Perché mettere in scena “Il mio Gesù”. “...l'uomo è una minuscola massa di carbone e di acqua che striscia su un piccolo ed insignificante pianeta; oppure è ciò che appare ad Amleto, o meglio, a chi crede?... ...non vi è dubbio, esiste un mistero e questa ricerca è una forza che ci mette tutti sullo stesso piano, siamo tutti mendicanti di verità, credenti e non... “ (Beppe Dati) Non c'è niente da fare, nonostante la mia mancanza di fede, devo ammettere che Gesù è ancora vivo in me. Sarà perché fin da piccolo l'ho visto nascere ogni Natale in quella capannuccia al freddo e al gelo (come cantavano a squarciagola mia mamma e mia zia nella chiesina di Mommio castello), o perché per anni ho fatto il chierichetto nella chiesa di Santa Croce a Firenze, o perché mio zio Padre Francesco (domenicano) è stato per anni missionario in Pakistan, o ancora perché sono nato a Camaiore e la religione ce l'ho nel sangue, sta di fatto che Gesù (almeno Lui) è ancora vivo in me! I credenti lo chiamano Gesù Cristo, io preferisco ricordarlo come Gesù di Nazareth; per chi ha fede Egli è Dio che si è incarnato nel Figlio, per me è un uomo che è creduto essere il Figlio, ma in ogni caso la Sua Passione e le Sue Parole, sento che ci uniscono. Quel passaggio di cometa, avvenuto più di duemila anni fa, guida tutti noi (credenti e non) verso la Verità. Scrive Giovanni Papini nel suo entusiasmante ed ispirato STORIA DI CRISTO: “Ogni età deve riscrivere il suo Evangelo...ogni generazione ha le sue cure, e i suoi pensieri, le sue mattezze. Bisogna ritradurre, per aiuto dei persi, l'antico Evangelo...........risuscitarlo di tanto in tanto, non già per ritingerlo coi colori della giornata, ma per ripresentare, con parole nuove, con riferimenti all'attuale, la sua eterna verità e la sua storia immutabile... ”. Ecco, dunque, lo spirito con il quale mi sono gettato anch'io in questa impervia impresa. Ovviamente, non essendo uno scrittore, ma un umile autore di canzoni, ho pensato al “mio Gesù” come ad un evento musicale che racchiuda in sé caratteri ed aspetti culturali, artistici ed una tensione e slancio spirituali. Inizialmente (non lo nego) il confronto col Jesus Christ Superstar di Rice-Webber pareva una montagna insormontabile, ma grazie al sostegno di due carissimi e testardi amici che mi hanno sempre incoraggiato, un vento ha spazzato via dubbi e nubi. L'idea “nuova” consiste in una sorta di Vangelo cantato, o se vogliamo di piccola opera musicale moderna (non un musical!) che ha come trama la storia di Gesù, raccontata in prima persona dai protagonisti che quella storia hanno vissuto. Visti i tempi di grande assenza di valori che da anni stiamo vivendo, con un relativismo precipitato nel nichilismo, mi sembra che questo progetto, una volta realizzato, potrebbe aiutare tante persone a ritrovare una strada da percorrere. “ Il mio Gesù “ è quindi il mio piccolo contributo alla riscoperta della nostra essenza. Beppe Dati “……..Nessuna vita di Gesù, anche se la scrivesse uno scrittore di genio più grande di quanti furono, potrebbe essere più bella e perfetta degli Evangeli. La candida sobrietà dei primi quattro storici non potrà essere mai vinta da tutte le meraviglie dello stile e della poesia. E ben poco possiamo aggiungere a quello che dissero. Ma chi legge oggi, gli Evangelisti? E chi saprebbe legger davvero se pur li leggesse? I chiosamenti dei filologi, i commentari degli esegeti, le varianti e l'erudizioni dei postillatori a poco giovano: concieri della lettera, trastulli di cervelli pazienti. Ma il cuore vuol altro. Ogni generazione ha le sue cure e i suoi pensieri, le sue mattezze. Bisogna ritradurre, per aiuto dei persi, l'antico Evangelo. Perché Cristo sia vivo sempre nella vita degli uomini, eternamente presente, è giocoforza risuscitarlo di tanto in tanto, non già per ritingerlo coi colori della giornata ma per ripresentare, con parole nuove, con riferimenti all'attuale, la sua eterna verità e la sua storia immutabile. Di queste risuscitazioni libresche, dotte o letterarie, è pieno il mondo: ma sembra, all’autore di questa, che molte sian dimenticate e altre non appropriate. Specialmente in Italia, dopo l’ultime esperienze. Per raccontare la storia delle storie di Cristo ci vorrebbe un altro libro, e anche più grosso di questo. Ma le più lette e conosciute si possono, a occhio e croce, spartire in due grandi divisioni. Quelle scritte da gente di Chiesa per i credenti e quelle scritte da uomini di scienza ad uso dei laici. Né quelle né queste possono contentare chi cerca, in una vita, la Vita...” Tratto da “ Storia di Cristo “ di Giovanni Papini Scaletta - Live Overture E' nostra questa terra Tellus stabilita Non c'è niente di nuovo Ma dove sarà Giuseppe? L'Annuncio Natale in volo Il mio Gesù Erode e Tolomeo Erode il grande La strage Gerusalemme Parlami Avevamo paura di averti perso!... Io non posso perdermi Il mestiere più difficile Andrea e Giovanni Ecco l'agnello di Dio Che cosa vuoi da me? Il deserto Ab Caesarea Figlio di una stella La tavola Galilea Come agnelli in mezzo ai lupi Il sale della terra Siete arrivati finalmente!... La danza degli sposi Non hanno più vino... La trasformazione dell'acqua Il capovolgitore Le beatitudini E' lui guardate!... Nulla di più E' stato detto ma io vi dico Le legioni di Publio Quintilio Varo Potestas varia multiformis Per quale ragione volete punirla? Parole sulla rena Ne ho conosciuti tanti Anna il sommo sacerdote Triste e felice I giorni della Passione Osanna Il tempio Dovreste vergognarvi Dura di cuore Quando finirà la cena? Il sogno di Pilato Adesso che è giunta l'ora Satana Ora lo so! Aiutami L'arresto Un albero La via dolorosa Pietro rinnega Gesù Gesù cade ed è aiutato dal Cireneo Gesù incontra le donne Sotto la croce Gesù fra i due ladroni Lammà sabactani Oh figlio, figlio, figlio Figlio dei miei sogni Epilogo Ponzio Pilato Ecco che cos'è la verità Miriam Lui è vivo! Le tre colombe bianche Fine
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