AA 2013-2014 Metodi spettroscopici per le Biotecnologie Spettroscopia UV-VIS 2 Dott. Alfonso Zoleo Riepilogo: E LUMO S1 S0 HOMO Principio di Franck-Condon: la transizione elettronica è così veloce, che i nuclei della molecola non si spostano immediatamente dopo la transizione (transizione verticale) LUMO HOMO Re Re Stato elettronico eccitato (S1) Stato elettronico fondamentale (S0) Riepilogo: Transizioni vibroniche: Prima della transizione elettronica: -Le molecole si trovano nello stato elettronico fondamentale (l’unico praticamente popolato a temperatura ambiente) - Le molecole si trovano nello stato vibrazionale fondamentale (l’unico abbastanza popolato a temperatura ambiente) Dopo la transizione: - Le molecole modificano sia lo stato elettronico che vibrazionale: partono tutte da v=0 dello stato S0, ma arrivano a stati v=0 o v>0 di S1 - -La probabilità di una transizione da v=0 di S0 a v’ di S1 è P=S2 dove S è: Integrale di sovrapposizione tra la funzione d’onda vibrazionale fondamentale di S0 e la funzione d’onda vibrazionale di numero quantico v’ dello stato S1 S = ∫ψ v=0ψ v ' dR “Fattore di Franck-Condon” Riepilogo: Le transizioni vibroniche sono responsabili delle larghe bande degli spettri UV-VIS Re=Re’ Se la configurazione nucleare di equilibrio per lo stato elettronico eccitato non è diversa dallo stato fondamentale (Re circa uguale a Re’), la banda elettronica è suddivisa in sottobande vibrazionali di intensità decrescente Re>Re’ Se la configurazione nucleare di equilibrio per lo stato elettronico eccitato è più “rilassata” (Re > Re’), la banda elettronica è suddivisa in sottobande vibrazionali con un andamento a massimo In ogni caso, la transizione 0-0 (cioè da v=0 di S0 a v’=0 di S1) è sempre la transizione a più bassa energia (= lungh. d’onda maggiore) nello spettro di assorbimento. La distanza tra le subbande vibroniche ci dà la frequenza di vibrazione dello stato eccitato Esempio Spettro di assorbimento antracene in cicloesano Dallo spettro, si determinano i seguenti valori per le bande vibroniche 0-0 : 376 nm 0-1: 356 nm 0-2: 339 nm 0-3: 323 nm Calcolare il numero d’onda (in cm-1) del modo vibrazionale eccitato nello stato S1. Per prima cosa, converto le lunghezze d’onda delle transizioni in numeri d’onda. Dopodiché, faccio le differenze tra la 0-0 e la 0-1, e tra la 0-1 e la 0-2. ν~0−0,el = 1 λ0 − 0 ν~0,vib = ν~0−1,el 1 1 1 1 1 = 26596cm −1 ;ν~0−1,el = = = 28090cm −1 ;ν~0−2,el = = = 29499cm −1 376nm λ0−1 356nm λ0−2 339nm − ν~ = 28090 − 26596 = 1494cm −1 ;ν~ = ν~ − ν~ = 29499 − 28090 = 1409cm −1 = 0 −0,el 1,vib 0 − 2 ,el 0 −1,el La frequenza di vibrazione determinata dalla differenza 0-0 e 0-1 è 1494 cm-1, mentre la frequenza di vib. determinata dalla diff. 0-1 e 0-2 è di 1409 cm-1 circa. La differenza di frequenza osservata è dovuta ad anarmonicità. In media, il modo ha frequenza (1494+1409)/2 circa 1450. Ιn generale, una molecola di N atomi possiede 3N-6 modi di vibrazione: qual è il modo vibrazionale che si osserva negli spettri di assorbimento? Durante la transizione elettronica è possibile che un modo vibrazionale sia quello principalmente influenzato dalla transizione elettronica, cioè la costante di forza di quella particolare configurazione nucleare è quella che varia di più: in tal caso si hanno subbande vibroniche associate a quel modo vibrazionale. Spesso più modi di vibrazione sono influenzati, e quindi eccitati, durante la transizione elettronica: inviluppo di Franck-Condon. 1.8 1.5 Benzene in cicloesano 1.6 1.4 1.4 1.3 Naftalene in cicloesano 1.2 1.2 1.1 Assorbanza Α 1.0 0.8 0.6 0.4 1.0 0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.2 0.3 0.0 0.2 0.1 -0.2 220 230 240 250 260 270 280 290 300 0.0 240 250 260 270 280 290 300 310 320 330 nm Più subbande vibroniche nello spettro del naftalene nm Effetto del solvente L’interazione con le molecole di solvente causa un allargamento delle righe, rispetto a quanto si osserverebbe se le molecole del cromoforo fossero in fase gassosa. L’allargamento può condurre a coalescenza, cioè a perdita della struttura vibrazionale della banda => un’unica banda di assorbimento A A ν ν Questo spiega perché le subbande vibroniche talora si osservano e talora no Effetto del solvente Fattori che determinano l’allargamento delle righe vibroniche nei solventi: - Intorno delle molecole differente da molecola a molecola: Ogni molecola è circondata da molecole di solvente, ma la configurazione “ideale” del solvente attorno alla molecola, cioè quello che corrisponde all’interazione soluto-solvente più favorevole, è disturbato dall’agitazione termica: in un certo istante, la configurazione “ideale” è solo la più probabile (distribuzione di Boltzmann) Vuoto E - + + - S0 + - + + - “ideale” + - + Solvente + - + - “non ideale” Ci sono molte configurazioni “non ideali”, e quindi molti stati S0-solvente ad energia più alta Vuoto S0 Solvente S0-solvente + - Effetto del solvente Fattori che determinano l’allargamento delle righe vibroniche nei solventi: La transizione elettronica è molto più veloce (10-15 s) del riarrangiamento delle molecole del solvente: la molecola nello stato eccitato S1 viene a trovarsi in una configurazione di molecole di solvente con cui potrebbe interagire più favorevolemente o meno favorevolmente rispetto allo stato fondamentale. Ad ogni modo, la separazione dei livelli di interazione S1-solvente è diversa che in S0-solvente Questo conduce ad un allargamento inomogeneo della riga della transizione vibronica, dovuto ai differenti microambienti di ogni molecola di soluto (cromoforo) S1-solvente S1 E E 1 2 3 3 2 1 S0 S0-solvente vuoto solvente Maggiore è l’interazione soluto-solvente, maggiore è l’allargamento! Effetto del solvente Fattori che determinano l’allargamento delle righe vibroniche nei solventi: - Collisioni molecolari:Ogni molecola di soluto collide con altre molecole: in fase condensata questi urti sono frequenti e conducono ad un allargamento omogeneo dovuto al principio di indeterminazione di Heisemberg: S1 δE δE ≈ ! τ Le collisioni limitano il tempo di vita dello stato elettronicamente e vibrazionalmente eccitato, causando allargamento In fase gas, gli spettri sono caratterizzati da righe strette, perché non ci sono gli effetti di allargamento di riga omogeneo e inomogeneo dovuti al solvente (in gas le collisioni sono poco frequenti). Quindi, per avere maggiore risoluzione dobbiamo usare la fase gas! S0 vuoto solvente Effetto del solvente La stabilizzazione da parte del solvente dello stato S0 e dello stato S1 è differente: il solvente può avere un effetto destabilizzante per lo stato S1, come in A o stabilizzante, come in B B A S1-solvente S1 E E S0 S0-solvente vuoto S1 solvente S1-solvente E E S0 S0-solvente vuoto solvente Come conseguenza, lo spettro di assorbimento può presentare la banda spostata a lunghezze d’onda minori (A) o maggiori (B) Effetto del solvente Si osserva che le transizioni π→π* si spostano verso lunghezze d’onda maggiori passando da solventi apolari (meno interagenti) a polari (più interagenti). Le transizioni n→π* fanno l’opposto: vanno verso lunghezze d’onda minori Passando da cicloesano (apolare) a etanolo (polare), nel benzofenone la transizione π→π* si sposta a lunghezze d’onda maggiori, mentre n→π* si sposta a lunghezze d’onda minori Questo comportamento è una conseguenza della forma degli orbitali molecolari interessati dalla transizione! Effetto del pH Il pH può avere un effetto rilevante sull’assorbimento di gruppi specifici OH O + H 2O λmax= 270 nm εmax= 1450 M-1cm-1 + H3O+ λmax= 287 nm εmax= 2600 M-1cm-1 Nell’anione, aumenta la delocalizzazione degli elettroni π per effetto della carica negativa: questo risulta in una minore separazione HOMO-LUMO NH3+ NH2 + H2O + OH- λmax= 280 nm εmax= 1430 M-1cm-1 λmax= 254 nm εmax= 169 M-1cm-1 Nel catione, la delocalizzazione degli elettroni π diminuisce: questo risulta in una maggiore separazione HOMO-LUMO Effetto del pH Punti isosbestici La dipendenza dal pH degli spettri di assorbimento delle specie protiche rende complicato applicare la relazione di Lambert-Beer. La tirosina è un aminoacido che ha un forte assorbimento nei peptidi. Insieme al triptofano è l’aminoacido che più determina gli assorbimenti nei peptidi H H OH -OOC NH3 O- + H+ -OOC NH3 Punti isosbestici Effetto del pH Punti isosbestici Il punto isosbestico rappresenta il punto dove due specie in equilibrio hanno la stessa assorbività molare. Al punto isosbestico si può misurare l’assorbanza totale delle specie in equilibrio A=ε1 bC1+ε2 bC2=ε b (C1+C2) 1 2 Al punto isosbestico ε1=ε2=ε Si consideri un peptide contenente tre tirosine e nessun triptofano: si ottiene lo spettro in figura. Qual è la concentrazione del peptide ? Quale il pH? ε(274 nm, isosbestico) ca. 1000 cm-1 Spettri UV-VIS di molecole biologiche INTERAZIONI TRA CROMOFORI Fino a questo momento, abbiamo considerato l’influenza del solvente su singoli cromofori. Ma i cromofori possono interagire fra loro, cambiando lo spettro di assorbimento. Le proteine contengono molti gruppi amide. Se più gruppi assorbono la radiazione, i dipoli di transizione che si generano durante l’assorbimento nei gruppi amide interagiscono fra loro per interazione coloumbiana (accoppiamento eccitonico) - 3 - 5 V = ( µ 1 µ 2 ) R 12 - 3 ( µ 1 ⋅ R 12 )( R 12 ⋅ µ 2 ) R 12 L’interazione tra i momenti di dipolo di transizione dipende dall’orientazione relativa e dalla distanza tra i dipoli. Spettri UV-VIS di molecole biologiche INTERAZIONI TRA CROMOFORI dimero monomero Ψ+ ϕa 2V Ψ- ϕ0 Ψ0 Consideriamo un dimero formato da due cromofori identici: l’interazione dei dipoli di transizione determina la formazione di un sistema a tre livelli. Un livello fondamentale e due livelli eccitati, separati da un energia V di accoppiamento eccitonico. Quindi, in assenza di acc. eccitonico avevamo tante due transizioni degeneri, mentre con acc. ecc. abbiamo due transizioni a diff. energia Lo spe-ro eccitonico è diverso a seconda della geometria rela:va dei due monomeri che cos:tuiscono il dimero: se i dipoli di transizione sono allinea:, abbiamo che la coppia di di livelli eccita: è degenere, ma spostata ad energia più alta rispe-o al monomero: si osserva un’unica riga ad energia più alta (blue-‐shiD). Se sono testa-‐coda, la coppia è degenere ma ad energia più bassa (unica riga a en. Più bassa, red shiD). Se sono obliqui, la coppia è non degenere, e si osservano quindi due righe, una ad en. più alta ed una più bassa Spettri UV-VIS di molecole biologiche EFFETTI STRUTTURALI SULL’INTERAZIONE FRA CROMOFORI Nell’α-elica le due transizioni π→π* hanno momenti dipolari di transizione perpendicolari: l’uno parallelo all’asse dell’elica, l’altro perpendicolare. Le lunghezze d’onda sono piuttosto diverse: 210 nm e 190 nm Spettri UV-VIS di molecole biologiche EFFETTI STRUTTURALI SULL’INTERAZIONE FRA CROMOFORI Nel β-sheet le transizioni π2→π3* di gruppi peptidici vicini hanno i momenti dipolari di transizione molto più allineati: le due transizioni sono quasi degeneri e ne risulta una banda unica. Nel random coil tansizioni π2→π3* di gruppi peptidici vicini hanno i momenti dipolari orientati in modo random, e la situazione è “intermedia”. Questo ha una conseguenza sugli spettri UV-VIS Spettri UV-VIS di molecole biologiche ACIDI NUCLEICI I cromofori sono le basi A, G, C, U. Gli zuccheri ed i gruppi fosfato hanno transizioni ad energia elevata (λ < 150 nm) Le basi azotate hanno struttura planare con sistema π delocalizzato Se l’azoto ha tre legami σ, il doppietto elettronico non condiviso è in un orbitale pz e partecipa al sistema π Se l’azoto ha due legami σ, il doppietto elettronico non condiviso è in un orbitale sp2 e è di non legame (tipo n) Spettri UV-VIS di molecole biologiche Acidi nucleici Le basi azotate sono orientate parallelamente le une alle altre negli acidi nucleici Il momento dipolare di transizione è orientato lungo il piano molecolare Come nelle proteine, le transizioni dominanti per intensità sono le transizioni π→π* Le singole basi azotate hanno spettri di assorbimento UV-VIS abbastanza simili, caratterizzati da un’unica banda con massimo a 270 nm Le singole basi azotate hanno spettri di assorbimento UV-VIS abbastanza simili, caratterizzati da una banda con massimo a 270 nm. Lo spettro dell’acido nucleico risulta dalla media pesata dei contributi dei vari nucleotidi componenti. Ne risulta un’intensa banda a 270 nm Lo spettro del DNA è dominato da una banda a 260 nm, non strutturata. La caratteristica principale è la diminuzione dell’intensità del DNA (mediata sul numero dei nucleotidi) rispetto a quella dei singoli nucleotidi. L’effetto è noto come IPOCROMISMO del DNA In seguito a denaturazione, l’intensità della banda a 260 nm cresce (doppia elica -> singola elica -> singoli nucleotidi) L’ipocromismo deriva dall’interazione eccitonica tra le basi azotate: l’interazione tra i momenti dipolari di transizione in basi azotate ordinate determina una diminuzione del momento dipolare di transizione globale Se i dipoli di transizioni sono allineati così, si ha effetto ipocromico (DNA strutturato) Se i dipoli di transizione fossero allineati testa-coda, si avrebbe IPERCROMISMO nella struttura ordinata Assorbanza Riscaldando il DNA si ha un brusco aumento dell’intensità della banda a 260 nm fra 80 °C e 90 °C, in corrispondenza della sua denaturazione termica (fusione). La fusione avviene ad una temperatura abbastanza precisa, indicata come Tm. Il processo è irreversibile DNA raffreddamento riscaldamento T
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