COPERTINA CHEBANCA! LA MIA BANCA SUONA IL ROCK di MARCO BARLASSINA NUMERO 06 - GIUGNO 2014 I 18 l risparmio gestito di CheBanca!, lanciato nel dicembre 2013 e annunciato a giugno 2013, compie 6 mesi. E lo fa, mi pare, con risultati che si possono definire più che soddisfacenti visto che la raccolta di masse gestite ha superato i 300 milioni di euro. Come si passa dai conti di deposito all’offerta di fondi comuni rispettando le prerogative della semplicità e della “popolarità” che stanno alla base della vostra idea di fare banca? Fa parte di un’evoluzione partita da una piattaforma semplice ma con un prodotto madre, il conto di deposito, che era un prodotto di risparmio. L’andamento del mercato, con la riduzione dei tassi d’interesse, ha determinato un allargamento della banca verso prodotti di risparmio per la clientela affluent. Il nostro obiettivo è divenire leader nella fascia della clientela digital affluent entro 3 anni. In Italia ci sono 7,5 milioni di digital affluent: si tratta di persone che cercano l’allocazione del risparmio e sono avvezzi ad usare il canale online. E questi 7,5 milioni sono destinati a crescere. Oggi siamo in fase di allargamento del portafoglio prodotti, che continueremo ad arricchire parallelamente al potenziamento della piattaforma multicanale. In Italia c’è un potenziale incredibile per pensare agli investimenti di lungo termine perché le famiglie sono sedute da un lato su una grande ricchezza immobiliare e dall’altro su una ricchezza finanziaria stimata in 3.500 miliardi di euro che non è stata ► COPERTINA Dopo i conti di deposito e i fondi comuni, CheBanca! fa rotta sugli ETF con iShares. Lo anticipa a F Roberto Ferrari, direttore generale dell’istituto, in un colloquio sui passi futuri che segneranno lo sviluppo della banca del gruppo NUMERO 06 - GIUGNO 2014 Mediobanca 19 COPERTINA toccata dalla crisi finanziaria e che è al 50% composta da liquidità. Noi abbiamo realizzato una raccolta netta di 300 milioni di euro da inizio anno. E’ come se avessimo una rete di 1.000 promotori finanziari, che ci porrebbe tra le prime reti tradizionali. Tra le peculiarità della vostra offerta di risparmio gestito prevedete anche che il cliente venga accompagnato nelle sue scelte. Come avviene questa attività di supporto che normalmente rientra tra le attribuzioni di un consulente o, appunto, di un promotore? Ci sono clienti autonomi ma in generale il cliente va seguito e accompagnato. Con il risparmio gestito abbiamo creato una terza via rispetto alla banca tradizionale, che in generale privilegia i prodotti della casa, o alle reti di promotori, che danno una consulenza maggiore ma che presentano lo scotto di commissioni spesso più alte. La nostra via invece ha il suo cuore sul web, con una piattaforma aperta che da accesso a 1800 fondi ma con il vantaggio di poter contare anche su una rete fisica di 45 filiali e con le commissioni più basse del mercato. E se dai un bouquet così ampio di attività c’è bisogno di un supporto. Per questo abbiamo creato una modalità di navigazione unica, guidata, che aiuta il cliente ad orientarsi nell’offerta grazie a numerosi tool: come la mappa del risparmio gestito dove il cliente può individuare l’ sset class più adatto alle sue esigenze a secondo della propensione al rischio e all’orizzonte temporale di investimento, il dizionario dell’investitore, il simulatore di PAC. C’è poi la modalità chat, grazie alla quale il cliente mentre naviga può interagire in tempo reale con gli operatori del servizio clienti. Non a caso il 25% di chi ha scelto un fondo con noi l’ha fatto attraverso la piattaforma online e in ben oltre l’80% dei casi è stata usata la strumentazione a supporto, anche da chi poi si è recato presso la filiale fisica. Ciò che cercate di fornire è qualcosa che punta ad avvicinarsi molto alla consulenza. In che direzione vi spinge questa ricerca? Vogliamo offrire un servizio sempre più completo alla clientela. Per questo stiamo cercando di realizzare prodotti disegnati ad hoc per il cliente, diversificando la nostra offerta di prodotti di risparmio affiancando ai fondi comuni anche soluzioni che contemplino gli ETF. L’evoluzione della nostra offerta di risparmio sarà infatti sempre più incentrata sulla con- 600 MILIONI PREVISTI ENTRO IL 2014 NUMERO 06 - GIUGNO 2014 RISULTATI 1° TRIMESTRE 20 2014 2 MILIARDI ENTRO IL 2016 sulenza personalizzata, all’interno della quale l’utilizzo di ETF e di prodotti legati agli ETF avranno un peso sempre più rilevante. Questo vuol dire che state pensando a un nuovo progetto che vada ad affiancarsi alla vostra offerta di fondi comuni? Sì. Con iShares stiamo lavorando sul mondo assicurativo e finanziario, con soluzioni innovative sia lato polizze vita sia sul fronte ETF con IShares. Si tratterà di un prodotto unico in Italia dove un mix di ETF sarà legato a prodotti a gestione separata, in un contenitore assicurativo fornito da Genertellife (gruppo Generali, ndr). Inoltre stiamo per lanciare nuovi prodotti in grado di potenziare e arricchire la nostra piattaforma fondi. Esistono già contenitori assicurativi con all’interno fondi comuni. Perché la scelta di inserire proprio gli ETF? E’ vero: per la prima volta gli ETF vengono inseriti in un prodotto del genere. La spiegazione è molto semplice: in questo contesto l’ETF è più efficiente perché ci permette di ridurre i costi, a tutto beneficio dei clienti, che pagano commissioni più basse e godono quindi di un ritorno potenziale più ampio. E poi, in generale, ci sono clienti che prediligono gestioni attive ed altre prodotti a gestione passiva, sintetici, come gli ETF. C’è stata una domanda anche dal basso, ossia da parte della vostra clientela, verso prodotti di questo tipo? Gli ETF sono molto efficienti perché replicano fedelmente l’indice di riferimento sottostante con bassissimi costi di gestione e questo rappresenta un grande valore per la clientela digital affluent di CheBanca! Attualmente la nostra clientela, tramite la piattaforma di trading online, negozia abitualmente questi strumenti. In questo ambito ha imparato ad apprezzarli come strumenti molto liquidi, scambiabili nell’intraday e che permettono una diversificazione verso mercati altrimenti difficilF mente raggiungibili.
© Copyright 2024 ExpyDoc