Problematiche microbiologiche nei Problematiche microbiologiche nei prodotti della pesca e nei molluschi bivalvi Luigi Lanni Procedure per un efficace controllo di filiera in sicurezza alimentare: i prodotti della pesca ed i molluschi bivalvi Sessione 2 Sessione 2 Valmontone 9 ottobre 2014 ‐ Panoramica •Approccio utilizzato pp •Tipologia di matrici considerate •Microrganismi correlati alla normativa comunitaria • Altri microrganismi Altri microrganismi •Elementi discriminanti per la ricerca di un microrganismo •Considerazioni pratiche durante la produzione: (F.B.O. ‐ LAB ‐ CA) Problematiche microbiologiche …. Molluschi bivalvi Prodotti della pesca Microrganismi E. coli Stafilococchi coag + Salmonella spp. Vibrio spp. spp Listeria monocytogenes HAV NoV Enterobatteri C.M.T LAB L.A.B. C.P.T Lieviti Muffe Approccio utilizzato Legislazione Microrganismi Sicurezza Processo Batteri Potenzialmente patogeni Indicatori accessori Altri microrganismi Virus Fonti bibliografiche Fonti bibliografiche Matrice di interesse Matrice di interesse • Habitat Acquatico Preliminare Ambientale (senso lato) • Fattori incidenti Sopravvivenza Sopravvivenza Crescita Crescita Intrinseci A i l / Animale/umano (reservoir) ( i) E i Estrinseci i • in relazione alle fasi di filiera Fase di filiera Prima e durante la raccolta/cattura Nutrienti pH p Antimicrobici aw Umidità rel. idi à l Temperatura Microrganismi più comuni Salmonella, E. coli, Vibrio cholerae, Vibrio parahaemolyticus, Vibrio parahaemolyticus Vibrio vulnificus, Norovirus (Epatite A) Successivi alla raccolta e alla raccolta e Listeria monocytogenes, Clostridium Listeria monocytogenes Clostridium durante il processo di botulinum, Staphylococcus aureus, produzione Epatite A Rotavirus (Salmonella) Epatite A, Rotavirus Considerazioni specifiche in relazione a specifici prodotti • Ulteriori considerazioni legate all Ulteriori considerazioni legate all’impresa impresa Elementi fattori da considerare Tecnici Qualità intrinseca del prodotto (caratteri organolettici), sicurezza i materie i prime; i probabili b bili alterazioni; l i i tecnologie l i utilizzate; confezionamento; durabilità nel tempo, ecc Gestionali Sistema Si t adottato; d tt t clienti; li ti promozione; i consegna; fatturazioni f tt i i e pagamenti, ecc. Rifiuti e gestione delle acque, contaminazioni crociate, Ambientali bi li ecc. • Microrganismi e probabilità di riscontrarli nella matrice Livello di contaminazione Contaminazione 5 cell/kg omogenea 1 cell/kg Contaminazione 5 cell/kg es: 1% del lotto es: 1% del lotto eterogenea eterogenea 104 cell/kg Numero di Numero di campioni (random) Probabilità (*) Probabilità (*) 10 71% 10 22% 10 <2% 10 <15% (*) Influenza del metodo: assumendo che la rilevabilità del metodo sia il 100% (realmente molti sono <90%) Bassa prevalenza può essere influenzata dal criterio e modalità di Bassa prevalenza può essere influenzata dal criterio e modalità di campionamento? Piano di campionamento a 2 classi Piano di campionamento a 3 classi Microrganismi correlati alla normativa comunitaria Escherichia coli Escherichia coli Regolamento 2073/2005 limiti U.C. C Applicabilità (1.25) (2.4.1) ≤ 230 MPN/100g 1 5 0 2 L.B.M. B.M./Crust. 1/g 10/g •Indicatore di contaminazione fecale Habitat: animale/umano •Valutazioni indirette sulla zona di produzione (zona A) •Valutazioni indirette sul processo di depurazione (zona B) • Valutazioni indirette sulla conservazione durante le diverse fasi di commercializzazione odata di confezionamento otrasporto oconservazione (piattaforma, dettaglio) ( f d l ) oesposizione ⇔ conservazione (dettaglio) • Valutazioni su materia prima in ingresso negli stabilimenti di trasformazione f i ‐ tecnologia l i applicata li – garanzie i su prodotto d fi i finito Shucking Freezing Allegato g III, Capitolo , p II , Punto , A5 Trattamenti termici Sterilizzazione Bollitura Cottura non a vapore Cottura a vapore (a) (bi) (bii) (biii) EU Criteri di conformità Regolamento 854/2004 (matrice mollusco 1UC) → 853 → 852/2004 852/2004 art 1(f) → 2073/2005 1(f) → 2073/2005 PAESI TERZI Zone di produzione A (matrice acqua) Regolamento 2073/2005 limiti U.C. C Applicabilità (1.25) ≤ 230 MPN/100g 1 0 L.B.M. P bl i di Problemi di scambi commerciali ‐ bi i li doppio sistema di controllo export d i it di t ll t CODEX Stan 292‐ 008 2008 limiti Escherichia coli m=230 U.C. C 5 M=700 MPN/100g MPN/100g 1 • Aumento numero di unità campionarie → + prove o riduzione del numero di campioni ? • Interpretazione dei risultati ? Diversi Limiti • Quantitativo di prodotto prelevato ? • Differente Diff t approccio i i in produzione d i primaria ? Applicabilità This standard applies to live bivalve molluscs and to raw bivalve molluscs that have been shucked and/or frozen, and/or processed to reduce or limit target organisms while essentially retaining the sensory characteristics of live bivalve molluscs. Salmonella Regolamento 2073/2005 / limiti U.C. C Applicabilità (1.16) (1 17) (1.17) assente/25g assente/25g 5 5 0 0 B.M./Crust. LBM L.B.M. •Indicatore di contaminazione fecale Habitat: animale/umano •Contaminazione materia prima (L.B.M.) + cross contaminazioni •Valutazioni indire e sull’efficacia del processo (efficienza ≠ numerica) o depurazione o cottura •Bassa prevalenza CODEX Stan 292‐2008 CODEX Stan 292 2008 limiti Salmonella assente/25g UC C U.C. Applicabilità 5 L.B.M./B.M raw 0 Stafilococchi coagulasi positivi Regolamento 2073/2005 / limiti (2.4.1) 100 U.C. 1000ufc/g 5 C Applicabilità 2 B.M./Crust. •Indicatore di contaminazione Habitat: animale/umano •Cross contaminazioni durante la manipolazione •Valutazioni Valutazioni GHP GHP •Valutazioni GMP Trattamenti termici Processo applicato Sterilizzazione Bollitura Cottura non a vapore Cottura a vapore Successive manipolazioni (a) (bi) (bii) (biii) Microrganismi non correlati alla normativa comunitaria Microrganismi non correlati alla normativa comunitaria (interesse epidemiologico) (26) I criteri microbiologici fissati nel presente regolamento devono poter essere riveduti e modificati, se necessario, per tenere conto dell’evoluzione nei settori della sicurezza alimentare e della microbiologia degli alimenti, ossia dei progressi scientifici, tecnologici e metodologici, dei cambiamenti nei livelli di prevalenza e contaminazione e nella percentuale di consumatori sensibili, nonché degli eventuali risultati i lt ti che h emergono dalla d ll valutazione l t i d i rischi. dei i hi (11) Il 19 e 20 settembre 2001 il CSMVSP ha adottato un parere sull Vibrio b vulnificus l f e sull Vibrio b parahaemolyticus, h l concludendo l d d … omissis (12) Il 30 e 31 gennaio 2002 il CSMVSP ha emesso un parere sui virus Norwalk‐simili (NLV, Norovirus), concludendo che gli indicatori fecali convenzionali non sono affidabili … omissis (27) In particolare, particolare è opportuno che i criteri per i virus patogeni nei molluschi bivalvi vivi siano fissati quando i metodi d’analisi sono stati sufficientemente messi a punto. Vibrio Vibrio spp. Patogeni •circa 70 specie p Habitat primario • V. cholerae Ubiquitario di acque 15 C) • V V. parahaemolyticus parahaemolyticus calde ((>15°C) Acque marine • V. vulnificus Livelli di rischio >102‐103 cfu/g in LBM; >10 104‐10 108 cfu/g apparato cfu/g apparato gastroent. LBM • V. V alginolyticus l i l ti •suscettibilità alla salinità •elevata sensibilità al calore (V.p. → D50‐60= 30”‐80”) •capacità di moltiplicazione nei molluschi in fase di stoccaggio a T •capacità di moltiplicazione nei molluschi in fase di stoccaggio a T non idonea ostrica target maggiormente a rischio target maggiormente a rischio •ostrica Operazioni Operazioni: p : scelta, lavaggio, pulizia, eviscerazione, dissanguamento passaggio dei microrganismi al tessuto muscolare replicazione batterica (influenza del controllo termico e delle reazioni autolitiche) •contaminazioni crociate in caso di lavorazioni a bordo • tempo di moltiplicazione molto veloce ( 12’‐18’ a 30°C) Metodiche Colturali ricerca (prearricchimento + isolamento) & identificazione biochimica Metodiche combinate ricerca & identificazione biochimica + caratterizzazione molecolare ricerca (prearricchimento + isolamento) + identificazione molecolare ricerca (prearricchimento) + identificazione molecolare Molecolari ricerca target molecolare (sequenza DNA/RNA) direttamente da matrice ISO: A/P NMKL: A/P + En. Metodi normati Metodi di normatii e fasi e procedurali f i d li ISO 8914:1990 Vp ISO/TS 21872 1: 2007 ISO/TS 21872‐1: 2007 Vp+Vc ISO/TS 21872‐2: 2007 altre specie metodo 156 (1997) d ( ) Pathogenic Vibrio h b species Schema comune a) prearricchimento a) prearricchimento (APWs + eventuale 2° terreno) colonie verdi b) isolamento (TCBS + eventuale 2° terreno) colonie gialle V. parahaemolyticus V Vulnificus V. Vulnificus V. mimicus Plesiomonas spp. V. Cholerae V. alginolyticus V fluvialis V. fluvialis Aeromonas spp. c)) identificazione ((test p preliminari es. Ossidasi,, Fermentazione del glucosio, produzione H2S e gas) Salinità V. cholerae V. mimicus V. vulnificus f V. parahae‐ p molyticus V. alginoly‐ g y ticus 0% + + ‐ ‐ ‐ 3% + + + + + 6% ‐ ‐ + + + 8% ‐ ‐ ‐ + + 10% ‐ ‐ ‐ ‐ + • ≈ solo 1‐2% degli isolati ambientali sono patogeni g p g 5 c.f.u.) • patogenicità V.p. K+ (≈10 ( ) oemolisina termostabile diretta (TDH) oemolisina correlata termostabile (TRH) li i l bil ( ) oemolisina termolabile (TLH) Risultato → assenza/presenza /p Livelli di rischio ? Metodi non Metodi non normati normati e possibili prospettive • q rtPCR • • sensibilità: 102‐104 cfu/g MPN‐(rt)PCR Colony hybridization Principio • crescita su terreno non selettivo / parzial. Selettivo • trasferimento delle colonie su filtro • lisi delle colonie e legame covalente del DNA al filtro ibridazione DNA – sonda specifica sonda specifica • ibridazione DNA • rilevazione colorimetrica della sonda Differenziare, enumerare Vibrio Differenziare, enumerare Vibrio parahaemolyticus identificandone i fattori di patogenicità identificandone i fattori di patogenicità Virus enterici ‐ Patogeni più comuni trasmessi con gli alimenti NoV US: 66.6% dei casi di MTA vs 9.7% della Salmonella EU patogeni EU: t i a trasmissione t i i alimentare li t più iù importanti i t ti sia i per numero di epidemie che per numero di soggetti colpiti Alert Border rejecton Information Information for attention 2013 10 5 14 2012 6 0 2 2011 0 0 1 2010 7 1 0 2009 0 1 0 Year Method ISO/TS 15216 Horizontal method for determination of HAV and Nov ‐1 method for quantification ‐ 2 method for qualitative detection TARGET L.B.M. ‐ All/B.N. , specie, metodi ‐ ubicazione ‐ modalità di consumo modalità di consumo ( ) Il p (21) produttore o il fabbricante di un prodotto alimentare è tenuto a decidere se il prodotto è pronto ad essere consumato tale e quale, quale senza doverlo cuocere o sottoporre ad altri processi per garantirne la sicurezza e il rispetto i d i criteri dei i i microbiologici i bi l i i . Omissis i i le istruzioni per l’uso di un prodotto alimentare devono obbligatoriamente essere riportate sull’etichetta quando la loro omissione non consenta all’acquirente all acquirente di fare un uso appropriato Filtrazione e concentrazione mitili 1‐4 L/h; ostriche 20‐40 L/h Concentrazione dei patogeni dalle acque circostanti virus: 2 log virus: 2 log Allegato III, Capitolo II , Punto A5 Sterilizzazione Trattamenti termici Bollitura Cottura non a vapore Cottura a vapore (a) (bi) (bii) (biii) • nuove ISO consentono la rilevazione e/o la quantificazione • prevalenza nei campioni e severità della malattia supportano l’adozione un criterio presenza/assenza per HAV • prevalenza, livelli di contaminazione e modalità di consumo (crudo/cotto) supportano l’adozione di criteri differenziati per NoV • dati epidemiologici e di monitoraggio non supportano (ancora) l’adozione di criteri p per virus diversi da HAV e NoV Listeria Microrganismi correlati alla normativa comunitaria Regolamento 2073/2005 limiti U.C. C 1.2 1 2 – 1.3 1.2 – 13 assente / 25g 100 ufc/g 100 ufc/g 5 5 0 0 Applicabilità favorevoli* favorevoli** favorevoli non favorevoli *** pp se il p produttore non è in ggrado di dimostrare il non * Si applica superamento di 100 ufc/g durante il periodo di conservabilità. **Si applica se il produttore dimostra il non superamento durante il periodo i d di conservabilità. bili à ??? *** pH ≤ 4,4 o a w ≤ 0,92 pH ≤ 5,0 5 0 e a w ≤ 0,94 0 94 conservabilità inferiore a 5 giorni QUALE APPROCCIO Stabilire la conservabilità e garantire i limiti a termine shelf life!! Riferimenti e documenti Progettazione dello studio Valori di riferimento (normati, volontari) Valori di riferimento (normati, volontari) Parametri da misurare (es. pH, aw,sensoriali, TVBN, ecc) Costi Test di durabilità (Shelf life) ‐ Challenge test Il Comitato Settoriale di Accreditamento dei Dipartimenti laboratori di prova e laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti ha deliberato, riguardo ai test in oggetto, le seguenti decisioni: Matrice Alimenti pronti al consumo (RTE) Determinazione Listeria monocytogenes (challenge test) EN ISO 11290 2 accreditato EN ISO 11290‐2 accreditato Alimenti pronti al consumo ( (RTE) ) Listeria monocytogenes (test di durabilità) EN ISO 11290‐2 accreditato Metodo AFSSA EU CRL for Listeria monocytogenes Vers monocytogenes Vers 2 2008 ‐ cap 2 o 3 AFSSA EU CRL for Listeria monocytogenes Vers 2 2008 ‐ cap 4 • riporti le informazioni previste dal documento AFSSA nei par. "Test report " (2.2.10 / 3.2.11/ 4.5) nellʼapposito capitolo del rapporto di prova "Pareri ed interpretazioni ‐ non oggetto dell'accreditamento ACCREDIA“. Esperienza teorico‐pratica Listeria monocytogenes e dintorni Premessa challange Premessa challange test ‐ test ‐ conservabilità Scopo deI challenge test Scopo deI challenge test fornire informazioni sul comportamento, in determinate condizioni di conservazione, di L. monocytogenes inoculata artificialmente in un alimento. li A l Analogamente ……. Challange test: potenziale di crescita •capacità del microrganismo di crescere nell’alimento ( δ ) •contaminazione artificiale ‐ modalità trasporto, distribuzione, stoccaggio •riflettere ifl l condizioni le di i i che h sii potrebbero bb verificare ifi nella ll realtà l à (filiera (fili post primaria) •( δ ) differenza tra log10 cfu fin e log 10 cfu iniz δ > 0,5 log10 ufc/g, il prodotto è classificato come "Alimenti pronti che costituiscono terreno favorevole alla crescita di L. monocytogenes, diversi da quelli destinati ai lattanti e a fini medici speciali " (categoria 1.2) δ ≤ 0,5 log10 ufc/g, il prodotto è classificato come "Alimenti pronti che non costituiscono terreno favorevole alla crescita di L. monocytogenes, diversi da quelli destinati ai lattanti e a fini medici speciali " (categoria 1.3), Challange test: tasso di crescita massimo •stima dei parametri di crescita del microrganismo (μ max) •rapporto tra incremento del microrganismo dal t ‐1 al tempo t ed il suo valore al tempo t‐1 Challange test Fornire informazioni sul comportamento di un patogeno in un prodotto alimentare in determinate condizioni in un prodotto alimentare in determinate condizioni Studi di conservabilità •valutazione l i d ll crescita della i di L. L monocytogenes neglili alimenti li i contaminati i i naturalmente durante lo stoccaggio in base alle condizioni ragionevolmente g prevedibili. Analogamente p g •più realistici rispetto a challange tests •probabilità di contaminazione naturale del campione •eterogeneità della contaminazione nel campione •utilizzabili per patogeni qualora sia costante la loro presenza Test di durabilità = Shelf life = conservabilità Test di durabilità = Shelf life = conservabilità Shelf life Valutazione della naturale composizione della flora batterica del prodotto,, dei p p potenziali p patogeni g derivanti da contaminazioni accidentali e stabilirne la durabilità nel tempo Se una relazione è stata lunga e difficile da seguire … mettiamoci anche nei panni di chi sta dall’altra mettiamoci anche nei panni di chi sta dall altra parte parte GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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