Piano d’Impresa 2014-2017 (Incontro con le OO.SS. Nazionali del 15 aprile 2014) Strettamente riservata Uso interno al Gruppo FS Lo scenario di riferimento del nuovo Piano 2014-2017 2 Scenario di riferimento MACROECONOMICO RAPPORTI CON LO STATO REGOLATORIO/ NORMATIVO Quadro di riferimento macroeconomico fortemente instabile: l’andamento del 2013 registra un’ulteriore contrazione del PIL pari all’1,8%, rimandando agli anni successivi i primi segnali di una potenziale ripresa, seppur stentata (0,8% nel 2014, 1,4% nel 2015 e 1,6% nel 2016). Nuovo Contratto di Programma 2012-2016 parte Investimenti in corso di negoziazione con il MIT Nuovo Contratto di Programma 2012-2014 parte Servizi (siglato in data 29/11/2013, in attesa Decreto MIT e registrazione della Corte dei Conti) Evoluzione direttive europee: Recast e quarto pacchetto ferroviario Operatività nuova Autorità di regolazione dei trasporti (istituita con Legge 27/2012) Forte domanda di qualità e puntualità sui servizi regionali e metropolitani MERCATO Sostegno della crescita volumi servizi AV/AC Sostegno della crescita dei volumi merci 3 Rapporti con lo Stato: il CdP Parte Servizi 2012-2014 Il Contratto è stato approvato dal CIPE il 18/03/2013 ed ha acquisito in data 19-20/11/2013 i pareri delle competenti Commissioni Parlamentari. In data 29/11/2013 è stato firmato da MIT e RFI; per la conclusione dell’iter è attesa l’emissione del Decreto del MIT e la successiva registrazione della Corte dei Conti. 1.900 1.700 1.900 1.730 1.500 1.010 1.010 950 900 700 860 500 2011 1.800 1.670 1.300 1.100 2.000 Savings previsti 1.870 1.610 1.610 890 890 1.700 1.600 1.500 1.400 720 720 720 720 2012 2013 2014 2015 MO 1.300 MS Focus risorse Benchmark La Legge Stabilità 2014 ha previsto risorse dedicate di 500 mln per la MS del 2014 a fronte di un fabbisogno di 720 mln. Risulta pertanto una scopertura di 220 mln da coprire con le ulteriori risorse stanziate dalla Legge Stabilità 2014 non specificamente finalizzate. La figura riporta per ciascun paese il dato di manutenzione del 2010 (istogramma rosso) e la spesa media di MS registrata nel periodo 1996-2010 (istogramma verde), evidenziando che l’Italia è in linea con le performance dei maggiori gestori europei. In arco di Piano rimane confermato il fabbisogno in C/esercizio (pari a 975 mln €/anno) mentre si prevede un maggior fabbisogno di 30 mln per la MS delle linee AV Fonte dati: report UIC - Last Infrastructure Cost Benchmarking (LICB) 4 Il Contesto regolatorio: la nuova Authority dei trasporti Richiedenti AQ Imprese Ferroviarie ANSF MIT Criteri di accesso all’’infrastruttura Criteri determinazione del canone Regioni URSF RFI Autorità di Regolazione dei Trasporti PIR (indicazioni e prescrizioni) Interlocuzione in merito a istanze IF Vigilanza sulla corretta applicazione delle “regole commerciali” Garantire condizioni di accesso alle infrastrutture eque e non discriminatorie Stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi universali Definire il contenuto minimo degli specifici diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture Definire gli schemi dei bandi delle gare per l’assegnazione dei servizi di trasporto 5 Il Contesto regolatorio: la direttiva Recast • La direttiva 2012/34/UE ha provveduto alla rifusione e riunione in un unico atto delle direttive 91/440/CEE (sviluppo delle ferrovie comunitarie), 95/18/CE (licenze delle imprese ferroviarie) e 2001/14/CE (capacità dell’infrastruttura e diritti) che sono state abrogate con decorrenza 15.12.2012. • Tale direttiva ha anche introdotto nuove disposizioni che hanno modificato il quadro normativo. • Il termine del recepimento è fissato al 16.06.2015. Per alcune attività inoltre è prevista una scadenza anticipata (deadline al 16.12.2014 per la strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria). I principali temi Strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria (art. 8.1) Servizi (art. 13, allegato II) Registro dei beni del GI (art. 30.7) Attività di audit dell’organismo di regolamentazione (art. 56, all. VIII) Piano commerciale del GI (art. 8.3) Contratto di programma (art. 30, allegato V) Canoni (artt.31 e 32) Modello Contabilità Regolatoria 6 I rapporti tra Gestore dell’Infrastruttura (GI) e lo Stato Ogni Stato membro deve pubblicare entro il 16 dicembre 2014 una strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria (almeno quinquennale) diretta a soddisfare le future esigenze di mobilità in termini di manutenzione, rinnovamento e sviluppo dell’infrastruttura, fondate su un finanziamento sostenibile del sistema ferroviario soggetta a preventiva consultazione delle parti interessate Il GI deve adottare un piano commerciale comprendente i programmi di investimento e di finanziamento che tenga conto della strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria e del finanziamento erogato dallo Stato il piano garantisce uso, fornitura e sviluppo ottimali ed efficienti dell’infrastruttura, nonché l’equilibrio finanziario ed indica i mezzi per conseguire gli obiettivi i richiedenti devono potersi esprimere sul contenuto del piano prima dell’approvazione da parte del GI la versione provvisoria del piano può essere oggetto di parere non vincolante dell’Organismo di Regolamentazione 7 Pricing Servizi alle IF Dlgs 188/03 (art.20.7) Se i servizi di cui ai commi 2, 5 e 6 sono offerti da un unico fornitore o comunque non sono offerti in regime di concorrenza, devono essere forniti a prezzi commisurati al costo di fornitura e sulla base del livello di utilizzo effettivo. Se gli stessi servizi sono offerti in regime di concorrenza, devono essere forniti a prezzi di mercato. Tariffa a costo Accesso a impianti e servizi ivi forniti” Recast (art.30.7) […] Il canone richiesto per l’accesso agli impianti di servizio di cui all’allegato II, punto 2, e per la prestazione dei servizi in tali impianti non può superare il costo della loro fornitura, aumentato di un profitto ragionevole. Servizi Complementari e Ausiliari Recast (art.30.8) Se i servizi elencati nell’allegato II, punti 3 e 4, come complementari e ausiliari sono offerti da un unico fornitore, i pertinenti canoni non superano il costo di fornitura, aumentato di un profitto ragionevole. Pricing con Mark-up 8 La nuova visione ed i temi strategici del Piano 2014-2017 9 L’evoluzione del Gestore e la vision per il futuro Il Gestore ha affrontato in questi anni diversi temi strategici implementando una serie di azioni chiave con il risultato di poter disporre oggi una rete sicura, tecnologicamente avanzata, specializzata per traffici ed economicamente sostenibile contribuendo alla crescita del settore ferroviario nel suo complesso Focalizzazione produttiva Specializzazione linee e Rete AV Salto organizzativo Visione customer centric orientata alla creazione di valore Attivazione Sistema AV/AC Specializzazione Linee Evoluzione Rete Salto Tecnologico Nuovi modelli organizzativi (Operation, Manutenzione e Investimenti) Rightsizing Asset Management Innovazione Tecnologica (sicurezza, circolazione, diagnostica) Evoluzione sistemi informativi Riorganizzazione FS Certificazione qualità processi Separazioni societarie 10 I temi strategici del nuovo Piano 2014-2017 (1) «Orientamento ai clienti ed i servizi offerti per conseguire maggiore efficacia e capacità di creare valore». Revisione modelli di business in ottica cliente Analisi critica degli attuali modelli di business alla luce delle effettive esigenze del mercato Sviluppo di servizi in grado di creare valore aggiunto per i clienti Disponibilità, Semplificazione Rete e Puntualità LP Sviluppo del network in ottica cliente TPL MERCI Disponibilità Affidabilità infrastruttura Presenziamento degli impianti strategici Semplificazione rete e impianti Puntualità Incrementare le prestazioni della rete per rendere più competitivo il sistema della mobilità, con un mix di investimenti “leggeri” e investimenti “pesanti”, finalizzato : all’upgrading prestazionale e allo sviluppo della rete AV/AC, alla velocizzazione dei tratti antenna AV Innovazioni e forte discontinuità nella qualità per il rilancio del settore in particolare nelle grandi aree metropolitane Maggiore integrazione tra ferro e gomma Intervenire sull’assetto infrastrutturale incremento della capacità dei nodi attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative risoluzione delle principali interferenze tra flussi sugli impianti “critici”, velocizzazione delle tratte extraurbane, sviluppo dei punti di interscambio in area urbana miglioramento dell’accessibilità e dei servizi nelle stazioni Azioni mirate al potenziamento dei corridoi ferroviari merci e collegamento con i principali porti 11 I temi strategici del nuovo Piano 2014-2017 (2) Revisione modelli di pricing Maggiore orientamento del pricing ai costi ed alla sostenibilità del mercato, Attenzione al pedaggio applicato dai “sistemi infrastrutturali concorrenti” nei singoli segmenti di mercato, in una logica di competizione intermodale Riorganizzazione dei settori Manutenzione infrastrutture e Circolazione; Organizzazione e Risorse Umane Coinvolgimento di tutti i dipendenti della Società verso gli obiettivi di Piano attraverso diffuse e mirate attività di comunicazione interna; Forte impegno sulle attività formative di qualità, in particolare sulle nuove tecnologie di sicurezza, sul presidio dell’efficienza delle opere civili, sulla sicurezza del lavoro. Sicurezza Gli item rilevanti per il conseguimento dei target di sicurezza attesi in coerenza con i commons safety target dell’ERA Sostenibilità ambientale Rinnovato impegno in ogni settore di attività per la tutela ambientale e la ricerca di soluzioni per una crescita sostenibile, in particolare con iniziative volte ad una maggiore efficienza energetica aziendale Creare valore per il Gruppo con nuove iniziative Esplorare e sfruttare tutte le iniziative con intrinseche capacità di sostenersi (nuove politiche commerciali nelle stazioni tese a migliorarne la resa in termini di valore; tecnologie cost saving, in sourcing tecnologie, ecc.) Evoluzione società partecipate Operazioni di asset allocation 12 Revisione modelli di business in ottica cliente 13 Road map per un nuovo ruolo del Gestore La nuova impostazione potrà essere compiutamente definita ed attuata a valle di un percorso che vedrà impegnata la Società nei prossimi mesi per individuare le migliori soluzioni in termini di assetto di business, dei modelli di controllo e gestionali da rappresentare e negoziare con i competenti stakeholder. Nuovi modelli di pianificazione, gestione e controllo Consolidamento ed attuazione Nuove logiche di Pricing Confronto con Stato&Authority: - Evoluzione atto di concessione Nuovi modelli di business e rifocalizzazione servizi Tematiche organizzative - Evoluzione Contratti di programma - Evoluzione Contabilità Regolatoria Confronto interno al Gruppo Confronto Esterno 14 Revisione Modelli di business in ottica cliente RFI Operatore impianto Attività GI (obbligatorie) Pax Reg (facoltative) Accesso impianti e servizi Merci Pax Dettaglio servizi Reg Merci Dettaglio servizi Attribuzione costi e ricavi per servizio Full cost Margine ALTRI BUSINESS Altri servizi Dettaglio servizi Attribuzione costi e ricavi per servizio Margine Wacc CIN CIN Asset allocation Rete, impianti ed altri asset Carrying amount al 31/12/2012 15 Revisione Modelli di business in ottica cliente Attività ferroviarie regolate Attività GI (obbligatorie) Pax Reg Merci Traccia oraria AV/AC ALTRI BUSINESS Operatore impianto (facoltative) Accesso impianti e servizi Pax Reg Preriscaldamento treni Infras. portuali A.U. impianti smist.to–compos. A.U. scali\terminali Fornitura acqua Servizi di manovra Bigliett. stazioni pax Controllo merci pericolose Accesso e utilizzo stazioni Assistenza PRM Traccia oraria rete convenzionale Navigaz. IF Navigaz.IF Altri servizi Merci Serv. Patrimonio Asset Infrastruttura Lavori infrastrutturali conto terzi NUOVI SERVIZI Studi fattibilità traccia oraria Apertura linee chiuse/impresenziate A.U. aree e impianti sosta, ricovero e deposito A.U. centri manut. e tecnici A.U. impianti approvvigionamento Impianti e attrezzature di soccorso Assistenza treni speciali Fornitura combustibile e corrente trazione Prestazioni circolazione c/terzi Acc. alla rete tlc (GSM-R) e Info complementari Manutenzione materiale rotabile Manutenzione Safety Security 1. Elaborazione quadro normativo 2. Ricerca e sperimentazione 3. Monitoraggio ambientale 4. Gestione Sicurezza Servizi di sicurezza Manutenzione Manutenzione Quota servizi «safety» vs terzi Prestazioni sanitarie Certi. Qualità sicurezza Eventuale quota vs terzi 16 16 I servizi – revisione perimetro in ottica «Recast» 1. Pacchetto minimo di accesso (incluso nel pedaggio) new new trattamento delle richieste di capacità; diritto di usare la capacità concessa; uso dell’infrastruttura ferroviaria; controllo dei treni e comunicazione e fornitura di informazioni sulla circolazione dei treni; uso del sistema di alimentazione elettrica per la corrente di trazione, ove disponibile; tutte le altre informazioni necessarie per la realizzazione o la gestione del servizio corrente di trazione (diritti di utilizzo da indicare nelle fatture separatamente rispetto a quelli per l’utilizzo del sistema di alimentazione elettrica, fatta salva l’applicazione della direttiva 2009/72/CE); preriscaldamento dei treni passeggeri; contratti su misura per il controllo dei trasporti di merci pericolose e l’assistenza alla circolazione di treni speciali. 3. Servizi complementari 2. Accesso a impianti e servizi ivi forniti stazioni passeggeri, inclusi i sistemi di informazione di viaggio e spazi adeguati per i servizi di biglietteria; scali merci; scali di smistamento e aree di composizione dei treni, ivi comprese le aree di manovra; stazioni di deposito; centri di manutenzione, ad eccezione dei centri di manutenzione pesante riservati a treni AV o ad altri tipi di materiale rotabile che esigono centri specializzati; altre infrastrutture tecniche (anche pulizia e lavaggio); infrastrutture portuali marittime e di navigazione interna collegate a servizi ferroviari; impianti e attrezzature di soccorso; impianti di approvvigionamento di combustibile e fornitura di combustibile in tali impianti, i cui canoni sono indicati nelle fatture separatamente. accesso alla rete di telecomunicazioni; fornitura di informazioni complementari; ispezione tecnica del materiale rotabile; servizi di biglietteria nelle stazioni passeggeri; servizi di manutenzione pesante prestati in centri di manutenzione dedicati ai treni ad alta velocità o ad altri tipi di materiale rotabile che esigono centri specializzati. new new 4. Servizi ausiliari 17 Sviluppo del network in ottica cliente 18 I Core Corridors che interessano l’Italia Core Networks Corridors di interesse per l’Italia Baltico – Adriatico Mediterraneo Scandinavia-Mediterraneo Reno-Alpi Helsinki Turku Tallin Stookholm Fonte: “Regolamento che istituisce il meccanismo per collegare l’Europa in modifica al Reg. n.913/2010 e in abrogazione ai Reg.ti 680/2007 e 67/2010 – ottobre 2013”. Riga Copenaghen Malmoe Gdynia Fehmarn Gdansk Amsterdam Bremen Hamburg Rotterdam Dusseldorf Zeebrugge Warsaw Hannover Brussel Kaunas Koln Liege Frankfurt Katowice Mannheim Ostrava Numberg Brno Zilina Munchen Basel Villach Brennero Lyon Novara Milano Bologna Genova Perpignan Bratislava Graz Klagenfurt Budapest Udine Verona Venezia Torino Madrid Wien Ljubijana Ravenna Ancona Firenze Tarragona Barcellona Valencia Roma Bari Napoli Sevilla Taranto Algeciras Palermo Catania Valletta 19 19 Rete TEN-T in Italia Rete TEN-T PAX La Rete TEN –T complessiva è circa 10.200 km, che corrisponde a circa il 60% della rete RFI Rete TEN-T MERCI La Rete TEN –T complessiva è circa 10.200 km, che corrisponde a circa il 60% della rete RFI La Rete TEN-T Core passeggeri è circa 4.500 km, che corrisponde a circa il 30% della rete RFI La Rete TEN-T Core Merci è circa 5.000 km, che corrisponde a circa il 30% della rete RFI 20 20 RFI: l’infrastruttura ferroviaria nazionale … una grande risorsa ~ 1.350 km Linee alta velocità ~ 938 km Rete RFI : Doppio binario: Binario unico: 16.751 km 7.540 km 9.211 km ~ 2.900 km Rete fondamentale ~ 3.900 km Rete integrativa ~ 7.950 km Linee elettrificate: Stazioni passeggeri: Nodi metropolitani Rete complementare 11.969 km (oltre 71 %) 2.270 Tecnologie innovative per la sicurezza SSC – SCMT 16.121 km ERTMS 654 km GSM-R 9.700 km Totale Personale circa 27.000 Dati al 31.12.2013 21 Le dimensioni del mercato del Gestore RFI Imprese operative (merci e Viaggiatori) 32 33 33 31 28 Evoluzione Volumi e Ricavi da Pedaggio 350 28 1.100 10 4 1 5 1 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 1.010 330 325 15 13 14 320 305 1.083 1.050 1.000 968 330 315 310 1.150 1.100 340 335 21 22 1.132 1.113 345 317 316 2011 2012 333 950 900 300 850 Volumi (treni.km) Pedaggio (M€) 2013 2014 Pedaggio - no sconto AV (M€) Mercato 2014 delle IF (merci + viaggiatori) 37 licenze 33 imprese operative 41 contratti: 21 per treni merci; 18 per treni viaggiatori; 2 per treni di servizio 333 milioni di treni*km (bdg. 2014) 22 Governo delle linee e dei nodi RETE IN TELECOMANDO 78% 73% 69% 66% NODO NODO LINEE LINEE 17 Posto di comando e controllo di Bologna Sala Crisi Imprese Ferroviarie RFI 23 KPI Puntualità 2014-2017 24 Sicurezza 25 Piano della sicurezza: analisi dei dati 26 Piano della Sicurezza Nel periodo precedente RFI ha completato un grande progetto per l’incremento della sicurezza della circolazione Il nuovo piano della sicurezza si origina da: monitoraggio incidenti e situazioni anomale obblighi di legge - passaggi a livello - dissesti idrogeologici - Controllo rotabili (con pese, portali, RTB) - sicurezza in galleria - rischio sismico - inquinamento acustico Posto che: 1. in Europa è stato sancito che l’attuale livello di sicurezza del trasporto ferroviario è accettabile e, in alcuni settori, eccellente; 2. l’attuale livello di sicurezza del trasporto ferroviario deve comunque essere mantenuto o migliorato; 3. è, tuttavia, necessario allineare alle specifiche europee le norme nazionali generalmente più severe e non sostenibili sotto il profilo tecnico/economico (secondo quanto indicato dalla Legge 27/2012 e dalla Legge 98/2013) 27 Sviluppo del network in ottica cliente 28 Recast (Direttiva 2012/34/UE del 21.11.2012 sulla istituzione di uno spazio ferroviario europeo unico) Strategia di sviluppo dell’infrastruttura Entro il 16 dicembre 2014, ogni Stato membro deve pubblicare una strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria Diretta a soddisfare le future esigenze di mobilità in termini di manutenzione, rinnovamento e sviluppo dell’infrastruttura, fondate su un finanziamento sostenibile del sistema ferroviario. Relativa ad un periodo almeno quinquennale Soggetta a preventiva consultazione delle parti interessate Il GI, i Richiedenti autorizzati e le IF saranno chiamate a fornire gli input informativi necessari per l’elaborazione del documento. 29 Recast (Direttiva 2012/34/UE del 21.11.2012 sulla istituzione di uno spazio ferroviario europeo unico) Piano Commerciale Il GI, anche sulla base della strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria pubblicata dallo Stato membro, deve adottare un Piano Commerciale comprendente i programmi di investimento e di finanziamento Il Piano deve tener conto della strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria e del finanziamento erogato dallo Stato per la realizzazione, la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura Comprende i finanziamento Il Piano ha lo scopo di garantire l’uso e lo sviluppo ottimali ed efficienti dell’infrastruttura, nonché l’equilibrio finanziario ed indica i mezzi per conseguire gli obiettivi Prima dell’approvazione da parte del GI, i richiedenti devono potersi esprimere sul contenuto del Piano programmi di investimento e di 30 Accordo Quadro introdotto con il primo pacchetto ferroviario (Dir. 2001/14/CE), recepito con il D.lgs 188/03 e declinato nel Prospetto Informativo della Rete (PIR) ha di norma una durata di 5 anni. Può avere una durata uguale e anche superiore ai 15 anni solo in casi eccezionali, segnatamente in presenza di cospicui investimenti. definisce i diritti e gli obblighi di un Richiedente e del GI ed ha carattere generale giuridicamente vincolante, di diritto pubblico o privato rappresenta per il Richiedente un valido strumento per lo sviluppo della pianificazione dei servizi. rappresenta per il GI un valido strumento per lo sviluppo della pianificazione integrata della Rete Ferroviaria. 31 Road Map - Piano Commerciale Richieste del mercato (Accordi Quadro con i Richiedenti autorizzati) Piano regolatore della rete in coerenza con le richieste del mercato Azioni organizzative sulla rete coerenti con il piano regolatore Catalogo tracce del Gestore Le Regioni e le Province autonome sono Richiedenti Richiedente Autorizzato è un’impresa ferroviaria nonché una persona fisica o giuridica con un interesse di pubblico servizio o commerciale ad acquisire capacità di infrastruttura ai fini dell’effettuazione di un servizio di trasporto ferroviario Sulla base dell’Accordo Quadro la Regione è in grado di svolgere le eventuali procedure di gara per l’affidamento del servizio e sottoscrivere il Contratto di Servizio con l’impresa affidataria Oggi sono in vigore 9 Accordi Quadro: 4 con Regioni / Provincie Autonome: Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Prov. Aut. Di Bolzano, Prov. Aut. Di Trento, 3 con Imprese ferroviarie: Trenitalia (per servizi AV e Merci), NTV e 2 con Richiedenti non Imprese ferroviarie: Sea Train, Cemat 32 I principali item dello sviluppo del network LP Sviluppare ulteriormente la rete con un mix di investimenti “leggeri” e investimenti “pesanti” finalizzati all’upgrading prestazionale e allo sviluppo della rete AV/AC e alla velocizzazione dei tratti antenna AV TPL Innovazioni e forte discontinuità nella qualità per il rilancio del settore in particolare nelle grandi aree metropolitane MERCI Azioni mirate al potenziamento dei corridoi ferroviari merci e collegamento con i principali porti e terminali Incremento velocità commerciale nei principali corridoi nazionali 33 Sviluppo del network in ottica cliente focus Lunga Percorrenza 34 Sviluppo del Network - Passeggeri a lungo raggio Accentramento funzioni di comando e controllo Grande Rete ità al X Potenziamento tecnologico Torino-Padova X AV/AC Milano Venezia: tratta Treviglio-Brescia X PRG Lambrate X Velocizzazione Venezia-Trieste X Velocizzazione e upgrading tecnologico BolognaPadova (fase) X Velocizzazione e upgrading tecnologico Adriatica X Adeguamento a standard AV/AC linea DD FirenzeRoma (fase prioritaria) X X Completamento Stazione Roma Tiburtina AV/AC Stazione AV Napoli Afragola Qu te rs In Pr es ta Principali Interventi ca m zio ni bi o Highlights 2014 - 2017 X X PRG di Salerno X X Potenziamento Napoli-Bari (fasi) X Velocizzazione Battipaglia - Reggio Calabria X Itinerario Messina-Catania-Palermo (fasi) X Intervento finanziato Intervento da finanziare 35 35 Sviluppo del Network - Passeggeri a lungo raggio Livelli di Velocità Situazione attuale Livelli di Velocità Situazione al 2017 ≥ 250 km/h 200 km/h < X < 250 km/h 180 km/h ≤ x ≤ 200 km/h < 180 km/h 36 Sviluppo del network in ottica cliente focus TPL 37 Sviluppo del Network – La domanda del TPL 410 mila 400 300 360 mila Area extraurbana Area suburbana MILANO 180 mila 170 mila Migliaia 200 100 2 mln pendolari 0 ROMA Distribuzione della domanda per fascia oraria 7:00 – 8:00 Overbooking 38 Piano TPL del Gestore ORARIO Accordi Quadro Rivisitazione offerta BREVE PERIODO - Ottimizzazione utilizzo delle stazioni attraverso “stazioni elementari” dedicate - Accordi Quadro MEDIO/LUNGO PERIODO CAPACITÀ Azioni organizzative, infrastrutturali e tecnologiche per l’eliminazione/riduzione delle interferenze e per l’incremento di capacità SBOTTIGLIAMENTO DEI NODI NUOVE BANCHINE Azioni tecnologiche e infrastrutturali per il QUALITA’ - Nuove Tecnologie per il distanziamento dei treni - Piano Regolatore di Linee e stazioni miglioramento dell’accessibilità e della qualità INFORMAZIONE AL PUBBLICO dei servizi alla clientela. PROGETTO 500 STAZIONI ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE Azioni organizzative e tecnologiche per l’accentramento delle funzioni di: REGOLARITÀ regolazione e comando/controllo della circolazione CENTRI/TORRI DI CONTROLLO Informazione e Comunicazione 39 39 Modello di tracce orario adeguato alla domanda DOMANDA MODELLO TRACCE RADIALI MODELLO TRACCE PASSANTI TRACCE FREQUENTI PER SPOSTAMENTI BREVI Area Urbana TRACCE VELOCI PER DISTANZE MAGGIORI Dicembre 2013 Orario 1 Orario 2 Orario n Regime 40 40 Gli investimenti per lo sviluppo del TPL Il programma di investimenti con impatti diretti sullo sviluppo del trasporto locale nelle aree metropolitane e sulla rete regionale ha un valore di 16 mld di euro. Lo stato di avanzamento complessivo è pari al 50%. Sono prossimi all’ultimazione gli interventi programmati nei Nodi di Torino e Bologna. 16 mld euro Aree Metropolitane e rete regionale Contabilizzato 8 mld euro Aree metropolitane e rete regionale Avanzamento del programma 41 Le aree metropolitane: i colli di bottiglia (1/2) ROMA CAPACITÀ INTERFERENZE • Upgrade sistema di distanziamento (da 5’ a 3’) tra Roma Tiburtina e Roma Ostiense (linea Locale) MILANO • Upgrade sistema di distanziamento Milano P.Garibaldi – Milano Greco Pirelli/ Milano Lambrate • PRG/ACC Milano Lambrate • PRG/ACC Milano P. Garibaldi • Upgrade sistema di distanziamento Monza Milano Greco Pirelli - Milano Lambrate • PRG Monza • Upgrade sistema di distanz, e tecnologie Chiasso – Monza • PRG Rho • PRG Pavia • Upgrade tecnologie Nodo di Milano CAPACITÀ INTERFERENZE GESTIONE • PRG Roma Tiburtina • Upgrade sistema di distanziamento e tecnologie * tra Monterotondo e Roma Tiburtina (LL) • PRG Roma Tuscolana • Roma Casilina (bretella e ACC) • Upgrade sistema di distanziamento (da 5’ a 3’) tra Roma Casilina e Ciampino • 1^ fase PRG Roma Ostiense • ACC e PRG Ciampino • Upgrade sistema di distanziamento (da 7’ a 3’) tra Roma Ostiense e Fiumicino A. • Upgrade sistema di distanziamento (da 5’ a 3’) tra Cesano e Roma Ostiense • Raddoppio Campoleone – Aprilia • Raddoppio Lunghezza – Guidonia • Upgrade tecnologie Nodo di Roma 42 GESTIONE Le aree metropolitane: i colli di bottiglia (2/2) Brennero Tarvisio Do mo d o sso la Luino Ud ine TRENTO Chiasso Lecco AOSTA Brescia No vara Cremo na MILANO Alessand ria Mo d ane Manto va Piacenza Go rizia Villa Op icina Vicenza Vero na Pad o va TORINO Ro vig o TRIESTE VENEZIA VENEZIA Ferrara Ravenna GENOVA CAPACITÀ INTERFERENZE GESTIONE Rimini La Sp ezia FIRENZE Livo rno Brignole) INTERFERENZE GESTIONE • Upgrade tecnologie e velocizzazione Venezia PERUGIA L’AQUILA Orte Po rto To rres CAPACITÀ • PRG/ACC Venezia S. Lucia ANCONA Pisa Ventimig lia • PRG Nodo di Genova (Voltri, Sampierdarena, GESTIONE Mestre – Venezia S. Lucia BOLOGNA GENOVA INTERFERENZE • Upgrade sistema di distanziamento Venezia Parma Mo d ena Savo na CAPACITÀ Mestre – Portogruaro (tecnologie e Pescara velocizzazione) ROMA Olb ia CAMPOBASSO Fo g g ia BOLOGNA CAPACITÀ INTERFERENZE BARI Caserta GESTIONE Brind isi NAPOLI • Nuovo collegamento linea AV con linea Bologna - POTENZA Salerno Battip ag lia Padova Taranto • Upgrade tecnologie Nodo di Bologna NAPOLI (completamento) Co senza Lamezia Aeroport i Core Trap ani CAPACITÀ INTERFERENZE PALERMO Messina • PRG Napoli Centrale CATANZARO Gio ia Tauro Ret e Core Pax FIRENZE Lecce CAGLIARI • Upgrade tecnologie Nodo di Napoli Villa S.Gio vanni GESTIONE Melito • Upgrade sistema di distanziamento (da 5’ a 3’) tra Firenze Rifredi e Firenze C. Marte Catania Aug usta Siracusa • Nuovo sottoattraversamento e stazione AV del Nodo • Upgrade tecnologie Nodo di Firenze • Potenziamento Pistoia – Lucca – Viareggio/PIsa 43 TPL- Piano banchine per facilitare l’accesso ai treni 94% nelle aree suburbane Passeggeri/giorno Trasporto Regionale 1.400.000 75% 1.200.000 66% 1.000.000 51% 800.000 320 600.000 293 150 400.000 15% 200.000 Numero Interventi 100 69 50 SITUAZIONE ATTUALE 2014 2015 2016 Anno 320 interventi da realizzare nell’arco 2014-2016 (210 concentrati nei Nodi di Roma, Milano,Venezia,Napoli) 44 TPL – Piano Informazioni e Comunicazioni Passeggeri/giorno Trasporto Regionale 3.500.000 3.000.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 500.000 0 2014 2015 2016 Anno Il Piano consta di 185 interventi da realizzare nell’arco 2014-2016, riguardanti complessivamente più di 500 stazioni 45 Qualità servizi – mobilità integrata Mobilità in treno Accesso al treno Accessibilità e mobilità (rampe, ascensori , PRM ecc.) Accesso alla stazione Sosta in ambito stazione Tragitto da/ verso la stazione Pianificazione viaggio Frequenza Regolarità/puntualità Comfort viaggio Accessibilità (rialzo marciapiedi) Comfort stazione (sale d’attesa, servizi igienici ecc.) Pulizia e decoro Sicurezza IAP – Assistenza passeggeri Servizi commerciali Servizi IF (Biglietterie) Servizi mobilità integrata (parcheggi, info altre modalità, ecc.) Miglioramento dell’accessibilità delle stazioni in ambito urbanometropolitano Utilizzo del sedime ferroviario per intermodalità bici/treno Informazioni fuori stazione (sito web, smart app. ecc.) Biglietterie on line 46 Gestione integrata/unica delle reti nelle aree metropolitane migliorare la qualità del servizio ferroviario Obiettivi uniformare i livelli di sicurezza e regolarità dell’esercizio ferroviario tra i vari gestori gestore unico per l’integrazione delle reti con conseguente ottimizzazione dei costi (costi standard in applicazione del Contratto di Servizio tra MIT e RFI) gestione dell’infrastruttura attraverso strumenti e norme (sistemi informativi, procedure, ecc.) uniformi Azioni eventuali adeguamenti infrastrutturali e al materiale rotabile controllo unico per la gestione e supervisione della circolazione treni pianificazione integrata dei servizi e dell’utilizzo infrastruttura 47 47 Sviluppo del network in ottica cliente focus Merci 48 Benefici Ambientali del trasporto merci ferroviario La consistente riduzione del numero di mezzi pesanti che transiteranno attraverso l’Appennino nell’orizzonte temporale del 2030, avrà come conseguenza una notevole riduzione delle emissioni di gas a effetto serra valutabile in milioni di tonnellate considerando che il trasporto su ferrovia è di almeno 4 - 5 volte meno inquinante del trasporto stradale. La Comunità Europea ha avviato uno studio per la internazionalizzazione dei costi ambientali dei trasporti nei diversi modi. Lo studio ha consentito di valutare la variazione dei costi esterni (ambientali e sociali) associati al trasporto passeggeri e merci in relazione alla deviazione del traffico stradale su ferro. Per quanto riguarda le merci, lo studio ha valutato in 8,8 centesimi di euro il costo associabile al trasporto di una tonnellata/km su strada mentre nel caso della ferrovia il corrispondente valore è di 1,9 centesimi di Euro. 49 Fonte: External Costs of Transport, IWW, Infras, 2000 I costi ambientali e sociali del trasporto 4 Milioni di TEU (con ripartizione modale al 50%) ~390.000 €/km(*) ~39.000 treni/anno(*) ~1.800.000 €/km(**) ~1.000.000 camion/anno(**) Fonte: External Cost of Transport, IWW, Infras, 2000 (*) ipotesi di 53 TEU/treno e costo di 1.9cent€/tonn km (**) ipotesi di 2 TEU/camion e costo di 8.8cent€/tonn km 50 Autostrada viaggiante e Container High Cube Per attrarre alla modalità treno il traffico merci dalla strada, occorre garantire un’offerta con alte prestazioni, flessibilità e frequenza, con costi contenuti. Treni più lunghi, più pesanti che possano portare container più grandi, quindi un’infrastruttura ferroviaria con bassa pendenza e senza limiti di sagoma. 51 Sviluppo network merci: Velocità Commerciale 2012-2016 Velocità commerciale 2012 Velocità commerciale 2013 Velocità commerciale 2014 70 km/h Velocità commerciale 2016 • Potenziamento tecnologico • Interventi per l’incremento della capacità Velocità media 75 km/h Velocità media 70 km/h 52 Fonte: Regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo della rete TEN-T – ottobre 2013 Lo sviluppo delle prestazioni della rete merci – Sagoma linee ATTUALE AL 2017 < P/C 45 P/C 45 ≤ X < P/C 80 P/C 80 P/C 45 consentono il transito di: Container ISO – High Cube; P/C 80 consente il transito di: -Semirimorchi h=4m su carri P - Autoarticolati e autotreni h=4m su carri ultrabassi 53 Sviluppo Network Merci: moduli scenario attuale e al 2017 ATTUALE AL 2017 < 600 m 600 m ≤ X < 650 m 650 m ≤ X < 750 m = 750 m 54 Interventi principali Porti Core prioritari – orizzonte 2017 (*) (*) (*) Finanziamento a cura Autorità Portuale di La Spezia Intervento finanziato Intervento non finanziato 55 Creare valore per il Gruppo con nuove iniziative La qualità in stazione: il progetto Stazioni 56 Un network stazioni ad elevata qualità: progetto 500 stazioni Mission Migliorare il servizio nelle stazioni medio-piccole Obiettivi Garantire maggiore accessibilità, decoro, sicurezza e qualità percepita in stazione Aumentare la presenza di esercizi commerciali in una logica di servizi aggiuntivi utili al cliente Definizione di un network specifico riconoscibile (brand) di 433 stazioni Azioni Miglioramento del layout funzionale delle stazioni con specializzazione degli spazi (vendita biglietti, spazi commerciali, aree di attesa/sosta, selfstore h 24, distributori automatici, nuovi servizi igienici) Luoghi vivibili, sicuri e puliti Con servizi qualitativi, standardizzati e riconoscibili (brand) Con performance economiche redditizie (valorizzazione asset) 57 57 Network 500 stazioni : distribuzione territoriale Focus Lombardia : n. 57 stazioni Focus Lazio : n. 75 stazioni 58 58 Le Sale Blu di RFI e il circuito di assistenza PRM Servizio di assistenza in stazione ai passeggeri con disabilità e a ridotta mobilità (PRM) Dal 2011 il servizio di assistenza è gestito da RFI, in attuazione del Reg. (CE) 1371/2007. Il punto di riferimento per tutte le esigenze di viaggio delle Persone a Ridotta Mobilità (PRM) è costituito dalle 14 Sale Blu, ubicate nelle Stazioni Master, che organizzano l’assistenza nel circuito di 264 stazioni. Totale servizi erogati 2013: circa 214.000 59 59 Focus Investimenti 60 La spesa per Investimenti 2014-2017 6,6 6,5 5,8 4,7 4,9 4,2 4,5 0,5 0,5 0,5 2015 2016 2017 4,3 4,3 3,6 3,4 2,2 1,9 1,4 5,6 4,8 Mld di euro 2,0 5,8 1,8 2,1 4,1 2,5 3,4 3,4 3,4 3,7 3,1 2,4 2,3 2,4 2,2 1,7 1,1 2002 2003 2004 2005 2006 2,9 2007 Totale 2008 2009 2,7 2,8 2,2 0,6 2013 2,9 2,7 3,1 0,6 media 2001 '93-'00 3,2 2,6 0,5 0,4 2,2 0,5 2010 2011 2012 Rete Convenzionale/Alta Capacità 3,8 2,7 0,2 2014 Rete AV/AC - Torino-Milano-Napoli L’andamento della spesa per investimenti prevede: la prosecuzione degli interventi realizzati per lotti costruttivi ed avvio dei nuovi lotti; il progressivo avvio a realizzazione degli interventi per il superamento dei colli di bottiglia nelle aree metropolitane, i potenziamenti infrastrutturali e tecnologici delle grandi direttrici del sud. 61 Principali attivazioni 2014-2017 Centro/Nord Linea MILANO-VENEZIA 2015) Velocizzazione Milano-Venezia ACCESSO AL GOTTARDO 2015) Adeguamento a modulo 700m valico Gottardo (linea Luino) 1^ Fase NODO DI MILANO 2015) ACC Pavia 2016) Nuovo collegamento Arcisate-Stabio ACCM Chiasso – Monza Linea MILANO-CHIASSO 2015) Adeguamento sagoma PC 80 Linea GENOVA– VENTIMIGLIA 2015) Raddoppio S. Lorenzo-Andora Linea PONTREMOLESE 2014) Raddoppio Solignano-Osteriazza AV/AC MILANO-BOLOGNA 2014) Rilocata linea storica di Modena 2015) ACC di Reggio Emilia Nodo di UDINE 2014) 1^ Fase RADDOPPIO FORTEZZA-VERONA 2016) Fluidificazione del traffico Ponte Gardena e ACC di Ponte Gardena Linea TORINO-PADOVA: Tecnologie 2014) Posto Centrale SCC/M di Milano Greco Pirelli; tratte Pioltello (i)-P.M. Adda (e); Avigliana–Torino P.S.; Treviglio– Romano; Brescia-Sommacampagna 2015) Carmagnola-Torino P.S.; Torino P.S. – Torrazza, Novara- Rho (e); Nodo stretto di Milano, Milano Certosa e Rho; Milano Greco-Monza; Romano– Ospitaletto T.; Ospitaletto T.- Brescia; Verona P.N.-Padova. 2016) Tratta Torrazza - Novara Linea TORINO-MILANO 2015) Adeguamento sagoma PC 80 NODO DI GENOVA 2014) ACC Voltri (1^ configurazione) 2015) PRG Voltri 1^ fase e ACC (conf.finale) 2017) Sestuplicamento Principe-Brignole Fascio merci di Voltri Mare Quadruplicamento Voltri-Sampierdarena (1/2) Attivazioni 2014 Attivazioni 2015 Attivazioni 2016 Attivazioni 2017 Linea MILANO-BOLOGNA 2014) Scalo di Marzaglia e ACCM Nodo di Modena Marzaglia NODO VENEZIA e AREA VENETO/FRIULANA 2014) SCC tratta Mestre – San Donà di Piave (i) 2015) SCC tratta San Donà di Piave (e) – Portogruaro - ACEI di S.Stino 2017) BAB Venezia Mestre – Venezia S.Lucia ACC Venezia S.Lucia AV/AC MILANO VERONA 2016) Tratta Treviglio-Brescia NODO DI BOLOGNA 2014) Fermata S. Vitale (linea BolognaFirenze) NODO AV/AC DI BOLOGNA 62 2016) Bretella collegamento diretto passante AV con linea per Venezia 62 Principali attivazioni 2014-2017 Centro/Nord (2/2) Direttrice TIRRENICA NORD 2014) SCC tratta Maccarese – Roma S. Pietro/Ponte Galeria 2015) Potenziamento Nodo di Livorno ACC Grosseto e ACC Livorno – ACEI telecomandabile Campiglia NODO DI FIRENZE 2014) Revamping CTC Firenze - Roma 2015) Telecomando Nodo Firenze NODO DI ROMA 2014) PRG e sottopasso Marino- ACEI Latina 2015) ACC Casilina su piano del ferro attuale Upgrading ACC Roma Termini - Nuovo Posto Centrale SCC 2016) ACCM e SCCM Casilina- CampoleoneNettuno; ACCM Poggio Mirteto– Tiburtina; ACC Ciampino; Fermata Ponte di Nona 2017) ACCM e SCCM Orte-Poggio Mirteto; ACCM e SCCM Ciampino-Colleferro; Raddoppio Campoleone – Aprilia; Nodo di Pigneto (fermata su FR1); Raddoppio Lunghezza-Guidonia. POTENZIAMENTO ORTE-FALCONARA 2016) Raddoppio tratta Castelplanio-Montecarotto 2017) Raddoppio tratta Campello-Spoleto Attivazioni 2014 Attivazioni 2015 Attivazioni 2016 Attivazioni 2017 63 Principali attivazioni 2014-2017 Centro/Sud NODO DI BARI Linea ADRIATICA 2015) Raddoppio Bari S. Andrea –Bari c.le (ramo viaggiatori) e ACC Bari P.N. 2016) ACC Bari Lamasinata 2014) Gabarit C Galleria Cattolica 2015) Raddoppio a nord di Ortona 2016) ACC e PRG di Ancona-ACC di Foggia Linee BARI-TARANTO e BARI-LECCE 2014) Telecomando Bari – Taranto e Bari- Fasano 2015) Raddoppio Bari S. Andrea – Bitetto Telecomando Fasano – Brindisi 2017) Telecomando Brindisi – Lecce; PRG e ACC Lecce; Velocizzazione Bari – Lecce; Collegamento con il molo polifunzionale porto di Taranto CAMPOLEONE-PRIVERNO 2017) Upgrading e BAB tratta Campoleone – Priverno NODO DI NAPOLI 2015) Potenziamento tecnologico; SCC tratta Villa Literno – Napoli e Cancello- Sarno; nuovi ACC di S. Marcellino e Casoria, ACEI Sarno e Mercato S. Severino. 2017) SCC Sparanise – Caserta; SCC tratta Salerno – Battipaglia; Upgrading Informazioni al Pubblico tratta Villa Literno – Napoli. NODO AV/AC DI NAPOLI 2016) 1^ Fase Stazione AV di Napoli Afragola Linea Battipaglia-Reggio Calabria 2015) Upgrading e velocizzazioni linea Linea METAPONTO – SIBARI – S.ANTONELLO 2015) TE Trebisacce – Castiglione Cosentino – Varianti per rettifiche di tracciato nelle Stazioni di Tarsia, Torano, Cassano e Acri e PRG nelle stazioni di S. Marco Roggiano, Rocca Imperiale e Amendolara. ITINERARIO NAPOLI-BARI Attivazioni 2014 Attivazioni 2015 Attivazioni 2016 Attivazioni 2017 2017) Velocizzazione Itinerario POTENZIAMENTO CASERTA-FOGGIA 2016) Completamento nuovo binario dispari della tratta Cervaro-Bovino (da km 24+800 a km 29+150) 2017) Raddoppio Cervaro – Bovino . 64 64 Principali attivazioni 2014-2017 Sicilia NODO DI PALERMO 2014) Raddoppio Palermo C.le- Notarbartolo; ACC Palermo C.le; SCC Palermo C.le- Notarbartolo. 2015) Raddoppio EMS-Isola delle femmineCarini Linea PALERMO-MESSINA 2014) Raddoppio Fiumetorto –Campofelice 2015) Raddoppio Campofelice– Ogliastrillo; SCC Fiumetorto- Ogliastrillo Linea PALERMO-AGRIGENTO 2015) Variante Lercara Linea MESSINA-CATANIA-SIRACUSA Linea PALERMO-CATANIA 2015) Velocizzazione linea Linea PALERMO-MESSINASIRACUSA 2017) Velocizzazione linea Attivazioni 2014 Attivazioni 2015 Attivazioni 2016 Attivazioni 2017 2014) Raddoppio Catania Ognina–Catania C.le 2015) ACEI Fiumefreddo, Lentini, Lentini dir., Agnone e inserimento in SCC 2017) Velocizzazione Bicocca-Augusta 65 Rapporti con gli stakeholder REGIONI E RICHIEDENTI AUTORIZZATI ACCORDI QUADRO Impegno delle Regioni a contrattualizzare con il Gestore i futuri volumi di carico sulla rete regionale. AUTHORITY Definizione della regolamentazione mancante, art. 17 comma 11 DLgs. 188/03, per l’accesso all’infrastruttura, la definizione dei processi e delle procedure per l’assegnazione della capacità e nuovi criteri per la definizione del pedaggio nelle aree metropolitane e nei corridoi, in coerenza con la direttiva Recast. MIT Certezza e continuità nell’assegnazione delle risorse necessarie per la manutenzione e gli interventi di sviluppo del TPL. Superamento dell’overdesign normativo. ANSF Velocizzazione dei processi di autorizzazione alla messa in servizio delle nuove tecnologie per lo sviluppo delle capacità nei nodi e della velocità lungo i corridoi. Semplificazione normativa. Superamento dell’overdesign normativo. Enti Locali Pianificazione integrata dei servizi nelle aree metropolitane (treno, Bus, Metro, Tram. Bici,…) ASSOCIAZIONI CONSUMATORI Osservatorio comune sui 3 MUST (Puntualità, Informazione e Pulizia/Decoro/Accessibilità stazioni) 66 66
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