Castelvolturno 5 dicembre

RESPONSABILI SCIENTIFICI
Dott. Luigi Argenziano
Dott. Luciano Marullo
SEDE
Best Western Hotel La Perla
Via SS Domitiana, km38,300
Castel Volturno (CE)
Telefono: 081 509 0257
Con il contributo educazionale di
Provider ECM n. 237
OCM Comunicazioni s.n.c.
Via A. Vespucci 69
10129 Torino
Tel. 011-591076 5183389
Fax. 011-5817562
E-mail:
[email protected]
ECM
Evento ECM n. 237 - 109569
Medici chirurghi (cardiologia, diabetologia,
geriatria, medicina interna, medicina generale,
medicina e chirurgia di accettazione e d'urgenza)
Farmacista (Farmacia Ospedaliera - Farmacia Territoriale)
Crediti assegnati: 4,7
educazione continua in medicina
FACULTY
Dott. Luigi Argenziano
Dott. Lorena Belardo
Dott. Mariacristina Falco
Dott. Luciano Marullo
Dott. Paola Ponticelli
CASTEL VOLTURNO
educazione continua in medicina
5
dicembre
2014
Nuove
strategie
per la gestione
del paziente ad alto
rischio cardiovascolare
16,45
17,00
17,15
17,30
18,00
Nuove
strategie
per la gestione
del paziente ad alto
rischio cardiovascolare
PROGRAMMA
È noto che le malattie cardiovascolari, inclusi l'infarto e la sindrome coronarica acuta, sono la principale causa di morte e
disabilità nei paesi occidentali.
Obiettivo prioritario è quindi migliorare l'appropriatezza prescrittiva nella prevenzione cardiovascolare.
Un elevato numero di pazienti oggi assume farmaci che inibiscono l'aggregazione piastrinica con lo scopo di prevenire
appunto eventi trombotici a livello principalmente arterioso coronarico/cerebrale, con le conseguenze cliniche più
importanti quali l'ictus, l'ischemia cerebrale transitoria (TIA), la sindrome coronarica acuta, l'infarto.
Sappiamo che l'aggregazione piastrinica è un fenomeno piuttosto complesso e che i vari farmaci antiaggreganti
agiscono su diversi target del processo dell'aggregazione piastrinica.
Ma la letteratura scientifica e la pratica clinica mostrano che è molto frequente il fenomeno del sottoutilizzo di tali
farmaci.
Inoltre è nota la relazione esistente tra valori plasmatici di colesterolo LDL e la frequenza di eventi coronarici. Ma,
nonostante oggi siano disponibili trattamenti di provata efficacia per ridurre tali valori, una serie di problematiche fa sì
che i risultati siano molto inferiori a quelli osservati negli studi clinici controllati.
Tra i fattori che spiegano la difficoltà nel raggiungere e mantenere livelli ottimali di LDL colesterolo, ci sono la
sottoutilizzazione delle terapie (solo una parte dei soggetti a rischio viene trattata e le dosi spesso sono inadeguate); la
scarsa compliance (aderenza, persistenza) al trattamento e l'utilizzo di farmaci inadeguati.
Sappiamo, infatti, che la capacità di ridurre il colesterolo LDL varia da statina a statina e che spesso si utilizzano
molecole che, anche al massimo dosaggio, non sono in grado di indurre il calo desiderato.
Questi fenomeni di inappropriatezza potrebbero però essere ridotti, ad esempio, migliorando il coinvolgimento del
paziente e di tutti i clinici che, per patologie diverse, collegate o no alla sindrome coronarica acuta, si occuperanno di
quel paziente, riducendo la tendenza all'abbandono della terapia.
Esiste pertanto la necessità di aumentare la consapevolezza del paziente, del MMG e di altri Specialisti circa
l'importanza di una corretta valutazione del rischio cardiovascolare e di conseguenza di un corretto utilizzo delle
strategie di prevenzione sia secondaria, che primaria attraverso un'attenta analisi del rapporto rischio/beneficio
nell'iniziare un trattamento con statine e antiaggreganti piastrinici e nel mantenimento di tali terapie, visto che hanno
dimostrato di ridurre gli eventi sia fatali che non fatali.
In particolare i nuovi anti-aggreganti hanno dimostrato di poter modificare favorevolmente la prognosi anche rispetto
alla duplice antiaggregazione finora comunemente impiegata.
Scopo del corso è discutere il razionale per una ottimizzazione della terapia medica nei pazienti affetti da SCA e la
gestione delle terapie a medio e lungo termine.
Risulta quindi estremamente importante lo stretto collegamento tra specialisti coinvolti nella gestione del paziente per la
fase acuta e per la fase cronica.
L'obiettivo del progetto è pertanto la definizione e la condivisione del percorso diagnostico e terapeutico più appropriato
per garantire al paziente a rischio molto elevato un ottimale trattamento sia in ospedale che poi a domicilio, confermando
protocolli di gestione stilati per tali pazienti.
18,30
Registrazione dei partecipanti
Saluti
Obiettivi del corso (Luigi Argenziano, Luciano Marullo)
Dati statistici dell'Unità Operativa di Intensive Coronary Care Unit (L. Argenziano)
Dalle linee Guida alla pratica clinica per il paziente dislipidemico:
il controllo della dislipidemia ed il raggiungimento del target (L. Marullo)
Il paziente con doppia antiaggregazione deputato ad intervento chirurgico:
quali approcci secondo le Linee Guida (P. Ponticelli)
19,00
Coffee Break
19,30
Caso clinico I (L. Belardo)
Gestione della terapia in paziente a rischio molto alto
Dal caso clinico all'EBM
Discussione
20,15
Il ruolo dell'aderenza e sostenibilità terapeutica nel paziente ad alto rischio CV
20,45
Caso clinico II (M. Falco)
La statina: un farmaco indispensabile nel paziente ad alto rischio cardiovascolare
Dal caso clinico all'EBM
Discussione
21,15
Il Ruolo del Follow Up : quali esami e quando (L. Marullo)
Paziente a basso rischio
Paziente ad alto rischio
Discussione
Take home messages (L. Marullo - L. Argenziano)
Questionario ECM e chiusura dei lavori
21,45
22,15
22,30
(L. Argenziano)