2015 - XX ª Edizione - International Chamber Music Festival

Riva del Garda - Limone sul Garda - Tremosine sul Garda - Tignale
Gargnano - Gardone Riviera - Toscolano Maderno - Isola del Garda
M eandro
International Chamber Music Festival
2015 - XXª Edizione
Associazione Cultura In Musica Limes
Grafico consuntivo lavori Strada Gargnano - Riva, Meandro
Da: Giancarlo Cavallini, La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 89
XXª EDIZIONE
International Chamber Music Festival
Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda
Riva d/Garda - Limone s/Garda - Tremosine s/Garda
Tignale - Gargnano - Toscolano Maderno
Gardone Riviera - Isola del Garda
2015
Con il contributo del
COMUNE DI
TIGNALE
Con il contributo del
COMUNE DI
TREMOSINE SUL GARDA
Con il contributo del
COMUNE DI
GARGNANO
Con il contributo del
COMUNE DI
TOSCOLANO MADERNO
COMUNE DI
GARDONE RIVIERA
Calendario concerti 2015
XXª Edizione International Chamber Music Festival
B - Domenica 5 Aprile Limone s/G, Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag. 28)
CONCERTO DI PASQUA
B - Domenica 24 Maggio Navazzo di Gargnano, Hotel Tre Punte/Villa Sostaga ore 17.00 (pag. 71)
ENSEMBLE CONCELLI
B - Venerdì 29 Maggio Pieve di Tremosine s/G, Chiesa San Giovanni ore 21.00 (pag. 38)
KARIM SAID, Pianoforte
B - Giovedi 11 Giugno Limone s/G, Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag. 29)
CHOPIN PIANO QUINTET (Polonia)
B - Domenica 14 Giugno Tignale, Santuario di Montecastello ore 20.30 (pag. 49)
ENSEMBLE NOVALIS
Paola Leggeri, Soprano; Aurhelia Varak, Mezzo-Soprano;
Elisa La Marca, Tiorba
C - Domenica 5 Luglio Isola del Garda ore 18.30 (pag. 95)
RECITAL
Frieder Berthold, Violoncello; Daniela Manusardi, Pianoforte
B - Sabato 11 Luglio Limone s/G, Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag. 31)
CONCERTO D’ORGANO
Stephan Lux, Organo
B - Domenica 12 Luglio Gargnano, Convento San Tommaso ore 21.00 (pag. 63)
RENATO SAMUELLI, Chitarra
A - Domenica 19 Luglio Gargnano, Palazzo Bettoni ore 21.00 (pag.59)
DUO RETORICA
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B - Venerdi 31 Luglio Terazza del Golf Club Bogliaco ore 21.15 (pag. 67)
RECITAL
ADRIAN NICODIM, Pianoforte
B - Sabato 25 Luglio Limone s/G, Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag. 32)
B - Domenica 26 Luglio Toscolano Maderno, Chiesa S. Pietro e Paolo ore 21.00 (pag. 82)
JUBILEE STRING QUARTET (London)
A - Domenica 9 Agosto Gardone, Villa Alba ore 21.00 (pag. 90)
RECITAL
ANNA TIFU, Violino; ROMEO SCACCIA, Pianoforte
A - Domenica 16 Agosto Riva d/G, Lido Palace Hotel ore 20.30 (pag. 25)
ENSEMBLE NOVALIS
B - Sabato 22 Agosto Bogliaco, Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30 (pag. 77)
ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO
B - Sabato 29 Agosto Limone s/G, Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag. 33)
B - Domenica 30 Agosto Oldesio/Tignale, Chiesa San Rocco ore 20.30 (pag. 53)
MOSCOW RACHMANINOV TRIO
B - Domenica 6 Settembre Toscolano Maderno, Museo della Carta ore 20.30 (pag. 85)
KLEZMER
Les Cascadeurs
B - Venerdi 11 Settembre Campione di Tremosine s/G, Antico Teatro ore 21.00 (pag. 42)
RECITAL GIOVANI ARTISTI
Violoncello - Pianoforte
B - Domenica 13 Settembre Limone s/G, Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag. 34)
ENSEMBLE CONCELLI
A - Domenica 11 Ottobre Navazzo di Gargnano, Villa Sostaga ore 17.00 (pag. 72)
IL SOGNO E LA DANZA
Duo pianistico
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Limone sul Garda
Riva del Garda
Tignale
Gardone
Gargnano
Tremosine sul Garda
Isola del Garda
Toscolano Maderno
ASSOCIAZIONE CULTURA IN MUSICA LIMES
L’obiettivo dell’Associazione Cultura in Musica Limes è quello di realizzare serate
musicali di alto livello per i suoi iscritti. L’associazione non è a scopo di lucro ma deve
coprire i suoi costi. Poiché l’associazione non prelieva un biglietto d’entrata ai soci è
richiesto una quota d’iscrizione: come ordinaria € 30 o come sostenitore € 50 (a persona).
Ci sono 3 categorie di concerti:
A - Concerti riservati ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche
ai non-soci prenotando e facendo una donazione libera non obbligatoria;
B - Concerti aperti a tutti, ad entrata libera, grazie alla collaborazione con comuni, enti e sponsor, si darà precedenza
ai soci prenotati;
C - All’Isola del Garda il 5 luglio ha un prezzo speciale per soci di € 25, deve essere pagato in anticipo all’Associazione
Cultura in Musica Limes e comprende il trasporto all’isola da Barbarano alle ore 18.30, visita guidata all’isola,
aperitivo prima del concerto. Non-soci pagano € 35 e si rivolgono direttamente all’amministrazione dell’isola tel.
328.6126943 - 328.3849226 mail: [email protected].
L’iscrizione all’Associazione Cultura in Musica Limes e donazioni sono possibili tramite un bonifico bancario sul
conto di Cultura in Musica Limes IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 presso Cassa Rurale Alto Garda
BIC: CCRTIT2104P comunicando l’iscrizione via email: [email protected]; oppure prima dei concerti,
SI PREGA DI PRENOTARE Tel. 338.3246226.
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Der gemeinnützige Musikverein Cultura in Musica Limes hat sich zur Aufgabe gemacht seinen Mitgliedern
hochrangige klassische Konzerte anzubieten. Es wird kein Eintritt verlangt, aber der Verein muss seine Kosten decken.
Daher ist ein jährlicher Migliedsbeitrag erforderlich;normaler Beitrag € 30; Fördererbeitrag-goldencard € 50.
Die Konzerte teilen sich in folgende Kategorien:
A - Konzerte in besonders exklusivem Rahmen, nur für Mitglieder, die reserviert haben. Falls Plätze frei bleiben ist
Einlass auch für Nicht-Mitglieder, jedoch bitten wir um eine Minimalspende an den Verein.
B - Alle übrigen Konzerte sind Eintritt frei, jedoch haben Mitglieder, die reserviert haben Vorrang.
C - Am 5. Juli auf der Isola del Garda für Mitglieder € 25, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer
zur Insel ab Porticciolo di Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem Konzert.
(Nicht-Mitglieder buchen zum Preis von € 35 direkt bei der Inselverwaltung unter 328.6126943 -328.3849226 oder
[email protected]).
Der jährliche Mitgliedsbeitrag pro Person sollte bitte vor den Konzerten auf das Vereinskonto von
Cultura in Musica Limes bei der Cassa Rurale Alto Garda
IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538
BIC: CCRTIT2104P überwiesen werden. Bitte gleichzeitig die Angaben mit Adresse per E-MAIL an info@rodella.
com mit der Zahlungsmitteilung senden, oder direkt vor den Konzerten bezahlen. Der Verein ist dringend auf
Spenden angewiesen und Ihr Beitrag ist sehr willkommen. RESERVIERUNGEN bitte unter Tel. 0039.338.3246226
The aim of the Association is to offer its members musical evenings of a high standard. It is not a profit-making
organisation, but needs to cover its costs and therefore depends on donations. Members do not pay an entrance
fee, but payment of an annual subscription is required: standard supporter € 30, special supporter € 50.
There are three types of concerts:
A - concerts for members (who need to book in advance). If there are still seats available, non-members may also
book, but need to pay a minimum donation.
B - concerts open to all, free entry (thanks to the generosity of the various parish councils and sponsors). Priority
seating for members if booked in advance.
C - The 5th July concert on the Isola del Garda. Members are asked to transfer € 25 before the concert to the
bank account of Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano at 18.30, a guided
tour of the island, and refreshments before the concert. Priority booking for members.
(Non-members pay € 35 and book directly with the administration of the Island under 328.6126943
-328.3849226 or [email protected]).
Membership can be paid into the following bankaccount: IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538
BIC: CCRTIT2104P. PLEASE SEND ALSO AN EMAIL WITH YOUR ADRESS: [email protected]
Membership can also be paid in cash before the start of the concert (please arrive 30 mins before the start).
Members will be issued a membership card.
Telephone number for bookings Tel. 0039.338.3246226
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Limone all’Albergo Azzurro, Riccardo Cozzaglio seduto al centro con il piccolo Angelo Cozzaglio
ed il gruppo dei tecnici in posa per la foto ricordo.
Da: Giancarlo Cavallini, La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 120
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La strada nella roccia (2005)
La Memoria del Lago (2003)*
Milena Rodella, presidente
...sono i due libri che racchiudono le immagini in bianco e nero del fotografo bresciano Giovanni Negri che
illustrano questa edizione 2015. Le fotografie di paesi dell’Alto Garda, da Riva all’Isola del Garda, scattate
tra il 1895-97, quando il fotografo aveva anche uno studio a Gargnano, rimandano a un carattere del lago
ormai scomparso e che sono qui utilizzate per rievocare ed incorniciare la XX° Edizione di questa rassegna.
In particolare le ardite vicende dell’ingegnere Riccardo Cozzaglio (1895-1965), che vorremmo ricordare
attraverso la sua più importante impresa di ingegneria; il tracciato a lago della strada tra Gargnano e Riva.
Riccardo, figlio di quell’Arturo Cozzaglio che aveva ideato e inaugurato nel 1913 la strada della Forra, tra
il porto di Tremosine e Pieve, riscattando quei paesi da secoli di isolamento. Nel 1923 diviene podestà di
Gardone Riviera e riesce, grazie alla sua sensibilità non solo a ricucire i rapporti con l’illustre ospite gardonese
Gabriele d’Annunzio, ma coinvolge il poeta nel progetto della strada il quale sfodera tutte le sue conoscenze
politiche per aiutare entusiasta il giovane sindaco. Tra questi vi è la fondamentale figura di Piero Perucelli
(1883-1951) imprenditore di costruzioni stradali che, amico del vate, mette a disposizione del Cozzaglio il suo
studio milanese. Finita la fase di progettazione intorno al 1926 rimaneva per l’ingegnere la spinosa questione
finanziaria che Cozzaglio risolve con modestia e tenacia dando vita ad un consorzio di tutti i comuni coinvolti
comprese le province e comuni di Brescia, Trento, Salò, Gardone, Toscolano Maderno, Gargnano Limone,
Riva e Arco che si impegnavano a coprire i costi mancanti visto che lo stato finanziava l’opera solo al 60%.
I lavori iniziano sul finire dell’inverno del 29’, in breve tempo sui cantieri distribuiti sui 28 km della via GargnanoRiva si trovano all’opera quotidianamente 3000 uomini. Dal suo quartier generale a Limone l’albergo Azzurro,
Cozzaglio superò ogni sorta di difficoltà grazie anche ai suoi collaboratori che seppero unire alle capacità
tecniche proprio l’entusiasmo di chi sa di partecipare ad una sfida straordinaria. Inaugurata il 18 ottobre del
1931 il Meandro fu immediatamente giudicato un capolavoro di ingegneria stradale, perfettamente inserito
nell’aspro ambiente naturale. Anche se è nel 2016 che ricorrono gli 85 anni dall’apertura, è nel 2015 che noi
vogliamo ricordare questa opera di collegamento fra tutti questi luoghi, nei quali si svolgono i nostri concerti,
per dedicarla a quel grande personaggio gardesano che è stato Riccardo Cozzaglio di cui quest’anno ricorrono
i 50 anni dalla morte. A lui è dedicato il pezzo del giovane pianista Karim Said, del 31 maggio ‘The Gardesana
Piece’, che verrà eseguito in prima assoluta a Tremosine nel paese in cui i Cozzaglio erano originari.
*disponibile durante i concerti.
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Die Straße im Fels (La strada nella roccia) und
Erinnerungen vom Gardasee (La Memoria del Lago)*
Milena Rodella
…sind die beiden Bücher mit Schwarzweißfotografien des Brescianer Fotografen Giovanni Negri, die unser
diesjähriges Programmheft illustrieren. Die Fotos der Gardaseestädtchen des Parco Alto Garda von Riva bis zur Isola
del Garda, der größten Gardaseeinsel, entstanden zwischen 1895 und 1897, als der Fotograf u.a. ein Fotoatelier
in Gargnano besaß. Diese Bilder beschwören eine inzwischen verschwundene Gardasee-Landschaft, die wir für
die zwanzigste Ausgabe unseres Kammermusikfestivals zu neuem Leben erwecken wollen. Vor allem geht es um
die Geschichte des Ingenieurs Riccardo Cozzaglio (1895 - 1965), der mit der „Straße der Wunder“, der Strecke
zwischen Gargnano und Riva, wahrhaft eine Meisterleistung schuf. Cozzaglio war aus Tremosine, sein Vater Arturo
hatte vor ihm die “Straße der Forra”, das Straßenstück zwischen dem Hafen von Tremosine und dem Ortsteil Pieve,
geplant und 1913 eingeweiht und so die Ortsteile von Tremosine von einer Jahrhunderte währenden Isolation befreit.
Riccardo wurde 1923 zum Bürgermeister von Gardone Riviera gewählt und schaffte es nicht nur, die Beziehungen
zu dem berühmten Gardoneser Gast Gabriele d’Annunzio zu festigen, sondern konnte letzteren sogar davon
überzeugen, sich mit in das geplante Straßenprojekt einzubringen und all seine politischen Beziehungen spielen
zu lassen, um dem jungen Bürgermeister zu helfen. Hier spielt vor allem die Person des Piero Perucelli (1883
- 1951) eine tragende Rolle. Er war Straßenbauunternehmer und Freund von d’Annunzio und stellte Riccardo
Cozzaglio sein Mailänder Büro zur Verfügung. Um 1926 war die Planung ausgereift und dem Ingenieur stellte
sich als letzte große Schwierigkeit die Lösung der finanziellen Probleme. Cozzaglio meisterte sie mit viel Einsatz
und Hartnäckigkeit: Er gründete ein Konsortium aus allen beteiligten Gemeinden sowie den Provinzen Brescia
und Trient: Salò, Gardone, Toscolano Maderno, Gargnano, Limone, Riva und Arco. Diese beteiligten sich an
den Kosten, da der Staat nur 60 % der Gesamtsumme bezahlte. Die Arbeiten begannen gegen Ende des Winters
1929. In kürzester Zeit befanden sich auf den Baustellen der 28 km langen Strecke zwischen Gargnano und Riva
täglich bis zu 3000 Arbeiter. Von seinem Hauptquartier im Hotel Azzurro in Limone aus bezwang Cozzaglio alle
auftretenden Schwierigkeiten, auch dank seiner sehr engagierten Mitarbeiter, die außer technischem Können viel
Enthusiasmus mitbrachten, sich an dem außergewöhnlichen Werk zu beteiligen. Am 18. Oktober 1931 wurde
das Meandro („Mäander“) genannte Straßenstück eingeweiht, und es war für jeden offenkundig, dass es sich um
ein straßenbautechnisches Meisterstück handelte, harmonisch eingefügt in die karge Felslandschaft. 2016 wird
das 85-jährige Jubiläum der Eröffnung der Straße gefeiert, doch wir wollen schon in diesem Jahr mit unserem
Programmheft das großartige Werk des aussergewöhnlichen Ingenieurs Riccardo Cozzaglio würdigen, der mit seinem
Projekt die Anbindung all jene Orte schaffte, in denen wir heute unsere Konzerte veranstalten. Zu seinem Andenken
wird ein Klavierstück des jordanischen Pianisten Karim Said am 31. Mai in der Kirche San Giovanni in Pieve di
Tremosine zur Erstaufführung gebracht.
*Während der Konzerte erhältlich.
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56esima Galleria Eolo, sul tratto Limone-Riva. Muretti resi agili dai tipici archi.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 115
9
59esima Galleria Aurora tratto di Strada tra Limone-Riva del Garda.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 115
10
The road in the rocks (La strada nella roccia) and
Memory of the Lake (La Memoria del Lago)*
Milena Rodella
… these are the two books from which the black and white pictures by the brescian photographer Giovanni
Negri have been taken to illustrate our 2015 programme.
Photographs from the Alto Garda, from Riva to the Isola del Garda, taken between 1895-97 when the
photographer also had a studio in Gargnano. They reflect a character of the lake which has since gone but
which we are using to commemorate and give a framework to our 20th year of existence. We particularly want
to remember the hazardous undertakings by the Engineer Riccardo Cozzaglio (1895-1965): “the miraculous
road”, the stretch of road between Gargnano and Riva which was his major engineering project.
Riccardo was the son of Arturo Cozzaglio who had conceived, and in 1913, opened the road “della Forra”,
between the harbour of Tremosine and Pieve thus ending hundreds of years of isolation. In 1923 he became
mayor in Gardone Riviera and managed not only to renew the relationship with the well-known poet Gabriele
d’Annunzio who lived in Gardone, but also to involve him and his political allies in carrying out his ideas for
this particular stretch of road. Amongst these was Piero Perucelli (1883-1951) a fundamental figure in the
project and the owner of a road building business. He was a friend of d’Annunzio and allowed Cozzaglio to
use his studio in Milan. Around 1926 the project had been finalized and with much tenacity and modesty
Cozzaglio managed to form a consortium to deal with the thorny question of financing it. This included the
provinces and towns of Brescia, Trento, Salo, Gardone, Toscolano Maderno, Gergnano, Limone, Riva and
Arco and this consortium covered the shortfall of 40% - the state had underwritten the enterprise for 60%.
Work started at the end of the winter of 1929 and within a very short time it employed 3000 people along the
28km stretch from Gargnano to Riva. From the Hotel Azzurro in Limone which served as his headquarters,
Cozzaglio managed to overcome all sorts of difficulties with the help of his colleagues who were not only
technical experts but also full of enthusiasm for this extraordinary project. When it was opened on the 18th
October 1931, this “Meander” was immediately judged to be a masterpiece of road engineering, perfectly
immersing itself in its natural surroundings. In 2016 it will be 85 years since the opening, but now in 2015,we
would like to remember this great work that has connected so many places in which we give performances
and dedicate this year to Riccardo Cozzaglio, 50 years after his death. The young pianist Karim Said has
written a piece “The Gardesana”, which is dedicated to him and which will have its first performance on the
31st May in the church of Pieve (Tremosine) where the Cozzaglio family originated.
*The text: Memory of the Lake (2005) is available during the concerts and at a special price for the members.
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Interno delle prime gallerie dopo Gargnano, archi a sesto acuto.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 93
12
Il Meandro
Un’opera d’arte di valore storico paesaggistico
ambientale tra memoria e realtà.
di Milena Rodella
Il poeta Gabriele d’Annunzio aveva denominato ‘Il Meandro’
il tratto di Gardesana occidentale tra Gargnano e Riva per la
sinuosità del suo tracciato inciso nelle aspre e irregolari pareti
rocciose che incombono su queste rive del lago di Garda. Il
prof. Fulvio Zezza ordinario di geologia e tecnica e ambientale
alla Facoltà di Architettura dell’Università (IUAV di Venezia),
ha spiegato che furono sensibilità e cultura ad ispirare la mente
del progettista, l’ing. Riccardo Cozzaglio che cercò di conferire
a quella infrastruttura un alto valore paesaggistico, cercando un
adattamento tecnico formale in totale armonia con l’immagine
e la suggestione del paesaggio (Zezza, 2009: 48). “...Considerai
sempre il problema nella sua nudità tecnica per avere la forza certa
della riuscita, e ne feci nel contempo la mia più elevata aspirazione professionale” (19). Sensibilità e cultura
hanno ispirato, infatti, lo studio del tracciato “a lago” che, sebbene motivato da esigenze economiche, ha
esaltato le caratteristiche della conca lacustre e sostanziato l’appartenenza del lago al territorio. Il progetto
della strada è stato il modo concreto di percepire il contatto con la roccia e l’acqua e, in generale, con il bacino
idrografico del Garda, esteso dal margine della pianura padana sino al versante alpino meridionale (20).
Il necessario adattamento tecnico-formale dell’opera ingegneristica al territorio attraversato, procedette di
pari passo con la volontà di fare di questa strada un belvedere: suggestivi scorci e ampie porzioni di paesaggio
si materializzavano ad ogni uscita di galleria scolpita negli strati calcarei, mentre brevi ponti superavano
forre e incisioni di rara bellezza sostanziate dalla varietà degli affioramenti rocciosi. A completamento dello
spettacolare scenario di roccia e di acqua si inserisce, tra il 1932 e il 1936, il progetto di rimboschimento
dei versanti della Gardesana a cura dell’Ing. Giulio Angelini: si piantano oltre 250.000 alberi, in maggior
parte cipressi lungo la sponda lacustre e pini neri sui pendii a monte. Il verde, oltre a fini estetici, serve
anche per consolidare i pendii, regimare le acque di ruscellamento superficiale e valorizzare l’intera area, che
da allora si rivela particolarmente adatta alla coltura di specie pregiate (83). Non indifferenti sono state le
difficoltà secondo un cronista dell’epoca che ha potuto coglierle direttamente dal Cozzaglio all’inaugurazione;
‘Il tratto (dopo Gargnano) che va da Valle della Torre al Porto di Tignale, è stato il più difficile ... In esso la
strada sale alla massima quota di 120 metri sul lago e si svolge quasi completamente incavata nella roccia, con
13
Opera di carpenteria per la costruzione di un ponte sul tratto dopo Campione.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag.115
preponderanza di gallerie. La roccia nel primo tratto, sotto Muslone, è stratificata a corsi sottili ed ha richiesto
una sagoma particolare policentrica rialzata nella costruzione delle gallerie, il cui arco così è risultato a sesto
acuto’ (G. Silvestri, ‘La nuova strada sul Garda’, Natura, n. 9, 1931 in Zezza:46). La geologia, in particolare,
è l’ostacolo che pone davanti una pluralità di situazioni da superare per i complicati rapporti tettonici fra le
formazioni affioranti o per una variabilità di condizioni che derivano dal tipo di stratificazione e dallo stato di
fratturazione dei banchi rocciosi. Sui pendii, inoltre, non mancano le coperture di materiale sciolto, di origine
glaciale e fluviale, e gli accumuli di materiale degradato, a luoghi organizzato sotto forma di colate detritiche,
a complicare la riuscita dei lavori (48). Oggi il fascino particolare di questa strada, fatta di armonia e di
drammaticità, risulta ormai per buona parte compromesso dagli interventi che a partire dagli anni Sessanta
hanno trasformato il tracciato secondo un dettato di pura tecnica funzionale: i lavori di ammodernamento
si collocano nella logica ‘additiva’ propria degli interventi condotti per segmenti al di fuori di trasformazioni
progettate in un orizzonte unitario, soprattutto, le nuove gallerie hanno contribuito a far scomparire nel tunnel
lo spettacolo della Gardesana dei miracoli. Per una lettura di approfondimento sulla morfologia e la geologia
del tracciato, sulle opere d’arte, sul valore storico e sulla valenza paesaggistica ambientale del Meandro vedasi
il libro del prof. Zezza: La strada Gardesana Occidentale. Tra la progettazione del primo ‘900 e la trasformazione
di fine secolo (Arco, Grafica 5 Edizioni, 2009).
14
Il Meandro (Der Mäander)
Geschichtliche, landschaftliche und geotechnische Aspekte der Strassenbaukunst der
Gardesana Occidentale in Vergangenheit und Gegenwart.
Von Milena Rodella
“Il Meandro”: Diesen Namen hatte der Dichter Gabriele d’Annunzio der Gardaseestraße zwischen Gargnano und
Riva gegeben, passend zur „mäandernden“ Streckenführung der Strasse an den Steilküsten und Felswänden, die
hier das westliche Gardaseeufer charakterisieren.
Professor Fulvio Zezza, Vorsitzender der Abteilung Umwelt und Geologie der Architekturfakultät an der Universität
Venedig (IUAV) erklärt, dass sich der Planer, Ing. Riccardo Cozzaglio, bei seinem Projekt von seiner kulturellen
Bildung und seiner grossen ökologischen und ökonomischen Sensibilität leiten liess. Ing. Cozzaglio versuchte,
mit der neuen Infrastruktur die Einzigartigkeit der Westküste zu erhalten, indem er die technischen Probleme
in engen Zusammenhang mit den landschaftlichen Gegebenheiten betrachtete und auf eine harmonische
Lösung aller Faktoren bedacht war (Zezza, 2009, 48). „Ich betrachtete jedes Problem zunächst unter dem
rein technischen Aspekt, um die sich mir stellenden Probleme zu meistern, doch befügelte dies gleichzeitig
meine Inspiration und meine professionellen Ansprüche (19).“
Das Strassenprojekt sollte sich harmonisch in die Fels- und Wasserlandschaft einfügen, deren landschaftlichen
und geologischen Charakter nicht zerstören, sondern im Gegenteil hervorheben, schützen und sich allgemein
zu einem Verbindungsglied zwischen Poebene und südlichem Alpenrand entwickeln (20). Die nötige technischformale Anpassung der Ingenieursarbeit an das Gelände ging Hand in Hand mit dem Willen, eine einmalige
Panoramastraße zu kreieren: Malerische Blickwinkel und gigantische Landschaften eröffnen sich an den in die
Kalkschichten gemeißelten Tunnelausgängen, während kunstvoll gemauerte Brücken wunderschöne kleine Täler
und Einschnitte aus verschiedenartigsten Gesteinsschichten miteinander verbanden.
Zur Vollendung der spektakulären Fels- und Wasserlandschaft wurde zwischen 1932 und 1936 ein
Wiederaufforstungsprojekt der Gardaseeküste unter der Leitung von Ing. Giulio Angelini verwirklicht: Über
250.000 Bäume wurden gepflanzt, meist Zypressen auf die Seeseite und Schwarzkiefern auf den bergseitigen
Hängen. Die Bepflanzung diente nicht nur der Ästhetik, sondern auch der Befestigung der Hänge und der
Regulierung des Oberflächenwassers. Die gesamte Umgebung hat mit dem wunderbaren Pflanzenbestand eine
enorme Wertsteigerung erfahren (83).
Laut Informationen eines Zeitzeugen, der diese von Herrn Cozzaglio in der Einweihungsphase bekam, gab
es beim bau der Strasse beträchtliche Schwierigkeiten: ‘Die Strecke (nach Gargnano) vom Valle della Torre
bis zum Hafen von Tignale war am schwierigsten… In diesem Abschnitt erhebt sich die Straße auf ihre
Maximalhöhe von 120 Metern über dem See und verläuft fast komplett im Fels, meist im Tunnel. Der Fels
besteht unterhalb von Muslone im ersten Bereich aus dünnen Schichten und erforderte bei der Erbauung
15
63esima galleria dei Titani, la più lunga 659 metri.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 121
der Tunnel besondere, polyzentrisch erhöhte spitzbögige Stahlgewölbe’ (G. Silvestri, ‘La nuova strada sul
Garda’, Natura, Nr. 9, 1931 bei Zezza: 46). Besonders die Geologie erwies sich als ein Hindernis, das es wegen
der komplizierten tektonischen Beziehungen zwischen den verschiedenen Gesteinsarten bzw. der verschiedenen
Bedingungen aufgrund der Schichtung und der Rissbildung der Felsbänke zu überwinden galt. Die Hänge sind
überdies noch mit losem Gestein aus ehemaligen Gletschern und Flussläufen bedeckt, welche manchmal auch in
Form von Muren die Arbeit zusätzlich erschwerten (48).
Die Faszination der Straße mit ihren harmonischen und dramatischen Elementen ist heutzutage aufgrund der
Interventionen, die seit den Sechziger Jahren die Streckenführung aufgrund alleiniger technisch funktioneller
Vorgaben verändert haben, in Frage gestellt: Die Modernisierungsarbeiten wurden als Einzelmaßnahmen ohne
eine Gesamtvision durchgeführt. Vor allem durch die vielen neuen Tunnel ist die ‘Straße der Wunder‘ in weiten
Teilen im Berg verschwunden und in Gefahr, ihren einzigartigen Charakter zu verlieren.
Zur Vertiefung der morphologischen und geologischen Aspekte und des historischen und landschaftlichen Werts
des „Meandro“ empfiehlt es sich, das Buch: La strada Gardesana Occidentale. Zwischen Planung Anfang des
20. Jahrhunderts und Umwandlungen an seinem Ende. (Arco, Grafica 5 Edizione, 2005) zu lesen.
16
Il Meandro
A historically valuable work of environmental landscape planning, from memory to reality
by Milena Rodella
Gabriele d’Annunzio, the poet and writer, described the road between Gargnano and Riva as “Il Meandro”
(the meander) because of the way it winds itself around the irregular rock formations which are typical of this
part of the western side of Lake Garda. Prof. Fulvio Zezza, professor of geology at the Faculty of Architecture
of the University of Venice, explained how sensitivity and culture played their part in the design by the
Engineer Riccardo Cozzaglio, in giving this infrastructure a high degree of landscape planning, searching for
technical adaptability, but in total harmony with its surroundings. Sensibility and culture were the inspiration
for the layout “along the lake” which, although motivated by economic requirements, managed to show off
not only the characteristics of the lake but also its place within the territory. The road plan was a way to make
one aware of the rocky environment and the water and, in general, the hydrographic Garda basin, which
reaches from the edge of the padana plain to the foothills of the southern alps. The technical engineering had
to be adapted to the territory where the road was being planned but was as important as the desire to make
it as panoramic as possible: impressive views of the countryside opened up at every exit of the tunnel that
had been carved through the calcareous layers and bridges were built across ravines and cuttings with rare
and beautiful vegetation. To complete this spectacular scenery of rocks and water, a project by the Engineer
Giulio Angelini to reforest the hillsides was carried out between 1932 and 1936, which involved planting
more than 250,000 trees, the majority of which were cypresses along the lakeside and black pines along
the mountain side. This greenery, apart from an aesthetic point of view, also served to reinforce the hillsides,
helped to regulate the running off of water which encouraged the growth of valuable species (83).
According to a reporter who spoke to Cozzaglio when the road was officially opened, the difficulties had
been substantial: “the stretch of road (after Gargnano) which runs from the Vally della Torre to the harbour
of Tignale, has been the most difficult in this part the road goes up to 120 m. above lake level and is almost
completely carved into the rocks, hence the various tunnels. The rocks under Muslone are made up of a
multitude of thin layers which necessitated building tunnels that had a dome-like outline.
The geology was one of the main obstacles amongst many that needed to be overcome, from the type of
stratification to the fragile state of the rock formations. Moreover, on the hillsides there were many coverings
of molten materials from the ice and fluvial ages and an accumulation of degraded material which made
the work that much more difficult (48). Nowadays the beauty of this stretch of road, both harmonious and
dramatic, has largely been damaged due to compromising interventions that took place since the seventies
dictated by a functional logic that has largely taken away the flair of its unitary form, absorbing bit by bit “the
road of wonders” into a tunnel.
17
Ultimi lavori di sistemazione del fondo stradale tra la 20esima galleria
Calipso e la 21esima galleria Nereo prima di Campione.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 101
18
Giovanni Negri il fotografo
del lago
Attivo dagli anni intorno al 1880, Giovanni Negri è giunto a
Brescia – pare dall’originaria Pavia – meno che ventenne. Dal
1890 è titolare di uno studio in città, in via Battaglie, ma ai
ritratti in interno affianca vedute di città. Come molti altri
fotografi dell’epoca viaggia e produce raccolte di “immagini
stereoscopiche”: Torino, Napoli, Firenze, Roma, Pompei,
ma anche la Svizzera e Parigi e i laghi lombardi, fra questi, il
Garda, dove il giovane fotografo trova per alcuni anni sede a
Gargnano e che nel 1895 costituirà il soggetto di un “album”
che otterrà il riconoscimento dei Savoia. Fotografo della “grande
trasformazione”, il giovane fotografo diviene il testimone della
“rivoluzione industriale” che si sta compiendo a Brescia e
nelle valli bresciane. Gli imprenditori gli affidano con sempre
maggiore fiducia il compito di documentare e celebrare il loro operato. Giovanni Negri è protagonista dello
stesso processo di mutamento. Non solo perché ne è contemporaneo e testimone, ma anche perché la
fotografia è parte essenziale delle pratiche che l’“industria del forestiero” alimenta. Prima che la fotografia
diventasse pratica individuale e diffusa, prima che la macchina fotografica divenisse “congegno che conferisce
realtà alle esperienze individuali” e prima che quella del fotografare divenisse un’attività che “placa quella
sensazione generale di disorientamento che i viaggi rischiano di esacerbare”, i fotografi offrono le immagini
dei luoghi visitati ai turisti. Ed è così che “lo sviluppo della fotografia s’accompagna a quello di una delle più
tipiche attività moderne, il turismo”.
Se non le vende ai visitatori del lago, Negri propone le sue immagini a editori di periodici (locali, come
“L’illustrazione bresciana”, o nazionali, come “L’illustrazione italiana”) o di pubblicazioni che promuovono la
conoscenza della regione.
Giovanni Negri, der Seefotograf
Giovanni Negri, der um 1880 begann, als Fotograf zu arbeiten, war noch vor seinem zwanzigsten Lebensjahr aus
seiner Heimatstadt Pavia nach Brescia gekommen. 1890 eröffnete er ein Atelier in der Stadt, in Via Battaglie,
aber bereits damals machte er nicht nur Atelieraufnahmen von Personen, sondern auch Städteportraits.Wie viele
andere Fotografen seiner Zeit reiste er viel und produzierte Sammlungen von “stereoskopischen Städtebildern”,
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wie z. B. von Turin, Neapel, Florenz, Rom, Pompei, aber auch von der Schweiz und von Paris. Und eben auch
von den lombardischen Seen, zu denen auch der Gardasee gehört, wo sich der junge Fotograf für einige Jahre in
Gargnano niederließ und von dem er 1895 ein “Album” anfertigte, das den Beifall des savoyischen Königshauses
fand. Als Fotograf der großen Umwälzung- der junge Fotograf wurde zum Zeugen der “industriellen Revolution”,
die in der Provinz Brescia und in den umliegenden Tälern stattfand, (die Unternehmer vertrauen ihm mit
zunehmender Häufigkeit die Aufgabe an, ihr Werk zu dokumentieren,) ist Giovanni Negri zugleich auch ein
Akteur dieser Umwandlung. Das nicht nur, weil er ein Zeitgenosse und Augenzeuge war, sondern auch weil sich
die Fotografie zu einem wesentlichen Bestandteil der Tourismusindustrie entwickelte.
Bevor die Fotografie zu einer verbreiteten individuellen Praxis, “die den individuellen Erfahrungen Wirklichkeit
verleiht” und das Fotografieren zu einer Aktivität werden konnten, die “das allgemeine, durch das Reisen noch
verstärkte Gefühl der Orientierungslosigkeit beruhigt”, boten die Fotografen den Touristen Bilder der von ihnen
besichtigten Stätten an. Daraus erklärt sich, weshalb “die Entwicklung der Fotografie mit einer typischen Aktivität
der Moderne, nämlich dem Tourismus, Hand in Hand geht”.
Wenn er seine Fotos nicht an die Besucher des Gardasees verkaufte, bot Negri sie Verlegern von Zeitschriften
an, sowohl lokalen wie der “L´illustrazione bresciana”, als auch nationalen, wie der “L´illustrazione italiana”.
Auch für Veröffentlichungen, deren Ziel die Verbreitung von Kenntnissen über die Region war, boten seine Fotos
willkommenes Anschauungsmaterial.
Giovanni Negri the photographer of Lake Garda
Giovanni Negri was active from around 1880. He arrived in Brescia from his hometown - which it seems
was Pavia - before his twentieth birthday. From 1890 onwards he was proprietor of a studio in the city (in
via Battaglie), where he carried out portraits which combined with the activity of shooting views of the city.
Like many other photographers of the time he travelled and produced collections of “stereoscopic images”:
he visited Turin, Naples, Florence, Rome, Pompei, but also Switzerland, Paris and the lakes of Lombardy.
Amongst these was Lake Garda, where the young photographer established his base for several years at
Gargnano, which in 1895 would become the subject of an album that would obtain the recognition of the
Savoy family. Unlike many of his contemporary photographers, the young photographer became a witness
of the “industrial revolution” which was taking place in the provincial capital and the Brescian valleys, and
the local businessmen’s faith in him grew as they increasingly assigned him the task of documenting and
celebrating their actions. Photographer of the “great transformation”, Giovanni Negri is protagonist of the
same process of alteration; not only because he is its contemporary and witness but also because photography
is an essential part of the activities which are increased by the tourist industry.
Before photography became an individual and diffused practice, before the camera became “an instrument
which confers reality to individual experiences” and the activity of photography one which “alleviates that
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Limone vista attraverso le gallerie.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 113
general sensation of disorientation which journeys risk intensifying”, photographers offered tourists pictures
of the places that they had visited. It is in this way that “the development of photography is accompanied by
the development of one of the most typical modern activities: tourism”.
If he did not sell his pictures to visitors, Negri offered them to the editors of periodicals (local ones, such
as “L’illustrazione bresciana”, or national ones, such as “L’illustrazione italiana”) or of publications which
promoted knowledge of the region.
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Riva del Garda fine 800’ torre dell’Apponale al porto.
Da: La memoria del lago/Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003, pag. 37
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Lido Palace, Riva del Garda il fascino della Belle Epoque
Nel 1899 a Riva del Garda la notte di San Silvestro si brinda l’inaugurazione del Lido Palace. Il XX secolo
si affaccia con un gran bagliore: è l’Epoca Bella. I viaggiatori si moltiplicano attratti da una nuova curiosità,
tra Parigi e Vienna corre l’Orient Express, Riva del Garda favorita dal clima e dal fascino del suo territorio si
afferma come una delle mete da raggiungere per l’alta borghesia, artisti e intellettuali come Thomas e Heinrich
Mann, Franz Kafka e Friedrick Nietzsche. Il progetto degli investitori era rivolto non solo alla realizzazione
dell’hotel, ma anche alla rivisitazione dell’intera area con l’obiettivo di dotarla di parchi e giardini, nonché alla
definizione dell’arredo urbano di quella che sarà denominata Punta Lido. Tale ambizioso programma mirava
a far diventare la cittadina e la sua spiaggia la riviera dell’Impero grazie alla presenza di lussureggianti parchi
e giardini e di consentire di beneficiare del sole e dell’aria salubre del Sud. Durante il fortunato periodo della
Belle Époque, il Lido Palace annovera tra i suoi ospiti illustri l’erede al trono Arciduca Francesco Ferdinando,
la Granduchessa russa Olga Alexandrova, sorella dello zar Nicola II, con tutto il suo seguito, il miliardario
americano Vanderbilt e molte altre personalità di spicco. Dopo la prima guerra mondiale, Riva del Garda
diventa parte del Regno Italiano e nel 1921 sono documentati un soggiorno del re Vittorio Emanuele e della
Regina Elena. Dal 1945 il Lido Palace vive momenti di alterne fortune fino a giungere ai giorni nostri con la
sua splendida veste contemporanea e la sua ineguagliabile eleganza.
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Lido Palace, Riva del Garda Faszination zwischen Tradition und Moderne
Kurz vor der Wende zum 20. Jahrhundert öffnet das Lido Palace Hotel in Riva del Garda seine Pforten.
Riva del Garda liegt damals an der südlichen Grenze des Habsburgerreiches und ist einer der beliebtesten
Erholungsorte der Kaiserfamilie, aber auch für Künstler und Schriftsteller wie Thomas und Heinrich Mann,
Franz Kafka und Friedrich Nietzsche. Im Jahre 1899 beginnt die Geschichte des Lido Palace. Die Investoren
planen neben dem Hotelbau auch die Gestaltung der natürlichen Peripherie. So erhält das Hotel herrliche,
weitläufige Grünanlagen und Riva del Garda eine Grunderneuerung: Das Städtchen soll die Riviera seiner Zeit
werden und als Erholungsort der “Reichen und Schönen” etabliert werden. Der Bau strahlt an nahezu jeder Stelle
die Faszination und Klasse seiner interessanten Tradition aus. Der Erste Weltkrieg von 1914-18 ist eine schwere
Zeit und bringt große Veränderungen für ganz Europa mit sich. Nach dem Krieg ist Riva Teil des italienischen
Königreiches. 1921 besuchen König Vittorio Emanuele und Königin Elena Riva del Garda und logieren im
Lido Palace. Sie lieben das Lido Palace genauso wie ehemals die Habsburger Kaiserfamilie. Heute präsentiert
sich das Hotel modern, ohne dass dabei das Flair und die Eleganz der damaligen Zeit verlorengegangen ist.
Lido Palace, Riva del Garda, between tradition and modernity
December 1899 Riva del Garda: in one of the most breathtaking spots on the lake the Lido Palace Hotel
opened its doors. At that time the Trentino Region formed part of the Hapsburg Empire and the strategic
border town of Riva was chosen by the Imperial family together with numerous high-ranking guests and
intellectuals such Thomas Mann, Franz Kafka e Friedrick Nietzsche as their holiday retreat.
The investors’ project was not only to build an hotel but to regenerate the entire area by endowing it
with parks, gardens and urban furniture and by turning it into an area that was designated as Lido Point.
This ambitious plan had the aim of turning the small town and its beach into the Empire’s Riviera, with
evergreen parks and gardens where visitors could enjoy the sun and breathe the healthy air of the south.
In the fortunate Belle Époque era, the Lido counted amongst its guests the heir to the throne, Archduke
Francesco Ferdinando, the Russian Great Duchess Olga Alexandrova, sister of Czar Nicola II with all
her following, the American millionaire Vanderbilt and many others. After WWI, Riva joined the Italian
kingdom and it was visited by King Vittorio Emanuele and Queen Elena in 1921. After WWII, the Lido
had a mixed fortune until the present day, which combines a contemporary charm with timeless elegance.
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Domenica 16 Agosto Riva del Garda
Lido Palace Hotel Viale Carducci, 10 ore 20.30
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà
aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20; (presentarsi entro le 20.00)
Ensemble Novalis
Sebastian Gugala, Violino; Markus Berthold, Viola
Frieder Berthold, Violoncello; Tomasz Bartoszek, Pianoforte
PROGRAMMA
Camille SAINT SAËNS (1835-1921): Quartetto in Si bemolle Maggiore op. 41
1. Allegretto 2. Andante maestoso ma con moto
3. Poco allegro più tosto moderato 4. Allegro
Johannes BRAHMS (1833-1897): Quartetto in Sol Minore op. 25
1. Allegro 2. Intermezzo: Allegro ma non troppo
3. Andante con moto 4. Rondò alla zingarese: Presto
[email protected]
+39 0464 021899
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Veduta di Limone con la chiesa parrocchiale di San Benedetto, 1895-1900 circa,
Fondazione Negri, foto inedita
La Chiesa di San Benedetto di Limone sul Garda
La Chiesa Parrocchiale, è stata costruita nel 1691 da Andrea Pernis, su una precedente chiesetta romanica
che sembra risalire a prima del sec. XI. Vi sono custoditi numerosi capolavori artistici: L’altare maggiore
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(1724) è di Cristoforo Benedetti, di Brentonico commissionato dalla nobile famiglia Bettoni proprietaria a quei
tempi di molte limonaie e della garbera. La pala (1547) che raffigura la deposizione di Gesù è del veronese
Battista d’Angolo detto il Moro. Ai lati vi sono due dipinti di Andrea Celesti, dell’inizio del Settecento. L’altare
del S. Sacramento è di Silvestro e dei fratelli Ogna, di Rezzato (1699). L’altare del S. Rosario (1704) è di C.
Benedetti, la pala rappresenta la Madonna col Bambino, i misteri del S. Rosario e i SS. Antonio e Giacomo
di Compostela. L’altare di S. Antonio di Padova (1696) è di marmo intarsiato e stucco levigato. L’altare del
Crocifisso (1721) è anche opera di C. Benedetti, il crocefisso è barocco, in legno di bosso. Sull’arco trionfale
vi è un complesso scultoreo, che raffigura l’Annunciazione, (C. Benedetti). L’organo è di Damiano Damiani
del 1831; il battistero è della fine del 500’, fu voluto da S. Carlo Borromeo che visitò la parrocchia nel 1580,
qui è stato battezzato il limonese San Daniele Comboni (1831-1881).
Die Hauptkirche zum Heiligen Benedikt in Limone sul Garda
wurde im Jahre 1691 von Andrea Pernis auf den Überresten eines früheren romanischen Kirchleins aus dem 11.
Jahrhundert neu errichtet. Die Kirche birgt zahlreiche Stücke wertvoller Kirchenkunst. Der Hauptaltar (1724) ist
von Cristoforo Benedetti aus Brentonico. Das Altarbild (1574) stammt vom Veroneser Meister Battista D’Angolo,
auch Moro genannt. Die Gemälde zu beiden Seiten des Altars sind Meisterwerke des berühmten Malers Andrea
Celesti vom Anfang des 18. Jahrhunderts. Auf dem Hauptbogen oberhalb des Altars befindet sich eine Skulptur
von C. Benedetti, Mariä Verkündigung darstellend. Das Taufbecken wurde vom heiligen Carlo Borromeo, der
1580 Limone besuchte, gestiftet. Hier wurde der weltbekannte Limoneser Missionar Daniele Comboni (18311881) getauft. Das auffallende Holzkreuz aus Buchsbaum, am Haupteingang zur Rechten, ist ebenfalls Cristoforo
Benedetti zuzuschreiben
The Church of St. Benedict in Limone sul Garda
Was rebuilt in 1691 by Andrea Pernis, on the remains of a previous Romanesque chapel from the XIth century.
Many artistic masterpieces are preserved in the Church: the main altar (1724) by Cristoforo Benedetti from
Brentonico ; the altarpiece (1547) shows the deposition of Jesus attributed to Battista d’Angolo from Verona,
known as the Moro and is framed by two paintings from Andrea Celesti (beginning 18 th century). The altar
of the Blessed Sacrament (1699) by Silvestro and the brothers Ogna from Rezzato, showing the last supper;
the altar of the Rosary (1704) by C. Benedetti. The altar of St. Antonius from Padua (1696) made of marble
and plaster. The altar of the Crucifix (1721) also by C. Benedetti, is made of box-wood. On the main arch
there is a sculpture of the Annunciation by C. Benedetti. The baptistry (1580), was ordered by St. Carlo
Borromeo who visited Limone, and San Daniele Comboni was baptized here.
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Domenica 5 Aprile Limone s/G Chiesa di San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Concerto di Pasqua
Ensemble Novalis
Markus Berthold, Yuko Ishikawa, Violini
Alexey Popov, Viola; Frieder Berthold, Violoncello
Elisa La Marca, Tiorba
Paola Leggeri, Soprano
Aurhelia Varak, Mezzo-Soprano
PROGRAMMA
Alessandro PICCININI (1566-1638): Toccata per Tiorba solo
Giovanni Battista PERGOLESI (1710-1736): Stabat Mater
1. Duetto “Stabat Mater dolorosa”
2. Aria per soprano “Cuius animam gementem”
3. Duetto “O quam tristis et afflicta”
4. Aria per contralto “Quae moerebat et dolebat”
5. Duetto “Quis est homo, qui non fleret”
6. Aria per soprano “Vidit suum dulcem natum”
7. Aria per contralto “Eja, Mater, fons amoris”
8. Duetto “Fac, ut ardeat cor meum”
9. Duetto “Sancta Mater, istud agas”
10. Aria per contralto “Fac, ut portem Christi mortem”
11. Duetto “Inflammatus et accensus”
12. Duetto “Quando corpus morietur”
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Giovedi 11 Giugno Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Chopin Piano Quintet
Krzysztof Stanienda, Pianoforte; Roksana Kwasnikowska Magdalena Lech,
Violini; Maria Stanienda, Viola; Michal Zielinski, Violoncello
PROGRAMMA
Dmitri SHOSTAKOVICH (1906-1975): Quintetto in Sol Minore op. 57
1. Prelude: Lento 2. Fugue: Adagio 3. Scherzo:Allegretto
4. Intermezzo: Lento 5. Finale: Allegretto
Robert SCHUMANN (1810-1856): Quintetto in Mi bemolle Maggiore op. 44
1. Allegro brillante 2. In modo d’una marcia. Un poco largamente
3. Scherzo: Molto vivace 4. Finale: Allegro ma non troppo
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Sabato 11 Luglio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Concerto D’Organo per il giorno di San Benedetto
Patrono della Parrocchia
STEPHAN LUX, Organo
PROGRAMMA
Johann PACHELBEL (1653 - 1706): Ciaccona in Fa Minore
Dietrich BUXTEHUDE (1637 - 1707): Toccata in Sol Maggiore Bux WV 164
Antonio VIVALDI (1678 - 1741): “L’estate dalle Quattro Stagioni”
(trasc. di: Stephan Lux)
Allegro non molto-Adagio-Presto
Johann Kaspar KERLL (1627 - 1693): Capriccio sopra il cucu
Carl Phillip Emanuel BACH (1714 - 1788): Sonata in La Minore Wq 70
Allegro-Adagio-Allegro
Johann Sebastian BACH (1685 - 1750): Toccata e Fuga in Re Minore BWV 565
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Sabato 25 Luglio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Jubilee String Quartet (London)
Tereza Privratska, Julia Loucks, Violini
Stephanie Edmundson, Viola
Lauren Steel, Violoncello
PROGRAMMA
Josef HAYDN (1732-1809): Quartetto in Sol Maggiore op. 64/4 Hob. 66
Allegro con brio-Menuetto-Adagio-Presto
Robert SCHUMANN (1810-1856): Quartetto in Fa Maggiore op. Nr. 2
1. Allegro vivace 2. Andante quasi variazioni
3. Scherzo: presto 4. Allegro molto vivace
Dmitri SCHOSTAKOVICH (1906-1975): Quartetto in Fa Maggiore op. 73
1. Allegretto (Blithe ignorance of the future cataclysm)
2. Moderato con moto (Rumblings of unrest and anticipation)
3. Allegro non troppo (Forces of war unleashed)
4. Adagio (In memory of the dead)
5. Moderato (The eternal question: Why? And for what?)
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Sabato 29 Agosto Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Moscow Rachmaninov Trio
Victor Yampolski, Pianoforte
Mikhail Tsinman, Violino
Natalia Savinova, Violoncello
PROGRAMMA
Franz SCHUBERT (1797-1828): Trio in Si bemolle Maggiore D 898
1. Allegro moderato 2. Andante un poco mosso
3. Scherzo:Allegro 4. Rondò: Allegro vivace
Sergej RACHMANINOV (1873-1943): Trio in Re Minore “èlègiaque” op. 9
- in memoria di Tchaikovsky 1. Moderato 2. Quasi variazioni 3. Allegro risoluto
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Domenica 13 Settembre Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Ensemble Concelli
Anna Taddeo, Camillo Lepido, Irene Ortega Albaladejo,
Frieder Berthold, Violoncelli
PROGRAMMA
Joseph Bodin de BOISMORTIER (1689-1755): Sonata in La Minore per 4 Vcl
Adagio-Allegro-Largo-Allegro
Luigi BOCCHERINI (1743-1805): Sonata per 2 Vcl
Allegro moderato-Adagio-Allegro
Graham WATERHOUSE (1962): The Three Musketeers per 3 Vcl
Moderato-Andante tranquillo-Comodo
Georg GOLTERMANN (1824-1898): 2 morceaux de Salon
Religioso-Nocturne
Harald BANTER (1930): Canto dei cigni - Song of the Swans
Giuseppe VERDI (1813-1901): “Ella giammai m’amò” da Don Carlos
Richard WAGNER (1813-1883): “Feierliches Stück” (tras.Grützmacher)
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Chiesa di San Giovanni a Pieve di Tremosine sul Garda
Da: La memoria del lago/The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003, pagg. 48 - 49
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La Chiesa di San Giovanni Battista a Pieve di Tremosine sul Garda
La Chiesa di Pieve è situata nel centro storico del paese in un punto panoramico a picco sul lago. È la
prima cappella cristiana a Tremosine dell’era del VIII-IX secolo che a sua volta si ergeva su un antico luogo
sacro dedicato al dio Bergimo divinità dei Cenomani bresciani. Verso l’anno 1000 la chiesa di Tremosine
era diventata una ‘pieve’ cioè ‘un centro importante, numeroso e ricco di rendite’, la vecchia cappella risultò
piccola e si costruì un edificio religioso dedicato a Santa Maria in stile romanico con un abside rivolto verso il
sorgere del sole; il campanile che vediamo oggi è di questo periodo. Intorno al 1570 viene demolita la vecchia
pieve per una nuova chiesa e nel 1633 si nomina come protettore San Giovanni Battista. È un edificio molto
ricco, con un altare maggiore e 6 ricchi altari laterali dei bellissimi lampadari di Murano del 1956.
Ad esempio: La pala del presbiterio, del 1687, che raffigura San Giovanni venne dipinta dal Veronese
Francesco Barbieri. L’altare è stato intarsiato nel marmo da Domenico Corbarelli nel 1702.
Il coro dell’altare maggiore, il bancone e gli scanni delle sagrestie sono opere lignee di Giacomo Luchini
realizzate a Tremosine tra il 1700-1729 dove aveva il suo laboratorio, a Luchini si deve anche il prezioso
mobile della sagrestia della Chiesa di San Benedetto a Limone restaurato nel 2013. L’organo del 1835 fu
costruito dal frate cappuccino Damiano Damiani (1771-1842) che realizzò in tutto 127 organi tra i quali
quello di Limone, di Gargnano, di Sasso e di Toscolano Maderno.
Testo tratto da: Don Gabriele Scalmana. Le Chiese Tremosinesi. Edito dalla Biblioteca di Tremosine nel
2006.
Die Kirche San Giovanni Battista in Pieve di Tremosine sul Garda
Die Kirche von Pieve befindet sich im Zentrum des Dorfes, steil über dem See. Die erste christliche Kapelle von
Tremosine existierte bereits zwischen dem achten und neunten Jahrhundert. Sie entstand anstelle einer noch
älteren religiösen Kultstätte, die der cenomanischen Gottheit Bergimo gewidmet war.
Um das Jahr 1000 wurde die Kirche von Tremosine zur Pfarrkirche. Dies bedeutete einen Zuwachs der Bevölkerung
und mehr Wohlstand. Die alte Kapelle wurde bald zu klein und man erbaute ein der heiligen Maria gewidmetes
religiöses Gebäude im romanischen Stil, mit einer der aufgehenden Sonne zugewandten Apsis. Der Kirchturm
aus dieser Zeit ist heute noch erhalten. Um 1570 wurde die alte Pfarrkirche zerstört und man erbaute eine
neue Kirche, die 1633 Johannes den Täufer als Schutzpatron erhielt. Diese Kirche ist reich verziert mit einem
Hauptaltar und sechs Seitenaltären sowie wunderschönen Murano-Lampen von 1956.
Aus der Fülle der Einrichtung einige Beispiele: Das Altarbild des Presbyterium von 1687 mit dem heiligen Johannes
wurde von dem Veroneser Maler Francesco Barbieri geschaffen. Der Altar wurde von Domenico Corbarelli im
Jahr 1702 aus Marmor gehauen. Der Chor des Hauptaltars, die Bank und das Chorgestühl sind Holzschnitzereien
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von Giacomo Luchini, die zwischen 1700 und 1729 in seiner Werkstatt in Tremosine geschaffen wurden.
Von Luchini hergestellt ist auch das wertvolle, im Jahr 2013 restaurierte Möbelstück der Sakristei der Kirche
San Benedetto. Die Orgel von 1835 wurde von dem Kapuzinermönch Damiano Damiani (1771–1842) gebaut.
Von ihm stammen insgesamt 127 Orgeln, unter anderem diejenigen von Limone, Gargnano, Sasso und Toscolano
Maderno.
Quelle: Gabriele Scalmana. Die Kirchen von Tremosine. Herausgegeben von der Bibliothek Tremosine 2006.
The Church of St. Benedict in Limone sul Garda
The church is situated in a panoramic area within the historic centre of Pieve. It is the first christian chapel
of Tremosine of the 8th-9th century, which in turn was erected on an ancient sacred site which had been
dedicated to the god “Bergimo”, a Brescian divinity. Towards the year 1000 the church of Tremosine had
become a parish church, in other words “an important centre with a rich revenue”. The old chapel became
too small and a new religious building was erected, dedicated to St. Mary, in the romanesque style with an
apse that faced the sun. The bell tower we see today is from that period. Around 1570 the old parish church
was demolished and replaced by a new church and in 1633 it took St. John the Baptist as protector. It is a
very rich building, with a main altar and six rich side altars with beautiful Murano chandeliers from 1956.
For example : the altar-piece in the presbytery, which depicts St. John is from 1687 and was painted by
Francesco Barbieri from Verona. The altar is inlaid with marble and was done by Domenico Corbarelli in
1702. The choire of the main altar, the balcony and the benches in the sacristy are the work of Giovanni
Luchini, carried out between 1700 and 1729 in Tremosine where he had his workplace.
Luchini is also responsible for the precious furniture in the sacristy of the Church of St. Benedict which
was restored in 2013. The organ dates back to 1835 and was built by the Capuchin friar Damiano Damiani
(1771-1842) who built a total of 127 organs, amongst which the ones in Limone, in Gargnano, in Sasso and
in Sasso above Toscolano-Maderno.
Text taken from: “The Tremosine Churches” by Don Gabriele Scalmana.
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Venerdì 29 Maggio Pieve di Tremosine s/G
Chiesa San Giovanni ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Recital
KARIM SAID, Pianoforte
PROGRAMMA
J.S. BACH (1685-1750): Contrapunctus 18 from ‘The Arte della Fuga’
Johannes BRAHMS (1833-1897): Variazioni in Re Minore
su un tema originale op. 18 a
Karim SAID: The Gardesana, to Riccardo Cozzaglio in Memoriam
Frederic CHOPIN (1810-1849): Sonata in Si bemolle Minore op. 58
1. Allegro maestoso 2. Scherzo: Molto vivace 3.Largo
4. Finale: Presto non tanto; Agitato
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La Forra, strada tra Pieve e porto di Tremosine inaugurata 1913 progettata da Arturo Cozzaglio.
La memoria del lago/ The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003, pag. 204
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Campione, le facciate arancioni delle abitazioni
Appunti di storia di Campione
tratto da ‘Cìncali storie di vita, tra Campione, Milano, Zurigo e Limone sul Garda’
di Mario Rodella
Per conoscere la storia di Campione, (frazione del Comune di Tremosine d/G) ci sono testi storici e alcune
biografie di persone più o meno illustri che, sia pur per breve tempo, hanno vissuto sul piccolo conoide del
Tignalga. Su tutti Ercolano, vescovo di Brescia,che qui visse, (VI° secolo), in meditazione e preghiera in una grotta
inaccessibile, a picco sul lago. Tutto’ora Campione festeggia Sant’Ercolano, come il patrono della parrocchia,
ogni 12 agosto. A Campione avrebbe passato alcuni dei suoi giorni anche la regina Adelaide (vissuta tra il 931 e
il 999, è stata reggente del Sacro Romano Impero e del Regno di Francia ed è venerata come santa della Chiesa
cattolica). Un tempo, grazie all’abbondante flusso di acqua del fiume Tignalga, a Campione vi erano una cartiera,
molini e fucine Con il dominio della repubblica di Venezia, gli Archetti, la più ricca famiglia di mercanti dell’Italia
Settentrionale, padroni di ferriere nel Bresciano e nel Trentino, realizzarono fucine per la lavorazione del ferro.
Ospiti dei marchesi Archetti vennero a Campione Francesco Ferdinando, figlio di Maria Teresa d’Austria, nel
1777 in crociera sul Garda, e nel 1780 il doge Paolo Renier. Dopo un’alluvione che distrusse il paese, a fine
Ottocento Campione risorse a nuova vita. La ditta Feltrinelli di Gargnano, poco dopo il 1890, acquistò l’intero
promontorio e nel 1896 vi costruì il cotonificio. Si constatò che l’acqua del Tignalga era una forza da imbrigliare e
da utilizzare. L’opera di ingegneria idraulica fu soprattutto del veneziano Vittorio Olcese, protagonista nel realizzare
l’intero paese. Dopo la chiusura dello stabilimento di proprietà Olcese, avvenuta nel 1981 a causa della crisi
economica degli anni Settanta, nel 2002 Coopsette, diviene proprietaria dell’area dando nuova vita all’intero borgo
valorizzandone l’aspetto turistico.
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Campione del Garda: Geschichtliche Notizen
von Mario Rodella
Unter den zahlreichen Persönlichkeiten, die in Beziehung zu Campione del Garda gebracht werden können ist der
Heilige Herculanus, Erzbischof von Brescia im 6. Jahrhundert zu nennen. Er lebte viele Jahre als Eremit in völliger
Abgeschiedenheit in einer Grotte am südlichen Ende Campiones. Bis heute wird an seinem Namenstag am 12. August
ein grosses Fest gefeiert. Dank des reich fliessenden Wassers des Flusses Tinalga gab es früher eine Papierfabrik, sowie
Eisenschmieden, die von der damals in Norditalien reichsten Familie Archetti aus Brescia, unter der Vorherrschaft
der Republik Venedigs, gegründet wurden. Campione war berühmt für seine Nagelproduktion. Als Gäste der Familie
Archetti besuchten Franz Ferdinand, Sohn der österreichischen Königin Maria Theresia im Jahr 1777 und 1780 der
Doge Paolo Renier das spektakulär gelegene Campione. 1896 gründete die Familie Feltrinelli aus Gargnano eine
Baumwollspinnerei. Diese wurde durch das innovative Wasserkraftprojekt des Ingenieurs Vittorio Olcese modernisiert
und der ganze Ort neu aufgebaut. Aufgrund der Wirtschaftskrise der Siebziger Jahre wurde die Fabrik im Jahr 1981
geschlossen. Seit 2002 ist der Ort im Besitz der Gesellschaft Coopsette, die den Ort mit einem ambitionierten
Tourismus-Projekt neu gestaltet will.
Campione del Garda: Notes on history of a small village
by Mario Rodella
Campione’s history can be gleaned from historic texts and the biographies of several more or less well-known
people who, even if only for a short period, spent some time on the small Tignalga headland. Above all there
was Ercolano, Bishop of Brescia, who in the VIth century lived in an inaccessible grotto above the lake to
allow him to meditate and pray. To this day, on the 12th August, Campione celebrates St. Ercolano, patron of
the parish. At one time Campione had a paper factory, mills and forges. It became famous for its ironmongery,
thanks to the abundant waters of the Tignalga river; being within the domain of the Republic of Venice and the
influence of the Archetti’s, northern Italy’s richest merchant family and owners of ironworks in the Brescia and
Trentino areas and who built the forges of Campione. Among the Archetti’s guests in Campione were Francis
Ferdinand, son of Maria Teresia of Austria, when he cruised around Lake Garda in 1777, and in 1780 the Doge
Paolo Renier. At the end of the 19th century, after a flood that destroyed the whole village new life was breathed
into Campione. Shortly after 1890 the Feltrinelli’s of Gargnano bought the whole of the promontory and in
1896 built the cotton factory. It was also established that the waters of the Tignalga were a force that could be
harnessed and be used. The hydraulic engineering was above all the work of Vittorio Olcese.After the closure
of the cotton factory in 1981, brought about by the economic crisis of the 70’s, the area became the property
of Coopsette in 2002 in order to concentrate on the tourist trade.
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Venerdi 11 Settembre Campione di Tremosine s/G Antico Teatro ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Recital
The Brio Duo
Irene Ortega Albaladejo, Violoncello; Lucia Brighenti, Pianoforte
Camillo Lepido, Violoncello; Monica Maranelli, Pianoforte
PROGRAMMA
Bohuslav MARTINU (1890-1958): Sonata Nr. 2
Allegro - Largo - Allegro commodo
L.v. BEETHOVEN (1770-1827): Sonata in La Maggiore op. 69 Nr. 3
Allegro ma non tanto-Scherzo - Scherzo. Allegro molto
Adagio cantabile - Allegro vivace.
Girolamo FRESCOBALDI (1583-1643): Toccata per Violoncello e Pianoforte
(Trasc. Gaspar Cassadò)
Johannes BRAHMS (1833-1897): Sonata in Mi Minore op.
Allegro non troppo - Allegretto quasi Minuetto - Allegro
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Spaccio formaggi aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.00 da Pasqua ad ottobre.
Agriturismo aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 23.00 da Pasqua ad ottobre.
ALPE DEL GARDA Soc. Coop Agr.Via Provinviale, 1 25010 Tremosine (BS)
Tel. 0365/953050 - www.alpedelgarda.it
Ristorante “Da Guido”
Campione del Garda (Bs) - Tel. 0365 916999
www.ristorantedaguido.it - e-mail: [email protected]
SPECIALITÁ: PESCE DI LAGO E DI MARE
SPEZIÄLITAT: FISCH VOM SEE UND MEER
Vicino alla chiesa -43neben der Kirche
Veduta dei Dossi, strada panoramica che collegava Gargnano a Tignale.
Da:La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 51
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Il Santuario della Madonna di Montecastello di
Tignale
Il santuario sorge su uno spuntone di roccia calcarea a picco sul lago in una posizione panoramica straordinaria
dalla quale si può ammirare il Lago di Garda. Una volta arrivati alla frazione di Gardola si procede per il bivio che
conduce al Santuario, una ripida strada costeggiata dalle cappelle che illustrano i Misteri del Rosario.
Al termine della salita, dopo il parcheggio, all’ingresso si presentano due edifici ottocenteschi, si entra in un
loggiato, da qui si presenta la monumentale scalinata di accesso alla chiesa, su due rampe, che risale al 1599.
La chiesa, ricostruita sui ruderi di un antico castello, è costituita da una chiesa inferiore, romanico gotica, e da una
superiore, barocca. Quest’ultima custodisce nel presbiterio, dietro l’altare maggiore, un’antica struttura in pietra
che è l’avanzo di un tempietto che pare antecedente al 800 d.C., la cosiddetta “Casa Santa”, che conserva un
affresco del secolo XIV attribuito alla scuola di Giotto, raffigurante la Madonna e Gesù benedicente.
L’edificio che è sovrastato da una cupola in rame, si presenta con tre navate. L’altare maggiore comprende una
struttura con colonne in legno dorato con le statue di S. Pietro e S. Paolo. Il lavoro era attribuito alla famiglia
bresciana dei Boscaì pare invece sia stata realizzata da un ‘intagliatore Valsabbino della metà del XVII secolo’
(Mariani, 125).* I quattro medaglioni dipinti su rame, che rappresentano episodi della Beata Vergine Maria sono
stati realizzati da Giovanni Andrea Bertanza, dopo il 1611. Bertanza è lo stesso autore del grande dipinto, ex
voto, subito sull’entrata, nella navata destra, voluto dalla comunità di Tignale per la liberazione del brigante Zuan
Zanone Beatrici, detto Zanzanù, che con la sua banda aveva seminato terrore tra la popolazione dell’Alto Lago tra
il XVI e il XVII secolo; la sua morte avvenne il 16 agosto 1617. Le due navate laterali comprendono due ricchi
altari lignei del secolo XVII. Sulla parete di sinistra della navata esistono due tele attribuite al pittore veneziano
Andrea Celesti (1637-1712). L’architettura di Montecastello, avvenuta in più fasi, rispecchia la storia complessa
che ha attraversato questo luogo. Una concatenazione di eventi che vanno dalla leggenda alla storia culturale ed
economica di un edificio collocato ad un limite geografico. Due affreschi quattrocenteschi (uno di essi porta la
data del 1498), la Madonna col Bambino e altri santi tra cui un San Sebastiano, San Vigilio di Trento e un Santo
Vescovo, forse Zenone patrono di Verona, o Erculiano vescovo di Brescia, e un altro con la Madonna in trono
con il vescovo Vigilio, figure significative che evidenziano la funzione strategica che aveva questo ‘santuario di
confine’ come lo definisce il Mariani: ‘La presenza dei vescovi patroni delle diocesi confinanti potrebbe costituire
una riaffermazione della duplice posizione speciale di Tignale: soggetta a Venezia tramite la Riviera nel temporale
e a Trento nello spirituale’ (Mariani, 77). Montecastello sottostava, infatti, fino al 1785 alla diocesi di Trento.
Demarcava il confine tra Austria e Italia, tra lo stato Visconteo, quello Veneto e Austro-Ungarico.
La dimensione di confine determina anche la leggenda intorno alla sua fondazione basata su una battaglia di
conquista avvenuta sul luogo nel 1283. Gli avvenimenti hanno per protagonista il duca d’Austria Alberto d’Asburgo
che avrebbe fatto costruire una rocca presso la chiesa di Santa Maria di Moncastello dopo la conquista di Limone
e Tremosine. I bresciani avrebbero occupato poi la rocca. Conclusa la pace con i trentini, i bresciani avrebbero
45
Facciata del Sntuario della Madonna di Montecastello di Tignale
46
distrutto la rocca ed edificato una chiesa, dedicata a ‘Maria Ausiliatrice’ e poi denominata ‘di Moncastello’. Mariani
confuta quest’ultimo aspetto sostenendo che ‘una prima struttura, connessa con la distruzione di una fortezza
preesistente sia da riferire verso la metà del Quattrocento’ e non all’avvenimento storico del 1283 (2004, 84).
Die Wallfahrtskirche Madonna di Montecastello* liegt auf einem Felsvorsprung aus Kalkstein mit einer
atemberaubenden Panoramasicht über den gesamten südlichen Gardasee. Die Kirche befindet sich auf den Resten
einer alten Burg. Der untere Teil der Kirche ist in romanischem, der obere Teil in barockem Stil gehalten.
Der letztere verbirgt im Presbyterium hinter dem Hauptaltar einen antiken kleinen Steintempel aus dem 8. Jahrhundert,
die sogenannte “Casa Santa”. Diese weist eine der Giotto Schule zugeschriebenen Freske aus dem 14. Jh. und eine
Madonna mit dem Christuskind auf. Von einer auffallenden Kupferkuppel dominiert, besteht das Gebäude aus drei
Kirchenschiffen. Der Hauptaltar ist aus vergoldeten Holzsäulen konstruiert, die die Statuen von Petrus und Paulus
darstellen. Ursprünglich der Brescianer Familie Boscaì zugeschrieben, nimmt man jedoch an, dass er das Werk eines
unbekannten Holzschnitzers aus dem Valsabbia-Tal des 17. Jh. ist (M. Cargnoni, 1997 in Mariani, 125).*
Die vier auf Kupfer gezeichneten Rundbilder stellen Episoden aus dem Leben der Jungfrau Maria dar und stammen von
Giovanni Andrea Bertanza, gefertigt um 1611. Er ist auch der Schöpfer des beeindruckenden ex voto Wandgemäldes
direkt am Eingang rechts, einem Auftragswerk der Tignales nach der Befreiung vom Banditen Zuan Zanone Beatrici
(genannt Zanzanù). Dieser hatte die Bevölkerung des oberen Gardasees zwischen dem 16. und 17. Jh. in Angst und
Schrecken versetzt. In den beiden Seitenschiffen stehen zwei opulente Holzaltare aus dem 17. Jh., die der Madonna
von Loreto und dem Heiligen Josef gewidmet sind. Man nimmt an, dass auf der linken Wandhälfte des Kirchenschiffs
sogar zwei Gemälde des berühmten Meisters Andrea Celesti (1637-1712) ihren Platz haben.Die Architektur von
Montecastello spiegelt die abwechslungsreiche Geschichte dieses Ortes und ist in verschiedenen Phasen entstanden.
Der Standort in einem kulturellen Grenzgebiet zwischen der Republik Venetien und dem Austria-Ungarischen Reich
unterstreicht die strategische Bedeutung dieses besonderen Bauwerks. Obwohl im Hoheitsgebiet Venetiens gelegen,
wurde die Kathedrale bis 1785 von der Trentiner Diozöse geistlich betreut.
The Sanctuary of the Madonna di Montecastello at Tignale* is situated on a calcareous spur of rock on
a sheer cliff above the lake from where there is a beautiful panoramic view across Lake Garda.
The church which was rebuilt on the ruins of an old castle, consists of a lower church in the roman gothic
style and an upper church in the baroque style. In the presbytery behind the main altar of the upper church
are the remains of a small temple which can be dated back to around 800 AC and is called the “Holy House”.
It contains a fresco of the fourteenth century which has been attributed to the school of Giotto and represents
the Madonna being blessed by Jesus. The building is dominated by a copper cupola and consists of three aisles.
The main altar has gilded wooden columns with statues of St. Peter and St. Paul. The work was originally
attributed to the Boscai family from Brescia, but it now appears to have been the work of a carver from Valsabbia,
dating back to the middle of the seventeenth century (Mariani, 125)*. Four medallions painted on copper
representing the Virgin Mary had been attributed to Palma the Younger, but were in fact done by Giovanni
Andrea Bertanza, after 1611. The large painting in the entrance of the aisle on the right is also Bertanza’s
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work and was commissioned by the people of Tignale after having been liberated from the highwayman Zuan
Zanone Beatrici, also called Zanzanu. He died on the 16th August 1617, but he and his band had terrorized
the population of the Alto Adige between the sixteenth and seventeenth century. The two side aisles both have
richly decorated wooden altars from the seventeenth century and are dedicated to the Madonna of Loreto
and St. Joseph, respectively. On the wall of the left aisle are located two paintings by the Venetian painter
Andrea Celesti (1637-1712). The architecture of Montecastello is the result of various periods and mirrors
the complicated history of the area. A chain of events spread across the cultural and economic history of a
building on a precipice. Two frescoes of the fifteenth century (one dated 1498), the Madonna and Child and
other saints such as St. Sebastian, St Vigilio of Trento and a saintly Bishop, perhaps Zenone patron of Verona,
or Erculiano bishop of Brescia, and another one of the Madonna with bishop Vigilio. These figures show the
strategic importance of this “border sanctuary” as described by Mariani: “The presence of the patron bishops
of the bordering dioceses could indicate a reaffirmation of the special position of Tignale: subject to Venetian
influence for the temporal and to Trento for the spiritual (Mariani, 77). Until 1785 Montecastello belonged to
the Trento diocese and was the boundary between Austria and Italy.
* La maggior parte di questo scritto fa riferimento al testo di/ Siehe hierzu folgende Literatur/ Large part of
this piece refers to a work by Enrico Mariani Monte Castello di Tignale. Un santuario del Garda fra Trento e
Brescia. Vannini, Brescia, 2004. (Monte Castello di Tiagnale. A sanctuary between Trento and Brescia”. Ed.
Vannini, Brescia, 2004).
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Domenica 14 Giugno Tignale Santuario Montecastello ore 20.30
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Lasciare l’auto in fondo alla salita-shuttle a richiesta-si prega d’arrivare entro le 20.00
Unterhalb parken-Shuttle nur bei Bedarf
Parking at the bottom of the road-Shuttle available
Ensemble Novalis
Markus Berthold, Yuko Ishikawa, Violini
Alexey Popov, Viola; Frieder Berthold, Violoncello
Elisa La Marca, Tiorba
Paola Leggeri, Soprano; Aurhelia Varak, Mezzo-Soprano
PROGRAMMA
Alessandro PICCININI (1566-1638): Toccata per Tiorba solo
Giovanni Battista PERGOLESI (1710-1736): Stabat Mater
1.Duetto “Stabat Mater dolorosa”
2.Aria per soprano “Cuius animam gementem”
3.Duetto “O quam tristis et afflicta”
4.Aria per contralto “Quae moerebat et dolebat”
5.Duetto “Quis est homo, qui non fleret”
6.Aria per soprano “Vidit suum dulcem natum”
7.Aria per contralto “Eja, Mater, fons amoris”
8.Duetto “Fac, ut ardeat cor meum”
9.Duetto “Sancta Mater, istud agas”
10.Aria per contralto “Fac, ut portem Christi mortem”
11.Duetto “Inflammatus et accensus”
12. Duetto “Quando corpus morietur”
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Strada del Meandro alla Limonaia ‘Prà de la Fam’, Tignale.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 99
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La Chiesa di San Rocco di Oldesio nella pieve di
Tignale
La chiesa di San Rocco è citata negli atti della visita pastorale svoltasi a Tignale nel 1537. L’intitolazione a San
Rocco indica una possibile origine votiva della cappella, in occasione di pestilenze. All’antica capella si affiancò
ad Oldesio un nuovo edificio, consacrato nel 1633. La capella o sia oratorio vechio, dove erano state sospese
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le celebrazioni a causa dello stato fatiscente dell’immobile, fu definitivamente sconsacrata dopo il 1671, con
l’ordine di vendere i materiali e di impiegare il ricavato a favore della nuova chiesetta.
L’edicola votiva presente in Piazzetta San Rocco, con tracce di un affresco cinquecentesco, potrebbe forse
essere l’ultimo vestigio di quell’antica cappella. L’oratorio di San Rocco fu dunque probabilmente riedificato
intorno al 1630, quando anche a Tignale infuriava la peste. Al 1630 risale, del resto, la pala d’altare, opera
di Andrea Bertanza, e parimenti seicentesche (ma posteriori alla pala) sono le statue di San Michele e San
Francesco. Negli atti di visita del 1671 la chiesetta è dettagliatamente descritta. Dotata di altare unico, intitolato
ai San Rocco e Sebastiano, con pala d’altare definita laudabilis, era in perfetto ordine. Nel 1823 viene donata
da una certa Giustina Boccali ved. Roncetti la statua lignea di San Rocco.
Die Kirche San Rocco in Oldesio in der Pfarrei Tignale. Die dem heiligen Rocco geweihte Kirche wird
zum ersten Mal anlässlich des bischöflichen Besuchs in Tignale im Jahr 1537 erwähnt. Die Widmung an
San Rocco ist ein Hinweis darauf, dass die Kirche aufgrund von Gelübden nach der Überwindung einer
Pestseuche gebaut wurde. Der alten Kapelle wurde in Oldesio ein neues Gebäude zur Seite gestellt, das 1633
geweiht wurde. Die Kapelle bzw. das alte Oratorium, in welchen wegen des schlechten Gebäudezustands
keine Messen mehr gefeiert wurden, wurden nach 1671 endgültig entweiht, mit der Auflage, die Materialien
zu verkaufen und den Erlös für die neue Kirche zu verwenden. Der auf der Piazzetta San Rocco vorhandene
Schrein mit Spuren einer Freske aus dem 16. Jahrhundert könnte der letzte Rest aus dieser alten Kapelle sein.
Das Oratorium von San Rocco wurde also wahrscheinlich um 1630 wieder aufgebaut, als in Tignale eine Pest
grassierte. Von 1630 ist das Altarbild von Andrea Bertanza und ebenfalls aus dem 17. Jh., wenn auch späteren
Datums, sind die Statuen des Heiligen Michael und des Heiligen Franziskus .
In den Akten des Besuchs von 1671 wird das Kirchlein genau beschrieben. Mit dem einzigen, San Rocco und
Sebastiano gewidmeten Altar und dem bedeutenden Altarbild, war sie sehr gepflegt und ordentlich betreut.
1823 wurde von einer gewissen Witwe Giustina Roncetti geb. Boccali die Holzstatue von San Rocco gespendet.
The Church of San Rocco di Oldesio in the parish of Tignale is mentioned in the annals of the pastoral visit
to Tignale in 1537. The name of San Rocco could be linked to a votiv offering to the chapel at the time of the
pest. A new building was erected alongside the old chapel in Oldesio and consecrated in 1633.
The chapel or old oratory where the services had been suspended due to the state of the building, was
deconsecrated after 1671 with the order to sell the materials and to use the proceeds for the new church.
The votiv building in the Piazzetta San Rocco has traces of frescoes from the sixteenth century and could be
a leftover from the old chapel. The oratory of San Rocco was probably rebuilt around 1630 when the pest
reached Tignale. The altar-piece by Andrea Bertanza also dates back to 1630 and the statues of St. Michael
and St. Frances are also seventeenth century, but came after the altar-piece. In the annals of 1671 the church
is described in detail. A single altar to St. Rocco and St. Sebastian with a laudatory altar-piece had been
endowed. In 1823 Giustina Boccali - Roncetti donated the statue of San Rocco.
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Domenica 30 Agosto Tignale/Oldesio Chiesa San Rocco 20.30
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry
Moscow Rachmaninov Trio
& Friends
Mikhail Tsinman, Violino
Natalia Savinova, Frieder Berthold, Violoncelli
Victor Yampolski, Carlo Levi Minzi, Clavicembalo
PROGRAMMA
J. S. BACH (1685-1750): Sonate per Violino e Basso Continuo in Sol Maggiore
BWV 1021 e Mi Minore BWV 1023
Sonata per Viola da Gamba (Vcl) in Sol Minore Nr. 3 BWV 1029
Vivace - Adagio - Allegro
Giovanni Battista PERGOLESI (1710-1736): Sinfonia per Violoncello e
Clavicembalo in Fa Maggiore
Georg Friedrich HÄNDEL (1685-1759): Sonata in Sol Minore op. 2 Nr. 8
per 2 Violoncelli e Basso Continuo
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Terza galleria Eutenia, inizio della strada dei Dossi verso Tignale.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 95
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Il Palazzo dei Conti Bettoni di Bogliaco*
La costruzione di palazzo Bettoni rispecchia lo stile tipico settecentesco e del primo romanticismo ebbe infatti
inizio nei primi anni del ‘700 per opera dell’architetto Adriano Cristofori allievo del Sanmichele e massimo
esponente dell’architettura veronese dell’epoca. Fu commissionato da Giandomenico Bettoni e portato a
termine dai figli Carlo, Delay e Conte Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) che era anche Signore di Schenna
e comandante della cavalleria dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Furono questi ultimi ad incaricare
Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767) a ideare lo scenario prospettico del giardino all’italiana visibile dalla
gardesana. Le statue sulla sommità della villa sono ad opera dello scultore veronese Giovanni Battista Locatelli
e rappresentano le varie divinità: Bacco, Cerere, Venere, Giove, Plutone, Teti, Giunone e Mercurio, alternate
da gruppi composti di due putti ciascuno. Nelle nicchie sopra le tre finestre centrali delle due facciate, vi sono
busti di marmo che appartennero ad una villa reale di Augusta in Baviera. Il portale colonnato di stile dorico
che regge il balcone del piano nobile e lo scalone costruito nel 1758 vennero disegnati dall’architetto Giovan
Battista Marchetti. La scalinata che si divide in due rampe a tre elevazioni, è decorata da statue mitologiche
in pietra della cava di Arco opere anche queste del Locatelli (1770). Gli affreschi sulle pareti dello scalone
interno e del salone centrale sono attribuite ai fratelli Beniamino (1704-1794) e Fabrizio Galliari (1709-1790).
In questo salone, in stile fra il rococò e il neoclassico (detto anche barocchetto) realizzato tra il 1761-62, venne
ricevuto in festa Giuseppe II, figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che soggiornò proprio a Palazzo
Bettoni nel 1765, quando in visita sul Garda partecipò anche alla famosa pesca del carpione. In questo salone,
in occasione dell’apertura del Festival Arturo Benedetti Michelangeli, nel luglio 1964, si esibì in un concerto
sinfonico Agostino Orizio con gli allievi di Michelangeli. Il palazzo è ancora abitato interamente arredato nei
vari stili dell’epoca, ospita diverse sale, scale e stanze, con soffitti prospettici, interessantissima la biblioteca e la
cappella con un’opera del pittore veneziano Andrea Celesti.
Der Palast der Grafen Bettoni in Bogliaco*
Der Entwurf des Palazzo Bettoni ist ein typisches Beispiel für die Arbeit des Architekten Adriano Cristofori des 18.
Jh. bzw. der frühen Romantik des 19. Jh. Cristofori war ein Schüler von Sanmichele, dem führenden Baumeister
dieser Zeit in Verona. Das Bauwerk war ein Auftrag Giandomenico Bettonis und wurde durch seine Söhne Carlo,
Delay und Graf Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773), der auch Herrschafter von Schenna und Kommandant der
Kavallerie der österreichischen Kaiserin Maria Theresa war, beendet. Die von der Gardesana aus zu bewundernde
perspektivische, typisch italienische Gartenanlage des Meisters Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767) entstand
ebenfalls in ihrem Auftrag. Die zahlreichen Statuen auf der Dachterasse des Palazzo sind das Werk des Veroneser
Künstlers Battista Locatelli. Sie repräsentieren die Götter der griechischen Mythologie Bacchus, Demeter, Venus,
Jupiter, Pluto, Junio und Merkur, die sich mit Figuren von jeweils 2 Putten gruppieren. In den Nischen über den drei
55
Palazzo Bettoni, i giardini visti dalla Gardesana.
Da: La memoria del lago/The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003, pag. 72
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Fenstern in der Mitte der Vorder- und Rückfassade findet man Marmorbüsten aus einer Villa der Prinzessin Augusta
von Bayern. Der Eingang unter den Säulen, die auch den sich darüber befindenden Balkon der herrschaftlichen
Etage tragen, wurden im dorischen Stilgebaut.Das trifft auch auf die Treppe aus dem Jahre 1758, entworfen vom
Architekten Giovan Battista Marchett zu. Das beeindruckende Treppenhaus ist mit mythologischen Figuren aus
Steinen des Steinbruches von Arco dekoriert (siehe Fotos). Sie sind ebenfalls von Battista Locatelli (1770). Die
Fresken stammen von den Brüdern Beniamino (1704-1794) und Fabrizio Galliari (1709-1790). Der Saal im
ersten Stock im Rokoko- bzw. neoklassischen Stil aus den Jahren 1761-62 wurde 1765 Schauplatz eines zu Ehren
von Josef II°, dem Sohn der Kaiserin Maria Theresia, gehaltenen Banketts. Er verweilte dort im Palast einige Zeit
und nahm an der berühmten Karpfenangelei auf dem Gardasee teil.
The Palace of the Counts Bettoni in Bogliaco*
The design of the Palazzo Bettoni is a typical example of the architect Adriano Cristoferi of the late seventeenth
century as well as the early romatic style of the eighteenth century. Cristofori was a pupil of Sanmichele, the
best master builder of his time in Verona. The building was commissioned by Giandomenico Bettoni and
finished by his sons Carlo, Delay and Count Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) who was also Lord of
Schenna and commander of the Cavalry of the Empress Maria Theresa of Austria.
From the Gardesana (the road that runs along the lake) we can also admire the typical italian gardens that
they commissioned from Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767). The numerous statues along the roof of
the Palazzo are the work of the sculptor Giovanni Battista Locatelli of Verona and represent various deities:
Bacchus, Demetrius, Venus, Jupiter, Pluto, Juno and Mercury and each are separated by a group of 2 puttis. In
the niches above the three windows in the middle of the front and rear facades are marble busts that originate
from a villa owned by Princess Augusta of Bavaria. The colonnaded portal in doric style that supports the main
balcony as well as the sweeping stairs built in 1758 were designed by the architect Giovan Battista Marchetti.
The impressive stairwell divides into two flights and is enhanced by mythological statues carved from stone
that was quarried in Arco and also designed by Locatelli (1770). The frescoes in the stairwell and in the main
reception room are by the brothers Beniamino (1704-1794) and Fabrizio Galliari (1709-1790). It was in this
reception room which is in a style between rococo and neoclassic from the year 1761/62, that Joseph II – son
of the Empress Maria Teresa of Austria – was feted when in 1765 he came to Lake Garda and even took
part in the famous carpfishing event. The Palazzo is still inhabited and has some very interesting rooms with
prospecting ceilings, such as the library and the chapel.
*Si fa riferimento in particular modo al testo:/Siehe hierzu:/For more information we recommend the book by: Umberto Perini La Riviera
del Garda: Gargnano nella Storia e nell’Arte (1974).
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CIVICA SOCIETA MUSICALE CALDONAZZO
ASSOCIAZIONE CULTURA IN MUSICA LIMES
Con il contributo della
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI
TRENTO E ROVERETO
I POMERIGGI MUSICALI DI TRENTO 2015
PALAZZO CALEPINA, 1 - TRENTO
Sabato 12 Settembre Trento
Palazzo Calepina ore 17.00
RECITAL
Camillo Lepido-Irene Ortega, Violoncelli
Lucia Brighenti, Pianoforte
Musiche di Haydn - Mozart
Sabato 26 Settembre
Trento Palazzo Calepina ore 17.00
TANGO
Cesare Chiachiaretta, Bandoneon
Filippo Arlìa, Pianoforte
Sabato 3 Ottobre Trento
Palazzo Calepina ore 17.00
Novalis Piano Quartet
Musiche di Saint Saens - Brahms
Sabato 31 Ottobre
Trento Palazzo Calepina ore 17.00
Jubilee String Quartet (London)
Musiche di Mozart - Mendelssohn
per info: 338.3246226
www.culturainmusicalimes.com
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Domenica 19 Luglio Gargnano Palazzo dei Conti Bettoni ore 21.00
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il
concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20.
Duo Retorica
Harriet Mackenzie, Philippa Mo
Violini
PROGRAMMA
Georg Philipp TELEMANN ( 1681-1767): Sonata in Si bemolle Minore Nr. 5
Dolce-Scherzando - Largo e misurato - Vivace e staccato
W.A. MOZART ( 1756-1791): Sonata in G major, K. 739
1. Adagio-Allegro 2. Andantino Cantabile 3. Allegretto
Sergej PROKOVIEF (1891-1953): Sonata in Do Maggiore op. 56
1. Andante cantabile 2. Allegro 3. Commodo 4. Allegro con brio
J. S. BACH (1685-1750): Invenzioni a due voci (2, 6, 8)
Johan HALVORSEN (1864-1935): Passacaglia su un tema di Händel
59
Veduta di Bogliaco di Gargnano dal piroscafo, primi del 900’.
Da: La memoria del lago/The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003. pag. 71
60
Il Convento di San Tommaso di Villa
Situato accanto alla chiesetta di San Tommaso con elementi del 1400, il convento venne ceduto ai frati minori
nel 1904 dall’allora parroco Don Lorenzo Conforti, che volle il ritorno dei francescani nel paese di Gargnano
ospitante una delle Chiese di San Francesco fra le più antiche del Nord d’Italia. Furono infatti i francescani,
che arrivarono per la prima volta a Gargnano nel 1220, ad avere un ruolo decisivo nell’economia alto-gardesana
legata per secoli alla produzione dei limoni ed alla coltivazione degli olivi. Accanto alla Chiesa di San Tommaso
si trova il convento dei frati francescani che venne costruito in parte tra il 1905 e il 1926 tutt’ora residenza dei
Frati minori e sede del Centro Europeo di Rinascita.
L’architettura del convento si ispira alla tipologia conventuale francescana con una pianta quadrata di 40 metri
di lato con l’edificio su tre lati racchiudenti un bel giardino e una terrazza con un’ampia veduta panoramica sul
lago e sul borgo di Villa. Sul giardino si apre su tre lati un chiostro con colonne di ispirazione corinzia sormontate
da archetti a sesto acuto che si ripetono nelle finestre del piano superiore.
(Per ulteriori informazioni consultare ‘Frammenti di Grazia. Sfogliando i primi 100 anni del convento San
Tommaso di Gargnano’. Centro Europeo, Poggio degli Ulivi, 6 Gargnano, 2005).
61
Das Kloster San Tommaso in Villa di Gargnano
Neben der kleinen Kirche von San Tommaso in Villa di Gargnano aus dem Jahre 1400 liegt der Konvent der
Franziskanermönche, in dem sich heute ein europäisches Studienzentrum befindet. Der Konvent entstand
zwischen den Jahren 1905 und 1926 auf Initiative des Priesters Don Lorenzo Conforti, der eine Rückkehr der
Franziskaner nach Gargnano veranlasste, nachdem diese schon im Jahre 1220 in Gargnano ansässig gewesen
waren und den Zitronen-und Olivenanbau kultiviert hatten. Die Architektur des Konvents ist im traditionellen Stil
der Franziskanerklöster mit drei geschlossenen Seiten und der Öffnung in Richtung See, im Innenhof mit einem
schönen Garten, mit Terrasse und wunderbarem Panorama über den gesamten südlichen Gardasee, gestaltet.
Das Mauerwerk ist durch einen Kreuzgang mit Korinther Säulen und Bögen, die sich über den Fenstern im ersten
Stock wiederholen, gekennzeichnet.
(Nähere Informationen finden sie im Buch “Frammenti di Grazia” vom Konvent auch ‘Centro Europeo’ Poggio degli
Ulivi, 6 Gargnano, 2005 herausgegeben)
The Monastery of San Tommaso in Villa
Next to the small church of San Tommaso which dates from 1400 is the Monastery of the Franciscan monks
from Villa which was established between 1905 and 1926 on the initiative of Father Don Lorenzo Conforti
to encourage a return to Gargnano. The Franciscans were already in Gargnano in 1220 for the cultivation of
lemons and olives which played an important role in the local economy. The architecture of the Monastery is in
the conventional Franciscan style: 40 m. long with three walls enclosing a lovely garden and a terrace offering
a wonderful view over Villa and the southern part of the lake. The cloister surrounds the garden on three sides,
has corinthian columns and arches which are mirrored by the windows on the first floor.
(More information can be found in the book Frammenti di Grazia edited by the European Centre in 2005
which is based at the Monastery).
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Domenica 12 Luglio Gargnano Convento di San Tommaso ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Recital
Renato Samuelli, Chitarra
PROGRAMMA
Miguel LLOBET (1878-1928): Canzoni popolari catalane
Franz SCHUBERT (1797-1828): Due lieder,
Trascrizione per chitarra di J. K. Mertz (1806-1856): Das Fischermädchen,Ständchen
Manuel PONCE (1882-1948): Sonata Romantica
(Hommage à F.Schubert qui aimait la guitare):
1. Allegro moderato 2. Andante espressivo 3. Allegro vivo, più lento espressivo
4. Allegro non troppo e serioso
Augustin BARRIOS (1885-1944): Paìs de abanico, Julia Florida,
Un sueño en la floresta
Astor PIAZZOLLA (1921-1992): Tres Tangos
Carlo DOMENICONI (1947): Koyunbaba op. 19 Moderato-Presto
63
Tu tto è t r o p p o b ello per espri m erlo a parol e.
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The 18 holes of Golf Bogliacoare perfectly integrated in the beautiful
surrounding environment and challenge even expert golfers with
their narrow fairways and the well protected greens.
The beauty of the course and the traditional hospitality and warm
welcome of the Club, make Golf Bogliaco a preferred destination
of the countless players, from Italy and abroad, that every year come
to the western side of Lake Garda.
The Residence consists of 27 independent flats, even of large
dimensions, 15 on ground/basement floor and 12 on first floor,
all with terraces and balconies, with view of the lake and of the
golf course. Two units also have private gardens. Special
conditions for golfers.
Le 18 buche del Golf Bogliaco, sono armoniosamente inserite
nello splendido ambiente circostante e mettono alla prova
anche il golfsta esperto con i loro fairway stretti ed i green
ben difesi.
Le bellezza del campo unita alla tradizionale ospitalità ed
accoglienza del Club rendono il Golf Bogliaco una meta
privilegiata dei tanti giocatori italiani e stranieri che ogni
anno frequentano la sponda occidentale del Lago di Garda.
Il Residence è costituito da 27 unità indipendenti, anche di
ampia metratura, 15 al piano rialzato/seminterrato e 12 al
primo piano, tutte con logge e balconi, con vista lago e del
campo da golf. Due unità dispongono di verde privato.
Condizioni di vendita particolari per i giocatori di golf.
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Bogliaco Golf Resort s.r.l. - via del Golf , 21 - 25088 Toscolano Maderno (BS) Tel. +39 0365 643006
VENERDI' 31 LUGLIO - ORE 21.15
GOLF BOGLIACO
TERRAZZA DELLA CLUB-HOUSE
RECITAL AL CHIARO DI LUNA
ADRIAN NICODIM
Pianoforte
PROGRAMMA
Ludwig Van BEETHOVEN (1770-1827):
Sonata in Fa Minore op. 57 (Appassionata)
I. Allegro assai
II. Andante con moto
III. Allegro ma non troppo - Presto
Frederic CHOPIN (1810-1849)
Notturno op. 9 Nr 1-3
Claude DEBUSSY (1862-1918):
Claire de Lune
Su prenotazione prima del concerto
il Ristorante del Golf Bogliaco organizzerà
una cena a prezzo speciale (Tel. 0365 540548)
Il Golf Bogliaco, fondato nel 1912, terzo golf in Italia, è
armoniosamente inserite nello splendido ambiente circostante.
La bellezza del campo unita alla tradizionale ospitalità ed
accoglienza del Club lo rendono una meta privilegiata dei tanti
giocatori italiani e stranieri che ogni anno frequentano la sponda
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Tel. +39 0 3 6 5 7 9 1 2 1 8
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Villa Sostaga a Navazzo di Gargnano
Dopo essere stata disabitata per tanti anni la famiglia Seresina, innamorata di Gargnano e del lago, decise
di iniziare una lunga opera di restauro, trasformando la Villa in un Boutique Hotel aperto al pubblico di cui
quest’anno ricorrono i primi 10 anni di attività. Storicamente la dimora collinare di Villa Sostaga rivestiva fin da
sempre una funzione di residenza estiva, ideale per abbandonare l’afa e la calura della Riviera, durante i mesi
più caldi, e residenza di caccia nei mesi invernali. Accogliente e sobria nel contempo, la Villa è solo un esempio
dell’intraprendenza della nobile Famiglia Feltrinelli, che, negli anni a cavallo tra 800 e ‘900, realizzò non solo
opere private come il Palazzo in Piazza Vittorio Veneto, ma fu attiva anche nell’ambito sociale ed assistenziale.
A tale attivismo si deve la costruzione a Gargnano, di un ospedale ricovero, della scuola materna ed elementare
oltre che la creazione del cimitero e del Convento di S. Tommaso, a Villa di Gargnano.
Villa Sostaga in Navazzo di Gargnano
Der Ursprung der Villa Sostaga geht auf das Ende des 18. Jahrhunderts zurück, als sich der Graf Giuseppe Feltrinelli
entschloss, eine Jagdresidenz bauen zu lassen. Zahlreiche Palazzi in Gargnano und Umgebung gehen auf die Initiative
der Familie Feltrinelli zurück. Nicht nur Privatgebäude wie die Villa Sostaga und die Villa in Piazza Vittorio Veneto
sondern auch das Krankenhaus, die Schule, der Friedhof, der Convento San Tommaso, sowie die Strasse in Richtung
Valvestino und Montegargnano sind den Feltrinellis zu verdanken. Jahrzehnte unbewohnt, gewann die Villa Sostaga
dank dem Engagement der Familie Seresina aus Mailand, die sich im Jahr 2005 entschieden hatte, das Haus zu
renovieren und in ein geschmackkvolles Luxus-Hotel zu verwandeln, ihre alte Schönheit zurück. In diesem Jahr
feiert sie ihr 10 jähriges Jubiläum.
Villa Sostaga in Navazzo di Gargnano
For many years Villa Sostaga remained uninhabited, until the arrival of the Seresina family, 10 years ago, who
undertook the extensive renovations and transformed the building into a luxury hotel, but at the same time
retaining its period atmosphere. Situated on the top of a splendid hill and surrounded by a forest, Villa Sostaga
is in a unique position with stunning views over Lake Garda. The building dates back to the end of the 1800’s,
when Count Giuseppe Feltrinelli decided to build a hunting lodge. It was subsequently renovated by Alberico
Belgioso, who, in order to escape some of he hottest months, transformed it into a summer residence for the
whole family and their guests.
The Feltrinelli family have been responsible for a number of important buildings in Gargnano, such as a hospital,
the cemetery, a nursery, the primary school, the San Tommaso convent and the roads that lead to Montegargnano,
to Lake Valvestino and Lake Ledro. The family’s main activities were in the timber trade and later on in banking.
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Domenica 24 Maggio Navazzo di Gargnano Hotel Tre Punte
Via Mons. Tavernini, 50 ore 17.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Ensemble Concelli
Anna Taddeo - Camillo Lepido - Irene Ortega Albaladejo - Frieder Berthold
Violoncelli
PROGRAMMA
Joseph Bodin de BOISMORTIER (1689-1755): Sonata in La Minore per 4 Vcl
Adagio - Allegro - Largo - Allegro
Luigi BOCCHERINI (1743-1805): Sonata per 2 Vcl
Allegro moderato - Adagio - Allegro
Graham WATERHOUSE (1962): The Three Musketeers per 3 Vcl
Moderato - Andante tranquillo - Comodo
Georg GOLTERMANN (1824-1898): 2 morceaux de Salon
Religioso - Nocturne
Harald BANTER (1930): Canto dei cigni - Song of the Swans
Giuseppe VERDI (1813-1901): “Ella giammai m’amò” da Don Carlos
Richard WAGNER (1813-1883): “Feierliches Stück” (tras. Grützmacher)
Sig. Gabriele Seresina - Hotel Tre Punte
Via Mons G. Tavernini, 50
25084 Gargnano (BS) - Italia
Telefono +39
710365 791178
E-mail: [email protected] - Web: www.hoteltrepunte.it
Domenica 11 Ottobre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il
concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20.
Il Sogno e la Danza
Duo pianistico
Barbara Rizzi - Antonio Nimis
PROGRAMMA
Piotr TCHAIKOVSKI (1840-1893): Danza della Fata Confetto
(dalla Suite del Balletto Lo Schiaccianoci)
trascrizione di E. Langer
Franz SCHUBERT (1797-1828): Sonata in Si bemolle Maggiore op. 30
1. Allegro moderato 2. Andante con moto 3. Allegretto
Aleksandr BORODIN (1833-1887): Nelle steppe dell’Asia centrale
(La Strada carovaniera…)
Piotr TCHAIKOVSKI (1840-1893): Valzer (dalla Suite del Balletto Il Lago dei Cigni)
trascrizione di E. Langer
Johannes BRAHMS (1833-1897): 16 Walzer op. 39
Piotr TCHAIKOVSKI (1840-1893): Valzer (dalla Suite del Balletto Il Lago dei Cigni)
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La Chiesa di San Pier d’Agrino* di Bogliaco
La chiesa è situata a Bogliaco verso Fornico in via ‘per Villavetro’ è riconoscibile già dal lago grazie all’alto
campanile merlato. L’edificio religioso, d’origine Romanica, ristrutturato nella sua forma attuale tra il 1389 e il
tardo Cinquecento è Chiesa parrocchiale fin dal 1419 e rappresenta una complessità storica, sociale e culturale
andata perduta. La statua più significativa e misteriosa della Chiesa, in legno massiccio di latifoglia, e restaurata
negli anni 90’, è ‘Il San Piero in cattedra’ non solo perché è la più antica, (della metà del Quattrocento), e
probabilmente ad uso processionale, ma anche per la sua espressività nonostante l’essenzialità delle forme, come
ben la descrive Monica Ibsen: ‘un’unica linea racchiude l’intera figura e definisce ad uno stesso tempo un corpo
senile curvato ed appesantito e una presenza spirituale di grande intensità che affiora nel modellato del volto
poco rilevato ma sensibilissimo’(93).
Il prospetto monumentale dell’organo, la cassa e la cantoria della mostra dell’organo con un ostensorio a sbalzo
cesellato sono opera di Gianbattista Pollana, figura di maggior spicco delle maestranze del legno trentine (simile
a quella di Roncone suo paese natale e di quella della parrocchiale di Riva d/G). Quest’opera testimonianza della
presenza degli artigiani trentini delle giudicarie e di quanto operassero nell’Alto Garda, figure come Giacomo
Lucchini che tra il 1700 e il 1729 teneva bottega a Pieve di Tremosine dove realizza il coro della Chiesa di San
Giovanni, e a Limone lo stupendo mobile intarsiato della sagrestia del 1718. Verso la fine del Seicento San
Pier d’Agrino si colloca al centro delle strategie familiari dei ceti dominanti. Nel 1700 facendo erigere l’altare
marmoreo di Sant’Antonio da Cristoforo Benedetti con la pala di Andrea Celesti (S. Antonio, L’angelo custode
e S. Liborio), la famiglia Bettoni consacra la sua ascesa sociale insieme alle altre famiglie importanti del tempo
come i Grazioli, i Bertera e i Pulli (a quest’ultima, ad esempio, si deve il rifacimento del nuovo altare del Rosario
in marmo del 1729). Nonostante le molte figure compresse nel quadro, quello del Celesti, è ‘un dipinto arioso
per la luminosità che sfalda le forme e dissolve i volumi ed animato dal moto circolare degli sguardi e da quello a
spirale del gruppo centrale, che si accorda mirabilmente con la soasa marmorea’ come commenta la Ibsen (110).
Agli inizi del 700’ la famiglia Bettoni, diventa fondamentale nella promozione artistica di Bogliaco e dell’alto
Garda, donando nel 1724 l’altare maggiore di San Pier D’Agrino con marmi, di Borgo Valsugana e di Carrara,
realizzati da C. Benedetti (1657-1740). Benedetti era il principale esponente della più importante famiglia di
marmorai trentini, artista di fiducia della famiglia alla quale fece realizzare anche l’altare maggiore nella Chiesa
di S. Benedetto di Limone e lavori a Innsbruck. Del 1721 è il contratto stipulato con l’architetto Cipriano Tacchi
finanziato da Gian Francesco Bettoni e che venne ultimata da altri intorno al 1733, la costruzione del Santuario
del Crocefisso proprio di fronte a San Pier d’Agrino e sede della confraternita della Trinità di cui il Bettoni era
protettore.
*Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda,
Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, 2001.
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Die Kirche San Pier D’Agrino* in Bogliaco
Befindet sich in Bogliaco, Richtung Villavetro und ist schon vom See aus an dem hohen, mit Zinnen versehenen
Kirchturm zu erkennen. Das Gebäude ist romanischen Ursprungs, hat aber seine aktuelle Form zwischen 1389
und dem Ende des 16. Jahrhunderts erhalten. Seit 1419 ist sie eine Pfarrkirche mit vielfältigen historischen,
sozialen und kulturellen Verflechtungen.
Die wichtigste und geheimnisvollste Statue der Kirche aus massivem Hartholz ist die des Heiligen Petrus (San
Piero in Cattedra), entstanden um 1450 für den Gebrauch bei Prozessionen und in den Neunziger Jahren
restauriert. Trotz ihrer Einfachheit ist sie sehr ausdrucksvoll, wie Monica Ibsen zutreffend beschreibt: „Eine
einzige Linie hält diese Figur zusammen und zeigt einen alternden, gebeugten und schweren Körper gleichwohl
auch eine intensive sprituelle Präsenz, die durch sein sensibles Gesicht ausgedrückt wird.“ (93)
Bemerkenswert ist die Größe der Orgel und des Chores. Erwähnung verdient ebenso eine verzierte und
geschnitzte Monstranz von Gianbattista Pollana, einem der wichtigsten Trentiner Holzschnitzer. Sie ähnelt der
Monstranz in seinem Geburtsort Roncone und derjenigen in der Pfarrkirche von Riva del Garda. Das Werk zeigt,
dass Handwerker aus den Judikarien-Tälern auch am Gardasee aktiv waren, Künstler wie Giacomo Lucchini,
der zwischen 1700 und 1729 eine Werkstatt in Pieve di Tremosine führte, wo er das Chorgestühl der Kirche von
San Giovanni erschuf und in Limone den wunderschönen geschnitzten Schrein (von 1718) für die Sakristei.
Gegen Ende des 17. Jahrhunderts war San Pier d’Agrino gesellschaftlicher Treffpunkt für die Familien der
Oberklasse. Mit der Errichtung des Marmoraltars für den Heiligen Antonius, geschaffen von Cristoforo
Benedetti und mit dem Altarbild von Andrea Celesti (der Heilige Antonius, der Schutzengel und der Heilige
Liborio), demonstrierte die Familie Bettoni ihren sozialen Rang. Andere damals einflussreiche Familien waren
Grazioli, Bertera und Pulli. Letzterer verdanken wir z.B. die Renovierung des neuen Rosenkranzaltars aus
Marmor von 1729.
Obwohl das Altarbild von Celesti viele Personen zeigt, ist es ein “luftiges und helles Bild, das seine Lebendigkeit
durch die Blicke der zentralen Menschengruppe erhält und gut zu dem marmornen Altar passt“, schreibt
Monica Ibsen (110).
Am Anfang des 18. Jahrhunderts verdiente sich die Fam. Bettoni bei der Förderung der Kunst in Bogliaco und
im oberen Gardaseebereich weiteres Ansehen: 1724 wurde der Hauptaltar von San Pier d’Agrino gestiftet wird,
der aus Marmor aus Borgo Valsugana und Carrara besteht und von C. Benedetti (1657 – 1740) geschaffen
wurde. Benedetti war das herausragendste Mitglied der wichtigsten Trentiner Marmorbildhauerfamilie und
wurde zum Künstler des Vertrauens der Familie Bettoni, die ihn auch mit der Schaffung des Hauptaltars in der
Kirche S. Benedetto in Limone und verschiedenen Arbeiten in Innsbruck beauftragt hatte.
Das von Gian Francesco Bettoni finanzierte Kreuzheiligtum gegenüber der Kirche San Pier d’Agrino, Sitz der
Brüderschaft der Dreifaltigkeit, dessen Förderer Bettoni war, ist das Ergebnis eines Vertrags mit dem Architekten
Cipriano Tacchi von 1721 und wurde 1733 fertiggestellt.
*Aus: Monica Ibsen, San Pier d’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia 2001.
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The Church of San Pier d’Agrino* in Bogliaco
Is situated in Bogliaco, going towards Fornico on the road “to Villavetro” and is highly visible from the lake because
of its crenelated bell tower. This religious structure is Romanesque in origin but was rebuilt in its present form
between 1389 and the late fifteen hundreds and became the parish church from 1419. It symbolizes a complex
social and cultural history which has since been lost. The most important and mysterious statue in the church,
made of solid wood and restored in the 1990’s, is “St. Peter in the pulpit”. It is the oldest statue, dates from the
middle of the fifteenth century and was probably used in religious processions. It is full of expression and has
been described by Monica Ibsen as follows: “a single line holds the figure together and shows an ageing, bent
and heavy body but at the same time an intensely spiritual presence which shines through the sensitivity of his
face” (93). Notice also the grandeur of the organ casing and the choir, an embossed and chiselled monstrance,
an outstanding example of woodwork by Gianbattista Pallana (similar to the one in Roncone where he was born,
and the one in the parish of Riva d/G). This is an example of the Trentino craftsmen who were working in the
Upper Garda region, people like Giacomo Lucchini who between 1700 and 1729 had his workshop in Pieve
di Tremosine where he produced the choir for the Church of San Giovanni and in 1718 the beautifully inlaid
furniture for the sacristy in Limone.
Towards the end of the seventeenth century the church of San Pier d’Agrino became an important part in the
domestic lives of the upper classes. In 1700 the Bettoni family donated the marble altarpiece of Saint Anthony
sculptured by Cristoforo Benedetti, with the painting by Andrea Celesti, (Saint Anthony, the Guardian Angel
and Saint Liborio), with this altar the Bettoni family celebrated her social standing, alongside other important
families of the time, such as the Grazioli, Bertera and Pulli. This last family was responsible for the remake of
the new marble altar of the Rosary in 1729. Despite the number of people represented in the painting by Celesti,
it is “a painting full of space because of the way the figures are illuminated and enlivened by the glances between
them and the central group and the marble surround which matches beautifully”, according to Ibsen (110).
At the beginning of the eighteenth century, the Bettoni family had become the pivotal point for artistic life in
Bogliaco and the Upper Garda. In 1724 they donated the main altar of San Pier d’Agrino, which was made out
of marble from the Borgo Valsugana and Carrara, by the artist Cristoforo Benedetti (1657-1740). Benedetti was
the principal representative of the most important marble-working families in Trentino, and favourite artist of
the family which had paid for the main altar in the Church of San Benedetto in Limone and also for works in
Innsbruck. The Sanctuary of the Cross, opposite San Pier d’Agrino and headquarters of the Brotherhood of the
Trinity of which Gian Francesco Bettoni was the Patron, was the result of a contract with the architect Cipriano
Tacchi, dated 1721, paid for by Bettoni and completed by others in 1733.
*Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda,
Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, 2001.
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Sabato 22 Agosto Bogliaco Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Direttore: Min Chung
PROGRAMMA
Igor STRAVINSKIJ (1882-1971): Concerto in re per archi, “Basilea”
Antonín DVORAK (1841-1904): Serenata per archi in Mi Maggiore, op. 22
Joseph HAYDN (1732-1809): Sinfonia in Sol Minore, Hob.I:83 “La Poule”
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Penisola di Toscolano con la Chiesa parrocchiale di S. Pietro e Paolo.
Da: La memoria del lago/The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003. pag. 85
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La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Toscolano
Maderno
La chiesa è situata su un area occupata un tempo da una grande villa romana del I secolo d. C. appartente alla
famiglia dei Nonii, che grande influenza esercitò sulla vita politica di Brescia in età imperiale. Le colonne rosa del
portale principale sono materiale di reimpiego di questo periodo. Nel 1584 si decide la costruzione di un nuovo
edificio quindi di abbattere quello vecchio. La facciata è austera, sobria, classica, ma incompiuta. All’interno
si conservano tantissime opere del pittore di origini veneziane Andrea Celesti (1637-1712). Allievo del tardo
manierista Matteo Ponzoni, Celesti parte da una formazione cinquecentesca vicina agli esempi di Tiziano, Palma
il Giovane, Tintoretto e Paolo Veronese. Lo stile del Celesti è caratterizzato da una cromia fortemente schiarita
e intrisa di luce, che crea il volume delle figure scorporandole dal disegno, attraverso pennellate sciolte e fluide
che ne suggeriscono i contorni in modo tenue e delicato. Intorno al 1679-1680 fu nominato Cavaliere del
Doge Alvise Contarini per i suoi meriti artistici, ma fu in seguito costretto all’esilio dalla patria per motivi non
chiari pare un reato di sangue. In Riviera deve esser giunto grazie ai contatti d’amicizia che aveva stretto con i
fratelli Scipione e Giulio Delai, proprietari di cartiere e ferriere a Toscolano e di negozi a Venezia e anche suoi
mecenate. Sono più di una ventina le straordinarie opere del Celesti presenti in questa chiesa la più maestosa
è la pala della controfacciata la ‘Strage degli innocenti’ (Olio su tela cm 450 x 800) pare che il quadro sia stato
commissionato dal comune intorno al 1700. Infatti l’opera denuncia un fare pittorico ormai maturo: il passaggio
tra il primo piano e le figurine abbozzate ed evanescenti dello sfondo si sviluppa in modo graduale, attraverso un
impianto prospettico saldo e una gradazione tonale delle architetture, delle figure umane e del paesaggio.
Liberamente tratto da Antonietta Spalenza, La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Toscolano, Fondazione Civiltà
Bresciana.
Die Kirche zum Heiligen Peter und Paul in
Toscolano Maderno
befindet sich auf einem Areal, welches einst mit einer großen römischen Villa aus dem ersten Jahrhundert nach
Christus bebaut war. Diese Villa gehörte der Familie Nonii, die in der Zeit der römischen Kaiser einen großen Einfluss
auf das politische Leben in Brescia hatte. Die rosafarbenen Kolonnen des Hauptportals sind wiederverwendete
Baumaterialien aus dieser Epoche.1584 wurde beschlossen, ein neues Gebäude zu erbauen. Das alte musste folglich
weichen. Die Fassade ist klassisch, eher nüchtern, allerdings unvollendet. Sie birgt im Innern zahlreiche, imposante
Werke des venetianischen Malers Andrea Celesti (1637 – 1712). Als Schüler des Spätmanieristen Matteo Ponzoni
79
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Pala di Andrea Celesti ‘La Strage degli Innocenti’
commissionata dal comune di Toscolano nel 1700 circa.
Ph. Paolo Savegnago
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war Celesti im 16. Jh. von Tiziano, Palma il Giovane, Tintoretto und Paolo Veronese geprägt. Sein Stil ist bestimmt
von hellen Farben und viel Licht, was den Figuren Volumen gibt und sie aus dem Bild heraushebt, mittels lockerer
und flüssiger Pinselführung, die deren Umrisse weich und zart erscheinen lassen. Zwischen 1679 und 1680 wurde
Celesti aufgrund seiner künstlerischen Verdienste zum Ritter des Dogen Alvise Contarini ernannt, musste aber in
der Folge ins Exil. Die Gründe sind nicht bekannt, es scheint sich jedoch um ein Kriminaldelikt (Mord?) gehandelt
zu haben.
An den Gardasee gelangte Celesti dank freundschaftlicher Kontakte mit den Brüdern Scipione und Giulio Delai, die
Besitzer von Papiermühlen und Schmieden in Toscolano waren, die Geschäfte in Venedig besaßen und die Förderer
von Celesti waren. In der Kirche sind mehr als zwanzig der außergewöhnlichen Werke des Künstlers zu sehen. Das
größte und bedeutendste Werk ist das Bild auf der Rückseite der Fassade: Das „Massaker der Unschuldigen“ (Öl auf
Leinwand, cm 45 x 800). Es scheint, dass das Bild von der Gemeinde um 1700 in Auftrag gegeben wurde. Dieses
Werk zeigt eine reife künstlerische Leistung: Der Übergang zwischen Vordergrund und den angedeuteten Figuren im
Hintergrund entwickelt sich allmählich, mithilfe einer Fixperspektive und einer farblichen Staffelung der Gebäude,
der menschlichen Figuren und der Landschaft.
Frei zitiert nach Antonietta Spalenza, die Kirche der Heiligen Peter und Paul in Toscolano, Fondazione Civiltà
Brescia.
The church of St. Peter and Paul in Toscolano
Maderno
The majestic church is situated in an area where at one time stood a large Roman villa of the 1st century AC and
which belonged to the family Nonii that had great political influence in Brescia during those imperial days. The
pink columns of the principal entrance are re-used materials from that time. In 1584 it was decided to build a
new structure and demolish the old one. The facade is austere, simple and classic, but unfinished. Inside there
are quite a few works by the Venetian painter Andrea Celesti (1637-1712) who was a pupil of Matteo Ponzi.
To start with, Celesti’s style had much in common with the 16th century style of Titian, Palma the Younger,
Tintoretto and Paolo Veronese. His later style is highly illuminated which creates the impression of figures
coming away from their background which has been painted with free and fluid brushstrokes, giving a delicate
impression. Around 1679-1680 the Doge Alvise Contarini granted him the title “Cavaliere” in recognition of his
artistic merits, but he was later exiled for an unclear punishable offence. There are more than 20 wonderful
works by Celesti in this church, the most majestic one is the “The Massacre of the Innocents” (oil on canvas
450 x 800 cm) which was probably commissioned by the town council around 1700. This work shows his
more mature style: the difference between the foreground and the roughly sketched and fading figures in the
background.
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Domenica 26 Luglio Toscolano Maderno Chiesa San Pietro e Paolo
ore 21.00
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Jubilee String Quartet (London)
Jirí Zigmund, Viola II Frieder Berthold, Violoncello II
PROGRAMMA
Josef HAYDN (1732-1809): Quartetto in Sol Maggiore op. 64/4 Hob.66
Allegro con brio - Menuetto - Adagio - Presto
Johannes BRAHMS (1833-1897): Sestetto in Sol Maggiore op. 36 Nr.2
1. Allegro non troppo 2. Scherzo: Allegro non troppo - Presto giocoso
3. Adagio 4. Poco Allegro
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Golfo di Maderno attorniato dalle limonaie, fine 800’.
Da: La memoria del lago/The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003. pag. 95
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Il museo della Carta di Toscolano - Maderno
Inserita nel Parco dell’Alto Garda Bresciano la Valle delle Cartiere si propone come uno dei casi più
rappresentativi nel panorama del patrimonio storico-industriale italiano. Già a partire dal XIV secolo Toscolano
fu famosa per le fabbriche di carta che rifornivano numerose stamperie veneziane e parte del nord Italia, tanto
che nel 1510 gli abitanti del Garda fecero un omaggio a Luigi XII re di Francia donandogli olio, olive e carta
di Toscolano. Famosa in particolare la tipografia dei fratelli Paganini che produceva nel XVI secolo edizioni dei
classici latini. Dalla metà del 1800 a Toscolano venivano prodotte carte di alta qualità, filigranate ed adatte alla
stampa di denaro.
Oggi possiamo riscoprire le testimonianze di questo passato industriale lungo La “Valle delle Cartiere” un percorso
che costeggia lo spumeggiante torrente Toscolano tra gallerie, ponti e i resti dei vecchi opifici. Il piccolo edificio
che ospitava la portineria dello stabilimento di Maina Inferiore, l’ultimo a cessare la sua attività nella Valle delle
cartiere, all’inizio degli anni Sessanta, ospita oggi il Museo della Carta che propone ai visitatori il mondo della
carta con il suo processo di produzione. Negli interrati si propongono le modalità di produzione utilizzate dal
Quattrocento al Settecento, che prevedevano il maglio da carta, il tino e il torchio. Vengono mostrate anche le
fasi conclusive della lavorazione: asciugatura, collatura, lisciatura e formazione delle risme. Al piano superiore
esiste una raccolta di documenti: il primo, datato 1381, attesta ufficialmente l’attività nella valle. Sono inoltre
esposti volumi antichi, stampati dalla famiglia Paganini. In altre sale si racconta il metodo usato dal Settecento
all’Ottocento, con tre macchine ‘olandesi’ e la prima continua in legno, ricostruita su disegno originale.
Das Papiermuseum in Toscolano-Maderno
In den Naturschutzpark des oberen Gardasees eingebettet liegt das Tal der Papierfabriken bei Toscolano-Maderno
und ist ein repräsentatives Beispiel italienischer Industriekultur. Schon im 15. Jahrh. war das Tal wegen seiner
Papierfabrikation berühmt, belieferte Druckereien in Venedig und in ganz Norditalien. Im Jahre 1510 beehrten die
Bewohner den franzöischen König Ludwig XIV° mit Oliven, Öl und feinem Papier aus Toscolano. Die Qualität des
Papiers wurde hochgeschätzt und im 19. Jahrh. sogar zur Gelddruckerei verwendet.
Wir können heute noch die Zeugen dieser goldenen Zeit im pittoresken Tal des Flusses zwischen verfallenen Brücken,
Resten verfallener Fabrikgebäude ausfindig machen. Das Gebäude, welches ursprünglich das Vorsteherhäuschen zur
Maina-Fabrik war, die als letzte Anfang der 60ziger Jahre geschlossen wurde, beherbergt heute das von der Gemeinde
von Toscolano-Maderno mit grossem Sachverstand und Aufwand restaurierte Papiermuseum. Dort kann man den
gesamten Prozess der Papierherstellung in allen Einzelheiten nachvollziehen. Im oberen Teil des Gebäudes sind viele
Dokumente, die den Werdegang der Geschichte schildern aufbewahrt und im Keller ist in jünster Zeit eine kostbare
kleine Papiermanufaktur, in liebevoller Kleinarbeit von den ehemaligen Mitarbeitern der bis heute produktiven
Papierfabrik von Toscolano wiederbelebt worden.
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Domenica 6 Settembre Toscolano Maderno
Museo della Carta ore 20.30
B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry.
Klezmer
con
Les Cascadeurs
Michael Leitner, Violino; Bernd Kohlhofer, Fisarmonica
Ewald Prügger, Contrabbasso; Featuring Milosh Milojevic, Clarinetto
PROGRAMMA
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14.
Der Heyser Bulgar
David & Goliath
Klezmer Five
Midnight in Moscow
Fou Rire
Tangogo
Klezmer´s Freilach
Klezmer Suite
Happy Nigun
La strada
Le Chajem Rebbe
Chohmec
Happy Nigun
Bei mir bist du scheen
trad. Klezmer / arr Les Cascadeurs
trad. Klezmer / arr Les Cascadeurs
comp. Budapest klezmer Band / arr. Les Cascadeurs
trad.
comp. Richard Galliano / arr. Les cascadeurs
comp. Bernd Kohlhofer
Giora Feidman / arr. Les Cascadeurs
trad. Klezmer / arr. Les Cascadeurs
trad. Klezmer / arr. Les Cascadeurs
comp. Nino Rota / arr Les Cascadeurs
comp. Budapest Klezmer Band / arr Les Cascadeurs
comp. Budapest Klezmer Band / arr Les Cascadeurs
trad. Klezmer / arr. Les Cascadeurs
trad. Klezmer / arr. Les Cascadeurs
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The Paper Museum in Toscolano-Maderno is
situated in The Paper Mill Valley
The Paper Mill Valley delle Cartiere is part of the Alto Garda Bresciano Park and is one of the best examples
of Italy’s industrial heritage. Already in the fourteenth century Toscolano was famous for its paper manufacture,
supplying various printers in Venice and other parts of northern Italy. In 1510 the inhabitants of Garda even
paid homage to Louis XII, king of France, by giving him oil, olives and paper from Toscolano. Particularly
famous were the printers Paganini Bros. who produced editions of latin classics in the sixteenth century. From
the middle of the 1800’s Toscolano produced paper of a very high quality, watermarked and suitable for printing
money. Today we can rediscover this industrial past along the Paper Mills Valley, a route that takes us along the
Toscolano torrent, through tunnels, over bridges and along the ruins of old factories. The small building that
was used as the porters lodge of the Maina Inferiore works, the last firm in this area to hold out until the Sixties,
is today the Paper Museum. It shows the method of production in use between the fifteenth and eighteenth
century, including the mallets, vats and the press. The various processes are also shown: from the drying through
the smoothing out to the final product - a ream of paper. The top floor houses a selection of documents, the first
one dated 1381 officially certifies the business of paper making. Old books printed by the Paganini family are
also on show. In some of the other rooms the process used between the eighteenth and nineteenth century is
explained, with three “dutch” machines and a wooden one reconstructed according to the original design.
Museo della Carta di Toscolano - Maderno
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Immagine storica di Gardone Riviera.
Da: La memoria del lago/The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003. pag. 100
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Villa Alba a Gardone Riviera
Villa Alba è un maestoso esempio di costruzione neoclassica. Il suo nome originale era “Villa Ruhland”, che
tradotto significa “paesaggio tranquillo”. Edificata fra il 1901 ed il 1910 dal costruttore Richard Langensiepen, è
la più maestosa delle ville gardonesi. Doveva essere anche luogo di vacanza per l’imperatore Francesco Giuseppe
e la principessa Sissi, ma causa la prima guerra mondiale questo non fu mai possibile. Per disposizioni del
proprietario, l’architetto Schäfer, fu progettata in stile neoclassico, con colonne ioniche, creando una struttura
che ricordasse i monumenti dell’Acropoli di Atene. Infatti le splendide sculture del frontone a coronamento
della facciata riportano scene mitologiche copiate dal frontone del celebre Partenone.
Il vero spettacolo di Villa Alba è la riproduzione identica (stesse pieghe anche nei vestiti) delle cariatidi
dell’Eretteo (sempre sull’Acropoli di Atene). Inoltre la villa è immersa in un parco pubblico secolare, regno di
uccelli e scoiattoli, dove c’è anche un percorso vita e la biblioteca comunale. Da settembre del 1943 all’aprile
1945 fu considerata la capitale tedesca del Sud Europa ed a Villa Alba venne istallato il centro trasmissioni
militari e la stazione radio: tutti gli ordini e disposizioni da e per Berlino passavano di lì. Sempre nello stesso
periodo parte della villa fu allestita come centro termale e quotidianamente i fanghi arrivavano da Abano Terme.
La villa fu acquistata dal comune nel 1970.
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Die Villa Alba in Gardone Riviera
Von 1337 bis 1797 gehörte Gardone Riviera zum „Magnifica Patria“ mit Regierungssitz Salò. Ende des 19. Jahrhunderts
wurde Gardone Riviera ein Kurort. Deutsche Ärzte empfahlen den Ort wegen der therapeutischen Eigenschaften
seines Klimas besonders für längere Aufenthalte. Aus diesem Grund wollte der Österreicher Ludwig Wimmer das
erste größere Hotel am See bauen. Als er im Jahr 1881 Bürgermeister Gardones wurde, fing er an, für die Gemeinde
erfolgreich zu werben. Innerhalb von wenigen Jahren wurde sie zu einem Kurort. Der deutsche Komponist Ludwig
Neuhoff lebte von 1898 in Gardone, ebenso der berühmte Dirigent Hans von Bülow, ein enger Freund Johannes
Brahms’ und Gustav Mahlers. Von 1921 bis 1938 residierte Gabriele d’Annunzio in der gegenüberliegenden
Vittoriale. Während der Zeit der Republik von Salò wurden die großen Hotels und Villen Sitz von Kommandostellen,
Botschaften und Lazaretten. Die Villa Alba wurde im Auftrag des Fabrikanten Richard Langensiepen erbaut. Es war
von ihm beabsichtigt, die Sommermonate in Gardone zu verbringen. Das Monumentalgebäude im Neoklassizismus
mit ionischen Säulen und Statuen, die denen der Akropolis in Athen geradezu identisch nachempfunden sind, war
Privatbesitz der Familie. Die Familie musste aufgrund des Kriegs Gardone verlassen und wohnte dann in Zürich.
In den 1970er Jahren erwarb die Gemeinde Gardone die Villa.
Villa Alba in Gardone Riviera
The Villa Alba is an impressive example of neoclassical architecture. Its original name was “Villa Ruhland” which
translates as “quiet land” from the German. It was built between 1901 and 1910 by Richard Langensiepen and
is the grandest of all villas in Gardone. It was also meant to serve as a holiday home for the Emperor Franz Josef
and Princess Sissi but the first world war intervened. The owner had instructed the architect, Mr. Schaefer,
for a neoclassical design with ionic columns in order to create a structure resembling the Acropolis in Athens.
The wonderful sculptures crowning the front of the building represent mythological scenes reminiscent of
the famous Partenon. These are identical reproductions, going as far as the folds in the garments. The villa
is immersed in a centuries-old park, inhabited by birds and squirrels, and also houses the local library. From
September 1943 until April 1945 Gardone Riviera was regarded as the German capital of southern Europe and
the Villa Alba served as the centre for radio and military transmissions: all communications to and from Berlin
went via here. In the same period the villa was used as a thermal spa and at that time the mudbaths came from
Abano Terme. The town council acquired the villa in 1970 and it has since been managed by various institutions.
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Domenica 9 Agosto Gardone Riviera Villa Alba 21.00
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il
concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20
Recital
ANNA TIFU, Violino; ROMEO SCACCIA, Pianoforte
PROGRAMMA
L. v. BEETHOVEN (1770-1827): Sonata in Sol Maggiore op. 24 La Primavera
1. Allegro 2. Adagio molto espressivo 3.Scherzo: Allegro molto - Trio
4.Rondo. Allegro ma non troppo
Robert SCHUMANN (1810-1856): Fantasia in Do Maggiore op. 131
Maurice RAVEL (1875-1937): Tzigane
Pablo De SARASATE (1844-1908): Fantasia sul tema di Carmen di Bizet
E’ gradita la prenotazione
Chiuso il mercoledi
Osteria dell’Orologio - Via Butturini nr. 26 - Salò (Bs)
Tel. +39.0365.290158 - Booking:
[email protected]
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Immagine storica dell’isola del Garda.
Da: La memoria del lago/ The Memory of the Lake, Fondazione Negri, 2003. pagg. 134-135
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Isola del Garda
L’isola è uno scrigno che racchiude una serie di complesse vicende che rispecchiano la storia delle genti che
hanno abitato il lago. Accolse popoli antichi dai Romani ai longobardi come attestano le 130 lapidi GallicoRomane ivi trovate e donate al museo Romano di Brescia.
La prima menzione storica si trova in un decreto di Carlomanno dell’879 che documenta la donazione dell’isola
ai frati di San Zeno di Verona. Fu luogo di meditazione anche per S. Francesco, S. Antonio da Padova e S.
Bernardino da Siena. Fu quest’ultimo nel 1429 a dare nuovo impulso al vecchio monastero rinnovandolo ed
ampliandolo fino a diventare importante centro ecclesiastico. Seguì un periodo di decadenza fino al 1778
quando con Napoleone, con la Repubblica Cisalpina, acquisì il diritto sull’isola. In seguito, ormai del demanio
venne acquistata da diversi proprietari: Gian Battista Conter (1800), i fratelli Benedetti di Portese (1803),
Giovanni Fiorentini di Milano (1806) ed il Conte Luigi Lechi di Brescia (1817). Grazie a Luigi Lechi che
la famosa cantante Veronese Adelaide Malanotte (Verona 1785-Isola del Garda 1832), contemporanea di
Rossini per la quale il compositore scrisse importanti pagine di musica, venne a vivere sull’isola. Tra il 1880 e
il 1900 i nuovi proprietari, il Duca Gaetano de Ferrari di Genova e a sua moglie, l’Arciduchessa russa Maria
Annenkoff si dedicarono alla progettazione e alla realizzazione del parco. La villa in stile neogotico-veneziano
venne costruita tra il 1890 e il 1903, su progetto dell’architetto Luigi Rovelli. Le facciate del Palazzo sono
decorate da finestre ad arco acute e nell’angolo sud ovest si erge una torre coronata da merlature a ricamo in
pietra con decorazioni floreali in stile neogotico. Dopo la morte dell’Arciduchessa, l’isola passò in eredità alla
figlia Anna Maria, sposa del Principe Scipione Borghese di Roma. Nel 1927 alla morte del Principe l’Isola
passò in eredità alla figlia Livia, sposata con il Conte Alessandro Cavazza di Bologna mantenendola in ottimo
stato per lasciarla in eredità al figlio Camillo e alla famiglia che tutt’ora la abita.
Die Isola del Garda
Die kleine Insel ist wie ein antiker Schrein, der eine ganze Anzahl Geschichten verschiedenster Persönlichkeiten
in sich trägt. Die gallisch-römischen Grabsteine bestätigen, dass die Insel schon in der Römerzeit bewohnt war.
Die Insel wurde unter Pater Francesco Licheto 1470 zu einem wichtigen geistlichen Meditationszentrum. In den
folgenden Jahren hatte sie verschiedene Besitzer: Gian Battista Conter (1800), die Brüder Benedetti aus Portese
(1803), Giovanni Fiorentini aus Mailand (1806) und der Graf Luigi Lechi aus Brescia (1817). Luigi Lechi
ließ wichtige Renovierungs- und Bauarbeiten ausführen. In diese Zeit fällt auch der Aufenthalt der berühmten
Sängerin Adelaide Malanotte, als gute Freundin der Familie. Im Jahr 1860 wurde die Insel dem Baron Scotti
zugeschlagen, der sie im Jahre 1870 dem Herzog Gaetano de Ferrari aus Genua und seiner Frau, der russischen
Erzherzogin Maria Annenkoff, verkaufte. Sie widmeten sich der Planung und der Einrichtung des Parks und
ließen fruchtbare Erde und exotische Pflanzen auf die Insel bringen. Die Villa im neogotisch-venezianischen Stil,
vom Architekten Luigi Rovelli entworfen, wurde zwischen 1890 und 1903 gebaut. Nach dem Tod der Erzherzogin
wurde die Insel von ihrer Tochter Anna Maria geerbt, die später den Prinzen Scipione Borghese aus Rom heiratete.
Als der Prinz im Jahre 1927 starb, fiel die Insel an deren Tochter Livia, die mit dem Grafen Alessandro Cavazza
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aus Bologna verheiratet war. Diese hielten die Insel in einem sehr gutem Zustand und hinterließen sie ihrem Sohn
Camillo, der sie wiederum seiner Frau Charlotte und seinen sieben Kindern vererbte. Diese kümmern sich bis
zum heutigen Tage mit Leidenschaft um den Erhalt des Parkes und des Palastes.
Isola del Garda (Garda Island)
One can reach the Garda Island from Gardone and Barbarano. It could be considered like a box that contains
a train of events that mirror the history of the people who lived around the lake. It has welcomed people
from Roman times to the Lombards as shown by the 130 Gallic-Roman tablets that were unearthed and
subsequently donated to the Roman museum in Brescia. The island was first mentioned in a decree by
Charlemagne dated 879 in which it was given to the brotherhood of San Zeno of Verona. It was a place for
meditation and was used as such by St. Francis, St. Anthony of Padua and St. Bernard of Siena. The latter gave
it a new lease of life in 1429 when the old monastery was renovated and enlarged and became an important
ecclesiastical centre. It fell into decline until in 1778 Napoleon and the Cisalpina Republic acquired the right
to the island. After that, instead of belonging to the state, it belonged to a succession of different owners: Gian
Battista Conter (1800), the Benedetti brotherhood of Portese (1803), Giovanni Fiorentini of Milan (1806) and
Count Luigi Lechi of Brescia (1817). For many years a famous singer, Adelaide Malanotte, lived on the island
because of her friendship with the Lechi family. Between 1880 and 1900 the new owners, Duke Gaetano
de Ferrari of Genoa and his wife the Russian Archduchess Maria Annenkoff dedicated themselves to the
creation of a splendid park. The villa was built between 1890 and 1903 in neogothic-venetian style, designed
by the architect Luigi Rovelli. The facades have arched windows and on the south-west corner the tower has
stone battlements with flower decorations in the neogothic style. After the death of the Archduchess, the
island was inherited by her daughter Anna Maria, who was married to Prince Scipione Borghese of Rome.
The Prince died in 1927 and the island was then inherited by his daughter Livia, married to Count Alessandro
Cavazza of Bologna, who maintained the island in perfect condition and passed it on to her son Camillo and
his family who live there to this day.
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Palazzo dell’isola
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Domenica 5 Luglio Isola del Garda
Barbarano ore 18.30
Recital
Frieder Berthold, Violoncello; Daniela Manusardi, Pianoforte
PROGRAMMA
Robert SCHUMANN (1810-1856): Fantasiestücke op. 73
Zart und mit Ausdruck - Leicht bewegt - Rasch und mit Feuer
Adagio-Allegro op. 70
Franz SCHUBERT (1797-1828): Einsamkeit da D 911
(Così vado per la mia strada ... So zieh ich meine Strasse ... meandering on my path)
Sonata in La Minore D 821 “Arpeggione”
Allegro moderato - Adagio - Allegretto
C - Prezzo speciale per soci di € 25, deve essere pagato in anticipo all’associazione Cultura in Musica Limes
e comprende il trasporto all’isola da Barbarano alle ore 18.30, visita guidata all’isola, aperitivo prima del
concerto. Non-soci pagano € 35 e si rivolgono direttamente all’amministrazione dell’ isola:
tel. 328.6126943 - 328.3849226 mail: [email protected].
C - Für Mitglieder € 25, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer zur Insel ab Porticciolo di
Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem Konzert.
(Nicht-Mitglieder buchen zum Preis von € 35 direkt bei der Inselverwaltung unter
328.6126943 - 328.3849226 oder [email protected]).
C - concert on the Isola del Garda. Members are asked to transfer € 25 before the concert to the bank
account of Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano at 18.30, a guided
tour of the island, and refreshments before the concert. Priority booking for members.
(Non-members pay € 35 and book directly with the administration of the Island
under 328.6126943 - 328.3849226 or [email protected]).
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I Musicisti / Die Musiker / The Musicians
Vedi registrazioni sul sito / Aufnahmen unter/ Recordings and video on: www.culturainmusicalimes.com
ENSEMBLE NOVALIS ha effettuato numerosi concerti internazionali nei centri culturali più importanti
d’Europa, Stati Uniti, Russia, Giappone e Corea, con una risposta entusiasta sia dal pubblico che dalla critica.
Markus Berthold, Violino-Viola, studia con Norbert Brainin e musica da camera con il Quartetto Amadeus
a Colonia e Londra. Partecipa ai masterclass di H. Szeryng, V. Paraschkevov e S. Devich (Quartetto Bartok).
Come ospite di Festival internazionali e come primo violino dell’Ensemble Novalis si esibisce in Europa e Asia.
Sebastian Gugala, Violino, studia con Iwona Wojciechowska, della quale diventa assistente. Numerosi premi
ai Concorsi come Brahms a Pörtschach e Viotti a Vercelli. Partecipa ai master di Isaac Stern, Henry Meyer,
Emanuel Ax presso la Carnegie Hall di New York e partecipa ai corsi del Quartetto Guarneri, Quartetto Julliard
e Quartetto Emerson. E’ membro del Orchestra Sinfonica di San Gallo in Svizzera. Yuko Ishikawa, Violino,
intraprende lo studio del violino all‘ Indiana University di Bloomington (USA) con Mauricio Fuks. Ulteriori
perfezionamenti ottiene ai „Master“ di Pinchas Zukerman, Abram Shtern, Pierre Amoyal e Victor Pikaisen e si
specializza con il Trio Borodin e con il Quartetto di Tokyo.
E’ dell‘ Orchestra Sinfonica di San Gallo in Svizzera. Alexej Popov, Viola, ha studiato con Ksenia Hozerova e
Yuri Kramarov presso il Conservatorio di San Pietroburgo. Sotto la guida di Vladimir Outscharek si perfeziona
nella Musica da Camera. Ha inciso numerose registrazioni e si esibisce nei principali Centri Musicali di tutto
il mondo. Frieder Berthold, Violoncello, studia con J. Starker a Bloomington negli Stati Uniti. Frequenta
i masterclass del Quartetto Amadeus, del Quartetto Orlando e del Quartetto Bartok all’Orlando Festival, al
FestiValGardena, suonando con N. Brainin (primo Violino del Quartetto Amadeus), F. Erblich e M. Flaksman.
Tomasz Bartoszek, Pianoforte, ha studiato e collaborato con Marian Lapsansky, Joseph Kalichstein, Henry
Meyer (Juilliard School of Music) e Frans Helmerson. E’ stato premiato al Concorso Chopin di Varsavia e al
Concorso Nazionale della Polonia a Slupsk.
Das ENSEMBLE NOVALIS hat seit seiner Gründung vor mehr als zwanzig Jahren zahlreiche Konzerte gegeben,
die vom Publikum ebenso wie von der Kritik (Corriere della Sera, Arena di Verona, WAZ, Das Orchester, CDClassica etc.) mit Begeisterung aufgenommen wurden. Es ist regelmässiger Gast vieler internationaler Musikfestivals
in Deutschland, Österreich, der Schweiz, Frankreich, Italien und Russland. Ihre Ausbildung haben die Mitglieder
an renommierten Hochschulen in Köln und London, dem Konservatorium von Mailand und Skt. Petersburg, an der
Indiana University/Bloomington beim Amadeus Quartett, Borodin Quartett, Orlando Quartett und dem Bartok
Quartett erhalten.
Markus Berthold, Violine-Viola, Studium in Detmold und Köln; Meisterkurse bei Norbert Brainin, Emmanuel
Hurwitz, umfangreiche kammermusikalische Konzerttätigkeit in ganz Europa.
Sebastian Gugala, Violine, studierte bei Iwona Wojciechowska in Lodz. Zahlreiche Erfolge u.a. beim Brahms
Wettbewerb in Pörtschach und dem Viotti Wettbewerb in Vercelli. Teilnehmer beim Isaac Stern Workshop in der
Carnegie Hall in New York. Unterricht bei Isaak Stern, Henry Meyer, Emanuel Ax, dem Guarneri Quartett, Juilliard
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Quartett, Emerson Quartett. Yuko Ishikawa, Violine, studierte an der Indiana University in Bloomington/USA
bei Mauricio Fuks und nahm an Kursen bei P. Zukerman, P. Amoyal, V. Pikaisen teil. Alexej Popov, Viola, studierte
in St. Petersburg bei Ksenia Hozerova, Yuri Kramarov und Stopitscher; Kammermusikunterricht bei Vladimir
Outscharek; weltweite Konzerttätigkeit; Soloauftritte mit verschiedenen Orchestern in Europa, Russland und Asien.
Frieder Berthold, Violoncello, Studium beim Amadeus Quartett in Köln und London und bei J. Starker in
den USA; Kammermusikpartner von N. Brainin (Amadeus Quartett) und F. Erblich (Orlando Quartett) und M.
Flaksman. Tomasz Bartoszek, Klavier, Studium bei Marian Lapsansky, Joseph Kalichstein and Henry Meyer
(Juilliard School of Music); Kammermusikpartner von Frans Helmerson. Preisträger beim Chopin Wettberwerb in
Warschau und beim Polnischen Klavierwettbewerb in Slupsk.
The ENSEMBLE NOVALIS studied with the members of the Amadeus Quartet, Borodin Quartet, Orlando
Quartet and the Bartok Quartet. They have been performing numerous concerts, which have been highly
acclaimed both by audience and critics, and are regularly invited to renowned international music festivals
in Europe, Russsia and Japan. Markus Berthold, Violin-Viola, a student of Norbert Brainin, attended
masterclasses given by H. Szeryng, V. Paraschkevov, E. Hurwitz and received intensive chamber music lessons
given by the legendary Amadeus Quartet. Sebastian Gugala, Violin, studied with Iwona Wojciechowska in
Lodz. Winner of important Competitions in Pörtschach and Viotti in Vercelli. He participated in the Stern
Workshop at the Carnegie Hall, New York, coached by Isaac Stern, Henry Meyer and Emanuel Ax and chamber
music by the Guarneri Quartet, the Juilliard Quartet and the Emerson Quartet. Yuko Ishikawa, Violin, studied
at the Indiana University in Bloomington with Mauricio Fuks; attended Masterclasses by Pinchas Zukerman,
Pierre Amoyal, Victor Pikaisen, Chamber music with R. Dubinsky (Borodin Quartet), K. Ikeda (Tokyo Quartet).
Alexej Popov, Viola, studied in St. Petersburg with Ksenia Hozerova,Yuri Kramarov; Chamber music with
Vladimir Outscharek; performing all over the world; leader of the viola section in several chamber orchestras;
featured soloist with Orchestras. Frieder Berthold, Cello, a student of Janos Starker and the Amadeus
Quartet, has been a frequently invited soloist and a chamber musician in Europe, America, Russia, and Asia.
Tomasz Bartoszek, Piano, studied and worked with Marian Lapsansky, Joseph Kalichstein and Henry Meyer
(from Juilliard School of Music) as well as with Frans Helmerson. He participated in the International Chopin
Piano Competitions (as part of the official Polish team) and laureate of the Polish National Piano Competitions
of the Piano Festival in Słupsk.
Elisa La Marca, Tiorba, ha studiato presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano con Paola
Coppi, diplomandosi in seguito al Conservatorio di Milano. Ha seguito i corsi presso l’Accademia Musicale
Chigiana di Siena, tenuti da Oscar Ghiglia e si specializza in liuto e tiorba sotto la guida di Massimo Lonardi a
Pavia. Approfondisce la prassi esecutiva con Paul O’Dette, Hopkinson Smith, Rolf Lieslevand, Ugo Nastrucci.
Ha ottenuto diversi premi in concorsi Internazionali (2° premio “Concorso Internazionale di Gargnano, 4°
premio a Gorizia, 1° premio Lamporecchio).
Elisa La Marca, Theorbe, studierte an der Internationalen Musikakademie bei Paola Coppi, und erhielt im
Anschluss ihr Konzertdiplom am Konservatorium in Mailand. Sie besuchte die Meisterkurse von Oscar Ghilia an
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der Accademia Chigiana in Siena und spezialisierte sich auf Theorbe und Laute bei Massimo Lonardi in Pavia. Ihre
Kenntnisse in historischer Aufführungspraxis verfeinerte sie durch Kurse bei PaulO’Dette, Hopkinson Smith, Rolf
Lieslevand und Ugo Nastrucci. Bei diversen internationalen Wettbewerben wurde Elisa ausgezeichnet wie z.B. beim
Internationalen Gitarrenwettbewerb in Gargnano, sowie beim Wettbewerb in Gorizia und Lamporecchio.
Elisa La Marca, Theorbo, studied at the International Academy of Music with Paola Coppi, obtaining further
her diploma at the Conservatory in Milan. She has participated in masterclasses at the Chigiana Music Academy
in Siena by Oscar Ghilia and specialized in theorbo and lute with Massimo Lonardi at the Music Academy in
Pavia. Further studies in ancient music followed with Paul O’Dette, Hopkinson Smith, Rolf Lieslevand und
Ugo Nastrucci. She is prize winner of several important international competitions like Gargnano, Gorizia and
Lamporecchio.
Paola Leggeri, Soprano, studia presso il Conservatorio di Firenze. Sotto la guida di Renata Scotto frequenta
il master presso l’Accademia di Santa Cecilia e diventa membro dell’Opera Ensemble.
Finalista e vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali svolge un’intensa attività concertistica:
Teatro la Fenice di Venezia, Mariinsky di San Pietroburgo, Galleria dell’Accademia Roma, Sala Vanni e Lyceum
di Firenze. Si è esibita in prestigiosi festival quali: il Knowlton Festival (Canada) e il Reate Festival (Rieti)
eseguendo programmi interamente dedicati al Belcanto, sotto la direzione di C. Rizzari. Entrambi i Festival
vedono la presenza significativa di Kent Nagano con il quale collabora strettamente anche al Belcanto Festival
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Paola Leggeri, Sopran, studierte am Konservatorium von Florenz. Als eines der vielversprechensten Talente der
jungen Generation besuchte sie die Meisterklassen von Renata Scotto an der Accademia di Santa Cecilia in
Rom und wurde Mitglied im Opernensemble. Dank ihrer schönen Stimme und einer exzellenten Technik ist sie
Gewinnerin zahlreicher Wettbewerbe und hat eine sehr ausgedehnte internationale Konzertkarriere in Opernhäusern
und Konzertsälen wie dem Mariinsky Theater Skt. Petersburg, La Fenice in Venedig, Accademia Roma, Sala Vanni
und Lyceum Florenz usw. vorzuweisen. Auch bei renommierten Festivals wie dem Knowlton Festival (Canada) und
dem Reate Festival (Rieti) ist sie häufig zu Gast, mit ausgesprochenen Belcanto Programmen unter der Leitung des
Dirigenten Carlo Rizzari. Auch die Zusammenarbeit mit Kent Nagano während dieser Festivals ist hervorzuheben.
Paola Leggeri, Soprano, graduated at the Conservatory of Florence. As one of the most promising singers
of her generation she attended the masterclasses of Renata Scotto at the Accademia Santa Cecilia in Rome.
Winner of several important competitions she has a worldwide concert career, performing at the Mariinsky
Theatre in S. Petersburg, La Fenice Venice, Accademia Roma, Lyceum Florence etc. and at Festivals such as
Knowlton Festival (Canada) and Reate Festival (Rieti) under important conductors such as Kent Nagano, C.
Rizzari, Gustav Kuhn e Ekhard Wycik.
Aurhelia Varak, Mezzo-Soprano, si è esibita in numerosi grandi Teatri mondiali come Parigi, Amsterdam,
New York, Hong Kong e Shanghai. Ottiene il suo diploma al Conservatorio di Amsterdam e studia in seguito con
Renata Scotto a Roma e con Shirley Verrett presso l‘Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 ha vinto il premio
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al prestigioso Concorso Internazionale Leoncavallo, e vince una borsa di studio della Fondazione Wagner di
Venezia. Inoltre vince il premio della giuria del Concorso Internazionale Maitres du Chant di Parigi.
Aurhelia Varak, Mezzo Soprano, ist in nahezu allen bedeutenden Rollen and zahlreichen grossen Opernäusern
weltweit aufgetreten, wie Paris, Amsterdam, New York, Hong Kong und Shanghai. Sie studierte am Konservatorium
in Amsterdam, wo sie ihr Diplom ablegte, sowie mit Renata Scotto in Rom und Shirley Verrett an der Accademia
Chigiana in Siena. Sie ist Preisträgerin des Leoncavallo Gesangswettberwerbs, Stipendiatin der Richard Wagner
Stiftung in Venedig und erhielt den Spezialpreis der Jury im Internationalen Maitres du Chant Wettbewerb in Paris.
Aurhelia Varak, Mezzo-Soprano, has performed in nearly all great Opera House s all over the world, such
as Paris, Amsterdam, New York, Hong Kong and Shanghai. She obtained her degree at the Conservatory in
Amsterdam. Further studies with Renata Scotto took her to Rome and with Shirley Verrett to the Accademia
Chigiana in Siena, Italy. In 2000 she was the Prizewinner at the Leoncavallo International Singing Competition
in Italy. She has been honored also by a grant from the Wagner Foundation in Venice and won the Special Jury
Prize in the International Maîtres du Chant Français Competition in Paris.
Karim Said, Pianoforte, nasce in ad Amman in Giordania nel 1988, dove intraprende lo studio con Agnes
Bashir-Dzodtsoeva. All’età di solo 11 anni si trasferisce a Londra dove studia presso la Purcell School e la Royal
Academy of Music con Tatiana Sarkissova. Ha effettuato numerose tournèe con le più prestigiose orchestre
sotto la direzione di Daniel Barenboim esibendosi alla Filarmonica di Berlino, Musikverein di Vienna, La Scala
di Milano, Royal Albert Hall di Londra e Conservatorio Ciajkovsky di Mosca.
Da segnalare inoltre la sua partecipazione ai festival di Lucerna e La Roque. Altre prestigiose collaborazioni lo
hanno visto come protagonista con la Orchestra Filarmonica Ceca a Tokyo, con l’English Chamber Orchestra al
Barbican Centre sotto la direzione di Sir Colin Davies e il suo debutto per le BBC Proms presso la Royal Albert
Hall di Londra sempre sotto la direzione del celebre Daniel Barenboim. Recentemente è uscito il suo primo Cd
per la casa discografica Opus Arte.
Karim Said, Klavier, wurde 1988 in Amman, Jordanien geboren, wo er seinen ersten Unterricht bei Agnes BashirDzodtsoeva bekam. Mit nur 11 Jahren ging er nach London, um an der Purcell School und der Royal Academy bei
Tatiana Sarkissova zu studieren. Er tourt als Solist regelmässig mit erstklassigen Orchestern unter Daniel Barenboims
Stabführung in der Berliner Philharmonie, dem Wiener Musikverein, der Mailänder Scala, der Londoner Royal
Albert Hall und dem Moskauer Tschaikovsky Konservatorium. In der letzten Saison debütierte er beim La Roque
und Luzern Festival und war Solist der Tschechischen Philharmoniker in Tokyo, des English Chamber Orchetsra im
Londoner Barbican Centre unter Sir Colin Davies, sowie bei den BBC Proms in der Royal Albert Hall unter Daniel
Barenboim. Im Januar 2015 erschien seine Debut CD bei Opus Arte.
Karim Said, Piano, born in Amman, Jordan in 1988, commenced his studies with Agnes Bashir-Dzodtsoeva.
He moved to London in order to study at the renowned Purcell School of Music and later at the Royal Academy of
Music with Tatiana Sarkissova. He has regularly toured with prestigous orchestras as soloist, under Barenboim’s
baton, performing at the Philharmonie in Berlin, Musikverein in Vienna, La Scala in Milan, Royal Albert Hall
in London and the Tchaikovsky Hall in Moscow. Last season saw him in debuts at the La Roque D’Antheron,
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Lucerne festivals, as well as with the Czech Philharmonic Chamber Orchestra in Tokyo, with the English
Chamber Orchestra in London’s Barbican Centre under the late Sir Colin Davis, and a BBC Proms debut at the
Royal Albert Hall with Daniel Barenboim and the West Eastern Divan Orchestra. January 2015 sees the launch
of Said’s debut album on Opus Arte.
Il QUINTETTO CHOPIN si costituisce nel autunno del 2013 a Varsavia in Polonia e unisce alcuni dei
migliori strumentisti dei vari Conservatori e delle Accademie Musicali del paese. Già dopo un anno di intenso
collaborazione il gruppo vince importanti premi ai Concorsi più prestigiosi per questa formazione, come il
Concorso Internazionale di Vilnius, il Concorso Internazionale “Città di Padova” , il Concorso Internazionale
della Val Tidone e come finalista del Concorso Brahms di Pörtschach in Austria.
Das CHOPIN PIANO QUINTET wurde im Herbst 2013 in Warschau gegründet und vereint einige der
hervorragendsten Instrumentalisten, Absolventen der besten Musikhochschulen und Akademien Polens. Bereits
nach einem Jahr erwarb das Ensemble beachtliche Erfolge bei internationalen Wettbewerben wie dem Chamber
Music Competition in Vilnius, den ersten Preis beim Internationalen Wettbewerb “Città di Padua” und den ersten
Preis beim Val Tidone Wettbewerb in Piacenza und war Finalist beim Brahms Wettbewerb in Pörtschach, Austria.
The CHOPIN PIANO QUINTET was formed in Warsaw in autumn of 2013. The members played together
in various combinations many years ago. In 2014 they received first prize at the International Stasys Vainiunas
Chamber Music Competition in Vilnius, first prize at the International Chamber Music Competition “Citta
di Padova” and first prize at International Music Competition in Pianello Val Tidone. They became finalist of
Johannes Brahms International Music Competition in Pörtschach in September 2014.
Daniela Manusardi, Pianoforte, si diploma in pianoforte e composizione presso il Conservatorio “G.Verdi”
di Milano ed in seguito in Germania, dove studia pianoforte e musica da camera con T.N.Baynov, A.Hernàdi,
R. Kehrer presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen. Si esibisce in numerosi Festival e stagioni
concertistiche in Italia, Germania, Svizzera, Danimarca, Romania, Bulgaria e Tailandia, sia in qualità di solista
che in formazioni da camera. Ha effettuato registrazioni radiotelevisive in Italia, Svizzera (RTSI) e in Bulgaria.
Insegna pianoforte principale presso il Conservatorio “E.Duni” di Matera.
Daniela Manusardi, Klavier, studierte am Konservatorium von Mailand bei Carlo Levi Minzi und im Anschluss
daran an der Musikhochschule in Trossingen bei T.N. Baynov, A. Hernàdi und R. Kehrer. Sie konzertiert in zahlreichen
internationalen Konzertreihen und Musikfestivals in Italien, Deutschland, Schweiz, Dänemark, Rumänien,
Bulgarien und Thailand als Solistin oder in Kammermusikformationen. Rundfun-k und CD Aufnahmen für den
Sender Rai-RTSI in der Schweiz und in Bulgarien. Sie ist Dozentin am Konservatorium von Matera in Basilicata.
Daniela Manusardi, Piano, studied with Carlo Levi Minzi at the Conservarory in Milan. Subsequently she
studied in Germany at the Musikhochschule di Trossingen with T.N. Baynov, A. Hernàdi und R. Kehrer. She
performs in many international Music festivals and concert series in Italy, Germany, Switzerland, Denmark,
Romania and Thailand as soloist and chamber music. Recordings for broadcasting Rai in Italy, RTSI in
Switzerland and Bulgaria. She is a teacher at the Conservatory of Matera in Abbruzzo.
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Stephan Lux, Organo, ha studiato pianoforte e organo a Weimar, Detmold e Düsseldorf con Torsten Laux.
Viene premiato al Concorso Internazionale di Bayreuth, al Concorso Internazionale Schubert di Dortmund,
al Concorso per Musica Contemporanea di Weimar e vince diverse borse di studio della Richard Wagner
Gesellschaft e della Menuhin Foundation. Inoltre è fondatore e per un periodo anche presidente della Fondazione
Olivier Messiaen. Dal 2007 è docente all’ Accademia Organistica presso la diocesi della Renania.
Stephan Lux, Orgel, erhielt seine Ausbildung zum Konzertpianisten an den Musikhochschulen Weimar, Detmold
und studierte Orgel an der Musikhochschule Düsseldorf bei Torsten Laux. Er erhielt den ersten Preis beim Bayreuther
Klavierwettbewerb, einen Sonderpreis beim Internationalen Schubert Wettbewerb, einen Preis beim Wettbewerb für
Neue Musik Weimar sowie Stipendien u.a. des Richard–Wagner–Verbandes Bayreuth. Er ist Mitglied der YehudiMenuhin-Stiftung und Mitbegründer und zeitweiliger Präsident der Internationalen Olivier-Messiaen-Gesellschaft.
Er ist Dozent der Evangelischen Landeskirche im Rheinland.
Stephan Lux, Organ, has studied the piano at the Conservatories of Weimar and Detmold, Stephan dedicated
himself to the organ at the Conservatory of Düsseldorf with Torsten Laux. He obtained several prizes and
awards, like the first prize at the Piano Competition of Bayreuth, a special prize at the International SchubertCompetition, a prize at the competition for Neue Musik in Weimar as well as scholarships of the Richard–
Wagner–Verbandes Bayreuth. Since 1998 he has been member of the Yehudi-Menuhin-Foundation, furthermore
he is co-founder and for a certain period also president of the International Olivier-Messiaen-Society.
Renato Samuelli, Chitarra, svolge la sua attività come solista e camerista in diverse formazioni. Vincitore
di importanti Concorsi Internazionali ha al suo attivo concerti in Italia e all’estero. Con l’Ensemble Soledad
Sonora ha registrato tre CD dedicati agli Inni Spirituali di Padre Turoldo musicati dal compositore bresciano D.
Clapasson, e un DVD Rai dal titolo La Via Invisibile; ha registrato in prima assoluta la raccolta Cithara Poetica
di J.Novak e gli Appunti di M. Castelnuovo-Tedesco. Si è formato con M. Andreolli, O. Ghiglia, R. Chiesa, A.
Ponce, E. Fisk e il leggendario A. Segovia. E’ docente di chitarra classica al Conservatorio di Verona.
Renato Samuelli, Gitarre, ist Gewinner zahlreicher Wettbewerbe und verfolgt seine solistische und
kammermusikalische Laufbahn in ganz Italien und Europa. Mit dem Ensemble Soledad Sonora hat er 3 CD
Einspielungen mit Werken des Brescianer Komponisten D. Clapasson, des Komponisten J. Novak und eine DVD
für den italienischen Radiosender Rai eingespielt. Seine musikalische Ausbildung erhielt er bei M. Andreolli, O.
Ghiglia, R. Chiesa, A. Ponce, E. Fisk und dem legendären A. Segovia. Er ist Dozent am Konservatorium von Verona.
Renato Samuelli, Guitar, has been a student of M. Andreolli, O. Ghiglia, R. Chiesa, A. Ponce, E. Fisk and the
famous A. Segovia. As winner of several important competitions he performs as soloist all over Italy and Europe.
As member of the Soledad Sonora Ensemble he recorded 3 cds with music of the Brescianian Composer D.
Clapasson, J. Novak, and recently a Dvd for the Italian Radio Rai. He is a teacher at the Conservatory of Verona.
Il DUO RETORICA è stato fondato alla Royal Academy of Music di Londra, dove Philippa Mo e Harriet
Mackenzie si sono incontrati durante lo studio scoprendo insieme la loro passione per la musica contemporanea
e il raro repertorio per due violini. Si sono esibite in tutto il mondo: Cina, Ucraina, Giappone, in Italia, Germania
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e Inghilterra. Il loro primo cd con musiche di compositori inglesi è stato presentato e premiato dal famoso
Gramophone Magazine nel 2013. Molti compositori contemporanei hanno dedicato le loro opere a questo duo
e anche questa sera viene presentato un brano molto interessante dal giovane compositore londinese Gabriel
Prokofiev.
Das RETORICA DUO wurde an der Royal Academy of Music in London gegründet, wo Philippa Mo und
Harriet Mackenzie ihre gemeinsame Leidenschaft für zeitgenössische Musik und selten aufgeführte Werke für ViolinDuo entdeckten. Seitdem haben sie weltweit mit grossem Erfolg konzertiert: Peking, Shanghai, Japan, Italien,
Deutschland, Grossbritannien. Ihre Debut CD “English Violin Duos” wurde von der Kritik hochgelobt und wurde
zum “must hear” and zum “editor’s choice” fuer Kammermusik in der Aprilausgabe 2013 des Gramophone Magazine
empfohlen. Sie haben viele interessante, neue Werke in Auftrag gegeben, wie z.B. das “violin duo” des Londoner
Komponisten Gabriel Prokofiev, das heute Abend erklingt.
The RETORICA DUO was founded at the Royal Academy of Music, London where Philippa Mo and Harriet
Mackenzie discovered their passion for contemporary music as well as the wealth of rarely heard repertoire for
two violins. They have performed all over the world: China, Ukraine, Japan, Italy, Germany, UK. Their debut
CD “English Violin Duos” has been highly acclaimed and was chosen as the “must hear” for chamber music and
“editor’s choice” in the April 2013 edition of Gramophone Magazine. They have commissioned many new works
amongst which the violin duo by Gabriel Prokofiev which they will play this evening.
Anna Tifu, Violino, è considerata dalla critica internazionale tra le interpreti più apprezzate della sua
generazione. Vince il 1° premio al Concorso Internazionale Viotti e nello stesso anno vince il 1° premio al
Concorso Internazionale di Stresa e il 1° premio al prestigioso Concorso Internazionale George Enescu di
Bucarest in Romania. È stata una delle migliori allieve di maestro Salvatore Accardo e presso il Curtis Institute
in Philadelphia ha studiato con Aaron Rosand, Shmuel Ashkenazy and Pamela Frank. Ha vinto il prestigioso
Concorso George Enescu a Bucarest e si esibisce come solista con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Orchestra, Orchestra Teatro Olimpico di Vicenza, Berliner Philharmonic, Israel Philharmonic, Hungarian
Symphony Orchestra, George Enescu Philharmonic, Romanian Radio Symphony Orchestra, Orchestra della
RAI di Torino, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Arena di Verona e altre orchestre. Suona un prezioso
Restaurant
Lido
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25084 Gargnano (BS)
Tel: 0365 791042
Fax: 0365 791042 102
violino di Carlo Bergonzi del 1739 (Mischa Piastro) della Fondazione Pro Canale di Milano.
Anna Tifu, Violine, gilt als eine der herausragendsten Solistinnen ihrer Generation. Sie hat zahlreiche international
hochdotierte Wettbewerbe gewonnen. Darunter den 1. Preis beim Viotti-Wettbewerb, 1. Preis in Stresa und nicht
zuletzt den grossen Internationalen George Enescu Wettbewerb in Bukarest. Als langjährige und hervorragendste
Schülerin von Salvatore Accardo setzte sie ihr Studium am Curtis Institute in Philadelphia bei Aaron Rosand und
Shmuel Ashkenazy fort. Als Solistin tritt sie mit bekannten Orchestern wie der Accademia Nazionale di Santa
Cecilia, Israel Chamber Orchestra, Munich Chamber Orchestra, Prague Chamber Orchestra, Hungarian Symphony
Orchestra, George Enescu Philharmonic, Romanian Radio Symphony Orchestra, Orchestra della RAI di Torino,
Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Arena di Verona und dem Haydn Orchster häufig in Erscheinung. Sie
spielt ein wertvolles Instrument des Cremoneser Meisters Carlo Bergonzi von 1739, eine Leihgabe der Mailänder
Stiftung Pro Canale.
Anna Tifu, Violin, is considered one of the leading international violinist of her generation.
She won first prize in the Viotti International Competition and first prize in the International Competition in
Stresa. She studied with Salvatore Accardo and at the Curtis Institute of Music in Philadelphia with Aaron
Rosand and Shmuel Ashkenazy. As winner of the first prize in the George Enescu International Competition
in Bucharest she has collaborated with major orchestras, including the Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Israel Chamber Orchestra, Munich Chamber Orchestra, Prague Chamber Orchestra, Hungarian Symphony
Orchestra, George Enescu Philharmonic, Romanian Radio Symphony Orchestra, Orchestra della RAI di Torino,
Orchestra Sinfonica dell’Arena di Verona. She plays a Carlo Bergonzi violin, Cremona 1739 known as “Mischa
Piastro” on loan from the Associazione Pro Canale of Milan.
Romeo Scaccia, Pianoforte, studia al Conservatorio di Cagliari sotto la guida di Arlette Giangrandi Eegmann.
Vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali, attualmente è un affermato concertista e
compositore. Nel 2010 è protagonista all’Expo Universale di Shanghai, come unico artista europeo invitato nel
prestigioso Padiglione Cina, in collaborazione con l’artista cinese Shan Sheng. La musica composta da Scaccia
per l’occasione è stata la colonna sonora del video sull’Expo 2010 che ottiene il prestigioso Prix Italia. Insegna
presso il Conservatorio di Cagliari e Media Design presso l’Istituto Europeo di Design. Nel 2014 riceve il
premio di rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica per i suoi meriti artistici.
Romeo Scaccia, Klavier, studierte am Konservatorium von Cagliari und ist Gewinner zahlreicher internationaler
Wettbewerbe. Auch als Komponist ist er sehr erfolgreich. So wurde er als einziger europäischer Künstler eingeladen,
bei der Expo 2010 in Shanghai zusammen mit Shan Sheng aufzutreten. Die hierzu komponierte Musik erhielt den
Prix Italia. Er unterrichtet am Konservatorium von Cagliari und zudem Medien-Design am Europäischen Institut
für Design. 2014 wurde ihm für sein aussergewöhnlichen künstlerischen Leistungen der Kulturpreis des Senats der
Republik verliehen.
Romeo Scaccia, Piano, studied at the Conservatory of Cagliari in Sardinia. As one of the most brilliant
Sardinian pianists he won numerous competitions. Also as composer he gained reputation during the Expo 2010
in China, where his music won the Prix Italia in cooperation with the Chinese artist Shan Sheng.He is teacher
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at the Conservatory in Cagliari. A versatile artist he is active also as Media Designer at the European Institute
of Design, recently honoured by the Italian Senat for his extraordinary artistry.
Il JUBILEE STRING QUARTET si forma presso la Royal Academy di Londra nel 2006. Vince alcuni concorsi
importanti come il Concorso per quartetto d’archi della Royal Academy, il Premio John Barbirolli e recentemente,
nel 2011, il Concorso Internazionale della Val Tidone. Finalista del Concorso Joseph Joachim a Weimar il
Quartetto ha studiato con il Quartetto Alban Berg, Quartetto Endellion, Quartetto Maggini, Quartetto Ysaye, il
Quartetto Skampa, Quartetto Ebene, Hatto Beyerle e Thomas Brandis. Negli ultimi due anni è stato scelto per
la Stagione Concertistica della Royal Academy. Recentemente ha vinto il prestigioso Tillet Trust Competion,
il Concorso St. Martin in the Fields e il Concorso Szymanovsky dei 10 migliori quartetti emergenti mondiali.
Das JUBILEE STRING QUARTETT wurde 2006 an der Royal Academy of Music in London gegründet und
konnte bald darauf zahlreiche Wettbewerbe gewinnen, wie z. B. den Royal Academy Quartettwettbewerb und den
John Barbirolli Preis. Im letzten Jahr gewann das Quartett den renommierten Val Tidone Wettbewerb, mit dem jedes
Jahr eine umfangreiche Tournee in Italien verbunden ist. Auch beim renommierten Joseph Joachim Wettbewerb in
Weimar war das Quartett unter den Finalisten. Das Quartett studierte beim Alban Berg Quartet, dem Endellion
Quartett, dem Maggini Quartett, dem Ysaye Quartett, dem Skampa Quartett, dem Ebene Quartett, Hatto Beyerle
und Thomas Brandis. Das Quartet wurde als Interpret für das Brahms und Schumann Festival an der Royal Academy
ausgewählt. Zuletzt gewann das Quartett den 1. Preis der Tillet Trust Foundation, die St. Martin in the Fields
Competition, sowie als eines der 10 weltbesten Nachwuchsquartette, den Szymanowsky Wettbewerb.
The JUBILEE STRING QUARTET, First Prize winner of the Val Tidone International Chamber Music
Competition 2011 was formed in 2006 at the Royal Academy of Music, London. They were prize winners in
the Royal Academy of Music Quartet Competition and in 2008 were awarded the John Barbirolli Prize.
The quartet was also chosen to perform in the Schumann and Brahms Festival concert series at the Royal
Academy of Music and selected to attend a series of masterclasses with the Ysaye Quartet and the Alban
Berg Quartet. During their time at the Academy, they have studied extensively with the Maggini Quartet, the
Endellion Quartet, the Skampa and Hagen Quartet. Recently the quartet won the Tillet Trust Foundation
Audition, the St. Martin in the Fields Competition in London and as one of the world’s top ten new generation
quartets the Szymanowsky Competition in Poland.
Jirí Zigmund, Viola, è stato per quasi 30 anni membro del rinomato Quartetto Wihan registrando più di 60
Cd. Attualmente si dedica con passione all’insegnamento presso il Trinity Laban Conservatorio a Londra. E’stato
un allievo di Hatto Beyerle del Quartetto Alban Berg e ha collaborato con Gidon Kremer, Raphael Wallfisch,
Maurice Bourgue, Milos Sadlo e Josef Suk. Si esibisce come solista e con diverse formazioni di musica da
camera in tutto il mondo.
Jirí Zigmund, Viola, war nahezu 30 Jahre Mitglied des renommierten Wihan Quartetts mit dem er über 60 CD
Einspielungen auf den Weg brachte. Er ist nun leidenschaftlicher Lehrer am Trinity Laban Konservatorium in
London. Sein Mentor war Hatto Beyerle vom Alban Berg Quartett und zu seinen Kammermusikpartnern zählten
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Gidon Kremer, Raphael Wallfisch, Maurice Bourgue, Milos Sadlo und Josef Suk. Er tritt regelmässig als Solist und
mit verschiedenen Kammerensembles in allen grossen Musikzentren weltweit auf.
Jirí Zigmund, Viola, is an inspiring teacher and chamber music coach at the Trinity Laban Conservatoire in
London. His main mentor is the famous Hatto Beyerle (founding member of the Alban Berg Quartet).
Jirí has performed with many eminent musicians including Gidon Kremer, Raphael Wallfisch, Maurice Bourgue,
Milos Sadlo, Josef Suk. He regularly performs as a soloist and also with various chamber ensembles all over the
world. Last year, after nearly thirty years he finished his collaboration with the Wihan Quartet having recorded
over 60 albums.
Il MOSCOW RACHMANINOV TRIO ha debuttato nel 1994 nella sala dei concerti della Gnessin
Music Academy di Mosca ottenendo un clamoroso successo di pubblico e critica: da allora il Trio si esibisce
regolarmente nelle principali sale di Russia e del mondo (Salle Gavoue di Parigi, Conservatorio di Mosca, Sala
Filarmonica San Pietroburgo, Koncertgebouw Amsterdam, Sala Ojie di Tokio, Sala Filarmonica di Bejing Cina,
ai Palazzi dell’Onu di Ginevra e di New York, Palazzo Presidenziale in Indonesia ecc.). Per la nota etichetta
Hyperion il trio ha registrato una serie di CD con musiche di autori russi suscitando grande attenzione da parte
della critica. Tutti i membri del Moscow Rachmaninov Trio sono diplomati al Conservatorio ‘Tchaikovsky’ di
Mosca, si esibiscono come solisti per la ‘Moscow State Academic Philharmony’.
Das MOSCOW RACHMANINOV TRIO debütierte im Jahr 1994 mit grossem Erfolg im Grossen Saal der
renommierten Gnessin Akademie und gehört seitdem zur Weltspitze auf dem Gebiet der Kammermusik.
Das Trio ist häufig zu Gast in den wichtigsten Musikzentren der Welt, wie dem Concertgebouw Amsterdam, der
Berliner und Kölner Philharmonie, der Wigmore Hall in London, dem Salle Gavoue in Paris, dem Ojie Saal in Tokyo,
der Philharmonie in Peking, St. Petersburg und Moskauer Konzerthaus und dem Tschaikowski- Konservatorium
usw. Die Mitglieder des Trios stehen in der Tradition der berühmten Russischen Schule und haben am Moskauer
Konservatorium und der Gnessin Akademie studiert. Das breite Repertoire des Trios erstreckt sich von der frühen
Wiener Klassik bis zur Moderne, mit besonderem Schwerpunkt auf russischen Komponisten. Das Trio hat Verträge
mit den Labeln Hyperion und Tudor.
The MOSCOW RACHMANINOV TRIO made its debut in 1994 at the Great Concert Hall of the Gnessin
Music Academy. It was a great success and from then on they have performed regularly in the best concert
halls in Russia and abroad. Among the most interesting were the concerts at Salle Gavoue in Paris, Great and
Small Halls of the Moscow Conservatory, Chapel hall and Philharmonic hall in St-Petersburg, Ojie hall in
Tokio, DRS II studio hall in Bern, Hall of the UNO in New-York and Geneva Conservatory hall. Hyperion
and Tudor issued a series of CDs with music of Russian composers. All members of the Trio graduated from
the Moscow Tchaikovsky Conservatory, are winners of international competitions and are soloists of the State
Moscow Academic Philharmony.
LES CASCADEURS è un gruppo di giovani musicisti che uniscono diversi stili musicali dalla classica al jazz
fino alla musica “Gypsy”, il Klezmer e la musica dei balcani. Tutti i membri hanno una formazione strumentale
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classica, così il gruppo vanta di un straordinario virtuosismo, charme e sentimento profondo che affascina il suo
pubblico creando un evento musicale indimenticabile. In questa occasione viene presentato insieme al gruppo
l’affascinante clarinettista serbo Milosh Milojevic.
LES CASCADEURS ist eine junge Formation, die verschiedene Musikstile von Klassik über Jazz über
französischen Gypsy Jazz bis hin zur Klezmermusik und Balkanmusik zusammenfügt und es versteht, mit dieser
Musik mit viel Charme und Gefühl sein Publikum in Bann zu ziehen. Die verschiedensten Einflüsse eines jeden der
Musiker machen den Sound der Band so einzigartig und aufregend. Als Special Guest ist der erstklassige serbische
Klarinettensolisten Milosh Milojevic mit von der Partie.
LES CASCADEURS is a group of young musicians who are melting different music styles from Classic
over Jazz to Gypsy and Klezmer and the folk music of the balcan countries. These different streams create a
fascinating mixture of great virtuosity and musicality very appreciated by the audience. This concert is going to
feature a very special soloist, the reknown Serbian clarinet player Milosh Milojevic.
Anna Taddeo, Violoncello, diplomata presso il Conservatorio di Pescara. Ha partecipato ai ‘master’ di Frieder
Berthold, Jan Haliska, Hiroyuki Kanaki, e ai corsi di Juliu Hamza, Massimo Spadano. Segue l’Orchestra
Internazionale Giovanile Fenaroli e fa parte dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, con la quale si è esibita
in qualità di solista. Ha suonato con l’Orchestra del L’Aquila, la Orchestra giovanile dell’Opera di Roma. Ha
partecipato alla Tournée in Cina organizzata dall’Associazione Abruzzese Amici della Musica. Attualmente
studia presso la Musikhochschule di Zurigo con Martina Schucan.
Anna Taddeo, Violoncello, wurde in Chieti geboren und absolvierte ihr Diplom am Konservatorium von Pescara.
Sie hat Meisterkurse bei Frieder Berthold, Jan Haliska, Juliu Hamza, Massimo Spadano besucht. Als Solistin
konzertierte sie mit dem Sinfonieorchester des Konservatoriums von Pescara. Auch im Sinfoniechester von L’Aquila,
der Oper in Rom und dem Bernstein Symhony Orchestra sammelte sie Erfahrungen. Momentan studiert sie bei
Martina Schucan an der Musikhochschule Zürich.
Anna Taddeo, Cello, graduated at the Conservatoire of Pescara under Luigi Piovano and attended masterclasses
by Frieder Berthold, Jan Haliska, Hiroyuki Kanaki, and chamber music lessons by Juliu Hamza, Massimo
Spadano. She performed as a soloist with the Symphony Orchestra of Pescara Conservatoire.
She joined the Orchestra of L’Aquila, Opera Youth Orchestra in Rome and the Bernstein Symphony Orchestra.
She is studying at the Zurich Music University with Martina Schucan.
THE BRIO DUO
Irene Ortega Albaladejo, Violoncello, ha studiato al Real Conservatorio Superior de Música di Madrid e
ha recentemente conseguito un MA in Violoncello ottenendo la Menzione d’onore presso la Royal Academy
of Music a Londra sotto la guida di David Strange. Partecipa nei master di Natalia Gutman, Philippe Muller,
Mario Brunello, Robert Cohen e Colin Carr. Spinta dalla volontà di rendere raggiungibile la musica a ogni tipo
di pubblico, Irene si esibisce spesso come solista, in formazioni cameristiche e in diverse orchestre.
Lucia Brighenti, Pianoforte, si è diplomata con lode presso il Conservatorio “O. Respighi” di Latina e ha
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recentemente terminato un Master of Arts presso la Royal Academy of Music con Michael Dussek e Carole
Presland.. Attualmente è pianista accompagnatore presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Premiata in numerosi concorsi nazionali e internazionali, sia come solista che in formazioni cameristiche, si
esibisce regolarmente in Italia, in Inghilterra e in Spagna.
THE BRIO DUO
Irene Ortega Albaladejo, Violoncello, erhielt ihr Diploma am Konservatorium in Madrid und studierte im
Anschluss an der Royal Academy of Music in London, wo sie bei David Strange ihren Master absolvierte. Sie
besuchte Meisterkurse von Natalia Gutman, Philippe Muller, Mario Brunello, Robert Cohen und Colin Carr.
Sie konzertiert häufig als Solistin und Kammermusikpartnerin in Spanien, Italien und England.
Lucia Brighenti, Klavier, erhielt ihr Diplom mit Auszeichnung am Konservatorium in Latina und studierte im
Anschluss daran an der Royal Academy in London bei Michael Dussek und Carole Presland.Gewinnerin zahlreicher
Wettbewerbe, ist sie momentan am Konservatorium von Mailand tätig. Sie besuchte Meisterkurse bei Natalia
Gutman, Jeffrey Swann, Emanuele Arciuli and Roberto Prosseda und ist solistisch und kammermusikalisch in ganz
Europa unterwegs.
THE BRIO DUO
Irene Ortega Albaladejo, Cello, the Spanish cellist finished her undergraduate studies at Real Conservatorio
Superior de Música de Madrid, and has recently graduated with Distinction in the MA in Cello Performance
from the Royal Academy of Music in London with Prof. Emeritus David Strange. She attended masterclass with
Natalia Gutman, Philippe Muller, Mario Brunello, Robert Cohen and Colin Carr. As a great passionate of music
dissemination, Irene often performs either as a soloist, chamber musician or orchestral player.
Lucia Brighenti, Piano, graduated with honours from the Conservatorio statale “O.Respighi” in Latina (Italy)
and has recently completed a Master of Arts in Piano Accompaniment at the Royal Academy of Music, London,
with Michael Dussek and Carole Presland. She is now working as an Accompanist for instrumentalists in the
Conservatorio “G. Verdi” in Milan. Winner of various prizes and international competitions Lucia is performing
regularly both in Italy and in the UK, and taken part in masterclasses with Natalia Gutman, Jeffrey Swann,
Emanuele Arciuli and Roberto Prosseda.
Camillo Lepido, Violoncello, si diploma presso il Conservatorio di Milano e sotto la guida di Luigi Piovano
a Pescara. Attualmente studia presso l’Accademia di Cremona con Rocco Filippini. Ha svolto concerti come
solista con l’Academy of Chernivtsy Philharmonic e gli Archi del Conservatorio di Pescara e in formazioni da
camera presso Casa Verdi, Museo del Novecento a Milano, Accademia Praeneste e Fondi Music Festival a
Roma. Vince primi premi e assoluti in concorsi nazionali ed europei. Si perfeziona e frequenta i masterclass di
Ivan Monighetti, Frieder Berthold e Massimo Polidori e il Quartetto Prometeo.
Camillo Lepido, Violoncello, studierte in Mailand, bei Luigi Piovano in Pescara und bei Rocco Filippini
in Cremona. Er besuchte Meisterkurse bei I. Monighetti, F. Dillon, F.Berthold und M. Polidori und dem
Prometheus Quartett. Er hat mit verschiedenen Orchestern, darunter dem “Orchester der Tuscia Opera Festival
in Viterbo, in verschiedenen Ensemblen und Orchestern in Mailand mit Künstlern wie E. Dindo, D. Renzetti,
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A. Ceccato, M. Caldi, B. Pratico, N. Samale, C. Rizzari, C. Rossi, M. Rogliano zusammengearbeitet.
Camillo Lepido, Cello, graduated at the Conservatorio in Milan and under Luigi Piovano at the Conservatory
of Pescara. Currently studying in Lugano with Johannes Goritzki, he has played as a soloist with the Philharmonic
Academy of Chernivtsy and Archi del Conservatorio L. D’Annunzio in Pescara and in chamber ensembles at
Casa Verdi, Museo del Novecento in Milan and Fondi Music Festival in Rome.
He attended master classes with Ivan Monighetti, Frieder Berthold and Massimo Polidori and chamber music
with the Quartetto Prometeo.
Monica Maranelli, Pianoforte, nata a Rovereto nel 1995, è vincitrice di concorsi tra i quali il 1° premio
al Barlassina 2013, il 1° premio e premio speciale al Concorso Internazionale Mozart di Quinto Vicentino
(2011). Come solista si esibisce con l’Orchestra Filarmonica Mihail Jora di Bacau (Romania), con l’Orchestra
del Conservatorio Bonporti di Trento, con la Camerata musicale “Città di Arco”. Si è perfezionata all’Accademia
di Imola con Leonid Margarius. Attualmente frequenta il Master in Music Performance presso il Conservatorio
di Lugano con Anna Kravtchenko.
Monica Maranelli, Klavier, ist bereits als junge Pianistin Gewinnerin verschiedener Wettbewerbe, darunter
„Barlassina Young Talents Competition“ 2013, sowie den „Concorso Internazionale Mozart“ in Quinto Vicentino
(2011). Als Solistin tritt sie mit dem „Philharmonischen Orchester Mihail Jora“ von Bacau (Rumänien), mit dem
„Orchestra del Conservatorio Bonporti“ in Trient, sowie mit der „Camerata Musicale di Arco“ auf.
Sie perfektionierte ihr Spiel in Imola bei Leonid Margarius. Derzeit absolviert sie ein Studium in Music Performance
am Konservatorium von Lugano bei Anna Kravtchenko.
Monica Maranelli, Piano, born in 1995, won the first prize at the Barlassina Young Talents Competition in
2003 and the „Matilde Rosa Molinari“ special prize at the International Quinto Vicentino Mozart competition
in 2011. As solist she has played with the Bacau Mihail Jora Philharmonic (Romania), with the Trento Bonporti
Conservatory, and with the City of Arco „Camerata Musicale“. She improved her playing at the International
Piano Academy in Imola with Leonid Margarius. Recently she is attending the Master in Music Performance
at the Lugano Conservatory (Switzerland) with Anna Kravtchenko.
Il Duo Pianistico Rizzi-Nimis, attivo da vent’anni, ha tenuto centinaia di concerti in Italia e all’estero, ha
creato diverse produzioni teatro/musicali e cinematografiche apprezzate in rinomate sedi come Cineteca Italiana
di Milano, Ravello Festival, Festival “Erik Satie” di Parigi, Teatro Sociale di Bergamo, collaborando con illustri
personalità artistiche come Quirino Principe, Konstantin Bogino, Ornella Volta.
Das Klavierduo Rizzi-Nimis ist seit zwanzig Jahren mit Konzerten in ganz Italien und Europa aktiv. Besonders
hervorzuheben sind ihre Kino- und Theaterproduktionen in bedeutenden Einrichtungen wie Cineteca Italiana
in Mailand, Ravello Festival, Festival “Erik Satie” in Paris und dem Teatro Sociale in Bergamo, welche auf der
Zusammenarbeit mit Persönlichkeiten wie Quirino Principe, Konstantin Bogino und Ornella Volta beruhen.
The Piano Duo Rizzi-Nimis has been active for twenty years, performing hundreds of concerts in Italy
and abroad. They have created various theatrical and film music productions which have been appreciated at
108
renowned venues (Cineteca Italiana di Milano, Ravello Festival, “Erik Satie” Festival in Paris, “Teatro Sociale”
of Bergamo, etc.), and have cooperated with illustrious artists (Quirino Principe, Konstantin Bogino, Ornella
Volta).
Adrian Nicodim, Pianoforte, Nato del 1992, si è diplomato nel 2014 presso il Conservatorio di Verona sotto
la guida di Laura Cattaneo.
È stato premiato con il primo premio in numerosi concorsi, tra i quali: Schio 2007, Città di Giussano, Città
di Asti, Piano Talents di Milano, Città di Riccione; recentemente ha vinto il Premio Alfredo Casella, Secondo
premio al concorso Premio Venezia 2014.
Attualmente studia con il prof. Antonio Tarallo presso il Conservatorio di Riva del Garda.
Adrian Nicodim, Klavier, studierte am Konservatorium von Verona bei Laura Cattaneo. Er ist bei zahlreichen
Wettbewerben ausgezeichnet worden so z. B. in Schio 2007, Città di Giussano, Città di Asti, Piano Talents di
Milano, Città di Riccione; und zuletzt den Premio Alfredo Casella, sowie den 2. Preis in Venezia 2014. Er stuiert
zur Zeit am Konservatorium von Riva d/G bei Antonio Tarallo.
Adrian Nicodim, Piano, studied at the Conservatory of Verona with Laura Cattaneo. He was prize winner
of many international Competitions: Schio 2007, City of Giussano and Asti, Piano Talents of Milano, City of
Riccione; recently he won the Alfredo Casella Competition and second prize at the Venezia International Piano
Competion 2014. He is now studying with Antonio Tarallo at the Conservatory of Riva del Garda.
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Hotel
Hotel Bogliaco
Bogliaco
L’ Hotel Bogliaco nasce dalla ristrutturazione di una
Villa ottocentesca offre ad uso gratuito un parcheggio
e una spiaggia attrezzata, entrambi riservati ai soli
ospiti dell’Hotel.
Aperto a tutti è invece il ristorante nel giardino
dell’Hotel direttamente a lago o durante la stagione
fredda nelle sale affrescate interne.
Via C. Battisti, 4
25080 Bogliaco (BS)
Tel. 0365.71404
[email protected]
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Das Hotel Bogliaco ist eine antike Villa des 19. Jahrh.
mit allem modernen Komfort (Parkplatz nur für unsere
Gäste), direkt am See, mit eigenem Strand exklusiv für
unsere Gäste.
Das Restaurant mit Seeterasse ist das ganze Jahr
geöffnet und bietet kulinarische Spezialitäten der
Gardasee-Region.
Chopin Piano Quintet
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Ensemble Novalis
Tomasz Bartoszek
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Camillo Lepido
Monica Manarelli
The Brio Duo
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Les Cascadeurs
Milosh Milojevic
Jubilee String Quartet
Anna Tifu
Romeo Scacci
Karim Said
Jiri Zigmund
Daniela Manusardi
Stefan Lux
Renato Samuelli
Duo Retorica
Milena Rodella
Duo Rizzi Nimus
Trio Rachmaninov
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Un grazie di cuore va a tutti i nostri Sponsor, i sostenitori e alle
tante persone che prestano il loro impegno gratuito e la loro
professionalità per l’Associazione Cultura in Musica Limes.
Besonderer Dank gilt allen unseren Sponsoren,Freunden,
Mitarbeitern und unseren Mitgliedern. Many thanks to all our
sponsors, friends and supporters and members of Association
Cultura in Musica Limes.
Collaborano; in Zusammenarbeit mit; in cooperation with:
Marcella Andreoli, Mario Bardin, Riccardo Bergonzi, Frieder
Berthold, Markus Berthold, Associazione Turistica Gargnano,
Consorzio Turistico Limone, Proloco Tremosine s/G, Proloco
Tignale, Proloco Toscolano Maderno, Proloco Gargnano,
Alberto Negri, Marijke Curtis, Padre Bruno Ducoli, Flaviano
Ferrari, Marzia Ferretti, Mons. Eraldo Fracassi, Maria Teresa
Cazzago Bettoni, Esa e Guido Dusi, Karin Mahl, Thomas
Baumgartner, Alberta Cavazza, Matteo Ferraglio, Gabriele
Galieni, Franco Ghitti, Pierangelo Girardi, Didi Lanzini,
Sergio Lecchini, Don Giuseppe Mattanza, Don Roberto
Baldassarri, Don Ruggero Chesini, Don Carlo Moro, Don
Leonardo Farina, Mario Nisoli, Bianca e Livio Perotti, Giusi
Omboni, Giuliana Zumiani, Roberto Pozzo, Piero e Silvana
Panciera, Carlo Rodella, Milena Rodella, Uta Rosebrock,
Gabriella e Gabriele Seresina, Paolo Savegnago, Valeria Told,
Cinzia Tonghini, Lino Ventimiglia, Fausto Vignolo.
Direttore Artistico, Künstlerische Leitung, Artistic
Director: Frieder Berthold.
Fotografie; Fotos; Images by: Pier Girardi, Roberto Pozzo,
Franco Ghitti, Paolo Savegnago.
Fotografie storiche di Giovanni Negri della Fondazione Negri
(Brescia).
Traduzioni, Übersetzungen, Translations: Marijke Curtis
(English); Uta Rosebrock (Deutsch).
Graphic design: Plastic People.it
Ringraziamo per il sostegno, with the kind support of:
Comune di Tremosine s/G, Comune di Tignale, Comune
di Gargnano, Comune di Toscolano Maderno, Comune di
Gardone Riviera, Cassa Rurale Alto Garda.
128
Via Statale 11 Maderno
Tel. 0365-540200
L’Associazione Cultura In Musica Limes si é costituita nel febbraio 2008 per iniziativa
di Frieder Berthold, Silvio Fava, Milena Rodella e Fausto Vignolo per la realizzazione di
questo libretto allo scopo di diffondere la musica classica ed allo stesso tempo
per valorizzare la cultura, le tradizioni, la storia e la bellezza del territorio gardesano.
Associazione Cultura in Musica Limes
Via Nanzello, 10 - 25010 Limone sul Garda
Direzione Artistica: Frieder Berthold cell. 338.3246226
[email protected] - www.culturainmusicalimes.com
Presidente Associazione: Milena Rodella cell. 338.9609016 - [email protected]
P. IVA e C/F: 02982400984
IBAN:IT 16 S 08016 54640 0000 07330538
BIC:CCRTIT2104P
Quote d’iscrizione annue: Socio ordinario Euro 30 - Socio sostenitore Euro 50
Un grazie di cuore va a tutti i nostri Sponsor, i sostenitori e alle tante persone che prestano il loro impegno
gratuito e la loro professionalità per l’Associazione Cultura in Musica Limes.
Besonderer Dank gilt allen unseren Sponsoren, Freunden, Mitarbeitern und unseren Mitgliedern.
Many thanks to all our sponsors, friends and supporters and members of
Association Cultura in Musica Limes.
In copertina:
Gli effetti di luce nella lunga galleria dei Titani da Riva verso Limone.
Da: La strada nella roccia, Fondazione Negri, 2005, pag. 122
I luoghi della Musica
Riva d/G
Lido Palace, pag. 25
Limone s/G
Chiesa di San Benedetto, pagg. 28, 29, 31, 32, 33, 34
Pieve di Tremosine s/G
Chiesa di San Giovanni, pag. 38
Campione di Tremosine s/G
Antico Teatro, pag. 42
Tignale
Santuario di Montecastello, pag. 49
Oldesio, Chiesa di San Rocco, pag. 53
Toscolano Maderno
Golf Club Bogliaco, pag. 67
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, pag. 82
Museo della Carta, pag. 85
Gargnano
Palazzo Bettoni, pag. 59
Convento di San Tommaso, pag. 63
Navazzo, Villa Sostaga, pag. 71, 72
Chiesa San Pier d’Agrino, pag. 77
Gardone Riviera
Villa Alba, pag. 90
San Felice del Benaco
Isola del Garda, pag. 95
Info: +39.338.3246226
e-mail: [email protected]
www.culturainmusicalimes.com