01-04-2014 Dal 30 giugno POS obbligatorio per imprese e professionisti Dal prossimo 30.06 tutti i soggetti che effettuano le attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono obbligati ad attivare un POS per ricevere pagamenti effettuati con carte di debito. Il D.L. 150/2013 (convertito nella L. n. 9/2014) ha prorogato al 30.06.2014, per tutti i soggetti interessati ed indipendentemente dal fatturato, l'entrata in vigore delle disposizioni contenute nel Decreto interministeriale 24.01.2014. Tale decreto aveva previsto che l'obbligo di accettare pagamenti tramite carte di debito da parte di cedenti prodotti e prestatori di servizi sarebbe decorso: - dal 28.03.2014 per coloro che nel 2013 avevano avuto un fatturato maggiore di 200.000,00 euro; - dal 30.06.2014, per i restanti soggetti. Il Decreto interministeriale in oggetto ha definito come carta di debito lo strumento di pagamento che permette al suo titolare, mediante un deposito anticipato di fondi, di effettuare transazioni presso un esercente (impresa o professionista) abilitato all'accettazione di tale carta, emessa da un istituto di credito; in tal modo il titolare non procede al pagamento dell'acquisto attraverso un finanziamento, ma in tempo reale mediante addebito su conto corrente. L'obbligo di accettare pagamenti con carta di debito vale solamente per operazioni superiori a 30,00 euro e, al momento, non è sanzionato in caso di mancato rispetto. E' possibile che con un ulteriore decreto, da emanare entro il 26.06.2014, possano essere individuati: - un diverso limite minimo di fatturato rispetto ai 200.000,00 euro; - una differente soglia minima di importo rispetto ai 30,00 euro; - l'estensione degli obblighi anche ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici utilizzabili anche con tecnologie mobili. Le norme in commento sono finalizzate a limitare l'uso del contante, che comporta per la collettività i rilevanti costi dovuti alla minore tracciabilità delle operazioni (elusione della normativa fiscale e antiriciclaggio), nonché costi anche per gli operatori economici, connessi sia alla gestione del contante sia al rischio di essere vittima di reati. L'introduzione dell'obbligo generalizzato di accettare pagamenti tramite carta di debito, pur riconoscendone le apprezzabili finalità, necessiterebbe di opportune modifiche per tener conto degli inconvenienti dovuti al fatto che non sono state considerate le specificità di ciascun tipo di attività e di chi riceve il pagamento. Per poter incassare mediante carta di debito imprese e professionisti dovranno dotarsi di un POS, ossia il terminale abilitato al pagamento elettronico; ciò comporta il sostenimento di costi per installazione e canone periodico di utilizzo del POS e commissioni dovute su ogni transazione. Gli oneri appaiono eccessivi e ingiustificati soprattutto per i piccoli operatori economici, che dovranno sostenere costi fissi per installazione e canone di utilizzo del POS a fronte di ridotti incassi sia come numero che come entità (con conseguenti pochissime transazioni elettroniche). E' il caso ad esempio dei piccoli studi professionali con pochi clienti (consulenti del lavoro, dottori commercialisti ed esperti contabili, ecc.) che emettono poche fatture nel corso dell'anno e che peraltro spesso incassano mediante assegni, bonifici e ri.ba. E' anche il caso dei piccoli artigiani e commercianti con un ridotto volume di affari, per i quali i costi connessi all'accettazione di pagamenti tramite moneta elettronica eroderebbero i già modesti guadagni. E' auspicabile che l'ulteriore decreto emanabile tenga conto di ciò, provvedendo ad esempio a stabilire una ragionevole soglia di fatturato al di sotto della quale non è obbligatorio accettare pagamenti con carte di debito. Fonte: Sistema Ratio – Centro Studi Castelli
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