“Per il Palazzo la politica industriale non conta”

Reuters
In edicola Fr. 2.– / € 1,35
Anno XVII • Numero 8
Il torneo
Le gare
Le partite
È un grande
Roger Federer
a trionfare
anche a Dubai
Nello sci
dominano
gli austriaci
e la nebbia
Il Lugano
non segna
e pareggia
contro il Wil
A PAGINA 21
A PAGINA 21
A PAGINA 21
Etilometri
inaffidabili
per scovare
chi ha bevuto
A PAGINA 6
Reuters
771660 968900
9
GAA 6600 LOCARNO –– N. 8
08
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.– / € 1,35)
1. marzo 2015
TORREFAZIONE
DI CAFFÈ
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Settimanale di attualità, politica, sport e cultura
L’analisi
Sanità dopata
da conflitti
d’interesse,
frodi e tangenti
Malati di corruzione
Ospedali, cliniche, chirurghi e specialisti
disposti a pagare i colleghi per farsi inviare i pazienti
GIANFRANCO DOMENIGHETTI *
GUENZI ALLE PAGINE 2 e 3
“È ora!
Potere
a chi lavora”.
Un’ora
che dura
da 50 anni
La cronaca
DossierLavoro
Faccia a faccia promosso dal Caffè
“Per il Palazzo
la politica
industriale
non conta”
Dalle imprese e dai sindacati
pesanti accuse a partiti e governo
Ti-Press
D’AGOSTINO, MAZZETTA, PIANCA, RAVANI e SCHIRA ALLE PAGINE 13, 14, 15 e 16
Un bambino da comprare
dopo una“serie”di aborti
ALLE PAGINE PAGINE 4 e 5
Pubblicità
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La mamma di Aldesago ora agli arresti domiciliari
Franco Portinari
Il pizzino
I
l caso sollevato dal dottor
Flach, di cui parla oggi il Caffè, ci dà lo spunto per un breve approfondimento sul tema dei
conflitti di interesse, della frode e
della corruzione in sanità. Si tratta di un argomento non piacevole, di cui poco si parla, anche perché i cittadini-pazienti non hanno strumenti per difendersi e che
inoltre potrebbe renderli ancora
più insicuri nel loro rapporto con
i professionisti della salute. Cosa
di meglio, se non vivere nella
convinzione che il proprio medico
agisca solo “con scienza e coscienza” e conformemente al sacro principio ippocratico di “primum non nocere”?
Il tema dei conflitti di interesse,
della frode e della corruzione, di
cui sempre più si scrive sulle riviste scientifiche di medicina, coinvolge due grandi settori, quello
della pratica clinica quotidiana e
quello della ricerca scientifica,
tema quest’ultimo di cui oggi non
ci occupiamo.
Il primo settore include la fatturazione di prestazioni non effettuate, le sovrafatturazioni, le
false certificazioni e dichiarazioni. A queste vanno aggiunte il
“comparaggio” (è il caso denunciato dal dottor Flach) cioè ricevere o dare tangenti per indirizzare i pazienti verso questo o
quello specialista, istituto di radiologia, fisioterapista o laboratorio di analisi mediche, la prescrizione e conseguente fatturazione di prestazioni palesemente
inutili e/o non adeguate per la
diagnosi o la terapia del problema di salute del paziente, prestazioni che sovente sono anche
dannose.
Visto che la medicina non è
una scienza esatta e che anche in
Svizzera si stima che il 30% circa
delle prestazioni sono inappropriate, esse saranno considerate
delle frodi solo nei casi ove esista
il “dolo”, cioè la consapevolezza
di eseguire prestazioni palesemente inutili e perfino pericolose
solo per avere un tornaconto economico. Ne sono un esempio, in
Italia, i casi del chirurgo della clinica Santa Rita e del cardiochirurgo dell’Humanitas, che operavano anche quando non ve ne era
necessità, mentre negli Stati Uniti si sta ora processando un oncologo che avrebbe fatto 1.200 false diagnosi di tumore ad altrettanti pazienti e fatturato chemioterapie inutili a Medicare per 225
milioni di dollari.
segue a pagina 3
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