presentazione FASI per la stampa – sett.2014

FASI, dal 1977 a oggi
il Fondo contrattuale che genera buona salute.
Il FASI è il FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA per i dirigenti di aziende
produttrici di beni e servizi.
Nasce nel 1977 per volontà di CONFINDUSTRIA E FEDERMANAGER e oggi conta
300.000 assistiti tra dirigenti in attività, dirigenti in pensione, e le loro famiglie.
Dalla sua istituzione, il FASI è diventato un riferimento essenziale per i manager italiani
del settore industriale; la loro salute è affidata a un ente che gestisce il patrimonio collettivo rispettando alcuni valori fondativi, tra cui:
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Nessun scopo di lucro
Mutualità e solidarietà intergenerazionale
Nessuna politica di selezione del rischio sanitario
Nessun limite anagrafico all’iscrizione
Principio di uguaglianza nella contribuzione a parità di titolo di iscrizione
Trasferibilità dell’iscrizione al superstite
Compartecipazione alla spesa
Nessun limite di rimborso oltre quelli stabiliti nel Nomenclatore tariffario
Sotto la regia di Confindustria e Federmanager, il FASI è espressione della migliore bilateralità, capace di adattarsi ai bisogni emergenti espressi dai dirigenti, di supportare le
esigenze aziendali, di innovare secondo le più recenti tendenze medico-scientifiche e
tecnologiche.
La forza del FASI proviene dalla sua lunga storia e dalla capacità di rispondere in tempo
reale alla sempre più consistente richiesta di cure.
Oggi FASI si è eretto a SISTEMA FASI. Accanto al Fondo sanitario integrativo per i
dirigenti industriali, operano (vedi infra):
-
FASIOpen – il Fondo non categoriale aperto a tutti i lavoratori non dirigenti
GSR-FASI – la Gestione separata di Sostegno al Reddito per i dirigenti involontariamente disoccupati.
Le tre realtà – FASI, FASIOpen e GSR-FASI – sono la nuova frontiera del
welfare in-
tegrato,
che svolge efficacemente la sua azione di supporto alle politiche sociosanitarie pubbliche, senza alcun obiettivo di sostituzione, bensì attuando in concreto
l’idea integrativista che connota il Fondo sin dalla sua costituzione.
Le radici del FASI sono profonde come quelle del Servizio sanitario nazionale. Nato contemporaneamente all’istituzione del SSN, FASI svolge ancora la sua azione in sinergia
con il servizio, per offrire l’assistenza più completa ed efficiente possibile e migliorare
l’intero sistema.
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Punti di forza.
Il FASI è punto di riferimento per la categoria: i dirigenti chiedono qualità, efficienza e tempestività dell’intervento. La mission del Fondo è di tutelare sì la loro
salute e quella dei loro cari, ma soprattutto di intervenire in favore del loro benessere, applicando il criterio più ampio di “vita in buona salute”.
Dall’altro lato, esiste la consapevolezza che il sistema si regge sul sacrificio delle
imprese. Ad esse sono restituiti vantaggi in termini di competitività: un lavoratore sano, che si vede tutelato anche il benessere dei propri familiari, è il migliore
investimento da fare.
Per un’assistenza certa, veloce ed efficace si è molto investito per aumentare
qualità e quantità dei convenzionamenti diretti. Oggi sono quasi 3.000 le
strutture sanitarie convenzionate in forma diretta e situate su tutto il territorio
nazionale. Qui l’assistito non anticipa la spesa, salvo il differenziale eventualmente spettante in base ai limiti del Nomenclatore tariffario: dunque, le prestazioni
vengono rimborsate da FASI direttamente alla struttura prescelta.
Il Nomenclatore tariffario del FASI è diventato una traccia autorevole per
tutti i costi delle prestazioni sanitarie, preso a riferimento a livello nazionale e
adottato da numerose altre realtà integrative.
I numeri del FASI.
Gli iscritti al Fondo, al 31 dicembre
2013, ammontano a 129.992, di cui
57.871 dirigenti in attività di servizio, 69.437 in pensione e n. 2.614 riferiti ad altre tipologie di iscrizione
statutariamente previste (prosecutori volontaria dei contributi previdenziali, in periodo di indennità sostitutiva del preavviso, dirigenti
all’estero). Il numero complessivo
degli assistiti è di 299.388.
ISCRITTI FASI
Dirigenti in servizio
57.871
Dirigenti in pensione
69.437
Altre tipologie
2.614
Familiari
169.466
TOTALE ASSISTITI
al 31-12-13
299.388
Il numero delle aziende versanti i contributi era pari, al 31 dicembre 2013, a 15.251.
Il FASI, nel solo 2013, ha erogato prestazioni sanitarie per oltre
295 milioni di
euro.
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Investire nella prevenzione.
Al fine di costruire una cultura che valorizzi le buone pratiche e il benessere, il FASI ha inaugurato un Progetto Prevenzione che si compone di alcuni interventi tipici di quella che è conosciuta come “prevenzione secondaria” (vedi tabella).
Sin dal 2011, i pacchetti di screening e di diagnosi precoce sono sostenuti a intero
carico del Fondo, abbattendo la barriera della spesa che spesso si pone a ostacolo dell’accessibilità alle prestazioni.
TARGET
ETÀ
PATOLOGIA

Pacchetto Prevenzione Donna
≥ 45 anni

Pacchetto Prevenzione Uomo
≥ 45 anni
Cancro del Collo dell'Utero, del colon
retto e del seno
Cancro della Prostata
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Pacchetto Prevenzione Uomo/Donna
≥ 45 anni
Carcinoma del Cavo Orale

Pacchetto Prevenzione Uomo/Donna
≥ 30 anni
Maculopatia e Glaucoma

Pacchetto Prevenzione Donna

Pacchetto Prevenzione Uomo/Donna
≥ 45 anni

Pacchetto Prevenzione Uomo/Donna
Tra i 45° e il 70° anno

Pacchetto Prevenzione Uomo/Donna
≥ 65 anni
Tra il 14° e il 44° anno
Cancro della Cervice Uterina
(Ricerca del Papilloma Virus HPV)
Cancro della Tiroide
Malattie cardiovascolari
Patologie a seguito di edentulia
(tranne i casi in cui è prevista la compartecipazione alla spesa)
La sfida della non autosufficienza.
Il FASI sta compiendo molti sforzi per garantire che al rispetto della soglia del 20
per cento, stabilita dai decreti Turco e Sacconi del 2008 e 2009, corrisponda un
effettivo impegno nell’erogazione di prestazioni destinate alla non autosufficienza. A riprova, si ricorda il progressivo aumento delle Residenze Sanitarie Assistenziali convenzionate con FASI, che oggi sfiorano le 200 unità e la
copertura assicurativa estesa – tra le altre cose – anche alla fisiokinesi domiciliare.
Oggi il FASI assiste circa 70mila dirigenti in pensione e, nel 2012, ha dato assistenza per la non autosufficienza in più di 1.700 casi.
Nel 2013 il FASI ha chiuso un bilancio di circa 15 milioni di euro erogati in favore degli iscritti non autosufficienti.
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Le Gestioni Separate.
Del SISTEMA FASI fanno parte:
FASIOpen
è il Fondo aperto di Assistenza Sanitaria Integrativa senza scopo di
lucro che si rivolge alle aziende che vogliono offrire ai lavoratori non dirigenti e ai
loro familiari una forma di protezione della salute. Propone un'efficiente e moderna forma di assistenza sanitaria integrativa, avvalendosi della più che trentennale esperienza del FASI.
GSR-FASI
è la Gestione separata Sostegno al
Reddito che eroga prestazioni aggiuntive
all’indennità di disoccupazione ASpI corrisposta
dall’INPS a tutti i dirigenti industriali che perdono il
posto di lavoro. I dirigenti che si avvalgono del sostegno al reddito possono beneficiare anche del
servizio di Placement, volto a una più rapida ricollocazione sul mercato del lavoro.
Alla guida del FASI.
Dal 2009 il Presidente del FASI è
STEFANO
CUZZILLA, classe 1965, romano, laurea in
economia aziendale. È anche Presidente
dell’Unione regionale dei dirigenti industriali del
Lazio. Attualmente collabora con l’Università
Carlo Cattaneo - LUIC di Varese e con
l’Università “Campus BioMedico” di Roma. Partecipa a convegni e meeting sul tema della sanità e della sanità integrativa, del finanziamento pubblico e privato del sistema di
welfare, interviene a simposi per la valorizzazione del management italiano. Dialoga con le principali istituzioni che si occupano di sanità e welfare.
È promotore di numerose iniziative tra cui, nel dicembre 2012, si ricorda il Convegno organizzato per celebrare i 35 anni del FASI, durante il quale è stata presentata la ricerca “Lo sviluppo della Sanità integrativa: sinergie tra welfare pubblico e
welfare privato”.
A dicembre 2013 riceve il Premio “60&più”, conferito da FederAnziani.
Tra le iniziative intraprese al FASI, si devono alla sua determinazione l’avvio del
programma per la prevenzione sanitaria, la promozione di politiche di coesione
intergenerazionale tra dirigenti attivi e in pensione, il progetto di dematerializzazione informatica e di snellimento delle procedure adottate, nonché il
rafforzamento della visibilità dell’ente.
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