__ Le nuove regole per la Pa Senza trasparenza sanzioni dalPAnac Sarà l'autorità nazionale anticorruzione ad applicare le sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi di trasparenza daparte delle Pubbliche amministrazioni. A stabilirlo è la stessa Authority guidata da Raffaele Cantone, nelladelibera 10/2015 pubblicata ieri, che cambia decisamente rotta rispetto a quanto avvenuto fino a oggi, con la responsabilità su accertamenti e sanzioni lasciata all'autonomia delle singole amministrazioni. Regole e penalità riguardano un'ampia serie di obblighi fissati dai decreti attuativi delle leggi anticorruzione, e in particolare dall'articolo 47 del Dlgs 33/2013 che impone di pubblicare i dati su reddito e patrimonio, il curriculum, i compensi e gli eventuali incarichi aggiuntivi dei titolari di cariche politiche (dal presidente del Consiglio ai ministri, dai sindaci agli assessori, consiglieri, presidenti di Provincia e di Regione e così via) e agli organi di vertice delle Pa: in questo secondo gruppo ri- cade una ricca serie di figure, indicate dalla stessa Anac nella delibera 14/2014, che comprendono i presidenti e i membri dei cda degli enti pubblici, i consiglieri delle Autorità indipendenti, i rettori delle università, i presidenti delle Autorità portuali e così via. Solo i membri del Governo, viceministri e sottosegretari compresi, saranno esclusi dal nuovo corso, perché la «speciale posizione costituzionale del Governo» non consente all'Autorità di agire direttamente: a regolare accertamenti e sanzioni, come prevedono le regole anti-corruzione, dovrebbe essere un Dpcm, che però non è mai stato approvato. Le nuove regole, che si spiegano con l'aumento di poteri assegnati all'Anac, partiranno dopo la pubblicazione delladelibera in «Gazzetta Ufficiale». In caso di mancato pagamento delle sanzioni, da 500 a lomila euro a seconda dei casi, scatterà la segnalazione al Prefetto. G.Tr. ORI P RODOZIONE RISERVSTA
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