La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Sono i corrotti e i corruttori a impoverire la nostra Italia Egregio direttore, con Mafia Capitale, si è aperto un nuovo capitolo di storia Capitolina. Nell’aprile del 1849, a minare la Repubblica Romana appena costituita, fu un generale francese. Il Colle del Gianicolo fu bombardato e preso d’assalto. A nulla valsero le barricate difensive dei mazziniani e dei Garibaldini. A distanza di un secolo e mezzo, un manipolo di romani (e non di stranieri come allora), sferrano l’assalto al Palazzo Senatorio in Campidoglio e, il danno inferto, avrà gravi ripercussioni sulla vita dei romani e degli italiani. In tempi moderni, sono i corruttori e i corrotti quelli che impoveriscono sempre più il nostro Stivale e, a proposito di Stivale, mi chiedo quando, il medesimo, si deciderà a ‘prendere corpo’… e inizierà a prendere a calci nel deretano tutti quelli che ne minacciano l’integrità, l’incolumità e la democrazia! Bruno Tanturli (Crema) ................................................................................. . Razzismo no, tolleranza sì Cremona organizzi una marcia Signor direttore, l’America si prepara alla marcia del 13 dicembre 2014 a Washington continuando a protestare in tantissime città, da Est a Ovest. Le notti in strada sono una marcia in cui bianchi e neri, ispanici e asiatici camminano fianco a fianco per chiedere la fine di un’America in cui la violenza della polizia che uccide afroamericani disarmati resta impunita. (...) Obama, il presidente afro-americano, cerca di placare la protesta e ammette che il ‘razzismo è radicato nella società’. Quei giovani che marciano lo fanno anche per noi. In Italia, per fortuna non abbiamo la polizia che spara, ma l’ondata di razzismo è crescente. La linea della Lega di Salvini che si associa a Marie Le Pen è la punta di un movimento crescente che punta dritto a creare, fisicamente, la sollevazione contro i diversi. Esagero? Spero di sì, ma anche le strutture della Chiesa cattolica fanno fatica ad arginare questa ondata. L’INTERVENTO dalla prima pagina I fatti di Roma (la sollevazione di un gruppo di cittadini contro un centro di accoglienza e i fatti criminali di chi si arricchisce sulle povertà) sono la faccia di una stessa medaglia che alimenta odio contro i diversi e le istituzioni. E’ necessario reagire con dignità e compostezza. (...) E allora perché le associazioni di volontariato di Cremona non organizzano, nel periodo delle feste di Natale, una manifestazione, una fiaccolata che dia il senso alla città, ai giovani, agli anziani che i cremonesi sono per la tolleranza e contro il razzismo? Gian Carlo Storti (Cremona) ................................................................................. . La tangenziale di Crema esempio di buona politica Egregio direttore, da tempo la pagina delle opinioni ospita articolate posizioni politiche circa l’attuale situazione italiana, come per quella locale. Escludendone alcune esplicitamente riferite alla fazione di appartenenza, in generale è la classe politica a ricevere, bipartisan, ‘l’encomio’ della incapacità. I giorni scorsi Crema ha subito un notevole rallentamento della circolazione veicolare a causa della necessaria chiusura della tangenziale cittadina. Molteplici le voci per l’effettivo disagio, con le relative proteste. Beh... e cosa centra questo con la politica? Centra eccome; infatti il disagio ha messo in evidenza come sia stata buona politica la realizzazione di quella bretella. Una tangenziale che, seppur mutilata a Cà delle Mosche, (...) ha da tempo alleviato una situazione difficile per Crema. Va ricordato che la tangenziale fu avversata da tanti, ridicolizzata da molti, si da definire l’assessore sostenitore del tempo con il dispregiativo di ‘Attila’. Ma nei giorni scorsi si è dimostrata tutta la sua effettiva lungimiranza politica. (...) Fu la caparbia volontà di Martino Boschiroli, allora assessore ai Lavori Pubblici di Crema, che dotò la città di questa opera indispensabile. Di sindaci e sindachesse brave persone, di cementificatori con promozioni a stipendi migliori, di politici straccia abiti in gramaglie e di MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Rifiuti, per quei sacchi non faccio 12 chilometri Signor direttore, le scrivo da Crema per rendere noto un ‘problema’che si è presentato a chi, come me, fa parte degli abitanti delle zone campione per la ‘sperimentazione della raccolta differenziata del secco’. I fini di questa sperimentazione non sono chiarissimi, tuttavia sono andata nei giorni stabiliti nel luogo stabilito a ricevere gli speciali sacchi arancioni che devono essere utilizzati dal 9 ottobre 2014 alla metà di aprile 2015. A me, singolo utente, hanno consegnato 10 (dieci) sacchi della capienza pare di 50/60 litri, con un foglio di spiegazioni e numero di telefono da utilizzare quando i sacchi sarebbero finiti. Adesso naturalmente i sacchi sono finiti e l’impiegata addetta al telefono mi dice di andare a ritirare quelli nuovi alla loro sede in Via Volta n. 5 che dista da casa mia più di 6 chilometri. Dovrei fare almeno 12 chilometri per ritirare dei sacchi che servono a ‘loro’ per la sperimentazione. Al mio fermo rifiuto mi hanno avvisato (minacciato) che non avrebbero mai ritirato rifiuti in sacchi di altro tipo. Ora, partecipare a questa sperimentazione è un obbligo, noi paghiamo il servizio della raccolta dei rifiuti e obbligarci ad andare a ritirare i sacchi a ‘casa del diavolo’ non è un servizio rifiuti. Ad ogni buon conto io non andrò berette al vento, Crema non ne ha proprio più di bisogno. Di politici alla Boschiroli sì. Perché la politica è la progettazione del futuro, è la capacità di buttare il cuore oltre l’ostacolo. (...) Fulvio Lorenzetti (Crema) ................................................................................. . Scuola, elogia le occupazioni il sottosegretario perito chimico Egregio direttore, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, ‘renziano’ storico, è intervenuto su ‘La Stampa’ dell’1 dicembre per elogiare le occupazioni e le autogestioni degli studenti, definite esperienze di grande partecipazione democratica, talvolta più formative delle ore passate in 9 soggiornato felicemente in un sacco a pelo a scuola, che abbia fruito del modello scuola outlet, che piace tanto alla sinistra e che vorrebbe estendere in tutto il Paese. Massimo Franzini (Cremona) ................................................................................. . Merkel e quella maledetta sindrome da maestrina Egregio direttore, Merkel: Renzi ha il nostro appoggio. Quando la smetteranno i leader (soprattutto la Merkel) dei Paesi dell’Ue a giudicare e voler far fare ad altri Paesi dell’Unione Europea quello che loro pensano. Esistono, un Commissario e vari Commissari per settori. Aspetta a loro la parola e non altri. Se alla Merkel non piace, può benissimo uscire con la Germania dall’Ue. Cesare Forte (Soncino) ................................................................................. . I bidoni della differenziata a ritirare i sacchi e ci risentiremo dopo le feste per l’aggiornamento della situazione dei miei sacchi di ‘rifiuto secco’: probabilmente dovrà venire l’Ufficio di Igiene per la disinfestazione. Andreana Albergoni (Crema) apisco la sua posizione. Visto che C lei è stata inserita nella sperimentazione del nuovo sistema di raccolta differenziata del secco fa bene a pretendere che l’azienda che ha in gestione il servizio la metta nelle condizioni di ‘sperimentare’. In questo caso rifornendola dei sacchi. Non mi sembra un problema insormontabile. classe in quanto occasione di selezione della classe dirigente. Brutta alchimia demagogica pedagogica del perito chimico Davide Faraone (perito chimico e sottosegretario all’istruzione?! Con tutto rispetto per i periti chimici, ma se abbiamo dei bidelli laureati, la ministra Giannini non poteva scegliersi un bidello?) che rivela un’inaspettata nostalgia per un tempo da dimenticare, che fra l’altro non ha vissuto essendo nato nel 1975. Pensandoci bene, le occupazioni invocate dal nostro sottosegretario, sicuramente gli sono servite, più che altro ad occupare una poltrona di cui non ne capisce il ruolo. Solo una cosa mia auguro: che in caso di necessità si rivolga ad un medico che poco abbia studiato (ma che importa!) ma che abbia Pescarolo e Pieve, degno di nota l’impegno dei nostri parroci Egregio direttore, con le elezioni di domenica 14 anche le comunità cristiane di Pescarolo e Pieve Terzagni, diventeranno parte integrante dell’Unità pastorale che fa riferimento a Vescovato, dove hanno la loro residenza i cinque parroci che seguono le sei parrocchie. Nel rispetto del detto, secondo il quale è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare ritengo, come cristiano, anche se poco praticante, esprimere un doveroso grazie ai parroci per il loro impegno nel cercare di far rivivere le nostre comunità e in questo poco tempo abbiamo avuto modo di verificare sul campo i primi risultati, attraverso una grande partecipazione sia nei lavori da fare, che in chiesa nelle cerimonie. Certamente con i problemi che si sono accavallati nel tempo non potranno fare i miracoli, però la partenza è buona. Un altro risultato che ritengo positivo che si sta evidenziando è l’apertura di un dialogo tra i cristiani delle varie parrocchie rompendo quelle linee di confine tradizionali. Anche se Don Attilio, ridendo ha detto ‘sgarnera nova spasa ben in ca’, sono convinto che questo modo di fare porterà più gente vicino alla chiesa e di fronte a questo, che sarà una soddisfazione per il loro lavoro, saranno loro stessi a impegnarsi ulteriormente. Giampietro Masseroni (Pescarolo ed Uniti) ................................................................................. . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori erché la clausola era una noticina stampata a caratteri P puntiformi e per leggerla occorreva disporre di apparecchiatura scientifica appositamente creata per la ricerca sull’infinitamente piccolo. Caso o trappola? Inizia il calvario. Spossante alternanza di speranze e docce fredde. Secondo il commercialista hai ugualmente diritto allo sgravio perché il lavoro sugli infissi si è svolto nel quadro di una ristrutturazione generale che ha perfetta copertura di documenti. Compresa la celebre raccomandata a quegli uffici di Pescara che nessuno ha mai visto: esistono veramente? Sulla domanda si sono esercitate le fantasie perverse di generazioni di contribuenti. Col cuore aperto alla speranza, chiedi dunque udienza ai Signori delle Entrate e sali fino ai loro uffici, in verità alquanto protetti, eloquente indizio dell’amore popolare di cui godono. Ti unisci così a un mesto gruppo in attesa. Dietro al silenzio di ciascuno è quasi udibile l’agitarsi del più antico degli umani dilemmi: per uscirne vivo mi converrà di più ruggire o belare, fare valere le mie ragioni o offrirmi inerme alla loro pietà? La pena di morte è derubricata, ma l’ergastolo c’è ancora… Meglio non rischiare e implorare subito clemenza. Una segretaria s’affaccia e s’informa rapidamente sulle ragioni specifiche di ciascuno. Sorride e pare appartenere alla razza umana, tipo hostess rassicurante durante le turbolenze aeree da GLI ITALIANI NON SONO SUDDITI DELLO STATO L’AGENZIA DELLE ENTRATE ANCORA NON L’HA CAPITO paura. Quando si rivolge a te, dici la tua: sono qui per fare notare che i diritti allo sgravio fiscale sono intatti perché la pratica minore è comunque dentro una pratica più ampia e perfettamente documentata. Perbacco, ho scritto anche a Pescara! Il sorriso della hostess s’irrigidisce in una maschera di pietra mentre rade al suolo le tue speranze: ho capito cosa intende, può anche restare ma le dico subito che, per questa cosa, qui non sono propensi. ‘Non sono propensi’! Non si finisce mai di imparare. Sapevamo della famosa finanza creativa. Scopriamo ora che esiste anche il Fisco creativo. Non norme nero su bianco, in base alle quali il contribuente ha torto o ragione ma propensioni soggettive dei singoli funzionari. Basate su cosa? Bioritmi, segni zodiacali, andamenti climatici? E siamo solo all’anticamera. Il successivo incontro col Signore delle Entrate spinge la faccenda verso iperboliche e surreali complicazioni. Ma non demordiamo, il ghiaccio comincia a cedere e negli incontri successivi l’Ufficio, sempre meno certo dei propri argomenti, avanza una percentuale: crediamo al 70% di avere ragione. Già, ma del mio 30% cosa me ne faccio? La sede centrale dell’Agenzia delle Entrate, direttamente in- terrogata, dà ragione al contribuente ma solo in linea di principio e col solito stile ‘qui lo dico e qui lo nego’. E la cosa precipita ormai verso il cruento epilogo. Il funzionario a quattr’occhi consiglia adesso di sospendere il pagamento, ma col rischio che la sanzione si moltiplichi se alla fine mi si dà torto…Ma appena esco mi spedisce un’altra raccomandata con ordine tassativo di pagare. Quali nuove ragioni sono intervenute negli ultimi venti minuti? Nessun cenno al riguardo. Paga e taci. Non ne puoi più e paghi. Ma hai ancora una domanda in canna e non ci rinunci: e se poi in giudizio finale risulta che avevo ragione? Una volta che ha pagato non c’è più niente da fare, ci dispiace. Anche a me. Il Natale s’avvicina ed è tempo di doni. Vorremmo anche noi onorare l’usanza facendo dono all’Agenzia delle Entrate di una informazione che, pur non essendo più riservata da qualche secolo, deve essere sfuggita ai suoi impegnatissimi funzionari. C’è stata la famosa Rivoluzione Francese, primo atto di una serie di cosucce il cui risultato è stato il progressivo smantellamento degli stati assoluti. Il che significa che i sudditi sono diventati cittadini, depositari come tali di diritti e garanzie. Il po- tere dunque deve rendere conto di stesso. Almeno sulla carta, visto che in Italia vige ancora la regola d’oro dei regimi autoritari: incutere paura e coltivare incertezza circa il vero significato della giungla di leggi affinché la burocrazia ne resti unico sacerdote e interprete. Se solo un millesimo della durezza che il Fisco usa con gli errori formali degli onesti fosse impiegata per punire gli errori sostanziali dei disonesti (dall’evasione all’uso privato del danaro pubblico) saremmo il Paese più virtuoso del mondo. Si dà il caso che tu sia un contribuente diligente, di quelli che appeso in cucina invece del calendario dei compleanni tengono quello delle scadenze fiscali, nel terrore di confondere la seconda rata dell’Imu con l’anticipo della Tasi che però è slittato ed è sostituito dalla terza rata della Tari, la cui aliquota, ancora incerta, verrà gradatamente svelata a puntate in internet, come il Terzo mistero di Fatima. La chiave ironica non rende meno serio e grave il quesito: ha senso contribuire a tenere in piedi una baracca del genere? Concedere ossigeno fiscale al sistema significa favorire il suo miglioramento o consentirgli di continuare a farla franca restando com’è? E’ la scienza medica che ti mette la pulce nell’orecchio con una fulminante verità: quando somministri zuccheri a un malato di cancro, non alimenti la parte sana del suo corpo ma la malattia che lo sta uccidendo. Ada Ferrari
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