Accordo di pianificazione per il Piano Regolatore del Porto di Marina di Carrara ai sensi dell’articolo 21 della Legge Regionale 1/2005 Allegato A del Piano Strutturale - UTOE 1 Stato Modificato 1 Utoe 1 PORTO Coincide con la circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale di Marina di Carrara individuata, ai sensi dell’art. 6, comma 7, della L. 84/94, dal Ministero delle infrastrutture e Trasporti e comprende la parte del fronte mare di competenza dell’autorità portuale occupata dal porto commerciale e dal tratto posto a levante del molo caricatore fino al torrente Lavello, a confine con il Comune di Massa, di circa 170 Ha. Il porto costituisce uno dei punti di forza del sistema economico carrarese e rappresenta l’elemento attraverso il quale si dovrà avviare la riorganizzazione funzionale ed urbanistica della linea di costa. Il PS prevede la riorganizzazione dell’area portuale all’interno della quale convivono il porto commerciale e turistico e le attività della cantieristica, attraverso la redazione del piano regolatore del porto (PRP) di competenza dell’Autorità Portuale che dovrà comprendere anche il tratto di costa che arriva fino alla foce del torrente Lavello ove dovrà essere ubicato il nuovo approdo turistico. Tale piano dovrà raccordarsi con le previsioni urbanistiche delle aree urbane che maggiormente hanno una influenza con le attività portuali rappresentate dal centro storico di Marina, alle aree della zona retroportuale, fino a quelle del tratto terminale del sistema funzionale del Carrione e a Villa Ceci. All’interno dell’attuale bacino portuale l’intervento pianificatorio dovrà prevedere l’eliminazione della promiscuità delle funzioni: nello specchio acqueo del porto convivono, oltre alle banchine commerciali, ormeggi per unità da diporto e le aree occupate dal club nautico. Queste ultime dovranno essere delocalizzate in quanto inadeguate come livello dei servizi offerti per la nautica da diporto e per consentire l’ampliamento delle aree e l’incremento delle banchine da destinare al porto commerciale e il potenziamento della cantieristica, in linea con quanto previsto dal PIT della Regione Toscana e dal PTC della Provincia di Massa Carrara. La razionalizzazione del bacino portuale e la delocalizzazione delle funzioni dedicate alla nautica da diporto nel nuovo approdo turistico, che dovrà avere un numero massimo di 900 posti di ormeggio, dovranno essere accompagnate da una riorganizzazione qualitativa dell’interfaccia porto-città, in particolare delle aree che hanno una diretta influenza sul sistema portuale quali: il fronte del Viale delle Pinete-Via Zaccagna, il centro storico, il tratto terminale del sistema funzionale del Carrione comprese le aree del parco di Villa Ceci. Della riorganizzazione urbanistica e funzionale fa parte anche il sistema della mobilità, in particolare del trasporto su gomma e su ferro, migliorando l’interferenza con il Viale C. Colombo. Particolare attenzione, in prospettiva, dovrà essere posta alla previsione di adeguate opere infrastrutturali e di servizio dentro e fuori l’area portuale connesse anche al traffico croceristico Il Regolamento Urbanistico individuerà gli ambiti destinati: a) al porto commerciale (comprendente l’area destinata al traffico e allo stoccaggio delle merci, l’area crocieristica e traffico passeggeri, l’area dei cantieri navali); b) all’approdo turistico (comprende l’area per l’ormeggio delle unità da diporto e per la piccola pesca professionale, le aree di servizio alla nautica (cantieristica e rimessaggio), parcheggi, uffici e attività commerciali di vicinato e di ristorazione, le aree per sedi associative con relativi servizi ed i servizi di charter nautico e mini crociere); c) all’interfaccia urbana (comprendente il water-front, l’area demaniale e l’arenile posto a ponente del porto commerciale) Il PRP dovrà promuovere l’uso delle fonti energetiche rinnovabili, l’aumento dell’efficienza energetica nell’area portuale e tutte quelle soluzioni che sono in linea con il concetto di Green Port al fine di conseguire uno sviluppo sostenibile riducendo le emissioni in ambiente. Dovranno 2 inoltre essere preferite soluzioni architettoniche che impieghino anche criteri di bio-ingegneria finalizzate al risparmio energetico. DIMENSIONAMENTO UTOE 1 PORTO (circa 170 HA comprensiva dello specchio acqueo) AMBITO PORTO COMMERCIALE FUNZIONE Operazioni portuali, direzionale e servizi privati dedicati al funzionamento del porto servizi pubblici e amministrativi (Autorità Portuale e altri servizi pubblici) Direzionale e servizi privati funzionali all’area passeggeri e crocieristica (stazione marittima e terminal crociere, sale espositive cogressi/auditorium, servizi turistici e della ristorazione) Cantiere Navale e relative attività di servizio APPRODO TURISTICO Direzionale e servizi privati funzionali all’attività diportistica e alla pesca quali: ormeggio unità da diporto e da piccola pesca professionale, impianti di distribuzione carburanti, yacht clubs e club houses, servizi turistici e per la ristorazione, scuola nautica, attività commerciali di vicinato Attività di produttive e di servizio legate alla riparazione, manutenzione e rimessaggio delle imbarcazioni; attrezzature per l’alaggio e il varo di imbarcazioni e relativi servizi Servizi pubblici e amministrativi INTERFACCIA Direzionale e servizi privati. Per l’area dell’arenile sono previsti solo interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente senza incremento della SUL esistente. 3 SUL Max Esistente 25.725 Progetto 50.775 Totale Esistente Progetto 76.500 0 10.000 Totale Esistente Progetto Totale 10.000 32.615 17.385 50.000 Esistente Progetto 2.500 12.500 Totale Esistente Progetto 15.000 1.200 6.100 Totale Esistente Progetto Totale 7.300 0 500 500 Esistente Progetto 2.650 1.850 Totale 4.500
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