GAZZETTA DEL SUD Agenzia ANSA Giornale di Sicilia Milano Finanze LA SICILIA Agenzia ITALIA LA REPUBBLICA Agenzia ITALPRESS Italia Oggi Agenzia ADNKRONOS RASSEGNA STAMPA 30-10-2014 II Giornale CENTONO VE Quotidiano di Sicilia IL SOLE 24 ORE II Messaggero CORRIERE DELLA SERA RAITV RAlSSicilia MEDIASET A cura dì Sandro Cuzarì Motore di ricerca Eco della Stampa Articoli ad uso esclusivo de! CAS non riproducibili Quotidiano GIORNALE DI SICILIA PALERMO e PROVINCIA Data 30-10-2014 Pagina 5 Foglio 1 I NODI DELLA SIGILI A BRUXELLES SEGNALA FORTI RITARDI DELL'ISOLA, CALABRIA E CAMPANIA: SI RISCHIA DI PERDERE LE SOMME NON SPESE ENTRO 112015 Fondi europei, a rilento i progetti perle imprese O Nei dati illustrati da Crocetta a Deirio spicca la spesa di 2,1 miliardi per le grandi opere: dalle reti ferroviarie a tram e autostrade Se strade o porti hanno spinto la spesa dei fondi europei, su ambiente, energia, artigianale e turismo il passo è ancora troppo lento. Giacinto Pipitene PALERMO II passo spedito che segnano gli investimenti sulle grandi opere non è lo stesso che si registra sulla spesa destinata alle piccole e medie imprese. E così se daun lato strade, autostrade, porti e aeroporti hanno permesso di spingere verso l'alto l'asticella della spesa dei fondi europei, dall'altro su ambiente, energia, artigianale e turismo il passo è ancora troppo lento. Eccola la sintesi di ciò che Crocetta ha illustrato con due cifre ai sottosegretario Graziano Deirio: «Quando mi sono insediato, a fine 2012, la spesa registrata era pari al 17% del budget, oggi siamo al 48,8%». Tutto vero, ma cosa c'è dentro questi numeri? Cosa si è fatto con quel 48,8% che corrisponde a 2 miliardi e 117 milioni? La spesa maggiore è stata destinata dall'assessorato alfe Infrastnitture alle grandi opere. Sul nodo ferroviario Palermo-Punta Eaisi sono stati investiti già 219 milioni e, secondo i piani regionali, ia tratta dovrebbe essere attiva entro fine dicembre o nei pruni mesi del 2015. Sul tram di Palermo sono stati già spesi 120 milioni. Altri 39 milioni sono stati spesi per migliorare la tratta ferroviaria Palermo-Agrigento anche se ii piano dell'opera vate 102 milioni e per arrivare al traguardo bisogna superare una serie di intoppi burocratici che impediscono la realizzazione di gallerie. L'autostrada Si racusa-Gela dovrebbe invece costare 121 milioni anche se i lavori sono stati da poco aggiudicati e la previsione è di terminarli entro il 2017. Sulla Agrigen- lo~Caltanisselta sono invece stati spesi già268 milioni ma si attende che il Cipe approvi una serie di perizie per andare verso il traguardo. E sulla Circumetnea sono stati spesi finora 72 milioni anche se il progetto alla fine ne costerà 118. Ci sono poi 68 progetti per altrettante strade provinciali già approvati e che valgono 95 milioni ma che stanno viaggiando a velocità d'investimento differenti fra loro. Altri 39 milioni sono stali spesi neiportie solo recentemente è slato dissequestrato il cantiere di quello di Caslellammare. E 22 milioni sono slali spesi per migliorare o compleiare gli aeroporti di Palermo e Comiso. Infine, sono pronti 108 progetti per altrettante elisuperfìci di cui 75 già finanziati con 27 milioni. Su tutti questi progetti, molti dei quali non conclusi, la Regione ha finora speso - secondo i dati ufficiali di fine agosto - un miliardo. Ed è grazie a queste spese che ha risollevato i dati preoccupanti di 2 anni fa. Mentrele associazioni di categorialamenlano ritardi negli inveslimenti porlati avanti dai dipartimenti Attività produttive, Ambiente ed Energia. «Le attività produttive - spiega Mario Mippello della Cna, l'associazione degli artigiani - hanno un budget 774 milioni e la spesa finoranon ha superato i 191. Si eralavorato tanto sui bandi che finanziavano ia nascita dei distretti produttivi ma sono state messe insieme troppe attivila che il tessuloimprenditorialenonha espresso e così se è vero che quello della pesca è nato con successo, quello del tessile fra Enna, Catania e i Nebrodi è stato un flop». La Cna segnala anche che il diparlimenlo Energia ha un budget di 313 milioni ma la spesa certificata è di 54: per il cosiddetto efficientamento delle reti energetiche c'è una graduatoria di 58 progetti mai 45 milioni disponibili restano nei cassetti. E lo stesso si può dire dei 74 milioni disponibili per le reti urbane del melano: la graduatoria dei 18 progetti è stata più volte bloccata da ricorsi. In compenso risultano in corso di realizzazione 26progeltì di acquedotti per un valore di 57 milioni. Il principale è il Montescuro Ovest su cui sono già slati investili 15 milioni. Ancora più indietro sono i piani dì spesageslili dall'assessorato alla Famiglia: sui 122 milioni disponibili, solo 11 sono stati investili (appena il 9%). Anche se qui, secondo Crocetta, i problemi sono frutto dei rilardi dei Comuni così come negli inveslimenti sulla ricerca la lentezza sarebbe addebitabile alle università. In ogni caso restano nei cassetti i fondi per la riqualificazione delle aree in crisi, peri servizi sociali, mentre solo quest'anno sono partiti i progetti per 39 asili nido. E forti difficoltà ha incontralo anche l'assessorato all'Istruzione per investire gli 89 milioni disponibili per le ristrutturazioni delle scuole: ci sarebbero 402 progetti pronti ma per almeno un centinaio sono sorti problemi. E restano al palo anche i 752 progettiper acquisto di attrezzature scolastiche, che pòIrebbero conlare su 67 milioni. Il dubbio principale riguarda però i 92 milioni che l'assessorato al Turismo ha speso per finanziare fesle e manifestazioni sportive e che l'Unione europea non vuole riconoscere: il rischio è che questi soldi vengano persi, nel senso che l'anticipazione fatta dalla Regione non verrà rimborsata da Bruxelles. E ieri siè appreso anchechel'Uehasegnalato ritardi di Sicilia, Calabria e Campanianella predisposizione di piani perrecuperare i ritardi nella programmazione 2007/2013: si rischia di perdere tulle le somme non spese entro la fine del 2015. Sultram di Palermo sona stati già spesi 120 milioni Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Quotidiano GIORNALE DI SICILIA PALERMO e PROVINCIA Data 30-10-2014 Pagina 28 Foglio 1/2 «La crescita della Sicilia passa da qui» 11 segretario generale della Cgil di SiracusaPaoioZappulla: «C'è un grande patrimonio produttivo, umano e culturale» _—______—„__ _____ _ essere esposta per tutta la sua esten- rispetto a quello del '95 e avvio delle —.^ iracusacelapotràfa- sionealmare- ne fanno una meta tra bonifiche nella zona industriale e I re se sìorà rioartire le più ambite Per U Ulrismo esdvo> nella rada di Augusta. Opere indi* . ^^ '/ '. * ...r cuIturaleenon.SeilministroFrance- spensabili per salvaguardare la salu/I ^^\^ daisuoipunùdiior- scnini vuole puntare sulla bellezza e te dei cittadini e dei lavoratori e rico\ z a - Siracusa, con il sulla storia, allora deve puntare per struire il rapporto difiduciatra indu•*—* suo patrimonio prò- forza su Siracusa e il suo territorio, stria e territorio, ma anche per dare duttivo, umano e culturale, può an- Agroalimentare, industriae turismo: concreto avvio allo sviluppo del porcora essere il motore dello sviluppo con questi punti di forza noi pensia- to dì Augusta, che è la vera grande e per la Sicilia». È l'analisi di Paolo Zap- mo che il territorio abbia tutte lepos- nuova opportunità di diversìficaziopulla, segretario generale della Cgil sibilila per uscire dalla crisi prima e neproduttivaeoccupazionaleperla di Siracusa meglio di altri». Sicilia orientale. Senza dimenticare ••» Siracusa e i suoi punti di for- ••• Quali le prospettive? l'ammodernamento dell'apparato za... «Pensiamo questo si possa ottenere impiantistico e produttivo del polo «Malgrado un quadro globale diffici- la crescita attraverso una graduale industriale, per renderlo più sicuro e lenoipensiamocheSiracusarappre- trasformazione economica produtti- meno inquinante. Sento il bisogno senta una realtà unica, e non solo vaedoccupazionaledelnostroterri- di fare una considerazione in più, per ìa Sicilia, sia dal punto di vista torio. Dove l'industria non sia l'uni- perché industria non significa solo economico e produttivo, ma anche ca gamba di sviluppo, e che non sia lavoro ma chiama in causa anche il per la qualità e la maturità delle forze rappresentata solo dallapetrolchimi- tema della salvaguardia dellasìcurezsociali, economiche e produttive, in camaanchedalsettoremanifatturie- za, della salute e dell'ambiente. In grado di attuare un modello relazio- ro. Dove l'agricoltura torni ad essere questi ultimi anni i lavoratori e il sinnale e di coesione sociale tra i più il settore primario, attraverso un pia- dacato si sono trovati sempre di più avanzati del paese, tale da collocarla no di rilancio del settore che punti nella scomodissima condizione di sempre un passo in avanti rispetto al all'abbattimento dei costi di traspor- essere criticati da tutti, dagli ambienresto della Sicilia. Non è un caso che to e all'abbattimento dei costi dell' talisli, dalle imprese e dalla politica, l'esperienza del "Tavolo del Lavoro" energia, con una filiera produttiva A tutti loro vorremmo chiedere uno tra tutte le forze sociali e le categorie imperniata sul produttore eliminan- sforzo di realismo e di responsabiliproduttive, sia diventato un modello do l'intermediazione parassitarla, in ta. A quanti ritengono che la soluzioa cui si sono ispirati anche altri torri- cui spesso si nasconde ìa criminalità ne di tuttiimali sia la chiusura del potori siciliani. Tn una fase in cui sono organizzata, e che finalmente com- lomdustnalevorremmodirechedievenute meno le sedi istituzionali di pleti il ciclo produttivo con l'indù- tro ogni colonna e ogni impianto ci confronto, il Tavolo del Lavoro ha stria di trasformazione del prodotto, sono le persone, ci sono i destini di rappresentato e può ancora rappre- Dove si realizzino gli indispensabili migliaia di lavoratori e delle loro facatare l'unico luogo in cui le forze investimenti infrastriturali dei tra- migKe. lavoratori che senza il polo produttive e soci ali possono dialoga- sporti di tuttala Sicilia sud orientale, industriale andrebbero ad ingrossare e confrontarsi per dare vita ad un al servizio del settore agroalimenta- re le file dei disoccupati di questa nuovo progetto di sviluppo condivi- re e del turismo». provincia. C o anche una parte del so per la Provincia di Siracusa». ••• C'èunastradadaseguire? pii del territorio siracusano, per cui ••* Unterritoriochchagrandiri- «E quella che passa attraverso la rea- anziché pensare alla chiusura delle sorse L lizzatone delle grandi opere infra- fabbriche occorre potenziare i con«Siracusa dispone di una agricoltura strutturali per la modernizzazione trolli e vigilare sul rispetto delle leggi di qualità, con produzioni di eccel- dell'area della Sicilia sud orientale, a e deUalegahtà». lenza, e con la presenza di grandi e P*rtiredai collegamenti stradali, aumoderne imprese che esportano in tostradalieferroviaricongìiaeropor- ••• Ci sono segnali negativi? tirnn Pnrnna Qui fini er'£>e ancne anrhp ilil pia nifi ti di Catania, e Comìso e con il porto tutta huropa Al]ffmta Sl, * to «In questi 4 anni la situazione deltergrande petrolchimico del Paese, che commerciate ai Augusta. MI questo ancora oggi da lavoro a circa 8 mila P«nto salutiamo come un atto posi' ta la rovincia e iù overa non solavnrntnrl tra Hireiti indotto con con ^vo la sottoscrizione dell'accordo lo a,economicamente. Abbiamo la senlavoratori tra diretti eP indotto, un patrimonio di competenze e di cne istituisce u ristretto aei ouu csi . , ., tprr;lnr!_ _=_ nrrph _, n professionalità che non ha nari nel Sicilia. Che potrà costituire un profi- Azione che il territorio sia arretranSstde^ae e toohre Sitala di- cuostrumentodilavoroperlacresci- do dal punto divista culturale e moresto de faese. inoltre Mracusa ai turistico e aeroalimen- stn Pericolosi cedimenti anche sul spone di un patnmomo di beni ar- ta aei settore tunsuco e agroauinen ^ . ^ H , , , _ „ , . , - AKh;a,T,n nni * . r ,. ,. t-ironot-idm-mnnr'o Qeua ADuiamo, poi, etnologici, monumentali, naturali- tare per le province H; di pitanii Catania, Qir^ Sira- piano v n]!m .rn legaiiLd. rff^n' lnvnm m^n . . , ., r-ncT oTìimico Pnì il rìl^nr-iVi Hnl nn- un numero ai senza lavoro mono siici e paesaggistici, di inestimabile cusa e «agUSB- W»» " rilancio del pònnmttnv.n H(H pirrn o, mii,, rhp ri vnlnro ^nrirn r Hi r^nndp attrazione lo industriale attraverso due direttri- piunumeroso dei circa34 mila che nvaiore storico e di grande attrazione rpnll-,,7n7Ìnnpril-1]n nHno di ri sultano iscritti ai centri per l'impicturistica che, aggiunto alle favorevo- ci. La realizzazione di un piano di nfliméino aitf«ttìmH rinnn . ,ccinarnpnrrì arnhiontnl» -looinrnntn g°- miatQ dimeno aiUetldllU llIlUnrondiVioni uiiiidut-uc rlimatiche al, I«LLU fatto dì,. sanamente amoientaie aggiornato ciano o . . . perche , . sfiduciati; „ , . .. ui conuizioiii ee di m a iscnversi Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Quotidiano GIORNALE DI SICILIA Pagina Foglio PALERMO e PROVÌNCIA questo fenomeno si concentra sopra tiittto tra i giovani al di sotto dei 30 anni e, cosa ancora più grave, tra le donne che restano sempre di più ai margini del mondo del lavoro». •** Per quanto riguarda le infrastnitture cosa chiedete? «Nelfuturo industriale di questa provincia non ci deve essere solo la petrolchimica, occorre puntare anche sul rilancio del polo metalmeccanico di Punta Cugno, per la cantieristica e l'off-shore. Punta Cugno è un' area attrezzata in cui in passato sono state costruite piattaformepetrolifere, dando lavoro stabile a circa 1000-1200 lavoratori metalmeccanici, utiliz/ando il patrimonio di professionalità e di competenza dei lavoratori metalmeccanici. Da lì può ripartire una nuova esperienza di diversificazione produttiva per le imprese e i lavoratori metalmeccanici. Analogo ragionamento vorremmo avviare per il riutilizzo dell'area attrezzata di Marina di Melilli, dove non molto tempo fa i 500 lavoratori della Siteco costruivano pale eoiiche. È nostro convincimento che, se alcunedegli investimenti in attesa di autorizzazione o di essere appaltati verranno sbloccati si possono costruire nuove opportunità di lavoro aggiuntivo per gli edili, per i metalmeccanici e per i servizi industriali. Pensiamo ai 3 lotti dell'autostrada Siracusa-Gela, alla Catania-Ragusa, alle attività per l'ampliamento della banchina delporto di Augusta, alle bonifiche dell'area industriale e al progetto di versalìs CENI) in attesa di autorizzazione. Questo sarebbe un bel segnale dì vitalità del territorio, in grado di dare respiro all'economia e di incoraggiare nuovi investitori, con un effetto domino positivo su tutti i settori produttivi». Data 30-10-2014 28 2/2 Una manifestazione della Cgil Diritti garantiti por miti. Noi lavoriamo per questo! Ritaglio stampa ad, uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. GIORNALE DI SICILIA Data 30-10-2014 Pagina Foglio 4/4 INFRASTRUTFURI7. Fondi europei, a rilento i progetti per le imprese di Giacinto Pipimi^ — 30 Ottobre 2Q14 Nei dati illustrati da Crocetta a Delrio spicca la spesa di 2,1 miliardi per le grandi opere: dalle reti ferroviarie a tram e autostrade PALERMO. Il passo spedito clic segnano gli investimenti sulle grandi opere non è lo stesso die si registra sulla spesa destinata alle piccole e medie imprese. E così se da un lato strade, autostrade, porti e aeroporti hanno permesso di spingere verso l'alto l'asticella della spesa dei fondi europei, dall'altro su ambiente, energia, artìgianato e turismo i! passo è ancora troppo lento. Eccola la sintesi di ciò che Crocetta ha illustrato con due cifre al sottosegretario Graziano Delrio: «Quando mi sono insediato, a fine 2012, la spesa registrata era pari al 11% del budget, oggi siamo al 48,8%».Tutto vero, ma cosa c'è dentro questi numeri? Cosa si è fatto con quel 48,8% che corrisponde a 2 miliardi e 117 milioni? La spesa maggiore è stata destinata dall'assessorato alle Infrastrutture alle grandi opere. Sul nodo ferroviario Palermo-Punta Raisi sono stati investiti già 219 milioni e, secondo i piani regionali, la tratta dovrebbe essere attiva entro fine dicembre o nei primi mesi del 2015. Sul tram di Palermo sono stati già spesi 120 milioni. Altri 39 milioni sono stati spesi per migliorare la tratta ferroviaria Palenno-Agrigento anche se il piano dell'opera vale 102 milioni e per arrivare al traguardo bisogna superare una serie di intoppi burocratici che impediscono la realizzazione di gallerie. L'autostrada Siracusa-Gela dovrebbe invece costare 121 milioni anche se i lavori sono stati da poco aggiudicati e la previsione è di terminarli entro il 2017. Sulla Agrigento-Caltanissetta sono invece stati spesi già 268 milioni ma si attende che il Cipe approvi una serie di perizie per andare verso il traguardo. E sulla Circumetnea sono stati spesi finora 72 milioni anche se il progetto alla fine ne costerà 118. Ci sono poi 68 progetti per altrettante strade provinciali già approvati e che valgono 95 milioni ma che stanno viaggiando a velocità d'investimento differenti fra loro. Altri 39 milioni sono stati spesi nei porti e solo recentemente è stato dissequestrato il cantiere di quello di Castellammare. E 22 milioni sono stati spesi per migliorare o completare gli aeroporti di Palermo e Comiso. Infine, sono pronti 108 progetti per altrettante elisuperfici di cui 75 già finanziati con 27 milioni. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA Quotidiano CORRIERE DELLA SERA Data 30-10-2014 Pagina 29 Foglio 1/2 Guerra legale sul brevetto del Tutor «Lo avete copiato, dateci 7,5 miliardi» Una società fa causa ad Autostrade: lo abbiamo inventato noi nel 1999 La replica: il nostro sistema è diverso e originale, utilizza sensori sotto l'asfalto n Tutor è il sistema che, rilevando la velocità media, pròtegge gli automobilisti tenendoli d'occhio e verificando se vanno troppo forte. Ma chi protegge i suoi inventori? Nessuno, sostengono Romolo Donnini e Alessandro Patanè, rispettivamente inventore e proprietario del software del sistema Sicve. Fatane ha denunciato Atlantìa, holding di Autostrade per l'Italia, per contraffazione e altri reati. Atlantia ha citato lui in giudizio. Così, per il prossimo 3 dicembre, è stata fissata l'udienza al Tribunale di Roma. H risarcimento richiesto è astronomico: 7,5 miliardi dì euro. Se ne occupa l'ultima relazione finanziaria semestrale di Atlantia, controllata dalla famiglia Benetton, in cui si legge: «Per tutelare la posizione del Gruppo a fronte di reiterate richieste economiche del Sig. Alessandro Patanè (...), afferenti alla titolarità del software del sistema Sicve (Safety Tutor) Autostrade per Iltalia e Autostrade Tech hanno notiti cato nei confronti del Sig. Fatane (...) un atto di citazione avanti al Tribunale di Roma, per veder accertata e dichiarata l'infondatezza delle pretese economiche dallo stesso vantate (...)». E, più avanti: «(...) tutte le domande riconvenzionali non hanno alcuna chance di accoglimento, essendosi i convenuti costituiti tardivamente e con richieste inammissibili e infondate nel merito». L'udienza del 3 dicembre sarà il primo passo per veriflcare se la tranquillità che traspare dal documento della società — che non commenta la vicenda — troverà conferma. La storia inizia nel 1999 quando Donnini, titolare di mia piccola impresa tecnologica di Greve in Chianti — la Craft — inventa e brevetta un «sistema di sorveglianza e controllo del traffico su strade e autostra- de», depositato con il numero sorì. Chiede la nullità del bre013.10318. vetto Craft, sostenendo che nel Come funziona? n sistema mondo esistono già brevetti legge le targhe posteriori gra- analoghi, zie a due postazioni a distanza DTribunalediRomariconocollegate con un computer che sce la validità del brevetto to~ calcola i tempi di percorrenza scarto, in quanto «ha caratterie rileva le violazioni dei limiti stiche distintive innovative ridivèlocità. spetto aUa tecnica nota». RitìeDonnini mostra il suo siste- ne però che il sistema di ma ad Autostrade, che si mo- Autostrade non rappresenti stra poco interessata. Trova in- contraffazione del brevetto vece l'interesse della Polizia Cràft per la presenza di sensori stradale. Così, secondo la sua diversi (le spire induttive) riricostruzione, manda il bre- spetto a quelle virtuali. In altre vetto alla Polizia stradale e da parole: per i giudici il brevetto quel giorno, per anni, non ri- Craft è valido, però Autostrade ceve più risposta. «Poi, nel non ha copiato. 2004 — racconta l'imprendiNel 2008, poi, Craft concede tore — Polizia stradale e Auto- licenza d'uso del suo brevetto strade annunciano di aver in- alla Alessandro Patanè sri, la ventato e brevettato un rivolu- società detentrice della prozionario sistema di rilevameli- prietà intellettuale del softwato della velocità inedia (Sicve) re che gestisce il Tutor di Auper il controllo dei veicoli, tostrade. Dopo anni di contraCioè la stessa invenzione bre- sti legali, Patanè sporge querevertatadame». Scopre poi che la per aggiotaggio, turbativa «anche Autostrade hapresen- d'asta, truffa e contraffazione, tato domanda di brevetto»: se- A cui Atlantia — che dal Tutor, condo Donnini una «pedisse- gestito dalla Polizia Stradale, qua copiatura» della sua in- afferma di non ricevere ritorno venzione, «camuffata con la economico — risponde con specificazione di una compo- l'atto di citazione. La guerra del brevetto continua. nente secondaria». La differenza riguarda il fatEdoardo Segantini to che nel sistema Craft, al pasO RIPRODUZIONE RISERVATA saggio del veicolo, le telecamere vengono attivate da raggi luminosi («spire virtuali»), mentre il Tutor di Autostrade usa sensori situati sotto l'asfalto («spire induttive»). Donnini tenta la transazione: chiede un milione e mezzo di euro, gliene offrono centocinquantamila. Non trovando l'accordo, fa causa ad Autostrade per contraffazione del brevetto. Per evitare la condanna, nel 2006 Autostrade ritira la sua domanda di brevetto. Però difende l'originalità della propria apparecchiatura, affermando che le differenze rispetto al «metodo» Craft sono tutf altro che secondarie e che il suo sistema è diverso proprio in quegli elementi acces- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non Le origini 3,1 Milioni Le violazioni accertate con il Tutor dal 2005 al 2012 318 i imitali dei Tutor nel 2012 e 2.900 i chilometri sotto controllo %? I primi sistemi «Tutor» vennero installati in Svizzera e servivano per rnonitorare il traffico nelle gallerie: i! sistema rilevava le targhe all'ingresso e quelle all'uscita per stabilire se c'erano incidenti o veicoli fermi all'interno * in Italia viene introdotto in autostrada tra il 2004 e il 2005 no in dawe. rcconl ili Studenti riproducibile. Quotidiano CORRIERE DELLA SERA Data Pagina 30-10-2014 29 Foglio 2 / 2 confronto L£ TELECAMERE Fotografano le targhe dei veicoli il sistema registra la data e Fora del passaggio I SENSORI Rilevano la presenza del veicolo e attivano Sa telecamera Ritaglio stampa ad uso esclusivo LA VERIFICA Un secondo sensore rileva il passaggio finale e il sistema calcola la velocità media del destinatario, LA SANZIONE La seconda telecamera fotografa i veicoli I computer elabora i dati. Chi ha superato i lìmiti viene sanzionato non riproducibile. Settimanale Data Pagina Foglio 05-11-2014 24 1 L'AUTORITÀ DE i TRASPORTI DARÀ I VOTI ALLE AUTOSTRADE Una pagella per le autostrade. È il progetto al quale lavora l'Autorità dei trasporti presieduta da Andrea Carnanzi. Quando l'opera di valutatone sarà terminata potremo sapere non solo la qualità del servizio offerto dalia rete autostradale italiana, ma anche il rapporto qualitàprezzo calcolato sul costo dei pedaggi, la sicurezza e i servizi offerti ai viaggiatori. Si tratta di valutare moltissimi parametri con la collaborazione di Aìscat (t'assocìazione dei concessionarl autostradali), t'Anas e il ministero delle f nfrastrutture per citare solo I più importanti. Nelle intenzioni dell'Autorità dei trasporti il progetto sarà uno dei tasselli destinati a rivoluzionare il calcolo dei pedaggi e il sistema delle concessioni adesso condizionati dalla burocrazia ministeriale e dagli automatismi per farli avvicinare alte regole della concorrenza e dei libero mercato. Ma non è questa l'unica novità in arrivo dal mondo delle autostrade. Nefie ultime settimane si sono intensificati i dubbi sulta possibilità prevista dal decreto Sblocca Italia di allungare i tempi delie concessioni e dì dare il via a un processo di concentratone tra le varie società autostradali. Ai rilievi sollevati da Camanzi nella sua audizione in Parlamento si sono aggiunte le perplessità di Bruxelles che ha chiesto all'Italia chiarimenti, ti primo banco di prova sarà il rinnovo della concessione da tempo scaduta alla società che gestisce l'autostrada del Brennero. Nel frattempo l'Autorità dei trasporti è alle prese con la scelta del nuovo segretario generale dopo che Antonio Scino ha deciso dt lasciare Torino per tornare a Roma: circola il nome di Pietro Garibaldi, docente a Torino e consigliere di Intesa Sanpaolo. (Giannì Pintus) L'I (aito perite il supercurocmte Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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