Il progetto Orienta Job «Facciamo comunicare le

L'iniziativa Opportunità in Valsugana
Il progetto Orienta Job
«Facciamo comunicare
le aziende e i giovani»
TRENTO — Orienta Job, ovvero la possibilità per ragazzi e
aziende di incontrarsi, per conoscersi, scegliersi e migliorarsi.
Il progetto porta lafirmadella Cassa Rurale di Caldonazzo e vede la collaborazione di numerosi attori istituzionali: dal centro
per l'impiego di Pergine Valsugana ai comuni di Caldonazzo,
Calceranica al Lago, Vigolo Vattaro, Bosentino, Centa San Nicolò e Luserna.
Sono i giovani, tra i 18 e i 30 anni, i destinatari dell'ambiziosa
iniziativa. Alcuni studiano, altri, invece, hanno già avuto modo
di confrontarsi con il mondo del lavoro. Tutti richiedono un
percorso personalizzato di inserimento lavorativo, per costruire un rapporto diretto con le aziende, perfezionare capacità e
nozioni. «La Cassa Rurale agirà da ponte creando un collegamento tra i due mondi. Per un triennio selezioneremo chi il lavoro lorichiedee chi lo offre nella speranza di riuscire a fornire
un supporto concreto al territorio», spiega il direttore dell'istituto di credito cooperativo Renzo Ciola. «La grande beffa per
chi si avventura per la prima volta alla ricerca del lavoro è la
mancanza di esperienze professionali precedenti — aggiunge
Francesca Carneri, responsabile del Centro per l'impiego di Pergine —. Con Orienta Job, invece, i ragazzi potranno acquisire
dimestichezza con varie attività e arricchire i propri curricula.
Così facendo, inoltre, si metterà in moto un circolo virI dettagli
tuoso che porterà il giovane
a sentirsi efficiente e riconoLa Cassa Rurale
sciuto dalla società».
seleziona e prepara i giovani
Al momento, l'iniziativa
tra i 18 e i 30 anni
conta venti realtà locali, tra
per il mondo del lavoro
aziende, enti pubblici e studi
professionali, pronte a ricevere nuovi collaboratori.
L'inserimento dei ragazzi avverrà attraverso tirocini retribuiti
(circa 70 euro settimanali) e seguirà i consigli dei Job Trainer,
figure pensate ad hoc per preparare entrambe le parti al fatidico
incontro. «Mostreremo al tirocinante come valorizzare punti di
forza e specificità — chiarisce Marco Parolini, uno dei job trainer del progetto —. Non basta essersi laureati con 110 e lode,
bisogna mostrare determinazione e intraprendenza. In fase di
selezione, ad esempio, potrà fare la differenza l'aver maturato
esperienze all'estero 0 aver preso parte ad attività di volontariato. Per questo è bene imparare a proporsi nel migliore dei modi». I suggerimenti non riguarderanno solo i tirocinanti: anche
le aziende dovranno sottoporsi allo screening degli orientatoli
professionali, n progetto ha già incassato l'appoggio della Provincia che attraverso il vicepresidente Alessandro Olivi ha promesso la definizione di politiche attive per il lavoro: «Orienta
Job è un modello da seguire: mettersi in rete, per cooperare,
conoscere il territorio erisponderealle sue esigenze. È questa la
strada che seguiremo anche con l'Agenzia per il lavoro che diventerà uno snodo di coordinamento capace di offrire competenze e servizi specifici».
Silvia Pagliuca
Economia
Hnint. le strategie per il Fondo °