Produttività La metodologia di riferimento è quella delle linee guida del manuale dell’OCSE. Modello teorico per identificare misure empiriche per approssimare indici di output e input e produttività negli schemi di contabilità nazionale 1 Produttività Il modello di riferimento è quello di Solow già descritto. Qui si presenteranno alcune differenze di notazione. Ipotesi restrittive: Concorrenza perfetta Rendimenti di scala costanti Hicks neutralità del progresso tecnico Assenza di costi di aggiustamento 2 Produttività La funzione di produzione assume la forma nota Yt=Atf(Kt,Lt) A è il parametro che rappresenta gli spostamenti della funzione di produzione nel corso del tempo 3 Produttività La notazione utilizzata dalla nota metodologica dell’ISTAT è la seguente: svkt e svlt sono le elasticità dell’output rispetto al capitale e al lavoro e coincidono con α e β già visti. 4 Produttività Le ipotesi adottate implicano che le elasticità uguagliano la quota del costo di quel fattore sul valore dell’output 5 Produttività Le quote presentate derivano da: Dove ut wt e pt sono il costo dei servizi del capitale (in precedenza r), del lavoro e il prezzo dell’output. 6 Produttività Le elasticità possono essere misurate attraverso le quote di prodotto distribuite ai fattori. L’unica quantità non osservata all’interno della derivata rispetto al tempo del prodotto è il progresso tecnico, che può essere calcolata a residuo (residuo di Solow). 7 Produttività Si procede, quindi, come segue: 8 Produttività Sotto le ipotesi del modello il tasso di variazione del progresso tecnico, ossia lo spostamento nel tempo della funzione di produzione dati i livelli dei fattori, viene misurato tramite i dati sugli input e sull’output 9 Produttività L’espressione proposta è definita nel continuo tramite l’indice di Divisia, che può essere approssimato nel discreto dall’indice di Tornqvist 10 Produttività Quindi l’espressione: È una misura del tasso di variazione del progresso tecnico ossia dell’output non provocata della variazione da variazione nell’impiego dei fattori produttivi. 11 Produttività Il modello permette anche di dare un’interpretazione economica agli elementi dell’indice composto degli input. Infatti, il contributo di ogni fattore all’indice dell’input rappresenta anche il suo contributo all’indice di volume complessivo. 12 Produttività E’ possibile derivare anche gli indici di volume degli input, approssimato da un indice di Tornqvist, che utilizza come pesi le quote sl (lavoro) e sk (capitale) di remunerazione sul valore aggiunto a prezzi correnti. 13 Produttività L’indice deve tener conto della variazione nella quantità di ogni tipologia di input e nella sua composizione. La natura additiva di Tornqvist permette di scomporre il tasso di crescita dell’indice composto nella somma dei singoli fattori 14 Produttività L’indice di volume dell’input di capitale è ancora un indice di Tornqvist che utilizza come pesi le quote di costo totale per i servizi del capitale. E’ sensibile a variazioni nella composizione con beni che hanno una diversa produttività marginale. 15 Produttività L’input di lavoro è misurato come semplice somma delle ore lavorate dalle diverse tipologie di occupati non risente della composizione. Il modello esprime il legame tra produttività del lavoro e produttività totale dei fattori. 16 Produttività Facendo coincidere l’input di lavoro con il monte ore lavorate si dimostra che il tasso di crescita del valore aggiunto per ora lavorata può essere espresso come somma del tasso di crescita dell’input di capitale per ora lavorata ponderato con la sua quota e del tasso di crescita della produttività totale dei fattori. 17 Produttività Ricordando la derivata del prodotto rispetto al tempo E ricordando che svlt =(1-svkt ) si può scrivere 18 Produttività La misura di volume del valore aggiunto e la serie del valore aggiunto a prezzi base a valori concatenati. I tassi di variazione sono espressi in forma logaritmica 19 Produttività L’input di lavoro è misurato in termini di ore lavorate. I tassi di variazione sono espressi in termini logaritmici 20 Produttività L’input di capitale è misurato dal flusso di servizi produttivi forniti dallo stock esistente di beni capitali, sintetizzato in un indice. Per ciascuna branca si aggregano i tassi di variazione di 12 tipologie di beni capitali tramite una formula di Tornqvist. 21 Produttività I pesi sono dati dalla quota di ciascun tipo di capitale sul costo totale della branca Dove Sit è lo stok di capitale del bene i al tempo t vit=(uit Sit/ ∑𝑖𝜖𝜖 uit Sit ) con uit è il costo d’uso dell’i-esimo bene capitale 22 Produttività Nella valutazione dei beni capitali si tiene conto degli ammortamenti. Il costo d’uso è la somma del tasso nominale rt e del tasso di deprezzamento economico dit e dei guadagni e delle perdite dovuti ad aumenti (diminuzioni) del prezzo di acquisto del bene pit 23 Produttività Ossia, in termini formali La struttura additiva dell’indice consente di separare il contributo per le tipologie ICT e non ICT 24 Produttività La produttività del lavoro è La produttività del capitale è 25 Produttività L’intensità del capitale è il rapporto tra l’indice di volume del capitale e quello del lavoro. Input di capitale per ora lavorata. 26 Produttività Produttività Totale dei Fattori I tassi di variazione annuali sono 27 Produttività Le remunerazioni di lavoro e capitale vengono stimate in questo contesto. La remunerazione del lavoro è data da: Redditi da lavoro dipendente+ Parte del reddito misto degli indipendenti+ Imposte nette sulla produzione 28 Produttività La remunerazione del fattore capitale è ottenuta in via residuale 29
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