INTRODUZIONE ALLA PASSIONE DI MARCO – 29 MARZO 2015 L’evangelista Marco inaugura il racconto della Passione di Gesù descrivendo un episodio accaduto alcuni giorni prima dell’ultima cena. L’episodio è conosciuto come “l’unzione di Betania”. I Vangeli non sono concordi sui particolari del fatto: uno identifica la donna come una prostituta che bagna di lacrime i piedi di Gesù, li asciuga con i capelli e li bacia; un altro rivela che la donna misteriosa è Maria Maddalena; Marco si mantiene sulle generali… Chi sia il personaggio importa poco: è il valore del gesto che conta! Un valore apparentemente esagerato, dal punto di vista venale, un vero e proprio spreco, come lo definirono alcuni dei testimoni evidentemente scandalizzati. Certo, in confronto al compenso che ricevette Giuda, 30 denari, i 300 del profumo sono una follia: un profumo che vale dieci volte di più della vita del Figlio dell’uomo, fa pensare… E noi, quanto saremmo disposti a pagare per onorare l’amicizia con Dio? Dedicare tempo, spazio e denaro ad onorare il nome del Signore, non sono mai uno spreco, ma un investimento, anzi, il migliore investimento del nostro tempo, dei nostri spazi e dei nostri soldi! Non cadiamo anche noi nelle solite critiche banali, demagogiche e populiste, con le quali, tanto oggi che ai tempi di Gesù, i benpensanti si riempivano la bocca e si lavavano la coscienza… Non voglio fare proporzioni tra ciò che Dio ha sacrificato per amor nostro, e ciò che noi possiamo sacrificare per amor Suo. Al tempo stesso, anche l’amore vero ha un costo! …Almeno le nostre fatiche quaresimali! A proposito di quaresima: il tempo sta per finire. Pronti a fare il bilancio consuntivo di questi quaranta giorni, da presentare la notte di Pasqua?
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