Piano Regolatore Generale - Comune di Pieve di Bono

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Comune di Pieve di Bono
Piano Regolatore Generale
Variante 2014
Progettista:
arch. Sergio Niccolini
Obiettivi
Luglio 2014
Piano Regolatore Generale - Comune di Pieve di Bono
Relazione
INDICE
INDICE ........................................................................................................................................................................... 1
OBIETTIVI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.......................................................................................... 2
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Obiettivi di Piano
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Piano Regolatore Generale - Comune di Pieve di Bono
Relazione
Obiettivi dell’Amministrazione comunale
L’Amministrazione comunale del Comune di Pieve di Bono al fine di redigere la
Variante al PRG ha scelto come primo passo di adeguare la cartografia del PRG
alle specificazioni tecniche concernenti l'integrazione dei sistemi informativi degli
enti territoriali, approvate dalla Giunta provinciale ai sensi dell'art. 9, c. 5, lettera
c) della LP n.1/2008 e conseguentemente ha fatto propri i contenuti dell’art. 34,
c.3bis, della LP n.1/2008 completando la procedura amministrativa con
approvazione finale del nuovo strumento cartografico del PRG.
Contemporaneamente si è proceduto con la schedatura degli edifici del PEM e con
una prima mappatura e valutazione di compatibilità rispetto ai piani sovraordinati
delle richieste pervenute a seguito di avviso di avvio della Variante pubblicato
all’albo comunale e su Pieve di Bono Notizie n. 59 del dicembre 2011.
La L.P. n.3/2014 dd. 14/05/2014 recante “Modificazioni della legge urbanistica
provinciale e disposizioni connesse e della legge provinciale sui trasporti”, entrata
in vigore il 4/06/2014, ha apportato sostanziali modifiche al contenuto e al
procedimento di approvazione dei piani regolatori comunali.
In particolare, per quanto riguarda l’iter approvativo della variante al PRG, la
nuova normativa prevede che anche per i procedimenti di adozione già avviati, ma
per i quali non sia già stato rilasciato il parere previsto dall’art. 148, c.5, lettera a)
della L.P. n.1/2008 (legge urbanistica provinciale), valgano i contenuti del nuovo
articolato dell’art.31 della suddetta legge, ovvero ai sensi del comma 1
“Preliminarmente all’avvio del procedimento di adozione del piano regolatore
generale, il comune pubblica un avviso, indicando gli obiettivi che intende
perseguire, su un quotidiano locale e, per trenta giorni, nell’albo pretorio del
comune, nel sito internet del comune o nel sito internet del Consorzio dei comuni
trentini” e conseguentemente il comune da la possibilità a chiunque di presentare
nel periodo di pubblicazione “proposte non vincolanti, a fini meramente
collaborativi.”
Il comune pertanto in questa fase, anche se può apparire un momento procedurale
reiterato, espone formalmente gli obiettivi di piano che si riassumono
sinteticamente nei punti seguenti:
1. Aggiornamento ed adeguamento del PRG ai piani sovraordinati e alla
rinnovata normativa in materia urbanistica e commerciale.
2. Verifica, valutazione e propose di modifica della viabilità interna, soprattutto
con riferimento alle lottizzazioni in essere e con riferimento alle aree
produttive.
3. Recupero e valozizzazione del patrimonio edilizio montano con recupero a fini
abitativi temporanei degli edifici tenendo conto degli aspetti tipologici e delle
destinazioni d’uso funzionali in essere.
4. Recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, nonchè salvaguardia
delle aree agricole con particolare riferimento alle aree agricole di pregio e alle
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Obiettivi di Piano
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aree agricole del PUP; valorizzazione del patrimonio agricolo, zootecnico e
ittico con sostegno di quelle attività mirate alla conservazione del territorio e
alla valorizzazione turistica rurale.
5. Rivisitazione dello stato di attuazione del PRG con particolare riferimento al
territorio urbanizzato e aperto e ad eventuali e puntuali interventi su edifici del
CS che siano esplicativi delle categorie d’intervento vigenti.
6. Consolidamento e recupero del tessuto edilizio esistente anche attraverso il
recupero di volumi esistenti, dei sottotetti e di aree edificabili già urbanizzate
con destinazioni d’uso improprie o incoerenti.
7. Verifica delle potenzialità edificatorie delle aree residenziali non ancora
edificate o parzialmente edificate con eventuale recupero ad altre destinazioni
urbanistiche più idonee (agricole, ad attrezzature pubbliche,…) o a modalità
pianificatorie subordinate diverse.
8. Riesame, aggiornamento e parziale riconfigurazione delle aree produttive
vocate al secondario e ad attività miste; valorizzazione e infrastrutturazione
delle aree produttive tenendo conto delle peculiarità territoriali
geomorfologiche ed ambientali, della viabilità e del tessuto economico locale.
9. Riesame e aggiornamento della consistenza delle aree vocate a servizi ed
attrezzature pubbliche con razionalizzazione ed eventuale valorizzazione delle
aree esistenti nonchè eventuale modifica di destinazione tenendo conto degli
aspetti giuridici legati alla reiterazione del vincolo espropriativo.
10. Rivisitazione ed aggiornamento delle Norme d’attuazione del PRG tenendo
conto del nuovo PUP, della nuova legge urbanistica e degli articolati innovativi
proposti dalla PAT (codice ed allegati); introduzione di alcune tipologie per i
volumi annessi e per depositi.
11. Attivazione delle nuove modalità di rappresentazione grafica e descrittiva del
Piano Regolatore Generale con possibilità di accesso allo stesso tramite
procedure elettroniche; consultazione della nuova cartografia georeferenziata
con lo strumento del PRG Tools (file dwg) e confronto con le cartografie
tematiche georeferenziate dei piani sovraordinati (PUP, PGUAP,…) tramite
strumenti GIS (file shp); possibilità di controllo degli interventi di
trasformazione del territorio rispetto al PRG e ai vincoli sovraordinati al PRG
stesso (PUP, Carta di sintesi geologica, Carta delle risorse idriche, Carta della
pericolosità, Carta del paesaggio, PGUAP, …) nonché a fini autovalutativi.
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