(1) - Udc Cassano Magnago

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MALPENSA
GIOVEDÌ
21
AGOSTO
2014
IL CORPO RINVENUTO LUNGO IL CANALE DI TORNAVENTO
A destra il procuratore
capo Fontana
e il pm Cardellicchio
Uno sparo nel bosco, muore un cinquantenne
LONATE POZZOLO - Si è
concluso con il più tragico degli epiloghi il giallo che ieri sera
ha tenuto impegnati carabinieri e procura: l’uomo trovato
morto a causa di un colpo d’arma da fuoco nel fitto della vegetazione che costeggia il canale di Tornavento, si sarebbe
tolto la vita al culmine di una crisi depressiva di cui a quanto
pare non è riuscito a liberarsi.
È questa l’ipotesi più accreditata al momento, sul posto - un
sentiero non lontano dalla dogana austroungarica, sede del
Parco del Ticino - intorno alle
20 sono arrivati anche il capita-
no Antonino Spinnato, il pro- anatomo-balistica (sul luogo
curatore capo Gianluigi Fon- c’erano anche il medico legale
tana e il pubblico ministero e i carabinieri del reparto scientifico)
avrebbe
Maria Cardellicinoltre allontanto
chio: nelle primissil’eventualità che
me fasi dell’indagiProbabile
l’uomo fosse stane, infatti, gli inquisuicidio,
to freddato da un
renti non avevano
escluso la pista delma gli inquirenti altro soggetto e
l’omicidio.
lavorano senza così non è rimasto altro da fare
Ma la pistola con
esclusione
che scavare nella
cui il cinquantenne
di ipotesi
vita privata del losi sarebbe ammaznatese, per capizato è stata rinvenure se qualcosa neta a pochi centimetri dal suo corpo e segni so- gli utlimi tempi lo stesse turbanspetti sul terriccio non ne sono do o angosciando.
stati rilevati. Una prima analisi In ogni caso per ora non si può
prescindere dal condizionale,
perché ufficialmente dagli investigatori arriva solo un «no comment».
La famiglia - residente a San
Macario - è stata avvertita in tarda serata, la data del funerale
potrà essere però stabilita solo
quando il sostituto procuratore
Cardellicchio dissequestrerà
la salma.
Non è infatti improbabile che la
procura decida di effettuare
l’autopsia per fugare qualsiasi
dubbio residuo sull’accaduto
e per determinare l’ora del decesso e le cause precise.
S.C.
Precipita nel burrone e muore
Mauro Corsato, 47 anni, era in Valsesia a cerca di funghi. Il fratello testimone della tragedia
CASSANO MAGNAGO - «L’ho visto
precipitare sotto i miei occhi». È sotto
shock il fratello di Mauro Corsato, il
quarantasettenne morto martedì pomeriggio mentre rientrava da una battuta di
funghi in Valsesia. Una gita spensierata,
a caccia di porcini eccezionalmente carnosi grazie alle piogge ininterrotte degli
ultimi due mesi, una passeggiata tra i
sentieri del Vercellese, che il cassanese
frequentava da almeno dieci anni, con la
prospettiva di mettersi a tavola alla sera
con la sua adorata famiglia, davanti a un
ricco piatto di risotto.
Invece, a poche centinaia di metri dalla
stradina in cui avevano lasciato la macchina, qualcosa è andato storto. Mauro, Roberto e il cugino
Giovanni stavano camminando nel territorio di Rimasco, in località Munca,
quando all’improvviso il
cassanese è precipitato in
un dirupo. «Ero vicino a
lui, ho vissuto tutta la scena»: ricorda Roberto.
Un senso di impotenza
pervade i parenti dell’uomo ripensando a quegli
istanti brevissimi, a quel
salto nel vuoto che non ha
lasciato scampo a Mauro.
A quanto pare il quarantasettenne sarebbe inciampato sui suoi stessi piedi, cadendo in una scarpata. Non un urlo, non
un grido d’allarme. Solo l’inconfondibile rumore, sordo e ovattato, di chi scivola nella boscaglia. Il suo corpo, ormai
senza vita, è stato recuperato della stazione della Valsermenza del Soccorso
alpino e dall’elisoccorso del 118. Al momento comunque sulla dinamica non ci
sono ancora certezze: il pubblico ministero di Vercelli ha aperto un fascicolo
per eseguire i necessari accertamenti,
con ogni probabilità nei prossimi giorni
verrà eseguita l’autopsia e solo dopo si
potrà spiegare cosa abbia provocato l’incidente. Sul caso lavorano i carabinieri
di Scopa, che hanno subito ascoltato i testimoni e analizzato il luogo.
A Cassano Magnago la notizia si è diffusa rapidamente e ha avuto per tutti la valenza di un dramma. Mauro era attivo in
tutte le manifestazioni organizzate in città, era tra i fondatori del fan club Liberi
di Volare, dedicato al mito della sua gioventù, la band dei Nomadi.
«Ricordo ancora le trasferte con la Panda per seguire i loro concerti», rievoca
Valter Scalco con grande tristezza. Ma
era conosciuto anche nel mondo del calcio, sia per la militanza
nel Csi San Pietro che per
l’impegno nella squadra
di Cairate, dove gioca il figlio appena quindicenne.
Subito dopo le ferie, Mauro e il suo folto gruppo si
sarebbero dovuti riunire
per preparare la festa della Villa, che in città rappresenta un evento di forte richiamo. «Siamo tutti
senza parole, solo la fede
può aiutarci a trovare una
spiegazione per una tragedia così grande», commenta Scalco.
Anche il medico legale,
però, potrà far luce su quanto successo
l’altro pomeriggio: non è infatti da escludere che a provocare la caduta fatale del
quarantasettenne - che lavorava alla
Zmc di Cavaria con Premezzo - sia stato
un malore. D’altro canto sia lui che Roberto e Giovanni conoscevano la zona
palmo a palmo e quello era un punto privo di particolari insidie.
Corsato lascia moglie e due figli, il ragazzo quindicenne e la primogenita di diciannove anni. Il funerale potrà essere
fissato solo dopo aver ottenuto il nulla
osta del magistrato.
Sarah Crespi
Al centro, Mauro Corsato.
Qui, l’abitazione del
cassanese morto martedì in
Valsesia (foto Blitz)
Assistenza scolastica, arrivano i primi soldi
La Provincia rimborsa le spese dello scorso anno. Il servizio continuerà a essere assicurato
CASSANO MAGNAGO - La campanella che
annuncia la ripresa delle
lezioni, a settembre, porterà anche maggiori garanzie di assistenza specifica
per gli allievi cassanesi
disabili che frequentano
le scuole superiori. Dopo
anni di braccio di ferro
con la Provincia di Varese a cui compete l'onere
di pagare il servizio, il
Comune ha portato a casa 74mila euro per coprire le spese già sostenute
durante lo scorso anno
scolastico per assicurare
ai ragazzi di essere segui-
ti nel migliore dei modi.
Per la ripresa si apre un
nuovo capitolo, ma l'incasso avvenuto conforta
Palazzo Mazzucchelli anche per il futuro.
Il sindaco Aldo Morniroli prima e ora il suo successore Nicola Poliseno,
con le loro giunte, non si
sono mai neppure sognati
di lasciare senza insegnanti dedicati gli studenti con disabilità che ne
avevano bisogno per affrontare al meglio gli studi. Quindi hanno sempre
accettato di buon grado
di anticipare spese che pu-
re non erano di competenza del Comune, senza vedere nulla tornare indietro. Ma alla lunga il credito vantato nei confronti
della Provincia è diventato un onere, pesante soprattutto in tempo di ristrettezze per gli enti locali. Adesso, però, sembra
che la situazione si sia
sbloccata.
«Ci è stato pagato circa il
70 per cento di quanto anticipato per lo scorso anno», spiega l'assessore alle Attività educative, Salvatore Maida. «Per il
prossimo anno il metodo
per la quantificazione del
rimborso da parte della
Provincia deve essere ancora definito nel dettaglio, ma almeno la spesa
non graverà tutta sulle
casse del Comune. Anche se è certo che, comunque, continueremo a dare
l'assistenza necessaria,
come sempre, perché non
abbandoneremo le famiglie. Forse non copriremo il costo complessivo
con quanto riceveremo e
ci metteremo ancora del
nostro, ma daremo un servizio».
Per quanto riguarda il pas-
sato, invece, l'amministrazione cassanese - come altre - sta ancora aspettando il saldo dei debiti pregressi. Su questo terreno
si gioca una partita che
vede in campo anche gli
avvocati: a fine 2012, infatti, l'esecutivo Poliseno
decise di aderire alla cordata di Comuni del Distretto sociosanitario gallaratese che si mosse sul
piano legale contro Villa
Recalcati. Cordata che è
arrivata a prospettare un
ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
Elisa Ranzetta
Testamento biologico
È in funzione il registro
CASORATE SEMPIONE - (g.c.) Il testamento biologico è realtà. Dopo l’approvazione in consiglio comunale e i tempi tecnici per metterlo in funzione, è ora disponibile in municipio il registro per le dichiarazioni anticipate di volontà. Sicché, i casoratesi hanno l’opportunità di indicare in anticipo i trattamenti medici ai quali
essere o non essere sottoposto nel caso in cui si trovasse in condizione d'incapacità.
Ma non solo. Nel documento, da consegnare in busta
chiusa al Comune, è possibile descrivere le volontà anche per quanto riguarda il fine vita, la donazione degli
organi e del proprio corpo alla scienza, il rito funerario
e le funzioni religiose, la cremazione e l'eventuale dispersione delle ceneri o la tumulazione.
Per depositare il testamento biologico bisogna prendere appuntamento con l’ufficio di Stato civile, presentandosi accompagnati da persone di fiducia che divulgheranno e faranno rispettare le volontà. Il contenuto potrà
essere modificato o revocato in qualsiasi istante.