- mercoledì 25 febbraio 2015 - T R E N T I N O - Pagina: 25 - l’audizione nella prima commissione Riforma dirigenti, dubbi dei sindacati sulla valutazione ◗ TRENTO Per la riforma della dirigenza della Provincia, quella di ieri è stata una giornata di audizioni alla prima commissione. Con perplessità e critiche sui sistemi di valutazione dei dirigenti da parte di Cisl, Uil, Fenalt e Dirpat. Per gli Artigiani invece il ddl è un piccolo passo avanti per rendere più snella ed efficiente la pubblica amministrazione. In particolare per Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) i direttori, con questo ddl, rischiano di diventare un refugium peccatorum dei dirigenti che hanno avuto una valutazione negativa. Silvia Bertola della Uil, ha detto di non essere contraria al fatto che la funzione del dirigente possa essere revocata, ma l’introduzione della valutazione è un passaggio delicato. Per Maurizio Valentinotti (Fenalt) la legge non dà risposte a molte aspettative. Ad esempio l’elasticità per gli incarichi dei dirigenti viene meno perché l’albo contiene sia chi può esercitare l’incarico che quelli che sono stati valutati negativamente. Marcello Mazzucchi (Dirpat) ha riconosciuto alla Giunta di aver accettato il metodo del dialogo ma rimangono criticità: gli uffici dei direttori visti come supporto ai dirigenti. Un’ impostazione sbagliata, secondo Mazzucchi, perché gli uffici sono i primi a decidere. Roberto De Laurentis (Artigiani, presente anche per il coordinamento imprenditori) ha detto che si tratta di un piccolo passo, ma comunque un passo. Il vero problema, ha aggiunto, sarà quello di muovere la struttura. Un fatto non più derogabile. Infine, il professor Giorgio Bolego, presidente Apran ha affermato che si tratta di una buona riforma perché interviene sulla programmazione del fabbisogno, il reclutamento e il conferimento degli incarichi diri- genziali. Il presidente Rossi ha detto che sulla pubblica amministrazione si sta facendo un’operazione di razionalizzazione anche dal punto di vista quantitativo con pensionamento e prepensionamenti. Una manovra che aumenta gli effetti del blocco del turn over (un’assunzione ogni 5 pensionamenti) che a regime permetterà di risparmiare 12 milioni anno. Il ddl sui dirigenti, ha continuato Rossi, è un primo cambiamento per arrivare ad una mentalità più volta al problem solving che al presidio formale delle norme. Quindi, c’è una maggiore apertura all’esterno. - mercoledì 25 febbraio 2015 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 7 Provincia e Dirigenti, perplessità dei sindacati sul nodo dei sistemi di valutazione TRENTO I sindacati esprimono parere favorevole alla riforma della dirigenza, anche se rimangono dei dubbi sulla valutazione dei dirigienti: ieri i rappresentanti delle parti sociali sono intervenuti nella prima commissione provinciale. In particolare, perplessità e critiche sui sistemi di valutazione dei dirigenti, previsti dal disegno di legge, sono venuti dalla Cisl, dalla Uil, dalla Fenalt e dalla Dirpat. Per Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) i direttori rischiano di diventare un refugium peccatorum dei dirigenti che hanno avuto una valutazione negativa. Il disegno di legge, inoltre, secondo il sindacalista rischia di invadere le materie contrattuali. Silvia Bertola (Uil), invece, ha detto di non essere contraria al fatto che la funzione del dirigente possa essere revocata, ma l’introduzione della valutazione è un passaggio delicato. Roberto De Laurentis, presidente degli Artigiani (presente anche per il coordinamento imprenditori), ha giudicato il disegno di legge «un piccolo passo avanti», ma deve essere anche un primo momento di una reazione per riassestare tutta la macchina pubblica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright 2024 ExpyDoc