversa la regolare iscrizione nel registro del Coni. Poi ha rilevato l' assenza nel caso di specie di uno scopo di lucro, con esclusione, in particolare, della distribuzione dei ricavi. Tale circostanza, provata dalla documentazione prodotta in causa, qualifica l' attività dell' appellata come non commerciale, poiché la mancanza di scopo di lucro contrasta con la definizione (articolo 55 del Tuir e dell' articolo 2195 del del Codice civile) di impresa, la quale ha il profitto come obiettivo. I giudici hanno riconosciuto la conformità alla normativa di riferimento: conformità che «non risulta essere formale, ma anche sostanziale, evidenziando quindi che tutte le entrate e tutte le uscite finanziarie erano inerenti in via esclusiva, agli scopi istituzionali dell' ente». In particolare, tra le entrate dell' associazione ha sottolineato la Ctr vi sono, oltre alle quote associative versate dagli associati, contributi pubblici concessi per l' organizzazione di gare sportive dalla Regione e dal Comune, mentre non sono rinvenibili corrispettivi per cessioni di beni o prestazioni di servizi di natura commerciale. Anche le uscite erano riferibili all' attività svolta dall' ente: spese per il godimento dell' immobile, adibito a palestra, a titolo di canone di locazione, oltretutto con canone inferiore al prezzo di mercato; spese condominiali, premi assicurativi e pochi altri costi di carattere generale, riferibili alla conduzione e alla gestione dell' immobile, quali utenze e altre piccole spese; compensi versati agli istruttori per l' attività della palestra tutti associati svolgenti prestazioni in favore degli altri associati «limitati a una sorta di rimborso spese». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 26 maggio 2014 Pagina 38 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Elementi che hanno portato a escludere il requisito della commercialità. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 26 maggio 2014 Pagina 38 Il Sole 24 Ore Enti locali Iva. Il diretto coinvolgimento nella frode blocca la detrazione. L' interposizione fittizia va dimostrata dall' ufficio Rosanna Acierno Spetta all' ufficio accertatore provare l' interposizione fittizia e la consapevole partecipazione del contribuente alla frode carosello. Il divieto al diritto di detrazione Iva rappresenta un' eccezione che può essere «tollerata» solo nell' ipotesi in cui l' amministrazione finanziaria dimostri il diretto coinvolgimento nel sistema fraudolento del contribuente che ha acquistato i beni. Sono le principali conclusioni della sentenza 182/10/2014 della Ctr Friuli Venezia Giulia. La pronuncia trae origine dall' emissione di quattro avvisi di accertamento per gli anni di imposta 20052008, con cui è stata contestata l' indeducibilità per Ires e Irap e l' indetraibilità Iva dei costi sostenuti da una società per l' acquisto di merci in triangolazione comunitaria nell' ambito di una presunta frode carosello. Impugnati gli atti in Ctp, la società ha fatto rilevare innanzitutto la propria estraneità alla asserita frode carosello e la contestuale mancata dimostrazione da parte dell' ufficio dell' esistenza di un accordo fraudolento con i fornitori delle merci, considerati dagli accertatori società cartiere. Riuniti i ricorsi, il giudice di primo grado ha accolto integralmente le eccezioni sollevate della società accertata. Secondo il collegio, infatti, solo sulla base di meri indizi e in assenza di una prova certa e sicura, non rinvenibile nella documentazione prodotta dal l' ufficio, gli atti di accertamento sono da ritenersi illegittimi. La pronuncia del giudice di primo grado è stata impugnata dal Fisco in Ctr, che però ha respinto l' appello. La Commissione regionale ha innanzitutto richiamato quanto osservato dalla Corte di giustizia Ue sul diniego del diritto a detrazione dell' Iva (causa C285/11). In particolare, considerato che il diniego alla detrazione rappresenta un' eccezione all' applicazione del principio fondamentale che invece istituisce tale diritto, spetta all' amministrazione finanziaria dimostrare adeguatamente gli elementi oggettivi che consentono di concludere che il soggetto passivo sapeva o avrebbe dovuto sapere che l' operazione invocata a fondamento del diritto a detrazione si iscriveva in un' evasione commessa dal fornitore o da un altro operatore intervenuto a monte o a valle nella catena di successioni. Inoltre, deve essere sempre riconosciuto agli acquirenti il diritto alla detrazione dell' Iva pagata al fornitore, qualora abbiano agito in buona fede e siano stati coinvolti in modo inconsapevole in violazioni poste in essere esclusivamente da terzi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 26 maggio 2014 Pagina 38 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Premesso ciò, il collegio friulano ha appurato che la Ctp aveva espressamente considerato, da un lato, la totalità degli indizi raccolti e prodotti dall' ufficio al fine di superare l' onere della prova imposto dalla giurisprudenza e, dall' altro, la scarsa incidenza percentuale (17%) delle operazioni commerciali contestate rispetto al volume d' affari complessivo della società accertata. Pertanto, ad avviso della Ctr, l' appello deve essere respinto con conferma della precedente sentenza in quanto l' ufficio non aveva addotto neanche in secondo grado alcuna prova concreta, ma soltanto meri indizi e presunzioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 26 maggio 2014 Pagina 40 Il Sole 24 Ore Enti locali «Soggiorno e lavoro» Il permesso unico esclude l' attività stagionale Permesso unico per soggiorno e lavoro ma non per tutti. Il 22 marzo è stato pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» il decreto legislativo 40 del 4 marzo (in vigore dal 6 aprile) che recepisce la direttiva 2011/98/Ue sull' introduzione in tutti gli Stati della Ue di una procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso di soggiorno che consenta ai cittadini stranieri di soggiornare e lavorare in uno Stato membro. È prevista la dizione «permesso unico lavoro» su alcuni permessi che consentono l' attività lavorativa, con l' esclusione dei permessi Ue per soggiornanti di lungo periodo, per motivi umanitari, asilo, protezione sussidiaria, studio, lavoro stagionale e lavoro autonomo. Il decreto innalza da 20 a 60 giorni il tempo massimo entro cui, dal momento della domanda, dovrebbe essere rilasciato, rinnovato o convertito il permesso di soggiorno, e porta da 40 a 60 i giorni entro cui lo sportello unico per l' immigrazione dovrebbe esaminare una domanda per i flussi e concedere il nulla osta all' ingresso del lavoratore in Italia. Sono previste anche semplificazioni per il lavoro degli sportelli unici per l' immigrazione: le domande di assunzione dei flussi saranno esaminate nei limiti delle quote assegnate. Esaurite le quote, gli sportelli unici potranno ignorare tutte le altre domande, senza più emettere e motivare i rigetti. L' articolo 2 del Dlgs 40/2014 abroga le norme del regolamento di attuazione del Testo unico che esigono la stipula del contratto di soggiorno al momento del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro. È stata abrogata anche la norma del regio decreto 148/1931 che richiedeva la cittadinanza italiana ai lavoratori delle imprese autoferrotranviarie (norma poi estesa anche al trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano): anche i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia potranno quindi partecipare alle selezioni nel trasporto pubblico locale. La direttiva prevede inoltre un insieme di diritti per i lavoratori stranieri che soggiornano regolarmente in uno Stato membro, analoghi a quelli dei lavoratori nazionali in tutti gli ambiti connessi all' occupazione (condizioni di lavoro, istruzione e formazione professionale, sicurezza sociale e così via). Ma. No. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 26 maggio 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore Enti locali In breve AUTORITÀ CONTRATTI Requisiti di gara, variazioni online Dal 21 maggio comunicazioni solo online tra le imprese qualificate per gli appalti pubblici e l' Autorità di vigilanza sui contratti. Sulla «Gazzetta ufficiale» di quel giorno infatti è stato pubblicato i l comunicato dell' Authority che "disabilita" ogni invio cartaceo. Per segnalare cambi nella direzione tecnica, modifiche dei requisiti generali, tecnici ed economici, necessari per partecipare alle gare d' appalto di lavori, servizi e forniture è necessario compilare e inviare i moduli per via telematica. L' invio resta a cura del rappresentante legale dell' impresa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 26 maggio 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore Enti locali Impianti. Modelli scaricabili da internet a cura del proprietario dell' immobile o dell' amministratore. Libretto, controlli faidate Da giugno debutta la nuova documentazione per caldaie e condizionatori. PAGINA A CURA DI Silvio Rezzonico Maria Chiara Voci Tutti gli impianti termici per la climatizzazione (invernale ed estiva) e per la produzione di acqua calda sanitaria dovranno essere muniti del nuovo libretto di impianto, compilato secondo il modello predisposto dal ministero dello Sviluppo Economico. L' obbligo scatta, in teoria, dal 1° giugno. Ma di fatto sarà operativo nel primo giorno feriale, martedì 3 giugno. Se poi gli impianti rientrano fra i sistemi soggetti a controlli periodici di efficienza energetica, dovranno essere dotati, al termine della verifica, di un rapporto di controllo, compilato dal manutentore secondo i nuovi schemi diffusi dal Governo. Queste novità impattano non solo sui grandi condomìni e uffici ma anche sulle singole abitazioni o appartamenti. Si tratta di disposizioni già presenti per le caldaie tradizionali, che ora si allargano a tutti gli impianti termici e soprattutto ai condizionatori. Così come prescritto dal Dpr n. 74/2013 e dal successivo decreto ministeriale del 10 febbraio 2014. Il libretto È la carta d' identità dell' impianto, lo segue dalla prima accensione a fine servizio e successiva demolizione; registra tutte le modifiche, sostituzioni di apparecchi e componenti, interventi di manutenzione e di controllo, valori di rendimento nel corso della vita utile, cambi di proprietà. Rispetto alla versione in uso fino ad oggi, il modello in vigore dal 1° giugno non si fonda più su due tipologie di moduli (uno riferito alle centrali termiche e l' altro al singolo impianto autonomo), ma su un modulo unico, personalizzabile, costituito da tante schede, usate e assemblate in funzione delle componenti dell' impianto. Come spiegano infatti i tecnici del Cti, che hanno coordinato il gruppo di lavoro per la revisione della norma, nel definire i nuovi documenti si è tenuto conto degli enormi passi in avanti compiuti dalla tecnologia e dalla presenza sempre più diffusa, accanto alle caldaie e ai condizionatori "tradizionali", di nuovi sistemi (talora integrati con l' esistente), come le pompe di calore geotermiche, i cogeneratori, il teleriscaldamento o i dispositivi alimentati da fonte rinnovabile. Il modello va compilato per la prima volta dall' installatore, all' atto della messa in funzione dell' apparato. Poi viene aggiornato dal responsabile dell' impianto (cioè il singolo cittadino o, in condominio, dall' amministratore o da una ditta terza da questi delegato) o dal manutentore. Per guidare la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 26 maggio 2014 Pagina 41 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali compilazione, il Cti ha predisposto sul proprio sito (www.cti2000.it) un facsimile con la spiegazione di cosa inserire voce per voce. Il rapporto Il rapporto di efficienza energetica è il verbale dei controlli che, con la periodicità prevista dal Dpr 74/2013 a seconda della potenza e tipologia dell' impianto, l' utente deve far effettuare a proprie spese da un manutentore abilitato. A differenza del libretto si distingue in quattro tipologie (riscaldamento a fiamma e combustione, condizionamento, teleriscaldamento, coe trigenerazione) e scatta solo nel caso di impianti di riscaldamento con potenza maggiore di 10 kW e di condizionamento con potenza maggiore di 12 kW. I modelli "bianchi" possono essere scaricati dal sito del MiSE: devono essere compilati dal manutentore, che li trasmette, preferibilmente in via telematica, all' ente locale incaricato di implementare il catasto (in genere, la Provincia o il Comune). Nel documento, allegato in copia anche al libretto, è indicato il risultato dei controlli, che devono essere conformi a quanto previsto dalle norme Uni o ai limiti indicati dal Dpr 74/2013. In caso contrario, il rapporto risulterà negativo e l' impianto sarà da sostituire. I controlli I controlli sono a carico degli enti locali, che effettuano accertamenti sui rapporti ricevuti o ispezioni a campione sugli impianti. Le sanzioni dipendono dal Dlgs 192/2005 o da eventuali disposizioni delle Regioni. Si va da 500 a 3mila euro a carico di proprietario, conduttore, amministratore di condominio o terzo responsabile che non ottemperino ai propri obblighi. Da mille ai 6mila euro per l' operatore incaricato che non redige il rapporto di controllo tecnico. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARIA CHIARA VOCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 26 maggio 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Enti locali Finanza locale. Stop obbligatorio dopo due mandati. Rotazione forzata per i revisori dei conti Patrizia Ruffini Un revisore dei conti non potrà svolgere più di due incarichi presso lo stesso ente locale. L a n o r m a , t e s a a f a v o r i r e i l ricambio dei soggetti che sono chiamati ad assumere il delicato ruolo di controllo, compare in uno degli emendamenti del Governo al decreto legge 66/2014 (articolo 19). Sempre in tema di revisione contabile è introdotto un tetto al rimborso spese spettante al professionista residente fuori dal Comune ove ha sede l' ente, circostanza che tende a verificarsi spesso per effetto della scelta per estrazione a sorte dall' elenco formato su base regionale. Queste spese non potranno superare il limite del 50% del compenso annuo attribuito ai componenti al netto degli oneri f i s c a l i e contributivi. Ancora per tutelare l' ente e la sua attività, in caso di dimissioni volontarie occorrerà un preavviso di almeno 45 giorni; le dimissioni non sono però sottoposte ad accettazione da parte dell' ente locale. Gli emendamenti del Governo riscrivono anche gli obblighi di trasparenza in tema di utilizzo delle risorse pubbliche. D' ora in poi le amministrazioni pubbliche saranno obbligate a pubblicare "i documenti e gli allegati" relativi al preventivo e al consuntivo entro il termine di 30 giorni dalla adozione. Inoltre dovranno pubblicare e rendere accessibili, anche attraverso il ricorso ad un portale unico, i dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi in formato tabellare aperto che ne consente l' esportazione, il trattamento e il riutilizzo secondo uno schema tipo e modalità da definire con Dpcm. Resta sempre in piedi l' adempimento aggiuntivo di pubblicare i dati in forma aggregata e semplificata tesa ad agevolarne la comprensione. Sulla pubblicazione dei tempi di pagamento la riscrittura delle norme stabilisce che le amministrazioni pubbliche dovranno pubblicare, con cadenza annuale, un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi ad acquisti di beni, servizi e forniture (di tempestività dei pagamenti). Dal 2015 il medesimo indicatore dovrà essere pubblicato con cadenza trimestrale. Lo schema tipo sarà definito con apposito Dpcm. Le ulteriori modifiche di interesse degli enti locali attengono alla precisazione per cui la riduzione del 5% dei contratti di acquisto o fornitura di beni e servizi abbraccia pure le procedure di affidamento per cui sia intervenuta l' aggiudicazione, anche provvisoria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 26 maggio 2014 Pagina 42 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Infine, in tema di acquisto di beni e servizi è introdotta sanzione per cui l' autorità di vigilanza non rilascerà il Cig (codice identificativo di gara) agli enti che procedano all' acquisizione di lavori, beni e servizi in violazione rispetto a quanto previsto dalle norme. © RIPRODUZIONE RISERVATA. PATRIZIA RUFFINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 26 maggio 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Enti locali Consiglio di Stato. Servizi, gare vietate alle società «in house» Alberto Barbiero Le società affidatarie in house di servizi pubblici non possono partecipare a gare indette da enti locali per l' affidamento di servizi strumentali, nemmeno quando nel proprio oggetto sociale abbiano la possibilità di prestare attività a favore di privati. I l Consiglio d i S t a t o , s e z i o n e V I , c o n l a sentenza n. 2362 dell' 8 maggio 2014 ha nuovamente focalizzato l' attenzione sui complessi profili applicativi dell' articolo 13 della legge n. 248/2006, stabilendo un preciso d i v i e t o p e r l ' a c q u i s i z i o n e d i servizi strumentali, anche con gara, da parte di società che siano affidatarie dirette di servizi pubblici locali. Il comma 1 della disposizione del decreto Bersani impone, infatti, alle società costituite p e r l a g e s t i o n e d i servizi a f a v o r e d e l l e amministrazioni l' obbligo di operare con gli enti partecipanti o affidanti e preclude alle stesse lo svolgimento di prestazioni a favore di a l t r i s o g g e t t i pubblici o p r i v a t i , n é i n affidamento diretto né con gara. Secondo il Consiglio di Stato, attraverso tali limitazioni la norma intende evitare (in conformità ai principi comunitari) la distorsione della concorrenza che si determinerebbe in caso di partecipazione alle gare, indette da altri soggetti pubblici o privati, di soggetti già affidatari diretti di servizi pubblici locali, che non entrerebbero nel mercato "ad armi pari", rispetto ad altri comuni operatori del settore. L' analisi effettuata dal supremo organo di giustizia amministrativa non si fonda, infatti, sul profilo soggettivo (ossia sul fatto che l' articolo 13 sembra riferito alle sole società affidatarie di servizi strumentali, permettendo a quelle che gestiscono servizi pubblici di partecipare alle gare), bensì sul presupposto oggettivo della tutela della concorrenza. Nella sentenza si rileva infatti come la disposizione della legge n. 248/2006 abbia come espressa ratio proprio la finalità di evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato e di assicurare la parità degli operatori nel territorio nazionale. La ragione fondante della norma è dunque quella non di limitare la concorrenza, ma di regolarla preventivamente, per evitare che nel mercato si creino posizioni di privilegio delle società pubbliche rispetto a quelle private. Il comma 2 dell' articolo 13, inoltre, stabilisce che le società costituite per svolgere servizi a favore delle amministrazioni sono ad oggetto sociale esclusivo e non possono agire in violazione delle regole statuite dalla norma stessa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 26 maggio 2014 Pagina 42 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Il Consiglio di Stato rileva quindi come la disposizione abbia introdotto una preclusione generale a carico di tutte le società in house (che esercitino o meno un servizio pubblico locale) a partecipare a gare indette da terzi, per assicurare il corretto funzionamento del mercato nel rispetto dei principi di libera concorrenza, di par condicio e di libertà dell' iniziativa economica. Le società partecipate da enti locali a capitale pubblico o misto, per produrre servizi strumentali all' attività di quegli enti, debbono quindi operare solo con gli enti costituenti o partecipanti, senza svolgere prestazioni per altri soggetti pubblici o privati, né con gara né per affidamento diretto, con esclusione dei servizi pubblici locali per i quali sono state costituite. Il divieto non si supera nemmeno quando la società ha nel proprio oggetto sociale l' abilitazione a svolgere anche attività di diritto comune a beneficio di terzi privati, in regime di concorrenza, proprio perché l' articolo 13 pone lo sbarramento alla realizzazione di attività verso terzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 26 maggio 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Enti locali Il meccanismo. Le conseguenze concrete. Taglio lineare che punisce chi paga Stefano Pozzoli Sulla spending review si erano riposte non poche aspettative ma, nella legge, non si trova il cambio di passo che tutti sentono necessario. Anzitutto si abdica alla scelta di incidere su costi importanti e si persevera nella cattiva prassi dei tagli lineari sulle spese di servizio (si veda anche Il Sole 24 Ore 12 maggio). Per altro, la scelta di calcolare la riduzione in termini di cassa, soprattutto dopo un decreto sbloccadebiti, ha evidenti effetti distorsivi perché si punisce chi ha pagato di più. Ancora, per superficialità, si vanno a penalizzare valori che non hanno niente a che fare con i saldi di finanza pubblica (è il caso del contratto di servizio per il ciclo dei rifiuti) e gli enti locali che si trovano a gestire, magari per delega regionale, contratti d i servizio c h e n o n l i riguardano direttamente (le province, i n Toscana, hanno in bilancio i contratti d i servizio del trasporto locale). Fin qui, comunque, si è parlato di tagli che, seppur malamente, incidono sulla spesa. Paradossale, invece, è punire, come prevede la norma e ribadisce la circolare Circolare Fl 9/2014 (si veda Il Sole 24 Ore 20 maggio 2014) chi, seguendo corrette procedure di evidenza pubblica, ha spuntato prezzi minori rispetto a Consip: escludere dal computo dei "tagli" solo l' ammontare dei pagamenti riferiti ad acquisti effettuati tramite Consip o da centrale di committenza regionale significa infatti penalizzare chi ha lavorato (meglio di Consip!) e ha ridotto i costi, a parità di beni e servizi acquistati. Per altro avere un' informazione del genere sarebbe prezioso proprio per valutare il funzionamento di Consip, a cui il decreto affida un ruolo crescente. Ancora, il Dl 66/2014 condanna gli enti, sanzionando pesantemente quelli inadempienti, all' ennesima produzione di dati da reperire in tempi brevissimi (Il Sole 24 Ore, 19 maggio 2014), per di più attraverso una procedura talmente complessa che, ad oggi, sono servite ben due circolari per spiegare che cosa si vuole. In sostanza, la bulimia burocratica di dati, numeri e formule è insaziabile. Invece, il mostro va fermato al più presto. Andrebbe introdotta una semplice regola: ogni volta che si chiede un' informazione in più si devono individuarne almeno due a cui rinunciare. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 26 maggio 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Enti locali Spending review. Certificati da inviare al Viminale entro sabato prossimo. Tempi di pagamento, ecco le date da calcolare Le sanzioni sugli acquisti sono misurate sui flussi di cassa. Maurizio Delfino I tagli previsti dalla nuova spending review (articoli 8 e 47 del Dl 66/2014) saranno basati sulla spesa media pagata, in conto competenza e residui, nel triennio 2011/13 secondo dati già in possesso del Viminale, che adotterà un decreto entro il 30 giugno. Gli enti locali devono però fornire entro il 31 maggio (anche se è un sabato) altri dati sui tempi di pagamento e sugli acquisti Consip (articolo 47, comma 9 del Dl 66/2014), che determineranno una penalità aggiuntiva del 5% in caso di tempi di pagamento oltre i limiti previsti e di acquisti Consip sotto media; con premi per gli enti "in regola" distribuiti proporzionalmente in base alle penalità degli altri. Sul taglio delle risorse (444.5 milioni per le Province e 375,6 per i Comuni) incidono l' accelerata ai pagamenti conseguenti il Dl 35/2013 e i pagamenti di spese finanziate dall' Ue o da contributo di privati. Nei giorni scorsi, il ministero dell' Interno ha fornito con Circolare FL 9/2014 (si veda Il Sole 24 Ore del 20 maggio) utili indicazioni per il certificato, spiegando di considerare i tempi medi sul pagato 2013, competenza e residui, relativo alle sole voci di spesa corrente elencate dalla tabella A allegata al Dl 66/2014. L' impegnato sulle stesse voci non è da considerare se non è stato pagato nel 2013. I giorni rilevanti per il pagamento decorrono dalla data di ricezione fattura, o dalla data dell' accettazione o verifica se previste da legge o contratto per l' accertamento della conformità alle previsioni contrattuali, se il debitore riceve la fattura o la richiesta equivalente di pagamento in epoca non successiva a tale data; data di ricevimento delle merci o delle prestazioni, se invece il debitore riceve la fattura o la richiesta equivalente di pagamento prima (articolo 4, comma 2, Dlgs 231/2002). Il valore mediano su cui calcolare i tempi di pagamento è 30 giorni, salvo casi di formali accordi con il fornitore (di norma non superiori a 60 giorni) da cui partono gli scarti con segno (+) per pagamenti più lenti e con segno () per pagamenti più veloci. Si considera la somma algebrica delle differenze, rapportata al numero delle fatture pagate. Se esce un dato negativo (es. tutte le fatture pagate a 22 giorni, quindi 8) si può riportare nel certificato tempi di pagamento a zero. Per gli acquisti Consip (compreso Mepa e Sistema dinamico di acquisto) e le centrali regionali, la norma vuole tutelare sia i risparmi sia le stesse centrali, per cui non sono considerati con favore gli acquisti autonomi anche se a un prezzo inferiore. Gli enti devono certificare l' ammontare del pagato 2013 (competenza e residui) delle voci di acquisto elencate nella tabella B allegata al Dl 66/2014, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 55 26 maggio 2014 Pagina 42 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali distinguendo nella seconda colonna la quota acquistata tramite Consip e centrali regionali, con difficoltà evidenti per casi come le manutenzioni ordinarie. Oltre a quanto chiarito dal Viminale, rimangono alcune questioni non risolte sul certificato (come per le fatture inizialmente non liquidabili per motivi amministrativi, pagate nel 2013 su cui i tempi dovrebbero decorrere dallo "sblocco"), sull' applicazione dell' articolo 8, comma 9 nella riduzione del 5% sui nuovi contratti (come nel caso di appalti sopra soglia Ue con aggiudicazione effettuata i giorni precedenti l' uscita del Dl 66/2014 e il contratto stipulato dopo), al collegamento tra registro fatture e portale certificazione dei crediti, che si spera possano essere affrontate nella norma di conversione in legge del DL o con nuova interpretazione ministeriale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 26 maggio 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Enti locali INTERVENTO. Un esilio professionale a vita che non ha uguali in Europa di Antonino Borghi Ancora un intervento a sorpresa per i revisori degli enti locali. Questa volta non sono attribuite nuove funzioni, ma si vuole limitare l' attività e il rimborso delle spese. L' emendamento proposto dal Governo all' a r t i c o l o 1 9 d e l d e c r e t o l e g g e Irpef ( D l 66/2014), all' esame delle commissioni del Senato (AS 1465) modifica gli articoli 235 e 241 del Tuel prevedendo la limitazione della nomina presso lo stesso ente a due volte e riducendo il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio al 50% del compenso. Per la limitazione alla nomina, nella relazione viene indicato che ha lo scopo di «favorire un ricambio dei soggetti che sono chiamati ad assumere un ruolo particolarmente delicato come quello dell' attività di verifica e vigilanza della gestione economico finanziaria». La non rieleggibilità del revisore, nello stesso ente, per più di due volte anche a prescindere da qualsiasi interruzione dei periodi di titolarità della carica rappresenta l' unico caso in Italia e in Europa di «esilio professionale». Nell' ordinanza 05324 del 26 ottobre 2009, il Consiglio di Stato, sezione quinta in sede giurisdizionale, aveva infatti affermato che l' esclusione di una nuova elezione non consecutiva si tradurrebbe «in un irrazionale e ingiustificato divieto di elezione a vita per chi, come nella specie, ha ricoperto l' incarico in un ente per due trienni nell' arco della propria attività professionale». L' indipendenza del revisore (e anche il ricambio) è ora assicurata dall' estrazione a sorte, ma per la professionalità occorre una pluriennale esperienza che l' emendamento finisce per ostacolare. Occorre considerare che nei 24 anni dall' istituzione dell' organo di revisione, sono tanti i professionisti che hanno avuto due incarichi presso lo stesso ente nella zona di attività professionale, e che con l' approvazione dell' emendamento si troverebbero nell' impossibilità di accettare nuovi incarichi o di accettare solo quelli di enti distanti subendo la limitazione dei rimborsi che l' emendamento vuole disporre. L' ostracismo a vita per chi viene estratto con requisiti formali specifici sembra un' assurdità. Divieto a vita peraltro riservato ai soli incarichi di revisione. L' emendamento dispone anche la necessità di un preavviso di 45 giorni per le dimissioni volontarie del revisore, che non possono essere rifiutate dal l' ente. La modifica vuole consentire la sostituzione del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 57 26 maggio 2014 Pagina 42 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali dimissionario senza creare fratture all' azione amministrativa. I principali casi di dimissioni volontarie sono dovuti alla nomina da parte del consiglio senza una previa accettazione della carica dopo l' estrazione a sorte. Basterebbe, pertanto, per evitare le dimissioni, disporre che dopo l' estrazione e prima della nomina da parte del consiglio occorre una formale accettazione della carica. Siamo in presenza di un ulteriore svilimento della funzione che negli ultimi anni ha visto esplodere gli adempimenti richiesti e interventi disorganici che non consentono di svolgere professionalmente l' attività. © RIPRODUZIONE RISERVATA Presidente Ancrel Club dei revisori. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58 26 maggio 2014 Pagina 2 Italia Oggi Sette Enti locali moustique. Il riserbo del ministro Lanzetta Il necessario, sosteneva Seneca, «ti si offrirà spontaneamente dappertutto», mentre «il superfluo dovrai cercarlo sempre con grandi sforzi». Scovare tracce dell' attività di un ministro della squadra di Matteo Renzi (a oltre 80 giorni dal suo insediamento) assume i contorni di una caccia al tesoro. Quasi irreperibile l' impronta di Maria Carmela Lanzetta, titolare del dicastero degli Affari regionali, Autonomie e Sport, alla cui «latitanza» dai riflettori non sembra corrispondere un' altrettanta riservata e silenziosa operosità. Le apparizioni dell' ex sindaco di Monasterace (Reggio Calabria) si registrano quasi esclusivamente all' ombra di altri (ed alti) «papaveri» dell' esecutivo: in primis di Graziano Delrio, sottosegretario di palazzo Chigi, con cui ha condiviso il 14 maggio l' avvio del tavolo di confronto fra stato ed enti locali sulla riforma che manda in soffitta le province. Due giorni prima, invece, aveva palesato la sua presenza apponendo la firma, accanto a quelle dei colleghi Pier Carlo Padoan (Economia) e Marianna Madia (Pubblica amministrazione), sulla circolare contenente le modalità attuative dell' art. 4 del decreto legge 16/2014 sugli stipendi del personale di regioni e comuni, che aveva fatto tirare un sospiro di sollievo al numero uno del Campidoglio, Ignazio Marino. Eccezion fatta per dichiarazioni a sostegno di ex colleghi con fascia tricolore minacciati dalla criminalità organizzata, e per sottolineare l' importanza della cultura della legalità (parole che avrebbe potuto pronunciare da «semplice» parlamentare) Lanzetta resta al buio. E accende i fari sull' utilità (o meno) di alcune poltrone del governo del «rottamatore». Forse, però, quando si distribuiscono incarichi, come scriveva Voltaire, pure il superfluo è «cosa quanto mai necessaria». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 59 26 maggio 2014 Pagina 3 Italia Oggi Sette Enti locali Dalle spese per la manutenzione dell' ascensore fino alle telecamere: ecco la bussola. Conflitti proprietarioinquilino Più facile capire chi paga cosa Regole chiare per la ripartizione degli oneri accessori tra proprietari e inquilini. In mancanza di specifico accordo, infatti, basterà rifarsi a una semplice e comoda tabella che indica in maniera analitica a chi spettano le principali spese relative all' unità immobiliare locata e alle parti condominiali. E questo anche per gli impianti di nuova generazione, dalla videosorveglianza delle parti comuni alle antenne satellitari e agli altri canali per il flusso delle informazioni. Sarà questo l' effetto della nuova tabella per la ripartizione delle spese per oneri accessori stilata dalle organizzazioni della proprietà (Confedilizia) e dell' inquilinato (Sunia, Sicet e Uniat). La tabella in questione, registrata lo scorso 30 aprile 2014 e che sostituisce integralmente quella precedentemente in vigore, può essere utilmente richiamata per relationem dalle parti nella stipula dei contratti di locazione e fungere comunque da utile criterio di guida in ogni caso di controversia. Si tratta di un documento alquanto dettagliato ed esaustivo (la tabella è riportata integralmente e con ampio commento nell' inserto pubblicato in questo numero di ItaliaOggi Sette, a partire da pagina 33). La stessa intende infatti disciplinare tutti gli ambiti nei quali sorgono spese che devono essere suddivise tra il locatore e l' inquilino, dagli impianti e servizi condominiali (ascensore, autoclave, riscaldamento e condizionatori d' aria centralizzati, impianti sportivi, pulizie e portierato) a quelli di pertinenza esclusiva dell' unità immobiliare concessa in locazione (tinteggiatura, pavimenti, infissi, impianti idraulico ed elettrico ecc.). Il criterio di massima sotteso alla ripartizione degli oneri accessori indicati nella citata tabella è ovviamente quello desumibile dal codice civile e dalle leggi speciali, così come approfondito e interpretato dalla giurisprudenza (in questo ambito, tuttavia, ampio spazio possono avere anche gli usi e le consuetudini): si tratta della regola per cui competono al conduttore le spese per il consumo e per la manutenzione ordinaria e le piccole riparazioni di beni, impianti e servizi, restando invece in capo al locatore le spese di straordinaria amministrazione, come l' installazione di nuovi impianti o il loro rifacimento. La nuova tabella preparata d' intesa tra Confedilizia, Sunia, Sicet e Uniat è stata aggiornata ai nuovi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 60 26 maggio 2014 Pagina 3 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali sistemi che si sono diffusi nelle abitazioni a seguito del costante progresso della tecnica e alle novità contenute nella recente legge di riforma del condominio n. 220/2012. Si pensi per esempio a uno degli impianti più tradizionali e di fondamentale importanza come il riscaldamento, per il quale il legislatore ha esplicitato il diritto dei condomini di distaccarsi unilateralmente dall' impianto centralizzato. Ma si pensi anche al forte impulso fornito all' installazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, anch' essi oggetto di specifiche disposizioni normative contenute nella legge n. 220/2012 (artt. 1120 e 1122 bis c.c.). Una tipologia di impianto che debutta per la prima volta nella tabella degli oneri accessori è quello della videosorveglianza delle parti comuni, a lungo messo in discussione dalla giurisprudenza e finalmente ammesso senza riserve dal legislatore (art. 1122 ter c.c.), che ha anche avuto cura di indicare la necessaria maggioranza assembleare per procedere alla relativa installazione. Secondo il criterio generale, le relative spese di installazione e sostituzione dell' impianto spettano quindi al locatore, restando in carico all' inquilino la sua manutenzione ordinaria. Importanti novità per i sistemi di ricezione dei flussi informativi, laddove al tradizionale impianto centralizzato di ricezione radiotelevisiva si è nel tempo imposta con forza la necessità di consentire ai condomini (e ai conduttori) di accedere alle informazioni con nuove modalità tecnologiche sulla base di sistemi centralizzati o privati (di ricezione satellitare, via cavo, internet ecc.). Le modalità di pagamento. Pagamenti dell' inquilino trasparenti. Il conduttore ha infatti diritto di subordinare il saldo degli oneri accessori al contratto di locazione all' indicazione specifica delle spese da parte del locatore, con menzione dei criteri di riparto, e alla consultazione della relativa documentazione giustificativa. È quanto prevede l' art. 9 della legge n. 392/78 sulle locazioni, che concede all' inquilino un termine di 60 giorni per il pagamento del dovuto, proprio allo scopo di rendere possibili le verifiche in questione. Se ne deve pertanto concludere che, ove il locatore non soddisfi la legittima richiesta del conduttore, quest' ultimo possa ragionevolmente rifiutarsi di corrispondere gli oneri accessori pretesi dal proprietario. Solitamente nei contratti di locazione è previsto un anticipo forfettario di tali spese da corrispondere unitamente al canone, salvo conguaglio. In questa sede il conduttore può pretendere di visionare la documentazione giustificativa degli oneri accessori. Quest' ultima, nel caso di unità sita in condominio, corrisponde poi al rendiconto della gestione annuale reso ai condomini dall' amministratore condominiale (e che il proprietario dell' appartamento locato può far visionare al proprio inquilino, limitatamente alla propria posizione, chiedendo eventualmente all' amministratore le relative pezze giustificative). Circa i tempi di prescrizione del diritto del locatore a pretendere il pagamento degli oneri accessori da parte del conduttore, occorre evidenziare come per lungo tempo la giurisprudenza abbia sostenuto la vigenza di una norma (art. 6 della legge n. 841/73, ritenuto non abrogato dalla legge n. 392/78) che fissava tale termine in due anni, quindi derogando in peius per il proprietario al termine ordinario quinquennale di cui all' art. 2948 c.c. Da ultimo, però, l' intera legge n. 841/73 è stata abrogata dal dl n. 112/08, convertito dalla legge n. 133/08, che dovrebbe quindi aver reso nuovamente applicabile il termine di cinque anni previsto dalla citata disposizione del codice civile. PAGINA A CURA DI GIANFRANCO DI RAGO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 61 26 maggio 2014 Pagina 4 Italia Oggi Sette Enti locali Nella maggior parte dei casi è il proprietario a essere interpellato dall' amministratore. Condominiinquilini separati Inquilini e amministratore condominiale separati in casa. I rapporti tra conduttore e condominio, al contrario di quanto generalmente si crede, non sono sempre del tutto chiari. Può, infatti, avvenire che l' amministratore rivolga agli inquilini delle richieste che dovrebbe invece destinare al proprietario dell' unità immobiliare (si pensi al pagamento delle spese condominiali e alle sanzioni per la violazione del regolamento). Oppure, al contrario, può capitare che il conduttore interpelli l' amministratore per avere delle informazioni che dovrebbero invece essere fornite dal locatore o che l' inquilino non avrebbe comunque titolo a conoscere per ragioni di privacy. La regola aurea che disciplina i rapporti tra condominio, locatore e inquilino è in realtà molto semplice: la partecipazione alla gestione condominiale spetta al condomino (ovvero al proprietario o titolare di altro diritto reale sull' unità immobiliare concessa in locazione) e quindi l' amministratore deve rivolgere solo a quest' ultimo le proprie richieste. Il conduttore, al contrario, partecipa alla vita condominiale per il tramite del locatore, cui quindi vanno canalizzate tutte le istanze relative a problematiche inerenti i beni e i servizi comuni. La recente riforma del condominio di cui alla legge n. 220/2012 non ha quindi apportato alcuna modifica a questa regola, salvo forse quanto si dirà in relazione all' unico caso in cui l' inquilino ha per legge il diritto di partecipare e votare in seno all' assemblea condominiale. Inquilino e diritto di voto in assemblea. L' unico caso in cui il conduttore ha diritto di partecipare all' assemblea condominiale è quello previsto dall' art. 10 della legge n. 392/78 sulle locazioni, che ha attribuito al medesimo il diritto di voto nelle deliberazioni relative alle spese e alle modalità di gestione del servizio comune di riscaldamento e di condizionamento dell' aria in luogo del proprietariolocatore. Il fatto di avere diritto a partecipare all' assemblea non implica però automaticamente che l' amministratore condominiale abbia in questi casi il dovere di convocare anche l' inquilino. Si tratta di una questione aperta che, tuttavia, la giurisprudenza maggioritaria ha risolto negativamente, eliminando qualsiasi obbligo di convocazione in capo all' amministratore e onerando il solo locatore di rendere il relativo avviso al conduttore. Quindi, ferma restando la piena validità della deliberazione assembleare, il condomino che non abbia avvisato il proprio inquilino risponde verso quest' ultimo per i possibili danni derivatigli dalla mancata possibilità di esprimere il proprio voto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 62 26 maggio 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali Qualche timido spiraglio nella direzione di riconoscere in via interpretativa al conduttore un vero e proprio diritto di essere convocato all' assemblea condominiale potrebbe però derivare dall' inserimento obbligatorio dei suoi dati personali nel nuovo registro dell' anagrafe condominiale introdotto dalla legge di riforma del condominio. Ci si chiede, infatti, per quale finalità il legislatore abbia chiesto all' amministratore di raccogliere e aggiornare anche questo tipo di informazioni. In effetti l' amministratore, avendo già a sua disposizione questi dati, potrebbe essere ora agevolato nell' inviare la convocazione assembleare anche al conduttore qualora all' ordine del giorno vi sia una questione del genere. Dal punto di vista del controllo sulla validità dell' operato dell' assemblea è utile inoltre chiarire come l' inquilino non abbia mai il potere di impugnare le deliberazioni condominiali, salvo appunto il caso in cui le stesse riguardino le spese e le modalità di gestione del servizio comune di riscaldamento e di condizionamento. Inquilino e partecipazione all' assemblea condominiale. Si può poi discutere a lungo sulla legittimità della partecipazione del conduttore all' assemblea anche nei casi diversi da quelli di cui all' art. 10 della legge n. 392/78 (che riconosce al medesimo il diritto di partecipare senza diritto di voto alle deliberazioni relative alla modificazione degli altri servizi comuni). Il problema si pone essenzialmente da un punto di vista di tutela dei dati personali della compagine condominiale, con particolare riferimento ai casi in cui in assemblea si trattino dati sensibili di uno o più condomini (si pensi alla delibera relativa all' installazione di un ascensore condominiale con le maggioranze agevolate per l' abbattimento delle c.d. barriere architettoniche) oppure dati non sensibili ma di particolare rilevanza sociale, come per esempio quelli relativi alla morosità condominiale. Da quest' ultimo punto di vista, infatti, è evidente come i conduttori, essendo estranei alla compagine condominiale, non abbiano alcun valido titolo ad apprendere informazioni sulla morosità dei condomini. Sul punto si è espressa chiaramente anche l' Autorità garante per la tutela dei dati personali nella recente riedizione del 2013 del vademecum sulla privacy e il condominio, chiarendo anche il fatto che il conduttore non possa nemmeno chiedere all' amministratore l' accesso ai dati sulla gestione condominiale. Di conseguenza ammettere la partecipazione del conduttore all' assemblea chiamata a discutere sulla situazione di morosità dei condomini (a meno di ottenere il consenso unanime di tutti i partecipanti al condominio) equivarrebbe a inviare al medesimo copia integrale del rendiconto condominiale dal quale emergono le predette morosità, condotta che sarebbe poi a sua volta sostanzialmente equivalente all' affiggere il predetto consuntivo nella bacheca condominiale (salvo il maggior danno potenzialmente derivante dalla conoscibilità della predetta documentazione da parte di un numero indeterminato di soggetti estranei alla compagine condominiale). Inquilino e spese condominiali. Anche per le spese condominiali vale la separazione tra condominio e inquilino sopra tratteggiata. Se, quindi, unico soggetto tenuto al pagamento degli oneri condominiali resta il condomino, dal quale soltanto l' amministratore può pretendere il saldo e in mancanza agire giudizialmente, è anche vero che per le medesime ragioni di tutela dei dati personali il conduttore non può pretendere di visionare i preventivi e i rendiconti condominiali, se non per il tramite del locatore e limitatamente alla posizione di quest' ultimo. Se, infatti, l' inquilino ha certamente il diritto di visionare le pezze giustificative degli oneri accessori richiesti in pagamento dal locatore (si veda anche il box nella pagina precedente), lo stesso non ha però alcun valido titolo per conoscere la posizione debitoria degli altri condomini diversi dal suo dante causa (l' amministratore che, anzi, consentisse al conduttore di venire in possesso di tali informazioni violerebbe la privacy dei propri condomini). Vista la sostanziale impermeabilità dei distinti rapporti condominiolocatore e locatoreconduttore pare quindi addirittura superfluo aggiungere che il proprietario non possa mai validamente giustificare il mancato pagamento degli oneri condominiali con la circostanza che il suo conduttore sia in mora nel pagamento degli oneri accessori dovuti in base al contratto di locazione. Inquilino e violazioni del regolamento condominiale. Infine, per quanto riguarda il rispetto del regolamento condominiale, mentre è certo che anche il conduttore debba comunque rispettarne il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 63 26 maggio 2014 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali contenuto (e quindi, per esempio, non possa ascoltare la radio a musica alta negli orari di riposo, non possa parcheggiare la moto in cortile ove ciò sia vietato, ecc.), è altrettanto pacifico che le eventuali sanzioni pecuniarie comminate in base a esso (secondo le nuove e più severe regole previste dalla legge di riforma del condominio) possono essere rivolte esclusivamente al condominolocatore, anche per violazioni commesse dal solo inquilino (sul quale il proprietario potrà comunque rivalersi). GIANFRANCO DI RAGO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 26 maggio 2014 Pagina 5 Italia Oggi Sette Enti locali Le misure contenute nel dl approvato dal governo. Iter burocratico semplificato. Cultura, l' Italia è più appetibile Incentivi fiscali per chi investe in arte, turismo, cinema. U n v e r o e p r o p r i o piano per rilanciare il turismo in Italia. E la leva principale scelta dal governo per svilupparlo è quella fiscale. Non solo arte e cultura, ma anche cinema, miglioramento delle strutture ricettive e digitalizzazione del sistemaPaese. Il decretolegge approvato dal consiglio d e i ministri del 22 maggio 2014 apre le porte a nuove forme di incentivazione tributaria, volte a ridurre nel minor tempo possibile il divario esistente con i competitor esteri. Un premio ai mecenati. Il primo intervento deciso da palazzo Chigi è il cosiddetto «Art bonus», ossia un credito d' imposta riconosciuto a tutti quei soggetti privati che decidono di mettere mano al portafoglio per sostenere la cultura. Le attuali regole fiscali previste dal Tuir vengono messe in standby per un periodo di tre anni. Al loro posto ci sarà uno sgravio sulle erogazioni liberali pari al 65% per gli anni 2014 e 2015, destinato a scendere al 50% per le donazioni effettuate nel 2016. A beneficiare dell' aiuto erariale saranno tutti i contribuenti (persone fisiche e imprese) che contribuiscono alla manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, al sostegno degli istituti e dei l u o g h i d e l l a c u l t u r a pubblici o a l l a realizzazione di nuove strutture. Premiati pure il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri pubblici. Il credito d' imposta, da fruire in tre anni, è riconosciuto in misura proporzionale alla liberalità elargita, ma trova due limiti: per le persone fisiche e gli enti senza scopo di lucro l' aiuto non potrà superare il 15% del reddito imponibile, mentre per i titolari di reddito d' impresa la soglia massima sarà pari al 5 per mille dei ricavi annui. Il pacchetto cultura introduce poi regole più severe per quanto riguarda la rendicontazione: gli enti beneficiari dovranno comunicare in maniera trasparente sul proprio sito internet l' ammontare ricevuto e il suo utilizzo. Per incentivare ulteriormente le donazioni il ministero dei beni culturali istituirà (a costo zero) nuove strutture di crowdfunding e fundraising. Gli hotel sbarcano in rete. Credito d' imposta del 30% per hotel e bedandbreakfast che decidono di ristrutturare e rendere più moderne le proprie strutture. Non solo. L' aiuto sarà cumulabile con quello previsto fino al 2018 per spese «digitali» quali l' acquisto di siti web, l' implementazione di sistemi di prenotazione online per la vendita diretta dei servizi e pernottamenti, lo sviluppo di social media Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 65 26 maggio 2014 Pagina 5 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali marketing o di app per dispositivi mobili. Gli incentivi opereranno nel rispetto delle soglie de minimis stabilite dalla Commissione Ue, al di sotto delle quali non è necessaria l' autorizzazione di Bruxelles. Il cinema parla straniero. Le maxiproduzioni hollywoodiane troveranno fiscalmente più conveniente portare i propri set in Italia. Il credito d' imposta massimo previsto dalla legge n. 244/2007 e destinato ai film stranieri, infatti, passa da 5 a 10 milioni di euro. Una scelta quasi obbligata, ha spiegato palazzo Chigi nella relazione tecnica al provvedimento, alla luce dei meccanismi maggiormente favorevoli previsti in altri paesi europei quali Francia (10 milioni di euro, destinati a salire a 20 il prossimo anno) e Regno Unito (ove non sono previsti limiti massimi). Il tax credit della Finanziaria 2008 ha consentito finora di attrarre complessivamente 49 produzioni cinematografiche estere, per complessivi investimenti pari a 102 milioni di euro in poco più di quattro anni. Dato in controtendenza rispetto agli investimenti esteri in Italia di produzioni audiovisive non cinematografiche (escluse fino al 2013 da ogni beneficio fiscale), che, secondo l' Associazione produttori esecutivi, negli ultimi quattro anni non hanno superato in totale i 20 milioni di euro. Secondo gli operatori, l' appetibilità del tax credit era minata da tre fattori. Il primo era costituito dalla temporaneità di tutte le misure di agevolazione fiscale nel settore cinematografico (problema superato con il dl n. 91/2013, che ha stabilizzato gli aiuti); il secondo fattore era legato all' esclusione della produzione audiovisiva dai benefici fiscali (anche questo rimosso con il dl n. 91/2013, sebbene manchi ancora il relativo dm attuativo). Il terzo, appunto, era legato al limite dei 5 milioni di euro massimi del credito d' imposta riconoscibile alla singola opera filmica. Un vincolo che, di fatto, rendeva l' Italia meno competitiva di altri paesi europei per tutte quelle produzioni internazionali con budget superiore a 33,3 milioni di euro. Anche questo ostacolo viene ora rimosso. Semplificazioni per l' avvio di strutture turistiche. Per favorire la nascita di nuove iniziative turistiche il decreto semplifica le procedure amministrative di apertura delle attività ricettive. Il provvedimento introduce pure la possibilità di realizzare circuiti di accoglienza e sistemi di ospitalità diffusa recuperando immobili pubblici a potenziale vocazione turistica e non utilizzati a scopi istituzionali: case cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie o marittime, fortificazioni, caserme e fari. Tali beni potranno essere affidati in concessione a imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da giovani fino a 35 anni. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI VALERIO STROPPA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 66 26 maggio 2014 Pagina 6 Italia Oggi Sette Enti locali Dogane: punti vendita verso la riduzione La crisi economica e finanziaria ha comportato la riduzione dei consumi e anche delle somme destinate al gioco. Roberto Fanelli, direttore centrale per i giochi dell' Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, spiega così la contrazione del 6% nella spesa degli italiani. Domanda. L' unico motivo per spiegare la crisi? Risposta. In realtà no: anche le misure prese da alcune regioni ed enti locali hanno ridotto lo spazio del gioco legale, paradossalmente a vantaggio del gioco illegale, che non è censito, non paga imposte, non rispetta regole, e fa capo, molto spesso, alla criminalità organizzata. Inoltre, il gioco illegale, soprattutto nel settore delle scommesse, è proliferato in modo esponenziale. D. Pur in presenza di un calo delle giocate, l ' Erario ha incassato di più: per quale motivo? R. Il motivo è principalmente dovuto all' incremento della tassazione su slot e VLT, che ha comportato maggiori introiti pur in presenza della contrazione della raccolta. D. Il gioco illegale, secondo la Guardia di finanza, «vale» 23 miliardi annui. Quali strategie per recuperare quote di mercato al gaming non autorizzato? R. Con la legge di delega fiscale abbiamo intenzione di proporre nuove norme per contrastare decisamente il gioco illegale, specie quello praticato nel settore delle scommesse. Intanto, abbiamo incrementato notevolmente i controlli, anche in sinergia con la Guardia di finanza. Per quanto riguarda il settore delle scommesse, abbiamo compiuto notevoli sforzi per implementare l' offerta dei giochi (con gli eventi virtuali e il palinsesto complementare) a disposizione della rete legale, proprio per consentire ai concessionari di recuperare quote di mercato. Tuttavia, per effetto delle posizioni assunte da una parte dei tribunali di merito, e nonostante il costante impegno profuso da Procure, forze di polizia e uffici dell' Agenzia, viene consentito a società residenti all' estero di operare in Italia senza concessione, senza autorizzazione di polizia, senza pagare le tasse e in spregio a tutte le regole, ivi comprese quelle contro il gioco minorile e la ludopatia. Per quanto riguarda i prodotti on line, stiamo agendo sui maggiori provider mondiali che forniscono giochi al mercato, per convincerli a collaborare con lo Stato, mentre gli uffici regionali sono stati sollecitati a intervenire nel settore delle slot machine. D. Il numero di punti vendita di giochi pubblici è destinato a scendere? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 67 26 maggio 2014 Pagina 6 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali R. Certamente serve una razionalizzazione, cosa che viene chiesta dagli stessi operatori. Dobbiamo riflettere bene su quali comparti intervenire. A tal fine, l' opportunità della delega fiscale sarà preziosa, anche per un confronto con le Regioni e gli enti locali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 68 26 maggio 2014 Pagina 6 Italia Oggi Sette Enti locali Dai dati dei Monopoli: la crisi si fa sentire, ma gli incassi statali crescono (+1,7%) Giochi, l' erario è miglior banco Introiti fiscali oltre quota 8 mld mentre altre voci calano. Anche i giochi frenano: la crisi morde e non fa sconti a un settore fin qui immune al calo generale dei consumi. Nell' ultimo anno, secondo i dati dell' Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la spesa degli italiani è scesa del 6,6%, attestandosi a poco meno di 17,1 miliardi di euro, contro i 18,3 miliardi del 2012. Lo Stato si conferma, come sempre, il miglior «banco»: gli introiti fiscali superano quota 8 miliardi, in leggera crescita (1,7%), mentre tutte le altre voci (spesa, raccolta, ricavi della filiera, vincite dei giocatori) scendono di diversi punti percentuali. In termini assoluti a soffrire maggiormente è stato il settore degli apparecchi da intrattenimento, New Slot e Vlt, sulle quali gli italiani hanno speso quasi un miliardo di euro in meno (9,7%), da poco meno di 10 miliardi del 2012 ai 9 miliardi del 2013. Spesa in calo anche per i Gratta e vinci, con 2,6 miliardi (4,6%). Perdite a due cifre percentuali per il Superenalotto, sul quale sono stati spesi circa 800 milioni (23,3%). Prosegue anche il momento negativo dei giochi a base ippica, con una spesa reale di 241 milioni (19,4%). Sono tre, invece, i giochi in controtendenza: le scommesse sportive, sulle quali la spesa è stata pari a 782 milioni (+11,7%), seguite dal bingo, con 622 milioni (+7,6%). Segno positivo anche per il Lotto, che lo scorso anno ha registrato il +4,4%, con una spesa di 2,2 miliardi. Se la spesa frena, l' Erario fa segnare una crescita percentuale dell' 1,7%, a quasi 8,2 miliardi, contro gli 8 miliardi del 2012. Merito soprattutto delle Vlt, che hanno versato nelle casse erariali oltre 200 milioni di euro in più rispetto all' anno precedente, e del Lotto, che ha pesato per quasi 80 milioni in più. Incassi regionali. È la Lombardia la regione nella quale si è puntato di più nel 2013. Con oltre 3,1 miliardi di euro spesi nei giochi, i lombardi hanno speso quasi il 20% del totale nazionale, in altre parole una giocata su cinque. Al secondo posto, anche se con una spesa quasi dimezzata rispetto alla Lombardia, il Lazio con 1,7 miliardi di euro, seguito dalla Campania con quasi 1,6 miliardi. Controlli. Oltre 23 mila esercizi controllati per un totale di 22,3 milioni di euro di imposta accertata e 530 persone denunciate. A livello regionale è la Lombardia a registrare il maggior numero di verifiche, 3.087 nel 2013 per 1,8 milioni di euro di imposta accertata e 23 soggetti denunciati. Segue la Campania con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 69 26 maggio 2014 Pagina 6 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali 2.243 esercizi controllati per 3,2 milioni di imposta accertata e 76 persone denunciate. Sono poi quasi 2000 le verifiche sulle agenzie di raccolta scommesse non autorizzate collegate a bookmaker esteri effettuate nel corso del 2013 su tutto il territorio nazionale. Le violazioni del divieto di gioco minorile sono state 68, con 56 sanzioni irrogate e 37 esercizi sospesi. Internet. Tra il 2011 e il 2013 sono raddoppiati i tentativi di accesso ai siti web non autorizzati, andati a vuoto grazie all' oscuramento di oltre 4.700 siti ordinato dal Mef. Soltanto lo scorso anno, i siti inibiti sono stati 418 con 1,5 miliardi di falliti accessi a bookmaker e casinò esteri senza concessione. PAGINA A CURA DI NICOLA TANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 26 maggio 2014 Pagina 8 Italia Oggi Sette Enti locali Come individuare il momento di liquidazione dell' imposta secondo norme e prassi. Esigibilità dell' Iva in slalom tra le diverse eccezioni La liquidazione dell' Iva ruota attorno al concetto di esigibilità dell' imposta, che per l' art. 62 della direttiva 2006/112/Ce è «il diritto che l' erario può far valere a norma di legge, a partire da un dato momento, presso il debitore, per il pagamento dell' imposta, anche se il pagamento può essere differito.» Eppure, nell' ordinamento interno, questo concetto è stato introdotto solo con il dlgs n. 313/97, che ha inserito nel quinto comma dell' art. 6, dpr 633/72 la disposizione secondo cui l' imposta relativa alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi diviene esigibile nel momento in cui le operazioni si considerano effettuate secondo le disposizioni dei commi precedenti. Altra cosa rispetto alla esigibilità è il c.d. «fatto generatore dell' imposta», che l' art. 62 della direttiva definisce come il «fatto per il quale si realizzano le condizioni di legge necessarie per l' esigibilità dell' imposta»: in altre parole, il presupposto dell' imposizione, considerato nella prospettiva temporale, in funzione del successivo art. 63, secondo cui «il fatto generatore dell' imposta si verifica e l' imposta diviene esigibile nel momento in cui è effettuata la cessione di beni o la prestazione di servizi». In via di principio, quindi, ai fini dell' individuazione dell' aliquota d' imposta applicabile, dell' insorgenza degli obblighi formali, ecc. occorre fare riferimento al verificarsi del «fatto generatore» (il momento di effettuazione dell' operazione, nell' ordinamento interno), e non a quello in cui l' imposta diviene esigibile, che invece governa, come si è detto, l' imputazione a periodo. Le regole dell' esigibilità In base al quinto comma dell' art. 6, dpr 633/72, l' imposta diviene esigibile nel momento in cui le operazioni si considerano effettuate secondo le disposizioni dei precedenti commi dello stesso articolo. In linea generale, dunque, fatte salve le previsioni particolari, l' imposta diviene esigibile: a) nelle cessioni di beni mobili, al momento della consegna o spedizione; b) nelle cessioni di beni immobili, al momento della stipulazione dell' atto; c) nelle prestazioni di servizi, al momento del pagamento del corrispettivo. Il quarto comma anticipa tuttavia l' effettuazione dell' operazione (e, di conseguenza, l' esigibilità dell' imposta) al momento di pagamento del corrispettivo o di fatturazione, se tale momento precede il verificarsi degli eventi di cui ai precedenti commi; in realtà, secondo la normativa comunitaria, l ' anticipazione dovrebbe riguardare soltanto l' esigibilità dell' imposta, e non il momento di effettuazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 71 26 maggio 2014 Pagina 8 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali Lo stesso quinto comma dell' art. 6 contempla due eccezioni alla regola che fa coincidere l' esigibilità con l' effettuazione dell' operazione. Un' ulteriore eccezione è prevista dall' art. 32bis del dl n. 83/2012, che disciplina il c.d. regime di cassa, esaminato a parte. 1. Operazioni nei confronti di enti pubblici. La prima eccezione, per così dire, di sistema, caratterizzata soggettivamente in quanto collegata alla particolare figura del fornitore o del cliente, riguarda le seguenti operazioni: cessioni di prodotti farmaceutici indicati nel n. 114 della tabella A, parte terza, allegata al dpr n. 633/72, effettuate dai farmacisti; cessioni di beni e prestazioni di servizi ai soci, associati e partecipanti, di cui al quarto comma dell' art. 4 (operazioni verso corrispettivo specifico effettuate da enti non commerciali a favore dei soci, associati e partecipanti); cessioni di beni e prestazioni di servizi nei confronti dello stato e dei relativi organi, ancorché dotati di personalità giuridica, degli enti pubblici territoriali e dei consorzi tra essi costituiti ai sensi dell' art. 25 della legge n. 142/80, delle camere di commercio, degli istituti universitari, delle unità sanitarie locali, degli enti ospedalieri, degli enti pubblici di assistenza e beneficenza, degli enti pubblici di previdenza (con risoluzione n. 159 del 28/5/2002 è stato chiarito che gli enti ecclesiastici che esercitano attività di assistenza sanitaria in regime di convenzione non rientrano tra i soggetti destinatari della disposizione in esame, in quanto operano in regime di diritto privato). Per le suddette operazioni, l' Iva diviene esigibile al momento di pagamento del corrispettivo, fermo restando il momento di effettuazione dell' operazione. È però fatta salva la facoltà del fornitore di applicare la regola generale, anticipando quindi spontaneamente l' esigibilità. In ordine a tale facoltà, la circolare n. 328/97 stabilisce che qualora il cedente o prestatore decida di non avvalersi del rinvio dell' esigibilità, è indispensabile che tale volontà risulti espressamente dalla fattura, che dovrà pertanto recare la dicitura «Iva ad esigibilità immediata». In tal modo, la controparte è resa edotta della possibilità di esercitare il diritto di detrazione dell' imposta. Resta pertanto inteso che, in mancanza di specificazioni, l' operazione si intende ad esigibilità differita e il destinatario non può operare la detrazione finché non abbia provveduto al pagamento del corrispettivo. Annullamento dell' operazione. Con risoluzione n. 75 del 5/3/2002 è stato chiarito che qualora venga meno un' operazione per la quale è stata emessa fattura con imposta ad esigibilità differita nei confronti dell' ente pubblico, il fornitore può emettere nota di variazione indipendentemente dal limite temporale di un anno, dato che l' esigibilità dell' imposta, collegata al pagamento del corrispettivo, non si realizzerà mai. Cessazione dell' attività. Il beneficio del differimento dell' esigibilità viene meno in caso di cessazione dell' attività. In tale ipotesi, infatti, ai sensi dell' art. 35, comma 4, del dpr n. 633/72, il contribuente deve tenere conto, nell' ultima dichiarazione presentata, anche dell' imposta relativa alle operazioni di cui al quinto comma dell' art. 6, anche se non sia ancora intervenuto il pagamento del corrispettivo. Questa disposizione dovrebbe applicarsi, per analogia, anche all' esigibilità differita del regime di cassa. Passaggio al regime per i contribuenti minimi. Ai sensi del comma 102 dell' art. 1, legge n. 244/2007, i soggetti che adottano il regime agevolato introdotto per i contribuenti «minimi» devono tenere conto, nell' ultima dichiarazione Iva presentata, dell' imposta relativa alle operazioni ad esigibilità differita. 2. Operazioni triangolari. La seconda eccezione di sistema riguarda le cessioni di beni « i n triangolazione», destinatarie dell' agevolazione della fatturazione «superdifferita» prevista dall' articolo 21, quarto comma, quarto periodo, del dpr 633/72. Per tali cessioni, l' imposta diviene esigibile nel mese successivo a quello della loro effettuazione. La previsione non riguarda le normali vendite con ddt Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 72 26 maggio 2014 Pagina 8 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali e successiva fattura differita, da emettere entro il giorno 15 del mese successivo a quello di consegna o spedizione dei beni e da registrare con riferimento al mese di consegna o spedizione, bensì la particolare ipotesi della vendita di beni che il cedente fa consegnare al cessionario direttamente dal proprio fornitore (esempio: Alfa vende a Beta beni acquistati da Gamma, incaricando quest' ultimo di provvedere alla consegna direttamente a Beta); in tale ipotesi, si può emettere fattura «superdifferita», entro il mese successivo a quello di consegna dei beni, da contabilizzare poi con riferimento al mese di emissione. Chiarimenti in merito sono contenuti nella circolare n. 288/1998. © Riproduzione riservata. PAGINE A CURA DI FRANCO RICCA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 73 26 maggio 2014 Pagina 10 Italia Oggi Sette Enti locali Fisco Flash A cura dello Studio F. Ghiglione e A. Ghio Acconto Tasi prorogato a settembre nei comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote (comunicato s t a m p a M e f d e l 1 9 m a g g i o 2 0 1 4 ) L ' Agenzia delle entrate fornisce importanti chiarimenti riguardo alla compilazione del quadro Rw (circolare dell' Agenzia delle entrate numero 10/e del 14/5/ 2014) L' Agenzia delle entrate fornisce importanti chiarimenti riguardo alle limitazioni ai rimborsi poste dalla legge di Stabilità (circolare dell' Agenzia delle entrate numero 10/e del 14 maggio 2014) Approvati i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell' applicazione degli studi di settore (provvedimento dell' Agenzia delle entrate numero 69100 del 20 maggio 2014) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 74 26 maggio 2014 Pagina 11 Italia Oggi Sette Enti locali Gli effetti nel modello Unico 2014 della tassazione sull' indebitamento delle imprese. Interessi, indeducibilità salata Contribuenti penalizzati nel calcolo delle passività. Anche quest' anno nel modello Unico il calcolo degli interessi passivi indeducibili è uno di quelli maggiormente sfavorevole per il contribuente. In momenti di crisi come quello attuale, una norma che colpisce l' indebitamento delle imprese tassando gli interessi passivi non può di certo essere vista di buon occhio. Ma oltre a ciò si aggiungono anche le difficoltà di calcolo che sebbene non siano mutate rispetto allo scorso anno lasciano sempre qualche dubbio. In base al comma 3 dell' art. 96 «assumono rilevanza gli interessi passivi e gli interessi attivi, nonché gli oneri e i proventi assimilati, derivanti da contratti di mutuo, da contratti d i l o c a z i o n e f i n a n z i a r i a , d a l l ' emissione di obbligazioni e titoli similari e da ogni altro rapporto avente causa finanziaria (...)». Il riferimento ad alcuni contratti e comunque alla causa finanziaria del rapporto ha portato la prassi (si veda circ. 19/2009) a dare rilevanza solo agli interessi derivanti dai contratti espressamente indicati nonché a quelli derivanti da qualsiasi altra operazione avente causa finanziaria. Da qui una prima definizione che ci aiuta all' applicazione corretta della disposizione: sono compresi ogni e qualunque «interesse (od onere a esso assimilato) collegato alla messa a disposizione di una provvista di danaro, titoli o altri beni fungibili per i quali sussiste l' obbligo di restituzione e in relazione ai quali è prevista una specifica remunerazione». Non sfuggono poi alle limitazioni gli interessi impliciti dei contratti di leasing che in base alla circolare n. 8/E del 13 marzo 2009 possono essere considerati in base alle regole forfetarie fissate dal dm 24 aprile 1998. Tra gli interessi che non rilevano quelli inclusi nel costo dei beni ai sensi dell' art. 110, comma 1, lettera b), del Tuir non soggiacciono alla limitazione di deducibilità prevista dall' art. 96 del Tuir. La circolare 19/E ha ricordato che tali oneri finanziari sono esclusi dalle limitazioni previste dall' articolo 96 del Tuir, nella misura in cui risultino compresi nel costo fiscale dei beni ai sensi dell' articolo, comma 1, lettera b), del Tuir con ciò confermando che l' esclusione è possibile solo nel caso di comportamento contabile corretto in quanto è solo quando ciò avviene che l' art. 110, comma 1 diviene rilevante. La circolare ha ribadito inoltre che sono esclusi dal campo di applicazione gli interessi passivi imputati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 75 26 maggio 2014 Pagina 11 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali secondo corretti principi contabili a incremento del costo delle rimanenze di beni o servizi oggetto dell' attività dell' impresa, diversi dagli immobili e anche gli interessi passivi relativi a prestiti contratti per la realizzazione dei lavori su commessa purché, appunto, correttamente imputati ad aumento del valore delle rimanenze. Purtroppo poche aperture sono giunte dalla circolare 19/E nel caso degli immobili civili. Basandosi su una interpretazione letterale dell' art. 110 (disattesa nel caso in cui si è affrontata l' ipotesi della capitalizzazione con riguardo alle rimanenze non immobiliari) si è affermato che per «gli interessi passivi relativi all' acquisizione di immobili destinati alla successiva rivendita o locazione» in assenza di un' esplicita previsione normativa, trovino «applicazione i limiti di deducibilità previsti dall' articolo 96 del Tuir» (sul punto già la circolare n. 47/E del 18 giugno 2008 aveva sostenuto che «l' eventuale patrimonializzazione di interessi passivi operata in bilancio a incremento del valore di iscrizione di immobilipatrimonio è, in ogni caso, priva di rilevanza fiscale»). Anche gli interessi virtuali derivanti da operazioni con le pubbliche amministrazioni aumentano il plafond degli oneri deducibili e sono «calcolati al tasso ufficiale di riferimento aumentato di un punto, ricollegabili al ritardato pagamento dei corrispettivi». Secondo le indicazioni della circolare 19 del 2009 tali interessi virtuali devono essere calcolati con decorrenza dal giorno successivo a quello previsto per il pagamento e fino alla data di incasso del corrispettivo. La pubblica amministrazione comprende lo stato, le regioni, le province, i comuni, le comunità montane e loro consorzi e associazioni, le aziende e amministrazioni dello stato a ordinamento autonomo, gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le istituzioni educative e universitarie, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, aziende ed enti del servizio sanitario nazionale, l' Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) e le Agenzie di cui al dlgs 30/07/99 n. 300, nonché le amministrazioni della Camera dei deputati, del Senato, della Corte costituzionale, della presidenza della repubblica e gli organi legislativi delle regioni a statuto speciale. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI NORBERTO VILLA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 76 26 maggio 2014 Pagina 12 Italia Oggi Sette Enti locali Competenza, criterio inderogabile In tema di determinazione del reddito imponibile, il criterio di competenza economica è inderogabile, anche nel caso in cui il comportamento fiscale del contribuente non abbia comportato alcuna sottrazione di materia imponibile all' erario. Pertanto, se il contribuente ha portato in deduzione un costo in un certo esercizio, diverso da quello individuato dalla legge come esercizio di competenza effettivo, può chiedere a rimborso le imposte erroneamente versate nell' anno in cui il costo andava correttamente computato, versando al contempo le maggiori imposte relativamente all' anno in cui il costo è stato erroneamente spesato. Con queste conclusioni, che si leggono nella sentenza n. 2524/28/14, la Ctr di Roma ha ribaltato il giudizio di prime cure, relativamente al quale l' Agenzia delle entrate aveva proposto appello. «In tema di determinazione del reddito d' impresa», si legge nella sentenza, «le regole sull' imputazione temporale dei componenti di reddito sono inderogabili, sia per il contribuente che per l' ufficio finanziario, e, pertanto, il recupero a tassazione nell' esercizio di competenza non può trovare ostacolo nella circostanza che gli stessi componenti siano stati dichiarati in un diverso esercizio». Non è consentito al contribuente scegliere di effettuare la deduzione di un costo «in un esercizio diverso da quello individuato dalla legge come esercizio di competenza, a prescindere dalla configurabilità di un danno per l' erario». La commissione aggiunge che qualora la scelta di imputazione temporale determini l' insorgenza di una doppia imposizione, «il contribuente non è irrimediabilmente danneggiato, potendo presentare istanza di rimborso e, in caso di rigetto, adire il giudice tributario». BENITO FUOCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 77 26 maggio 2014 Pagina 12 Italia Oggi Sette Enti locali Due sentenze della Ctr di Milano sull' accertamento. Raddoppi difficili Paletti all' allungamento termini. Il raddoppio dei termini d' accertamento non opera quando la denuncia penale è successiva alla notifica dell' accertamento. Di più. La denuncia deve essere introdotta nel primo grado di giudizio per consentire al giudice di valutarne la fondatezza e i presupposti che avrebbero determinato l' obbligo di presentarla. Infine, il raddoppio non opera per l' accertamento dell' imposta Irap. Sono i principi che si leggono in due sentenze emesse dalla Ctr di Milano, la n. 414/49/14 e la n. 255/30/14. Aumentano, dunque, i paletti che l' Agenzia delle entrate deve rispettare, per poter beneficiare di un più ampio termine d' accertamento, secondo la possibilità concessa dall' articolo 43, comma 3, del dpr 600/73. Almeno a giudicare dalle recenti pronunce tributarie d i m e r i t o c h e , c o m e q u e l l e i n commento, mirano a scongiurare un utilizzo della norma meramente votato a riaprire periodi d' imposta chiusi, piuttosto che derivare da effettivi interessi di perseguibilità penale delle condotte. Nella prima pronuncia commentata, la n. 414 della sezione 49, i giudici lombardi confermano l' operato della commissione provinciale, che già aveva disposto l' annullamento dell' avviso di accertamento, aggiungendo nuovi motivi a quelli che avevano determinato la decisione di prime cure. In particolare, la sentenza riporta che «il raddoppio del termine invocato dall' ufficio non è applicabile al caso di specie» indicando varie concause a sostegno. In primis, «la denuncia risulta compilata in una data successiva alla notifica dell' accertamento alla società». Tale situazione è ritenuta, secondo parte della giurisprudenza e della dottrina, un sintomo di un utilizzo strumentale della denuncia stessa, finalizzata alla legittimazione di un accertamento notificato oltre i regolari termini. Poi, rileva la Ctr, «la denuncia non è indicata tra i documenti prodotti nella fase di giudizio di primo grado, ed è stata allegata all' atto di appello» e non è nemmeno dato sapere «se sia stata inoltrata alla procura». Nell' altra pronuncia citata, la n. 255, la sezione 30 esclude la possibilità di beneficiare di un più ampio termine, per quanto attiene all' accertamento dell' Irap. Secondo l' Agenzia delle entrate, tale proroga andrebbe applicata anche all' Irap poiché essa «è riscossa mediante versamento del soggetto passivo da eseguire con le modalità e nei termini stabiliti per le imposte sui redditi». Nella sentenza, tuttavia, si legge una posizione del tutto diversa assunta dalla Ctr, secondo cui «il raddoppio del termine per l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 78 26 maggio 2014 Pagina 12 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali accertamento è inoperante in relazione all' Irap, poiché la violazione di tale imposta non è penalmente sanzionata». © Riproduzione riservata. NICOLA FUOCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 79 26 maggio 2014 Pagina 14 Italia Oggi Sette Enti locali Assonime spiega, nella circolare 16, come funzionerà l' attestato di legalità delle imprese. Rating, un pass per il credito Accesso a finanziamenti, garanzie, bonus e contributi. Corsia preferenziale per il credito e sburocratizzazione nei finanziamenti pubblici. Il rating di legalità, che già 111 imprese hanno ottenuto, serve per i finanziamenti pubblici (preferenza a parità di condizioni) e per l' accesso al credito (anche in termini di tassi e oneri da pagare); serve anche come «bollino blu» per l' impresa che può migliorare l' immagine sul mercato. Negli appalti pubblici, invece, siamo è in salita: il sistema di selezione delle imprese e di verifica dei requisiti per le gare pubbliche viaggia su altri binari. Questa in sintesi la circolare n. 16 di Assonime, che illustra le regole in materia di rating di legalità, introdotte dal decreto «Crescitalia» (1/2012) e completate con il regolamento (decreto n. 57/2014) del ministro dell' economia e delle finanze e del ministro dello sviluppo economico. Vediamo di approfondire l' istituto e di illustrare le modalità per ottenere questo attestato di affidabilità complessiva dell' impresa. Il rating. Il rating di legalità consiste nell' attribuzione di un punteggio (stellette e «più»), che misura il livello di legalità dei comportamenti aziendali. È l' Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), che attribuisce, su istanza di parte, un rating di legalità per le imprese. Questo con riferimento alle imprese operanti nel territorio italiano che raggiungano un fatturato minimo di due milioni di euro, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza. Fino al 30 aprile 2014 il rating è stato attribuito a 111 imprese. Il punteggio più frequente (ottenuto da 34 imprese, pari al 30% del totale) è quello di due «stellette» e due segni +. Solo due imprese hanno ottenuto il punteggio minimo di una «stelletta», mentre il punteggio massimo di tre «stellette» è stato ottenuto da 19 imprese. L' elenco completo è disponibile sul sito web dell' Autorità garante della concorrenza (http://www. agcm.it/ratingdilegalita/elenco.html). A cosa serve. Un primo vantaggio è in termini di reputazione commerciale che deriva dall' avere il rating. Inoltre del rating attribuito si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 80 26 maggio 2014 Pagina 14 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali amministrazioni e in sede di accesso al credito bancario (il dettaglio è disciplinato dal decreto ministeriale n. 57 del 2014. Come richiedere il rating. Le istruzioni per la richiesta del rating sono reperibili sul sito http://www. agcm.it/ratingdilegalita. Possono chiedere l' attribuzione del rating le imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell' esercizio chiuso l' anno precedente alla richiesta e che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni. Le aziende interessate devono presentare una domanda, per via telematica, utilizzando l' apposito formulario pubblicato sul sito dell' Agcm e seguendo le istruzioni indicate. Ogni altra forma di inoltro della domanda non sarà ritenuta valida ai fini dell' ottenimento del rating. Finanziamenti pubblici. Del rating attribuito bisogna tenere conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. L' ambito di applicazione comprende svariati benefici e in particolare: credito d' imposta, bonus fiscale, concessione di garanzia, contributo in conto capitale, contributo in conto interessi, finanziamento agevolato. Invece non rientrano nella qualifica di finanziamenti pubblici ai fini dell' applicazione della disciplina del rating di legalità quei trasferimenti che costituiscono corrispettivi o compensi da parte delle amministrazioni per una prestazione resa dall' impresa, inclusi i compensi per l' adempimento di obblighi di servizio pubblico. I benefici sono plurimi. Innanzi tutto l' impresa che ha conseguito il rating di legalità è esonerata dalla dichiarazione del possesso dei requisiti che devono necessariamente essere soddisfatti ai fini del rilascio del rating. Come riferisce la circolare Assonime, il sistema del rating di legalità costituisce una sorta di accertamento d' ufficio, e le amministrazioni non possono richiedere all' interessato la documentazione da questi già fornita ad altre pubbliche amministrazioni. Tuttavia del rating di legalità non fa venir meno l' onere di produrre la documentazione antimafia. Inoltre a parità di condizioni, chi ha il rating è preferito nella concessione di finanziamenti pubblici sia mediante preferenza in graduatoria sia mediante attribuzione di punteggio aggiuntivo sia con riserva di quota delle risorse finanziarie allocate. Credito bancario. Il rating di legalità determina benefici in ambito bancario sia come oneri finanziari sia come snellimento delle procedure del credito, sia, infine, come condizioni economiche di erogazione. Le banche devono considerare il rating nell' istruttoria dei finanziamenti e anche le variabili utilizzate per la valutazione di accesso al credito dell' impresa. Naturalmente, ciò, a discrezione della banca, che deve valutare il merito creditizio. È infine previsto che gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese siano tenuti a trasmettere alla Banca d' Italia «una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta» (articolo 5ter del decreto legge n. 1/2012). Durata del rating. Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere una «stelletta», l' Agcm dispone la revoca del rating. Se vengono meno i requisiti grazie ai quali l' azienda ha ottenuto un rating più alto l' Antitrust riduce il numero di stellette. L' Agcm mantiene aggiornato sul proprio sito l' elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI ANTONIO CICCIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 81 26 maggio 2014 Pagina 19 Italia Oggi Sette Enti locali Il Tar Lombardia sulle differenze con le manutenzioni straordinarie ai fini degli oneri. Ristrutturazioni, vale la finalità Peculiarità dell' intervento è la trasformazione d' immobile. L' intervento qualificato come ristrutturazione edilizia impone il pagamento degli oneri d i urbanizzazione al comune competente. In caso di modifica di un complesso edilizio già esistente, gli oneri d i urbanizzazione s o n o dovuti solo se l' intervento implica un aumento del carico urbanistico in quanto siamo in presenza di una ristrutturazione edilizia e non di un intervento di manutenzione straordinaria. Gli oneri d i urbanizzazione vanno calcolati in base al carico urbanistico degli interventi effettuati. Caratteristica principale della ristrutturazione edilizia è la trasformazione dell' immobile. Quella della manutenzione straordinaria è l' innovazione. La principale novità introdotta dalla ristrutturazione è rappresentata infatti dall' incremento del carico urbanistico, che può essere assimilato (a scopo esemplificativo) a quello che si verifica quando da una sola grande unità immobiliare si passa a una pluralità di unità immobiliari autonome. In particolare, con la presenza di numerose microimprese e di spazi di deposito si possono ragionevolmente presumere aggravi nella viabilità e nella movimentazione delle merci, e una maggiore produzione e diversificazione dei rifiuti. Elemento che distingue la ristrutturazione edilizia di un immobile rispetto alla manutenzione straordinaria dello stesso è la prevalenza della finalità di trasformazione rispetto al più limitato scopo di rinnovare e sostituire parti anche strutturali dell' edificio. Questo è il chiarimento contenuto nella sentenza del 6 maggio 2014 n. 468 del Tribunale amministrativo per la Lombardia, sezione staccata di Brescia (sezione prima). Per i giudici del Tar Lombardia si ha inoltre la ristrutturazione quando l' insieme delle opere previste dal progetto rivela chiaramente la finalità di trasformare l' edificio da struttura produttiva unitaria in agglomerato di microimprese. Poiché cambiano profondamente sia gli spazi interni sia le modalità di utilizzazione dell' immobile, è evidente che il nuovo assetto dell' edificio è il prodotto di una ristrutturazione e non di una semplice innovazione, seppure riferita a elementi strutturali. Il nuovo assetto dell' edificio ne consentirà un uso più intenso e quindi con maggiori costi riflessi per la collettività. Il rinnovamento proprio della manutenzione straordinaria può comprendere anche innovazioni, ossia l' introduzione di elementi che modificano il precedente aspetto degli spazi e le relative funzionalità, ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 82 26 maggio 2014 Pagina 19 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali se le innovazioni seguono un disegno sistematico, il cui risultato oggettivo è la creazione di un organismo edilizio nell' insieme diverso da quello esistente si ricade inevitabilmente nella ristrutturazione. Oneri di urbanizzazione. Siamo in presenza dell' aumento del carico urbanistico e dunque di una ristrutturazione quando le principali opere previste consistono nella demolizione delle pareti interne, nella rimozione di tutti gli impianti esistenti, nella formazione dei sottoservizi e dei nuovi impianti (elettrico, idrico, termico, antincendio, telefonico di ventilazione), nella costruzione dei nuovi muri divisori interni e di un nuovo pavimento, nella realizzazione dei nuovi servizi igienici, e nella sistemazione della copertura e del piazzale. Fermo restando l' obbligo in questo caso di corrispondere per intero il contributo collegato allo smaltimento dei rifiuti , gli oneri di urbanizzazione devono essere calcolati tenendo conto soltanto dell' incremento del carico urbanistico. Gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria devono essere (art. 44, comma 12 della legge regionale Lombardia 12/2005) commisurati all' eventuale maggiore somma determinata in relazione alla nuova destinazione rispetto a quella che sarebbe dovuta per la destinazione precedente. Questa norma mette in evidenza il carattere corrispettivo degli oneri d i urbanizzazione, che compensano le spese di cui l' amministrazione si fa carico per rendere accessibile e pienamente utilizzabile un edificio nuovo o rinnovato. Quando si verifica un cambio di destinazione, la pretesa dell' amministrazione è limitata al costo aggiuntivo delle urbanizzazioni per la nuova destinazione, perché non può essere chiesto due volte il pagamento per gli stessi interventi di sistemazione e adeguamento del contesto urbanistico. Detrazione per spese sostenute mediante finanziamento. In tema di detrazioni è intervenuta più di recente l' Agenzia delle entrate con la circolare del 21 maggio, n. 11. In essa si sostiene che: possono essere portate in detrazione anche le spese sostenute dal contribuente per gli interventi di ristrutturazione edilizia o di riqualificazione energetica degli edifici in caso di pagamento effettuato mediante finanziamento. La società che eroga il finanziamento deve liquidare il fornitore con un bonifico completo dei dati previsti (causale di versamento con gli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del soggetto per cui è effettuato il pagamento, partita Iva del destinatario del bonifico), di cui il contribuente deve conservarne una copia. L' anno di sostenimento della spesa corrisponde a quello in cui è stato emesso il bonifico dalla società finanziaria al fornitore. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI CINZIA DE STEFANIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 83 26 maggio 2014 Pagina 23 Italia Oggi Sette Enti locali L' offerta alternativa delle società di recapito private, arrivate a quota 1.900. Poste, è concorrenza sui servizi Tra i vantaggi tagli ai costi del 10% e nuove tecnologie. Non solo Poste italiane per inviare pacchi e raccomandate. Dopo la liberalizzazione del settore, avviata nel 2011, è possibile risparmiare fino al 10% sul costo della spedizione affidandosi agli operatori privati che, tra i vantaggi, offrono spesso anche servizi aggiuntivi supportati dalle nuove tecnologie. Vediamo una panoramica dei servizi offerti. Il mercato. Con il decreto legislativo n. 58/2011 di attuazione della direttiva 6/2008, il mercato postale italiano è stato liberalizzato, anche se Poste italiane mantiene una quota di maggioranza (circa il 90%), continuando a detenere il monopolio su alcuni prodotti, come l' invio degli atti giudiziari e delle sanzioni stradali. La società è obbligata inoltre a erogare su tutto il territorio nazionale il servizio postale base (universale) fino al 2026. Quest' ultimo include la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione di invii postali fino a 2 kg; la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione di pacchi postali fino a 20 kg; infine, i servizi relativi agli invii raccomandati e agli invii assicurati. Per effetto della liberalizzazione, anche altri operatori possono fornire servizi postali, sia nell' ambito del servizio universale (titolari di licenza individuale), sia al di fuori dello stesso nell' ambito dei cosiddetti servizi a valore aggiunto (titolari di autorizzazione generale). Attualmente risultano in attività circa 1.900 operatori competitor di Poste italiane. Le proposte degli operatori. Il primo operatore postale privato in Italia è Nexive (nato come Tnt Post nel 1998) che conta una struttura con più di 600 filiali e oltre 5.500 addetti. Il business principale della società è la posta, ossia il pickup, lo smistamento, il trasporto e la consegna di lettere e pacchi. Dando uno sguardo all' offerta di Nexive, tra i servizi più innovativi spiccano «Formula Certa», sistema di recapito postale controllato e certificato con tecnologia satellitare (i prezzi variano da 0,52 centesimi di euro per buste fino a 20 grammi a 1,70 euro per peso compreso tra 101 e 250 grammi fino a 4,50 euro per buste con peso da 350 a 2000 grammi). Mentre per i pacchi, la società offre Sistema Completo, servizio di recapito pacchi B2C che consente di scegliere tra cinque taglie nell' opzione per «volume» o «peso», con consegna su appuntamento fino alle ore 19. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 84 26 maggio 2014 Pagina 23 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali Un altro operatore attivo sul mercato è Mail Express. La società conta attualmente 260 agenzie affiliate su tutto il territorio nazionale e i servizi offerti riguardano posta raccomandata, prioritaria, massiva, consegna pacchi, servizio di tracking e tracing che consente di verificare in ogni momento il percorso della raccomandata/garantita e il relativo esito di consegna. Per la posta semplice (non raccomandata) la società offre «Mailcerta», servizio di recapito che si avvale della tecnologia satellitare Gps grazie al quale, al momento della consegna, il portalettere legge con il palmare il codice scritto sulla busta certificando così la data e l' ora della consegna. Le tariffe oscillano da 0,99 centesimi per buste con peso fino a 20 grammi a 7,19 euro per peso compreso tra 1001 e 2000 grammi. Un altro operatore, nato nel 2007, è CityPoste che offre servizi come posta semplice, raccomandata semplice e a/r, servizio di pick up che prevede il ritiro dell' intera corrispondenza in ufficio, in orari e giorni concordabili, posta massiva. I prezzi per le raccomandate con ricevuta di ritorno (inclusi di Iva e relativi al mercato retail) oscillano dai 4,11 euro per buste fino a 20 grammi a 9,48 euro per peso tra 1001 e 2000 grammi. Tra gli altri operatori è presente anche Sailpost, nato a Pisa nel 2000, che conta oltre 120 uffici operativi. Tra i servizi offerti dalla società per privati, professionisti, imprese e p.a. spiccano posta assicurata, raccomandata, raccomandata prioritaria, ritiro posta e invio pacchi. QuiPoste, nata nel 2011, è una rete di uffici postali in franchising specializzata in servizi postali. Le tariffe per le raccomandate a/r spaziano da 3,40 euro fino a 20 grammi a 9,20 euro fino a 2000 grammi. Mentre per le raccomandate semplici si parte da 2,80 euro per buste fino a 20 grammi fino a 8,60 euro per pesi fino a 2000 grammi. Infine, Fulmine Group è un' azienda privata che riunisce 250 operatori postali, presente in 20 regioni, nelle quali dispone di circa 1.800 portalettere. Tra i prodotti, la società offre servizi di raccomandata standard, plus (in cui vengono certificati data, ora e luogo del recapito con la possibilità di visionare online la cartolina firmata), raccomandata assicurata standard, raccomandata assicurata plus (con certificazione legale dell' avvenuta consegna e controllo online di ogni fase della spedizione). Inoltre, la società propone Posta Click, con cui basta fornire a Fulmine Group il file da inviare, l' elenco dei destinatari e scegliere tra lettere ordinarie o raccomandate. La società si occuperà poi di stampare, piegare, imbustare, tracciare e recapitare. Occhio alle truffe. Le poste private offrono in genere anche la possibilità di pagare i bollettini presso le loro sedi. Nel momento in cui si sceglie di affidarsi a un operatore privato occorre però fare attenzione a non incorrere in truffe e raggiri. Si sono infatti verificati dei casi in cui i cittadini si sono ritrovati a pagare due volte la stessa fattura perché all' ente destinatario non era arrivata alcuna somma di denaro o altri in cui gli utenti si sono visti sospendere la fornitura di gas o la linea telefonica. Le poste private trattenevano infatti sui propri conti correnti i soldi. In caso si fosse incappati in una di queste truffe Altroconsumo suggerisce che la prima cosa da fare è chiedere alla società fornitrice la riattivazione dei servizi sospesi o distaccati, la rateizzazione delle bollette e la non applicazione degli interessi di mora. In seguito è possibile costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili della truffa per chiedere così anche un risarcimento dei danni subiti. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI SIBILLA DI PALMA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 85 26 maggio 2014 Pagina 41 Italia Oggi Sette Enti locali La strada del volontariato tra quelle individuate per dare una chance occupazionale. Dalla solidarietà all' impiego Competenze ed esperienza attraverso il servizio civile. Difendere la patria (non con le armi, bensì brandendo la spada della solidarietà), investendo 12 mesi di vita, nella fascia 1828 anni: è il servizio civile, carta che, al momento, stanno «giocando» 14 mila 152 persone. E che diventa maggiormente appetibile grazie all' avvio, il 1° maggio scorso, del piano Garanzia giovani (www. garanziagiovani.it) orientato a favorire l' accesso delle nuove generazioni al mondo del lavoro e ad arricchirne il bagaglio di competenze ed esperienze, comprendendo nella «rosa» delle misure anche questo «petalo». A disciplinare tale possibilità di impegno che va a vantaggio (in varie forme) del bene comune fu la legge 64/2001 che, istituendo lo strumento, stabilì le aree in cui era possibile mettersi alla prova volontariamente, ovvero assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, nonché azioni all' estero; supportati da una «pur minima autonomia economica», gli aderenti hanno la soddisfazione di apprendere qualche abilità, contribuendo allo sviluppo sociale del nostro paese. A tirare le fila dell' iniziativa è il dipartimento della Gioventù della presidenza del consiglio dei ministri che, avvalendosi della collaborazione degli enti accreditati per far svolgere le «missioni» (a oggi se ne contano 3 mila 293 fra amministrazioni pubbliche, associazioni non governative e organizzazioni non profit), rende noti via web all' indirizzo www.serviziocivile.gov. it i bandi di selezione per i ragazzi. I soggetti che intendono avviare programmi devono essere iscritti in appositi albi, nazionali e regionali, per presentare le proprie proposte all' ufficio centrale, dovendo, soprattutto, «dimostrare di possedere requisiti strutturali e gestionali, e avere adeguate competenze e risorse» ad hoc. E non è tutto, visto che s' impone di sottoscrivere una carta etica, «per ribadire che l' intero sistema partecipa della stessa cultura del servizio civile nazionale, senza interpretazioni particolari, riduttive o devianti»: fra i punti salienti del codice che viene fatto firmare, c' è anche che quanto offerto agli under28 debba presupporre come metodo di lavoro «l' imparare facendo», stando, perciò, «al fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 86 26 maggio 2014 Pagina 41 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali Nel corso di un decennio, dal 2001 al 2011, sono stati complessivamente finanziati 25 mila 839 progetti e, si legge sul portale ufficiale, l' anno di maggior splendore fu il 2006 (si giunse a quota 4 mila 100), e il grafico mostra come la crisi economica, che ha bruciato preziose risorse in qualunque ambito, abbia inciso anche su tali operazioni, poiché dal 2008 in avanti le cifre si sono attestate al massimo su 2 mila 200 esperienze; nel periodo esaminato, poi, nella maggioranza dei casi il servizio civile ha interessato il Sud della penisola insieme alle due isole maggiori (45,63%), nel 30,71% il Settentrione e nel restante 23,66% le regioni centrali. A guidare la classifica dei comparti c' è l' assistenza a tutto tondo (59,6%), in subordine, ma con un certo distacco, si attestano i piani di educazione e promozione culturale (24,94%), a seguire quelli inerenti il patrimonio artistico e culturale (8,79%), mentre conquistano percentuali più ridotte il servizio civile all' estero, l' ambiente e la protezione civile. Quanto ai volontari, sempre fino al 2011 il numero dei posti è stato pari a 319 mila 340 unità, ma la quota delle persone effettivamente avviate è stata di 277 mila 820. Se, però, da un lato il governo, che ha in mente un restyling, dichiara di sostenere il programma, dall' altro arriva una cattiva notizia: dal 1° giugno non sarà più attivo il servizio di call center per fornire informazioni sul servizio civile (848 800715), «sostituito» dall' Ufficio rapporti con il pubblico «con proprie risorse interne». È l' effetto, recita una circolare, della spending review. E, si spera, non incida (troppo) negativamente sullo strumento. PAGINA A CURA DI SIMONA D' ALESSIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 87 26 maggio 2014 Pagina 51 Italia Oggi Sette Enti locali Dividendi Sepa Impairment test Sharpe Ratio Portage Couvert Offerta pubblica di acquisto Iscrizione delle Sms Maggiorazione coop. sociali Convenienza all' iscrizione La storia delle Bcc I controlli sulle Bcc Informazioni sui confidi Iuc Calcolo ... Sono uno studente che si sta accostando e appassionando al mercato azionario. Vorrei avere, se possibile, i dividendi staccati lo scorso anno dalle seguenti società quotate: Banco Popolare, Banca Pop Emilia Romagna, Banca Popolare Milano, Finmeccanica, Generali, Gtech, Luxottica, Mediaset e infine Unicredit. F.L. Come titolare di un conto corrente ho ricevuto una lettera che mi informa della nascita del Sepa. Mi spiegate semplicemente di cosa si tratta? A.D. Leggo sovente la vostra rubrica, che ha il pregio di chiarire in modo accessibile molti concetti finanziari che ormai sono entrati anche nelle cronache dei giornali generalisti. Oggi vi scrivo per chiedervi: cos' è l' impairment test? S.L. Mi sto accostando ai fondi comuni di investimento e vorrei sapere come utilizzare l' indice di Sharpe che trovo pubblicato talora sui giornali. C.M. Ho trovato una terminologia finanziaria che non conosco: portage couvert. L' ho trovata in riferimento a operazioni fatte con valute e obbligazioni. Potete, in termini chiari e concisi, spiegarmi di cosa si tratta? S.O. Mi sto occupando di un deposito titoli di un mio parente e vi sono anche le azioni della società Acque Potabili, relativamente alle quali ho letto che è in corso un' operazione straordinaria. Potete spiegarmi in maniera chiara di cosa si tratta? L.L.T. Quali le scadenze entro le quali le Società di mutuo soccorso erano tenute a iscriversi fra le imprese sociali? F.F. Per la precisione: alle cooperative sociali si applica la riduzione del 50%, rispetto agli altri soggetti, sui diritti di segreteria circa i depositi camerali. Ora, sempre per tutti gli altri soggetti economici, viene applicata la maggiorazione di 2,70. La stessa però compete, nella misura intera, anche alle cooperative sociali. Ma, in base alle note sui diritti di segreteria del registro delle imprese (voci n.1 e n.2) non bisognerebbe utilizzare lo stesso principio di riduzione di cui alla maggiorazione, anche se di importo risibile ed è quindi solo una curiosità? In base a quale ragionamento? I.S. Ho chiesto un prestito, in quanto cliente e imprenditore, alla mia banca. Mi è stato risposto che, per agevolare e sveltire la pratica sarebbe opportuno che aderissi a un confidi. Non pratico dell' argomento, gradirei conoscere se dall' operazione non ne derivi una convenienza della banca. Se, effettivamente, poi posso accedere più facilmente al prestito. Qual è la struttura di un confidi? J.M. Ogni tanto si leggono e sentono in Tv (per politici e manager coinvolti) varie notizie a volte negative ma anche contrastanti sulle Banche di credito cooperativo. Visto che sono correntista di una di queste banche, la Banca, mi piacerebbe sapere qualche notizia sulla nascita di questi istituti bancari e se è possibile qualche informazione circa la loro solidità economica. F.R. A volte, anche su questo quotidiano, si parla decisamente bene delle banche di credito cooperativo. Ma, altre volte, le notizie, anche su questo quotidiano, non sono sempre rassicuranti. In quanto abbonato mi ricordo di avere letto, qualche mese fa, di un intervento della Banca d' Italia, per un certo numero di tali banche messe sotto controllo. Potrei sapere il parere del vostro esperto sull' argomento? D.D. Al corrente del fatto che i confidi possono assumere formulazioni diverse, è possibile stilare una graduatoria fra di loro in modo da determinare quali sono i più affidabili? L.B. Gradirei avere notizie sulla cosiddetta Iuc. A.L. Avvicinandosi il periodo del pagamento dell' Imu, vorrei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 88 26 maggio 2014 Pagina 51 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali delucidazioni sulle modalità di calcolo di detta imposta. U.B. Vi chiedo: 1) quali sono i lavori che danno diritto al bonus Irpef perché finalizzati alla prevenzione di atti illeciti? 2) il bonus spetta anche per la sostituzione dei pavimenti? D.R. Spetta a un' impresa il diritto al rimborso dell' Iva anche nel caso di costruzione di un fabbricato strumentale su suolo di proprietà di soggetto diverso, oggetto di affitto o di comodato? D.L. Vorrei sapere se posso avvalermi delle agevolazioni per l' acquisto della prima casa anche se l' immobile da acquistare è in corso di costruzione e, pertanto, sarà da me terminato solo dopo l' acquisto. A.C. Prima di rilasciare un immobile commerciale a seguito di disdetta il conduttore ha diritto di pretendere che il locatore gli abbia pagato l' indennità per la perdita di avviamento? Inoltre, è corretto che quest' ultima non sia assoggettata a Iva? I.M. Leggo talvolta di fatture elettroniche e fatture create in formato elettronico come se fossero due cose diverse. Se c' è, in cosa consiste la differenza? N.S. Ci siamo accorti di aver considerato imponibile un' operazione che invece era esente. Ci è stato detto che non possiamo recuperare l' Iva sull' acquisto. È vero? P.S. A seguito di disdetta del contratto di locazione riferito alla fine del primo sessennio quali sono gli adempimenti che deve porre in essere il conduttore, in attesa dell' indennità per la perdita dell' avviamento commerciale, al fine di non essere tenuto a continuare a pagare il canone e il risarcimento per tardivo rilascio previsto dallo stesso contratto di locazione? Z.O. Un agente di commercio può essere autorizzato alla prosecuzione volontaria? Nel caso positivo può far rientrare anche i periodi in cui percepiva l' invalidità? P.Q. Una società ha stipulato una convenzione con un ristorante affinché il proprio personale pranzi lì ogni giorno, nella pausa lavorativa. Il costo del pranzo è a carico dell' impresa datrice di lavoro. Questo costo è deducibile dal reddito della società medesima sia ai fini Ires che Irap? M.R. Una Srl, in sede di dichiarazione, porta tra le variazioni in aumento il compenso dell' amministratore non corrisposto nell' esercizio di riferimento. Nelle suddette variazioni deve anche comprendere i contributi della gestione separata Inps (due terzi del 27,72%) a carico della società? D.O. Una Srl unipersonale conferisce i beni in un trust. Il socio unico era iscritto alla gestione commercianti come socio di Srl con attività prevalente. Visto che il reddito d' impresa verrà dichiarato dal trust, ai fini previdenziali, il socio della Srl deve continuare a versare i contributi, oppure deve cancellarsi dalla gestione commercianti? R.F. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 89 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web La Bassa Romagna online: 75,49 per cento Troppo, sempre troppi, i lughesi che non hanno votato! Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 90 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Sarà Verlicchi o Coppola a sfidare Ranalli Lo scrutino inizia alle 14. Coppola avrà più o meno del 15 per cento che il M5S ha avuto alle Europee? Se più o meno confermerà questo dato basterà per battere Verlicchi? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 91 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Scorretto! icevo, pubblico, commento "Come al solito articolo di parte ma in questo caso fuori tempo massimo e scorretto.direttore direttore" "E il primo articolo? ma forse non lo hai letto.direttore direttore" Dalla Rai, prima del TG delle 20: Vero o falso? Impossibile riprendere tutto l'articolo, magari sperando di non "sbagliare" a giudizio dei due anonimi, riprendo alcuni dei punti, a mio giudizio, quelli "critici"!?. ...in questa nuova, completamente nuova rispetto alle altre sette precedenti, campagna elettorale; mai in passato così incerta nel suo esito come questa di ora. vero o falso? partendo ovviamente dal parlare delle Primarie del PD che appunto vanno fatte prima del voto e che quindi andavano fatte nell'autunno scorso, del PD (ovvio trattandosi di Primarie), del mio partito quindi vero o falso? Dicevo che avevamo il diritto che il successore di Cortesi fosse il lughese più bravo, il più bravo di tutti, il più bravo possibile: il "Primo" Cittadino, appunto Il modo di farlo c'era. Il bando pubblico con la data di scadenza entro la quale chiunque avrebbe potuto presentarsi e soprattutto l'impegno del primo partito lughese a ricercare, proporre, sollecitare, la disponibilità di tanti. vero o falso? Del resto niente di speciale ma esattamente ciò che da anni nel PD si sta facendo ovunque, ciò che si è fatto a Massa, a Conselice, a Castelbolognese, a Cervia, solo per stare vicino a noi. vero o falso? Esattamente ciò che si fece cinque anni fa a Lugo. vero o falso? Ma allora i dirigenti del Pd sapevano di non correre il rischio di essere disturbati perchè la ricandidatura di Cortesi scoraggiò, e giustamente, tutti coloro che avrebbero potuto farci un pensiero, mentre invece questa volta a "farci un pensiero" sarebbero stati tanti vero o falso? (compreso il sottoscritto, sorrido...?) vero o falso? Non potremo scegliere quindi il miglior lughese visto che è mancata la prima selezione, la semifinale, quella che avrebbe messo in campo tutti, tra cui saremmo stati tutti a scegliere i finalisti. vero o falso? In qualche modo tantissimi lughesi di "buona volontà", hanno colmato questo vuoto di partecipazione popolare creato dai partiti, autoorganizzandosi in tante liste civiche. Compresi ovviamente i tanti che anche al richiamo delle primarie, che pure era "obbligatorio" fare, avrebbero risposto no grazie. vero o falso? sperando anche che nessuno di loro si ritenga il migliore dei trentamila lughesi, cosa che invece avrebbe potuto dire se fosse stato il vincitore delle Primarie. vero o falso? Buona scelta e da lughesi speriamo che almeno di questi otto vinca il migliore. vero o falso? Se i due commentatori mi avessero scritto per chi dovevo invitare a votare e l'avessi fatto, incassavo due articoli di bravo direttore... Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 92 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Un avvocato per tutelare l'immagine dell'Ausl L'Azienda Usl quale parte danneggiata, nel procedimento penale in corso nei confronti di una propria dipendente, infermiera all'ospedale di Lugo, comunica di avere formalmente conferito incarico al proprio legale al fine di tutelare l' immagine dell'azienda e dei suoi dipendenti, in un'ottica di massima collaborazione con l'Autorità Giudiziaria. Ufficio Stampa Ravenna Manuela Dradi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 93 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Penso Positivo La Polizia locale è intervenuta dove una tartaruga era intenta ad attraversare la strada. Con prontezza di spirito gli Agenti della volante proteggevano con la vettura di servizio l'animale per evitarne l'investimento da parte di auto. La tartaruga è stata affidata al Centro Recupero Avifauna, struttura idonea per tale specie. Alla visita specialistica dei veterinari è risultata è in buone condizioni di salute, di circa 50 anni di razza greca e priva di chip di identificazione. Il comunicato ci è arrivato con questo "spiritoso" commento: "Non abbiamo altro da mandare". E anche questo dato, che la polizia non abbia altro da mandare non rientra forse a pieno titolo in "Penso Positivo"? Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 94 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Bilancio "lacrime e sangue" della Provincia La situazione delle province è molto seria e il governo centrale non concorre certamente a favorire questo momento di transizione. Viceversa, lo Stato e la Regione, continuano a produrre tagli inimmaginabili senza, peraltro, diminuire le funzioni delegate all'ente. La Provincia di Ravenna continuerà questa lunga agonia sino a primavera 2016, nel buio più assoluto e, ancor più grave, nella totale rassegnazione dei suoi vertici politici. Frattanto per le scuole si limiterà al minimo la manutenzione ordinaria, le norme antisismiche per gli edifici saranno disattese (come se l'esempio del terremoto emiliano di appena un anno fa fosse già dimenticato), le strade saranno rappezzate come si può e l'aumento dei livelli di sicurezza degli assi stradali è già sensibilmente compromesso. Le risorse per le cooperative di garanzia finalizzate a sostenere le piccole e medie imprese sono state cancellate, per cui, con una parola sola, l'ente sarà costretto alla semplice ordinaria amministrazione. In altre parole, il presidente e la giunta sono ben consapevoli di non dovere abbandonare la barca, anche se all'orizzonte non vi sono previsioni e progetti di alcun tipo, giacché la legge Delrio non ha poi avuto, nel concreto, sviluppi ulteriori. In una situazione di questa natura sarebbe più onorevole riconsegnare le chiavi e porsi nelle stesse condizioni delle altre province emiliano romagnole, avendo il coraggio e l'onestà intellettuale di rinunciare ai compensi da parte dei componenti della giunta o, in ogni modo, riducendoli al minimo. Quest'operazione consentirebbe di liberare risorse per altri interventi di spesa prioritari, tenuto conto, oltretutto, della sensibile diminuzione di impegni e di lavoro in capo al presidente e alla sua giunta: dato inconfutabile sotto gli occhi di tutti. Peraltro, nessuno impedisce di continuare a dirigere l'ente riducendo o eliminando i compensi dell'esecutivo politico della Provincia proprio in virtù dell'autonoma determinazione, ma si capisce come risulti difficile abbandonare la poltrona. Specie da parte di chi ha raccolto le firme per abolire le province (Italia dei Valori) e dello stesso Partito Democratico principale attore della loro abolizione. Gianfranco Spadoni consigliere provinciale Udc Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 95 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Nordic Walking del Circolo Guido Negri di Lugo l Circolo Guido Neri di Lugo, in collaborazione con NORDIC WALKING Bassa Romagna organizzano per lunedì 2 giugno, Festa della Repubblica una gita all'ECOMUSEO delle ERBE PALUSTRI Villanova di Bagnacavallo. PROGRAMMA ore 8.30 partenza dal Circolo in bicicletta ore 9.00 partenza da Traversara a piedi ore 10.30 circa visita guidata al museo a seguire pranzo a buffet (girelle, mini crescioni, piadina, verdure gratinate, dolce, acqua, vino e caffè) POSSIBILITA' di LABORATORIO PER BAMBINI ( 2) Pranzo + visita guidata 18 Prenotazioni entro il 29 maggio presso il bar del Circolo, oppure al 348 0086345. Vito: [email protected] CIRCOLO ANSPI "GUIDO NEGRI" VIA AMENDOLA, 33 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 96 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Ultima serata del Palio di Alberico Si conclude questa sera lunedì 26 maggio il Palio di Alberico giunto alla ventunesima edizione. E' stata una grande ripartenza, nato all'insegna delle corse dei cavalli e proseguito, fino allo scorso anno, con il tiro alla fune. Ci sono associazioni nuove che collaborano con noi e nuove leve nell'organizzazione spiegano gli organizzatori , ci serviva nuova linfa per guardare al futuro. Meritevole di una visita è sicuramente la mostra La butéga dal biciclèt, allestita nella sala comunale dai ragazzi della Polivalente BTeam e aperta per tutta la durata del Palio: uomini, tecnica e passione in un secolo di Romagna a due ruote. Un percorso storico tra bici, foto e ricordi dagli anni Venti del secolo scorso ad oggi. Il centro è animato come sempre da mercatini, artigiani, cantastorie, giocolieri, piccoli spettacoli di musica e tanto altro, mentre l'ottima e diversificata gastronomia che da sempre contraddistingue il Palio barbianese continua a soddisfare tutti i palati; novità assoluta, uno stand con carni e tagli argentini. Questa sera musica con l'orchestra di Marco Gavioli. Presente all'appello anche lo stand del Buaza Club, con aperitivi, happy/after hour, al parco Bartolotti tutte le sere a partire dalle 19.30: qui, alle 22.30, la chiusura è affidata al rock dei The Doormen, band locale reduce da un minitour in Inghilterra. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 97 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Le Rogazioni della Madonna del Molino Il più antico dei momenti unitari di tutta la comunità cattolica lughese, quello delle erogazioni di maggio. Erogazioni che quest'anno presentano parecchie novità: nuovi percorsi e soprattutto un giorno di permanenza in più. Non ci sarà più la lunghissima processione del ritorno al santuario quando non era certo favorita la meditazione e la preghiera. Mercoledì 28 maggio processione terminerà nella chiesa dei Cappuccini dove rimarrà sino a giovedì, alle ore 20,45 quando partirà la processione per il ritorno. Intanto un'altra novità riguarda il gruppo dei portatori. E'stato avviato un cammino di preparazione spirituale per ridare vita la vecchia Confraternita della Madonna del Molino che come informa don Francesco Corradossi, Parroco del Santuario, è esistita fino anni sessanta. "Il rischio precisa Paolo Facchini era quello di vivere il trasporto dell'immagine come un semplice compito fisico, mentre occorre valorizzare ciò che significa trasportare l'immagine della Madonna con l'approfondimento della parola e la preghiera tra di noi, per dare continuità, anche se in chiave moderna, a un percorso che esisteva in passato e fare sì che anche questo ruolo diventi espressione della nostra fede". Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 98 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Si prepara la Festa del Ghetto Con la distribuzione di garganelli alla zingara, di ciambella e di vino, la festa, particolarmente radicata nella tradizione del Rione Ghetto, si terrà lunedì 9 giugno. Alle ore 20,45 è in programma la musica dell'orchestra Roberta Cappelletti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 99 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web Si salva anche così Riparte per la diciannovesima volta il Premio Letterario Antica Pieve, che si propone di salvaguardare la lingua dialettale, patrimonio culturale da valorizzare, custodire e diffondere. Per partecipare occorre spedire in tre copie una poesia in vernacolo con traduzione italiana entro il 31 luglio al seguente indirizzo: Comitato Culrurale Pieveacquedotto, via Ravegnana 548, 47122. Per ulteriori informazioni telefonare allo 0543 799016, dalle 19 alle 20. Particolare molto significativo, in un panorama di concorsi che chiedono soldi come tassa di lettura (all'incirca sui 20 euro) e l'impegno ad acquistare libri: la partecipazione è completamente gratuita. L'ultima edizione è stata presentata da Sgabanaza, ogni poesia vincitrice o segnalata era illustrata da una foto, che è stata donata al relativo autore, la manifestazione si è conclusa con un ricco e romagnolissimo buffet. Sono in palio medaglie d'oro e d'argento per gli adulti e per gli alunni delle scuola primarie e secondarie buoni acquisto. Un ottimo modo per salvare la nostra lingua locale. Lucia Baldini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 100 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web L'affluenza per le europee arriva al 70,31% in provincia, meno 5% rispetto a 5 anni fa l voto delle europee è stato trascinato in gran parte dal voto amministrativo. Non a caso l'affluenza più bassa si è registrata nei 4 comuni in cui non si votava per i Sindaci (Ravenna, Faenza, Riolo e Bagnara). Nelle elezioni comunali (14 i Comuni che eleggevano i Sindaci) complessivamente si è passati dal 78,93% di votanti del 2009 al 74,00% del 2014, con un calo appena inferiore al 5%. L'affluenza più alta si è registrata ad Alfonsine con il 76,07%, quella più bassa a Castel Bolognese con il 71,88%. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 101 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Alle 19 l'affluenza in tutta la provincia era al 55%; si vota ancora fino alle 23 L'affluenza più alta si è registrata nei Comuni in cui si vota anche per le amministrative, cioè per eleggere i Sindaci. A Ravenna per le europee alle 19 ha votato il 47,2% degli aventi diritto. A Faenza il 48,0%. A Lugo il 54,6% ha votato per le europee e il 53,9% per le comunali. A Cervia ha votato il 56,1% per le europee e il 55,2% per le comunali. Infine a Bagnacavallo il 56,5% ha votato per le europee e il 55,9% per le Comunali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 102 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web In provincia di Ravenna alle ore 12 l'affluenza alle Europee oltre il 23% Il 23,7% degli aventi diritto si è recato alle urne in tutta la provincia di Ravenna per le elezioni europee. Lo ha reso noto la Prefettura. Non sono possibili raffronti omogenei con il 2009 perchè oggi si vota solo di domenica, mentre cinque anni fa si votava anche di lunedì. questo il dato dell'affluenza per la provincia di Ravenna relativo alle ore 12. Tendenzialmente gli elettori hanno votato di più dove si svolgono anche le elezioni amministrative. EUROPEE A Ravenna alle 12 per le europee ha votato il 21,9% degli aventi diritto, a Faenza il 21,1%, a Lugo il 24,7%, a Cervia il 26,5%, a Bagnacavallo il 26,8%. Il record per le europee alle 12 era stato raggiunto a Sant'Agata con il 29,7%. COMUNALI Ecco le percentuali dei votanti alle 12. Alfonsine 28,5% Bagnacavallo 26,5% Brisighella 23,1% Casola Valsenio 24,8% Castel Bolognese 25,2% Cervia 26,1% Conselice 27,2% Cotignola 25,9% Fusignano 26,4% Lugo 24,5% Massa Lombarda 28,0% Russi 28,2% Sant'Agata 29,4% Solarolo 24,3% Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 103 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Oggi Lugo al voto per il successore di Cortesi e per il Parlamento Europeo Si vota solo oggi fino alle 23 Se nessuno dei candidati raggiunge la maggioranza al primo turno si andrà al ballottaggio l'8 giugno Lugo è chiamata oggi a votare per il Parlamento Europeo e soprattutto per l'elezione diretta del Sindaco e per il Consiglio comunale. Si vota in un'unica giornata, dalle 7 alle 23 e non si vota più di lunedì. Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. Gli elettori ricevono nel seggio due schede: una di colore AZZURRO per il Comune e una di colore MARRONE per l'Europa. IL VOTO PER IL COMUNE Lugo vota per eleggere il Sindaco che succederà a Raffaele Cortesi. La competizione lughese è la più affollata e una delle più interessanti nel panorama locale. Sono ben 8 i candidati Sindaco in lizza e 14 le liste presentate. COALIZIONE DI CENTROSINISTRA PER DAVIDE RANALLI SINDACO La coalizione che candida Sindaco DAVIDE RANALLI è di centrosinistra. Oltre al sostegno del suo partito, il PD, Ranalli gode dell'appoggio di SEL, dell'Italia dei Valori e della inedita lista Prospettiva 2030, una novità assoluta con la prerogativa di candidare solo giovani e giovanissimi alle elezioni del Consiglio comunale. Quindi accanto al nome di Ranalli compaiono 4 simboli diversi per altrettante liste. COALIZIONE PER SILVANO VERLICCHI SINDACO VERLICCHI viene dai ranghi della sinistra storica lughese, prima nel PCI, poi nei partiti eredi, rispetto ai quali però è finito in rotta di collisione fino a lanciarsi in questa impresa politica autonoma e alternativa, con la formazione Per la Buona Politica e con un impegno riformista e trasversale oltre gli steccati destrasinistra. Tre sono le liste civiche che compongono la sua coalizione: Per la Buona Politica, Lugo Popolare e Lugo Libera. COALIZIONE DI SINISTRA PER SECONDO VALGIMIGLI SINDACO Due, invece, sono i partiti che formano la coalizione a sostegno della candidatura a Sindaco del comunista SECONDO VALGIMIGLI: Rifondazione e Comunisti italiani da una parte e Partito Socialista Italiano dall'altra. MOVIMENTO 5 STELLE PER DOMENICO COPPOLA SINDACO Cinque anni dopo i grillini di Lugo ci riprovano e stavolta con molte più chance, sull'onda del successo politico nazionale dell'anno scorso. DOMENICO COPPOLA è il candidato del Movimento 5 Stelle. Sul candidato Sindaco Coppola dovrebbero convergere i voti anche della lista di Manzoni. LUGO PER NOI PER GIAN RUGGERO MANZONI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 104 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web SINDACO La candidatura dell'intellettuale GIAN RUGGERO MANZONI è complessa: dopo l'annuncio della candidatura, Manzoni ha indirizzato le preferenze raccolte nei suoi confronti verso il candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle, Domenico Coppola, poichè i programmi e gli intenti sono molto simili. Quasi un accordo. Tuttavia, la sua candidatura per il ruolo di Sindaco è ancora in piedi e con essa quella degli altri candidati della sua lista al Consiglio comunale. FORZA ITALIA PER DONATELLA DONATI SINDACO Forza Italia e Fratelli d'Italia mettono in pista DONATELLA DONATI per queste elezioni amministrative. VERDI PER GABRIELE SERANTONI SINDACO I Verdi schierano GABRIELE SERANTONI come candidato al ruolo di Sindaco puntando, dicono, sulla competenza, sulla coerenza e sull'impegno politico. LUGO MI PIACE PER LUCA MARCHIANI SINDACO La lista "Lugo Mi Piace!" è guidata da LUCA MARCHIANI già esponente di Forza Nuova. Lugo è il comune più popoloso della Bassa Romagna ed elegge 24 consiglieri comunali. Per i voti di lista si possono dare fino a due preferenze: se si danno due preferenze di lista bisogna però votare un uomo e una donna, non due uomini o due donne altrimenti la seconda preferenza viene annullata. A Lugo come a Bagnacavallo si vota con il doppio turno: se domenica 25 maggio nessuno dei candidati raggiunge il 51% dei consensi si va al ballottaggio fra i due meglio piazzati, in programma domenica 8 giugno. IL VOTO PER L'EUROPA La scheda per il voto delle europee è di colore marrone. I simboli sulla lista sono 12: Movimento 5 Stelle Partito Democratico PSE Forza Italia SVP NCD UDC Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale Scelta Europea Italia dei Valori Io cambio Verdi Green Italia L'Altra Europa con Tsipras Lega Nord Nelle elezioni europee si possono dare fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze si possono votare solo uomini o donne, ma se si danno tre preferenze occorre per forza votare due uomini e una donna oppure due donne e un uomo (altrimenti la terza preferenza viene annullata). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 105 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Bagnacavallo vota oggi per eleggere il successore di Laura Rossi e per l'Europa Oggi a Bagnacavallo si vota per il Parlamento Europeo e soprattutto per l'elezione diretta del Sindaco e per il Consiglio comunale. Si vota in un'unica giornata, dalle 7 alle 23 e non si vota più di lunedì. Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. Gli elettori ricevono nel seggio due schede: una di colore AZZURRO per il Comune e una di colore MARRONE per l'Europa. NEL 2009 LE COSE ANDARONO COSI' Cinque anni fa al via per l'elezione a Sindaco si presentarono sempre 4 candidati alcuni dei quali presenti anche oggi e alla fine la spuntò Laura Rossi (PD) della coalizione di centrosinistra che ottenne un sonante 61,1% dei consensi (6.647 voti) ed ottenne la riconferma alla guida del Comune. Anche 5 anni fa erano 4 le Liste che appoggiavano la Rossi come oggi la Proni: il PD ottenne il 47,9% e 11 seggi, Rifondazione e Comunisti italiani ottennero il 4,9% e 1 seggio, SEL il 4,3% e un seggio, IDV 4,1% e nessun seggio. Samantha Gardin con la lista di PDL e Lega Nord nel 2009 ottenne il 20,3% (2.146 voti) e 3 seggi, seguita da Piergiorgio Costa con l'11,1% (1.173 voti) e 1 seggio e infine Angelo Ravagli (7,5%, 793 voti e nessun seggio). CHI SARA' QUESTA VOLTA IL SUCCESSORE DI LAURA ROSSI? Bagnacavallo vede sfidarsi sulla SCHEDA AZZURRA delle comunali 4 candidati Sindaco e 7 liste. ELEONORA PRONI del PD è il candidato Sindaco della coalizione di centrosinistra, favorita nella corsa alla successione a Laura Rossi; la sua candidatura è appoggiata da quattro liste, Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione e Comunisti Italiani, Italia dei Valori; SAMANTHA GARDIN guida la coalizione di centrodestra formata da un'unica lista che vede insieme Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia; PIERGIORGIO COSTA è il candidato di Bagnacavallo insieme una lista civica trasversale critica con l'attuale amministrazione cittadina e che di fatto gode anche dell'appoggio dei grillini locali; ANGELO RAVAGLI è il candidato della lista civica Uniti per Bagnacavallo. A Bagnacavallo si vota con il doppio turno: se nel voto di oggi nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta, i due candidati meglio piazzati vanno al ballottaggio dell'8 giugno. Oltre al Sindaco i cittadini di Bagnacavallo possono dare fino a due preferenze per i candidati di una lista al Consiglio comunale ma in questo caso bisogna rispettare la differenza di genere: un candidato uomo e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 106 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web una candidata donna (se si danno preferenze dello stesso genere la seconda viene annullata). IL VOTO PER L'EUROPA Sulla SCHEDA MARRONE per le elezioni europee l'elettore si troverà 12 liste e simboli. Per votare occorre fare la croce sul simbolo prescelto. Ecco i partiti in lizza: MOVIMENTO 5 STELLE PARTITO DEMOCRATICO PSE FORZA ITALIA SVP NUOVO CENTRO DESTRA UDC FRATELLI D'ITALIA ALLEANZA NAZIONALE SCELTA EUROPEA CON GUY VERHOFSTADT ITALIA DEI VALORI IO CAMBIO VERDI GREEN ITALIA L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS LEGA NORD Per le elezioni europee si possono esprimere fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze nessun problema di genere. Se invece si danno le tre preferenze bisogna rispettare la differenza di genere e votare due donne e un uomo oppure due uomini e una donna. Se si votano tre uomini o tre donne la terza preferenza viene annullata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 107 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Conselice al voto per eleggere il nuovo Sindaco e per il Parlamento Europeo Si vota solo nella giornata di oggi fino alle 23 Nel seggio ogni conselicese ha due schede Conselice elegge oggi il Sindaco che subentrerà a Maurizio Filipucci e 12 consiglieri comunali, votando con il sistema maggioritario con turno unico: vincono la lista e il candidato che prendono più voti. E qui si vota per l'Europa, come in tutta Italia. Le urne sono aperte in un'unica giornata, oggi dalle 7 alle 23 (non si vota più di lunedì). Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. Gli elettori ricevono due schede: una di colore AZZURRO per il Comune e una di colore MARRONE per l'Europa. NEL 2009 VINSE FILIPUCCI Nel 2009 Maurizio Filipucci del PD fu riconfermato alla guida del Comune con il 54,8% dei voti (3.094) e 11 seggi. Flavio Fuzzi alla guida di una lista di centrodestra invece ottenne il 24,3% dei consensi (1.374 voti) e 3 seggi. Ivano Lanconelli dell'Italia dei Valori ottenne il 7,9% (445 voti) e 1 seggio, Tiziano Bordoni di Rifondazione il 7,8% (442 voti) e 1 seggio. Infine Luciano Lama con una lista civica ambientalista ottenne il 5,2% dei consensi ma nessun seggio. Bordoni e Fuzzi sono in lizza anche questa volta. OGGI SI VOTA IL SUCCESSORE: 4 IN LIZZA I candidati Sindaco per il comune di Conselice sono 4: PAOLA PULA del PD guida una lista di centrosinistra per Cambiamo, davvero! Paola Pula Sindaco TIZIANO BORDONI è il candidato della lista di Rifondazione e Comunisti Italiani EVELINA MINGUZZI è la candidata della lista dell'Italia dei Valori FLAVIO FUZZI che 5 anni fa guidava una lista di centrodestra questa volta si presenta con la lista civica Ripuliamo Conselice. Oltre che per il Sindaco a Conselice si eleggono 12 consiglieri comunali e gli elettori possono esprimere fino a due preferenze, ma in questo caso bisogna rispettare la differenza di genere: un candidato uomo e una candidata donna (se si danno preferenze dello stesso genere la seconda viene annullata). IL VOTO PER L'EUROPA Sulla SCHEDA MARRONE per le elezioni europee l'elettore si troverà 12 liste e simboli. Per votare occorre fare la croce sul simbolo prescelto. Ecco i partiti in lizza: MOVIMENTO 5 STELLE PARTITO DEMOCRATICO PSE FORZA ITALIA SVP NUOVO CENTRO DESTRA UDC FRATELLI D'ITALIA ALLEANZA NAZIONALE SCELTA EUROPEA CON GUY VERHOFSTADT ITALIA DEI VALORI IO CAMBIO VERDI GREEN ITALIA L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS LEGA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 108 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web NORD Per le elezioni europee si possono esprimere fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze nessun problema di genere. Se invece si danno le tre preferenze bisogna rispettare la differenza di genere e votare due donne e un uomo oppure due uomini e una donna. Se si votano tre uomini o tre donne la terza preferenza viene annullata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 109 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Alfonsine vota fino alle 23 di questa sera per eleggere il successore di Venturi e per l'Europa Si vota solo oggi Nel seggio l'elettore riceve due schede Alfonsine, con una popolazione censita di 12.245 abitanti, elegge oggi il Sindaco e 16 consiglieri comunali, votando con il sistema maggioritario con turno unico: vincono la lista e il candidato che prendono più voti. Inoltre, gli elettori di Alfonsine votano per l'Europa come tutta Italia. Si vota in un'unica giornata, oggi dalle 7 alle 23 (non si vota più di lunedì). Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. COSA ACCADDE PER LE COMUNALI 2009 Nel 2009 l'attuale sindaco Venturi vinse le elezioni per il suo primo mandato con il 62,5% dei consensi e conquistando 13 seggi alla sua maggioranza. Fu seguito da Stefano Gaudenzi con il 16,1% e 3 seggi, Laura Beltrami con il 13,5% e 3 seggi mentre la lista di Federico Pattuelli con il 7,9% prese 1 seggio. Da notare che tre dei candidati del 2009 sono di nuovo ai nastri di partenza 5 anni dopo: Venturi, Gaudenzi e Beltrami. CINQUE LISTE E CANDIDATI SINDACI IN LIZZA OGGI Sulla SCHEDA AZZURRA per il Comune, ad Alfonsine sono cinque i candidati in lizza per la carica di Sindaco: MAURO VENTURI del PD, sindaco uscente, è candidato di Uniti per Alfonsine una lista di centrosinistra a guida PD LAURA BELTRAMI è candidata della lista Per Alfonsine, una lista di ispirazione laica e repubblicana DONATELLA ANTONELLINI si presenta per Bellalfonsine, una lista civica di sinistra critica verso l'egemonia e l'amministrazione gestita del PD STEFANO GAUDENZI guida la lista civica Alfonsine Futura STEFANO GEMIGNANI invece è candidato del Movimento 5 Stelle. Oltre a votare per il Sindaco, per il Consiglio comunale di Alfonsine l'elettore ha la possibilità di esprimere due preferenze. Ma attenzione! La preferenza deve avere una differenza di genere: non si possono votare due uomini o due donne, il voto dev'essere equamente ripartito fra un candidato uomo e una candidata donna, altrimenti la seconda preferenza viene annullata. IL VOTO PER L'EUROPA Sulla SCHEDA MARRONE per le elezioni europee l'elettore si troverà 12 liste e simboli. Per votare occorre fare la croce sul simbolo prescelto. Ecco i partiti in lizza: MOVIMENTO 5 STELLE PARTITO DEMOCRATICO PSE FORZA ITALIA SVP NUOVO CENTRO DESTRA UDC FRATELLI D'ITALIA ALLEANZA NAZIONALE SCELTA EUROPEA CON GUY VERHOFSTADT ITALIA DEI VALORI IO CAMBIO VERDI GREEN Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 110 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web ITALIA L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS LEGA NORD Per le elezioni europee si possono esprimere fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze nessun problema di genere. Se invece si danno le tre preferenze bisogna rispettare la differenza di genere e votare due donne e un uomo oppure due uomini e una donna. Se si votano tre uomini o tre donne la terza preferenza viene annullata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 111 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Cotignola sceglie l'erede di Pezzi, il suo vice Piovaccari parte favorito Si vota solo oggi fino alle 23 per il Comune e per l'Europa Gli elettori di Cotignola sono chiamati oggi a votare per il Parlamento Europeo e soprattutto per l'elezione diretta del Sindaco e per il Consiglio comunale. Si vota in un'unica giornata, dalle 7 alle 23 di oggi e non si vota più di lunedì. Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. Gli elettori ricevono nel seggio due schede: una di colore AZZURRO per il Comune e una di colore MARRONE per l'Europa. Cotignola, con una popolazione censita di circa 7.384 abitanti, elegge oggi 12 consiglieri comunali e soprattutto il Sindaco che sostituirà Antonio Pezzi, con il sistema maggioritario a turno unico. La vittoria sarà, pertanto, di chi otterrà il maggior numero di voti. Tre le liste e i candidati in lizza questa volta come 5 anni fa. PEZZI VINSE NEL 2009 Le elezioni del 2009 videro la vittoria del sindaco uscente Antonio Pezzi (lista di centrosinistra Insieme per Cotignola) con il 68,3% dei consensi (3.046 voti) e 11 seggi seguito da Dino Facen (Lista civica Libera) con il 21,2% (943 voti) e 4 seggi e dall'altra lista civica di Paolo Brambilla che ottenne il 10,5% dei voti (467) e 1 seggio. TRE IN PISTA OGGI INSIEME PER COTIGNOLA CENTRO SINISTRA Dopo Antonio Pezzi il centrosinistra di Cotignola si affida al suo vice LUCA PIOVACCARI del PD che ora viene candidato Sindaco. Piovaccari guida un'alleanza tradizionale di centrosinistra e naturalmente è il grande favorito di queste elezioni. MOVIMENTO 5 STELLE BEPPE GRILLO.IT Il Movimento 5 Stelle si presenta a Cotignola e candida Sindaco ILARIA RICCI PICCILONI sotto i riflettori nell'ultimo periodo per la sua lotta anti Matrix. LIBERA LISTA COTIGNOLA STEFANO FOSCHINI è il candidato Sindaco della lista civica LiberaLista Cotignola. Foschini è stato consigliere comunale fino al 28 settembre 2013, quando ha presentato le dimissioni da questo ruolo. Sulla SCHEDA AZZURRA per le comunali si possono esprimere anche fino a due preferenze di lista, indicando però un uomo e una donna: se si danno due preferenze, infatti, bisogna rispettare la differenza di genere. IL VOTO PER L'EUROPA La scheda per il voto delle europee è di colore marrone. I simboli sulla lista sono 12: Movimento 5 Stelle Partito Democratico PSE Forza Italia SVP NCD UDC Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale Scelta Europea Italia dei Valori Io cambio Verdi Green Italia L'Altra Europa con Tsipras Lega Nord Nelle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 112 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web elezioni europee si possono dare fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze si possono votare solo uomini o donne, ma se si danno tre preferenze occorre per forza votare due uomini e una donna oppure due donne e un uomo (altrimenti la terza preferenza viene annullata). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 113 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Massa Lombarda sceglie il Sindaco del futuro, ma il favorito è Bassi, l'usato sicuro Si vota solo oggi fino alle 23 per il dopo Linda Errani in Comune e per l'Europa I Massesi vanno alle urne per il Parlamento Europeo e soprattutto per l'elezione diretta del Sindaco che succederà a Linda Errani e per rinnovare i 16 membri del Consiglio comunale. Si vota in un'unica giornata, oggi dalle 7 alle 23 e non si vota più di lunedì. Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. Gli elettori ricevono nel seggio due schede: una di colore AZZURRO per il Comune e una di colore MARRONE per l'Europa. A Massa Lombarda si vota con il sistema maggioritario con turno unico, con la vittoria di chi prende il numero più alto di voti. Le liste presentate in questa occasione sono quattro: il "Centro Sinistra per Massa"; la Lista Civica X Massa; la Lista Civica Vivi Massa Lombarda e la lista "Città Comune a Sinistra". Il favorito della vigilia è Bassi che ha conquistato il PD e la candidatura con le Primarie e si ripresenta ai suoi concittadini per rifare il Sindaco dopo la parentesi dei 10 anni di Linda Errani. Il suo competitore più accreditato appare Alberto Buscaroli. NEL 2009 VINSE LINDA ERRANI Cinque anni fa si presentarono tre liste. Linda Errani del centrosinistra fu riconfermata alla guida della città con 2.706 voti (pari al 45,4% dei consensi) e 11 seggi in Consiglio; dopo di lei si piazzò Arnaldo Sella con la Lista civica per Massa che ottenne 2.192 voti (36,8%) e conquistò 4 seggi; infine Antonella Brini con la lista moderata Lista civica per Massa sicura ottenne 1.059 voti (il 17,8%) e 1 seggio. SONO IN 4 A CONTENDERSI LA SUCCESSIONE Quattro le liste come quattro i pretendenti alla poltrona occupata per 10 anni da Linda Errani. CENTRO SINISTRA MASSA LOMBARDA PER DANIELE BASSI SINDACO DANIELE BASSI è già stato Sindaco di Massa Lombarda per due volte prima dei due mandati di Linda Errani; esponente storico del PD massese, Bassi è il candidato Sindaco della lista "Centro Sinistra per Massa Lombarda", una classica lista di centrosinistra fortemente incentrata sul PD. LISTA CIVICA X MASSA La Lista Civica x Massa è una lista trasversale che va da persone del PD a persone del Nuovo Centro Destra. Il candidato sindaco è ALBERTO BUSCAROLI. LISTA CIVICA VIVI MASSA LOMBARDA "Vivi Massa" è la lista di centrodestra che sostiene come candidato sindaco ANTONELLA BRINI. La candidata ha già concorso per la carica di Sindaco nel 2009 raccogliendo il 17,8% dei consensi. MASSA LOMBARDA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 114 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web CITTA' COMUNE A SINISTRA ALMA RIVOLA è la candidata della lista "Città Comune a Sinistra" che ha un orientamento chiaramente di sinistra e nasce dall'ambiente cattolico più impegnato in campo sociale e politico. Oltre a votare per il Sindaco, l'elettore di Massa Lombarda ha la possibilità di esprimere fino a due preferenze per i consiglieri comunali. Ma attenzione! Se si scelgono due consiglieri, la preferenza deve avere una differenza di genere: non si possono votare due uomini o due donne, il voto dev'essere equamente ripartito fra un candidato uomo e una candidata donna, altrimenti la seconda preferenza viene annullata. IL VOTO PER L'EUROPA La scheda per il voto delle europee è di colore marrone. I simboli sulla lista sono 12: Movimento 5 Stelle Partito Democratico PSE Forza Italia SVP NCD UDC Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale Scelta Europea Italia dei Valori Io cambio Verdi Green Italia L'Altra Europa con Tsipras Lega Nord Nelle elezioni europee si possono dare fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze si possono votare solo uomini o donne, ma se si danno tre preferenze occorre per forza votare due uomini e una donna oppure due donne e un uomo (altrimenti la terza preferenza viene annullata). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 115 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Fusignano sceglie il dopo Bagnari e vota per l'Europa Urne aperte solo oggi, domenica, fino alle 23 Gli elettori Fusignanesi sono chiamati oggi alle urne per il Parlamento Europeo e soprattutto per l'elezione diretta del Sindaco che succederà a Mirco Bagnari e per rinnovare i 12 membri del Consiglio comunale. Si vota in un'unica giornata, oggi dalle 7 alle 23 e non si vota più di lunedì. Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. Gli elettori ricevono nel seggio due schede: una di colore AZZURRO per il Comune e una di colore MARRONE per l'Europa. Qui si vota con il sistema maggioritario con turno unico che decreta la vittoria della lista che otterrà il maggior numero di voti. La sfida si svolge fra quattro candidati e le rispettive liste: la lista civica di centrosinistra "Insieme per Fusignano", la lista civica "Vivi Fusignano", la lista "Prima Fusignano" e infine la lista di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani. NEL 2009 RIVINSE BAGNARI Nel 2009 c'erano solo due liste e due coalizioni: da una parte il centrosinistra unito, dall'altra il centrodestra unito. Questa volta le coalizioni si sono frammentate. Un'altra singolarità è rappresentata dai simboli, ben due liste infatti riportano il segno del fuso. Nel 2009 Mirco Bagnari del centrosinistra vinse le elezioni a mani basse e fu riconfermato alla guida del Comune con il 73,2% dei voti (3.633) e 11 seggi contro la sfidante Anna Rosa Tarroni che invece ottenne il 26,8% (1.330 voti) e 5 seggi. IN LIZZA 4 CANDIDATI PER LA SUCCESSIONE Questa volta, si diceva, sono 4 le liste e i candidati in competizione. INSIEME PER FUSIGNANO NICOLA PASI del PD è il candidato Sindaco che guida "Insieme per Fusignano", una classica lista di centrosinistra, che schiera candidati con estrazioni politiche diverse dal PD al PRI al PSI. VIVI FUSIGNANO GIUSY GAGLIARDI è candidato Sindaco per la lista "Vivi Fusignano" ed è il volto nuovo del centrodestra fusignanese. PRIMA FUSIGNANO "Prima Fusignano" è la lista di ispirazione leghista che ha scelto come candidato Sindaco ANNA ROSA TARRONI già presente 5 anni fa contro Bagnari. RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI La sinistra sinistra a Fusignano si presenta questa volta separata dal PD, con il suo simbolo e candida Sindaco LINO BACCHILEGA. Oltre a votare per il Sindaco, l'elettore di Fusignano ha la possibilità di esprimere fino a due preferenze per i consiglieri comunali. Ma attenzione! Se si scelgono due consiglieri, la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 116 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web preferenza deve avere una differenza di genere: non si possono votare due uomini o due donne, il voto dev'essere equamente ripartito fra un candidato uomo e una candidata donna, altrimenti la seconda preferenza viene annullata. IL VOTO PER L'EUROPA La scheda per il voto delle europee è di colore marrone. I simboli sulla lista sono 12: Movimento 5 Stelle Partito Democratico PSE Forza Italia SVP NCD UDC Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale Scelta Europea Italia dei Valori Io cambio Verdi Green Italia L'Altra Europa con Tsipras Lega Nord Nelle elezioni europee si possono dare fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze si possono votare solo uomini o donne, ma se si danno tre preferenze occorre per forza votare due uomini e una donna oppure due donne e un uomo (altrimenti la terza preferenza viene annullata) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 117 26 maggio 2014 Lugonotizie.it Web Sant'Agata sceglie fra il civico Emiliani e il democratico Zanelli Si vota solo oggi fino alle 23 per il Comune e per l'Europa Gli elettori di Sant'Agata sul Santerno sono chiamati oggi alle urne per il Parlamento Europeo e naturalmente per l'elezione diretta del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale. Si vota in un'unica giornata, oggi dalle 7 alle 23 e non si vota più di lunedì. Per votare, l'elettore deve recarsi al seggio con un documento valido di identità e con la tessera elettorale. Nel caso non avesse più o non avesse mai ricevuto la tessera elettorale può richiederla all'ufficio elettorale del Comune, aperto anche nel giorno del voto. Gli elettori ricevono nel seggio due schede: una di colore AZZURRO per il Comune e una di colore MARRONE per l'Europa. Sant'Agata sul Santerno è uno dei comuni più piccoli del Ravennate. Nell'ultimo censimento contava 2.822 abitanti ed elegge oggi 10 consiglieri comunali. In questo comune si vota con il sistema maggioritario con turno unico e per questo motivo vince chi prende più voti senza possibilità di dare il voto disgiunto: chi vota una lista vota anche il candidato Sindaco di quella lista. UNA GARA A DUE A darsi battaglia per la vittoria saranno due liste: la Lista civica "Insieme per Sant'Agata" una lista tradizionalmente moderata e contrapposta alla lista di centrosinistra che candida a Sindaco ENEA EMILIANI e una Lista tutta targata PD che candida Sindaco DANILO ZANELLI. Sant'Agata è il Comune che per primo, negli anni della seconda Repubblica, ha infranto l'egemonia del centrosinistra nel Ravennate. E così da molti anni ormai il piccolo Comune è governato da liste civiche orientate in senso moderato, che si contrappongono a liste di centrosinistra. In questa occasione, fra l'altro, il Pd ha incontrato difficoltà a creare una Lista civica tradizionale di centrosinistra e così ha optato per una Lista che presenta il simbolo del partito. COSI' 5 ANNI FA Nel 2009 il 48,3% dei consensi (775 voti) permise la vittoria di Luigi Antonio Amadei della Lista Civica Insieme per Sant'Agata, di orientamento moderato, che ottenne anche 8 seggi. Antonio Bassi con la Lista Civica Il Tuo Paese, di centrosinistra, ebbe il 44,8% (720 voti) e ottenne 4 seggi. Sebastiano Traversa della Lega Nord con il 6,8% dei voti (110) non ebbe seggi. IL VOTO PER L'EUROPA La scheda per il voto delle europee è di colore marrone. I simboli sulla lista sono 12: Movimento 5 Stelle Partito Democratico PSE Forza Italia SVP NCD UDC Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale Scelta Europea Italia dei Valori Io cambio Verdi Green Italia L'Altra Europa con Tsipras Lega Nord Nelle elezioni europee si possono dare fino a tre preferenze. Se si danno una o due preferenze si possono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 118 26 maggio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web votare solo uomini o donne, ma se si danno tre preferenze occorre per forza votare due uomini e una donna oppure due donne e un uomo (altrimenti la terza preferenza viene annullata). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 119 26 maggio 2014 Più Notizie Web Paola Neri vicecomandante della Pm. Ma solo fino a luglio Prima "out" e poi "in", è sempre stata la più gettonata da Elena Fiore, l'ex comandante della polizia municipale di Lugo inizialmente "amato" e infine "ripudiato" Ieri è uscito il decreto numero 10, datato 24 maggio, avente come oggetto il conferimento di incarico, da parte dell'Unione dei Comuni, del posto di vice comandante, valido fino al 31 luglio prossimo. In sostanza, il presidente dell'Unione Raffaele Cortesi ha pensato, anche nel giorno che precede elezioni europee e amministrative, di aiutare l'attuale comandante Roberto Faccani, con l'inserimento di una nuova figura, in assenza di Ebe Valmori, giunta oramai al pensionamento, al fine di prevenire eventuali disservizi e garantendo in tal modo la funzionalità del comando. Ottima idea vien da dire, operativo fino all'ultimo giorno di servizio poi la pausa, giocoforza, ci sarà. Tre gli interni che hanno partecipato al bando, vale a dire Greta Pasi, ispettore di Cotignola, l'ex vicecomandante Maria Silvia Ferretti e Paola Neri, graduata e responsabile del mercato infrasettimanale. Gli incarichi di responsabilità sono stati conferiti dallo stesso presidente, a tempo determinato, come attesta l'articolo n.20 del regolamento generale di riorganizzazione. Una sorta di mossa a sorpresa quella dell'Unione, evidentemente voluta da Cortesi, oramai ex sindaco ed ex presidente dell'Unione, coadiuvato dal suo direttore generale Raphael Frieri; il ché ha lasciato un po' tutti sorpresi e stupefatti proprio in virtù di tale solerzia. Sia chiarom sulla validità e le capacità della Neri c'è ben poco da discutere, anzi come tutti ricorderanno quando il comandante della Polizia Municipale di Lugo era Elena Fiore, la giovane faentina era considerata, praticamente, il suo braccio destro. Poi, con l'unificazione del Corpo di Polizia Municipale, le cose sono cambiate. La Fiore non era più così gradita e la triade al comando vedeva Roberto Faccani, in qualità di numero uno con due assistenti: Maria Silvia Ferretti ed Ebe Valmori. I tempi cambiano e quanto era gradito ieri, magari non lo è più oggi; ecco rispuntare Paola Neri che si siederà in una poltrona alquanto prestigiosa anche se a tempo determinato, in attesa di nomina della nuova giunta. Ma quale giunta? Di sinistra o no, considerato che i candidati a sindaco sono ben otto? Oggi, 25 maggio, si vota dalle ore 7 alle ore 23, per cui non vi sarà da attendere più di tanto. Esiste in ogni caso un ricorso al bando di una delle partecipanti, ma le motivazioni, pare, siano ritenute illegittime. Ma ogni ricorso conterrà pure qualche ragione più o meno valida. O ci si alza per fare opposizione gratuita all'amministrazione? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 120 26 maggio 2014 < Segue Più Notizie Web Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 121 26 maggio 2014 Più Notizie Web Silvano Verlicchi ha votato questa mattinaa Voltana Il candidato sindaco delle liste Per la Buona Politica, Lugo Popolare e Lugo Libera ha votato poco dopo le 9.30, nella sezione elettorale 32, ospitata dalle scuole medie della frazione lughese Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 122 26 maggio 2014 Più Notizie Web Bagnacavallo, il 9 giugno la selezione del Miglior Bursôn Decretati i finalisti del concorso "A che punto siamo? Ed. 2014" Dopo una primavera ricchissima di novità e soddisfazioni per il Consorzio Il Bagnacavallo e i suoi consorziati, si è conclusa con le ultime due serate del 22 e 23 maggio, la fase eliminatoria del XI Concorso "A che punto siamo? Ed.2014" per la selezione del Miglior Bursôn in commercio in questo 2014. Il Bursôn, vino ottenuto al 100% dal vitigno autoctono Uva Longanesi, sottoposto ad un rigidissimo disciplinare, è un sorprendente vino rosso di pianura, oggi prodotto da 17 aziende, nei comuni di Bagnacavallo, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Russi e Ravenna. Il vitigno è stato riscoperto a metà degli anni '50, mentre il vino, come lo si conosce oggi, è ancora molto "giovane", infatti le prime bottiglie risalgono al 1997. Dal 2000 è stato riconosciuto nella sua unicità. In pochi anni, partito dal nulla, ha raggiunto una qualità riconosciuta a livello internazionale, solo in questo 2014 gli sono state riconosciute: una Gran Menzione al Concorso Enologico Internazionale del Vinitaly, una Gran medaglia d'Oro, 4 Medaglie d'Oro e una Medaglia d'Argento al Concorso Mondiale di Bruxelles. Da pochi mesi, inoltre, è stato scelto come il vino che accompagnerà la candidatura di Ravenna a Capitale della Cultura Europea per il 2019. In un tour, che ha toccato il bolognese, Ferrara, Ravenna, e ovviamente, Bagnacavallo, il pubblico sovrano, nelle 5 serate della prima fase del concorso, ha scelto, alla cieca, i 5 finalisti che si disputeranno il titolo di Miglior Bursôn 2014. Mai, come quest'anno, i fortunati commensali, che parteciperanno alla fase finale del concorso, dovranno impegnarsi nella scelta, in quanto si tratterà di una sfida tra campioni e sarà veramente difficile esprimere una preferenza, che, come vuole la tradizione, avverrà rigorosamente alla cieca. Questi i finalisti: Bursôn Etichetta Nera annata 2007 Az. Biol. Agrit. Celti e Centurioni Medaglia d'oro al Concorso Mondiale di Bruxelles 2014 Bursôn Etichetta Nera annata 2009 Az Agr Randi Gran Menzione al Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly 2014 Eccellenza nel 2013 nella Guida AIS Emilia Romagna da Bere e da Mangiare Bursôn Etichetta Nera annata 2008 Az Agr Daniele Longanesi Medaglia d'oro al Concorso Mondiale di Bruxelles 2014 Eccellenza nel 2013 nella Guida AIS Emilia Romagna da Bere e da Mangiare Bursôn Etichetta Nera annata 2009 Tenuta Uccellina Gran Medaglia d'oro al Concorso Mondiale di Bruxelles 2014 Miglior Bursôn 2013 Bursôn Etichetta Nera annata 2008 Az. Agr. Spinetta Medaglia d'oro al Concorso Mondiale di Bruxelles 2014 La serata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 123 26 maggio 2014 < Segue Più Notizie Web finale del concorso, che comprende cena e degustazione, è stata fissata per il 9 giugno 2014, presso il Ristorante Bocon Divino di Bagnacavallo, e, come sempre, è aperta al pubblico, ma, per motivi organizzativi, è stato posto un limite a 100 presenze. Per chi volesse quindi partecipare, è necessario prenotarsi ai seguenti numeri: tel. 0545 61632 cell. 338 2894960. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 124 26 maggio 2014 Settesere.it Web Amministrative, affluenza in calo, ma stabilmente sopra il 70% Alle amministrative in provincia di Ravenna si è votato in 11 Comuni su 14 con un'affluenza del 73,61% contro il 78,32% di cinque anni fa. Ecco nei vari Comuni: ALFONSINE 76,07 (81,86) BAGNACAVALLO 75,16 (80,60) BRISIGHELLA 73,93 (79,35) CASOLA VALSENIO 75,15 (83,25) CASTEL BOLOGNESE 71,88 (78,59) CERVIA 72,22 (76,78) CONSELICE 72,97 (78,53) COTIGNOLA 74,78 (79,14) FUSIGNANO 73,33 (79,87) LUGO 74,69 (77,69) MASSA LOMBARDA 73,85 (79,66) RUSSI 74,61 (79,10) SANT'AGATA SUL SANTERNO 73,70 (77,42) SOLAROLO 75,25 (82,43) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 125 26 maggio 2014 Settesere.it Web Assolta la zia di Cantini. Avevano chiesto tre anni per favoreggiamento | E' stata assolta perchè il fatto non sussiste la zia di Marco Cantini, condannato a 23 anni per uxoricidio. La 49enne era stata accusata di aver aiutato il nipote per il furto dell'auto sparita da Passogatto a pochi giorni da un accertamento dei Ris. L'auto era stata poi ritrovata dai Carabinieri in un parcheggio di Ravenna grazie ad una segnalazione che un camionista di passaggio aveva fatto alla donna che lavorava in un bar. Pertanto erano stati chiesti per lei 3 anni per favoreggiamento, ma il 24 maggio in TRibunale, la donna è stata assolta. Le motivazioni saranno disponibili tra 90 giorn Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 126 26 maggio 2014 PavaglioneLugo.net Web L'italia ringrazia Matteo Renzi Ma se non fosse nato, se non ci fosse? Della serie "Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo". Ovviamente lo dice un renziano della prima ora come il sottoscritto, ma con un minimo di oggettività, lo pensano tutti coloro che in Italia considerano Grillo un pericolo. Non mi interessa a caldo dire quale sarebbe stato il pericolo se ciò che urlava Grillo, stravinciamo, li processiamo e li mandiamo a casa. Non interesserebbe nessuno. Preferisco riprendere un ragionamento che ho già fatto più volte in passato: la fine dei partiti, la fine dei partiti tradizionali, ragionamento che il risultato di ieri conferma in modo definitivo. Sì, la domanda è: quanti voti avrebbe avuto il Pd cancellando Matteo Renzi? Con qualsiasi altro suo leader? Chi va a votare si divide in due partiti. La categoria di chi vota un partito e quella di chi vota una persona. Una storia questa che è iniziata in Italia con Bettino Craxi, con un partito del 5 per cento, il PSI, che lui portò ad oltre il 16, e passa attraverso i nomi dell'amico di Craxi, Berlusconi, Di Pietro, Prodi, Grillo, per stare stare solo ai casi più eclatanti. E Renzi, ovviamente. Tutti, commentatori e politici, stanotte, giustamente hanno detto Renzi non PD: la percentuale Renzi, il successo Renzi, nessuno ha parlato di successo Pd, tranne ovviamente quelli del Pd. Finalmente anche loro iniziano a capire. Non importa leggiate il redazionale di oggi de "il Resto del Carlino", dice, per la prima volta, quello che state leggendo qui ora e che io dico da anni, da quando insistevo che nella scheda si esprimessero le preferenze. Ieri il partito dei "votanti un partito" ha votato i partiti della sinistra estrema, l'estrema destra, qualche partito di centro, una parte di chi ha votato Pd (anche sicuramente avanti nell'età e inevitabilmente tendenzialmente ad un ulteriore calo). Di questa parte del PD, almeno quel 18 per cento in più che il partito ha avuto rispetto alle politiche di Bersani, vale a dire quasi la metà dei voti avuti. Non hanno votato un partito, chi non ha votato (addirittura il 45 per cento!!!!), chi ha votato Grillo, chi ha votato Berlusconi e quasi la metà di chi ha votato Renzi. Quanto fa? Dicevo, che non metto numeri. Fa un rapporto di 1 a 7, 1 a 8? Ancora, qual'è il trend per fare previsioni, per tentare di leggere il futuro della politica italiana? Prima di Craxi votavano un partito il 90 per cento degli italiani (tutti quelli che votavano), il rapporto quindi era di 9 a 1. Da allora per la categoria di chi vota decidendo quale sia la persona che gli dà fiducia, è stata una crescita travolgente. La matematica dice quindi che tra pochi annni chi voterà un partito sarà molto meno del 10 per cento degli italiani. Sto facendo un'analisi, sto facendo previsioni, che è cosa ben diversa dal dire se mi piace o non mi piace. In casa Pd non piace questa analisi "oggettiva", perchè è la cosa, che a loro non piace; ma molti di loro lo fanno per abitudine Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 127 26 maggio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web considerare sbagliato tutto ciò che a loro non piace. Certo che la contesta anche Renzi, mica può dire è tutto merito mio? Non a caso diceva se perdiamo vado a casa, non a caso l'immagine che ha creato è quella del politico che chiede una fiducia personale agli elettori. Lui, questa cosa l'aveva capita sin da quando ha iniziato a fare politica, tanti anni fa e tra l'altro gli riesce benissimo, perchè lui così è, per carattere e convinzione. Dunque se così stanno le cose come si può pensare che l'atto più importante di competenza dei partiti, che devono assolutamente continuare ad esistere, se non altro perchè li prevede la Costituzione appunto perchè sono le fondamenta della democrazia, come si può pensare che il momento dell'indicare le persone che a qualsiasi livello abbiano responsabilità di amministrare la Cosa Pubblica, non sia preceduto dalle Primarie? Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 128 25 maggio 2014 Ravenna24Ore.it Web Calcaterra oltre il mito: 9 vittorie consecutive alla 100Km Ancora un successo per il 42enne Nove successi consecutivi: Giorgio Calcaterra, 42 anni compiuti nel febbraio scorso, 'taxi driver' a Roma, ha vinto ancora la 100 Km del Passatore, giunta alla sua 42^ edizione con il tempo di 7:05:05, per la prima volta superiore alle sette ore di corsa. Calcaterra ha fatto suo il 'Passatore' con un incredibile rimonta cominciata lungo la discesa dal passo della Colla di Casaglia, dove era transitato al terzo posto, con un ritardo di circa 4'30" dall' ucraino Evgeni Glyva (1°) e di oltre 2'30" sull''altoatesino Hermann Achmueller (2°), conclusasi a San R u f f i l l o ( k m 9 4 ) , d o v e superava Achmueller (Glyva, entrato in crisi a Fantino (km 60). La corsa è stata bellissima, ricca di colpi di scena, dove i più accreditati sfidanti di Calcaterra hanno fatto del loro meglio per sconfiggerlo, ma alla fine è stato lui a trionfare. Con la 9^ vittoria consecutiva, Calcaterra, il primo centista ad aver conseguito questo risultato non solo al 'Passatore', ma fra tutte le 100 chilometri finora disputate in tutto il mondo (quest' anno sono 151), ha ribadito per l' ennesima volta di essere il più grande atleta italiano e mondiale della specialità, oltre a confermarsi il primo tra i leggendari ultrarunners della 100 km su strada "più bella del mondo", davanti al russo Alexey Kononov che di 'Passatori' ne ha vinti sei (1993, '94, '95, '97, 2000 e 2001), e all' irpinobolognese Vito Melito, quattro volte vincitore (nel '76, '77, '78 e '81). Il 'Passatore' è partito da Firenze via de' Calzaiuoli alle 15.00 precise: il via lo hanno dato Eugenio Giani, presidente del Consiglio comunale di Firenze e presidente del Coni provinciale della stessa città, con il classico colpo di pistola, e Elio Ferri presidente della 'Cento'. Dei 2.245 iscritti sono partiti in 1.998 atleti (compresi i 13 atleti diversabili scattati da via de' Calzaiuoli un quarto d' ora prima sui loro 'cicloni'), in testa ai quali si sono subito portati, Glyva, quindi Calcaterra, con Antonio Armuzzi, poi ritirato, e Mario Capuani, finito più indietro, seguiti da tutti gli altri outsiders. Per quanto riguarda le donne, all' arrivo di Calcaterra era in testa la croata Marija Vrajic, vincitrice dell' edizione 2013, transitata a Brisighella in netto vantaggio sulle più dirette inseguitrici, la slovena Neza Mravlje e l' altra croata Veronika Jurisic. Domenica 25 maggio, alle ore 11.00, termine ultimo della gara, si conoscerà il numero degli atleti giunti al traguardo: lo scorso anno sono arrivati in 1.451. La 'Cento' più bella del mondo è stata come sempre organizzata dall' Asd 100 Km del Passatore, in collaborazione con la Fidal, le Amministrazioni comunali di Faenza e Firenze, il Consorzio Vini di Romagna, la Società del Passatore, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 129 25 maggio 2014 < Segue Ravenna24Ore.it Web l' Uoei, l' Admo, il Csen, i Comuni di Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi e Brisighella, con la partnership di Banca di Romagna Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, Banca CR Firenze, Fondazione Banca del Monte Cassa di Risparmio, Antarex, Coop Adriatica, FriliverBracco, Decathlon, Hera, Moreno Motor Company, Natura Nuova e Saucony, sponsor tecnico della corsa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 130 25 maggio 2014 Ravenna24Ore.it Web Alfonsine Fc, Candeloro è il nuovo allenatore La società ringrazia mister Orecchia L' Alfonsine FC 1921 cambia l' allenatore. L' avvicendamento in panchina è annunciato ufficialmente dalla società che ringrazia mister Andrea Orecchia "per l' ottimo lavoro svolto". "Di comune accordo, si è deciso di non continuare la collaborazione". La società comunica "di aver individuato in Luigi Candeloro il nuovo tecnico della prima squadra per la stagione 2014/15. Candeloro la stagione scorsa ha guidato l' Argentana a una salvezza quasi miracolosa. In precedenza ha allenato la Santagatese per 4 anni e il San Patrizio per una stagione. Con il nuovo mister approda in biancazzurro il preparatore atletico Luca Platti. A entrambi la società Alfonsine dà il benvenuto e augura buon lavoro". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 131 25 maggio 2014 RavennaNotizie.it Web Firenze Faenza: è sempre Calcaterra, nona vittoria consecutiva del podista romano Giorgio Calcaterra. Fra le donne il successo della croata Marija Vrajic. Ecco l' ordine d' arrivo ufficiale dell' edizione numero 42 della Cento Km del Passatore. 1° CALCATERRA GIORGIO 7h:05m:05s 2° ACHMUELLER HERMANN 7h:08m:40s 3° PALLADINO DANIELE 7h:12m:29s 4° PAVLOV DMITRY 7h:13m:06s 5° ZAMBELLI ANDREA 7h:17m:22s 6° BRAVI PAOLO 7h:22m:02s 7° GLYVA EVGENI 7h:26m:24s 8° D' INNOCENTI MARCO 7h:33m:02s 9° MONTANARI ENRICO 7h:42m:01s 10° BERTONE SILVIO 7h:43m:48s GIORGIO CALCATERRA, ANCORA LUI Ancora lui, Giorgio Calcaterra, 42 anni compiuti nel febbraio scorso, 'taxi driver' a Roma, ha vinto la 100 Km del Passatore, giunta alla sua 42^ edizione con il tempo di 7:05:05, per la prima volta superiore alle sette ore di corsa. Calcaterra ha fatto suo il 'Passatore' con un' incredibile rimonta cominciata lungo la discesa dal passo della Colla di Casaglia, dove era transitato al terzo posto, con un ritardo di circa 4'30" dall' ucraino Evgeni Glyva (1°) e di oltre 2'30" sull' l'altoatesino Hermann Achmueller (2°), conclusasi a San Ruffillo (km 94), dove superava Achmueller (Glyva, entrato in crisi a Fantino (km 60), pagava lo sforzo e forse il caldo e precipitava nelle retrovie, da cui risaliva il marchigiano Palladino, poi terzo al traguardo di Faenza. La corsa è stata bellissima, ricca di colpi di scena, dove i più accreditati sfidanti di Calcaterra hanno fatto del loro meglio per sconfiggerlo, ma alla fine è stato lui a trionfare. Con la 9^ vittoria consecutiva, Calcaterra, il primo centista ad aver conseguito questo risultato non solo al 'Passatore', ma fra tutte le 100 chilometri finora disputate in tutto il mondo (quest' anno sono 151), ha ribadito per l' ennesima volta di essere il più grande atleta italiano e mondiale della specialità, oltre a confermarsi il primo tra i leggendari ultrarunners della 100 km su strada "più bella del mondo", davanti al russo Alexey Kononov che di 'Passatori' ne ha vinti sei (1993, '94, '95, '97, 2000 e 2001), e all' irpinobolognese Vito Melito, quattro volte vincitore (nel '76, '77, '78 e '81). Il 'Passatore' è partito da Firenze via de' Calzaiuoli alle 15.00 precise: il via lo hanno dato Eugenio Giani, presidente del Consiglio comunale di Firenze e presidente del Coni provinciale della stessa città, con il classico colpo di pistola, e Elio Ferri presidente della 'Cento'. Dei 2.245 iscritti finali, sono partiti in 1.998 atleti (compresi i 13 atleti diversabili scattati da via de' Calzaiuoli un quarto d' ora prima sui loro 'cicloni'), in testa ai quali si sono subito portati, Glyva, quindi Calcaterra, con Antonio Armuzzi, poi ritirato, e Mario Capuani, finito più indietro, seguiti da tutti gli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 132 25 maggio 2014 < Segue RavennaNotizie.it Web altri outsiders. Per quanto riguarda le donne, ha rivinto la croata VRAJIC MARIJA arrivata prima al traguardo di Faenza in 7h:51m:43s.. Oggi alle ore 11.00, termine ultimo della gara, si conoscerà il numero degli atleti giunti al traguardo: lo scorso anno sono arrivati in 1.451. In mattinata anche le premiazioni. La 'Cento' più bella del mondo è stata come sempre organizzata dall' Asd 100 Km del Passatore, in collaborazione con la Fidal, le Amministrazioni comunali di Faenza e Firenze, il Consorzio Vini di Romagna, la Società del Passatore, l' Uoei, l' Admo, il Csen, i Comuni di Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi e Brisighella, con la partnership di Banca di Romagna Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, Banca CR Firenze, Fondazione Banca del Monte Cassa di Risparmio, Antarex, Coop Adriatica, FriliverBracco, Decathlon, Hera, Moreno Motor Company, Natura Nuova e Saucony, sponsor tecnico della corsa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 133 25 maggio 2014 RavennaNotizie.it Web Nel Ravennate alle ore 12 l' affluenza alle Europee oltre il 23% Il 23,7% degli aventi diritto si è recato alle urne in tutta la provincia di Ravenna per le elezioni europee. Lo ha reso noto la Prefettura. Non sono possibili raffronti omogenei con il 2009 perchè oggi si vota solo di domenica, mentre cinque anni fa si votava anche di lunedì. questo il dato dell' affluenza per la provincia di Ravenna relativo alle ore 12. Tendenzialmente gli elettori hanno votato di più dove si svolgono anche le elezioni amministrative. EUROPEE A Ravenna alle 12 per le europee ha votato il 21,9% degli aventi diritto, a Faenza il 21,1%, a Lugo i l 2 4 , 7 % , a C e r v i a i l 2 6 , 5 % , a Bagnacavallo il 26,8%. Il record per le europee alle 12 era stato raggiunto a Sant' Agata con il 29,7%. COMUNALI Ecco le percentuali dei votanti alle 12. Alfonsine 28,5% Bagnacavallo 26,5% Brisighella 23,1% Casola Valsenio 24,8% Castel Bolognese 25,2% Cervia 26,1% Conselice 27,2% Cotignola 25,9% Fusignano 26,4% Lugo 24,5% Massa Lombarda 28,0% Russi 28,2% Sant' Agata 29,4% Solarolo 24,3% Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 134 25 maggio 2014 RavennaNotizie.it Web Alle 19 l' affluenza in tutta la provincia era al 55%; si vota ancora fino alle 23 Il voto europeo del Presidente della Regione Vasco Errani (Foto Fabrizio Zani). L' affluenza più alta si è registrata nei Comuni in cui si vota anche per le amministrative, cioè per eleggere i Sindaci. A Ravenna per le europee alle 19 ha votato il 47,2% degli aventi diritto. A Faenza il 48,0%. A Lugo il 54,6% ha votato per le europee e il 53,9% per le comunali. A Cervia ha votato il 56,1% per le europee e il 55,2% per le comunali. Infine a Bagnacavallo il 56,5% ha votato per le europee e il 55,9% per le Comunali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 135 26 maggio 2014 RavennaNotizie.it Web L' affluenza per le europee arriva al 70,31% in provincia, meno 5% rispetto a 5 anni fa L' affluenza alle elezioni europee. Il voto delle europee è stato trascinato in gran parte dal voto amministrativo. Non a caso l' affluenza più bassa si è registrata nei 4 comuni in cui non si votava per i Sindaci (Ravenna, Faenza, Riolo e Bagnara). Nelle elezioni comunali (14 i Comuni che eleggevano i Sindaci) complessivamente si è passati dal 78,93% di votanti del 2009 al 74,00% del 2014, con un calo appena inferiore al 5%. L' affluenza più alta si è registrata ad Alfonsine con il 76,07%, quella più bassa a Castel Bolognese con il 71,88%. L' affluenza nelle elezioni comunali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 136 26 maggio 2014 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Col fiato sospeso per il risultato delle urne Affluenza (alle 19) al 51 %. Si rinnovano le amministrazioni in 14 comuni. UN' UNICA giornata elettorale, una domenica di fine maggio baciata dal sole. Alle 19 di ieri più della metà degli aventi diritto (in totale 301.087 persone in tutta la provincia) aveva fatto tappa al seggio per esprimere il proprio voto: politico per le europee e amministrativo per le comunali in 14 cittadine della nostra provincia (il dato è del 51,02%). A fare da traino, inevitabilmente, i voti per eleggere sindaci e consigli comunali: solo a Ravenna, Faenza e Riolo Terme (che non rinnovano l' amministrazione) il dato percentuale dell' affluenza è rimasto sotto alla metà dei votanti. L' unico dato definitivo, al momento della chiusura del giornale, fa riferimento a Bagnara di Romagna (72,79 % dei votanti). Impossibile il paragone con l' ultima tornata per le Europee, nel 2009 si votò per due giorni, il 6 e 7 giugno e l' affluenza fu del 75 %, una percentuale elevatissima con 3 ravennati su 4 che si recarono ai seggi. Quest' anno l' intero corpo elettorale viene chiamato a eleggere i rappresentanti della circoscrizione nord est al parlamento europeo. Con l' attenzione di tutta una campagna elettorale nazionale senza esclusione di colpi polarizzata attorno alle personalità dei tre leader Matteo Renzi, Beppe Grillo e Silvio Berlusconi. Ma sono le amministrative il vero banco di prova. SI RINNOVANO le amministrazioni in centri nevralgici come Cervia, Russi e Lugo, in sette comuni del Lughese (Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice, Cotignola, Fusignano, Massa Lombarda e Sant' Agata) e in quattro del Faentino (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese e Solarolo). Il rischio ballottaggio nei Comuni maggiori esiste, non è da escludere: sarà da vedere quanto centro destra e Movimento 5 stelle sono riusciti a "erodere' dalle roccaforti del Pd. Sono i "grillini' in particolare l' incognita che sfugge ai sondaggi e che potrà sparigliare le carte. L' attesa per questo test finirà nella serata odierna. Gli scrutini per le comunali cominciano alle 14 e con tutta probabilità, visto il lungo lavoro dovuto alle schede con le preferenze, i risultati definitivi si avranno non prima di questa sera (sul nostro sito www.ilrestodelcarlino.it/ravenna seguite gli aggiornamenti in tempo reale). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 137 26 maggio 2014 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna All' Italia "Il treno va a Mosca', in sala registi e protagonista RIVELAZIONE al 31°Torino film Festival, "Il treno va a Mosca' approda stasera al cinema Italia, in via Cavina a Faenza, con proiezione alle 21.15. A presentarlo saranno i registi, Federico Ferrone e Michele Manzolini, e il protagonista, Sauro Ravaglia. Settanta minuti di filmdocumentario che raccontano, attraverso lo sguardo e i filmati 8 mm del barbiere comunista Sauro Ravaglia, la fine di un sogno. E' il 1957. Da Alfonsine, cittadina "rossa', Sauro e gli amici partono per partecipare in Unione Sovietica al Festival mondiale della gioventù socialista. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 138 26 maggio 2014 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna BAGNACAVALLO LA STRUTTURA DI VIA TOGLIATTI OPERA DAL MESE DI MARZO. Parte l' estate al centro AcrYlico Laboratori, sport ed escursioni per i nati dal 2003 al 2007. NUOVE iniziative ad AcrYlico, il centro culturale di via Togliatti 2 a Bagnacavallo. Sta per partire l' AcrYlico summer, il centro estivo che, a seconda dell' età, impegnerà i bambini in attività quali disegno, scultura, orticultura e falegnameria, ma anche scherma, pallavolo, calcio, basket e musica. Verrà dato spazio al gioco libero e organizzato all' aperto, così come saranno rispettati i momenti di lettura, di riposo e di svago. AcrYlico Summer è per i bambini nati dal 2003 al 2007. Due i periodi: dal 9 giugno all' 1 agosto e dall' 1 al 12 settembre, dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18. Ogni mercoledì sarà organizzata una gita alla scoperta di ambiente, arte e cultura, mentre dal 23 al 27 giugno ci sarà l' English week. La quota di partecipazione (con colazione e merenda) è di 65 euro a settimana, più 5 al giorno per il pranzo e 5 per le gite a lungo raggio. E' possibile iscriversi il sabato dalle 9 alle 13 all' Acrylico, oppure telefonando al 366 9506539 ([email protected]). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 139 26 maggio 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Le opere degli studenti al museo della Ceramica Le mostre d' arte da non perdere in tutta la provincia. Disegni, affreschi e pittura. GLI APPUNTAMENTI d' arte da non perdere questa settimana. A Ravenna, al Mar fino al 15 giugno mostra "Capolavori strappati da Pompei a Giotto, da Correggio a Tiepolo'. Orari: Al museo Nazionale fino al 14 settembre "Alberto Biasi a San Vitale. La luce e gli ambienti della storia'. Tutti i giorni 8.3019.30 tranne lunedì. E fino al 15 giugno mostra "Ettore Frani Respiri' (stessi orari). Alla biblioteca Classense fino al 21 giugno mostra ?Edizioni Geiger (19671979) Sperimentazione permanente'. Da martedì a sabato 1113 e 1518. Per il progetto ? Omaggio a Ines Morigi Berti ? 100 anni di mosaico' fino al 31 maggio sono aperte tre mostre : nella sede del Severini (via Pietro Alighieri 8) da lunedì a sabato 10.30 13; mercoledì anche 14.3017. Nella sede NiArt Gallery (martedì, mercoledì, sabato 10.3012 30; giovedì, venerdì,sabato 1719) e nella sede dell' Accademia Belle Arti (orario: lunedì venerdì 10.3013; mercoledì e venerdì 14.30 17). Alla Galleria Ninapi' fino all' 8 giugno ?Il Segno Univoco', biennale del disegno dedicata a Nando Randi (venerdì e sabato 1719. Altri giorni tel. 335 6748 986). Da Art Studio E m ( via Mazzini 62) fino al 6 giugno mostra degli artisti : Lorenza Altamore, Vittoriana Benini, Romano Buratti e Marcela Vrzalova (martedì e giovedì 1012, pomeriggio tutti i giorni 1719. Chiuso giovedì pomeriggio e domenica). Nella sede dell' Autorità portuale di Ravenna fino al 18 luglio mostra di Paolo Emilio Gironda "Frequenze'. Orario: lunedìgiovedì 917; venerdì 914. Negli spazi espositivi "Annafietta.It Mosaico contemporaneo' ( via Argentario 21) fino al 31 maggio sono in mostra opere pittoriche ed incisorie di Liliana Santandrea. Orario: 9.3019.30. La Galleria di Vicolo degli Ariani ospita fino a domenica la personale di Enzo Marino. Da lunedì a venerdì 17.3020, sabato, domenica e festivi 10.3012.30 e 1720. Alla Cripta Rasponi e Giardini pensili fino all' 8 giugno mostra di Giovanna Galli ?Mosaici e paesaggi dell' anima' (dal martedì alla domenica 1018.30). SPOSTANDOSI a Faenza al museo internazionale delle Ceramiche alle 18 di giovedì inaugurazione della mostra ?Connessioni', opere degli studenti delle i 3 BA e 4 AA del Liceo artistico. La rassegna sarà aperta fino all' 11 giugno dal martedì alla domenica e festivi 1019. Alla Bottega Bertaccini (corso Garibaldi 4) fino al 30 maggio mostra di Mauro Tampieri ?Creazione e gestualità in ceramica'. Orario: 9.3012.30 e 15.30 19.30. Chiuso domenica e lunedì mattina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 140 26 maggio 2014 Pagina 7 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna La libreria Moby Dick ospita fino al 16 giugno mostra fotografica di Karim Alboresi ?Qualcosa dal nulla'. Orario: lunedì 15.30 19.30; da martedì a sabato 8.3012.30 e 15.3019.30. A Lugo alla biblioteca Trisi fino a sabato mostra storicodocumentaria "La Settimana Rossa'. Nel chiostro della Collegiata fino a giovedì mostra opere del laboratorio dell' Università per adulti "Esperienze di segno e colore'. Orario 9 12 e 1522. A Fusignano al museo civico San Rocco fino all' 8 giugno ?I Maestri dell' Unione', opere di Giulio Avveduti, Umberto Folli, Luigi Varoli, Francesco Verlicchi e Domenico Visani (sabato 1518, domenica e festivi 1012 e 1518 ). Al centro culturale Il Granaio fino al 3 giugno è aperta al pubblico la mostra di Gek Tessaro, autore ed illustratore di libri. Orario: sabato 1518, domenica 1012 e 1518. Su prenotazione 0545955653. Lo Spazio Cose Belle ( già butéga dl' ucialena) in corso Emaldi 51 ospita fino al 2 giugno la mostra "Notturno' di Rosario Fontanella. La rassegna potrà essere ammirata nelle ore notturne passando davanti alle vetrine. Rosanna Ricci. RICCI ROSANNA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 141 26 maggio 2014 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna BASSA ROMAGNA. Tasse contenute e welfare: accordo fra Unione e sindacati LUGO. E' positivo il commento dei sindacati Cgil, Cisl e Uil all' accordo sottoscritto dagli stessi e dall' Unione qualche giorno fa a proposito di servizi e welfare. «Si è lavorato in un quadro di diminuzione costante del le risorse per realizzare il contenimento del carico fiscale per le famiglie e per i cittadini e per adottare misure tributarie il più possibile equilibrate ed omogenee su tutto l' ambito territoriale». «Nessun aumento dunque della pressione fiscale proseguono i sindacati confederali prevedendo addirittura la possibilità di arrivare ad un segnale di riduzio ne, oltre che in un raf forzamento e qualifica zione dei servizi che compongono il welfare territoriale (servizi edu cativi 014 anni, abitati vi, disabilità, anziani, politiche giovanili) e conferma delle risorse necessarie per realiz zarli. Queste risorse vengono utilizzate per aiutare le famiglie ed i cittadini, specie quelli più colpiti dalla crisi, per sostenere il lavoro e le imprese che fanno oc cupazione e innovazio ne». Ma ecco le misure con cordate. Garantire, nel 2014, tutte le risorse per gli interventi necessari ad affrontare gli effetti della crisi, confermando i fondi specifici stabiliti, oltre che di non incre mentare le rette fissate nel 2013 per i servizi di welfare. Utilizzare per il conte nimento della pressione fiscale ed una sua ipo tesi di futura riduzione, le risorse aggiuntive re se disponibili (poco più di due milioni di euro frutto di importanti ri sparmi ottenuti nella ge stione integrata dei ser vizi dal sistema Unione dei Comuni). Impostare un sistema impositivo semplificato ove la Tasi sarà applica ta solo sulla prima casa (escludendo così gli in quilini dal pagamento) e introducendo detrazio ni (30 euro per tutte le abitazioni fino a 600 eu ro di rendita catastale, più 40 euro per ogni fi glio minore). Proseguire nell ' e f f i cientamento della m a c china comunale r i c e r cando soluzioni al passo con le possibilità, che la tecnologia rende dispo nibili, appropriate al contesto ed ai bisogni dei cittadini per garan tire il miglioramento degli standard dei servi zi pubblici, avviando u na verifica complessiva di tutti i servizi gestiti, anche di quelli in appal to o esternalizzati. Infine, rafforzare l ' i m pegno delle Ammini strazioni nel contrasto all ' evasione fiscale e al la illegalità diffusa che ne deriva. Amalio Ricci Garotti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 142 26 maggio 2014 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Incendio in cucina, casa inagibile Fiamme divampate sabato sera in un' abitazione di San Lorenzo di Lugo. LUGO. Un incendio si è sviluppato nella serata di sabato in un' abitazione, dichiarata poi inagibile. Erano circa le 20 quando è giunto l' allarme alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Lugo: la squadra con due mezzi, fra cui l' autobotte, si è portata subito sul luogo del rogo, un' abitazione di campagna in via Lunga Inferiore nella frazione di San Lorenzo. Le fiamme per cause in corso di accertamento da parte degli stessi vigili del fuoco, insieme ai carabinieri si sono sviluppate in cucina ma sono divampate rapidamente, tanto da compromettere l' abitabilità dell' edificio, come hanno decretato gli stessi pompieri dopo aver domato l' incendio, intervento che ha richiesto un paio d' ore. Fortunatamente nessuna persona è rimasta ustionata nè intossicata. (Foto d' archivio) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 143 26 maggio 2014 Pagina 44 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna L' arte e l' amore. I due grandi pittori amarono ed ebbero figli dalla stessa donna, Elisabetta Santolini di Faenza. Baccarini, Montevecchi e la "Bitta" La storia della bella popolana e dei suoi amanti, da lei ispirati. L a I Biennale del di s eg no di Rimini commemora D o menico Baccarini (Faenza 18821907) con l ' esposizione alla Far di oltre quaranta disegni suoi provenienti dalle raccolte comunali faen tine, curata da An na maria Bernucci .A V i l la Franceschi , la galle ria d ' arte moderna e contemporanea di Ric cione diretta da Daniela Grossi , sono in mostra due quadri della colle zione permanente dipin ti da Amleto Monte vecchi (Imola 1878 Lu go di Romagna 1964). Luciano Santolini , nel volume La Bitta e i suoi pittori , (Casanova edi tore, Faenza, 2007) ci racconta come le vite private dei due artisti siano drammaticamen te sconvolte all ' inizio del secolo scorso, dal l ' incontro fatale con E lisabetta Santolini , la Bi tta , una splendida popolana faentina. Do menico Baccarini la in contra a un ballo all ' i n i zio del 1903 e da quel mo mento l ' affascinante di ci anno ven ne divente rà la sua c om pa gn a di vita e la musa ispi ratrice del le sue ope re migliori. Pochi anni dopo, nel 1906 a Imola, galeotto sempre un bal lo, Bitta conosce Amleto Montevecchi del quale si innamora perduta mente tanto da abbando nare il compagno, già minato dalla tubercolo si, e la figlia avuta da lui, per andare a conviver ci. Il pittore imolese, dopo la frequenza all' Istituto d' arte e mestieri della sua città e la frequenza all' Accademia di Bologna dove ottiene l' abilitazione all' insegnamento del disegno nel 1899, è all' inizio della sua carriera e si trova anche lui, come Baccarini, in gravi ristrettezze economiche. L' incontro con la Bitta e la nascita del primo figlio lo porta a trasferirsi a Forlì e a lavorare per la fabbrica di ceramiche Minardi di Faenza. Dotato di un indiscusso talento, si dedica prevalentemente al ritratto con il quale riesce a ottenere va ed entra a far parte di quella schiera di "artisti turisti" secondo la calzante definizione di Orlando Piraccini, frequentatori abituali della Riccione balneare. Fra questi vanno ricordati il ferrarese Filippo De Pisis, Enzo Morelli di Bagnacavallo ma milanese d' adozione, il vicentino Dino Menato, il forlivese Maceo Casadei e l' imolese Rezio Buscaroli. All' inizio degli anni Trenta, Montevecchi esegue una serie di quadri ambientati sulla spiaggia della Perla Verde che esprimono la sua innata versatilità artistica unita a un ecclettismo pittorico che non tradisce mai la sua radice postimpressionistica. Alcuni anni prima, nel 1926, il bolognese Federico Franceschi e la moglie Clementina Zugno si trasferiscono definitivamente da Argelato a Riccione nella loro villa, acquistata nel 1919. Federico muore un anno dopo e Clementina, senza figli, morirà nel 1953 nominando il Comune di Riccione erede universale di tutti i suoi beni, compresi la villa e i due dipinti di Montevecchi oggi esposti nelle sue sale, che raffigurano, con molta probabilità, la padrona di casa. In uno di essi la gentildonna è ritratta in un raffinato abito bianco mentre indossa gioielli preziosi fra i quali Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 144 26 maggio 2014 Pagina 44 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna una splendida collana di perle che trattiene fra le dita della mano destra. e nell' altro, del 1931, più seducente, dove indossa un elegante abito da sera rosso. (s.s. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 145 26 maggio 2014 Pagina 4 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna RAVENNA. In provincia sfiorato il 56% Massa regina Alte percentuali anche a Russi, Lugo e Cervia. Maglia nera a Brisighella, male il capoluogo dove si votava solo per le Europee. Buono il dato relativo all' affluenza elettorale nel Ravennate. Nonostante il clima estivo, ideale per una giornata in riva al mare, i cittadini hanno risposto presente, con percentuali (alle ore 19) in linea con le ultime Europee e le Politiche 2013 (anche se il confronto è difficilmente rappresentativo dato che in quei casi si votava su due giornate). Sulla 'corsa' alle urne, inutile nasconderlo, ha pesato molto il traino delle Amministrative: in provincia, infatti, a parte Ravenna, Faenza, Riolo Terme e Bagnara (dove si votava solo per il rinnovo del Parlamento Europeo) negli altri 14 Comuni si è proceduto all' elezione di Giunte e Consigli comunali. Ma facciamo un passo indietro. Il dato delle 12 consegnava la palma del Comune più ligio al dovere civico a Sant' Agata sul Santerno con il 29,4% (contro una media provinciale del 26,1%), seguito dal 28,6 di Alfonsine e dal 28,2 di Russi (tutti Comuni dove è accesissima la sfida elettorale tra i candidati sindaci). Maglia nera di mezzodì, non a caso, a Riolo Terme (al voto solo per le Europee) con il 19,3%; bassa anche la percentuale del capoluogo Ravenna, di poco superiore al 21%. Nel 2009, quando però ricordiamo si votava domenica e lunedì, il primo giorno si era chiuso con un' affluenza ai seggi del 24,35% su base provinciale e del 23,34% a Ravenna comune, dove anche in quel caso i cittadini erano chiamati ad esprimersi solo per il rinnovo del Parlamento europeo. Il record di affluenza in provincia era stato totalizzato a Massa Lombarda: 30,89%. Venendo ai dati di ieri, alle 19, è ancora Massa Lombarda, dove la corsa alla poltrona di sindaco vede quattro sfidanti Daniele Bassi per il centrosinistra; Alma Rivola per la Sinistra, Antonella Brini per il centrodestra e Alberto Buscaroli per la civica Per Massa a totalizzare la percentuale più elevata in provincia, pari al 57,86%. Oltre il muro del 57%, per l' esattezza 57,67, anche Alfonsine, dove i candidati sono ben cinque, il sindaco uscente Mauro Venturi (Pd), Laura Beltrami (Pri), Donatella Antonellini (sinistra critica), Stefano Gaudenzi (centrodestra) e Stefano Gemignani (Movimento 5 Stelle). Terzo gradino del podio provinciale per Russi (56,74%) dove è battaglia tra il sindaco uscente Sergio Retini (centrosinistra), Enrico Conti (lista civica sostenuta da FI, Ncd, Udc e M5S), Nicola Fabrizio (Sel, Prc, PdCi) e Maria Marabini (lista civica di ispirazione leghista). Tra i Comuni dove oltre alle Europee i cittadini erano chiamati ad eleggere anche gli organi amministrativi locali, è Brisighella a totalizzare la percentuale più bassa con il 51,17%, a fronte di una media provinciale del 55%. Media che si abbassa al 51% se si guardano le percentuali per le sole Europee. A Ravenna, dove non si rinnovavano sindaco, giunta e consiglio, alle 19 la percentuale votanti era pari al 47,2% degli aventi diritto. A Faenza il 48%. Più alti i dati di Cervia, dove il 56,1% ha votato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 146 26 maggio 2014 Pagina 4 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna per le europee e il 55,2% per le comunali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 147 26 maggio 2014 Pagina 13 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Lugo Casolare in fiamme a San Lorenzo I vigili del fuoco di Lugo sono intervenuti sabato sera alle 20, in via Lunga inferiore, località San Lorenzo. Un incendio era infatti divampato nel locale cucina di in un casolare, arrecando ingenti danni alla struttura. Le fiamme hanno distrutto la cucina, passando al piano superiore attraverso le antichi travi in legno di struttura. Al termine dell' intervento, i vigili del fuoco non hanno potuto far altro che constatare l' inagibilità dell' edificio, lasciando quindi posto ai carabinieri della Stazione di Lugo per le indagini. Da appurare se le cause siano state accidentali o dolose. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 148 26 maggio 2014 Pagina 13 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Faenza Cinema: 'Il treno va a Mosca' Domani sera alle 21.15, costo del biglietto 6 euro, al cinema Italia è in programma un' appendice fuori rassegna del "Lunedì Cult Movie": verrà proiettato il film "Il treno va a Mosca", viaggio dell' utopia da Alfonsine all' Unione Sovietica. Durante la proiezione, in sala saranno ospiti il regista Federico Ferrone e il protagonista del film Sauro Ravaglia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 149
© Copyright 2024 ExpyDoc