Valli Giudicarie e Rendena 36 martedì 2 settembre 2014 DASINDO Si procede a rilento, ma alla Copag è atteso il conferimento di circa 40 mila quintali di tuberi 40 32 63 110 MILA QUINTALI LA SCORSA ANNATA ETTARI A GRANTURCO TRA SOCI E AFFILIATI La previsione del raccolto di patate di questa stagione molto bagnata e «fredda» Se questa stagione non va bene, lo scorso anno fu più scarso con 32 mila quintali Funziona lo «scambio» con Agri 90 di Storo: là patate, e qui invece granturco Sono più di 110 i soci e gli affiliati che conferiscono non solo dal Bleggio e Lomaso l'Adige Patata «montagnina» una buona annata Nonostante il meteo sarà un raccolto record DENISE ROCCA DASINDO - Nonostante un’estate piovosa ben oltre la media stagionale, la produzione delle colture più diffuse nelle Giudicarie Esteriori dà segnali positivi. Alla Copag (Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi) è iniziato da pochi giorni il conferimento delle patate montagnine, ma fino ad ora solo una piccola quantità è arrivata in cooperativa, complice la pioggia continua che rende difficile scavare i terreni e sta rallentando le operazioni di raccolta, tanto che alcuni agricoltori hanno deciso di rinviare di qualche giorno ed è questa la settimana nella quale ci si aspetta il maggior conferimento. «Il meteo spiega Luca Armanini, direttore della Copag - ha impegnato molto le aziende per riuscire a mantenere le piante sane durante la stagione, però il prodotto che abbiamo ora in campagna è di qualità medio-elevata e prevediamo una produzione di quantità media che, se paragonata agli ultimi anni nei quali la produzione è stata più ridotta del solito, può essere anche vista come abbon- SAONE dante. Ad ora posso azzardare che saranno conferiti circa 40mila quintali di patate». Anche a Storo, e con risultati apprezzabili, si è iniziato nel fine settimana a raccogliere le patate, piantate anche nei campi della Valle del Chiese grazie all’accordo con Agri 90 per la rotazione delle colture che prevede lo scambio fra Storo e il Lomaso della produzione di mais e patate. Simbolo del Lomaso, la «montagnina» esce quindi bene dall’inusuale stagione delle piogge. Parlando di frutticoltura, anche in questo caso la soddisfazione prevale fra i produttori. «Abbiamo finito la raccolta delle ciliegie - spiega Armanini - un’annata quantitativamente e qualitativamente buona, nonostante la presenza della drosophila, l’insetto dei frutti rossi». È stata avviata nelle Esteriori, con ottimi risultati, una sperimentazione per combattere la Drosophila Suzukii, un insetto che depone le uova nei frutti a buccia rossa e tenera, rendendo in pochissimi giorni il frutto invendibile. È arrivato dal Giappone solo cinque anni fa, ma si è rivelato una piaga per i frutti a colorazione rossa o una delle sue gradazioni. Si è messa in atto nelle Esteriori per il primo anno una sperimentazione di difesa per le ciliegie con metodo meccanico usando delle reti antinsetto invece della difesa chimica e si è arrivati ad una riduzione dei danni del 90%, molto superiore all’uso di pesticidi. «È una buona pratica agronomica - spiega il direttore Armanini - e ha dato risultati insperati. Confidiamo entro il 2016 di riuscire ad avere tutti gli impianti della zona coperti con questo sistema». Sempre nell’ambito dell’ortofrutta è appena iniziata la raccolta della varietà di mele Gala, e vale il discorso delle ciliegie: se la produzione è positivia per qualità e quantità, è il mercato a non lasciare grandi soddisfazioni ai contadini: «stagnante» lo definisce il direttore della Copag, i consumi sono abbattuti anche dalla crisi economica e i prezzi che si spuntano non sono dei migliori. «Ma la stagione commerciale è lunga - aggiunge Armanini - quindi non fasciamoci la testa prima di rompercela e lasciamo i conti alla fine». L’unica coltura che nelle Esteriori non è gestita dalla Copag è quella della vite. «Un anno così La raccolta della patata montagnina simbolo del Lomaso è cominciata, ma il conferimento del prodotto alla Copag è in ritardo poiché la pioggia continua rende difficile scavare il terreno. È inizita anche la raccolta della varietà di mele Gala, con una produzione che si prospetta positiva sia per qualità sia per quantità, ma il mercato rimane stagnante piovoso - spiegano gli addetti del settore - ha comportato una gestione molto difficile e onerosa del vigneto, praticamente si era in campagna quasi ogni giorno per proteggere i vigneti da queste dosi così abbondanti di acqua. La qualità del prodotto è comunque buona, ma probabilmente si andrà a perdere qualche cosa in quantità rispetto alle medie degli anni scorsi». Gli organizzatori della festa bloccata dalle forze dell’ordine rimediano con una cena aperta a tutti I conigli difesi dagli animalisti finiscono nel piatto Dalla sagra alla padella SAONE - Azione e reazione: gli animalisti hanno agitato la sagra di S. Giovanni a causa del gioco del coniglio e rovinato un momento di festa, così i saonesi mercoledì sera hanno ben deciso di recuperare la serenità perduta con una cena tutti assieme. Piatto principale: polenta e coniglio. Nulla di ufficiale, «un gruppo di amici, e l’invito è aperto a chi vuole» dicono, per risollevare il morale agli organizzatori della sagra, stemperare gli animi e prendere con una risata anche questo episodio che rimarrà negli annali della gloriosa sagra di S. Giovanni di Saone. Che a ben guardare, commentano i saonesi all’indomani del blitz animalista con vigili e carabinieri al seguito che ha interrotto la festa per annullare il «gioco del coniglio», i coniglietti impiegati per il gioco forse avrebbero avuto una fine migliore se fossero finiti in qualche famiglia con bambini e diventati i loro compagni di giochi, visto che provengono da allevamento e la destinazione finale è il banco di un supermercato. Ma tant’è: la legge provinciale in materia stabilisce che gli animali non possono essere utilizzati come premio, quindi l’intervento dei vigili ha interrotto l’evento. E la cosa si sarebbe chiusa lì, ma a far saltare i nervi ai locali il blocco portato avanti dagli animalisti che hanno impedito all’auto sulla quale erano stati messi i coniglietti per essere riportati all’allevamento di avanzare. «È mancato completamente il buon senso - commenta Simone Marchiori, saonese e consigliere della Comunità delle Giudicarie - tutti erano disponibili al confronto, il gioco era stato interrotto, trovarsi un muro di animalisti che urlano PELUGO “vergogna” e “vi denunciamo”, peraltro su un suolo privato dove nemmeno sarebbero dovuti stare, è solo una provocazione e un modo per alzare, inutilmente, la tensione. Non capisco dove vogliono arrivare. Si mettono in difficoltà i volontari di un’associazione e un paese intero per niente». Sulla stessa lunghezza d’onda Giacomo Scalfi, presidente dell’Asuc di Saone: «Ci sono cose molto, molto più gravi per le quali protestare e muoversi. Spiace perché hanno rovinato un momento di festa per la comunità che doveva essere sereno». Un po’ di amarezza insomma, nonostante si cerchi di metterla in ridere, a Saone è rimasta. D. R. IN BREVE S. LORENZO Fiabe e trenino Alle 14.30 viaggio nella fantasia con le letture animate «Le fiabe del contadino». Possibilità di trasferimento con un’escursione in trenino. Prenotazione obbligatoria all’Apt. TIONE Gara di bocce a coppie L’Asd Bocciofila Giudicariese dà il via al Trofeo Cassa rurale Adamello Brenta: gara di bocce a coppie sorteggiate. Ad ospitare la gara fino a venerdì sarà dalle 20 il Bocciodromo di Sesena. PONTE ARCHE Show danzante L’Accademia di danza di Dro presenta lo show danzante LQuArte. L’appuntamento è per domani sera al Teatro tenda di Ponte Arche. Lo spettacolo si aprirà alle 21. La partecipazione è libera. CARISOLO Strada da sistemare La Provincia ha stanziato 42.850 euro per finanziare i lavori di ripristino della strada che collega Campolo con la località Geridol nel comune di Carisolo. CADERZONE Lavori a Puz del Lodula La Provincia finanzierà con 49.400 euro i lavori alla strada di accesso all’opera di presa Puz del Lodula. Bruno Vidi, di Pinzolo, è stato portato in elicottero al Santa Chiara Moto contro furgone, un ferito La motocicletta con cui Vidi procedeva in direzione di Pinzolo Un pauroso incidente si è verificato poco prima delle 20 di ieri sulla strada principale che attraversa la Val Rendena, proprio in mezzo all’abitato di Pelugo. Ad avere la peggio è stato Bruno Vidi, 63enne dentista di Pinzolo che, a bordo della sua moto, si è scontrato con un furgone. Sul posto sono immediatamente giunti l’ambulanza, i carabinieri, i vigili del fuoco volontari e l’elisoccorso. Una volta stabilizzato, l’uomo è stato caricato sul velivolo e trasportato all’Ospedale Santa Chiara di Trento, dove gli è stato diagnosticato un politrauma. Le sue condizioni sono state giudicate serie e l’uomo è stato quindi ricoverato nel reparto di rianimazione. L’esatta dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità saranno presto chiarite dai militari dell’Arma, che hanno curato tutti i rilievi del caso. I testimoni presenti sul luogo dell’incidente raccontano che stavano procedendo in direzione di Pinzolo, dunque in salita, tre veicoli: un furgone, un’automobile e la motocicletta guidata da Vidi. All’altezza del secondo incrocio che consente di lasciare la strada principale per entrare nell’abitato, il furgone ha svoltato verso sinistra. Proprio in quel momento, però, la motocicletta aveva iniziato la manovra di sorpasso dell’automobile. Così, in fase di accelerazione, si è trovata di fronte all’ostacolo costituito dal camioncino. L’impatto è stato importante è l’uomo è rovinato a terra. Pur ferito, non ha perso conoscenza e i sanitari sono giunti sul posto in tempi molto rapidi. Vidi è sposato e ha due figlie; proprio la moglie è arrivata sul luogo dell’incidente poco dopo il momento dello scontro. La speranza è ovviamente che i traumi riportati non siano troppo gravi e che Vidi possa presto lasciare l’ospedale. (Ha collaborato Jessica Pellegrino) L’elisoccorso atterrato a Pelugo
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