Roma 5 giugno 2014 Alle Strutture Territoriali Legacoop Servizi Ai

Roma 5 giugno 2014
Alle Strutture Territoriali Legacoop Servizi
Ai Responsabili Regionali Legacoop Servizi
Oggetto: Ccnl trasporto merci.
In considerazione dell’attuale fase della trattativa per il rinnovo del Ccnl del trasporto merci,
riteniamo opportuno fornire alle cooperative aderenti una descrizione del lavoro fin qui svolto ed
alcune considerazioni sullo sviluppo del negoziato.
Come sapete dopo la firma del Ccnl del trasporto merci avvenuta lo scorso 1° agosto, senza
l'adesione delle Associazioni di rappresentanza del Movimento Cooperativo, si sono svolti diversi
incontri per tentare di sanare la situazione.
Le Associazioni cooperative avevano presentato un documento che evidenziava le difficoltà del
settore e l'impossibilità di sostenere ulteriori costi.
Ricordiamo che al costo dell'aumento contrattuale (108 euro a regime al 3° livello S che superano i
150 se si considera l'incidenza degli istituti differiti) va aggiunto il costo per superare la gradualità.
Le OOSS si sono sempre rifiutate di affrontare la questione se non per alcuni aspetti, importanti, ma
scarsamente impattanti sui costi.
Nell'autunno si è verificata un'interruzione del dialogo, almeno a livello ufficiale, accompagnata da
uno sciopero scarsamente partecipato.
Nelle scorse settimane il dialogo è ripreso con l’intento di proseguire il negoziato in termini
costruttivi. Il giorno 10 aprile u.s. è svolto un incontro in ristretta nel quale sono state ripresentate
ulteriori proposte cooperative così sintetizzabili:
- necessità di avere un contratto di riferimento adeguato alle esigenze cooperative. Se questo non
può avvenire nel Ccnl spedizioni, trasporto merci e logistica è indispensabile trovare altre soluzioni. Il
rientro della cooperazione nel Ccnl 1-8-2013 deve prevedere regole specifiche eventualmente
individuando da subito un tavolo di approfondimento propedeutico al futuro confronto;
- definizione di soluzioni chiare da collocare all'interno del contratto anche per evitare contenziosi
con gli organi di vigilanza e conseguente rafforzamento della sezione cooperative;
- possibilità di mettere in pagamento gli aumenti contrattuali subordinata a un significativo
contenimento di costo su altri versanti e per tutti i lavoratori anche valutando possibili recuperi in
termini di efficienza e produttività. Pagamento degli aumenti contrattuali dal mese successivo a quello
della firma senza pagamento dell'elemento di garanzia o arretrati, assorbiti in una una-tantum da
definirsi. Superamento della gradualità per gli istituti differiti dall'1-7-2015.
Il documento sintetizzava i seguenti punti su cui intervenire:
ripristino dell'orario di lavoro a 40 ore settimanali con distribuzione su 6 giorni senza
maggiorazioni, divisore orario 172
-
superamento dell'istituto dei Rol (88 ore) e festività soppresse
-
riduzione delle maggiorazioni
superamento della festività del patrono e abolizione del pagamento delle festività
cadenti in domenica.
Cogliendo una difficoltà sindacale è stata offerta la possibilità di demandare alla
contrattazione regionale la definizione delle modalità di gestione di un accordo nazionale definendo
però chiaramente gli ambiti ed i confini sugli argomenti da discutere e garantendo l'agibilità di questa
soluzione.
La controproposta sindacale ha escluso la possibilità di accordare deroghe al Ccnl potendo
prevedere solo il rinvio a una contrattazione regionale su orario multiperiodale e gestione di permessi e
Rol (senza però prevedere riduzioni). L'accordo non avrebbe alcun riferimento al non pagamento degli
arretrati.
Le proposte sono state giudicate immediatamente insoddisfacenti nel merito, i risparmi sono
inadeguati, e di incerta attuazione, nessuna garanzia è offerta sul percorso da tenere. Viene inoltre
mantenuta la prassi della non chiarezza che espone le cooperative a vertenze e sanzioni (si pensi agli
arretrati che le aziende non corrisponderebbero in base ad affidamenti verbali). A questo si aggiunga
che il tema dei futuri assetti contrattuali non viene neanche accennato.
Considerato che tali proposte esulano dal mandato ricevuto si è proposto un aggiornamento
a breve.
Al contrario le OOSS hanno invece chiesto di sottoscrivere un verbale di riunione, che si
allega, lasciando a ciascuna parte libertà di movimento.
Come potete notare nel verbale è stato inserito qualche elemento in più rispetto a quelli
indicati sopra, ma con ulteriori sfumature e sottigliezze.
Il giorno 24 aprile scorso, il tavolo del coordinamento cooperativo si è riunito a Bologna ed
ha assunto la decisione di procedere alla verifica, coinvolgendo alcuni territori importanti, di una
simulazione degli elementi di possibile confronto che potrà articolarsi unicamente al livello territoriale.
L'unica strada per superare l'indisponibilità sindacale a definire deroghe a livello nazionale è
di firmare un protocollo che preveda il rientro nel Ccnl condizionata alla sottoscrizione di accordi
regionali che in un tempo definito (ad esempio due mesi) definiscano, in modo omogeneo, deroghe al
Ccnl in grado di incidere in modo veramente significativo sui costi.
Accordi di questo tipo per mettere le cooperative al riparo da contenziosi sindacali e previdenziali
dovrebbero essere sottoscritti ai sensi e con le procedure dall'articolo 8 del Dl 138/2011.
Come si intuisce si tratta di un percorso di difficilissima realizzazione, ma ci si sta adoperando
affinché il testo contrattuale non contenga elementi di ambiguità ambigue che, a nostro avviso,
contribuirebbero esclusivamente ad alimentare incertezze ed interpretazioni difformi.
Sarà nostra cura, nei prossimi giorni, di informarVi rispetto ad ulteriori sviluppi.
Cordiali saluti.
Il Coordinatore
Massimo Stronati