Libretto di sala - lions club firenze michelangelo

Perché mettere in scena “Il mio Gesù”.
“...l'uomo è una minuscola massa di carbone e di acqua che striscia su un piccolo
ed insignificante pianeta; oppure è ciò che appare ad Amleto, o meglio, a chi
crede?...
...non vi è dubbio, esiste un mistero e questa ricerca è una forza che ci mette tutti
sullo stesso piano, siamo tutti mendicanti di verità, credenti e non... “
(Beppe Dati)
Non c'è niente da fare, nonostante la mia mancanza di fede, devo ammettere che Gesù è ancora vivo in
me.
Sarà perché fin da piccolo l'ho visto nascere ogni Natale in quella capannuccia al freddo e al gelo
(come cantavano a squarciagola mia mamma e mia zia nella chiesina di Mommio castello), o perché per
anni ho fatto il chierichetto nella chiesa di Santa Croce a Firenze, o perché mio zio Padre Francesco
(domenicano) è stato per anni missionario in Pakistan, o ancora perché sono nato a Camaiore e la
religione ce l'ho nel sangue, sta di fatto che Gesù (almeno Lui) è ancora vivo in me!
I credenti lo chiamano Gesù Cristo, io preferisco ricordarlo come Gesù di Nazareth; per chi ha fede
Egli è Dio che si è incarnato nel Figlio, per me è un uomo che è creduto essere il Figlio, ma in ogni caso
la Sua Passione e le Sue Parole, sento che ci uniscono. Quel passaggio di cometa, avvenuto più di
duemila anni fa, guida tutti noi (credenti e non) verso la Verità.
Scrive Giovanni Papini nel suo entusiasmante ed ispirato STORIA DI CRISTO: “Ogni età deve
riscrivere il suo Evangelo...ogni generazione ha le sue cure, e i suoi pensieri, le sue mattezze. Bisogna
ritradurre, per aiuto dei persi, l'antico Evangelo...........risuscitarlo di tanto in tanto, non già per ritingerlo
coi colori della giornata, ma per ripresentare, con parole nuove, con riferimenti all'attuale, la sua eterna
verità e la sua storia immutabile... ”.
Ecco, dunque, lo spirito con il quale mi sono gettato anch'io in questa impervia impresa. Ovviamente,
non essendo uno scrittore, ma un umile autore di canzoni, ho pensato al “mio Gesù” come ad un evento
musicale che racchiuda in sé caratteri ed aspetti culturali, artistici ed una tensione e slancio spirituali.
Inizialmente (non lo nego) il confronto col Jesus Christ Superstar di Rice-Webber pareva una
montagna insormontabile, ma grazie al sostegno di due carissimi e testardi amici che mi hanno sempre
incoraggiato, un vento ha spazzato via dubbi e nubi.
L'idea “nuova” consiste in una sorta di Vangelo cantato, o se vogliamo di piccola opera musicale
moderna (non un musical!) che ha come trama la storia di Gesù, raccontata in prima persona dai
protagonisti che quella storia hanno vissuto.
Visti i tempi di grande assenza di valori che da anni stiamo vivendo, con un relativismo precipitato nel
nichilismo, mi sembra che questo progetto, una volta realizzato, potrebbe aiutare tante persone a
ritrovare una strada da percorrere.
“ Il mio Gesù “ è quindi il mio piccolo contributo alla riscoperta della nostra essenza.
Beppe Dati
“……..Nessuna vita di Gesù, anche se la scrivesse uno scrittore di genio più
grande di quanti furono, potrebbe essere più bella e perfetta degli Evangeli. La
candida sobrietà dei primi quattro storici non potrà essere mai vinta da tutte le
meraviglie dello stile e della poesia. E ben poco possiamo aggiungere a quello che
dissero. Ma chi legge oggi, gli Evangelisti? E chi saprebbe legger davvero se pur li
leggesse?
I chiosamenti dei filologi, i commentari degli esegeti, le varianti e l'erudizioni dei
postillatori a poco giovano: concieri della lettera, trastulli di cervelli pazienti. Ma il
cuore vuol altro.
Ogni generazione ha le sue cure e i suoi pensieri, le sue mattezze. Bisogna
ritradurre, per aiuto dei persi, l'antico Evangelo.
Perché Cristo sia vivo sempre nella vita degli uomini, eternamente presente, è
giocoforza risuscitarlo di tanto in tanto, non già per ritingerlo coi colori della
giornata ma per ripresentare, con parole nuove, con riferimenti all'attuale, la sua
eterna verità e la sua storia immutabile. Di queste risuscitazioni libresche, dotte o
letterarie, è pieno il mondo: ma sembra, all’autore di questa, che molte sian
dimenticate e altre non appropriate. Specialmente in Italia, dopo l’ultime
esperienze.
Per raccontare la storia delle storie di Cristo ci vorrebbe un altro libro, e anche più
grosso di questo. Ma le più lette e conosciute si possono, a occhio e croce, spartire
in due grandi divisioni. Quelle scritte da gente di Chiesa per i credenti e quelle
scritte da uomini di scienza ad uso dei laici. Né quelle né queste possono contentare
chi cerca, in una vita, la Vita...”
Tratto da “ Storia di Cristo “ di Giovanni Papini
Scaletta - Live
Overture
E' nostra questa terra
Tellus stabilita
Non c'è niente di nuovo
Ma dove sarà Giuseppe?
L'Annuncio
Natale in volo
Il mio Gesù
Erode e Tolomeo
Erode il grande
La strage
Gerusalemme
Parlami
Avevamo paura di averti perso!...
Io non posso perdermi
Il mestiere più difficile
Andrea e Giovanni
Ecco l'agnello di Dio
Che cosa vuoi da me?
Il deserto
Ab Caesarea
Figlio di una stella
La tavola
Galilea
Come agnelli in mezzo ai lupi
Il sale della terra
Siete arrivati finalmente!...
La danza degli sposi
Non hanno più vino...
La trasformazione dell'acqua
Il capovolgitore
Le beatitudini
E' lui guardate!...
Nulla di più
E' stato detto ma io vi dico
Le legioni di Publio Quintilio Varo
Potestas varia multiformis
Per quale ragione volete punirla?
Parole sulla rena
Ne ho conosciuti tanti
Anna il sommo sacerdote
Triste e felice
I giorni della Passione
Osanna
Il tempio
Dovreste vergognarvi
Dura di cuore
Quando finirà la cena?
Il sogno di Pilato
Adesso che è giunta l'ora
Satana
Ora lo so!
Aiutami
L'arresto
Un albero
La via dolorosa
Pietro rinnega Gesù
Gesù cade ed è aiutato dal
Cireneo
Gesù incontra le donne
Sotto la croce
Gesù fra i due ladroni
Lammà sabactani
Oh figlio, figlio, figlio
Figlio dei miei sogni
Epilogo
Ponzio Pilato
Ecco che cos'è la verità
Miriam
Lui è vivo!
Le tre colombe bianche
Fine