documento Fai Cisl Cz Kr Vv presentato al Prefetto

Federazione territoriale
Catanzaro Crotone Vibo Valentia
CRESCITA, SVILUPPO, LAVORO
Sono gli obiettivi della Mobilitazione Nazionale del 30 Gennaio, con presidio presso la Prefettura di
Catanzaro.
Lo slogan usato per la circostanza è“ LA FAI CISL NON RINUNCIA MA RILANCIA, 100%
SINDACATO”.
La Fai Cisl con tutte le proprie strutture, partecipa all’importante iniziativa con orgoglio, convinzione,
dedizione, facendo della mobilitazione un momento di alta e profonda riflessione su tutti quei settori,
che sono nelle ormai conosciute e incresciose difficoltà, provocate da una crisi che non molla, ma hanno
con tenacia contribuito a tenere in piedi l’economia della regione e del paese.
Con questa iniziativa, intendiamo portare l’attenzione istituzionale e politica su settori produttivi e
importanti, oggi trascurati, per tentare un necessario quanto utile rilancio.
In Calabria e nel paese serve rilanciare:
la forestazione, rendendola produttiva e sostenibile, assicurando una gestione chiara e
trasparente, per realizzare progetti credibili e utili al territorio e alla collettività.
E' necessario un Piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio, attraverso la
partecipazione attiva dei Ministeri e Assessorati competenti a livello Nazionale e Regionale.
Riteniamo utile una cabina di regia capace di monitorare tale fenomeno..
Vanno rinnovati i Contratti nazionali e regionali, scaduti
ormai da
tempo.
La Regione Calabria deve:
a) Trovare per il settore (Forestali e Sorveglianti) nuove risorse, di derivazione Comunitaria, Nazionale,
Regionale, necessarie per coprire il fabbisogno per interventi dell'anno 2015;
b)Trovare le risorse per saldare le mensilità 2014(Forestali 3, Sorveglianti idraulici 5 );
Via Spasari, 3 Galleria Mancuso Scala D
88100 Catanzaro
Tel. +39 0961746578
Fax +39 0961746578
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www.fai.cisl.it
Aderente a: EFFAT, ETF e UITA
La Federazione
è stata costituita
con la fusione
del sindacato agricolo Fisba
e dell’industria alimentare
e tabacco Fat
c) Attivazione e costituzione dei presidi idraulici per dare efficacia al lavoro di monitoraggio dei
sorveglianti idraulici, come previsto dalla Legge, dando loro giusta e coerente collocazione giuridico
contrattuale;
d)Valorizzare le figure professionali dei lavoratori idraulico forestali e dei sorveglianti idraulici,
necessari per creare un sistema capace di tutelare, monitorare e salvaguardare il territorio.
e)rilanciare l’azienda Calabria Verde puntando su competenze e professionalità.
L’industria Agroalimentare, mediante un nuovo piano nazionale di settore, capace di generare
slancio e aumento di produttività.
Si deve poter recuperare uno spazio regionale di dialogo e iniziative per favorire le aziende
esistenti, affinché migliorino prodotto e processo di produzione, per conquistare altri mercati
con un prodotto di qualità, aumentando così i livelli occupazionali esistenti;
L'agricoltura va sostenuta e supportata, attraverso una lotta spietata contro la burocrazia, le
ristrettezze dell'accesso al credito, il lavoro nero e quello sommerso. Occorre sostenere le
piccole e medie imprese sui quali si basa il nostro territorio, valorizzando il lavoro e favorendo
la commercializzazione dei nostri prodotti di alta qualità, attraverso la costituzione di una rete
che potrebbe garantire la competitività sul mercato puntando sull'innovazione e sulla qualità.
E' opportuno e urgente l'approvazione in tempi brevi della proposta di Legge Quadro sulla Rete
del Lavoro in Agricoltura, premiare le aziende che rispettano i contratti di lavoro nazionali e
territoriali e sanzionare chi non lo fa, soprattutto in un territorio quale quello di Catanzaro
Crotone e Vibo Valentia dove talvolta vengono messi in discussione diritti dei lavoratori.
Siamo convinti che bisogna rilanciare l’Arsac, fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura e
dei servizi connessi a tale settore, puntando sulla valorizzazione dei Centri sperimentali
dimostrativi e dei lavorati dipendenti, riconoscendo i diritti contrattuali maturati da tempo.
Occorre snellire una burocrazia farraginosa, rendere più flessibile l'accesso al credito, favorire
la commercializzazione dei nostri prodotti agroalimentari di qualità attraverso la costituzione di
reti e consorzi che consentano di stare insieme sul mercato a prezzi maggiormente competitivi.
Riteniamo inoltre che debba essere tutelata la produzione di qualità del nostro territorio,
attraverso l’obbligo di indicare chiaramente in etichetta lo stabilimento di produzione”
modificando la normativa europea decorrente da Dicembre 2014 che non punta sulla
trasparenza e sulla tracciabilità.
I Consorzi di Bonifica, partecipazione attiva alla loro riorganizzazione, per restituire ai
consorzi tutte le competenze istituzionali in materia di opere idrauliche, bonifica, sistemazioni
idrauliche e consolidamenti.
Dare nuovo impulso all’irrigazione con specifici interventi nel " sistema acqua" in modo da
aiutare la redditività dell’agricoltura, rendendola competitiva; puntare sull'idroelettrico, eolico,
solare e rafforzare i servizi della manutenzione e della rete di colo.
La Regione deve dare corso all’approvazione dei piani di classifica, fermi presso l’assessorato
competente, permettendo così, ai consorzi nuove opportunità di auto sostentamento in ragione
dei servizi di livello offerti.
E' fondamentale arrivare allo sblocco di un opera di vitale importanza quale quella della Diga
sul Melito che assicurerebbe sicuramente lavoro, sviluppo e occupazione per l'intero territorio”.
Pesca, definizione di ammortizzatori sociali strutturati e un riconoscimento del lavoro usurante.
Rifinanziamento del piano triennale e definizione del piano operativo nazionale per l’utilizzo
dei fondi strutturali europei (Feamp).
Maggiore attenzione per la pesca ad alta vocazione locale, praticata da sempre e che necessita
di accorgimenti particolari per decontestualizzarla da direttive e provvedimenti sempre più
stringenti e penalizzanti per le specificità, che devono poter continuare non nell’anarchia ma
dentro ordinamenti e disciplinari di riguardo, specifici e compatibili con il sistema marino locale
che va tutelato e protetto.
Chiediamo il sostegno alla piccola e alla grande pesca, attraverso l'utilizzo proficuo dei fondi
strutturali europei (FEAMP) finalizzati allo sviluppo del settore e dell'intera filiera, la
concertazione e riprogrammazione con la regione per creare i presupposti per favorire nuova
occupazione nel settore, compensando tutte le uscite avvenute negli ultimi anni. Serve inoltre un
potenziamento delle infrastrutture portuali necessarie per lo sviluppo del settore e dell'intero
indotto.
Per risolvere i gravi problemi del settore è necessario ridurre gli stock ittici, lo sforzo di pesca,
la concorrenza sleale tra pesca sportiva e pesca professionista, e intervenire sul “regolamento
mediterraneo” del 2006 che dispone il divieto di pesca, per tipologie come il bianchetto e il
rossetto” che fino a qualche anno fa,prima dei vincoli imposti dall’Unione Europea,
rappresentavano una grande fetta di mercato locale e regionale.
Con il sostegno di tutte le parti coinvolte, la pesca andrà inserita in un sistema di filiera che
incentivi e sostenga attività e produzioni di qualità in grado di riscontrare il consenso e
l’attenzione del mercato, attente e rispettose delle esigenze e della salute dei consumatori,
innovative, rintracciabili, ma soprattutto di ricreare competitività e redditività d’impresa capace
di sostenere ed incentivare una occupazione fatta di lavoro sicuro e di reddito certo e dignitoso
capace di soddisfare le pur minime aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie, riavvicinando
al mestiere del pescatore quelle giovani generazioni essenziali per dare continuità e sviluppo
all’intero settore della pesca. Occorre utilizzare al meglio uno strumento formidabile, quale
quello dei Gac, che può sostenere, supportare e sviluppare la pesca e l'intera filiera all'interno
del territorio, realizzando progetti concreti e misurando il raggiungimento degli obiettivi.
Allevatori, necessita di un rilancio che presti attenzione al rifinanziamento, da parte del
Ministero indispensabile per la continuità del settore e un impegno che vada verso la definizione
di un sistema di ammortizzatori sociali.
La Regione deve aiutare con provvedimenti oculati e specifici, un settore importante e
strategico per la zootecnia e per il rilancio dell’economia locale che sta vivendo un forte
momento di crisi che si ripercuote sui lavoratori dipendenti che vantano 18 mensilità arretrate.
Questi sono i settori strategici da cui dovrà partire la Regione Calabria per creare sviluppo,
lavoro e occupazione.
La Segreteria FAI CISL CZ KR VV