ANDAMENTO DEI PREZZI Buona presenza di operatori in Borsa

ANDAMENTO DEI PREZZI
Mercati del 17 - 18 febbraio 2015
Buona presenza di operatori in Borsa Merci.
CEREALI E SEMI OLEOSI: Mercato caratterizzato da una dinamica degli scambi piuttosto
contenuta con prezzi stabili per l’intero listino, fatta eccezione per i corsi del frumento
tenero, ancora in calo.
Di fatto, una domanda decisamente sottotono, frequente comunque in questa fase
stagionale e l’ampia disponibilità di giacenze di fine campagna sui mercati internazionali
hanno influito negativamente sui valori del tenero nazionale che ha quotato 3,00 euro in
meno per il N. 2 Fino ed 1,00 euro in meno per N. 3 Buono Mercantile, alla tonnellata.
Anche per gli esteri si registra il perdurare di un trend ribassista che ha prodotto una
flessione di 3,00 euro per il Northern Spring e di 5,00 euro per il Manitoba.
Stabilità per il settore maidicolo con quotazioni scese a livelli piuttosto bassi ed in
presenza di scambi ridotti. Inalterati i corsi dei cereali minori quali orzo nazionale e di
provenienza estera e, dell’avena. Senza variazioni i valori del seme di soia anche se il
mercato di Chicago ha mostrato una ripresa in relazione al particolare periodo di
congiuntura in attesa dei raccolti di provenienza sud americana.
FARINE, SFARINATI E PROTEICI: Poco attivo l’andamento anche per i comparti dei
prodotti della macinazione e delle materie prime per mangimifici, caratterizzati, tuttavia, da
un maggior numero di variazioni nelle quotazioni del listino.
Tra i prodotti della molitoria, le oscillazioni dei prezzi hanno interessato le farine di grano
tenero che, sulla scia della materia prima, hanno evidenziato un cedimento, pari a 5,00
euro, alla tonnellata. In ribasso pure la semola di grano duro (-10,00 euro, alla tonnellata).
I derivati del frumento, in un momento di piena attività dell’industria molitoria e di minori
richieste da parte degli utilizzatori, hanno manifestato un calo di 5,00 euro per la crusca, il
cruschello ed il tritello e di 7,00 euro per il farinaccio. Anche il germe di granoturco ha
accusato un leggero ridimensionamento, pari a 3,00 euro, alla tonnellata.
Il comparto delle materie proteiche per uso animale è stato contraddistinto, in particolare,
dall’aumento di 8,00 euro per tutte le differenti tipologie di farine di estrazione di soia che,
essendo oggetto di importazione, risentono totalmente della volatilità del Chicago. In
aumento (+ 5,00 euro) anche la farina di girasole nazionale.
In controtendenza le farine di pesce aringhe danesi “999” (-10,00 euro) e le polpe
essiccate di bietole in pellets che hanno perso 1,00 euro, alla tonnellata.
UVE E VINI: L’andamento degli scambi del settore è risultato poco attivo con prezzi
invariati rispetto alla precedente seduta di Borsa. Clima d’attesa in vista dell’apertura della
49a edizione del Vinitaly, Salone internazionale del vino e dei distillati, che si terrà a
Verona dal 22 al 25 marzo prossimi.
AVICUNICOLI: Mercato attivo per il comparto degli avicoli con quotazioni
prevalentemente orientate alla stazionarietà. Da evidenziare il buon andamento delle
galline di allevamento intensivo a terra e in batteria, che hanno recuperato 8 centesimi, il
kg per tutte le voci elencate, fatta eccezione per le galline a terra pesanti, in aumento di 5
centesimi. Per quanto concerne i conigli, le quotazioni “indicative” sono state riviste al
ribasso (8 centesimi in meno, il kg).