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Papa Francesco: 8 marzo, grazie a tutte le donne!
Lasciamo che Gesù faccia pulizia nei cuori e scacci gli idoli
Angelus dell’8 marzo 2015
Durante questa Quaresima – ha raccomandato il Papa rivolto alle migliaia di fedeli raccolti in
piazza San Pietro – stiamo accanto a chi soffre:
“cerchiamo di stare più vicini alle persone che stanno vivendo momenti di difficoltà: vicini con
l’affetto, con la preghiera e con la solidarietà”.
Quindi nella giornata dell’8 marzo, un pensiero speciale:
“un saluto a tutte le donne che ogni giorno cercano di costruire una società più umana e accogliente.
E un grazie fraterno a quelle che in mille modi testimoniano il Vangelo e lavorano nella Chiesa.
Un’occasione questa Giornata – ha aggiunto Francesco – “per ribadire l’importanza e la necessità
della loro presenza nella vita”
Un mondo dove le donne sono emarginate è un mondo sterile perché le donne non solo portano la
vita ma ci trasmettono la capacità di vedere oltre – vedono oltre loro –, ci trasmettono la capacità di
capire il mondo con occhi diversi, di sentire le cose con cuore più creativo, più paziente, più tenero.
Al centro della catechesi del Papa, l’episodio della cacciata dei venditori dal tempio, tratta dal
Vangelo domenicale. Gesto che “suscito forte impressione, nella gente e nei discepoli”, che
interrogarono Gesù sul significato di quel “gesto profetico”, che si capisce “alla luce della sua
Pasqua”. Gesù rispose infatti: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”,
riferendosi “al tempio vivo del suo corpo, che sarebbe stato distrutto nella morte in croce, ma
sarebbe risorto il terzo giorno”.
E’ “il primo annuncio della morte e risurrezione di Cristo:
E Cristo Risorto è proprio il luogo dell’appuntamento universale - di tutti ! - fra Dio e gli uomini.
Da qui l’invito a camminare nel mondo come Gesù ad essere segno del suo amore per i “fratelli,
specialmente i più deboli e i più poveri”. Se noi siamo testimoni di questo Cristo vivo, tante gente
incontrerà Gesù in noi, nella nostra testimonianza. Ma – ci domandiamo – il Signore si sente
veramente a casa nella nostra vita? Gli permettiamo di fare “pulizia” nel nostro cuore e di scacciare
gli idoli quegli atteggiamenti di cupidigia, gelosia, mondanità, invidia, odio, quell’abitudine di
chiacchierare e spellare gli altri?
“Ognuno – ha detto Francesco - può rispondere a se stesso, in silenzio nel suo cuore”, senza paura
di essere bastonato.
“Ma Gesù non bastona mai. Gesù farà pulizia con tenerezza, con misericordia, con amore. La
misericordia è il suo modo di fare pulizia”.
“Apriamogli la porta perché faccia un po’ di pulizia”, ha raccomandato ancora Francesco
“LasciamoLo entrare nella nostra vita, nella nostra famiglia, nei nostri cuori”.