Cassa rurale, un esposto ankitalia II gami Scoiattolo: «Violazione della privacy bancaria da parte del presidente Simoni» NICOLA GUARNIERI PINZOLOv- Violazione delia privacy bancaria. È questa la, chiamiamola così e doverosamente tra virgolette, «imputazione» che Edda Vidi, proprietaria del garnì Scoiattolo, muove nei confronti del presidente della Cassa rurale di Pinzolo Roberto Simoni. Reo, secondo l'imprenditrice, di aver violato il segreto dell'istituto nella sua veste di consulente per l'acquirente dell'albergo in questione. Tant'è che la denuncia è stata depositata alla Banca d'Italia. La questione è complessa ma fotografa bene il sistema burocratico italiano fatto di quintali di carte. Edda Vidi, tanto per entrare nel dettaglio, ha messo in vendita il garnì Scoiattolo e come caparra ha chiesto la copertura di un fido con la Rurale di 55 mila euro. Cifra congrua, se si considera che il valore stimato dell'albergo sfiora i 4 milioni di euro. L'incartamento, però, è finito in mano a Roberto Simoni (presidente della Cassa di Pinzolo) nel suo ruolo di commercialista. E la signora Vidi contesta lo scambio di informazioni riservate - per quella garanzia di tutela socio-cliente e banca riguardanti il garnì. Per questo ha presentato un dettagliato esposto a Bankitalia contestando «l'illecita uscita di notizie e dati riguardanti la scrivente». Dalla filiale trentina di piazza Vittoria dell'istituto di credito nazionale hanno fatto sapere di aver preso atto del- la presunta violazione del diritto alla riservatezza della società da parte della Rurale di Pinzolo e delle ripetute richieste di spiegazioni sollecitate alla Cassa e prive di risposte o comunque con repliche tardive ed insoddisfacenti. La risposta della Banca d'Italia, dunque, non si è fatta attendere. E, nella missiva, sottolinea come l'istituto «annette specifica attenzione alle segnalazioni che provengono dalla clientela degli intermediari bancari e all'attività di vigilanza». Ricorda anche, comunque, che pur valutando il «comportamento degli intermediari nella cura e nel mentenimento di proficui rapporti commerciali», non ha il «potere di dirimere singole controversie». Al presidente della Rurale di Pinzolo Simoni, comunque, la banca italiana ha inoltrato formale richiesta di chiarimenti anche se suggerisce di avvalersi della «mediazione finalizzata alla conciliazione» e, prima di arrivare in tribunale, invita i contendenti a rivolgersi all'Abf, l'Arbitro bancario finanziario. Rimane però lo spiacevole accavallamento di competenze, specie per quanto riguarda il doppio ruolo di Roberto Simoni, professionista con studio in proprio e presidente della Cassa rurale di Pinzolo. Ed è quanto contesta la titolare del garnì Scoiattolo che, a dire il vero, voleva solo vendere l'esercizio e non certo infilarsi nel classico italico ginepraio normativo.
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