FORZE INTERMOLECOLARI DEBOLI - E

FORZE INTERMOLECOLARI DEBOLI
Il legame chimico è una forza di attrazione intramolecolare, cioè interna ad una
molecola,che tiene uniti tra loro gli atomi di una molecola. Esistono,però,anche
forze di attrazione intermolecolari,cioè tra una molecola e l’altra,che consentono
alle molecole di aggregarsi tra loro per dar luogo agli stati condensati della
materia: i solidi e i liquidi. Queste forze di attrazione sono chiamate legami
intermolecolari,note anche come forze di Van der Waals, dal nome del fisico
olandese Johannes Van der Waals. Si tratta di attrazioni molto più deboli di quelle
di un normale legame covalente, ma ugualmente importanti in quanto sono
responsabili delle principali proprietà microscopiche delle sostanze. Si conoscono
tre forze intermolecolari di Van der Waals:
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le forze dipolo-dipolo
le forze di dispersione(dette anche forze di London o forze di Van der
Waaals)
il legame a idrogeno(è un caso di interazione dipolo-dipolo particolarmente
forte)
le interazioni ione-dipolo
Lo stato di aggregazione di un composto molecolare è determinato proprio dalla
forza e dal numero di legami intermolecolari. Il calore assorbito da una sostanza
come l’acqua per fondere o per evaporare è connesso con la rottura di questi
legami. Quando si fonde un composto ionico si rompe il reticolo cristallino. Quando
si fonde un composto molecolare si rompono forze di dispersione,interazioni
dipolo-dipolo o legami a idrogeno.
LE FORZE DIPOLO-DIPOLO
La presenza di un legame covalente polare può conferire a una molecola una
caratteristica struttura dipolare con la contemporanea presenza di una parziale
carica positiva(S+ ) e una corrispondente parziale carica negativa(S-). La parte
positiva di ciascuna di queste molecole dipolari attrae quella negativa di un’altra
qualsiasi molecola provocando una sorta di interazione elettrostatica a catena che
tiene ancora più unite le molecole.
Fig.1
Interazioni elettrostatiche tra molecole dipolari di acido cloridrico.
Grazie a queste interazioni l’acido cloridrico,che a temperatura ambiente è un
gas,raffreddato a -85°C diventa liquido, in quanto le forze dipolo-dipolo prevalgono
sul moto vorticoso,tipico delle molecole allo stato gassoso.
LE FORZE DI DISPERSIONE
Dal momento che anche i composti apolari possono esistere allo stato solido
bisogna ammettere l’esistenza di particolari forze attrattive anche tra le loro
molecole,in cui la distribuzione delle cariche è simmetrica. Ammettendo infatti che
gli elettroni di tali molecole si muovono a ogni istante, la loro distribuzione può
essere probabilmente alterata provocando un piccolo dipolo(dipolo
momentaneo),che influirà a sua volta sulla distribuzione elettronica di una
seconda molecola vicina,la quale acquisterà così caratteristiche dipolari(dipolo
indotto). Tra i dipoli momentanei e quelli indotti si instaurano deboli
interazioni,chiamate appunto forze di Van der Waals. Esse sono particolarmente
riconoscibili tra molecole ad alto perso molecolare,della superficie di contatto e
del numero di elettroni presenti nella molecola.
Fig.2
Raffigurazione dei dipoli indotti in presenza delle forze di Van der Waals.
La molecola di cloro ha PM=71
Cl2 è gassoso;
La molecola di bromo ha PM=160
Br2 è liquido;
La molecola di iodio ha PM=254
I2 è solido.
IL PROCESSO DI DISSOLUZIONE
Il processo di dispersione delle particelle di soluto tra le molecole del solvente
prende il nome di dissoluzione o solvatazione. Alla fine di tale processo tutte le
particelle di soluto sono state separate le une dalle altre e sono state circondate
dalle molecole del solvente; si dice allora che le particelle sono solvatate. La
solvatazione è possibile se le forze attrattive che si instaurano tra le particelle di
soluto e di solvente sono sufficienti a controbilanciare quelle tra le particelle del
solvente da un lato e quelle tra le particelle del soluto dall’altro. Quando il solvente
è l’acqua, il processo prende il nome di idratazione e si dice che le particelle
sono idratate. L’idratazione è un caso particolare di solvatazione. L’acqua è un
buon solvente per la maggior parte dei composti ionici in quanto,grazie alla sua
polarità, è in grado di solvatare sia cationi sia anioni (interazioni ione-dipolo).
Fig.3 Rappresentazione schematica del processo di dissoluzione del cloruro di sodio in acqua.