(1) - Udc Cassano Magnago

GIOVEDÌ
12
MARZO
GALLARATE-MALPENSA
2015
La donazione degli organi
è motivo di lite in Consiglio
Alla fine però tutti votano la mozione presentata dalla maggioranza
CASSANO MAGNAGO – Se
volevano più attenzione al tema,
il primo passo di certo è andato a
segno. La mozione presentata dalla maggioranza composta da lista
civica Cassano Magnago e Pdl –
la possibilità di manifestare in
Comune la volontà di donare organi – ha scaldato il consiglio comunale di martedì sera, il primo
dall’inizio dell’anno. A sollevare
perplessità non è stata la tematica, subito condivisa da tutti, ma
la modalità, ovvero quello della
mozione, redatta dalla maggioranza per sollecitare la giunta ad
aderire al programma regionale
"Donare gli organi – una scelta in
Comune”, dando così «l’opportunità a tutti i cittadini cassanesi di
esprimere la propria
volontà di donare gli
petibile generosità»,
organi o tessuti in Muha aggiunto una nota
nicipio e dandone di
Le opposizioni negativa: «Mi rincreconseguenza un’amsce una piccolissima
avrebbero
pia pubblicità alla citcosa, sarebbe stato
tadinanza» come spiefantastico se questa
preferito un
gato dai promotori
mozione fosse stata
documento
Massimo Zaupa (Lipresentata da tutti i
sta civica) e Pietro
gruppi
consiliari».
unitario
Ottaviani (Pdl). Il
Miccia accesa e presa
consigliere leghista
al balzo dal capogrupCosimo Giordano,
po Mauro Zaffaroni
infatti, vedendo in questa possibi- (Pd): «Sono rimasto perplesso
lità il «segno di maturazione del nel vedere questa proposta avansenso civico della popolazione zata come mozione: si tratta di un
che adotta uno strumento di estre- decreto regionale, la si poteva
ma e unica generosità» e sottoli- presentare come delibera. Siamo
neando che «siamo fatti per stare disponibili a sottoscriverla come
insieme ed aiutarci, bisogna insi- promotori – ha chiosato – per
stere su questo punto perché è un uscire dall’equivoco che sia
momento di altissima, unica, irri- un’invenzione di un gruppo con-
gioranza, verranno fuori. Sarà difficile far capire alla gente il significato di donazione degli organi». La sfida, però, stando alle parole del sindaco Nicola Poliseno,
è già in atto. «Da qualche giorno
ci stiamo informando ed attrezzando. Saranno gli uffici dell’anagrafe ad essere impegnati con la
campagna informativa in collaborazione con la Asl che ha già dato
sua disponibilità a venire in Comune e fare formazione al nostro
personale spiegando la delibera –
ha spiegato il primo cittadino –
Condivido che dobbiamo fare la
nostra parte, muovere le coscienze e dare la possibilità di discuterIl consiglio comunale di
ne anche in famiglia, l’obiettivo
Cassano Magnago (foto Blitz)
è questo. Divulgheremo l’informazione anche tramisigliare». Aspetto fonte volantini e manifedamentale, sottolineasti». Mentre è stato il
to dal piddino, anche
Il Pd: nessuno presidente del consimedico, sarà quello
glio comunale, Angedeve prendersi lo Palumbo (segretadi zdiffondere la cultura della donazione.
meriti per una rio Pdl), a controbatteAvere la dichiaraziore a Zaffaroni: «Nesiniziativa di
ne di intento sulla carsuno si è inventato
ta di identità non baquesto genere niente, si è trattato sosta. Di fronte a certi
lo di un invito al sincasi, i parenti del dedaco e alla giunta e si
funto si fanno avanti
è deciso di aderire –
con i loro dubbi e gli unici che do- ha chiosato – Non si può negare
vrebbero avere voce in capitolo alla maggioranza la possibilità di
non sempre sono ascoltati. La vi- presentare mozioni. Non trovo la
cenda di Eluana Englaro è em- giustificazione nel suo intervenblematica in questo. Il vero com- to, nessuno ha fatto il fenomepito sarà quello di promuovere la no». Intanto, al termine della secultura della donazione con ini- duta, la mozione è stata sottoscritziative culturali e qui le differen- ta da tutti i gruppi consiliari.
ze, anche all’interno della magValentina Colombo
27
GENEROSITÀ
Una casa e un lavoro
per la famiglia Manno
CASSANO MAGNAGO - L’ultimo appello lo aveva lanciato il 3 febbraio scorso. Con una pila di bollette da pagare, l’affitto arretrato, una entrata fissa
che mancava, quattro figli da mantenere e uno
sfratto che a ore sarebbe diventato esecutivo. Un
mese dopo Giuseppe Manno e la sua famiglia sono salvi. «Ci siamo trasferiti in una nuova abitazione a cento metri di distanza da quella vecchia e
finalmente ho un contratto di lavoro», dice il padre
di famiglia, palermitano di nascita ma ormai cassanese d’adozione.
Più che un miracolo, si può dire che due angeli sono andati in suo soccorso: «Se non sono in mezzo
alla strada lo devo soltanto ai miei datori di lavoro.
Devo dire grazie pubblicamente a Giovanni e Mario Vincenzino della Europe
investigation service. Con loro collaboro da tempo nella
sicurezza e nell’antincendio
ma ora non soltanto mi hanno offerto un contratto fisso
a tempo determinato, ma mi
hanno anche pagato la caparra necessaria per firmare
il contratto d’affitto della casa nuova».
Manno un mese fa raccontava su queste colonne di essere ormai arrivato alla disperazione. Anche il Comune –
che tra voucher lavoro, contributi extra per il pagamento Il cassanese Giuseppe
dell’affitto e fondi di soste- Manno (foto Blitz)
gno gli aveva erogato negli
ultimi anni circa 8mila euro – non sapeva più come
poter venire incontro alle sue esigenze. Il sindaco
Nicolo Poliseno diligentemente aveva spiegato
che il «caso lo conosciamo da tempo e lo abbiamo sempre trattato con attenzione e cautela», ma
che ormai si era arrivati a un punto di inadempimento tale che l’unica soluzione rimaneva il trasferimento dei figli nella casa di proprietà dei nonni in
Sicilia. «Certo – sottolineava il sindaco - si prospetta un momento per loro non facile, ma tutto ciò che
si poteva fare per mantenere il loro status quo è
stato fatto».
Per fortuna la generosità delle persone ancora una
volta ha vinto.
Gabriele Ceresa