rassegna stampa del 30/10/2014

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LA SICILIA Agenzia ITALIA
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RASSEGNA
STAMPA
30-10-2014
II Giornale CENTONO VE
Quotidiano di Sicilia IL SOLE 24 ORE
II Messaggero CORRIERE DELLA SERA
RAITV RAlSSicilia
MEDIASET
A cura dì Sandro Cuzarì
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Quotidiano
GIORNALE DI SICILIA
PALERMO e PROVINCIA
Data
30-10-2014
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5
Foglio
1
I NODI DELLA SIGILI A
BRUXELLES SEGNALA FORTI RITARDI DELL'ISOLA, CALABRIA E CAMPANIA: SI RISCHIA DI PERDERE LE SOMME NON SPESE ENTRO 112015
Fondi europei, a rilento i progetti perle imprese
O Nei dati illustrati da Crocetta a Deirio spicca la spesa di 2,1 miliardi per le grandi opere: dalle reti ferroviarie a tram e autostrade
Se strade o porti hanno spinto la
spesa dei fondi europei, su ambiente, energia, artigianale e turismo il
passo è ancora troppo lento.
Giacinto Pipitene
PALERMO
II passo spedito che segnano gli investimenti sulle grandi opere non è lo
stesso che si registra sulla spesa destinata alle piccole e medie imprese. E così se
daun lato strade, autostrade, porti e aeroporti hanno permesso di spingere verso l'alto l'asticella della spesa dei fondi
europei, dall'altro su ambiente, energia,
artigianale e turismo il passo è ancora
troppo lento.
Eccola la sintesi di ciò che Crocetta
ha illustrato con due cifre ai sottosegretario Graziano Deirio: «Quando mi sono
insediato, a fine 2012, la spesa registrata
era pari al 17% del budget, oggi siamo al
48,8%». Tutto vero, ma cosa c'è dentro
questi numeri? Cosa si è fatto con quel
48,8% che corrisponde a 2 miliardi e 117
milioni?
La spesa maggiore è stata destinata
dall'assessorato alfe Infrastnitture alle
grandi opere. Sul nodo ferroviario Palermo-Punta Eaisi sono stati investiti già
219 milioni e, secondo i piani regionali,
ia tratta dovrebbe essere attiva entro fine dicembre o nei pruni mesi del 2015.
Sul tram di Palermo sono stati già spesi
120 milioni. Altri 39 milioni sono stati
spesi per migliorare la tratta ferroviaria
Palermo-Agrigento anche se ii piano dell'opera vate 102 milioni e per arrivare al
traguardo bisogna superare una serie di
intoppi burocratici che impediscono la
realizzazione di gallerie. L'autostrada Si racusa-Gela dovrebbe invece costare
121 milioni anche se i lavori sono stati
da poco aggiudicati e la previsione è di
terminarli entro il 2017. Sulla Agrigen-
lo~Caltanisselta sono invece stati spesi
già268 milioni ma si attende che il Cipe
approvi una serie di perizie per andare
verso il traguardo. E sulla Circumetnea
sono stati spesi finora 72 milioni anche
se il progetto alla fine ne costerà 118.
Ci sono poi 68 progetti per altrettante strade provinciali già approvati e che
valgono 95 milioni ma che stanno viaggiando a velocità d'investimento differenti fra loro. Altri 39 milioni sono stali
spesi neiportie solo recentemente è slato dissequestrato il cantiere di quello di
Caslellammare. E 22 milioni sono slali
spesi per migliorare o compleiare gli aeroporti di Palermo e Comiso. Infine, sono pronti 108 progetti per altrettante elisuperfìci di cui 75 già finanziati con 27
milioni.
Su tutti questi progetti, molti dei quali non conclusi, la Regione ha finora speso - secondo i dati ufficiali di fine agosto
- un miliardo. Ed è grazie a queste spese
che ha risollevato i dati preoccupanti di
2 anni fa.
Mentrele associazioni di categorialamenlano ritardi negli inveslimenti porlati avanti dai dipartimenti Attività produttive, Ambiente ed Energia. «Le attività produttive - spiega Mario Mippello
della Cna, l'associazione degli artigiani
- hanno un budget 774 milioni e la spesa
finoranon ha superato i 191. Si eralavorato tanto sui bandi che finanziavano ia
nascita dei distretti produttivi ma sono
state messe insieme troppe attivila che
il tessuloimprenditorialenonha espresso e così se è vero che quello della pesca
è nato con successo, quello del tessile
fra Enna, Catania e i Nebrodi è stato un
flop».
La Cna segnala anche che il diparlimenlo Energia ha un budget di 313 milioni ma la spesa certificata è di 54: per il
cosiddetto efficientamento delle reti
energetiche c'è una graduatoria di 58
progetti mai 45 milioni disponibili restano nei cassetti. E lo stesso si può dire dei
74 milioni disponibili per le reti urbane
del melano: la graduatoria dei 18 progetti è stata più volte bloccata da ricorsi. In
compenso risultano in corso di realizzazione 26progeltì di acquedotti per un valore di 57 milioni. Il principale è il Montescuro Ovest su cui sono già slati investili 15 milioni.
Ancora più indietro sono i piani dì
spesageslili dall'assessorato alla Famiglia: sui 122 milioni disponibili, solo 11
sono stati investili (appena il 9%). Anche se qui, secondo Crocetta, i problemi
sono frutto dei rilardi dei Comuni così
come negli inveslimenti sulla ricerca la
lentezza sarebbe addebitabile alle università. In ogni caso restano nei cassetti
i fondi per la riqualificazione delle aree
in crisi, peri servizi sociali, mentre solo
quest'anno sono partiti i progetti per 39
asili nido. E forti difficoltà ha incontralo
anche l'assessorato all'Istruzione per investire gli 89 milioni disponibili per le ristrutturazioni delle scuole: ci sarebbero
402 progetti pronti ma per almeno un
centinaio sono sorti problemi. E restano al palo anche i 752 progettiper acquisto di attrezzature scolastiche, che pòIrebbero conlare su 67 milioni.
Il dubbio principale riguarda però i
92 milioni che l'assessorato al Turismo
ha speso per finanziare fesle e manifestazioni sportive e che l'Unione europea non vuole riconoscere: il rischio è
che questi soldi vengano persi, nel senso che l'anticipazione fatta dalla Regione non verrà rimborsata da Bruxelles. E
ieri siè appreso anchechel'Uehasegnalato ritardi di Sicilia, Calabria e Campanianella predisposizione di piani perrecuperare i ritardi nella programmazione 2007/2013: si rischia di perdere tulle
le somme non spese entro la fine del
2015.
Sultram di Palermo sona stati già spesi 120 milioni
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«La crescita della Sicilia passa da qui»
11 segretario generale della Cgil di SiracusaPaoioZappulla: «C'è un grande patrimonio produttivo, umano e culturale»
_—______—„__
_____
_ essere esposta per tutta la sua esten- rispetto a quello del '95 e avvio delle
—.^ iracusacelapotràfa- sionealmare- ne fanno una meta tra bonifiche nella zona industriale e
I
re se sìorà rioartire le più ambite Per U Ulrismo esdvo> nella rada di Augusta. Opere indi* . ^^
'/ '. * ...r
cuIturaleenon.SeilministroFrance- spensabili per salvaguardare la salu/I
^^\^ daisuoipunùdiior- scnini vuole puntare sulla bellezza e te dei cittadini e dei lavoratori e rico\ z a - Siracusa, con il sulla storia, allora deve puntare per struire il rapporto difiduciatra indu•*—* suo patrimonio prò- forza su Siracusa e il suo territorio, stria e territorio, ma anche per dare
duttivo, umano e culturale, può an- Agroalimentare, industriae turismo: concreto avvio allo sviluppo del porcora essere il motore dello sviluppo con questi punti di forza noi pensia- to dì Augusta, che è la vera grande e
per la Sicilia». È l'analisi di Paolo Zap- mo che il territorio abbia tutte lepos- nuova opportunità di diversìficaziopulla, segretario generale della Cgil sibilila per uscire dalla crisi prima e neproduttivaeoccupazionaleperla
di Siracusa
meglio di altri».
Sicilia orientale. Senza dimenticare
••» Siracusa e i suoi punti di for- ••• Quali le prospettive?
l'ammodernamento dell'apparato
za...
«Pensiamo questo si possa ottenere impiantistico e produttivo del polo
«Malgrado un quadro globale diffici- la crescita attraverso una graduale industriale, per renderlo più sicuro e
lenoipensiamocheSiracusarappre- trasformazione economica produtti- meno inquinante. Sento il bisogno
senta una realtà unica, e non solo vaedoccupazionaledelnostroterri- di fare una considerazione in più,
per ìa Sicilia, sia dal punto di vista torio. Dove l'industria non sia l'uni- perché industria non significa solo
economico e produttivo, ma anche ca gamba di sviluppo, e che non sia lavoro ma chiama in causa anche il
per la qualità e la maturità delle forze rappresentata solo dallapetrolchimi- tema della salvaguardia dellasìcurezsociali, economiche e produttive, in camaanchedalsettoremanifatturie- za, della salute e dell'ambiente. In
grado di attuare un modello relazio- ro. Dove l'agricoltura torni ad essere questi ultimi anni i lavoratori e il sinnale e di coesione sociale tra i più il settore primario, attraverso un pia- dacato si sono trovati sempre di più
avanzati del paese, tale da collocarla no di rilancio del settore che punti nella scomodissima condizione di
sempre un passo in avanti rispetto al all'abbattimento dei costi di traspor- essere criticati da tutti, dagli ambienresto della Sicilia. Non è un caso che to e all'abbattimento dei costi dell' talisli, dalle imprese e dalla politica,
l'esperienza del "Tavolo del Lavoro" energia, con una filiera produttiva A tutti loro vorremmo chiedere uno
tra tutte le forze sociali e le categorie imperniata sul produttore eliminan- sforzo di realismo e di responsabiliproduttive, sia diventato un modello do l'intermediazione parassitarla, in ta. A quanti ritengono che la soluzioa cui si sono ispirati anche altri torri- cui spesso si nasconde ìa criminalità ne di tuttiimali sia la chiusura del potori siciliani. Tn una fase in cui sono organizzata, e che finalmente com- lomdustnalevorremmodirechedievenute meno le sedi istituzionali di pleti il ciclo produttivo con l'indù- tro ogni colonna e ogni impianto ci
confronto, il Tavolo del Lavoro ha stria di trasformazione del prodotto, sono le persone, ci sono i destini di
rappresentato e può ancora rappre- Dove si realizzino gli indispensabili migliaia di lavoratori e delle loro facatare l'unico luogo in cui le forze investimenti infrastriturali dei tra- migKe. lavoratori che senza il polo
produttive e soci ali possono dialoga- sporti di tuttala Sicilia sud orientale, industriale andrebbero ad ingrossare e confrontarsi per dare vita ad un al servizio del settore agroalimenta- re le file dei disoccupati di questa
nuovo progetto di sviluppo condivi- re e del turismo».
provincia. C o anche una parte del
so per la Provincia di Siracusa».
••• C'èunastradadaseguire?
pii del territorio siracusano, per cui
••* Unterritoriochchagrandiri- «E quella che passa attraverso la rea- anziché pensare alla chiusura delle
sorse
L
lizzatone delle grandi opere infra- fabbriche occorre potenziare i con«Siracusa dispone di una agricoltura strutturali per la modernizzazione trolli e vigilare sul rispetto delle leggi
di qualità, con produzioni di eccel- dell'area della Sicilia sud orientale, a e deUalegahtà».
lenza, e con la presenza di grandi e P*rtiredai collegamenti stradali, aumoderne imprese che esportano in tostradalieferroviaricongìiaeropor- ••• Ci sono segnali negativi?
tirnn
Pnrnna Qui
fini er'£>e ancne
anrhp ilil pia
nifi ti di Catania, e Comìso
e con il porto
tutta huropa
Al]ffmta Sl, * to «In questi 4 anni la situazione deltergrande petrolchimico del Paese, che commerciate ai Augusta. MI questo
ancora oggi da lavoro a circa 8 mila P«nto salutiamo come un atto posi'
ta la rovincia e iù overa non solavnrntnrl
tra Hireiti
indotto con
con ^vo la sottoscrizione dell'accordo lo
a,economicamente. Abbiamo la senlavoratori tra
diretti eP indotto,
un patrimonio di competenze e di cne istituisce u ristretto aei ouu csi
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professionalità che non ha nari nel Sicilia. Che potrà costituire un profi- Azione che il territorio sia arretranSstde^ae e toohre Sitala di- cuostrumentodilavoroperlacresci- do dal punto divista culturale e moresto de faese. inoltre Mracusa ai
turistico e aeroalimen- stn Pericolosi cedimenti anche sul
spone di un patnmomo di beni ar- ta aei settore tunsuco e agroauinen ^ . ^ H , , , _ „ , . , - AKh;a,T,n nni
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etnologici, monumentali, naturali- tare per le province H;
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Catania, Qir^
Sira- piano
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siici e paesaggistici, di inestimabile cusa e «agUSB- W»» " rilancio del pònnmttnv.n H(H pirrn o, mii,, rhp ri
vnlnro ^nrirn r Hi r^nndp attrazione lo industriale attraverso due direttri- piunumeroso dei circa34 mila che nvaiore storico e di grande attrazione
rpnll-,,7n7Ìnnpril-1]n nHno di ri
sultano iscritti ai centri per l'impicturistica che, aggiunto alle favorevo- ci. La realizzazione di un piano di nfliméino
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PALERMO e PROVÌNCIA
questo fenomeno si concentra sopra tiittto tra i giovani al di sotto dei 30
anni e, cosa ancora più grave, tra le
donne che restano sempre di più ai
margini del mondo del lavoro».
•** Per quanto riguarda le infrastnitture cosa chiedete?
«Nelfuturo industriale di questa provincia non ci deve essere solo la petrolchimica, occorre puntare anche
sul rilancio del polo metalmeccanico di Punta Cugno, per la cantieristica e l'off-shore. Punta Cugno è un'
area attrezzata in cui in passato sono
state costruite piattaformepetrolifere, dando lavoro stabile a circa
1000-1200 lavoratori metalmeccanici, utiliz/ando il patrimonio di professionalità e di competenza dei lavoratori metalmeccanici. Da lì può ripartire una nuova esperienza di diversificazione produttiva per le imprese e i lavoratori metalmeccanici.
Analogo ragionamento vorremmo
avviare per il riutilizzo dell'area attrezzata di Marina di Melilli, dove
non molto tempo fa i 500 lavoratori
della Siteco costruivano pale eoiiche. È nostro convincimento che, se
alcunedegli investimenti in attesa di
autorizzazione o di essere appaltati
verranno sbloccati si possono costruire nuove opportunità di lavoro aggiuntivo per gli edili, per i metalmeccanici e per i servizi industriali. Pensiamo ai 3 lotti dell'autostrada Siracusa-Gela, alla Catania-Ragusa, alle
attività per l'ampliamento della banchina delporto di Augusta, alle bonifiche dell'area industriale e al progetto di versalìs CENI) in attesa di autorizzazione. Questo sarebbe un bel segnale dì vitalità del territorio, in grado di dare respiro all'economia e di
incoraggiare nuovi investitori, con
un effetto domino positivo su tutti i
settori produttivi».
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2/2
Una manifestazione della Cgil
Diritti garantiti
por miti.
Noi lavoriamo
per questo!
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4/4
INFRASTRUTFURI7.
Fondi europei,
a rilento i progetti
per le imprese
di Giacinto Pipimi^ — 30 Ottobre 2Q14
Nei dati illustrati da Crocetta a Delrio spicca la spesa di 2,1 miliardi per le grandi opere: dalle reti ferroviarie a tram e autostrade
PALERMO. Il passo spedito clic segnano gli investimenti sulle grandi opere non è lo stesso die si registra sulla spesa destinata alle piccole e medie
imprese. E così se da un lato strade, autostrade, porti e aeroporti hanno permesso di spingere verso l'alto l'asticella della spesa dei fondi europei,
dall'altro su ambiente, energia, artìgianato e turismo i! passo è ancora troppo lento.
Eccola la sintesi di ciò che Crocetta ha illustrato con due cifre al sottosegretario Graziano Delrio: «Quando mi sono insediato, a fine 2012, la spesa registrata era pari
al 11% del budget, oggi siamo al 48,8%».Tutto vero, ma cosa c'è dentro questi numeri? Cosa si è fatto con quel 48,8% che corrisponde a 2 miliardi e 117 milioni?
La spesa maggiore è stata destinata dall'assessorato alle Infrastrutture alle grandi opere. Sul nodo ferroviario Palermo-Punta Raisi sono stati investiti già
219 milioni e, secondo i piani regionali, la tratta dovrebbe essere attiva entro fine dicembre o nei primi mesi del 2015. Sul tram di Palermo sono stati già spesi 120
milioni. Altri 39 milioni sono stati spesi per migliorare la tratta ferroviaria Palenno-Agrigento anche se il piano dell'opera vale 102 milioni e per arrivare al traguardo
bisogna superare una serie di intoppi burocratici che impediscono la realizzazione di gallerie. L'autostrada Siracusa-Gela dovrebbe invece costare 121 milioni anche
se i lavori sono stati da poco aggiudicati e la previsione è di terminarli entro il 2017. Sulla Agrigento-Caltanissetta sono invece stati spesi già 268 milioni ma si attende
che il Cipe approvi una serie di perizie per andare verso il traguardo. E sulla Circumetnea sono stati spesi finora 72 milioni anche se il progetto alla fine ne costerà
118.
Ci sono poi 68 progetti per altrettante strade provinciali già approvati e che valgono 95 milioni ma che stanno viaggiando a velocità d'investimento
differenti fra loro. Altri 39 milioni sono stati spesi nei porti e solo recentemente è stato dissequestrato il cantiere di quello di Castellammare. E 22 milioni sono stati
spesi per migliorare o completare gli aeroporti di Palermo e Comiso. Infine, sono pronti 108 progetti per altrettante elisuperfici di cui 75 già finanziati con 27 milioni.
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Quotidiano
CORRIERE DELLA SERA
Data
30-10-2014
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1/2
Guerra legale sul brevetto del Tutor
«Lo avete copiato, dateci 7,5 miliardi»
Una società fa causa ad Autostrade: lo abbiamo inventato noi nel 1999
La replica: il nostro sistema è diverso e originale, utilizza sensori sotto l'asfalto
n Tutor è il sistema che, rilevando la velocità media, pròtegge gli automobilisti tenendoli d'occhio e verificando se
vanno troppo forte. Ma chi
protegge i suoi inventori? Nessuno, sostengono Romolo
Donnini e Alessandro Patanè,
rispettivamente inventore e
proprietario del software del
sistema Sicve. Fatane ha denunciato Atlantìa, holding di
Autostrade per l'Italia, per
contraffazione e altri reati. Atlantia ha citato lui in giudizio.
Così, per il prossimo 3 dicembre, è stata fissata l'udienza al
Tribunale di Roma. H risarcimento richiesto è astronomico: 7,5 miliardi dì euro.
Se ne occupa l'ultima relazione finanziaria semestrale di
Atlantia, controllata dalla famiglia Benetton, in cui si legge: «Per tutelare la posizione
del Gruppo a fronte di reiterate richieste economiche del
Sig. Alessandro Patanè (...), afferenti alla titolarità del software del sistema Sicve (Safety
Tutor) Autostrade per Iltalia e
Autostrade Tech hanno notiti
cato nei confronti del Sig. Fatane (...) un atto di citazione
avanti al Tribunale di Roma,
per veder accertata e dichiarata l'infondatezza delle pretese
economiche dallo stesso vantate (...)». E, più avanti: «(...)
tutte le domande riconvenzionali non hanno alcuna chance
di accoglimento, essendosi i
convenuti costituiti tardivamente e con richieste inammissibili e infondate nel merito».
L'udienza del 3 dicembre
sarà il primo passo per veriflcare se la tranquillità che traspare dal documento della società — che non commenta la
vicenda — troverà conferma.
La storia inizia nel 1999 quando Donnini, titolare di mia piccola impresa tecnologica di
Greve in Chianti — la Craft —
inventa e brevetta un «sistema
di sorveglianza e controllo del
traffico su strade e autostra-
de», depositato con il numero sorì. Chiede la nullità del bre013.10318.
vetto Craft, sostenendo che nel
Come funziona? n sistema mondo esistono già brevetti
legge le targhe posteriori gra- analoghi,
zie a due postazioni a distanza DTribunalediRomariconocollegate con un computer che sce la validità del brevetto to~
calcola i tempi di percorrenza scarto, in quanto «ha caratterie rileva le violazioni dei limiti stiche distintive innovative ridivèlocità.
spetto aUa tecnica nota». RitìeDonnini mostra il suo siste- ne però che il sistema di
ma ad Autostrade, che si mo- Autostrade non rappresenti
stra poco interessata. Trova in- contraffazione del brevetto
vece l'interesse della Polizia Cràft per la presenza di sensori
stradale. Così, secondo la sua diversi (le spire induttive) riricostruzione, manda il bre- spetto a quelle virtuali. In altre
vetto alla Polizia stradale e da parole: per i giudici il brevetto
quel giorno, per anni, non ri- Craft è valido, però Autostrade
ceve più risposta. «Poi, nel non ha copiato.
2004 — racconta l'imprendiNel 2008, poi, Craft concede
tore — Polizia stradale e Auto- licenza d'uso del suo brevetto
strade annunciano di aver in- alla Alessandro Patanè sri, la
ventato e brevettato un rivolu- società detentrice della prozionario sistema di rilevameli- prietà intellettuale del softwato della velocità inedia (Sicve) re che gestisce il Tutor di Auper il controllo dei veicoli, tostrade. Dopo anni di contraCioè la stessa invenzione bre- sti legali, Patanè sporge querevertatadame». Scopre poi che la per aggiotaggio, turbativa
«anche Autostrade hapresen- d'asta, truffa e contraffazione,
tato domanda di brevetto»: se- A cui Atlantia — che dal Tutor,
condo Donnini una «pedisse- gestito dalla Polizia Stradale,
qua copiatura» della sua in- afferma di non ricevere ritorno
venzione, «camuffata con la economico — risponde con
specificazione di una compo- l'atto di citazione. La guerra
del brevetto continua.
nente secondaria».
La differenza riguarda il fatEdoardo Segantini
to che nel sistema Craft, al pasO RIPRODUZIONE RISERVATA
saggio del veicolo, le telecamere vengono attivate da raggi
luminosi («spire virtuali»),
mentre il Tutor di Autostrade
usa sensori situati sotto l'asfalto («spire induttive»). Donnini
tenta la transazione: chiede un
milione e mezzo di euro, gliene offrono centocinquantamila. Non trovando l'accordo, fa
causa ad Autostrade per contraffazione del brevetto.
Per evitare la condanna, nel
2006 Autostrade ritira la sua
domanda di brevetto. Però difende l'originalità della propria apparecchiatura, affermando che le differenze rispetto al «metodo» Craft sono
tutf altro che secondarie e che
il suo sistema è diverso proprio in quegli elementi acces-
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esclusivo
del
destinatario,
non
Le origini
3,1
Milioni
Le violazioni
accertate
con il Tutor dal
2005 al 2012
318
i imitali
dei Tutor nel
2012 e 2.900
i chilometri
sotto controllo
%? I primi
sistemi «Tutor»
vennero
installati
in Svizzera
e servivano
per rnonitorare
il traffico
nelle gallerie:
i! sistema
rilevava
le targhe
all'ingresso e
quelle all'uscita
per stabilire se
c'erano
incidenti o
veicoli fermi
all'interno
* in Italia viene
introdotto in
autostrada
tra il 2004
e il 2005
no in dawe. rcconl ili Studenti
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Quotidiano
CORRIERE DELLA SERA
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30-10-2014
29
Foglio
2 / 2
confronto
L£ TELECAMERE
Fotografano le targhe
dei veicoli
il sistema registra
la data e Fora
del passaggio
I SENSORI
Rilevano
la presenza
del veicolo
e attivano
Sa telecamera
Ritaglio
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ad
uso
esclusivo
LA VERIFICA
Un secondo sensore
rileva il passaggio
finale e il sistema
calcola la velocità
media
del
destinatario,
LA SANZIONE
La seconda telecamera
fotografa i veicoli
I computer elabora
i dati. Chi ha superato
i lìmiti viene sanzionato
non
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Settimanale
Data
Pagina
Foglio
05-11-2014
24
1
L'AUTORITÀ
DE i TRASPORTI
DARÀ I VOTI
ALLE AUTOSTRADE
Una pagella per
le autostrade. È il
progetto al quale lavora
l'Autorità dei trasporti
presieduta da Andrea
Carnanzi. Quando l'opera
di valutatone sarà
terminata potremo
sapere non solo la qualità
del servizio offerto dalia
rete autostradale
italiana, ma anche
il rapporto qualitàprezzo calcolato
sul costo dei pedaggi,
la sicurezza e i servizi
offerti ai viaggiatori.
Si tratta di valutare
moltissimi parametri
con la collaborazione
di Aìscat (t'assocìazione
dei concessionarl
autostradali), t'Anas
e il ministero delle
f nfrastrutture per citare
solo I più importanti.
Nelle intenzioni
dell'Autorità dei trasporti
il progetto sarà uno
dei tasselli destinati
a rivoluzionare il calcolo
dei pedaggi e il sistema
delle concessioni adesso
condizionati dalla
burocrazia ministeriale
e dagli automatismi
per farli avvicinare alte
regole della concorrenza
e dei libero mercato.
Ma non è questa l'unica
novità in arrivo dal
mondo delle autostrade.
Nefie ultime settimane
si sono intensificati i
dubbi sulta possibilità
prevista dal decreto
Sblocca Italia di
allungare i tempi delie
concessioni e dì dare
il via a un processo
di concentratone
tra le varie società
autostradali. Ai rilievi
sollevati da Camanzi
nella sua audizione in
Parlamento si sono
aggiunte le perplessità
di Bruxelles che
ha chiesto all'Italia
chiarimenti, ti primo
banco di prova sarà
il rinnovo della
concessione da tempo
scaduta alla società che
gestisce l'autostrada
del Brennero.
Nel frattempo l'Autorità
dei trasporti è alle
prese con la scelta del
nuovo segretario
generale dopo che
Antonio Scino ha
deciso dt lasciare
Torino per tornare a
Roma: circola il nome di
Pietro Garibaldi,
docente a Torino e
consigliere di Intesa
Sanpaolo. (Giannì Pintus)
L'I (aito perite il supercurocmte
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