La continuità assistenziale per l’anziano fragile Dott.ssa Lucia Iallonardo - Geriatra - Direttore U.O. Assistenza Anziani Distretto Sanitario 67 – ASL Salerno La Rete dei servizi in Campania 1) Accesso unitario attraverso la PUA 2) Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVI) per la valutazione con scheda multidimensionale SVAMA ed elaborazione del PAI 3) Assistenza domiciliare sanitaria e sociale (ADI) 1°, 2° e 3° livello – cure palliative 4) ADP del medico di medicina generale 5) Assistenza domiciliare sociale SAD 6) Assistenza residenziale: RSA, Hospice, Strutture Socio-assistenziali 7) Centri Diurni: per anziani non autosufficienti e per anziani affetti da demenza 8) U.V.A. territoriali presso le U.O. Assistenza Anziani 9) Dimissioni protette Obiettivi regionali di carattere prioritario 1) Sostegno alla domiciliarità, con potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare e ADI, in sinergia con la riorganizzazione della rete ospedaliera 2) Potenziamento della residenzialità e semiresidenzialità sociosanitaria e sociale pubblica, nell’ottica dei servizi di rete integrata 3) Sviluppo dei servizi di ospitalità temporanea e di interventi domiciliari anche temporanei, in cooperazione con le associazioni e il mondo del volontariato 4) Per i pazienti affetti da demenza: potenziare la rete delle strutture sociali e cociosanitarie per ricoveri estivi e di sollievo, i centri diurni, il sistema integrato di interve e servizi domiciliari; attivare corsi di formazione per operatori, MMG, familiari. 5) Per i malati terminali: potenziare il sistema delle cure domiciliari di tipo palliativo nell’ambito del sistema delle cure domiciliari integrate, implementare gli hospice, attivare percorsi formativi e/o di aggiornamento del personale. 6) Protocolli per dimissioni ospedaliere protette Risultati attesi 1) Definire un modello univoco regionale di presa in carico del paziente che dall’accesso unitario ai servizi sanitari e socio-sanitari, attraverso la valutazione multidimensionale e la redazione di un progetto personalizzato riceva un’offerta di servizi che risponda ai criteri di appropriatezza 2) Potenziare il sistema di offerta di cure domiciliari per i soggetti non autosufficienti. 3) Disporre di un sistema integrato di monitoraggio regionale delle prestazioni erogate nei diversi livelli assistenziali. 4) Organizzare la continuità assistenziale tra Distretto e strutture residenziali e semiresidenziali, e tra Distretto e Ospedale Risultati attesi 5) Per il paziente affetto da demenza: Migliorare la rete di assistenza Incrementare il numero di pazienti assistiti Ridurre la comparsa di stress psicofisico nei caregiver Ridurre il ricorso al ricovero inappropriato Innalzare le competenze nella gestione di cura da parte dei caregiver 6) Adeguato e appropriato sistema di offerta di cure palliative, maggiore qualità e accessibilità dell’assistenza, acquisizione di maggiori competenze umane e professionali da parte degli operatori su cure palliative e terapia del dolore. Grazie per l’attenzione… l’attenzione…
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