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Morning Call
2 MARZO 2015
DAILY
Sotto i riflettori
I temi del giorno
Spread Btp/Bund a 10 anni: andamento
Macro:
oggi
i
Pmi
della
manifattura ed i prezzi al
consumo dell’Area euro; più
alta delle attese l’inflazione in
Germania e Italia
Tassi: lo spread Btp/Bund al
nuovo minimo dal maggio
2010 sotto i 100bp
Cambi: prosegue il calo della
divisa unica, Eur/Usd sotto
1,12 punti
Fonte: Bloomberg
L’analisi dei mercati
Si apre la settimana in cui la Bce ha programmato l’avvio del quantitative easing con i
titoli di Stato: gli acquisti potrebbero iniziare dopo l’incontro della Banca centrale di
questa settimana previsto il giorno 5 marzo. Venerdì scorso il Parlamento tedesco ha
ratificato con un’ampia maggioranza l’accettazione del piano greco, altro elemento che ha
contribuito al calo degli spread con il Btp/Bund che si porta sotto la soglia psicologica dei
100bp a 97bp; valori analoghi per il Bonos/Bund. Sul fronte macro, da segnalare il
recupero dei prezzi al consumo superiori alle attese sia in Italia che in Germania; oggi in
calendario il dato dell’Area euro, oltre alla prima stima dei Pmi della manifattura. Listini
azionari positivi nell’Area euro, incerta Wall Street; sul mercato delle divise resta debole
l’euro nei confronti del dollaro, con il cross che si porta sui minimi di periodo non lontano
dai minimi degli ultimi 11 anni, sotto 1,12 punti.
Market movers
Europa: oggi i Pmi della manifattura in Europa, i prezzi al consumo e la disoccupazione
nell’Area euro.
Stati Uniti: oggi l’Ism della manifattura, il reddito e la spesa personale.
Mercati Finanziari
Tassi
Inizia la settimana in cui la Bce dovrebbe avviare il tanto atteso programma di acquisto di
titoli di Stato: il mercato si è preparato segnando nuovi minimi di rendimento per gli
emittenti periferici con il Btp in area 1,30% e lo spread con il Bund che si porta sotto la
soglia dei 100bp a 97bp per la prima volta dal 2010; anche il il Bonos/Bund tratta poco
oltre i 95bp. Marginale assestamento per i titoli statunitensi, che hanno chiuso l’ottava
con dati macro contrastanti. Il biennale tedesco è scambiato al -0,23%, il decennale sale
verso lo 0,35%; negli Stati Uniti il biennale è stabile a ridosso dello 0,65%, il decennale
tratta in area 2,0%.
Sul mercato interbancario all’ultimo fixing la curva Euribor si collocava tra il -0,005%
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della scadenza ad un mese e lo 0,233% di quella ad un anno. Poco variati i tassi impliciti
espressi dai future Euribor a 3 mesi a maggiore scadenza: il giugno 2016 tratta intorno
allo 0,0%, il dicembre 2016 scambia allo 0,04%, il giugno 2017 allo 0,10%.
Azionario
Ancora una seduta di rialzo per i listini dell’Area euro: il FtseMib si conferma sopra i
22punti, il Dax si porta in area 11.400 punti; leggermente negativa Wall Street sulla scia
di dati macro statunitensi contrastanti, poco variato il Nikkei. L’indice EuroStoxx50 ha
concluso la seduta a 3.599 punti (+0,67%), il Dax ha terminato a 11.401 punti
(+0,66%), il FtseMib ha chiuso a 22.337 punti (+0,78%); a Wall Street l’indice Dow
Jones ha terminato la seduta a 18.132 punti (-0,45%), lo S&P500 a 2.104 punti
(-0,30%) ed il Nasdaq Composite da 4.963 punti (-0,49%). La Borsa di Tokio ha chiuso
poco variata con l’indice Nikkei a 18.826 punti (+0,15%).
Materie prime
In rialzo le quotazioni delle materie prime con l’indice Crb che ha concluso la seduta in
area 224 punti. Andamento differenziato per il greggio con il Wti che questa mattina si
conferma al ribasso e scambia poco oltre i 49,00 dollari al barile mentre il Brent sale e
supera i 62,00 dollari al barile.
Mercati Valutari
Euro
Mercato valutario condizionato dall’ormai imminente avvio del programma di Qe da parte
della Bce. Il cross Eur/Usd negli ultimi giorni è sceso da 1,14 fino a sotto 1,12 punti
avvicinandosi ai minimi degli ultimi 11 anni; la tendenza ribassista resta inalterata con il
tasso di cambio che da 1,40 ha perso oltre il 20% in otto mesi. Negli ultimi giorni la
sterlina ha registrato un continuo rafforzamento contro l’euro con il cross Eur/Gbp che si
è portato in area 0,7250 punti, nuovo minimo da fine 2007.
Macroeconomia
Area euro
Sorpresa dai primi dati italiani e tedeschi sui prezzi al consumo di febbraio: in Italia l’indice
nazionale sale oltre le attese del +0,3% su base mensile e segna un -0,2% su base annua
(-0,6% il dato di gennaio); l’indice calcolato secondo i criteri dell’Unione europea aumenta
su base mensile (+0,3% contro un consenso di -0,2%) e torna positivo, al +0,1%, anche
su base annua. Superiore al consenso di mercato anche la variazione dei prezzi al consumo
tedeschi calcolati secondo l’indice Ue: +1,0% congiunturale e -0,1% tendenziale (-0,5% a
gennaio).
Stati Uniti
Doccia fredda dall’indice dei Direttori degli acquisti di Chicago, che a febbraio è crollato a
45,8 punti dai 59,4 di gennaio, il consenso di mercato si attestava intorno ai 58 punti.
La seconda stima del Pil nel Q4 si ferma al 2,2% trimestrale annualizzato (+2,6% la prima
stima, +2,0% il consenso di mercato).
La fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan migliora a febbraio e si
porta a 95,4 punti.
Le vendite in corso delle abitazioni a gennaio crescono a gennaio dell’1,7% congiunturale e
del 6,5% tendenziale (+8,5% a dicembre).
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Grafici & Calendario
Cambio Eur/Usd: andamento
Quotazoni del Brent: andamento
Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Calendario del 2 marzo
Paese
Italia
Francia
Germania
Area euro
Italia
Regno Unito
Area euro
Area euro
Area euro
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Stati Uniti
Ora
9:45
9:50
9:55
10:00
10:00
10:30
11:00
11:00
11:00
14:30
14:30
16:00
16:00
16:00
Dato
Pmi manifattura
Pmi manifattura dato finale
Pmi manifattura dato finale
Pmi manifattura dato finale
Tasso di disoccupazione
Pmi manifattura
Tasso di disoccupazione
Prezzi al consumo
Prezzi al consumo "core"
Reddito personale
Spesa personale
Ism manifattura
Ism prezzi pagati
Spesa edilizia
Fonte: Bloomberg
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Periodo
feb.
feb.
feb.
feb.
gen.
feb.
gen.
feb.
feb.
gen.
gen.
feb.
feb.
gen.
indice
indice
indice
indice
%
indice
%
% a/a
% a/a
% m/m
% m/m
indice
indice
% m/m
Consensus Precedente
…
49,9
48,5
47,7
…
50,9
…
51,1
…
12,9
…
53,0
11,4
11,4
-0,4
…
0,5
0,6
0,4
0,3
-0,1
-0,3
53,2
53,5
36,0
35,0
0,4
0,4
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Tabelle & Glossario
Tassi, materie prime e cambi
Euribor
Irs
Valute
1 mese
-0,005
-0,001
1 anno
0,097
0,002
EurUsd
1,1187
-0,0008
3 mesi
6 mesi
0,039
0,110
-0,001
-0,004
2 anni
3 anni
0,098
0,136
0,002
0,003
EurJpy
EurGbp
134,0800
0,7268
0,0400
0,0018
9 mesi
0,161
-0,005
4 anni
0,198
0,006
EurChf
1,0677
0,0010
12 mesi
0,233
-0,005
5 anni
0,273
0,005
EurCad
1,4005
0,0001
6 anni
7 anni
0,357
0,444
0,008
0,009
EurAud
EurNok
1,4398
8,6010
0,0061
0,0134
Commodity
Wti
Brent
Oro
Argento
49,14
-0,62
8 anni
0,533
0,012
EurPln
4,1553
0,0078
62,12
1218,40
-0,46
5,30
9 anni
10 anni
0,617
0,692
0,012
0,010
EurRub
EurCny
69,6400
7,0172
0,4511
-0,0007
16,71
0,15
15 anni
0,973
0,018
EurInr
69,2340
0,2110
Rame
270,60
1,45
20 anni
1,120
0,020
EurKw d
0,3317
0,0002
Caffè
140,50
-0,05
30 anni
1,250
0,030
EurZar
13,0952
0,0132
Tassi a 10 anni
Spread a 10 anni
Future Euribor
Btp
1,304
-0,027
Btp/Bund
0,968
-0,035
dic-16
0,040
0,000
Bund
0,336
0,008
Btp/Bonos
0,008
-0,063
dic-17
0,190
0,005
Treasury
2,012
0,019
Bonos/Bund
0,960
0,028
dic-18
0,380
0,000
Valori alle 9:00, variazioni assolute rispetto alla chiusura del giorno precedente
Euribor fixing del giorno precedente
Fonte: Bloomberg
Le parole per capire l’economia e la finanza
Tasso Euribor
L'Euribor (acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate, tasso interbancario di offerta in
euro) è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso di interesse
medio delle transazioni finanziarie in Euro tra le principali banche europee effettuate sul
mercato interbancario (con controparte altri primari istituti di credito) con scadenza una,
due e tre settimane, e da uno a dodici mesi. L'Euribor varia solamente in funzione della
durata del prestito e non dipende dall'ammontare del capitale. La nascita dell'Euribor è
avvenuta, contestualmente a quella dell'Euro, il 1º gennaio 1999. Attualmente viene
determinato ("fissato") giornalmente dalla European Banking Federation (EBF) come
media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di banche, oltre 50; per l'Italia
contribuiscono Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e UBI Banca. La
comunicazione dei dati è su base volontaria per le varie banche, l'Euribor è calcolabile se
partecipano almeno 12 istituti di credito. L'Euribor è spesso usato come tasso base per
calcolare interessi variabili.
Documento completato alle ore 9:30. Fonti Reuters e Bloomberg
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Contatti
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Virgilio Iafrate
:
Alessandra Mastrota :
06 47026136
06 47026145
[email protected]
Aut. Trib. Roma n° 317/01 del 11/07/2001
Direttore responsabile: Virgilio Iafrate
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