Pubblico impiego, bozza ddl: bonus legati a Pil, tetto a 15% dello

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12 giugno 2014
Pubblico impiego, bozza ddl: bonus legati a Pil,
tetto a 15% dello stipendio. Madia: no mobilità a
100 km
«Mai immaginato i 100 chilometri, mai presi in considerazione, non immaginiamo di stravolgere la
vita delle famiglie, ma la mobilità è necessaria per evitare esuberi e rispettare i lavoratori». È quanto
avrebbe affermato il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, secondo quanto
riferito da fonti sindacali.
Intanto secondo le anticipazioni della bozza del ddl di riforma in circolazione in queste ore (un testo
"Repubblica semplice" composto da 13 articoli che affida 8 deleghe al Governo), arriva il tetto
massimo per i bonus dei dirigenti pubblici, fissato al 15% dello stipendio. Nella bozza si prevede che
«la retribuzione di risultato» sia collegata a obiettivi fissati per l'intera amministrazione sia al singolo
dirigente, oltre che all'andamento del Pil.
Bozza ddl: arrivano telelavoro e voucher babysitter
Tra le linee guida della bozza , per conciliare vita e lavoro, arrivano anche telelavoro e
sperimentazione di forme di co-working (condivisione uffici) e smart-working (orari elastici e
tecnologie digitali). Ma anche voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e
convenzioni con asili nido.
Nei 5 anni antecedenti al collocamento in riposo è possibile fare domanda di part time al 50% per il
personale della Pa non dirigente. La pensione viene calcolata come se il rapporto fosse proseguito full
time.
Taglio spese almeno 1% prossimi 5 anni
Arriva la «riduzione delle spese complessive di ciascuna amministrazione, per i primi cinque anni»
per un importo «non inferiore all'un per cento della spesa sostenuta nell'anno 2013».
Revoca dirigenti se obiettivi non raggiunti
La durata degli incarichi dei dirigenti di tre anni potrà essere rinnovata «previa partecipazione alla
procedura di avviso pubblico». Mentre potrà esserci la revoca «anche in relazione al mancato
raggiungimento degli obiettivi». Lo prevede la bozza del ddl di riforma Pa, in cui si indica anche
«l'equilibrio di genere nel conferimento degli incarichi». Per i dirigenti privi di incarico si prevede il
«successivo licenziamento dopo un periodo definito».
Entro sei mesi decreti riordino
Entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge delega sulla riforma della Pa il governo dovrà emanare
uno o più decreti legislativi per il riordino di uffici centrali e periferici di ministeri e di enti pubblici
non economici. La bozza del ddl indica i criteri, tra cui: riduzione degli uffici destinati ad attività
strumentali e di diretta collaborazione del ministro; rafforzamento di quelli che erogano prestazioni a
cittadini e imprese; «istituzione di prefetture regionali-uffici regionali del governo».
Assorbimento forestale e penitenziaria in polizia
Riordino dei corpi di Polizia, con assorbimento del Corpo Forestale dello Stato e della polizia
Penitenziaria negli altri corpi. E' uno dei criteri indicati nella bozza del ddl di riforma della Pa.
Ruolo unico dirigenti presso presidenza consiglio
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-06-12/pubblico-impiego-madia-no-mobi... 13/06/2014
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Per l'inquadramento dei dirigenti della Pa verrà istituito un «ruolo unico interministeriale dei
dirigenti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri». E' quanto prevede la bozza per la riforma.
La riforma della Pa che sarà presentata domani in Consiglio dei ministri non prevede
prepensionamenti ed esuberi ma contemplerà la mobilità obbligatoria senza però alcun riferimento ai
100 km distanza. Lo ha riferito Michele Gentile responsabile funzione pubblica Cgil, precisando che il
ministro Madia ha smentito quanto pubblicato sui giornali ma non ha chiarito i limiti della mobilità
dei dipendenti pubblici. «Non faremo né tagli lineari né esuberi e voi dovreste stare con il governo per
il cambiamento, é una grande e importante inversione di tendenza» avrebbe spiegato il ministro
secondo quanto riferito da fonti presenti all'incontro .
Il ministro ha chiesto ai sindacati di esprimere una valutazione su 45 punti indicati per riformare
l'amministrazione pubblica ma non é entrata nel merito delle questioni, rimandando tutto al consiglio
dei ministri di domani che esamineràil decreto e ddl delega. Lo ha riferito il segretario confederale Uil
Antonio Foccillo, precisando che anche sul rinnovo contrattuale il ministro ha fatto riferimento solo al
quarantacinquesimo punto del documento già noto. «È tutto di là da venire - ha dichiarato Foccillo al
termine dell'incontro - vedremo domani se il decreto sarà penalizzante per i lavoratori e decideremo
cosa fare»
Riduzione permessi sindacali è risposta a domanda dei cittadini
Sulla riduzione di permessi e distacchi sindacali, che rientrerebbe nella riforma della Pa, «non c'è
alcun intento punitivo» avrebbe detto il ministro nel suo intervento all'incontro con i sindacati,
secondo quanto riportato da fonti presenti. L'intervento, avrebbe spiegato Madia, rappresenta invece
«una risposta a una domanda arrivata dai cittadini».
Dirgenti? pensiamo a mercato e competizione
Sui dirigenti «pensiamo di creare un mercato con meccanismi di competizione» ha detto il ministro
all'incontro con i sindacati, parlando della riforma, secondo quanto si apprende da fonti sindacali.
«L'organicità del progetto di riforma - continua - si nota ed è molto chiaro; non soffermiamoci sul
veicolo normativo ma sul progetto organico di riforma, al di là del decreto o della delega: c'é un
profondo cambiamento».
12 giugno 2014
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