Cod.: PGA.GR.1-IO.2.M1 Via Fissiraga, 15 Rev. 2 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza Data: 01/12/2014 Pagina 1 di 3 rassegna stampa 27 Marzo 2015 IL CITTADINO Lodi • Lettere & opinioni Evitiamo che le cure diventino accanimento Codogno Casalpusterlengo • Moc rotta, da lunedì stop ai disagi Sant’ Angelo Lodigiano IL GIORNO Lodi Codogno Casalpusterlengo Sant’ Angelo Lodigiano Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dr. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 6627 Cod.: PGA.GR.1-IO.2.M1 Via Fissiraga, 15 Rev. 2 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 01/12/2014 Pagina 2 di 3 Lettere & opinioni Evitiamo che le cure diventino accanimento Caro Direttore, la protesta del sig. Cavazzutti pubblicata dal suo giornale mi da l’opportunità di spiegare ai suoi lettori la funzione del reparto di Oncologia e perché pazienti in fase terminale vengono preferenzialmente assistiti dalle cure palliative in ospedalizzazione domiciliare o in hospice. Il reparto di Oncologia dell’ospedale Maggiore è dedicato alla diagnosi ed alla cura dei tumori. Cerchiamo di assistere nella maniera più tempestiva ed efficace quei pazienti che possono avere un reale beneficio da cure oncologiche, cure a volte molto tossiche che hanno la funzione di uccidere le cellule tumorali e far guarire il paziente o, se questo non è possibile, almeno prolungare l’aspettativa di vita e migliorarne la qualità. Quando la malattia non è più curabile, o perché troppo avanzata o perché il paziente è portatore di molte altre patologie che ne aggravano il quadro clinico generale, è opportuno modificare tempestivamente percorsi che rischierebbero di sconfinare nell’accanimento e dedicarsi,condividendolo con la famiglia, ad una cura più rispettosa delle necessità assistenziali, psicologiche, e spirituali del paziente, tutti aspetti per i quali sono specificamente organizzati e dedicati le reti di cure palliative domiciliari e gli Hospice. Per questo gli oncologi propongono sempre il trasferimento alle cure palliative o all’Hospice del paziente con patologia avanzata e non più curabile. Sono senz’altro d’accordo con il Sig.Cavazzutti che sarebbe opportuno che il passaggio avvenisse per tempo ma da un lato il desiderio dell’equipe di impegnarsi per il paziente è forte e dall’altro non sempre è possibile prevedere con precisione il decorso della malattia. Nel caso in questione poi i colleghi avevano dimostrato capacità clinica e sensibilità avanzando la proposta di trasferimento in hospice precocemente: purtroppo l’evoluzione del caso gli ha dato ragione. Giovanni Ucci Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dr. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 6627 Cod.: PGA.GR.1-IO.2.M1 Via Fissiraga, 15 Rev. 2 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 01/12/2014 Pagina 3 di 3 Dalla settimana prossima le donne potranno effettuare l’esame Moc rotta, da lunedì stop ai disagi di Cri. Ver. L’unica Moc del Lodigiano è ancora fuori uso, ma lo sarà solo per pochi giorni. È arrivata, infatti, nell’ospedale di Casale, una nuova apparecchiatura visto che quella vecchia è rotta da circa due mesi. Fino a ieri chi chiamava o si recava al Cup per prenotare un esame veniva rinviato ad un’altra struttura privata o pubblica, ma di un’Asl diversa dalla nostra. L’apparecchiatura annunciata nei giorni scorsi però è arrivata. «Lo strumento è stato consegnato - spiega il primario della radiologia della Bassa Carlo Sabbia -. Si tratta di una mineralometria ossea computerizzata con tre rilevatori a doppio fascio radiante. È un apparecchio di nuova generazione. Sono migliorati anche i tempi di esecuzione dell’esame. È stato consegnato. Ora stiamo facendo le calibrazioni e i primi esami di prova, con il corso di formazione per il personale. Da lunedì l’agenda è riaperta. Chi chiamerà in ospedale o al centralino potrà prenotare il suo esame da noi». La macchina, infatti, serve per valutare le condizioni dei pazienti affetti da osteoporosi. All’ospedale di Casale sono almeno 15 al giorno le pazienti che si sottopongono alla Moc. In genere a sottoporsi alla valutazione sono le donne dopo i 65 anni di età. La mancanza di calcio, infatti, determina osteopenia e osteoporosi, perdita di massa ossea, che può causare cadute e fratture degli arti e del femore. L’attuale apparecchiatura di Casale che è andata in tilt da circa due mesi risale addirittura al 1993. L’apparecchiatura presente, invece, a Sant’Angelo era stata già smantellata in precedenza. In questi giorni non sono mancate le lamentele delle pazienti del territorio. Da lunedì i disagi saranno terminati. Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dr. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 6627
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