NUMERO 165 - 27 MAGGIO 2014 2 3 4 6 8 9 Nuove emissioni Nuovi ETP a leva tre long e short sui 5 maggiori indici europei Voglia di Treasury ritrovata Pillole ETF A Milano un nuovo ETF sulle small cap Usa Tagliato il TER di quattro ETF sugli emergenti Tema caldo Reddito fisso, catturare la rinnovata voglia di Treasury Focus Banca IMI Tornano di moda i Paesi core, ma risultato elettorale dovrebbe far ripartire Piazza Affari ETF in cifre ETF Plus: migliori, peggiori e più scambiati a uno e sei mesi Commento agli ETF Maggio alla riscossa per gli ETF legati alla Borsa di Mosca È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis! a cura di Titta Ferraro NUOVE EMISSIONI 2 A leva 3 long o short sui maggiori indici europei Cresce l’offerta per speculare al rialzo o al ribasso sui principali indici azionari europei. Oggi hanno fatto il loro debutto a Milano dieci nuovi ETP a leva tre long e short su cinque dei più conosciuti indici europei, compreso il Ftse Mib. A proporre questi nuovi strumenti è ETF Securities che per la prima volta propone una gamma di ETP azionari daily short & leveraged a leva 3x. Questi ETP non sono fondi comuni di investimento ma titoli atipici (collateralised securities) che garantiscono l’esposizione con leva (3x) e con Da ETF Securities leva inversa (-3x). dieci nuovi ETP a Gli ETP proposti si leva 3 long e short rifanno agli indici sui maggiori indici Ftse Mib, Dax 30, europei: Eurostoxx 50, Cac 40, Ftse 100 Dax, Ftse 100, ed Euro Stoxx 50. Cac 40 e Ftse Mib Il TER dei 10 nuovi ETP è dello 0,82%. “Crediamo che questi prodotti offrano l’opportunità di scambi a breve termine con un costo totale competitivo”, ha rimarcato Townsend Lansing, capo della piattaforma short & leveraged per ETF Securities. Novità assoluta per il mercato ETFPlus sono i leva 3 long e short sul Cac 40 e sul Ftse 100. Sugli altri indici erano invece già presenti dei leva 3 lanciati lo scorso autunno da Boost ETP, il primo emittente a proporre agli investitori italiani ETP leva tre long e short su indici azionari e di commodity. Come funzionano i leva 3 Questi strumenti sono progettati per offrire un ri- torno triplo sui movimenti giornalieri, long o short, degli indici benchmark più rilevanti. Per esempio, se il FTSE MIB in una determinata seduta registra un guadagno dell’1%, l’ETP a leva tre long salirà del 3% mentre quello 3x short perderà il 3% (al netto di commissioni e aggiustamenti). La performance degli ETP a leva viene calcolata sulla base dei rendimenti giornalieri composti, pertanto i rendimenti misurati su periodi maggiori di un giorno possono discostarsi da quelli offerti dall’indice di riferimento (effetto compounding), in particolare in periodi caratterizzati da elevata volatilità. Questa tipologia di prodotti a leva risulta quindi idonea a investitori sofisticati che comprendono i rendimenti a leva e composti, investitori professionali (consulenti finanziari e gestori individuali) o investitori attivi che monitorano regolarmente le loro posizioni. Piena compensazione fiscale Uno sguardo anche all’aspetto fiscale. Massimo Siano, head of sales per l’Italia e la Francia ETF Securities, pone l’accento sulla fiscalità efficiente di questi ETP classificati come titoli atipici e che quindi consentono la piena compensazione fiscale generando solo Redditi Diversi. “L’Italia è un mercato costituito da diverse migliaia di investitori alla ricerca di strumenti su indici azionari per il trading di breve periodo con una fiscalità efficiente – sottolinea Siano – la leva ±3X consente inoltre di ottenere l’esposizione giornaliera ai principali indici azionari europei con l’investimento di un terzo del capitale senza il rischio di perdere più del capitale investito o gli oneri del prestito titoli”. I 10 nuovi ETP 3x lanciati da ETF Securities Nome ETFS 3x Daily Short FTSE MIB ETFS 3x Daily Long FTSE MIB ETFS 3x Daily Short DAX 30 ETFS 3x Daily Long DAX 30 ETFS 3x Daily Short FTSE 100 ETFS 3x Daily Long FTSE 100 ETFS 3x Daily Short CAC 40 ETFS 3x Daily Long CAC 40 ETFS 3x Daily Short Euro Stoxx 50 ETFS 3x Daily Long Euro Stoxx 50 Codice Neg. IT3S IT3L GE3S GE3L UK3S UK3L FR3S FR3L UE3S EU3L Differenze tra ETF ed ETN ISIN JE00B894R074 JE00B8DVWK97 DE000A1YKTK4 DE000A1YKTG2 JE00B7QK5303 JE00B9BQ4529 JE00B83F5M43 JE00B89ZNT11 DE000A1YKTL2 DE000A1YKTH0 TER 0,82% 0,82% 0,82% 0,82% 0,82% 0,82% 0,82% 0,82% 0,82% 0,82% Fonte: ETF News Poiché la normativa UCITS permette una leva massima di 2x, gli strumenti a leva tre non rientrano nella categoria dei fondi comuni risultando quindi Exchange-traded Notes (ETN) nel caso di quelli con sottostanti indici azionari ed Exchange-traded Commodities (ETC) per quelli su materie prime. Sono prodotti finanziari che hanno molte similitudini con gli ETF: replicano anch’essi l’andamento di un determinato indice, sono scambiati sui mercati regolarizzati come le azioni e possono riguardare diverse tipologie d’investimento (azioni, obbligazioni, commodity, valute, volatilità, etc). Giuridicamente però gli ETC e gli ETN differiscono dagli ETF poiché non sono annoverati nella categoria dei fondi comuni, ma sono titoli senza scadenza emessi da una società veicolo. Come la maggior parte degli strumenti di debito, si è in presenza di una promessa da parte dell’emittente di pagare l’ammontare stabilito. E’ pertanto l’emittente dell’ETC/ ETN a garantire la solvibilità del sottostante. NEWS DAL MONDO ETF News Nuovo ETF sulle small cap statunitensi Il 20 maggio ha debuttato sull’ETFPlus di Borsa Italiana l’Amundi Russell 2000 Ucits ETF che permette di prendere posizione sulle società statunitensi a piccola capitalizzazione comprese nell’indice Russell 2000 che rappresenta il 10% circa della capitalizzazione di borsa dell’indice Russell 3000. Il Ter applicato è pari allo 0,35%. Deutsche Asset & Wealth Management Il primo ETF fisico in Europa sull’indice di azioni A cinesi CSI300 db x-trackers Harvest CSI300 Index UCITS ETF (DR) Negli States il primo ETF sulle small cap cinesi Deutsche Asset & Wealth Management (DeAWM) ha lanciato il db X-trackers Harvest CSI 500 China A-Shares Small Cap ETF, il primo ETF statunitense che fornisce agli investitori un accesso diretto alle small cap cinesi di tipo “A”. Le A-shares sono azioni quotate sulle borse di Shanghai e Shenzhen in Renminbi cinesi e rappresentano il segmento di azioni cinesi più ampio. Il costo annuo di questo nuovo ETF è pari allo 0,82% Amundi taglia il Ter di quattro ETF sugli emergenti Sforbiciata ai costi per la gamma di ETF emergenti globali e regionali targati Amundi. La società transalpina ha più che dimezzato, da 0,45% a 0,20%, il TER dei propri ETF legati ai mercati emergenti. Tra questi risultano quattro quelli quotati su Borsa Italiana: l’Amundi Etf Msci Emerging Markets Ucits ETF (Isin FR0010959676), l’Amundi ETF Msci Em Asia Ucits Etf (FR0011020965), l’Amundi ETF Msci Em Latin America Ucits ETF (FR0011020973) e l’Amundi ETF Msci Em Eastern Europe ex-Russia Ucits Etf (FR0010717074). “Vogliamo offrire ai nostri clienti ETF al costo più basso in questa asset class. Questa riduzione delle commissioni dimostra ancora una volta la nostra volontà di rispondere alle necessità degli investitori attraverso l’offerta di prodotti di qualità a un prezzo contenuto”, ha commentato Valérie Baudson, Global Head ETF e Indexing di Amundi. ETF Securities lancia un replicante sulle infrastructure MLP ETF Securities ha quotato a Londra e Francoforte l’ETFS US Energy Infrastructure MLP GO UCITS ETF, il primo ETF Master Limited Partnership quotato in Europa che investe in MLP definiti come Infrastructure MLP. Le MLP sono solitamente considerate quelle publicly trade partnerships (PTP) che hanno operazioni attive principalmente nel settore dell’energia. 3 ISIN LU0875160326 TER Dividendi Replica 1,10% Distribuzione Diretta Internet: www.dbxtrackers.it Numero verde: 800 90 22 55 Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il KIID del comparto rilevante. Avvertenze – Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Turati 27, 20121 Milano e sul sito www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti nel presente opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto lussemburghese nella forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. Le informazioni contenute nel presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La pubblicazione del presente documento non costituisce una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. Deutsche Asset & Wealth Management racchiude in sé tutte le attività di asset management and wealth management condotte da Deutsche Bank AG e dalle sue filiali e succursali. Deutsche Asset & Wealth Management fornisce prodotti e servizi alla propria clientela tramite una o più soggetti giuridici che possono essere indentificati dai clienti all’interno dei contratti, accordi, materiali di offerta o altra documentazione pertinente a tali prodotti o servizi. a cura di Titta Ferraro TEMA CALDO Reddito fisso, catturare la rinnovata voglia di Treasury Il reddito fisso torna a riscuotere forte consenso tra gli investitori. Dopo il 2013 difficile per l’obbligazionario globale, complice principalmente la formale apertura della Federal Reserve all’avvio del tapering, nei primi 5 mesi del 2014 è tornato l’appetito verso i bond che stanno offrendo in media ritorni anche maggiori rispetto all’azionario. Sebbene indici quali l’S&P 500 e il Dax viaggino nei pressi dei massimi storici, la spinta propulsiva dell’equity si è affievolita in questo 2014 rispetto a ritorni consistenti degli ultimi anni. Il reddito fisso è tornato di moda in questa prima parte del 2014 con ritorni in media di poco superiori a quelli dell’equity. Tra gli ETF gli afflussi maggiori riguardano i governativi e i bond corporate investment grade 4 Azioni vs bond A livello di valutazioni, il mercato toro degli ultimi anni ha portato l’equity statunitense a livelli abbastanza cari con un rapporto price-toearnings (P/E) corretto per il ciclo sopra le 20 volte. Valutazioni tirate che non si vedevano dal 2007. Dall’ultimo outlook di Russell Investment emerge che anche le azioni dell’Eurozona presentano valutazioni elevate, mentre i mercati emergenti risultano adeguatamente valutati, con un 30%-40% di sconto rispetto ai mercati sviluppati. Di contro l’incertezza geopolitica creata dalla crisi Ucraina e alcune evidenze di rallentamento della crescita hanno riacceso l’interesse verso l’obbligazionario con il ritorno degli acquisti sui titoli di Stato statunitensi e tedeschi. Il rendimento del Treasury decennale è sceso sotto il 2,5%, sui minimi a 6 mesi, proprio settimana scorsa nonostante l’ascesa delle pressioni sui prezzi al consumo (+2% annuo ad aprile rispetto al +1,5% precedente). “Tipicamente uno si aspetta rendimenti in ascesa con maggiore inflazione – sottolinea Russ Koesterich, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist - invece i rendimenti reali (ossia aggiustati per l’inflazione) continuano a scendere complici diversi fattori tra cui l’incertezza geopolitica e alcune evidenze di rallentamento della crescita”. Da inizio anno le obbligazioni vantano così un saldo positivo del +3,5% circa con rendimento del Treasury decennale sceso di quasi 50 punti base così come quello del Bund che ha recentemente toccato i minimi a un anno. Discorso che può essere esteso anche ad altri titoli di Stato come quelli periferici dell’eurozona sospinti anche dall’ulteriore ritorno di fiducia verso questi mercati e dalla ricerca di rendimenti interessanti in realtà quali Spagna, Italia, ma anche Portogallo e Grecia. Il trend positivo dei bond è destinato a confermarsi a cura di Titta Ferraro TEMA CALDO Afflussi sui replicanti legati a Treasury & co. Il mercato degli ETF presenta un’offerta sempre più variegata per prendere posizione sull’obbligazionario sia in maniera aggregata, su singole aree geografiche oppure su determinati tratti della curva dei tassi. I riscontri dei primi 4 mesi dell’anno vedono il reddito fisso rappresentare quasi il 40% del totale degli afflussi sugli ETF da inizio anno (dati ETP Landascape al 30/04/2014). Gli afflussi maggiori si suddividono tra obbligazioni corporate investment grade (7,36 mld di dollari) e governativi (6,64 mld). Tra questi ultimi sono sempre i Treasury Usa a fare la voce grossa con oltre 3,1 mld. Tra gli ETF obbligazionari quotati sul mercato italiano sono diversi quelli che permettono di prendere posizione su indici composti da obbligazioni governative statunitensi. iShares, Lyxor e UBS propongono una gamma variegata di ETF che spaziano da scadenze brevi a quelle medio-lunghe. 5 dell’eurozona, quelli legati ai Treasury espongono l’investitore europeo in maniera diretta alla oscillazione del cambio euro/dollaro poiché tutte le emissioni comprese negli indici sottostanti risultano denominate in valuta statunitense. La prospettiva di un deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro, con la Bce propensa a un ulteriore allentamento monetario, potrebbe rendere l’esposizione al rischio cambio un vantaggio per l’investitore che invece paga pegno nei contesti di debolezza del dollaro. A influire su questi ETF obbligazionari c’è principalmente la dinamica dei tassi di interesse: l’avvicinarsi della prospettiva di un rialzo dei tassi di riferimento da parte della Federal Reserve avrebbe ripercussioni negative sul valore dei prezzi delle obbligazioni statunitensi e di conseguenza sul rendimento complessivo dell’ETF. Effetto tassi che risulta più contenuto per i replicanti che si rifanno a indici con duration più basse. anche nella seconda metà dell’anno? “Le obbligazioni americane potrebbero soffrire a causa del rimbalzo della crescita da noi stimato per il secondo trimestre 2014 e per l’avvicinarsi della conclusione del tapering”, rimarca l’ultimo report di Exane Derivates che vede anche un aumento della volatilità per le obbligazioni europee in un contesto di maggiore volatilità delle valute (evento che si traduce in un deprezzamento del cross €/$) previsto per i prossimi mesi. Da considerare anche l’effetto elezioni europee, il cui esito non ha scomposto più di tanto i mercati con l’avanzata degli euroscettici che era ampiamente nelle previsioni. Asoka Woehrmann, co-direttore Investimenti di Deutsche Asset & Wealth Management (DeAWM), vede gli spread della periferia diminuire ulteriormente nei prossimi mesi. Le variabili cambio e tassi A differenza dei replicanti relativi a indici obbligazionari ETF su titoli di Stato statunitensi Nome iShares $ Treasury Bond 1-3yr Ucits ETF iShares $ Treasury Bond 7-10yr Ucits ETF iShares Inflation Link Bond Ucits ETF iShares Usd Gov Bond 1-3 Ucits ETF (Acc) iShares Usd Gov Bond 3-7 Ucits ETF (Acc) iShares Usd Gov Bond 7-10 Ucits ETF (Acc) Lyxor Ucits ETF iBoxx $ Treasuries 1-3Y Lyxor Ucits ETF iBoxx $ Treasuries 5-7Y Lyxor Ucits ETF iBoxx $ Treasuries 10Y+ UBS ETF Barclays Capital US 1-3 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis UBS ETF Barclays Capital US 3-5 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis UBS ETF Barclays Capital US 5-7 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis UBS ETF Barclays Capital US 7-10 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis Codice ISIN TER dividendi metodo di replica IE00B14X4S71 IE00B1FZS798 IE00B3VTPS97 IE00B3VWN179 IE00B3VWN393 IE00B3VWN518 FR0010960955 FR0010961011 FR0010961003 LU0721552544 LU0721552627 LU0721552890 LU0721552973 0,20% 0,20% 0,16% 0,12% 0,23% 0,12% 0,17% 0,17% 0,17% 0,22% 0,22% 0,22% 0,22% semestrali semestrali capitalizzati capitalizzati capitalizzati capitalizzati capitalizzati capitalizzati capitalizzati semestrali semestrali semestrali semestrali Fisica Fisica Fisica Fisica Fisica Fisica Sintetica Sintetica Sintetica Fisica Fisica Fisica Fisica Fonte: ETF News FOCUS BANCA IMI Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI Tornano di moda i paesi core, ma il risultato elettorale dovrebbe far ripartire Piazza Affari 6 I principali indici statunitensi ed europei si riportano a ridosso dei massimi di gennaio con l’S&P500 e il DAX che registrano nuovi record, grazie all’ingente liquidità e all’assenza di investimenti alternativi attraenti. In Europa i listini dei paesi core recuperano forza relativa a scapito di quelli periferici, fra cui il FTSE MIB, appesantiti da un PIL deludente con conseguente moderato allargamento degli spread. L’indice tedesco recupera forza Recupero di forza relativa sulla scia di relativa dei paesi prospettive economiche miglioramento, core europei rispetto in da un PIL in ai periferici. Piazza avvalorate accelerazione allo 0,8% Affari nell’ultimo che porta il tendenziale mese ha risentito annuo in crescita del della debole tornata 2,2%; pertanto, riportiamo di trimestrali e dal a positivo il giudizio sul deludente Pil, ma DAX. dovrebbe trovare Il FTSE MIB nel sponda nel netto breve ha registrato le performance risultato elettorale a peggiori favore del governo risentendo di una volatilità particolarmente elevata e di prese di beneficio generalizzate sulla scia di trimestrali mediamente inferiori alle attese, acuite dal deludente dato sul PIL nel 1° trimestre (-0,1% da +0,3% atteso), dopo il quale gli investitori hanno temuto per i rischi sulla fase di modesta ripresa attesa per l’Italia, con ripercussioni sulla crescita del Paese per l’intero 2014. Gli indici domestici hanno risentito anche dell’incertezza che ha accompagnato il periodo ante elezioni al parlamento europeo e ora il netto risultato elettorale invita in modo chiaro il Governo a proseguire le riforme e a chiedere cambiamenti all’Europa, in modo da attuare politiche di sviluppo economico a scapito dell’austerità. In tale contesto, i mercati scommettono sulle decisioni che prenderà la BCE nella prossima riunione del 5 giugno, dopo la bocciatura “della politica del rigore” da parte degli elettori europei. Tra i rischi citiamo: le tensioni geopolitiche, principalmente in Ucraina, che resta un focolaio pericoloso, nonostante l’esito delle elezioni presidenziali, e aumenta la volatilità delle borse a livello internazionale e secondariamente in Libia, dove il Parlamento ha subito un attacco da parte di gruppi armati anti-governativi e la moderata crescita in Europa accentuata dai deludenti dati di PIL, l’eccessiva forza dell’euro e il rallentamento del ritmo di crescita in Cina. Per quest’ultima, i timori si sono accentuati dopo produzione e vendite al dettaglio di aprile sotto le attese. La produzione industriale è salita dell’8,7% rispetto a stime dell’8,9% e le vendite al dettaglio sono cresciute dell’11,9% rispetto al 12% atteso. Un segnale di stabilizzazione è arrivato anche dal settore Manifatturiero, con la lettura preliminare dell’indice HSBC di maggio che si è attestata a 49,7, poco sotto la soglia di espansione, ma sopra le attese di mercato. I gruppi appartenenti all’indice Euro Stoxx confermano trimestrali mediamente in linea con le attese e meno brillanti rispetto a quelle statunitensi. Le operazioni di consolidamento restano un driver importante prospettando rilevanti sinergie, anche se il dietro front su alcune di queste operazioni ha ridotto l’entusiasmo. Alcune trimestrali europee sono invece risultate inferiori alle stime; inoltre, gli stress test hanno provocato tensioni sui Bancari e costretto grandi gruppi come Deutsche Bank ad annunciare una ricapitalizzazione da 8 mld di euro. Relativamente ai fondamentali dell’Euro Stoxx vengono leggermente riviste al ribasso dal consenso le crescite sugli utili dell’anno in corso al 19,86% a fronte di P/E pari a 14,84x evidenziando valutazioni non eccessive nonostante gli apprezzamenti dell’ultimo periodo. Il rapporto crescite/ multipli (PEG) rimane favorevole e inferiore all’1%. Il PIL area euro nel 1° trimestre è stato pari allo 0,9% ed è atteso allo 0,8% per il secondo, che porterebbe il tendenziale annuo all’1% e all’1,4% nel 2015. I principali indici sono soggetti a una volatilità particolarmente elevata: dai massimi di metà gennaio, in due settimane hanno registrato minimi di periodo con un ritracciamento fisiologico contenuto nell’ordine del 5-6% per poi tornare in prossimità dei precedenti massimi, grazie al rimbalzo statunitense dovuto al miglioramento di alcuni dati macro e alle inferiori pressioni sugli emergenti. Sui principali indici europei e statunitensi si conferma il trend rialzista, anche se la volatilità resterà una costante dell’anno in corso per il quale ci aspettiamo fasi alterne di repentini ritracciamenti. A livello settoriale europeo, restano ben impostati gli Industriali che confermano un rapporto multipli/crescite (PEG) inferiore a 1 sia in termini di utili che di EBITDA (margine operativo lordo). Positiva l’Energia sulla scia delle buone quotazioni del petrolio che resta incanalato in un trend positivo sostenuto anche dalle tensioni geopolitiche. Moderata positività sul Farmaceutico, favorito dalle operazioni di consolidamento che dovrebbero consentire un aumento della marginalità per i gruppi interessati da eventuali sinergie. Moderata positività sulle Costruzioni, che mantengono crescite elevate anche se FOCUS BANCA IMI 7 i multipli a premio non consentono un buon rapporto di PEG, mentre la situazione appare migliore sul fronte dell’EBITDA, dove a fronte di un premio contenuto di tale multiplo, le attese di crescita del Margine Operativo Lordo supera la media del benchmark europeo. Gli indici statunitensi proseguono il trend laterale dell’ultimo periodo fermati da barriere tecniche di forte valenza. In tale contesto, la reporting season evidenzia mediamente dati superiori alle attese di consenso nel 71,2% dei casi e le sinergie attese dalle operazioni di consolidamento si confermano driver importanti, anche se qualche trimestrale deludente, una serie di dati macro contrastati, la debolezza in Europa scatenata dai PIL inferiori alle attese e dati cinesi deboli, lasciano di nuovo spazio a un lieve ritracciamento che per il momento è stato contenuto dai primi supporti dell’S&P500 a 1859-1.850, dal quale è ripartito il trend sul precedente massimo a 1.902. La volatilità resta inferiore rispetto ai mercati europei con il Vix che si riporta vicino ai minimi nell’intorno dei 12 punti. Nell’ultimo mese il Vix è rimasto sotto la media mobile a 200 giorni senza superare i 14,5 punti. Tecnicamente per l’S&P500 il mancato superamento dell’obiettivo posto in area 1.920 deporrebbe a favore di un ritracciamento, anche se l’elevata liquidità in circolazione e l’assenza di investimenti alternativi non ci inducono a pensare a un’inversione del trend in atto. Relativamente all’S&P500, i fondamentali confermano il premio dei multipli di utili ed EBITDA rispetto agli indici europei, anche se le crescite attese in termini di Margine Operativo Lordo si confermano decisamente più elevate, giustificando la quotazione a premio. Sempre in termini di EBITDA, il Nasdaq mantiene il premio rispetto ai multipli dell’S&P500, ma il rapporto multipli Margine Operativo Lordo si conferma favorevole, scongiurando l’effetto di sopravvalutazioni pericolose. I verbali della Fed hanno confermato l’approccio espansivo in Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast atto, la cui svolta non appare ancora imminente. La Banca centrale ha avviato comunque la discussione circa l’exit strategy, monitorando attentamente nei prossimi mesi tutti gli strumenti disponibili in attesa di verificare l’evoluzione della crescita economica oltre che dell’inflazione e del mercato del lavoro. Con riferimento all’attuale contesto macro, la Fed rileva i segnali di ripresa dopo l’indebolimento del 1° trimestre con le previsioni positive di medio termine che restano invariate. A livello settoriale statunitense, recupera forza il Tecnologico, che presenta un buon rapporto multipli/crescite ed è sostenuto anche da alcune trimestrali incoraggianti che pongono le basi L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI per ulteriori miglioramenti nei prossimi trimestri. Il Telefonico si conferma il miglior settore nell’ultimo mese, confermando un ottimo rapporto multipli/crescite e registrando un nuovo massimo da novembre 2013. Recupera forza il Retail, che appare sopravvalutato in termini di P/E, ma presenta un rapporto Multipli/EBITDA in linea e resta in attesa di nuove conferme sul fronte delle trimestrali, penalizzate negli ultimi mesi dalle avverse condizioni climatiche che hanno frenato la spesa dei consumatori. Prosegue la debolezza dei Finanziari, a cui si aggiunge una correzione fisiologica delle Utility che faticano a registrare utili in aumento significativo per l’anno in corso. Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (€) Valore Euro Stoxx Euro Stoxx 50 Stoxx 600 DAX CAC 40 FTSE 100 Ibex 35 FTSE MIB FTSE All Share SMI S&P500 NASDAQ Composite Dow Jones Industrial Nikkei 225 Hang Seng Bovespa RTS Interfax 321,30 3.169,90 338,51 9.659,39 4.469,76 6.844,55 10.425,49 20.318,46 21.630,39 8.646,02 1.885,08 4.125,82 16.511,86 14.006,44 22.704,50 53.353,00 1.289,98 P/E (x) 2013E 17,61 14,94 16,32 15,22 16,31 15,13 20,01 20,01 20,39 16,96 16,99 24,21 15,53 21,04 9,88 11,27 5,26 2014E 14,84 13,96 15,05 13,55 14,55 14,25 17,27 15,53 15,70 16,85 15,74 19,97 14,65 16,46 9,84 10,96 4,96 Var. EPS % 2015E 12,80 12,32 13,33 11,92 12,86 13,07 14,16 12,33 12,45 15,13 14,16 16,82 13,50 14,79 9,08 9,70 4,92 2013E 3,56 -3,26 5,59 -1,68 6,92 -4,82 High 2,43 -2,68 12,17 5,24 5,49 3,83 37,79 9,41 High 33,45 2014E 19,86 13,21 10,86 10,16 14,10 7,42 30,53 37,09 40,58 2,73 7,64 17,73 7,01 20,84 4,10 27,52 4,93 2015E 15,98 13,36 12,92 13,65 13,09 8,99 22,00 23,99 24,35 11,39 11,19 18,63 8,57 11,17 8,37 12,96 0,79 PEG Media 2014- (P/E 14E su var. EPS 15E 2014-15E) 17,92 13,29 11,89 11,91 13,59 8,21 26,27 30,54 32,46 7,06 9,41 18,18 7,79 16,01 6,23 20,24 2,86 0,83 1,05 1,27 1,14 1,07 1,74 0,66 0,51 0,48 2,39 1,67 1,10 1,88 1,03 1,58 0,54 1,74 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet OSSERVATORIO ETF I MIGLIORI A 1 MESE La pagina dei numeri di ETF News Europa - Indice EuroStoxx 50 Usa - Indice S&P 500 1950 3200 1900 1850 3000 1800 1750 2800 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 CHIUSURA Eurostoxx50 Ftse Mib Dax30 Ftse100 3240 21494 9893 6816 mar-14 3 MESI 3,25 5,53 3,29 0,56 apr-14 mag-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 5,01 13,31 5,91 3,03 15,81 24,97 18,13 2,75 Far East - Indice Nikkei 1700 nov-13 dic-13 gen-14 CHIUSURA Dow Jones S&P 500 Nasdaq Russell 2000 16543 1892 3651 1114 feb-14 mar-14 3 MESI 2,52 3,00 0,02 -4,70 apr-14 mag-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 3,32 5,42 6,72 -0,74 8,52 15,21 22,95 14,42 Commodity - Indice CRB 17000 320 16000 300 15000 280 14000 13000 nov-13 dic-13 gen-14 CHIUSURA Giappone Cina Russia Brasile 14603 823 1336 52626 feb-14 mar-14 3 MESI -1,92 0,19 3,75 11,19 apr-14 mag-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -5,26 -4,57 -6,84 2,07 3,49 -4,55 -5,55 -6,14 260 nov-13 dic-13 gen-14 CHIUSURA Crb Petrolio Wti Oro Cacao 308 104 1292 478 feb-14 mar-14 3 MESI 2,20 1,82 -3,44 5,41 apr-14 mag-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 12,19 12,96 3,89 13,18 8,20 10,74 -7,26 -28,15 Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni. 8 Db X-Trackers Msci Russia Capped Ishares Msci Russia Adr/Gdr Rbs Market Access Daxglobal Lyxor Ucits Etf Russia Dj Rbs Market Access Dow Jones I MIGLIORI A 6 MESI Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Etfx Ftse Mib Leveraged 2X Db X-Trackers Cnx Nifty Ucit Lyxor Etf Msci Indonesia Db X-Trackers Msci Indonesia I PEGGIORI A 1 MESE Etfs Dax daily 2x short Db X-Trackers Shortdax X2 Lyxor Etf Daily Shortdax X2 Db X-Trk Dj Euro 50 2X Inv Lyxor Ucits Etf Euro Stoxx 5 I PEGGIORI A 6 MESI Etfx Ftse Mib Super Sh St 2X Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xshort Lyxor Ucits Etf Daily Double Db X-Trk Dj Euro 50 2X Inverse Lyxor Ucits Etf Euro Stoxx 5 I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xshort Lyxor Etf Ftse Mib Ishares Ftse Mib-Inc Ishares S&P 500-Inc I PIÙ SCAMBIATI / VALORE Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Lyxor Etf Ftse Mib Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xshort Ishares Msci Europe-Inc Ishares Ftse Mib-Inc PREZZO € VOLUMI PER % 1 MESE PER % 6 MESI TREND BT TREND MT 20,525 77,6 38,75 27,615 158,1 13241 2346 588 48066 429 22,10 22,01 21,32 20,17 16,35 -6,81 -6,33 -5,68 -8,18 4,57 10,86 99,23 92,55 98,53 10,75 3042301 10123 966 550 15327 1,45 2,20 13,68 5,78 5,34 27,03 26,96 26,76 25,37 24,51 12,36 9,91 10,25 7,54 10,66 16236 19859 222167 1753 60910 -10,31 -10,20 -10,01 -9,38 -9,24 -14,82 -14,02 -13,68 -17,02 -16,75 23,59 10,92 43,25 7,535 10,66 24295 2528574 34881 1753 60910 -5,05 -4,12 -2,80 -9,38 -9,24 -29,81 -29,29 -17,15 -17,02 -16,75 = 10,86 10,92 21,75 13,03 13,90 3042301 2528574 1276335 551371 297673 1,45 -4,12 1,10 1,68 3,46 27,03 -29,29 14,27 15,00 4,87 = = = 10,86 21,75 10,92 21,88 13,03 31473950 29054130 23917080 10645190 8930686 1,45 1,10 -4,12 4,59 1,68 27,03 14,27 -29,29 7,36 15,00 = = = Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 27/05/2014 OSSERVATORIO ETF Il Commento agli ETF X-Trackers Shortdax X2 e il Lyxor Etf Daily Il mese di maggio si avvia alla conclusione Shortdax X2. A sei mesi si segnala il calo con in primo piano il corposo recupero della vicino ai 30 punti percentuali per due replicanti Borsa russa che si specchia nel rally degli short a leva sul Ftse Mib (Etfx Ftse Mib Super ETF legati a Mosca. Sul mercato ETFPlus di Short 2X e Lyxor UCITS Etf Ftsemib Daily Borsa Italiana gli strumenti sull’azionario russo 2Xshort). monipolizzano le posizioni Tra i prodotti più di testa della classifica a un Gli ETF legati alla scambiati per numero di mese con balzi superiori al Russia risultano i pezzi spiccano ancora 20% per il Db X-Trackers Msci Russia Capped, l’iShares migliori dell’ultimo una volta i prodotti legati Msci Russia Adr/Gdr e l’Rbs mese con balzi a Piazza Affari. Il Lyxor Market Access Daxglobal superiori al 20%. UCITS Etf Ftse Mib Daily Leverage primeggia con Russia. In evidenza anche Male gli short a una media giornaliera i replicanti legati alla Borsa leva sul Dax di di 3,04 milioni di turca. A sei mesi svettano Francoforte pezzi. Seguono il Lyxor ancora una volta i prodotti a UCITS Etf Ftse Mib leva con un rialzo del 27% Daily 2X Short con circa sia per l’Etfx Ftse Mib transazioni medie per 2,53 milioni di pezzi e Leveraged che per il Lyxor Etf Ftsemib Daily poi il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib con scambi Leverage. Tra i migliori anche i replicanti per 1,27 milioni di pezzi. Tra i più scambiati legati all’India con il Db X-Trackers Cnx Nifty per controvalore emerge il Lyxor UCITS Etf Ucits ETF che segna un +26,7% negli ultimi Ftsemib Daily Leverage con transazioni per 6 mesi e quelli sull’Indonesia (+25,37% il 31,47 milioni di euro. Seconda e terza piazza Lyxor Etf Msci Indonesia e +24,51% per il Db rispettivamente per il Lyxor UCITS Etf Ftse X-Trackers Msci Indonesia). Mib con 29 milioni di euro e il Lyxor UCITS Volgendo ai peggiori dell’ultimo mese spicca Etf Ftse Mib Daily 2x Short con transazioni il calo di oltre il 10% di tre ETF short a leva per 23,9 milioni di euro. sul Dax di Francoforte: l’Etfs Dax, il Db La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore stesso. Il presente Documento è distribuito per posta elettronica a chi è iscritto ai servizi di newsletter di Finanza.com ed a chi ne ha fatto richiesta, è destinato al pubblico indistinto e non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in una sua parte, senza la preventiva autorizzazione scritta di Brown Editore S.p.a. 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